Periodico
dell’associazione
Culturale albatros
anno 10 - N. 9
ottoBre 2013
SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com - E-mail: [email protected]
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DePuratore
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Nuova
giuNta
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La veNDemmia
Consulta il sito web
VERGOGNA E DOLORE
“La Piazza” - Ottobre 2013
Lavori Pubblici
a cura di carla Santolamazza
La storia
del nuovo
depuratore civileindustriale
inizia nel
lontano
2 0 0 7 ,
quando il
Comune di Castel Madama avvia le procedure per la realizzazione dello stesso in località “Prato dei Grottoni” vicino alla parte iniziale della strada di Prato del Ghiaccio,
quella che porta a San Gregorio da Sassola e
affida l’incarico per la progettazione all’Ing.
Roberto Cocco e all’Arch. Carlo Terzoli.
Nell’agosto del 2007 la Regione Lazio con
D.G.R. n. 668 concede un finanziamento di
4.850.000,00 di euro.
Nel luglio del 2008 con delibera n. 26 di Consiglio Comunale è approvato il progetto preliminare e adottata la Variante urbanistica in
quanto i terreni prescelti hanno una destinazione agricola. Arriviamo a gennaio del 2011
e la Giunta Regionale approva all’unanimità
il progetto in Variante al Piano Regolatore
Generale relativo alla zona in cui il depuratore dovrebbe essere costruito.
A febbraio dello stesso anno è pubblicata sul
bollettino ufficiale della Regione Lazio (21
febbraio 2011) la delibera della Giunta
Regionale. Per un approfondimento su quan-
to previsto dalla delibera regionale rimandiamo all’articolo pubblicato nel numero de
“La Piazza” del Marzo 2011.
Nel novembre del 2011 con determina
n. 158/561 è indetta la gara di appalto per
la realizzazione delle opere. Alla conclusione dell’iter di espletamento della gara i
lavori vengono assegnati con determina del
maggio 2012 alla ATI Edil Moter Srl – Mario
Cipriani Srl, per un importo di 2.711.062,40
euro al netto del ribasso d’asta del 23,20%
compresi gli oneri di sicurezza, l’IVA e le
offerte migliorative riportate nel contratto
di appalto. Per un approfondimento sui termini della gara di appalto rimandiamo
all’articolo pubblicato nel numero de “La
Piazza” del Gennaio 2012.
A settembre dello stesso anno è sottoscritto
il verbale di consegna lavori, dopo aver atteso i tempi tecnici necessari per la stipula del
contratto.
Il 7 maggio 2013 è emesso il verbale di
immissione in possesso delle aree tra la proprietà Zandoli (rappresentata per l’occasione dall’Avv. Massimo Valenza) e il Comune
di Castel Madama nella persona del Rup
Ing. Salvati Crediano e Mariotti Angelo. Nella
stessa seduta è redatto anche il verbale di
consistenza degli immobili che andranno ad
ospitare il depuratore.
Nel mese di luglio interviene il tecnico incaricato dalla Sovrintendenza per coadiuvare
le operazioni di scavo e verificare l’eventua-
“La Piazza” - Ottobre 2013
il dEpuratorE in località
prato dEi grottoni
“La Piazza” - Ottobre 2013
Lavori Pubblici
le rinvenimento di reperti archeologici. Gli
scavi sono effettuati sotto la supervisione
dell’Archeologa Dott.ssa Maria Cristina
Recco che constata che non sono emersi elementi archeologicamente significativi.
Dunque la procedura di verifica preventiva
dell’interesse archeologico ha esito negativo. La Dottoressa spiega: «Abbiamo effettuato trincee in tutta l’area, senza rilevare
nulla.
Inoltre, la zona è molto bassa e le strade
antiche sufficientemente distanti”.
La relazione è stata consegnata dalla
Dott.ssa Recco alla Sovrintendenza che,
contattata la scorsa settimana, ha risposto
che a giorni invierà il Nulla Osta preventivo
per poter dar seguito definitivamente ai
lavori.
La ditta è pronta ad intervenire a partire dal
21 ottobre, massimo il 28, se ancora non sarà
arrivato il N.O.. Il termine previsto per l’esecuzione dei lavori è di 240 gg. Si procederà a
realizzare prima le vasche e poi la condotta
che scendendo da via delle Madonne collegherà i depuratori di S. Agostino e Muratelle
con il nuovo depuratore. Le informazioni
pubblicate ci sono state fornite dal Presidente del Consiglio Federico Pietropaoli.
“la piazza”
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros
Via Roma, n. 154
00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/448846
Anno 10, n. 9 - Ottobre 2013
Registrazione del Tribunale di Tivoli
n. 4/2004 del 14/04/04
Direttore Responsabile: ivo Santolamazza
Capo Redazione: Carla Santolamazza
redazione: Ivano Chicca, Ivano Moreschini
Cristina Nonni, Roberto Bontempi, Salvatore De Angelis
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero
italo Carrarini, Debora D’errico, valentina torella
Federico Fratini, Bruno testa, rina iori, Claudia Crocchianti
Luigi Piselli, alessandra De Santis, giorgio Pani
giovanni Ciotti, maria Sistina Censi, gianluca Simonelli
Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355
Grafica ed Impaginazione: Salvatore De angelis
Stampa: Abilgraph Tipoffset Roma S.r.l.
00159 Roma - Via P. Ottoboni, 11
Chiuso in redazione il 18/10/2013 - Tiratura 1.500 copie
SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com
e-mail: [email protected]
[email protected]
SoMMario
• depuratore
pag.
3
• il sindaco ha ridisegnato la giunta
»
5
• il funzionario piace doppio
»
6
• un’esperienza conclusa
»
7
• un paese in comune
»
9
• per non dimenticare
»
10
• il comune laboratorio
»
13
• Brevi
»
14
• il parere dell’esperto
»
16
• associazione italiana Sommelier
»
17
• la mia vendemmia
»
18
• Scuola
»
19
• la valle dell’Empiglione
»
23
• Vicovaro
»
25
• tivoli
»
28
• pro-loco
»
31
• centro anziani
»
32
• cultura
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• calcio
»
37
il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, tivoli
Amministrazione
di ivano Moreschini
Assegnate le deleghe a tre nuovi assessori. Confermata Pamela Lolli alla scuola.
Il consigliere Monaco si occuperà di urbanistica. Matteo Iori è il neo vicesindaco
Castel Madama, 10 ott. 2013 – (Ufficio Stampa
Comune di Castel Madama
Quattro assessori ed un consigliere delegato
all’urbanistica. È questa la nuova squadra di
governo presentata dal sindaco Domenico
Pascucci. Da due giorni il Comune di Castel
Madama ha una nuova giunta con quattro assessori: Matteo Iori, Cristiano Parmegiani, Pamela
Lolli e Roberto Efficace.
Al giovane Matteo Iori il sindaco ha assegnato la
delega ai lavori pubblici, edilizia privata, demanio,
patrimonio, cimitero comunale, viabilità, parcheggi, illuminazione pubblica, sport, cultura e Prusst.
Ricoprirà, inoltre, il ruolo di vicesindaco.
Cristiano Parmegiani è il nuovo assessore alla
comunicazione istituzionale, ambiente, raccolta
differenziata, nettezza urbana, politiche giovanili,
edilizia pubblica, mobilità, agricoltura, usi civici,
turismo, rapporti con i Comuni gemellati e rapporti con le Associazioni.
A Roberto Efficace è stata assegnato il compito di
occuparsi di bilancio, personale, commercio, attività produttive, SUAP, politiche del lavoro, formazione professionale, organizzazione ed informatizzazione degli uffici comunali e conserverà
quella al Palio Madama Margarita.
Confermate le deleghe all’assessore Pamela Lolli :
scuola e diritto allo studio, servizio di refezione
scolastica, servizi sociali, lotta al randagismo, rapporti con il centro anziani.
L’urbanistica, invece, è stata assegnata al consigliere Luigi Augusto Monaco che si occuperà
anche di parchi, giardini, caccia e pesca.
Con il comunicato stampa uscito ieri sul sito ufficiale del Comune, si pone fine alle chiacchiere che
da qualche tempo giravano nel paese sulla crisi
della Giunta Comunale.
Nella professionale comunicazione dell’ufficio
stampa di Castel Madama vengono elencati i
nuovi assessori e le nuove deleghe.
È chiaro però che c’è da commentare la vicenda
dal punto di vista politico, visto che l’attuale
amministrazione, a distanza di soli due anni e
mezzo dalle elezioni comunali del maggio 2011,
è una cosa completamente diversa da ciò che fu
allora votato.
Avevamo già parlato su questo blog del cambio di
marcia di natura politica che c’era stato dopo l’ingresso di Monaco nella maggioranza, avvenuto
nell’aprile 2013 dopo l’uscita dalla maggioranza
stessa dei consiglieri Nonni Michele, Di Berardino Marco, e Moreschini Domenico.
Adesso si apprende che anche l’assessore esterno
al Bilancio, Cascini Mauro, ha rassegnato le sue
dimissioni già dal 25 settembre scorso. In una
discussione su facebook Mauro Cascini, dopo aver
affermato che è il primo iscritto al Pd nel tesseramento 2013, dopo due anni nei quali non si era
iscritto affatto, motiva la sua scelta dicendo che
Iniziativa e Solidarietà, la lista che ha sostenuto il
Sindaco Pascucci, “non ha centrato gli obiettivi
che ci eravamo dati il 29 dicembre 2010”.
Insomma, il tentativo di una lista civica trasversale tra destra e sinistra, basato anche sulla volontà
espressa a suo tempo da molti partecipanti a quella lista di tenere fuori il Consigliere Monaco ed il
suo principale alleato politico Iurlaro Angelo,
sembra miseramente fallito.
Sembrerebbe quindi che si torni ad un quadro
politico più “normale”: centro destra contro centro-sinistra. Una specie di riedizione della seconda Giunta di Scardala Alfredo, che riuscì a suo
tempo ad avere un forte consenso, salvo poi scontentare troppi settori della società castellana, ed a
riunificare il pur diviso centro-sinistra, che vinse
nel 2006 anche grazie ad una terza lista, promossa allora da Lolli Mauro.
È evidente però che nella fase attuale gli strappi
nel centro-sinistra derivanti dall’esito della Giunta Salinetti sono ancora laceranti, e lasciano per
forza di cose delle conseguenze sulla capacità di
esercitare un’azione convincente di opposizione a
questo nuovo quadro politico locale.
E peraltro tutto ciò accade in un momento in cui a
livello nazionale ci troviamo di fronte ad un
Governo di larghe intese Pd – Pdl -Scelta Civica,
che ha grosse difficoltà di consenso, dovute alla
dilagante crisi economica. Ed è inoltre uno scenario molto diverso da quello di Castel Madama, che
ormai vede il solo Pdl alla guida del Comune, con
tutti gli altri partiti all’opposizione.
Ma è certo che ciò basti a fermare la nuova Giunta Pascucci?
