Russo a Messina
Scritto da Ale
Sabato 16 Maggio 2009 22:33 - Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Maggio 2009 08:52
Oggi 16 maggio, l'Assessore Russo ha tenuto una conferenza all'hotel Royal di Messina.
Un gruppo di infermieri della struttura sanitaria dell'Ospedale Piemonte ha accolto Russo
appena sceso dall’auto: «Assessore non ci deve prendere in giro» – ha affermato uno dei
dipendenti indicando lo striscione apposto nel marciapiede a fronte dell’hotel. Russo ha
risposto: «Non sono certo io che vi prendo in giro».
Contrariamente da quanto atteso l'argomento non è poi stato afrontato in modo da fare
emergere novità. Russo si è limitato a dire che «non ho mai stabilito nulla in merito alla chiusura
dell’ospedale, ho sempre parlato della necessità di interventi che evitino di piangere morti
annunciati e, in quest’ottica, dar vita all’accorpamento di alcuni reparti con il Papardo perché è
necessario risparmiare. Ciò però non mette in discussione né posti di lavoro né tantomeno la
qualità del servizio che al contrario migliorerà».
Comunque, diverse sono state le questioni affrontate da Russo, la maggior parte delle quali
volte a smontare errate convinzioni sulla previsione della riforma sanitaria: «La “battaglia” più
difficile, sono stata costretto a combatterla contro le sensazioni, quelle negative della gente che,
ancora adesso, mi identifica come l’assessore responsabile della chiusura degli ospedali. A me
invece interessano i fatti – aggiunge Russo indicando il libretto sulla Legge di riforma distribuito
alla platea – quelli elencati e contenuti tra quelle pagine.
Il piano di rientro prevede un tetto ben determinato anche per le case di cura e per il servizio di
convenzionamento esterno, di conseguenza c’è poco da protestare. Anzi – aggiunge
l’assessore – coloro che decideranno di approfittare del periodo elettorale per inscenare
scioperi o manifestazioni, soprattutto adesso che stiamo cercando di trovare un punto di
incontro – se ne assumerà tutte le responsabilità nelle sedi opportune».
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Scritto da Ale
Sabato 16 Maggio 2009 22:33 - Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Maggio 2009 08:52
In merito alla vicenda del Piemonte si apprende oggi che i l Partito Democratico, aderisce
alla campagna a difesa dell’ospedale Piemonte e contro l’abbandono della risorsa
sanitaria dell’ex ospedale Margherita. Pertanto avvierà la raccolta di firme che i
Sindacati hanno attivato per la promozione della vicenda, e parteciperà alla
manifestazione del 25 maggio in piazza europea.
Questo lo stralcio del comunicato di Pippo Rao, segretario provinciale del Pd:
La realtà del Piemonte, è solo l’ultima delle tante umiliazioni che la sanità
messinese rischia di subire per l’ennesima volta. Basta ricordare, la vergogna
dell’ex ospedale Margherita ( il sospetto tra l’altro è che si voglia approfittare degli
aspetti deficitari strutturali per chiudere definitivamente il polo sanitario di Viale
Europa. Quindi con un futuro simile per quello che è stato per la struttura sanitaria
della zona nord della città !), la riduzione delle guardie mediche, il polo oncologico
fantasma, la riduzione costante di trasferimenti e stanziamenti di risorse per le
realtà sanitarie del nostro territorio, a vantaggio di Catania e Palermo, il
ridimensionamento dei budget, le ambiguità sulla convenzionata specialistica e di
laboratorio, la compromissione del settore della riabilitazione e dell’handicap.
Questa deve essere l’occasione per aprire i maniera decisa la vertenza sanità
nella nostra Provincia .
La realtà del Piemonte, è solo l’ultima delle tante umiliazioni che la sanità
messinese rischia di subire per l’ennesima volta. Basta ricordare, la vergogna
dell’ex ospedale Margherita ( il sospetto tra l’altro è che si voglia approfittare degli
aspetti deficitari strutturali per chiudere definitivamente il polo sanitario di Viale
Europa. Quindi con un futuro simile per quello che è stato per la struttura sanitaria
della zona nord della città !), la riduzione delle guardie mediche, il polo oncologico
fantasma, la riduzione costante di trasferimenti e stanziamenti di risorse per le
realtà sanitarie del nostro territorio, a vantaggio di Catania e Palermo, il
ridimensionamento dei budget, le ambiguità sulla convenzionata specialistica e di
laboratorio, la compromissione del settore della riabilitazione e dell’handicap.
Questa deve essere l’occasione per aprire i maniera decisa la vertenza sanità
nella nostra Provincia, a difesa della sanità pubblica, ed a tutela delle fasce più
deboli. Se qualcuno pensa di ridurre Messina e la sua Provincia a feudo, ed a
territorio di scorribande predatorie per garantire altri interessi, che non siano quelli
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Scritto da Ale
Sabato 16 Maggio 2009 22:33 - Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Maggio 2009 08:52
di garantire la valida gestione di bisogni primari come quello della tutela della
salute, dovranno ora uscire allo scoperto. Non più passerelle ed annunci, si
giudicherà adesso dai fatti.
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