CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 MARZO 2001
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Saluto tutti i presenti, il signor Segretario e il signor Sindaco.
Come al solito, prima di iniziare i lavori procedo all'appello nominale dei Consiglieri e
degli Assessori per verificare ed accertare la validità della seduta.
[Il Presidente del Consiglio procede all'appello]
Verificato il numero legale, dichiaro aperta la seduta consigliare. Chiedo ai colleghi
Tormena, Benasciutti e Infanti se desiderano svolgere il ruolo di scrutatori durante la
seduta odierna. Preso atto della disponibilità dei suddetti, dichiaro quindi i colleghi
Tormena, Benasciutti e Infanti quali scrutatori della seduta consigliare del 16 marzo
2001.
Prima di passare alla trattazione del primo argomento iscritto all'ordine del giorno,
anticipo le comunicazioni del Presidente del Consiglio, proprio per queste novità che ci
sono oggi durante questo Consiglio comunale.
Inizio dalla novità più importante. Come avete potuto notare e conoscere, il Comune di
Piove di Sacco ha un nuovo Segretario Generale nella persona del dott. Contino, che a
titolo personale e a nome del Consiglio comunale saluto cordialmente e al quale auguro
di espletare le sue mansioni nel migliore dei modi come è stato in precedenza per i suoi
colleghi.
La seconda novità è il nuovo impianto fonico. Riassumo sinteticamente l'utilizzo dello
stesso. Chi desidera intervenire non deve più, come in precedenza, alzare la mano e poi
in maniera automatica intervenire e parlare, in questo caso bisogna premere il tasto
centrale "On - Off", che dà la possibilità di prenotare l'intervento e quindi da questa
consolle, poi, vedendo chi è l'interessato ad intervenire, ho la possibilità di aprire il canale
fonico.
Per quanto riguarda invece i tasti sulla sinistra, quelli che vengono utilizzati per la
votazione, sono praticamente nelle condizioni di potere essere utilizzati soltanto quando
da questa consolle si dà inizio alla votazione. Durante la fase di votazione, ogni
Consigliere ha la possibilità anche di modificare la prima votazione che ha fatto, o perchè
ha cambiato idea o perchè non si ricorda che cosa ha digitato. Sul display comunque non
appare la vostra scelta, non appare né sì , né no, né astenuto, appare soltanto un simbolo
"V", che sta ad indicare che avete votato e quindi il vostro input è stato accettato dal
software del sistema. Durante la fase di votazione, se avete dei dubbi, potete ripremere il
tasto consono alla vostra decisione, perchè è l'ultima digitazione che il sistema accetta.
Quando poi iniziata la votazione io chiedo se posso concludere la votazione, se non ci
sono segnalazioni particolari da parte degli interessati, e solo in quel momento, premerò
un altro tasto e quindi il tabellone luminoso darà la possibilità di rendere noto l'esito della
votazione.
Una cosa importante da ricordare è che ogni base è numerata ed ogni numero è associato
al nome di un Consigliere. Quindi, durante la votazione bisogna necessariamente
rimanere presso il proprio posto, in quanto, se il quadrante in basso a destra, quello che
visualizza il caso massimo, dovesse avere un numero diverso da zero, io sarei nelle
condizioni di annullare la votazione, perchè il non voto non viene in qualche modo
compreso e concepito dal sistema e quindi va a sballare il numero legale e la fotografia
della votazione nel momento preciso.
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Detto questo, per quanto riguarda poi il discorso del rispetto dei tempi, adesso è
superfluo perchè ogni volta che uno di voi Consiglieri inizia a parlare, sul display appare
il tempo che è associato al collega secondo il tipo di intervento, quindi inizia a scorrere al
contrario, e quando raggiunge il tempo pari a zero, la fonia automaticamente sparisce.
Quindi, cercate di abituarvi a dare una occhiata sul display per vedere quanto tempo vi
manca. Dalla mia postazione ho la possibilità, eventualmente, come state notando adesso,
di mandarvi anche un input che sta ad indicare "concludere", così avete più strumenti per
capire quando sta terminando in tempo che vi è riconosciuto.
Oltre a questi aspetti di natura tecnica ci sono anche dei momenti in cui sono costretto,
purtroppo, a rendere note cose meno piacevoli e più tristi. Come sapete, nei giorni scorsi
è mancato l'Avvocato Vincenzo Gasparini, una persona nota nella nostra comunità, per
alcuni per l'impegno che ha profuso nello sport, e per altri perchè per molti anni,
sicuramente prima del sottoscritto, ha svolto l'attività di amministratore presso la nostra
città di Piove di Sacco. Per questo motivo, a titolo personale e a nome del Consiglio
comunale estendo le più sentite condoglianze alla famiglia per il grave lutto che l'ha
colpita.
Detto questo, se non ci sono altri interventi, direi di passare al primo punto iscritto
all'ordine del giorno.
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OGGETTO N. 1: Approvazione verbali precedente seduta del 17/02/2001.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Il primo punto all'ordine del giorno fa riferimento appunto all'approvazione del verbale
della seduta consigliare del 27 febbraio 2001.
Con l'approvazione del verbale andremo a verificare per la prima volta il sistema.
Possiamo dare inizio alla votazione, ognuno di voi può premere il tasto corrispondente
"sì ", "no" o "astenuto", dopo di che, se non ci sono problemi, dichiaro chiusa la
votazione e sul tabellone apparirà l'esito della votazione stessa.
Se qualcuno prima della votazione ha qualcosa da dire, me lo fa presente.
Esito della votazione: 20 presenti, 20 votanti, 20 favorevoli. Quindi il verbale della
precedente seduta consigliare viene approvato all'unanimità.
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OGGETTO N. 2: Nomina Vice Presidente del Consiglio comunale.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Per quanto riguarda la nomina del Vice Presidente del Consiglio comunale, questo ruolo
istituzionale l'ho proposto l'anno scorso durante i lavori della 1^ Commissione consigliare
che si è occupata di modificare il nostro Statuto, recependo quelle che erano le
indicazioni dell'allora Legge 265/99. Questo ruolo è stato inserito non soltanto perchè
debba espletare funzioni di immagine o formali, bensì rientra in un progetto ben più
ampio che sarà quello di ricoprire un ruolo attivo qualora il progetto dell'ufficio di
presidenza del Consiglio sarà approvato dalla Commissione e poi anche da questo
Consiglio comunale. Quindi, avrà funzioni volte ad esercitare un coordinamento tra tutti
gli organi consigliari, con l'utilizzo anche di opportuni sistemi informatici. Inoltre,
parteciperà anche con il sottoscritto alle varie riunioni che saranno organizzate dall'Anci e
dal coordinatore Avvocato Castellani che è il Presidente del Consiglio di Padova ed
appunto coordinatore di tutti i Presidenti del Veneto. Quindi, è un ruolo non formale,
non di immagine, ma sostanziale, proprio perchè avrà questo compito attivo e
successivamente anche con un Assessore che si occuperà diciamo della comunicazione e
dei rapporti tra Giunta e Consiglio comunale.
Quindi, recependo quello che stabilisce già il nostro art. 6 dello Statuto comunale, si
provvede alla nomina del Vice Presidente del Consiglio.
A questo punto, chiedo ad un rappresentante di ogni coalizione di prenotare l'intervento
in maniera da sentire chi sono i colleghi che hanno manifestato il loro interesse a
candidarsi per questo ruolo.
Si è prenotato per primo il collega Ferrara che ha facoltà di intervenire.
FERRARA FABIO - Consigliere gruppo Forza Italia:
Per la maggioranza noi proponiamo la signora Infanti Michela.
BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra:
La minoranza prende atto della candidatura avanzata dal Consigliere Ferrara per quanto
riguarda la Consigliere Infanti. Voglio subito sgomberare il campo da qualsiasi
implicazione di tipo personale, tutta la mia stima alla Consigliere Infanti, però ritengo
che le regole della democrazia vorrebbero che il Presidente del Consiglio comunale
espresso dalla maggioranza fosse affiancato da un Vice Presidente espresso dalla
minoranza. Ripeto, niente di personale nei confronti della Consigliere Michela Infanti,
anzi, ma credo che questo sia una regola di democrazia che trova fra l'altro applicazione
in tutte le assemblee, dalla Camera dei Deputati fino ai Consigli regionali e provinciali.
Per cui, noi proponiamo in quest'ottica, alla carica di Vice Presidente il Consigliere
Mario Miotto, ma siamo altresì decisi a far pesare questa nostra scelta, perchè riteniamo
appunto un fatto di democrazia che sia la minoranza ad esprimere il Vice Presidente;
dicevo, vogliamo fare pesare questa nostra indicazione e, se questo non fosse accettato,
noi non parteciperemo al voto per la nomina del Vice Presidente.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
In qualità di Presidente del Consiglio, ho fatto presente durante la Riunione dei
Capigruppo quali sono i motivi che mi hanno spinto a fare una determinata indicazione,
che però non voglio ribadire, proprio per il ruolo imparziale che mi deve
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contraddistinguere in quest'Aula, quindi, i colleghi che erano presenti in quella
circostanza sanno i motivi per cui ho dato quella indicazione, che non voglio ripetere
anche per l'impegno che ho preso con i colleghi in quel momento. Comunque, chiedo se
vi sono altri interventi.