“La Piazza” - Ottobre 2013
il Sindaco ha ridiSEgnato la giunta
“La Piazza” - Ottobre 2013
Amministrazione
a castel Madama
il funzionario piace doppio
di ivano Moreschini
Dopo lo sdoppiamento del servizio tecnico, che è
stato diviso in area urbanistica ed area lavori pubblici, aggiungendo al titolare Ing. Crediano Salvati il nuovo responsabile dell’Urbanistica Arch.
Ivano Ferraro, c’è un’altra scelta organizzativa del
Comune. Una delibera, adottata dalla Giunta
Comunale l’8 agosto, ma pubblicata il 18 settembre, nella quale si conferma l’incarico definito “di
collaborazione esterna ad alto contenuto di professionalità” al servizio finanziario del Dr. Giosi
Francesco, in aggiunta alla titolare dell’area unica
economica e tributaria, D.ssa Katia Amabili. A
giustificare l’incarico di collaborazione esterna si
cita tra l’altro il pensionamento avvenuto il 1 gennaio 2013 del già responsabile del servizio tributi
Rag. Antonio Salinetti. Eppure lo stesso pensionamento era stata la giustificazione, qualche mese fa,
per accorpare le aree finanziarie e tributi. Si dava
così l’impressione che finalmente anche il Comune di Castel Madama si volesse adeguare alle indicazioni di legge, contenute nel decreto legge
95/2012, convertito con modificazioni dalla L. 7
agosto 2012, n. 135. Tali indicazioni parlavano di
una riduzione delle aree dirigenziali, e di una riduzione del 10% delle dotazioni organiche.
L’impressione è chiaramente smentita dalle manovre estive sul personale dirigenziale del Comune,
che moltiplicano i funzionari sulla base delle
diverse esigenze politiche.
MA CASTEL MADAMA POTREBBE DAVVERO, CON LA LEGISLAZIONE ATTUALE,
FARE TUTTE QUESTE MANOVRE SUL PERSONALE?
Cominciamo dalla collaborazione esterna.
La disciplina per prendere un collaboratore esterno è la seguente: In base all’articolo 9, comma 28,
del d.l. 78/2010, le pubbliche amministrazioni
possono stipulare contratti di lavoro flessibile,
nelle tipologie indicate dalla norma nel limite del
50 per cento della spesa sostenuta per le stesse
finalità nell’anno 2009. Quindi va fatto questo calcolo, che comprende anche i contratti a tempo
determinato, ed allegato alla delibera, se proprio
vogliamo essere trasparenti.
Inoltre il Comune è dotato sicuramente, visto che è
obbligatorio, del regolamento sulle collaborazioni
esterne, che immancabilmente prevede procedure
selettive, cioè avvisi pubblici, piuttosto che rinnovi del contratto consecutivi.
Terza obiezione è che il collaboratore esterno non
ha potere di firma, e quindi la firma spetta al
responsabile di area, in questo caso la D.ssa Katia
Amabili. Ma dall’ampiezza delle materie attribuite
al Dr. Giosi, alla D.ssa Amabili rimangono da
gestire quasi solo i tributi. Però deve firmare atti
fondamentali predisposti da altri. Allora la domanda è: a che serviva accorpare le aree finanziaria e
tributi? Solo per dare l’impressione di rispettare la
normativa?
L’altro vincolo fondamentale sono le spese del
personale.
La formula che viene di solito usata in queste delibere è la seguente: Ritenuto, inoltre, dover attribuire l’incarico in argomento in modo da assicurare il
rispetto dei limiti di spesa del personale, come
determinati dall’art. 1 comma 557 e seguenti della
legge n. 296/2006 nel testo ora in vigore a seguito
di successive modificazioni ed integrazioni.
Quindi dobbiamo prendere atto che il responsabile
del personale, o quello economico-finanziario, in
questo modo attestano che i limiti di spesa vengono rispettati. Però, sempre in tema di trasparenza,
anche qui si dovrebbero allegare le cifre, nei diversi anni. Ci sono molti schemi disponibili anche su
internet, per esempio sul sito www.piscino.it,
molto noto tra gli addetti ai lavori. Non sarebbe il
caso di utilizzarli?
Amministrazione
di ivano chicca
Con la consegna nelle mani del Sindaco della lettera di dimissione da assessore da parte di Mauro
Cascini si è concluso definitivamente il tentativo di realizzare un sistema di conduzione dell’amministrazione pubblica che avrebbe dovuto guardare solo all’interesse generale del Paese. Tentativo che aveva
indotto singoli e gruppi a partecipare alla formazione della lista civica “Iniziativa e solidarietà”.
Poteva essere un’esperienza dalla quale sarebbe potuta nascere e crescere una nuova classe politica,
a Sinistra come a Destra, alla fine della quale ognuno, ritornando nei propri ambiti, avrebbe potuto contribuire a instaurare un confronto politico vero e leale nell’interesse dei cittadini. Ma le cose non sono
andate così. Le varie defezioni dalla lista, non sempre comprensibili e/o condivisibili, hanno determinato
il venir meno di quel progetto.
Le dimissioni di Mauro Cascini non sono state una sorpresa, più volte era stata rappresentata al Sindaco e alla Giunta la difficoltà politica in cui si era venuto a trovare e con lui il gruppo di amici e compagni di
partito che rappresenta. Con questi ha avviato una riflessione circa l’opportunità politica della permanenza nell’Amministrazione, anche tenendo nella dovuta considerazione il lavoro politico/amministrativo già
avviato e che comincia a mostrare segni positivi. Tuttavia lo stravolgimento nell’assetto politico del Consiglio Comunale ha indotto il gruppo a doversi ritenere conclusa l’esperienza con la lista “Iniziativa e solidarietà”: il 25 settembre Mauro Cascini ha rimesso nelle mani del Sindaco le proprie irrevocabili dimissioni da
Assessore al Bilancio.
Il 3 ottobre il Sindaco ha revocato le deleghe a tutti gli assessori, compreso Mauro Cascini, senza
menzionarne le avvenute dimissioni. Probabilmente quella del Sindaco è stata solo una svista e non un
tentativo di nascondere la realtà della situazione venutasi a creare, diversamente sarebbe un bel passo
indietro nella corretta interpretazione della politica.
Più di ogni commento è chiarificatrice della situazione attuale la lettera con la quale Mauro Cascini
ha rassegnato le dimissioni e che pertanto si pubblica di seguito.
“La Piazza” - Ottobre 2013
un’esperienza conclusa
Sig. Sindaco, Carissimo Mimmo,
Con la presente rimetto per decisione non revocabile, le deleghe di Assessore, che hai voluto con fiducia e stima
darmi a suo tempo.
Un’esperienza amministrativa è finita, ma credo che insieme ci abbiamo creduto e lavorato portando entrambi
le nostre capacità e la nostra volontà. Il tutto al di fuori di qualsiasi interesse personale, se non quello della soddisfazione di poter contribuire ad un miglioramento di Castel Madama.
Non spenderò troppe parole per giustificare questa mia scelta. Abbiamo più volte analizzato le diverse situazioni e l’evolversi, ritengo in maniera negativa, di quello che era il progetto politico amministrativo della lista civica
Iniziativa e Solidarietà.
Purtroppo lo sfilacciamento e l’allontanamento più o meno giustificato e giustificabile di alcuni protagonisti della
“bella idea” di dare segnali nuovi alla politica castellana, ha prodotto nel tempo un venire meno delle ragioni stesse
che avrebbero dovuto sostenere l’amministrazione, e quella che abbiamo definita sempre la diversità delle “storie e
delle provenienze” non è risultata più tale.
Questo crea in me un grosso disagio politico e personale, che da assessore esterno non credo possa sostenere
ancora. La riflessione è stata lunga e non avventata, ma ritengo di essere giunto alla decisione più opportuna per me
e per l’amministrazione che rappresenti.
Negli ultimi tempi ho dovuto constatare che il mio modo di pensare alla politica amministrativa può entrare in
contrasto con un altro metodo, che non sto qui a criticare o giudicare. E non è questa la sede per dire neppure che la
mia “politica” sia migliore. Forse è semplicemente diversa, ma sicuramente è quella che seguiterò a portare avanti
nelle future lotte che sicuramente mi aspettano ancora, e non intendo metterla ora in discussione. Infatti ritengo contenga la correttezza delle azioni amministrative, la lealtà politica, e il rispetto dei ruoli e delle persone che collaborano con l’amministrazione voluta dai cittadini.
Nella tua amministrazione ci sono persone valide che sapranno dare un nuovo impulso all’azione politica che vorrai portare avanti nei futuri anni. Ritengo che starà a te fare le scelte più giuste a tale scopo.
Non posso che augurarti buon lavoro e ringraziarti ancora per la fiducia dimostrata.
Castel Madama 25/09/2013
Mauro Cascini
“La Piazza” - Ottobre 2013
Politica
a cura di alessandra de Santis e giorgio pani
Domenica 6 Ottobre una assemblea pubblica ha aperto
una porta, convogliando sentimenti e desideri di una parte
ancora minima della popolazione castellana. Il senso di
novità e di voglia di partecipare era però palpabile ed ha
travalicato le speranze e le aspettative di tutti i partecipanti. Quindi senza prefigurare scenari futuri l’assemblea
stessa si è riconvocata per domenica 20 ottobre.
La prima certezza che in quella sala accomunava i presenti era che nessuno si voleva più nascondere dietro
una sigla o dietro le proprie difficoltà. Cosi alcune parole presenti ormai da tempo nel nostro lessico hanno
acquistato un nuovo significato, saldandosi intorno ad
una serie di proposte concrete e a sogni irrealizzati.
Su tutte la parola “Comune” riportata al suo primitivo e
basilare significato di Comunitas; e poi “Bene” edulcorato del suo significato di proprietà quanto di quello di solidarietà spicciola; infine “Partecipazione” liberata dal fardello della delega.
Oltre la progettazione e realizzazione di iniziative concrete i partecipanti si sono resi consapevoli che molte
delle manifestazioni e movimenti radicati sul territorio
andavano già in una direzione comune in quanto contenevano di per sé alcuni principi irrinunciabili: assenza di
lucro, non spendibilità elettorale e ampia diffusione tra
la comunità. Tutte iniziative finalizzate quasi senza
volerlo al conseguimento di un risultato immediatamente spendibile dalla Comunitas.
Solo per maggiore chiarezza ci permettiamo di elencare
alcuni interventi in ordine cronologico Pedibus, Fontana
Festa al Parco Oudenaarde
“La Piazza” - Ottobre 2013
un paESE in coMunE
Utilizzo del Casone da parte delle Associazioni
Leggera, Scuolabus, Mercatini del GAS, Estate per i
bambini, Mercatino del riuso.
Nella parte dedicata ai sogni da realizzare c’è il desiderio di raggiungere obiettivi come l’utilizzo del Boschetto,
del parco Oudenarde e del Casone ma senza passare
per l’assegnazione a questo o a quell’altro ente.
