NNO X Num. 23. .NTI NEgi B,EGX0. dic14..w.w ,,,,,„„ttrioa alt u 14) aihig 9 314CTI9NAM.7.,.. nio, As- . 10 anao- ,--4 Izi— ■irtndadte a uigì, o •— alle b.. 51197 9 1 A ef * ril t. iqUickiii3O tim:4 pàdiin ii4tfin *Qi trffi ArAv.oilt .7 (i) Uffizi° Inr''_Liessharmo,4frii.fè #14T:l■ tri 1:) - Fganzeati neo sono validi g IPPe, contro riceTnta fifinate dal ~ore 30 tiO-a propriektrie) 1■CtEM: de49ion.ab ‘ er. Ga.otano Frediani. amministrativi e arrisi poUtloot oentAli5 per' tinta oItin‘ekidont i i cp inel o3rpa del giornale line una->pear!iinna ell000 írrp eorrìspondento;, dopo la firma df.1 gerentont .. 80 per linea n 'Spago corriakndente. .. 4', 1'111.4. iibbtrrlotry:;12 .rurcla r Rtr:JlA3MuL P !S'EH A T !VI» 01 1tzos109tiú , ' 1k'.co-i«utr,NAlú ■ : r<41-1n1:PA , Inte, 27, — Atti G'Ll:31:T-:e,t fatti riz i iriNsEnzIoNt irmTu ò Senttù iz ntesiral 10 Lt nara2ro — Arretrato 21 Marzo 1875 Domenica i , • -- ,44-1/4i.sz!i grmendi ipati. a i 3'11ìriOrin 4toved.t e. TAM)in,A9g - elt Non si ASSUMO reistoneali,ilitA associazioni fatte ah' oftlzio del irlurnale ; Pisa, 20 inUrg0 '11 s'citd 'c d Eh p'43Útite` ch il . .Visto il processo verbalè tli'deArziono renne c.ase botteg13 0 thdla 01 tàs invo iion hatpa&to ia 35 Anni; -cor k ai, effe te coe "' , "nzto che tebbe isema.r894 alla 43,,j,,k14*,eftiedr :cIVisiona' Condotta; I ti2tte; Axtra.zione .;n9)4 le ' 179'.Or9 (1. e kié e9F,ntle, Satricola Medica e ch,rurgica, Visto l'art. 88 del RegelatiAto ,W quale scomi l è, destinato il r iirohttp dalla .,7 .La Condotta suddetta è residenziale, cioè Contabilità generale 'dell'o 8ttito; ge quetnp,., ott,.. ‘rtr.,.. destinata ai servizio. gratuito dei poveri. Il i Rende noto: : •, •,t i, da Q „,insta pia consuetudineai (tuo titolare non potrò; però ricusare le sue cure • ! .Nel lgiorno 27 ..mde.z45 ',stante', vile lornnuel religioaamente esservata, e k spirit'o , coloro che non sono costituiti in istate di ore 11 • antirneridiane, in una sala del Pa- di, beneacenZa di Gin che bando dato iempre u NOTIFICAZIONE povertà, ma per questi il sr vizào II Iruno lazzo comunale ed alla presenza del sot- tniuoad esempio i deta'aini lpis'aiii, fartuo Tani Ai ternaini degli articoli 17 e 18 del gratuito. toscrittooi procederà, per mezzo d'incanto • sperare al sottoscritte, 'aie 'don 'riuscirà vana Il titolare stessG,Pdot;ra risiedere nel peri- , ad offerte segrete, all' accollo dei lavori la tidtic;a riptista ndint'ioro> tilaatropiai. piano finanziario,. per la emissione delinetro della sua condotta, in luOgo poasibil- f q4i appresso descritti a fornia della pe• 'Pisa, dal Patazzo mehicipate 1. l'Irnprestito ..cmnimale di cinque milioni mente,',Centrafe,. é 'non potrà assentarsene riia dell' Ingegnere comunale del dì 4 < /Li ,'maria' 1875. di lire, apPrOvato con decreto Reaie del . serz e. permesso del Snidato e senza che a_ marzo andante, e 'cioè: RizzAaq* settenibre 1871, dì 17 sua cura e •spesa non sia supplito da, «Lavori,di costruzioni del tratto Arg,ine-1 fa noto che la mattina del 1.0 aprile S,. i :li ;altro Abdico-chirurgo riconosciuto; idoneo strada di' Marina 'cgentireso fra il Corifine„ . v, avrà luogo, nella sala delle adu'dal. MUnicipio. • de t posSess6 Giarz4lla (pal.; 8" ed nt ia . :Lila presenza della Giunta nanze `kuRgrkleutt po..vne. pre,starsi rj :ogni cura, bia me•lica, •lazzaccio (pal. 11 !:'),000.-; t•i 1498, 45 in base i llyi rez.r,di I municipale e. del Delegato governativo, la ; tibuargiea 0cl, l a, tal uopo . giorni 99 t empo. I . < tis . l a f issatq "' sesta estrazione delle cartelle rítuborsabili, ajovr4 esser fornito degli strumenti neces-" (..dme 'promettemmo, (Lauto oggl rmiw alle ore I1 antim: cosi fatali„. utile pei e • in nutro di 145. Vordinaiido: Mar'del' i.° 'aprile p«;-.o ísl..Sihi'd: Il rimborso in lire 120 delle cartelle Saià tenuto 1 a , pi7ocui are, che sia scrupolo, inauglir,H,L) la Scuola misi • tini lesse 'L'incanto sarà fi'pe to l'af s tl jrrima Come tratte, sarà fatto il 1.° luglio p. v. dalla sammte t)ratcat. la va: t,,inazion,.:ri soria indicata, e l' aggititliéa kit;ne si farà calo gratuita della Società;Filaritigica ùgw: az i.3 assa coManale di 'Pisa e da • tutte le sedi sotto l'oSservanza' dAle , conclizioni tutto .dei Coico rdi, e che' Pe'gregio scrittore ri. 4uan..10 ' ne fosse riehiesto ed agenzie della Ba.uca, del Popolo, .•diecontenute' nel rettitivi:i qua,derno d' oneri cedendo, a1 uostre.rephcate istanze ci tro ritiro ed annullamento delle dette car- I' a.utOrità ost.erÉsibile 'in qttesta Segreteria. ha 'pérniesso di pubblicare. Avrà inoltre l'uffiio di naedieo verificatelle e dei vaglia-interessi (coupons) uniti I éOlitorrenti alLincanto, per esservi tore'.(1,1 idiebeSsi, con obbligo di far ric.rvealle medesime. ammessi, dovranno prima della sua aperSignori, le noi 'nire il rrlativo cortifi At.) aTuffi,fiddi Stato Pisa, dalla ResidenZa municipale ieanz, tura presentare i cOnsueti Certificati di Civile. In questo, che è giorno solenne per la moralità e d'idoneità, e giustificare d'aver ,orreE. Il 9 marzo 1875. sottostare a tutti gli altri oneri D ivrà depositato nella Cassa comunale, a gaSocietà cui ho t' onore di presiedere, il escus. li Sindaco — M. RIZZART. contemplati nel regolarneato ranzia dell'esatto adempimento delle con belli d tacere non m' è consentito; mi corre l'obrinv:. I lerno d' n-r:L dei Me- dizioni cui viene subordinato l' accollo, --" 22• • ~(1100=-JillOarOkt~.24,... 01123?1,~frITY,OVICr dì 2 :li-tirchi del camune, ostensibili Il Sindaco di Pisa, per ringraziarvi d' essere qui venuti a ce. -isi.r• stia Nell'agIgiudicazione si osserveranno l'uno e l'altro in questa Segreteria. à p( lebrare insieme con noi la inaugnnazione Vista. la. renunzia ernes a dal sig. dottore Finalmente dovrà accettare tutte qiteile tutte le formalità, volute dal vigente regoIgino Pa-docchi Medico-chirurgo della Condella nuova scuola. E . d'altra parte so modia,•2az:oni o a,ggiuute agli oneri attuali lamento sulla Contabilità generale dello dotta di S. Giovanni al Gatano, io pel primo che se la parola mietila semera che nelr interessi del servizio sanitirio l'au- Stato. Rende noto pre poca autorità non ne ha nisstina, ogLe spese di registro, scritte, bolli ec., ,a1 torità municipale creesse in seguito opporÈ aperto il concorso al posto di Medicogi, profano come sono alle dottrine musono a carico dell' aggiudicatario. tuno di adottare. chirurgo della Condotta suddetta comprensicali. — Gran guaio per me che l'autoPisa, dal Palnzo municipale Pisa, dal Palazzo municipale atast dente i popoli di S. Giovanni al Gataao e Li 15 marzo 1875. Li 19 marzo 1875. rità non derivi dall'affetto: mi darebbero I da. S. Piero a Gra lo, al quale è assegnato l'anIl S;ndaco Isf. RIZZAR1. 