VANNA BENASCIUTTI - Consigliere gruppo Forza Italia:
Proprio perchè siamo minoranza in questo Consiglio, penso che il nome di una donna sia
finalmente giusto per la carica di Vice Presidente del Consiglio.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, dato che la votazione fa riferimento a una persona, è
quindi necessaria la votazione a scrutinio segreto, perciò direi di dare inizio alla
votazione. Ognuno di voi può esprimere la preferenza sul foglietto e passerà poi il signor
Sergio Messo comunale, con l'urna nella quale deporrete la scheda.
[Il Consiglio procede alla votazione]
Al posto di Infanti Michela, dato che è una candidata, il ruolo di scrutatore è svolto dal
collega Gobbo Primo.
Come precisato in precedenza dal collega Bovo, la minoranza non ha preso parte alla
votazione, quindi, su 14 votanti io ho a disposizione 14 espressioni nei confronti della
collega Infanti Michela, la quale ha quindi ottenuto 14 voti. Perciò, visto l'esito della
votazione, dichiaro nominata quale Vice Presidente del Consiglio comunale la collega
Infanti Michela.
Il Consiglio comunale, udita la relazione succitata, sentite le designazioni e visto l'esito
della votazione, delibera definitivamente di nominare quale Vice Presidente del Consiglio
comunale la signora Infanti Michela.
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OGGETTO N. 3: Interrogazioni, interpellanze e mozioni.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Rispetto alle volte precedenti, non c'è più la necessità che faccia l'appello, in quanto è
sufficiente prenotarsi per chi intende intervenire, quindi io darò loro la parola; dopo di
che, in base a quanti hanno chiesto di intervenire è sempre il solito discorso, abbiamo
un'ora di tempo all'interno della quale ad ognuno sarà assegnato il tempo riconosciuto.
Per primo si è iscritto il signor Sindaco, ed aspettando le richieste degli altri, cedo la
parola al signor Sindaco Carlo Valerio.
VALERIO CARLO - Sindaco:
Io ovviamente non devo chiedere niente a nessuno, perchè non ho grandi curiosità,
volevo solo introdurre due argomenti. Il primo dei quali è relativo alla fotocopia che
dovreste avere tutti sul vostro tavolo, che si riferisce alla bozza della pubblicazione del
primo notiziario comunale che dovrebbe comparire su La Piazza. Perchè c'è questa
bozza? Perchè avevamo concordato la creazione di una Commissione di garanzia e di
vigilanza che avrà l'incarico di valutare il contenuto di questa pubblicazione e assicurare
così che questa non sia faziosa e non contenga qualche cosa che possa fuorviare in
qualche modo il trasferimento di notizie e informazioni.
In questa occasione, non abbiamo potuto attivare la Commissione, anche perchè non
l'avevamo ancora creata. La Commissione dovrebbe, secondo me, ma poi se sceglieremo
un metodo diverso lo seguiremo, essere proposta dai Capigruppo o anche da questo
Consiglio, questo dipenderà dal metodo che andremo a darci. Per questa prima
pubblicazione voi vedete che le pagine sono 2, una contiene una serie di informazioni e
l'altra contiene una serie di interventi. Per quanto riguarda gli interventi, dobbiamo
ricordare che la richiesta era stata fatta per interventi che avessero all'incirca la
dimensione di 500 battute. Se voi considerate che l'intervento dei Popolari per Piove e di
Alleanza Nazionale hanno 500 battute, vi renderete conto che gli altri hanno sforato
parecchio per quanto riguarda la dimensione.
Questa richiesta di avere una dimensione contenuta non è per esercitare qualsiasi tipo di
censura ma è perchè lo spazio a disposizione non è molto e, a questo proposito, una
attenzione particolare va posta all'intervento del Presidente del Consiglio il quale ha
preso uno spazio veramente importante, in questo assolutamente seguito a ruota dal
Capogruppo di Forza Italia. Allora, per favore, in futuro, gli interventi dovranno avere
all'incirca la dimensione di 500 battute. In 500 battute, se si hanno le idee chiare, si
possono esprimere concetti anche molto decisi e molto significativi.
Per quanto riguarda l'altra pagina, invece, essa contiene 4 informazioni fondamentali,
quella relativa al libretto elettorale, alla nuova numerazione civica, i contributi per gli
affitti e al bando di mobilità per le case popolari.
Questo è il tipo di informazione che secondo noi dovrà contenere questo foglio di
contatto con la popolazione che verrà posto all'attenzione della popolazione attraverso
appunto questo giornale. E` un po' ciò che avevamo detto a proposito del contenuto del
sito Internet, quando una Amministrazione fa comunicazione, deve comunicare cose che
abbiano interesse per i cittadini, non deve comunicare punti di vista personali degli
amministratori ma solo dare informazioni utili. La parte di commento, se vogliamo,
anche politico, può tranquillamente essere considerata quella degli interventi dei vari
Capigruppo.
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In questa prima edizione, voi vedete che ci sono anche tutti i componenti della Giunta
con gli incarichi relativi e ci sono anche tutti i componenti del Consiglio comunale.
Questa informazione è stata data solo per questa prima volta, in futuro lo spazio verrà
utilizzato di più per informazioni. Via via andremo a dare le informazioni che abbiano
rilevanza per il periodo nel quale verranno pubblicate e, comunque sia, la prossima
edizione di questa pubblicazione vedrà il contributo importante della Commissione.
Se comunque qualcuno di voi dovesse rilevare qualche errore o qualche fraintendimento
per quanto voleva dire ed aveva scritto, non fa altro che comunicarcelo perchè questa è
una bozza e abbiamo ancora il tempo per chiedere una piccola correzione prima che vada
in stampa.
Un'altra cosa di cui desideravo brevemente parlare è una richiesta che credo tutti noi
abbiamo avuto da parte di un gruppo di cittadini, e si riferisce alla esigenza che ha un
nostro concittadino di avere un mezzo attrezzato per potersi muovere. Credo che tutti
noi Consiglieri (mi considero anch'io un Consigliere, pur con un ruolo particolare perchè
sono... [breve vuoto di registrazione] questo è molto utile.
Allora, credo che tutti noi abbiamo ricevuto questa proposta; ognuno di noi farà,
secondo me, credo secondo coscienza ciò che potrà fare per aiutare questa persona, se lo
riterrà necessario. Io pregherei tutti, poi ognuno farà quello che crede, di evitare in questa
sede di chiedere devoluzione di gettoni di presenza ad uno scopo o a quell'altro, in
particolare a questo scopo che comunque è sicuramente meritorio. Vi chiedo di
soprassedere a queste richieste perchè io ritengo che, come ho già detto in altre
occasioni, questa non sia la sede per fare della beneficenza con pubblicità. Naturalmente,
se qualcuno riterrà che la cosa possa essere impostata diversamente, andrà a fare le sue
proposte e quello che ho appena finito di dire comunque è il mio punto di vista ed
ovviamente sarà mantenuto. In ogni caso, prego chiunque sia nella possibilità di farlo di
aiutare questa persona perchè, ripeto, lo scopo è sicuramente meritorio di attenzione e
dimostra tra l'altro grande sensibilità dalle persone che hanno proposto questa iniziativa.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio - Gruppo Lega Nord:
Per quanto riguarda i colleghi che si sono iscritti, ho le prenotazioni dei colleghi: Tolfo,
Bovo, Conte, Miotto, Tormena e Battistello. Quindi sono 6, abbiamo un'ora di tempo,
quindi ognuno di loro ha 10 minuti a disposizione.
Siccome il sistema è programmato per lasciare inizialmente a noi tutti 6 minuti di tempo,
se poi per presentare le vostre interrogazioni il tempo sarà superiore, vi ridarò di nuovo la
possibilità di avere il canale fonico aperto per continuare a parlare.
A questo punto, anche se Battistello è stato l'ultimo ad iscriversi, seguiamo l'ordine
partendo da lui e proseguendo poi fino a Tormena; dò facoltà di intervenire a collega
Battistello.
BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo I Democratici:
Volevo prima di tutto una spiegazione, se era possibile. Le battute, per quanto riguarda
gli articoli sul notiziario comunale, si riferiscono alle battute intese in senso informatico,
oppure parole in totale? Mi viene risposto che sono lettere, perciò volevo fare presente
che i Democratici hanno sforato di 120 battute. Comunque riteniamo che non sia tanto
uno spazio di 500 battute, questa era una cosa per fare capire se si poteva avere un po'
più spazio.
Un'altra cosa riferita all'intervento del Sindaco, che si riferiva alla persona, che io non
conosco, ma io sto parlando e questa mia non è tanto una interrogazione quanto una
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richiesta, se si può procedere in un'altra maniera, mi riferisco al bisogno espresso da
questa persona. Ora, se stiamo parlando di un disabile, per quello che so io, dovrebbe
esserci al Distretto sanitario la possibilità che la sua richiesta di avere una carrozzina
venga accolta senza...
INTERVENTO DI...
[Fuori microfono - incomprensibile]
BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo I Democratici:
Avevo capito carrozzina, quindi mi interrompo e mi scuso.
