Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e familiari
BEVACIZUMAB
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(AVASTIN )
Informazioni sui farmaci
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Picco
© Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS - Istituto Nazionale Tumori
Via Franco Gallini, 2 - 33081 Aviano (Pn) - www.cro.it
Tel. 0434 659467 - E-mail: [email protected]
Tutti i diritti sono riservati.
La riproduzione e la diffusione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo
sono consentite purché non vi sia scopo di lucro e previa citazione della fonte.
L’eventuale traduzione ed estrapolazione dei contenuti sono consentite
previa autorizzazione del CRO e citazione della fonte.
Gli autori dichiarano che le informazioni
contenute nella presente pubblicazione
sono prive di conflitti
di interesse.
Questa guida fornisce un’informazione scientifica generale: soltanto il medico
può, in base alla storia clinica e familiare di ogni paziente, dare informazioni e
consigli per il singolo caso.
Le informazioni dedotte da terapie prescritte ad altri pazienti o da documentazione
divulgativa possono essere utili per confrontarsi con il medico. Con questa guida,
si intende favorire la comunicazione tra medico e paziente e contribuire a un
dialogo costruttivo basato sulla fiducia reciproca.
Informazioni sui farmaci
BEVACIZUMAB (AVASTIN®)
Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e familiari
a cura di
Dott.ssa Alessandra Bearz
Dott.ssa Angela Buonadonna
Dott. Paolo Baldo
Dott.ssa Emanuela Ferrarin
Dott.ssa Giulia Fornasier
Dott.ssa Sara Francescon
Centro di Riferimento Oncologico di Aviano 2015
CROinforma. Piccole guide
Serie CIFAV - INFORMAZIONE SUL FARMACO
7
Testi
Alessandra Bearz, medico oncologo, SOC Oncologia Medica A
Angela Buonadonna, medico oncologo, SOC Oncologia Medica B
Paolo Baldo, farmacista, SOC Farmacia
Giulia Fornasier, farmacista, SOC Farmacia
Sara Francescon, farmacista, SOC Farmacia
Emanuela Ferrarin, farmacista, Biblioteca Pazienti e Centro d’informazione sul farmaco per l’Area vasta (CIFAV)
Tutti gli autori dei testi afferiscono al CRO di Aviano
Progetto del gruppo di lavoro “Targeted Therapy” del CRO di Aviano, composto da:
Paolo Baldo, Responsabile Farmacovigilanza, SOC Farmacia
Alessandra Bearz, SOC Oncologia Medica A
Angela Buonadonna, SOC Oncologia Medica B
Marco Trovò, SOC Oncologia Radioterapica
Immagini: Riccardo Bianchet; © Shutterstock
I libretti della collana CROinforma sono valutati per chiarezza, comprensibilità
e trasparenza, dal Gruppo di valutazione linguaggio e stile comunicativo - Patient Education
del CRO di Aviano, di cui fanno parte anche pazienti.
Per questo libretto: Daniela Michilin, Radioterapia CRO di Aviano; Nicolas Gruarin,
Biblioteca CRO di Aviano, Gloria Sciamarella.
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© Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS - Istituto
Nazionale Tumori
Picco
Responsabile Scientifico collana CROinforma: Paolo De Paoli (Direttore Scientifico CRO)
Coordinamento editoriale e di redazione: Ivana Truccolo (Responsabile Biblioteca CRO)
Grafica e impaginazione: Nancy Michilin (Direzione Scientifica - Biblioteca CRO)
Indice
Gentile paziente, Gentile familiare . ........................................... p. 4
Che cos’è Bevacizumab ............................................................... p. 7
Come agisce Bevacizumab .......................................................... p. 8
Come viene somministrato Bevacizumab . ............................... p. 9
Quali sono gli effetti indesiderati più frequenti ....................... p. 11
Ulteriori informazioni .................................................................. p. 19
• Cos’è utile sapere quando Bevacizumab
viene assunto con altri medicinali .................................... p. 19
• Gravidanza e allattamento ................................................. p. 20
• Alimentazione ..................................................................... p. 21
• Utilizzo di terapie complementari .................................... p. 22
Informazioni sulla sicurezza d’uso dei medicinali ................... p. 24
Scheda di segnalazione ................................................................. p.
• Per il personale sanitario .................................................... p.
• Per il cittadino ..................................................................... p.
• Per i prodotti a base di piante officinali
e integratori alimentari ....................................................... p.
26
26
28
30
Bibliografia . ................................................................................... p. 31
Annotazioni personali .................................................................. p. 32
Gentile paziente,
Gentile familiare
Con questa piccola guida il Centro di
Riferimento Oncologico di Aviano intende
fornire informazioni ai pazienti e ai loro familiari
sulle caratteristiche del medicinale prescritto.
