NNO X Num. 23.
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ntesiral 10 Lt nara2ro — Arretrato
21 Marzo 1875
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grmendi
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4toved.t e. TAM)in,A9g
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Non si ASSUMO reistoneali,ilitA
associazioni fatte ah' oftlzio del irlurnale
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Pisa, 20 inUrg0
'11 s'citd 'c d Eh p'43Útite` ch il
. .Visto il processo verbalè tli'deArziono renne
c.ase botteg13 0 thdla 01 tàs invo
iion hatpa&to ia 35 Anni;
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:cIVisiona' Condotta;
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Axtra.zione .;n9)4 le ' 179'.Or9 (1. e kié e9F,ntle,
Satricola Medica e ch,rurgica,
Visto l'art. 88 del RegelatiAto
,W quale scomi l è, destinato il r iirohttp dalla
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.La Condotta suddetta è residenziale, cioè Contabilità generale 'dell'o 8ttito;
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destinata ai servizio. gratuito dei poveri. Il
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Rende noto: : •,
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pia consuetudineai (tuo
titolare non potrò; però ricusare le sue cure • ! .Nel lgiorno 27 ..mde.z45 ',stante', vile
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religioaamente esservata,
e k spirit'o
,
coloro che non sono costituiti in istate di ore 11 • antirneridiane, in una sala del Pa- di, beneacenZa di
Gin
che
bando
dato
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NOTIFICAZIONE
povertà, ma per questi il sr vizào II
Iruno
lazzo comunale ed alla presenza del sot- tniuoad esempio i deta'aini lpis'aiii, fartuo
Tani
Ai ternaini degli articoli 17 e 18 del gratuito.
toscrittooi procederà, per mezzo d'incanto • sperare al sottoscritte, 'aie 'don 'riuscirà vana
Il titolare stessG,Pdot;ra risiedere nel peri- , ad offerte segrete, all' accollo dei lavori la tidtic;a riptista ndint'ioro> tilaatropiai.
piano finanziario,. per la emissione delinetro della sua condotta, in luOgo poasibil- f q4i appresso descritti a fornia della pe• 'Pisa, dal Patazzo mehicipate
1. l'Irnprestito ..cmnimale di cinque milioni
mente,',Centrafe,. é 'non potrà assentarsene riia dell' Ingegnere comunale del dì 4 <
/Li ,'maria' 1875.
di lire, apPrOvato con decreto Reaie del .
serz e. permesso del Snidato e senza che a_ marzo andante, e 'cioè:
RizzAaq*
settenibre
1871,
dì 17
sua cura e •spesa non sia supplito da,
«Lavori,di costruzioni del tratto Arg,ine-1
fa noto che la mattina del 1.0 aprile
S,.
i :li
;altro Abdico-chirurgo riconosciuto; idoneo strada di' Marina 'cgentireso fra il Corifine„
. v, avrà luogo, nella sala delle adu'dal. MUnicipio. • de t posSess6 Giarz4lla (pal.; 8" ed
nt ia .
:Lila presenza della Giunta nanze
`kuRgrkleutt
po..vne. pre,starsi rj :ogni cura, bia me•lica, •lazzaccio (pal. 11
!:'),000.-;
t•i 1498, 45 in base i llyi rez.r,di
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municipale e. del Delegato governativo, la ;
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Vordinaiido: Mar'del' i.° 'aprile p«;-.o ísl..Sihi'd:
Il
rimborso
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lire
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delle
cartelle
Saià tenuto 1 a , pi7ocui are, che sia scrupolo,
inauglir,H,L)
la Scuola misi •
tini lesse
'L'incanto sarà fi'pe to l'af s tl jrrima Come
tratte, sarà fatto il 1.° luglio p. v. dalla sammte t)ratcat. la va: t,,inazion,.:ri
soria indicata, e l' aggititliéa kit;ne si farà calo gratuita della Società;Filaritigica
ùgw:
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assa coManale di 'Pisa e da • tutte le sedi
sotto l'oSservanza' dAle , conclizioni tutto .dei Coico rdi, e che' Pe'gregio scrittore
ri.
4uan..10 ' ne fosse riehiesto
ed agenzie della Ba.uca, del Popolo, .•diecontenute' nel rettitivi:i qua,derno d' oneri cedendo, a1 uostre.rephcate istanze ci
tro ritiro ed annullamento delle dette car- I' a.utOrità
ost.erÉsibile
'in qttesta Segreteria.
ha 'pérniesso di pubblicare.
Avrà inoltre l'uffiio di naedieo verificatelle e dei vaglia-interessi (coupons) uniti
I éOlitorrenti alLincanto, per esservi
tore'.(1,1
idiebeSsi,
con
obbligo
di
far
ric.rvealle medesime.
ammessi, dovranno prima della sua aperSignori,
le noi
'nire il rrlativo cortifi At.) aTuffi,fiddi Stato
Pisa, dalla ResidenZa municipale
ieanz,
tura presentare i cOnsueti Certificati di
Civile.
In questo, che è giorno solenne per la
moralità e d'idoneità, e giustificare d'aver
,orreE.
Il 9 marzo 1875.
sottostare
a
tutti
gli
altri
oneri
D
ivrà
depositato
nella
Cassa
comunale,
a
gaSocietà
cui ho t' onore di presiedere, il
escus.
li Sindaco — M. RIZZART. contemplati nel regolarneato
ranzia dell'esatto adempimento delle con
belli d
tacere non m' è consentito; mi corre l'obrinv:.
I
lerno d' n-r:L dei Me- dizioni cui viene subordinato l' accollo,
--" 22• •
~(1100=-JillOarOkt~.24,...
01123?1,~frITY,OVICr
dì 2
:li-tirchi del camune, ostensibili
Il Sindaco di Pisa,
per
ringraziarvi
d' essere qui venuti a ce. -isi.r•
stia
Nell'agIgiudicazione si osserveranno
l'uno e l'altro in questa Segreteria.
à p(
lebrare
insieme
con
noi la inaugnnazione
Vista. la. renunzia ernes a dal sig. dottore
Finalmente dovrà accettare tutte qiteile tutte le formalità, volute dal vigente regoIgino Pa-docchi Medico-chirurgo della Condella
nuova
scuola.
E . d'altra parte so
modia,•2az:oni o a,ggiuute agli oneri attuali lamento sulla Contabilità generale dello
dotta di S. Giovanni al Gatano,
io pel primo che se la parola mietila semera
che nelr interessi del servizio sanitirio l'au- Stato.
Rende noto
pre
poca autorità non ne ha nisstina, ogLe
spese
di
registro,
scritte,
bolli
ec.,
,a1
torità municipale creesse in seguito opporÈ aperto il concorso al posto di Medicogi,
profano
come sono alle dottrine musono
a
carico
dell'
aggiudicatario.
tuno di adottare.
chirurgo della Condotta suddetta comprensicali.
—
Gran
guaio per me che l'autoPisa, dal Palnzo municipale
Pisa, dal Palazzo municipale
atast
dente i popoli di S. Giovanni al Gataao e
Li 15 marzo 1875.
