SOMMARIO
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI TORINO 3592 DEL 2/12/1985 – ANNO III
PUBBLICAZIONE DI INFORMAZIONE - ABBONAMENTO RISERVATO AI SOCI
IN COPERTINA, LA LANCIA
FULVIA COUPÉ 1600 HF
AC TORINO
via Giolitti, 15 - 10123 Torino
Tel. +39.011.57791
DEL TORINESE
GIANMARIA AGHEM
MONTECARLO STORICO,
PARTITO QUEST’ANNO DA
CORSO UNIONE
SOVIETICA. QUI A
FIANCO, AL VIA, UNA
VOLVO PV 544.
PRESIDENTE AC TORINO
Piergiorgio Re
REDAZIONE
Press Centre
Corso Orbassano, 191/1 - 10137 Torino
Tel. 011.3272595 - Fax 011.3272805
E-mail: [email protected]
135 – EDITORIALE
di Piergiorgio Re
DIRETTORE EDITORIALE
Adalberto Lucca
136 – LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
Roberto Valentini
168 – ...LE MILLE STRISCE BLU!
COMITATO EDITORIALE
Rino Cacioppo, Gian dell’Erba,
Adalberto Lucca, Piergiorgio Re,
Roberto Valentini
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10 – SCRIVETEMI, VI RISPONDERÒ
CAPO REDATTORE
Gian dell’Erba
30
14 – PIAZZA SAN CARLO FINALMENTE
REDAZIONE
Luca Gastaldi, Filippo Zanoni
40
16 – FIAT BRAVO E LE AVVERSARIE
ART DIRECTOR
Luca Consoli
IMPAGINAZIONE GRAFICA
L.C.Grafica
Corso Orbassano, 191/1 - 10137 Torino
Tel. e Fax 011.19508730
E-mail: [email protected]
IN
UN PASSAGGIO DEL
di Luciano Borghesan
di Bruno Gambarotta
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12 – ANNO NUOVO: FISCO PESANTE
di Gian dell’Erba
di Piero Bianco
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18 – E SI PARLA ANCORA DI EURO...
di Gianni Rogliatti
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21 – LUISA TRUCCO SUPER ALLA DAKAR
di Roberto Valentini
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23 – UN CAMPIONE EUROPEO TRA NOI
42
25 – FOLLA AL VIA PER IL MONTECARLO HISTORIQUE
FOTO
Press Centre, Ufficio Stampa Eataly,
Archivio Fondazione Accorsi,
Archivio AC Torino, Archivio Gam.
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27 – LA SFIDA DI TORINO
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Luca Barbiero, Piero Bianco, Luciano Borghesan,
Angelo Caroli, Luigi Chiodi, Luigi Cursio,
Marco Francalanci, Bruno Gambarotta,
Marina Paglieri, Gianni Rogliatti.
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35 – UN’INSOLITA DANIMARCA IN CUCINA
di Marco Francalanci
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33 – LA PELLE MEGLIO ESPRIME E RAPPRESENTA NOI STESSI
di Luigi Cursio
di Luca Barbiero
53
41 – TANTO SFARZO A PALAZZO MADAMA
di Marina Paglieri
53
43 – FONDAZIONE ACCORSI NUOVE PROPOSTE ANCHE IN LIGURIA
EDITORE
Edit Data San Francesco s.r.l.
via Giolitti, 15 - Torino
53
45 – RECENSIONI
STAMPA
G. Canale & C. S.p.A. - Torino
53
47 – TUTTO ACI – “BOLLO SICURO” IN ESCLUSIVA PER I SOCI
PUBBLICITÀ
All-Media, corso Siracusa, 152
Tel. 011.3119090
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55 – L’ESPERTO RISPONDE
di Angelo Caroli
di Luigi Chiodi
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EDITORIALE
FUMI E SCARICHI INQUINANO LA CITTÀ
LAVARE LE STRADE COSTA
MA QUANTO COSTA LA NOSTRA SALUTE?
di Piergiorgio Re
PIERGIORGIO RE,
L
PRESIDENTE DELL’AC
TORINO.
eggo i giornali e ritrovo i soliti
“problemi invernali”: inquinamento, smog. Soluzioni? Un crescendo di divieti. Per le auto. Come sempre, di questa stagione. La Regione
vuole fermare le Euro 2 diesel? In
Comune c’è chi cerca subito un altro sorpasso: «Anche le Euro 3, in autunno». A
rischio di circolazione anche le vetture
che hanno 5-6 anni di vita. Fortunatamente, in questo caso, la manovra è stata
fatta rientrare prima che partisse.
Un paio di considerazioni.
Un anno fa organizzammo un convegno
con tecnici dell’Ufficio studi nazionale
dell’ACI e non risultò che il principale
imputato fosse l’auto. A maggio, con le scuole aperte, il
traffico è superiore a quello
dei mesi invernali, le giornate
sono lunghe e la gente va in
giro più volentieri: perché in
primavera non ci poniamo il
problema della qualità dell’aria e a gennaio sì?
Da dove arriva l’allarme?
Dalle centraline di rilevamento sulle condizioni dell’aria.
Quante sono quelle che rilevano il livello di inquinamento
atmosferico in centro? Una
sola, in via della Consolata;
nel cuore del traffico, non è un
controllo diffuso. Tra l’altro, è
il PM10 a superare i limiti,
sono le micropolveri, che finiscono a terra. Per gli esperti
sono pesanti al punto che al passaggio di
camion e furgoni non si alzano oltre il
metro.
Il Comune deve far lavare le strade. Con
l’acqua si porta via la polvere. A maggior
ragione quando non piove per settimane.
L’ACI, da sempre, sostiene l’esigenza di
interventi strutturali, e ora che i parcheggi sotterranei delle piazze San Carlo e
Vittorio, di via Roma ci sono, si possono eliminare le soste a raso nelle vie già
strette del centro. Fluidificando il traffico, si riducono le code, i motori scaricano meno gas. Guadagneremo in salute,
in tempo, risparmieremo consumi.
E il ricambio del parco vetture, con
motori di ultima generazione, meno
inquinanti e con il vantaggio di far crescere la sicurezza stradale, resterà una
tendenza condivisa. Non un’imposizione, anche se indiretta.
A PROPOSITO DI BLOCCHI...
LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE
Auto mai abbastanza giovani. Poi toccherebbe agli Euro 3
Meglio cercare di alleggerire i posteggi in superficie
di Luciano Borghesan
A
scatenare la bagarre politica
sono stati gli... Euro 3. L’idea di
lasciar fuori dal centro anche le
auto immatricolate prima del 2001, a
partire dal prossimo autunno, ha fatto
rispolverare mille contro-proposte, comprese le targhe alterne, ma nessuno ha
sposato la battuta del docente Andrea
Giorgis, consigliere comunale, capogruppo Ds. Persino l’assessore comuna-
le Domenico Mangone è sbottato:
«Tanto vale chiudere tutto il centro alle
auto...».
Dunque, le immatricolazioni: Euro 1, gennaio 1993; Euro 2, gennaio 1997; Euro 3,
gennaio 2001; Euro 4, gennaio 2006. C’è
chi dall’Euro 0 ha cercato di fare qualche
gradino comprando «l’usato meno usato»
ma si è subito trovato scavalcato dall’annuncio sul prossimo divieto.
6
Ricapitoliamo i limiti attuali a Torino: da
lunedì al venerdì, le auto fino all’Euro 2
compresi non possono più circolare
all’interno della Ztl ambientale dalle ore
7,30 alle 19,00. Lo stop vale anche per i
benzina Euro 0 - Euro 1 e per i diesel
Euro 1. Partita chiusa anche per ciclomotori e motocicli a 2 e 4 tempi Euro 0.
Per i mezzi commerciali fino a 3,5 tonnellate, invece, il divieto scatterà solo
ACI
dal 15 settembre 2007. Gli automobilisti
residenti dovranno adeguarsi alle nuove
diposizioni entro il 2009.
E in Piemonte? «Emergenza – dice l’assesore all’Ambiente della Regione,
Nicola De Ruggiero – situazioni problematiche emergono ad Alessandria, Alba,
Savigliano ed altre località». I motori
diesel Euro 2 sono 400 mila in Piemonte. Stando ai dati Arpa emettono 56,75
milligrammi di PM10 per chilometro
contro i 39,72 di un Euro 3 e i 19,86 di
un Euro 4.
Alle singole amministrazioni, chiede
controlli più rigorosi in modo da far
rispettare i provvedimenti anti-inquinamento e annuncia che da ottobre le limitazioni saranno estese agli Euro 2 diesel.
Riguarderanno i 35 Comuni più inquinati dalle micropolveri: Beinasco, Borgaro
Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San
Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino, Venaria Reale, Carmagnola, Chieri,
Chivasso, Ivrea, Pinerolo, Vercelli, Bor-
NEWS
gomanero, Novara, Alba, Bra, Cuneo,
Fossano, Mondovì, Savigliano, Asti,
Aqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Valenza,
Biella, Verbania. I Comuni dovranno
decidere l’estensione delle Ztl. Un po’
come ha fatto Torino per la Ztl ambientale. I divieti non toccheranno i tragitti di
collegamento tra Comuni.
Se il problema sono soprattutto le micropolveri perché non lavare le strade a
rischio? Risponde l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino, Mangone:
«I costi sono elevati. Abbiamo programmato di farlo entro marzo, attendiamo
dalla Regione un’adesione alla nostra
richiesta di sovvenzionare, almeno in
parte, la spesa». De Ruggiero dichiara
disponibilità: «Ne parleremo con gli
assessori provinciali, tra gli obiettivi c’è
anche quello».
A Torino, si era detto che con i nuovi
parcheggi sotterranei in centro si sarebbero tolte le strisce blu da alcune vie in
modo da eliminare le code di auto e
7
ridurre l’inquinamento. Via Giolitti, via
Cavour, ad esempio, si farà? «Le piazze
San Carlo e Vittorio sono già state liberate dai posteggi in superficie, è giusto
proseguire in quella direzione», commenta Mangone. Maria Grazia Sestero,
assessore alla Viabilità, ha predisposto
uno studio: «Ridurremo le soste a raso
nelle vie centrali, per fluidificare il transito e contenere gli scarichi di auto in
coda. La delibera sarà approvata dalla
giunta».
Infine, le auto storiche. La Regione non
pone divieti per le vetture iscritte
all’A.S.I. (devono avere almemo 20
anni), è il Comune ad aver ristretto il
loro utilizzo alle sole mnanifestazioni
con tanto di percorso prestabilito. E se
un pensionato si fosse tenuto la vecchia
cara 500 anche per conservare un benerifugio? La sua 500 ora è un «lusso»: da
guidare solo la sera, il sabato o la domenica. Un limite imposto dalle categorie,
cui l’assessore (Mangone) ha dovuto
cedere.
L’INTERVISTA
...LE MILLE STRISCE BLU!
Altre in arrivo e ce ne sono già 52.000
Si possono annullare multe se in prossimità
non esistono aree di sosta gratuita
Il parere di Franco Mollo, giudice di pace
di Luciano Borghesan
I
n arrivo altre strisce blu. Sono già 52
mila in città, e l’amministrazione
civica intende ampliare il numero
delle soste a pagamento lungo il percorso della metropolitana. Due gli obiettivi:
disincentivare il traffico privato in favore dell’uso del mezzo pubblico (per
ridurre l’inquinamento); incrementare le
entrate comunali.
Il provvedimento fa discutere, anche alla
luce di una recente sentenza delle Sezioni unite civili della Corte di Cassazione.
Intervenuta su di un contenzioso sorto
tra un giudice di pace di Cagliari e l’amministrazione civica di Quartu, la magistratura centrale ha dato ragione al
primo: possono essere annullate le multe
elevate agli automobilisti colpevoli di
non aver pagato il parcheggio nelle strisce blu, se mancano, nelle zone limitrofe, aree di sosta gratuita.
Il Comune – come le amministrazioni di
altre grandi città – si è premurato di precisare subito che la sentenza non riguar-
8
da Torino in quanto le delibere qui
assunte tengono conto di quanto previsto
dal Codice della strada (articolo 7,
comma 8) e dalle leggi. Si tratta cioè di
provvedimenti assunti in zone a traffico
limitato, ambientali, di particolare rilievo urbanistico o in aree con specifiche
condizioni di traffico o pressione.
Ma le associazioni a difesa dei consumatori non intendono accontentarsi della
precisazione del Comune, anzi si sono
attivate per assistere gli automobilisti
ACI
NEWS
FRANCESCO MOLLO, PRESIDENTE SEZIONE PIEMONTE
E VALLE D’AOSTA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE
GIUDICI DI PACE.
che intendono fare ricorso.
«Metto la vettura in multa sulle strisce
blu per fare ricorso io stesso: ovviamente lo faccio in zone dove non ci sono
motivi di particolare interesse ambientale e dove manca l’alternativa del parcheggio libero», dice Giovanni Dei Giudici, presidente della Federconsumatori
Piemonte Onlus (via Pedrotti 25, tel.
011.285981). In campo anche l’Adiconsum (via Volturno 11, tel. 011.6604750).
Negli uffici di viale dei Mughetti 22/A
(tel. 011.432.95.22) su cento ricorsi la
metà riguardano la Ztl, soprattutto da
parte di chi è stato multato per aver percorso corsie o vie riservate.
– Gli automobilisti anti-strisce blu si
sono già rivolti ai giudici di pace di
Torino?
«La sentenza è dei primi di gennaio –
spiega il presidente dell’Associazione
Nazionale dei Giudici di Pace, Franco
Mollo, che negli anni Ottanta è stato
anche assessore del Comune di Torino –
è troppo presto per avere dati sui ricorsi,
ci sono 60 giorni di tempo entro cui presentarli. Ce ne vorranno poi altri 60 per
conoscere il responso».
– Lei li accoglierà?
«Bisognerà vedere caso per caso,
risponde Mollo. Capire qual è l’interesse del Comune per quella determinata
zona, come la scelta è stata legittimata
nella delibera».
– Facciamo un esempio: detto che piazza Statuto è considerata tra le aree dove
collocare le strisce blu, a che distanza
vanno previsti i posteggi liberi di cui
parla la sentenza della Cassazione?
«Anche qui, il giudice di pace chiederà al Comune come ha definito le zone,
poi deciderà».
Le strisce blu, si dice a Palazzo Civico,
favoriscono la rotazione laddove – vici-
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no agli ospedali – c’è bisogno.
– Sono da considerare, dunque, misure
a favore del cittadino?
«Questa considerazione mi sembra pretestuosa. Perché basterebbe il disco orario a garantire la rotazione».
– Ma il controllo costerebbe.
«Vero, il controllo costerebbe ma sarebbe possibile».
– Sulle strisce blu, ci sono soluzioni
adottate in altre città che andrebbero
prese in considerazione?
«A Lucca ci sono soste a pagamento,
ma se uno tarda, si trova sul parabrezza
un biglietto che lo invita a pagare la differenza. Solo se non lo fa, gli arriva la
multa. Un modo civile: chiedi che sia
pagato il servizio, prima di multare».
– Sui ricorsi che arrivano per gli attraversamenti della Ztl, qual è la tipicità
dei casi che lei accoglie favorevolmente?
«Artigiani che dimostrano di essere
stati richiesti in via d’urgenza da amministratori di stabili, o invalidi che hanno
dovuto utilizzare auto non intestate a
loro. Le telecamere individuano le vetture e non i permessi. Qui il ricorso al giudice di pace può esser utile».
I ricorsi vanno rivolti al prefetto o al giudice di pace. Nel primo caso se il ricorso è respinto, la multa raddoppia. Rivolgendosi al giudice di pace, invece, il
contravvenuto può anche chiedere (e
ottenere) che la sanzione sia congelata
alla sola multa se il suo ricorso sarà bocciato.
LA POSTA
BRUNO GAMBAROTTA
SCRIVETEMI, VI RISPONDERÒ
G
entile signor Gambarotta, la
sicurezza stradale è un problema
sempre più sentito. Pensare di
risolverlo (come ho letto) facendo un
restyling del meccanismo della patente a
punti istituendo una sorta di “mercato
dei punti patente” per premiare gli
automobilisti ligi alle regole,
mi sembra un’idea alquanto
bizzarra! Pensi cosa succederebbe se qualcuno promuovesse un’analoga iniziativa per “sbiancare” la
fedina penale...
