Cari parrocchiani, non è facile scrivere qualcosa per ricordare gli amici che ci lasciano perché chiamati da Dio, Padre buono e provvidente, ad entrare prima di noi nella dimensione beata della vita, che Gesù Cristo suo Figlio ci ha donato con la sua morte e risurrezione. Non è facile perché le parole sono nello stesso tempo insufficienti, inadeguate e ridondanti: questo è vero anche per d.Luigino. Perciò ho pensato di raccogliere in questo libretto solo le parole delle preghiere che lo hanno aiutato di più a prepararsi a questo passaggio e le parole delle preghiere che egli stesso ha composto in questi mesi perché anche noi ci preparassimo bene alla sua partenza. Come sfondo per questi testi ho scelto una fotografia che evocasse, meglio delle stesse parole, la vita di d.Luigino. Nel giorno della dedicazione della nostra chiesa parrocchiale di Gesù Divino Lavoratore, il 14 ottobre 1990, d.Luigino è ritratto mentre è proteso per ungere una delle crocette apposte su uno dei pilastri della chiesa. In questo scatto c’è il dinamismo di colui che spende la propria esistenza per amore a Gesù Cristo ed alla Chiesa; per noi una testimonianza di vita cristiana e sacerdotale a cui guardare con gratitudine ed un seme di amore gettato nella nostra comunità, chiamata ancora a crescere e fruttificare. Siamo consapevoli che in questo cammino di fede possiamo contare sempre, nella comunione dei santi, sulla sua amicizia e sulla sua preghiera di intercessione. d.Riccardo Lamba parroco Roma, 21 novembre 2008 PREGHIERE PER AFFIDARSI A DIO Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà, ogni mio avere ed ogni mio possesso. Tu me l’hai dato, a Te, Signore, lo rendo. Tutto è tuo, disponi secondo la tua volontà. Dammi il tuo amore e la tua grazia, perché questo mi basta e non chiedo altro. (S.Ignazio di Loyola) Padre mio, io mi abbandono a Te, fa’ di me ciò che ti piace, qualunque cosa Tu faccia di me, ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, perché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature; non desidero altro, mio Dio. Depongo la mia anima nelle tue mani, Te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo ed è per me un’esigenza d’amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani senza misura, con una confidenza infinita, perché Tu sei il Padre mio. (Charles de Foucauld) Niente ti turbi, nienti ti spaventi, chi ha Dio niente gli manca. Niente ti turbi, nienti ti spaventi, solo Dio basta. (S.Teresa d’Avila) PREGHIERE SCRITTE DA D.LUIGINO PREGHIERA DEI MEDICI Per i suoi medici con stima profonda, gratitudine sincera, vero affetto. Signore Gesù Cristo, unico vero medico delle anime e dei corpi, Ti ringrazio di avermi chiamato a collaborare a questo tuo ministero. Fa’ che io lo svolga con scrupolo, impegno e passione al servizio dei tuoi fratelli. Aiutami a non fallire perché possa contribuire ad allungare il più possibile la vita di questi fratelli e a renderla meno dura. E quando alla fine dovrò arrendermi, ricordami che la mia personale sconfitta è la tua vittoria perché Tu non dai la morte, ma sempre la vita, prima bella ma breve e poi meravigliosa ed eterna. Amen. PREGHIERA DEI PORTANTINI Ai portantini che lo hanno servito con il sorriso, in segno di sincera gratitudine. Signore Gesù Cristo, che mi hai chiamato a svolgere questo umile servizio, fa’ che io lo compia con fedeltà come Maria servì Te. Aiutami a lavorare con il sorriso sulle labbra per dare un po’ di gioia a queste persone sofferenti e meritare così il premio eterno che Tu hai promesso ai tuoi servi vigilanti e fedeli: “li farò mettere a tavola e passerò a servirli”. Amen. PREGHIERA DEGLI INFERMIERI Ai suoi angeli con sincera riconoscenza per la loro pazienza e gentilezza. Signore Gesù Cristo, Ti ringrazio di avermi chiamato a svolgere questa professione per aiutare le persone che vivono il momento difficile della malattia. Fa’ che io sia forte come Michele, che sappia curare come Raffaele, che porti la gioia