È già in piedi un progetto per la stesura di un libro di
testo per le scuole primarie del nostro distretto scolastico che sia di proprietà di tutti gli alunni, docenti,
genitori e cittadini di Castel Madama. I proventi del
testo così sarebbero dirottati dalle case editrici ai progetti legati al diritto alla conoscenza (biblioteca, materiali scolastici,e perché no allo Scuolabus o alla Mensa
scolastica).
Resta la consapevolezza che nessun gruppo o associazione riuscirebbe da sola a portare avanti anche
solo uno di questi progetti, ma che le possibilità di
riuscita crescono esponenzialmente se a realizzarli
contribuiscono 7000 paesani. Senza scordarsi che la
crisi che investe il mondo occidentale, ben lungi dall’essere passata, morde duramente chi è più solo e
che interventi statali o comunali prima di riversare i
benefici sulla popolazione prendono la strada dei portafogli dei vincitori dei grandi appalti delle opere pubbliche o peggio del finanziamento diretto di banche ed
istituti finanziari.
ERRATA CORRI GE
"Ciscusiamoconilettori,maperunerroretipografico,nelnumerodisettembrede"LaPiazza"
sonostatiomessititolo,occhielloeautorenell'articolodelCavaParty.Liriportiamoora:“Cava
Party”eventodifineestate,diCristinaNonni.
“La Piazza” - Ottobre 2013
Attualità
pEr non diMEnticarE
di cristina nonni
“È una delle poche volte in cui le parole non
bastano e le immagini servono!
Servono a far capire, riflettere e non dimenticare.
Non dimenticare il numero dei cadaveri stesi
a terra, il numero delle vittime innocenti, il
numero dei bambini morti, delle donne e dei
ragazzi di vent’anni colpevoli solo di sognare
un futuro migliore!
Le immagini parlano e i volti raccontano; volti
segnati dal dolore degli innocenti e quelli
impotenti dei tantissimi soccorritori, i volti
stanchi degli isolani che guardano per l’ennesima volta un film già visto, troppe volte!
La gente di Lampedusa vorrebbe fare di più
ma senza l’appoggio delle autorità non può
farcela, vorrebbe davvero che quella porta,
“La porta d’Europa” inaugurata nel 2008, nel
punto più a sud dell’isola sul mare che guarda
verso la Libia, omaggio a tutti i migranti che
hanno perso la vita in questo mare, divenisse
il simbolo di un’ Europa aperta all’Africa.
Una, o forse l’isola più bella del nostro paese
scenario continuo di morte e dolore. Un mare
meraviglioso, a dir poco, tomba per migliaia
di morti.
Qualcuno nel 2013 deve fare qualcosa, è un
offesa al genere umano e alla sua dignità!!
Non possiamo parlarne per qualche giorno e
lasciare che tutto continui come sempre,
bisogna agire! Per tutte le vittime innocenti e
gli abitanti di Lampedusa!!”.
Attualità
“La Piazza” - Ottobre 2013
“La Piazza” - Ottobre 2013
IL COMUNE LABORATORIO DI AUTOGOVERNO
Localismo e Globalizzazione
di Italo Carrarini
L’avviluppante crisi economica, finanziaria e politica di scala planetaria, impone una approfondita riflessione sui possibili modelli
alternativi all’attuale sviluppo. I mercati globali utilizzano di fatto i
territori come spazio economico unico, omologandoli, affinché le
risorse locali diventino beni trasformabili in prodotti di mercato,
senza prestare le dovute attenzioni alle sostenibilità ambientali e
sociali dei processi produttivi.
In via del tutto teorica la più ampia redistribuzione di opportunità e
di capitali avrebbe dovuto portare alla riduzione degli squilibri dei
redditi e delle ricchezze: sarebbe servita ai paesi in via di sviluppo
per combattere le povertà, per ridistribuire le risorse tra un numero sempre maggiore di paesi e risollevare il livello di entropia da
PIL. Tuttavia i dati statistici confermano altro. Gli economisti sono
sempre più convinti che gli effetti positivi della globalizzazione
costituiscano un palliativo di breve periodo, e che nel lungo, in
assenza di una minima regolamentazione dei mercati finanziari
internazionali, gli effetti negativi di tale integrazione prevarranno.
Lo sviluppo tecnologico ha inoltre acuito lo squilibrio tra l’offerta di
lavoro (sostanzialmente legato al luogo) e l’offerta di capitale
(disponibile ovunque e in qualsiasi momento). Se non riusciremo a
rielaborare un nuovo modello di sviluppo che prenda in considerazione le molteplici distorsioni, saremo destinati inevitabilmente a
peggiorare le condizioni complessive. I territori, con le loro qualità
specifiche, sono messi a dura prova da un processo che troppo
spesso li consuma, togliendo loro valore e innescando meccanismi
di distruzione delle risorse locali.
Di qui la necessità di costruire, attraverso un progetto politico
nuovo, valide alternative all’alienante fenomeno prodotto dalla
società globale sempre più dominata dagli obiettivi dei risultati tecnologici e quantitativi.
Stimolanti spunti di riflessione, contrapposti ai dominanti indirizzi
dirigistici ed affaristici, vengono dalla Carta del Nuovo Municipio
presentata nel 2002 in occasione del ‘World Social Forum’ di Porto
Alegre, la stessa Carta che ha ispirato la nascita della Rete del
Nuovo Municipio.
Nell’interessante documento programmatico si delineano nuovi
scenari sul ruolo degli enti locali, sulle innovative forme di democrazia diretta, sugli indicatori di benessere, sulle forme di valorizzazione del patrimonio territoriale locale e sulle reti di scambio
equo e solidale. In esso si legge: [Solo il rafforzamento delle società locali e dei loro sistemi democratici di decisione consente da un
lato di resistere agli effetti omologanti e di dominio della globalizzazione economica e politica, dall’altro di aprirsi e promuovere reti
non gerarchiche e solidali.
Il Nuovo Municipio si costruisce attraverso questo percorso finalizzato a trasformare gli enti locali da luoghi di amministrazione burocratica in laboratori di autogoverno. Nuove forme di autogoverno,
in cui sia attiva e determinante la figura del produttore-abitante che
prende cura di un luogo attraverso la propria attività produttiva,
sono rese possibili dalla crescita del lavoro autonomo, della
microimpresa, del volontariato, del lavoro sociale, delle imprese a
finalità etica, solidale, ambientale, ecc…
Tra gli indicatori di benessere evidenziati: il primo riguarda il grado
e la forma della partecipazione sociale alle decisioni, rispetto all’obiettivo dell’empowerment delle società locali; il secondo prevede
un drastico ridimensionamento del PIL (come unico indicatore del
benessere) e la sua integrazione con indicatori relativi alla qualità
ambientale, urbana, territoriale, sociale, e al riconoscimento delle
diversità e delle culture; il terzo riguarda il livello e le modalità di
riconoscimento del patrimonio locale come base per la produzione
di ricchezza durevole; il quarto attiene alla sostenibilità dell’impronta ecologica, con particolare riferimento alla chiusura tendenziale dei cicli delle acque, dei rifiuti, dell’alimentazione, dell’agricoltura, alla riduzione della mobilità e alla diffusione dei servizi rari, al
grado di autonomia del sistema territoriale locale nella produzione,
nell’informazione, nella cultura, negli stili di vita, ecc…; il quinto è
riferito alle tipologie di reti di relazione e di mutuo scambio fra
società locali.
Il Nuovo Municipio promuove una nuova rappresentazione del
patrimonio territoriale per costruire consapevolezza dei propri valori identitari, dei potenziali di produzione di ricchezza durevole, e per
stimolare progetti, piani e politiche atti a generare una nuova economia sociale, fondata sulla valorizzazione collettiva del patrimonio stesso. (…) Aiuta e valorizza gli attori economici, sociali e culturali della città e del mondo rurale che partecipano creativamente
alla formazione di progetti capaci di accrescere il valore del patrimonio territoriale locale: i nuovi agricoltori non producono solo
merci per il mercato, ma anche beni e servizi pubblici, remunerati
dal nuovo municipio, per la cura dell’ambiente, del paesaggio, della
qualità urbana.
Si fa inoltre interprete di nuove relazioni di scambio di culture, di
prodotti tipici, di saperi tecnici e politici, improntati al superamento
della competizione economica selvaggia verso forme di cooperazione e di mutuo scambio solidale (…). Il municipio occidentale
esporta la consapevolezza della crisi del proprio modello industrialista e sviluppista ed i germi delle alternative sperimentali a quella
crisi; il municipio dei paesi poveri (in via di non sviluppo) può proporre gli insegnamenti della autorganizzazione della sopravvivenza allo sviluppo stesso].
Come dichiarato dagli stessi promotori della Carta, è auspicabile
che i consensi raccolti attorno ad essa non si fermino alle pure
dichiarazioni d’intenti, ma costituiscano una spinta iniziale all’avvio
di processi reali di democratizzazione e di riappropriazione da
basso delle dinamiche decisionali.
“La Piazza” - Ottobre 2013
Cenni su “La Carta del Nuovo Municipio” tra “Localismo” e “Globalizzazione”
“La Piazza” - Ottobre 2013
Brevi
L’angolo di Bruno ...
UOMO
Il cielo dà nascita alle cose, la terra nutrimento, l’uomo perfeziona. (Tun Chung-Shu)
Lode all’uomo. Si è procurato il nutrimento, ha soggiogato gli animali, regolato il corso dei fiumi,
estratto metalli dal profondo della terra, coltivato campi, solcato mari; ha fatto della natura quasi
un’altra natura. (Cicerone)
Non si crea un uomo facendo stare una pecora ritta sulle zampe posteriori. Ma ponendo un gregge di
pecore in quella posizione si può fare una folla di uomini. (M. Beerbohm)
Ci vogliono sessant’anni per fare un uomo e, quando è pronto, è solo buono per morire. (Anonimo)
Quando attentamente considero le strane abitudini dei cani, sono costretto a concludere che l’uomo
è l’animale superiore. Ma quando considero le strane abitudini dell’uomo, ti confesso, che rimango
dubbioso. (E. Pound)
A rovinare l’uomo è il servilismo, il conformismo, l’ossequio, non l’aggressività che è nell’ambiente,
più che dentro di noi. (J. J. Rousseau)
La natura degli uomini è simile, sono le loro abitudini che li rendono tanto diversi. (Confucio)
Io amo l’umanità, è la gente che non sopporto. (da “Linus”)
Odio e detesto l’animale chiamato uomo; benché voglio molto bene a Mario, Gaetano, Carlo, Michele,
Vincenzo, Luigi, Tommaso e così via. (J. Swift)
Uomo! Ti basti essere come sei. (H. Ibsen)
L’uomo. Erede di glorie! Inconsistente fantolino di polvere! Immortale inerme! Insetto infinito.