Non sarebbe forse più
facile, data la tecnologia
di cui disponiamo oggi,
punire chi in autostrada
corre troppo o chi, guidando mezzi pesanti, non
rispetta le soste previste
dalla legge? Eppure sarebbe
così facile dato il punto di
ingresso, il punto di uscita e
il tipo di mezzo, calcolare il
tempo minimo di percorrenza
e magari aggiungere direttamente al pedaggio una piccola
contravenzione! E in città? Quante persone svoltano col
rosso, non danno precedenza, intasano gli
incroci...rendendo la
circolazione nervosa,
caotica e congestionata?
Magari qualche telecamera
saggiamente dislocata potrebbe, nel tempo, cambiare l’atteggiamento di molti automobilisti indisciplinati...
Non voglio credere che
manchi la volontà di risolvere i problemi, ma che piuttosto si tratti solo di mettere
in moto il meccanismo vincendo l’inerzia.
Gentile signor Scaglione,
non sono un esperto di sistemi di controllo ma, da fedele lettore delle pagine
che i quotidiani dedicano alla scienza e
alla tecnologia, ho la conferma che,
Paolo Scaglione
10
come lei sostiene, esistono già gli strumenti per rendere molto più sicuro il
traffico e sanzionare a colpo sicuro i contravventori. Dai navigatori satellitari,
alle scatole nere, ai segnalatori di distanza di sicurezza. I gestori dei supermercati, che con la promessa degli sconti ci
incoraggiano a fare la spesa utilizzando la tessera magnetica, ottengono il risultato di avere un profilo esatto delle nostre abitudini
di consumatori, al punto che la
cassiera può chiederci se il
nostro gatto è per caso morto
visto che abbiamo smesso di
comprare il cibo per la cara
bestiolina. Sarebbe altrettanto
facile ottenere un profilo di
ogni patentato.
Perché allora questi strumenti non
sono utilizzati? Scartando l’ipotesi di un complotto ordito da una
cupola che vuole mantenere alto
il numero di incidenti, dobbiamo secondo me riflettere sul
fatto che l’automobile per
noi non è soltanto un
mezzo meccanico per spostarci rapidamente e senza
rischi da un luogo ad un altro.
C’è qualcosa d’altro e di più
profondo. Osserviamo gli
spot televisivi che propagandano un nuovo modello di
auto e contiamo quanti
sono quelli che per convincerci
all’acquisto
fanno leva su argomenti
razionali e sul tema della
sicurezza e quanti invece lanciano appelli
emozionali e ci colpiscono sotto la
cintura. I pubblicitari sono delle
volpi
che
conoscono bene
i loro polli.
ACI
Egregio Signor Gambarotta, Torino ha
quasi conquistato il primato di città più
inquinata d’Italia, solo superata da Palermo, favorita dal vicino scarico
non catalizzato
dell’Etna.
Con questo quasi
primato il Comune potrà aumentare i suoi introiti
grazie all’incremento del numero
delle multe che gli
automobilisti,
soprattutto i forestieri, dovranno pagare
per la difficoltà
incontrata nel conoscere i confini delle
zone ecologiche entro
le quali non possono
circolare.
Per ridurre l’inquinamento riscopro che la
“zarina” Mercedes Bresso ha avuto un’idea fulminante: ricoprire le strade
con asfalto fotovoltaico
(La Stampa, Torino e Pro-
NEWS
vincia, 15 maggio 2005) che capitalizzerebbe la luce per riprodurre energia utile
a produrre idrogeno in
quantità tale da dotare
di distributori del
medesimo strade e
autostrade. Ovviamente su queste strade, per
non coprire l’asfalto,
si circolerà con veicoli a cuscino d’aria.
La Fiat, preavvisata,
può partire immediatamente con gli
studi, battendo la
concorrenza (il
prototipo dell’autobus a idrogeno
esiste già).
Perbacco! Bisogna riconoscere
che i nostri
politici hanno
delle idee che
farebbero
impallidire
Giulio Verne.
Cordiali saluti
Luigi Riolo
Egregio signor Riolo,
la ringrazio per la sua segnalazione; mi
era sfuggita la notizia che Mercedes
Bresso proponeva di ricoprire le strade
di asfalto fotovoltaico. Mi sono informato: per produrre un asfalto che assorba
energia solare occorre inserirvi delle cellule di silicio come quelle dei pannelli
solari, che hanno costi di produzione elevatissimi. Forte del fatto che la signora
Bresso, oltre che Presidente della Regione Piemonte è docente al Politecnico di
Torino di Economia ambientale, armato
della sua lettera, sono andato a Bruxelles
e ho ottenuto dalla Comunità Europea un
finanziamento a fondo perduto per
impiantare una fabbrica di cellule di silicio. Poiché prevedo fin d’ora che ci
saranno costi aggiuntivi, si prepari,
come tutti gli automobilisti che si ostinano ad andare a benzina e a gasolio, a
pagare una “sovratassa idrogeno” che
sarà introdotta quanto prima.
Poi, scusi, perché limitarsi a ricoprire
l’asfalto? Anche gli automobilisti e i loro
passeggeri dovranno indossare comode
ed eleganti tute fotovoltaiche.
Ho già preso contatto con Dolce e Gabbana.
IL FISCO
ANNO NUOVO: FISCO PESANTE
Per l’auto aumenta tutto: il bollo, i passaggi di proprietà,
le revisioni e il bollino blu
Sul sito internet www.acitorino.it tutte le informazioni
S
ono state introdotte novità, e non
sempre piacevoli, per quanto
riguarda la fiscalità sui nostri veicoli. A partire da gennaio 2007 abbiamo
nuovi importi per la Tassa di proprietà e
per l’Imposta Provinciale di Trascrizione,
mentre qualcosa è cambiato anche per i
controlli obbligatori dei gas di scarico.
TASSE DI PROPRIETÀ
Nella nostra Regione il metodo di calcolo per il pagamento delle tasse di proprietà prevede che sia presa in considerazione anche l’omologazione “Euro”. A
parità di Kw si pagherà quindi in modo
differente se un veicolo appartiene ad
esempio alla categoria Euro 1 oppure
alla categoria Euro 4.
Un autoveicolo Euro 3 con 50 Kw di
potenza fino all’anno scorso avrebbe
dovuto corrispondere alla Regione Piemonte una tassa di proprietà annuale pari
a 129,00 Euro; oggi la tassa di proprietà
di questo veicolo passa a 135,00 Euro
poiché, appartenendo alla categoria Euro
3, la tassa aumenta da 2,58 a 2,70 Euro
per Kw.
Cambia in modo sensibile anche la tassazione dei veicoli con potenza superiore ai 100 Kw per i quali a seconda della
classe di appartenenza (Euro) bisogna
aggiungere una quota corrispondente per
ogni KW eccedente i 100.
Gli aumenti delle tasse di proprietà per
le Euro 3 (forse la categoria più ampia
tra i veicoli in circolazione) sono nell’ordine del 10%.
Solo per le Euro 4 rimangono invariate
le tasse rispetto all’anno scorso (il provvedimento è rivolto anche alle auto classificate Euro 5, le quali però saranno
commercializzate solo a partire da gennaio 2008).
Sul sito www.acitorino.it i Soci trovano
ogni informazione in materia di tassa automobilistica, e tutte le tabelle cui fare riferimento per il calcolo. Il consiglio è
comunque di provvedere al versamento
presso gli Uffici ACI (orari ed indirizzi
sempre sul sito, per individuare quello più
comodo) o – soluzione ancora migliore –
aderire al servizio “Bollo Sicuro” riservato agli Associati.
12
PASSAGGI DI PROPRIETÀ
Dalla buona notizia che nel 2006 ha permesso di diminuire i prezzi al pubblico
dei passaggi di proprietà, eliminando il
costo delle autentiche notarili (circa 30
Euro), oggi possibili gratuitamente in
ogni ufficio ACI e presso le Agenzie
autorizzate, siamo passati al 2007 che ha
portato un aumento della IPT (Imposta
provinciale di trascrizione) applicata ad
ACI
NEWS
veicolo con potenza 53
Kw l’anno scorso l’IPT
incideva per 180 Euro,
oggi diventati 196 Euro.
Anche i controlli obbligatori periodici sui
nostri veicoli hanno
subito (o stanno per
subire) un ritocco:
Il BOLLINO BLU per
le autovetture che hanno
compiuto dieci anni di
vita non è più annuale
ma diventa semestrale.
La REVISIONE, che
mantiene le stesse
cadenze previste fino
all’anno scorso, probabilmente subirà un
aumento durante il
2007.
ogni trasferimento di proprietà ed immatricolazione di veicolo nella Provincia di
Torino.
Per tutti valga un solo esempio: su di un
Ai Soci sono riservate condizioni e
tariffe agevolate per il Bollino Blu presso il Centro Tecnico di Piazzale San
Gabriele da Gorizia
INCENTIVI PREVISTI DALLA FINANZIARIA
Attualmente la Regione Piemonte fa
riferimento alla Legge Finanziaria che
prevede:
nel caso di rottamazione di autovetture e
di autoveicoli ad uso promiscuo “Euro
0” od “Euro 1” con acquisto di autovetture nuove immatricolate come “Euro 4”
o (a partire dal 2008) “Euro 5”, che
emettono non oltre 140 grammi di CO2
al km è previsto:
- un contributo di 800 Euro
- l’esenzione del pagamento delle tasse
automobilistiche per un periodo di due
annualità.
L’esenzione sarà di tre annualità se il
veicolo nuovo:
- ha cilindrata inferiore a 1300 cm3
- pur se con cilindrata superiore o uguale a 1300 cm3 è acquistato da persone
fisiche il cui nucleo familiare, certificato da idoneo stato di famiglia, sia formato da almeno sei componenti, i quali non
risultino intestatari di autovetture od
autoveicoli.
Le disposizioni indicate valgono per i
veicoli nuovi il cui contratto di acquisto
sia stato sottoscritto dal 3 ottobre 2006 al
31 dicembre 2007 e comunque immatricolati entro il 31 marzo 2008. Il contributo spetta anche nel caso in cui il veicolo demolito sia intestato ad un familiare convivente, risultante dallo stato di
famiglia.
Informazioni sugli incentivi: numero
verde 800.822.228, dal lunedì al venerdì
dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.
PARCHEGGI
PIAZZA SAN CARLO FINALMENTE
Inaugurato il nuovo parcheggio sotto il “Salotto di Torino”
È collegato con quello dell’Automobile Club di via Roma
e con il parking di piazza Castello
di Gian dell’Erba
E
ra già stato l’Automobile Club
Torino, nelle persone del suo presidente Piergiorgio Re e del direttore Adalberto Lucca, a fare per primi la
proposta al sindaco Chiamparino:
ampliare il parcheggio sotterraneo di via
Roma, gestito dall’ACI, scavando sotto
piazza San Carlo e utilizzando le quattro
aree di accesso e d’uscita esistenti. Con
il placet dei commercianti della zona e
una buona accoglienza da parte del Sindaco. I due quotidiani La Stampa e La
Repubblica, in una pagina della cronaca
cittadina, avevano dedicato ampio rilievo all’idea. Veramente il suggerimento
parlava di due piani e 600 posti auto che
avrebbero consentito di eliminare alcuni
parcheggi in superficie, togliendo un
14
consistente numero di automobili dalle
strette vie laterali – come via Arcivescovado e, oltre via Roma, la corrispondente via Cavour, via Giolitti e la corrispondente via Alfieri, via Andrea Doria e la
corrispondente via Gramsci – cosa che
avrebbe garantito una fluidificazione del
traffico con risvolti benefici anche sull’inquinamento. Poi, invece, si è optato
ACI
NEWS
NELL’ALTRA PAGINA, IL SINDACO CHIAMPARINO INAUGURA IL PARKING DI PIAZZA SAN CARLO. AL SUO FIANCO L’ASSESSORE MARIA GRAZIA SESTERO
PIERGIORGIO RE, PRESIDENTE DELL’AC TORINO. UNA VEDUTA DEL LUMINOSO PARCHEGGIO DI PIAZZA SAN CARLO.
per una soluzione intermedia, con un
solo piano (costrizione scaturita per la
probabile presenza di reperti storici,
come già ipotizzato da Piergiorgio Re),
tenuto presente che il parking sotterraneo di piazza San Carlo sarebbe stato a
sua volta collegato a quello di piazza
Castello.
Lo ha ricordato lo stesso Piergiorgio Re
quando, il 6 dicembre alla presenza del
sindaco Chiamparino, dell’assessore alla
Viabilità Maria Grazia Sestero e di altre
numerose autorità, ha avuto luogo
l’inaugurazione del parcheggio San
Carlo, al quale si accede da quello di via
Roma dell’Automobile Club. Bello,
grande, illuminato, sicuro fino a sera
tarda, perché, sorvegliato dagli addetti
dell’Automobile Club e poi – seppur a
distanza – dalle telecamere collegate con
il GTT (co-gestore insieme all’ACI), il
nuovo spazio ha suscitato favorevoli
commenti da parte dei numerosissimi
invitati.
Tra i più soddisfatti apparivano i presidenti dell’Associazione Commercianti
del centro, certi di aver ora nuovamente
un atout per far convergere nei loro
negozi i compratori, soprattutto le signore. Poter arrivare con l’automobile diret-
tamente sotto il “salotto di Torino”, salire pochi gradini e ritrovarsi nello splendido scenario di piazza San Carlo, con
tutti i negozi a portata di mano, i portici
per ripararsi da sole e pioggia, la possibilità di ridiscendere – anche con i pacchetti – recuperando una vettura fresca
se fuori fa caldo, calda se viceversa, non
è cosa da poco.
Come hanno detto Sergio Chiamparino e
E
la stessa Maria Grazia Sestero, è stato
fatto – congiuntamente all’apertura del
parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio
Veneto – un bel passo avanti. Chiamparino ha specificato che quello dei tre parking legati tra di loro non costituirà un
escamotage per by-passare le telecamere
degli accessi alla Ztl. L’assessore Sestero si è dichiarata soddisfatta del traguardo finora raggiunto.
USATA PER L’INGRESSO DELL’INAUGURAZIONE, L’USCITA DEL PARKING DI PIAZZA SAN CARLO IN VIA
ALFIERI. PER L’OCCASIONE ERA SORMONTATA DA UN CARTELLONE DELL’IMPRESA COSTRUTTRICE.
15
LE NOVITÀ
FIAT BRAVO E LE AVVERSARIE
La “nuova” di Mirafiori si inserisce in un segmento agguerrito
Ne fanno parte belle vetture come la Peugeot 307, la Ford Focus,
la Renault Mégane, la Kia Cee’d e la Toyota Auris
di Piero Bianco
È
la grande rivincita della classe
media. Nell’orgia crescente di
Suv e monovolume torna l’interesse per le eredi dei modelli che hanno
motorizzato l’Italia (e l’Europa) negli
anni della rinascita, dalla 1100 in poi. È
cambiata solo la «formula»: dalle tradizionali berline alle due volumi (quasi
tutte a 5 porte) che trasmettono dinamismo e offrono grande duttilità d’esercizio.
Questo è l’anno delle new entry, una raffica di seduzioni appena sbarcate sul
mercato. Anche la Fiat ha calato il proprio jolly con la Bravo, lanciata a Roma
a fine gennaio. Una vettura che può
lasciare il segno e proseguire la galleria
dei recenti successi del Lingotto. Bravo
si lascia alle spalle gli spigoli della Stilo,
proponendo una linea fluida e accattivante. È la prima Fiat concepita interamente in virtuale, processo che ha consentito di ridurre i tempi di sviluppo. È
molto bella, con uno stile moderno e personale e una ricchezza di contenuti confortante. Eredita la grinta stilistica della
16
Grande Punto, dentro c’è tanto spazio
vivibile che non viene sacrificato dalle
dimensioni compatte: 4,34 metri di lunghezza, 1,79 di larghezza, 1,49 di altezza con un bagagliaio capiente di 400 litri.
