Verbale n. 10 - Consiglio d'Istituto del 07/06/2005
Il giorno 07/06/2005 alle ore 18.30, presso i locali della sede Gobetti di Via Mirafiori 25 a Beinasco si è riunito, in
seduta ordinaria, il Consiglio d'Istituto per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
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Lettura e approvazione del verbale della seduta precedente;
Conto consuntivo 2004;
Variazione programma annuale 2005;
Comune di Beinasco: richiesta utilizzo locali scolastici per centri estivi e parrocchiali a.s. 2005/2006;
Assicurazione e diario scolastico a.s. 2005/06;
Scarico dall’inventario generale di beni rubati e resi inservibili;
Contributo da parte degli alunni a supporto delle attività previste per la realizzazione degli obiettivi
dell’offerta formativa a.s. 2005/06;
8. Varie ed eventuali.
Risultano presenti:
Membro di diritto:
Componente docente:
Dott.ssa CUMINO Giovanna
Prof.ssa BENIGNI Paola
Ins.te BURDISSO Maddalena
Ins.te CASTELLARO Daniela
Ins.te CROCCO Liliana
Prof.ssa IAVARONE Rosa
Ins.te LA FRANCA Leonarda
Ins.te PIATTI Barbara
Ins.te RAMAZZINA Monica
Componente genitori:
Sig. BATTAGLIO Mauro
Genitore
Sig.ra BURDISSO Rosanna
Genitrice
Sig. FALCO Davide
Genitore
Sig.ra LOMBARDO MANASSERO Lidia Genitrice
Sig.ra MAURUTTO
Genitrice
Sig. OBERTA PAGET Ivo
Genitore
Componente ATA:
Sig.
SCOGLIO Placido
Dirigente Scolastico
Docente media
Docente elementare
Docente materna
Docente materna
Docente media
Docente elementare
Docente elementare
Docente media
Collaboratore Scolastico
Risulta presente il D.S.G.A. sig.ra Elisa Romeo
Risultano assenti la sig.ra CARONNA Franca, la sig.ra GROPPO Maria Rita, il sig. Beniamino MIRTO.
Presiede la seduta il sig. Davide FALCO.
Assume funzione di segretario il sig. SCOGLIO Placido.
Dopo aver approvato il verbale della seduta precedente del 22/02/2005 si passa al 2^ punto all’O.d.G..
IL DIRETTORE S.G.A. fa presente che il conto consuntivo è stato approvato dai revisori dei conti il 24/05/05.
Dopo l’approvazione del C.d.I. verrà inviato alla Rag. Prov.le dello Stato. Il conto consuntivo è il documento che
riassume la gestione amministrativa contabile svolta nell’esercizio finanziario corrispondente all’anno solare.
Il conto consuntivo si compone di 3 documenti importanti:
- conto finanziario;
- conto economico (personale, beni di consumo, prestazioni di servizi di terzi);
- conto patrimoniale (beni materiali da inventario: sussidi didattici quali computers, libri, fotocopiatrici, cioè
tutte le attrezzature utilizzate a sussidio delle attività didattiche);
Dopo aver illustrato i dati contabili del conto finanziario 2004 comunica che l’avanzo d’amministrazione gestione
anno 2004 è di € 185.662,86. Fa presente che tale fondo è stato utilizzato per la realizzazione delle attività
inserite nel programma annuale 2005.
Si passa ad analizzare il riepilogo delle entrate e delle spese.
IL DIRETTORE S.G.A. illustra la scheda relativa ai progetti approvati nel programma annuale 2004 (suddivisi in
area crescere, area capire, area cittadinanza, area sicurezza, area qualità dell’organizzazione, area tessere reti).
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Sul prospetto, consegnato a ciascun membro del C.d.I. è stato riportato per ciascun progetto, rispetto la
programmazione definitiva la spesa complessiva, la % dei fondi utilizzati e la somma rimasta da pagare (cioè i
residui che sono stati impegnati nell’esercizio finanziario 2004 ma che si andrà a pagare nell’esercizio 2005).
