Anno Scolastico 2008/2009 I. C. S. Verga Viagrande Morgante Arianna 3°B DONNE: Un modello di forza e volontà… Letteratura: La figura femminile nel verismo di Verga con la Cavalleria Rusticana Religione: La donna musulmana e la tradizione del velo. Ed. Fisica: Musica: Verismo in Musica : PIETRO MASCAGNI. Storia: Donne tra la fine dell’800 e l’inizio del 900. LE DONNE: Un modello di forza e Volontà… Grande sportiva dei nostri giorni: Fiona May. 1° premio nobel donna:Marie Curie . Ed. Artistica: Marilyn Monroe nell’arte, quadri di Andy Warhol. Ed.Tecnica: Marilyn Monroe attrice, film e cinema. Antologia: Inglese: Parità salariale del lavoro:LILLY LEDBETTER. Francese: Scienze: Geografia: Stati Uniti. Margherita Hack, professoressa ordinaria di astronomia. Ha studiato l’universo e le stelle. Dacia Maraini, La lunga vita di Marianna Ucrìa. La donna musulmana e la tradizione del velo. Il Corano ha consigliato alle donne di coprirsi tutto il corpo in modo che si vedono soltanto le mani e il viso, il motivo come spiega il corano è la protezione per le donne. Ci sono circa un miliardo e due cento mila musulmani nel mondo, e la metà sono le donne. Donne musulmane dall’Iran, Egitto, Turchia, Malesia, Asia minore… e ciascuno di loro ha un modo diverso di vestirsi e esprimere su Hijab. Quindi ogni uno ha una sua interpretazione sul argomento. Se una donna si trova in Egitto, si farebbe meno notare mettendosi il velo, e il contrario succede in Europea si farebbe notare molto di più se si mettesse il velo. Quindi diventa una scelta relativa per le donne.In Iran lo scià ha vietato il velo nel 1936, nonostante questo tante donne hanno continuato a portarsele il velo. E da circa trenta anni c’è la legge che vieta uscire in pubblico senza il velo, ma in realtà non funziona nemmeno questo tipo di provvedimento. Perché nel percorso degli anni dopo la rivoluzione l’apparenza delle donne sono cambiate e si nota una trasformazione che cerca di trovare l’equilibrio in una società molti etnica come l’Iran. I veli cominciano a andare più indietro possibile e gli abiti hanno la tendenza di diventare più attillate e corte di sempre. I trucchi sempre più pesanti sono comuni tra le ragazze, le chirurgie plastiche vanno di moda e quindi quella parte che entra nella proibizione cerca di trovare una via di uscita in altri modi, si cura almeno quella parte che si può far vedere pur andando oltre i limiti. SCIENZE… Margherita Hack Universo Margherita Hack: È stata professoressa ordinaria di astronomia dal 1964 al 1997 Università di Trieste, dove poi è passata nel ruolo di professore emerito dal 1998. Ha diretto l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale. Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche[2], Margherita Hack è stata anche direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997. È un membro Dell’Accademia Nazionale dei Licei (socio nazionale nella classe di scienze fisiche matematiche e naturali; categoria seconda: astronomia, geodesia, geofisica e applicazioni; sezione A: Astronomia e applicazioni)[3] Ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell‘ESA e della NASA. In Italia, con un'intensa opera di promozione, ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività nell'utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale. Ha pubblicato oltre 250 lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri sia divulgativi sia di livello universitario. Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica. Nel 1995 ha ricevuto il Premio Intermazionale Cortina Ulisseper la divulgazione scientifica. Margherita Hack nel 1978 fondò la rivista bimensile L’Astronomia il cui primo numero vide la luce nel novembre del 1979;successivamente, insieme con Corrado Lamberti, diresse la rivista di divulgazione scientifica e di cultura astronomica Le Stelle.In segno di apprezzamento per il suo importante contributo, le è stato anche intitolato asteroide 3558 Hack. ORIGINE DELL’UNIVERSO La storia dell'universo secondo la tesi ad oggi più accreditata nella comunità scientifiche si può far iniziare con un evento spiegato dalla «teoria del Big Bang», espressione questa coniata dallo scienziato George Gamov. Secondo tale teoria l‘universo, durante la sua nascita, da un punto di infinita densità si sarebbe espanso autogenerandosi (una metafora molto usata, sebbene impropria, per descrivere questo fenomeno è quella di una colossale esplosione), fenomeno questo detto "Big Bang". Una delle prove a sostegno di questa ipotesi è la radiazione diffusa che ancora persiste dall'ipotetico inizio dell'universo.Lo stato della materia prima del Big Bang non è descrivibile in termini fisici, trovandosi essa in uno stato chiamato dai fisici “singolarità".Mentre le ipotesi sul futuro dell’universo variano dall‘espansione illimitata ad un fenomeno oscillante di espansione-contrazione, possibile conseguenza di un universo chiuso, niente è dato sapere sul prima del Big Bang: probabilmente il tempo è nato in quel momento.L'interpretazione sulle origini dell'universo è una questione al confine tra scienza e filosofia: la possibilità di una validaziione empirica delle varie ipotesi risulta spesso ardua se non impossibile. Alcune di queste teorie postualano cicli infiniti di morte e rinascite dell'universo, altre addirittura postulano l'esistenza non solo del nostro ma di altri universi.Prima di svilupparsi in una scienza, la cosmologia era considerata una sotto branca della filosofia. Anche le religioni, intese come cosmogeniecercarono di dare una risposta alla grande questione dell'origine del cosmo, elaborando grandi costruzioni fantastiche di tipo mitologico. Il sistema solare comprende: •Una stella (il sole); •8 pianeti (Mercurio,Venere,Terra,Marte,Giove,Saturno,Urano,Nettuno); •3 pianeti nani (Plutone,Ceres,Eris); •Almeno 54 satelliti principali; •Migliaia di asteroidi; •Una grande quantità di frammenti rocciosi,ammassi di ghiaccio. Leggi che regolano i moti dei pianeti Leggi gi Klepero Legge di Newton F=G(m1*m2)/ d2 “Due corpi, rispettivamente di massa m1 ed m2, si attraggono con una forza di intensità direttamente proporzionale alle masse ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza che li separa." Marilyn Monroe nell’arte: quadri di Andy Warhol… Marilyn Monroe attrice, film e cinema… Andy Warhol nasce nel 1928 a Pitttsburgh, figlio di una coppia di immigranti cecoslovacchi. Dal 1945 al 1949 studia arte presso il Carnegie Institute of Technology. Nel 1950 inizia a lavorare come grafico pubblicitario a New York.È nel 1960 che A.W. intrapprende la sua carriera artistica, che in brevissimo tempo lo porterà ad essere la personalità di spicco della Pop Art americana. Nell'universo "warholiano" così legato alla cultura di massa, non poteva mancare il cinema e cioè Hollywood e le sue stars.La mitologia, che i mass media generano, trova nella star cinematograficha la sua incarnazione più suggestiva, soprattutto in anni in cui la TV non aveva ancora imposto i propri divi. Raramente interviene con il colore; più spesso, l'immagine viene lasciata in bianco e nero, mentre cambia il colore dello sfondo. Ecco allora i divi di Hollywood: Warren Beatty, Nathalie Wood, Marlon Brando, Elvis Presley, Marilyn Monroe. I ritratti di Marilyn Monroe sono al pari delle "Campbell' Soup Cans" le opere più note di Andy Warhol, quelle che identificano più facilmente l' artista. Il volto dell' attrice viene trattato con diverse combinazioni di colori, ed è, anzi, solo il colore ad identificare i ritratti. Marilyn Monroe è trattata come un' icona predisposta all' adorazione feticistica, esattamente come i ruoli che le riservava il cinema, o meglio, come si dice oggi, "l' azienda Hollywood".Il mito "Marilyn" è diventato tale dopo il suo suicidio, ed è stata, forse, la frattura tra immagine pubblica e vita privata a spingere l' attrice verso la morte, estremo bisogno di autenticità in un universo di bugie, come doveva essere a quel tempo Hollywood. Warhol realizza queste opere pochi giorni dopo il suicidio