Ampia la gamma motori che prevede, a
fianco dei collaudati turbodiesel Multijet
1.9 (da 120 e 150 CV) e del benzina 1.4
da 90 CV, una nuova famiglia di propulsori a benzina sovralimentati T-Jet,
1.400 cm3 e potenza da 120 o 150 CV.
Sono brillanti e parsimoniosi nei consumi. Sulla Bravo, di serie o in opzione,
ACI
c’è tutto il meglio dell’elettronica oggi
disponibile, sia sul fronte della sicurezza
sia su quello dell’intrattenimento e dell’infonavigazione.
Se la Bravo è pronta alla grande sfida, le
sue rivali non sono meno agguerrite. Sul
mercato ci sono da tempo la Golf, la
Ford Focus, la Renault Mégane, la Peugeot 307; ci sono soprattutto le nuove
arrivate dell’ultima generazione. Opel ha
appena rinnovato la gamma Astra, il suo
NEWS
modello più venduto. Piccoli ritocchi
allo stile e all’abitacolo, nuovi i motori
1.6 benzina (115 CV) e 1.7 turbodiesel
(110 e 125 CV) con filtro antiparticolato.
Non meno importante la Toyota Auris,
presentata a Detroit. Sostituirà la Corolla, si ispira alla più compatta Yaris, ha
due motori benzina e tre turbodiesel da
1.4 a 2.2 litri, con potenze comprese tra
90 e 177 CV. Cambio manuale a 6 marce
17
o (per le turbodiesel) meccanico robotizzato MM-T con comandi al volante. È
lunga 4,22 metri, alta 1,52 e larga 1,76,
con carrozzeria a 3 e 5 porte. Particolarmente curati gli interni.
Sempre dall’Oriente (Corea) è arrivata la
Kia Cee’d che offre una garanzia da
record: sette anni o 150 mila km di percorrenza.
Quattro i motori, con un turbodiesel di
1,5 litri (90 o 115 CV) e due benzina 1.4
(109 CV) o 1.6 (122
CV). Notevoli i progressi in termini di qualità,
specie nell’abitacolo,
rispetto alle coreane
antiche. La famiglia
Cee’d si amplierà in settembre con la station
wagon. E Volvo si
cimenta nel settore delle
medie compatte con la
bella C30, che ha la missione di «aprire» il marchio ai giovani ma va a
confrontarsi con molte
concorrenti di impronta
più sportiva e da segmento “premium”, come
Audi A3, Bmw Serie 1 e
Alfa 147.
TECNOLOGIE
E SI PARLA ANCORA DI EURO...
Le Euro 5 esisteranno solo nel 2010
Le auto a carburanti alternativi
Per l’idrogeno occorrerà ancora una decina d’anni
di Gianni Rogliatti
A
desso che le nuove restrizioni
alla circolazione delle auto con
pochi Euro sono entrate in vigore a Torino (e più avanti in tutto il Piemonte), è forse il caso di raccomandare
ai pubblici amministratori di riesaminare con un po’ di calma tutto il problema,
a cominciare dai numeri Euro. Perché la
domanda che più spesso si legge nelle
lettere ai giornali da parte di automobili-
sti demoralizzati di fronte alla prospettiva di dover rottamare una macchina
ancora valida è: “Sono le macchine ad
inquinare di più o non piuttosto i mezzi
pubblici obsoleti, la circolazione intasata, gli impianti di riscaldamento a palla
ed altro ancora?”
I famosi Euro si riferiscono alle normative stabilite in sede comunitaria allo
scopo di unificare i criteri adottati da
18
tutti i costruttori per la messa a punto dei
motori degli autoveicoli a benzina e Diesel.
E tanto per cominciare diciamo che la
norma Euro 0 non esiste, ma che la sigla
è stata adottata forse dai media per indicare i veicoli non catalizzati costruiti
prima della entrata in vigore delle normative, ossia prima del 1993, data della
normativa Euro 1. Aggiungiamo che, per
ACI
NELL’ALTRA PAGINA, IL PRESIDENTE DELLA
NEWS
poter avere una base di partenza, si misurarono i motori dei modelli del 1983 e si
fece pari a 100 il valore delle emissioni
dei vari gas nocivi, intendendosi con
questi gli idrocarburi incombusti, l’ossido di carbonio e gli ossidi di azoto.
Manca all’appello l’anidride carbonica,
considerata non nociva in sé, ma che
contribuisce ad aumentare l’effetto serra.
L’anidride carbonica è il prodotto finale
della combustione di qualsiasi cosa contenga carbonio, sia benzina, GPL, metano, gasolio e alcol, dunque inevitabile..
Solo l’idrogeno, di cui ci siamo più volte
occupati, non produce CO2 ma lo si
dovrà attendere una decina d’anni. Se
tutto andrà bene.
Il problema è dunque fare in modo che i
veicoli emettano la minore quantità possibile di gas nocivi e, in subordine la
minore quantità di CO2 in assoluto: e qui
cominciamo a parlare di Euro. La normativa Euro 1, entrata in vigore nel
1993, prevedeva già valori sensi-
REGIONE, MERCE-
BRESSO E L’AD FIAT, SERGIO MARCHIONNE CON UNA
PANDA A IDROGENO.
IN ALTO E A FIANCO, UN DISTRIBUTORE TEDESCO DI IDROGENO E IL RIFORNIMENTO DI UNA BMW .
NELLA PAGINA SUCCESSIVA, UN LIBRETTO
DES
19
TECNOLOGIE
bilmente bassi di gas nocivi e quella Euro 2 del 1996
ne prevedeva una ulteriore
riduzione a solo 11 per il
monossido di carbonio
(rispetto al valore base
100) e solo 9 per gli
incombusti e ossidi di
azoto insieme. Cioè una
macchina non catalizzata
produce dieci volte i gas
inquinanti di una Euro 2.
Da qui il grido di dolore
dei molti automobilisti che
ritengono ingiuste le limitazioni a questa fetta ancora relativamente grande
del parco circolante. Specie coloro che usando poco la macchina
sanno di inquinare meno in assoluto.
Dal punto di vista dell’inquinamento è
quindi totalmente assurdo parlare di
limiti alle auto Euro 3 la cui normativa è
del 2000 e le cui emissioni sono molto
basse, così come ovviamente lo sono
quelle fissate dalla normativa Euro 4
entrate in vigore nel gennaio 2005.
Qualcuno più realista del re si è già
impossessato delle norme Euro 5 e ne
parla non solo come se fossero già in
vigore ma quasi come a voler cancellare
le auto Euro 4: è il caso di dire, signori
calma! Le norme Euro 5 sono attualmente in fase di valutazione e per quanto se
ne sa conterranno limiti ai gas nocivi non
molto più bassi degli attuali Euro 4 che
sono ai livelli più bassi
che la tecnica possa
offrire. La maggiore
novità riguarda semmai
il sistema di filtraggio
delle polveri sottili prodotte dai Diesel, il
cosiddetto particolato.
Ma è bene ricordare che
la normativa Euro 5
sarà ufficializzata nel
settembre del 2009 ed
entrerà in vigore per le
auto immatricolate dal
1° gennaio 2010. Quindi se vi spacciano una
macchina per Euro 5
diffidate.
Chi invece vuole sentirsi rispettoso dell’ambiente si informi sulla quantità di
grammi di CO2 per km percorso che ogni
modello di auto produce: quanto più piccolo risulta il numero, più ecologica è la
vettura, ed in questo i propulsori Diesel
lo sono più dei motori a benzina.
130 è il numero sul quale bisogna confrontarsi.
GRANDI RAIDS
LUISA TRUCCO SUPER ALLA DAKAR
Sull’Iveco Eurocargo si è classificata al 24° posto
Ritirata Fabrizia Pons, navigatrice di Ari Vaatanen
Stessa sorte è toccata alla PanDakar di serie di Biasion
di Roberto Valentini
IL
LUISA TRUCCO,
PATTONO.
CAMION DELLA TORINESE
AFFIANCATA DAI FRATELLI
P
er i torinesi, la Dakar parla al femminile. Due infatti le signore che
vi hanno preso parte, con alterne
fortune. Se Fabrizia Pons, che divideva
con il finlandese Ari Vaatanen una delle
Volkswagen Tuareg considerate favorite
alla vigilia, è tornata a casa anzitempo,
non altrettanto ha fatto Luisa Trucco, che
è riuscita a concludere la maratona africana con il suo camion Iveco Eurocargo.
“Sono decisamente soddisfatta e felice
d’aver portato a termine la missione che
mi era stata affidata – ha detto la Trucco
al termine della corsa – e di aver concluso la gara con un buon posizionamento
in classifica. Per raggiungere que-
st’obiettivo la strategia che io e il mio
team abbiamo adottato è stata quella di
gestire con estrema attenzione sia le
nostre energie sia, e soprattutto, il veicolo. Noi ci eravamo preparati bene ad
affrontare qualunque imprevisto di natura tecnica e effettivamente quest’anno la
resa del mezzo è stata ottima e non si
sono presentati problemi insormontabili.
Questa Dakar è stata certamente impegnativa ma meno dura della scorsa edizione. Ora naturalmente si è allentata la
tensione ed è subentrata la stanchezza.
Abbiamo voglia di casa però il pensiero
è già all’appuntamento del prossimo
anno e alla prossima avventura”.
21
Questo il commento di Luisa Trucco il
giorno dopo la conclusione della ventinovesima edizione della Dakar, che ha
visto la torinese conquistare, con l’aiuto
dei fratelli Pattono, un ottimo 24° posto
nella classifica generale con l’Iveco
Eurocargo ML140E24W del team P&T
Racing.
Una prestazione che ha entusiasmato
anche Stefano Sterpone, Vice President
Sales & Marketing di Iveco
“Complimenti a Luisa Trucco – ha detto
Sterpone – che ha saputo ottenere un
buon risultato in una competizione affascinante ma anche molto impegnativa
come la Dakar. Un’avventura
GRANDI RAIDS
LE MITSUBISHI DEL VINCITORE STÉPHANE PETERHANSEL (N°300)
IN BASSO, UN PASSAGGIO DELLA PANDAKAR DI MIKI BIASION
positiva che in più consente sempre di
sperimentare su di un terreno difficile e
impegnativo come quello sabbioso del
deserto, o quello più veloce ma insidioso della savana, varie soluzioni che poi
possiamo applicare ai prodotti”.
E DEL COMPAGNO DI SQUADRA
LUC ALPHAND, 2°
Tanta simpatia hanno incontrato anche le
due Fiat PanDakar, anche se non sono
riuscite a concludere la gara, fermate
nella quinta giornata da problemi alla frizione provocata dall’infiltrazione di sabbia nel meccanismo, in seguito ad una
22
ALL’ARRIVO A
DAKAR.
serie di insabbiamenti.
Peccato, perché fino a quel momento sia
Miki Biasion sia Bruno Saby stavano
disputando un’ottima corsa, nonostante
la PanDakar fosse la vettura più piccola,
di serie, al via.
IL PERSONAGGIO
UN CAMPIONE EUROPEO TRA NOI
Giuseppe D’Angelo campione continentale dei navigatori
Titolo vinto nell’ambito delle storiche con Nello Parisi
di Roberto Valentini
D’ANGELO,
SUO PILOTA
A SINISTRA, E IL
NELLO PARISI. I
DUE TORINESI HANNO CORSO
SU UNA
T
PORSCHE 911.
anti piloti inseguono il successo
in un campionato, ma sono pochi
quelli che riescono a centrare
l’obiettivo. Farlo poi a 57 anni è un’impresa ancora più difficile, anche se non
impossibile. È quanto avvenuto ad un
torinese, Giuseppe D’Angelo, che nel
2006 ha conquistato il Campionato
Europeo Navigatori Rally Autostoriche.
Un titolo che il torinese ha bissato,
essendosi imposto nello stesso campionato già nel 2003, sempre in coppia con
Nello Parisi e sempre a bordo di una Porsche 911.
Un doppio coronamento per una carriera lunghissima, iniziata nel lontano 1970
con la partecipazione al Trofeo Rally
Nazionali al fianco di alcuni piloti
cuneesi, come Giorgio Bramino, Nando
Montaldo, Gianni Mondino e Pierfelice
Filippi. Dapprima su “regine dei rallies”,
come le Lancia Fulvia HF 1600, le Opel
Ascona, per passare poi all’Alfa Romeo
a fianco del torinese Alfredo Fagnola e
con lo stesso Nello Parisi con la Lancia
Fulvia HF 1600. Alla fine degli anni Settanta ha corso con il biellese Giorgio
Sassone con la Porsche 911. In partico-
23
lare quest’ultimo modello è stato un po’
il filo conduttore dei suoi campionati,
insieme alla gara più suggestiva per gli
appassionati di rallies, il 1000 Laghi, che
si corre in Finlandia su sterrati lisci,
velocissimi e con una sequela continua
di dossi e salti impressionanti.
Una corsa che lo ha affascinato sin dalla
sua prima partecipazione, avvenuta nel
1981, a fianco di Sassone. Di lì ha continuato a correre con molti piloti, come
“Speedy” Perazio, Mauro Palladino,
Maurizio Verna, Roberto Rivoira, fino al
1992, quando ha deciso di smette-
IL PERSONAGGIO
re. Abbandonare è comunque sempre
difficile, soprattutto se il pensiero vola
verso le foreste di betulle della Finlandia. Un richiamo naturale che lo ha por-
tato ad accettare, nel 2000, di ritornarvi.
Questa volta a fianco di Nello Parisi e
con un’autostorica. Dopo questa esperienza Parisi e D’Angelo hanno ripreso a
correre insieme con continuità, vincendo
il Campionato Europeo Autostoriche nel
2003 con una Porsche 911 2.2 del 1970.
Nei due anni successivi impegni di lavoro hanno impedito a Parisi di impegnarsi assiduamente nel campionato, ma nel
2005 i due hanno deciso di disputare
tutte le gare dell’Europeo, tentando nuovamente la scalata al titolo.
L’impresa è però riuscita solo a metà,
visto che D’Angelo è riuscito a imporsi
tra i navigatori, mentre Parisi è stato battuto nella classifica piloti dal tedesco
Michael Stoschek, anche lui al volante di
una Porsche 911.
Duello entusiasmante che si è protratto
per tutta la stagione, nella quale Parisi e
D’Angelo hanno vinto in due occasioni,
nel Rally del Friuli e delle Alpi Orientali e nell’Elba Storico. Ottimi i piazzamenti ottenuti anche in Finlandia e a
Sanremo, gara d’apertura della serie.
Ma sia Parisi sia D’Angelo hanno già
deciso di ritentare anche quest’anno.
Anzi, la loro stagione è già incominciata con la partecipazione al Rally di
Dubai (fuori dal campionato), come allenamento in attesa del Sanremo Storico,
in programma ad aprile.
SPORT
FOLLA AL VIA PER IL
MONTECARLO HISTORIQUE
È partito dalla Fiat Progetto il prestigioso rallye
organizzato dall’Automobile Club Torino
in collaborazione con l’Automobile Club Monaco
di Roberto Valentini
L
e regine dei rallies fanno sempre
notizia e attraggono al loro passaggio il pubblico delle grandi
occasioni. La dimostrazione si è avuta in
occasione della partenza dei concorrenti
partecipanti alla decima edizione nel
Montecarlo Historic, rievocazione del
celebre rally, che si disputa oggi con la
formula della regolarità per autostoriche.
Venerdì 26 gennaio l’Automobile Club
Torino ha organizzato le verifiche tecniche e la cerimonia di partenza per i 30
equipaggi che hanno scelto la città subalpina per affrontare il lungo percorso
della gara. La Concessionaria Fiat Progetto ha accolto i concorrenti che nel
pomeriggio si sono sottoposti alle operazioni di punzonatura, prima della partenza, avvenuta alle 20. Poi il lungo trasferimento in Piemonte, con transiti ad Asti,
Alba, e il controllo di passaggio a Carmagnola.
Nella città delle due province è stato
allestito un grande spettacolo, con auto-
25
storiche esposte e tantissimo pubblico ad
assistere al passaggio delle oltre 100
automobili.
