Provincia di
Pesaro e Urbino
Comune di
Pesaro
Pro Loco Candelara
0721 286693
ARTI e SAPORI
al CASTELLO
Candelara 9-10
coordinamento Piergiorgio Pietrelli 339 2937316 - [email protected] - www.candelara.com - [email protected]
Gli amici di Candelara ripropongono anche quest’anno la loro riuscitissima iniziativa Arti e sapori al castello.
Iniziativa, oggi alla XIV edizione, che ha saputo diventare un appuntamento imperdibile del ricco cartellone
delle iniziative dell’estate pesarese. Il cibo diventa un appuntamento goloso che si lega alle nostre ricche
tradizioni enogastronomiche e culturali con la capacità anche di spaziare su orizzonti più vasti.
E, quando si abbina un appuntamento che propone il meglio dal punto di vista del cibo e della riscoperta
delle tradizioni culturali di un Borgo al meglio che si può avere come suggestione in una notte lunga e
magica a lume di candela il successo non può che essere assicurato.
Un grazie dunque agli amici della Pro Loco di Candelara che, con tanti e bravi collaboratori, riescono sia
in estate che in inverno a proporre iniziative originali e intelligenti capaci in egual modo di attrarre e
rendere felici grandi e piccoli, turisti e non.
Matteo Ricci
Presidente della Provincia di Pesaro Urbino
Quest’anno al saluto per tutti coloro che parteciperanno alla festa di Candelara unisco il saluto alla
neonata Pro Loco che organizza il tutto con la qualità che deriva da un ricco patrimonio di esperienza. A
tutti coloro che lavorano per il successo di questa festa va il ringraziamento e il plauso di tutta Pesaro.
Perché, come ho detto altre volte, Candelara è “un pezzo di cuore” di Pesaro, della sua storia e della sua
identità. E la festa scava in questa storia e nelle tradizioni per farle rivivere, riproponendo, come gioielli
tirati fuori da scrigni nascosti in soffitta, antichi mestieri, attività artistiche ed antiche produzioni
gastronomiche. Ma anche nuove attività artigianali e nuovi sapori frutto della cultura manuale che affonda
le sue radici in quella storia.
Quest’anno l’accento è spostato sui “sapori al castello” che assieme alle “arti ed i mestieri” faranno, ne
sono certo, accorrere migliaia di “golosi e buongustai”. Avremo così la conferma che nel pacchetto di
attrazioni che danno sostanza alla offerta turistica di Pesaro, assieme alla cultura, all’ambiente, al
paesaggio e al mare, un ruolo importante lo gioca la gastronomia come cultura del vivere bene.
Buona festa dunque e che si levino i calici, si accendano i fornelli, si impugnino forchette e coltelli, si
beino gli occhi ed i cuori di tutti i partecipanti.
Luca Ceriscioli
Sindaco di Pesaro
Dopo tredici anni di successi con la manifestazione “Arti e mestieri al castello”, la quattordicesima
edizione presenta “Arti e sapori al castello”, con particolare attenzione rivolta alle arti e ai cibi di strada.
Da pochi giorni siamo passati da Associazione culturale a Pro Loco, proprio per dare maggiore impegno
nella promozione turistica del nostro paese e del suo territorio.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che contribuiscono a rendere sempre più famoso il nostro
piccolo borgo e quanti verranno a visitarci per gustare le tante specialità gastronomiche, divertirsi con gli
spettacoli e la musica.
Pierpaolo Diotalevi
Presidente pro-tempore della Pro Loco di Candelara
Arti e sapori al castello di Candelara
di Piergiorgio Pietrelli
Le arti e i sapori con cibi di strada e sapori d’una volta vi aspettano dal pomeriggio
del 9 luglio per una notte lunga e magica a lume di candela e il 10 luglio,
pomeriggio e sera.
Dopo tredici anni di “arti & mestieri”, consapevoli di aver scritto pagine molto
importanti, con un’attenzione particolare rivolta ad un artigianato e a mestieri d’una
volta sempre più in via d’estinzione, ci rimettiamo in gioco proprio con i sapori.
In questa quattordicesima edizione nasce l’idea di fare del cibo un appuntamento
goloso, legato alla tradizione e alla memoria, all’eccellenza dell’enogastronomia
marchigiana e non, convinti come siamo che il cibo è cultura.
Per la via principale del borgo e sul piazzale sotto le mura del castello potremo
gustare tante specialità gastronomiche: da quelle più impegnative come l’oca
arrosto, il coniglio in porchetta, gli arrosticini abruzzesi, la bistecca fiorentina, alle
stuzzicherie al cartoccio con fiori di zucca fritti, fritture di pesce, gaufre, waffel,
crepès, frutta fresca in vaschetta, alla piadina e alla focaccia e farinata genovese
preparata e cotta al momento e tanti sapori nuovi tutti da gustare… a Candelara.
Siamo tutti alla ricerca delle ricette semplici di una volta e vogliamo perciò
rispondere a tale richiesta offrendo ai visitatori non solo la possibilità di gustarle ma
anche di seguirle nella preparazione ed esecuzione pratica, in diretta nei vari
laboratori del gusto.
Le birre artigianali, si può dire a km 0 perché della nostra provincia, i gustosissimi
vini locali e marchigiani versati da esperti sommelier presenti nella “sala del
consiglio” e lungo il percorso vi accompagneranno fino a tarda notte al ritmo di
musica e in compagnia di tanti artisti di strada.
L’evento infatti sarà ridisegnato anche con nuove strade ricche di animazioni,
musica, spettacoli, concerti, artisti di strada e balli per tutti i gusti, che
spaziano dal folk al liscio, alle mazurche francesi a lume di candela e alla musica
d'autore, per rendere protagonisti tutti i visitatori, grandi e piccini.
Grande ruolo giocheranno le candele artigianali della Cereria Terenzi; la loro flebile
luce creerà quella magica atmosfera che, in particolare con “Candele a Candelara”,
ha fatto conoscere il nostro piccolo paese a livello nazionale richiamando ogni anno
migliaia di appassionati ed estimatori da ogni regione d’Italia.
Lungo le mura castellane si potrà apprezzare un bel mercatino artigianale, più
selezionato rispetto alle precedenti edizioni, con pittori e ritrattisti in diretta.
La via esoterica, tutta a lume di candela, vi permetterà di sentire quello che gli astri,
le carte, il pendolino, le conchiglie stanno preparando per il vostro futuro.
Ma queste sono solo alcune delle novità della festa. Nella lunga notte del 9 luglio i
visitatori potranno lanciare in aria centinaia di piccole lanterne che appena accese
saliranno in cielo come tante candeline volanti. Basta esprimere un desiderio e,
mentre la mini mongolfiera sparirà nel cielo, forse un piccolo sogno potrà
realizzarsi..
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Sabato 9 Luglio 2011
Programma delle animazioni e degli spettacoli
> PEPINO & FEDELE
Con la potenza evocativa dei sempreverdi e la complicità
involontaria della memoria, una duo-men-band che vi
riporta ai tempi in cui si fischiettavano amene melodie
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> PAOLO SGALLINI
One man band
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> DANTE CIGARINI
Attore ventriloquo, cantastorie, busker, musicista e
burattinaio
> SUPERVALLY SHOW
Uno spettacolo di giocoleria, danza, clown e
contorsionismo.
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> NOUVELLE LUNE
Coreografie di danza sui trampoli, accompagnate da musica
dal vivo, suoni e fuochi d'artificio
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> DUO LAUTARI
Musiche irlandesi (violino, mandolino, chitarra e banjo)
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> QUEIMA LUA
Giocoleria col fuoco e teatro di strada
> CUBO LIBRE
Un cubo di tela nera in cui può succedere di tutto...
Persone con 4 gambe, appendiabiti che raccontano storie,
musica suonata da 2, 3, 4 mani insieme...