L’informazione rappresenta infatti un supporto
utile alla cura e al rapporto tra medico e paziente.
Terapia
farmacologica
Terapia che utilizza
i medicinali.
Attualmente la terapia farmacologica
antitumorale non si basa soltanto sull’utilizzo
dei medicinali della “chemioterapia” classica, ma
può contare anche su nuovi medicinali i quali
ostacolano la malattia agendo in modo mirato e
specifico su dei “bersagli” presenti nelle cellule
tumorali.
Le terapie con questi nuovi medicinali prendono
il nome di “Targeted-Therapy”, da “Targeted”
che in inglese significa “mirato sul bersaglio”.
La somministrazione di questi nuovi medicinali
generalmente causa minori danni alle cellule sane;
tuttavia può dar luogo a effetti non desiderati,
che vanno in ogni caso segnalati a un medico
oppure a un farmacista.
Ci auguriamo che quanto riportato sia un
supporto che si aggiunge – ma non sostituisce
– il rapporto personale tra i pazienti o i loro
familiari e gli operatori sanitari (oncologi,
infermieri e farmacisti).
4
Le informazioni riportate in questa guida
sono tratte da fonti autorevoli e indipendenti:
Agenzia Europea per i Medicinali e Banche Dati
d’informazione indipendente.
Sono quindi state selezionate e riviste da oncologi
e farmacisti che, all’interno del CRO, curano la
rilevazione degli effetti non desiderati dei nuovi
medicinali e l’informazione al paziente.
5
Le indicazioni terapeutiche del medicinale Bevacizumab
riportate in questa guida sono quelle autorizzate in Italia
e in Europa per il trattamento delle malattie tumorali.
Sono aggiornate alla data di questa pubblicazione.
L’indicazione “degenerazione maculare correlata all’età”
non è qui trattata.
Futuri aggiornamenti di questa guida saranno resi disponibili
tramite i siti web www.cifav.it e www.cignoweb.it.
Che cos’è Bevacizumab
Bevacizumab (nome commerciale: Avastin®) è un
medicinale utilizzato per curare vari tipi di tumori
nella persona adulta.
Le Autorità sanitarie europee (inclusa quella
italiana) ne hanno autorizzato l’impiego a partire
dal 2005, in seguito alla valutazione dei benefici
rilevati da studi clinici.
Bevacizumab può essere utilizzato per curare i
seguenti tumori:
• tumori del colon e del retto, che si sono
diffusi ad altre parti del corpo;
• tumore del seno, che si è diffuso ad altre parti
del corpo;
• tumore del polmone, del tipo “non a piccole
cellule”, che si è diffuso o si è ripresentato
dopo una prima cura e non può essere
rimosso con la chirurgia;
• tumore del rene che ha iniziato a diffondersi
localmente o ad altre parti del corpo;
• tumore “epiteliale” delle ovaie (un tipo di
tumore alle ovaie), tumore delle tube di
Fallopio e tumore del peritoneo, che si sono
diffusi o si sono ripresentati dopo una prima
cura.
Bevacizumab viene inizialmente utilizzato con
altri medicinali antitumorali (chemioterapia o
interferone alfa-2) e successivamente può essere
mantenuto come unica terapia.
7
Colon e retto
Costituiscono due
porzioni dell’intestino.
Tube di Fallopio
Una parte del sistema
riproduttivo femminile
che collega le ovaie
all’utero.
Peritoneo
La membrana che
riveste gli organi
dell’addome.
Come agisce Bevacizumab
Anticorpi
monoclonali
Sono proteine
prodotte in
laboratorio. Sono
capaci di riconoscere
e di legarsi
(agganciarsi) ad altre
proteine.
Fattore di
crescita per
l’endotelio
vascolare
umano (VEGF)
Proteine capaci di
stimolare la crescita
e la differenziazione
delle cellule dei vasi
sanguigni.
Bevacizumab è una proteina e fa parte di una
famiglia di proteine conosciute come anticorpi
monoclonali.
Bevacizumab si lega a un fattore presente nei
vasi sanguigni, chiamato fattore di crescita per
l’endotelio vascolare umano (VEGF).
Questo fattore di crescita (VEGF) normalmente
promuove la formazione e lo sviluppo di nuovi
vasi sanguigni (angiogenesi), condizione che
normalmente si verifica quando un tumore cresce
e si diffonde.
Bevacizumab blocca questo fattore di crescita
(VEGF) e quindi ostacola lo sviluppo di nuovi
vasi sanguigni.
