Febbraio 2012
Anno 8
The Schoolpaper
I “fratelli
maggiori”
raccontano”...
Ex alunni (nella foto
Alessandro Cocca e
Matteo Laffi)tornano
al Luini per raccontare la loro esperienza alle scuole
superiori: il premio
Mandelli Fedeli diventa un occasione
per “orientare”.
Servizio a pag.4
Sommario:
“Nuovo Pof, giudichino le
famiglie”
Il 15 novembre Francesco
d’Adamo, autore di Storia
di Iqbal, ha incontrato gli
alunni delle classi seconde e terze. ―Ho deciso di
organizzare questo incontro perché avevo letto alcuni dei suoi libri e li ho
trovati interessanti – spiega Maurizio Galbusera,
docente di Lettere-. Ho
provato a contattarlo via e
-mail e sono riuscito a
portarlo da noi. In realtà
avremmo dovuto prepararci meglio e preparare
domande più interessanti,
ma mi rendo conto che il
tempo è sempre scarso e
quindi le domande sono
state pensate al momento,
non sempre con risultati
felici. I ragazzi si sono
comportati bene e hanno
seguito con molta attenzione le risposte date dallo scrittore‖. Per parteciFrancesco D’Adamo, autore di Storia
pare all’incontro gli studi Iqbal ha raccontato ai ragazzi del
denti hanno pagato una
Luini come nasce un romanzo.
quota di 4 euro.
Eric Nava e
Samuele Brambilla
150 coloratissimi anni in mostra a Velate
2
Effetto Pof: più ore per Ket 3
e Delf
Borse di Studio intitolate a 4
Lina e Anna Maria
Banchi e sedie distrutti, la
maleducazione costa
5
Diario Luini, utile,
ma fragile
6
Gossip: un angelo che aiuta 7
alunni e proff.
Sport: Federico Rossi,
ospite straordinario
A scuola di letteratura
con lo scrittore Francesco d’Adamo
8
Quasi 100 disegni per
celebrare l’Unità. Li
hanno realizzati gli studenti delle classi terze a
TP dello scorso anno
scolastico e l’ Amministrazione comunale ha
deciso di inserirli in un
libretto creato per riunire tutti i lavori dei ragazzi delle nostre scuole dedicati all’Unità
d’Italia. I lavori sono
stati svolti nell’ambito
di un progetto realizzato da Luisa Colombo,
in collaborazione con il
GA99, che nel secondo
quadrimestre dello scorso anno hanno partecipato ad alcune lezioni in
qualità di esperti per parlare con i ragazzi di tecniche artistiche. I lavori
sono stati quindi esposti
ad una mostra in Villa
Scaccabarozzi a Velate,
alla cui inaugurazione ha
partecipato anche il primo cittadino Maria Elena Riva (nella foto con
Luisa Colombo).
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T he Schoolp ap e r
Anno 8
POLITICA Il nuovo POF? Alle famiglie
l’ardua sentenza
Il vicepreside,
Claudio Redaelli
Servizi di
Viktoriya Sylyuk
e
Eleonora Vita
E’ ormai il secondo anno che il nuovo Piano
dell’Offerta formativa è
in vigore: benefici e
punti dubbi sono sotto
gli occhi di tutti, tra adesioni a tutto campo e
polemiche, soprattutto
relative al notevole carico di lavoro che i docenti, già sovraccarichi,
hanno dovuto assumersi
per offrire un’offerta
ancora più ampia alle
famiglie. ―Il P.O.F, o
Piano Dell’Offerta Formativa, è il documento
fondamentale che costituisce l’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche –
spiega il vicepreside
dell’Istituto comprensivo Lina Mandelli, Claudio Redaelli -. Esso si
occupa della progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed
organizzat iva della
scuola‖.
Che vantaggio c'è
nell’avere lo spazio di
50 minuti. Secondo lei
era meglio prima?
Questo lo dovete giudicare voi, perché il Pof,
in sostanza, offre alle
famiglie spazi di 50 minuti moltiplicati per le
ore della settimana. Ossia è avvenuta una riduzione del tempo di ogni
lezione, ma allo stesso
tempo si sono moltiplicate le lezioni. Devono
essere le famiglie a dire
se il Piano soddisfa o
meno. Io del resto osservo un fatto: che la
scuola offre delle ore di
in più coi i docenti per
attività di recupero quali
lo studio assistito.
so lo
l’ isc r iz io ne
all’esame, ma la scuola
fornisce gli insegnanti.
