Dioces i d i Ve rona INFORMAZIONI PASTORALI AVVENTO - NATALE 2014 “… e lo depose in una mangiatoia” – Lc 2,7 ANNO 11 - N° 3 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB VERONA In caso di mancato recapito restituire all’Ufficio di Verona CMP - detentore del conto, per la restituzione al mittente, previo pagamento resi. I n di ce ARiA Di Avvento ....................................... 2-3 e lo DePoSe in UnA MAngiAtoiA ........... 4-5 lA celebRAzione eUcARiSticA ................... 6 centRo PAStoRAle RAgAzzi, ADoleScenti, giovAni................................. 7 DoMUS PAciS.............................................. 8-9 centRo MiSSionARioDioceSAno ......... 9-10 centRo PAStoRAle iMMigRAti ................ 10 cARitAS DioceSAnA veRoneSe ........... 11-12 SeRvizio PeR lA PAStoRAle Dell’ARte KARiS...................................... 12-13 I APoStolAto DellA PReghieRA................. 13 UFFicio PeR lA PAStoRAle litURgicA e lA MUSicA SAcRA..................................... 14 UFFicio PAStoRAle DellA SAlUte ......................................... 14-16 UFFicio ecUMeniSMo e DiAlogo inteRReligioSo ..................................... 16-17 UFFicio teMPo libeRo, tURiSMo, SPoRt e PellegRinAggi ............................. 18 SeMinARio MinoRe e MAggioRe ............. 19 ARiA Di Avvento l tempo di avvento porta con sé un clima speciale che avvolge queste settimane di tardo autunno con una luce fatta di silenzio, di attesa di un inizio, di una carica di speranza. È il clima giusto del “cominciamento”, mentre la chiesa invoca una pioggia dall’alto, una rugiada di benedizioni rorate. L’anno pastorale è ai suoi primi passi dopo la fatica ben conosciuta di far quadrare gli orari, di ambienti da sistemare e soprattutto di persone che si rendano disponibili. E le grandi feste del Natale come ci troveranno? Il ciclo della manifestazione del Signore ci nutre con intense liturgie, non solo all’interno delle chiese, ma anche nelle nostre case. E così famiglia e vangelo, famiglia e messa, famiglia e vita devono intrecciarsi continuamente in un fecondo e proficuo abbraccio. L’aria frizzante di questi giorni ci invita a gustare meglio il clima di caloroso affetto che avvolge le nostre famiglie raccolte dell’amore attorno alla medesima mensa. Dal canto suo la recente sessione sinodale ha aperto i vasti orizzonti del mondo, ricchi di speranze e promesse. Mondo segnato anche dalle lacrime di tanti fratelli e sorelle che vivono giornate intessute di solitudine, di fallimenti e di violenza. L’Avvento come luce sempre nuova e che mai si affievolisce ci raccoglie col sorriso di un bambino. Raccogliamoci così in preghiera in famiglia. Le nostre case diventano piccole chiese, vitalmente e profondamente unite alla grande famiglia della chiesa e, in concreto, alla propria comunità parrocchiale. In essa, attorno all’unica mensa, si ripete il miracolo della fede che, celebrando realizza, realizzando manifesta e manifestando comunica il paziente, tenero e insopprimibile amore di Dio, amico e salvatore dell’uomo. L’eucarestia è luogo quanto mai efficace di coltivazione e trasmissione della fede: ad essa converge come a suo culmine tutta la vita della chiesa e da essa se ne parte come da sua fonte. Il Dio che viene ad abitare in mezzo a noi ci renda partecipi della sua vita. Mons. Roberto Tebaldi Vicario Episcopale della Pastorale SUSSiDi: Avvento - nAtAle 2014 1. PReghieRA in FAMigliA “… e lo depose in una mangiatoia” a cura di caritas, centro Pastorale Familiare, centro Pastorale Ragazzi Bet-lemme, casa del pane e del silenzio. Nessuno parla nel racconto, solo un gioco di sguardi che contemplano Gesù. Maria, occhi puri che accarezzano l’Agnello; i nostri invece passano sulla pelle ruvidi e feriscono i volti come lame di rasoio. Maria, prima creatura ad aver contemplato la carne di Dio fatto uomo e prima creatura della terra che Dio ha visto con i suoi occhi di carne. Perdonaci se i nostri sguardi sono 2 Informazioni Pastorali protesi altrove, se inseguiamo altre sembianze. In fondo all’anima una grande nostalgia di quello sguardo che ci ha amati per primo, anzi di quegli sguardi: il Tuo ed il Suo. Madre di misericordia non allontanare il tuo sguardo da noi, muoviti a compassione, torna a deporre nella mangiatoia, come facesti a Betlem ,“il pane vivo disceso dal cielo” (Gv 6,51), perchè solo chi mangia di quel pane vivrà in eterno. A Betlemme,in Gesù, Dio si fa cibo perché, nutriti da lui, possiamo diventare pane buono per i nostri fratelli. Il sussidio invita alla preghiera quotidiana in famiglia col vangelo del giorno, una breve meditazione, una citazione della Conferenza Episcopale Italiana “Il giorno del Signore” per riscoprire l’Eucaristia, la preghiera genitori e figli, il progetto pastorale diocesano “L’Eucaristia celebrata e adorata luogo privilegiato della trasmissione della fede”. 2. RAgAzzi – betleMMe: cASA Del PAne L’inserto per ragazzi (presente all’interno del sussidio Preghiera in Famiglia, ma disponibile anche a parte) invita a riscoprire la bellezza di far posto a Dio nelle nostre famiglie, così da rendere ogni casa una piccola Betlemme: casa del silenzio e dell’attesa, del perdono e della conversione, della gioia e della benedizione, del sì e del servizio, casa del pane aperta a tutti. Prima settimana: STA PER ARRIVARE – Casa del silenzio e dell’attesa Seconda settimana: DA MOLTO LONTANO – Casa del perdono e della conversione Terza settimana: DOPO DI ME – Casa della gioia Quarta settimana: DALLE STELLE ALLA STALLA - Casa del Sì Natale – Betlemme: Casa del Pane In ogni tappa troverai • BETLEM EXPRESS: la storia di una famiglia, composta da mamma, papà e due figli, che si prepara a vivere il Natale facendo posto a Dio, dapprima ospite sconosciuto, poi parte integrante della famiglia. • ALLA CASA DEL PANE - Riscopriamo la messa: l’accoglienza (C’è posto per tutti), il perdono (Signore pietà), il Gloria (il canto degli angeli), la Parola di Dio (il Verbo si fa Carne). • IL VANGELO DELLA DOMENICA IN STILE WHATSAPP • UN SEGNO PER PREPARARE L’ALTARE DELL’EUCARESTIA: la candela dell’attesa, l’acqua del perdono, la tovaglia della condivisione, il segnaposto dell’accoglienza, la culla-mangiatoia per il “pane del cielo”. • Come hanno vissuto l’evento i villaggi di Israele; ci parleranno il deserto di Giuda, il fiume Giordano, Gerusalemme, Nazareth e Betlemme. 3. gUiDA cAtechiSti, AniMAtoRi, SAceRDoti La guida è uno strumento che oltre alle linee guida offre degli spunti per animare gli incontri di catechesi, la messa della domenica, i segni per i ragazzi, la celebrazione della confessione. È supportato da un dvd multimediale con materiale adatto sia ai ragazzi che alle famiglie. 4. cAtecheSi Degli ADUlti L’Ufficio Catechistico propone il sussidio “Come lo avevano riconosciuto allo spezzare del pane”, strutturato in modo tale da poter essere utilizzato nei momenti che si ritengono più opportuni, a seconda delle scelte e necessità di ogni parrocchia: lungo l’anno pastorale; in un preciso periodo; durante i tempi forti (avvento, quaresima, pasqua). È curato dall’équipe diocesana per la catechesi degli adulti, con la collaborazione di don Gianattilio Bonifacio per il commento ai testi biblici e don Luca Merlo per la parte liturgico-ecclesiale. Un grazie a don Antonio Scattolini per la concessione e il libero utilizzo dei commenti alle opere artistiche prese in considerazione. 