> LOS SONAMBULOS
Il circo e l'arte di strada come si viveva nell'epoca
medievale
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> TEATRO di STRADA
Compagnia TEATROCOIBUCHI Commedia
dell’arte dal titolo “Amori a duello”
> LANCIO LANTERNE
Centinaia di lanterne o mini mongolfiere
faranno brillare il cielo con la propria luce
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> MELODìCI
Musiche, canti e danze popolari d´Italia e d´oltralpe
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Palco Principale - 9 luglio 2011
ore 21.30
LA BANDA DEGLI ZULU’
La Banda degli Zulù è un quartetto acustico formato
da voce/chitarra acustica, fisarmonica, sax alto,
contrabbasso che si esibisce spericolato sulle
contaminazioni musicali euforiche del blues, folk e
“chanson” jazzy alla Paolo Conte. E’ gente del cielo
caduta a piombo in una botte di vino rosso: danno
del Tu a Stefano Rosso, giocano a briscola e tresette con Guccini e più di una volta sono stati
avvistati, da buoni avanzi di balera, a menar le mani
alla periferia di Anzola Emilia con Vinicio Capossela!
ore 23.00
STEFANO LIGI BAND in concerto
E’ un cantautore che ha partecipato a importanti
programmi televisivi ed è ora in tour con il nuovo
concerto tributo a Rino Gaetano e alla canzone
d’autore, un viaggio dentro le canzoni che hanno
reso grande la musica italiana!
Sulle note della canzone “IL CIELO è SEMPRE PIU’
BLU”, centinaia di lanterne o mini mongolfiere
verranno lanciate in aria da tutti quelli che vogliono
esprimere un desiderio o realizzare un sogno.
ore 01.00
OBELISCO NERO
La musica degli “Obelisco Nero”, grand ensemble
composto da tredici elementi, ha radici euromediterranee, frutto di un viaggio senza meta che li
porta nell’Europa dell’Est, in Francia, fino al Medio
Oriente. Musica zingaresca, poetica, tradizionale
che trascina gli “Obelischi” in un vortice di note
senza scampo in cui il coinvolgimento dello
spettatore va a fondersi con la passione dei
musicisti, via via sempre più frenetico e senza
controllo!
Domenica 10 Luglio 2011
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Programma delle animazioni e degli spettacoli
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> PAOLO SGALLINI
One man band
> CES DEUX LA
Musiche da balfolk tradizionali francesi e d’Europa
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> DANTE CIGARINI
Ventriloquo e cantastorie
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> SUPERVALLY SHOW
Uno spettacolo di giocoleria, danza, clown e contorsionismo
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> CUBO LIBRE
Musica e teatro di strada
> GLI ACUSTICI TRIO
Flauto, fisarmonica e chitarra
Musica di strada da tutto il mondo
> DUO LAUTARI
Musiche irlandesi (violino, mandolino, chitarra e banjo)
> ROBERTA BAGNI
Improvvisazione di danza, teatro e giocoleria
> TEATRO DELLE ISOLE
Le avventurose avventure del Bianconiglio,
teatro di strada e giocoleria
> MOTIVO PERPIERO in concerto
Sabato 9 e Domenica 10
Presentazioni e dimostrazioni GRATUITE di nordic walking e
gymstick promosse da MARCHE NORDIC WALKING ANWI.
Passeggiata naturalistica con prova di
nordic walking GRATUITA, con la coop.
IL PONTICELLO per osservare alcune
peculiarità dell'ambiente naturale attorno
a Candelara.
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Palco Principale - 10 luglio 2011
ore 21.30
MAYA GROUP
Liscio, revival, anni '60, '70, '80, '90,
latino-americani, balli di gruppo.
SKETCH DIALETTALE
con Franca Mercantini.
LA FESTA DI SAPOR A CANDLERA
St'ann la Festa de Candlera
la i'ha chiaped importanza,
la i'è dedicheda mal gargoz e ma la panza,
parchè se sa che l'òm d'apena nèd
l'ha subit pensed ma le delizie del palèd
e sa gran fantasia l'ha invented la
gastronomia!
E acsé da generazión a generazión
è ned na gran confusion:
menù sempre pió strambaled,
mèr e mont i'ha mischied...
Céc sa le puracc e i garagoj,
i fagioj sa tramez i cagnoj,
l'oca cota sai baganej,
la pulenta sai trufèi,
la rócla sai rusciól,
i bdòchj sal girasól!
El spezatén pasticèd
sa le seppiulen e le pated!
Sti chef i se dà un gran da fè
e nov camp i vó esplorè
e tott sumèd
bon ricètt de cucena i'ha invented!
Mò quant l'era bon el magnè d'na volta...
ma quel d'ades i dà na giravolta!
Sa dó ingrediènt armedièd
scapeva fóra di menù prelibed,
specialment quéi di cuntadén...
tajulén sal dentra di pói e le grèst dle galén,
tajadèll sal sugh de pundòr:
l'era un piatt da sgnór!
Pó quant i batéva el grèn
tott le dònn insiem
le cucineva e sótta vóc le cantichièva!
E da cle mèn sgnèd da la fatiga e dai call,
scapeva fora di pranz da sball!
El prufum di pói aròst e dle rob genuén
l'impregneva tutta l'èra e le cantén del vén!
L'alegrìa di lavrant la regneva
dòp na dura giurneda
davanti a un fiasch de vén
e na bela magneda!
È ganbièd el mond, i'è ganbièd i menù
e tutt quest an c'è pió!
Parchè tutt pasa e se dimentica
gioia e dolór ma.. no,
an se dimentica i bòn sapór
che ancora i'è dria la porta,
chi t'aspeta cum na volta....
Franca Mercantini
9 Giugno 2011
La Bottega
del Borgo
di Robertino Serfilippi e C. snc
Borgo S. Lucia, 41
Candelara (PU)
tel. / fax 0721 286261
[email protected]
I sapori di strada e la via esoterica
Due serate, un grande evento con tema protagonista:
sapori di strada.
La notte più lunga e originale nelle Marche è il 9 luglio a
Candelara a lume di candela (sponsor CERERIA TERENZI
EVELINO) in cui potremo gustare tanti nuovi e antichi sapori,
con cibi di strada legati alla tradizione, alla memoria e
all’eccellenza dell’enogastronomia che continuerà anche
il 10 luglio, pomeriggio e sera. Dopo tredici anni di “Arti &
mestieri” è nata l’idea di un appuntamento goloso per un
pubblico amante della buona cucina.
SAPORI presenti:
- Oca arrosto e coniglio in porchetta
- Arrosticini abruzzesi di Giovannino
- Pesce arrosto e fritto di Damir - delizie dell’Adriatico
- Bistecca fiorentina e specialità di Nonno Lancia
- Pane e porchetta e specialità mantovane
- Fritto misto “Migliori” anche con fiori di zucca
- Birra artigianale
- Miele dell’azienda agricola Oliva
- Azienda agricola Gambini - frutta e confetture
- La fattoria del borgo - Montefabbri
- Ninò di Urbania - salumi stagionati
- Pannocchie arrostite
- Waffels
- Gaufres
- El churrito
- Granite Oasis in bicicletta
- Pane con guanciale saltato in padella
- Tartufi di Acqualagna “Marini e Azzolini”
- Il piccolo forno Marziali - ricette d’autore
- Amarena di Cantiano
- Liquirizia biologica
- Focaccia di Recco e farinata genovese
- Teterina Dolcezze per il Te' by Tea &
Coffee House
- La cucina naturale, biogastronomia
con cassoni, piade, dolci...
- Croccanti e zucchero filato.
La via esoterica
E’ un’altra novità della manifestazione: chiromanti,
cartomanti, astrologi, numerologi, lettura delle rune,
lettura dell’aura, lettura degli occhi, il tutto nella
penombra suggestiva rischiarata solo dalle candele sarà
un richiamo per chi vuole conoscere il proprio futuro.
