Con il Patrocinio di
International University of Languages and Media
Sala Verdi del Conservatorio - Via Conservatorio, 12 - Milano
Lunedì, 26 Gennaio 2015 - ore 21.00
Serie «A» 2014/2015
ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO NICOLINI
DI PIACENZA
Direttore FABRIZIO DORSI
Violinista FRANCESCO DE ANGELIS
Voce recitante QUIRINO PRINCIPE
Programma
GIOACHINO ROSSINI - Il signor Bruschino - Sinfonia
(1792-1868)
GIUSEPPE NICOLINI - Concerto in re maggiore per violino e orchestra
(1762-1842)
Edizione moderna a cura di Luca Brignole
Allegro - Affettuoso - Polonese (Allegretto brillante)
- Concerto in si bemolle maggiore per violino e orchestra
Edizione moderna a cura di Antonio Calvia
Largo - Allegro - Romance (Cantabile) - Rondò (Allegro)
I giocattoli di Wolfgang
Melologo di Quirino Principe sulla musica di
LEOPOLD MOZART - Cassatio ex G (con la «Kindersinfonie»)
(1719-1787)
Voce recitante: Quirino Principe Prima esecuzione a Milano
Marche - Menuetto - Allegro - Menuetto - Allegretto - Menuetto - Presto
Si ringrazia
FABRIZIO DORSI
È diplomato in Composizione, Direzione d'orchestra, Musica corale e direzione di coro al Conservatorio di Milano e laureato in Lettere presso l’Università Cattolica della stessa città. Si è perfezionato in Italia con Vladimir Delman, Franco Ferrara e Piero Bellugi, a Vienna con Karl Österreicher e Julius Kalmar.
Nel 1989 ha partecipato come allievo effettivo al Seminario di Direzione d’orchestra tenuto da Leonard
Bernstein all’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Dopo l’esordio come direttore d’orchestra nella stagione lirica 1983-84 del Teatro Comunale di Bologna (quale selezionato fra i partecipanti all’iniziativa
«Teatro Studio»), ha collaborato con le principali Istituzioni concertistico-orchestrali italiane e con diverse orchestre europee, è stato presente in festival quali il Rossini Opera Festival 2007, MiTo - Settembre Musica 2008, il Festival Verdi Parma 2009, e ha inciso CD e DVD per Amadeus, Bongiovanni
e La Bottega Discantica. Specialista nella direzione di opere preromantiche e di melologhi, ha lavorato
con i maggiori attori italiani, sia drammatici (Maddalena Crippa, Giancarlo Dettori, Giulia Lazzarini),
sia comici (Massimo Boldi, Lella Costa), nonché con il musicologo e germanista Quirino Principe in
veste di voce recitante. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali una fortunata Storia dell’opera
italiana (in collaborazione con Giuseppe Rausa), per i tipi di Bruno Mondadori. Dal 2007 al 2013 è stato
direttore del Conservatorio di Piacenza. È stato direttore del Conservatorio di Piacenza; attualmente insegna Esercitazioni orchestrali al Conservatorio di Milano.
FRANCESCO DE ANGELIS
Ha iniziato lo studio del violino a sei anni con Giovanni Leone. Ha partecipato giovanissimo alla «Rassegna giovani violinisti» Città di Vittorio Veneto, vincendo il primo premio per tre volte negli anni
1982, 1984 e 1985. Su suggerimento del solista Jean-Jacques Kantorow entra nella Académie de Musique Tibor Varga di Sion (Svizzera), dove inizia il perfezionamento seguito dal Maestro Tibor Varga. A
diciannove anni vince il posto di concertino nell'orchestra del Teatro alla Scala. Nel 1993 vince il 1º premio, assegnato all'unanimità, al 21° Concorso Nazionale di Violino, Città di Vittorio Veneto. Nel 1995
vince l'audizione come primo violino di spalla dell'Orchestra del Teatro La Fenice a Venezia. Nel 1998,
al concorso internazionale per violino di spalla del Teatro alla Scala, viene scelto da Riccardo Muti a ricoprire il ruolo di spalla sia nell'orchestra del Teatro alla Scala, sia nell'orchestra Filarmonica della Scala,
dove ha collaborato con i più grandi direttori d'orchestra. Ha partecipato al progetto in sostegno della
pace Vie dell'amicizia del Ravenna Festival e ha suonato con la Filarmonica della Scala, sotto la direzione
di Riccardo Muti, in alcune città simbolo. Come solista ha suonato in alcune tra le più prestigiose sale
da concerto del mondo, È docente al Conservatoire Supérieur et Académie de Musique Tibor Varga di
Sion (Svizzera) e tiene masterclasses in Francia, Giappone, Italia e Svizzera. Francesco De Angelis suona
il violino Giovanni Battista Guadagnini Torino 1783 «Ex Kleynenberg», concesso dalla Fondazione Pro
Canale di Milano.