5. ADoleScenti e giovAni Il sussidio “Abbiamo visto la sua stella”, proposto dal Centro di Pastorale Adolescenti e Giovani vuole esprimere attraverso l’esperienza dei Magi la ricerca e il desiderio di vedere il Signore presente qui e oggi, presente nelle nostre vite e nell’Eucarestia. L’intento del libretto è quello di aiutare i giovani a camminare nella fede, pertanto offre ogni giorno un brano della liturgia, una riflessione, una preghiera e concrete vie di impegno. Il libretto è unico, ma ha duplice funzione: per gli adolescenti è possibile utilizzare le sole domeniche, che possono diventare spazio di riflessione per la settimana, o da usare per la preghiera del gruppo, scrivendo insieme di volta in volta l’impegno; per i giovani invece è possibile vivere un percorso personale, con la lettura quotidiana. Informazioni Pastorali 3 “e lo DePoSe in UnA MAngiAtoiA” bet-lehem, casa del pane Perché bisognava ad ogni costo che Gesù nascesse a Betlemme? Il nome stesso “bét lehem” non vuol forse dire in ebraico “casa del Pane”? Da lì deriva l’insistenza dell’evangelista Luca sulla “mangiatoia”. Dio si è incarnato una sola volta in tutto il corso della storia. Perciò era importante per Lui non fare le cose alla buona. Era tutto previsto, fin nei minimi particolari. Aveva stabilito così: la prima volta che gli uomini l’avrebbero guardato, l’avrebbero visto «in una mangiatoia». Ora una mangiatoia, per definizione, è fatta per contenere mangime, no? Nei secoli precedenti la Sua venuta, la terra aveva prodotto fieno e grano in quantità per riempire le mangiatoie delle stalle. Ma non aveva ancora dato il suo prodotto migliore: una spiga viva, irradiante nella sua carne rosea e paffuta, una spiga con miliardi di chicchi, capace di nutrire tutti i credenti fino alla fine dei secoli. È proprio questa spiga che Maria e Giuseppe deposero delicatamente nella mangiatoia della stalla. Certo, non era ancora pronta, la spiga, non era ancora matura, e quindi non era buona da mangiare. Tutt’al più poteva essere mangiata con gli occhi: Maria e Giuseppe ebbero quell’inestimabile fortuna; così pure, i poveri pastori che nei dintorni custodivano le pecore, e i sapienti giunti fin dal lontano Oriente guidati da una stella. Per essere mangiata con la bocca, la spiga doveva crescere, cadere in terra, perfino morire, per germinare e produrre molto frutto. Gli animali mangiano il grano crudo. Noi uomini, no: i chicchi ci resterebbero in gola! Perché il grano possa nutrirci, dev’essere macinato dalla mano degli uomini. Gesù doveva, nella sua Passione, subire quella sorte: essere macinato, triturato, per diventare mangiabile. Per nutrire l’uomo, il grano deve diventare farina e pasta, lasciarsi impastare, passare al forno e cambiarsi in pane. Per nutrire l’umanità, Gesù si è lasciato macinare, triturare fino alla morte, cuocere al calore della risurrezione, per diventare alla fine quel pane vivo che nutre l’umanità. la casa (Bet) Casa in ebraico si dice bet, la seconda lettera dell’alfabeto; per la sua forma e per la sua funzione, è il simbolo stesso dell’accoglienza e del femminile, metafora di Maria, dove, il Misericordioso senza casa, trova casa. Gesù, nella casa in cui è cresciuto, ha imparato le parole da usare nel dialogo con Dio come Abbà, papà, la lingua più confidenziale, affettuosa, familiare, non quella dei rabbini, non quella del tempio, ma il dialetto del cuore. La casa, è il luogo del pane, dell’amore, della prova, e della fecondità. E’ il luogo dell’incontro, del Noi. La fede e la preghiera, nel quotidiano, aprono un tempo e uno spazio del mistero. Proprio lì dove la vita nasce, cresce e muore, viene il Divino. Nell’uomo, nelle famiglie, nelle nostre storie si celebra la Nascita. Maria, nella sua casa, nel suo corpo, nel suo cuore, incontra e accoglie la storia della Salvezza. La tovaglia è segno della tavola, del pasto, delle persone radunate insieme. L’Eucaristia inizia dove sono le cose di tutti i giorni, nella quotidianità Dio incontra l’uomo. casa dell’Accoglienza (La Parola) “Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della Casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1, 26-28). Dio entra nella vita in modo dirompente, crea turbamento, confusione, anche quando porta liete notizie. Entra anche nelle vite che si sentono inadeguate. Ci dice di non temere la debolezza, gli uomini non si sentono mai pronti. L’azione di Dio non si svolge fuori dalla storia, Egli viene nella normalità e Maria, una giovane donna come tante, lo accoglie. Dio preferisce i piccoli, gli anonimi, e chiede ospitalità. Maria è icona della soglia, dell’apertura, della ricettività. Accoglie il Signore e genera vita. L’uomo diventa ciò che lo abita: vita vera è essere abitati da Dio. Maria non esiste più per sé, ma per un altro, per l’Altro. Un giorno qualunque, in una casa qualunque, nell’intimità di una vita normale un annuncio cambia totalmente i suoi progetti. 4 Informazioni Pastorali Dio ti sfiora non solo nelle liturgie, nelle giornate straordinarie, nei giorni di ritiro, ma anche e soprattutto nel quotidiano. Dio ci parla prima di tutto là dove siamo noi stessi, nel silenzio. Casa, luogo della prossimità con Dio. Maria è testimone autorevole di chi, incontrando Dio, cambia radicalmente la propria esistenza. Il Vangelo ha bisogno di noi, delle nostre mani, dei nostri cuori per essere testimoniato. casa delle benedizioni In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1,39-56). Maria esce dalla casa natale: inizia il viaggio, dalla casa verso il mondo, dall’io verso lo spazio degli affetti e delle relazioni. Maria parte, portando il Verbo. Ogni battezzato ha questa missione: portare colui che ti porta. Avviene un incontro: Maria ed Elisabetta. Dopo averci incontrato nelle nostre case, Dio ci invita a relazioni positive e forti, gesti di tenerezza, sguardi e parole di chi vuol bene, di chi è attento e ascolta. Maria non vuol trascurare nessuna relazione in cui ci sia affetto da ricevere e donare, ci ri-chiama a vivere bene tutti i legami che generano bontà, veri e fecondi, come quello tra Maria ed Elisabetta. In uno spazio di affetto nasce il Magnificat, lode del credente gioioso. Impariamo anche noi da Elisabetta, a bene-dire, a dire bene, a cercare parole buone. Primo passo per l’incontro con il mistero e con il cuore dell’altro è benedire, è poter dire, nella mia casa, allo sposo, ai figli, ai genitori, all’amico: “Tu sei una benedizione di Dio per me, tu sei dono di Dio”. Come nei salmi. Maria con stupore riconoscente dice grazie al suo Signore, esprime la gioia che viene da un’esperienza spirituale. Così ci ricorda che la fede è gioia vera. casa della Prova “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perchè quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù” (Mt 1,18-25). Giuseppe Uomo di fede: vorrebbe sottrarsi al piano di Dio, ha paura, ma poi ascolta e agisce. E’ aperto al mistero, ma mostra tutte le nostre resistenze ad aprirci a ciò che è più grande di noi. L’amore prevale però sulla legge, sul giudizio della gente, sulla condanna esplicita della Comunità. Giuseppe ci insegna a non temere le cose grandi, a combattere le nostre paure, a fidarci di Dio. Giuseppe Uomo dei sogni: non sogna da solo, creandosi un’illusione, ma sogna con Dio e confidando in lui affronta una realtà difficile. Si fida e si affida per camminare contro tutti. Giuseppe Uomo dei dubbi: la prova mette a nudo, cadono le maschere, si dissolvono le illusioni in cui ci nascondiamo ed emerge l’essenziale. Giuseppe sa ciò che è giusto, ma la legge degli uomini non lo permette. E’ combattuto, ma sceglie l’amore per Maria sua sposa e per Dio. Impara a cambiare i propri progetti, per far posto a colui che viene nell’amore. Un annuncio a Maria e uno a Giuseppe. L’annuncio è per la coppia, la vocazione è degli sposi insieme, nel matrimonio. Dio parla a tutti e due, opera dentro le famiglie, non ruba spazio e tempo, non chiede più di quello che possiamo dare, cerca un doppio sì, che proprio perchè condiviso diventa creativo. Alla coppia è affidata la vita, una casa viva e feconda di energia, gioia, forza. Informazioni Pastorali 5 lA celebRAzione eUcARiSticA Dal progetto pastorale diocesano 2014/2015: “L’Eucaristia celebrata e adorata luogo privilegiato della trasmissione della fede” a cura di don Luigi Girardi L’ eucaristia è, per tanti aspetti, il momento più intimo, profondo e decisivo della vita delia Chiesa. Nell’eucaristia, infatti, essa