La bellezza salverà il mondo
Красота спасёт мир
“La bellezza salverà il mondo”
afferma il principe Miskin nell’Idiota di Dostoevskij, ma così diceva anche Sant’Agostino ed è quindi proprio
l’esperienza della bellezza, che scuote l’anima dell’uomo, lo strumento e la modalità per celebrare l’anno 2011
dedicato agli scambi culturali tra Italia e Russia.
Milano:
Unica sede della Fondazione Italia-Russia e privilegiata interlocutrice del mondo russo in Italia
Città partner di San Pietroburgo da oltre un quarantennio
Simbolo del Cristianesimo dal 313 d.C., anno dell’Editto di Costantino, conosciuto anche come Editto di Milano
Regina d’Italia del 2011 per dinamismo, cultura, moda e design
Premessa
Nell’ambito dei progetti legati all’anno di scambio culturale italo-russo e a coronamento di una serie di iniziative
di successo, Syncre propone la realizzazione di un eccezionale evento musicale, in programma per il 30 settembre
2011, il giorno successivo alla tradizionale serata russa a Milano.
La prima tappa di questo entusiasmante percorso culturale, il “Canto delle Guglie”, ha avuto luogo nel mese di
giugno 2009 nell’ambito del progetto “Ascoltare la Cattedrale”, con la straordinaria esibizione di un’orchestra
sinfonica con coro tra le guglie del Duomo di Milano; successivamente, ad ottobre del 2010, il concerto “Le
Cupole Dorate”, a Mosca, nella Sala dei Concili della Cattedrale del Cristo Salvatore, è stato un ulteriore
momento di prestigio e grande risonanza, seguito infine, più recentemente, dal progetto “Non Nobis” in Terra
Santa, un avvenimento non solo culturale ma innanzitutto di sostegno a favore della Custodia, che ha visto la
presenza dell’Orchestra Accademia delle Opere durante la messa di mezzanotte a Betlemme per il servizio
liturgico musicale.
Momenti suggestivi, ambientazioni vibranti e senza precedenti che hanno permesso la riscoperta, anche da parte
del grande pubblico, dei luoghi di culto più importanti del Cristianesimo, per mezzo di una delle espressioni più
sublimi dell’arte, la musica sacra. Queste occasioni di incontro, di collaborazione artistica e valorizzazione dei
luoghi di culto, costituiscono le premesse per l’evento di settembre.
Il prestigioso appuntamento prevede la presenza e il sostegno di eminenti personalità del mondo cristiano, tra
cui: il Presidente del Dipartimento Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, Hilarion Alfeev, e Padre Armando
Pierucci, organista del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Milano, giugno 2009
Terrazza del Duomo, concerti
tra le guglie
Mosca, ottobre 2010
Cattedrale del Cristo Salvatore,
Le Cupole Dorate
SYNCRE – Via Stradivari 7 - 20131 Milano – Italy
Betlemme, Natale 2010
Chiesa della Natività,
Non Nobis
Sua Eminenza Hilarion Alfeev, Metropolita di Volokolamsk
Il metropolita Hilarion Alfeev è nato nel 1966. Ha compiuto i suoi studi presso la
Scuola musicale “Gnesin” di Mosca, il Conservatorio Statale di Mosca
“Čajkovskij”, il Seminario e l’Accademia teologica ortodossa di Mosca e
l’Università di Oxford. E’ dottore di teologia e filosofia. Ordinato chierico della
Chiesa Ortodossa Russa nel 1987, nel 2002 è stato consacrato vescovo, nel 2009
arcivescovo e dal 2010 è metropolita, membro permanente del Sacro Sinodo e
presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.
Autore di oltre 700 pubblicazioni, tra cui 20 libri di teologia, filosofia, storia della
Chiesa, musicologia, storia dell’arte e missiologia. Autore di diverse opere
musicali tra cui due Liturgie per coro misto, una Veglia di tutta la notte per solisti
e coro misto, la Passione secondo Matteo per solisti, coro e orchestra d’archi,
Memento per orchestra sinfonica, un Oratorio natalizio per solisti, coro di voci
bianche, coro misto e orchestra sinfonica.
