CHI DITE CHE IO SIA? 24a domenica per anno 13 settembre 2015 ACCOGLIENZA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo AMEN La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi E CON IL TUO SPIRITO L’episodio che sentiremo nel vangelo occupa un posto centrale e decisivo, riveste un interesse fondamentale. Per il cristiano è vitale riconoscere e confessare con sempre maggiore profondità il mistero di Gesù il Cristo. Chi è per me Gesù? La domanda ci è rivolta direttamente. Gesù è veramente il nostro Signore se noi, lasciando perdere i nostri progetti meschini, assumiamo il suo, senza farci condizionare dalla mentalità corrente, tutta centrata sul profitto e sul culto di sè. Le nostre opere dicono la verità della nostra scelta, della nostra risposta alla domanda sulla identità di Gesù. . atto penitenziale + Gesù, servitore di Dio, apri i cuori alla tua parola e abbi pietà di noi. SIGNORE PIETA’ + Cristo, servitore degli uomini, apri i cuori alla tua Parola e abbi pietà di noi CRISTO PIETA’ + Gesù, servitore e Signore, apri i cuori alla tua Parola e abbi pietà di noi SIGNORE PIETA’ Dio onnipotente ha misericordia di noi, perdona i nostri peccati ci conduce alla vita eterna. AMEN preghiamo O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo spirito ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. AMEN MENSA DELLA PAROLA Le letture che ascolteremo hanno un filo d’oro che le lega: il ‘paradosso’ di Dio, cioè l’irruzione del pensiero di Dio nella storia degli uomini. Il profeta Isaia presenta un Messia tutto diverso da quello che il popolo Ebreo si aspettava. Il Messia sofferente, flagellato, deriso, insultato, coperto di sputi, un verme non un uomo. DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA 50 [5]Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. [6]Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. [7]Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso. [8]E` vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. [9]Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Parola di Dio salmo 116 Invece di rivoltarci contro Dio e di imputargli il male che c’è nel mondo, perchè non ascoltarlo? Dio ci dice e ci ripete che ci ha fatti per la resurrezione... per la vita, per la ‘sua’ vita divina. Il mondo moderno passa il suo tempo ad accusare Dio d’aver fatto un mondo ‘mal fatto’. Ma non ascolta la sua risposta. CAMMINERO’ ALLA PRESENZA DEL SIGNORE Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera. [2] Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo. [3] Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia [4] e ho invocato il nome del Signore: <<Ti prego, Signore, salvami>>. [5] Buono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. [6] Il Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato. [8] egli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime, ha preservato i miei piedi dalla caduta. [9] Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi. Giacomo mette in luce la contraddizione tra pensiero di Dio e pensiero dell’uomo e ricorda che il primo posto va dato ai poveri perchè è insieme i poveri che il Signore si è presentato come Salvatore. Le gerarchie del mondo non possono essere le gerarchie della comunità cristiana DALLA LETTERA DI GIACOMO APOSTOLO 2 [2.14] Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? [2.15] Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano [2.16] e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? [2.17] Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. [2.18] Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Parola di Dio Secondo il racconto evangelico, la domanda fu rivolta da Gesù ai suoi discepoli mentre percorreva i villaggi di Cesarea di Filippo, ma, dopo venti secoli, continua a interpellare tutti noi che ci diciamo cristiani: ‘ma voi, chi dite che io sia?’ ALLELUIA, ALLELUIA Di null’altro mi glorio se non della croce di Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso e io per il mondo. DAL VANGELO DI MARCO 8 [8.27] Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». [8.28] Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». [8.29] Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». [8.30] E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. [8.31] E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. [8.32] Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. [8.33] Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini»[8.34] Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. [8.35] Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Parola del Signore professione di fede Crediamo in Dio, uno e uno solo, creatore di tutto ciò che esiste. Noi non conosciamo altri dèi: il denaro, il successo, il potere... perchè il nostro servizio a Lui è libertà perfetta e la nostra adorazione è la gioia suprema. Egli vide che tutto ciò che aveva fatto era buono; solo per causa dell’uomo il male è entrato nel mondo. In Cristo, Dio, condividendo la nostra angoscia, ha assunto il male e lo ha vinto. Gesù, nato da donna come ogni uomo, ma generato dalla potenza del Signore, venne tra noi come un povero. Con la sua vita, la sua morte e la sua resurrezione Egli ristabilì il rapporto d’amore con il Padre, voluto nella creazione. Ora vive assieme a Dio: Egli è per sempre il Signore. Con lo Spirito Santo Egli suscita il ritorno dell’uomo a Dio, riunisce i credenti in un sol corpo e resta vivo e presente nella sua Chiesa. Crediamo che Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, è fedele alla sua promessa; che il male e la morte saranno sconfitti per sempre e che tutte le cose saranno rinnovate in quel Regno di giustizia e di pace in cui saremo tutti in Dio e Dio sarà tutto in noi. AMEN. preghiera dei fedeli Soltanto in Dio troviamo la liberazione dal male e il