Auravideostation - Sabrina Dell’Uomo
Numerologa - Rita Faccia
Oracolo della conchiglia - Laura Fabbri
Lettura tarocchi - Ornella Zaffini
Chiromante - compagnia teatrale TPR
Lettura rune - Alex Mosconi
Lettura occhi - Compagnia teatrale TPR
Lettura sibille - Ambra
Astrologa - Maria Pia
Sapori unici in un’atmosfera d’incanto
di Emanuele Lucarini - Addetto stampa “Arti e sapori al castello”
Oca arrosto e coniglio in
porchetta, arrosticini abruzzesi,
bistecca fiorentina e pesce fresco
dell’Adriatico. E poi ancora salumi
nostrani stagionati e succulenti
panini col guanciale, focacce
genovesi e pannocchie arrostite,
tartufi di Acqualagna e amarene
di Cantiano, internazionali waffels
e gaufre assieme a dolci della
tradizione tricolore. Sono solo
alcune delle prelibatezze che
“Arti e sapori al castello”
proporrà il 9 e 10 luglio prossimi.
Un paese intero, il bellissimo borgo medievale di Candelara posto nelle vicinanze
di Pesaro città, si fermerà due giorni (e una notte intera) per una kermesse in cui
riassaporare le antiche ricette delle nonne. Piatti tipici della tradizione pesarese
e marchigiana ma non solo, vista l’ampia offerta proveniente anche dalle regioni più
lontane dell’Italia e dalle tavole straniere. Prelibatezze del palato che caratterizzano
il tessuto culturale di provenienza.
Già, la cultura. Quella enogastronomica di cui negli ultimi anni si è capita
l’importanza per puntare a un turismo vincente. Passeggiando per le vie del borgo
di Candelara, immersi tra uno spettacolo itinerante di rara suggestione e
proposte originali di un selezionato artigianato, si potranno assaporare piatti che
rendono il passato ancora presente e, speriamo, futuro. I visitatori non solo
potranno gustare le ricette più o meno complicate delle squisitezze proposte, ma
avranno anche la possibilità di immergersi nella loro preparazione, attraverso i
laboratori del gusto organizzati ad hoc dalla neonata Pro Loco di Candelara.
Accenno d’obbligo alla Notte magica a lume di candela. Quella tra il 9 e il 10
luglio, quando un paese intero tirerà fino alle tre. Un’atmosfera d’incanto in cui
abbandonarsi del tutto, creata grazie alle fiammelle offerte dalla cereria Terenzi di
San Giovanni in Marignano, insieme a un mercatino artigianale di gran pregio e a
pittori e ritrattisti di strada. Non sarà l’ormai canonica notte bianca, notte rosa o
di chissà che altro colore. A Candelara si resterà svegli anche per ammirare
centinaia di piccole lanterne che si libreranno nei cieli a esaudire i desideri di chi le
avrà lanciate. Il tutto a due passi dalla Via esoterica, dove affidarsi agli astri e al
pendolino, alle carte e alle conchiglie.
Non resta che salire le colline pesaresi per una due giorni che si preannuncia
magica. Per “Arti e sapori al castello”, dove protagonisti saranno le arti rivisitate e
i sapori di strada ma non solo quelli. Vietato mancare!
Sapori di vino
Il territorio nel bicchiere - sabato 9 e domenica 10
La sala del capitano, all’interno delle mura del castello, ospita le eccellenze
dell’enologia della nostra provincia; partendo dalle D.O.C. (Denominazione di
Origine Controllata) Colli Pesaresi, Pergola e Bianchello del Metauro, si avrà la
possibilità di degustare le diverse tipologie di vini della provincia di Pesaro e Urbino
grazie all’aiuto di sommelier e dei produttori stessi.
Biancame, sangiovese, aleatico e alti vitigni storici si racconteranno nelle diverse
tipologie di produzione, lasciando scoprire quanto la nostra produzione abbia
raggiunto un grande livello qualitativo.
Una bella occasione per avvicinarsi alla cultura del bere, godere dei profumi che
rimangono oltre l’assaggio e proseguono nei ricordi. La provincia di Pesaro e
Urbino si svelerà nel bicchiere, porterà l’arte di coltivare la vigna dentro le mura di
Candelara e lascerà ad ogni singolo curioso la possibilità di abbandonare le
affermazioni quali “mi piace solo il rosso” o “bevo esclusivamente bianchi”; non
esistono categorie predefinte, il vino non è paragonabile al latte o al pane: la
visione, il profumo e il gusto sono legati al territorio e compongono un unicum
indivisibile che vi daranno la possibilità di scoprire quello che la Pesaro di Bacco ha
da offrire.
Grotta di Barbarossa
di Gabriele Alessandroni
Immerso tra le dolci colline pesaresi, questo segreto rifugio del passato si tramuta
in covo di arte culinaria. Federico Barbarossa infatti, dopo aver perso la battaglia di
Legnano nel 1176, fu ospitato dal vescovo di Pesaro Stefano e dirottato proprio nel
castello di Candelara. Il suo interno è stato completamente ristrutturato
rispettando le antiche geometrie del luogo, inserendo in questo contesto un
ambiente caldo ed elegante, impreziosito dalla pietra originale dello stabile. Cucina
di qualità, con cotture rispettose della digestione, che permettono la valorizzazione
di una materia prima scelta
con cura e attenzione tra le
migliori
produzioni
del
territorio. Presidi Slow Food,
Carni, salumi e formaggi
D.O.P e I.G.P., ampia carta dei
vini con oltre 300 etichette
sono solo alcune delle
peculiarità di questo luogo,
dove neppure il caffè è un
prodotto scontato.
I sapori di una volta
le ricette di Lucilla Leonardi
ZUPPA DI PASQUA PESARESE
Questo piatto veniva preparato per il pranzo di Pasqua nelle campagne pesaresi (Novilara,
Candelara, S. Pietro, ecc.) e in molte famiglie della città, ed è stato ritrovato anche in molti
paesi del Basso Metauro.
Si prepara con circa mezzo kg di pane casereccio (non di giornata) di pezzatura grande,
tagliato a fette sottili, ragù (lo stesso usato per condire le tagliatelle) 4 uova, grammi 100 di
formaggio grana grattugiato, prezzemolo e brodo di carne. E’ un piatto molto gustoso. In uno
stampo da forno si versa un po’ di brodo di carne, quindi si stende un primo strato di fette di
pane che vanno bagnate con altro brodo. Quando il brodo sarà assorbito, si stende il ragù, poi
dell’uovo battuto, poi ancora una spolverata di formaggio grana grattugiato e qualche
fogliolina ben tritata di prezzemolo. Si ripete l’operazione nel modo sopra indicato sino ad
arrivare ad un dito dal bordo del recipiente, finendo con una spolveratina di parmigiano. Si
mette al forno, a fuoco moderato, e si cuoce sino a che non si sarà formata in superficie una
leggera crosta.
PASTA REALE
Questo piatto viene preparato a Pesaro e dintorni in occasioni di feste importanti.
Si amalgamano accuratamente 4 uova intere, 1 etto di grana grattugiato, 100 grammi di
burro sciolto a bagnomaria, 120 grammi di farina, una grattatina di limone e noce moscata e
un pizzico di sale.
L’impasto così ottenuto, che dovrà risultare molto compatto, viene avvolto in un tovagliolo di
cotone ben lavato e sciacquato, formando una specie di salame. Il tovagliolo dovrà essere
cucito in modo da non fare fuoriuscire l’impasto. Si mette a bollire il brodo di carne
precedentemente preparato, quindi si immerge l’impasto come sopra preparato, che si fa
bollire per 40 minuti a pentola coperta. Ultimata la cottura si toglie l’involto dal fuoco
liberando l’impasto che sarà diventato solido.
Si fa raffreddare, si taglia, con molta cura, a piccoli dadi che si versano di nuovo nel brodo
(che sarà stato un po’ sgrassato) e si fa riprendere il bollore per appena 2 minuti. Si serve con
una spolverata di grana grattugiato. Questo piatto si può preparare in 2 tempi: fino alla
cottura dell’impasto; ultimando la preparazione il giorno seguente.