Padre Armando Pierucci
P. Armando Pierucci, francescano, è nato a Maiolati Spontini (Ancona), Italia, il
3 settembre 1935. Si è diplomato al Pontificio Istituto di Musica Sacra (Roma) e
nei Conservatori di Napoli e Pesaro. La sua attività si è snodata nelle esecuzioni
organistiche, direzione di cori, composizione e insegnamento. Ha dato concerti
in Italia, Grecia, Cipro e Terra Santa. Nel 1988, è diventato l’organista del Santo
Sepolcro in Gerusalemme. Per dieci anni, fino al 1999, ha diretto la rivista “La
Terra Santa”. Insegna Musica Sacra allo Studio Teologico Francescano di
Gerusalemme e cura l’“Istituto Magnificat” nella stessa Città.
Ha composto musica per organo, coro, recorder, accordeon, ottoni, pianoforte.
Da ricordare, oltre alla “Via Crucis” e al “De Profundis”, le sue altre Cantate,
quali “The Burrial of Moses at Mount Nebo”, “Invocazione per la Pioggia” e
“La Terra dei Fioretti”.
Il Maestro Diego Montrone
Diego Montrone, nato a Milano nel 1968, conclude la sua formazione musicale
nel 1988 diplomandosi al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in pianoforte
e successivamente, in direzione d’orchestra.
Per diversi anni, in giovane età, dirige il coro della Passione di Milano sostenuto
dall’infaticabile e appassionato studioso di musica sacra don Piva.
Successivamente si dedica all’approfondimento della didattica e della scienza
dell’educazione e della formazione dirigendo ora uno degli enti di formazione
più importanti della Lombardia.
Svolge attività direttoriali con varie orchestre, ma sente sempre più forte il
bisogno di creare una propria orchestra, cosa che accade nel 2006 quando fonda
l’orchestra Accademia per la Musica Sacra con l’intento di cominciare un lavoro
di specializzazione verso la profondità della musica, gli interrogativi che essa
pone, e il repertorio della musica sacra.
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Accademia per la Musica Sacra
(www.accademiadelleopere.it)
nasce
dall’esigenza di condividere momenti di
“bellezza sonora di ogni tempo” partendo
dalla consapevolezza che la musica
rappresenta una delle modalità più efficaci
nel fornire risposte al desiderio di tutti gli
esseri umani di bello e di infinito.
Presidente - M° Diego Montrone
Presidente Onorario – Dott. Antonio Intiglietta
Direttore Musicale e Artistico - M° Diego Montrone
Responsabile Orchestra – Prof. Alberto Bramani
Orchestra Accademia per la Musica Sacra
L’orchestra composta da musicisti che ne condividono lo stile e gli obiettivi,
provengono da prestigiose formazioni nazionali ed internazionali come la
Filarmonica Toscanini, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro alla Scala di Milano e
si avvale della collaborazione di alcune prime parti ospiti provenienti da compagini di
eccellenza internazionale quali l’Orchestra del Festival di Bayreuth, i Bayerischer
Rundfunk, la NDR di Amburgo.
Il recupero della tradizione e la valorizzazione del repertorio musicale sacro
rappresenta un obiettivo primario dell’ORCHESTRA PER LA MUSICA SACRA.
Il Coro Sinodale di Mosca, diretto dal maestro Aleksej Puzakov, è stato costituito nel 2010, con la
benedizione del Patriarca Kirill, sulla base del preesistente coro della chiesa di Mosca dedicata all’icona della
Madonna “Gioia di tutti i sofferenti” (cattedrale di Mosca dove officia il metropolita Hilarion). Il coro vorrebbe
idealmente continuare la storia del coro dei Chierici cantori del Patriarca, sorto alla fine del XVI secolo. Ne ha
perciò ripristinato il repertorio e le tradizioni esecutive del periodo del suo massimo splendore, a cavallo tra il
XIX e XX secolo, quando esso affermò con la propria arte la “nuova corrente” della scuola moscovita di canto
religioso. Oggi il Coro Sinodale, riscoprendo il repertorio dei padri presta allo stesso tempo grande attenzione
alle composizioni degli autori contemporanei.
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Programma
30 settembre 2011 – Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Milano
Composizione a cappella – dirige Maestro Puzakov
Il Canto delle Ascensioni del Metropolita Hilarion
De Profundis di Padre Armando Pierucci
Te Deum per orchestra e doppio coro di Giuseppe Verdi
Coro Sinodale di Mosca
Orchestra Accademia per la Musica Sacra
Direttore Diego Montrone
Il Canto delle Ascensioni
La base del libretto della Sinfonia è costituita dal testo di sette salmi dell’ultima parte del Salterio. Due di essi
nella Bibbia riportano il sottotitolo Canto delle ascensioni, che ha dato il nome alla sinfonia. Essa è composta di
cinque parti, ognuna delle quali ha una sua drammaturgia. La drammaturgia dell’intera opera è l’elevazione
dell’anima dall’abisso della disperazione fino alle vette della letizia spirituale e della lode esultante a Dio.