(E. Young)
Ricerca e raccolta di idee, pensieri ed opinioni
a cura di Bruno Testa
DA UNA SPIACEVOLE SEGNALAZIONE UNA PROPOSTA PER
LA FESTA DELL’ALBERO 2013
Il 30 Settembre scorso, durante una breve passeggiata effettuata con amici nello straordinario bosco di querce situato in località
Colle Passero, su terre di uso collettivo già oggetto di scavi
archeologici e di riperimetrazione dell’area boscata da parte dell’Università Agraria e del Comune di Castel Madama per introdurvi un’attività produttiva di parco a tema archeologico e preistorico, ci siamo imbattuti in questa triste e imbarazzante
presenza: un ‘cerro’ di grandi dimensioni riverso a terra, un cerro
già escluso dalla tutela a bosco, che auspichiamo possa essere
quanto prima rimpiazzato dagli enti competenti unitamente a
tutte le altre essenze arboree già secche o in via di essiccarsi
nelle zone contigue. Una proposta che pensiamo realizzabile per la prossima ‘Festa dell’Albero’ insieme a studenti, insegnanti, genitori, nonni, volontari, cittadini e amministratori, a difesa di uno spazio verde per la comunità. Perché in nome della cultura, anche gli alberi che soccombono possano tornare a vivere con noi, e per noi…
solo se lo vogliamo.
(Italo Carrarini)
Brevi
“La Piazza” - Ottobre 2013
Il Gruppo Donatori Sangue di Castel Madama
ricorda con affetto e riconoscenza Antonio Tatti
che ci ha lasciato da qualche giorno.
Antonio è stato uno dei primi ad entrare nel
gruppo e sempre generoso con le sue numerose
donazioni di sangue.
Sentite condoglianze ai famigliari.
per tutto il Gruppo Donatori - Il Presidente: Elena Moreschini
Escursione
al
MonteVettore
(Marche)
“La Piazza” - Ottobre 2013
Il parere dell’esperto
Attestato di Prestazione Energetica
di Ing. Federico Fratini (www.soluzioni-arking.it)
L’attestatodicertificazioneenergeticadegliedifici
(ACE) è stato trasformato nell’attestato di prestazioneenergetica(APE)dallaLegge90/2013,che
inoltreprevedeilrilasciodiquestodocumentoper
tutteleunitàimmobiliaricostruite,venduteolocate.Daorainpoiattenzioneaicontrattidilocazione
senzal’APE!
Cosaèl’APE?
L’attestato di prestazione energetica dell’edificio è un documento redatto nel rispetto delle
normecontenutenelDLgs192/2005erilasciatodaespertiqualificaticheattestalaprestazione energetica di un edificio e fornisce raccomandazioniperilmiglioramentodell’efficienza
energetica.
Serveallegareillibrettoall’APE?
Si.Seillibrettodellacaldaianonèallegatoall’APE in copia o in originale l’attestato energetico
nonhapiùunavaliditàdi10anni,masolofinoal
31dicembredell’annosuccessivoaquelloincui
èprevistalaprimascadenzanonrispettataperle
operazionidicontrollodiefficienzaenergetica,ai
sensidelDLgs192/2005comemodificatodalla
Legge90/2013.
Quandoèobbligatorio?
In tutti i nuovi contratti. Nel caso di vendita, di
trasferimentoatitologratuitoodinuovalocazionediunitàimmobiliari,ilproprietarioètenutoa
produrrel’attestatodiprestazioneenergetica.In
tuttiicasi,ilproprietariodeverenderedisponibile l’attestato di prestazione energetica al potenziale acquirente o al nuovo locatario all’avvio
delle rispettive trattative e consegnarlo alla fine
dellemedesime.
Chidevepredisporrel’APE?
Il proprietario o costruttore. Nel caso di nuovo
edificio,l’attestatoèprodottoacuradelcostruttore, sia esso committente della costruzione o
società di costruzione che opera direttamente.
Nel caso di attestazione della prestazione degli
edificiesistenti,oveprevistodalpresentedecreto,
l’attestatoèprodottoacuradelproprietariodell’immobile.
L’APEdeveesserespedito?
Si. La documentazione attestante la classe energetica dell’edificio, con il relativo libretto d’impianto, deveessereconsegnatainformatocartaceopressogliufficidellaRegioneLazio.
Chi sono i certificatori
energetici?
Soloitecniciqualificati. Il tecnico deve frequentare un corso
specifico di formazione (durata minima di
64ore)oppureessere
inpossessodiunodei
titoliindicatinelDPR75/2013,iscrittoairelativi
ordiniecollegiprofessionali eabilitatoall’eserciziodellaprofessionerelativasiaallaprogettazionediedificichediimpianti,nell’ambitodellespecifiche competenze a esso attribuite dalla
legislazionevigente.
L’APEèobbligatoriopergliedificipubblici?
Si.Tuttiicontratti,nuoviorinnovati,relativialla
gestionedegliimpiantitermiciodiclimatizzazionedegliedificipubblici,oneiqualifiguracome
committenteunsoggettopubblico,devonoprevederelapredisposizionedell’attestatodiprestazioneenergeticadell’edificioodell’unitàimmobiliareinteressati.
Newssudetrazionial50% suimobili
Il DL 63/2010 ha introdotto la possibilità di
detrarre dall’Irpef il 50% delle spese effettuate
perimobilifinoadunmassimodi10.000euro
perl’arredodiunimmobileoggettodiristrutturazione.Lespeseagevolateperl’arredodiunimmobileoggettodiristrutturazionepossonoavvenire
conbonificiecartedicreditoodebito,cioèsipuò
acquistare tramite bancomat. L’agenzia delle
entrate chiarisce con la circolare 29/E, a titolo
esemplificativo, che i mobili detraibili sono letti,
armadi,cassettiere,librerie,tavoli,sedie,comodini,divani,poltrone,credenze,materassiedapparecchidiilluminazione.Invecenonsonoagevolabili le spese su porte, pavimentazioni, tende e
tendaggi.
Gli elettrodomestici devono essere dotati di etichetta energetica di classe almeno A+ (A per i
forni). L’acquisto di grandi elettrodomestici
sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile
soloseperquellatipologianonsiaancoraprevisto l’obbligo di etichetta energetica. L’Agenzia
classifica come “grandi elettrodomestici” quelli
elencatinell’allegato1BdelDlgs151/2005quali
frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici,
lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche,piastreriscaldantielettriche,forniamicroonde,radiatorielettrici,ventilatorielettrici,apparecchiperilcondizionamento.
Attualità
delegazione Valle dell’aniene
di giovanni ciotti
Per apprezzare il vino non basta aprirlo. Impara a conoscerlo con
l’Associazione Italiana Sommelier
“La Piazza” - Ottobre 2013
associazione italiana Sommelier
un’esperienza unica per imparare a conoscere e riconoscere le qualità segrete del vino.
Professionalità, cultura e divertimento, accompagneranno i diversi cicli di lezioni sia pratiche che
teoriche. Sale e mezzi audiovisivi all’avanguardia accolgono gli allievi con tutte le iniziative di comunicazione enogastronomica di alto livello.
Diventare Sommelier
Sempre più affascinante, sempre più semplice
L’Associazione Italiana Sommelier è presente in tutto il territorio nazionale ed è Socio Fondatore e membro della Worldwide
Sommelier Association, il più importante consesso mondiale di Sommelier che conta oltre centomila associasti, organizza,
con alta competenza di contenuti e di immagine, il Corso per Sommelier.
Il programma è suddiviso in tre parti, al termine delle quali si acquista la qualifica di Sommelier. L’obiettivo del programma di
studio è quello di far conoscere “ la tecnica della degustazione” e quindi “l’analisi sensoriale” del vino attraverso un sistema
esclusivo ed estremamente funzionale. L’apprendimento della “critica” al vino e la valutazione sensoriale saranno anche
oggetto di lezioni dedicate all’approfondimento etnografico e alla degustazione di vini nazionali ed internazionali.
Nella terza parte del Corso viene trattata la metodologia dell’abbinamento cibo-vino e,
attraverso numerose prove nei banchi d’assaggio dei vini assieme alle molteplici preparazioni dei piatti, l’allievo scoprirà, con
l’ausilio di un sistema grafico, il mondo del perfetto “matrimonio d’amore”. Parte integrante del programma sarà il tema relativo
alle diverse funzione del Sommelier: dallo stile nel servizio all’organizzazione di una cantina, dall’uso corretto dei bicchieri al
rispetto della bottiglia e del suo prezioso contenuto, fino alle giuste temperature di servizio.
Una fantastica occasione di cultura
Storie di vigne, di tradizioni, di donne e uomini, di cultura millenaria, si nascondono dietro una semplice bottiglia di vino.
I sommelier sono in mezzo, tra produttore e consumatore, per conoscere ed informarsi su ciò che di buono
e di interessante viene posto in commercio, per proporlo ai clienti e agli amici più attenti e preparati,
oggi non più disposti alle approssimazioni di un tempo.
Essere Sommelier significa avere nuove opportunità di lavoro: Non solo, è anche un occasione da non perdere
per iniziare o accrescere la propria cultura nello splendido ed entusiasmante mondo del vino e per apprendere
“l’arte del bere giusto”, per vivere meglio.
ECCO IL CORSO
51 lezioni settimanali di altissimo livello, dalle 20,00 alle 22,30
Tutte le lezioni prevedono degustazioni guidate di vini e di cibi
Una lezione presso un’Azienda Vitivinicola
Una lezione – cena didattica, con una completa carta dei vini
6 bicchieri da degustazione, il cavatappi e le pinze da spumante
7 libri di testo tra i quali Bibenda, il Libro Guida ai Vini e Ristoranti d’Italia
3 quaderni con schede di degustazione
I colori del vino – La carta dei vini
140 etichette in degustazioni, tra i migliori vini d’Italia e del Mondo
Elementi naturali per i riconoscimenti olfattivi
Festa per la consegna dei Diplomi
Tastevin d’argento e Insegne di Sommelier
Abbonamento a Bibenda, la rivista nata per rendere più seducente la cultura del vino
pubblicazione ufficiale dell’A.I.S. Nazionale
Sommelier Notizie (on line), ti consente di partecipare alle molteplici attività di vino e cibo organizzate per gli Associati
Tutto questo e anche altro è compreso nel Corso e nell’iscrizione all’Associazione Italiana Sommelier
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“La Piazza” - Ottobre 2013
Ricordi
la Mia VEndEMMia
di Maria Sistina censi
Che festa per adulti e bambini!!!
Ricordo la vendemmia di due periodi ben
distinti della mia vita.
La gioia, l’allegria, la spensieratezza di me
bambina tra i filari della vigna di mio nonno
materno Michele e del fratello Pietro (“vii
de Campalacasa”) con tutti i parenti: le
sorelle, i loro figli, i cugini di mia madre.
Si tagliavano i grappoli con le forbici e si
riempivano i cesti, poi l’uva veniva messa
nei bigonci che si portavano vicino le botti
dove noi bambini, più tardi, avremmo
dovuto pigiare l’uva rossa e quella bianca.
Che profumo intenso!
Tra i filari, mentre si lavorava, si cantava.
Io non ricordo nessuna parola di quelle canzoni ma gli adulti mi sembravano proprio
felici.