Li 19 marzo 1875.
rità non derivi dall'affetto: mi darebbero
I da.
S. Piero a Gra lo, al quale è assegnato l'anIl S;ndaco
Isf. RIZZAR1.
'doppio
diritto di parlare e l'affetto del
nuo stipendio di L. 1080.
.endit,
M. -RIZZAR!.
quale
proseguo
la istituzione che sorge,
I concorrenti (lovranno presentare, entro
e
quello
che
io
modesto cultore di un
il mese corrente, al:a Segretera comutia,le
biftia
li
Sindaco
di
L'isa:
arte, porto a tutte le altre, per qaell' anIl Sindaco di Pisa
seguenti documenti:
Istanza redatta in carta da bollo da cen.,
tico legame che tutte le unisce, per quel
Vista la deliberazione-della Giunta mu- rende noto
nel prossimo lui' dì santo
,nicipale del 5 marzo corrente;
tesimi 50;
alcuni iucaricati dal Murticipio si presente- 'soffio misterioso che le ,vivifica tutte. :Nar-
.
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PARTE UFFICIALE
*
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IMPRESTITO DE1r .ÒCOMUNE, DI PISA
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APPENDICE
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nup AFFETTI
FIA.CCON'TO
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retti.
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Per rappresentare al vero le passioni
onde spesso è sconvolta l'anima umana,
il discorso dinoccolato e diffuso non serve,
la pittura di genere non conviene; ci vuole
un parlare sobrio e serrato, lilla maniera
che si potrebbe dire acultoria ; perchè
dov' è azione, la parola o guasta o non
aggiunge. N'è prova il romanzo che rac°mandiamo a' nostri lettori. La signora
Ida Milani vuol far conoscere di quanto
varia natura sono gli affetti nel cuore
dell'uomo; e come la eccellenza dell'amore
si dimostra mediante il sacrifizio. Ella
perciò rifugge dalle discussioni pedantesche, non si sogna nemmeno di ammannirci un trattato di psicologia o di morale; ma col criterio sicuro del convenevole, ch'è proprio della donna, con squisito senso dell'arte, racconta fatti, e li dispone per modo che nella loro successione o nel raffronto, per il loro accordo
o por la opposizione, tutti sono maestre(1) Pisa, tipogr. Nistri, 4871.
volmente lumeggiati; e il lettore dagli crudele contro di sè, e .nello stessa _tempo
effetti indovinale, cagioni, dalla lotta ingegnoso.
delle passioni le leggi che la governanó,A questo tipo Vedi t ubito contrape 'dalle azioni i penSieri, dai costumi i porsene un altro • È il Lyon, che si
sentimenti degli uomini,' ì quali altri 'sono crede tutto permesso e vuoi sempre riu
'c divengono in società, secondo la tem ,scire. Leone non ha dubbi, egli non difpra dell'animo e dell'ingegno. Il racConto 'fida; non ammette nemmeno che fra le
-
-
messo in luogo dell'analisi, il, fatto in donne vi sia qualche po' di buono .
luogo della sua legge, è questo' il me- Quindi tenta sempre, perchè non pare
todo prescelto dall'autrice per metterci abbia mai trovato donne , ozieste e virtuose
innanzi Due Affetti; per cui a nessuno • che lo rimettano alposto con una buona
sfuggono i paralleli che se ne possono' lezione. Anch'egli s'incontra in Marghefare; e delle differenze le cause, i modi rita e se ae accende; ffitt. a lui sorgono
e gli esiti; e in tutto ciò la irresistibile subito nella testa mille progetti; e ri
soluto all'attaCco,pone le tende nella stanza
potenza del fato.
Nel quadro che abbiamo dinanzi, cam- stessa da éui l'artista, estatico adoratore,
peggiano due tipi d' uomo. Il primo è un. contempla la stessa donna.
artista,
quale indovina da lontano ilQuesti due caratteri disegnati a grandi
profumo di poesia ch'emana da _A:larghe tratti, queste due figure di spiccati conritti, creatura bella di espressione divina. torni, ripensate *dal lettore, molte cose riEgli non l'avvicina, non le parla; prete, velano con efficacia maggióre di un comrisce seguirla cogli occhi e spesso col mento. Chi paragona il palpito' che agita
pensiero in tutte le sue cure domestiche, il petto dell'un uomo e dell'altro alla viperchè non vuole si squarci il velo d' il sta di Margherita , vede questa nostra
lusioni sotto il quale vede la fanciulla. natura essere docile e indifferente ad
Pittura questa naturale quant' altra mail ogni forrna; e la virtù porre al tormento
Una bellezza celeste, una virtù casalinga l'anima onesta, e il vizio lasciard sereispira da lungi e di per sè l'amore. Ma nità all'anima corrotta. E pensa agli intimi
chi n'è tocco, dapprincipio é dubbioso compiacimenti dell'arte ch'educanol'uomo
e diffidente; e piuttosto di cimentarsi alla a cercare nelle cose reali la perfezione
prova, si alimenta anche di sole illusioni, e la nobiltà delle immaginate , per cui
-
-
-
-
'
della donna ci facciamo un idolo e non
bastandoci d'amarla, l'adoriamo E p ensa
agli'allettamenti .della vita' esteriore, M cui
ogni vigore di sentimento si perde, e
l'amore è .voluttà conquistata con oMaggi
bugiardi e fugaci.
Questi due uomini, quali la natura o
la società li ha fatti, hanno dinanzi a
sè l'ignoto. 'destino- li farà dar,, contro a quelle cosidette circostanze, per le
quali tante volte riusciamo a meta, assai
diversa da quella che ci pare la nostra,
e ci troviamo da ultimo mutati del tutto
da qi.ielli ch'eravatuo..o che ci pareva di
essere. Ernesto e Leone incontrano sul
loro cammino la donna; quest'essere, ch'è
tanta parte della nostra vita, che delle no.
stre virtù è causa e premio, e di "tolti nostri vizii talvolta causa e sempre scusa;
ed ha su di noi questa continua vittoria,
che sembra vogliamo noi ciò ch' essa
vuole, e crediamo di trasformarci per
, vincerla, quando trasformiamo perchè invece siam vinti . La donna pei nostri
due protagonisti prenderà le sembiante
di Margherita e d'Ortensia: due tipi che
non cedono a quelli di Ernesto e di Leone.
