Relazione tenuta da Enza Costa per il Laboratorio di presentazione del Progetto CESAD-MVA al corso “PER UNA PASTORALE PER LA VITA” – 11 ottobre 2014 Il Centro Studi Achille Dedé, più conosciuto come Ce.S.A.D. fa parte del MPVA. Esso ha iniziato la propria attività, per attuare un Progetto Educativo di Educazione alla sessualità e all’affettività. Il Progetto è stato ideato da 4 Soci del Mpva: un medico, uno psicopedagogista, un docente di teologia morale, un insegnante di metodi naturali e una specialista in filosofia iconica che ha completato il progetto con uno strumento didattico. Successivamente gli autori sono stati affiancati da altre otto persone con varie specializzazioni. L’intero Progetto è stato costantemente aggiornato anche attraverso il confronto tra tutti i Collaboratori e ciò ha permesso anche di poter formare dei Gruppi di lavoro mobili. All’inizio la realizzazione pratica del Progetto è stata attuata attraverso varie iniziative: corsi, seminari 1, pubblicazioni varie, conferenze ecc., non solo nella città di Milano, ma anche in altre località della Lombardia e fuori regione. Alcuni seminari per educatori si sono tenuti anche in collaborazione con altri Enti2. Anche se ultimamente l’attività del Cesad si è un po’ rallentata per vari motivi, l’esperienza maturata in quasi 30 anni di attività rende sempre valida ed attuale la proposta educativa che è stata condivisa ed apprezzata da circa 35.000 persone di varie età. Il servizio è stato offerto sempre gratuitamente, poiché i Relatori hanno sempre operato in spirito di volontariato. Gli obiettivi principali che si vogliono conseguire, soprattutto attraverso i corsi, quattro e cioè: sono 1. Far conoscere le caratteristiche della “persona” umana, che è unica ed irripetibile e sempre caratterizzata sessualmente non solo nel corpo, ma anche nella psiche e nello spirito. 2. Descrivere la realtà della sessualità nelle sue quatto dimensioni: personale, interpersonale, trascendentale ed etica. 3. Precisare le varie fasi del cammino di maturazione di tutti gli aspetti della persona. 4. Illustrare le finalità e le modalità di vivere e di manifestare i vari tipi di amore, per vivere in modo veramente umano con la ragione, la coscienza, e la fede. 1 Nei Seminari tenuti appositamente per gli Educatori , si sono approfonditi solo alcuni temi e precisamente : due sui comportamenti a rischio, diversi su come educare alla sessualità e uno su come educare alla famiglia. 2 Università Cattolica, Uffici per la Pastorale Scolastica, Fondazione Aids Aiuto dell’Osp. Sacco, Scuola per puericultrici per l’infanzia, Centro Lombardo Metodo Billings ecc.). 1 L’antropologia di riferimento che viene presentata è quella personalista: la stessa che ha fornito le basi per la stesura della Dichiarazione dei Diritti dell’uomo. In ambito cattolico viene naturalmente proposta la visione personalista cristiana. In ambito laico, dove c’è la presenza di ragazzi non credenti o di altre religioni, per favorire buone relazioni nel gruppo, i principi e i valori cristiani vengono descritti per far comprendere l’importanza che rivestono per i credenti e non solo per loro. Nella storia del Cesad, dopo un primo periodo in cui il Progetto educativo è stato realizzato, soprattutto con i giovani e gli educatori, successivamente si é deciso di intervenire anche in 5^ elementare, quando i ragazzi cominciano a manifestare il bisogno di nuove conoscenze e molti genitori e insegnanti hanno richiesto di essere supportati. Per essere accettati nelle scuole si sono dovuti affrontare anche ostacoli, dovuti per lo più, a motivi ideologici e politici. Talvolta anche la diffidenza (o nel migliore dei casi la prudenza) ha posto degli ostacoli perché alcuni genitori ritenevano prematuro parlare di sessualità ai preadolescenti. Con la maggior parte delle scuole le