Per il patentino dei ciclomotori le famiglie
pagano
so lt anto
l’iscrizione all’esame e
le relative tasse.
Nel Pof si parla di attività destinate ai disabili, ed in particolare
della creazione del
GLH a partire dal
2001. Che cosè il GLH
e cosa si faceva prima
che questo nascesse?
Il GLH è un gruppo di
lavoro costituito da insegnanti di sostegno,
genitori e figure professionali e ha il compito
di rendere il più cospicuo possibile il lavoro
che si fa con alunni che
sono in una situazione
disagevole. Non e che
prima del 2001 non si
facesse nulla, semplicemente non c’era questo
gruppo di lavoro, che
attualmente fa molto per
i ragazzi con problemi.
Da quest’anno abbiamo anche la IF...
La classe 1F esiste perché nell’anno 2000 sono
nati molti bambini. E
quest’anno ci siamo trovati nella necessità di
formare una sesta prima, formata la quale c’è
stata anche la possibilità
di accogliere alcune delle richieste di alunni
non residenti.
Come vengono finanziati i progetti della
scuola come il Ket, il
Delf, il Pet, o il patentino per i ciclomotori
ecc...?
I corsi di lingue vengono finanziati
dalla
scuola. Le famiglie degli alunni che frequentano i corsi devono pagare
Lo studio assistito serve per recuperare le
materie, ma lei cosa ne
pensa, quali risultati
sono stati ottenuti?
Questo è il secondo
anno che è stato attivato
lo studio assistito. I risultati ottenuti sono da
chiedere alle famiglie.
Sicuramente gli insegnanti dicono che
l’esperienza l’anno
scorso è stata generalmente positiva. Devo
dire che qualche alunno
non se ne è avvantaggiato, ma la maggior
parte dei ragazzi ha raggiunto i suoi obiettivi:
quindi è una esperienza
che abbiamo voluto riproporre.
T he Schoolp ap e r
Anno 8
Più lingue straniere con le lezioni
aggiuntive per le certificazioni
Più lingue straniere con
il nuovo Pof: la riduzione degli spazi orari permette di recuperare tempo per altre ore di lezione, come lo studio assistito o i corsi di Ket, Pet
e Delf.
―Nel Pof vengono riportati tutti gli obiettivi che
la scuola si propone di
raggiungere, quindi anche i progetti relativi
alle lingue—spiega Cristina Maffi, membro
della Commisisone Pof
e docente di Lingua Inglese presso la Scuola
Media Luini -. Questi
progetti sono, soprattutto per quanto riguarda le
terze, il Ket, il Pet e il
Delf. Suddividendo la
cattedra oraria degli insegnanti cioè di 18 ore
in spazi di 50 minuti,
ciascun insegnante svolge 21 lezioni anziché
18. Oltre alle ore curricolari, quindi, gli insegnanti di lingue hanno a
disposizione altri spazi
di lezione da utilizzare
per preparare i ragazzi
di terza al Ket, al Pet e
al Delf. Se non ci fossero questi spazi aggiuntivi, noi non potremmo
offrire ai ragazzi questa
opportunità‖.
Di fatto l’insegnamento
delle lingue straniere
costituisce un punto di
eccellenza per la scuola
che viene ulteriormente
migliorato in seguito
all’inserimento dei corsi
per conseguire le certificazioni. ―Questi attestati
anzitutto certificano che
il livello raggiunto dai
ragazzi è corrispondente
al livello A2 o B1 del
Quadro di Riferimento
Europeo, i ragazzi vengono quindi certificati
con un diploma valido a
livello internazionale e
quindi è una valutazione
indipendente dall’ insegnante– prosegue la docente -. In più fornisce
delle opportunità di studiare meglio e esercitare
di più l’ascolto e il parlato che sono, di solito,
le due abilità che vengono penalizzate a scuola
più spesso‖.
Studiare una lingua non
significa solo imparare
delle parole o ad esprimersi, ma incontrare un
altro mondo e la cultura
del Paese di cui si sta
studiando la lingua.