LA PRESIDE: puntualizza che trattandosi di attività non ancora concluse sono state impegnate e non del tutto
pagate. Ricorda che le scuole lavorano in modo sfasato poiché lavorano sul bilancio ad anno finanziario mentre
in realtà gestiscono le attività ad anno scolastico.
IL DIRETTORE S.G.A.: continua dicendo che da un confronto della gestione dell’ultimo triennio 2002/2004 (dal
1/1/02 il D.M.44/2001 ha dato l’avvio a questo nuovo tipo di gestione), per valutare come sono stati utilizzati i
finanziamenti rispetto alle attività e ai progetti, si denota che non vi sono stati grossi incrementi . Questo perché
abbiamo ricevuto dallo Stato sempre gli stessi finanziamenti assegnatici in relazione al n° degli alunni e a quello
che è il ns. I.C..
La signora Romeo invita i membri del Consiglio a prendere visione dello schema, riportato sul conto consuntivo,
relativo ai problemi aperti a seguito delle analisi effettuate sulla gestione dell’esercizio 2004:
•
come reperire maggiori stanziamenti per la fornitura e il rinnovo di attrezzature tecniche e informatiche
destinate agli alunni;
• come raggiungere una maggiore capacità di spesa programmata al fine di utilizzare tutte le risorse
disponibili;
• come trovare le risorse per anticipare a livello di scuola dell’infanzia l’intervento sulle disarmonie di
sviluppo e sulle difficoltà di apprendimento secondo il modello già attuato in scuola primaria e
secondaria.
LA PRESIDE: Ritiene che la nostra sia una scuola che cerca di utilizzare al meglio e anche con molta fatica
le poche risorse che ha. Solitamente una qualsiasi azienda fa i progetti su dei budget ben definiti, noi invece
facciamo un’operazione molto più complicata e contraddittoria. Poiché abbiamo dei progetti che vogliamo
salvaguardare, abbiamo delle risorse per lo più finalizzate e continuiamo a “rimodulare i progetti”, a fare e
rifare a seconda della possibilità di poter usare i fondi a disposizione al momento. Questa fatica nella
gestione delle poche risorse a disposizione é un lavoro mortificante che crede pesi anche per gli insegnanti.
Come riportato sulla relazione, noi utilizziamo molti fondi sui progetti (quasi la ½ del bilancio), Abbiamo un
programma annuale con 26 progetti. Sottolinea si potrebbero fare molti meno progetti limitandoci
all’essenziale, basterebbe non occuparsi dei ragazzi limitandoci a registrare solo i risultati. Però l’obiettivo
che questo C.d.I. si è dato è quello di garantire il diritto allo studio, di andare a compensare le situazioni di
differenza e di valorizzarle. Per come scuola facciamo tutta una serie di tentativi di intervento precoce
(nell’andare ad individuare le situazioni di sofferenza), di interventi compensativi, di differenziazione perché
abbiamo anche dei ragazzi in 3^ media i quali non arrivano a raggiungere gli obiettivi minimi. In questi casi o
ci si organizza per valorizzare le competenze di questi ragazzi per portarli all’esame in modo dignitoso o ci
si limitia a registrare se sanno o non sanno.
Crede sia su questo che ci si debba confrontare: se intendiamo essere una scuola che lavora in questa
direzione inventandosi delle cose per trovare delle soluzioni o se vogliamo essere una scuola che si limita a
registrare i risultati degli alunni, chi arriva bene chi non arriva pazienza. Pensa che si possa accompagnare la
crescita dei ragazzi e le loro difficoltà soltanto se ci si mette in gioco, se si accoglie la loro difficoltà e le loro
sofferenze, se si decide di svolgere questa parte d’adulti. Noi pensiamo di fare quantomeno un lavoro di
testimonianza, in cui lasciamo ai ragazzi l’esperienza del fatto che sono passati in uno spazio educativo nel
quale ci si è occupati di loro, delle loro difficoltà al di là degli obiettivi raggiunti. Per fare questo servono le
risorse.