Di conseguenza il tumore riduce la sua crescita
e diffusione.
Angiogenesi
Processo che porta
alla formazione
di nuovi vasi
sanguigni a partire
da vasi sanguigni già
esistenti.
8
Come viene somministrato
Bevacizumab
Prima di iniziare il trattamento è importante
che il medico sia a conoscenza di alcune
informazioni: se si hanno allergie e se ci sono o
ci sono state altre malattie (ad esempio al cuore
o ai vasi, ulcere, diverticoliti o infiammazioni
addominali).
In alcune persone, infatti, l’uso di Bevacizumab
può richiedere una maggiore cautela.
Bevacizumab viene somministrato per infusione
in vena, da personale esperto in ospedale.
La prima somministrazione viene effettuata in un
tempo di 90 minuti. Se il medicinale è stato ben
tollerato, le somministrazioni successive possono
avvenire in tempi più brevi (60 o 30 minuti).
Durante la prima infusione potrebbero comparire
alcuni sintomi, che vanno riferiti al personale.
Questi possono comprendere: difficoltà di respiro,
dolore al torace, alla schiena e allo stomaco,
brividi e sudorazione, arrossamento e calore al
volto, gonfiore alle labbra, alla lingua e alla gola.
Raramente, questi effetti potrebbero comparire
a distanza di qualche ora. In tal caso è necessario
ricontattare l’oncologo.
9
Infusione
Somministrazione
diretta del medicinale
nel sangue.
Dosaggio
La quantità di
medicinale che viene
somministrato.
La terapia con Bevacizumab viene somministrata
ogni due o tre settimane, in base al tipo di tumore
da curare. Per ogni persona l’oncologo valuterà e
stabilirà il dosaggio più appropriato.
La terapia potrà proseguire finché la malattia
migliora o si mantiene stabile o fino a comparsa di
effetti inaccettabili.
10
Quali sono gli effetti indesiderati
più frequenti
Gli effetti indesiderati di Bevacizumab
(conosciuti come “effetti collaterali”)
possono variare da persona a persona e non
necessariamente quelli riportati di seguito si
manifesteranno in tutti coloro che ricevono
Bevacizumab. Inoltre possono variare se la
terapia è effettuata con delle combinazioni di
medicinali.
Gli effetti indesiderati che comunemente si
riscontrano durante la terapia con Bevacizumab
sono:
• Ipertensione:
la pressione, durante la terapia con Bevacizumab,
potrebbe aumentare. Per questo motivo
dovrebbe essere misurata prima di iniziare la
terapia e regolarmente durante la stessa.
Nella persona con ipertensione è opportuno che
la pressione sia ben tenuta sotto controllo, poiché
la terapia con Bevacizumab potrebbe peggiorarla.
Gli eventuali sintomi di un rialzo di pressione
importante potrebbero essere: mal di testa,
capogiri, disturbi della vista o dell’udito (ronzii),
affanno e sudorazione.
Nel caso si manifestino è bene informare subito
l’oncologo, che potrà prescrivere dei farmaci o
modificare la terapia con Bevacizumab.
11
Se la pressione non riesce a essere controllata
con un’opportuna terapia, l’oncologo valuterà se
proseguire la terapia con Bevacizumab.
• Mal di testa:
questo disturbo si manifesta con una certa
frequenza. Tende a insorgere alcuni giorni dopo
la terapia ed è generalmente lieve. Per attenuare il
mal di testa potrà essere usato il paracetamolo.
Il mal di testa potrebbe essere più severo nelle
persone che abitualmente ne soffrono.
In ogni caso, se non si trova un beneficio con il
paracetamolo, l’oncologo valuterà l’impiego di
altri medicinali per il dolore.
• Disturbi gastrointestinali:
durante la terapia con Bevacizumab potrebbero
manifestarsi stitichezza e perdita di appetito,
diarrea, nausea o vomito. Spesso sono lievi e
si possono gestire con dei semplici accorgimenti.
Talvolta possono essere più severi ed è necessario
riferirsi all’oncologo per farli valutare e ricevere
delle cure opportune. La chemioterapia può
aumentare la probabilità che questi disturbi si
manifestino e siano più severi.
Gli accorgimenti che si possono adottare in caso
di stipsi sono: bere regolarmente (acqua, succhi
di frutta), fare dell’attività fisica in modo abituale
(ad esempio delle passeggiare quotidiane),
12
consumare alimenti che naturalmente
contengono fibre (cereali non raffinati e verdure),
se ben tollerati. In caso di diarrea si raccomanda
di bere per reintegrare i liquidi e i sali minerali
persi. A questo proposito si possono alternare
acqua, tisane, succhi di frutta diluiti (1/3 di succo
di frutta e 2/3 di acqua) oppure si possono
assumere dei sali reidratanti che si trovano in
farmacia. Può essere utile assumere anche dei
fermenti lattici (probiotici).