Noi bambini scorrazzavamo tra i filari,
osservavamo alcuni uomini arrampicati
sulle scale che tagliavano i grappoli dalle
viti abbarbicate su alcuni alberi.
Tra il vigneto di zio Pietro e quello di mio
nonno c’era un lungo viale alberato su questi alberi erano state fatte salire delle viti.
Il momento del pranzo era ancora più
festoso, non ricordo che cosa si mangiava
oltre la pasta ma nella mia mente è rimasto impresso il luogo: un “pennale” accanto alla casetta con tavoli e sedie dove tutti
noi ci sedevamo ed era l’ora dei racconti
tra i cugini “castellani” e quelli “romani”,
erano in tanti e quindi c’era molto da dirsi.
Io curiosa ascoltavo loro e mi divertivo con
gli altri piccoli, non stavamo un momento
fermi.
Il cielo, almeno nei
miei ricordi, era
sempre sereno e
aumentava la nostra
allegria.
Questi ricordi sono
legati alla mia infanzia, più precisamente nel periodo tra i
miei quattro e dieci
anni.
Bei tempi tranquilli,
almeno per me!!!
Poi ho nella mente
le vendemmie da
adulta, negli anni
1960/70 quando mio
padre, avendo acquistato un terreno,
vi aveva impiantato
un vigneto con uve
da tavola e da vino.
Queste vendemmie
per me non erano
più allegre e spensierate, non solo per
la mia età ma perché era morta mia
madre ed inoltre non potevo scorazzare
più tra i filari ma, sotto la pergola, dovevo lavorare.
Comunque si stava bene insieme alle signore che venivano “ in opera” da noi perché
queste erano allegre e chiacchierone.
Anche in questi anni il momento del pranzo
era interessante, ogni donna si portava il
cibo da casa propria e i profumi diversi si
incontravano lasciando nell’aria aromi particolari. Solo il bere era in comune:c’era il
vino buono dell’anno precedente che mio
padre aveva lasciato appositamente per la
vendemmia, forse augurandosi, in cuor
suo, che il nuovo vino sarebbe stato ugualmente così importante di sapore.
E si! Quanti cambiamenti nella nostra vita!
Scuola
“La Piazza” - Ottobre 2013
“La Piazza” - Ottobre 2013
Scuola
Scuola
“La Piazza” - Ottobre 2013
“La Piazza” - Ottobre 2013
Scuola
Attualità
di ivano Moreschini
Il 4 ottobre scorso si è tenuto nella Sala Consigliare del
Comune di Castel Madama l’incontro pubblico “La Valle
dell’Empiglione tra antichità e futuro”.
L’idea era quella di fare il punto sulla Valle Empolitana,
che è interessata da molti progetti, e che nel contempo
accoglie delle importanti ricchezze archeologiche, a
cominciare dai resti degli acquedotti Romani, celebrati
nei celebri acquerelli di Ettore Roesler Franz.
Scarsa purtroppo l’affluenza di pubblico, ma vale la
pena di riportare gli interventi, a cominciare da quello
introduttivo di Domenico Fabiani, che ha elencato in
modo dettagliato gli importanti resti archeologici,
come la Cisterna Romana, o le Tombe Povere e la
Villa con annesse Terme in località in località Acquasanta, per finire con Le Mura Megalitiche di Trebula
Suffens, verso Ciciliano. Fabiani ha anche accennato
alla situazione urbanistica dell’area, con particolare
riferimento a Monitola, che a suo avviso sarà presto
investita dai nuovi insediamenti decisi dal Comune di
Tivoli all’Arci, nei pressi della Città dello Sport. E tutto
questo mentre il Comune di Castel Madama non
riesce a decidere quale destinazione dare a quell’area, che rimane agricola.
Scardala Alfredo nell’evidenziare anch’egli l’importanza
dei resti archeologici nella Valle Empolitana, si sofferma
molto sul progetto dell’Archeopark, che a suo avviso,
pur con tutti i suoi difetti, è una potenzialità di sviluppo
che non compromette molto il paesaggio nella zona
dove è stato progettato.
Il sottoscritto invece ha cercato di ricostruire i fili della
pianificazione urbanistica nella Valle, a partire dalla
zona di Colle Passero e fino ad arrivare a Monitola. Si
va dal programma integrato di intervento per l’Archeopark proposto dall’Amministrazione Salinetti e bocciato
dalla Regione Lazio, ed ora riproposto come Piano Particolareggiato da Pascucci, alla zona industriale che
procede per singole lottizzazioni, come quella Ficacci
ed adesso quella Gentilini. Fino ad arrivare alla zona di
Monitola, rispetto alla quale la Variante di Prg prevedeva un rinvio a dei piani attuativi che non sono mai arrivati. Ed infine la stessa Variante di Prg, sulla quale
l’Amministrazione Pascucci non ha accolto le osservazioni della Regione Lazio, prevedendo nuovi indirizzi
per una modifica.
Nel dibattito che è seguito sono intervenuti il Consigliere Monaco Luigi Augusto e il presidente del Consiglio
Comunale Pietropaoli Federico.
Monaco è partito dal progetto dell’Archeopark, affermando che è un po’ in stallo nella Regione Lazio, mentre al contrario il progetto dell’impianto di cippato, cioè
di trasformazione in energia di scarti di legname, sembra essere arrivato a conclusione. Sul punto tutti si
erano detti perplessi che l’impianto di cippato sia proprio a ridosso del parcheggio dell’Archeopark, mescolando due funzioni del tutto diverse. Sulla Zona industriale Monaco ha affermato che ormai le zone possibili
per l’edificazione sono ormai solo quelle di Ficacci e
Gentilini. Ciò perché la carta geologica regionale classifica le aree a ridosso del Fosso dell’Empiglione come
inedificabili, in quanto a forte rischio di esondazione.
Sulla Zona di Monitola, afferma che presto si andrà a
decidere in merito, in sede di revisione della Variante di
Prg, rispetto alla quale l’Amministrazione sta aspettando le tavole aggiornate dal tecnico incaricato, Arch. Elisabetta Cicerchia.
Pietropaoli afferma che rispetto all’Archeopark non si
sta usando il Piano Particolareggiato, ma il procedimento di Sportello Unico delle Attività Produttive, che è più
veloce. Conferma anch’egli i problemi sulla Zona Industriale accennati da Monaco, affermando anche che c’è
l’intenzione di rivedere al ribasso i valori ai fini Imu delle
aree edificabili a ridosso del Fosso, che non hanno alcuna possibilità di essere edificate. Anch’egli si dice fiducioso sui tempi di una revisione della Variante di Prg.
“La Piazza” - Ottobre 2013
la VallE dEll’EMpiglionE
“La Piazza” - Ottobre 2013
Vicovaro
di roberto Bontempi
Cinque anni fa, nel settembre 2008, partiva
frettolosamente, dopo mille ritardi e non
senza aver procurato una terribile crisi che
contribuì a spaccare l’allora maggioranza di
centrosinistra a Vicovaro, la raccolta differenziata “porta a porta” nei Comuni della
ValleUstica.Ilprogetto,finanziatodallaProvincia di Roma, aveva l’obiettivo di ridurre
drasticamentelamoledeirifiutidaconferire
in discarica, e faceva dei Comuni del nostro
territoriounavampostoavanzatodiunabattaglia con la quale si puntava ad evitare di
renderetragicamenterealianchenellanostra
Regione quelle terribili scene di degrado
urbanotipichedelnapoletanochecongrandeinsistenza,soprattuttoinquelperiodo,ci
venivanopropinatedaimedia.
Inquestolustrosonocambiatediversecose:
ècambiatal’AmministrazioneaVicovaroein
altriComunidell’Unione;ècambiatoilPresidente dell’Unione; è cambiata l’impresa che
gestisceilservizio.Finoaquest’estate,però,
nessunosierapresolabrigadifarconoscere
idatirealisull’efficacia delservizio (mancanza gravissima, a mio parere) che, almeno a
Vicovaro, pareva presentare più di qualche
punto di debolezza e criticità agli occhi del
cittadinomedio.
Il 20 luglio scorso, però, il consigliere Paolo
Antonio Dominici delgruppoconsiliare“Rinnovamento” ha pubblicato un post sul suo
profilofacebooknelqualeaffermavachel’unicodatoufficialeche,dopounalungaattesa,
erariuscitoareperirepressoitecnicidell’Upercentualedi
nionedeiComuni,parladiunap
rifiuto differenziato nei Comuni dell’Unione
dellaValleUsticaperl’anno2012parial15%.
Questacifra,chenonhomotivodinonconsiderare autentica, è semplicemente ridicola e
scandalosa,nonlontanadaquellachesiaveva
conilvecchiosistemadiraccoltaconicassoobiettinettisustradaedistanteannilucedall’o
vominimoprefissatodel65%. Unodeiproblemi fondamentali, a quanto pare, è stata la
chiusura dell’impianto di smaltimento dei
rifiuti organici di Maccarese e l’impossibilità
ditrovarneunaltroadeguato,maquestopuò
giustificaresoloinparteunsimilefallimento.
Inseguitoalladiffusionediquestiincredibili
dati,finalmenteil1agosto,comehainformaMauroGiovannelli sullapagitoilconsigliereM
nafacebookdelgruppoconsiliare“Liberiamo
Vicovaro”,èstataconvocataunaconferenza
dei capigruppo del Consiglio comunale di
Vicovaro,percercaredistudiareilproblema
ambienteingeneraleedattuareleiniziative
volte ad uscire da questa fase di stallo. A
parte una bozza presentata da Dominici ed
integrata da Giovannelli, però, complice
anchel’arrivodell’estate,nientediconcretoè
stato ancora partorito e la Conferenza, alla
qualeparenonabbiamaipartecipatonessunodelgruppoconsiliaredelPD,nonsièpiù
riunitadal13agosto.
Laquestionedeirifiutièunproblemaserioed
è un vero peccato che ci siano ancora delle
resistenze,traicittadinietraqualcheamministratore, a considerare prioritario e centrale
questoaspettocosìdelicatodellavitapubblica.
A parte i costi non indifferenti del servizio,
infatti, costi che probabilmente subiranno un
ulterioreaumentoallalucedelclamoroso“sforamento”summenzionato,ilproblemariguardapiùingeneralelasalutenostraedellegenerazionifutureelasostenibilitàdelmodellodi
sviluppo che stiamo mettendo in campo. La
RegioneLazioèstatamoltolentanell’imboccarelastradadel“portaaporta”,almomentol’unico e ormai irrinunciabile sistema di smaltimentodeirifiutichelimitailconferimentoin
discarica,maorasembraabbiaintrodottodei
parametri di differenziazione piuttosto rigidi
che i Comuni dovranno rispettare anche perchéMalagrotta,ladiscaricadiRoma,maanche
l’InviolatadiGuidonia,dovefinisconoinostri
rifiuti,sonoormaisatureelavoranoinregime
di deroga da anni. L’emergenza è quindi una
possibilitàtutt’altrochechiusa.Sarebbeilcaso
checiascunocominciasseseriamenteafarela
propriaparteperevitarecheessadiventiuna
drammaticarealtà.