'doppio diritto di parlare e l'affetto del nuo stipendio di L. 1080. .endit, M. -RIZZAR!. quale proseguo la istituzione che sorge, I concorrenti (lovranno presentare, entro e quello che io modesto cultore di un il mese corrente, al:a Segretera comutia,le biftia li Sindaco di L'isa: arte, porto a tutte le altre, per qaell' anIl Sindaco di Pisa seguenti documenti: Istanza redatta in carta da bollo da cen., tico legame che tutte le unisce, per quel Vista la deliberazione-della Giunta mu- rende noto nel prossimo lui' dì santo ,nicipale del 5 marzo corrente; tesimi 50; alcuni iucaricati dal Murticipio si presente- 'soffio misterioso che le ,vivifica tutte. :Nar- . : i , ' , - -- PARTE UFFICIALE * • IMPRESTITO DE1r .ÒCOMUNE, DI PISA - . , : - . — - I , , - TI . NON UFFICIACE . , . ;;; : . - n . . , . , , — - , - . , APPENDICE mA MXIANX nup AFFETTI FIA.CCON'TO bnna retti. ti ra Per rappresentare al vero le passioni onde spesso è sconvolta l'anima umana, il discorso dinoccolato e diffuso non serve, la pittura di genere non conviene; ci vuole un parlare sobrio e serrato, lilla maniera che si potrebbe dire acultoria ; perchè dov' è azione, la parola o guasta o non aggiunge. N'è prova il romanzo che rac°mandiamo a' nostri lettori. La signora Ida Milani vuol far conoscere di quanto varia natura sono gli affetti nel cuore dell'uomo; e come la eccellenza dell'amore si dimostra mediante il sacrifizio. Ella perciò rifugge dalle discussioni pedantesche, non si sogna nemmeno di ammannirci un trattato di psicologia o di morale; ma col criterio sicuro del convenevole, ch'è proprio della donna, con squisito senso dell'arte, racconta fatti, e li dispone per modo che nella loro successione o nel raffronto, per il loro accordo o por la opposizione, tutti sono maestre(1) Pisa, tipogr. Nistri, 4871. volmente lumeggiati; e il lettore dagli crudele contro di sè, e .nello stessa _tempo effetti indovinale, cagioni, dalla lotta ingegnoso. delle passioni le leggi che la governanó,A questo tipo Vedi t ubito contrape 'dalle azioni i penSieri, dai costumi i porsene un altro • È il Lyon, che si sentimenti degli uomini,' ì quali altri 'sono crede tutto permesso e vuoi sempre riu 'c divengono in società, secondo la tem ,scire. Leone non ha dubbi, egli non difpra dell'animo e dell'ingegno. Il racConto 'fida; non ammette nemmeno che fra le - - messo in luogo dell'analisi, il, fatto in donne vi sia qualche po' di buono . luogo della sua legge, è questo' il me- Quindi tenta sempre, perchè non pare todo prescelto dall'autrice per metterci abbia mai trovato donne , ozieste e virtuose innanzi Due Affetti; per cui a nessuno • che lo rimettano alposto con una buona sfuggono i paralleli che se ne possono' lezione. Anch'egli s'incontra in Marghefare; e delle differenze le cause, i modi rita e se ae accende; ffitt. a lui sorgono e gli esiti; e in tutto ciò la irresistibile subito nella testa mille progetti; e ri soluto all'attaCco,pone le tende nella stanza potenza del fato. Nel quadro che abbiamo dinanzi, cam- stessa da éui l'artista, estatico adoratore, peggiano due tipi d' uomo. Il primo è un. contempla la stessa donna. artista, quale indovina da lontano ilQuesti due caratteri disegnati a grandi profumo di poesia ch'emana da _A:larghe tratti, queste due figure di spiccati conritti, creatura bella di espressione divina. torni, ripensate *dal lettore, molte cose riEgli non l'avvicina, non le parla; prete, velano con efficacia maggióre di un comrisce seguirla cogli occhi e spesso col mento. Chi paragona il palpito' che agita pensiero in tutte le sue cure domestiche, il petto dell'un uomo e dell'altro alla viperchè non vuole si squarci il velo d' il sta di Margherita , vede questa nostra lusioni sotto il quale vede la fanciulla. natura essere docile e indifferente ad Pittura questa naturale quant' altra mail ogni forrna; e la virtù porre al tormento Una bellezza celeste, una virtù casalinga l'anima onesta, e il vizio lasciard sereispira da lungi e di per sè l'amore. Ma nità all'anima corrotta. E pensa agli intimi chi n'è tocco, dapprincipio é dubbioso compiacimenti dell'arte ch'educanol'uomo e diffidente; e piuttosto di cimentarsi alla a cercare nelle cose reali la perfezione prova, si alimenta anche di sole illusioni, e la nobiltà delle immaginate , per cui - - - - ' della donna ci facciamo un idolo e non bastandoci d'amarla, l'adoriamo E p ensa agli'allettamenti .della vita' esteriore, M cui ogni vigore di sentimento si perde, e l'amore è .voluttà conquistata con oMaggi bugiardi e fugaci. Questi due uomini, quali la natura o la società li ha fatti, hanno dinanzi a sè l'ignoto. 'destino- li farà dar,, contro a quelle cosidette circostanze, per le quali tante volte riusciamo a meta, assai diversa da quella che ci pare la nostra, e ci troviamo da ultimo mutati del tutto da qi.ielli ch'eravatuo..o che ci pareva di essere. Ernesto e Leone incontrano sul loro cammino la donna; quest'essere, ch'è tanta parte della nostra vita, che delle no. stre virtù è causa e premio, e di "tolti nostri vizii talvolta causa e sempre scusa; ed ha su di noi questa continua vittoria, che sembra vogliamo noi ciò ch' essa vuole, e crediamo di trasformarci per , vincerla, quando trasformiamo perchè invece siam vinti . La donna pei nostri due protagonisti prenderà le sembiante di Margherita e d'Ortensia: due tipi che non cedono a quelli di Ernesto e di Leone. Margherita è bella ed ha un guardare velato che giunge sino al cuore. Di persona delicata, anche nelle sue vesti meschine è elegante da parere una celeste —- - .0111. i grandi maestri nell' arte dell'Istrumentazione si succederono in Germania l' nn dopo l'altro, accanto ai filosofi ed ai poeti; e mentre Goethe racconta tutto intero il dramma della vita, Beethowen compieva