dell' attrice, sull'onda della grande emozione che si andava diffondendo nel mondo. La "Marilyn Monroe" di Warhol è l' immagine di una donna morta perché non riusciva più ad identificarsi nello stereotipo di se stessa. In queste opere è impossibile non cogliere la denuncia e la protesta, espressa con il semplice replicare l' espressione radiosa e un po' assente dell' attrice. Marilyn Monroe attrice, film e cinema… Marilyn Monroe, nome d’arte di Norma Jeane Baker (Los Angeles, 1giugno1926 – Los Angeles, 4 Agosto 1962), è stata un’attrice statunitense. Il suo mito supera di gran lunga il, pur apprezzato, talento artistico di un'attrice sicuramente fuori dal comune, un "sogno proibito" per milioni di appassionati di cinema. Il fascino che emanava dal grande schermo e dalle copertine in carta patinata ha contribuito a farne un sex symbol fuori da ogni tempo; la fragilità che ha contraddistinto la sua esistenza (per molti versi tumultuosa e culminata in una morte tanto prematura quanto misteriosa) l'ha resa una vera e propria icona della cultura pop.È stata anche una cantante dalle doti non particolarmente eccelse ma con un timbro vocale in grado di affascinare l'ascoltatore. Fra i suoi successi, quasi tutti inseriti nel contesto dei film da lei interpretati, vi è anche la celeberrima My Heart Belongs To Daddy di Cole Porter. Altri grandi successi canori di Marilyn furono Bye Bye Baby, cantata nel film Gli uomini preferiscono le bionde, e I Wanna be loved by you, cantata nel film A qualcuno piace caldo. La Marilyn cantante sarà tuttavia ricordata più che altro per l'intervento canoro - immortalato in un enigmatico quanto affascinante filmato video in bianco e nero con l'artista illuminata da un semplice occhio di bue - al party di compleanno del presidente Kennedy, quando intonò - con fare malizioso ed ammiccante - Happy Birthday, Mister President. Gli studi sul fenomeno delle immagini in movimento risalgono al XIX secolo. Attraverso la proiezione di una serie di immagini a brevissimi intervalli regolari si venne a sfruttare il fenomeno della persistenza dell’immagine sulla retina dell’occhio tale da sembrare l’immagine in movimento1895 i fratelli Louis e August Lumiere a Parigi presentano i loro due brevi filmati L’uscita dalle officine Lumiere e L’arrivo del treno. Il cinema è una forma d‘arte moderna nata alla fine del diciannovesimo secolo, nota anche come la settima arte. La rapida successione di immagini che contengono una ripresa frazionata della medesima azione è alla base di quella illusione ottica che noi conosciamo con il nome di cinema. primi rudimentali esempi di cinematografia erano semplici sviluppi della lanterna magica e strumenti ottici simili, che potevano essere usati per proiettare immagini ferme per fare in modo che l'occhio umano percepisse il movimento tramite la loro successione rapida. Naturalmente, le immagini usate per simili strumenti dovevano essere scelte e preparate con cura per raggiungere l'effetto desiderato. Usando immagini simili tra loro, ma con lievi differenze, si poteva trasmettere alla percezione del pubblico l'effetto del movimento. Il principio è ancora oggi quello applicato nel campo dell‘animazione. La Cavalleria Rusticana in musica: Pietro Mascagni. La Cavalleria Rusticana in musica:Pietro Mascagni. Cavalleria rusticana è un‘opera in un unico atto di Pietro Mascagni, andata in scena per la prima volta il 17 maggio 1889 al Teatro Costanzi di Roma, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Spesso. Viene spesso rappresentata a teatro, insieme a un'altra opera breve, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Iniziatore di questo singolare abbinamento fu lo stesso Pietro Mascagni, che nel 1926, al Teatro alla Scala di Milano, diresse, nella stessa sera, entrambe le opere. In passato la Cavalleria rusticana veniva talvolta eseguita insieme a Zanetto, opera dello stesso compositore. Pietro Mascagni nasce a Livorno il 7 dicembre 1863. Il padre è proprietario di un forno sotto la casa dove abita. Nel 