A Carmagnola si sono infatti uniti ai
concorrenti partiti da Torino, quelli che
avevano scelto Montecarlo per il via. Tra
questi anche Jean-Pierre Nicolas, a
bordo di una Renault R8 Gordini, che il
Rallye di Montecarlo lo ha vinto nel
1978 al volante di una Porsche 911. Ma
non era il solo personaggio illustre e in
tema con la manifestazione. Da
SPORT
LA RENAULT GORDINI DI JEAN
PIERRE NICOLAS, VINCITORE IN PASSATO DEL RALLYE DI MONTECARLO
1978 SU PORSCHE 911 SC.
Torino sono partiti anche Claude e
Dominique Laurent con la piccola Daf
66 Marathon con la quale erano stati tra
i protagonisti assoluti di molte gare del
Mondiale Rally e delle maratone Londra-Sydney e Londra-Messico.
Un saluto particolarmente festoso è stato
riservato ai torinesi a cominciare dalla
famiglia Aghem, impegnata con due
equipaggi, entrambi su Lancia Fulvia HF
1.6. Il padre Gianmaria, in coppia con
Diego Cumino, e il figlio Marco – vincitore del Montestorico 2003 – con Stefano Delfino, entrambi con i colori del
team Blizz Timing Rododendri. La scuderia torinese schierava altri 7 equipaggi, tra i quali anche un partecipante “storico” a questa gara, Sergio Aravecchia
che, in coppia con Piero Fiorio Trono, ha
corso con una Fiat 128 Rally.
Grande festa anche a Pinerolo, dove era
ubicato un controllo orario presso il
quale si è riunita una gran folla che ha
accompagnato negli ultimi metri i concorrenti. In questo caso la manifestazione ha avuto anche l’onore di essere inserita tra gli eventi collaterali dell’Universiade Invernale Torino 2007.
LA FULVIA COUPÉ
1600 HF DI AGHEM
ALLA PARTENZA.
UNA FIAT 128 RALLY
SERGIO
CONDOTTA DA
ARAVECCHIA.
26
LA CITTÀ
LA SFIDA DI TORINO
Trent’anni per trasformare l’ex capitale dell’industria
in una città in grado di sostenere l’impatto col nuovo millennio
La svolta decisiva con le Olimpiadi Invernali,
occasione per ristrutturare le aree industriali fatiscenti
L’ultimo esempio la recente apertura di Eataly
di Marco Francalanci
27
LA CITTÀ
LA CHIESA DEL SANTO VOLTO, NEL QUARTIERE LUCENTO, SIMBOLO DELLA TORINO CHE
NELLA PAGINA ACCANTO, IN ALTO, IL RIASSETTO DELLA ZONA DI VIA LIVORNO; SOTTO,
I
l simbolo della sfida è quella strana
spirale metallica che spicca nel quartiere di Lucento, in mezzo all’area
una volta occupata dalle Acciaierie Fiat:
è una vecchia ciminiera dello stabilimento, trasformata in campanile e destinata con i suoi 55 metri a dominare il
nuovo Centro Pastorale Diocesano e a
diventare un punto di riferimento per gli
abitanti. La sfida è quella già soprannominata “Sfida dei Trent’anni”, cominciata nel 1990 e che dovrebbe concludersi
intorno al 2020. Tre decenni per cambiare il volto di una città bellissima fino
all’Ottocento, poi sfigurato da un secolo
e mezzo di devastazioni nel nome del
progresso. Gli insediamenti industriali a
CAMBIA.
IL
MIRAFIORI MOTOR VILLAGE.
Torino non hanno avuto rispetto di nulla,
ma ora il cuore degli immensi capannoni ormai vuoti che incombono come fantasmi sta tornando a far pulsare i suoi
battiti, stavolta all’unisono con la città
che li ospita, facendone finalmente parte
integrante: non più catene di montaggio
invase negli ultimi anni dalle erbacce e
costruzioni fatiscenti destinate solo a
ospitare bande di sbandati, quindi. Al
loro posto luoghi di ritrovo, musei, università, centri commerciali: l’esempio
più recente l’inaugurazione di Eataly,
pochi giorni fa, una sorta di Salone del
Gusto permanente ospitato accanto al
Lingotto in quello che fu lo stabilimento
della Carpano.
28
Una trasformazione lunga, difficile,
avviata dopo che la grande industria,
conclusa la devastazione, ha cominciato
ad abbandonare Torino alla ricerca di
manodopera a basso costo in giro per il
mondo. Come sostiene Francesco Poli,
docente di Storia dell’Arte all’Università di Brera, la crisi della produzione
automobilistica ha innescato un processo di cambiamento strutturale della città
a livello economico e sociologico, mettendo definitivamente in crisi l’immagine di “factory town”. Con il passaggio da
una dinastia reale, quella dei Savoia, alla
dinastia industriale della famiglia Agnelli. «La morte dell’avvocato Agnelli nel
2002 – sostiene Poli - è stata il momen-
ACI
to cruciale della presa di coscienza definitiva da parte dei torinesi di questa
nuova fase della città, che si è aperta
verso il futuro. E le Olimpiadi invernali
la prima occasione in cui l’ex capitale
sabauda è stata costretta a mostrare il suo
NEWS
nuovo volto al mondo intero».
A spiegare i criteri attraverso i quali si
sta realizzando questa trasformazione,
resa palpabile dalle centinaia di cantieri
e dai disagi che i torinesi sono chiamati
quotidianamente a sopportare, peraltro
29
con grande senso di responsabilità, è il
professor Carlo Olmo, storico e preside
della Prima Facoltà di Architettura del
Politecnico, chiamato a dirigere
l’“Urban Center” metropolitano. Finanziato da Comune di Torino e Com-
LA CITTÀ
pagnia di San Paolo, formato da una di tante altre città europee, in questa gara
mezza dozzina di tecnici, il “bureau” ha Torino è avvantaggiata nell’immediato
il compito di accompagnare passo passo futuro rispetto ad esse, perché ha avuto
e controllare i grandi cambiamenti dalla il coraggio di avviare per tempo questa
fase di progettazione a quella di realiz- trasformazione. Si è parlato tanto di Barzazione.
cellona, ma sono
«Un lavoro
convinto che alla
assai
comfine qui riusciremo
plesso, se si
a fare ancora
considera che
meglio».
la superficie
Con quale criterio
da recuperare
avviene la ricostruè di oltre cinzione dei grandi
que milioni di
complessi?
metri quadra«Il nostro criterio
ti. Bisogna
informativo è quelinfatti tenere LA PASSERELLA LINGOTTO – VILLAGGIO OLIMPICO.
lo di intervenire per
conto che a
fare dei cambiaTorino l’industrializzazione è avvenuta menti, rispettando però sempre la morfoin tre fasi, succedutesi da metà Ottocen- logia dell’area: cerchiamo di creare dei
to agli anni Ottanta del secolo scorso. mix gestionali che tengano conto delle
Proprio per questo molti edifici non esigenze attuali, inserite però in un conhanno alcun valore artistico, ma ne testo originario da rispettare. Senza conhanno uno sociale elevatissimo, facendo tare che gli interventi sono molto diverparte proprio del vissuto del quartiere nel sificati, dovendo lavorare su edifici disoquale sono inseriti. Se il recupero delle mogenei: “piccoli” come la Materferro
aree industriali dismesse è un obiettivo con i suoi cinquantamila metri quadri,
LE
mentre l’area di Mirafiori ne ha più di tre
milioni e mezzo».
Le Olimpiadi, giunte proprio nel cuore
di questo programma di rilancio, hanno
dato un’impressionante accelerata alla
realizzazione dei progetti. Uno dei casi
più eclatanti è quello dello Stadio Olimpico: due anni fa il glorioso Stadio
Comunale, dopo aver vissuto la conquista di decine di scudetti, cadeva letteralmente a pezzi, con le tribune chiuse al
pubblico per il pericolo di crolli. Grazie
ai finanziamenti del Credito sportivo, ma
soprattutto all’impegno del Comune ad
avallare il debito dopo il fallimento del
Torino di Cimminelli, è stato trasformato in un vero e proprio gioiello con
un’avveniristica copertura, affiancato
dal Palaisozaki, già diventato centro dell’attività sportiva e culturale cittadina. E
tutto intorno, l’immensa piazza d’Armi che un secolo fa ha visto la disputa dei
primi gran premi di automobilismo ed
era ormai ridotta a centrale dello spaccio
di droga - è diventata un parco interamente pedonale.
Ma è il Lungodora, l’area che ospitava
30
TONY CRAGG
STADIO OLIMPICO.
SCULTURE DI
DAVANTI ALLO
ACI
NEWS
TUTTO INCOMINCIÒ CON IL LINGOTTO
A fare da apripista alle grandi trasformazioni, all’inizio degli
anni Novanta, è stato il quartiere che ospita l’ex stabilimento del
Lingotto, il primo ad essere miracolato dalla bacchetta magica
della riconversione.
Da icona della Torino industriale, è
diventato il simbolo del terziario avanzato: nei suoi capannoni, in sessant’anni di storia, la Fiat vi ha prodotto più di
ottanta modelli di autovetture, mentre
oggi, trasformato da Renzo Piano nel
rispetto degli elementi distintivi, è un
polo multifunzionale di oltre trecentomila metri quadrati.
Accanto all’Oval, il palazzetto dello
sport realizzato per le Olimpiadi, ci sono, tra l’altro, centro fieristico, auditorium, centro congressi, aree espositive, centro
commerciale, multisala cinematografica e la straordinaria
“bolla” in cristallo e acciaio sul tetto dell’edificio che ormai lo
contraddistingue in tutto il mondo. In diretto collegamento con
l’ex stabilimento, grazie a un arco rosso di sessanta metri che
sostiene la passerella pedonale, è sorta
una delle realtà più belle: una parte di
desolata semiperiferia, che aveva perso
da decenni la sua anima operaia, è così
diventata uno dei punti chiave dello
sviluppo futuro della città. Al posto dei
mercati generali, è nato il villaggio
degli atleti: novantamila metri quadrati
di cittadella olimpica, con tutti i servizi per i 2500 atleti delle Olimpiadi e
delle recenti Universiadi che hanno visinsediamenti industriali come Michelin e
le Acciaierie Fiat, la zona che più di ogni
altra sta reinventando la sua identità: il
fiume torna a scorrere tra i nuovi edifici
lungo un parco che diventa tessuto di
connessione tra i vari
interventi. I vecchi stabilimenti lasciano il
posto a nuove residenze, accanto al neonato
parco
commerciale:
una trasformazione che
apre nuove opportunità
anche a imprese, ricerca e ambiente. È quello
che è successo con
Environment
Park,
trentamila metri quadri
di laboratori e aziende
suto in tre aree residenziali contrassegnate da colori vivacissimi.
Sono le casette in tinta pastello che hanno salvato il bilancio
delle Olimpiadi: il buco creato dal mancato sostegno del precedente governo sarà infatti coperto con
la vendita degli alloggi.
A confermare invece la vocazione
ricettiva della zona più meridionale
della città, intorno al Lingotto dei saloni e delle fiere, è già realtà la “città del
gusto”, costruita sulle stesse catene di
produzione dalle quali per più di un
secolo è sgorgato il fiume di aperitivi
che ha inondato i bar di tutto il mondo.
Lo storico stabilimento della Carpano,
costruito a fine Ottocento e ormai in disuso, ospita infatti “Eataly” un parco enogastronomico sotto la tutela di “Slow Food”, in
sintonia con gli appuntamenti espositivi e fieristici. Mentre, a
poca distanza, in piazza Cattaneo, è stato da poco aperto il Mirafiori Motor Village, trentamila metri quadrati coperti per un
mega complesso disegnato dalla Facoltà di Architettura del Politecnico ispirandosi alle linee dello stabilimento inaugurato nel 1939. Parte
dell’area è destinata a esposizione e
vendita dei vari modelli, ma per tutta la
settimana ci sono caffè e negozi aperti.
E la domenica vengono organizzati
corsi di guida sicura sul circuito dello
stabilimento. Lo slogan è “Tutti in fabbrica”, per riportare tra i muri dei
capannoni quella città che se ne era
allontanata.
immerse nel verde, impegnate in tecnologia avanzata e sviluppo ambientale.
Per non parlare del vecchio stabilimento
Savigliano, trasformato per ospitare un
polo hi-tech, a poca distanza da uno dei
31
Villaggi Media olimpici. E nell’area
delle ex acciaierie, la chiesa del Santo
Volto, con il campanile ricavato dalla
vecchia ciminiera cui si accennava
all’inizio, è uno dei segni più forti della
profonda trasformazione di questa parte
della città.
Il futuro di Torino si
gioca soprattutto
sull’innovazione in
campo culturale e
scientifico. Gran
parte del futuro
della città ruota
attorno alla conclusione dei lavori per
il passante ferroviario, il più
LA CITTÀ
grande intervento strutturale realizzato a Torino dal dopoguerra e che
sta nuovamente collegando tra loro due parti
di città che la ferrovia
aveva squarciato come
una ferita che non si era
mai rimarginata. Il lunghissimo viale che lo
ricoprirà sarà la testimonianza della valorizzazione di quell’archeologia industriale,
che da piaga si appresta
a diventare elemento di
distinzione della nuova
Torino. Lungo di esso,
al posto degli stabilimenti della Westin- VISTA DALL’ALTO DI UNO DEI NUOVI LOCALI DI “EATALY”.
ghouse e della Nebiolo
ci sarà il nuovo centro culturale della ti locomotive e vagoni, potrebbero trovacittà.
re posto l’ampliamento della Galleria
Di fronte, nelle ex Officine Grandi Ripa- d’arte moderna, il nuovo Urban Center e
razioni, un’area di duecentomila metri soprattutto il raddoppio dell’area del
quadrati con un edificio a “H” dalle Politecnico, storica sede della Facoltà
maniche lunghe 120 metri e larghe tren- d’Ingegneria. Non andrà comunque pegta, nel quale venivano costruiti e ripara- gio alle altre facoltà: il Villaggio Media
realizzato per le
Olimpiadi a Grugliasco sarà un vero
e proprio campus
immerso nel verde
con aule e laboratori all’avanguardia,
collegati al Polo
scientifico già attivo con la Facoltà di
Agraria e Medicina
Veterinaria. Nella
zona est, invece, su
un’altra area industriale dismessa,
l’ex Italgas, nascerà
la nuova facoltà di
Giurisprudenza e
Scienze Politiche,
con altri campus,
come Villa Claretta
di Grugliasco, via Boggio e San Liborio.
Poco più a nord, alla confluenza della
Dora con il Po, infine, l’imponente sede
settecentesca della Regia Manifattura
Tabacchi, sarà ristrutturata in favore
della Facoltà di Scienza della Formazione e Psicologia.
SALUTE
LA PELLE MEGLIO ESPRIME
E RAPPRESENTA NOI STESSI
Bisogna proteggerla dagli agenti chimici e atmosferici
con un adeguato vestiario
E, anche in inverno, mantenerla ben idratata
di Luigi Cursio
L
a pelle è quella parte di noi più scoperta insieme alle mani. Solo rare e
periferica e a diretto contatto con poche persone riescono ad imporsi e a
il mondo esterno. Subisce nel tenere sotto controllo i propri turbamenbene o nel male l’influenza di agenti fisici
ANCHE I GIOVANI DEVONO PREOCCUPARSI
e chimici che provenDELLA PROPRIA PELLE.
gono dall’atmosfera;
essa è l’involucro
entro al quale siamo
contenuti e che in definitiva ci dà la forma e
le sembianze che noi
esprimiamo. La pelle
insomma e la frontiera
tra ciò che noi siamo e
l’ambiente esterno.
Questo
involucro
esprime pienamente
noi stessi sia nelle
varie età che nei vari
momenti della giornata, ogni piccolo trattamento o ansia viene
immediatamente proiettata sulla superficie
e traspare attraverso
contrazione muscolare
(corrugamento della
fronte o strizzamento
degli occhi, delle labbra, ecc.), sudorazione, vasodilatazione...