SPEZZATINO DI AGNELLO CON L’UOVO
Gli avanzi di spezzatino di agnello del giorno precedente venivano “riciclati” con l’aggiunta
di 2-3 uova e pomodoro; assumevano un sapore completamente diverso e gustoso.
Lo spezzatino di agnello in umido (qualche pezzo con il relativo sugo) si fa cuocere con
pomodoro e un “filarino” di olio di oliva. Quando il sugo si sarà ritirato si versano 2-3 uova
e si lascia completamente amalgamare.
IL CIAMBELLONE DURO
Questo dolce veniva servito la mattina delle nozze, accompagnato con una
bevanda calda a base di cioccolato, il cosiddetto “squaglio”.
In una ciotola battere 4 uova con 2 etti di zucchero e un etto di burro.
Aggiungere un bicchiere di latte e un bicchierino di anice e continuare a
battere ancora.
Poi aggiungere la farina e 20 grammi di lievito in polvere vanigliato.
L’impasto così ottenuto viene poi sistemato in una apposita teglia
imburrata dove al centro, per ottenere il classico ciambellone si metteva
una volta il tegamino pieno di fagioli o di ceci. Infine si mette al forno.
PASTICCIATA PESARESE
Questo piatto apre solitamente la serie dei secondi. Lo si ritrova nei pranzi
delle grandi ricorrenze come matrimoni, fidanzamenti, e prime comunioni.
Si utilizza carne scelta: come ad esempio un girello intero di vitellone. Dopo
avervi praticato nel mezzo un buco per tutta la sua lunghezza, vi si
introducono dei dadini di pancetta alternati a spicchi d’aglio mondati,
tagliati a metà, e rotolati nel sale e pepe. Si lega quindi il girello ben stretto.
In una casseruola si fanno colorire in olio e poco lardo battuto una carota, una
costa di sedano, 1/2 cipolla e un pomodoro rosso, tutto finemente tritato ;
quindi si unisce la carne, si aggiusta di sale e pepe e si lascia cuocere
lentamente per circa 2 ore, rigirandola di tanto in tanto. Quando la carne
sarà ben rosolata da tutte le parti, si versa un bicchiere di vino bianco secco,
e quando questo sarà evaporato si aggiunge conserva, acqua e brodo e una
presina di maggiorana (o di “erbe-bone” a Cantiano). Si porta la carne a
cottura completa, sempre a fuoco moderato, quindi si toglie dal sugo e
quando sarà completamente raffreddata si taglia a fettine sottili. Da ultimo
si dispongono le fette di pasticciata in una fiamminga e su queste si versa il
sugo di cottura ben caldo.
Dalle mani ai sensi
di Silvana Perugini
Dalle mani ai sensi… è questa l’evoluzione naturale della festa di Candelara, la
festa della manualità dove il tatto giocava una parte da leone… è arrivata l’ora di
rivalutare altri sensi fondamentali per la vita dell’uomo... un ricordo, una ricerca
della complessità ed integrazione dei sensi dell’animale uomo, ridotto dalla società
attuale ad un “homo videns” nell’epoca della comunicazione televisiva, appunto
tele-visiva, dove la vista fa da padrona, ampliata all’ennesima potenza dalla
comunicazione telematica… dove l’udito, martoriato da inutili rumori, ci dice anche
dove siamo e dove dobbiamo andare… anche la vista oramai è stravolta quel
navigatore satellitare che con voce suadente dice gira a destra e poi a sinistra…
E se il navigatore si rompe io non so più nulla! Dove sono, neanche dove sono!
Una doverosa premessa per esaltare uno dei tanti sensi, che hanno reso possibile
la sopravvivenza dell’uomo, in qualsiasi ambiente… mi piace ricordare l’olfatto,
vitale per molte specie animali ed anche vegetali... l’ape cerca il fiore colorato, ma
anche profumato… serve il polline per lei ed aiuta anche la pianta a preservare la
sua specie… Per noi per la nostra storia cosa significa l’olfatto? Basta solo questo:
l’organo dell’olfatto - il naso - è messo a guardia della bocca… non metteremo mai
in bocca una cosa che il nostro naso non gradisce, mentre odori gradevoli ne
accelerano l’arrivo alla bocca… penso che forse sia l’olfatto uno dei sensi vincenti
per la sopravvivenza della specie. Quanti veleni i nostri antenati hanno evitato
grazie all’olfatto… grazie al loro olfatto hanno selezionato per noi un’infinità di
prelibatezze che rendono felice la nostra vita; dunque, ben venga una festa dei
sensi in tutti i sensi, un ricordo, una rivalutazione per il nostro futuro!
Le Vie dei Colli e Castelli
di Massimiliano Giorgi -
il Ponticello coop arl
Percorsi e sentieri nel pesarese
“Un paesaggio morbido
fortificazioni e borghi…”
tra
antiche
ville,
Scala 1: 30.000
1 cm = 300 mt
Equidistanza linee di livello: 25 mt
La società sta cambiando, tutto è veloce, razionalizzato,
troppo virtuale… Poco rimane di stili di vita poveri,
NORD =
usanze e tradizioni che hanno ancora il fascino di un
tempo. Sino alla seconda metà del secolo scorso nella
nostra cultura erano comuni i lavori faticosi, che
sporcavano le mani di terra e il viso di sole, fatti di una
quotidianità scandita dal sudore dei campi, allietata
talvolta dal cinguettio notturno degli usignoli, da un
cardellino posato su una quercia, o da una poiana che
volteggiava in cielo. Il grande gioco dei “pro e contro”
sembrerebbe aver scelto, non senza una certa dose di
superficialità, la strada del “progresso”, relegando certi
modelli culturali a mero ricordo di un tempo che non ha
più senso di esistere, o quasi. Ma chi ha la fortuna di
andar per boschi e salir montagne, o chi semplicemente
talvolta passeggia la domenica lungo un ombreggiato
viottolo tra paese e paese, avverte come una nostalgia,
un desiderio profondo di pace e armonia, il bisogno di
ascoltare… e di ritrovare il contatto col proprio ambiente
così come lo si percepiva una volta. Per ribadire a tanti
che la bellezza abita ancora qui, che muoversi in
campagna si può, che un paio d’ore di cammino sono uno
splendido regalo da fare a se stessi, un pieno di salute e
un’opportunità per incontrare l’altro senza fretta. Da idee
e passioni condivise, ha preso forma questo progetto,
collegando il mare e la parte periferica della città di
Pesaro coi borghi medievali del suo comune,
splendidamente carichi di storia e architetture di valore:
da Fosso Sejore a Ginestreto, passando per Trebbiantico,
Novilara, Candelara e S. Maria dell’Arzilla, “sconfinando”
su Roncosambaccio e lambendo due aree floristiche
protette con specie originali e a volte rare, consapevoli
che il misterioso mondo della fauna selvatica ci osserva
e popola ancora i nostri territori. “Le Vie dei Colli e dei
Castelli” sono un piacevole reticolo di più di 60 Km di
percorsi e sentieri segnati, molti dei quali fattibili anche a
cavallo e in mountain-bike (soluzioni ideali per i giri più
lunghi) legati da un itinerario base, il “Percorso Mare
Castelli”, indicato sui segnavie con la dicitura “M.C.”, avente il compito di creare una connessione attraverso un giro ad anello.
Si tratta di una viabilità rurale che sfrutta una variegata tipologia di passaggi, impostata in prevalenza su antiche strade vicinali, a
volte depolverizzate, alternate a inevitabili tratti asfaltati di raccordo, ma anche a interpoderali tra coltivi, fossi, selve e mulini…
I pendii modesti, la presenza di punti d’appoggio come aziende agrituristiche, ristoranti, bed & breakfast e altre strutture ricettive,
danno la possibilità di contare su tante piacevoli soluzioni turistiche ed escursionistiche, costruendo itinerari di qualche ora o
persino di qualche giorno per i più intrepidi.