VALERIO CARLO - Sindaco:
E` inusuale questo intervento a questo punto, ma è giusto che lei abbia l'informazione
completa. Questa persona è tetraplegica, può muoversi solo con una carrozzina
particolare con dei comandi elettrici, però questa carrozzina gli consente solo di andare
in certi posti. La richiesta è quella di potere avere un mezzo sul quale salire con la
carrozzina proprio per potersi muovere, accompagnato da qualcuno, ovviamente, e
vedere luoghi diversi da quelli che altrimenti gli sarebbero preclusi. Questo è il motivo
particolare.
TOLFO LUIGI - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra:
Volevo leggere una proposta di mozione.
[Il Consigliere legge la proposta di mozione relativa al sostegno alle coltivazioni
biologiche]
BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra:
Una breve precisazione per quanto riguarda l'intervento del Sindaco circa il notiziario
comunale. 500 battute sono veramente pochissime, sono all'incirca 8 righe di un foglio.
Voglio ricordare che quando la precedente Amministrazione pubblicava il notiziario
comunale, la lunghezza media degli interventi era di 500 parole. In 500 parole si riesce a
fare un ragionamento compiuto, 500 battute sono veramente "una battuta", nel senso
letterale del termine.
Diceva prima il Consigliere Lorenzoni, per battuta, delle fotografie: se è un problema di
spazio, eliminiamo le fotografie e quindi recuperiamo un po' più di spazio. Io credo che
la necessità di avere non dico fiumi di parole ma un po' di ragionevole spazio in cui
articolare un ragionamento, sia evidente a tutti.
Detto questo, passo a una proposta di mozione che voglio sottoporre al Consiglio
comunale.
[Il Consigliere legge la proposta di mozione relativa al problema dell'inquinamento da
benzene]
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove:
Volevo dire anch'io qualcosa in merito a questo notiziario che si vorrebbe fare. Qualcosa
è già stato detto, a me preme sottolineare, intanto, quando io ho scritto l'articolo per i
Popolari per Piove, avevo scritto un testo di 2.500 battute, ho fatto uno sforzo ed è
arrivato a 1.400, ho fatto un ulteriore sforzo e siamo arrivati, non a 500, perchè quello
che vedete scritto non è 500 battute ma di più, sono quasi 800 lettere, quindi con quello
che c'è là è già sfondato il tetto. Questo dimostra che con questo spazio non si possono
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esprimere idee, e per esempio l'articolo del Presidente del Consiglio, mi rifaccio a questo
per un passaggio, quando dice: "con la prima edizione affronterò argomenti e
problematiche che coinvolgono la mia funzione di Consigliere, analizzando insieme con
voi temi d'attualità e casi specifici". Il Presidente può immaginare che soltanto con quella
frase sono già 50 battute, quindi sarà difficile mantenere questa promessa. Per cui io vi
faccio una proposta, prendere in mano questa pagina, calcolare quant'è e dividerla per il
numero dei Gruppi consigliari, in maniera che le battute siano in numero più decente di
queste; e, vi prego, senza fare ragionamenti di quante persone costituiscono il Gruppo
consigliare, perchè la maggioranza ha anche altre possibilità, lo dico già anticipatamente,
tanto per mantenere lo stile che aveva anche il giornale che veniva fatto a suo tempo
dall'Amministrazione.
Detto questo, dò una rapida lettura di due interrogazioni. La prima rivolta al signor
Sindaco ma anche all'Assessore al Bilancio e all'Assessore ai Servizi Sociali.
Con la presente chiedo mi siano forniti i dati relativi al costo della gestione dell'Asilo
Nido in seguito alla decisa modalità di gestione (che è stata cambiata), in particolare
riferendomi ad un mio intervento fatto in occasione dell'approvazione del Bilancio di
previsione 2001, avevo chiesto dei chiarimenti ai quali non ho avuto risposta, per cui
adesso vorrei sapere: il costo della gestione; come viene impiegato il personale del
Comune che operava all'interno della struttura; i vantaggi economici che ritenete di
potere ottenere con il nuovo sistema di gestione.
Seconda interrogazione:
Signor Sindaco, venuto a conoscenza che il Consiglio di Amministrazione della Casa di
Riposo ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione per l'anno 2001, le chiedo di
riferire in Consiglio comunale in merito agli aumenti delle rette approvati, al fine di
verificare se la mancata assegnazione da parte della Regione dei nuovi 53 posti abbia
provocato o possa provocare nel futuro quei problemi di bilancio che già avevamo
anticipato in una precedente interrogazione.
Con l'occasione le chiedo, inoltre, di mettere a disposizione dei Consiglieri una copia del
Bilancio in oggetto, e di riferire sulla situazione relativa all'assegnazione dei 53 posti
della nuova struttura, se ci sono novità o altro, di riferirle in Consiglio comunale.
MIOTTO MARIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Una interrogazione all'Assessore all'Edilizia privata in merito all'abbattimento dei resti del
Monastero della Concezione. Abbiamo letto tutti sui giornali, almeno spero, di questo
fatto che io reputo senz'altro grave. Questi resti del Monastero, anche se potevano
sembrare minimali, costituivano un ricordo di una vita cospicuamente attiva dal punto di
vista storico ed artistico, nonchè religioso. Si rifacevano al 1515, quando una monaca è
venuta da Venezia con l'incarico dall'entourage del Doge di allora di formare un
convento qui a Piove di Sacco. Il Monastero è stato voluto espressamente dalla
Repubblica Veneta, tanto è vero che l'edificazione di tutto il complesso è durata solo 4
anni. Ma da notare una cosa molto singolare, che non fu solo volontà, diciamo tra
virgolette, della Serenissima, fu anche piovese, ed anche di questo Comune, tant'è vero
che, per la costituzione di questo Convento, l'edificazione di tutto il fabbricato, di cui
l'ultima parte è stata abbattuta qualche giorno fa, è stata approvata e voluta anche da
questa Amministrazione comunale, quindi, qualcosa che ha coinvolto tutta la città e in
primis anche la rappresentanza appunto politica di allora. E` singolare che sia stata una
azione licenziata da un'altra Amministrazione comunale a cancellarne fino l'ultimo
ricordo.
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Ho detto che è stato un fatto molto importante per Piove di Sacco e l'ha detto benissimo
anche l'architetto Panaiotti sulla critica che ha mosso sulla stampa, non ha però detto
tutto, l'architetto Panaiotti, ha tralasciato di dire per esempio che lì ha lavorato
sicuramente la scuola del Veronese, e molto probabilmente anche la scuola del
Tintoretto. Ora, io chiedo, come mai è potuta succedere una cosa del genere, questa
chiamiamola svista, che venga abbattuto un ultimo residuo di qualcosa che ha costituito
un vanto per Piove di Sacco e che è stata scuola di arte, di storia, di cultura etc.? Non si
capisce come mai possano accadere queste cose.
Quindi, oltre a chiedere delucidazioni in merito all'Assessore competente, indico anche
che sia posto un rimedio, che sia ricostruito, di quell'insieme, almeno la facciata
prospiciente via Pio X.
Poi chiedo...
[Lato 2]
...e non si vede ancora una vanga in giro, né un attrezzo che possa assomigliare a
qualche lavoro imminente.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Visto che è stato chiamato in causa il foglio che farà parte de La Piazza appunto per dare
modo ai Consiglieri comunali di esprimersi, penso che si possa arrivare ad un accordo di
dividere la pagina in due, metà rimane all'opposizione e metà alla maggioranza; all'interno
di questa, poi, potranno esserci anche degli accordi interpersonali fra gruppi, nel senso
che se uno, in quella particolare situazione vuole occupare più spazio, lo occupa e lo
restituirà la volta successiva. Se questo può andare bene, lo propongo. Mi pare che non
ci sia questa grossa differenza.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
In precedenza si era iscritto anche il collega Tormena che ha rinunciato all'intervento;
allora, a questo punto, i colleghi che avevano chiesto di esporre le proprie interrogazioni
lo hanno fatto, perciò ora chiedo agli amministratori che sono stati interessati dalle varie
interrogazioni se vogliono dare risposta immediatamente, oppure, avvalendosi di quanto
previsto dal regolamento, farlo successivamente.
Ha facoltà di intervenire il signor Sindaco.
VALERIO CARLO - Sindaco:
Chiedo scusa al Consigliere Lorenzoni, mi sono allontanato un attimo per chiedere
informazioni al Dirigente, ma l'ho ascoltata.
Al Consigliere Tolfo. Questa è una mozione, per cui credo che il Consiglio valuterà di
votarla nella prossima seduta. Per sua informazione, comunque, esiste già un servizio
attivo da più di un anno che si chiama Agrihelp, che è stato voluto dal Comune di Piove
di Sacco, utilizzato da altri Comuni e preso in carico anche dalla Provincia, che si occupa
in modo specifico di informazione per quanto riguarda tutte le opportunità in agricoltura;
ha anche un suo sito Internet, ed è un servizio che da quando è stato attivato ha dato
molte risposte, e quindi ha funzionato abbastanza bene.
Per quanto riguarda la questione delle mense, io credo che il Consiglio andrà ad
analizzare di sicuro, però bisognerà vedere quali sono le possibilità in merito al tipo di
contratto che noi abbiamo eventualmente, se ce l'abbiamo noi, perchè non tutti sono del
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Comune, e le possibilità che il contratto consente di fare variazioni dovute ad eventuali
costi; comunque lo approfondiremo ed andremo ad analizzarlo.
INTERVENTO DI...