Crede che la questione sia quella di valutare quanto complessivamente vogliamo investire sulla scuola e che
cosa possiamo fare insieme, sapendo che dei risultati sono stati raggiunti.
I problemi riportati alla fine di questo consuntivo denotano per prima cosa che abbiamo fatto questa gestione
molto al risparmio spendendo poco sugli investimenti in conto capitale, un po’ perché avevamo avuto negli anni
passati degli investimenti specifici (della CRT per l’avvio delle strumentazioni informatiche) e un po’ perché
abbiamo cercato di rispondere sempre a quelle che ci sembravano le esigenze più impellenti, quali i bisogni dei
ragazzi e la necessità di tempo educativo. Il problema però esiste.
IL DIRETTORE S.G.A.: fa presente che il materiale informatico è ormai obsoleto, poiché le tecnologie avanzano.
LA PRESIDE: riprende la parola dicendo che il terzo punto è un punto di merito poiché dai dati di lettura che
abbiamo c’è la necessità di intervenire sempre prima sulle situazioni di difficoltà e sui problemi. Si è partiti 4 anni
fa puntando su quello che ci sembrava essere un nodo critico che era quello della scuola media. Si è fatto un
grosso lavoro spendendo anche delle risorse rispetto al discorso sulle difficoltà d’apprendimento mediante
l’intervento della dr.ssa Totino. Interventi organizzati direttamente dalla scuola: avvio allo studio, d’accoglienza,
l’attività dei laboratori.
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Abbiamo fatto un lavoro organico sulle classi di prima elementare con interventi di psicomotricità.
Dai dati che abbiamo sugli alunni che arrivano in 1^ elementare (confrontandoli anche con quelli della D.D. che
porta avanti un lavoro analogo), riscontriamo molte situazioni d’insofferenza e notevoli problemi. Sono situazioni
sulle quali intervenendo tempestivamente possono essere compensate. Sono le difficoltà tipiche del nostro
tempo che la scuola coglie.
Il ns. obiettivo è quello di riuscire a trovare le risorse per intervenire il prima possibile, cominciando ad attivare
già nella materna le modalità che abbiamo attivato in 1^ e 2^ elementare.
FALCO: invita ad aprire la discussione sia sugli aspetti tecnici illustrati dal direttore S.G.A. che sugli aspetti più
generali e di merito esposti dal Dirigente Scolastico.
LOMBARDI: chiede se il questionario, proposto dal sig. Falco nell’ultima riunione della giunta, da dare agli alunni
uscenti dalle medie è ancora previsto.
Falco risponde che per il 28 di giugno si convocherà un nuovo C.d.I. e in quella sede si pensava di dare avvio a
quest’indagine.
Non essendovi altri interventi il C.d.I. approva all’unanimità la delibera n. 4 relativa al Conto Consuntivo 2004.
Si passa al 3° punto all’O.d.G.
La sig.ra Romeo prende in esame la variazione del programma annuale 2005:
• nuovo finanziamento del CSA di Torino per sperimentazione didattica e metodologia nelle classi con
alunni HC a.s. 2003/04. La proposta del Dirigente scolastico è di utilizzarli nel progetto “Uguali e diversi”
per le attività d’insegnamento aggiuntivo agli alunni portatori di handicap.
• Entrata per vincita 2° premio per la partecipazione delle classi della Gobetti al concorso “Fai la
differenza” legato ai temi ecologici della differenziazione dei rifiuti. Su proposta dell’insegnante si
propone la destinazione all’acquisto di materiale di consumo per l’attività di ed. artistica alla Gobetti.
• Storno dalla disponibilità da programmare Z01 (accantonato nel programma annuale 2005 relativamente
ai fondi dell’autonomia) di uno stanziamento da utilizzare nel progetto P05 “Accoglienza 1° elementari”
per la realizzazione di incontri dei genitori con la psicomotricista, per un totale di 144 ore.
Il C.d.I. approva all’unanimità la delibera n. 5.
Si passa al 4^ punto all’O.d.G..
Il C.d.I. con delibera n. 6 approvata all’unanimità, autorizza la richiesta del Comune all’utilizzo dei locali
scolastici per i centri estivi e parrocchiali.