QUIRINO PRINCIPE
Nato a Gorizia martedì 19 novembre 1935, laureato in filosofia a Padova nel 1956, già ufficiale di artiglieria da montagna, ha insegnato nei Licei Classici, poi nei corsi superiori di musicologia del Conservatorio di Milano, all’Università di Trieste (storia della musica moderna e contemporanea, 2000-2005),
all’Università di Roma Tre (filosofia della musica, 2005-2011). Attualmente insegna drammaturgia musicale, librettologia, metrica e retorica nell’Accademia per l’Opera (Polo Universitario) di Verona. Fra i
suoi libri: Mahler (1983), Strauss (1989), L’opera tedesca 1830-1918 (2004), Musica (2010), Wagner
e noi: «Lohengrin» (2012), L’umano atterrito dal soprannaturale: «Tannhäuser» (2013). Ha pubblicato
Il libro dei cinque sentieri (poesie, 1973, Premio «Sebeto» 1974); in forma interamente poetica sono i
suoi testi teatrali Speculum mundi (2007, musica di Mario Pagotto), Sull’onda del Danubio verso
Oriente (2008, musiche di Johannes Brahms), Sul mare amaro dell’amore (2008, musica di Silvia Colasanti), L’acqua, il mondo e l’oltremondo (2011, musica di Quirino Principe), tutti rappresentati, con lui
stesso come voce recitante. Altre sue poesie sono raccolte in volumi antologici. Poesie di Quirino Principe sono state messe in musica da Bruno Bettinelli, Marlena Kessick, Sonia Bo, Massimo Di Gesu. Autore d’innumerevoli saggi e testi teatrali, traduttore d’innumerevoli testi poetici e di molta narrativa dal
tedesco e da altre lingue, ha ricevuto il Premio «Ervino Pocar» 1991 per la traduzione dal tedesco, il
Premio Imola 2007 per la critica musicale, il Premio «Città di Gorizia» 2005, il Premio per la diffusione
della cultura della Regione Friuli Venezia Giulia (2008), il Premio «Frascati» per la filosofia (2010), il
Premio «Friulani della Diaspora» 2012. Quirino Principe è lo «storico» curatore (1970) dell’edizione
italiana del Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien. Dal 1992, collabora ininterrottamente
al supplemento culturale del «Sole 24 Ore». Quirino Principe ha ricevuto nel 1996, dal presidente della
Repubblica d’Austria, la Croce d’Onore di 1a Classe «litteris et artibus». Nel 2009, è stato nominato dal
Presidente della Repubblica Italiana cavaliere per meriti culturali e artistici. Da sempre, conduce una battaglia senza tregua per il conseguimento di tre obiettivi: (a) l’introduzione della musica come insegnamento obbligatorio e curricolare in tutti gli ordini e gradi dell’ordinamento scolastico italiano, (b) la
promozione della lingua e della cultura italiana contro l’abuso idiota di forestierismi e soprattutto di anglicismi (e l’ammonimento a studiare le lingue classiche, greca e latina, come irrinunciabili strumenti di
memoria storica e d’identità occidentale e laica), (c) l’affermazione intransigente e assoluta della laicità
nelle istituzioni e nella legislazione dello Stato italiano contro ogni pretesa o velleità confessionale.
***
GIOACHINO ROSSINI - Il signor Bruschino - Sinfonia
Acclamato e celebrato nella maturità, Rossini incappò da giovane in qualche insuccesso. Fu questo il caso della farsa
in un atto Il signor Bruschino (Venezia, 1813), della quale oggi si esegue soprattutto la breve e spiritosa sinfonia. Il
brano, dopo una introduzione in cui si contrappongono archi gravi e acuti, si articola già in embrione come le ouverture della trilogia comica: una prima idea melodica vivace e brillante che sfocia in un tutti orchestrale, un secondo
spunto tematico di carattere più cantabile esposto dai fiati seguito da un crescendo che porta a un nuovo tutti,
breve transizione e ripresa conclusa da una coda. Ciò che però distingue questa sinfonia dai simili lavori coevi è il
curioso effetto, provocatoriamente audace e riproposto più volte, ottenuto facendo battere gli archi dei secondi violini sui leggii (originariamente sui copricandela dei leggii). Il compositore era consapevole che una simile richiesta
avrebbe suscitato reazioni negative da parte degli orchestrali (a causa del rischio di rovinare la vernice degli archi),
e forse per questo motivo al termine della sinfonia nell’autografo non scrisse il solito e rispettoso «Laus Deo», ma
un più sapido «Dio ti salvi l’anima».