senso ultimo della nostra esistenza. Riconoscendoci bisognosi, rivolgiamo le nostre invocazioni con la fiducia di essere esauditi PER LA TUA CROCE SALVACI, SIGNORE 1. Pietro, primo papa, come tutti noi, resta chiuso nel pensiero dell’uomo. Il suo scontro con Gesù si fa sempre più violento. Si farà sempre più serrato fino al confronto finale, quello della croce. Fa’ che la Chiesa senta sempre più impellente e specifico adottare la logica della Croce e non quella del successo... preghiamo 2. La sapienza di Dio passa attraverso la povertà, l’umiliazione e l’umiltà; accetta le sofferenze, il ripudio e l’uccisione. Fa’ che i politici avvertano almeno che la ricerca dell’avere, del potere, dell'apparire, lungi dal risolvere i problemi della società, li inasprisce e produce violenza, guerra, ritorsioni, vendette... preghiamo 3. Il male non è esterno a noi. .L’inferno non è l’altro. Il satana è presente nel cuore di Pietro e di ciascuno di noi. Fa’ che i cristiani, sempre tentati di mettersi davanti a Gesù, illuminati dalla Parola che denuncia sempre più chiaramente la nostra cecità, compiano il massimo gesto di libertà riconoscendo la verità e mettendosi ‘dietro’ a Gesù... preghiamo 4. Il satanico è molto umano. Sembra invece disumano Dio! Questa è la percezione del nostro giudizio, ingannato dal maligno, specialista nel fare apparire bene il male e male il bene. Fa’ che tutti gli educatori sentano profondamente la grande responsabilità di insegnare ai nostri giovani più che la scienza la sapienza... preghiamo Padre, esaudisci la nostra preghiera: si unisca a quella di Gesù, vincitore delle tenebre oggi e per i secoli dei secoli AMEN MENSA DEL PANE Questa offerta, ti preghiamo Signore, ci purifichi da tutti i nostri sbagli, poichè sull'altare della croce il Cristo ha tolto il peccato del mondo intero, lui che regna con te e lo Spirito santo ora e per i secoli dei secoli. AMEN grande preghiera eucaristica E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nell’albero della croce tu hai stabilito la salvezza dell’uomo, perchè donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita, e chi dall’albero traeva vittoria, dall’albero venisse sconfitto, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode: SANTO SANTO SANTO Noi ti benediciamo, Dio onnipotente, Signore del cielo e della terra, per Gesù Cristo tuo Figlio venuto nel tuo nome: egli è la mano che tendi ai peccatori, la parola che ci salva, la via che guida alla pace. Tutti ci siamo allontanati da te, ma tu stesso, o Dio nostro Padre, tu sei fatto vicino ad ogni uomo; con il sacrificio del tuo Cristo, consegnato alla morte per noi, ci riconduci al tuo amore, perchè anche noi ci doniamo ai nostri fratelli. Per questo sacrificio di riconciliazione ti preghiamo di santificare con l’effusione dello Spirito Santo questi doni che la chiesa ti offre, obbediente al comando del tuo Figlio. Egli, venuta l’ora di dare la vita per la nostra liberazione, mentre cenava, prese il pane nelle sue mani, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse: Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Allo stesso modo, in quell’ultima sera, egli prese il calice e magnificando la tua misericordia lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. MISTERO DELLA FEDE Celebrando il memoriale della morte e resurrezione del tuo Figlio, noi ti offriamo, o Padre, il sacrificio di riconciliazione, che egli stesso ci ha lasciato come pegno del suo amore e che tu stesso hai posto nelle nostre mani. Accetta anche noi, Padre santo, insieme con l’offerta del tuo Cristo, e nella partecipazione a questo convito eucaristico donaci il tuo Spirito, perchè sia tolto ogni ostacolo sulla via della concordia, e la chiesa risplenda in mezzo agli uomini come segno di unità e strumento della tua pace. Lo Spirito, che è vincolo di carità, ci custodisca in comunione con il nostro Papa, il nostro Vescovo, il collegio episcopale, i presbiteri, i diaconi e tutto il popolo cristiano. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli, che si sono addormentati nel Signore, e tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede. Tu che ci hai convocati intorno alla tua mensa, raccogli in unità perfetta gli uomini di ogni stirpe e di ogni lingua, insieme con la Vergine Maria, con gli apostoli e tutti i santi nel convito della Gerusalemme nuova, per godere in eterno la pienezza della pace. Per Cristo con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti secoli dei secoli. Amen. Tu, o Gesù, sei venuto sulla terra per essere uno di noi, come noi. sei rimasto tanti anni nel silenzio logorandoti le mani nel lavoro di tutti. Sei passato sulle strade, assolate o infangate, come facciamo noi ogni giorno. Ti sei fermato con dolcezza accanto ad ogni stanchezza umana. Hai accolto i poveri, gli ultimi, gli emarginati, gli abbandonati da tutti. Hai tolto la maschera dal volto di chi faceva, da troppo tempo, il furbo. Hai risposto con amore e verità a chi ti fermava interrogandoti. Hai destato dal sonno chi non si era accorto di te. Sei andato incontro a chi, da tempo, ti aspettava. Sei andato a cercare ciò che, da tempo, era perduto. La tua casa era la strada tracciata dal piede stanco dell’uomo. La tua casa era la piazza ove si trovano gli uomini d'affari, i ragazzi a giocare, gli anziani a prendere il sole. La tua casa era il tempio tra i poveri ed i farisei. La tua casa era il lago avaro di pesce e spesso insidioso. La tua casa era la volta del cielo. Dov’era un uomo, là ceri tu. Dove c’è oggi uomo: là ci sei. preghiamo Benedetto sii tu, Dio d'amore e di santità per il dono che ci fai nel Figlio tuo. Il suo corpo trafitto sulla croce e il suo sangue sparso siano, nella nostra esistenza terrena, il seme della vita eterna e la speranza della gloria nei secoli dei secoli. Amen