si raduna per attingere la Parola del suo Signore e ricevere il vero cibo di cui si nutre e di cui vive: il gesto d’amore del suo Signore, che ha detto «il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6, 51). Proprio per questo, la celebrazione dell’eucaristia è anche un particolare «luogo formativo» della Chiesa: la celebrazione ci forma, perché ci fa prendere una «forma» particolare che «trasforma» il nostro modo normale e abituale di stare insieme. Ci aiuta così a riscoprire e a guardare in modo nuovo quello che siamo per la grazia del Signore, quello che possiamo diventare ogni giorno e quello che il Signore ci donerà di essere pienamente quando saremo «in Lui». In ogni nostra eucaristia, c’è simultaneamente «ciò che abbiamo ricevuto» e «ciò che a nostra volta trasmettiamo» ad altri (cf. ICor 11,23); noi stessi diventiamo testimoni del passaggio di questa grazia: non possiamo trasmetterla se non la riceviamo, ma non possiamo riceverla se non per condividerla con tutti. L’attenzione che daremo all’eucaristia lungo l’anno pastorale ci aiuterà a cogliere questa ricchezza del mistero eucaristico e potrà essere ritmata anche dal seguirsi dei tempi liturgici. Potremo imparare a cogliere la «forma» che assumiamo e i gesti che compiamo quando celebriamo, per scoprire che, seppure in modo diverso, nella vita concreta delle nostre comunità ecclesiali abbiamo la possibilità di estendere la grazia dell’eucaristia, di trasformare la quotidianità delle relazioni in un continuo rendimento di grazie al Padre. La scansione che segue indica in modo succinto il percorso che possiamo compiere. Primo periodo (fino a natale) La prima forma che assumiamo per celebrare l’eucaristia è il raduno: ci raduniamo insieme, per formare una assemblea celebrante, una comunità fraterna, riconciliata, in festa; una comunità convocata dal Signore, nella quale non ci scegliamo ma ci accogliamo, perché siamo tutti già stati chiamati e scelti dal Signore. Non è automatico che ciò si realizzi ogni volta che inizia la celebrazione; i riti d’ingresso servono proprio a guidarci nell’assumere gli atteggiamenti giusti, nell’unirci con il canto, le parole, i gesti, nell’aprirci non solo gli uni agli altri, ma soprattutto noi tutti a Dio. Pensiamo al canto con cui uniamo le nostre voci, al saluto con cui ci apriamo alla presenza del Signore in mezzo a noi, aWatto penitenziale, all’inno di Gloria, SL\Vorazione rivolta a Dio (la «colletta»). Tutti questi gesti ci dispongono anzitutto a metterci in ascolto della Parola del Signore e a rispondere alla sua voce con la nostra parola di fede e di preghiera. Ecco quindi un grande momento rituale che dà forma alla vita della Chiesa: essere insieme pronti ascolto della Parola, lasciare che si prolunghi e si estenda in noi quella rivelazione che si è compiuta in Gesù Cristo. La celebrazione dell’eucaristia ci aiuta a scoprire che il nostro essere comunità nasce sempre da una convocazione che ci precede: viene da Dio, è la sua Parola che Egli ancora vuole rivolgere a noi. Questo ci invita a vedere in ogni persona che incontriamo uno come noi, invitato alla stessa «mensa della Parola»; una persona cui il Signore ha già rivolto e anche oggi vuole rivolgere la sua Parola. Anzi, dobbiamo imparare a diventare ogni giorno una comunità fraterna, allo stesso modo in cui nell’eucaristia diventiamo una assemblea capace di celebrare la misericordia del Signore. «Disporsi all’ascolto della Parola» nella celebrazione della messa deve diventare il nostro «disporsi all’ascolto degli uomini e delle donne del nostro tempo», la disponibilità a intrecciare anche con loro rapporti di fraternità, e più ancora «disporsi ad ascoltare la voce del Signore che risuona nelle pieghe della vita». Solo così diventiamo testimoni e trasmettiamo ad altri la Parola di Dio. Come nella celebrazione eucaristica, così anche nella vita di ogni giorno possiamo imparare ad accogliere la Parola del Signore, a vigilare per non essere distratti quando Egli si fa presente (cf. Avvento). La «Parola fatta carne» ci dà ancora appuntamento nella «carne» della vita. Diamo risalto al tema dell’accoglienza e della Parola di Dio. Siamo un popolo di convocati, di perdonati, capaci di ascoltare la parola che dà forma alla vita. 6 Informazioni Pastorali CENTRO PASTORALE RAGAZZI CENTRO PASTORALE ADOLESCENTI E GIOVANI RitiRi Di Avvento UltiMo con noi 31.12.2014 PeR UnA FeStA All inclUSive PeR RAgAzzi Al cPR – SettiMo Di PeScAntinA viA MiRAnDolA, 61 Domenica dalle ore 9.30 alle 16.00 (con il pranzo e la Messa); nei giorni feriali dalle ore 15.00 alle 18.00. SU PRENOTAZIONE 045.6767646 fino ad esaurimento dei posti. teRzA MeDiA ➭ Weekend “Mi fido di te” con ACR (045.8004925) 15 e 16 novembre a S. Giovanni in Loffa ➭ “Starlight”: Veglia Attesa di Natale sabato 13 dicembre dalle 18.00 alle 22.00 evento Diocesano: KiRiKoRo Meeting zonale aperto a tutti e specialmente a chierichetti e cori bambini con i loro genitori. Domenica 18 gennaio e 19 aprile a Caprino/Lazise, Rivoltella, Vago di Lavagno, Povegliano, Legnago Domus Pacis, Isola della Scala. il veScovo incontRA i cReSiMAnDi e i loRo genitoRi lA DoMenicA Alle oRe 15.00 Porto di Legnago 16 novembre 2014 cattedrale 23 novembre 2014 Villafranca Duomo 30 novembre 2014 Soave 7 dicembre 2014 Bovolone 11 gennaio 2015 lonato 18 gennaio 2015 Caprino 25 gennaio 2015 Pescantina 1 febbraio 2015 Santa Maria Regina 8 febbraio 2015 “Quando la Chiesa è chiusa, si ammala. La Chiesa deve uscire verso le periferie esistenziali” Seguendo l’invito di Papa Francesco, la Diocesi di San Zeno ha pensato che anche l’ultimo dell’anno può essere un’occasione importantissima per raggiungere queste periferie. Quindi si è pensato di organizzare un evento di respiro diocesano con le persone che si trovano in una fase della loro vita di disagio abitativo e di fragilità, fenomeno in crescita anche a Verona: una grande festa con sguardo su tutti, nessuno escluso. L’evento quest’anno si terrà presso il Pala Expo della Fiera di Verona e sarà organizzato da Caritas Verona e Pastorale Giovanile, in collaborazione con Pastorale Familiare, Pastorale Immigrati, Centro Missionario, Noi Associazione, Fondazione Pia Opera Ciccarelli e Comune di Verona. L’Ultimo con Noi è aperto a tutti: dai giovani alle famiglie. Prevede per i giovani un momento di visite pomeridiane il 31 dicembre presso case di riposo o case di accoglienza sul territorio e successivamente la serata in Fiera aperta a tutti, previa iscrizione, che prevede la Santa Messa con il Vescovo mons. Zenti, la cena e momento conviviale di musica e festa. Ci sarà anche uno spazio espositivo di ciascuna realtà pastorale e un’area gioco bimbi. Per ulteriori informazioni telefonare cPAg (045.6767556) o www.giovaniverona.it Altri Appuntamenti ➭ Incontro di preghiera giovani dicembre: 12 dicembre 2014 ➭ Campo Saf on Ice Adolescenti dal 27 al 30 dicembre 2014 a Campofontana ➭ Campo Plus on Ice per 17/18enni dal 2 al 5 gennaio 2015 a Campofontana ➭ Assemblea Animatori in preparazione alla Festa della Vita: 11 gennaio 2015 a Casa Serena ➭ Meeting Invernale – Festa della Vita: 31 gennaio 2015 Informazioni Pastorali 7 D OM U S P A CI S CENTRO DIOCESANO DI ANIMAZIONE PASTORALE E DI SPIRITUALITÀ Via Parallela, 31 - 37045 Legnago - Tel. 0442 21261 e- mail: [email protected] - sito: www.domuspacisvr.it I l Centro Diocesano Domus Pacis, elaborando e offrendo iniziative di formazione e di spiritualità, è per la Bassa Veronese un necessario punto di riferimento e di aggregazione. Lo stile accogliente della Domus Pacis offre a bambini, ragazzi, giovani, famiglie, gruppi parrocchiale e diocesani, singoli e religiosi, l’opportunità di fermarsi per un po’ di tempo e vivere una esperienza di ritiro, formativo e spirituale. In stretta collaborazione con i Centri di Pastorale della Diocesi, ci preoccupiamo che non si perda mai di vista la comunione, nel cuore e nell’azione pastorale, con la Chiesa