diffidenze sono cadute, grazie ai programmi presentati e al “passaparola” convinto di molti genitori e di alcuni docenti. Con alcuni gruppi di giovani sono stati tenuti anche corsi monotematici: sull’affettività, sull’aborto, e la procreazione responsabile vista alla luce della Humanae Vitae. Per il corso sull’omosessualità e le conferenze sul gender ci si è avvalsi della collaborazione di alcuni Specialisti. Cosa hanno in comune tutti i programmi ? Il Progetto educativo viene realizzato con programmi diversi che tengono conto dell’età e della maturità dei destinatari. La conduzione di ogni corso è sempre affidata a due Relatrici specializzate (una per la parte scientifica e l’altra per la parte umanistica), che, alternandosi nell’esposizione mettono in evidenza la complementarietà dei vari aspetti della persona, e stimolano i ragazzi alla contemplazione dei vari aspetti della persona. Ogni programma prevede un numero diverso di incontri, durante i quali, la parte espositiva, viene supportata da una serie di strumenti, A fine corso, ai ragazzi viene regalato il libretto “LA VITA UMANA PRIMA MERAVIGLIA”, che riporta alcune immagini della vita prenatale affinché possano commentarle con i loro genitori. Prima di iniziare il corso con i ragazzi e gli adolescenti, in una riunione appositamente convocata, vengono descritti ai genitori e agli insegnanti gli obiettivi e i contenuti del Programma del corso destinato ai loro figli e ai loro studenti. 2 In tanti anni di attività abbiamo sempre constatato che non tutti genitori dei ragazzi partecipavano agli incontri. Soprattutto i papà erano i “grandi assenti”: chi per impegni di lavoro, chi per aver delegato il compito alla mamma, e chi, purtroppo, perché lontani dalla famiglia. Comunque, con i genitori presenti: Si è potuto assicurare che il tipo di linguaggio usato dalle Relatrici avrebbe sempre tenuto conto della sensibilità dei ragazzi, soprattutto per non turbare coloro che vivono in situazioni particolari. Per i bimbi adottati ci si confronta con i loro genitori Si è potuto mettere in evidenza alcuni “criteri pedagogici”3 che evidenziano come l’educazione alla sessualità e all’affettività, debba sempre far parte dell’ educazione della persona; È stato consigliato di valutare con spirito critico, insieme ai figli, quanto viene trasmesso dalla TV, per attuare, se necessario, un’opportuna controinformazione, E’ stata evidenziata l’opportunità di vigilare non solo sul tipo di informazioni e immagini che circolano in internet, ma anche sul tipo di chat che inviano e ricevono i ragazzi di ambo i sessi. Soprattutto negli ultimi anni, viene ricordato il gravissimo fenomeno del cyberbullismo e le sue terribili conseguenze. E’ stato raccomandato di controllare le proposte dei nuovi corsi di approfondimento, in tema di sessualità, evitando di lasciare deleghe in bianco, ma accertando da chi viene proposto e con quali programmi. Si è consigliato di contrastare quegli interventi di discutibile valore educativo, che danno solo informazioni sull’apparato riproduttore, non tenendo conto che la sessualità coinvolge tutti gli aspetti della persona; Vi sono poi altri aspetti che non sempre riusciamo ad affrontare con i genitori perché non si trova il tempo per farlo. Ad esempio : 3 4 Sarebbe opportuno far rilevare come vengono affrontati i “rischi” per i quali non ci si propone di suggerire di modificare i comportamenti orientando la propria sessualità, ma ci si limita ad indicare i rimedi”: contraccezione ed aborto, se il “rischio” temuto è il figlio; preservativo, se il rischio temuto è il contagio di una infezione sessualmente trasmessa. Mettere in evidenza alcune modalità per contrastare le idee errate sull’essere umano 4: In Segreteria potete trovare la fotocopia della lista dove sono elencati i Criteri pedagogici Recentemente Giorgio Israel in un interessante articolo (Il Giornale del 2.2.11) cita una serie di ricerche in cui l’approccio scientista vuole dimostrare che la letteratura, l’arte e la musica sono soltanto delle configurazioni neuronali, in molti casi patologiche, come nel caso di Chopin, il cui genio artistico, secondo loro, pare fosse dovuto a epilessia. 