Si passa al 5^ punto all’O.d.G.
LA PRESIDE: interviene dicendo che valutata la situazione, l’orientamento è quello di mantenere il rapporto con
la Reale Mutua Assicurazioni. Il contributo richiesto è lo stesso dell’anno passato € 6.50. Il servizio che ci presta
è soddisfacente e sufficientemente garantito anche perché è una compagnia specializzata nel settore scuola.
Per quanto riguarda il diario scolastico fa presente che la scuola ha adottato da qualche anno un diario che
viene stampato utilizzando i lavori eseguiti dai ragazzi. Esso contiene il regolamento della scuola, i modelli dei
permessi, delle assenze, delle uscite, uno spazio predisposto perché i docenti possano registrare le valutazioni,
diventando così uno strumento utile per un miglior collegamento scuola-famiglia. Questo diario viene pagato
dalle famiglie e ritirato il primo giorno di scuola.
Quest’anno pare che il Ministero con il Toroc stia predisponendo un diario sulle olimpiadi di cui però non si sa
ancora nulla di preciso. Prima di formulare il ns. diario propone di aspettare il più possibile e vedere se nella
prima quindicina di luglio riusciremo ad avere delle risposte definitive. Per non rischiare, come già successo che
arrivi troppo tardi e in quantità insufficienti.
LOMBARDI.: dichiara che l’adozione del diario da parte della scuola non le è mai piaciuta, in oltre lo trova troppo
dispendioso. Propone di adottare solo il blocchetto delle assenze e delle comunicazioni alle famiglie, lasciando a
queste ultime la libertà di scegliersi il proprio diario.
BENIGNI: ritiene non sia solo una questione di assenze. E’ anche un problema di spazio su cui scrivere, serve
soprattutto ai ragazzi della 1^ media a capire come deve essere utilizzato ed è poi una questione d’uguaglianza.
PIATTI: lo ritiene un mezzo valido e propone di estenderlo alla 5^ elementare.
IL DIRETTORE S.G.A.: rispondendo al sig. Oberta circa il prezzo del diario, puntualizza che l’importo che si
richiede ai genitori equivale al costo effettivo del diario.
BURDISSO R.: come genitore si dichiara favorevole al diario scolastico. Ritiene che il costo non sia eccessivo
poiché se si dovesse pagare un libretto delle giustificazioni e in più acquistare un diario tra quelli in commercio la
spesa per le famiglie sarebbe superiore.
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BURDISSO M.: Considera il diario uno strumento di lavoro. Deve essere comodo, utile, maneggevole, chiaro.
Deve essere usato dal ragazzino per scrivere i compiti e le comunicazioni scuola-famiglia. Non deve
necessariamente piacere, sicuramente lo si potrebbe migliorare rendendolo più colorato. Per scrivere le proprie
riflessioni il ragazzino può usare un altro strumento.
LOMBARDO: non piace l’idea dell’omologazione.
BURDISSO M.: ritiene che quella che chiama omologazione, cioè l’idea d’eguaglianza sia una delle
caratteristiche fondamentali del periodo della sc. Media.
MAURUTTO: concorda nel considerare il diario uno strumento didattico per cui ritiene che non sia neanche da
mettere in discussione il fatto se piace o meno alle famiglie.
PRESIDE: è vero che ai ragazzi non piace tanto , ne vorrebbero uno su cui scrivere le cose più invereconde.
Però il diario scolastico non è il diario personale bensì il diario di comunicazione scuola-famiglia.
Questo è anche uno degli obiettivi per far capire ai ragazzi quali sono i confini, come ci si comporta in certi
posti, come si usano gli strumenti.
BATTAGLIO: il modo più semplice per rendere maggiormente fruibile il lavoro a tutti è quello di uniformarsi alle
regole. Una di queste potrebbe essere avere un diario uguale per tutti per dare la possibilità sia ai docenti che ai
genitori di poterne utilizzare le pagine a colpo sicuro secondo la necessità.