Nella prima parte della sinfonia risuonano le parole del Salmo 130 (129) “Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce”. Questo salmo con la sua tristezza esprime lo stato d’animo di chi si trova sull’orlo della
disperazione e chiede a Dio di salvarlo.
Base della seconda parte sono le parole del Salmo 121 (120): “Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà
l’aiuto?”. Tema del salmo è la speranza in Dio, che preserva il fedele da ogni male. La forma musicale scelta è
quella di un dialogo tra orchestra e coro.
La terza parte, scritta sul testo del Salmo 137 (136) (“Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di
Sion”), rappresenta il culmine lirico della sinfonia. Il salmo descrive la tragica sorte del popolo ebraico durante la
prigionia babilonese.
Con la quarta parte cambia il carattere emotivo della sinfonia: i sentimenti di tristezza e nostalgia si
risolvono nella lode trionfale a Dio.
La quinta parte della sinfonia unisce gli ultimi tre Salmi del salterio: 148, 149 e 150. Le parole di quest’ultimo
salmo 150 menzionano strumenti musicali che suonano nel momento in cui vengono nominati: alle parole
“Lodatelo con squilli di tromba” risuonano gli ottoni, dopo “lodatelo con timpani e danze” suonano le percussioni.
La sinfonia si conclude con un ripetuto Alleluia (“Lode a Dio”, in ebraico) gioioso e trionfale.
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De Profundis
“De Profundis”, una musica che, come “un Raggio, sfiora un cumulo di oscurità e di ghiaccio”: lo scenario della
nostra attualità. Questa cantata fu eseguita per la prima volta a Stoccolma, il 21 settembre 2001, appena dieci
giorni dopo l’11 settembre di New York. Una signora americana, al termine del concerto, disse all’autore: “Le
parole sono inquietanti e spaventano. Il poeta dice che “questo spazio ed il tempo sono copiosamente irrorati di
male, che l’aria è veleno ed il cuore pesa in gola”: è il manifesto dei suicidi. Ma la musica è illuminata dalla
speranza, è un regalo di consolazione”. Se un poeta può fare la cronaca di quanto avviene, se un pittore deve
“fotografare” la realtà che lo circonda, un musicista ha il dovere di avvisare che “sarà lasciato vivo colui che, con
fede, sarà capace di disserrare le mani e abbracciare l’universo”.
La vocazione della musica è quella di consolare, anticipando quel canto di lode e di gioia che risuona nei cieli
nuovi.
La musica del De Profundis usa un motivo della gente orientale, questa gente che nella storia ha sofferto in
prima persona i drammi dell’umanità, ma lo trasfigura, l’accende di speranza, per raccordarlo con quel canto che
non avrà fine.
Te Deum
Giuseppe Verdi (1813-1901) rappresenta l'anima della tradizione italiana in ambito operistico.
I Quattro Pezzi Sacri, fra cui “Te Deum”, furono probabilmente composti nell'arco di otto anni e da essi traspare
una riflessione, guidata dalla lettura dei testi sacri, sulla vita nell’aldilà.
Nell’inverno del 1895 Verdi compose “Te Deum”, l’ultimo dei Quattro Pezzi Sacri.
L’intenzione del celebre compositore era quella di creare qualcosa di differente, un temerario ritratto del suo
sguardo emotivo sui testi della tradizione cristiana. Il “padre immenso” è anche “re della gloria”, nato dalla
vergine come essere umano, egli farà ritorno come “giudice”.
Il compositore attribuì un significato così profondo e personale a questo pezzo da voler essere sepolto assieme
alla partitura.
L'Orchestra Accademia per la Musica Sacra ha scelto di eseguire questo componimento in alcune
delle sue più importanti esibizioni: nel giugno 2009 sul Duomo di Milano, nell'ambito del progetto "Ascoltare la
cattedrale" e nell'ottobre dello scorso anno a Mosca, nel concerto "Le Cupole Dorate" presso la Cattedrale del
Cristo Salvatore.
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Il luogo del concerto
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La chiesa, un antico convento domenicano, fu costruita da Guiniforte
Solari negli anni 1463-1482 e rappresenta una delle opere architettoniche
più suggestive del Rinascimento lombardo.
L'aula longitudinale, raccolta e ombrosa, si apre nel grande spazio
luminoso della tribuna, costruito sul modulo del cerchio inscritto nel
quadrato e l’ambiente nel suo insieme regala al visitatore un senso di
quiete.