Margherita è bella ed ha un guardare
velato che giunge sino al cuore. Di persona delicata, anche nelle sue vesti meschine è elegante da parere una celeste
—-
-
.0111.
i grandi maestri nell' arte dell'Istrumentazione si succederono in Germania l' nn
dopo l'altro, accanto ai filosofi ed ai
poeti; e mentre Goethe racconta tutto
intero il dramma della vita, Beethowen
compieva la grande restaurazione dell'arte
e dava alla musica 1' ampiezza e la profondità necessarie per esprimere il pensiero moderno che abbraccia tutti i popoli e tutti i culti nel culto e nel linNon v' è bisogno che io discorra la utiguaggio del bello.
lità del nostro istituto; gl' Italiani, i quali
La lotta fra le due scuole cominciata
hanno il dovere di applicarsi a ogni macosì
prosegue oggi e si fa più minacciosa
niera di studii, debbono con ogni sforzo
più
forte. Dalla nostra parte è la temincombere alle discipline musicali ora che e
il primato in quell' arte, se non è tolto a peranza. Qui da noi non v' è alcuno che
non pronunzi col rispetto i nomi del
loro (non spetta a me giudicarne), è cerWeber o del Meyerbeer : mentre altrove
tamente loro da molti lati conteso, spescrive e si stampa, che il Rossini sarebcialmente per ciò che riguarda alla scienza si
be divenuto qualcosa se avesse studiato,
della istrumentazione.
e che il Verdi è buono tutt' al più, come
Fino da quando i primi inni cristiani
musicista, per dirigere una fanfara di
suonarono sotto le volte delle nostre chiebersaglieri ( 2). Impeti di lottatori forsense, fino da quando Palestrina e Marcello
nati che fanno sorridere: come si sorride
inalzarono il misticismo musicale al più
oggi pensando ai fulmini che il Laharpe
alto grado di perfezione, in Italia il canto
scagliava, cento anni fa, sulla testa del
della voce umana fu la più naturale espresGluck perchè aveva, scrivendo l' Orfeo,
sione del sentimento, mirabilmente ajutacommesso il delitto di introdurre Dell' orto dalla spontanea melodia del nostro linchestra il trombone.
guaggio. La musica italiana s' è svolta
Il tempo comporrà ne' giusti limiti il
principalmente nella parte vocale e l'arte
vero: ma intanto non è chi non oda ogni
più complicata della istrumentazione si
giorno il lamento degli scrittori di opere
neglesse. — La Germania, bisogna pur
musicali
i quali, a seguire, in una giusta
riconoscerlo, ha compiuto prima gli studii
misura, l'indirizzo scientifico dato dai teseveri nella parte scientifica dell'armonia,
ed è stata la sua, l' ultima parola nella deschi alla musica domandano buone orscienza musicale dei tempi moderni. Ma chestre: e le buone orchestre si hanno
le scuole di musica, anco per quel che difficilmente senza le buone scuole.
Ed ove questo non avvenisse nella
riguarda l'esecuzione strumentale, pullucittà
nostra , bisognerebbe considerare
lami in Germania; e con una educazione
che la educazione musicale porta semadeguata ajutano l' impulso del sentimento popolare che si espande, come altri pre utili resultameuti, tanto maggiori
quanto essa più si diffonde. Riccardo
osservò (i), sotto quella piuttosto che sotto
Wagner
ponendo nel iaggio del 1872 la
altra forma e che S' accorda coli' aspetto
prima pietra del Teatro di Bayreut, che
ideale di quella natura del settentrione
s' intitola nel suo nome, gettava nello
austera e fantastica, poco espansiva nella
scavo
dei fondamenti una carta e proparola ma talvolta singolarmente robusta
nunziava
queste parole, le quali, senza il
e profonda.
Forse come negli aspetti del cielo, e nel- commento fattone più tardi da lui, suol'indole del popolo la differenza della mu- nerebbero oscure. « Io chiudo qui dentro
sica italiana dalla tedesca ha anche ragioni un segreto: finchè questa pietra lo cuopiù gravi. Mentre in Italia il melodramma prirà essa manifesterà la sua forza al
nasceva a solleticare i fiacchi desiderj di mondo ›. E intendeva affermare così il
proprio mandato di profeta, gl' intenti
una società incancrenita dalla servitù, la
Germania colle sue melodie nazionali e i della propria musica, ché; secondo le sue
suoi cantici sacri apriva una via alla li- parole, non soltanto deve rinnovare l'arte
bertà del suo sentimento spontaneo; e la
tutta quanta, ma diffondere una nuova
riforma religiosa emancipando la coscienza
fede religiosa nell' umanità e farne mischiudeva all' arte nuovi orizzonti; così gliori le sorti e assicurarne i destini. —
E se tutte le arti hanno in sè questo
tesoro di balsami, più ne ha la musica
che accompagna ogni opera, ogni gioia,
ogni lutto degli uomini: ne' campi suona la
lieta canzone della vendemmia, nella chiesa
l' inno sacro alle nozze, nel cimitero la
mesta salmodia del funerale. Pei mari
lontani il viaggiatore ripete, salutando desideroso la patria, le cantilene che gl' insegnarono un giorno i pastori de' suoi
monti natali; e quando la giovinezza è
svanita e i sogni si dileguarono, altri ripetendo a sè stesso poche note si riconduce ai tempi fuggiti, vede balenare di
nuovo le speranze di un giorno; con quel
canto fecondo di ricordi, evoca i fantasmi
visione. Giovanetta, lavora notte e dì
per mantenere la madre e il fratello, e
per istruirsi alla meglio. Il suo animo
è candido, ingenuo, dolce; i suoi sogni
innocenti non sono stati mai turbati da
immagine d'uomo. Poverafanciullal ella
non sapeva ancora che cosa fosse l'amore.
Perciò nulla vede, nulla cerca a indovinare nelle premure e nelle parole di Ernesto, che si riveste di una corazza di
ghiaccio, mentre il cuore gli brucia.
La baronessa Ortensia, cugina di Leone, è una giovane dama assai apprezzata
nel mondo elegante; è ricca e bella, e
può ispirare a qualunque uomo una passióne violentissima. Ella incantava generalmente tutti coloro che l'avvicinavano.
Vedova a quarant'anni, ha già deposto il
lutto. Questa donna indovina che suo cugino è preso di Margherita; e quantunque troppo bella per temere una rivale,
troppo generosa per provare invidia,
sente battere il suo cuore più dell'usato;
e il cuore batte pel cugino ch' ella ritiene innamorato di Margherita, vedendo
che non è più libertino, non è più depravato, ma è cangiato in un modo
strano:
Non vogliamo togliere al lettore il piacere di seguire l'azione, il cui racconto
nelle sue parti così ordinato e serrato,
Una fierissima lotta si combatte da tutti,
e quand'è finita. Leone è sposato alla baronessa, e Margherita ad Ernesto. E il
fato co' suoi ghiribizzi appaga egualmente
il voto di Ortensia che egoista accetta
il sacrifizio di Margherita; a il voto di
Ernesto che generoso avrebbe voluto
morire piuttosto di prendere presso la
donna dei suoi pensieri il posto ch'ella
avrebbe voluto concedere ad altri : Capriccio, ingiustizia, contrasto del destino
in ogni cosa, in ogni senso; e la ironia,
troppo a lungo contenuta, prorompe alla
fine dal labbro della nostra autrice.
« Dio avrebbe un bel da fare, ella dice,
se volesse contentar tutti; fortunatamente
nella sua giustizia manda il freddo secondo i panni! Sarcasmo potente, che
non è sacrilegio insulto bensì lamento di
chi teme vacilli la sua fede alla prova
delle cose che accadono.