[Fuori microfono - incomprensibile]
VALERIO CARLO - Sindaco:
Ma al di là di quello che diceva l'Assessore, lei avrà sentito che vengono date solo carni
bianche e non carni rosse; mi sembra che il senso della sua mozione sia un altro, cibi che
siano stati comunque preparati e quindi coltivati o allevati con tecniche particolari.
Per quanto riguarda il Consigliere Bovo, questa anche è una mozione, il Consiglio la
valuterà credo nella prossima seduta, che poi sarà quell'altra; in ogni caso, per
informazione di tutti, di nuovo, abbiamo indetto una Conferenza di Servizi con l'Arpav e
con la Provincia, per il giorno 29, proprio in merito alla possibilità di avere le centraline
per il rilevamento, o, se non sarà possibile avere le centraline, per decidere quanti e di che
tipo e in che costo saranno i Radielli che andremo a posizionare.
Per il Consigliere Conte. Per quanto riguarda l'Asilo Nido, sono dati tecnici ed anche di
contabilità che in questo momento non abbiamo a disposizione, la risposta le verrà data in
seguito.
Per quanto riguarda la Casa di Riposo, il Bilancio è stato presentato da pochissimo
tempo, come lei probabilmente saprà; questo Bilancio ha visto anche una serie di
indicazioni date dai Revisori dei Conti, alla fine il Bilancio è stato comunque licenziato in
un certo modo, con l'aspettativa dell'attivazione entro un certo periodo dei posti della
Casa di Riposo.
Avremo modo, comunque, nella risposta in altre occasioni, perchè bisognerà che prima o
poi, anzi a breve scadenza, noi andiamo a fare un incontro di chiarificazione per quanto
riguarda la situazione della Casa di Riposo. Ne abbiamo già accennato nel corso di un
altro Consiglio comunale, nel quale avevo illustrato la situazione così come era
conosciuta. Però, molti sono gli articoli che escono su questa situazione, molte sono le
interrogazioni, non tutte purtroppo, sia le interrogazioni quanto gli articoli, servono a
fare chiarezza. Chiarezza andremo a fare, anche per capire esattamente che cosa è
successo in precedenza. I posti della Casa di Riposo non sono ancora attivati, non sono
stati attivati non per cattiva volontà da parte della Regione ma perchè, comunque sia,
non avevano mai avuto un imprimatur decisivo da parte della Regione ed erano all'epoca
solo la proposta della U.S.L.. E` come se noi prevedessimo un piano delle opere
pubbliche per 3 o 4 anni e poi pretendessimo di attivarlo tutto immediatamente.
L'attivazione di quei posti in Casa di Riposo era qualche cosa di programmato ma non
era qualche cosa che fosse stato confermato. In ogni caso, questo non è il momento e
neanche la sede per approfondire ulteriormente perchè non abbiamo a disposizione tutte
le informazioni. Il Bilancio della Casa di Riposo, essendo essa un ente che vede la
partecipazione da parte dell'Amministrazione del Comune con la scelta del Consiglio di
Amministrazione, è a disposizione dei Consiglieri comunali e potrà essere illustrato in un
incontro che eventualmente andremo a fare con il Presidente e con il Direttore. Di sicuro
dovremo fare questa sorta di incontro anche allargato, perchè ci sono molte cose che
vanno chiarite, soprattutto perchè i cittadini hanno il diritto di avere la conoscenza di ciò
che li interessa, che sia la più approfondita e circostanziata possibile.
Abbiamo poi l'interrogazione del signor Miotto che è riferita al nostro Vice Sindaco il
quale poi ovviamente interverrà.
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Per quanto riguarda invece ciò che si riferisce a via Convento, l'appalto di via Convento è
già stato fatto, il contratto di via Convento è già stato firmato, l'altra sera in Giunta
abbiamo approvato definitivamente le risposte da dare alle eccezioni che erano state
sollevate in merito al Piano degli espropri. I lavori verranno consegnati il giorno 13 o 14
del mese di aprile, perchè quella è la data ipotetica nella quale diventerà efficace la
notifica delle controdeduzioni che sono state fatte ai cittadini in merito alle obiezioni che
avevano sollevato sugli espropri.
MENEGHELLO GIORGIO - Assessore:
Ringrazio il Consigliere Miotto per l'opportunità che mi è data di portare a conoscenza di
questo Consiglio i fatti evidenziati. Purtroppo, quando Italia Nostra si esprime a riguardo
di interventi fatti nel nostro Comune, la pubblicazione è immediata; quando invece un
amministratore di questo Comune si esprime per iscritto a Italia Nostra ed ai giornali,
tutto viene ignorato. Se i giornali a cui io ho mandato questa risposta avessero
pubblicato il contenuto, probabilmente la sua richiesta sarebbe stata inutile ed anche i
cittadini ne sarebbero rimasti soddisfatti, o meno, a seconda del suo contenuto.
Comunque, voglio in questa occasione portare a conoscenza che l'edificio di cui lei parla
è un edificio che coinvolge una cortina edificata di proprietà privata, che è stata distrutta
nel lontano 1900 per quanto riguarda la sua parte esterna che coinvolge la facciata di via
Tevo e la facciata di via Pio X. Sono rimasti in piedi alcune superfetazioni all'interno
della corte, che purtroppo, secondo il modesto parere di tre Commissioni, una sotto lo
studio dell'architetto Mar nel 1989, un'altra nel 1995 da parte degli uffici comunali del
Comune di Piove, e un'altra, non ultima e non meno importante, che doveva rivedere se
c'erano stati degli errori, e parlo dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia,
aveva qualificato tutta la cortina di cui lei parla quale zona residenziale B, e quindi con la
possibilità di interventi anche di demolizione e ricostruzione in quanto posto al di fuori
del perimetro del Centro storico. Alla luce di questi studi e di queste analisi, poi questa
Amministrazione, sentita la Commissione Edilizia comunale, in forza a questi strumenti
urbanistici, ha emesso il relativo provvedimento edilizio, ovverosia la concessione.
Tuttavia, voglio anche dire che se agli uffici, alle Commissioni, era sfuggito qualche
elemento di valutazione importante come lei dice, potevano in qualche modo anticipare
la distruzione dell'edificio, comunicando agli uffici comunali queste loro conoscenze, e
parlo di Italia Nostra o di quanti altri si fossero in qualche maniera fatti propri di alcuni
elementi storici - ambientali o anche, come dice lei, d'uso, per potere indicare che
quell'edificio non poteva essere demolito.
Alla luce di questo, ormai, l'edificio è stato demolito in forza di specifiche analisi degli
uffici comunali ma anche dall'Istituto Universitario di Venezia, quindi, la Sovrintendenza
è stata avvertita di questo, perchè questa relazione è stata mandata direttamente anche
alla Sovrintendenza Beni Ambientali del Veneto orientale, e quindi tutto quello che è
stato fatto, purtroppo ormai non è più rivedibile. Resta il fatto che se lei, Consigliere, o
quanti fossero a conoscenza di altri edifici di pregio di carattere storico - ambientale,
potreste senz'altro provvedere a rendere a conoscenza l'ufficio e quindi l'ufficio stesso si
farà interprete di queste osservazioni per potere promuovere ulteriori indagini su questi
edifici.
E` chiaro che, a questo punto, l'intervento riguarda solo un fattore polemico. La
Commissione Edilizia, e io ero presente, in quell'occasione si è fatta partecipe fattiva
della proposta di intervento, andando ad intervenire notevolmente su quella che era la
proposta, per esempio di innalzamento dell'edificio nella facciata che guarda Pio X, cosa
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che non è stata accettata, che è stata restituita al mittente progettista, che dopo
moltissime insistenze e reticenze ha aderito per le proposte fatte dalla Commissione.
Quindi, tutta la cortina edificata su via Pio X avrà la stessa dimensione, in altezza,
forometria superiore e circuito di gronda, uguale a quello esistente.
Mi auguro di avere esaudito le domande che lei proponeva, comunque le farò avere la
relazione che il nostro ufficio e io abbiamo già inviato, sia alla stampa che alla
Sovrintendenza che a Italia Nostra, affinchè lei possa, se mi sono scordato qualcosa,
dettagliare con più precisione i fatti e gli argomenti.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Hanno facoltà i colleghi, se vogliono replicare. Prego collega Miotto.
MIOTTO MARIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Per certi versi, su certe affermazioni mi sembra abbastanza singolare la sua opinione,
Assessore Meneghello. Qualcuno potrebbe anche capire che lei vorrebbe che le
associazioni facessero il Piano Regolatore. Sarà l'Amministrazione che predispone il
Piano Regolatore, non le associazioni tipo Italia Nostra, tipo qualche altro, etc., che
vengano a suggerire all'Amministrazione comunale cosa va fatto o come va fatto. proprio
una impostazione, mi consenta, poco precisa. E` compito dell'Amministrazione comunale
sapere cosa c'è in Piove di Sacco, come va conservato, cosa si può abbattere etc.. Dico
che a volte basterebbe leggere questo libretto che è stato edito dal Comune di Piove di
Sacco. Leggiamolo un pochino qualche volta, magari tutti gli Assessori, tutti i
Consiglieri, il Comune di Piove ne ha molte copie a disposizione, ne regali una a tutti gli
Assessori e Consiglieri ed anche ai componenti della Commissione, allora forse qualche
lavoro andrebbe fatto magari anche in maniera diversa.
