\e Concerto del Novantesimo 11 giugno 2011
Introduzione
E' un'emozione arrivare a novant'anni di vita ed essere ancora in forma vero?
Capita non a molti purtroppo.
Questa sera però c'è chi compie 90 anni e sta bene: è la Banda Musicale Don Bosco.
Dopo le serate di Giovedì e di venerdì questa sera la Banda ci presenta il suo Concerto.
Un concerto che ha impegnato il gruppo per un anno intero e che sarà diviso in due parti:
la prima parte sarà totalmente dedicata a sottolineare il 150 anniversario dell'unità della
nostra Bella Italia, mentre la seconda sarà una sequenza di brani che nel corso degli ultimi
anni la Banda, attraverso i suoi direttori ci ha proposto.
E allora li vogliamo ricordare tutti i direttori della nostra Banda.
anno 1921
M° Gaido Pietro
Livorno F.is
(non individuata)
M° Clemente Crosso
Casale M.to
(non individuata)
M° Vallino Antonio
Saluggia
intorno aM 937
M° Giovanni Gallo
Saluggia
dal 1965 al 1973
M° Donato Bartolomeo
Saluggia
dal 1973 al 1975
M° Vallino Antonio
Saluggia
dal 1975 al 1985
M° Forneris Giovanni
Candia C.se
dal 1985 al 1991
M° Vallino Sergio
Saluggia
dal 1991 al 2004
M° Momo Enrico
Saluggia
dal 2004 al 2005
M° Negro Enrico
Saluggia
da marzo 2005
M° Mairone Davide
Trino V.se
Ma vogliamo anche ricordare tutti coloro che in questi 90 anni hanno avuto a cuore il
gruppo musicale, i capibanda, le madrine del gruppo, i presidenti, le 163 persone che si
sono alternate nell'organico bandistico, i vari gruppi che hanno sfilato con la Banda: le
majorettes, i tamburini.
E poi una persona speciale: Don Aldo. Andava fiero della Banda "Don Bosco", era nata
come "la banda "dluratori" che lui ha sempre cercato di fare crescere con il suo operare da
guida della Comunità. Oggi non è più con noi, ma il suo ricordo, il suo sorriso, i suoi modi
di fare sono vivi e presenti in ogni persona che lo ha conosciuto.
Per fare memoria e dare il giusto riconoscimento a tutte queste persone abbiamo allestito
una piccola mostra in Sala Banda che vi invitiamo a visitare in questi giorni. Troverete un
po' della nostra storia che stiamo riportando anche su un "diario", che troverete in visione
insieme a vecchie fotografie e divise.
Questo diario può essere completato, aggiornato, migliorato con il contributo e con l'aiuto
di tutti, di chi ha il desiderio di non perdere per strada la storia di un sodalizio che dura
ininterrottamente da 90 anni.
Forse potrà diventare un libro quando racconterà la storia di un gruppo che è passato; ma
oggi la Banda musicale Don Bosco di Saluggia è viva e pulsa di musica. Per questo
desideriamo che questo lavoro resti un "diario di bordo" da aggiornare quotidianamente.
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E' l'impegno che noi tutti ci vogliamo prendere perché non passi invano la storia di un
gruppo che più di 160 saluggesi, in novantanni, hanno contribuito a far nascere, crescere
e resistere ai momenti difficili, per portare allegria al suo passaggio, per le strade di
Saluggia e dei posti dove abbiamo potuto portare la tradizione bandistica. Grazie a tutti
per il contributo di ricordi, di immagini, di sentimenti, che vorrete portare per migliorare
questo lavoro.
INTERVENTO DEL SINDACO
Ringraziamento anche a Don Enrico
...si parte!
Inno di Mameli (di Michele Novaro)
La Banda inizia con un brano che non ha bisogno di presentazione ma che ci dispone
nella condizione giusta per sentirci fieri di essere Italiani. L'Inno di Mameli.
Dobbiamo alla città di Genova II Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di
Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo
Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli
Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro
l'Austria. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto
dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni
successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio
al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra
Patria, ponendolo accanto a God Save thè Queen e alla Marsigliese. Fu quasi naturale,
dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica
Italiana.
Marcia dall'Opera Emani (di Giuseppe Verdi - arr. Vessella)
(durata 4' 52")
Emani è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave,
tratta dal dramma di Victor Hugo Hernani.