Ma perché Ortensia possede il suo
Leone ed Ernesto la sua Margherita, possono essi chiamarsi felici? Ortensia
che il suo compagno ha amato un'altra donna; Ernesto sa che il primo affetto
della sua sposa non fu per lui. Quindi
può far meraviglia che il racconto finisca
con un capitolo intitolato: Tutti felici.
E per la luna di miele passi. Che se
la egregia scrittrice ha voluto fare un
pronostico anche per il seguito, badi
ra Alessandro Andryane che Vincenzo
Monti, già vecchio, andava ogni sera al
teatro della Scala ove rappresentavano il
•Barbiere di Siviglia: e a coloro i quali
chiedevano il perchè di tanta autorità riC' è tanta poesia in questa
spondeva:
musica, ch'io vengo a cercarvi le ispirazioni e le idee.
da non poterlo compendiare. Soltanto diremo il concetto, che giudichiamo ne abbia suggerito e ne spieghi lo svolgimento
sino alla fine. De' nostri t•overi innamorati il cieco e crudele destino fa il più
capriccioso governo che si possa immaginare. La cosa è abbastanza naturale e
comune a questo mondo; ma il filosofo
deve spiegarla, deve tirarne qualche insegnamento, deve mostrare che se l'uomo non può resistere, sa per altro combattere. Di qui il concerto Intimo della
scrittrice: per la quale la volontà del destino diventa, nell'uomo che n' è colpito,
spirito di sacrifizio. A questo modo le necessità della natura danno bensì altra forma e altra direzione alla nostra libertà; però
non la distruggono. E 'che altro è il sacrifizio di noi stessi, se non il proposito di regolare le nostre opere a seconda delle circostanze esteriori, da cui siamo stretti e
ceipitil Nel romanzo della signora Milani
l'amore persuade il sacrifizio, e ne dà la
forza. Perciò Margherita spinge il suo
amato Leone nelle braccia di Ortensia.
Leone immola i suoi capricci di scapestrato per amare Margherita ch'è amata
da un altro ed ama lui; ma non la
ottiene. Ernesto poi nasconde il suo amore,
per non turbare quello mittente di Margherita assediata dalle galanterie di
Leone.
Io ta
nto in là non vado; e venero troppo le ombre dei grandi pensatori che
a' addolorarono delle sciagure umane e
cercarono inutilmente di lenirle, per credere che la felicità della schiatta nostra
possa trovarsi nei si bemol o nelle ottave
di moto retto. — Ma a parte le iperboli
di ingegni presuntuosi o di fantasie malate, è innegabile che l' arte abbia refrigeri ineffabili e conforti immortali.
Narrano alcuni storici che, quando la
Grecia divenne provincia romana un cittadino d'Atene insultato a Roma dai soldati vincitori, all' oltraggio rispondeva
con queste sole parole: (Son greco ». Son
greco: e voleva dire; son vinto: ma sono
di quel paese in cui la bellezza splende
sotto tutte le forme, dove all'incanto del
sole che illumina le cime dell' Olimpo e
le rive dell' Egeo è fiorita quella suprema
sapienza che gli uomini non ritroveranno
più mai; son vinto, ma sono di quel paese
dove la filosofia passeggia sotto i portici
ombrosi, dove i canti d' amore suonano
tra i boschetti di rose e di mirti, dove
il savio di riposo dal lavorio del pensiero contemplando i gruppi armoniosi che
ornano il tempio d'Apollo o, insegnando i
propri precetti al suono della lira; son vinto ma sono di quel paese dove l'euritmia
è come la divina formula della vita, dove
ella ordina i profilei, fa belle di eterna
bellezza le statue e si rivela così nelle
ampiezze de' poemi d' Omero, come nelle
canzoni voluttuose di Anacreonte e nei
giambi irati d' Archiloco; sono di quel
paese che vide fiorire la primavera del
genio, e dove l'arte de' vinti sopravviverà
a' più grandi trionfi e alle ultime sciagure
de' vincitori.
piena di una dolce mestizia e ascolta
le lacrime, i palpiti, il linguaggio degli
amori perduti. Divina arte de' suoni!
(I) v. Mrawkry. Lo 'Worm. Mutioals.
(I ) BRFCTRAXD. La. Nationeiith MISticalm.
I -4 1Et I
steirc,
—La. stampa estera si occupa dell'imminente
venuta di Francesco Giuseppe in Italia, ed
ascrive a questo fatto importanza grandissima. La Ga.ezetta d'Angusta scrive:
Sullo storico suolo di Venezia si saluteranno di nuovo vicendevolmente i due sovrani,
così prossimi parenti, eppure per sì lungo
tempo nemici. Le relazioni amichevoli, già
da anni coltivate fra la Corte di Vienna e
la Corte italiana riceveranno in tal modo
nuova conferma. In pari tempo si soddisfano
anche i bisogni dell'alta politica, poichè anche
le relazioni amichevoli fra i due governi, del
pari annodate da anni, vengono consolidate
con nuove garanzie. Soltanto un partito forse
Vedrà con cupa collera il viaggio dell'impe'
-
ratore, 'cioè gli ultramontani. Ma quanto: al
resto la risoluzione dell' imperatore - desta
ovunque le più vivaci simpatie, che vengono
infatti espresse da tutti i giornali viennesi›.
La Schlesiche Presse di Breslavia scorge
con gioia nella risoluzione del sovrano austriaco una garanzia della perfetta riconciliazione dell' Italia e del!' Austria; « poichè
Francesco Giuseppe non poteva manifestare
in modo più aperto e splendido che nel suo
animo il passato non lasciò ormtk p.di rancore,
come collo scegliere Venezia per restituire la
visita a Vittorio Emanuele ›. Il qui citato
articolo finisce colle parole seguenti:
• Quanto più si accresce l' intimità fra
l'Austria e l'Italia, tanto più devono divenire strette le relazioni di quest'ultimo Stato
colla pacifiskt. lega dei tre imperatori, della
quale l'impevo di Ft ancesco Giuseppe è parte
sì importantél ».
E la stessa cosa dice la Gazzetta Univer-
sale della Gekmania del Nord:
•
risokuzione dell'imperatore Francesco
Giuseppe ai far visita in Venezia a Re Vittorio Emanuele, viene salutata con plauso
vivace da tutta la stampa liberale dell'Italia
e dell'Austria. — E così accade ovunque la
concordanza dell'Italia colle tendenze manifestate nel ritrovo dei tre imperatori, viene .
riguardata come valida garanzia di pace, ag giunta alle altro che già offriva quel ritrovo.
• In vero l'imperatore Francesco Giuseppe
non poteva prende] e risoluzione che indicasse
in modo più magnanimo o cavalleresco la
sincerità della riconciliazione dell' Austri a
coll'Italia unita. — Neppure è scorso un decennio da che l'imperatore austriaco dominava qual sovrano in quella medesima Venezia,
nella quale sarà fra poco l'ospite del Re
d'Italia; eppure egli non porta colà altri
sentimenti personali. se non quello che ora
la grandena e lo svilluppo politico dell'Austria hanno basi ben diverse da quelle che
avevano al tempo della tanto contrastata si
gnoria in Italia ».
