Anno Scolastico 2008/2009
I. C. S. Verga
Viagrande
Morgante Arianna
3°B
DONNE:
Un modello di
forza e volontà…
Letteratura:
La figura femminile
nel verismo di
Verga con la
Cavalleria Rusticana
Religione:
La donna
musulmana e la
tradizione del
velo.
Ed. Fisica:
Musica:
Verismo in
Musica :
PIETRO
MASCAGNI.
Storia:
Donne tra la
fine dell’800 e
l’inizio del
900.
LE DONNE:
Un modello di forza e
Volontà…
Grande sportiva dei
nostri giorni: Fiona
May.
1° premio
nobel
donna:Marie
Curie .
Ed. Artistica:
Marilyn Monroe
nell’arte, quadri di
Andy Warhol.
Ed.Tecnica:
Marilyn Monroe
attrice, film e cinema.
Antologia:
Inglese:
Parità salariale
del
lavoro:LILLY
LEDBETTER.
Francese:
Scienze:
Geografia:
Stati Uniti.
Margherita Hack,
professoressa ordinaria di
astronomia. Ha studiato
l’universo e le stelle.
Dacia Maraini,
La lunga vita di
Marianna Ucrìa.
La donna musulmana
e la tradizione del
velo.
Il Corano ha consigliato alle donne di coprirsi tutto il corpo in modo che si
vedono soltanto le mani e il viso, il motivo come spiega il corano è la protezione
per le donne. Ci sono circa un miliardo e due cento mila musulmani nel mondo,
e la metà sono le donne. Donne musulmane dall’Iran, Egitto, Turchia, Malesia,
Asia minore… e ciascuno di loro ha un modo diverso di vestirsi e esprimere su
Hijab. Quindi ogni uno ha una sua interpretazione sul argomento. Se una donna
si trova in Egitto, si farebbe meno notare mettendosi il velo, e il contrario
succede in Europea si farebbe notare molto di più se si mettesse il velo. Quindi
diventa una scelta relativa per le donne.In Iran lo scià ha vietato il velo nel 1936,
nonostante questo tante donne hanno continuato a portarsele il velo. E da circa
trenta anni c’è la legge che vieta uscire in pubblico senza il velo, ma in realtà
non funziona nemmeno questo tipo di provvedimento. Perché nel percorso degli
anni dopo la rivoluzione l’apparenza delle donne sono cambiate e si nota una
trasformazione che cerca di trovare l’equilibrio in una società molti etnica come
l’Iran. I veli cominciano a andare più indietro possibile e gli abiti hanno la
tendenza di diventare più attillate e corte di sempre. I trucchi sempre più pesanti
sono comuni tra le ragazze, le chirurgie plastiche vanno di moda e quindi quella
parte che entra nella proibizione cerca di trovare una via di uscita in altri modi,
si cura almeno quella parte che si può far vedere pur andando oltre i limiti.
SCIENZE…
Margherita Hack
Universo
Margherita Hack:
È stata professoressa ordinaria di astronomia dal 1964 al 1997 Università di
Trieste, dove poi è passata nel ruolo di professore emerito dal 1998. Ha diretto
l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza
internazionale.
Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche[2], Margherita
Hack è stata anche direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di
Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997. È un membro Dell’Accademia
Nazionale dei Licei (socio nazionale nella classe di scienze fisiche matematiche
e naturali; categoria seconda: astronomia, geodesia, geofisica e applicazioni;
sezione A: Astronomia e applicazioni)[3] Ha lavorato presso numerosi
osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi
di lavoro dell‘ESA e della NASA. In Italia, con un'intensa opera di promozione,
ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività
nell'utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale.
Ha pubblicato oltre 250 lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri
sia divulgativi sia di livello universitario. Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe
Piazzi per la ricerca scientifica. Nel 1995 ha ricevuto il Premio Intermazionale
Cortina Ulisseper la divulgazione scientifica.
Margherita Hack nel 1978 fondò la rivista bimensile L’Astronomia il cui primo
numero vide la luce nel novembre del 1979;successivamente, insieme con
Corrado Lamberti, diresse la rivista di divulgazione scientifica e di cultura
astronomica Le Stelle.In segno di apprezzamento per il suo importante
contributo, le è stato anche intitolato asteroide 3558 Hack.