1873 muore la madre, e Pietro, il più desideroso di apprendere tra i cinque figli, viene avviato agli studi ginnasiali. In seguito, il giovane che sogna di fare il compositore, affianca agli studi umanistici quelli musicali: studia pianoforte e canta come contralto nella Schola Cantorum della chiesa di San Benedetto e, tre anni dopo, intraprende studi musicali più regolari e diviene allievo di Alfredo Soffredini, fondatore dell'Istituto Musicale Livornese. Nel 1881 viene eseguita a Livorno la sua cantata "In filanda" a quattro voci soliste e a piena orchestra e scrive la cantata "Alla gioia" sul testo di Schiller tradotto da Andrea Maffei . Nel 1890 "Cavalleria Rusticana" debutta al Teatro Costanzi di Roma ottenendo un clamoroso successo di pubblico che si rinnovò ben presto in molti teatri italiani e stranieri. come "L'Amico Fritz", l'anno dopo, Nel 1892, alla Pergola di Firenze, va in scena "I Rantzau" e nel 1895, alla Scala, si rappresenta "Guglielmo Ratcliff" tragedia in quattro atti di Heine, sul podio come direttore lo stesso Mascagni. Nel 1900, in marzo, Mascagni è a Pietroburgo. A giugno dirige a Pesaro "La Gavotta delle Bambole" per orchestra d'archi. Il 9 agosto è invece sul podio al Pantheon di Roma per i solenni funerali del Re Umberto I. Da concerto a concerto, Mascagni, compone, dirige e rappresenta opere nei maggiori teatri d'Italia,d'Europa, negli Stati Uniti e nel Sud America. Nel 1927 Mascagni viene delegato dal Governo a rappresentare l'Italia in occasione delle celebrazioni organizzate a Vienna per il centenario della morte di Beethoven. Nel 1940 per il cinquantenario di "Cavalleria Rusticana" Mascagni utilizzando le nuove tecnologie, incide l'opera in disco aumentando la sua popolarità. Nel 1945, il 2 agosto, nella camera del suo appartamento all'Hotel Plaza di Roma (sua residenza stabile dal 1927) Mascagni muore. Antologia Dacia Maraini: La lunga vita di Marianna Ucria… Dacia Maraini: La lunga vita di Marianna Ucria… A 18 anni Dacia raggiunse il padre a Roma dove riscosse il suo primo successo con il romanzo La vacanza .Seguono Letà del malessere, A memoria, Memorie di una ladra, Donna in guerra, Il treno di Helsinki, Isolina, Premio Fregene, La lunga vita di Marianna Ucrià, Premio Campiello; Libro dell'Anno 1990), Bagheria, Voci, Un clandestino a bordo, Dolce per se, e la raccolta di racconti Buio che ha vinto il Premio Strega. Nel 2001 ha pubblicato La nave per Kobe, in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni. Nel 2004 è la volta di Colomba. Nel 2008 pubblica Il treno dell’ultima notte. Si è occupata anche molto di teatro; nel 1973 ha fondato a Roma con Maricla Boggio, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto soltanto da donne. Ha scritto più di sessanta testi teatrali rappresentati in Italia e all'estero, tra cui ricordiamo Menofesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente. La lunga vita di Marianna Ucrìa è un romanzo di Dacia Maraini pubblicato nel 1990. Fin dalle sue prime pagine il romanzo immerge il lettore nel clima cupo e pieno di contraddizioni della Sicilia del Settecento. Mentre in Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa. “Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…”, è questo il motto della discendenza Ucrìa, che in questo modo è riuscita ad imparentarsi per via femminile con le più grandi famiglie palermitane. Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, investita “con rimproveri e proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di “mugghieri” (moglie), sembra all’inizio destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda. LETTERATURA La figura femminile nel verismo di Verga, la Cavalleria Rusticana. Cavalleria Rusticana- Giovanni Verga Giovanni Verga nacque il 2 settembre del 1840 a Catania. Il padre, Giovanni Battista, era di Vizzini, dove la famiglia Verga aveva delle proprietà, e discendeva dal ramo cadetto di una famiglia alla quale appartenevano i baroni di Fontanablanca; la madre si chiamava Caterina Di Mauro