GIUSEPPE NICOLINI - Concerto in re maggiore per violino e orchestra
Edizione moderna a cura di Luca Brignole
Scartabellando tra cataloghi di librai antiquari e di case d’asta può capitare di provare i brividi dell’archeologo,
quando ci si trova tra le mani un Concerto per violino di Giuseppe Nicolini (1762-1842), dimenticato dal tempo e
dagli uomini. Indiana Jones al femminile, la dottoressa Patrizia Florio, bibliotecaria del Conservatorio di Piacenza
(intitolato proprio a Nicolini), verso la fine di settembre 2013 scoprì che di lì a un mese sarebbero stati venduti all’incanto diversi lotti di musica manoscritta nicolininana sino a quel momento del tutto sconosciuta. Il nome di Nicolini forse oggi non dice molto agli appassionati di musica, eppure questo musicista, piacentino di nascita, ma
educato nei conservatori napoletani, fu un minore non lontano dalle prime linee. Giuditta Pasta usava cantare una
cavatina di Nicolini a conclusione del Tancredi, rinunciando ad ambedue i finali di Rossini, finché il grande pesarese non si decise a scrivere degli abbellimenti per le note del piacentino: se proprio si voleva cantare l’aria di un altro,
che almeno le variazioni fossero di suo pugno. Ma torniamo a quella mattina di settembre 2013, quando la bibliotecaria, conoscendo forse anche la mia passione per l’opera italiana tra fine Settecento e primi dell’Ottocento (passione allora temporaneamente accantonata per l’incarico di direzione di un conservatorio) entrò nel mio ufficio e
mi buttò sul tavolo il catalogo di una casa d’aste di Firenze. Decidemmo subito di tentare di riportare a Piacenza i
manoscritti che sarebbero stati battuti a fine ottobre. Sembra incredibile, ma spesso i nostri ricchissimi fondi interessano più i collezionisti stranieri che le istituzioni statali (è così che alcune importanti variazioni autografe di Rossini sono finite in Giappone). Ci dividemmo i compiti: Patrizia si sarebbe occupata, con un lavoro diplomatico
nell’ambiente musicologico, di scoprire chi altri potesse essere interessato a quelle musiche (al fine di evitare che il
prezzo lievitasse rispetto alla base d’asta), mentre io, di concerto con il Presidente del Conservatorio, Daniele Cassamagnaghi, avrei cercato i fondi per l’acquisto. Come sospettavamo l’interesse c’era, ma non in Italia. Un collezionista svizzero (del quale non ho mai saputo il nome, ma che vorrei ringraziare pubblicamente) avrebbe voluto
acquistare il Concerto per violino di Nicolini. Informato della nostra partecipazione all’asta decideva però signorilmente di rinunciare alla gara in favore di una biblioteca pubblica che avrebbe assicurato sia la conservazione, sia la
fruibilità per gli studiosi. Quanto ai fondi, il mecenatismo di Piacenza Arte, associazione culturale presieduta dal
magistrato Carla Romana Raineri, ci soccorse generosamente, e negli ultimi giorni di ottobre 2013 i manoscritti
erano a Piacenza. Potevamo così constatare che il lotto che ci eravamo aggiudicati comprendeva due concerti per violino, uno in si bemolle e l’altro in re maggiore, e che ad essi si aggiungeva un concerto per due violini, il tutto in
forma di parti staccate manoscritte. Aveva inizio allora il delicato lavoro di trascrizione, messa in partitura, revisione
e studio che ha portato a una prima presentazione dei concerti avvenuta a Piacenza il 21 dicembre 2014 e all’ese-
cuzione di questa sera. I due Concerti per violino solo di Nicolini (in re maggiore e in si bemolle maggiore), datati
nel manoscritto 1798, si rifanno nell’organico orchestrale al modello mozartiano, richiedendo 2 oboi, 2 corni e
archi. Del tutto originali sono però le dimensioni, che non superano i 15’ ciascuno (motivo per cui si è deciso di
proporre la coppia nella stessa serata) e la concezione del primo movimento (che è la principale causa della loro brevità). In entrambi i casi l’Allegro iniziale è infatti un brano di breve durata, senza una struttura formale prestabilita,
con la parte del violino solista che raddoppia costantemente i primi violini: quasi una semplice introduzione. Più
ampi invece i movimenti centrali, entrambi in forma di canzone tripartita. Qui cantabilità e facilità di invenzione
melodica predominano: peculiarità, questa, già ampiamente riconosciuta al Nicolini autore di musica vocale. Una
brillantezza un po’ convenzionale, ma non disprezzabile, caratterizza invece i rondò finali, uno dei quali (quello in
re maggiore) assume un carattere quasi prepaganiniano.