MENEGHELLO GIORGIO - Assessore:
Allora non mi sono spiegato, Consigliere. Purtroppo a volte si pensa che l'italiano sia una
lingua forse nota a pochi. Ho detto che tre Commissioni, dall'89 ad oggi si sono
succedute per esaminare la situazione storico - ambientale del Comune di Piove di Sacco.
Queste tre Commissioni non hanno demandato alle associazioni lo studio di queste
situazioni, le hanno perfettamente esaminate e hanno stilato delle schede e delle
valutazioni. Quindi, il Comune di Piove di Sacco non demanda nessuno, si assume le
proprie responsabilità e decide il da farsi in base alle regole e in base a quello che
tecnicamente è possibile fare. Quindi, non demandiamo nessuno.
Quindi il mio suggerimento è proprio volto in questo senso, che se c'è qualcosa di cui ci
siamo dimenticati, malgrado il suo consiglio di leggere il libro, questo qualcuno dovrebbe
suggerirci ma non sostituirsi. Mi sono spiegato? Grazie.
VALERIO CARLO - Sindaco:
Secondo il mio parere, le spiegazioni date dal Vice Sindaco Giorgio Meneghello erano
sufficientemente chiare. Ed avrebbero dovuto essere anche sufficienti per lei, che aveva
fatto l'intervento, così da evitarle di mettersi in una situazione imbarazzante.
INTERVENTO DI...
[Fuori microfono - incomprensibile]
13
VALERIO CARLO - Sindaco:
Lo immagino! Noi sappiamo che per lei l'imbarazzo è effettivamente qualche cosa di
sconosciuto e questo grazie al suo buon carattere, evidentemente.
Allora, nel 1995, il Consiglio comunale, al quale partecipavo anch'io come Consigliere di
minoranza, ha avuto modo di analizzare i risultati di una valutazione approfondita sugli
edifici neri, cioè su quelli di importanza storico - architettonica e culturale e quant'altro,
notevole, che era stata fatta da uno studio particolare. Abbiamo fatto vari incontri,
abbiamo analizzato una per una queste situazioni e abbiamo poi approvato in Consiglio
comunale la nuova identificazione o la eventuale cancellazione di edifici neri. Questo
durante il corso di un Consiglio comunale al quale lei probabilmente ha partecipato.
Evidentemente la sua sensibilità in quell'occasione non era così germogliata
vigorosamente come invece accade adesso; evidentemente all'epoca lei il libretto non
l'aveva ancora letto; evidentemente, nei 4 anni successivi non aveva mai avuto modo di
leggere il libro, mai avuto modo di rendersi conto del fatto che c'erano delle cose
preziosissime nascoste in alcuni edifici di Piove, i quali avrebbero tranquillamente potuto
essere abbattuti con il beneplacito dei tecnici, con il beneplacito dell'Università di
Venezia, con il beneplacito di questa Amministrazione di cui lei faceva parte non solo
come Consigliere ma anche come Consigliere di maggioranza.
Ora, l'operato dei nostri uffici che, come lei ben sa, sono quelli che danno o non danno le
licenze, perchè questo non lo fa la parte politica, è assolutamente cristallino e fuori
discussione; se qualcuno aveva qualche cosa da dire, ha avuto anni di tempo per farlo. Il
venire a dire delle cose adesso, a posteriori, è chiaramente un tentativo di creare
malumore e polemica. Questo soprattutto da parte di chi è rappresentante politico eletto
dai cittadini, perchè la associazione può tranquillamente dire: ma noi avremmo preferito
che là non venisse abbattuto nulla perchè era importante, l'associazione, come lei ha
correttamente sottolineato, fa il proprio lavoro, gli amministratori fanno il lavoro per cui
sono stati chiamati, dopo essersi proposti. Stava agli amministratori, e quindi anche ai
Consiglieri, operare con tutta la cautela, con tutta l'attenzione possibile, affinchè delle
meraviglie dell'architettura non venissero rovinate. Noi siamo convinti che là meraviglie
dell'architettura non ce n'erano più, siamo convinti che l'azione della Commissione e poi
dei nostri dirigenti e funzionari sia assolutamente trasparente; la preghiamo, comunque,
in futuro, se lei ha informazioni più approfondite su altre cose, di rivedersi tutti gli edifici
che potrebbero eventualmente essere poi presi in considerazione per polemiche di questo
genere, così aiuterà tutti noi, non lo farà fare alle Commissioni, non lo farà fare alle
associazioni, lo farà lei perchè il ruolo suo, come di tutti noi, è esattamente quello di
controllare tutto ciò che avviene nella macchina dell'Amministrazione, perchè i cittadini ci
hanno dato questo mandato.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, direi di proseguire con il successivo argomento iscritto
all'ordine del giorno.
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OGGETTO N. 4: Risposte alle interrogazioni ed alle interpellanze presentate al
Consiglio comunale del 17/2/2001.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
In mio possesso ci sono 5 interrogazioni, di cui 2 presentate dal collega Conte, 2
sottoscritte dai gruppi di minoranza, e poi c'era una interpellanza a risposta scritta; perciò
sono 4 gli argomenti da trattare. Chiedo agli interessati, Sindaco e Assessori, se hanno
già dato risposta la volta precedente o se devono farlo in questa seduta.
Ha facoltà di intervenire in signor Sindaco.
VALERIO CARLO - Sindaco:
In effetti, mi sembra che fosse stata data risposta alla maggioranza, se non altro, delle
interrogazioni presentate. Alcune avevano bisogno, perchè così era richiesto, di risposta
scritta, altre avevano eventualmente bisogno di integrazioni.
Abbiamo preparato tre documenti che servono proprio a dare chiarezza. Partiamo da
quelli per il Consigliere Conte, che sono due.
Uno è relativo alla serie di domande fatte sulle spese per il servizio di nettezza urbana
dell'anno 2000. Io le consegno la risposta scritta, ci sono i dati relativi alla spesa generale
sostenuta, c'è in modo particolare evidenziata la spesa che va addebitata alla raccolta
degli ingombranti. Per cui questa è la risposta scritta che abbiamo preparato.
Un'altra era relativa alla cancellazione eventuale di lavori previsti dal Piano dei Lavori
Pubblici degli anni precedenti, e allo stato di attuazione dei lavori pubblici di quest'anno.
Per dare una compiuta risposta alla serie di quesiti che lei aveva posto, noi abbiamo
preparato una serie di documenti, questi per altro erano già a disposizione ma sono stati
raccolti ulteriormente; da questi documenti lei potrà tranquillamente trarre tutte le
conclusioni. Premettendo che non era possibile creare un quadro sinottico comparativo
perchè i sistemi di previsione e gli obblighi sono cambiati nell'arco degli ultimi anni, per
cui ci sono delle cose che non potevano essere comparate perchè erano state pensate e
inserite in certi schemi con metodi diversi di valutazione. Per cui non si poteva fare un
quadro sintetico. Questo è quello che può venire fuori.
C'era poi una richiesta del Consigliere Crosta, che questa sera non c'è ma che comunque
potrà trovare tranquillamente illustrazione anche se non c'è, poi consegneremo copia di
questa; è relativa alla questione dei recuperi Ici. Questo è un argomento che interessa
tutti perchè, comunque sia, altri Consiglieri di minoranza l'avevano sollevato in varie
occasioni.
Una volta di più devo dire che c'eravamo sbagliati nel fare i conti, cosa che è
assolutamente umana e normale, e che va naturalmente considerata come una piccola
debolezza umana. Ci eravamo sbagliati perchè in varie occasioni avevamo detto che il
costo totale, calcolato, relativo alle spese sostenute per i recuperi Ici nell'anno '98,
relativi alle evasioni totali, erano state di circa 155 milioni, contro un accertato incassato
di 310 milioni di lire. Effettivamente c'eravamo sbagliati, perchè la spesa totale è stata di
184.730.884 lire, vale a dire che per recuperare 310 milioni noi abbiamo ne spesi 184
milioni 700 e tanti, con un recupero netto (qua c'è "guadagno netto" ma evidentemente è
una deformazione di chi fa contabilità) di 125 milioni di lire.
Per quanto riguarda invece i recuperi Ici dal '94 in poi, che sono, come voi sapete, in
corso di realizzazione, di effettuazione, noi avremo una spesa certa di lire 92 milioni e
400 mila, relativa alla spesa fissa da corrispondere all'azienda che ci sta aiutando in
questa cosa, Iva compresa; avremo poi un 36% sull'accertato con adesione da parte dei
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cittadini, e avremo poi delle spese per il personale interno, per quelle operazioni di
supporto all'operazione più in generale.
Non abbiamo al momento la possibilità di fare riscontri e abbiamo solo delle proiezioni
che, essendo proiezioni, non vengono riportate nel quadro riepilogativo che abbiamo
preparato, perchè non sarebbero giustificate come validità da un riscontro oggettivo.
Comunque sia, l'importante era correggere l'errore che avevamo commesso, non erano
150 milioni ma erano 185 milioni circa.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono interventi da parte dei colleghi possiamo passare al punto successivo
all'ordine del giorno.
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OGGETTO N. 5: Approvazione degli o.d.g. e delle mozioni presentate al Consiglio
comunale del 17/2/2001.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
In questo caso, io ho a disposizione due mozioni, una presentata dal collega Bovo e
un'altra sempre dei gruppi di minoranza, e poi un ordine del giorno presentato sempre dai
gruppi di minoranza.