come Gabriele. Fa’ che come l’Angelo custode io possa far sentire la tua presenza a chi è in difficoltà. Amen. LETTERA AI MALATI DEL REPARTO DI ONCOLOGIA MEDICA DEL POLICLINICO UNIVERSITARIO “A.GEMELLI” (Lettera scritta il 19 ottobre 2008 durante l’ultimo ricovero) Carissimi amici malati, sono don Luigino Pizzo, parroco romano, malato come voi (letto n.26). Non sono passato a trovarvi nelle vostre stanze in questi giorni, perché come vedete non posso più parlare e mi devo far sostituire. Ma io vi penso continuamente e prego per voi! Voglio che lo sappiate. Se siete credenti, spero che lo apprezzerete. In questi giorni ho concelebrato la Messa in camera mia, stando a letto. Ma la domenica, no! La domenica il prete celebra con il popolo, e in questi giorni il mio popolo siete voi. Questa Messa la celebro per voi, senza dimenticare i fedeli della mia parrocchia di S.Ponziano a Montesacro e quelli delle precedenti (Sacri Cuori a piazza Vescovio, S.Maria Consolatrice a Casal Bertone, Gesù Divino Lavoratore in via Oderisi da Gubbio): avete forse visto quanti amici mi vengono a trovare. Ma ora voi siete al primo posto! Se non vi impressionate vorrei lanciarvi una proposta. La gioia più grande che mi ha dato il Signore in questi giorni, vi assicuro, è stata quella di prepararmi a morire. Non è detto che la data sia imminente, ma non è lontana: • Mi sono confessato (perché anche i preti si confessano!) • Ho ricevuto l’unzione degli infermi • Ho chiamato le persone più importanti della mia vita. Ora posso dire, senza presunzione, che sono pronto. Qualsiasi momento va bene. Voglio condividere con voi questa gioia e proporvi di ricevere anche voi l’unzione degli infermi. Intendiamoci: l’unzione non è per morire, è per guarire! Spiritualmente e – perché no? – anche fisicamente. Si viene uniti alla sofferenza di Gesù per ricevere forza e speranza. E vi assicuro che funziona! Certo nel mio caso e forse anche per qualcuno di voi, parliamo di una guarigione di altro tipo, più soprannaturale, che non ci porta solo alla “salute”, ma alla “salvezza”, quella eterna, quella del paradiso per capirci. Perché il paradiso c’è, ve l’assicuro! Gesù non ci ha imbrogliato! Non ci ha detto bugie! È tutto vero! Io l’ho predicato per 30 anni ai miei malati, a quelli che ho preparato a morire e ora mi aspettano, ma ora ho le prove, perché ci sto passando io! Allora per chi vorrà io domani sono a disposizione per amministrare il sacramento dell’unzione degli infermi. Bisogna prepararsi con la confessione. Se volete, potremmo chiamare anche qualche persona, più importante di me, perché avete visto che molte persone mi vogliono bene, molto al di là di quanto merito. Sono passati i Cardinali Ruini, Navarrete e Vallini; l’Arcivescovo di Cagliari Mani e quello di S.Giovanni Rotondo D’Ambrosio (quello di Padre Pio), il Vescovo Ausiliare del Settore Nord di Roma Dieci. Potremmo far venire ancora qualcun altro a me molto caro, che in questo momento non mi direbbe di no. Insomma pensateci! Intanto preghiamo insieme. Dio vi benedica! Don Luigino PER LA SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI (1 NOVEMBRE 2008) Dio onnipotente e misericordioso, noi siamo già santi perché Tu sei Santo e ci hai donato la tua vita divina fin dal giorno del nostro Battesimo. Ma dobbiamo diventare santi, perché l’Amore che hai gettato come un seme nei nostri cuori deve crescere e fruttificare. Facci guardare a questi fratelli che hai posto dinanzi ai nostri occhi come modelli, amici e intercessori. Fa’ che come loro, lottiamo duramente contro i nostri vizi, sperimentando la libertà del cuore, e costruiamo le nostre virtù, scoprendo quali miracoli sai compiere nei nostri cuori. Facci capire che possiamo e dobbiamo diventare santi in qualsiasi condizione di vita, di famiglia, di lavoro. E così un giorno potremo sentirci dire anche noi: “Vieni, servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò potere sul molto. Entra nella gioia del tuo Signore”. Amen.