ORIGINE DELL’UNIVERSO
La storia dell'universo secondo la tesi ad oggi più accreditata nella comunità
scientifiche si può far iniziare con un evento spiegato dalla «teoria del Big Bang»,
espressione questa coniata dallo scienziato George Gamov. Secondo tale teoria
l‘universo, durante la sua nascita, da un punto di infinita densità si sarebbe espanso
autogenerandosi (una metafora molto usata, sebbene impropria, per descrivere questo
fenomeno è quella di una colossale esplosione), fenomeno questo detto "Big Bang".
Una delle prove a sostegno di questa ipotesi è la radiazione diffusa che ancora
persiste dall'ipotetico inizio dell'universo.Lo stato della materia prima del Big Bang non
è descrivibile in termini fisici, trovandosi essa in uno stato chiamato dai fisici
“singolarità".Mentre le ipotesi sul futuro dell’universo variano dall‘espansione illimitata
ad un fenomeno oscillante di espansione-contrazione, possibile conseguenza di un
universo chiuso, niente è dato sapere sul prima del Big Bang: probabilmente il tempo è
nato in quel momento.L'interpretazione sulle origini dell'universo è una questione al
confine tra scienza e filosofia: la possibilità di una validaziione empirica delle varie
ipotesi risulta spesso ardua se non impossibile. Alcune di queste teorie postualano cicli
infiniti di morte e rinascite dell'universo, altre addirittura postulano l'esistenza non
solo del nostro ma di altri universi.Prima di svilupparsi in una scienza, la cosmologia era
considerata una sotto branca della filosofia. Anche le religioni, intese come
cosmogeniecercarono di dare una risposta alla grande questione dell'origine del cosmo,
elaborando grandi costruzioni fantastiche di tipo mitologico.
Il sistema solare comprende:
•Una stella (il sole);
•8 pianeti (Mercurio,Venere,Terra,Marte,Giove,Saturno,Urano,Nettuno);
•3 pianeti nani (Plutone,Ceres,Eris);
•Almeno 54 satelliti principali;
•Migliaia di asteroidi;
•Una grande quantità di frammenti rocciosi,ammassi di ghiaccio.
Leggi che regolano i moti dei
pianeti
Leggi gi Klepero
Legge di Newton
F=G(m1*m2)/ d2
“Due corpi, rispettivamente
di massa m1 ed m2, si
attraggono con una forza di
intensità direttamente
proporzionale alle masse ed
inversamente proporzionale
al quadrato della distanza
che li separa."
Marilyn Monroe
nell’arte: quadri
di Andy Warhol…
Marilyn Monroe
attrice, film e
cinema…
Andy Warhol nasce nel 1928 a Pitttsburgh, figlio di una coppia di immigranti cecoslovacchi. Dal 1945
al 1949 studia arte presso il Carnegie Institute of Technology. Nel 1950 inizia a lavorare come
grafico pubblicitario a New York.È nel 1960 che A.W. intrapprende la sua carriera artistica, che in
brevissimo tempo lo porterà ad essere la personalità di spicco della Pop Art americana. Nell'universo
"warholiano" così legato alla cultura di massa, non poteva mancare il cinema e cioè Hollywood e le sue
stars.La mitologia, che i mass media generano, trova nella star cinematograficha la sua incarnazione
più suggestiva, soprattutto in anni in cui la TV non aveva ancora imposto i propri divi. Raramente
interviene con il colore; più spesso, l'immagine viene lasciata in bianco e nero, mentre cambia il colore
dello sfondo. Ecco allora i divi di Hollywood: Warren Beatty, Nathalie Wood, Marlon Brando, Elvis
Presley, Marilyn Monroe. I ritratti di Marilyn Monroe sono al pari delle "Campbell' Soup Cans" le
opere più note di Andy Warhol, quelle che identificano più facilmente l' artista. Il volto dell' attrice
viene trattato con diverse combinazioni di colori, ed è, anzi, solo il colore ad identificare i ritratti.