Oggi la chiesa è conosciuta in tutto il mondo per la celeberrima "Ultima
cena", nota anche come “Il Cenacolo”, dipinta da Leonardo da Vinci su
una parete del refettorio, che costituisce museo di stato. Il complesso è
iscritto nel patrimonio mondiale Unesco dal 1980, in quanto rappresenta
“un capolavoro del genio creativo umano”.
L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci
La scena che Leonardo da Vinci decise di dipingere è il momento più drammatico del Vangelo quando Gesù
annuncia il tradimento di uno degli apostoli.
L’agitazione e il turbamento sono evidenti attorno al fulcro immobile rappresentato dalla figura di Cristo. Verso
di lui convergono gli apostoli sistemati a gruppi di tre, in base alle differenti reazioni a quelle sconvolgenti parole:
di domanda, di scandalo, di timore, di commozione, sono "i moti dell'animo". Tutta la scena è illuminata da una
luce fredda e limpida che ne risalta in modo analitico i dettagli, estremamente precisi: i cibi, i piatti, i bicchieri in
vetro trasparente, le stesse pieghe della tovaglia creano delle straordinarie nature morte.
L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, databile tra il 1494 e il 1498, rappresenta in assoluto una delle opere d'arte
più importanti di tutti i tempi, sia per la sua carica innovativa che per l'impatto che ebbe sugli artisti di tutte le
epoche ed è oggi una meta sempre più attraente, anche grazie al suo alone di mistero.
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La Fondazione per le Iniziative Sociali e Culturali
I progetti culturali della Fondazione per le Iniziative Sociali e Culturali sono
orientati verso i principali e più importanti programmi statali in campo
letterario, culturale e artistico ed allo sviluppo del dialogo interculturale con
gli altri Paesi. L’attività della Fondazione nella sfera sociale è volta alla
realizzazione di programmi di sostegno per lo sviluppo dell’attività creativa
dei bambini, di adattamento sociale e di educazione dei bambini orfani o
rimasti senza genitori, di sussidio ai ragazzi di talento e di formazione dello status sociale della nuova
generazione.
Il Presidente della Fondazione è Svetlana Medvedeva, Consorte del Presidente della Federazione Russa, e
madrina del Programma nazionale “Cultura etica e spirituale della giovane generazione della Russia”.
I programmi e i progetti internazionali, patrocinati da Svetlana Medvedeva negli ultimi anni, continuano a
svilupparsi con successo.
Il Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
È la più importante istituzione sinodale della Chiesa Ortodossa Russa.
È stato istituito il 4 aprile 1946, quando lo sviluppo delle attività esterne della Chiesa aveva
reso necessaria la costituzione di un organismo apposito per la cura di quest’aspetto
fondamentale della vita ecclesiale.
Il Dipartimento per le relazioni esterne cura i rapporti della Chiesa Ortodossa Russa con
le varie Chiese Ortodosse locali, con le altre Chiese e comunità ecclesiali, con le comunità
religiose non-cristiane, con le organizzazioni governative, parlamentari, gli enti pubblici
all’estero, le organizzazioni internazionali, inter-governative, religiose e sociali.
Il 31 marzo 2009 il Sacro Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa ha nominato presidente del Dipartimento per le
relazioni esterne del Patriarcato di Mosca il vescovo di Vienna e dell’Austria Hilarion Alfeev, attualmente
metropolita di Volokolamsk, vicario della diocesi di Mosca.
Nasce per promuovere, attraverso l’arte e la cultura, relazioni internazionali
mirate e condivise tra le imprese e gli imprenditori. Considera gli obiettivi di
internazionalizzazione delle società coinvolte nei progetti come
un’opportunità per creare eventi culturali di alta qualità e sviluppare relazioni
dirette tra le eccellenze imprenditoriali nel mondo.
Il denominatore comune è la qualità dell’evento culturale e del business.
Un nuovo modo di intendere i processi di internazionalizzazione e rafforzamento della presenza sui mercati
esteri da parte delle aziende promotrici del progetto.
Figure di eccellenza nel mondo dell’imprenditoria italiana ed internazionale capaci di intendere il proprio
sviluppo anche come un’occasione per creare cultura e sviluppo sociale, proprio con quello stesso spirito
illuminato che nei secoli passati fece grande l’Italia rendendola, grazie ai suoi mecenati, culla del Rinascimento in
Europa.
Presidente Syncre srl : Prof. Mirko Preatoni
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