e apparteneva ad una famiglia borghese di Catania. Il piccolo Giovanni fu registrato all'anagrafe di Catania, tuttavia alcuni sostengono che sia nato in contrada Tiepidi, nel territorio di Licodia Eubea nei pressi di Vizzini, dove la famiglia si trovava per evitare l‘’epidemia di peste che affliggeva Catania[1]. La Cavalleria rusticana appartiene alla raccolta “Vita dei Campi", la quale è stata la prima pubblicazione di Giovani Verga, nel 1880. È una storia d'amore e di gelosie, ambientata in un paese della Sicilia Orientale, nel secondo ottocento. Turiddu torna al suo paese dal servizio militare, sfoggiando un'uniforme da bersagliere che gli procura grande ammirazione da parte dei paesani. Tuttavia, viene a scoprire che la sua ragazza di una volta è oramai fidanzata con un altro. A questo punto il duello che vedrà soccombere il malcapitato Turiddu è inevitabile. Donne tra la fine dell’800 e l’inizio del 900: “SUFFRAGETTE” Il notevole e crescente benessere cambiò radicalmente la vita delle donne. Sin dai primi anni del novecento, dall'Inghilterra si affermò il movimento femminile che ebbe i suoi maggiori successi quando Emmeline Pankhurst fondò, nel 1903, la Women's Social and Political Union (WSPU),(Unione sociale e politica delle donne) con il preciso intento di far ottenere alle donne il diritto di voto politico poiché era concesso solo agli uomini tranne che per le elezioni ai consigli municipali e per le elezioni di contea. Le donne volevano poter insegnare nelle scuole superiori, l'uguaglianza dei diritti civili, svolgere le stesse professioni degli uomini e soprattutto godere del diritto elettorale o di suffragio,termine dal quale deriva appunto il nome con il quale si era soliti indicare le partecipanti al movimento. Negli Stati Uniti, dove dal 1869 si verificavano movimenti analoghi, le donne riuscirono a ottenere il suffragio nel 1920, in Germania nel 1919, in Francia nel 1945 e in Italia nel 1946. 1° Nobel Donna: Marie Curie 1° Nobel Donna: Marie Curie Marie Curie (nomine polonese: Maria Skłodowska-Curie) esseva un physica francese de origine polonese (Varsovia, 1867 – , 1934). Illa discoperiva le radioactivitate del Thorium e isolava le Radium. Illa ganiava le Premio Nobel pro Physica in 1903, e le pro Chimia in 1911. Parità salariale del lavoro: LILLY LEDBETTER Parità salariale del lavoro: LILLY LEDBETTER The Lilly Ledbetter Fair Pay Act of 2009 is an Act of Congress enacted by the 111th United States Congress and signed into law by President Barack Obama on January 29, 2009. The bill amends the Civil Rights Act of 1964 stating that the 180-day statute of limitations for filing an equal-pay lawsuit regarding pay discrimination resets with each new discriminatory paycheck. The law was a direct answer to the Ledbetter v. Goodyear Tire & Rubber Co., 550 U.S. 618 (2007), a U.S. Supreme Court decision holding that the statute of limitations for presenting an equal-pay lawsuit begins at the date the pay was agreed upon, not at the date of the most recent paycheck, as a lower court had ruled. A first bill to amend the statutory limitations period and supersede the Ledbetter decision was introduced in the 110th United States Congress but was never enacted, as after having been passed by the House it failed to survive a cloture vote in the Senate due to the opposition of most of the Republican Senators. During the campaign for the 2008 elections, the Democrats criticized Republicans for defeating the 2007 version of the bill, citing Republican presidential candidate John McCain's opposition. Then-candidate Barack Obama supported the bill.