Marilyn Monroe è trattata come un' icona predisposta all' adorazione feticistica, esattamente come i
ruoli che le riservava il cinema, o meglio, come si dice oggi, "l' azienda Hollywood".Il mito "Marilyn" è
diventato tale dopo il suo suicidio, ed è stata, forse, la frattura tra immagine pubblica e vita privata
a spingere l' attrice verso la morte, estremo bisogno di autenticità in un universo di bugie, come
doveva essere a quel tempo Hollywood. Warhol realizza queste opere pochi giorni dopo il suicidio dell'
attrice, sull'onda della grande emozione che si andava diffondendo nel mondo. La "Marilyn Monroe" di
Warhol è l' immagine di una donna morta perché non riusciva più ad identificarsi nello stereotipo di se
stessa. In queste opere è impossibile non cogliere la denuncia e la protesta, espressa con il semplice
replicare l' espressione radiosa e un po' assente dell' attrice.
Marilyn Monroe attrice, film e cinema…
Marilyn Monroe, nome d’arte di Norma Jeane Baker (Los Angeles, 1giugno1926 –
Los Angeles, 4 Agosto 1962), è stata un’attrice statunitense.
Il suo mito supera di gran lunga il, pur apprezzato, talento artistico di un'attrice
sicuramente fuori dal comune, un "sogno proibito" per milioni di appassionati di
cinema. Il fascino che emanava dal grande schermo e dalle copertine in carta
patinata ha contribuito a farne un sex symbol fuori da ogni tempo; la fragilità che
ha contraddistinto la sua esistenza (per molti versi tumultuosa e culminata in una
morte tanto prematura quanto misteriosa) l'ha resa una vera e propria icona della
cultura pop.È stata anche una cantante dalle doti non particolarmente eccelse ma
con un timbro vocale in grado di affascinare l'ascoltatore. Fra i suoi successi,
quasi tutti inseriti nel contesto dei film da lei interpretati, vi è anche la celeberrima
My Heart Belongs To Daddy di Cole Porter. Altri grandi successi canori di Marilyn
furono Bye Bye Baby, cantata nel film Gli uomini preferiscono le bionde, e I Wanna
be loved by you, cantata nel film A qualcuno piace caldo. La Marilyn cantante sarà
tuttavia ricordata più che altro per l'intervento canoro - immortalato in un
enigmatico quanto affascinante filmato video in bianco e nero con l'artista
illuminata da un semplice occhio di bue - al party di compleanno del presidente
Kennedy, quando intonò - con fare malizioso ed ammiccante - Happy Birthday,
Mister President.
Gli studi sul fenomeno delle immagini in movimento risalgono al XIX secolo.
Attraverso la proiezione di una serie di immagini a brevissimi intervalli regolari
si venne a sfruttare il fenomeno della persistenza dell’immagine sulla retina
dell’occhio tale da sembrare l’immagine in movimento1895 i fratelli Louis e
August Lumiere a Parigi presentano i loro due brevi
filmati L’uscita dalle officine Lumiere e L’arrivo del treno. Il cinema è una
forma d‘arte moderna nata alla fine del diciannovesimo secolo, nota anche
come la settima arte. La rapida successione di immagini che contengono una
ripresa frazionata della medesima azione è alla base di quella illusione ottica
che noi conosciamo con il nome di cinema. primi rudimentali esempi di
cinematografia erano semplici sviluppi della lanterna magica e strumenti ottici
simili, che potevano essere usati per proiettare immagini ferme per fare in
modo che l'occhio umano percepisse il movimento tramite la loro successione
rapida. Naturalmente, le immagini usate per simili strumenti dovevano essere
scelte e preparate con cura per raggiungere l'effetto desiderato. Usando
immagini simili tra loro, ma con lievi differenze, si poteva trasmettere alla
percezione del pubblico l'effetto del movimento. Il principio è ancora oggi
quello applicato nel campo dell‘animazione.
La Cavalleria Rusticana in musica:
Pietro Mascagni.
La Cavalleria Rusticana in musica:Pietro Mascagni.
Cavalleria rusticana è un‘opera in un unico atto di Pietro Mascagni, andata in
scena per la prima volta il 17 maggio 1889 al Teatro Costanzi di Roma, su
libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella
omonima di Giovanni Verga.
Spesso. Viene spesso rappresentata a teatro, insieme a un'altra opera
breve, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Iniziatore di questo singolare
abbinamento fu lo stesso Pietro Mascagni, che nel 1926, al Teatro alla
Scala di Milano, diresse, nella stessa sera, entrambe le opere. In passato
la Cavalleria rusticana veniva talvolta eseguita insieme a Zanetto, opera
dello stesso compositore.
