LEZIONE 7
PER IL SABATO 17 MAGGIO 2008
UN COMPORTAMENTO CHE CONFONDE
“È venuto il Figlio
dell’uomo, che mangia e
vebe, e dicono: ‘Ecco un
mangione e un beone, un
amico dei pubblicani e dei
peccatori!’ Ma la sapienza
è stata giustificata dalle
sue opere.”
Matteo 11:19
La lezione di questa settimana affronta questioni relative
al suo comportamento. Ci dedicheremo ad alcune delle
sue più singolari azioni per cercare di capire in che
percentuale sono applicabili o no alla nostra vita.
Dopo una accurata lettura di Luca 2:41-51 non avete
avuto l’impressione che Gesù sia stato un ragazzo
irresponsabile, completamente indifferente alla
sofferenza e all’ansia dei genitori?
Gesù sarebbe rimasto
sottomesso alla autorità dei
suoi genitori (v.51), ma si era
sforzato di creare condizioni
di lealtà nei confronti del
Padre suo in cielo.
“Per Giuseppe e Maria era naturale considerare
Gesù come figlio. Egli era sempre con loro e
assomigliava per molti aspetti agli altri fanciulli.
... Nella sua risposta alla madre, Gesù mostrò per
la prima volta di aver compreso la natura della sua
relazione con Dio...
Gesù, però, non trascurava il suo legame con i
genitori terreni. Tornò a casa con loro e li aiutò
nel lavoro...
Per diciotto anni, dopo aver dichiarato di essere il
Figlio di Dio, mantenne i suoi vincoli con la casa di
Nazaret e compì i suoi doveri di figlio, di fratello,
di amico e di cittadino.”
EGW La Speranza dell’Uomo, pag. 49
«O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con
voi? Fino a quando vi sopporterò?» (Matteo 17:17)
“Poi Gesù entrò nel tempio di Dio, ne scacciò tutti coloro che nel
tempio vendevano e compravano, e rovesciò le tavole dei
cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi. . ” (Matteo 21:12,13)
Poi disse loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o del
male, salvare una vita o annientarla?». . . Allora egli, guardatili
tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro
cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Egli la stese e la
sua mano fu risanata come l'altra. (Marco 3: 1-5)
Dopo un’accurata lettura di Marco 5:1-20, considera:
Dietro allo ‘spirito immondo, il quale nessuno riusciva a tenerlo
legato”, non si nascondeva ‘un uomo posseduto” bisognoso di aiuto?
La voce che parlò con Gesù, apparteneva all’uomo o ai demoni che
lo possedevano?
Dietro alla tragedia dei porci morti affogati, Non c’era per caso un
uomo liberato che “se ne andò e cominciò a predicare per la
Decapoli quali grandi cose Gesù aveva fatto per lui”?
“Gesù aveva permesso la perdita di quegli
animali perché i loro proprietari imparassero
una preziosa lezione. Erano così assorbiti
dagli interessi terreni che non si curavano
affatto dei beni spirituali. Gesù voleva
rompere quell’indifferenza egoistica affinché
accettassero la sua grazia.”
EGW – La Speranza dell’Uomo p. 250
Leggi questi testi e considera:
Mt.4:12,13 – Come si può interpretare la condotta di
Gesù durante la prigionia di Giovanni il battista?
Mt. 11: 2,3 – Perché Giovanni invia due discepoli per
domandare se Gesù era il Cristo?
Mt. 14: 1-13 – Si è preoccupato, Gesù, della morte di
Giovanni?; Dov’è Dio quando soffriamo?
“Sebbene nessun intervento miracoloso
avesse liberato Giovanni, egli non fu
dimenticato. Poté sempre contare sulla
compagnia degli angeli che gli rivelarono le
profezie sul Cristo e le grandi promesse
contenute nelle Scritture. Esse
rappresentarono la sua consolazione, così
come lo sarebbero state per il popolo di Dio in
futuro. A Giovanni il battista e a tutti coloro che
sarebbero venuti dopo di lui, fu fatta la
promessa: ‘Ed ecco, io sono con voi tutti i
giorni, sino alla fine dell’eta presente”.
(Mt. 28:20) EGW – La Speranza dell’Uomo p. 161
... ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per
svergognare le savie; e Dio ha scelto le cose
deboli del mondo per svergognare le forti; e Dio
ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose
spregevoli e le cose che non sono per ridurre al
niente quelle che sono.
1 Corinzi 1: 27,28
È importante vedere in Gesù a un Dio che
esce all’incontro di cuori pronti a riceverlo
senza importare dove si trovano.
Lui non rifiuta chi teme Dio. Quelli che si
credono ‘consacrati’ devono rallegrarsi di
chiamare i peccatori al pentimento come
faceva Gesù.
“Tutto quello che non comprendiamo ora sarà chiarito nel
mondo avvenire. Le cose difficili da capire avranno,
allora, una spiegazione. I misteri della grazia saranno a
noi rivelati. Dove le nostre menti finite discernevano
solamente confusione e promesse infrante, vedremo la piu'
perfetta e bella armonia. Conosceremo che l'amore
infinito aveva ordinato gli incidenti che a noi
sembravano penosi. Man mano che comprendiamo la
tenera cura di Colui che fa in modo che tutte le cose
operino per il nostro bene, ci rallegreremo con
gioia ineffabile e traboccante di gloria.”
(Maranathà!: il Signore viene!, p. 319)
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