“La Piazza” - Ottobre 2013
rifiuti Shock: 15% di differenziata
nei comuni della Valle ustica
“La Piazza” - Ottobre 2013
Vicovaro
VicoVaro in cartolina
di roberto Bontempi
La fotografia è da sempre uno strumento utile a strappare la realtà allo scorrere del tempo e tener viva la memoria (e la nostalgia) del passato. Vicovaro è un paese
pieno di appassionati fotografi e Ivano Proietti Mattia è
uno di questi. Qualche anno fa, la sua passione per le
immagini e per il nostro paese lo ha spinto a pubblicare
tre pregevoli volumetti contenenti antiche cartoline di
Vicovaro, interessanti per cogliere mutamenti e valutare
le trasformazioni del nostro territorio. Con piacere pubblichiamo alcune immagini tratte da “Vicovaro in cartolina”, pubblicato nel 2001.
Vicovaro
di roberto Bontempi
Non so perché, ma quando ho saputo della grande
impresa sportiva compiuta da Stefano Corrado, 44enne
artigiano vicovarese di origini arsolane con il pallino
della corsa, mi è subito tornata alla mente quella magnifica scena dello struggente Forrest Gump quando il protagonista, dopo aver girato in lungo ed in largo mezzo
mondo correndo per anni e diventando, con il suo solito candore, un fenomeno mediatico planetario seguito
da migliaia di persone, si ferma all’improvviso e pronuncia la fantastica frase “Sono un po’ stanchino, credo
che ora andrò a riposare”. Di stanchezza Stefano deve
averne accumulata tanta durante il Tor des Geants, la
gara di endurance trail più faticosa del mondo che dall’8
al 15 settembre scorsi ha richiamato in Valle d’Aosta,
per il quarto anno consecutivo, centinaia di appassionati da tutto il mondo.
Il Tor des Geants, “Giro dei Giganti” in dialetto valdostano, funziona così: i concorrenti, quest’anno erano
706, devono percorrere i 330 km di percorso di montagna previsti in un tempo massimo di 150 ore. Ogni atleta deve portare con sé l’indispensabile per la sussistenza e può rifornirsi solo nei punti di assistenza stabiliti,
nel dettaglio 7 basi vita e 43 punti ristoro. I numeri del
Tor des Geants sono pazzeschi: 24.000 metri di dislivello complessivo, 25 colli ad oltre 2000 metri di altitudine da superare, 34 Comuni e due parchi naturali attraversati, senza contare il sonno e le condizioni meteo
tutt’altro che favorevoli.
Stefano, unico partecipante della Regione Lazio,
rappresentante della Tibur Ecotrail ma molto vicino
anche all’Atletica Vicovaro, è stato tra i 383 finisher,
coloro cioè che riescono a terminare la gara nel
tempo stabilito, giungendo al traguardo come
229esimo alle ore 6,49 di sabato 14 settembre, dopo
essere partito alle 10 di domenica 8. Una grande soddisfazione per lui, che da una decina d’anni ha cominciato a cimentarsi nel trail e solo da cinque nelle ultra
dopo un passato da fondista, ma anche per i tanti
“La Piazza” - Ottobre 2013
StEfano corrado
“gigantE” in Val d’aoSta
Stefano Corrado riceve la preziosa maglia di finisher
appassionati di corsa di Vicovaro e gli amici che, grazie
ad una copertura mediatica di tutto rispetto, hanno
potuto seguire l’impresa piuttosto da vicino.
Stefano non ha perso occasione per fare beneficenza
ed ha corso il Tor des Geants con la maglia dell’AMIP,
l’Associazione Malati Ipertensione Polmonare, una
malattia rara.
Tornato a casa sano e salvo, Stefano ha poi ricevuto
riconoscimenti e targhe da parte dell’Amministrazione
Comunale, dall’Atletica Vicovaro e dalla Tibur Ecotrail.
Quando il parcheggio diventa ingombrante... !!!
“La Piazza” - Ottobre 2013
Tivoli
di Valentina Torella
Nel centro storico di Tivoli è polemica e fomento da
parte di tutti i residenti. E’ già partita, ad ulteriore conferma, una raccolta di segnalazioni e di diverse foto che
testimoniano il totale disagio apportato da tale situazione. Tutto questo è veramente spiacevole se si pensa
che si sta parlando di un’area riqualificata a breve dopo
anni di lavori. Ebbene, il problema sta proprio nel fatto
che, dopo le ore 16:00 questo spazio, nato come spazio
pedonale, diviene comodo parcheggio per un numero
elevato di autovetture che rimangono in sosta per un
copioso numero di ore. L’unico barlume di speranza
viene ricondotto al fatto che tra poco tempo entrerà in
funzione la fascia ZTL nella zona antistante il Ponte
Gregoriano, cosa che si spera aiuti almeno in parte a
risolvere i problemi della fascia pomeridiana. Ulteriori
problemi di questo tipo riguardano anche Via del Colle
che negli orari di punta a causa dell’uscita dalle scuole
e dalle numerose macchine parcheggiate diventa
impraticabile. I provvedimenti da prendere potrebbero
essere parecchi ma sembra che neanche quelli di più
facile realizzazione vengano attuati. Intanto noi, popolo
di vittime da sempre, dobbiamo continuare a subire ogni
giorno ansia, stress e male di vivere per l’incuria di chi
ha materialismo da vendere ma deve ancora conoscere
il significato della parola “MORALITA’” !!!
Lettera a Giuseppe
GiuseppeCencioni(Alvaro)27aprile1970–20agosto2013.
Traletantefrasicheabbiamolettoinquestigiorni, pertrovarneunaadattaperricordarti,unadiquellechecihacolpitodipiùèlaseguente:“nessunomuoresullaterrafinchè
rimanenelcuoredichiresta”.Èpropriovero.Comesipossono dimenticare le piccole e grandi cose che abbiamo
costruitoerealizzatoinsiemecomequandoabbiamodeciso
dimetteresufamiglia,comprareunacasatuttanostra,consacrare il nostro amore davanti a Dio? E come si può non
custodire nel cuore la gioia che abbiamo provato quando
sonoarrivatenellanostravitaprimaNoemiepoiGiuliaele
nottiinsonnicheabbiamopassatoconloroelelorograndi
conquistenelcrescere?
Tutto questo ci ha fatto trascorrere gli anni migliori della
nostravita...ealtriannibellicontinueraiconme,anchese
inun’altradimensione,a“viverli”vedendodiventaregrandi
lenostrepiccolechecomincerannoafarsibelle,atruccarsi,
ainnamorarsieaprogettareillorofuturo.
Così desidero ricordarti, insieme alle tue figlie, caro
Giuseppe, non nei momenti tristi e dolorosi dell’ultimo
periodo così pieni di sofferenza ma nei momenti belli che
abbiamocondivisoinsiemecheneancheilpassaggioestremodellamortepotràtoglierci.TuamoglieNatascia.
Tivoli
dEgrado
nel ponte della pace
di claudia crocchianti
di claudia crocchianti
La scrittrice Valentina D’Urbano torna alla
ribaltaconunnuovoromanzo“Acquanera”e
già sta ottenendo una positiva risposta dal
pubblico.
Inquestaintervistamihaparlatounpo’dilei
edellasuapassioneperlascrittura.
Appena si scende alla stazione di Tivoli si
dovrebbe trovare un’ottima accoglienza, ma
nonècosíperchèadaccogliereturistiecittadinivièunasituazionedidegrado.
AppenasivarcailPontedellapacesitrovano
cartacce, immondizia di qualsiasi genere e
mancanzadiluci.
Una situazione di degrado e di pericolo avvertita da coloro che lo attraversano tutti i giorni
e per i turisti che vengono a visitare le bellezze artistiche.
La città tiburtina ha duevillestupende,come
Villa Gregoriana e Villa d’Este e molte altre
bellezze.
Il Ponte deve essere un ottimo biglietto da
visita,ma purtroppo non è cosí perchè i protagonisti fino a oggi sono degrado,mancanza
di illiminazione e pericolo.
Dopo il grande successo del tuo primo libro
“Il rumore dei tuoi passi”, ora sei tornata in
libreria con un nuovo romanzo “Acquanera”,
comestaivivendoquestotuoperiododigrande risposta positiva da parte del pubblico e
dellacritica?
Sono molto felice, ovviamente. Non sapevo
come sarebbe stato accolto “Acquanera”,
soprattutto vista la grande dif ferenza di
tramaeambientazionerispettoa“Ilrumore
deituoipassi”.Avevopauraeinvecestoscoprendocheimieilettorisistannoaffezionandomoltoancheaquest’ultimoromanzo.
Quandotiseiavvicinataallascrittura?
Da bambina. Lo facevo per divertirmi, per
inventare storie che avrei voluto leggere o
percambiareilfinalediquellechegiàesistevano. Non ho mai pensato di voler fare la
scrittricediprofessione.
Iltuoscrittorepreferito?
Preferiscoicontemporaneiitaliani,neleggo
molti,enonhounoscrittorepreferitofisso,
varia in base al momento. Negli ultimi anni
Ammaniti.Nonsoloamolesuestoriemami
dàanchemoltissimaispirazione.
Treaggettiviperdescriverti?
Dovrei dire allegra simpatica solare? No,
invece scelgo pessimista cosmica, autoironica,epermalosa.
Cosarappresentapertelascrittura?
Comelalettura,unmodoperviveretantevite
diverse.
Nuoviprogetti?
Stopensandoaunnuovoromanzo,eneimiei
rarimomentimortibuttogiùiprimicapitoli,
ma procedo con molta calma. Acquanera è
appena uscito e per il terzo libro c’è ancora
tempo.
“La Piazza” - Ottobre 2013
intErViSta
a Valentina d’urbano
TIVOLI: A SCUOLA CON L’AUMENTO
Le disastrate casse comunali sono al limite del dissesto finanziario ed il Commissario prefettizio dott.ssa Alessandra De
Notaristefani di Vastogirardi è costretta a imporre aumenti sensibili delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Un tentativo di evitare la procedura di dissesto che costringerebbe a più
pesanti imposizioni fiscali a carico dei tiburtini. A sentirsi tartassati sono, per ora, i genitori degli alunni delle scuole primarie e
dell’infanzia. Raddoppiate le tariffe del servizio scuolabus,
aumentato il costo del permesso di transito nella zona a traffico
limitato per chi preferisce l’auto privata, aumentato il costo dei
pasti nelle mense scolastiche, cambiato il meccanismo che da
quest’anno prevede fasce forfettarie e non consente la decurtazione giornaliera in caso di assenza. Venticinque euro per lo
scuolabus e sessantacinque euro per la mensa scolastica i
costi mensili da sostenere per un figlio, 175 se i bambini sono
due. Un vero e proprio salasso per le famiglie che hanno più
bambini piccoli in età scolastica al quale si potranno sottrarre,
in parte o totalmente, quelle che in base alla autocertificazione
Isee, avranno riconosciuta, dal settore comunale dei Servizi
sociali, una situazione di disagio. Tempi duri per gli abitanti di
Tivoli, alle prese in questi giorni, con le aumentate bollette della
Tares che in alcuni casi contengono arretrati per migliaia di
euro. Fioccano infatti i ricorsi e gli incassi diminuiscono. Il pericolo è uno però, che anche i tiburtini finora ligi al dovere decidano di non pagare più servizi del tutto insufficienti.