locale. PeRcoRSi PeR FiDAnzAti in PRePARAzione Al SAcRAMento Del MAtRiMonio giovedì e/o martedì ore 21.00 – 22.30 i Percorso 2014 Settembre: giovedì 25 Ottobre: giovedì 2, 9, 16, 23, martedì 28, Novembre: martedì 4, giovedì 06, 13, 20, martedì 25, giovedì 27, Dicembre: giovedì 4, domenica 7. ii Percorso 2015 Marzo: giovedì 5, 12, 19, martedì 24, giovedì 26 Aprile: giovedì 9, 16, martedì 21, giovedì 23, martedì 28 Maggio: giovedì 7, 14, 21, domenica 24. Formazione catechisti martedì ore 20.30 – 22.30 Settembre: 16 Ottobre: 07 Ottobre: 28 Novembre: 18 Gennaio: 13 Febbraio: 03 Febbraio: 24 Marzo: 17 incontri per la vita consacrata sabato ore 8.00 - 11.30 Ottobre: 04 Novembre: 08 Dicembre: 06 Gennaio: 10 Febbraio: 07 Marzo: 07 Aprile: 11 Maggio: 02 8 Informazioni Pastorali Percorso formativo per la famiglia In collaborazione con il Centro di Pastorale Familiare. Rivolto a operatori parrocchiali, religiosi e religiose, coppie di sposi… Sabato ore 15.00 – 18.00 04 Ottobre - 08 Novembre 13 Dicembre - 17 Gennaio 14 Febbraio - 14 Marzo corso Animatori Adolescenti: “corso base” Guidato da Centro Pastorale Adolescenti - Giovani mercoledì ore 20.30 – 22.30 Novembre: 05 – 12 – 19 – 26. Arte e annuncio della fede 2014 - 2015: “la via della bellezza” Laboratorio guidato dall’equipe CARIS – servizio per la pastorale dell’arte Domenica ore 15.00 – 18.00 12 Ottobre - 26 Ottobre 09 Novembre - 23 Novembre Dottrina sociale della chiesa Guidato da don Davide Vicentini (Direttore Centro Toniolo) Lunedì ore 21.00 Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno 06 03 01 12 02 02 13 04 08 veglia dell’Attesa di 3^ media di Avvento 2014 Sabato 13 Dicembre 2014 dalle ore 17.30 alle ore 22.00 veglia dell’Attesa di 3^ media di Quaresima 2105 Sabato 14 Marzo 2015 dalle ore 18.30 alle ore 21.30 Kirikoro 2015 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 Domenica 18 Gennaio - Domenica 19 Aprile Dove due o tre… 2014 - 2015 dalle ore 21.00 alle ore 22.30 (preghiera e adorazione guidata dai giovani per i giovani) Martedì 07 Ottobre 2014 Martedì 04 Novembre 2014 Martedì 02 Dicembre 2014 Martedì 13 Gennaio 2015 Martedì 03 Febbraio 2015 Martedì 03 Marzo 2015 Martedì 07 Aprile 2015 Martedì 05 Maggio 2015 La casa è disponibile per ritiri parrocchiali, anche in altre date, oltre a quelle segnate sul calendario. Servizio libreria: Presso la Domus Pacis è attivo un servizio di libreria per visionare e acquistare libri per la catechesi, la formazione personale e la pastorale. CE N TRO M IS S I ONA R I O D IO C ES AN O 37121 Verona - Via Duomo 18/A - Tel.: +39 045 8033519 - Fax: +39 045 8031171 [email protected] - www.cmdverona.it “Eucarestia celebrata e adorata”: questo è lo slogan del progetto pastorale di quest’anno. Perché questo si compia in pienezza ci viene continuamente ricordato che deve esserci una circolarità tra celebrazione e vita. Tenendo presente questo aspetto la riflessione proposta dal CMD ai gruppi missionari e a quanti sono sensibili alla realtà missionaria è incentrata sulla Evangellii Gaudium usando il testo preparato da mons. Ezio Falavegna e don Dario Vivian dal titolo “Una chiesa in uscita”. Si rileva che le nostre celebrazioni domenicali sono “disattese” e “stanche” e noi riteniamo che queste problematiche non si risolvano con qualche intuizione brillante ma passeggera. La partecipazione all’Eucarestia è parte del cammino di fede del credente e ne riflette la maturazione progressiva. Insomma, ad una riflessione più attenta, se le celebrazioni domenicali sono poco partecipate non è solo questione di modo di celebrare, ma tocca il cammino di fede dei singoli e della comunità. Papa Francesco, con la sua esortazione, ci invita a riscoprire la gioia di vivere e comunicare il Vangelo perché i credenti e la tutta Chiesa riprendano slancio. Per questo motivo riteniamo importante prendere in mano questo documento, portarlo all’attenzione dei Gruppi Missionari, dei Consigli Pastorali e della Comunità parrocchiale intera. Senza la riscoperta della bellezza e della grandezza del Vangelo non c’è missionarietà e senza di essa si costruisce sulla sabbia e si continua a coltivare una Chiesa ripiegata su se stessa che poi le celebrazioni manifestano. i collaboratori del cMD sono disponibili ad accompagnare i gruppi Missionari o quelle Parrocchie che desiderano prendere in mano questo strumento. Ci sono poi alcune date particolarmente significative, che desideriamo richiamare: ✔ 6 gennaio: Giornata della Santa Infanzia ed Epifania dei popoli in San Zeno ✔ 25 gennaio: Giornata di spiritualità missionaria ✔ 31 maggio: Festa della Missione Tali date sono degli appuntamenti significativi per tutti i Gruppi Missionari e le persone sensibili ma offrono anche la possibilità di un cammino di preparazione per le comunità intere. Informazioni Pastorali 9 Segnaliamo anche il corso “in viaggio” per incontrare conoscere capire che è organizzato da CMD, CPAG, Suore Orsoline, Suore Don Mazza, Missionari Stimmatini, Missionarie Comboniane, ABCS e Canossiani. Il Corso è rivolto a quanti pensano a esperienze “brevi” in contesti di missione e di educazione alla mondialità. Il Corso inizierà il 1° febbraio per proseguire con altri tre incontri e un fine settimana Per informazioni rivolgersi al CMD. C E N T RO P A STOR ALE IM MI GR AT I I l nostro vescovo ci ha chiesto di porre l’accento della nostra azione pastorale di quest’anno sulla “Eucarestia celebrata e adorata”. Per noi del Centro Pastorale Immigrati questo risulta essere una sfida. Non è facile infatti, far partecipare gli immigrati cattolici alle celebrazioni domenicali che si celebrano nelle varie comunità “linguistiche” o nelle parrocchie. La forte dispersione sul territorio non facilita la partecipazione all’Eucarestia, per esempio in inglese, che si celebra per gli immigrati anglofoni in città. Chi mai tutte le domeniche può venire da Legnago per parteciparvi? Ma nelle celebrazioni domenicali che si svolgono in parrocchia che accoglienza viene loro riservata? E gli immigrati, che a volte già hanno difficoltà di lingua, come si sentono nelle nostre celebrazioni povere di canti e anche di calore? Abbiamo ritenuto utile allora una duplice azione: una rivolta alle comunità che celebrano in lingua e l’altra alle parrocchie della Diocesi. • Come CPI abbiamo coinvolto tutte le comunità degli immigrati per riflettere su come ognuna di esse possa far crescere la partecipazione e la qualità delle sue celebrazioni eucaristiche. Un aiuto potrebbe venire dal far conoscere gli orari e i luoghi di queste celebrazioni e per questo motivo vi invitiamo a prendere contatto con noi. • nei confronti delle parrocchie abbiamo avvertito l’urgenza di sensibilizzare alla presenza di tutte queste persone. Per fare questo è stato preparato uno strumento dal titolo “nella mia parrocchia nessuno è straniero”. Attraverso questo strumento vogliamo indicare alle parrocchie un percorso che possa portare a creare ponti con gli immigrati che sono il 10 o anche il 12 % della popolazione del proprio territorio. Sarebbe importante che tutti i preti e i Consigli pastorali parrocchiali lo prendessero in considerazione. Certamente molti non sono cattolici, ma ci accontentiamo di stare chiusi nei recinti sacri delle nostre chiese o sappiamo celebrare Eucarestie che ci portano all’incontro con l’altro e alla costruzione di una Chiesa in uscita come ci suggerisce Papa Francesco? i collaboratori del cPi sono disponibili ad accompagnare quelle parrocchie che desiderano prendere in mano questo strumento. Ci sono poi alcune date particolarmente significative, che possono diventare occasione per affrontare la realtà dell’immigrazione e della comunione con loro. ✔ 6 gennaio: Epifania dei popoli in San Zeno ✔ 18 gennaio: Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ✔ 24 maggio: Festa dei popoli 10 Informazioni Pastorali C A RI TA S D I OCE S ANA VE R ONE SE Lungadige Matteotti, 8 – Verona - Tel. 045.8300677- fax 