Ed al pari della stampa tedesca, al par i
che il tempo non la chiarisca falsa pro'
fetessa. Il dubbio che ci assale è che
dopo quella benedetta e felicissima luna
gli sposi ritornino in balia dell'avverso
destino. Pur troppo infatti può accadere
che Margherita faccia dentro di sè la
flessione, assai comune del resto, che
quando sposò non era veramente innamo
rata di suo marito. E Leone le potr
tener bordone parlando della sua Orten
sia. Sono riflessioni, a cui di solito ten
gono dietro tante cose, che speriamo nor
succedano ai nostri protagonisti poich:
non pare l'autrice creda ve ne sia pericolo. Nondimeno il concetto e lo spiriu
del racconto giustificano il contrario I
more; perchè se il fato ebbe tante bit
'zarie prima della luna di miele, potrebbe
averne anche dopo, se non si butta al
savio; cambiamento questo di cui ci au
guriamo la gentile scrittrice possa dare:
le prove, quando si risolva a seguita
il racconto con un altro romanzo, il
titolo è bell'e fatto, e ci permettiamo
suggerirle: Dopo la luna di miele !
••••-■-•."......"..•••■•■■•••■■■•••■■••■••
della stampa austriaca, è contento il Journal
des Debats, poichè quest'autorevole periodico
che non ha nè braccia nè gambe, essendo
signora Ferni si rivelò per qnella brava
nato così. Non ostante esso mangia, beve e suonatrice che fu tanto festeggiata ed apscrive:
scrive: è beaissimo nutrito, di buona costi. plaudita nei concerti dati insieme alla
L'accordo intimo dell'Austria e dell'Italia tuzione, e ci ha dotto di non essersi mai sentisorella.
è, soprattutto nelle circostanze presenti, un ._
to male. Riposa sopra una tavola appoggiato
pegno serio dato alla tranquillità d'Europa,
Ammirammo la bella levata di voce, la
ed in pari tempo allo sviluppo dei principj a due piccole stampelle; mangia la metà di
molta espressione e la ,grande precisione,
quello che può mangiare un altro uomo in
leberali sui quali sono fondate le istituzioni
non che la maestria con cui seppe supepolitiche delle due monarchie a.
occasioni normali, ma è molto amante del
— Il Débats del giorno successivo scrive bere. Crediamo che questo fenomeno possa rare moltissime e varie difficoltà, fra le
-quanto appresso sullo stesso argomento:
quali quella di far sentire il canto e l'aciuteressare le persone della scienza, allo quali
4 La visita dell'Imperatore d'Austria al Re
coinpaguamento insieme, e l' altra di far
<l'Italia in restituzione di quellafatta da qua- lo raccomandiamo.
sentire il canto e l'accordo pizzicato.
st'ultimo in occasione dell'Esposizione di Vicina
non era quasi più attesa: la si credeva indaLa signora Ferni fu ripetutamente
— Associazione di mutuo soccorso fra gli
finitamente aggiornata, a causa appunto delle
chiamata
all'onore del proscenio, ed ebbe
,Operai in Pisa.
difficoltà che presentava la scalta del luogo
corone
a profusione, moltissimi mazzi di
Tutti gli associati sono invitati ad internel quale i due sovrani avrebbero potuto
venire alla Assemblea generale straordinaria fiori con ricche fusciacche, fra i quavedersi senza inconvenienti. Roma era imche avrà luogo domenica 21 corrente a ere li ne notammo uno della contessa Agopossibile, a ragione dal Papa.Essendo a Roma,
l'Imperatore non poteva dispensarsi dal far vi10 antimeridiane, appositamente convocata, stilli della Seta , un altro della consita al Santo Padre, e le questioni d' etichetta'e
per
urgentissimi interessi sociali.
1
1123
tessa Mastiani bellissimi , ed un terzo
di,priorità
fra il Quirinale e il Vaticano aerebAppena
ultimata l'adunanza avrà luogo
baro dato origine ad attriti inevitabili. !Firenze
pure molto bello e composto in modo diera inaccettabile
per eauea della parentela del- una conferenza sul tema L'Operaio, data dal verso dall' ordinario, dono di una società
8
05987
9
76993
l'Imperatore
colla caduta dinastia toscana. nutro concittadino Vincenzo Andrei.
4
98790
di signori che abitualmente si trovano nel
Napoli sembrava
poco adatta per gli stessi moL' ingresso sarà riservato ai soli Soci, e
palco di numero 24 terzo ordine.
tivi;ec. Francesco Giuseppe ha inopinatarnente
troncata la difficoltà collo scegliere Venezia. famiglie dei medesimi.
Una gradita sorpresa aspettava la siDalla residenza sociale 18 marzo 1875.
È stata questa, bisogna riconoscerlo, una"
gnora
Ferni al ritorno all'Ilòtel l'Europe
felice ispirazione, una risoluzione ardita,
Per il Presidenti
dove ha la sua dimora. Nell'ingresso erano
nobile, e che porta l'impronta di una certa ROSSI LEOPOLDO Vicepres.
grandezza».
schierati dei suonatori che intuonarono al
Il
Segreario
85767
Risparmiando
le suscettibilità degli altri,
F. Di CoLo.
suo comparire un pezzo di musica, che cessò
8
64431
l'Imperatore
s'è messo bravamente al di so3
67230
solo allora che l' egregia artista gianse
0
pra di 40955
quelle che poteva provare egli stesso.
Giuseppe
Lotti
armaiolo
in
Pontedera
—
nei
suoi appartamenti. Intanto molte perNon è questa, del rimanente, le. prima
5
72677
volta che
Francesco Giuseppe dà così la era occupato intorno ad un revolver quando
sone erano nel Lungarno e vivamente ap2
prova del559208
coraggio morale e dell'abnegazione partito un colpo, andò quello a ferire certo
plaudirono sino a che la signora Eerni
colle quali sa sacrificare i suoi sentimenti e Vittorio Marini in un polso. Fortunatamente
non ebbe salutato la folla plaudente.
le sue memorie personali allo necessità della
si
tratta
di
una
lesione
leggiera.
situazione politica, ed ai nuovi interessi del
.
-
impero. Francesco Giuseppe troverà Venezia interamente cambiata di sentimenti.
Dopo elle essa fu riunita all'Italia, l'odio dell'Austria vi %comparve come per incanto. I
Veneziani si i icordano oggi e riconoscono che
il Governo degli Absburgo ha fatto molto
per la loro città. I sudditi austriaci vi trovano oggi un'accoglienza eccellente, ed è
certo che l'Imperatore sarà calorosamente
acclamato.
Noi non possiamo che rallegrarci sincera.
mente di questo ravvicinamento fra le due
potenze; esso è d'interesse europeo. Creando
per l'Austria dello relazioni intime colla
Russia da una parte e coll'Italia
il conte Andrassy fa della buona politica.