Questa cartina a scala 1: 25.000, che riporta il nucleo principale della sentieristica proposta, può essere un valido strumento per
scegliere le vie - segnalate e numerate sul territorio con bandierine biancorosse – e le loro numerose varianti, talvolta ancor più
interessanti degli itinerari base. Per approfondimenti ambientali, paesaggistici e naturalistici potrete rivolgervi al Ponticello,
associazione e cooperativa nata proprio in questi contesti, che attraverso passeggiate e visite guidate potrà accompagnarvi sul
territorio. Vorremmo condividere con voi, non via internet sui sacri altari tipici della modernità, ma bensì ritrovandoci insieme in
escursione, chiacchierando della tana del tasso nascosta sulla scarpata e dei volpacchiotti che giocherellano nel campo sotto al
castello, del passaggio del Barbarossa a Candelara o di Baldassarre Castiglione Conte di Novilara… o se preferite rimanendo in
religioso silenzio affinché a parlare sia la Natura soltanto… Buone passeggiate a tutti!
w w w. i l p o n t i c e l l o . n e t
La ceramica del castello di Candelara
tra archeologia e storia
I
documenti
storici
pongono
genericamente la nascita del castello di
Candelara dopo il mille, ma del circuito
murario antico resta ben poco, essendo
stato oggetto di aggiornamenti e
trasformazioni soprattutto in epoca
malatestiana. Diversi documenti del XV
secolo infatti documentano che le mura
del
castello
furono
rinforzate,
nell’ambito di un progetto generale
voluto da Sigismondo Malatesta per
aggiornare il sistema delle difese del suo
territorio.
L’aggiornamento dell’antico sistema
difensivo sembra essere consistito in un
generale rafforzamento delle mura
mediante un foderamento in mattoni con
alte scarpature. L’introduzione delle
scarpature si era resa necessaria infatti
per fronteggiare meglio la scalata durante
gli assedi, ma soprattutto per rispondere
in maniera adeguata alle nuove
tecnologie militari, radicalmente mutate
dopo l’introduzione delle armi da fuoco.
L’aggiornamento delle difese di
Candelara comprendeva anche la porta
di accesso al castello, che venne munita
di torre superiore e di due ingressi
separati, uno carraio e uno pedonale. La
porta però era praticabile solo mediante
ponti levatoi, data la presenza di un
profondo fossato posto a protezione
dell’intero giro delle mura.
Questa in sostanza è l’immagine che
abbiamo oggi del castello ed è anche
quella che ci è restituita dall’acquerello
di Francesco Mingucci, degli inizi del
XVII secolo.
Nel 1999 sono stati eseguiti, nell’ambito
di un progetto di risistemazione
dell’antico castello, anche lavori di
ripristino e di restauro dell’antico circuito
murario. In quell’occasione venne
praticata una larga trincea alla base delle
mura, trincea eseguita unicamente per
conoscere lo stato di conservazione
delle fondazioni delle mura stesse e nel
contempo verificarne la profondità. Lo
scavo
venne
autorizzato
dalla
Soprintendenza per i Beni Architettonici
delle Marche proprio ai fini del
consolidamento delle mura, ma portò
alla luce anche i resti di un bastione,
addossato alle mura stesse e a base
triangolare, alto circa m 1,50. Tale
bastione, oggi interrato, apparteneva
senza dubbio ad una fase delle mura
antecedente a quella malatestiana.
L’impossibilità in quell’occasione di
eseguire interventi archeologici mirati
non ci ha permesso di trarre nuovi dati
da quegli scavi per aggiungere un nuovo
tassello alla storia delle mura e del
castello
di
Candelara.
Tuttavia,
l’ampiezza e la profondità della trincea,
eseguita a ridosso delle mura, ha
permesso di raccogliere numerosissimi
frammenti ceramici post-classici.
Ma perché proprio sotto le mura del
castello si trovavano così tanti
frammenti ceramici? Perché era uso
comune, durante il medioevo e anche
dopo, “buttare i cocci rotti dalla
finestra”, cioè l’area sotto le mura era il
luogo ideale dove si scaricavano i rifiuti
e, con essi, anche tutti i recipienti d’uso
comune o altri oggetti rotti oppure ormai
inusabili. Il terreno all’interno di queste
trincee ha restituito proprio questi
oggetti e dunque questi frammenti
ceramici sono tutti pertinenti alle fasi di
vita del castello. Essi ci permettono da
una parte di arricchire la sequenza
storica evocata dalle fonti documentarie,
dall’altra di ricostruire la vita quotidiana
degli abitanti del castello, informandoci
su quali fossero i loro corredi da mensa,
ma anche sulle loro abitudini alimentari.
Si tratta nel complesso di moltissimi
frammenti ceramici (migliaia), in gran
parte molto piccoli, ma interessantissimi
anche per quel che riguarda la storia
della ceramica post-classica di ambito
pesarese. La maggior parte di essi
appartiene al XV secolo e quindi è la
testimonianza
diretta
di
quella
ristrutturazione delle mura in epoca
malatestiana ricordata dalle fonti. Ma
sono stati ritrovati anche frammenti di
epoca posteriore e soprattutto di epoca
anteriore, vale a dire del XIV secolo, a
testimoniare una fase per ora
completamente sconosciuta della storia
del castello di Candelara.
Il progetto che si propone è di allestire
una mostra permanente di questi
materiali, che appartengono in maniera
molto stretta al castello di Candelara,
cercando da una parte di ricostruire
attraverso di essi la sequenza storica
delle mura del castello, dall’altra di
ripercorrere una parte della storia della
ceramica di tradizione pesarese a partire
dal basso medioevo.
Anna Lia Ermeti
Insegnamento di Archeologia
Medievale Università degli Studi
di Urbino “Carlo Bo”
Specialità alimentari
Olivi, olio e frantoi... una caratteristica
pecuniaria del nostro territorio
di Lorenzo Fattori
L’olivo è una delle piante più diffuse nei terreni delle colline pesaresi e ne
caratterizza fortemente l’aspetto: con i vecchi piantoni dalle chiome argentate
ed i tronchi contorti e spesso cariati, racchiudono centinaia di anni di storia. La
storia della produzione di olio nel nostro territorio può risalire al periodo di
dominazione dei Piceni.
Le qualità di olivi autoctoni nel nostro territorio sono: la raggiola, il frantoio e il leccino;
oltre a queste oggi - nel tempo di globalizzazione - si sono diffusi anche la carboncella,
la raggia e la coratina.
Sembrerà strano ma l’olivo è una pianta in espansione: infatti, anche chi ha un piccolo
giardino cerca di piantarlo, in modo da poter produrre un po’ di olio per uso domestico
recandosi, dopo la raccolta, ad uno dei frantoio dove effettua il così detto “cambio” o
“monte”. Il frantoiano, dopo aver pesato le olive, restituisce al cliente una percentuale
di oro giallo proporzionata alla “resa” di olio per quintale d’oliva.
Oggidì nel territorio del Comune di Pesaro sono ancora presenti quattro frantoi (Baldi,
Fattori, Vichi e Zenobi) ad impianto discontinuo a pietra, ed altri quattro sono
ubicati nei comuni confinanti (di cui due ad estrazione continua). Ma se
facessimo una ricerca approfondita sul territorio né scopriremmo altri
chiusi, di cui è rimasto ancora l’edificio diroccato oppure solo la
memoria orale.
I nostri frantoi sono ancora tutti a conduzione famigliare; i padri
trasmettono ai figli i segreti del mestiere. Naturalmente le nuove
generazioni, pur rinunciando al procedimento
tradizionale, hanno apportato modifiche e miglioramenti
agli impianti per rispondere alle esigenze di ridurre i costi
di produzione e migliorare la qualità del prodotto finale e,
soprattutto, garantire l’igienicità di tutto il
processo di molitura delle olive.
A fronte di tanto impegno dei frantoiani e dei
produttori non c’è stato un riconoscimento del
nostro olio extra vergine d’oliva, che non può fregiarsi
di alcun marchio di riconoscimento al contrario di altri
olii confinanti che hanno avuto invece una maggior
fortuna politica.