FALCO: per quanto riguarda il problema del costo, in altre realtà scolastiche stanno provando a mettere in rete
le scuole per fare un diario comune, stampandone più copie ed abbatterne i costi.
Adesso è tardi per prendere in considerazione quest’opportunità, in più c’è anche l’incognita del diario del Toroc.
La si potrebbe considerare per il prossimo anno, iniziando a contattare le scuole dei Comuni vicini per
domandare loro se sono interessati.
A questo punto propone di prendere atto della comunicazione riguardante l’assicurazione. Per quanto riguarda il
diario propone di confermare la scelta fatta lo scorso anno. Contattare la tipografia per sapere il termine ultimo
entro il quale è possibile comunicare se stampare il diario cercando di prendere più tempo possibile in attesa di
una risposta dal Toroc.
Si passa al 6^ punto all’O.d.G.
IL DIRETTORE S.G.A.: precisa che si richiede questa delibera sulla base dei decreti 212 e 213 emessi dal D.S.
a seguito del ricevimento del verbale da parte della commissione nominata per fare la ricognizione dei beni e
individuare quali sono inservibili all’uso.Questo secondo il Decreto Interministeriale del 2001 art. 26 . Oltre ai
beni inservibili all’uso facciamo lo scarico dei beni che sono mancati per furto. Da quando siamo istituto
comprensivo abbiamo subito 5 furti (03/03/03 – 11/03/03 - 16/06/03 – 12/01/04 – 15/01/04).
Non essendovi domande in merito si approva all’unanimità la delibera n. 7.
Si passa al 7^ punto all’ordine del giorno.
Preside:Si possono fare due proposte:
1) Quella di richiedere un contributo generalizzato che va a compensare solo le spese materiali di
consumo assolutamente necessario per le attività didattiche. Come per esempio le spese per le
fotocopie e per la manutenzione delle fotocopiatrici che sono inverosimili. Le fotocopie sono comunque
necessarie ed è impensabile che non si possa usare questo strumento.
2) Quella di differenziare, cioè di chiedere:
• 20 € ai 3 livelli della scuola materna (per altro la scuola dell’infanzia non ha oneri di nessun tipo,
per essa data la necessità di una quantità incredibile di materiale di cui non se ne può fare a
meno la scuola spende molto);
•
20 € in 1^ e 2^ elementare dove facciamo degli interventi particolarmente onerosi;
• 20 € in 1^ media (questi sono i più problematici in quanto in 1ì media le spese delle famiglie
sono più significative per i libri di testo. E’ anche vero che non sono previste spese per le attività
quali il soggiorno richiesto in 2^ e il soggiorno di tre giorni richiesto in 3^.
Crede che se si ritiene che la scuola abbia un valore allora si deve contribuire visto le disponibilità limitate ed
insufficienti. Altrimenti si è costretti a fare l’essenziale, cosa che non le sembra dignitosa.
OBERTA: si dichiara contrario alla richiesta del contributo e ai 10 € per le fotocopie, propone di richiederli al
Comune. Riconosce che questa scuola è una scuola di qualità, anche per quanto riguarda il bilancio tutto quello
che si è fatto è rientrato nel budget a disposizione per tutti i progetti, è un Istituto che si evidenzia da altri per
quanto si impegna. Ma le risorse vanno cercate altrove oppure decidere di rinunciare a qualche progetto.
BENIGNI: ritiene non sia solo un problema di fotocopie. L’anno prossimo nella media ci troveremo (con questo
sistema della nuova riforma) a dover coprire le 32 ore (richieste dalla quasi totalità degli alunni), a non avere più
risorse di personale ma solo ore aggiuntive con le quali poter fare progetti di recupero, di accoglienza, di
potenziamento, d’affiancamento, tentativi di risolvere le necessità che ci sono.
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Si dichiara contraria all’abbattimento di uno o più progetti poiché finora hanno dato dei frutti.
Fa presente inoltre che non esiste scuola che non richieda alle famiglie un contributo annuale per determinate
cose che esulano dalla gita.