Forte dell'amicizia dell'una e dell'altra, l'A.ustria non sembrerà più in balla, della Prussia,
e la sua alleanza obbligata verso il nuovo
impero germanico perde così ogni apparenza
di dipendenza e di inferiorità.
MII■■■••■••••■•
SUO
C.R.
C> /N A C A_
20 marzo
— Il Risorgimento, nel numero d' oggi,
risponde a una nostra rettiiicazione, sostituendo un' altra notizia a quella che aveva
prima pubblicata e che noi avevamo smentita. In luogo del passato, ora parla di un
futuro condizionale, non considerando che de
futuris contingentibus non si disputa.
— Anche in prigione i ladri esercitano il
loro mestiere: infatti nel baguo penale di
Piombino certi condannati Paci Giovanni e Pignatari Mario rubarono, mediante falsa chiave,
nella cantina dello stabilimento una quantità di pane e formaggio per un valore di
lire 2,40.
Venuti fra loro a contesa due ubriachi
in Calci naia, dalle parole passarono ai fatti
ed uno di essi riportava diverse ferite
coltello guaribili in 15 giorni.
•
— Vennero arrestati certi Vincenzo T. e Giuseppe B. perchè avevano denunziato di essere stati derubati di 200 lire, furto che poi
risultò non esser vero.
— Programma dei pezzi musicali che la
Società Filarmonica comunale dei Concordi
di Pisa eseguirà la mattina di domenica 21
marzo 1875.
•1. Torri — Marcia militare.
2. VerdiDuo nell'opera I Lombardi.;
3. Car/ixi — Mazurka.
4. Verdi
Pot-pourry nell'opera Traviata.
Un saluto ;L Pisa, polka.
5. Lera
—
—
.11 Direttore
ENRICO SIMI.
— Nella notte dal 17 al 18, alle ore 12
e 50 minuti, si fece sentire una leggerissima scossa in senso ondulatorio.
Il concerto che la bambina pianista di
anni 7, Gemma Luziani, darà in Firenze,
.avrà luogo nella sala Ducci non più martedì, come era stato annunziato, ma lunedì 22
corrente. La Luziani sarà, coadiuvata dalla
signorina Ada Chaprnann Shillinger, dai Rignorì prof. cav. J. Sbolci, prof. cav. G. Giovacchini, prof. F. Palamidessi, prof. L. Trannuccini, maestro cav. T. Mabetlini, e Carlo
D UCC1:
— Società Filarmonica dei Concordi.
AVVISO.
Stante la grande affluenza d'istanze per
essere ammessi all'Istituto musicale, si previene che alla fine del corrente mese verrà
.chiuso il ruolo degli Alunni.
Dalla residenza della Società
Questo dì 19 marzo 1875.
Il Diretkre
jL
Enrico Simi.
......~111110~■■
— Nel Lungarno Mediceo, in una bottega
presso il caffè dall'Amicizia, abbiamo veduto
un individuo che merita di essere visitato.
Si tratta di un giovane dell'età di27;anni
••••-•......evV~A1-111~', "•••••••■
rir _A_ T' R. I
— Come avevamo preveduto, la beneficiata della egregia artista signora Carolina Ferni riesci jeri sera brillantissima. Il
teatro era pieno, ed al numeroso contingente dato dalla città si aggiungeva quello
venuto dai luoghi vicini, nè il prezzo dei
biglietti aumentato e quello non piccolo
dei palchi, ave lat tenuto indietro nessuno.
Il teatro, intieramente illuminato, offriva un vaghissimo aspetto per le eleganti signore che erano nei palchi e nei
posti distinti, e per la folla compatta che
occupava la platea.
Dell' esecuzione dell'Affricana ripeteremo che fa sempre inappuntabile, e che di
applausi non vi fu penuria.
Quanto al Souvenir d'Hayd, di Leonard,
suonato dalla signora Ferni sul violino,
diremo clbt entusiasmò il pubblico che
proruppe ad ogni istante in fragorosi applausi.
Nell'esecuzione di qneato Souvenir la
Così ebbe termine questa lieta serata;
che se sarà di grata memoria per la
distinta e brava artiata, non lo sarà meno pei pisaui che hanno avuto la fortuna di udirla.
concorrere ci propri mezzi, fosse anche con
una sola azione di conto lire, a ronder potente questa Società, la quale del resto ricompensa bene i suoi azionisti accordando
lorp il frutto fisso del 6 per cento oltre il
dividendo, che fa sperare grandissimo la boiata
delle operazioni sociali.
Noi speriamo che sarà grande il concorso
dei capitali per questa ricca e .seria intrapresa; e confidiamo che saranno tutte sottoscritto le azioni CMO830 prima che termini
il tempo stabilito per la sottoscrizione.
Impreatito Nazionale
17.i Estrazione — 15 marzo 1875.
L ,
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-2
CI
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o.
4571757
1345433
0232249
94158
921305
714381
3073055
28017
05 ‘20
082954
289300
349628
845612
865587
181165
260943
2787188
4475028
73434
89912
29831
43615
4400000
150000
150000
35
5000
3
5000
45000
45000
36
4000
$64000
44000
41000
44000
3
1000
3
4000
1
36
554761
3
3382294
500
4
500
500
500
500
500
100
100
100
100
100
100
100
109
3
4
728502
3
26%876 1
611 3532
5335 353
2294 354
0839 351
1725 354
1811354
35 •
44000
41000
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4
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500
36500
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Pr
2144894
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500
100
100
400
100
100
100
.24•■■ «1~ k
ESTRAZIONI DEL R. LOTTO
Del 20 marzo 1875.
Firenze . . .18 43 77 52
Roma • . . 49 24 47 150 57
.11•1■1•■•••tomm......-- ALESSANDRO BELLONI Gerente Resi).
Societa Enologica Toscana.
Con Io scopo di far vini in Toscana per
smerciarli in Italia e all'estero si costituì in
Firenze nel giorno 15 del passato settembre
la Società Enologica Toscana, che venne approvata con, R. decreto del successivo novembre.
13 ,ù volte si tentò in Toscana la costituzione di Società Enologiche; ma, per mancanza di mezzi o di costanza o di vera fede
nei promotori, nessuna giunse nei tempi punti a costituirsi. La Società Enologica Toscana invece riuscì; od ora apre la pubblica
sottoscrizione per mille delle sue azioni da
lire 100 ciascuna.
Saluteranno con gioia questo lieto avvenimento coloro che si occupano in favore
del progresee dell'industria vinicola italiana,
e principalmente i produttori di vini, i quali
un valido appoggio per lo loro operazioni
troveranno nella nascente Società, avendo
deliberato il suo Consiglio di Amministrazione di prestarsi anche per lo smercio dei
pregevoli vini prodotti dai suoi azionisti.
Con piacere però, al certo non minore, ne
accoglieranno l'annunzio i capitalisti, i quali
nella nuova Società trovano un buono e sicuro impiego dei loro capitali. Basta leggerne il programma per persuadersi dell'importanza grandissima di questa Società e per
comprendere pure l'importanza dei vantaggi
che è destinata a recare al paese ed a coloro
che vi impiegano un.. qualche parte delle
loro sostanze.