Pietro Mascagni nasce a Livorno il 7 dicembre 1863. Il padre è proprietario di un
forno sotto la casa dove abita. Nel 1873 muore la madre, e Pietro, il più desideroso
di apprendere tra i cinque figli, viene avviato agli studi ginnasiali. In seguito, il
giovane che sogna di fare il compositore, affianca agli studi umanistici quelli musicali:
studia pianoforte e canta come contralto nella Schola Cantorum della chiesa di San
Benedetto e, tre anni dopo, intraprende studi musicali più regolari e diviene allievo di
Alfredo Soffredini, fondatore dell'Istituto Musicale Livornese. Nel 1881 viene
eseguita a Livorno la sua cantata "In filanda" a quattro voci soliste e a piena
orchestra e scrive la cantata "Alla gioia" sul testo di Schiller tradotto da Andrea
Maffei . Nel 1890 "Cavalleria Rusticana" debutta al Teatro Costanzi di Roma
ottenendo un clamoroso successo di pubblico che si rinnovò ben presto in molti teatri
italiani e stranieri. come "L'Amico Fritz", l'anno dopo, Nel 1892, alla Pergola di
Firenze, va in scena "I Rantzau" e nel 1895, alla Scala, si rappresenta "Guglielmo
Ratcliff" tragedia in quattro atti di Heine, sul podio come direttore lo stesso
Mascagni. Nel 1900, in marzo, Mascagni è a Pietroburgo. A giugno dirige a Pesaro
"La Gavotta delle Bambole" per orchestra d'archi. Il 9 agosto è invece sul podio al
Pantheon di Roma per i solenni funerali del Re Umberto I. Da concerto a concerto,
Mascagni, compone, dirige e rappresenta opere nei maggiori teatri d'Italia,d'Europa,
negli Stati Uniti e nel Sud America. Nel 1927 Mascagni viene delegato dal Governo a
rappresentare l'Italia in occasione delle celebrazioni organizzate a Vienna per il
centenario della morte di Beethoven. Nel 1940 per il cinquantenario di "Cavalleria
Rusticana" Mascagni utilizzando le nuove tecnologie, incide l'opera in disco
aumentando la sua popolarità. Nel 1945, il 2 agosto, nella camera del suo
appartamento all'Hotel Plaza di Roma (sua residenza stabile dal 1927) Mascagni
muore.
Antologia
Dacia Maraini: La lunga vita
di Marianna Ucria…
Dacia Maraini: La lunga vita di Marianna Ucria…
A 18 anni Dacia raggiunse il padre a Roma dove riscosse il suo primo successo con il romanzo La
vacanza .Seguono Letà del malessere, A memoria, Memorie di una ladra, Donna in guerra, Il treno di
Helsinki, Isolina, Premio Fregene, La lunga vita di Marianna Ucrià, Premio Campiello; Libro dell'Anno
1990), Bagheria, Voci, Un clandestino a bordo, Dolce per se, e la raccolta di racconti Buio che ha vinto
il Premio Strega. Nel 2001 ha pubblicato La nave per Kobe, in cui rievoca l'esperienza infantile della
prigionia in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni. Nel
2004 è la volta di Colomba. Nel 2008 pubblica Il treno dell’ultima notte. Si è occupata anche molto di
teatro; nel 1973 ha fondato a Roma con Maricla Boggio, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto
soltanto da donne. Ha scritto più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all'estero, tra cui
ricordiamo Menofesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente.
La lunga vita di Marianna Ucrìa è un romanzo di Dacia Maraini pubblicato nel 1990.
Fin dalle sue prime pagine il romanzo immerge il lettore nel clima cupo e pieno di
contraddizioni della Sicilia del Settecento. Mentre in Europa trionfa il Secolo dei
Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni
d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia
degli Ucrìa. “Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che
le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…”,
è questo il motto della discendenza Ucrìa, che in questo modo è riuscita ad
imparentarsi per via femminile con le più grandi famiglie palermitane. Marianna,
costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, investita “con rimproveri e
proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di “mugghieri” (moglie), sembra all’inizio
destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa
menomazione trarrà la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità
che la circonda.
LETTERATURA
La figura femminile nel verismo
di Verga, la Cavalleria
Rusticana.