In questo caso, per quanto riguarda il modo in cui andremo a trattare questo punto, è
sempre il solito, il proponente di una mozione darà lettura della stessa, al termine si
inizierà la discussione e poi , quando non ci saranno interventi, si porrà l'argomento in
votazione.
Quindi, possiamo iniziare secondo l'ordine di presentazione dei documenti che ho a
disposizione, quindi ha facoltà di intervenire e dare lettura della sua mozione il collega
Bovo.
BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra:
Più che leggere la mozione che penso sia nota e già letta l'altra volta, volevo solo
esplicitarne il significato, visto che mi stupisco che l'altra volta il Sindaco avesse
dichiarato di non riuscire a capire il significato di questa mozione, anche se, devo dire, il
significato è molto semplice e mi sembra anche molto semplice cosa si chieda con questa
mozione. Ma, evidentemente, un conto è non riuscire a capire e un conto è non volere
capire il significato di questa mozione. Quindi, cercherò di essere più chiaro e di renderla
ancora più semplice ed esplicita.
Questa maggioranza è l'espressione di Forza Italia, A.N., C.C.D. e la Lega, che però
adesso non trova più rappresentanza in Consiglio comunale, quindi, 800 cittadini che
hanno votato la Lega non sono più rappresentati in Consiglio comunale.
Adesso ci troviamo di fronte alla possibilità che attraverso iniziativa di un amministratore
trovi rappresentanza in Consiglio comunale un movimento, come quello di Haider, che si
rifà a temi appunto xenofobi, razzisti e antisemiti, senza che per altro questo movimento
sia stato vagliato e abbia ottenuto l'approvazione degli elettori. Quindi, c'è anche un fatto
di coerenza, visto che queste forze politiche, appunto Forza Italia, A.N. e C.C.D., hanno
ribadito con grande enfasi sui giornali la loro distanza da questo movimento, è chiaro che
coerenza vuole che la cosa venga ribadita anche da questo Consiglio comunale. Quindi,
la questione è molto semplice, cercherò di tradurre in una domanda molto semplice, se
questa maggioranza vuole veramente prendere le distanze dal movimento di Haider,
vuole veramente porre un freno a qualsiasi tentativo di introdurre nella maggioranza una
rappresentanza di questo movimento, non deve fare altro che votare sì a questa mozione
e chiudere il discorso una volta per tutte.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Per quanto riguarda questa mozione, dato che è diretta all'Assessore Galuppo che, oltre
ad essere collega, dato che fa parte dello stesso gruppo consigliare, è anche un amico,
ritengo utile da parte mia fare un commento sul documento, senza entrare nel merito
della questione politica che per me non è il punto che vorrei focalizzare, e cercando, per
quanto possibile, anche di non esprimere opinioni ma di fare appunto una analisi,
rimanendo coerente anche con il mio modo di fare.
Innanzitutto io vorrei partire dalla fonte che ha generato il documento, e rimanere
comunque in ambito generale perchè non mi va di fare riferimenti a singole persone.
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La fonte che ha generato questo documento è un movimento, un partito di sinistra che in
questi ultimi anni praticamente si è autoproclamato fautore e difensore di determinati
principi, quali quelli della difesa della libertà di pensiero e di parola a difesa dell'altro e
poi ha cercato anche di portare avanti una politica volta a contrastare ogni azione che
fomentasse appunto situazioni di razzismo, xenofobe e quant'altro, e su questi temi penso
che siamo tutti d'accordo, però qui siamo ancora nell'ambito teorico. Se scendiamo
invece nell'ambito pratico, possiamo riscontrare che la sinistra spesso e volentieri non
riesce ad essere coerente con ciò che afferma teoricamente rispetto a quello che poi
mette in pratica, perchè sovente mi è capitato di constatare che è proprio quella sinistra
che cerca di difendere quei principi che ho pocanzi accennato, che in realtà contrasta con
una certa coerenza. Posso fare un esempio anche pratico. Prendiamo il primo aspetto a
cui ho accennato, la libertà di pensiero e di parola. Allora, sicuramente questo è una delle
conquiste più importanti che le democrazie occidentali hanno fatto, la sinistra afferma
questo e mi trova perfettamente concorde. Però la differenza tra il modo di concepire la
libertà di pensiero e di parola tra il sottoscritto e la sinistra, sta nel fatto che per me la
libertà di pensiero e di parola è un concetto assoluto, per la sinistra invece è un concetto
relativo, nel senso che sembra quasi che la sinistra abbia il potere di spostare il confine di
libertà a seconda di chi è il soggetto che parla: se è un soggetto che appartiene al mondo
di sinistra, il confine di libertà, di parola e pensiero è posto al centro, se invece, nel caso
di Galuppo, esprime un pensiero che non trova concordi gli esponenti della sinistra,
mettiamo questo confine e lo tariamo a 20.
L'aspetto invece della difesa dell'altro. La sinistra che cosa afferma? Bisogna in qualche
modo concepire il concetto secondo il quale quegli attori sociali considerati devianti, che
non si riconoscono con la maggioranza della società, in qualche modo non devono essere
messi da parte ma devono essere compresi. In questo contesto, con tutte le debite
proporzioni, il ruolo dell'altro è svolto da Galuppo, soltanto che, molto probabilmente,
all'interno del concetto dell'altro ci sono delle sottocategorie a cui molto probabilmente
appartiene Galuppo e quindi non merita di essere difeso.
Il discorso del razzismo e della xenofobia. Se prendete un dizionario qualsiasi ed andate a
leggere la definizione di razzismo, la sintesi del significato qual è? Una razza che si
ritiene superiore a un'altra. Io ritengo che determinate azioni che la sinistra ci fa passare
come una forma di solidarietà nei confronti degli altri, in realtà paventano e mettono in
evidenza una sorta di razzismo, a mio avviso, perchè nel momento in cui si giustifica
l'arrivo di milioni di extracomunitari in Italia, perchè devono fare lavori che gli italiani
non vogliono fare, significa affermare, in poche parole, che l'italiano che appartiene a una
razza superiore, non si abbassa a fare determinati lavori e quindi bisogna darli agli
extracomunitari. Se invece vogliamo essere coerenti con il principio che a questo mondo
siamo tutti eguali, se arriva un extracomunitario ingegnere o architetto, se siamo
veramente soggetti che appartengono alla società civile, mettiamo un extracomunitario
ingegnere o architetto a fare la sua mansione, ad espletare la professione che ha imparato
nel suo paese, in un contesto di uno stato di diritto ma anche di doveri, perchè molto
spesso questo secondo passaggio viene dimenticato dai più.
Allora, l'analisi complessiva che ho fatto, che cosa evidenzia? Che a parità di azione,
secondo il mio punto di vista, la sinistra non è in grado di emettere immediatamente un
giudizio sull'azione stessa fintanto che non conosce la fonte che ha commesso l'azione e
fintanto che non sa verso chi l'azione è compiuta. L'esempio primo che ho fatto. Se viene
autorizzata una manifestazione e i manifestanti distruggono una città, a me sinceramente
non interessa sapere chi sono stati, hanno commesso reato e quindi si dà prosecuzione
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all'iter giudiziario. Nel caso invece della sinistra, a parità di azione, se magari gli attori
che hanno commesso questo tipo di intervento sono gli amici dei Centri Sociali, sono
delle ragazzate, se invece un centesimo di quello che compiono questi personaggi viene
fatto magari da movimenti che si riconoscono al centro destra, apriti cielo che per
settimane e mesi iniziano discussioni: "arriva la destra, allarmi, allarmi, stanno arrivando i
fascisti etc.". E questo è un esempio.
Il secondo esempio, prima di emettere un giudizio nei confronti di un'azione rivolta a
qualcuno, un caso di attualità per non andare tanto distante. Sapete che una trasmissione
pseudo-satirica ha offeso il rappresentante dell'opposizione; quindi la sinistra che cosa ha
sottolineato? Che questo tipo di atteggiamento del centro destra è il classico
atteggiamento di chi vuole censurare praticamente una trasmissione di satira, che, io
aggiungo, deve essere a 360 gradi, ma molto probabilmente l'angolo è un po' più sfasato.
La stessa sinistra che oggi difende la satira, è appunto lo stesso movimento che l'anno
scorso ha cacciato un noto vignettista perchè su un quotidiano nazionale ha fatto una
illustrazione del leader maximo, e quindi non poteva fare una cosa di questo genere ed è
stato allontanato. Allora, io chiedo ai colleghi, cerchiamo di essere più coerenti in quello
che affermiamo teoricamente rispetto a quello che facciamo in pratica, anche perchè, né
Galuppo, né nessun esponente del centro destra di questa Amministrazione, dal 16 luglio
del '99 ad oggi, perchè non voglio sindacare su quello che è successo prima, prendo in
considerazione questo arco di tempo, si è mai pensato di presentare un documento, una
mozione con la quale si chiedesse l'allontanamento di un collega amministratore solo
perchè a livello nazionale o locale ha rapporti diretti con un partito che si chiama
Rifondazione Comunista o Comunisti Unitari, che abbracciano una ideologia che ha fatto
"soltanto" 100 milioni di morti in questo Paese, e che prende come riferimento sistemi
democratici quali la Cina, Cambogia e via dicendo. Noi non l'abbiamo fatto perchè
riteniamo che, né Bovo, né il sottoscritto, né il Sindaco, né l'Assessore Galuppo abbiano
non il potere ma la presunzione di presentare documenti di questo tipo, perchè l'unico
giudice che può mandare a casa qualcuno è il popolo, sono i cittadini, che valuteranno
loro le azioni degli amministratori.