Questa Società. priva di concorrenza in
Toscana, — cautissima nel suo procedere,—
amministrata da persone dotte in enologia
ed in cose d' amministrazione, — destinata
ad occuparsi di un' industria che larghi benefizi produsse sempre ai suoi cultori, ma
che più larghi ne offrirà ad essa che più
iestesamente e razionalmente opererà, — apprezzata molto dai distinti enologi italiani
riuniti al primo Congresso enologico nazionale nel passato febbraio in Torino, — favorita subito dell'appoggio del ceto bancario, molto difficile a datsi ora a nuove speculazioni, .-- ed infine approvata senza alcuna modificazione dal R. Governo che con
molta ragione rifiuta in questi tempi la concessione del R. decreto alle Società per azioni,
se non le vede regolarmente e con salii intendimenti costituite, — è davvero destinata
ad un brillante avvenire utile poi suoi azionisti e per l'industria enologica toscana e
nazionale.
Chi sa quanto bene derivi alle popolazioni
dal saggio svilupparsi delle industrie e segnatamente di quelle industrie dalle quali
ritraggonsi già grandi ricchezze, chi ama
la prosperità del proprio paese non può non
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Dalla Tipografia Nistri è stato pubblicato:
STUDJ
SULLA
DEGLAMAZIONE
DI
GIUSEPPE SOLDATINI
Membro di diverse società Filo-Drammatiche, Letterario
e Scientifiche.
PREZZO — L.2, 50.
Si affitta ulla Bottega
Sotto Borgo, elegantemente pavimentata in marmo, precisamente accanto alla
libreria Nistri.
Per le trattative rivolgersi alla ricordata
libreria ove trovasi persona appositamente
incaricata.
and...41.1111/11~1...rd•
Comune dei Bagni San Giuliano
Servizio Sanitario
,44.veiso di concorso.
Il Sindaco aet comune suddetto,
Vista la deliberaeioee del Consiglio comunale del di 14 marzo corrente, resa esecutoria dalla R. Prefettura mediante visto del di 19
detto,
Rende noto:
È nuovamente aperto il concorso
alle vacanti Condotte inedicoechirurgieho della I.° e 4." sezione, alle
quali è annesso l'annuo stipendio di
lire 1200 con diritto a pensione
previo il rilascio in ragione del 4
por conto sullo stipendio.
Gli obbIghi principali inerenti
alle Condotte sopra indicate sono i
seguenti:
1.0 Residenza costante per la
condotta della L a sezione, ai Bagni
di S. Giuliano; e per quella della
4." sezione in Arena o Metato.
2.° Cura gratuita, tanto in medicina qnanto in alta e baeea chirurgia, ai poveri e miserabili, ai
gettatelli, ai militari in servizio o
di passaggio, ed agli altri che per
disposizione di legge godono di egual
favore, 'ed aventi domicilio o residenza nel perimetro delle respettive,
P'
Condotte.
3•0 Assistenza alle operazioni di
alta chirurgia a richiesta degli altri condotti viciniori.
eenfiner le° .via Rieraeali; 2."
4.e Assistenza ai consulti 112e17-saranno ammessi al concorso coloro
Estratto d' istanza per nomina
detta casa; 3. 0 Maserti; 4.° Rose
dico-chirurgici ogni qual volta si . ehe avranno oltrepassata P età di
dl perito.
Martinetti nei Chiapponi. Tali beni
verifichi il caso di eseere sopra40 anni.
Si fa noto al pubblico che con son posti nel CO11111113 di Kuaacco,
chiamati sì dalle famiglie degli
ricorso del marzo 1875, il signor
Dall' Uffizio comunale dei Bagni
e sono rappresentati al catasto di
ammalati come dai medici-chirurAlessandro
Mazzei di Ponsacco, rap- quel comune in sezione dalle
S. Giuliano, li 20 marzo 1875.
ghi 'delle altre Condotte vicine, semIl Sindaco
D. G. Del Lupo. presentato dal dott. Carlo Casella, particelle di num, 6, 180, 198 e 171.
Questo di 20 marzo 1875.
pre però quando si tratti di perha richiesto al sig. Cav. Presidente
(166)
D. Carlo Casella, proc.
sone che "Danno diritto alla cura
del Tribunale di Pisa la nomina di
ERRATA-CORRIGE
gratuita.
un perito che proceda alla stima
Nell'avviso del Comune dei Regni
5•0 Inoculazione del vaiolo vacdegli infrascritti beni immobili da Cassa di Risparmj e Azienda PreS. Giuliano per vendita coatta di imstiti sopra pegno in Pisa.
subastarsi a pregiudizio del signor
cino.
Terza,
ed ultima denunzia di smarmobili, firmato - F. Matteucci E3at- Giuseppe del fu Sabatino Jacoponi
6.0 Prestarsi ad ogni richiesta
rimento
di un libretto a favore di
tere - datato del 18 marzo 1875,
parimente di Ponsacco, i quali beni
del!' autorità comunale, alla visita
inserito nel numero 22 del!g.iornale sono i seguenti, cioè: Una casa con Santerini Luigi per un capitale di
dei generi alimentari.
lire 400 e frutti, segnato di nuLa Provincia di Pisa, verme erro- terra o resedio Rimesso composta di mero 28070,volume 178,a carte 171.
7.0 Disimpegnare gratuitamente
neamente stampato che la vendita lotto stanze dai fondamenti a tetto,
Qualora non si presenti alcuno
il servizio delle Condotte viciniori
avrebbe avuto luogo nel dì 8 aprile situata in Ponsae,co nella via Rica- a far reclami sopra il detto libretto,
in caso di vacanza od impedimento
1875, per cui, correggendo detto er- soli, a cui confina 1.0 Via suddet- sarà da questa cassa riconosciuto
dei titolari.
per legittimo creditore il denunrore, deve leggersi che la veri lite,
ta; 2.0 Eredità benefieiata Valli; 3.0.
ziante.
8.° Per il disimpegno del servidi che .nell'avviso medesimo verrà Orto che appresso: Idem un orto
Pisa, li 17 marzo 4875.
zio tenere la cavalcatura od altro
eseguita nel di 14 APRILE 1875.
cinto da muro, di misura quanto
li Direttore
mezzo di trasporto.
(165)
sia, attiguo alla casa suldescritta,
(164)
Avv.
Tito Tizzoni.
9•0 Noi caso di renunzia conti• 9
;
5
1,st
nuare nel disimpegno del servizio
7,74tink;
per il tempo e termine di mesi due
computabili dal .d'i della presentazione della renunzia.
Gli abilitati in medicina e chirurgia che desiderano concorrere
alle dette Condotte dovranno far
pervenire a quest'uffizio donamele
.4
L4 i v o eri o
entro il 15 aprile prossimo, franche
di porto ed in carta bollata da
Via Sa n.t a C: ec ilia
Q Via de Larderel, Palazzo de Larderel.
centesimi 50, le loro istanze correL° 13, 2.° pinna
g.c. 21. bis, 3.° piano.