Cavalleria Rusticana- Giovanni Verga
Giovanni Verga nacque il 2 settembre del 1840 a Catania. Il
padre, Giovanni Battista, era di Vizzini, dove la famiglia Verga
aveva delle proprietà, e discendeva dal ramo cadetto di una
famiglia alla quale appartenevano i baroni di Fontanablanca; la
madre si chiamava Caterina Di Mauro e apparteneva ad una
famiglia borghese di Catania. Il piccolo Giovanni fu registrato
all'anagrafe di Catania, tuttavia alcuni sostengono che sia nato
in contrada Tiepidi, nel territorio di Licodia Eubea nei pressi di
Vizzini, dove la famiglia si trovava per evitare l‘’epidemia di
peste che affliggeva Catania[1].
La Cavalleria rusticana appartiene alla raccolta “Vita dei
Campi", la quale è stata la prima pubblicazione di Giovani
Verga, nel 1880. È una storia d'amore e di gelosie, ambientata
in un paese della Sicilia Orientale, nel secondo ottocento.
Turiddu torna al suo paese dal servizio militare, sfoggiando
un'uniforme da bersagliere che gli procura grande
ammirazione da parte dei paesani. Tuttavia, viene a scoprire
che la sua ragazza di una volta è oramai fidanzata con un
altro. A questo punto il duello che vedrà soccombere il
malcapitato Turiddu è inevitabile.
Donne tra la fine dell’800 e
l’inizio del 900:
“SUFFRAGETTE”
Il notevole e crescente benessere cambiò radicalmente la vita delle donne. Sin dai
primi anni del novecento, dall'Inghilterra si affermò il movimento femminile che
ebbe i suoi maggiori successi quando Emmeline Pankhurst fondò, nel 1903, la
Women's Social and Political Union (WSPU),(Unione sociale e politica delle donne)
con il preciso intento di far ottenere alle donne il diritto di voto politico poiché
era concesso solo agli uomini tranne che per le elezioni ai consigli municipali e per
le elezioni di contea. Le donne volevano poter insegnare nelle scuole superiori,
l'uguaglianza dei diritti civili, svolgere le stesse professioni degli uomini e
soprattutto godere del diritto elettorale o di suffragio,termine dal quale deriva
appunto il nome con il quale si era soliti indicare le partecipanti al movimento.
Negli Stati Uniti, dove dal 1869 si verificavano movimenti analoghi, le donne
riuscirono a ottenere il suffragio nel 1920, in Germania nel 1919, in Francia nel
1945 e in Italia nel 1946.
1° Nobel Donna: Marie Curie
1° Nobel Donna: Marie Curie
Marie Curie (nomine polonese: Maria Skłodowska-Curie)
esseva un physica francese de origine polonese (Varsovia,
1867 – , 1934).
Illa discoperiva le radioactivitate del Thorium e isolava le
Radium.
Illa ganiava le Premio Nobel pro Physica in 1903, e le pro
Chimia in 1911.
Parità salariale del lavoro: LILLY
LEDBETTER
Parità salariale del lavoro: LILLY LEDBETTER
The Lilly Ledbetter Fair Pay Act of 2009 is an Act of Congress enacted by the 111th
United States Congress and signed into law by President Barack Obama on January 29,
2009.
The bill amends the Civil Rights Act of 1964 stating that the 180-day statute of
limitations for filing an equal-pay lawsuit regarding pay discrimination resets with each
new discriminatory paycheck. The law was a direct answer to the Ledbetter v.
Goodyear Tire & Rubber Co., 550 U.S. 618 (2007), a U.S. Supreme Court decision
holding that the statute of limitations for presenting an equal-pay lawsuit begins at the
date the pay was agreed upon, not at the date of the most recent paycheck, as a
lower court had ruled.
A first bill to amend the statutory limitations period and supersede the Ledbetter
decision was introduced in the 110th United States Congress but was never enacted, as
after having been passed by the House it failed to survive a cloture vote in the Senate
due to the opposition of most of the Republican Senators.
During the campaign for the 2008 elections, the Democrats criticized Republicans for
defeating the 2007 version of the bill, citing Republican presidential candidate John
McCain's opposition. Then-candidate Barack Obama supported the bill.[1]
A new version of the bill was eventually re-introduced in the first session of the 111th
United States Congress, obtaining this time the necessary support to pass cloture. The
bill was then brought to the attention of the President and became the first act of
congress signed by the new President Obama since his assumption of office on January
20.