Per quanto riguarda il discorso di insistere sempre con la Lega Nord etc., lo sapete
benissimo come sono andate le cose, è nostro impegno più importante quello di
rispettare il programma, perchè penso che ai cittadini non interessi niente che io magari
avessi continuato a rimanere nella Lega ma non a rispettare il programma che il 16 luglio
ho sottoscritto. Io ho pagato in prima persona proprio perchè ho voluto rispettare il
programma, e questo i cittadini dovranno capire alla fine. Quindi, io credo che un gesto
intelligente sarebbe quello di ritirare la mozione, non come gesto di scuse nei confronti
dell'Assessore Galuppo, che assolutamente non ama questo tipo di interventi, ma come
una sorta di rispetto nei confronti di un principio più nobile che è appunto della libertà di
pensiero e di parola, e fintanto che, però, documenti di questo tipo giungeranno in sede
di Consiglio comunale, a mio avviso non sarà rispettato in nessun modo.
Se ci sono altri colleghi che vogliono intervenire sull'argomento, altrimenti dò possibilità
di replica... Prego, collega Tormena.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Il suo intervento ha portato molti esempi, che sono molto soggettivi anche questi, quindi
sono condivisibili o non condivisibili a seconda di come uno li voglia interpretare. Allora
le aggiungo un altro esempio, perchè, così , mi nasce spontaneamente. Questa libertà di
pensiero, di parola, che lei ha tanto decantato nel suo intervento, lo vorrei concretizzare
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proprio qui, su questa pagina, nella quale i Capigruppo si pongono come limite quello di
scrivere 500 battute; chi lo rispetta ha un articoletto piccolo, chi invece non lo rispetta ha
un articolo grande. Ed allora perchè non lo si fa rispettare? Se si stabilisce una regola, la
regola vale per tutti. Lei ha fatto molti esempi e ne faccio uno anch'io. Voi decantate la
libertà di espressione, di parola e di pensiero, e mi mettete su La Piazza due articoli
molto ampi, sotto lo stemma del Comune di Piove di Sacco c'è la voce Forza Italia, viene
messo in evidenza, praticamente, la maggiore parte della pagina alla maggioranza, ed
ovviamente chi, fra virgolette, fa il furbo e sconfina oltre le 500 battute non viene in
qualche modo avvertito di averle sconfinate e gli viene ridotto l'articolo, come chi invece
ha cercato di rispettarlo e si trova penalizzato rispetto agli altri.
Questo è un esempio, come il suo, molto più concreto, di quello che magari voi intendete
come maggioranza.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Per quanto concerne l'esempio che ha fatto nei miei confronti, io l'ho sottolineato proprio
alla fine del mio intervento, che il fatto di avere rubato, tra virgolette, più spazio rispetto
agli altri colleghi, è avvenuto soltanto perchè, ricordo ai più, sono Presidente del
Consiglio comunale, seconda carica istituzionale di questo Ente locale, e mi sono
permesso di scrivere determinate righe in più non tanto per fare passaggi politici, perchè
potete leggere tranquillamente anche voi, ma soltanto per delineare quella che è stata
l'attività del Consiglio comunale, prendendo in considerazione l'attività della
Commissione stessa. Quindi, cose che non mi riguardano neanche direttamente, quindi
passaggi prettamente tecnici. Se avessi utilizzato quello spazio, io parlo per quanto mi
riguarda, per fare propaganda politica e via dicendo, io sarei concorde con lei e quindi
prenderei le colpe che nei mei confronti sarebbero praticamente note a tutti. Però, in
questo caso, il mio intervento ha superato le 500 battute soltanto perchè ho voluto, come
prima occasione di parlare nei confronti dei cittadini, fare un intervento come Presidente
del Consiglio, e l'ho citato all'inizio, e poi alla fine ho ripreso il discorso dicendo la
prossima volta parlerò come Consigliere, proprio perchè il discorso, come era iniziato,
era logico che potesse anche concludersi allo stesso modo.
Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni che ha facoltà di farlo.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Il mio intervento era in risposta a quello cui accennava il Consigliere Bovo, lei l'ha così
validamente e così ampiamente ribadito che il mio intervento diventa inutile.
Una unica cosa volevo dire al Consigliere Bovo. Ma ha proprio tanto tempo da perdere
da preoccuparsi di queste cose? Come se io mi preoccupassi se qualcuno ha rapporti
politici con l'imperatore del Tumbuctù. Cioè, anche se l'Austria è qui vicina, ha un suo
regime, ha un suo modo di eleggere i propri governanti, li ha eletti e sono cose loro.
Cosa interessa noi di appartenere, di simpatizzare o cos'altro, per Haider o per chi altro
sia? In Francia potrebbe essere Le Pen, in Germania qualunque altro... non capisco per
cosa vada ad arrovellarsi su questi problemi.
FERRARA FABIO - Consigliere gruppo Forza Italia:
Leggo questa mozione e mi viene da pensare che sia solamente un processo alle
intenzioni, anche perchè sul giornale era appunto scritto che l'Assessore Galuppo aveva
solo interesse per i programmi di Haider, quindi, nessun tipo di adesione. Quindi vedrei
scampato questo pericolo.
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Poi, se il Consigliere Bovo ha qualche fatto personale con Galuppo, visto che nella
precedente Amministrazione, quando lui aveva preso la tessera del P.D.S., Galuppo
aveva protestato vivacemente con il Sindaco, questo è un fatto personale che non deve
coinvolgere l'attività del Consiglio. In ogni caso, nessuno qui è razzista, nessuno è
xenofobo, e nessuno deve imporre a questo Consiglio di chiedere le dimissioni di
Assessori...
[Lato 3]
...quando questo signore si renderà eventualmente pericoloso per l'Europa tutta, come in
passato qualcun altro ha fatto, ci saranno altri organi più importanti di noi, più in alto di
noi, che si occuperanno del problema, noi questo problema non ci tocca minimamente,
quindi credo che da parte nostra ci sia il totale rifiuto a questi ammonimenti.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, ha facoltà di intervenire a titolo di replica il collega Bovo.
BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra:
Vorrei sgombrare innanzitutto il campo da una questione: questa mozione prende lo
spunto dagli interventi dell'Assessore Galuppo, ma non è una mozione ad personam,
tanto è vero che nel testo la mozione è del tutto generica e generale e non fa riferimento
alla persona summenzionata. Per cui non ho niente di personale contro l'Assessore
Galuppo, con il quale fra l'altro sono in buoni rapporti.
Poi, un'altra questione: lei, signor Presidente, parlava della libertà, del valore assoluto
della libertà, ma forse lei si dimentica che la libertà è riferita ai diritti dell'uomo, alla Carta
dei Diritti dell'uomo e questa libertà non può garantire sempre e comunque pensieri ed
atti che vadano contro la Carta dei diritti dell'uomo e quindi tollerare in nome della libertà
razzismo, xenofobia e antisemitismo. Quindi il limite della libertà sta proprio in questo ed
è a questo limite che io mi rifaccio, non ad altri.
Per quanto riguarda l'intervento del Consigliere Lorenzoni, sì , mi stanno molto a cuore
queste cose, perché credo che su questi valori si fonda il nostro vivere civile e
dimenticarsene o considerarli secondari sia una cosa assolutamente da evitare. Se poi
questa mozione non è condivisa, non fate altro che votare contro e prendervi le vostre
responsabilità.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Mi scusi, ma io non è che mi limito a non votare o ad astenermi da questa mozione,
voglio proprio che questa mozione non venga presa in considerazione, perché non è
pertinente ai doveri ed agli interessi del nostro Consiglio comunale.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione questa mozione. Esito della votazione:
voti favorevoli 6, contrari 12, non hanno partecipato al voto il collega Lorenzoni e il
signor Sindaco, quindi, siamo in 20 totali, la votazione è valida, però visto l'esito della
stessa, dichiaro non approvata la mozione.
A questo punto possiamo proseguire con l'altra mozione, quindi chiedo ad uno dei
colleghi della coalizione che fa riferimento a Conte di darne lettura.
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CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
C'era una mozione che diceva: come ampiamente noto, la questione del traffico ed in
particolare del traffico pesante, anche nel nostro Comune, ormai è al limite della
sopportazione; la nostra area è peraltro interessata da particolari flussi di traffico pesante
di esclusivo transito, in quanto è situata a ridosso del maggiore interporto nazionale ed
inserita nel corridoio Adriatico. Al fine di cercare la più ampia e possibile
razionalizzazione del traffico di transito, il Consiglio comunale invita l'Amministrazione a
farsi promotrice di una Conferenza dei servizi che comprenda Enti locali, Comuni di area
e Provincie e i soggetti interessati alla viabilità e ai trasporti, per esempio Anas ed
Interporto di Padova, che dopo avere analizzato i flussi di traffico vada ad individuare
immediati e possibili percorsi alternativi, vedi percorsi autostradali e strade non urbane e
quindi alternativi alle strade urbane, in particolare per quanto riguarda l'Asse
Padova/Zona Industriale/Chioggia.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il collega Conte, una precisazione per quanto riguarda la mozione precedente,
la stessa non è stata approvata con i voti contrari di tutta la maggioranza, esclusa però la
partecipazione, ripeto, del Sindaco e del collega Lorenzoni.