5 Alcuni anni fa si seppe dall’ASL di Milano che per le” pillole del giorno dopo” fecero richiesta più di 1.000 persone di cui la metà minorenni. E che solo alle ragazze al di sotto dei 14 anni fu richiesta l’autorizzazione dei genitori. Provate a chiedere a geogle, fingendovi una quattordicenne cosa fare per ottenere la pillola all’insaputa dei genitori 6 e 7 Anche l’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, insieme all’UNPFA (Unione delle Nazioni Unite per la popolazione)per favorire la cosiddetta “salute riproduttiva” avevano promosso delle “Linee Guida Internazionali sull’educazione sessuale” dove veniva raccomandato agli Stati di agevolare l’accesso all’aborto. Solo 3 Suggerire ai genitori di provare a resistere, per limitare quantitativamente e qualitativamente gli interventi di alcune ASL5, dell’Unesco (6) e dell’UMPFA (/7) e del Governo Letta che ha finanziato un Programma di “inculturazione” LGBT nelle scuole, Proporre agli insegnanti, se ancora non è stato fatto, di istituire insieme ai colleghi un piano comune di intervento, per contrastare i casi di bullismo, con azioni mirate a difendere le vittime, sanzionare e recuperare gli aggressori e intervenire sugli spettatori consenzienti.” Con i ragazzi di 5^ elementare La proposta educativa viene attuata in 2-3 incontri, ognuno della durata di due ore circa, tenuti per lo più negli ambiti scolastici. La lunga esperienza maturata negli incontri con i ragazzi è stata pubblicata nel libro “Chi sono io?”6 dis.01 che riporta tutti i contenuti dell’intero programma (che può essere attuato anche in 1^ e 2^ media) , cui farà seguito, si spera tra breve, un secondo sussidio riservato agli adolescenti. Molti argomenti contenuti nel libro Chi sono io? possono essere utilizzati, dopo averli integrati con l’aspetto religioso, nella Catechesi della iniziazione cristiana, come premessa alla NORMA MORALE. Nel libretto “La Libertà?” che potete trovare in Segreteria è stato riportato il testo della relazione che ho tenuto in una Parrocchia a 110 ragazzi di 5^ elementare. Con gli adolescenti Per i ragazzi della scuola media inferiore normalmente proponiamo due tipi di programmi: uno triennale che prevede due incontri per ogni anno;. E l’altro per i ragazzi di 3^ media mai incontrati prima. Di solito nella scuola pubblica viene richiesto il secondo tipo di programma, perché ritenuto complementare al programma di scienze, previsto appunto in 3^ media. L’attuazione del programma avviene in 3-4 incontri di due ore ciascuno. Anche la realizzazione di questo tipo di programma prevede che la parte espositiva venga supportata dalla proiezione di immagini; in più vengono utilizzati test cartacei ( per stimolare la riflessione personale) e la distribuzione di alcuni disegni che servono come pro-memoria. Anche a loro, viene regalato il libretto “LA VITA UMANA PRIMA MERAVIGLIA. Salvo qualche eccezione, tralascio di descrivere gli obiettivi e i contenuti del programma destinati a questa fascia d’età perché già vengono approfonditi durante questo corso. Mi limiterò invece a descrivere alcuni metodi e strumenti adottati. dopo vibrate proteste i due Organismi hanno ritirato il loro patrocinio, ma l’ostacolo è stato raggirato con apposito documento per la sponsorizzazione per l’addestramento di attivisti. 7 Il libro è in distribuzione presso le librerie o presso la nostra Segreteria che lo cederà ad un prezzo speciale insieme al CD che riporta tutte le immagini contenute nel testo. 