Per contrastare la nausea o il vomito si possono
assumere cibi secchi o asprigni, evitando cibi
grassi, dolci o speziati. I cibi e le bevande tiepidi
o freddi e dagli odori neutri generalmente
riducono la nausea.
Si possono fare anche pasti piccoli e frequenti,
masticando lentamente, bevendo a piccoli sorsi.
• Sanguinamento:
durante la terapia con Bevacizumab potrebbe
verificarsi qualche episodio di sanguinamento,
ad esempio dal naso, dalle gengive, dall’ano o
dalla vagina. Per contrastare il sanguinamento
dal naso la testa va tenuta reclinata leggermente
in avanti stringendo bene la radice del naso con
i polpastrelli per 10 minuti, ripetendo questa
operazione se necessario.
L’oncologo va prontamente contattato se si
notano delle perdite di sangue tossendo, se
13
Probiotici
Secondo la
definizione
ufficiale dell’OMS
(Organizzazione
Mondiale della
Sanità), i probiotici
sono “organismi vivi
che, somministrati
in quantità adeguata,
apportano un
beneficio alla salute
dell’ospite”.
È bene però sapere
che attualmente
nessun probiotico
viene prescritto per
precise indicazioni
mediche/cliniche.
compaiono feci o vomito molto scuri (del colore
dei fondi del caffè) o se la perdita di sangue dal
naso dura più di 20 minuti.
Ematoma
Sangue che si localizza
in un tessuto.
Talvolta potrebbero comparire ematomi senza
cause apparenti. In tal caso l’oncologo andrebbe
informato.
Se si hanno delle piccole ferite la loro guarigione
potrà essere più lenta. Inoltre, se ci si deve
sottoporre a un intervento chirurgico, la terapia
con Bevacizumab dovrà essere sospesa nelle
quattro settimane precedenti e successive e
comunque fino a guarigione della ferita.
Se si stanno assumendo dei farmaci che
fluidificano il sangue (ad esempio l’acido
acetilsalicilico, la warfarina, la vitamina E, ecc.),
potrebbero verificarsi dei sanguinamenti con
frequenza o intensità maggiore. In questi casi
l’oncologo valuterà le eventuali precauzioni da
prendere.
Coagulo
Piccola massa che si
origina nel sangue a
opera di alcune sue
componenti e può
impedire la normale
circolazione del
sangue.
• Trombosi:
durante la terapia con Bevacizumab potrebbero
formarsi con più facilità dei coaguli di sangue
nelle vene o nelle arterie (trombosi). I sintomi
che potrebbero comparire sono: dolore o
sensazione di calore e gonfiore a un arto oppure
al torace, difficoltà a coordinare il movimento o
la parola o disturbi nella visione. In questi casi
l’oncologo va prontamente contattato e valuterà
14
gli eventuali interventi più appropriati, compresa
una rivalutazione della terapia con Bevacizumab.
• Infezioni:
durante la terapia con Bevacizumab può verificarsi
una diminuzione dei neutrofili nel sangue.
Per questo motivo si potrebbero contrarre con
maggior facilità delle infezioni.
Un eventuale segno d’infezione può essere
la febbre. Nel caso si manifesti, è necessario
rivolgersi all’oncologo per un opportuno
trattamento.
I valori dei globuli bianchi nel sangue saranno
controllati prima di ogni terapia. Qualora fossero
troppo bassi, la terapia potrà essere posticipata di
alcuni giorni.
• Stanchezza:
durante la terapia con Bevacizumab, la stanchezza
può essere un sintomo comune. Talvolta essa
è la conseguenza di un’anemia (generalmente
leggera). Alcune persone potrebbero avvertire
anche il “respiro corto”. È di aiuto riconoscere
la disponibilità delle proprie energie e alternare
momenti di riposo con altri di attività fisica
(ad esempio delle passeggiate). È opportuno
valutare con prudenza la continuazione di alcune
attività, ad esempio la guida o l’uso di macchinari
quando ci si sente stanchi o affaticati.
15
Neutrofili
Sono dei tipi di globuli
bianchi che difendono
l’organismo da
infezioni.
Proteinuria
La presenza di
proteine nell’urina.
• Funzionalità dei reni:
quando si assume Bevacizumab, si potrebbero
verificare delle variazioni nella funzionalità dei
reni. Per questo verranno prescritte delle analisi
prima di iniziare la terapia e durante la stessa.