Fabrizio Dorsi
I giocattoli di Wolfgang - Melologo di Quirino Principe sulla musica di
LEOPOLD MOZART - Cassatio ex G (con la «Kindersinfonie»)
Nel 1951 il musicologo Ernst Fritz Schmid (1904-1960) annunciò di avere scoperto la versione originale della Kindersinfonie. In base a un manoscritto sino allora sconosciuto conservato nella Biblioteca di Stato bavarese, la Kindersinfonie (nota al pubblico italiano come Sinfonia dei giocattoli) non si doveva a Franz Joseph Haydn, come
generalmente ritenuto, né si componeva di soli tre movimenti, bensì a Leopold Mozart, e i tre movimenti conosciuti
costituivano in realtà soltanto una parte di una più ampia composizione in sette tempi, con un organico leggermente
più corposo (prevedendo tra l’altro una coppia di corni), intitolata, nella fonte monacense, Cassatio ex G. Il manoscritto scoperto da Schmid dovrebbe risalire agli anni ’60-70 del Settecento, mentre è certo che intorno agli anni
’90 dello stesso secolo si conosceva solo la versione in tre movimenti attribuita a Franz Joseph Haydn (e talvolta al
fratello Johann Michael, anch’egli musicista). Non è ancora chiaro come e perché abbiamo avuto luogo lo slittamento
dell’attribuzione, la soppressione di alcuni tempi e la trasposizione tonale (dall’originario sol maggiore al do maggiore della Kindersinfonie), né manca un’ulteriore ipotesi, secondo la quale il vero autore sarebbe il monaco benedettino Edmund Angerer (1740-1794). La Cassatio ex G venne eseguita per la prima volta e trasmessa dalla BBC
nel 1956, incisa poco dopo dalla Deutsche Grammophon e infine pubblicata a cura di H.C. Robbins Landon presso
Doblinger nel 1974. Nel 2010 Quirino Principe scrisse un melologo in versi sullo Schlittenfahrt (Viaggio in slitta)
di Leopold Mozart. Poiché la composizione dello Schlittenfahrt risale con tutta probabilità alla fine del 1755, il melologo aveva per argomento l’imminente nascita di Wolfgang, avvenuta il 27 gennaio 1756. Questa versione dello
Schlittenfahrt venne presentata dall’orchestra «Milano Classica», sotto la direzione di Fabrizio Dorsi, il 21 febbraio
2010. Intenzione di Principe era quella di scrivere un secondo melologo, che costituisse il seguito ideale del Viaggio in slitta, avente per argomento i giocattoli di Amadeus e basato sulla Cassatio ex G. Il concerto di questa sera
rappresenta la realizzazione di quel progetto.