Quindi studiare una lingua straniera permette
di avere l’opportunità
non solo di esercitarsi a
parlare, ma anche di
vedere come vivono le
persone che parlano
quell’idioma. Lo studio
delle lingue straniere è
importante e prevede, la
possibilità di conoscere
altre culture. Noi viviamo di più in un mondo
aperto, non chiuso, e
quindi ci è necessario
poter incontrare e parla-
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POLITICA
re con persone provenienti da un altro Paese.
Qualcuno pensa anche
ad aumentare il numero
di ore di lingue. ―Per
quanto riguarda il numero di lezioni di lingua
straniera questo dipenderà molto dal numero
di insegnanti che il Ministero ci assegnerà nei Il laboratorio di robotica non
prossimi anni - conclu- si sarebbe potuto fare senza gli
de Maffi –. Come re- spazi orari ridotti.
sponsabile del progetto
della scuola, io sicuramente farò tutto il possibile perché questo ambito così importante
venga valorizzato, anche perché i miei alunni
mi hanno sempre dato
grandi soddisfazioni‖.
Molta fatica per le “educazioni”,
ma ci sta anche il laboratorio
E le materie con meno ore per ogni classe, come
vivono i cambiamenti portati dal nuovo ordinamento orario? Lo chiediamo a Laura Penzo, docente di Tecnologia e Informatica.
Professoressa Penzo, la nuova organizzazione
oraria, in che modo ha modificato la sua organizzazione nella gestione delle sue ore di lezione?
Quest’anno non è cambiato molto, l’orario è uguale all’anno scorso. L’unico svantaggio che io
ho quest’anno, è l’ora curricolare di pomeriggio,
l’ultima ora in una classe, che per un docente che
ha un’ora sola è brutto: avevo chiesto quest’ora di
mattina e le compresenze al pomeriggio, quindi
devo fare solo un’ora al pomeriggio. Per il resto
va bene. Le ore non sono diminuite molto perché
dai 55 sono passati a 50 minuti Questo mi dà la
possibilità di fare un laboratorio di Robotica che
altrimenti non avrei potuto realizzare.
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Anno 8
CRONACA Più bravi, più buoni, i nostri ragazzi,
grazie a Lina ed Anna Maria
Servizio di
Viktoriya Sylyuk
e Eleonora Vita
Margherita Crippa, III Liceo
Classico allo Zucchi di Monza ha
raccontato la sua esperienza alle
superiori . Alle spalle il violinista
Carlo Amori.
Ormai è diventata una
tradizione per la nostra
scuola: il Premio Mandelli-Fedeli è stato assegnato pochi giorni prima di Natale. La sera
del 21 Dicembre 2011
nell’aula magna ―M..T.
Galasso‖ della nostra
scuola si è svolta
l’assegnazione delle
borse di studio agli student i
mer it e vo li
dell’anno 2010/2011
dalle famiglie delle insegnanti Lina Mandelli
e Anna Maria Fedeli.
Alla manifestazione erano presenti il sindaco
Maria Elena Riva e l’ex
dirigente scolastico,
Concetta Cappuzzo, oltre alle famiglie delle
due insegnanti. Prima
della premiazione si è
svolto anche un concerto per violino e chitarra
di Carlo Amori e Guido
Miani.
I primi tre alunni, Maria
Badulescu, Selma Zeifri e Gaia Stucchi sono
stati premiati con la bor-
sa di studio non solo per
le loro qualità scolastiche, ma anche tenendo
conto della loro situazione economica.
Agli altri alunni meritevoli è stato consegnato
un attestato di merito:
Ilaria Leggieri, Davide
Pirovano Enea, Francesco Taj Rossi, Irene Rovelli, Serena Fumagalli,
Mauro Bottacchiari.
Alla serata di premiazione sono stati invitati
degli ex alunni che hanno avuto un eccellente
percorso scolastico non
solo alle scuole medie,
ma anche alle superiori.
Alcuni stanno anche per
iscriversi all’Università
e tutti hanno raccontato
la loro esperienza, soprattutto per i ragazzi di
terza che l’anno prossimo cambieranno scuola.