Giuseppe Verdi è il musicista che più rappresenta il risorgimento italiano. La prima
rappresentazione dell'Emani si svolse al Teatro La Fenice di Venezia l'11 febbraio 1844, e
fu un successo. L'azione si svolge in Spagna e ad Aquisgrana nel 1519.
La Forza del Destino (di Giuseppe Verdi - trascr. Giovanni Dall'Ara)
(durata 9' 10")
Melodramma in quattro atti, scritto da Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave
tratto da Don Alvàro o la Fuerza del Sino di A. Saavedrà, duca di Rivas.
E' il 1861, l'unità nazionale è fatta da un anno e Verdi riceve un lusinghiero ma
impegnativo invito: Camillo Benso Conte di Cavour lo contatta pregandolo di accettare la
candidatura per le elezioni alla Camera dei Deputati. Pochi mesi dopo arriva al Maestro
un'altra importante comunicazione: il Teatro Imperiale di San Pietroburgo è intenzionato a
commissionargli un'opera. Dalla città russa viene anche proposto il soggetto di partenza,
che cade su Victor Hugo e il suo Ruy Blas che viene poco dopo scartato per problemi di
censura. Verdi allora propone il dramma del duca di Rivas, nobile drammaturgo spagnolo,
Don Alvàro o La Fuerza del Sino, che aveva trionfato nei teatri di Madrid dieci anni prima.
La Prima viene data San Pietroburgo, Teatro Imperiale, il 10 novembre 1862.
Il 27 febbraio del 1869 l'opera va in scena anche alla Scala di Milano, ma con qualche
modifica apportata da Verdi con l'aiuto, questa volta, di Antonio Ghislanzoni versando
Francesco Maria Piave in gravi condizioni di salute.
Tannhàuser (di Richard Wagner - arr. Lorenzo Pusceddu)
(durata T 40")
Tannhàuser è un'opera in tre atti, composta da Richard Wagner, ispirata alle due
leggende tedesche di Tannhàuser e delle gare poetiche dei cantori della Wartburg.
I temi chiave sono l'opposizione fra amore sacro e profano, e la redenzione tramite
l'amore, tema presente in molte opere di Wagner.
Wagner diresse la prima a Dresda nel 1845; la nipote Johanna Wagner interpretava la
parte di Elisabeth. La versione dell'opera presentata generalmente oggi è però la
cosiddetta "versione di Parigi".
Wagner infatti effettuò delle modifiche per l'esecuzione del 1861 a Parigi, che ebbe luogo
grazie al patrocinio della principessa austriaca Pauline von Metternich.
Vi furono delle ulteriori modifiche nel 1875 in occasione di un'esecuzione a Vienna:
L'opera si svolge vicino ad Eisenach all'inizio del XIII secolo.
Sur un marche persian (di Albert William Ketelbey)
(durata T 34")
Albert William Ketelbey è stato un compositore e pianista inglese, nato nel 1875 e
scomparso nel 1959.
La sua composizione più nota è "In un mercato persiano", un tipico esempio di musica a
programma, in cui suoni e melodie orientali sono mescolate con la scrittura sinfonica della
tradizione europea, per descrivere una scena di mercato mediorientale.
Altri brani sinfonici degni di nota sono "In un giardino del Monastero", "Nella terra mistica
dell' Egitto" e "Nel giardino di un tempio cinese". Il brano "In un mercato Persiano", è
originariamente scritto per Orchestra. Il pezzo rappresenta gli animali che vengono portati
nel mercato del bestiame; le grida dei mendicanti si sentono in mezzo alla confusione.
Arriva una bella principessa accompagnata dai suoi servitori e si ferma a guardare i
giocolieri ed un incantatore di serpenti. Il Califfo passa per il mercato ed interrompe il
divertimento; la principessa riparte per il viaggio con la sua carovana ed i suoni del
Mercato Persiano man mano si affievoliscono.
Orfeo all'Inferno (di Jacques Offenbach - arr. Pietro Vidale)
(durata 9' 50")
Orfeo all'inferno (titolo originale francese Orphée aux Enfers) è un'operetta in due atti
composta da Jacques Offenbach nel 1858, compositore e violoncellista tedesco
naturalizzato francese. La trama riprende, in chiave comico-satirica, la vicenda mitologica
della discesa di Orfeo agli inferi per riportare alla vita l'amata Euridice.