Confermo: il secondo melologo è nato, esiste, e corre attraverso i sette tempi della Cassatio ex G. Precede i tre movimenti della Kindersinfonie, si lascia alle spalle una screanzata canzone popolare incredibilmente misògina e maschilistica (ma la facevano canticchiare anche ai bambini?... vergogna!), entra decisamente nella Kindersinfonie e la
supera, giungendo alla trionfale conclusione dimensionata secondo utenti dagli zero ai nove anni. Il testo melologico è rigorosamente in versi e in rima, come vuole il mio culturalmente scorretto costume. Prende le mosse dallo
«Spielzeugsmuseum» («Museo dei giocattoli») rintracciabile al n. 2 della Bürgerspitalgasse di Salisburgo, e, fondandosi non su reperti (mai scoperti nella casa al n. 9 della salisburghese Getreidegasse) bensì sull’irrefutabile prova
dell’argumentumexsilentio, immagina un Wolfgang Amadé, anch’egli tra gli zero e qualcosa e i nove anni e nei momenti di pausa tra il suo comporre e il suo suonare, alle prese con il gioco dell’oca e la tombola, con un bambolotto
che gira gli occhi e vagisce (inventato in Inghilterra nel 1701), caracollante sull’asta dalla testa di cavallo, soffiante
nella cannuccia delle bolle di sapone, impegnato con trottola o girandola, annaffiante i passanti in istrada con un
impertinente spilletto, magari nascosto dietro una maschera di cartone, intento a decidere, forse con qualche amichetto o amichetta, la sorte di un reparto di soldatini di piombo mediante un lancio di dadi. Oppure, lo immaginiamo, già cresciuto e irrobustito, misurarsi con il ciribé (chissà mai che cos’è?)... Intanto, gli spazi della vetusta e
rispettabile Hagenauerhaus, costruita nel 1408, si empiono di suoni: corno di postiglione, Pfeifferl, raganella, tamburo, verso di quaglia e di cuculo, un pandemonio da asilo infantile cui resistono strenuamente, invocando un po’
di serietà, due corni in Sol, due violini, un basso. E poi, arriva il vento, arrivano cinguettii di uccelli che portano
via l’illusione... o forse la vera realtà, quella della musica?
(Quirino Principe)
Si raccomanda di spegnere i telefoni cellulari. È vietato registrare senza l’autorizzazione
dell’Artista e dell’Organizzazione.
Amici
Serate Musicali
Presidente Onorario
Hans Fazzari
***
Soci Fondatori
Carla Biancardi
Franco Cesa Bianchi
Giuseppe Ferreri
Emilia Lodigiani
Enrico Lodigiani
Luisa Longhi
Stefania Montani
Gianfelice Rocca
Luca Valtolina
Amici Benemeriti
Alvise Braga Illa
Fondazione Rocca
Ulla Gass
Thierry le Tourneur d’Ison
Erika Rottensteiner
Società del Giardino
ASSOCIAZIONE
«AMICI DELLE SERATE MUSICALI»
Amici
Giovanni Astrua Testori
Valeria Bonfante
Isabella Bossi Fedrigotti
Roberto Fedi
Ugo Friedmann
Camilla Guarneri
Vincenzo Jorio
Lucia Lodigiani
Mario Lodigiani
Paolo Lodigiani
Maria Candida Morosini
Rainera e Mario Morpurgo
G.B. Origoni Della Croce
Adriana Ragazzi Ferrari
Giovanna e Antonio Riva
Alessandro Silva
Maria Giacinta Tolluto
Maria Luisa Vaccari
Marco Valtolina
Beatrice Wehrlin
Soci
Antonio Belloni
Carla Beretta Ricci
Umberto Bertelè
Elisabetta Biancardi
Mimma Bianchi
Maria Brambilla Marmont
Carlo e Angela Candiani
Giancarlo Cason
Nicoletta Colombo
Egle Da Prat
Piero De Martini
Maya Eisner
Federico ed Elisabetta Falck
Silvana Fassati
Carlo e Anna Ferrari
Giuliana File Finzi
Bianca e Roberto Gabei
Matilde Garelli
Felicia Giagnotti
Giuseppe Gislon
Maria Clotilde Gislon
Eugenia Godani
Ferruccio Hurle
Giuliana e Vittorio Leoni
Maurizia Leto di Priolo
Giuseppe Lipari
Gabriella Magistretti
Eva Malchiodi
Giuseppina Maternini
Lucia ed Enrico Morbelli
Stefano Pessina
Francesca Peterlongo
Denise Petriccione
Giuseppe Pezzoli
Gian Pietro Pini
Giustiniana Schweinberger
Antonietta Scroce
Paola e Angelo Sganzerla
Maria Luisa Sotgiu
Giuseppe Tedone
Adelia Torti
Graziella Villa
Giuseppe Volonterio
«SERATE MUSICALI» AMICI STORICI
Cecilia Falck
Gianfelice Rocca
Vera e Fernanda Giulini