Nel pesarese si produce un olio ottenuto dalla miscela delle
tre qualità di olive sopraccitate; l’idea di produrre olii monovarietali
non ha attecchito. Il nostro olio presenta sfumature più o meno marcate
in base al prevalere dell’una o dell’altra varietà. È un prodotto dal fruttato medioleggero, con una piacevole sensazione di erbaceo e di mandorla; al gusto è prevalentemente
dolce, con una punta di amaro e di piccante. È un olio molto armonico ed equilibrato, ottimo per numerosi abbinamenti in
gastronomia. Opportunamente utilizzato a crudo, riesce ad esaltare, senza coprire, il sapore delle pietanze.
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A.I.I.A. di PESARO & URBINO
L’Accademia Internazionale Incisione Artistica ha come primario fine
statutario sia la salvaguardia che la divulgazione conoscitiva e didattica
delle metodiche tradizionali della Incisione Artistica in Xilografia,
Calcografia e Litografia viste in funzione della loro autenticità, e
promosse per addivenire alla realizzazione della Stampa d’Arte
Originale.
Nel corso di ogni anno solare promuove e conduce significativi
Eventi Espositivi d’Arte Contemporanea, in forza dell’attenzione
dei più significativi Artisti operanti nel proprio comprensorio.
Fedele al proprio impegno statutario, conduce vari e variegati
Laboratori e Corsi di Incisione Artistica per adulti e per giovani. A
fronte di questo intendimento, ha promosso e seguito nel corso
dell’anno scolastico 2010-11 con gli allievi della 5a classe - Scuola
Elementare “Arca delle Colline” di Santa Maria dell’Arzilla di Pesaro un Laboratorio di Incisione Artistica finalizzato alla illustrazione con
Stampe Originali Calcografiche, di una fantasia editoriale, pubblicata con
gratificante positivo successo, tra il compiacimento dei giovani partecipanti al corso
e l’entusiasmo del pubblico accorso alla presentazione e all’acquisizione dell’opera editoriale compiuta.
Mangiare per vivere o vivere per mangiare?
Don Marco Di Giorgio - Abate Parroco
La gioia della tavola da condividere con tutti
Se c'è un piacere della vita su cui tutti concordano, questo è il cibo.
Decisamente non c'è di meglio che una bella mangiata di cose buone, fatta
insieme ad amici simpatici.
Ne sapeva qualcosa anche Nostro Signore che non disdegnava pranzi e cene da
amici e così veniva denigrato dai suoi nemici col titolo di “mangione e beone"
(Matteo 11,19; Luca 7,34).
In effetti anche Gesù, definito “il Rabbi che amava i banchetti” (Enzo Bianchi), ha
detto e fatto alcune delle cose più importanti della sua vita proprio a tavola: basti
pensare all'Ultima Cena, ma non solo...
Dunque stare a tavola non è solo un puro nutrirsi, ma ben di più. La convivialità ci
aiuta a conoscerci e riconciliarci tra noi, con noi stessi (magari facendo attenzione
al colesterolo!) e apprezzando fino in fondo ciò che la Natura ci offre e l'abilità
dell'uomo sa confezionare.
Non per nulla anche il Regno dei Cieli è più volte descritto nella Bibbia come un
grande banchetto, specie un banchetto nuziale, a cui sono invitati tutti i popoli
(Isaia 25,6; Matteo 22,2; Luca 13,29). Allora ci buttiamo a crepapelle sul cibo?
La tradizione spirituale ci insegna che anche la gola è uno dei vizi capitali...
Dunque equilibrio, moderazione, ma anche tanto sano piacere nell'imparare a
gustare e apprezzare ciò che mangiamo,certo sapendo che la vita non può, nè
deve essere solo questo. Anzi il pane condiviso, perchè tutti nel mondo abbiano di
che sfamarsi, non è solo doverosa meta da realizzare, ma una gioia più grande da
assoporare col cuore. Buona festa!
Notizie dal costituendo Museo della Candela
di Lorenzo Fattori
Arnaldo Pauselli,
“La luce nel cuore”, acrilico e spatola su tela, 60 x 50 cm, 2011
Tra gli obiettivi della nuova Pro Loco di Candelara, dopo aver
terminato i restauri dell’ex-residenza municipale, c’è quello di
realizzare, entro la fine del 2011, i primi pannelli illustrativi del
Museo della Candela (del cui progetto ho scritto nel precedente
numero della rivista); i pannelli saranno dedicati alla lavorazione
delle candele in cera d’api, il materiale più pregiato per la
fabbricazione di candele.
Il 17 marzo 2011 abbiamo celebrato i “150 anni dall’Unità
d’Italia”: vorrei ricordare un curioso episodio. Tra il 1850 e il 1853
Giuseppe Garibaldi fu ospitato dallo sfortunato inventore Antonio
Meucci, nella sua casa di Clifton (New York). Meucci dirigeva dal
1845 una piccola fabbrica di candele; Garibaldi, per ricambiare
l’ospitalità dell’amico, lavorò presso questa fabbrica e propose di
realizzare delle candele tricolori (verdi, bianche e rosse) la cui
diffusione avrebbe dovuto trasmettere al popolo il sentimento e
la volontà di unire la penisola italiana sotto un unico Stato.
Meucci (che condivideva il pensiero politico di Garibaldi) fu
entusiasta del progetto sicché le candele tricolori furono messe
in produzione ma non ottennero i risultati sperati dai due amici
rivoluzionari; la fabbrica di candele Meucci fallì dopo pochi anni.
Dal 3 al 19 giugno scorsi, nella suggestiva sala del Capitano del
castello medievale di Candelara, è stata allestita la mostra
“Luce: opere a lume di candela”; si tratta dal primo evento
organizzato dal “Museo della Candela”, oltre ad essere la prima
mostra d’arte contemporanea nel paese di Candelara. In
occasione della festa “Arti e sapori al castello” buona parte delle
opere della mostra saranno nuovamente esposte, insieme a
delle altre, stavolta presso l’ex-sede comunale di Candelara, oggi
sede della nostra associazione turistica “Pro Loco”.
Le opere pittoriche e scultoree esposte sono firmate da Noboru
Arakawa, Ubaldo Bartolini, Anna Rosa Basile, Salvatore
Belcastro, Alessandra Bonci, Cettina Callari, Bruno D’Arcevia,
Doro Catalani, Giancarlo Cesarini, Piera Corinaldesi, Angelo
Davoli, Giovanni Gentiletti, Gilberto Grilli, Alberto Lanteri, Mario
Logli, Luberti, Rita Marianelli, Matilde Orsini, Natale Patrizi,
Arnaldo Pauselli, Oscar Piattella, Pierluigi Piccinetti, Massimo
Pierangeli, Silvestro Pistolesi, Paolo Polidori, Ferdinando
Quintavalla, Eufemia Rampi, Maria Stella Rossi, Claudio Sacchi,
Ulrica Senoner e Graziella Simoncelli.
Il gruppo è formato da artisti emergenti e da altri già affermati, le
cui opere sono esposte in Musei ed importanti collezioni private.
In maggioranza si tratta di esponenti della scuola provinciale di
Pesaro ed Urbino; ad essi si aggiungono nomi provenienti da
altre regioni, dalla Sicilia a Genova.