la grande restaurazione dell'arte e dava alla musica 1' ampiezza e la profondità necessarie per esprimere il pensiero moderno che abbraccia tutti i popoli e tutti i culti nel culto e nel linNon v' è bisogno che io discorra la utiguaggio del bello. lità del nostro istituto; gl' Italiani, i quali La lotta fra le due scuole cominciata hanno il dovere di applicarsi a ogni macosì prosegue oggi e si fa più minacciosa niera di studii, debbono con ogni sforzo più forte. Dalla nostra parte è la temincombere alle discipline musicali ora che e il primato in quell' arte, se non è tolto a peranza. Qui da noi non v' è alcuno che non pronunzi col rispetto i nomi del loro (non spetta a me giudicarne), è cerWeber o del Meyerbeer : mentre altrove tamente loro da molti lati conteso, spescrive e si stampa, che il Rossini sarebcialmente per ciò che riguarda alla scienza si be divenuto qualcosa se avesse studiato, della istrumentazione. e che il Verdi è buono tutt' al più, come Fino da quando i primi inni cristiani musicista, per dirigere una fanfara di suonarono sotto le volte delle nostre chiebersaglieri ( 2). Impeti di lottatori forsense, fino da quando Palestrina e Marcello nati che fanno sorridere: come si sorride inalzarono il misticismo musicale al più oggi pensando ai fulmini che il Laharpe alto grado di perfezione, in Italia il canto scagliava, cento anni fa, sulla testa del della voce umana fu la più naturale espresGluck perchè aveva, scrivendo l' Orfeo, sione del sentimento, mirabilmente ajutacommesso il delitto di introdurre Dell' orto dalla spontanea melodia del nostro linchestra il trombone. guaggio. La musica italiana s' è svolta Il tempo comporrà ne' giusti limiti il principalmente nella parte vocale e l'arte vero: ma intanto non è chi non oda ogni più complicata della istrumentazione si giorno il lamento degli scrittori di opere neglesse. — La Germania, bisogna pur musicali i quali, a seguire, in una giusta riconoscerlo, ha compiuto prima gli studii misura, l'indirizzo scientifico dato dai teseveri nella parte scientifica dell'armonia, ed è stata la sua, l' ultima parola nella deschi alla musica domandano buone orscienza musicale dei tempi moderni. Ma chestre: e le buone orchestre si hanno le scuole di musica, anco per quel che difficilmente senza le buone scuole. Ed ove questo non avvenisse nella riguarda l'esecuzione strumentale, pullucittà nostra , bisognerebbe considerare lami in Germania; e con una educazione che la educazione musicale porta semadeguata ajutano l' impulso del sentimento popolare che si espande, come altri pre utili resultameuti, tanto maggiori quanto essa più si diffonde. Riccardo osservò (i), sotto quella piuttosto che sotto Wagner ponendo nel iaggio del 1872 la altra forma e che S' accorda coli' aspetto prima pietra del Teatro di Bayreut, che ideale di quella natura del settentrione s' intitola nel suo nome, gettava nello austera e fantastica, poco espansiva nella scavo dei fondamenti una carta e proparola ma talvolta singolarmente robusta nunziava queste parole, le quali, senza il e profonda. Forse come negli aspetti del cielo, e nel- commento fattone più tardi da lui, suol'indole del popolo la differenza della mu- nerebbero oscure. « Io chiudo qui dentro sica italiana dalla tedesca ha anche ragioni un segreto: finchè questa pietra lo cuopiù gravi. Mentre in Italia il melodramma prirà essa manifesterà la sua forza al nasceva a solleticare i fiacchi desiderj di mondo ›. E intendeva affermare così il proprio mandato di profeta, gl' intenti una società incancrenita dalla servitù, la Germania colle sue melodie nazionali e i della propria musica, ché; secondo le sue suoi cantici sacri apriva una via alla li- parole, non soltanto deve rinnovare l'arte bertà del suo sentimento spontaneo; e la tutta quanta, ma diffondere una nuova riforma religiosa emancipando la coscienza fede religiosa nell' umanità e farne mischiudeva all' arte nuovi orizzonti; così gliori le sorti e assicurarne i destini. — E se tutte le arti hanno in sè questo tesoro di balsami, più ne ha la musica che accompagna ogni opera, ogni gioia, ogni lutto degli uomini: ne' campi suona la lieta canzone della vendemmia, nella chiesa l' inno sacro alle nozze, nel cimitero la mesta salmodia del funerale. Pei mari lontani il viaggiatore ripete, salutando desideroso la patria, le cantilene che gl' insegnarono un giorno i pastori de' suoi monti natali; e quando la giovinezza è svanita e i sogni si dileguarono, altri ripetendo a sè stesso poche note si riconduce ai tempi fuggiti, vede balenare di nuovo le speranze di un giorno; con quel canto fecondo di ricordi, evoca i fantasmi visione. Giovanetta, lavora notte e dì per mantenere la madre e il fratello, e per istruirsi alla meglio. Il suo animo è candido, ingenuo, dolce; i suoi sogni innocenti non sono stati mai turbati da immagine d'uomo. Poverafanciullal ella non sapeva ancora che cosa fosse l'amore. Perciò nulla vede, nulla cerca a indovinare nelle premure e nelle parole di Ernesto, che si riveste di una corazza di ghiaccio, mentre il cuore gli brucia. La baronessa Ortensia, cugina di Leone, è una giovane dama assai apprezzata nel mondo elegante; è ricca e bella, e può ispirare a qualunque uomo una passióne violentissima. Ella incantava generalmente tutti coloro che l'avvicinavano. Vedova a quarant'anni, ha già deposto il lutto. Questa donna indovina che suo cugino è preso di Margherita; e quantunque troppo bella per temere una rivale, troppo generosa per provare invidia, sente battere il suo cuore più dell'usato; e il cuore batte pel cugino ch' ella ritiene innamorato di Margherita, vedendo che non è più libertino, non è più depravato, ma è cangiato in un modo strano: Non vogliamo togliere al lettore il piacere di seguire l'azione, il cui racconto nelle sue parti così ordinato e serrato, Una fierissima lotta si combatte da tutti, e quand'è finita. Leone è sposato alla baronessa, e Margherita ad Ernesto. E il fato co' suoi ghiribizzi appaga egualmente il voto di Ortensia che egoista accetta il sacrifizio di Margherita; a il voto di Ernesto che generoso avrebbe voluto morire piuttosto di prendere presso la donna dei suoi pensieri il posto ch'ella avrebbe voluto concedere ad altri : Capriccio, ingiustizia, contrasto del destino in ogni cosa, in ogni senso; e la ironia, troppo a lungo contenuta, prorompe alla fine dal labbro della nostra autrice. « Dio avrebbe un bel da fare, ella dice, se volesse contentar tutti; fortunatamente nella sua giustizia manda il freddo secondo i panni! Sarcasmo potente, che non è sacrilegio insulto bensì lamento di chi teme vacilli la sua fede alla prova delle cose che accadono. Ma perché Ortensia possede il suo Leone ed Ernesto la sua Margherita, possono essi chiamarsi felici? Ortensia che il suo compagno ha amato un'altra donna; Ernesto sa che il primo affetto della sua sposa non fu per lui. Quindi può far meraviglia che il racconto finisca con un capitolo intitolato: Tutti felici. E per la luna di miele passi. Che se la egregia scrittrice ha voluto fare un pronostico anche per il seguito, badi ra Alessandro Andryane che Vincenzo Monti, già vecchio, andava ogni sera al teatro della Scala ove rappresentavano il •Barbiere di Siviglia: e a coloro i quali chiedevano il perchè di tanta autorità riC' è tanta poesia in questa spondeva: musica, ch'io vengo a cercarvi le ispirazioni e le idee. da non poterlo compendiare. Soltanto diremo il concetto, che giudichiamo ne abbia suggerito e ne spieghi lo svolgimento sino alla fine. De' nostri t•overi innamorati il cieco e crudele destino fa il più capriccioso governo che si possa immaginare. La cosa è abbastanza naturale e comune a questo mondo; ma il filosofo deve spiegarla, deve tirarne qualche insegnamento, deve mostrare che se l'uomo non può resistere, sa per altro combattere. Di qui il concerto Intimo della scrittrice: per la quale la volontà del destino diventa, nell'uomo che n' è colpito, spirito di sacrifizio. A questo modo le necessità della natura danno bensì altra forma e altra direzione alla nostra libertà; però non la distruggono. E 'che altro è il sacrifizio di noi stessi, se non il proposito di regolare le nostre opere a seconda delle circostanze esteriori, da cui siamo stretti e ceipitil Nel romanzo della signora Milani l'amore persuade il sacrifizio, e ne dà la forza. Perciò Margherita spinge il suo amato Leone nelle braccia di Ortensia. Leone immola i suoi capricci di scapestrato per amare Margherita ch'è amata da un altro ed ama lui; ma non la ottiene. Ernesto poi nasconde il suo amore, per non turbare quello mittente di Margherita assediata dalle galanterie di Leone. Io ta nto in là non vado; e venero troppo le ombre dei grandi pensatori che a' addolorarono delle sciagure umane e cercarono inutilmente di lenirle, per credere che la felicità della schiatta nostra possa trovarsi nei si bemol o nelle ottave di moto retto. — Ma a parte le iperboli di ingegni presuntuosi o di fantasie malate, è innegabile che l' arte abbia refrigeri ineffabili e conforti immortali. Narrano alcuni storici che, quando la Grecia divenne provincia romana un cittadino d'Atene insultato a Roma dai soldati vincitori, all' oltraggio rispondeva con queste sole parole: (Son greco ». Son greco: e voleva dire; son vinto: ma sono di quel paese in cui la bellezza splende sotto tutte le forme, dove all'incanto del sole che illumina le cime dell' Olimpo e le rive dell' Egeo è fiorita quella suprema sapienza che gli uomini non ritroveranno più mai; son vinto, ma sono di quel paese dove la filosofia passeggia sotto i portici ombrosi, dove i canti d' amore suonano tra i boschetti di rose e di mirti, dove il savio di riposo dal lavorio del pensiero contemplando i gruppi armoniosi che ornano il tempio d'Apollo o, insegnando i propri precetti al suono della lira; son vinto ma sono di quel paese dove l'euritmia è come la divina formula della vita, dove ella ordina i profilei, fa belle di eterna bellezza le statue e si rivela così nelle ampiezze de' poemi d' Omero, come nelle canzoni voluttuose di Anacreonte e nei giambi irati d' Archiloco; sono di quel paese che vide fiorire la primavera del genio, e dove l'arte de' vinti sopravviverà a' più grandi trionfi e alle ultime sciagure de' vincitori. piena di una dolce mestizia e ascolta le lacrime, i palpiti, il linguaggio degli amori perduti. Divina arte de' suoni! (I) v. Mrawkry. Lo 'Worm. Mutioals. (I ) BRFCTRAXD. La. Nationeiith MISticalm. I -4 1Et I steirc, —La. stampa estera si occupa dell'imminente venuta di Francesco Giuseppe in Italia, ed ascrive a questo fatto importanza grandissima. La Ga.ezetta d'Angusta scrive: Sullo storico suolo di Venezia si saluteranno di nuovo vicendevolmente i due sovrani, così prossimi parenti, eppure per sì lungo tempo nemici. Le relazioni amichevoli, già da anni coltivate fra la Corte di Vienna e la Corte italiana riceveranno in tal modo nuova conferma. In pari tempo si soddisfano anche i bisogni dell'alta politica, poichè anche le relazioni amichevoli fra i due governi, del pari annodate da anni, vengono consolidate con nuove garanzie. Soltanto un partito forse Vedrà con cupa collera il viaggio dell'impe' - ratore, 'cioè gli ultramontani. Ma quanto: al resto la risoluzione dell' imperatore - desta ovunque le più vivaci simpatie, che vengono infatti espresse da tutti i giornali viennesi›. La Schlesiche Presse di Breslavia scorge con gioia nella risoluzione del sovrano austriaco una garanzia della perfetta riconciliazione dell' Italia e del!' Austria; « poichè Francesco Giuseppe non poteva manifestare in modo più aperto e splendido che nel suo animo il passato non lasciò ormtk p.di rancore, come collo scegliere Venezia per restituire la visita a Vittorio Emanuele ›. Il qui citato articolo finisce colle parole seguenti: • Quanto più si accresce l' intimità fra l'Austria e l'Italia, tanto più devono divenire strette le relazioni di quest'ultimo Stato colla pacifiskt. lega dei tre imperatori, della quale l'impevo di Ft ancesco Giuseppe è parte sì importantél ». E la stessa cosa dice la Gazzetta Univer- sale della Gekmania del Nord: • risokuzione dell'imperatore Francesco Giuseppe ai far visita in Venezia a Re Vittorio Emanuele, viene salutata con plauso vivace da tutta la stampa liberale dell'Italia e dell'Austria. — E così accade ovunque la concordanza dell'Italia colle tendenze manifestate nel ritrovo dei tre imperatori, viene . riguardata come valida garanzia di pace, ag giunta alle