Se verrà riscontrata proteinuria, la terapia sarà
rivalutata.
• Arrossamento e dolore al palmo delle
mani e alla pianta dei piedi (sindrome
mano-piede):
questo effetto generalmente è conseguente a una
chemioterapia contemporanea o precedente.
Un sollievo può derivare dal mantenere la pelle
curata, senza esporla a sbalzi di temperatura o a
traumi.
A questo scopo possono essere usate adeguate
protezioni (ad esempio i guanti) quando si
svolgono alcuni lavori in casa o in giardino.
Per questo problema potranno anche essere
consigliate delle cure dal medico.
• Effetti collaterali che potrebbero
manifestarsi in situazioni particolari
Nelle persone con tumore del colon o del
retto che hanno o hanno avuto infiammazioni
addominali (ad esempio ulcere, diverticoliti)
durante la terapia con Bevacizumab potrebbe
16
aumentare il rischio che si verifichi una
perforazione della parete dell’intestino.
L’oncologo terrà presente da subito questo
rischio e informerà il paziente per gli eventuali
sintomi che dovrà riferire.
Nelle persone che hanno già disturbi al
cuore, oppure hanno fatto una radioterapia
al torace o una chemioterapia con medicinali
quali doxorubicina o epirubicina, potrebbero
manifestarsi alterazioni dell’efficienza o del ritmo
del cuore. In questo caso l’oncologo valuterà
gli opportuni controlli da fare. In ogni caso se
compare dolore al torace o gonfiore alle caviglie
il medico va prontamente contattato.
Le persone che stanno assumendo o che
hanno già assunto medicinali che contengono
bifosfonati (soprattutto per via endovenosa) o
denosumab, dovrebbero informare l’oncologo
e il dentista. Infatti, questi farmaci, associati a
Bevacizumab, potrebbero aumentare il rischio di
una lesione mandibolare o mascellare.
Gli eventuali sintomi di questa lesione possono
essere dolore, gonfiore o senso di pesantezza alla
mandibola o alla mascella.
Questi sintomi ed eventuali disturbi ai denti
vanno riferiti quanto prima all’oncologo e al
dentista.
17
L’igiene accurata e i controlli regolari dal dentista
aiutano a minimizzare il rischio di queste lesioni.
Se si desidera consultare l’elenco completo
degli effetti collaterali, inclusi quelli rari, si può
consultare il foglietto illustrativo del medicinale.
Esso è disponibile dal sito dell’Agenzia Italiana
del Farmaco (AIFA), digitando il nome del
farmaco nel seguente link:
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/bancadatifarmaci
È possibile anche richiederlo alla Biblioteca
Pazienti del CRO di Aviano.
ADR (in inglese:
Adverse Drug
Reaction,
in italiano,
Reazione
Avversa/
Indesiderata
da farmaco)
Una risposta a un
prodotto medicinale
che è nociva o non
voluta. Questa è la
definizione ufficiale
riportata dalla
nuova normativa
comunitaria europea
in materia di
Farmacovigilanza.
In ogni caso se si notano effetti o disturbi che
influiscono marcatamente sullo stato di salute
o sulla propria qualità di vita, è bene segnalarlo
quanto prima all’oncologo.
In questo caso, è possibile compilare e inviare al
Ministero della Salute la “scheda di segnalazione
degli effetti indesiderati”, noti anche come
ADR (Adverse Drug Reaction ossia: reazioni
avverse da farmaco) e segnalare così gli effetti
indesiderati comparsi durante la terapia con
Bevacizumab. Questo sarà utile alla ricerca
medica e alla società, al fine di consolidare le
conoscenze e riconoscere nuovi o poco frequenti
effetti collaterali (per altre informazioni a riguardo
si veda il paragrafo a p. 24).
18
Ulteriori informazioni
Cos’è utile sapere quando
Bevacizumab viene assunto
con altri medicinali
L’assunzione contemporanea di altri medicinali
può interferire con la terapia con Bevacizumab.
Talvolta queste interferenze, dette tecnicamente
“interazioni”, possono causare effetti indesiderati
o compromettere l’efficacia della cura.
È opportuno informare sempre l’oncologo, il
medico o il farmacista degli eventuali farmaci che
si assumono.
L’allopurinolo, medicinale utilizzato per la
cura della gotta, può aumentare gli effetti
indesiderati di Bevacizumab.
Il triamcinolone, medicinale cortisonico utilizzato
per curare diverse malattie, può diminuire
l’efficacia di Bevacizumab.
L’uso concomitante di medicinali che modificano
la capacità di coagulazione del sangue può
aumentare il rischio di sanguinamento.