Il tema protagonista di questa prima mostra di arte
contemporanea a Candelara è la “luce”: ogni artista è costretto
a confrontarsi con essa, non può rinunciarvi perché senza
l’utilizzo della luce nulla sarebbe visibile! Senza l’utilizzo della
luce nulla potrebbe dipingere l’artista! In questa mostra gli artisti
hanno indagato la “luce” nelle mille sfaccettature che essa può
assumere, interpretandola secondo la loro sensibilità artistica:
Pierangeli e la Rampi, ad esempio, presentano due nature morte
a luce di candela. La candela è anche protagonista dell’opera di
Pauselli. La Corinaldesi ci propone un frammento della storia
contadina, una vista del paesaggio di San Costanzo interpretata
in chiave naif. Catalani ci propone una visione simbolista del cielo
dove gli angeli sono fatti di luce. La Basile propone invece una
visione interiore del tormento dell’uomo, in cui le forme
monocrome blu sono rischiarate dal giallo della luce. Piccinetti,
espone in anteprima un’opera della prossima edizione
dell’“Accolta dei Quindici”, una visione di Eva. Polidori espone
un paesaggio sentimentale in cui la luce infiamma i colori. La
Simoncelli rappresenta la luce naturalistica, Cesarini quella
metafisica, la Orsini quella simbolista. Logli utilizza una luce
pierfrancescana per indagare le sue città volanti. Tra i ritratti,
Doro Catalani,
“Nel grande cielo delle piccole stelle”, olio su tavola, 70 x 90 cm, 2011
interessanti è quello della
Marianelli in cui gli occhi di
“Damiano” sono fatti di luce.
La Rossi propone un
autoritratto a lume di candela
e la Bonci dipinge la figlia
perché essa è la sua luce.
Infine, sono presenti le
sculture dei maestri Basile,
Luberti e Gentiletti che,
proprio per la loro fisicità,
sono modellate dalla luce, sia
essa naturale o artificiale; la
luce, secondo i materiali
impiegati e le cromie
utilizzate, crea emozionanti
giochi di chiaro scuro; in
particolare le opere della
Luberti sono un alchemico
impasto di ceramica e di luce.
L’intenzione dell’Associazione
è quella di replicare questa
iniziativa e di trasformarla,
qualora
le
possibilità
economiche lo permetteranno, in un concorso annuale in cui vengano trattati singoli
aspetti della candela e della luce. Visto il successo ed il gradimento di pubblico della
collettiva “Luce”, il Direttivo della Pro Loco ha deciso di organizzare, in occasione
della festa “Arti e Sapori al Castello” (9-10 luglio 2011), una seconda mostra
collettiva. L’esposizione sarà curata ancora una volta da Lorenzo Fattori ed il titolo
dell’evento espositivo sarà “Ricordi di…”. Gli artisti saranno stati lasciati liberi sul
tema da affrontare: quello che accomunerà tutte le opere sarà il fatto che in esse il
pittore ha impresso un proprio ricordo di un’immagine vista, di un’emozione vissuta
oppure di una visione mentale.
Gli artisti che partecipano alla mostra saranno in maggioranza esponenti emergenti
della scuola della nostra provincia: si tratta di una scelta atta a valorizzare la vivacità,
la ricchezza e la varietà del pesarese. Oltre a questi artisti, saranno presenti alcuni
rappresentanti di altre scuole pittoriche ed alcuni maestri affermati.
Nel corso dell’estate nella sala del Capitano saranno organizzate altre interessanti
mostre monografiche nelle quali sarà possibile conoscere più approfonditamente il
corpus pittorico di alcuni degli artisti che sono stati in mostra.
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Dall’associazione culturale alla Pro Loco
La novella Pro Loco di Candelara è nata
nel maggio 2011 in sostituzione dell’
Associazione Culturale “Candelara in
festa” attiva dal 2003. Tante sono le
motivazioni che supportano tale scelta e
riguardano in primis gli aspetti
organizzativi e gestionali, ma anche una
migliore valorizzazione del territorio e il
suo sviluppo in tutti gli aspetti.
La cultura che è sempre stata alla base
dell’associazione avrà come trampolino
di lancio sia le manifestazioni previste
durante l’anno, sia l’utilizzo del museo
della candela per iniziative collaterali
come mostre, incontri, corsi, laboratori
d’arte per bambini, seminari.
Anche il turismo verrà così incentivato
per far conoscere il nostro territorio ed
apprezzarne la buona cucina, l’arte, le
bellezze paesaggistiche.
Riteniamo che questo possa essere un
indotto interessante e fruibile da molti
abitanti del paese e dintorni.
Tale promozione sociale sarà tanto più
incisiva, quanto maggiore sarà il numero
degli iscritti alla pro loco soprattutto a
livello giovanile. Il programma di lavoro è
ampio e articolato: sta ora alla
cittadinanza tutta realizzarlo al meglio.
Un bel recupero...
Completamento del restauro della cinta muraria,
della sala del consiglio e della torre dell’orologio
Dopo aver provveduto, nel corso degli
ultimi
anni,
al
consolidamento
strutturale delle mura di cinta, pertinenti
in particolare alla chiesa di San
Francesco, alle Case Mura, e alla Porta
Urbana (che richiedevano gli interventi
più urgenti), è stato completato anche
l’ultimo stralcio dei lavori di restauro
programmati per Candelara, uno dei
borghi più belli e suggestivi del nostro
territorio.
L’insieme delle opere, avviate nel 2008 e
recentemente
terminate,
hanno
riguardato la pulitura e il rafforzamento
dell’antica cinta muraria e della porta d’ingresso al castello.
Oltre a queste, è stata totalmente ripristinata all’originario la sala del consiglio e la
torre dell’orologio, compresa la revisione dei meccanismi, ad opera di esperti
artigiani orologiai. Ogni fase dei lavori è stata eseguita nel rispetto dell’impianto
storico architettonico, sotto la supervisione della Soprintendenza delle Belle Arti.
Candele a Candelara... un luminoso mercatino natalizio
8° edizione_ 3/4 - 8/9/10/11 dicembre 2011 dalle h. 10,00 alle 22,00
Come ogni anno lungo le vie del borgo e del castello si svolgerà il mercatino delle
candele ed oggettistica natalizia, manifestazione che attira visitatori da tutta Italia.
La manifestazione è ricca di artigianato artistico d’alto livello ed è immersa nella
magia di mille luci di candele dentro graziose casette di legno; al calar della sera verrà
spenta l’energia elettrica ogni pomeriggio, alle 17.30, 18.30 e 19.30, così che il paese
sarà illuminato solo dalla luce flebile delle candele, offerte dallo sponsor ufficiale
CERERIA TERENZI di San Giovanni in Marignano.
Tanti gli eventi collaterali che si svolgeranno nelle sei giornate, dalle 10.00 alle 22.00
LABORATORI PER BAMBINI, che con l’aiuto di esperti potranno creare candele,
bigliettini d’auguri, oggettistica natalizia, lettere a Babbo Natale; pifferai, zampognari
e numerosi artisti di strada che allieteranno le migliaia di visitatori; concerti di musica
natalizia; visite guidate alla Pieve di S. Stefano e alla nota Villa Berloni. Il tutto sarà
accompagnato da una GASTRONOMIA RICCA DI SAPORI LOCALI, a Km 0,
preparata dalle donne del paese: una grande tensostruttura riscaldata offrirà
specialità gastronomiche come polente, pasticciata, baccalà, carne alla brace e in
umido, piadineria, contorni, olive fritte, vino novello, caldarroste e vin brulè… ma
soprattutto le famose FRITTELE DI MELE, la golosità della festa!
w w w. c a n d e l a r a . c o m
COME ARRIVARE ALLA FESTA
SENZA INTASARE IL TRAFFICO
La città di Pesaro sarà collegata
alla festa da un
doppio circuito di bus-navetta:
1. Pesaro - centro storico stazione ferroviaria - S. Veneranda
- Candelara.
Orario continuato
2. Area di sosta Camper per i
camperisti: dall’ampio parcheggio
della Fiera di Pesaro che si trova
accanto al casello d’uscita
dell’autostrada a Candelara.
Borghi in Festival
18 giugno/21 agosto 2011
di Maris Galdenzi Presidente del Consiglio di Quartiere “Colline e Castelli”
Candelara, Ginestreto, Novilara, S. M. dell’Arzilla, Trebbiantico
Tradizioni popolari ed enogastronomia
Natura e paesaggio
Cinema, musica e teatro
Letteratura e storia
Eventi espositivi
Anche il programma estivo di quest’anno
è il frutto della collaborazione tra il
Quartiere e l’energia creativa di tutte le
espressioni associative del territorio, alle
quali rivolgo un sincero ringraziamento
per la serietà e l’impegno dimostrato.