altro che già offriva quel ritrovo. • In vero l'imperatore Francesco Giuseppe non poteva prende] e risoluzione che indicasse in modo più magnanimo o cavalleresco la sincerità della riconciliazione dell' Austri a coll'Italia unita. — Neppure è scorso un decennio da che l'imperatore austriaco dominava qual sovrano in quella medesima Venezia, nella quale sarà fra poco l'ospite del Re d'Italia; eppure egli non porta colà altri sentimenti personali. se non quello che ora la grandena e lo svilluppo politico dell'Austria hanno basi ben diverse da quelle che avevano al tempo della tanto contrastata si gnoria in Italia ». Ed al pari della stampa tedesca, al par i che il tempo non la chiarisca falsa pro' fetessa. Il dubbio che ci assale è che dopo quella benedetta e felicissima luna gli sposi ritornino in balia dell'avverso destino. Pur troppo infatti può accadere che Margherita faccia dentro di sè la flessione, assai comune del resto, che quando sposò non era veramente innamo rata di suo marito. E Leone le potr tener bordone parlando della sua Orten sia. Sono riflessioni, a cui di solito ten gono dietro tante cose, che speriamo nor succedano ai nostri protagonisti poich: non pare l'autrice creda ve ne sia pericolo. Nondimeno il concetto e lo spiriu del racconto giustificano il contrario I more; perchè se il fato ebbe tante bit 'zarie prima della luna di miele, potrebbe averne anche dopo, se non si butta al savio; cambiamento questo di cui ci au guriamo la gentile scrittrice possa dare: le prove, quando si risolva a seguita il racconto con un altro romanzo, il titolo è bell'e fatto, e ci permettiamo suggerirle: Dopo la luna di miele ! ••••-■-•."......"..•••■•■■•••■■■•••■■••■•• della stampa austriaca, è contento il Journal des Debats, poichè quest'autorevole periodico che non ha nè braccia nè gambe, essendo signora Ferni si rivelò per qnella brava nato così. Non ostante esso mangia, beve e suonatrice che fu tanto festeggiata ed apscrive: scrive: è beaissimo nutrito, di buona costi. plaudita nei concerti dati insieme alla L'accordo intimo dell'Austria e dell'Italia tuzione, e ci ha dotto di non essersi mai sentisorella. è, soprattutto nelle circostanze presenti, un ._ to male. Riposa sopra una tavola appoggiato pegno serio dato alla tranquillità d'Europa, Ammirammo la bella levata di voce, la ed in pari tempo allo sviluppo dei principj a due piccole stampelle; mangia la metà di molta espressione e la ,grande precisione, quello che può mangiare un altro uomo in leberali sui quali sono fondate le istituzioni non che la maestria con cui seppe supepolitiche delle due monarchie a. occasioni normali, ma è molto amante del — Il Débats del giorno successivo scrive bere. Crediamo che questo fenomeno possa rare moltissime e varie difficoltà, fra le -quanto appresso sullo stesso argomento: quali quella di far sentire il canto e l'aciuteressare le persone della scienza, allo quali 4 La visita dell'Imperatore d'Austria al Re coinpaguamento insieme, e l' altra di far <l'Italia in restituzione di quellafatta da qua- lo raccomandiamo. sentire il canto e l'accordo pizzicato. st'ultimo in occasione dell'Esposizione di Vicina non era quasi più attesa: la si credeva indaLa signora Ferni fu ripetutamente — Associazione di mutuo soccorso fra gli finitamente aggiornata, a causa appunto delle chiamata all'onore del proscenio, ed ebbe ,Operai in Pisa. difficoltà che presentava la scalta del luogo corone a profusione, moltissimi mazzi di Tutti gli associati sono invitati ad internel quale i due sovrani avrebbero potuto venire alla Assemblea generale straordinaria fiori con ricche fusciacche, fra i quavedersi senza inconvenienti. Roma era imche avrà luogo domenica 21 corrente a ere li ne notammo uno della contessa Agopossibile, a ragione dal Papa.Essendo a Roma, l'Imperatore non poteva dispensarsi dal far vi10 antimeridiane, appositamente convocata, stilli della Seta , un altro della consita al Santo Padre, e le questioni d' etichetta'e per urgentissimi interessi sociali. 1 1123 tessa Mastiani bellissimi , ed un terzo di,priorità fra il Quirinale e il Vaticano aerebAppena ultimata l'adunanza avrà luogo baro dato origine ad attriti inevitabili. !Firenze pure molto bello e composto in modo diera inaccettabile per eauea della parentela del- una conferenza sul tema L'Operaio, data dal verso dall' ordinario, dono di una società 8 05987 9 76993 l'Imperatore colla caduta dinastia toscana. nutro concittadino Vincenzo Andrei. 4 98790 di signori che abitualmente si trovano nel Napoli sembrava poco adatta per gli stessi moL' ingresso sarà riservato ai soli Soci, e palco di numero 24 terzo ordine. tivi;ec. Francesco Giuseppe ha inopinatarnente troncata la difficoltà collo scegliere Venezia. famiglie dei medesimi. Una gradita sorpresa aspettava la siDalla residenza sociale 18 marzo 1875. È stata questa, bisogna riconoscerlo, una" gnora Ferni al ritorno all'Ilòtel l'Europe felice ispirazione, una risoluzione ardita, Per il Presidenti dove ha la sua dimora. Nell'ingresso erano nobile, e che porta l'impronta di una certa ROSSI LEOPOLDO Vicepres. grandezza». schierati dei suonatori che intuonarono al Il Segreario 85767 Risparmiando le suscettibilità degli altri, F. Di CoLo. suo comparire un pezzo di musica, che cessò 8 64431 l'Imperatore s'è messo bravamente al di so3 67230 solo allora che l' egregia artista gianse 0 pra di 40955 quelle che poteva provare egli stesso. Giuseppe Lotti armaiolo in Pontedera — nei suoi appartamenti. Intanto molte perNon è questa, del rimanente, le. prima 5 72677 volta che Francesco Giuseppe dà così la era occupato intorno ad un revolver quando sone erano nel Lungarno e vivamente ap2 prova del559208 coraggio morale e dell'abnegazione partito un colpo, andò quello a ferire certo plaudirono sino a che la signora Eerni colle quali sa sacrificare i suoi sentimenti e Vittorio Marini in un polso. Fortunatamente non ebbe salutato la folla plaudente. le sue memorie personali allo necessità della si tratta di una lesione leggiera. situazione politica, ed ai nuovi interessi del . - impero. Francesco Giuseppe troverà Venezia interamente cambiata di sentimenti. Dopo elle essa fu riunita all'Italia, l'odio dell'Austria vi %comparve come per incanto. I