Anche se, purtroppo
non c’erano molti alunni: un vero peccato, visto che la serata era stata organizzata anche
come momento di aiuto
per l’orientamento. ―Gli
studenti delle superiori
hanno raccontato le loro
difficoltà nella nuova
scuola e la loro esperienza – spiega Laura
Penzo, una dei docenti
che ha organizzato la
serata -. Poi c’è stata
l’assegnazione delle
borse di studio ai ragazzi che sono stati bravi
durante l’anno, quindi
alcuni ragazzi hanno
ricevuto solo l’attestato
e altri hanno ricevuto la
vera e propria borsa di
studio in denaro, che è
stata offerta dalle famiglie delle professoresse
Lina Mandelli e Anna
Maria Fedeli. So che
questo è già il quinto
anno delle premiazioni
e quindi mi raccomando
che quest’anno tocca a
voi‖.
Il finanziamento delle
borse di studio esiste da
quando non ci sono più
due nostre ex colleghe
ed amiche, Lina Mandelli e Anna Maria Fedeli, cioè dal 2007 –
racconta un’altra docente, che ha partecipato
alla realizzazione della
serata, Luisa Colombo-.
Il progetto è nato
dall’intenzione di aiutare i ragazzi a migliorare,
visto che le nostre colleghe erano delle insegnanti appassionate.
L’obiettivo è quindi di
aiutare i ragazzi che si
distinguono per le loro
capacità e magari che
hanno anche qualche
difficoltà economica.
A finanziare le borse di
studio sono le famiglie
di Lina Mandelli, a cui è
stato intitolato l’istituto,
e di Anna Maria Fedeli
a cui è stata intitolata
la biblioteca scolastica,
che per anni ha seguito
come responsabile.
T he Schoolp ap e r
Anno 8
Voglia di esprimersi, vandalismo
o più semplicemente... stupidità?
Un ―divertimento‖ dal
costo di migliaia di euro
all’anno: la maleducazione di alcuni alunni
che si divertono a scrivere sui banchi insulti,
parolacce e, in qualche
caso, addirittura bestemmie, oppure incidere le sedie con forbici o
lame dei temperini costa
ogni anno la bellezza di
quasi 1.000 euro alla
scuola Luini.
Ma quali sono i
―meravigliosi‖ concetti
che alcuni ragazzi decidono di immortalare
sugli arredi scolastici?
Soprattutto parolacce,
ma anche dichiarazioni
d’amore, commenti sulla capacità di studio di
alcuni compagni, fino
ad arrivare addirittura a
qualche bestemmia, appunto. Certo non parole
adatte a ragazzi di 12-14
anni. La maggior parte
delle volgarità, delle
scritte e dei simboli sono presenti sui ―banchi‖
delle aule di artistica e
nell’aula video. Numerose le scrittacce anche
nelle aule delle terze e
poi delle seconde. Fatto
forse dovuto all’età dei
tavoli che sono piuttosto
vecchi e quindi sono
stati rovinati in un tempo più lungo. Sui alcuni
banchi, inoltre, sono
presenti numerosi segni
di incisione, il più diffuso dei quali è il simbolo
nazista, ma non mancava neppure segni
―dipinti‖ con il bianchetto liquido.
La maggior parte delle
scritte e dei segni sono
state eseguite non nella
parte superiore del banco, ma in quella laterale
che, pur essendo meno
visibile, si può comunque notare. O meglio,
gli alunni le possono
vedere, ma non gli insegnanti. I buchi che si
trovano sulla parte laterale del banco con il
tempo si fanno sempre
più profondi: la maggior
parte è stata realizzata
probabilmente con forbici, taglierini e in certi
casi con delle penne.
―I banchi molto rovinati
vengono sostituiti con
altri in migliori condizioni e a volte se ne
comprano di nuovi perché è giusto che gli alunni nuovi che entrano
nella scuola debbano
avere i banchi in condizioni accettabili‖, spiegano le bidelle, che ogni
giorno puliscono le nostre aule, trovandole
spesso in condizioni
disastrose.
Forse un po’ di buona
educazione sarebbe auspicabile, per consegnare agli alunni che seguiranno un patrimonio di
arredi decoroso, senza
costringere la scuola a
spendere denaro per sostituire banchi o sedie
ancora in buono stato,
ma che hanno subito
l’incuria e la cafonaggine dei soliti idioti che
temono forse di essere
dimenticati se non lasciano un ―segno‖.
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CRONACA
Aule pulite e arredi in ordine
aiutano ad imparare meglio.