045.8302787 web: www.caritas.vr.it cibo PeR tUtti C aritas, anche in vista dell’apertura prossima dell’Emporio della Solidarietà a Villafranca e Verona, rilancia con forza per l’Avvento 2014 la campagna cibo per tutti. Dona anche oggi il tuo pane quotidiano. Una Campagna di sensibilizzazione e formazione che andrà a sostenere i progetti di aiuto alle famiglie bisognose della nostra diocesi rispondendo così all’appello del Papa che in questi giorni ha incoraggiato i fedeli ad “adottare” l’azione delle Caritas. Il progetto intende rispondere concretamente alle sempre crescenti necessità che le famiglie della Diocesi nelle quali si è riscontrato un aumento di difficoltà per l’acquisto degli alimenti, per il vestiario, per la cura della persona e per la salute, per l’istruzione dei figli. Sono in aumento anche le richieste di forniture alimentari, sotto forma di “borse della spesa”, presso i centri di ascolto e le opere segno della rete Caritas. Il sistema di raccolta e re-distribuzione solidale delle eccedenze alimentari e le donazioni dirette di beni da parte di aziende e privati non risultano sufficienti, quindi, anche in vista dell’azione negli Empori si è pensato di indirizzare le richieste di donazione in tre direzioni: ➭ Raccolta di denaro, per sostenere progetti e strutture delle Reti Caritas. Nello specifico i fondi raccolti verranno utilizzati per acquistare beni alimentari per famiglie che vivono sul territorio veronese e per progetti internazionali con interventi soprattutto nel campo dell’istruzione dei minori. ➭ Raccolta di beni alimentari, per il nascente Emporio della Solidarietà. Si potranno portare beni alimentari oppure adottare uno scaffale o, per le grandi distribuzioni, un’intera scaffalatura. ➭ Ricerca volontari a favore dell’Emporio della Solidarietà e delle Reti Caritas. E’ in atto anche il progetto “Adotta una famiglia….vicina” che richiede famiglie volontarie che si impegnino in un accompagnamento relazionale e di vicinanza con famiglie fragili. La Campagna si occuperà anche della raccolta fondi per i progetti caritas all’estero che prevedono interventi di sostegno ai minori e alle loro famiglie privilegiando il settore dell’istruzione. Infine, la Campagna è innovativa laddove diventa anche strumento per tutti i centri di carità del territorio della Diocesi di Verona, affinchè possano essi stessi raccogliere fondi per le proprie iniziative. In tal senso le donazioni ricevute verranno devolute a quel territorio e a quelle iniziative. inFoRMAzioni: [email protected] – 0458302649 Per sostenere i progetti, causale “cibo per tutti”: coordinate e conti correnti su www.caritas.vr.it Stili di vita - idee per la Strada: cooRDinAMento DioceSAno Delle cARitAS PARRocchiAli / zonAli e Dei centRi Di AScolto Si svolgerà il 15 novembre dalle ore 8.45 presso il Circolo NOI della Parrocchia di Zevio l’incontro dei Coordinatori delle Caritas Parrocchiali e Zonali e dei Centri di Ascolto. L’iscrizione alla giornata è obbligatoria e potranno iscriversi due partecipanti per ogni Caritas o centro di ascolto, preferibilmente accompagnati dal sacerdote di riferimento. Informazioni Pastorali 11 Registrazione su [email protected] o telefonando allo 045 8302649. 08:45 - 09:15 09:15 - 09:45 09:45 - 11:15 11:15 - 11:45 11:45 - 12:45 12:45 - 13:30 13:30 - 14:30 Registrazione Saluti e apertura “Idee per la Strada”, presentazione delle esperienze Coffee Break “Idee per la Strada”, dibattito Pranzo offerto Comunicazioni e confronto su recupero e distribuzione beni alimentari e proposte formative (OsCar, ascolto e relazione di aiuto). lAb-caritas: PeRcoRSi Di eDUcAzione AllA coRReSPonSAbilità e AllA cURA Del bene coMUne • laboratorio 1: “Gli Alberi. Le regole dei legami generativi” - Concetti chiave: generatività, regole e forma. • laboratorio 2: “I libri buchi. Le letture dell’immaginario” - Concetti chiave: contesto, narrazione e comunicazione • laboratorio 3: “Legámi. Intrecciare le azioni” - Concetti chiave: pluralità, corresponsabilità e fiducia obiettivi: Animare per attivare capitale sociale e welfare di prossimità, promuovere responsabilità e pensiero creativo per la cura dei beni relazionali, che consideriamo bene comune Destinatari: Gruppi di catechismo - Gruppi parrocchiali - Gruppi Scout - Classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado Per prenotare: [email protected] - 045 8300677 - www.caritas.vr.it SERVIZIO PER LA PASTORALE DELL’ARTE KARIS I l Servizio per la Pastorale dell’Arte Karis propone durante l’anno 2014-2015 due corsi in sede, promossi da Progetto Culturale e organizzati in collaborazione con docenti dello STSZ, dell’ISSR e dell’Università degli Studi di Verona: Quando l’arte racconta la vita - generare e lasciar partire: 16, 23, 30 ottobre; 6, 13, 20, 27 novembre (ore 20.30-22.00; aula magna del Seminario Maggiore, entrata da vicolo Bogon, ingresso libero); Quando l’arte rappresenta la teologia - Una cristologia artistica: 15, 22, 29 gennaio; 5, 12, 19, 26 febbraio; 5, 12 marzo (ore 20.30-22.00; aula magna del Seminario Maggiore, entrata da vicolo Bogon, ingresso libero). iniziAtive cAPillARi È inoltre impegnato (e disponibile) in singole serate e in cicli di più incontri di catechesi con l’Arte, ma anche in visite guidate di monumenti di Verona, durante tutto l’anno e soprattutto per il periodo di Avvento e di Quaresima. I destinatari sono: parrocchie del centro città e del territorio, altri uffici diocesani e centri culturali (veronesi e non). 12 Informazioni Pastorali L’obiettivo di queste proposte è di valorizzare l’arte (non solo quella sacra e non solo quella antica) intesa come luogo d’incontro (con persone che restano al di fuori dei normali circuiti ecclesiali), di diverse letture (implicando ed armonizzando diverse competenze e sensibilità) e di primo/secondo annuncio (improntato all’attuale riflessione catechetica). L’arte sacra, infatti, costituisce un ricchissimo patrimonio della Sacra Tradizione della Chiesa, consegnato nelle nostre mani dalle generazioni di cristiani che ci hanno preceduto nel segno della fede. Rispetto a questo patrimonio Karis si prefigge di: coltivare la memoria (per riscoprire le radici cristiane della nostra cultura), suscitare il dibattito (per accoglierne i messaggi di bellezza/salvezza per l’uomo d’oggi), favorirne la riespressione creativa (per continuare ad inculturare il Vangelo in rappresentazioni significative e desiderabili per il nostro tempo ed il nostro mondo). PRogetti nAzionAli Il Servizio, infine, è direttamente coinvolto in due progetti di respiro nazionale: il Progetto Secondo Annuncio, a cui partecipa come membro dell’equipe, e il Progetto Secondo Annuncio con l’arte, di cui è primo promotore accanto al Marcianum di Venezia, al Museo diocesano di Padova, all’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici di Vittorio Veneto, all’Università Gregoriana di Roma e all’Ufficio Catechistico di Modena-Nonantola (www.secondoannuncio.it). A PO STO L A T O DE L L A P RE G HI E RA D a più di 150 anni l’Apostolato della Preghiera invita i cristiani, in tutto il mondo, a partecipare quotidianamente alla celebrazione eucaristica della parrocchia, anche quando, per motivi evidenti, non è loro possibile essere presenti fisicamente. “…partecipazione consapevole e attiva dei laici, finalizzata, in definitiva, a rendere idonei i fedeli ad offrire se stessi come sacrificio santo, immacolato e a Dio gradito esercitando in tal modo il loro sacerdozio battesimale…” (Spiritualità del presbitero guida di una comunità chiamata a generare la fede eucaristica - S. E. Giuseppe Zenti, 2 ottobre 2014). L’Eucarestia è l’espressione vitale, tangibile, storica nella fede di quanto il Cuore di Cristo abbia effuso in amore nella sua Chiesa e continua sempre. Vivere l’Apostolato della Preghiera è farsi carico, immettersi, trasferire in filigrana il quotidiano nell’Eucarestia come dice il Vescovo: “A cominciare dai miei