Veneziani si i icordano oggi e riconoscono che il Governo degli Absburgo ha fatto molto per la loro città. I sudditi austriaci vi trovano oggi un'accoglienza eccellente, ed è certo che l'Imperatore sarà calorosamente acclamato. Noi non possiamo che rallegrarci sincera. mente di questo ravvicinamento fra le due potenze; esso è d'interesse europeo. Creando per l'Austria dello relazioni intime colla Russia da una parte e coll'Italia il conte Andrassy fa della buona politica. Forte dell'amicizia dell'una e dell'altra, l'A.ustria non sembrerà più in balla, della Prussia, e la sua alleanza obbligata verso il nuovo impero germanico perde così ogni apparenza di dipendenza e di inferiorità. MII■■■••■••••■• SUO C.R. C> /N A C A_ 20 marzo — Il Risorgimento, nel numero d' oggi, risponde a una nostra rettiiicazione, sostituendo un' altra notizia a quella che aveva prima pubblicata e che noi avevamo smentita. In luogo del passato, ora parla di un futuro condizionale, non considerando che de futuris contingentibus non si disputa. — Anche in prigione i ladri esercitano il loro mestiere: infatti nel baguo penale di Piombino certi condannati Paci Giovanni e Pignatari Mario rubarono, mediante falsa chiave, nella cantina dello stabilimento una quantità di pane e formaggio per un valore di lire 2,40. Venuti fra loro a contesa due ubriachi in Calci naia, dalle parole passarono ai fatti ed uno di essi riportava diverse ferite coltello guaribili in 15 giorni. • — Vennero arrestati certi Vincenzo T. e Giuseppe B. perchè avevano denunziato di essere stati derubati di 200 lire, furto che poi risultò non esser vero. — Programma dei pezzi musicali che la Società Filarmonica comunale dei Concordi di Pisa eseguirà la mattina di domenica 21 marzo 1875. •1. Torri — Marcia militare. 2. VerdiDuo nell'opera I Lombardi.; 3. Car/ixi — Mazurka. 4. Verdi Pot-pourry nell'opera Traviata. Un saluto ;L Pisa, polka. 5. Lera — — .11 Direttore ENRICO SIMI. — Nella notte dal 17 al 18, alle ore 12 e 50 minuti, si fece sentire una leggerissima scossa in senso ondulatorio. Il concerto che la bambina pianista di anni 7, Gemma Luziani, darà in Firenze, .avrà luogo nella sala Ducci non più martedì, come era stato annunziato, ma lunedì 22 corrente. La Luziani sarà, coadiuvata dalla signorina Ada Chaprnann Shillinger, dai Rignorì prof. cav. J. Sbolci, prof. cav. G. Giovacchini, prof. F. Palamidessi, prof. L. Trannuccini, maestro cav. T. Mabetlini, e Carlo D UCC1: — Società Filarmonica dei Concordi. AVVISO. Stante la grande affluenza d'istanze per essere ammessi all'Istituto musicale, si previene che alla fine del corrente mese verrà .chiuso il ruolo degli Alunni. Dalla residenza della Società Questo dì 19 marzo 1875. Il Diretkre jL Enrico Simi. ......~111110~■■ — Nel Lungarno Mediceo, in una bottega presso il caffè dall'Amicizia, abbiamo veduto un individuo che merita di essere visitato. Si tratta di un giovane dell'età di27;anni ••••-•......evV~A1-111~', "•••••••■ rir _A_ T' R. I — Come avevamo preveduto, la beneficiata della egregia artista signora Carolina Ferni riesci jeri sera brillantissima. Il teatro era pieno, ed al numeroso contingente dato dalla città si aggiungeva quello venuto dai luoghi vicini, nè il prezzo dei biglietti aumentato e quello non piccolo dei palchi, ave lat tenuto indietro nessuno. Il teatro, intieramente illuminato, offriva un vaghissimo aspetto per le eleganti signore che erano nei palchi e nei posti distinti, e per la folla compatta che occupava la platea. Dell' esecuzione dell'Affricana ripeteremo che fa sempre inappuntabile, e che di applausi non vi fu penuria. Quanto al Souvenir d'Hayd, di Leonard, suonato dalla signora Ferni sul violino, diremo clbt entusiasmò il pubblico che proruppe ad ogni istante in fragorosi applausi. Nell'esecuzione di qneato Souvenir la Così ebbe termine questa lieta serata; che se sarà di grata memoria per la distinta e brava artiata, non lo sarà meno pei pisaui che hanno avuto la fortuna di udirla. concorrere ci propri mezzi, fosse anche con una sola azione di conto lire, a ronder potente questa Società, la quale del resto ricompensa bene i suoi azionisti accordando lorp il frutto fisso del 6 per cento oltre il dividendo, che fa sperare grandissimo la boiata delle operazioni sociali. Noi speriamo che sarà grande il concorso dei capitali per questa ricca e .seria intrapresa; e confidiamo che saranno tutte sottoscritto le azioni CMO830 prima che termini il tempo stabilito per la sottoscrizione. Impreatito Nazionale 17.i Estrazione — 15 marzo 1875. L , • -2 CI •2 •; :":"; o. 4571757 1345433 0232249 94158 921305 714381 3073055 28017 05 ‘20 082954 289300 349628 845612 865587 181165 260943 2787188 4475028 73434 89912 29831 43615 4400000 150000 150000 35 5000 3 5000 45000 45000 36 4000 $64000 44000 41000 44000 3 1000 3 4000 1 36 554761 3 3382294 500 4 500 500 500 500 500 100 100 100 100 100 100 100 109 3 4 728502 3 26%876 1 611 3532 5335 353 2294 354 0839 351 1725 354 1811354 35 • 44000 41000 . 3 4 4 4000 11000 35500 35 500 36500 36b00I Pr 2144894 4707854 3 4 500 500 100 100 400 100 100 100 .24•■■ «1~ k ESTRAZIONI DEL R. LOTTO Del 20 marzo 1875. Firenze . . .18 43 77 52 Roma • . . 49 24 47 150 57 .11•1■1•■•••tomm......-- ALESSANDRO BELLONI Gerente Resi). Societa Enologica Toscana. Con Io scopo di far vini in Toscana per smerciarli in Italia e all'estero si costituì in Firenze nel giorno 15 del passato settembre la Società Enologica Toscana, che venne approvata con, R. decreto del successivo novembre. 