Servizio
di Eric Nava e
Daniele Favazza
Un giorno speciale, per non dimenticare
Venerdì 27 gennaio 2012 l’Amministrazione comunale e le scuole hanno voluto ricordare i martiri della shoah, attraverso una manifestazione aperta a tutta la
cittadinanza dal titolo ―Il ricordo ci farà liberi‖ e ―Conoscere … ricordare…
non dimenticare‖. Alla manifestazione hanno partecipato sociologi ma anche
un ex. deportato da un campo di concentramento italiano. Ancora oggi si parla
delle nefandezze realizzate dalle dittature naziste e fasciste della metà del secolo scorso, che hanno provocato milioni di vittime: sono eventi che nessun uomo al mondo deve dimenticare. Bisogna infatti ricordare che molte persone
sono morte per nulla; dai bambini agli anziani bruciati nei forni crematori, solo
per il fatto di essere ―diversi‖ dai dominatori. Per non dimenticare, in Italia si
sono organizzati numerose manifestazioni per cercare di far capire cos sia veramente accaduto e per fare in modo che simili orrori non si verifichino mai
più: non esiste una razza inferiore, ma siamo tutti uguali e nessuno è migliore
di un altro. ANDREA COMPAROTTO, ERIC NAVA E DANIELE FAVAZZA
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T he Schoolp ap e r
Anno 8
CRONACA Diario e libretto all in one
per studenti “smemorini”
Coloratissimo il nuovo
diario per gli alunni della
Scuola media Luini.
E c’è chi lo personalizza
come vuole...
Servizio di
Davide
Novacoviciu
e Andrea
Comparotto
Una novità negli zaini
degli alunni della nostra
scuola: a partire da questo anno scolastico sono
stati introdotti nella
scuola i diari griffati
―Luini‖. Tutte le pagine
contenenti voti, assenze,
giustificazioni, note,
compiti, corrispondenza
scuola famiglia in un
unico strumento. ―La
nostra scuola non ci ha
guadagnato nulla – spiega Fiorella Casiraghi,
assistente amministrativo presso l’Istituto
Co mpr ensivo L ina
Mandelli -. I diari infatti
costano alle famiglie
8,50€ l’uno, mentre alla
scuola costa 8,40€. Facendo quattro calcoli
avremmo potuto avere
un ricavo di 37€, ma in
realtà diversi alunni non
hanno pagato per problemi economici e così
la scuola ha ripianato il
debito. Peraltro, il diario
era stato pensato con
l’intenzione di inserire
sponsor, per poter finanz ia r e
p r o g et t i o
l’acquisto di materiali
didattici, ma, in seguito
a un sondaggio svolto
presso i genitori, la cui
maggior parte si è espressa contraria, è stato
deciso di evit are
l’inserimento della pubb l i c i t à ‖ .
Ora spunta anche
un’idea originale, quella
di creare un logo per la
scuola, attraverso un
concorso. In realtà
l’inserimento di frasi o
disegni nelle pagine
comporterebbe un aumento dei costi. ―Non
sappiamo se l’ esperienza verrà ripetuta anche
per il prossimo anno –
conclude Fiorella Casi-
raghi -. L’opportunità
verrà valutata a fine anno‖.
Tra gli alunni c’è chi ha
sollevato qualche polemica: ―E’ inutile e anche brutto – dicono alcuni ragazzi -. La copertina è orrenda, e manca
lo spazio all’interno del
diario per scarabocchiare, ma il lato positivo
esiste: all’ interno c’è
tutto e non è necessario
avere anche il libretto
giallo che era molto più
scomodo e facile da diment icare‖. Buona
l’accoglienza invece tra
i professori, i quali ne
sottolineano l’utilità, in
quanto permette di evitare le ―dimenticanze
strategiche‖, anche se
qualcuno ha rilevato
una certa ―fragilità‖ della copertina, facile a
rompersi.