[1] A new version of the bill was eventually re-introduced in the first session of the 111th United States Congress, obtaining this time the necessary support to pass cloture. The bill was then brought to the attention of the President and became the first act of congress signed by the new President Obama since his assumption of office on January 20. STATI UNITI STATI UNITI La struttura geo-morfologica degli Stati Uniti è caratterizzata dalla presenza di due sistemi montuosi (quello dei monti Appalachi a est e quello delle Montagne Rocciose a ovest) allineati da nord a sud, e di un vasto insieme di pianure nella parte centrale. Il periodo di calma geologica ebbe termine quando i continenti dell'America settentrionale e dell'Europa entrarono in collisione nel primo periodo della formazione dei fossili, il Carbonifero, in seguito al quale i continenti americani si scontrarono con quello africano. Questa collisione determinò la deriva della massa continentale verso ovest con una conseguente espansione dell'oceano Atlantico e un periodo di calma geologica che interessò nuovamente le aree orientali degli Stati Uniti. Il materiale prodotto dall'erosione dei monti Appalachi si depositò e si accumulò nella regione interna delle Grandi Pianure e nelle pianure costiere affacciate sull'Atlantico e sul golfo del Messico. Nel frattempo, la compressione tra la zolla americana in spostamento verso ovest e la zolla pacifica determinò la formazione di nuovi sistemi montuosi nella sezione occidentale: le Montagne Rocciose con i loro altipiani (del Colorado e del Montana) e le loro catene montuose, come le Black Hills del South Dakota. Lo slittamento delle rocce lungo le faglie formate da ulteriori spinte determinò la formazione della Sierra Nevada in California, dei monti Wasatch nello Utah, delle catene montuose allineate del Nevada e della Teton Range nel Wyoming. Il suolo dell'Arizona e dello Utah meridionale si sollevò e i fiumi incisero profondi canyon. Grande sportiva dei nostri giorni: Fiona May Grande sportiva dei nostri giorni: Fiona May Nata in Gran Bretagna da genitori giamaicani, divenne cittadina italiana per naturalizzazione dopo il matrimonio con Gianni Iapichino, astista e lunghista toscano, avvenuto nel 1994. L'esordio in maglia azzurra avvenne nello stesso anno agli Europei di Helsinki, dove conquistò la medaglia di bronzo.Seguì una carriera ricca di successi, fra cui un'altra medaglia europea - d'argento - a Budapest nel 1998, 2 medaglie d'oro mondiali Göteborg nel 1995 ed Edmonton nel 2001, un argento Siviglia 1999, un bronzo Atene 1997, e due argenti olimpici (Atlanta 1996 e Sydney 2000). Ad Atene 2004 si classificò però solo 28ª, venendo così eliminata in qualificazione.Detiene il record italiano del salto in lungo, che ha migliorato sette volte fino ad arrivare all'ultimo proprio in occasione di una medaglia (Budapest '98), con 7,11 m ; ha stabilito due volte anche il record nel salto triplo fino a portarlo a 14,65 m, successivamente superato da Magdelin Martinez. Approfondimento:Salto in lungo Il salto in lungo è una specialità dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter saltare, detta "battuta", cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia. La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l'atleta ha saltato. Il salto in lungo fa parte dei salti in estensione come il salto triplo ed è il più naturale. Come abbiamo visto, le donne hanno dato un contributo superiore a quello che generalmente si crede, altre importantissime figure femminili importanti per me non ancora citate, sono: RITA LEVIMONTALCINI, scienziata e senatrice italiana; MADONNA, cantautrice, attrice ma anche scrittrice, regista e produttrice discografica e cinematografica statunitense; ANNA FRANK, ragazza ebrea divenuta un simbolo per la Shoah; LOUISA ALCOTT, scrittrice statunitense,famo sa per aver scritto: Piccole Donne; COCO CHANEL, celebre stilista francese, ha rivoluzionato il concetto di femminilità; MADRE TERESA DI CALCUTTA,religiosa albanese di fede cattolica; Tieni sempre presente… Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c‘è una linea di partenza. Dietro ogni successo c‘è un'altra delusione. Fino a quando sei vivo, sentiti vivo. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c‘è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non fermarti mai. FINE P.S.: GRAZIE per la vostra attenzione. (Madre Teresa di Calcutta)