13 ,ù volte si tentò in Toscana la costituzione di Società Enologiche; ma, per mancanza di mezzi o di costanza o di vera fede nei promotori, nessuna giunse nei tempi punti a costituirsi. La Società Enologica Toscana invece riuscì; od ora apre la pubblica sottoscrizione per mille delle sue azioni da lire 100 ciascuna. Saluteranno con gioia questo lieto avvenimento coloro che si occupano in favore del progresee dell'industria vinicola italiana, e principalmente i produttori di vini, i quali un valido appoggio per lo loro operazioni troveranno nella nascente Società, avendo deliberato il suo Consiglio di Amministrazione di prestarsi anche per lo smercio dei pregevoli vini prodotti dai suoi azionisti. Con piacere però, al certo non minore, ne accoglieranno l'annunzio i capitalisti, i quali nella nuova Società trovano un buono e sicuro impiego dei loro capitali. Basta leggerne il programma per persuadersi dell'importanza grandissima di questa Società e per comprendere pure l'importanza dei vantaggi che è destinata a recare al paese ed a coloro che vi impiegano un.. qualche parte delle loro sostanze. Questa Società. priva di concorrenza in Toscana, — cautissima nel suo procedere,— amministrata da persone dotte in enologia ed in cose d' amministrazione, — destinata ad occuparsi di un' industria che larghi benefizi produsse sempre ai suoi cultori, ma che più larghi ne offrirà ad essa che più iestesamente e razionalmente opererà, — apprezzata molto dai distinti enologi italiani riuniti al primo Congresso enologico nazionale nel passato febbraio in Torino, — favorita subito dell'appoggio del ceto bancario, molto difficile a datsi ora a nuove speculazioni, .-- ed infine approvata senza alcuna modificazione dal R. Governo che con molta ragione rifiuta in questi tempi la concessione del R. decreto alle Società per azioni, se non le vede regolarmente e con salii intendimenti costituite, — è davvero destinata ad un brillante avvenire utile poi suoi azionisti e per l'industria enologica toscana e nazionale. Chi sa quanto bene derivi alle popolazioni dal saggio svilupparsi delle industrie e segnatamente di quelle industrie dalle quali ritraggonsi già grandi ricchezze, chi ama la prosperità del proprio paese non può non c:=> Re■Q smeee!I o ZrZ eCD N g o - <3.) P= Cri :_t•D Ci« 2%1 • oz • ;••■ cn C3C) e.P1 t-. t1) o 1.4 ememeM 4=, Tes . no~l =11 isesiei■eses04~~ Dalla Tipografia Nistri è stato pubblicato: STUDJ SULLA DEGLAMAZIONE DI GIUSEPPE SOLDATINI Membro di diverse società Filo-Drammatiche, Letterario e Scientifiche. PREZZO — L.2, 50. Si affitta ulla Bottega Sotto Borgo, elegantemente pavimentata in marmo, precisamente accanto alla libreria Nistri. Per le trattative rivolgersi alla ricordata libreria ove trovasi persona appositamente incaricata. and...41.1111/11~1...rd• Comune dei Bagni San Giuliano Servizio Sanitario ,44.veiso di concorso. Il Sindaco aet comune suddetto, Vista la deliberaeioee del Consiglio comunale del di 14 marzo corrente, resa esecutoria dalla R. Prefettura mediante visto del di 19 detto, Rende noto: È nuovamente aperto il concorso alle vacanti Condotte inedicoechirurgieho della I.° e 4." sezione, alle quali è annesso l'annuo stipendio di lire 1200 con diritto a pensione previo il rilascio in ragione del 4 por conto sullo stipendio. Gli obbIghi principali inerenti alle Condotte sopra indicate sono i seguenti: 1.0 Residenza costante per la condotta della L a sezione, ai Bagni di S. Giuliano; e per quella della 4." sezione in Arena o Metato. 2.° Cura gratuita, tanto in medicina qnanto in alta e baeea chirurgia, ai poveri e miserabili, ai gettatelli, ai militari in servizio o di passaggio, ed agli altri che per disposizione di legge godono di egual favore, 'ed aventi domicilio o residenza nel perimetro delle respettive, P' Condotte. 3•0 Assistenza alle operazioni di alta chirurgia a richiesta degli altri condotti viciniori. eenfiner le° .via Rieraeali; 2." 4.e Assistenza ai consulti 112e17-saranno ammessi al concorso coloro Estratto d' istanza per nomina detta casa; 3. 0 Maserti; 4.° Rose dico-chirurgici ogni qual volta si . ehe avranno oltrepassata P età di dl perito. Martinetti nei Chiapponi. Tali beni verifichi il caso di eseere sopra40 anni. Si fa noto al pubblico che con son posti nel CO11111113 di Kuaacco, chiamati sì dalle famiglie degli ricorso del marzo 1875, il signor Dall' Uffizio comunale dei Bagni e sono rappresentati al catasto di ammalati come dai medici-chirurAlessandro Mazzei di Ponsacco, rap- quel comune in sezione dalle S. Giuliano, li 20 marzo 1875. ghi 'delle altre Condotte vicine, semIl Sindaco D. G. Del Lupo. presentato dal dott. Carlo Casella, particelle di num, 6, 180, 198 e 171. Questo di 20 marzo 1875. pre però quando si tratti di perha richiesto al sig. Cav. Presidente (166) D. Carlo Casella, proc. sone che "Danno diritto alla cura del Tribunale di Pisa la nomina di ERRATA-CORRIGE gratuita. un perito che proceda alla stima Nell'avviso del Comune dei Regni 5•0 Inoculazione del vaiolo vacdegli infrascritti beni immobili da Cassa di Risparmj e Azienda PreS. Giuliano per vendita coatta di imstiti sopra pegno in Pisa. subastarsi a pregiudizio del signor cino. Terza, ed ultima denunzia di smarmobili, firmato - F. Matteucci E3at- Giuseppe del fu Sabatino Jacoponi 6.0 Prestarsi ad ogni richiesta rimento di un libretto a favore di tere - datato del 18 marzo 1875, parimente di Ponsacco, i quali beni del!' autorità comunale, alla visita inserito nel numero 22 del!g.iornale sono i seguenti, cioè: Una casa con Santerini Luigi per un capitale di dei generi alimentari. lire 400 e frutti, segnato di nuLa Provincia di Pisa, verme erro- terra o resedio Rimesso composta di mero 28070,volume 178,a carte 171. 7.0 Disimpegnare gratuitamente neamente stampato che la vendita lotto stanze dai fondamenti a tetto, Qualora non si presenti alcuno il servizio delle Condotte viciniori avrebbe avuto luogo nel dì 8 aprile situata in Ponsae,co nella via Rica- a far reclami sopra il detto libretto, in caso di vacanza od impedimento 1875, per cui, correggendo detto er- soli, a cui confina 1.0 Via suddet- sarà da questa cassa riconosciuto dei titolari. per legittimo creditore il denunrore, deve leggersi che la veri lite, ta; 2.0 Eredità benefieiata Valli; 3.0. ziante. 8.° Per il disimpegno del servidi che .nell'avviso medesimo verrà Orto che appresso: Idem un orto Pisa, li 17 marzo 4875. zio tenere la cavalcatura od altro eseguita nel di 14 APRILE 1875. cinto da muro, di misura quanto li Direttore mezzo di trasporto. (165) sia, attiguo alla casa suldescritta, (164) Avv. Tito Tizzoni. 9•0 Noi caso di renunzia conti• 9 ; 5 1,st nuare nel disimpegno del servizio 7,74tink; per il tempo e termine di mesi due computabili dal .d'i della presentazione della renunzia. Gli abilitati in medicina e chirurgia che desiderano concorrere alle dette Condotte dovranno far pervenire a quest'uffizio donamele .4 L4 i v o eri o entro il 15 aprile prossimo, franche di porto ed in carta bollata da Via Sa n.t a C: ec ilia Q Via de Larderel, Palazzo de Larderel. centesimi 50, le loro istanze correL° 13, 2.