4 All’inizio del corso indirizzato ai ragazzi della fascia d’età dai 14 ai 16 anni, , viene proiettata questa fotografia (n. 02 – E’ vita) dove sono ritratte tre specie viventi, per introdurre il discorso sulla VITA, ovvero su quell’energia vitale che ci dà la possibilità di esistere, di svilupparci, di chiamare alla vita nuovi esseri umani, di adattarci all’ambiente e di mantenerci in vita sino ad un certo termine.7 Dopo aver descritto tutte le caratteristiche che rendono l’essere umano la specie più evoluta nell’ordine dell’universo, perché solo lui è dotato di tre dimensioni: corpo,psiche e spirito, vengono fatte alcune precisazioni sulla possibilità (che ci è stata donata), di poter a nostra volta donare la vita (e non di riprodurla come affermano molti testi), precisando che: per gli esseri umani è una precisa scelta e non una risposta all’istinto, come avviene per gli animali; la descrizione del come e quando si può attuare questo importantissimo avvenimento, viene rimandato a quando, durante il corso, si affronterà il discorso sullo sviluppo degli organi sessuali. Osservando la fotografia (03) i ragazzi intuiscono subito il suo significato e ciò dà modo di introdurre il discorso sull’adolescenza e quindi sull’importanza del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta. Mentre viene descritto come avviene lo sviluppo sia maschile che femminile, si cerca di tranquillizzare coloro che si preoccupano per i diversi tempi di sviluppo, anche tra i due sessi. Viene poi detto che se il corpo è il primo a svilupparsi, anche le altre dimensioni della persona assumeranno le caratteristiche della persona adulta sia pure con tempi più lunghi e complessi. E ciò avverrà soprattutto grazie al nostro personale contributo, ma anche all’aiuto di più forze. Quando si parla dei cambiamenti, che gradatamente si presentano, vengono descritti i fattori che li determinano, in che modo appaiono e cambiano nel tempo, mettendo in risalto le loro finalità e di conseguenza il loro valore. Vengono di conseguenza suggeriti alcuni consigli pratici, anche di natura igienica, su come aver cura di se stessi, e degli altri, in ogni fase della vita. Con l’esame del dis. 04 viene spiegato che se lo sviluppo del sesso, nei primi tempi, avviene in modo quasi inavvertito, mentre nella pubertà e in adolescenza si rivela in modo evidente. Con l’aiuto del dis. 05, viene fatto notare che siamo sessuati anche nella vita pre-natale e che nonostante ci vengono dati nomi diversi per distinguere le varie fasi dello nostro sviluppo, ognuno di noi può dire “IO SONO SEMPRE IO, anche quando siamo una piccolissima cellula. 7 Per quanto riguarda il termine della vita, spieghiamo che, secondo la maggior parte delle religioni, nell’uomo la morte non rappresenta la fine della vita, ma un cambiamento e una nuova nascita, con modi e significati diversi, a seconda delle varie dottrine . 5 Naturalmente quando si parla con i ragazzi del lungo periodo adolescenziale, nell’evidenziare le difficoltà tipiche di questa fascia d’età, si cerca di rassicurarli dicendo che sono da considerare temporanee e quindi li stimoliamo a non perdere mai la fiducia in momenti migliori, perché lo sviluppo continua. Quindi, anche i frequenti sbalzi d’umore, o l’improvvisa incapacità di concentrazione e di coordinamento delle braccia e delle gambe, tenderanno a quietarsi quando la “tempesta ormonale” comincerà a stabilizzarsi. La stessa cosa avverrà anche per i cambiamento fisici, che a volte non piacciono (dis 06), anche per possibili anomalie nel fisico, (come quelle illustrate in modo un po’ buffo nel disegno). Ad esempio quelle gambe lunghe e magrissime certamente cambieranno aspetto quando saranno avvolte da una bella muscolatura, ottenuta anche con un buon esercizio fisico. Quando i ragazzi lamentano di sentirsi a volte un po’ confusi, perché sembra