fedeli, tutti, nessuno escluso, chi sta vivendo come vuole Dio e chi è lontano, chi è dominato da vizi,chi è ingolfato nel malaffare, chi sta buttando via la sua vita, chi sta sfasciando sua la famiglia per egoismo, chi è disperato, chi è insensibile…In quel Cuore dell’Amore di Dio, qual è l’Eucarestia, cuore non solo della vita liturgica ma del mondo e della storia , ci sono tutti. Tutti amati come solo Dio, nel Figlio Crocefisso Risorto, fatto Eucarestia, sa amarli. L’Eucarestia è il compimento dell’amore di Dio per l’uomo peccatore”. Come responsabile dell’Apostolato della Preghiera mi permetto di sollecitare i sacerdoti in pastorale per sensibilizzare i fedeli in questo particolare impegno: vivere l’Eucarestia ogni giorno offrendo, anche se lontani, la giornata, la vita, il tempo, le gioie, la sofferenza, tutto se stessi uniti a Cristo che si offre al Padre perché lo Spirito Santo santifichi i giorni come offerta santa e gradita a Dio (Rom 12,1). Vi chiedo inoltre un favore: cercare qualche persona che si prenda cura di questo apostolato concreto per il Primo Venerdì del mese e per l’adorazione eucaristica. Un ottimo tentativo di vivere e sentire con la Chiesa - non ritengo tutto ciò un devozionismo sterile, superato e inutile - è pregare per le intenzioni mensili del Papa, dei Vescovi, delle missioni e per i sacerdoti e partecipare ad alcuni ritiri spirituali (3 dicembre 2014; 3 marzo, 27 maggio, 16 dicembre 2015). Informazioni Pastorali 13 UFFICIO PER LA PASTORALE LITURGICA E LA MUSICA SACRA SAbAto 6 DiceMbRe 2014, DAlle oRe 10 Alle oRe 16 RitiRo per gli Accoliti e i Ministri straordinari della comunione a S. Fidenzio Rinnovo MiniStRi StRAoRDinARi DellA coMUnione 2015 Il rinnovo del mandato per i ministri straordinari della Comunione avviene ogni tre anni, tramite due incontri (il sabato, dalle 15.00 alle 17.00). Nel 2015 riguarda i Ministri (eccetto quelli istituiti pochi mesi fa) dei Vicariati di: verona nord-ovest, bussolengo, villafranca, valpolicella, lago veronese, lago bresciano, caprino. temi: ✔ L’Eucaristia, centro della vita cristiana e del Ministero straordinario della Comunione (don Silvio Zonin) ✔ Il Ministero della Consolazione (don Gianni Naletto). luoghi e date: ➭ a S. Massimo (teatro parrocchiale - via brigata Aosta, 8): Vicariati di Verona Nord-Ovest, Bussolengo, Villafranca • sabato 17 gennaio 2015 (don Silvio Zonin) • sabato 24 gennaio 2015 (don Gianni Naletto) ➭ a Pedemonte (teatro parrocchiale - Piazza San Rocco, 16): Vicariati della Valpolicella • sabato 31 gennaio 2015 (don Silvio Zonin) • sabato 7 febbraio 2015 (don Gianni Naletto) ➭ al beato Andrea da Peschiera (teatro parrocchiale - via Mantova 44): Vicariati del Lago Veronese, Lago Bresciano, Caprino • sabato 14 febbraio 2015 (don Gianni Naletto) • sabato 21 febbraio 2015 (don Silvio Zonin) Sono indicate tutte le date e i luoghi degli incontri, in modo da offrire ai Ministri maggiori possibilità circa la sede di ritrovo. I Parroci, i Rettori e le Superiore delle Case Religiose sono pregati di indicare, con lettera, i nominativi dei Ministri straordinari per cui si richiede il rinnovo del mandato per il triennio 2015-2018 e le eventuali cessazioni. La lettera potrà essere consegnata dagli interessati che parteciperanno agli incontri, con un’offerta libera per le spese organizzative. U F F I C I O P A S TOR ALE DE LLA S AL UT E Tel. 045 8083723 - 340 3851924 e-mail: [email protected] - [email protected] cAPPellAni - cAPPellAnie - oPeRAtoRi PAStoRAli “Formazione e ricerca nella pastorale della Salute” Incontro per cappellani, cappellanie e operatori pastorali con Don tullio Proserpio (Cappellano all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - Ricercatore), il quale ci aiuterà a riflettere su alcuni aspetti importanti del nostro servizio: • Cappellano oggi: una presenza messa in dubbio e problematizzata • Una figura talvolta “tollerata” • Orientarsi verso nuove modalità? • In un ospedale moderno in continua evoluzione • Servono ancora i cappellani in ospedale? • In “ricerca” e in “ascolto” • La normativa lunedì 1 dicembre dalle ore 9,00 alle ore 12,00 presso il centro di Formazione camilliano, in via Astico 3. 14 Informazioni Pastorali convegno DioceSAno “la famiglia di fronte al dolore” - SAbAto 17 gennAio 2015 SAlone teAtRo Del SeMinARio PReSSo il centRo cARRARo La scelta del tema di questo Convegno Diocesano è in sintonia con le priorità identificate dalla Chiesa per tutta la comunità ecclesiale, fino a farne oggetto di riflessione di due Sinodi dei Vescovi, uno straordinario e uno ordinario. Se la famiglia, come sovente ricorda il papa, è la prima cellula di ogni società, la sua salute significa presupposto per un tessuto sociale sano, mentre la sua patologia genera una società malata. È necessario portare dove, come e quando possiamo, il contributo specifico di chi lavora nel mondo della salute, affinché la comunità cristiana prenda consapevolezza che la sofferenza, la malattia, la morte e le prove legate alle diverse stagioni e situazioni della vita sono una parte sostanziale e determinante nella vita di una famiglia. Come pure è necessario aiutare le famiglie a leggere la propria vita come storia sacra, storia abitata da Dio: anche quando le cose vanno diversamente dai progetti fatti e la vita si scurisce per il dolore, la sofferenza, il fallimento, la malattia e la morte. Sappiamo infatti quanto sia persistente il tentativo di vivere la malattia solo come evento da cui liberarsi più che evento da liberare, o come la vecchiaia sia considerata un tempo dopo la vita vera e non un tempo della vita, la morte come evento indicibile e inaudito (Predicate il Vangelo e curate i malati, Roma, 2006, n. 11). Papa Francesco, parlando ai Vescovi italiani durante l’Assemblea Generale del maggio scorso, così si espresse: “Tra i “luoghi” in cui la vostra presenza mi sembra maggiormente necessaria e significativa – e rispetto ai quali un eccesso di prudenza condannerebbe all’irrilevanza – c’è innanzitutto la famiglia. Oggi la comunità domestica è fortemente penalizzata da una cultura che privilegia i diritti individuali e trasmette una logica del provvisorio. Fatevi voce convinta di quella che è la prima cellula di ogni società. Testimoniatene la centralità e la bellezza. Promuovete la vita del concepito come quella dell’anziano. Sostenete i genitori nel difficile ed entusiasmante cammino educativo. E non trascurate di chinarvi con la compassione del samaritano su chi è ferito negli affetti e vede compromesso il proprio progetto di vita”(Discorso all’Assemblea Generale dei Vescovi italiani, 19 maggio 2014, n. 3). Così il Convegno Diocesano di quest’anno vuole proporre alcune riflessioni, mettendo al centro la famiglia come destinataria privilegiata della pastorale della salute, perché, come scrivono i Vescovi nella citata Nota Pastorale del 2006 “l’intera famiglia viene infatti investita dagli eventi legati alla malattia, con ripercussioni notevoli sulle relazioni tra i suoi membri e, in generale, sull’equilibrio della struttura familiare”(n.5). La riflessione del vicario generale, Mons. Mario Masina, concluderà i lavori del Convegno, prendendo lo spunto dall’immagine scelta per il progetto pastorale diocesano: emmaus. Nei due viandanti in cammino, che discorrono e discutono tra loro, possiamo vedere ben raffigurata la famiglia in cammino: famiglia che, messa in discussione e provata nella speranza dall’esperienza del dolore e della malattia, pian piano sente accanto a sé la presenza del Signore Risorto, il quale si fa amico e compagno di viaggio, attraverso i volti e le mani di una comunità, che trova nella Parola e nel Pane, il nutrimento che dá sostegno e la forza che ridona senso e voglia di vivere. “All’uomo che soffre Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce “ (Lumen Fidei, n. 57). PRogRAMMA Del convegno ORE 14,30 ACCOGLIENZA - Registrazione ORE 15,00 “la famiglia di fronte al dolore” - P. ADRiAno