Nel presentare gli dei dell'Olimpo come meschini e ridicoli personaggi, Offenbach diede
all'opera un sapore che a parte del pubblico borghese dell'epoca potè apparire addirittura
scandaloso e dissacrante; ma la maggior parte avvertì anche che, sotto la farsa, si celava
una satira corrosiva del Secondo Impero e della nuova "nobiltà" borghese di Napoleone MI.
Questa operetta è famosa soprattutto per il can-can, uno scatenato ballo che divenne
molto popolare, caratterizzato dal movimento delle ballerine che alzavano le gambe
seguendo il tempo di una musica molto veloce e ritmata.
Intervallo
Consegna attestati e album fotografico a invitati:
L
Forneris Giovanni
Valllino Sergio
Momo Enrico
Negro Enrico
Mairone Davide
consegna Roberto Tecchio e Enrico Momo
consegna Roberto Tecchio e Romano Basso
consegna Roberto Tecchio e Giacomo Brentan
consegna Roberto Tecchio e Giorgio Formica
consegna Roberto Tecchio e madrina
Gallo Giuseppe
Gavosto Giancario
Vallino Luca
Relino Giovanni
Relino Claudio
Tamiatti Maria Luisa
Gianetto Mariuccia
consegna Roberto Tecchio e madrina
consegna Roberto Tecchio e madrina
consegna Roberto Tecchio e madrina
consegna Roberto Tecchio e madrina
consegna Roberto Tecchio e madrina
consegna Roberto Tecchio
consegna Roberto Tecchio
Tecchio Roberto
consegna madrina e Sofìa Brentan
Ripresa del Concerto
Riprendiamo il concerto con un secondo tempo dedicato completamente a brani che negli
anni e con direttori diversi la banda ha eseguito.
Speranza (di Momo Enrico)
(durata 3')
Iniziarne con Speranza una marcia per banda scritta da Enrico Momo, maestro della
Banda Don Bosco dal 1991 al 2004. Enrico è cresciuto nell'ambiente bandistico, all'età di
8 anni inizia a studiare musica frequentando i corsi regionali tenuti dal Maestro Giovanni
Forneris.
Consegue il diploma di trombone al Conservatorio Statale di Musica "Antonio Vivaldi" di
Alessandria sotto la guida del Maestro Jhonny Capriuolo.
Le innovazioni portate dal nuovo Maestro sono evidenti nei brani di musica classica e
leggera denominata new generation.
Il Maestro Momo si impegna da diversi anni nella formazione dei giovani studenti
attraverso i corsi promossi dalla Scuola Comunale di Musica "Michele Leone".
Pierrot in Festa (di Mariano Bertolucci)
(durata 11')
Passiamo ora a due brani che furono preparati dal Maestro Forneris Giovanni che guidò
la banda per 10 anni (dal 75 all'85).
Il Maestro Giovanni Forneris di Candia Canavese, possedeva un grande talento musicale
ed una ottima preparazione artistica e di compositore; introdusse innovazioni musicali
avviando la Banda al genere musicale classico e barocco. Erano gli anni settanta e il
gruppo si rinnovò totalmente grazie all'impegno del Maestro ma anche dei Consigli
Direttivi del tempo. Con il sussidio della legislazione regionale, che consentiva alle bande
musicali di avviare corsi di orientamento musicale, in quegli anni il Maestro Forneris istruì
e inserì nel gruppo bandistico un numero elevato di giovani allievi che migliorarono la
qualità musicale del gruppo.
Presentiamo ora il brano PIERROT IN FESTA del maestro Mariano Bartolucci che dedicò
tutta la vita alla composizione e alla direzione di diverse bande dell'Umbria, sua terra
natale. E' certamente uno degli autori storici di musica bandistica che con le loro
composizioni hanno consentito il successo della banda tradizionale italiana.
Melodie in vacanza (di Pietro Vidale)
(durata 10' 15")
II maestro Vidale è uno dei compositori più prolifici del repertorio bandistico tradizionale.
Proprietario di una casa editrice, compose numerose musiche per banda, soprattutto sul
tipo della marcia, composizioni che provava, prima di inviarle alla stampa, con il
complesso di Romagnano. Tra le sue composizioni troviamo "Melodie in vacanza".
Una vivace fantasia ritmica moderna, che la nostra banda presentò in diversi concerti tra
gli anni 70 e 80.
Sinfonia per un addio (Rondò Veneziano di G.P. Reverberi/L.