“La Piazza” - Ottobre 2013
Riflessioni
la tV dEll’orrorE
di debora d’Errico
La società attuale è “vittima” consapevole di quel
fenomeno sociale che prende il nome di “vetrinizzazione” e “spettacolarizzazione” del sociale. Ogni
ambito della vita dell’individuo, la sfera affettiva,
emotiva lavorativa, il corpo, la sessualità, sembra
aver preso le sembianze di una merce che richiede
di essere esposta, esibita, resa trasparente, visibile, come i prodotti posti nelle vetrine dei negozi
con l’unico intento di attirare lo sguardo del cliente alimentandone il desiderio. Viviamo in una
società, dove vige la “cultura dello striptease”
come l’ha designata il sociologo Americano Brian
McNair, cioè una cultura in cui la “nudità” di ogni
ambito individuale è persino incoraggiata, dove la
linea di confine tra la sfera privata e pubblica
diventa quasi impercettibile se non quasi inesistente. Ciò che prima era tenuto gelosamente
nascosto, oggi diventa patrimonio di tutti. A fare
da registri di questo nuovo “teatro culturale” dove
tutti sanno tutto di tutti, è il sistema dei media i
quali man mano hanno ricoperto un ruolo di primaria importanza “di legittimazione sociale della
sfera privata e sessuale degli individui”. Anche il
tema della morte ha conosciuto questo fenomeno
sociale della spettacolarizzazione cambiando il
suo aspetto una volta entrata nella “scatola magica” che tutti noi conosciamo con il nome di Televisione. Il drammatico incidente capitato al piccolo di Vermicino che, trentadue anni fa, tenne
incollati al televisore un ingente numero di telespettatori che con il fiato sospeso seguirono, ore e
ore di diretta, la lenta agonia del bimbo caduto in
un pozzo, segnò un diverso modo di fare e produrre informazione. Quel dramma diventò un
evento mediatico che spianò la strada al flusso
televisivo verso la strada del dolore in veste d’intrattenimento. Da quel drammatico evento i
palinsesti televisivi cominciarono a essere caratterizzati dalle trasmissioni “sul dolore”. Oggi come
non mai persone anonime sono invitate come
ospiti, nei salotti televisivi, per raccontare la loro
tragicità a un numero notevole di persone a loro
sconosciute o trasmissioni in cui personaggi noti,
pur di non farsi dimenticare dal pubblico raccontano episodi privati e tragici della loro vita con
l’unico scopo di apparire sul piccolo schermo. Le
stesse fiction che ogni giorno sono trasmesse
sono impregnate di episodi sul tema della morte.
Ci sono programmi che “vivono” solo di questi
tragici eventi. I notiziari che ogni giorno seguiamo trasmettono a flusso continuo episodi di uccisioni, delitti alcune volte mancando di sensibilità.
Il tema della morte è, dunque, entrato prepotentemente nella nostra vita. Il diritto di cronaca è
sacrosanto questo è indiscutibile, ma quando il
dramma di una persona è ripetuto e ritrasmesso
più volte, quando vediamo studi televisivi con
gigantografie delle vittime come se fossero dei
poster da appendere e descrivere il fatto con toni
fiabeschi, allora si rimane con gli occhi sgranati
(almeno per chi ne ha abbastanza di questo genere di Tv) e ci rendiamo conto come, con tanta facilità, si può cadere nell’errore che la morte si trasformi da evento tragico e doloroso a spettacolo
mediatico e d’intrattenimento, creato su misura
per far lievitare gli indici di ascolto azzerando così
ogni traccia d’intimità calpestandone i sentimenti.
Come la notizia in diretta della morte di Sara
Scazzi che da vittima diventa un’attrazione televisiva davanti agli occhi di una mamma che apprende pubblicamente che sua figlia non c’è più, dove
una telecamera non le stacca “l’occhio” di dosso
pur di non perdere le espressioni di dolore di una
mamma che ha appena avuto la scioccante notizia.
Cogne, Garlasco, il delitto di Erba, Perugia,
Brembate, la morte di Melania Rea sono diventate
purtroppo attrazioni per la tv, dove sono descritte
in maniera dettagliata senza riserva il profilo della
vittima e del carnefice, quasi fosse una lezione per
aspiranti detective o un reality show. La tv degli
stillicidi di strangolamenti, assassini, stupri sono
stati la formula vincente cui nessuna tv negli ultimi anni ha saputo fare a meno, per timore di perdere la propria fetta di appassionati telespettatori.
Sappiamo che la tv come gli altri mass media sono
potenti mezzi di trasmissione dell’informazione,
ma siamo consapevoli che siamo noi stessi che alla
fine decretiamo la morte o la vita di una trasmissione e se tali contenuti continuano ad avere terreno fertile, un motivo ci sarà. Bisognerebbe stare
molto attenti soprattutto davanti questo tema cosi
delicato come la morte perché da informazione
come fatto di cronaca si rischia di cadere nello
sciacallaggio dei sentimenti.
Pro-Loco
Sicomunicachenell’AssembleadeiSocidel20.9.2013si èindividuatanelgiorno10Novembre
2013 la data per le elezioni per il rinnovo degli Organi Gestionali e di Controllo dell’AssociazioneProLocodiCastelMadama.LeElezionisiterrannopressolasededellaPro-LocodiCorso
Cavour,34,Exsedecacciatori,dalleore9,00alleore19,00.Immediatamentedopoilterminedelle
votazionisiprocederàallospoglio.Ognielettorepotràesprimeilsuovotoenonpiùdiduevoti
perdelega.Inquelladata(10.11.2013)verrannofornitedueschededidiversocolore:
–perilrinnovodelConsiglioDirettivo;
–perilrinnovodelCollegiodeiRevisorideiConti.
Possonoessereespressefinoadunmassimon.5preferenzeperilRinnovodelConsiglioDirettivo,e,finoadunmassimodin.3preferenze,perilrinnovodelCollegiodeiRevisorideiConti.
CastelMadama,11.10.2013
“La Piazza” - Ottobre 2013
aVViSo ai Soci
D’OrdinedelPRESIDENTE:AlfredoScardala
IlSegretario:MariaDomenicaLivi
“La Piazza” - Ottobre 2013
Centro Sociale Anziani
Centro Sociale Anziani
“La Piazza” - Ottobre 2013
Foto:AmedeoSperandini
“La Piazza” - Ottobre 2013
Cultura
La Luna suL coLosseo
di Ivo santolamazza
Fino al 2 novembre 2013, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ripropone ogni giovedì e sabato la luna sul Colosseo: visite notturne dell’anfiteatro Flavio.
Il percorso di visita della durata complessiva di 75 minuti è organizzato in gruppi guidati da un operatore didattico. La visita comincia dal piano dell’arena, il cuore del
monumento, da dove si scorgono le profondità dei sotterranei, le cavità delle gallerie e il susseguirsi delle
arcate interne del monumento, resi particolarmente suggestivi dall’illuminazione serale. Qui si raccontano i giochi gladiatori, munera et venationes, da chi era composto il pubblico che vi assisteva, la storia e l’architettura
dello straordinario monumento che continua ad affascinare il mondo intero.
Le aperture serali dell’anfiteatro consentono anche la visita ai sotterranei, mostrando i luoghi in cui gladiatori e belve
feroci attendevano prima di apparire al cospetto del pubblico per sfidarsi in giochi e cacce cruente, e spiegando il funzionamento dell’apparato tecnico che consentiva il sollevamento di uomini e animali dai sotterranei all’arena. Il percorso prosegue nell’ambulacro del primo piano, che quest’anno accoglie la mostra Costantino 313 d.C. L’esposizione
celebra l’anniversario dell’eccezionale manifesto di tolleranza religiosa diffuso nel 313 d. C., noto anche come “Editto
di Milano”, attribuito all’imperatore romano d’Occidente Costantino. Il percorso espositivo si articola in sezioni che
approfondiscono, con oltre centosessanta preziosi reperti provenienti da tutta Europa, tematiche storiche, artistiche e
religiose dell’epoca costantiniana, con una particolare visone della Roma del tempo.
La visita prosegue con un affaccio dall’alto sull’intera cavea del monumento frastagliata dai chiaroscuri dell’illuminazione notturna. Si conclude sul belvedere Valadier e la spettacolare vista sull’Arco di Costantino e le pendici del Palatino.
Fino al 2 novembre 2013, ogni sabato e giovedì dalle 20.20 alle 24.00 (ultimo ingresso ore 22.45) visite in
italiano e in inglese. L’ingresso per la visita si effettuerà dal cancello nord, sul lato verso il Colle Oppio.
Biglietti: visita Colosseo + sotterranei: 20 Euro, ridotto 18 Euro. Info e prenotazioni: 06.39967700 (lunedìvenerdì 9.00 - 18.00 sabato 9.00 - 14.00).
VILLa torLonIa a roma
di Ivo santolamazza
Domenica 27 Ottobre 2013 dalle ore 11:00 alle 13:00 visita guidata a Villa Torlonia. La Villa, che oggi costituisce
con il suo parco uno dei più importanti polmoni verdi della città, fu iniziata nel 1802 da Giuseppe Valadier per
Giovanni Torlonia. La sua peculiarità sta anche nei numerosi curiosi edifici che i Torlonia fecero costruire nel parco
nel corso degli anni, che riflettono non solo la moda del tempo ma anche il loro gusto personale. La visita permetterà di scoprire non solo l’edificio principale, il Casino Nobile, ma anche uno degli edifici più famosi e apprezzati
come la Casina delle Civette. Il Casino Nobile deve il suo aspetto all’intervento di Giuseppe Valadier (1802 circa)
e a Giovan Battista Caretti (1835-40) che aggiunse il maestoso pronao della facciata. Molti pittori lavorarono alla
sua decorazione, quali Podesti e Coghetti, oltre a scultori e stuccatori della scuola di Thorvaldsen e Canova.
Quando, dal 1925 al 1943, la Villa fu affidata a Benito
Mussolini, nel piano interrato furono realizzati un rifugio antigas ed un bunker antiaereo.
L’edificio restaurato ospita nei due piani di rappresentanza il Museo della Villa con sculture e arredi d’epoca. Al
secondo piano è il Museo della Scuola Romana, con
dipinti, sculture e disegni degli artisti di quella corrente.