Questi medicinali comprendono: warfarina,
acenocumarolo, eparine, clopidogrel, ticlopidina,
dabigatran, rivaroxaban, apixaban.
Inoltre, possono aumentare il rischio
di sanguinamento anche i medicinali
antinfiammatori non steroidei (FANS) come
acido acetilsalicilico, ibuprofene, naproxene, ecc.
19
In alcune persone che assumono altri medicinali
oncologici, ad esempio a base di platino
(cisplatino, oxaliplatino), taxani (paclitaxel,
docetaxel), irinotecan, alcuni effetti indesiderati
potrebbero essere più marcati (sindrome manopiede, neutropenia, ecc.).
Questo perché la loro associazione con
Bevacizumab aumenta sia l’efficacia della terapia,
sia gli eventuali effetti collaterali.
Anemia
emolitica
microangiopatica
(MAHA)
Malattia dove si
riscontra la perdita di
globuli rossi a causa
della loro distruzione
nei piccoli vasi
sanguigni.
Il medicinale antitumorale Sunitinib, se associato
a Bevacizumab, potrebbe dare un tipo di anemia
chiamata anemia emolitica microangiopatica
(MAHA).
Gravidanza e allattamento
Molti medicinali possono influenzare la fertilità,
sia nell’uomo che nella donna, o alterare il
corretto sviluppo del feto dopo il concepimento.
L’entità dell’effetto è diversa da medicinale
a medicinale e dipende anche dalla fase
della gravidanza nella quale viene assunto il
medicinale.
Nel caso di Bevacizumab, la gravidanza va evitata
durante la terapia e per sei mesi dopo la sua
conclusione. Per questo è necessario utilizzare
metodi di contraccezione efficaci, per i quali è
20
opportuno confrontarsi con il medico. Infatti,
non tutti i contraccettivi potrebbero essere adatti
durante la terapia con Bevacizumab.
Alcuni medicinali possono raggiungere il latte
materno, e quindi essere assunti indirettamente
dal bambino.
Per questo motivo l’allattamento non è
consigliato durante il trattamento con
Bevacizumab e per almeno sei mesi dopo la fine
della terapia.
Alimentazione
È possibile continuare con la propria dieta
abituale, facendo attenzione ad alimentarsi in
modo vario e seguendo le indicazioni per uno
stile di vita sano. In particolare è bene prestare
attenzione alla quantità di sale che si utilizza.
Moderando la quantità di sale si può contribuire a
contrastare l’eventuale ipertensione che potrebbe
insorgere.
Non si sono finora osservate interferenze tra cibi
e/o bevande e la terapia con Bevacizumab.
21
Utilizzo di terapie
complementari
Il ricorso a cure complementari può talvolta
interferire con l’efficacia o la sicurezza dei
medicinali prescritti per curare una malattia.
Per questa ragione, per le eventuali cure
complementari che si intende utilizzare
in concomitanza con Bevacizumab, è
assolutamente opportuno consultarsi con
l’oncologo, oppure con il medico curante o il
farmacista.
Durante la terapia con Bevacizumab,
l’assunzione di integratori contenenti vitamina E
potrebbe aumentare il rischio che si verifichi
un sanguinamento.
È noto che anche alcune sostanze
naturali possono aumentare il rischio di
sanguinamento (ad esempio il Ginkgo).
Il loro utilizzo concomitante con
Bevacizumab non è in generale documentato.
Potrebbe pertanto essere richiesta ulteriore
precauzione.
La stessa cautela potrebbe essere richiesta
anche con l’agopuntura.
Sporadiche segnalazioni suggerirebbero
inoltre prudenza con eventuali pratiche
di manipolazione che applicano calore o
22
pressione intensi sulla superficie del corpo.
In queste situazioni potrebbero insorgere con
maggior facilità delle ecchimosi nei pazienti che
utilizzano Bevacizumab.
Se si notano degli effetti indesiderati quando
si fanno delle cure complementari è possibile
segnalarlo all’Istituto Superiore di Sanità
attraverso una scheda predisposta (si veda p. 30),
disponibile al seguente link:
http://www.epicentro.iss.it/focus/erbe/pdf/scheda_fito.pdf
23
Ecchimosi
Ematomi sulla
superficie della pelle.
Informazioni sulla sicurezza
d’uso dei medicinali
(FARMACOVIGILANZA)
Farmacovigilanza
(secondo OMS,
Organizzazione
Mondiale della
Sanità)
“La scienza e le
attività relative
all’identificazione,
comprensione e
prevenzione degli
effetti avversi o
di qualsiasi altro
problema correlato
all’utilizzo di
medicinali”.