Insomma ogni nostro
più intimo sentimento
viene
prontamente
esteriorizzato e diventa immediatamente ti e a ridurre, qualche volta a soffocare
disponibile la lettura sulla nostra pelle, del tutto, la trasposizione sulla pelle. Ma
più precisamente sul nostro volto princi- il più delle volte la persona ha quasi la
palmente, anche perché è la parte più necessità che debba inviare un messag-
33
gio affinché l’interlocutore possa cogliere e apprendere che qualcosa è cambiato
nella persona che ci sta di fronte.
Potremmo dire che
la pelle è il confine
tra il “me” e l’infinito mondo esterno, dove la superficie invia segnali
dalla codificazione
universale,
che
giungono al mondo
esterno e con esso
interferisce. È più
semplice e più facile
comunicare
attraverso
un
segnale che autonomamente ed automaticamente si trasferisce dall’intimo
del nostro essere
alla parte più esterna del nostro corpo,
che andare a spiegare, parlando di
questioni che a
volte neanche noi
conosciamo perfettamente pur essendo protagonisti e a
volte vittime al
tempo stesso. Inoltre la pelle è la
parte che più ci rappresenta e dà immediatamente una prima
impressione sullo stato della persona (se
è in buona salute, se è sofferente, se è
contento, ecc…).
SALUTE
La pelle è quella parte
di noi che più facilmente trasmette l’avanzamento d’età; l’invecchiamento è ineluttabile. Ecco che occuparsi
dello stato di salute e
dei cambiamenti che si
registrano sulla pelle e
da considerarsi aspetto
molto importante al
fine di evitare che
modifiche eccessive
del corpo nel corso
tempo possano sfuggire alla nostra attenzione. Insomma tra il
lasciarsi abbandonati a
se stessi o al destino e
il ricorrere ad una
medicina o chirurgia
estrema che rallenti o
illusoriamente blocchi le lancette del
tempo, c’è la via di mezzo, ove prendersi cura di se stessi potrebbe essere un
modo di coccolarsi e gratificarsi.
Si potrebbe per esempio incominciare
col tenere la pelle idratata, oltre a bere
de oltre ad essere adeguatamente coperti con vestiario pertinente bisogna
mantenere la pelle ben
idratata; nelle altre stagioni
la pelle va comunque idratata con una crema meno
grassa e a più rapido assorbimento. Nella stagione
calda inoltre la pelle di tutti
andrebbe opportunamente
protetta con crema contro i
raggi solari, in quanto al
loro interno ci sono raggi,
del tipo gamma, molto
dannosi non solo nell’accelerare i processi di invecchiamento, ma anche nell’indurre il DNA a cambiamenti strutturali, preludio
di malattie.
Che la pelle invecchi è inevitabile, di come essa invecchi, molto
dipende da noi: potendo occuparci della
nostra pelle, ritengo doveroso farlo al
fine di evitare precoci cambiamenti sulla
nostra pelle rispetto ad altri organi e tessuti.
L’IMPORTANZA
DI UNA
PELLE LUMINOSA.
1,5 – 2 litri di acqua al giorno, usare
costantemente una crema per mantenere
la pelle morbida e protetta dagli agenti
chimici e fisici. Soprattutto le parti esposte necessitano di essere maggiormente
protette: d’inverno e nelle stagioni fred-
VIAGGI
UN’INSOLITA DANIMARCA IN CUCINA
RISTORANTI SUL BORDO DI UN CANALE
ÅRHUS: SI INCOMINCIA A MANGIARE
ALLE ORE 17 E SI CONTINUA FINO A
NOTTE FONDA.
AD
Tradizione che si fonde con l’innovazione
e importanti riferimenti alle radici della cucina scandinava
per utilizzare i prodotti freschi della regione nordica
di Luca Barbiero
R
avanelli, porri, patate, uova, pane
di segale. Anche se accompagnati da uno Chardonnay australiano
non sembrano certo il massimo per il
palato di un turista che intraprenda un
viaggio gastronomico in Danimarca. La
proposta culinaria assumerà però tutt’altro aspetto se aggiungeremo che si tratta
di una ricetta esclusiva proposta dai mitici fratelli danesi Jesper e Michael Koch
nel loro ristorante di Århus. Oggi, infatti, in Danimarca, la tradizione si mescola con l’innovazione, e sono sempre più
importanti i riferimenti alle radici della
cucina scandinava per utilizzare i prodotti freschi della regione nordica. Tanti
35
chef famosi hanno cominciato a rivolgere lo sguardo indietro, alle radici nordiche, recuperando cibi e antichi prodotti
dimenticati, per creare una nuova ed
emozionante cucina.
Ingredienti principi di questa rivoluzione sono crostacei, ostriche, primizie dell’orto (erbette, cavolfiori, patate
VIAGGI
VILLAGGIO
RICOSTRUITO AD ÅRHUS CON CASE D’EPOCA PROVENIENTI DA ALCUNE LOCALITÀ DANESI.
novelle), funghi, frutti di bosco, prodotti freschi di latteria, carni scelte, di
pascolo o selvaggina. Una nuova generazione di ottimi chef ha conquistato le
cucine dei ristoranti danesi, ispirati dalla
cucina fusion e dalle antiche ricette nordiche.
C’è da sottolineare che la cucina fusion
è arrivata in Danimarca già una ventina
d’anni fa, quando Paesi molto diversi,
dalla Svezia allo Sri Lanka, si sono
incontrati fra le pentole, creando un mix
di pietanze eleganti ed esotiche. Citronella, radici commestibili, miele, chili,
cannella, sogliole e alghe si sono riuniti,
e le salse tradizionali hanno lasciato il
posto a raffinate striature di sughi e
spume. E oggi la cucina fusion va ancora per la maggiore, sebbene gli accostamenti non siano più troppo azzardati.
Con piatti elaborati e ricercati com è il
caso del Resturant Koch & Koch, dove
gli chef e proprietari sono due fratelli,
famosi e celebrati in tutto il Paese per la
loro cucina, che utilizza sempre solo
prodotti freschi selezionati e che mescola la tradizion con le tecniche più nuove.
È Copenaghen che comunque si conferma ancora come città gourmet, seconda
in Europa solo a Parigi.
Sono dieci i ristoranti premiati da una
stella Michelin nella capitale danese
nelle nuova guida 2006 del Bibendum,
uscita a marzo. Altra rising star nella
lista dei locali segnalati è il «MR», ristorante gourmet che combina come e più
di altri gli ingredienti con creatività e
raffinatezza. Si tratta infatti di uno degli
indirizzi più interessanti del momento
per quanto riguarda la cucina fusion.
Qui si può gustare, ad esempio, un antipasto delizioso con un tocco esotico,
fatto di aringhe, agrumi, banana e pistacchio.
36
UN
TIPICO CAMPANILE
DELLA CITTADINA DANESE.
ACI
NEWS
LA STORIA DELLA MUCCA CAROLINA
La cucina di Karoline
(Karolines Køkken)
Karoline è il nome della simpatica
mucca disegnata nel 1958 da Grete Rich
per essere il marchio dell’industria lattiera danese. La prima versione era una
piccola mucca di stoffa, realizzata con
quadretti bianchi e rossi delle tipiche
tende da cucina. Più tardi fu realizzata a
grandezza naturale con un nastro che
raccontava cosa una mucca poteva fare.
Il nastro si chiamava «Fabrikken Karoline», di qui il nome.
La definitiva Mucca Karoline (Ko Karoline) fu presentata nei Giardini di Tivoli
a Copenaghen nel 1958. Karoline aveva
la grandezza di una vera mucca, a quadretti bianchi e rossi e con una margheIL RINOMATO RISTORANTE
rita bianca in bocca. L’allora primo miniDEI FRATELLI KOCH.
stro H-C. Hansen la portò sul palcoscenico gridando: «Vieni, Karoline», e que- durle, ad esempio in inglese, calcolare i all’anno che viene destinato agli oltre 50
sta fu indicata come la data di nascita di principi nutritivi di ogni ricetta, fotogra- impianti per la preparazione di latte freKaroline. Un marchio che verrà poi uti- fare, riprendere e pubblicizzare le ricet- sco, yogurt, formaggi, burro, ed altri prolizzato per i famosi libri di cucina e per te.
dotti lattiero caseari. Una multinazionabrochure, portachiavi, calendari, penne a Arla Foods è una grande cooperativa le presente in oltre 20 paesi nel mondo,
sfera, cartoline natalizie, imballaggi.
scandinava, leader nel campo lattiero- con oltre 18mila persone che lavorano
Dal 1972 al 2001
caseario con oltre per offrire una gamma di prodotti in consono uscite 8 ediASPARAGI CON MAIONESE CALDA
14000 soci allevato- tinua evoluzione. Presente da molti anni
zioni dei famosi
E SPUMA D’ARANCIA 4 PERSONE
ri che forniscono più in Italia, offre un vasto assortimento fra
libri di cucina,
di 7 milioni di ton- cui il Dana blu erborinato e il burro Lur8 ASPARAGI BIANCHI GRANDI
ognuno stampato in
nellate di latte pak dolce e salato.
CUOCERE AL VAPORE
2,6 milioni di copie. JULIENNE DI ASPARAGI CRUDI
Proprio questi libri SPOLVERATA DI NOCCIOLINE TOSTATE
sono diventati il 100 GR ZUCCHERO PER IL CARAMELLO
simbolo di un 50 GR NOCCIOLINE TOSTATE
nuovo modo di SCIOGLIERE IL BURRO,
cucinare, fresco, MESCOLARE CON NOCCIOLINE TRITATE
innovativo, sempli- E RAFFREDDARE
ce e divertente; SPUMA D’ARANCIA
hanno insegnato ai 1/2 LITRO SUCCO D’ARANCIA
danesi una nuova 1,5 GR. PROTEINA DI SOIA
gastronomia che MAIONESE
utilizza i prodotti 7 GR. SENAPE
freschi di latteria di 7 GR. ACETO (CABERNET SAUVIGNON)
cui la Danimarca e 200 GR BURRO
150 GR ALBUMI
molto ricca.
60 GR TUORLI
La Cucina di Karo4 UOVA SODE (MORBIDE)
line è oggi parte di CIRCA 3 GR SALE
ARLA Foods Inter- 50 GR OLIO D’OLIVA
national e si occupa FRULLA CON IL BLENDER E PASSARE,
di sviluppare e RIEMPIRE IN UNA BOTTIGLIA «SIFFON»
testare nuove ricet- E RISCALDARE.
ALCUNI PRODOTTI DELLA AZIENDA DI LATTICINI “MUCCA CAROLINA”.
te, redigerle e tra-
37
VIAGGI
La notte di Sankt Hans
estate ma che consente di sperimentare
si festeggia il 23 giugno
la vera essenza danese, ed è anche una
Sankt Hans
buona scusa per una
Aften
si
festa sulla spiagCAPRIOLO CON BARBABIETOLA
festeggia il
gia! Questa festa
E SALSA DI VINO ROSSO 4 PERSONE
23 giugno, la
aveva come signi600 GR CAPRIOLO RIPULITO (SCHIENA)
notte preceficato simbolico
400 GR. BARBABIETOLA
dente al giorquello di allungare
200 GR. DI BARBABIETOLA
no di San PER IL SUCCO DI BARBABIETOLA
l’estate e allontanaG i o v a n n i 1/2 LITRO DI FONDO DI SELVAGGINA
re l’inverno.
Battista, 24 12 CHICCHI D’UVA
Numerose superstigiugno, ed è 1 DL. VINO ROSSO
zioni caratterizzaprobabilmen- 50 GR BURRO
vano nelle epoche
te la più FUNGHI SELVATICI
passate il giorno
amata delle SOBBOLLIRE IL VINO FINO A RIDURLO DELLA METÀ, più lungo dell’anfeste danesi. AGGIUNGERE IL FONDO DI SELVAGGINA
no; le persone
Come vuole E RIDURRE ANCORA.
avrebbero dovuto
la tradizione, INCORPORARE CON IL BURRO E INSAPORIRE.
raccogliere erbe
l o s c o r s o SPREMERE 200 GR. DI BARBABIETOLA
medicinali, visitare
sanno i dane- E TAGLIARE IL RESTO A PEZZETTI.
una delle 618 sorsi hanno cele- CUOCERE I PEZZI DI BARBABIETOLA
genti «benedette»,
brato la ricor- BARBABIETOLA NEL SUCCO.
le cui acque erano
SOFFRIGGERE I FUNGHI CON UN PO’ DI OLIO.
renza, accenritenute curative, o
AFFETTARE I CHICCHI D’UVA PER LA DECORAZIONE.
dendo falò,
addobbare i capi di
COLORARE DA AMBO I LATI IL CAPRIOLO
c a n t a n d o IN PADELLA E POI METTERE IN FORNO 12 MINUTI.
bestiame con foglie
canzoni, brin- LASCIAR RIPOSARE SOTTO CARTA D’ALLUMINIO
e ramoscelli, per
dando, fieri
proteggerli dagli
PER 10 MINUTI.
di appartenespiriti maligni e per
re a questo
renderli più forti nel
popolo. E hanno messo al rogo una stre- lavoro dei campi per il resto dell’anno.
ga...Una festa che è una pazzia di mezza Si accendevano fuochi con una fiamma
speciale; i falò ardevano per scacciare le
streghe e per allontanare le malattie, e si
credeva che il terreno circostante, illuminato dai bagliori del fuoco, sarebbe stato
più fertile nell’anno successivo.
In qualche città si usava far gareggiare le
mucche, e la ghirlanda del vincitore
veniva assegnata alla mucca che si piazzava al centro del campo, non a quella
che vinceva la gara! Il padrone della
mucca vincitrice avrebbe dovuto appendere la ghirlanda al tetto della sua casa
per proteggerla da eventuali assalti di
streghe.
Nel nord della Selandia, la responsabilità delle gravidanze successive al giorno
dei festeggiamenti era attribuita al verme
di Sankt Hans, mentre in tutta la Danimarca si credeva di poter predire il nome
del proprio futuro innamorato, in questa
magica notte, semplicemente scrivendo
il nome della persona amata su di un
foglietto, insieme ad altri due nomi e ad
un foglietto bianco e riponendo tutto
sotto il cuscino; il foglietto che si estraeva la mattina seguente indicava il nome
del futuro compagno. Inutile a dirsi, il
foglietto bianco non era di buon auspicio!
Dopo la Riforma danese del 1536, molte
di queste superstizioni sono diminuite,
ACI
NEWS
lasciando però la tradizione di riunirsi
allegramente intorno ad un fuoco a
festeggiare la nascita di San Giovanni
Battista.
Successivamente, nei primi anni del ventesimo secolo, i danesi hanno adottato da
un gruppo di immigrati tedeschi residenti a Kalundborg, la tradizione tedesca di
bruciare l’effigie di una strega nei falò,
sebbene questa recente usanza abbia una
corrispondenza con le antiche tradizioni
medievali, quando le streghe venivano
messe realmente al rogo.
La Danimarca è un paese che va fiero del
rispetto delle tradizioni, e Sankt Hans
rappresenta sia il legame con la tradizione che l’unità del popolo danese. In questa giornata speciale, tutti sono benvenuti a festeggiare con i danesi, in una piacevole atmosfera di tranquillità e accoglienza.
LE CITTÀ
Copenaghen
È una città dove non ci si annoia, una
capitale dove si respira un’atmosfera
diversa da tutte le altre città europee, un
mix di tradizione, eleganza, modernità e
spontaneità. Tutte le principali attrazioni
sono facilmente raggiungibili a piedi, ma
è emozionante “sentirsi danesi” girovagando per le vie con una delle tante biciclette a disposizione per i turisti. Da visitare le residenze reali, essendo Copenaghen la capitale della più antica monarchia del mondo. Attuale residenza reale
IL
DROGHIERE NEL SUO NEGOZIETTO D’EPOCA.
ANCORA
SUL BORDO DI
UN CANALE DI
è il Palazzo di Amalienborg: il Cambio
della Guardia, ogni giorno alle 12, è
accompagnato dalla banda militare
quando la Regina Margherita risiede nel
palazzo.