Tutti al volante, ma con prudenza
Sono iniziati i corsi per accedere agli esami per il conseguimento del patentino del ciclomotore. Mediamente nei corsi degli anni precedenti partecipavano almeno cinquanta o sessanta alunni, ma pochi in realtà riuscivano a superarlo a causa dello scarso impegno sia in classe che sui libri. Il corso per il
patentino, che viene tenuto dal vicepreside, Claudio Redaelli e dalla professoressa Myriam Russo, è gratuito: le famiglie devono tuttavia pagare, per
l’iscrizione all’esame di idoneità, circa 100 euro, oltre a 25-30 Euro per una
visita medica. Gli alunni che riusciranno a passare l’esame teorico dovranno
poi superare un altro esame,quello pratico per mettere in atto ciò che hanno
studiato. L’esame pratico non verrà organizzato dalla scuola e quindi ogni
famiglia deve recarsi in una scuola guida per poter ricevere la patente del ciclomotore. Le date dei corsi sono già state comunicate agli alunni nelle scorse settimane, ma sono sempre disponibili sul sito www.icmandelli.it.
ANDREA COMPAROTTO, JACOPO MERISIO E ERIC NAVA
T he Schoolp ap e r
Anno 8
Quell’angelo custode che aiuta
a diventare amici...
All’interno delle scuole,
accanto ai ragazzi, spesso è possibile osservare
la presenza di figure
professionali che non
sono né i ―classici‖ docenti, né gli insegnanti
di sostegno: si tratta degli educatori, pagati
dall’Amministrazione
comunale per aiutare
alcuni studenti a capire
meglio quali sono i loro
doveri scolastici e sociali. A volte si tratta di
un problema di integrazione e in questi casi
l’educatore aiuta il ragazzo proprio ad entrare
in relazione positiva con
il gruppo classe o a collaborare con gli adulti.
Insomma, la figura
dell’educatore cura gli
aspetti educativi e relazionali relativamente
agli aspetti dell'autonomia e della comunicazione degli alunni. Questo lavoro avviene principalmente all’interno
all'interno della scuola,
collaborando con i docenti della classe, ma a
volte anche all'esterno:
cercano infatti di coinvolgere le famiglie nei
progetti creati appositamente per i loro ragazzi.
Ma è importante sottolineare che la figura
dell'educatore comunale
va differenziata rispetto
a quella dell'insegnante
di sostegno. I loro ambiti sono molto diversi: il
primo si occupa dell’
aspetto educativo, il secondo di quello didattico.Uno degli educatori
che ―girano‖ per i nostri
corridoi e per le nostre
aule è Stefano Brambilla, che ormai da anni
lavora presso la Cooperativa Aeris di Vimercate.
Dottor Brambilla, perché ha voluto fare questo lavoro?
Prima di tutto la mia
carriera lavorativa è iniziata come perito informatico. Nel tempo libero ho sempre fatto
l’animato re
per
l’oratorio di Agrate e ho
lavorato con un gruppo
che si occupava di disagio giovanile. Col tempo però mi sono accorto
che mancavano le basi
teoriche indispensabili
per poter svolgere al
meglio le attività
nell’ambito sociale. Così, studiando e lavorando, mi sono laureato in
Scienze dell’Educazione.
È interessante fare l’
educatore?
Sì, perché ho il privilegio di stare sempre insieme ai ragazzi, metterli a proprio agio e aiutarli a superare le difficoltà. Quando non lavoro direttamente con i
ragazzi, interagisco con
tutte quelle realtà che se
ne occupano: scuola,
Centri di Aggregazione
Giovanile, famiglie, comuni.
Quante ore alla settimana lavora?
Attualmente lavoro per la
Cooperativa Aeris con un
contratto a tempo pieno,
questo mi impegna tra le
38 e le 40 ore settimanali.
Ha un buon rapporto
con i ragazzi che segue a
scuola?
Si, ho un buon rapporto
con tutti i ragazzi che seguo e, logicamente, anche
con tutti gli altri compagni di classe.
Ci vuole molta pazienza,
dove la trova?
Diciamo che parto con
una buona dotazione in
materia di pazienza! Anche perché altrimenti non
avrei potuto fare questo
lavoro: per lavorare con
persone con difficoltà più
o meno gravi, ne serve
molta.
Lavora anche per il Tribunale dei minori?
Sì, lavoro in un progetto
che si occupa di ragazzi
inseriti nel circuito del
penale minorile.
In quante scuole lavora
e ha lavorato?