Con il termine di “farmacovigilanza”, si indica
un sistema internazionale di sorveglianza sulla
sicurezza d’uso dei farmaci e, più specificamente,
sulla comparsa di reazioni/effetti indesiderati o
collaterali derivanti dall’utilizzo di qualsiasi farmaco.
La farmacovigilanza coinvolge a diversi livelli
tutta la comunità: pazienti, medici prescrittori,
operatori sanitari, aziende farmaceutiche e
istituzioni.
Attraverso la “Segnalazione spontanea di
una reazione avversa” (o segnalazione di
Farmacovigilanza) si alimenta un’importante
fonte di informazioni che vengono poi trasmesse
a Enti regolatori (ad es. l’Agenzia Italiana per il
Farmaco/il Ministero della Salute), mantenendo
così un controllo continuativo sulla sicurezza
d’uso dei farmaci.
La segnalazione spontanea di sospette reazioni
avverse può essere effettuata non solo
dall’operatore sanitario ma anche dai cittadini
e dai pazienti, tramite l’apposita scheda di
segnalazione (di seguito è riportato un fac-simile),
che può essere inviata o consegnata:
• al farmacista, che provvederà a inviarla
all’Azienda Sanitaria locale;
• al responsabile di farmacovigilanza
dell’Azienda Sanitaria locale di appartenenza;
• al proprio medico di medicina generale.
24
I responsabili della farmacovigilanza della propria
Struttura Sanitaria, invieranno la scheda agli enti
di competenza nei modi e nei tempi previsti dalla
normativa.
I dati inclusi in essa verranno poi inseriti nella
Banca Dati ministeriale di Farmacovigilanza
(Rete Nazionale di Farmacovigilanza - RNF),
nell’interesse e a tutela della salute della
popolazione; questa banca dati infatti, insieme
a quella europea (Eudravigilance) costituisce
la fonte dove sono registrate tutte le Reazioni
avverse segnalate dai pazienti e dai Medici
segnalatori, e quindi tutti i profili di rischio e
tossicità correlati a ogni specifico farmaco.
Aumentare le conoscenze è molto importante
per migliorare la qualità e l’efficacia delle terapie.
Il link del sito dell’Agenzia Italiana per il
Farmaco (AIFA) dal quale è possibile scaricare la
scheda di segnalazione per l’operatore sanitario e
per il cittadino è il seguente:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalitàdi-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-aimedicinali
25
Scheda di segnalazione
per il personale sanitario
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E
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Scheda di segnalazione
per il cittadino
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E
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C
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Scheda di segnalazione
per i prodotti a base di piante officinali
e integratori alimentari
E
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M
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-S
C
A
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30
Bibliografia
• Micromedex, Truven Health Analytics Inc., Bevacizumab
(consultato: febbraio 2015).
• Banca dati Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Bevacizumab.
Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) (consultato:
febbraio 2015).
• Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), Bevacizumab.
Riassunto destinato al pubblico (consultato: febbraio 2015).
• Pharmacovigilance Insight, Springer. Bevacizumab (consultato:
febbraio 2015).
• Medlineplus, Health information from the US National Library
of Medicine. Bevacizumab (consultato: febbraio 2015).
• American Cancer Society, Bevacizumab (consultato: febbraio
2015).
• Macmillan Cancer Support, United Kingdom. Bevacizumab
(consultato: febbraio 2015).
• BC Cancer Agency, Canada. Bevacizumab (consultato: febbraio
2015).
•
BC Cancer Agency, Canada. Natural Standard Health & Wellness
(therapies) database (consultato: febbraio 2015).
• S. J. Klemptner et al. Safety of Cupping During Bevacizumab Therapy.
The Journal of Alternative and Complementary Medicine, 19 (8)
2013, 729-731.
• ASCO, M. K. Accordino, D.L. Hershman, Disparities and Challanges
in Adherence to Oral Antineoplastic Agents, Educational book 2013.
31
Annotazioni personali
CROinforma è la collana di informazione divulgativa del Centro
di Riferimento Oncologico di Aviano, rivolta a pazienti e cittadini.
Tratta argomenti inerenti alla ricerca, prevenzione, cura dei tumori.
Prevede tre sezioni Piccole Guide, Pieghevoli, Atti.
Si articola in diverse serie: LA RICERCA CHE CURA; INFORMAZIONI
SCIENTIFICHE; PERCORSI DI CURA; ISTRUZIONI ALL’USO DI...; AREA GIOVANI;
CIFAV INFORMAZIONE SUL FARMACO
CROinforma. Piccole guide
Serie LA RICERCA
CHE CURA
1
2
Dalla biologia alla
medicina. Perché
la ricerca è necessaria
per curare i tumori.