Le manifestazioni, in particolare quelle
serali, si svolgono nei luoghi più
caratteristici dei nostri borghi.
La
rassegna
culturale
ed
enogastronomica offre molteplici ed
interessanti possibilità sia per chi il
territorio lo abita e quotidianamente lo
vive, sia per chi ci viene come ospite.
Chi vi abita possiede da generazioni un
insieme di tradizioni, sapere e cultura
che, con orgoglio, vuole offrire e
condividere con gli interessati visitatori; il
visitatore e lo spettatore, dal canto loro, potranno usufruire del
piacere della scoperta di nuovi posti e del dono di un senso di
appartenenza e condivisione.
Noi vogliamo rappresentare una comunità aperta, proponendo un
programma pensato per tutti ed offerto, per lo più gratuitamente,
a chi decide di venirci a fare visita e ad innamorarsi dei nostri
luoghi e delle suggestioni che essi sanno evocare.
Un plauso particolare va, per l’occasione, all’Associazione
Turistica Pro Loco di Candelara che, anche quest’anno, nel
secondo fine settimana di luglio, permetterà di riscoprire e far
rivivere antiche tradizioni storiche, culturali ed artistiche,
accompagnate dalla riscoperta del gusto attraverso ricette basate
sui sapori ed eccellenze dei tempi andati, in grado di ricondurre
ad un mito, ad un sogno cittadini e turisti presenti.
Congrega della Torre
9 -10 luglio - Parco del castello di Candelara
Il Bivacco di Barbarossa
22 luglio ore 20.30 - Candelara
Il castello di Candelara si formò nell' XI
secolo come luogo di rifugio degli abitanti
della zona, in un periodo di
frequentissime scorrerie tra bande
armate. Nel 1176 vi si rifugiò anche l'
imperatore Federico I detto "Il
Barbarossa" dopo la sconfitta di Legnano.
Metti una sera al borgo - “Il bivacco di
Barbarossa”
22 luglio, ore 20.30 - Candelara
Sotto le mura del castello si festeggia lo
scampato pericolo e ci si ristora in
compagnia di musici, giocolieri e
duellanti. Con la partecipazione del
gruppo storico “La Pandolfaccia” di Fano.
Organizzazione a cura del Quartiere
Colline e Castelli in collaborazione con
l'Associazione turistica Pro Loco di
Candelara.
tel. 0721 21333
Di vita, di sogno e... di fantasia
di Laura Marchetti
Attesa, cercata,
come le belle giornate,
puntuale arriva LEI
con addosso il profumo dell'estate,
puntuale come un compleanno,
come un Eurostar,
lei stella incontrastata della collina,
puntuale come al primo incontro
fresca come una mattina
con il sapore del primo bacio
e di cose buone
da gustare con il cuore ed il palato,
bella,
come sempre,
da togliere il fiato
una tradizione che si rinnova,
ma ogni anno diversa e sempre nuova
CANDELARA,
E' QUI LA FESTA!
suoni, arte, musica, sapori e profumi
da far girar la testa
un giro,
per le vie del borgo e tra arti e colori
potrai gustar la vita
in tutti i suoi sapori
e con un pizzico di fortuna cogliere
da qui il volto della luna
Signori e Signore
si riapre il sipario di una bellissima
commedia di vita vera in due giornate
nello spettacolo della natura e dell'uomo
in una fusione di intenti e di ingegno
di gusto ed impegno
fra aromi e sapori di casa mia
spezie e profumi
e un pizzico di nostalgia
e a noi...non resta che seguir la scia!
Di una festa da vedere e da gustare
e il naufragar sarà dolce in questo mare
mentre nell'aria già le note della sua magia
CANDELARA
vi invita
di vita, di sogno e di fantasia...
27.28.29.30.31 luglio 2011
Festa del Basilico
Santa Veneranda
4.5.6.7. agosto 2011
Fiera degli Orci
Pro Loco
Santa Maria dell’Arzilla
INFORMAZIONI UTILI
Come arrivare
IN TRENO:
Stazione FS di Pesaro e bus navetta gratuito
per Candelara.
IN AUTO PROVENENDO DA NORD:
Uscita autostrada A14 casello di Pesaro-Urbino,
dirigersi verso il CENTRO seguendo le indicazioni
Adriatic Arena. Alla rotatoria successiva all'Adriatic
Arena, prendere a destra la strada interquartieri
verso FANO e alla terza rotatoria (dopo circa 3 km)
svoltare a destra per CANDELARA. Proseguire fino
alla località Ponte Valle, al termine della quale
svoltare a sinistra seguendo sempre le indicazioni
CANDELARA.
IN AUTO PROVENENDO DA SUD:
Uscita autostrada A14 casello di Fano, poi seguire
le indicazioni per Candelara. (Si passa per Fenile,
Carignano Terme, S.M. dell'Arzilla).
AREA PARCHEGGI
AREA FESTA
SENSI UNICI
DOPPIO SENSO DI MARCIA
Si ringraziano per la collaborazione:
Presidenza Consiglio Regione Marche, Amministrazione provinciale Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro,
Assessorato al turismo e attività economiche, Banda musicale di Candelara, Coro Polifonico Jubilate,
Fondazione Berloni, Parrocchia, Bocciofila, Circoli A.C.L.I. e S.O.M.S. di Candelara, Sig. Gastone
Bertozzini, Sig. Giorgio Romani, Protezione civile del Comune di Pesaro, gli sponsor e tutti coloro che,
qui non elencati, con il loro personale impegno contribuiscono a rendere la festa sempre più bella.
Associazione turistica Pro Loco Candelara
Candelara
Ingresso alla festa
(sabato e domenica ingresso euro 2,50)
I luoghi della festa
Circolo A.C.L.I.
(bar - pizzeria)
w w w. c a n d e l a r a . c o m
Ristorantino
“a cena con l’oca”
Area concerti, spettacoli e balli
(palco principale)
Giochi di ruolo
“Congrega della Torre”
Sede Pro Loco
e Mostre
Gastronomia
Circolo S.O.M.S.
(bar)
Via esoterica
Cibi di strada
Area spettacoli
Strada degli Artisti
Area concerti,
Teatro
Osteria da Fofo
A cena con il “pesce”
Ristorante
Grotta di Barbarossa
Appuntamento
con l’evento dell’anno:
3 / 4 - 8 / 9 / 10 / 11
dicembre 2011
Candele a Candelara
(mercatino natalizio)
9 -10 LUGLIO 2011 - SERVIZIO BUS NAVETTA GRATUITO
Per l’accesso alla festa è previsto un servizio bus navetta dell’AMI con il seguente percorso e orario:
FERMATE: viale Trieste - rotatoria D’Annunzio - angolo via Rosselli - p.le Libertà (palla di Pomodoro) - angolo v.le Marconi
v.le don Minzoni - v.le Gramsci - v.le IX Febbraio - Stazione FF.SS. - Ipercoop - via A. Costa - S. Veneranda - Candelara
SABATO 9 - Andata (da Pesaro a Candelara)
orari: 18.00 - 18.30 - 19.00 - 19.30 - 20.00 - 20.30 - 21.30 - 22.30 - 23.00 - 23.30 - 24.00 - 00.30
Ritorno (da Candelara a Pesaro)
orari: 18.30 - 19.00 - 19.30 - 20.00 - 21.00 - 22.00 - 22.30 - 23.00 - 23.30 - 24.00 - 00.30 - 01.00
DOMENICA 10 - Andata (da Pesaro a Candelara)
Ritorno (da Candelara a Pesaro)
orari: 18.30 - 19.30 - 20.30 - 21.30 - 22.30 - 23.30
graficasistemi
orari: 18.00 - 19.00 - 20.00 - 21.00 - 22.00 - 23.00
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Libretto - Candele a Candelara