che il corpo, la personalità e lo spirito tendono a predominare l’uno sull’altro, ricordiamo che i grandi cambiamenti corporei influiscono anche sulla psiche e sullo spirito e fino a quando questi tre aspetti non si saranno integrati tra loro, mancherà un perfetto equilibrio. Cosa questa che va conquistata con tempi abbastanza lunghi, tanta pazienza e buona volontà.. Viene poi fatto notare che in questo periodo anche le relazioni affettive in famiglia tendono a cambiare, perché a volte vengono manifestate in modo brusco e un po’ lunatico. Ciò a volte li preoccupa e allora la “parola d’ordine” é sempre la stessa: rassicurarli. Viene quindi spiegato che anche questo squilibrio può essere dovuto alla tempesta ormonale che li pervade e allora uno deve chiedersi “chi comanda, IO o gli ormoni?” Ma a parte la battuta viene ricordato che anche in questo caso il raggiungimento di un buon equilibrio richiede tempo e impegno e che comunque l’amore si può manifestare in tanti modi: un servizio svolto senza brontolare, un pochino più di ordine nella propria camera e magari meno mutismo e qualche sorriso in più. Un importante impegno che viene richiesto ai ragazzi è quello di perfezionare le qualità umane già conquistate, come si può rilevare nel (dis. 07).8 e di conquistarne altre molto importanti. Sono descrizioni piuttosto lunghe quelle che vengono fatte in proposito sulle quali dirò solo qualcosa. Sulla scaletta superiore sono indicati i tempi di realizzazione in cui dovrebbe avvenire la conquista. Nella scaletta inferiore le possibili conseguenze per la fallita conquista. Ai ragazzi oltre alla descrizione delle singole conquiste viene spiegato che sono ritenute fondamentali, perché non solo sono determinanti per il nostro comportamento, ma soprattutto perché la qualità conquistata, serve da ponte per conquistare la successiva e così via. 6 Su questo argomento ragazzi intervengono attivamente, proponendo esempi di vita a cui hanno assistito, soprattutto quando chiediamo di verificare se la propria “tabella di marcia” è in orario e quando sono invitati a pensare a come le varie qualità, possono essere d’aiuto se conquistate bene, oppure essere d’intralcio se conquistate male non solo nella vita attuale, ma anche in quella futura. Nel caso in cui si rendono conto di essere in ritardo nella conquista delle qualità umane e di alcune capacità, esiste il rischio che perdano l’autostima e, di conseguenza, la capacità di migliorare. Si cerca perciò di spronarli a recuperare , anche con l’aiuto di alcune forze. Sulla descrizione delle forze, ci si sofferma a riflettere abbastanza a lungo. Innanzi tutto , si parla di quelle che possiamo trovare in noi stessi, come: l’identità, la volontà, la libertà, l’integrità e la responsabilità e le varie capacità (come quella di saper comunicare e ascoltare, di superare gli ostacoli, e di amare in modo maturo). Con altrettanto impegno ci si impegna a riflettere anche sulle forze che ci vengono donate: dalla famiglia, dalla scuola, dagli amici, dalla cultura e dalla società. Come si può ben immaginare, la descrizione di queste forze richiede tempo e una comune riflessione. Tra le varie qualità da conquistare quella sull’identità li interessa in modo particolar e allora si fa notare che sin da piccoli, questa conquista, rappresenta un problema perché dobbiamo capire meglio chi siamo, come maschi oppure femmine e chi vogliamo essere: ragazzi capaci di sostenere le proprie idee, oppure ragazzi che si accontentano di “seguire l’onda” lasciandosi condizionare dalle mode e dal pensiero altrui? Il disegno. (dis. 08) opportunamente commentato insieme ai ragazzi, aiuta a comprendere che il punto di partenza per imparare ad amare è capire come consideriamo gli altri e quindi come ci comportiamo nei loro confronti e, come dobbiamo agire per il loro bene (cioè per