Fondamentale è la visita del cuore della
città vecchia, che comprende i quartieri
delimitati da Kongenshave, Ørstends
Parken, Rådhuset (il Municipio) e Christiansborg (sede del Parlamento). In queste vie, per la gran parte pedonali, si
respira la storia ma anche un emblema
della moderna Copenaghen. Qui si concentra una vivace zona commerciale
dove poter fare shopping: il centro è
sicuramente lo
Strøget con i
negozi dei più
rinomati prodotti
danesi; le vie
minori nascondono
anche
numerosi negozi
di antiquariato.
Nei pressi si
trova l’Università con il quartiere latino e la Vor
Frue Kirke, cattedrale
della
città. Merita una
visita anche la
Torre Rotonda,
39
COPENAGHEN.
voluta nel 1642 dal re Cristiano IV come
osservatorio astronomico con un’unica
rampa a spirale. Non si può lasciare
Copenaghen senza aver visitato i Giardini di Tivoli, storico parco di divertimenti, con numerose attrazioni, spettacoli e
ristoranti. Ultima segnalazione curiosa è
il quartiere di Christiania, ex area militare trasformata negli anni ’70 in “città
libera” dagli hippies, che ne volevano
fare un esperimento di una società libera, tuttora autogestita da contestatori ed
emarginati.
A pranzo si può mangiare il classico
“smørrebrød”. Si consuma verso le 12 ed
è costituito da pane integrale imburrato
con sopra pesce, carne, patè, aringhe che
sono il pesce più tradizionale e in danese si chiamano “sild”. Quest’ultime si
consumano marinate, in agrodolce, affumicate, e in molti altri modi.
In Danimarca si cena abitualmente alle
18 e poi si comincia a bere, molto, come
in tutta la Scandinavia, particolarmente
al venerdì e al sabato. Qui vige l’uso,
tutto danese, della «lotteria»: prima di
cena si tira a sorte per chi dovrà restare
assolutamente sobrio e guidare l’auto al
ritorno riportando a casa tutti gli altri(a
meno che non si opti subito per il taxi),
perché la severità delle leggi e dei controlli è tipica di tutti i Paesi del Nord
Europa.
VIAGGI
Århus
seconda città della Danimarca, è la meta ideale per
un week-end. Il suo fascino
risiede soprattutto nella vita
sociale frizzante, nell’atmosfera di un tempo e nella
poca distanza da boschi e
spiagge. Distesa sulla costa
orientale dello Jutland, è un
mix di stile europeo, atmosfera scandinava e humour
locale, da visitare per una
pausa rilassante. Il centro
può essere visitato in tutta
IL TAMBURINO-COMPARSA
tranquillità a piedi. Le stra- NEL VILLAGGIO D’EPOCA.
de sono pittoresche e accolgono cafè, ristoranti ed alcuni tra i più contemporanea AroS merita da solo una
simpatici pub in Europa. I caffè di Vade- visita. Fra le sculture svetta il gigantesco
stedet, dove il fiume attraversa la città, The Boy realizzato da Ron Moeck, nato
hanno un look tipicamente cittadino. Per in Australia da genitori tedeschi; l’utilizchi ama lo shopping, la destinazione zo del silicone e di materiali acrilici stusuggerita è il quartiere latino.
pisce ugualmente anche se non è nulla di
Principale attrazione è il Den Gamle By: nuovo, è un’abilità già padroneggiata per
una città vecchia nella città dove è ripro- film come «The Storyteller» e «Labydotta la Århus medioevale: 75 tra botte- rinth» di Jim Henson.
ghe, case, attività artigianali. Tutto è Le strade di Århus sono pittoresche e
riprodotto per fare un vero e proprio accolgono cafè, ristoranti ed alcuni tra i
tuffo nella storia. Il nuovo museo di arte più simpatici pub in Europa. I caffè di
Vadestedet, dove il fiume
attraversa la città, hanno un
look tipicamente cittadino.
Per chi ama lo shopping, la
destinazione suggerita è il
quartiere latino. Per i bambini c’è il Tivoli Friheden,
uno tra i più conosciuti parchi di divertimento danesi.
Århus è particolarmente
nota per la cultura e per gli
appuntamenti musicali che
hanno luogo nella Musikhus. Famoso è anche il
Festival annuale che quest’anno si tiene dall’1 al 10
settembre. Per chi ama lo
shopping, la destinazione suggerita è il
quartiere latino.
Århus è particolarmente nota per la cultura e per gli appuntamenti musicali che
hanno luogo nella Musikhus. Famoso è
anche il Festival annuale che quest’anno
si terrá dall’1 al 10 settembre.
Il nuovo museo di arte contemporanea
AroS merita da solo una visita.
Per i bambini cè il Tivoli Friheden, uno
tra i più conosciuti parchi di divertimento danesi.
ARTE
TANTO SFARZO A PALAZZO MADAMA
L’edificio riassume duemila anni di storia di Torino
L’interessante mostra “Sulla via di Alessandro” in Asia
di Marina Paglieri
H
a riaperto lo scorso
dicembre, dopo 18 anni di
lavori, Palazzo Madama,
sede del Museo di Arte antica
della città. È una meraviglia, chi
non l’ha ancora visto nella “nuova
veste”, a cantieri ultimati, si
affretti. Dagli scavi romani alla
corte medioevale, dagli spazi
quattrocenteschi degli Acaja agli
appartamenti barocchi delle
Madame reali, fino all’avancorpo
di Filippo Juvarra, l’edificio riassume duemila anni di storia di
Torino. Se poi si aggiungono i tre
piani di collezioni - dai codici
miniati alle sculture romaniche,
dai dipinti di scuole piemontesi
(ma c’è anche il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina)
fino ai tessuti e alle raccolte di
maioliche e porcellane - e una
sosta al Caffè Madama, magari
dopo essere saliti sulla sommità
della torre medievale per godere di un
panorama mozzafiato, si può dire che
la visita sia imperdibile. Lo dimostrano le continue file di persone e le
pazienti code all’ingresso, soprattutto
nei giorni di festa. Ma dal 27 febbraio
ci sarà un motivo in più per trascorrere qualche ora nell’ex residenza preferita di Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours,
mogli di Vittorio Amedeo I e Carlo
Emanuele II.
Nella Sala del Senato, al primo piano
del palazzo, apre (fino al 27 maggio)
“Sulla via di Alessandro in Asia. Da
Seleucia al Gandhara”, mostra dedicata all’incontro tra cultura greca e tradizioni antico-orientali al tempo delle
conquiste di Alessandro Magno. Conquiste che dall’Asia anteriore all’Indo
toccarono vari centri in cui avvenne
una sorta di commistione tra il linguaggio ellenistico e quello mesopotamico, iranico o del subcontinenIN ALTO, IL SALOTTO
GALEOTTI, SOTTO
“BUDDHA E DEVOTI
LAICI” DEL MUSEO DI
ARTE ORIENTALE DI
TORINO.
41
ARTE
ANFORA INVETRIATA
PARTICA, DEL BRITISH
MUSEUM DI LONDRA.
te indiano. La mostra, promossa dalla
Fondazione Torino Musei, prende il via
da Seleucia al Tigri, centro di irradiazione di una cultura ellenistica asiatica,
autentico crocevia tra Oriente e Occidente, per approdare al Gandhara, regione in cui le raffigurazioni del Buddha
sembrano avvicinarsi talvolta alle figure
apollinee greche. Lungo il percorso,
materiali da Seleucia per lo più inediti
(terrecotte, ceramiche, monete, oggetti
in metallo o vetro), recentemente acquisiti dal torinese Museo di Arte Antica, e
opere d’arte e artigianato dall’Oriente
seleuco-partico provenienti da musei
internazionali come il Louvre, il British
Museum, il Metropolitan di New York.
Ci saranno inoltre i rilievi in scisto rinvenuti nella regione del Gandhara e conservati nel Mao, il Museo d’Arte Orientale di Torino di prossima apertura (da
martedì a venerdì e domenica 10-18,
sabato 10-20, lunedì chiuso, info
011.443.35.01).
PUGILE
RATTO D’EUROPA,
ANCH’ESSO DEL BRITISH MUSEUM.
42
DEL
II
SECOLO A.C.
ACI
NEWS
FONDAZIONE ACCORSI
NUOVE PROPOSTE ANCHE IN LIGURIA
Con tappe nel Cuneese, nel Vercellese e nelle dimore del Fai
a Varese, si arriva anche al genovese Palazzo Spinola
di Marina Paglieri
D
a Palazzo Chiablese a Torino al
genovese Palazzo Spinola, con
tappe nel Cuneese e
Vercellese e nelle
dimore del Fai a
Varese. Allargano i loro confini i percorsi
artistici della
Fondazione
Accorsi,
uscendo dopo
tre edizioni per
la prima volta dal
Piemonte. Sono 9
gli itinerari compresi fino alla fine dell’anno nell’iniziativa “Elisir. Gocce
d’arte in Italia”. Vere
e proprie escursioni, per
ricostruire il gusto per l’ar-
SOPRA,
te tra Sei e Ottocento e la vita nelle residenze nobiliari del tempo. Tra
arredi e dipinti, porcellane e
argenti, spesso sullo sfondo di scenografici giardini.
Si parte il 23 e 24
febbraio da Palazzo
Chiablese, sede della
Direzione dei Beni
culturali piemontesi, per visitare
spazi normalmente
non
aperti al pubblico, con i
paesaggi e le
nature morte
dei pittori di
corte alle pareti.
L’8 e il 17 marzo la
meta è il Museo Bor-
DA SINISTRA E IN SENSO ORARIO, UNA PREZIOSA SCATOLA PORTAPROFUMI, UN SALONE DI
E IL SONTUOSO GIARDINO DI
VILLA
DELLA
PORTA BOZZOLO. NELLA
VILLA PANZA,
UNA COPPIA DI VASI ANTICHI DA FARMACIA
PAGINA SEGUENTE, LA RAFFINATA MINIATURA DI UN CAMMEO.
43
ARTE
gogna di Vercelli, già abitazione del collezionista Antonio Borgogna. Ci si sposta nel Cuneese, dove il 4 e 14 aprile
sono di scena i palazzi Muratori Cravetta e Taffini d’Acceglio di Savigliano,
mentre il 3 e l’11 maggio apre eccezionalmente i battenti
a Racconigi Villa
MARZO 2007
Berroni,
fastoso
LA CASA SI TRASFORMA IN MUSEO
esempio di residenza suburbana pieIL MUSEO BORGOGNA A VERCELLI
montese del ’700. Il
E IL MUSEO ACCORSI A TORINO
6 e 16 giugno sono
in collaborazione con Fondazione Museo Francesco Borgogna
A cura di: Museo Accorsi – Francesco Ferraris presidente di scena i due gioMuseo Borgogna; Cinzia Lacchia e Alessia Schiavi, conserva- ielli del Fai nei
dintorni di
tori Museo Borgogna
Va r e s e :
Quando: giovedì 8 marzo 2007, ore 14.00;
Villa Della
sabato 17 marzo 2007, ore 14.00
Porta BozPartenza: Museo Accorsi, via Po 55 (TO).
zolo, nobiPartenza per il Museo Borgogna con bus privato
le dimora
e rientro in via Po 55
di rappreDurata: 5 ore
sentanza con
Costo: Euro 19,20 cad. per gruppi max 50 persone,
giardino
comprensivo di ingresso e visita guidata presso le due
all’italiana
a
istituzioni, biglietto bus andata/ritorno
Casalzuigno,
e
la
Accessibile ai disabili
Villa
e
Collezione
Per informazioni: tel 011.8129116, da martedì
di arte contemporaa domenica, ore 10.00-19.00
nea donata nel ’96
LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA.
all’associazione da
Giuseppe Panza di Biumo. Dopo la
pausa estiva, il 12 e 22 settembre è in
programma un’escursione al Castello di
Santena, sede della Fondazione Camillo Cavour, il
3 e 20 ottobre si visitano
a Genova il Museo di
Palazzo Reale e la Galleria Nazionale di
Palazzo Spinola.
Si
conclude
con percorsi
torinesi, tra
Palazzo
Madama e
le sue collezioni di
maioliche e
porcellane
(9,16 e 21
novembre) e
l’Appartamento
di Madama Felicita a
Palazzo Reale (4, 6 e 11
dicembre). Informazioni e prenotazioni,
tel 011.8129116 (ingresso al Museo
Accorsi ridotto per i soci ACI).
LIBRI
UNA “SORELLA” INQUIETANTE
Camilleri, i clienti della pensione Eva e la guerra che semina terrore
a cura di Angelo Caroli
S
ubito inquietante ed enigmatico, musica di Chopin. Si dipana in contem- Marai dispiega persino un quartetto
Sandor Marai viene riproposto poranea una matassa grazie a tre perso- solerte di donne con abito monacale e
dalla casa editrice Adelphi con “La ne: “Z”, la signora “E”, tanto bella quan- soggolo che si industriano attorno alla
sorella”. Una storia complessa e intrica- to algida e il marito. Ma il destino, le cui disperazione di “Z”. Infine il colpo di
ta che talvolta ribadisce persino i passag- trame agevolano le intenzioni letterarie teatro. Una donna, forse è una delle
gi tormentati di “Le braci”, il suo capo- di Marai, colpisce in modo proditorio. suore, lo invoca con una frase non faci“Z” si ammala, il morbo è misterioso le da capire fino in fondo. “Non voglio
lavoro.
E subito allestisce un’ambientazione sin- almeno quanto la sua vita interiore. La che lei muoia”, è l’appello disperato.
degenza in clinica è lunga e Invano “Z” tenta di capire a chi appartiegolare. Un ritiro
dolente, come le cure con ne l’implorazione altrettanto disperata.
montanaro,
un
antidolorifici e sedativi Una straordinaria forza descrittiva dà
incontro durante
oppiacei che attenuano luce ad una storia in cui la vita e la morte
giorni fissati dalla
senza rallentare il corso sono a contatto costante e fanno da sparmemoria come un
verso la morte.
costante esame di
tiacque alla malattia.
buone maniere. È
la vigilia di Natale
e in un albergo si
l timbro docile, maturo La casa di tolleranza è gestita dall’amatrovano e ritrovama non decadente che bile Flora, che accoglie clienti e ogni 15
no amici cacciatoCamilleri usa ne “La giorni rinnova il turno con fanciulle ineri.
pensione Eva” mi ricorda dite ma brave professioniste. Brave e
Una coppia che
le pagine tenere di “Memo- umane visto che danno conforto a soldavive un amore
ria delle mie puttane tristi” ti mutilati dalle bombe. Transitano
clandestino viene
di Gabriel Garcia Marquez. Wanda, Iris, la tedesca, “la lupa”, Aida,
scoperta con epiNello scritCarmen, Siria e Tatialogo tragico: lui è
tore siciliana, che ha perfino
morto, lei è agono i ricordi
tempo per tenere collenizzante. Il suiciforse
risalgamenti con i partigiaLA SORELLA
dio è l’arma fatale,
gono alla
ni. Flora è un’ex inseD I S ÀNDOR M ARAI
A DELPHI
lo suggerisce il
propria,
gnante di greco e offre
PAGINE 228 EURO 16,50
ritrovamento di
seppur non
lo spunto allo scrittore
piccole fiale vuote, una siringa e due let- confessata, pre-adolesiciliano per lanciare
tere con destinatari precisi. È un incipit scenza. I personaggi e i
nella storia, oltre a
che confonde, abbruna e subito nebuliz- luoghi si mescolano in
meteore visionarie (un
za l’atmosfera. Poi viene colmata dalla modo armonioso e incalmonaco addirittura),
figura di un celeberrimo pianista, signor zante. La Sicilia, Vigàta
passaggi
culturali
“Z”, che si allontana dalla musica per nella fattispecie, rivive
(Ariosto, Pindaro) che
una menomazione non solo ad una attraverso uno scenario
arricchiscono i ragazzi
mano. L’iter tracciato dallo scrittore d’inizio anni ’40 quando
tra lo stupore di Gioungherese è mai rettilineo, si fa via via la guerra semina morte e
vanna, professoressa al
LA PENSIONE EVA
sempre più sinuoso.
terrore. Camilleri dà vita
liceo di Montelusa. È la
DI ANDREA CAMILLERI
MONDADORI
La guerra semina frattanto croci ovun- a quel passato specifico
sintesi della vita nella
PAGINE 189 EURO 11,20
que, la Polonia è invasa dai tedeschi. Un per il tramite di tre ragaz“pensione” e nel paese,
gruppo di autorità fiorentine si appella a zi, Nenè, Ciccio Bajo e Jacolino, e gra- tra amarezze, tenerezze fitte e gioie fug“Z” per un concerto speciale nel capo- zie alla loro esplosiva curiosità per il gitive. E amore, il sentimento universale
luogo toscano. L’artista accetta e si mette sesso acuita dalla scoperta della pensio- che va ben al di là di ogni evento. E
in viaggio. Ovviamente suonerà, questo ne “Eva”. È però una vedova, Bianca, a intanto è già l’ora dello sbarco tra Gela
il progetto. Ed offrirà naturalmente fare da nave scuola a Nenè.
e Licata. E della libertà.