Giordano - arr. Josef Hastreiter)
(durata 4' 30")
II Rondò Veneziano è un ensemble musicale italiano che compendia la musica barocca
prodotta da una tipica orchestra da camera e le sonorità della musica pop e rock. È stato
ideato e creato nel 1979 dal compositore e direttore d'orchestra genovese Gian Piero
Reverberi ed ha inciso trenta album discografici. Il tipo di musica, classico ma allo stesso
tempo contemporaneo, ed il modo in cui si presenta l'orchestra, che suona in abiti
settecenteschi, ha destato subito l'interesse e la curiosità del pubblico, l'ensemble
raggiunse un buon successo agli inizi degli anni ottanta.
Il vasto repertorio, composizioni ispirate ai modelli stilistici di Vivaldi, Albinoni, Galuppi e
del tardo barocco europeo, porta la firma dello stesso Reverberi,
Specialmente noto al grande pubblico è il brano Sinfonia per un addio che ora la Banda ci
presenta.
Mister Volare (fantasia di Modugno - arr. Stevan)
[CON CORALE
(durata 8' 30")
Dopo il maestro Forneris fu il Maestro Sergio Vallino, clarinettista e solista della banda,
che guidò la "Don Bosco" dal 1985 al 1991. Compagno di battaglie del Maestro Vallino fu
l'inseparabile amico e musicista Michele Leone che guidava il gruppo bandistico in parata
come capobanda e che fu l'ideatore e il fondatore della Scuola Comunale di Musica che
oggi è a lui intitolata.
Con il nuovo Maestro furono eseguiti brani di musica leggera italiana, che diedero
un'impronta più moderna al complesso bandistico. Impronta che fu mantenuta anche dal
maestro MOMO Enrico e successivamente, in anni più recenti dal giovanissimo Maestro
NEGRO Enrico che guidò la banda dal 2004 al 2005.
Uno di questi brani la banda ce lo propone ora insieme alla Corale San Grato. Mister
Volare, una fantasia di brani di Domenico Modugno.
Modugno è considerato il padre dei cantautori italiani e uno dei più prolifici artisti in
generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7
per la televisione, recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi. È
molto noto al grande pubblico per le sue quattro vittorie al Festival di Sanremo, in
particolar modo per quella del 1958 con la canzone Nel blu dipinto di blu, scritta con
Franco Migliacci e universalmente nota come Volare, destinata a diventare una delle più
conosciute canzoni italiane nel mondo.
Oggi come allora è considerato uno dei padri del cantautorato italiano e come autore e
interprete è tra i più grandi d'Europa, uno dei pochi europei a vincere nello stesso anno (il
1958) due Premi Grammy: uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno oltre
alla nomination come miglior interprete del 1958.
La Banda Don Bosco insieme alla Corale San Grato ci presentano Mister Volare.
Va Pensiero dall'opera Nabucco (di Giuseppe Verdi)
|CON CORALE
(durata 3' 50")
Nabucco è la terza opera di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo.
Composta su libretto di Temistocle Solerà, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al
Teatro alla Scala di Milano. È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi,
poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in
quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese.
Va pensiero è uno dei cori più noti della storia dell'opera, collocato nella parte terza del
Nabucco di Giuseppe Verdi, dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. Sulle
sponde dell'Eufrate, gli ebrei, ridotti ai lavori forzati, innalzano un inno alla bella patria
lontana e pregano il Signore di donare loro conforto. Zaccaria li incoraggia profetizzando il
vicino riscatto.
L'esperienza Banda e Corale fu proposta per la prima volta negli anni 90 e fu il maestro
Enrico Momo che sperimentò l'ensemble. Da allora diverse volte i due gruppi si sono
cimentati insieme. In particolare ricordiamo il concerto del 7 dicembre 2001 in occasione
del Centenario della morte di Giuseppe Verdi.
Questa sera la Banda e la Corale ci ripropongono il Coro del Va Pensiero.
Inno di Mameli (di Michele Novaro)
Chiusura del Concerto.
Invito agli appuntamenti della domenica (S. Messa, breve concertino in piazza, sfilata al
cimitero. Nel pomeriggio alle 15.30 sfilata con le bande di Livorno e Cigliano. In chiusura
alle ore 20 la cena.
Saluti
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Presentazione - Parrocchia S.Grato di Saluggia