amarli), cosa che cambia nel tempo. L’argomento comunque viene successivamente approfondito. A volte i ragazzi si lamentano di avere poco libertà : “non si fidano di me” dicono; oppure lamentano di avere poca autonomia nel giudicare e criticare: “taci tu bamboccio” dicono talvolta i fratelli e le amiche più grandi. Se tutti questi approcci a volte possono dispiacere, si fa rilevare che sono comunque da considerarsi positivamente, perché sono il segno che stanno maturando,. anche se contengono un rischio: quello di sopravvalutarsi provocando di conseguenza conflittualità nel rapporto con i genitori. Proponiamo allora di fidarsi e confrontarsi con loro, ricordando che i “talenti” di cui sono dotati, a questa età devono ancora maturare. Quando i ragazzi e le ragazze sembrano poco consapevoli delle differenze psichiche e spirituali, che li contraddistinguono, discutiamo insieme su un disegno (che poi lasciamo in copia)., E’ comunque un’ottima occasione per sottolineare che quando si sottovalutano 7 le differenze, ad esempio nel modo di manifestare l’affettività, potrebbero sorgere dei fraintendimenti, perché le ragazze, tendono ad interpretare sempre in modo affettivo il comportamento maschile anche quando non lo è, mentre il ragazzo invece è pronto ad interpretare l’affettività di lei come un “via libera” per gesti “spinti”. L’argomento AMORE viene seguito con molto interesse soprattutto quando vengono messe in evidenza (con un apposito test) e susseguente discussione le differenze tra attrazione, innamoramento9 ed amore. Se alcuni adolescenti dimostrano di vivere in modo troppo ansioso l’attesa di un rapporto di coppia, li invitiamo a non avere fretta perché l’innamoramento può nascere all’improvviso, ma anche più lentamente, e non è detto che avvenga allo stesso momento tra Lei e Lui. Tra l’altro viene messo in evidenza che il corteggiamento potrebbe avere finalità diverse dall’amore. Uno dei momenti in cui l’attenzione è più alta, è quando i ragazzi chiedono quando sia meglio avere i primi rapporti sessuali. Anche in questo caso, per sapere in anticipo cosa pensano sul rapporto sessuale, proponiamo ad ognuno di loro una riflessione personale e sincera rispondendo al test “come considero il gesto sessuale? (che potete trovare anch’esso in (Segreteria). Le risposte in molti casi richiedono poi di essere commentato insieme. Il confronto e il dialogo che ne deriva normalmente è molto sereno e si spera fruttuoso, perché se equiparano il sesso all’amore, oppure come un mezzo per ottenere piacere o come parte da attendersi in un rapporto sentimentale, allora mettiamo in evidenza due conseguenze: quelli che già sono sessualmente attivi, vivono la sessualità in modo riduttivo e col forte rischio di sentirsi vuoti e usati; e quando gli altri si chiedono: “Mi sto perdendo qualcosa di importante? In me c’è qualcosa di sbagliato, rispondiamo che il rapporto sessuale è troppo importante per essere banalizzato, ma deve esprimere un vero dialogo d’amore responsabile tra un uomo e una donna . cosa quasi impossibile alla loro età. Alla domanda su come si possa vivere bene anche sessualmente, viene fatto osservare come sia necessario aver conquistato la capacità di autodominio degli impulsi e soprattutto dell’impulso sessuale, perché ognuno di noi non è guidato dall’istinto, come gli animali, ma ha una volontà guidata dalla ragione e cioè libera. Attraverso questa immagina (09) viene spiegato come nascono e si possono controllare ed orientare gli impulsi anche (con l’aiuto di alcune virtù). Come esempio su come si possano dominare gli impulsi vengono presi in considerazione quelli dell’ira e della paura. Per quanto riguarda l’impulso sessuale, dopo aver precisato come può nascere, chiediamo a loro cosa potrebbe provocare l’incapacità di auto dominio . 