I
45
ACI
NEWS
“BOLLO SICURO” IN ESCLUSIVA PER I SOCI
Per evitare code e fastidi burocratici
L
a recente scadenza di gennaio e le
novità legate al ricalcolo dell’importo dovuto (in base all’appartenenza dell’autovettura alle varie categorie Euro 0, Euro 1, Euro 2, ecc…) hanno
riportato all’attenzione degli automobilisti i problemi connessi al pagamento
della tassa di proprietà dei veicoli (il
cosiddetto “bollo”).
Per molti cittadini si tratta di un adempimento gravoso, che può costringere a
lunghe code e disagi, specie se si attendono gli ultimi giorni utili per il versamento. Le cose vanno ancor peggio per
coloro che, dimenticato il termine di
pagamento, vi provvedono dopo la scadenza e si vedono così maggiorare l’importo della tassa con interessi di mora e
sanzioni.
Grazie al servizio “Bollo sicuro”, riservato in esclusiva ai Soci dell’Automobile Club Torino, oggi è possibile evitare
questi problemi.
Infatti, aderendo a tale iniziativa, i Soci
autorizzano l’ACI ad effettuare il pagamento della tassa per loro conto,
mediante addebito dell’importo (comprensivo dei diritti di esazione, attualmente pari a Euro 1,55), direttamente sul
conto corrente bancario o postale da loro
indicato. La ricevuta dell’avvenuto
pagamento verrà poi spedita a domicilio,
a cura dell’ACI.
Per aderire al servizio, i Soci devono sottoscrivere un apposito contratto, presentando agli sportelli dell’AC Torino il
libretto di circolazione della vettura per
la quale desiderano attivare il pagamento automatico: gli addetti verificheranno
l’esattezza di scadenze ed importi, inserendoli a terminale, ed i Soci avranno la
garanzia della puntale e corretta effettuazione del versamento, proprio come
accade nel caso della domiciliazione
bancaria delle bollette di luce, gas o telefono.
L’ACI, ferma restando la validità dei
documenti e la correttezza dei dati forniti dai Soci ed inseriti nel contratto da loro
sottoscritto, si farà carico di fronteggiare eventuali contestazioni che gli Enti
percettori delle somme di cui si tratta
47
dovessero avanzare nei confronti dei
Soci.
Trattandosi di un servizio riservato ai
Soci ACI, il venir meno di tale qualità
farà immediatamente perdere al contraente la disponibilità del servizio: proprio
per evitare tale rischio, aderendo a
“Bollo Sicuro”, il Socio sottoscrive
anche l’autorizzazione al rinnovo automatico della propria tessera ACI (sempre
tramite prelievo dal proprio conto corrente, alla normale scadenza, della tariffa associativa pro tempore in vigore).
Ciascun socio può “appoggiare” alla
propria tessera ed al proprio conto corrente bancario il pagamento di un numero massimo di tre “bolli”. Il servizio è
gratuito nel caso in cui riguardi una sola
autovettura. Nel caso in cui il Socio decida di estenderlo ad una seconda auto, il
costo sarà di Euro 4,50. Per tre autovetture, invece, il costo complessivo sarà di
Euro 6,00. Non sarà possibile legare più
di tre “bolli” alla propria tessera associativa.
È importante ricordare che:
– la domiciliazione diventa efficace a
partire dalla prima successiva scadenza
utile del bollo e della tessera, a condizione che la stipula del contratto avvenga almeno 45 giorni prima delle stesse.
In caso contrario, essa diverrà operativa
dalla scadenza successiva, mentre per
quella più imminente il Socio dovrà
provvedere al consueto pagamento a
sportello (della tessera e/o del bollo);
– nel caso in cui l’auto fosse venduta o
rottamata o il Socio variasse le sue coordinate bancarie o comunque desiderasse recedere dal contratto, egli dovrà
informare l’Ufficio dell’AC Torino
presso il quale aveva stipulato il contratto almeno 60 giorni prima della successiva scadenza di pagamento.
In caso contrario, l’Automobile Club
non potrà rispondere del mancato o
impreciso pagamento eventualmente
effettuato.
TUTTO ACI
UN NUOVO SERVIZIO PER I SOCI
“TUTELA LEGALE”
ACI Sistema, Gold e Azienda estese a Bulgaria e Romania
D
opo le tante innovazioni del
2006 (il lancio delle tessere
“ACI Nautica”, “ACI Vintage” e
“ACI Super Vintage”, l’ampliamento
della gamma di moduli associativi riservati alle aziende ed il potenziamento di
tanti servizi, nazionali e locali) anche
il 2007 si apre con
interessanti novità
per i Soci.
Infatti, l’Automobile Club d’Italia,
costantemente
impegnato nella
ricerca
delle
migliori soluzioni
alle più diverse
esigenze di mobilità dei suoi Soci, ha
creato un nuovo
servizio, riservato
ai titolari di tutte le
tipologie di tessera
intestate a persone
fisiche, a partire
dalle formule più
diffuse, la “ACI
Sistema” e la “ACI
Gold”.
Si tratta di “Tutela
legale”, un nuovo
pacchetto di assistenze pensato per
tutelare i diritti dei
Soci ACI coinvolti
in alcune vicende della circolazione stradale.
Le garanzie offerte riguardano l’assistenza giudiziale che si rende necessaria:
in caso di procedimenti penali dovuti a
delitti colposi o contravvenzioni; in caso
di ricorso contro il provvedimento che
ha privato il Socio della patente di guida
a seguito di un evento della circolazione
stradale, che ha provocato la morte o la
lesione di persone; in caso di istanza per
ottenere il dissequestro del veicolo coinvolto in incidente stradale; in caso di
decurtazione di punti dalla patente.
In base a quanto previsto dal Regolamento dei Servizi, il Socio può richiedere il rimborso di alcune delle spese sostenute, entro limiti massimi indicati.
Sono previste alcune cause di esclusione
dalla garanzia, ove ricorrano: ad esempio, la guida in stato di ebbrezza o sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti o psico-
48
trope, la mancata copertura del veicolo
con regolare assicurazione obbligatoria
RCA, il suo utilizzo in difformità da
immatricolazione, ecc.
Entro i termini fissati dal Regolamento,
e secondo le modalità nello stesso indicate, il Socio potrà
presentare
le
opportune richieste
di assistenza e rimborso, corredate da
idonea documentazione giustificativa.
Anche l’ingresso
nell’Unione Europea di Romania e
Bulgaria, avvenuto
il 1° gennaio 2007,
ha avuto positive
conseguenze nei
confronti delle tessere “ACI Sistema”, “ACI Gold” e
“Sistema Azienda”
– moduli VL.
Come noto, infatti,
le prestazioni di
soccorso stradale e
successiva assistenza sono disponibili, per i Soci
titolari di una delle
suddette formule,
in Italia ed in tutti i
Paesi della UE,
ferme restando le particolarità previste
dai rispettivi Regolamenti.
In caso di nuova emissione o di rinnovo
di una delle suddette tessere in data successiva al 1° gennaio 2007, la validità
territoriale delle stesse sarà ampliata
anche ai due nuovi Stati membri dell’Unione Europea.
ACI
NEWS
MODELLO 730 GRATUITO PER I SOCI
Visto il successo, questo importante servizio di consulenza fiscale
viene nuovamente offerto ai Soci per il 2006
Alla luce del gradimento espresso dalle centinaia di Soci che
nel 2006 hanno approfittato del nuovo servizio di consulenza
gratuita loro riservato, anche quest’anno l’Automobile Club
Torino offre ai propri tesserati la possibilità di avvalersi della
competenza e della professionalità del CAAF CIA Srl, società
specializzata nell’erogazione di servizi di consulenza fiscale,
per la compilazione e la presentazione del MOD. 730.
Presso la Sede dell’Automobile Club Torino, in via Giolitti 15,
a Torino, e presso la Delegazione di Chivasso, gli incaricati
della suddetta società saranno gratuitamente a disposizione dei
Soci, su appuntamento, per assisterli nell’evasione delle pratiche di presentazione del Modello 730/2007, relativo ai redditi
2006.
Per concordare l’appuntamento, i Soci dovranno contattare, a
partire dal 15 marzo p.v., da lunedì a venerdì, dalle 9,00 alle
12,30 e dalle 14,00 alle 17,30, i seguenti numeri:
Tel. 011.562.88.92 – 011.561.26.22 (per la Sede di via Giolitti 15, a Torino) Tel. 011.911.30.50 (per la Delegazione di Chivasso, in via Bonaccini 18 bis).
I servizi offerti consisteranno nella raccolta delle dichiarazioni già compilate, nella compilazione delle stesse su richiesta
del Socio, nell’elaborazione dei dati raccolti e nella successiva comunicazione dei risultati contabili della dichiarazione al
sostituto di imposta, nella trasmissione telematica delle dichiarazioni raccolte all’organo competente.
Le stesse prestazioni verranno messe a disposizione anche dei
parenti del Socio. Nel caso in cui costoro richiedano la compilazione del modello, però, verrà loro richiesto un contributo
di Euro 35,00.
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TUTTO ACI
LE TESSERE CREATE APPOSTA PER VOI
Una gamma sempre più ricca, per soddisfare ogni esigenza di mobilità
ACI SISTEMA
La formula associativa base.
In Italia garantisce al Socio la personalità del soccorso stradale su qualunque auto, moto o camper (fino a kg 3.500) si trovi
a viaggiare.
In Italia e nei Paesi della UE, per il veicolo associato si può
richiedere il soccorso stradale anche se il Socio non si trova a
bordo dello stesso. In Italia e nei Paesi della UE, il Socio, se
viaggia a bordo del veicolo associato, può richiedere le assistenze di secondo livello (auto sostituiva, auto a casa, rientro/proseguimento del viaggio, sistemazione in albergo, ecc…).
In Italia e nei Paesi della UE, il Socio ed i suoi familiari ricevono assistenza sanitaria in viaggio.
ACI NAUTICA
La novità lanciata nel 2006.
Pensata per dare sicurezza anche ai diportisti ed ai loro familiari. Sui laghi italiani ed in mare, entro 3 miglia dalla costa,
garantisce ai natanti di lunghezza compresa tra i 2,5 e gli 8
metri “fuori tutto” il recupero in caso di avaria, l’invio di un
tecnico per la riparazione (purché al di fuori del porto di stazionamento), l’invio di pezzi di ricambio, il trasferimento del
natante, informazioni meteo, ecc...
ACI GOLD
La tessera più completa, che arricchisce con ulteriori servizi le
prestazioni della formula “ACI SISTEMA”.
Il Socio beneficia, in Italia ed in tutti i Paesi della UE, della
personalità delle prestazioni di soccorso stradale e di assistenza di secondo livello, su qualunque auto, moto o camper (fino
a 3.500 kg.) Le prestazioni di assistenza sanitaria valgono
anche nella provincia di residenza. Il
Socio gode di ulteriori servizi esclusivi (Authority di
carrozzeria e meccanica in Italia,
assistenza pediatrica e cardiologica in
Italia, ecc…)
ACI AZIENDA
La formula predisposta per soddisfare le esigenze di mobilità
delle aziende.
Offre soluzioni personalizzate e tariffe modulari, che dipendono dal livello di assistenza prescelto e
dalla
consistenza
numerica dei veicoli
della flotta associata.
Motocicli,
auto,
autocarri, rimorchi:
la risposta su misura
per ogni necessità
ACI MOTO CITY
La soluzione per i
piccoli
scooter.
Offre soccorso stradale, traino, riparazione sul posto
(quando possibile) a
motocicli fino a 149
cm3.
50
ACI
NEWS
ACI VINTAGE
La formula pensata per i collezionisti e gli appassionati di auto
storiche. Offre soccorso stradale, trasporto a pagamento, sconti ed agevolazioni, l’abbonamento alla rivista “Ruote classiche”. Permette l’iscrizione di un massimo di 20 veicoli considerati di interesse storico.
ACI SUPERVINTAGE
Ancora più ricca. Alle prestazioni della tessera Vintage, si
aggiungono un trasporto (in territorio italiano, gratuito fino a
100 chilometri di percorrenza) all’anno ed il servizio Medico
Pronto in viaggio.
TUTTE LE PRESTAZIONI ASSOCIATIVE VENGONO RICONOSCIUTE ALLE CONDIZIONI RIPORTATE SUL REGOLAMENTO DEI SERVIZI
Tutti i Soci godono di sconti ed agevolazioni su una vasta gamma
di prodotti e servizi, disponibili negli Uffici e negli impianti ACI
(pratiche automobilistiche, parcheggi, polizze assicurative,
ecc…) o riservati loro dai tanti partner convenzionati (in Italia e
nel mondo): catene alberghiere, auto noleggi, musei, cinema, teatri, impianti sportivi, strutture commerciali, ecc…(l’elenco è
disponibile sui siti Internet www.aci.it, nella sezione dedicata al
programma “Show Your Card!”, e www.acitorino.it).
In particolare, segnaliamo il trattamento privilegiato che la
SARA Assicurazioni offre ai Soci su tutte le tipologie di polizza
e l’esclusivo servizio di domiciliazione su conto corrente della
tassa di proprietà automobilistica (“Bollo Sicuro”), grazie al
quale si elimina il rischio di dimenticare la scadenza del pagamento e di subire i conseguenti aggravi per mora e sanzioni.
NUMERO VERDE PER I SOCI AC TORINO
Automobile Club Torino
Uffici: via Giolitti 15
Tel. 011/57.791; fax 011/57.79.286,
Orario al pubblico: 8.30-13.00
14.00 – 17.00
(dal lunedì al venerdì)
Ufficio sportivo:
lunedì-venerdì 8.30-12.30
Tasse automobilistiche
8,30/13,00 – 14,00/16,00
Noleggio autovetture e parcheggi ACI:
via S. Francesco da Paola 20
Tel. 011/562.35.14
Centro Revisioni Autoveicoli C.R.A.
corso Savona 50 Moncalieri
Tel. 011/68.28.463 - 011/68.28.761
803.116
NUMERO VERDE PER I SOCI
Soccorso stradale – Assistenza medica
Informazioni – Servizi turistici
Assistenza all’abitazione
Sito Internet: www.acitorino.it
e-mail: [email protected]
Soccorso stradale nazionale:
Tel. 803.116 (numero verde)
Soccorso stradale all’estero:
Tel.+39.02.66165116
51
Autoscuola Club - Nautica Club:
via Giolitti 15 Tel. 011/57.79.246
c.so Moncalieri, 215 Tel. 011/66.12.623
Autoscuola Eureka:
c.so Tassoni 57
Tel. 011/74.79.71.
Centro Lavaggio Racconigi:
largo Racconigi 191 - Tel. 011/377995
Autolavaggi Silver:
via Tiziano 42, Torino Tel. 011/6670557
Centro Tecnico:
Revisioni Auto, Bollino Blu,
batterie, pastiglie freno,
olio e filtro olio, check-up
piazzale San Gabriele da Gorizia, 210
Tel. 011/30.40.748
TUTTO ACI
CONVENZIONI A FAVORE DEI SOCI
CULTURA E TEMPO LIBERO
• Palazzo Bricherasio,
via T. Rossi (angolo via Lagrange), Torino – tel. 011/5711811 – www.palazzobricherasio.it. “I Macchiaioli – Il sentimento del vero” (dal 15 febbraio al 6 giugno
2007). Sconto 15% sul biglietto d’ingresso alle mostre, per il Socio e per un
accompagnatore (parcheggio ACI di via
Roma con ingresso davanti al Palazzo:
tariffa di sosta oraria ridotta per i Soci).