La Biobanca del CRO.
Guida per un contributo
consapevole alla Ricerca.
4
La guarigione dal
tumore: aumentano le
persone che vivono dopo
la diagnosi di malattia.
5
Anziani e tumori.
Prendersi cura del
paziente anziano con
malattie neoplastiche.
6
Proteggi te stesso e
gli altri: lavati le mani.
L’igiene delle mani è la
misura più efficace per
evitare la trasmissione
delle infezioni.
Serie
INFORMAZIONI
SCIENTIFICHE
1
2
3
Registro tumori
ereditari del colon
retto. Hereditary
nonpolyposis colorectal
cancer (HNPCC): aspetti
clinici.
La predisposizione
ereditaria allo
sviluppo di tumori
della mammella e
dell’ovaio. Informazioni e
suggerimenti per famiglie
a elevato rischio genetico.
I Tumori in Friuli
Venezia Giulia.
Conoscere per Prevenire.
7
Predisposizione
ereditaria allo sviluppo
dei tumori colo-rettali:
Sindrome di Lynch.
parte prima
Che cos’è e
come nasce: informazione
per il paziente.
parte seconda Raccolta di
cellule staminali.
3
La terapia
anticoagulante orale.
Guida pratica per il
paziente.
4
Il percorso del
paziente in chirurgia
oncologica.
5
Il tumore della
mammella nelle
giovani donne. Percorsi
di diagnosi, cura e
riabilitazione.
6
Conoscere la terapia
intensiva. Informazioni
per i familiari dei pazienti
ricoverati in terapia
intensiva al CRO.
7
La terapia
anticoagulante
orale. Informazioni e
istruzioni per seguirla
correttamente.
Serie PERCORSI
DI CURA
1
2
Dopo il cancro: aspetti
psicosociali e qualità di
vita.
La Chemioterapia
ad Alte Dosi con
reinfusione di
cellule staminali
emopoietiche.
CROinforma. Piccole guide
8
9
5
Il CRO nella Rete
Regionale Trapianti: il
prelievo e il trapianto
di cornea.
Gli studi clinici
sperimentali
in oncologia.
Un’opportunità
per i pazienti.
Serie CIFAV.
INFORMAZIONE
SUL FARMACO
Serie ISTRUZIONI
ALL’USO DI...
1
Guida ai servizi della
Biblioteca Scientifica e
per i Pazienti del CRO.
2
O.RA Oncologia
RiabilitativA.
3
La Biblioteca
Scientifica e per i
Pazienti.
4
Il Day Hospital.
Percorso Clinico,
Terapeutico Assistenziale
del Paziente in
Chemioterapia al CRO.
Serie AREA
GIOVANI
1
Colora la tua linfa.
2
Radio Trolla. Un viaggio
tra sogno e realtà.
3
Diabolik. Zero negativo:
un colpo speciale.
4
La storia di Pe, Scio e
Lino.
I tumori nei giovani in
Friuli Venezia Giulia.
Malattie neoplastiche in
bambini e adolescenti del
Friuli Venezia Giulia 19952007.
1
La mucosite orale
(stomatite). Guida
pratica per limitare i
disturbi del cavo orale
(bocca, gola) che si
possono manifestare
durante la terapia
oncologica.
2
Conosciamo e
utilizziamo bene gli
antibiotici.
3
Everolimus (Afinitor®).
Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e
familiari.
4
Sorafenib (Nexavar®).
Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e
familiari.
5
Sunitinib (Sutent®).
Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e
familiari.
6
Erlotinib (Tarceva®).
Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e
familiari.
7
Bevacizumab
(Avastin®).
Informazioni dal CRO
per una cura consapevole
a supporto di pazienti e
familiari.
5MILLE
PER
AL
CRO
Il contribuente che, con il 5 per mille
della dichiarazione dei redditi, vuole
sostenere la ricerca scientifica al CRO
dovrà inserire il Codice Fiscale del
CRO nello spazio“FINANZIAMENTO
DELLA
RICERCA
SANITARIA”
e firmare nel riquadro corrispondente.
Le scelte di destinazione dell’otto per mille dell’Irpef
e del cinque per mille dell’Irpef sono indipendenti tra loro
e possono essere espresse entrambe.
Codice Fiscale CRO Aviano:
00623340932
Questa pubblicazione è stata realizzata
grazie alle donazioni del 5 per Mille al CRO
destinate alla ricerca che cura
Finito di stampare a marzo 2015
da Tipografia Sartor Srl - Pordenone
Il marchio FSC® identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite
in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici
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7
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