Lavoro ora nella scuola
media di Usmate Velate;
l’anno scorso nella scuola
elementare di Usmate e
anche a Ronco, come assistente educativo scolastico. Inoltre lavoro alle
medie di Ornago, conducendo un laboratorio sui
―New Media‖ del proget-
Pagina 7
GOSSIP
Stefano Brambilla, laureato
in Scienze dell’Educazione
ed educatore presso la Cooperativa Aeris.
Servizio di
Daniele
Fumagalli
to Yradio di Spazio
Giovani.
Stipendio?
Rispetto all’impegno
che si mette in questo
lavoro, lo stipendio
dell’educatore non è
proporzionato.
Vorrebbe cambiare
lavoro?
No, è un lavoro molto
stimolante, mai noioso e
molto dinamico.
Tutti i ragazzi che segue hanno problemi?
No. Diciamo che in ambito scolastico, la maggior parte delle volte, i
problemi riguardano più
il comportamento che il
rendimento.
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T he Schoolp ap e r
SPORT
Un docente “straordinario”
al laboratorio di pallavolo
Una novità nel laboratorio di pallavolo. La professoressa di Educazione motoria, Luana Lanzilao ha
invitato un esperto di pallavolo,
Federico Rossi, per far conoscere
un vero giocatore ai ragazzi. Federico è venuto per due lezioni per
parlare di volley e ha invitato i ragazzi ad andare a vederlo. ―L’ho
invitato perché è un giocatore a
tutti gli effetti – spiega l’insegnante
-. Conosce bene le tecniche di gioco e fa parte di una vera squadra di
pallavolo e io ci tenevo che i ragazzi lo conoscessero. È un esempio
da seguire perché riesce ad unire il
gioco della pallavolo e lo studio,infatti Federico frequenta
l’università - dice la docente con
ammirazione e con la speranza che
i suoi ragazzi un giorno riescano a
fare lo stesso -. Ho deciso di far
Anno 8
fare questo laboratorio alle classi
terze perché l’anno prossimo, alle
superiori continuino a fare qualche
sport. Il mio motto è: Studio, Sport e
Divertimento!‖, conclude la docente.
Federico Rossi, in quale squadra
gioca?
Gioco nel Correzzana in prima divisione.
Perché consiglia ai ragazzi di fare
pallavolo?
Perché è divertente ed è uno sport in
cui la squadra conta di più di ogni
singolo individuo. A me piace, è uno
sport completo.
Perché ha accettato l’invito della
professoressa Lanzilao di venire
nella nostra scuola?
Perché mi sembrava un progetto
molto interessante e perché i ragazzi
possono impararle a praticare questo
sport.
The Schoolpaper , il giornale dell’Istituto Comprensivo Lina
Mandelli, “esce quando riesce”, grazie ai contributi della
famiglia di Anna Maria Fedeli e al lavoro di Florin Madalin
Cenuse (Cenu), Daniele Fumagalli, Samuele Brambilla (Il
Samu), Nadir Chammaa, Eric Nava, Viktoriya Sylyuk,
Eleonora Vita, Davide Novacoviciu, Andrea Comparotto (Il
Compa), Jacopo (Ortis) Merisio, Daniele Favazza.
Direttore irresponsabile: Myriam Russo
S IAMO ANCHE ON LINE
WWW. ICMANDELLI. IT
Che cosa significa la palla-volo per
lei?
Gran parte della mia vita, io vivo di
palla-volo. Mi alleno cinque giorni a
settimana. Lavoro a Cinisello, sono
al quinto anno di università infatti a
dicembre mi laureerò in Bicocca in
Scienze dell’educazione .
Cosa consiglia ad un ragazzo che
vuole praticare il volley?
Di essere paziente, secondo me è uno
sport molto bello, anche più bello del
calcio perché rispetta al calcio non
c’è un contatto fisico con l’avversario
e penso che la pallavolo e uno sport
più di squadra più del calcio. Ѐ uno
sport spettacolare da praticare anche
se può essere noioso da vedere, per
esempio il basket e spettacolare da
vedere. E poi aiuta ad elevarsi con il
vantaggio di prevenire la scoliosi.
Viktoriya Sylyuk ed Eleonora Vita
Istituto Comprensivo Lina Mandelli
Via Bernardino Luini n.2
Usmate Velate.
Tel. 039/672100, 039/671723
Fax: 039/6076032
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Anno 8 - Lina Mandelli