• Museo Nazionale del Cinema – Mole
Antonelliana, via Montebello 21, Torino
– tel. 011/8125658 – www.museonazionaledelcinema.org. Sconto 20% ingresso
per Socio e accompagnatore.
• “Sala 3” Multisala Cinema Massimo
via Verdi 18, Torino – tel. 011/8125606.
Sconto 30% biglietto d’ingresso, per
Socio e accompagnatore.
• Teatro Regio di Torino, piazza Castello 215, Torino – tel. 011/88151 - sito
internet www.teatroregio.torino.it. Sconto 10% biglietti degli spettacoli prodotti
dal Teatro (ad eccezione delle recite abbinate ai turni di abbonamento Pomeridiano 1 e 2).
• Museo di Arti Decorative Fondazione
Accorsi, via Po 55, Torino - tel. 011
812.91.16 – www.fondazioneaccorsi.it.
Sconto 15% sul biglietto di ingresso alle
mostre temporanee ed alla collezione
permanente; sconto 20% sul biglietto
cumulativo per entrambe le esposizioni.
• “Family Fun Card” + Guida al
Tempo libero, circuito Viviparchi, tel.
035/362798 – www.viviparchi.it. Sconto
Euro 3,00.
• Teatro Stabile di Torino, tel.
011/5176246,
Numero
Verde
800.235.333 - www.teatrostabiletorino.it.
Sconto Euro 21,00 sugli abbonamenti
della stagione teatrale 2006-2007.
• Balletto Teatro di Torino, via Principessa Clotilde 3, Torino - tel.
011/4730189 – www.ballettoteatroditorino.it. Sconto 20% sul biglietto d’ingresso, per Socio e accompagnatore.
CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI
L’Automobile Club Torino ha stipulato
una nuova convenzione a favore dei propri tesserati. L’accordo concluso con la
“Casa del Teatro Ragazzi e Giovani”
(corso Galileo Ferraris 266 – Torino; tel.
011/19740280 - www.casateatroragazzi.it) offre ai Soci la possibilità di acquistare i biglietti degli spettacoli in cartellone nella stagione 2006/2007 al prezzo
di Euro 7,00, anziché Euro 10,00.
La Casa del Teatro è un nuovo edificio
teatrale della Città di Torino, dedicato
all’infanzia ed alla gioventù. Il suo
obiettivo è quello di condurre il pubblico dei più giovani ad uno scambio di
conoscenze, di curiosità, di aggregazioni, attraverso una miscela originale di
divertimento intelligente, di formazione
espressiva culturale e civile, di educazione ed intrattenimento. Essa si propone di essere luogo d’incontro e di formazione per i cittadini e per i giovani aspiranti artisti di teatro, offrendo occasioni
di sperimentazione e di crescita.
La rassegna 2006/2007 offre una vasta
vetrina di tecniche teatrali: teatro d’attore, di figura, narrazione, teatro-danza,
circo-teatro, teatro in lingua inglese, arti
visive e nuove tecnologie, teatro musicale e di animazione. Dalla fiaba alla
contemporaneità, dalla letteratura alla
storia, gli spettacoli affrontano tematiche in grado di interessare e coinvolgere bambini, adolescenti ed adulti.
ri uomo/donna (occorre esibire anche la
tessera in distribuzione presso gli Uffici
dell’Automobile Club Torino).
• Sestrieres SpA - Comprensorio Via
Lattea, sconto su Skipass giornaliero,
Skipass pluirigiornaliero consecutivo e
COMMERCIO
non consecutivo. Per info: tel. 011/57791;
E SERVIZI
www.acitorino.it; www.vialattea.it.
• AIR Argenti, corso S. Maurizio 15,
• Griffes Diffusion REVEDI, corso Torino – tel 011/8172987. Sconto 10% su
Emilia 8, Torino – tel. 011/2399839. tutti i prodotti in argento, cristallo e grifSconto 10% su abbigliamento e accesso- fes rappresentate.
• Torino Spettacoli - Teatri Erba e Gioiello – tel 011/6615447 – e-mail:
[email protected]. Sconti sui
biglietti, dietro presentazione della tessera ACI in regolare corso di validità.
52
ACI
NEL NOSTRO
NEWS
GIOLITTI 15 È TUTTORA IN FUNZIONE L’INFO-POINT DELLA VIA LATTEA PRESSO
SKI-PASS GIORNALIERI E PLURIGIORNALIERI. NELLA FOTOGRAFIA UNA
VEDUTA DI SESTRIERE DAL TERRAZZO DELLA SCUOLA DI SCI.
SALONE DI VIA
IL QUALE VENGONO DISTRIBUITI GLI
• Libreria Dante Alighieri-Fogola,
piazza Carlo Felice 15, Torino – tel. 011
535897 - www.fogola.com. Sconto 10%
sul prezzo di copertina dei libri di varia
produzione (esclusa scolastica), sconto
20% sui libri pubblicati dalla libreria.
• Car City Club, car-sharing, c.so Cairoli 32, Torino - tel. 011/57641 - www.carcityclub.it. Sconto 10% tariffe orarie (ore
8,00-21,00) e chilometriche (sino a km
180); canone di attivazione ridotto.
• Grimaldi Immobiliare, numero verde
800069420 - www.grimaldi.net. Sconto
30% provvigioni applicate alla parte venditrice. Sconto 15% provvigioni applicate alla parte acquirente. Consulenza e
valutazione gratuita di immobili dei Soci.
• Sintertex Abbigliamento, corso Vittorio Emanuele II 92, Torino – tel.
011/546467. Sconto 16% sui prezzi dei
capi (possibilità di pagamento dilazionato a 3 mesi: in tal caso sconto ridotto al
10%). In periodo di saldi lo sconto non è
cumulabile con le riduzioni esposte, ma
per i Soci è prevista la gratuita degli
interventi di sartoria sui capi acquistati.
• Defendini Recapiti Espressi, via Bava
16, Torino – tel. 011/88191 – fax
011/8819312 – www.defendini.it; negozio Defendini Cartoposta, corso Stati
Uniti 13/d, Torino – tel. 011/5579170.
Sconto 10% sulle tariffe di spedizione
corriere espresso nazionale e per le consegne urbane urgenti Defendini Messengers. Sconto 10% sui prodotti di cartoleria e cartotecnici.
• Linea RD, via Roma 39, Pino Torinese
– tel. 0118119052. Sconto 10% sul prezzo di vendita di capi di abbigliamento ed
accessori (esclusi periodi di saldo e promozione).
• Motorglass, presso le sedi di Torino
(via Reiss Romoli 243/2; corso Ferrucci
87; corso Siracusa 165) e Collegno
(corso Francia 340), sostituendo il parabrezza dell’autovettura associata il Socio
riceverà 4 pneumatici nuovi, adatti alla
vettura (per conoscere l’elenco dei
modelli per i quali è valida l’offerta, visitare il sito www.acitorino.it o telefonare
allo 011/57791). Nel caso in cui l’auto
associata non rientrasse tra quelle incluse nel suddetto elenco, Motorglass regalerà al Socio un buono per una revisione
auto gratuita presso il Centro ACI di via
Filadelfia, a Torino.
SPORT
• Scuola Sci Olimpionica Sestriere, via
Pinerolo 17 – Sestriere – tel. 0122/76116
– www.scuolasciolimpionica.it. Sconto
15% sulle lezioni individuali; 20% sulle
collettive (per il Socio, il coniuge ed i
figli fino a 26 anni di età).
• Golf Club Stupinigi, corso Unione
Sovietica 506/A, Torino – tel.
011/3472640. Sconto 10% sui corsi principianti, sull’ingresso al campo pratica,
sul percorso 18 buche (con handicap e
tessera F.I.G.).
• Golf Club Moncalieri, Reg. Vallere 20,
Moncalieri – tel. 011/6479918 –
www.moncalierigolfclub.com. Sconto
10% sui corsi per “Under 18” e principianti. Sconto 10% su green fee campo
pratica. Nei giorni feriali, sconto 10%
green fee 9/18 buche (tessera Fig).
• Golf Club Grugliasco, Strada Provinciale Gerbido 97, Grugliasco; e-mail:
[email protected]; tel.
011/4081220. Sconto 20% su corsi per
principianti (5 lezioni). Sconto 50%
green fee campo pratica.
ISTRUZIONE
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REVISIONE
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quarto anno dall’immatricolazione, successivament e deve
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tutti i vei coli immatricol at i da almeno un anno ed ha
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NEWS
L’ESPERTO RISPONDE
QUANDO NEVICA
CATENE O ANTINEVE?
M
i reco sovente in montagna nel
periodo invernale e all’ imbocco della strada, per raggiungere la località da me prescelta, c’è il cartello stradale che obbliga la presenza di
catene a bordo. Sono passibile di contravvenzione visto che non le posseggo?
Faccio presente che ho montato sulla
mia autovettura le gomme da neve.
lettera firmata
Il Socio non è passibile di alcuna sanzione amministrativa, nel caso in cui venisse fermato e gli venisse contestata la
mancanza delle catene a bordo, perché
monta le cosiddette “gomme da neve”.
Infatti il Codice della Strada all’art. 192,
comma 3 punto c, prevede che i veicoli
debbano essere provvisti di mezzi antisdrucciolevoli (quando questi sono prescritti), e le ruote da neve lo sono al pari
delle catene anche se la segnaletica stradale riporta solitamente una ruota avvolta da catene. Infatti l’art. 122 del Codice
della Strada al comma n.8 statuisce che
il segnale CATENE PER NEVE
OBBLIGATORIE indica l’obbligo di
circolare, a partire dal punto di impianto
del segnale, con catene da neve o con
pneumatici da neve.
La presenza delle catene è necessaria
unicamente nei casi in cui il conducente
incappi in eventi atmosferici particolari
ed eccezionali quali ad esempio un’abbondante nevicata o una forte e repentina diminuzione della temperatura che
non consentirebbero il prosieguo della
marcia con le sole gomme da neve.
PRECISAZIONE
Per quanto attiene alle modalità di recupero dei punti della patente indebitamente sottratti (vedasi rivista n. 5 novembre
– dicembre 2006), il cui riaccredito deve
essere fatto automaticamente dall’organo che comminò la decurtazione, tale
iter doveva essere espletato entro il 31
AUTOMOBILE CLUB TORINO UFFICIO LEGALE
via Giolitti 15 - 10123 Torino Tel. 011.5779.240
Se avete quesiti da sottoporre, scrivete all’indirizzo sopra riportato oppure recatevi personalmente in sede dalle ore 14,00 alle 16,00 tutti i martedì e giovedì.
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dicembre 2006. Purtroppo tale termine,
come segnalato da un Socio, non è stato
rispettato ed a oggi (gennaio 2007) non
è possibile indicare quando ciò avverrà
in quanto vi sono notevoli difformità
nell’espletamento di tale incombenza tra
le varie Entità preposte. Pare che la Polizia Stradale possa terminare il riaccredito entro la fine di gennaio mentre non è
dato sapere quando tale operazione sarà
terminata dai Carabinieri né dalle Polizie
Municipali; conseguentemente si consiglia di contattare il numero verde istituito non a breve termine, ma tra qualche
mese.
avv. Luigi Chiodi
ACI
NEWS
CALENDARIO
RALLIES
11-feb 1° RONDE MOTTARONE - ISOLE BORROMEE (NO)
25-feb 9° RALLY SPRINT COLLI DEL MONFERRATO E MOSCATO (AT)
18-mar 34° RALLY TEAM ’971 (AL)
25-mar 37° RALLY VALLE D'AOSTA - SAINT VINCENT (AO)
01-apr RALLY SPRINT CASALE MONFERRATO (AL)
15-apr 7° RALLY DI ALBA (CN)
29-apr 33° RALLY COPPA D'ORO (AL)
13-mag 14° RALLY DELLA PIETRA DI BAGNOLO (CN)
27-mag 22° RALLY CITTÀ DI TORINO (TO)
17-giu 43° RALLY VALLI OSSOLANE (VB)
17-giu 2° RONDE SAN GIACOMO DI ROBURENT (CN)
01-lug 6° MOSCATO RONDE (CN)
15-lug 30° RALLY 111 MINUTI - 18° R. DEL RUBINETTO (NO)
29-lug 22° RALLY DELLE VALLI VESIMESI (AT)
19-ago 2° RONDE DEL RISO (VC)
02-set 19°RALLY DEL TARTUFO (AT)
16-set 13° RALLY INT. VALLE VARAITA E VALLI CUNEESI (CN)
30-set 3° RALLY SPRINT DELL'OSSOLA (VB)
07-ott 2° RONDE DEL FREISA E MALVASIA DELL'ALTA LANGA (AL)
28-ott 5° RALLY SPRINT DELLA COLLINA (TO)
11-nov 26° RALLY DI CARMAGNOLA (TO)
02-dic 11° RALLY SPRINT D'INVERNO (AT)
09-dic 3° RONDE DI NATALE (GE)
VELOCITÀ IN SALITA
27-mag 40° SUSA/MONCENISIO (TO)
SLALOM
10-giu 2° SL. CASALBORGONE-ARAMENGO (TO)
15-lug 1° SLALOM DEL SESTRIERE (TO)
02-set 36° GARESSIO/S.BERNARDO (CN)
RALLIES TOUT TERRAIN
09-nov 11° RALLYE TOUT TERRAIN BIELLA (BI)
AUTO STORICHE
24-feb 9° RALLY SPRINT COLLI DEL MONFERRATO (AT)
17-mar 3° RALLY TEAM 971 STORICO (AL)
29-apr 1° COPPA D'ORO HISTORIC (AL)
27-mag RALLY CITTA DI TORINO (TO)
26-mag 40° SUSA-MONCENISIO (CN)
15-lug 111 MINUTI STORICO (NO)
21-lug CESANA-SESTRIERE (TO)
31-ago 19° RALLY DEL TARTUFO (AT)
16-set 13° RALLY VALLE VARAITA E VALLI CUNEES (CN)
01-dic 11° RALLY SPRINT D'INVERNO (AT)
REGOLARITÀ AUTO STORICHE
27-mag 2° COPPA L.P. CLASSIC -REGOLARITÀ A CELLIO (VC)
17-giu 21° VETERANE DEL MONFERRATO (AL)
23-giu 12° SESTRIERE STORICO – TROFEO LANCIA (TO)
COME ERAVAMO...
NASCITA DEL CONCORSO D’ELEGANZA
E
ra il 21 maggio 1923, quando a Torino si organizzò
il primo concorso d’eleganza per automobili. Il
primo della città e il primo in assoluto in Italia. La
manifestazione riscosse un successo inaspettato, tanto che
l’anno seguente, dall’11 al 15 giugno, l’Automobile Club
Torino, insieme a Pro Torino e all’A.I.A., organizzò la
seconda edizione. La competizione si svolse al parco del
Valentino con la presenza di Sua Maestà Vittorio Emanuele III e vide la partecipazione di 45 vetture. Nella categoria A vinse la Bugatti carrozzata Gotteland e Mossotti del
duca Francesco Salviati, nella B la Lancia Trikappa carrozzata da Farina, nella C la Fiat 519 con carrozzeria Farina
dell’ingegner commendator Alcide Bona, nella E l’Isotta
Fraschini con carrozzeria Castagna di Baj Eggeling.
Dopo un interruzione di quattro anni, il 1° novembre del
1928, fu organizzato il terzo Concorso di Eleganza che
contò 160 iscritti. Il concorso ottenne sempre notevoli successi di partecipanti e di spettatori, ma fu interrotto durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale.
L’Automobile Club Torino nel 2006 ha rispolverato questa
particolare manifestazione, riproponendola come concorso
d’eleganza per auto d’epoca italiane. Insieme alla Promauto e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, l’AC Torino farà rivivere
anche quest’anno (il 26 e 27 maggio) il Concorso d’eleganza per automobili, riservato alle vetture d’epoca
costruite in Italia dalle origini fino al 1960.
A conferma della sua validità, la manifestazione può contare quest’anno sul patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.
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montecarlo historique - Automobile Club Torino