. date delle matricole relative, della
Dennerè e Denti artificiali montati in Oro o Platilto ( sistema inglese ) montati
fede di nascita, -e di tutti quei doin Caoutchouc ( sistema americano ). - Dentiere per adesione.- Palati artificiali. cumenti che crederanno opportuni
Otturazioni COB foglia d'oro, amalgame metalliche e mastice. - Operazioni e Cura
a meglio comprovare la loro abilità
delle malattie della bocca.
nell'esercizio; avverteedo che non 19ktiske. "4e
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1~KDott. PIETRO CARRERAS e FIGLI
CHIRURGHI DENTISTI
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lammilmacusmailmam,
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per ht produzione di \ ini in Toscana e per lo smercio .dei illedesbni in Italia e ali' Estero
-
<LISI& 1113°1171rAlk_111., M., -41: •
CD
LIRE 1.00,000 rappresentate da 1000 Azioni di I.. 100 ciascuna, da aumentarsi fino a 2 151I1FAION.1
SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA A 1000 AZIONI DI L. 100 CIASCUNA
CONSIGLIO D' AMMINISTRAZIONE
*Amor
Marea/ai Cav. Prof. Antonio, Presidente -Niceolini March. Ing. Giorgio, Vice-Presidente - Saletti Comm. 13 ramelienarte. - Le ale:dile
Cav. Ing. G. Metellee. - Orosi Cav. Prof. Giuseppe. - Tesi Avv. Giuseppe. -- Bacciteealupo Giovacchiiio. - Sacchi
- Galletti Conte Dott. F'aolo, Segretario. - DIRETTORE TECNICO, Settin.i. Dott. Carlo Napoleone. - SINDACI, F.
IVIontelatici - P. F'orniigli.
te
~e,
PICOGRAMMA
Vinta la territine crittogarna, l'industria del vino è
tornata in questi urttini tempi a rifiorire in Italia, e tra
breve diverrà la principale sorgente di ricchezza pel'
nostro paese. Però, affinchè possa offrire grandi risòrse
alla nazione nostra, nem basta che quest'industria aumenti la sua produzione; è necessario pure che la
migliori e la accrediti all'estero, presentando sui mercati stranieri vini buoni, maturi, di tipo costante ed in
grande quantità. Per óttènere dò i più distinti enologi
italiani riconobbero insufficienti gli sforzi isolati -di
ciascun produttore, e sentirono il bisogno di.adoprarsi
per la costituzione i-di bene ordinate Società Enologi
n
le quali,lritmendo le forze di tutti, capitalisti, produttori,
consumatori, potessero disporre di capitali sufficienti é
quant' altro occorre per razionalmente ed utilmente
'operare.
Non pochi anche in Toscana si posero all' opera
per promuovere la costituzione di Società Enologiché,
onde migliorare e fare 'apprezzare maggiormente i famosi vini di cui è ricca' questa regione. Ma nessuno
ebbe la fortuna di riuscire a costituirne, come
rono i promotori della Società Enologica
Toscarea, i quali se ne occuparmi, Con una tanto
-
ver,
--
u
costante atti v i Là che poterono dichiarare costi tu i ta nel
eioni, e mentre è già in possesso d' uno Stabilimento
passato Settembre tale Società, la quale da S. M. il
montato assai bene e• prbervisto già di una buona quantità
Fle fu autorizzeta con R. Decreto thq 2 Novembre 1874.
di 'vino, sta ora occupandosi per fondarne altri nei prinQuesta Società, che è la ^prima- e la sola Società re- cipali centri vinicoli della Toscana. - Oltre poi a tutti
gionale fondete in Toscana ceche pee ciò non ha da i sopra rammentati utili gli Aaienisti produttori di uve
temere cóncorrenza alcuna, inaugura le proprie operaavranno anche il vantaggio poterne convenientezieni ccin un capitale di 100,003 /ire de' -cstenmente cedere alla Sòciete; gli Azionisti produttori di
dersi sine a 2 miliorei. - eEseet caicinciando da vini potranno con maggiore utile vendere i loro pregeoperare con un modesto capital"ere u tiAri ~lo
voli prodotti per mezzo di .questa istituzione, la quale,
che si presenti il - bisogno, non può chesiereaire, ottimi
avendo molte relazioni, saprà certamente ove smerciarli
risultati; e - merita davvero d' essere apprezzato questo
con maggiore convenienza: in fine gli Azionisti consuprudente e' sicuro procedere che dovrebbe adottarsi da matori e negozianti saranno sicuri di ottenere con pretutte le Società dhe vogliono recare ut.ihe vero al paese ferenze dalla medesima vini puri, buoni ed a giusto
- ed agli Azionisti. Però gli Azionisti della Società
prezzo.
Enologica Toscana non solo per questo
E quindi interesse di tutti il concorrere con i propri
cauto procedere hanno la certezza di ottenere un utile
capitali e con la propria influenze a render prospera e
non .lieve, ma anche per, la ricchezza dell' industria cui
potente queeea sommamente utile intrapresa, la quale fa
la Società stessa si dedica, industria che ha frúttato sperare di ,prendere, in un non loatano avvenire, tale
- sempre moltissimo a chi' ha sàputo trarne saggiamente
sviluppo dee render ben contenti coloro che ne aiutarono
profitto. Per conseguenza, in aggiunta al te-e.it«) fisso del. i primi passi, coloro che, col favorirla, oltre a fare
'per cento, possano attendersi un ricco dieidenele.che
opera utile per sè, avranno_anche recato grande vannon tarderà ad ottenersi, poichè la Società per meizo dei
taggio al paese.
promotori cominciò nel passato autunno le sue opera--
rnbella $ottostriìiotte e limitami per oli 20ionioti
f La sottoscrizione alle Azioni della Societa Enologìca è aperta nei giorni 20, 21, 22, 23, 24 e 25 Marzo 1875,
fr4-
atto 'ctealla sottoscrizione, L. &O in Ma gg io prossi,no, L. 30 in Agosto e L. 20 in Ottobre. Sai versamenti anticipati sarà
1 versamenti Saranno fatti in L. 30
corrisposto un. interessemorrispwlente al 6 per cento annuo; e così chi Salderà' t' Azione al 1.0 Versamento avrà l'abbuono di L..1,65; chi la salderà al secondo
L. - 9.5 e al terzo L.- 20.
Gli Azionisti hanno diritto al frutto fisso annuo del 6 per cento per ciascuna azione saldata e al dividendo dell'85 per cento sugli utili netti sociali. Possono
Poi per mezzo della Società smereiarc..eonvenientemente i loro vini.
Le sottoscrizioni
t•ieeroio presso gli Uffici dei COMIZI agrarii c iIU4VJCIPI incaricati.,,presso i BANCHIERI e loro Corrispondenti, e principalmente:
In FIRENZE, presso la Sede della SOCIET.A. e presso .11 BANCO INTERNAZIONALE per l'agricoltura e l'industria, Piazza S. Croce, 24.
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e
- RISA, TIP. N1STtil
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