9 Se il tempo lo consente raccontare l’episodio accaduto in una terza media 8 Un argomento molto importante da trattare con i ragazzi di questa fascia d’età, è quello della masturbazione, ovvero di quella forma di eccitazione sessuale auto-provocata. Innanzitutto viene precisato che dalla pubertà, la “tempesta ormonale” che pervade il corpo può far nascere tutta una serie di nuove emozioni e sensazioni, che sono una ricchezza, ma possono indurre a cercare delle esperienze sessuali troppo precoci, oppure a forme di masturbazione, ovvero a forme di eccitazione sessuale attraverso la manipolazione degli organi sessuali. Si fa quindi notare che se viene provocato questo tipo di eccitazione, come un mezzo per ottenere forti sensazioni di godimento (che per loro natura sono instabili) si rischia di divenire schiavi della ricerca ossessiva del piacere fine a se stesso E ciò induce a guardare solo a sé, ai propri desideri e alle proprie voglie. Viene poi fatto notare ai ragazzi che se è vero che questo atteggiamento può capitare nella fase adolescenziale, e altrettanto vero che va superato, onde evitare che questo ripiegamento psicologico. su di sé non divenga un vizio. Come superarlo ? 1. con la ragione che ci dice che per conquistare facilitare l’autocontrollo, ancora difficile per la loro personalità ancora immatura, è opportuno evitare di andare alla ricerca di stimoli (pubblicazioni pornografiche, siti porno, alcuni film e certe chat in arrivo); cercare di distrarsi, magari con una buona attività fisica; 2. Ricordando sempre che la masturbazione non risponde alla finalità della sessualità umana, perché essa : non serve a migliorare le nostre caratteristiche fisiche, psichiche e spirituali, come maschi oppure come femmine; non rende migliori le relazioni umane, in quanto chi la pratica tende ad isolarsi; non rafforza l’unione d’amore tra un uomo e una donna, perché la danneggia; non serve per chiamare alla vita i figli; non serve a renderci migliori dal punto di vista etico o morale. Per quanto riguarda l’aspetto etico viene fatto notare come in loro ci sia già la consapevolezza di un atto eticamente sbagliato, tanto è vero che la masturbazione viene attuata nel nascondimento. Può capitare che alcuni ragazzi riferiscano che alcuni medici e psicologi affermano che la masturbazione è un atto normale, che può servire per conoscersi. In questo caso facciamo loro notare che bisogna distinguere tra il significato delle parole “normale e abituale”. In campo sessuale è normale ciò che corrisponde al fine della sessualità umana. Abituale, invece, sta ad indicare il comportamento assunto da alcuni che non aiuta a crescere e a migliorare le relazioni, né tanto meno serve a conoscersi, perché ci sono modi e mezzi che ci aiutano a conoscerci meglio. 9 E poi se uno vuole accrescere la capacità di autocontrollo, suggeriamo di riflettere su questa immagine 10) suggerita dal grande filosofo Platone. In pratica i ragazzi vengono invitati a divenire un buon “auriga” che sa come guidare i due cavalli: quello nero che rappresenta le passioni negative che ci orientano verso il male e quello bianco che rappresenta le passioni positive che ci orientano verso il bene e che anche loro necessitano di essere orientate, onde evitare che vengano vissute in modo egoistico. Un altro consiglio che viene dato per prepararsi a vivere bene anche sessualmente è quello di tutelare la propria intimità e il proprio corpo con il pudore e la castità, commentando il (Dis. 11). Quando i ragazzi richiamano la nostra attenzione sui modi diversi di vivere la sessualità, seguiamo due strade: la prima è quella di descrivere le motivazioni che inducono a vivere in modi tanto diversi. La seconda possibilità viene offerta commentando questa immagine (12) che sintetizza i tre modi di intendere la sessualità: Come genitalità che considera solo l’unione