MoRo - cAPPellAno oSP. boRgo tRento – M.i. ORE 16,30 TESTIMONIANZE – RISPOSTE – PROPOSTE ➭ NELLA VITA CHE NASCE ➭ STAGIONE ADOLESCENZA E FAMIGLIA IN DIFFICOLTA’ ➭ LA VITA VERSO IL TRAMONTO ORE 18,00 inteRvento Di Mons. MARio MASinA, vicario generale – “eUcARiStiA: lUogo PRivilegiAto” ORE 18,30 VESPRO – CONCLUSIONE Informazioni Pastorali 15 gioRnAtA MonDiAle Del MAlAto - 11 FebbRAio 2015 Nel 2015 la Chiesa italiana vivrà un evento molto importante: il V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Questo argomento, ci dicono i Vescovi italiani nel comunicato a conclusione dell’Assemblea Generale del maggio 2013, «già nella sua definizione mira a non ridurre la fede cristiana a uno dei tanti fattori umani che innestano processi culturali e sociali, ma a riconoscerla come la sorgente della vita nuova per ogni persona e per l’intera società». Tenuto conto di questo e del tema della XXIII Giornata Mondiale del Malato proposto dal Santo Padre per l’11 febbraio 2015 che sarà “Sapientia cordis - «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (Gb 29,15)”, l’approfondimento per l’anno pastorale 2014 – 2015 proposto dall’Ufficio Nazionale sarà: “eDUcAti DAl vAngelo Al nUovo UMAneSiMo”. Entro la fine dell’anno sarà possibile richiedere all’Ufficio di Pastorale della Salute il materiale utile per la celebrazione della giornata (manifesti, locandine, immaginette e messaggio). U F F I C I O E C UM E NI SM O E D IA LOG O I N T E RR E L I GI OSO A proposito di islam: partire dal particolare e dal locale Le vicende legate ai sanguinosi fatti perpetrati dallo Stato Islamico del Levante, hanno creato - a detta di molti - un clima paragonabile a quello immediatamente successivo all’11 settembre, quando, anche dalle nostre parti, ogni musulmano era percepito come un potenziale nemico. Circola nelle nostre Parrocchie una percezione dell’Islam negativamente influenzata dalla paura e da motivazioni che nascono dall’evidenza dei fatti riportati dai media. Questa situazione ci interpella come pastori perché le nostre Comunità cristiane vivono ormai gomito a gomito con i credenti musulmani e il confronto con loro è tanto quotidiano quanto inevitabile. Papa Francesco ci esorta a non desistere dal dialogo con l’Islam - cui dedica i paragrafi 252 e 253 dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium - affermando che «il dialogo interreligioso è una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto è un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose (250)». Le parole del Pontefice esortano a perseguire il dialogo con i musulmani, evitando da un lato quelle “odiose generalizzazioni” che finiscono per far coincidere l’Isis con l’Islam e, dall’altro, quella paura indifferenziata che rifiuta in blocco la tradizione musulmana, compresi gli aspetti condivisibili e le collaborazioni possibili. A questo proposito, mi sembrano utili le riflessioni del filosofo francese H. Bernard Levy, che in un suo intervento, apparso sul Corriere del 6 ottobre, scrive: Prendiamo in considerazione uno qualsiasi dei giovani invitati da predicatori improvvisati a 16 Informazioni Pastorali raggiungere il migliaio di loro concittadini già partiti per la Siria e l’Iraq. … È di importanza capitale che egli ascolti da veri imam che il Corano non è questo. È decisivo che abbia davanti a sé l’immagine di altri gruppi che testimonino che l’Islam è una religione di fratellanza e di pace. È essenziale che all’idea di Islam predicata dalla nuova setta di assassini si opponga un’altra idea, sostenuta da voci più potenti capaci di screditare i sostenitori della prima idea. Più che rifiutare in blocco l’Islam, è decisivo cercare di stabilire relazioni con i gruppi di musulmani che esprimono un Islam positivo e dialogico; gruppi che vivono nei nostri paesi e sono fatti di persone che stanno tentando di integrarsi, che sono in cerca di un lavoro, che provano a vivere in armonia con la società che li ospita e che poco alla volta - e credo inevitabilmente - diventerà anche la loro. I musulmani disponibili al dialogo e alla collaborazione sono i migliori tra quelli che vivono fra noi. Essi rappresentano l’Islam da far crescere e con il quale - pur nel nostro piccolo cominciare a metter giù qualche mattone della pace che insieme siamo chiamati a costruire. Si tratta di avviare relazioni qualificanti: anzitutto farsi conoscere, andare a cercarli in occasione di una festa musulmana importante (inizio o conclusione del Ramadan, Festa del sacrificio…) - per esempio con una visita di cortesia, se esiste un luogo ove essi si ritrovano - proporre momenti di conoscenza e di scambio. Conoscere e farsi conoscere è essenziale, perché il primo ostacolo nel dialogo e la fonte di molti mali è l’ignoranza: il non sapere chi è l’altro, dove vive, come crede, cosa spera… Il Papa ci parla di “odiose generaliz- zazioni”; l’ignoranza fa proprio questo: generalizzando, perde di vista il particolare e, con esso, il volto delle persone concrete. In giro per la nostra Diocesi ci sono splendidi esempi di dialogo: penso al gruppo “Le 2 facce”, alla “Stanza delle genti” di Mozzecane, alle varie “Feste dei popoli” che si svolgono a livello locale in diverse zone della nostra Diocesi, alle iniziative del Movimento dei Focolari… ; sono esperienze di conoscenza reciproca non solo dal punto di vista religioso, ma anche da quello culturale: occasioni in cui la gastronomia, l’arte, la musica, il folclore o la vita quotidiana sono mobilitati e diventano momento di festa, veicolo di conoscenza, occasione di scoperta. Queste esperienze fanno bene a noi - che scopriamo un volto diverso dell’Islam rispetto a quello presentato dai mass media - e fa bene alle comunità musulmane, che ne sono incoraggiate, escono allo scoperto, diventano punti di riferimento e istanza critica per quei compatrioti che vivono nella devianza e nella delinquenza. Sempre a livello parrocchiale, è possibile proporre una edizione locale della Giornata del dialogo cristiano-islamico (www.ildialogo.org/cristianoislamico), che a livello nazionale cade il 27 ottobre di ogni anno. Si può riprenderne il tema, organizzando una serata a due voci e lasciando spazio a chiarimenti, precisazioni, approfondimenti… lettura interconfessionale della parola Prosegue anche quest’anno la preghiera ecumenica di lettura e di ascolto della Parola di Dio, animata dalle diverse confessioni cristiane presenti a Verona. Il calendario può essere scaricato dal sito della Diocesi (Uffici di curia → Sezione pastorale → Ufficio ecumenismo…). Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Il sussidio relativo all’ottavario 2015 può essere scaricato dal sito del Vaticano al link www.vatican.va (→ curia romana → pontifici consigli → unità dei cristiani → ecumenismo spirituale a livello mondiale). giornata mondiale di preghiera (Preghiera delle donne) Sperimentata l’anno scorso in parrocchia, la segnalo perché - non troppo onerosa da preparare - ha dato un buon risultato. Si celebra il 7 marzo ed è gestita interamente dalle donne. Viene preparata ogni anno da donne di nazionalità diversa e il suo scopo - oltre a quello primario della preghiera - è anche quello di informare sulla situazione della donna nel paese che, di anno in anno, prepara lo schema (scaricabile all’indirizzo www.sites.google.com/site/gmpitaliana/home). Essenziale è il coinvolgimento delle donne che partecipano alle associazioni e ai gruppi parrocchiali, ma è ben accolta anche da donne credenti che operano nelle associazioni laiche. In questo senso, la Giornata mondiale di preghiera si presta bene a stabilire contatti e a mettere in rete associazioni diverse, oltre a far dialogare la Parrocchia con il mondo del volontariato e dell’impegno nel sociale. Talvolta è difficile reperire persone provenienti dal paese che ha redatto lo schema di preghiera (come per esempio per l’anno 2015, preparato dalle donne delle Bahamas); si può essere abbastanza