STATI UNITI
STATI UNITI
La struttura geo-morfologica degli Stati Uniti è caratterizzata
dalla presenza di due sistemi montuosi (quello dei monti Appalachi a
est e quello delle Montagne Rocciose a ovest) allineati da nord a
sud, e di un vasto insieme di pianure nella parte centrale.
Il periodo di calma geologica ebbe termine quando i continenti
dell'America settentrionale e dell'Europa entrarono in collisione nel
primo periodo della formazione dei fossili, il Carbonifero, in seguito
al quale i continenti americani si scontrarono con quello africano.
Questa collisione determinò la deriva della massa continentale verso
ovest con una conseguente espansione dell'oceano Atlantico e un
periodo di calma geologica che interessò nuovamente le aree
orientali degli Stati Uniti. Il materiale prodotto dall'erosione dei
monti Appalachi si depositò e si accumulò nella regione interna delle
Grandi Pianure e nelle pianure costiere affacciate sull'Atlantico e
sul golfo del Messico. Nel frattempo, la compressione tra la zolla
americana in spostamento verso ovest e la zolla pacifica determinò
la formazione di nuovi sistemi montuosi nella sezione occidentale: le
Montagne Rocciose con i loro altipiani (del Colorado e del Montana)
e le loro catene montuose, come le Black Hills del South Dakota.
Lo slittamento delle rocce lungo le faglie formate da ulteriori
spinte determinò la formazione della Sierra Nevada in California,
dei monti Wasatch nello Utah, delle catene montuose allineate del
Nevada e della Teton Range nel Wyoming. Il suolo dell'Arizona e
dello Utah meridionale si sollevò e i fiumi incisero profondi canyon.
Grande sportiva dei nostri giorni: Fiona
May
Grande sportiva dei nostri giorni: Fiona May
Nata in Gran Bretagna da genitori giamaicani, divenne cittadina italiana per
naturalizzazione dopo il matrimonio con Gianni Iapichino, astista e lunghista toscano,
avvenuto nel 1994. L'esordio in maglia azzurra avvenne nello stesso anno agli Europei
di Helsinki, dove conquistò la medaglia di bronzo.Seguì una carriera ricca di successi,
fra cui un'altra medaglia europea - d'argento - a Budapest nel 1998, 2 medaglie
d'oro mondiali Göteborg nel 1995 ed Edmonton nel 2001, un argento Siviglia 1999, un
bronzo Atene 1997, e due argenti olimpici (Atlanta 1996 e Sydney 2000). Ad Atene
2004 si classificò però solo 28ª, venendo così eliminata in qualificazione.Detiene il
record italiano del salto in lungo, che ha migliorato sette volte fino ad arrivare
all'ultimo proprio in occasione di una medaglia (Budapest '98), con 7,11 m ; ha
stabilito due volte anche il record nel salto triplo fino a portarlo a 14,65 m,
successivamente superato da Magdelin Martinez.
Approfondimento:Salto in lungo
Il salto in lungo è una specialità dell'atletica leggera, in cui gli
atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter
saltare, detta "battuta", cercando di atterrare il più lontano
possibile nella buca riempita di sabbia. La lunghezza del salto
viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto
esatto dove l'atleta ha saltato. Il salto in lungo fa parte dei
salti in estensione come il salto triplo ed è il più naturale.
Come abbiamo visto, le donne hanno dato un contributo superiore
a quello che generalmente si crede, altre importantissime figure
femminili importanti per me non ancora citate, sono:
RITA LEVIMONTALCINI,
scienziata e
senatrice
italiana;
MADONNA,
cantautrice,
attrice ma anche
scrittrice, regista
e produttrice
discografica e
cinematografica
statunitense;
ANNA FRANK,
ragazza ebrea
divenuta un simbolo
per la Shoah;
LOUISA ALCOTT,
scrittrice
statunitense,famo
sa per aver
scritto: Piccole
Donne;
COCO CHANEL,
celebre stilista
francese, ha
rivoluzionato il
concetto di
femminilità;
MADRE TERESA DI
CALCUTTA,religiosa
albanese di fede
cattolica;
Tieni sempre presente…
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia; la tua forza
e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c‘è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c‘è un'altra delusione.
Fino a quando sei vivo, sentiti vivo.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti
si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c‘è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non fermarti mai.
FINE
P.S.: GRAZIE per la vostra attenzione.
(Madre Teresa di Calcutta)
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Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo Statale "G. VERGA"