° pinna g.c. 21. bis, 3.° piano. . date delle matricole relative, della Dennerè e Denti artificiali montati in Oro o Platilto ( sistema inglese ) montati fede di nascita, -e di tutti quei doin Caoutchouc ( sistema americano ). - Dentiere per adesione.- Palati artificiali. cumenti che crederanno opportuni Otturazioni COB foglia d'oro, amalgame metalliche e mastice. - Operazioni e Cura a meglio comprovare la loro abilità delle malattie della bocca. nell'esercizio; avverteedo che non 19ktiske. "4e ,, 4ee •e me easseee.ee ir_ Q s.-~iir ""tee'~- • '''eeW ""->ea. ‘"UsiTtelbgesW % " 1~KDott. PIETRO CARRERAS e FIGLI CHIRURGHI DENTISTI - " lammilmacusmailmam, • per ht produzione di \ ini in Toscana e per lo smercio .dei illedesbni in Italia e ali' Estero - <LISI& 1113°1171rAlk_111., M., -41: • CD LIRE 1.00,000 rappresentate da 1000 Azioni di I.. 100 ciascuna, da aumentarsi fino a 2 151I1FAION.1 SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA A 1000 AZIONI DI L. 100 CIASCUNA CONSIGLIO D' AMMINISTRAZIONE *Amor Marea/ai Cav. Prof. Antonio, Presidente -Niceolini March. Ing. Giorgio, Vice-Presidente - Saletti Comm. 13 ramelienarte. - Le ale:dile Cav. Ing. G. Metellee. - Orosi Cav. Prof. Giuseppe. - Tesi Avv. Giuseppe. -- Bacciteealupo Giovacchiiio. - Sacchi - Galletti Conte Dott. F'aolo, Segretario. - DIRETTORE TECNICO, Settin.i. Dott. Carlo Napoleone. - SINDACI, F. IVIontelatici - P. F'orniigli. te ~e, PICOGRAMMA Vinta la territine crittogarna, l'industria del vino è tornata in questi urttini tempi a rifiorire in Italia, e tra breve diverrà la principale sorgente di ricchezza pel' nostro paese. Però, affinchè possa offrire grandi risòrse alla nazione nostra, nem basta che quest'industria aumenti la sua produzione; è necessario pure che la migliori e la accrediti all'estero, presentando sui mercati stranieri vini buoni, maturi, di tipo costante ed in grande quantità. Per óttènere dò i più distinti enologi italiani riconobbero insufficienti gli sforzi isolati -di ciascun produttore, e sentirono il bisogno di.adoprarsi per la costituzione i-di bene ordinate Società Enologi n le quali,lritmendo le forze di tutti, capitalisti, produttori, consumatori, potessero disporre di capitali sufficienti é quant' altro occorre per razionalmente ed utilmente 'operare. Non pochi anche in Toscana si posero all' opera per promuovere la costituzione di Società Enologiché, onde migliorare e fare 'apprezzare maggiormente i famosi vini di cui è ricca' questa regione. Ma nessuno ebbe la fortuna di riuscire a costituirne, come rono i promotori della Società Enologica Toscarea, i quali se ne occuparmi, Con una tanto - ver, -- u costante atti v i Là che poterono dichiarare costi tu i ta nel eioni, e mentre è già in possesso d' uno Stabilimento passato Settembre tale Società, la quale da S. M. il montato assai bene e• prbervisto già di una buona quantità Fle fu autorizzeta con R. Decreto thq 2 Novembre 1874. di 'vino, sta ora occupandosi per fondarne altri nei prinQuesta Società, che è la ^prima- e la sola Società re- cipali centri vinicoli della Toscana. - Oltre poi a tutti gionale fondete in Toscana ceche pee ciò non ha da i sopra rammentati utili gli Aaienisti produttori di uve temere cóncorrenza alcuna, inaugura le proprie operaavranno anche il vantaggio poterne convenientezieni ccin un capitale di 100,003 /ire de' -cstenmente cedere alla Sòciete; gli Azionisti produttori di dersi sine a 2 miliorei. - eEseet caicinciando da vini potranno con maggiore utile vendere i loro pregeoperare con un modesto capital"ere u tiAri ~lo voli prodotti per mezzo di .questa istituzione, la quale, che si presenti il - bisogno, non può chesiereaire, ottimi avendo molte relazioni, saprà certamente ove smerciarli risultati; e - merita davvero d' essere apprezzato questo con maggiore convenienza: in fine gli Azionisti consuprudente e' sicuro procedere che dovrebbe adottarsi da matori e negozianti saranno sicuri di ottenere con pretutte le Società dhe vogliono recare ut.ihe vero al paese ferenze dalla medesima vini puri, buoni ed a giusto - ed agli Azionisti. Però gli Azionisti della Società prezzo. Enologica Toscana non solo per questo E quindi interesse di tutti il concorrere con i propri cauto procedere hanno la certezza di ottenere un utile capitali e con la propria influenze a render prospera e non .lieve, ma anche per, la ricchezza dell' industria cui potente queeea sommamente utile intrapresa, la quale fa la Società stessa si dedica, industria che ha frúttato sperare di ,prendere, in un non loatano avvenire, tale - sempre moltissimo a chi' ha sàputo trarne saggiamente sviluppo dee render ben contenti coloro che ne aiutarono profitto. Per conseguenza, in aggiunta al te-e.it«) fisso del. i primi passi, coloro che, col favorirla, oltre a fare 'per cento, possano attendersi un ricco dieidenele.che opera utile per sè, avranno_anche recato grande vannon tarderà ad ottenersi, poichè la Società per meizo dei taggio al paese. promotori cominciò nel passato autunno le sue opera-- rnbella $ottostriìiotte e limitami per oli 20ionioti f La sottoscrizione alle Azioni della Societa Enologìca è aperta nei giorni 20, 21, 22, 23, 24 e 25 Marzo 1875, fr4- atto 'ctealla sottoscrizione, L. &O in Ma gg io prossi,no, L. 30 in Agosto e L. 20 in Ottobre. Sai versamenti anticipati sarà 1 versamenti Saranno fatti in L. 30 corrisposto un. interessemorrispwlente al 6 per cento annuo; e così chi Salderà' t' Azione al 1.0 Versamento avrà l'abbuono di L..1,65; chi la salderà al secondo L. - 9.5 e al terzo L.- 20. Gli Azionisti hanno diritto al frutto fisso annuo del 6 per cento per ciascuna azione saldata e al dividendo dell'85 per cento sugli utili netti sociali. Possono Poi per mezzo della Società smereiarc..eonvenientemente i loro vini. Le sottoscrizioni t•ieeroio presso gli Uffici dei COMIZI agrarii c iIU4VJCIPI incaricati.,,presso i BANCHIERI e loro Corrispondenti, e principalmente: In FIRENZE, presso la Sede della SOCIET.A. e presso .11 BANCO INTERNAZIONALE per l'agricoltura e l'industria, Piazza S. Croce, 24. - . - e - RISA, TIP. N1STtil ■