Concorda sul fatto che lo Stato debba sopperire a tutte le necessità della scuola, di fatto non è così. Viviamo in
un momento di crisi in cui lo Stato, i Comuni non hanno i soldi. Crede che la sc. debba essere educativa anche
nei confronti delle famiglie, se la scuola offre certi servizi la famiglia in qualche modo deve contribuire, magari
secondo le sue possibilità.
BATTAGLIO: ritiene che il Comune non abbia i soldi e nel caso in cui riuscisse a trovarli se li riprenderebbe
aumentando l’ICI. In ogni caso i finanziamenti del Comune sono sempre finalizzati a progetto non li darebbe per
pagare le fotocopie.
Concorda con la prof. Benigni nel non voler abbattere nessun progetto poiché i risultati ci sono e ritiene che
nella globalità i progetti siano tutti importanti. E’ favorevole al contributo da parte delle famiglie, non sa ancora se
uguale per tutti o differenziato. Probabilmente un contributo di 10 € per tutti graverebbe meno sulle famiglie.
Ritiene necessario spiegare ai genitori in modo chiaro la motivazione di tale richiesta per evitare qualsiasi
strumentalizzazione.
BURDISSO R. : personalmente pensa che l’attività di psicomotricità nella prima elementare sia stata
un’esperienza positiva. Al termine di quest’attività tutti i genitori sono stati favorevoli ad avere dei colloqui
individuali a pagamento. Poiché hanno constatato come la psicomotrista in poco tempo abbia potuto capire il
bambino e dare delle indicazioni sia ai genitori che all'insegnante. Probabilmente se all’inizio dell’attività si fosse
chiesto un contributo non ci sarebbe stata questa disponibilità da parte dei genitori. Questa è un offerta
formativa che viene data dalla scuola e che può essere pagata così come i genitori pagano la scuola di danza o
altre attività.
Vorrebbe anche lei uno Stato che desse la possibilità di dare a tutti una scuola di qualità ma al momento le
risorse date dallo Stato sono insufficienti.
LOMBARDI: abbiamo un POF ricco di progetti, dai più ai meno importanti. Ritiene non si possa mettere sullo
stesso piano un progetto di bilinguismo con un progetto sull’educazione alla legalità, o un progetto “conoscere il
territorio” con un progetto d’informatica. Perché ritiene che l’educazione alla legalità, per quanto uno possa
sforzarsi a scuola, se non la impara in famiglia in uno stile di vita corretto non l’apprende in un ora a scuola.
Si dichiara assolutamente contraria al contributo da richiedere alle famiglie, se non dopo un esame attento di
tutti i progetti, tagliando dove si può tagliare.
OBERTA: concorda con la sig.ra Lombardi nel dire che prima di richiedere un contributo alle famiglie bisogna
rivedere tutti i progetti quanto vanno ad incidere sulla spesa per valutare che cosa si può tirar fuori da questo
bilancio.
MAURUTTO: Afferma che il progetto alla legalità non va visto singolarmente ma è l’insieme dei progetti che
fanno crescere i ragazzi. Sostiene che a casa si possono trasmettere dei principi ma sono diversi da quelli
trasmessi a scuola: di vita sociale, di vita in comunità. E’ favorevole alla richiesta di un contributo alle famiglie.
La PRESIDE:raccoglie l’appello a lavorare nelle pieghe del bilancio, però assicura che è quello che si fa tutti i
giorni . La cosa importante è il constatare che si è tutti concordi nell’affermare che la scuola ha lavorato bene.
Sulla questioni sul diverso valore dei progetti concorda con la sig.ra Maurutto quando dice che è un problema di
natura complessiva. Dopo di ché ci sono dei progetti magari più difficili da spiegare all’esterno. E’ il complessivo
delle cose che va preso in considerazione. Per fare un esempio: quest’anno si è lavorato sulle quinte della Di
Nanni ad integrarne l’orario. Per garantire a quei ragazzini di raggiungere gli obiettivi che dentro all’orario che
era stato scelto con assoluta legittimità dai loro genitori, non erano arrivati a raggiungere in modo soddisfacente.
Questo è stato fatto a carico della scuola, a carico degli insegnanti con qualche integrazione di ore aggiuntive.