L’attiguo Casino dei Principi accoglie l’Archivio della
Scuola Romana ed ospita mostre temporanee. La Casina
delle Civette spicca per la sua originalità. Ideata nel 1839
dall’architetto Giuseppe Jappelli come Capanna
Svizzera, fu trasformata agli inizi del Novecento in eclettico villino, residenza del principe Torlonia. Il suo nome è
legato al ricorrere di elementi decorativi ispirati al tema
Cultura
I museI VatIcanI a roma
“La Piazza” - Ottobre 2013
della civetta. Le numerose vetrate policrome presenti sono state realizzate in gran parte da Cesare Picchiarini tra il 1910
e il 1925, su disegni di Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto.
Appuntamento: davanti l’ingresso, via Nomentana n. 70, Roma. Durata della visita: circa 120 minuti. Il contributo per la visita guidata è di: 7 Euro per i Soci di AiU, SiM, i Fan di Museando@Roma su Facebook; 10 Euro
per i non soci. I ragazzi, accompagnati da un adulto, fino a 18 anni: visita gratuita. Biglietto unico integrato
Casina delle Civette, Casino Nobile + Mostra: 10,00 Euro intero; 8,00 Euro ridotto; per i cittadini residenti nel
territorio di Roma Capitale 9,00 Euro intero e 7,00 Euro ridotto. Gratuito: per i cittadini residenti nel territorio
di Roma capitale di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65 anni. Le prenotazioni sono obbligatorie, si possono effettuare chiamando al 329.9740531 oppure scrivendo un e-mail [email protected].
di Ivo santolamazza
Fino al 25 ottobre tutti i venerdì i “Musei del Papa” offriranno i loro tesori al pubblico d’Italia e di tutto il mondo fra le
ore 19,00 e le 23,00 (ultimo ingresso 21,30). Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, la grande musica
classica, e non solo, farà da sfondo al Laocoonte e all’Apollo del Belvedere, al Raffaello delle Stanze e al
Michelangelo della Sistina. Con una novità importante. Per la stagione estate-autunno 2013, i Musei Vaticani hanno
stretto un accordo con l’Amministrazione de La Venaria Reale di Torino e con il Conservatorio Statale di musica di
quella città, dando vita ad una ricca e articolata rassegna musicale: “Il Bello da Sentire”. Gli allievi migliori del
Conservatorio torinese eseguiranno, fra gli altri, Brahms e Debussy, Beethoven e Respighi, Piazzolla e Mendelssohn.
Lo faranno, in un simbolico gemellaggio artistico-culturale, a La Venaria, il sabato, e ai Musei Vaticani, il venerdì. Due
luoghi celebri della artisticità italiana (Venaria sede regale abitata dai Savoia e i Musei Vaticani antologia suprema
della grande arte) saranno insieme. Nella Stanza della Segnatura di Raffaello, nel cuore dei “Musei del Papa”, un
angelo alato ci introduce alla contemplazione del Parnaso là dove Apollo, dio della Poesia e della Bellezza, suona la
cetra circondato dalle Muse in rappresentanza di tutte le arti. “Numine afflatur” proclama, in latino, il cartiglio presentato dall’angelo. Come dire che l’Arte in tutte le sue espressioni è ispirata dalla Divinità. La Bellezza della Musica e la
Bellezza delle arti figurative stanno insieme; questo ci dice Raffaello rappresentando Apollo Citaredo al centro della
sua corte celeste. L’Arte in tutte le sue forme è ombra di Dio sulla terra. Questo ci faranno capire i giovani del
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, nei venerdì serali dei Musei Vaticani. Tutti i venerdì, semplicemente acquistando il normale biglietto d’ingresso ai Musei Vaticani (prenotazione obbligatoria online), il visitatore potrà partecipare, senza alcun costo aggiuntivo, ad uno dei concerti in programma per la rassegna musicale Il Bello da Sentire. Il
Bello da Sentire è il frutto della collaborazione tra i Musei Vaticani, la Venaria Reale e il Conservatorio Statale di
Musica Giuseppe Verdi di Torino. Le prestigiose istituzioni hanno collaborato per realizzare una rassegna che fa dell’eccellenza nell’Arte il proprio segno distintivo. I Musei del Papa e la Reggia di Venaria garantiranno uno scenario
unico al mondo, grazie ai loro ambienti ricchi di arte e storia; il Conservatorio torinese completerà il quadro con l’esecuzione di un ricco e articolato programma di concerti, fidando delle sue eccellenze. Tutti le esibizioni musicali
avranno inizio alle ore 20.30 per una durata di circa 60 minuti, lasciando così il tempo ai visitatori-spettatori di poter
proseguire la visita nei vari settori museali, Cappella Sistina inclusa. Per chi volesse concedersi un’esperienza davvero unica, la Direzione dei Musei Vaticani ha pensato di proporre, oltre al normale servizio di visite guidate, una serie
di visite guidate a tema (solo in italiano) sull’iconografia musicale all’interno dei Musei, articolando l’offerta, a venerdì alterni, in due percorsi suggestivi: La pinacoteca,
musica da vedere e Il Museo Gregoriano Profano e il
Museo Pio Clementino, testimonianze musicali dal
mondo antico. Le visite, ideate e definite grazie alla consulenza musicale e musicologica della professoressa
Ala Botti Caselli, sono condotte esclusivamente da
guide autorizzate dello Stato della Città del Vaticano e
costituiranno un’importante occasione formativa anche
per tutti gli allievi del Conservatorio che offriranno il loro
talento musicale ai privilegiati visitatori dei Musei.
Biglietti: Euro 16 intero + Euro 4 diritti prevendita Euro 8 ridotto + Euro 4 diritti prevendita (ragazzi di
età compresa tra 6 e 18 anni) - Euro 12 ridotto
“gemellaggio” in concomitanza con la rassegna
musicale “Il Bello da Sentire”. Info: 06.69884676 06.69883145 (prenotazione obbligatoria).
“La Piazza” - Ottobre 2013
Cultura
Calcio
di luigi piselli
Fine settimana ricco di gare ufficiali per i giovani giocatori dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Valle Aniene
Calcio. Su cinque partite la Società Tiburtina conquista 5
VITTORIE. Andiamo in ordine; La prima VITTORIA viene
conquistata dai 2003 del Mister Moreno Oliva, sul campo
del Marcellina, con un roboante 0-10. Anche i 2004 di
Attilio Nonni hanno voluto imitare i loro compagni più
grandicelli andando a vincere sul campo dell’ACLI ITALIA per 4-6. I 2005 non volevano essere da meno e infatti rifilano 9 goal al Marcellina. Passiamo ora al settore
agonistico. I giovanissimi Provinciali della coppia Celi Mazzilli espugna con tre reti il campo del Marcellina. Partita intensa e sempre aperta ad ogni risultato. Al 15’ p.t.
gli ospiti falliscono un calcio di rigore con lo sfortunato
Fedeli. Ma il goal è nell’aria ed infatti al 20’ è Di Bartolomeo che porta in vantaggio i Bianco celesti tiburtini. Il
Marcellina pareggia allo scadere del primo tempo grazie
ad un tiro velenosissimo che punisce l’incolpevole portiere Sabatini. La ripresa vede i Giovanissimi del Valle
Aniene ancora in vantaggio con Fedeli che si fa perdonare l’errore dal dischetto. A metà del primo tempo arriva
la terza rete dei tiburtini con Coccione. Quasi allo scadere il Marcellina accorcia le distanze. Risultato finale 2-3.
Aria di derby alla “Stella Mattutina” per la sfida degli allievi prov. contro il Castel Madama. Il risultato rispecchia
quanto visto in campo 6-1. Al 7 del p.t. i Bianco celesti
“La Piazza” - Ottobre 2013
Valle aniene calcio: buona la prima
sbloccano il risultato con un tiro carico d’effetto di CERVETTI. Il primo tempo si chiude con il vantaggio dei locali per una rete a zero. Nel secondo tempo si scatenano i
ragazzi di Mister Roberto Pietropaoli. Al 5’ s.t. raddoppia
con un potente diagonale Cervetti. Al 15’ s.t. accorcia le
distanza Maletta per gli ospiti. Ma il Valle Aniene dopo
appena 3 minuti realizza la terza rete ancora con il Bomber Cervetti. Al 30 s.t. il 4-1 di Verterano. Dopo appena 5
minuti la quinta rete arriva da un gran tiro dai 20 metri di
Alvarez. Chiude le marcature il mezzo pallonetto di
Rinaldi. Risultato finale 6-1.
“La Piazza” - Ottobre 2013
Calcio
Settore giovanile
dell’a.S.d. castel Madama
di gianluca Simonelli
Èripartitacomeognianno,dopononpoche
difficoltàinizialiedinvestenuova,lastagionecalcisticadell’a.s.d.Castelmadama.
Infatti,lanovitàprimariaèchedaquest’anno
ilsettoregiovanilehaunagestioneseparata
dalgruppoprimasquadrasecondacategoria.
Unsettoreautonomochedaquest’annosiè
affiliatoallasquadradell’Udineseconilprogetto“UdineseAcademy”.Ricordiamochela
società friulana è una delle migliori nella
gestionedelsettoregiovanileconunaretedi
osservatorialivellointernazionale,equestoè
e deve essere motivo d’orgoglio per una
societàcomelanostracheesistedal1968.
Infattisonoprevistevisitemensilidapartedei
tecnicibianconeripermonitorarelasituazione,oltreadaltreattivitàlegateall’academy.
Ilresponsabile è MorigiAristoteleche,insieme alla preziosa collaborazione di Salinetti
Marco, Meddi Daniele e Millozzi Adriano si
occupa dei primi calci 2008-2007-2006 e
pulcini2005-2004-2003.Senzadimenticare
l’aiutodiCicciarellaMario.Gliallenamentisi
svolgononelcampettodellascuolaelementareconlapalestraadisposizioneperglispogliatoieladoccia.
Le altre squadre che compongono il settore
giovanilegruppoagonisticosono:
Gliesordienti2002-2001allenatidaSabucci
Gianmarco
Igiovanissimi2000-1999allenatidaCipriani
Massimiliano,ancheresponsabiledelsettore
agonistico.
Gli allievi 1998-1997 allenati da Chicca
Michele.
Questesquadresiallenanoalcamposortivo.
XinformazioniediscrizionirivolgersiaMassimiliano3385962561 orecarsidirettamente al campetto, il lunedì e il mercoledì dalle
17alle19.
A tutti i ragazzi e i tecnici auguriamo un
buona stagione ricca di soddisfazioni, senza
però mai dimenticare che si tratta di un
gioco.
Primasquadra
È ripartita la stagione della prima squadra
chedopoilsecondopostodelloscorsocampionato è stata promossa in
secondacategoria.
La squadra è stata affidata a
due ragazzi di Castel Madama,
dueexgiocatorirossoblu,Sciaretta Andrea e Chicca Fabio.
Il gruppo è rimasto pressoché
invariato. Purtroppo domenica
29settembreallaprimadicampionato la squadra è stata battutadalProSetteper2-1intrasferta. Ma la squadra è ben
attrezzata e sicuramente saprà
rifarsi.
Inboccaallupo!
“La Piazza” - Ottobre 2013
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VERGOGNA E DOLORE