liberi, tuttavia, puntando su appartenenze già stabilmente presenti sul territorio. consiglio delle chiese cristiane di verona cAlenDARio Delle lettURe inteRconFeSSionAli DellA PARolA PeR l’Anno PAStoRAle 2014-2015 data e ora a cura di Mercoledì 5 novembre 2014 Chiesa Evangelica Luterana ore 18.00 Chiesa Cattolica Romana Mercoledì 3 dicembre 2014 Chiesa Cattolica Romana e ore 18.00 Chiesa Ortodossa Russa Mercoledì 4 febbraio 2015 Chiesa Ortodossa Romena ore 18.00 Chiesa Evangelica Luterana Mercoledì 4 marzo 2015 Chiesa Evangelica Valdese ore 18.00 Chiesa Ortodossa Romena Mercoledì 6 maggio 2015 Chiesa Ortodossa Russa ore 18.00 Chiesa Evangelica Valdese Domenica Celebrazione delle Pentecoste 31 maggio 2014 a cura delle corali delle Chiese e del Coro Ecumenico luogo Chiesa San Domenico Via del Pontiere, 30 - Verona San Giovanni in Fonte - c/o Cattedrale Piazza Duomo - Verona Chiesa San Pietro Incarnario Piazzetta San Pietro Incarnario, 3 - VR Tempio Valdese Via Duomo angolo via Pigna, Verona Chiesa San Salvatore Vecchio Vic. San Salvatoe Vecchio, 9 - Verona Da definire Informazioni Pastorali 17 U F F I C I O T EMPO LI BER O , TUR I S MO, S PO RT E PELLE G R INAG G I Piazza Vescovado, 7 - Verona - Tel. 045 8083702 www.diocesiverona.it • [email protected] • [email protected] • [email protected] L’ Ufficio Pastorale del Tempo libero, Turismo, Sport e Pellegrinaggi presenta le proposte 2015 finalizzate alla scoperta e alla formazione della vita cristiana incontrando il passato e la vivacità presente in comunità e associazioni. I temi della Famiglia e dell’Eucarestia potranno essere riscoperti e vissuti nelle sottolineature delle proposte. ➭ TORINO - Ostensione della Sacra Sindone 1g. da definire fra 19 aprile e 24 giugno ➭ ROMA: 17-20 marzo e 6-7 ottobre per Udienza papale e visita arte cristiana viAggi con l’ARte tURiSMo 29 maggio – 2 giugno AUSTRIA E GERMANIA Pittura e Arte nei Musei e Monasteri della Baviera Accoglienza, cultura e Pastorale con l’Arte Per chi volesse integrare i piani catechistici o formativi dei gruppi parrocchiali con escursioni o visite alle testimonianze della fede nel territorio richiamiamo alcuni strumenti e associazioni a servizio: – sono a disposizione presso l’ufficio pastorale delle guide tematiche che possono aiutare il catechista o l’animatore nell’accompagnamento di fede di ragazzi e adulti nel cuore di Verona. 1. Memorie e segni della prima cristianità. 2. I santi dei primi cristiani. – le iniziative didattiche e culturali proposte dall’Associazione Chiese Vive ([email protected]) – il Centro Turistico Giovanile offre un servizio di accompagnamento culturale di guida ai monumenti e all’arte cristiana della città di Verona e della provincia per integrare percorsi pastorali e iniziative culturali della programmazione parrocchiale ([email protected]). – per il territorio bresciano della diocesi di Verona con particolare riferimento alle risorse artistiche del Duomo di Desenzano svolge attività di accompagnamento e aiuto l’Associazione Garda I Care ([email protected]). 11 – 16 maggio DRESDA e PRAGA L’EUCARESTIA NELLA BELLEZZA in collaborazione con pastorale dell’Arte KARIS Sabato 28 febbraio BERGAMO - TORRE DE ROVERI Comunità per arca l‘Eucarestia in Pullman Sabato 21 marzo VENEZIA • Pane per i poveri ultima cena di Tintoretto a San Polo in treno • Cena in Emmaus di Carpaccio nella Chiesa di San Salvador • Ciclo del Veronese a San Sebastiano Domenica 29 luglio - ore 16.00 CAMMINO DELLA GRATUITÀ E DEL RINGRAZIAMENTO con celebrazione dell’Eucarestia sulla cima del Monte tomba presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Zenti. gRAnDi PellegRinAggi e viAggi nellA cUltURA e SPiRitUAlità cRiStiAnA 3-9 agosto: SANTIAGO DI COMPOSTELA cammino date da definire: FATIMA date da definire: SARDEGNA luglio: TERRA SANTA CON FAMIGLIE settembre: Incontro con comunità del luogo fine ottobre: PELLEGRINAGGIO diocesano inizio settembre: IRLANDA 18 Informazioni Pastorali SPoRt Fede e Sport Novità!! Nell’estate 2015 ad integrazione della proposta diocesana di campiscuola per ragazzi saranno proposte delle settimane all’insegna dello sport e della formazione della vita e della fede con la presenza di esperti e tecnici dello sport. I Campus previsti in località bardolino al lago di Garda saranno realizzati in collaborazione con il Coni Veneto. SeMinARio MinoRe SeMinARio MAggioRe nuova Sede: Verona - Lungadige Attiraglio, 45 Tel. 045.8399611 – www.seminarioverona.it Dieci coMAnDAMenti cenacoli san giovanni (per ragazzi di V^ Elementare – in Seminario Minore e nei vari centri della diocesi) Domenica 26 ottobre (dalle 9 alle 12) Domenica 23 novembre (dalle 9 alle 12) Sabato 13 e domenica 14 dicembre (Week-end per tutti in Seminario) Domenica 11 gennaio 2014 (dalle 9 alle 12) Sabato 21 e domenica 22 febbraio (Week-end per tutti in Seminario) Domenica 22 marzo: Festa conclusiva in Seminario Samuel (per ragazzi delle Medie – in Seminario Minore) Domenica 26 ottobre Domenica 23 novembre Sabato 13 e domenica 14 dicembre (Week-end) Sabato 10 e domenica 11 gennaio 2014 (Week-end) Sabato 21 e domenica 22 febbraio (Week-end) Domenica 22 marzo: Festa conclusiva emmaus (per ragazzi delle Superiori – in Seminario Minore dalle 15 del giovedì alle 7.30 del Sabato, ti accompagniamo noi a scuola il mattino!) 13-15 Novembre 15-17 Gennaio 19-21 Marzo 14-16 Maggio cenacoli c.D.v. (incontri per ragazze di V^ elementare – in vari centri della Diocesi indichiamo la data del primo incontro, poi ci si accorderà direttamente in loco per i futuri) • Grezzana, 26 ottobre – Sr. Maria Rosaria 3402274766 • Isola della Scala, 8 novembre – Sr. Ketti 045580048 • San Pietro in Cariano, 26 ottobre – sr. Agnese 0457701217 • Zevio, 26 Ottobre – P. Rino 0457850224 • Bovolone, 26 ottobre – sr. Melania 3296769596 • Caselle di Sommacampagna, 26 ottobre – sr. Letizia 3403180012 • Domus Pacis – Legnago, 26 ottobre – sr. Noris 3409213409 • Corbiolo, 12 ottobre – Sr. Giuliana 0457050327 Cammino di primo annuncio per giovani Per chi? Per maschi e femmine sotto i 30 anni. Quando? La domenica sera dalle 19.30 alle 20.30 da settembre a giugno Dove? A S.Maria in Organo info: Don Giampaolo 333.3014935 [email protected] WeeKenD vocAzionAli A SAn FiDenzio Per maschi e femmine che si sta interrogando sul proprio futuro Dove? Eremo San Fidenzio – via Pradelle, 62 – Novaglie (VR) Riferimenti! • Don Giampaolo Melchiori 333 3014935 [email protected] • Don Stefano Ongaro 349 3617420 [email protected] • Suor Rita 333 2096222 – [email protected] Quando? • 25-26 ottobre • 29-30 novembre • 10-11 gennaio 2015 • 7-8 febbraio • 21-22 marzo • 9-10 maggio • campo conclusivo 8-11 luglio 2015 WhY not Me Per maschi e femmine che vogliono iniziare a riflettere sul proprio futuro • Legnago Duomo – don Luca Albertini 3292292468 [email protected] • Sommacampagna – don Claudio Sacchiero 3403331198 [email protected] • Domegliara – don Alessandro Martini 3391249245 [email protected] • San Massimo – don Matteo Simonelli 3272998049 [email protected] cASA KAiRoS Una casa di circa 20 posti letto dietro la chiesa di Santa Maria in Organo (Verona) per gruppi parrocchiali di giovani (biennio della fede), per animatori adolescenti e giovani impegnati in parrocchia. Per condividere la gioia di seguire Cristo nel proprio cammino di vita; per incontrare amici che stanno vivendo la loro vocazione (come famiglia, come prete, come religioso/a, come laico/a) e scambiarsi qualche idea. Don Paolo Cordioli: [email protected] Informazioni Pastorali 19 Preghiera alla Santa Famiglia Gesù, Maria e Giuseppe in voi contempliamo lo splendore dell’amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, aiutaci a ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Direttore Responsabile Mons. Bruno Fasani Redazione e amministrazione Curia Diocesana - Piazza Vescovado, 7 - 37121 Verona Autorizzazione n. 1577 del Tribunale C.P. di Verona , 30 dicembre 2003 Stampa: Intergrafica - Verona