Esempi del genere se ne potrebbero fare molti altri.
LOMBARDI: Si dichiara contraria a ogni tipo di contributo, propone di passare alla votazione.
LA PRESIDE: il problema di passare alla votazione, che potrebbe anche andare in una certa direzione, è che il
giorno dopo non possiamo avere le battaglie aperte. E necessario trovare un modo per restare insieme per il
bene della scuola.
LOMBARDI: Bisogna trovare una soluzione. Sa perfettamente che non la si può trovare nelle pieghe del
bilancio. Dobbiamo decidere se rinunciare o meno a qualche cosa.
BURDISSO M. :questo non lo si può chiedere ai docenti che ci hanno lavorato. Crede questa scuola abbia tre
progetti fondamentali sui quali si sta lavorando da anni. All’interno di essi affluiscono una serie di altri progetti.
Asserisce che ogni insegnante ha votato in sede di collegio docenti, ci ha lavorato e ha dato, in un modo o
nell’altro. Non si può adesso, chiedere agli inss. che rivedano la progettualità di un POF. Crede non sia
neanche ammissibile che lo riveda un C.D.I. che comunque ha fatto delle scelte sul piano educativo, condivise e
che hanno portato certi risultati nei quali pare ci sai una certa congruenza nel dire che abbia funzionato. Dichiara
che come docente non può pronunciarsi per decidere quale progetto ritenere meno efficace rispetto ad un altro.
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LA PRESIDE: ad integrazione del discorso di lavorare nelle pieghe del bilancio, fa presente che, come riportato
sulla relazione finale, abbiano lavorato in questi anni sul crinale del lecito per portare nella scuola tutta una serie
di progetti che non ci costano e che vengono fatti con le associazioni. Sono tutti progetti che alla scuola non
costano in Euro bensì costano in lavoro docente perché dietro c’è stato un lavoro di rete non indifferente.
BURDISSO R: rispetto alla valutazione dei progetti dichiara che il progetto alla legalità non può essere
considerato meno importante. I genitori danno il loro apporto, la loro collaborazione ma le scelte educative sul
tipo didattico e dell’insegnamento è bene lasciarle ai docenti. Essi hanno gli strumenti dovuti alla loro
professione. Trova quindi assurdo dover sindacare sui progetti sui quali i docenti hanno la conoscenza e la
competenza proprie della loro professione. Crede si stia ingigantendo il problema perché ritiene basterebbe
spiegare al genitore che c’è un POF che in tutti questi anni abbiamo fatto lo sforzo per migliorarlo ma che
purtroppo le risorse sono sempre venute meno. Per cui ritiene che i 10 € di contributo non possano essere un
problema a meno che non li si voglia strumentalizzare.
FALCO: per permettere che i docenti lavorino serenamente il prossimo anno, vorrebbe evitare di contarci per poi
domani andare a fare grandi discussioni fuori della scuola..
Propone di partire da una cosa che ci accomuna tutti cioè il fatto che in questi anni si è costruito qualche cosa di
buono in questa scuola, Propone di cercare di capire come mantenerla e piuttosto che valutare i progetti ad uno
ad uno. Dovremmo cercare di capire se esiste un modo per risolvere i problemi della spesa. L’anno scorso
avevamo individuato 2 possibilità: uno era che gli insegnanti all’inizio dell’anno fanno la lista del materiale
necessario lo danno ai genitori che lo acquistano. La seconda era di immaginare dei contributi a progetto.
Questo quanto si era discusso nel C.d.I. di giugno dell’anno scorso, sul quale gli pare ci fosse condivisione.
Propone di ragionarci su e questa sera di sospendere la discussione. Durante il prossimo C.d.I. del 28/06/2005
si valuterà insieme, d'accordo e serenamente come risolvere questo problema.
Alle ore 22:00 la seduta è sospesa e la discussione viene aggiornata al prossimo consiglio.
Il Segretario
Sig. Placido SCOGLIO
Il Presidente
Sig. Davide FALCO
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7 giugno 2005 - I.C. Borgaretto