fisica, secondo la quale coloro che si fermano a questo livello dicono “voglio il tuo corpo, il resto non mi interessa”. O come erotismo che è l’aspetto emotivo del rapporto. E chi si ferma a questo livello è come se dicesse: “voglio il tuo corpo e la tua passione, ma se mi stanco non so che farmene di te” Invece, se la sessualità viene vissuta con tutte le dimensioni della persona in un rapporto d’amore uomo-donna, fedele e completo, essa può trasformarsi in una vita unica. Se alcuni richiedono un maggior approfondimento sui diversi modi di vivere la sessualità spieghiamo che : Alcuni banalizzano la sessualità, perché pensano che sia una dimensione solo corporea e istintiva che può servire per ottenere piacere, oppure per allentare uno stato di tensione , ma anche per avere risposte ai propri bisogni, falsi o veri che siano. qualcuno pensa di poter agire secondo le proprie convinzioni, oppure secondo ciò che viene ritenuto più importante, perché è proprio su questo che si basano alcune scelte di vita anche tragiche, come l’aborto, la violenza sessuale, la pedofilia, ecc. Talvolta si tende ad imitare quegli stili di vita, per lo più proposti dalla televisione e dal cinema, che vengono fatti apparire come i più comuni e gradevoli, indipendentemente dalla verità e dal valore proposto. Altri vogliono usufruire di qualsiasi esperienza, anche negativa, purchè dia forti emozioni e poiché queste per loro natura, sono di breve durata, allora c’è la ricerca quasi ossessiva di nuove esperienze. Alcuni poi ritengono che non esiste il genere sessuale, perché uno può scegliere a prescindere dal sesso biologico, sulla base di preferenze e desideri individuali. Su questo argomento ai più grandi proponiamo di concordare un incontro con alcuni Specialisti. 10 Naturalmente si parla anche della fertilità e della fecondità, ma qui mi fermo perché già la Dott.ssa Dedè ha detto tutto ciò che c’era da dire. Tralascio anche di descrivere come viene affrontato il discorso sulle norma morale ed etica, perché l’argomento è stato autorevolmente già trattato in questo corso. Mi limiterò allora solo a mostrare le immagini che utilizziamo per parlarne (dis. 13 la parabola della vita, dis. 14 tante regole negative, 15 la regola d’oro, 16 la coscienza Per quanto riguarda i programmi riservati ai ragazzi della scuola media superiore, dati i limiti di tempo posso solamente invitarvi ad esaminare quelli che ho lasciato in Segreteria. Anche volendo trasmettere ai ragazzi solo una bella visione della sessualità, dobbiamo affrontare, , anche punti controversi, l’aborto, la fecondazione artificiale, le devianze, il gender e l’omosessualità. Con i pre-adolescenti si trattano con molta delicatezza solo gli argomenti espressamente richiesti; con gli adolescenti e gli adulti, quando viene affrontato l’argomento aborto, introduciamo l’argomento con una fotografia (n. 17) che suscita tenerezza 10 e quindi permette di affrontare questa terribile scelta con più delicatezza. Per quanto riguarda gli altri argomenti, ad esempio quello sull’omosessualità, nell’esposizione viene osservata la massima prudenza onde evitare violente contestazioni e persino minacce, da parte di adulti estranei. E se oltre a quanto viene esposto, vengono richiesti ulteriori chiarimenti o vengono avanzati dei dubbi, si propone un incontro con degli specialisti e consigliata un’apposita bibliografia. Certi argomenti come quello sulle devianze non viene trattato. 10 la fotografia fu fatta quando un chirurgo americano ebbe tra le dita un piccolo esserino (che per pochi secondi continuò a muoversi) che lui fu costretto a togliere dalla tuba della mamma dove erroneamente si era annidato, perché ciò comportava un grave pericolo non solo per lui perché non avrebbe avuto lo spazio vitale per svilupparsi, ma anche per il pericolo di vita della mamma. 11