Fondazione Rocca
Emilia Lodigiani
Carlo Sangalli
Mediaset
Maria Grazia Mazzocchi
Giuseppe Barbiano di Belgiojoso Fondazione Cariplo
Conservatorio G. Verdi - Milano
Luigi Venegoni
Ugo Carnevali
Francesca Colombo
Giuseppe Ferreri
Roberto De Silva
Stefania Montani
Banca Popolare di Milano
Roberto Formigoni
Cristina Muti
Camera di Commercio di
Gaetano Galeone
Simonetta Puccini
Milano
Società del Giardino
Rosanna Sangalli
Publitalia
Gianni Letta
Elisso Virsaladze
Mario Lodigiani
Juana Zayas
***
Roberto Mazzotta
Flavia De Zigno
Francesco Micheli
Bianca Hoepli
Diana Bracco
Arnoldo Mosca Mondadori
Silvio Garattini
Martha Argerich
Robert Parienti
Marina Berlusconi
Paolo Pillitteri
Fulvio Pravadelli
Quirino Principe
Fedele Confalonieri
Carlo Maria Badini
Alberto Falck
Oscar Luigi Scalfaro
Giovanni Spadolini
Leonardo Mondadori
Giuseppe Lodigiani
Giancarlo Dal Verme
Tino Buazzelli
Peter Ustinov
Franco Ferrara
Franco Mannino
Carlo Zecchi
Shura Cherkassky
PROSSIMI CONCERTI
Lunedì 2 febbraio 2015 - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI - Direttore e Solista ALEXANDER LONQUICH
L.v. BEETHOVEN: 12 Variazioni sulla danza russa del balletto Das Waldmädchen in la maggiore WoO 71 (per pianoforte solo); Sonata per pianoforte solo op. 7; Concerto n. 1 in do maggiore op. 15
Biglietti: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00
Lunedì 9 febbraio 2015 - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
I SOLISTI DI MOSCA - Violista YURI BASHMET
«Omaggio a Sviatoslav Richter nel centenario della nascita»
BEETHOVEN- MAHLER: Quartetto-serioso in fa minore op. 95 - D. SHOSTAKOVICH: Sonata per viola (arr. per
viola e archi di Alexander Levkovich) - S. COLASANTI: Preludio, Presto e Lamento (dedicato a Yuri Bashmet) per viola
solista e orchestra d'archi Prima Esecuzione a Milano
Biglietti: Intero € 30,00 - Ridotto € 25,00
Venerdì 13 febbraio 2015 - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
«IL GENIO È DONNA» TRIO ES-TRIO - Violinista LAURA GORNA, Violoncellista CECILIA RADIC,
Pianista LAURA MANZINI
FABIO VACCHI: Orna buio ciel - L.V BEETHOVEN: Trio n. 5 in re maggiore, op. 70 n. 1 «Gli spettri» - FANNY
MENDELSSOHN: Trio op. 11
Biglietti: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00
Lunedì 16 febbraio - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
«IL GENIO È DONNA» Violinista ISABELLE FAUST
J.S. BACH: Partite e Sonate per violino solo
Biglietti: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00
Lunedì 23 febbraio - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
«IL GENIO È DONNA» «Cento Concerti in memoria del genocidio armeno del 1915»
Pianista VARDAN MAMIKONIAN - Flautista MARIA FEDOTOVA
B. MANTOVANI: V Pezzo per flauto solo su Tema armeno - C. FRANCK: Sonata - BACH-BUSONI: Ciaccona - F.
CHOPIN: 6 Studi op. 25 (1, 3, 5, 7, 10, 12) - A.BABAJANIAN: «Elegie», «Poem» - A. COMITAS: «Garun a»,
«Krunck», «Dzirani Dzar» per flauto e pianoforte
Biglietti: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00
Lunedì 2 marzo - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
* «IL GENIO È DONNA»
Pianista LUCA SCHIEPPATI - Pianista SOFIA GULYAK
J. BRAHMS: Prima Sinfonia (finale) - L.v. BEETHOVEN: Eroica (Marcia Funebre); La Quinta (Il Tempo del destino, I Tempo); La Nona (Finale «Inno alla Gioia»)
Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00
Lunedì 9 marzo - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
Pianista BRUNO LEONARDO GELBER
L.v. BEETHOVEN: Sonate «Clair de Lune»; Sonate «Appassionata» - R. SCHUMANN: Carnaval - F. CHOPIN:
Andante Spianato e Grande Polacca brillante
Biglietti: Intero € ,00 - Ridotto € ,00
INFORMIAMO CHE ALLA BIGLIETTERIA SERALE DEL CONSERVATORIO
SONO DISPONIBILI, PER IL PUBBLICO DI «SERATE MUSICALI»,
I BUONI SOSTA PER IL PARCHEGGIO DI VIA MASCAGNI.
GLI AMICI PROPONGONO
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