Per quanto riguarda la mozione poc'anzi letta dal collega Conte, se ci sono interventi a
tale proposito possono essere fatti.
VALERIO CARLO - Sindaco
Va beh, dovremo governare questi altri 3 anni e poi gli altri 5 e poi gli altri 5 ancora con
mozioni pleonastiche! Già in occasione della prima lettura di questa mozione avevamo
detto che questa Conferenza dei servizi, in ogni caso, era già stata prevista e
preventivata, in seguito ci sono stati degli ulteriori incontri con i cittadini di S. Anna e,
come promesso, come da impegni assunti, ci siamo attivati per questa Conferenza dei
Servizi. Prima di fare questa Conferenza dei Servizi dobbiamo fare delle operazioni di
preparazione che prevedono, come avrete sentito, probabilmente la chiusura al traffico
dei mezzi pesanti di via Paolo VI e Scardovara nella direzione verso Campolongo
Maggiore. Per potere fare questa prima operazione dobbiamo motivarla, per motivarla
dobbiamo fare delle indagini tecniche. Sulla base di queste indagini tecniche andremo a
preparare l'ordinanza di divieto di accesso e con quella faremo la Conferenza dei Servizi
con tutti gli interessati, in modo da spiegare che cosa succederà e quali potranno essere
eventualmente le conseguenze.
Questa mozione, allora, è assolutamente inutile, così come era inutile l'altra volta, anche
perché il governo di questa città è stato dato dai cittadini nelle mani di questa
amministrazione. Questa amministrazione intende governare, nell'interesse supremo dei
cittadini, secondo i tempi e secondo le iniziative che ritiene più idonee, è assolutamente
pleonastico, ripeto, andare a sottolineare azioni che già sono intraprese attivamente o che
sono in previsione, perché hanno bisogno di una certa serie di assestamenti tecnici
precedenti, di sottolinearle per dare enfasi alla propria partecipazione al Consiglio
comunale e quindi alla vita politica della città.
A questa mozione io voterò contro personalmente, non perché non ci sia l'intenzione di
fare questa cosa, ma perché questa cosa è già stata fatta e soprattutto come segnale,
perché vorremmo evitare di dovere impiegare il nostro tempo in discussioni di cose che
sono già praticamente operative e che non hanno bisogno di sollecitazioni, perché la
sensibilità dei governanti e soprattutto dei funzionari e dei dirigenti e dei collaboratori dei
22
Comuni è già tale da spingere tutti ad agire al meglio. Quindi il mio voto a questa
mozione sarà contrario, resterò presente alla votazione anche se sempre più spesso il mio
orientamento sarebbe quello di non partecipare a votazioni che sono chiaramente inutili.
Però ognuno si prende le proprie responsabilità, questa minoranza ha deciso di svolgere il
proprio ruolo in questo modo, l'abbiamo visto oramai da quasi due anni, ne prendiamo
atto, i cittadini ne hanno già preso atto preventivamente ed altrettanto faranno in futuro;
staremo a vedere, le ore che dobbiamo mettere a disposizione dei nostri concittadini
sono comunque quelle dei Consigli Comunali e probabilmente potrebbero essere
utilizzate un po' meglio.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il signor Sindaco, si è prenotato per parlare il collega Collega.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Mi complimento col Sindaco perché una volta, quando si facevano interrogazioni che
chiedevano cose che si aveva già intenzione di fare venivano chiamate ridondanti, adesso
invece non le chiama più ridondanti, ma le chiava pleonastiche; allora, sarò costretto ad
andarmi a vedere un'altra volta il vocabolario e vedere come non era adeguato nelle volte
precedenti ridondante, se anche pleonastico non lo sia e poi lo riferirò, caso mai, in
Consiglio comunale, visto che dobbiamo fare le elezioni di queste cose.
Dico soltanto che queste non sono perdite di tempo, invece quelli che ha fatto il Sindaco
sono discorsi che servono ben poco, e ricordo soltanto un esempio. Qui è stato
presentato un ordine del giorno una volta, per dare degli aiuti ai medici missionari e cose
del genere, è stato votato contro perché si diceva, dal Sindaco e dalla maggioranza
naturalmente, che queste cose non servono; poi non sono state fatte le luminarie di
Natale perché si è voluta fare la solidarietà. Se questa è la coerenza, io lascio ai cittadini
verificare questa coerenza. Io invece personalmente dico che se già tutto quello che è
stato chiesto si ha intenzione di farlo, non c'è nessun problema per votare questa
mozione, se non lo si vuole fare significa che c'è questa ipocrisia di fondo che io
denuncio e che ho denunciato anche con l'esempio che ho fatto presente. Quindi ognuno
si prende le proprie responsabilità, mi dispiace però che poi è difficile dare ai cittadini le
informazioni, perché anche nel caso appunto delle luminarie non è stato possibile dare
completamente le informazioni, in quanto tanto i giornali riportavano soltanto, alcuni
giornalisti che hanno fatto gli articoli e io naturalmente li ho raccolti, decantavano le doti
di questa Amministrazione nel fare elargire aiuti, ma nessuno mai aveva dato spazio al
fatto che era stato votato contro ad una mozione analoga. Comunque, se si ritiene di
perseguire questa strada, voi seguite la vostra e noi seguiremo la nostra.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione anche questa mozione, quindi apro da
ora la votazione.
Esito della votazione: 13 contrari della maggioranza e 6 favorevoli, il Consigliere
Zecchin si è assentato. Quindi, visto l'esito della votazione, dichiaro non approvata la
mozione.
Passiamo adesso al successivo argomento, che è una proposta di ordine del giorno,
quindi anche in questo caso chiedo ad un collega che fa riferimento alla coalizione di
Conte di intervenire.
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CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Anche questa naturalmente sarà ridondante o sarà pleonastica, perché tanto la Regione
sicuramente la approverà, quindi chiederlo vuol dire soltanto fare perdere del tempo,
perché tanto le cose si faranno anche senza bisogno di chiederlo. Comunque noi la
presentiamo.
Alcuni Consiglieri Regionali del Veneto hanno recentemente avanzato un progetto di
legge regionale, il n. 100, dal titolo "Interventi Regionali per il contenimento della
pressione fiscale", che prevede che la Regione possa attribuire un conteggio preferenziale
ai Comuni che nell'anno di riferimento non introducano nuovi tributi e/o non aumentino
le aliquote dei tributi e canoni di propria competenza. Inoltre, si dispone che la Giunta
Regionale sia autorizzata a finanziare il minore introito comunale sino alla sua totale
copertura, compatibilmente con le risorse stanziate in sede di assestamento di bilancio
2001, qualora il Comune non introduca o non aumenti i tributi di propria competenza
(Ici, Addizionale Irpef, Tassa sulle insegne, canoni etc.) e proceda alla riduzione dei
tributi e/o canoni rispetto a quelli dell'anno precedente.
Ritenendo tale progetto ampiamente positivo e mirato a rendere particolarmente
efficiente ed efficace la gestione delle risorse locali, con unito l'obiettivo di contenere la
pressione fiscale a carico dei cittadini, il Consiglio comunale rivolge alla Giunta
Regionale un caldo invito affinchè il citato progetto sia prontamente trasformato in legge
regionale.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono interventi, pongo in votazione anche questo ordine del giorno, apro da
ora le votazioni. Anche in questo caso, visto l'esito della votazione, 13 voti contrari della
maggioranza e 6 a favore, dichiaro non approvata la proposta di ordine del giorno letta
poc'anzi dal collega Conte.
A questo punto mi sembra che gli argomenti che erano iscritti per essere trattati siano
stati conclusi, quindi direi di passare al successivo argomento che tratta un argomento
relativo alla variante N. 24 al PRG.
24
OGGETTO N. 6: Conferma ai sensi dell'art. 50 co.11 L.R. 61/85 della variante N. 24 al
Piano Regolatore Generale per il cambio destinazione urbanistica nell'area lungo via L.
da Vinci di proprietà dell'APGA Srl.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Questo punto sarà relazionato dal signor Vice Sindaco e al termine della relazione e della
trattazione dell'argomento sarà necessaria una votazione, quindi ha facoltà di intervenire il
vice Sindaco.
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Trattasi di una conferma di una delibera già precedentemente deliberata, trattasi della
delibera n. 148 del 27 dicembre, che è esecutiva ai sensi di legge e che riguarda il cambio
di destinazione urbanistica dell'area sita in via Leonardo da Vinci e di proprietà
dell'APGA srl. Visto che ai sensi dei punti 6, 10 etc. etc., cioè diciamo che evito di
leggere tutti quanti gli atti amministrativi che hanno proceduto a questa conferma da
parte del Consiglio comunale, si delibera di confermare, ai sensi del comma 11 dell'Art.
50 della Legge Regionale N. 61/1985, la variante n. 24 al Piano Regolatore Generale,
riguardante il cambio di destinazione urbanistica nell'area lungo via Leonardo da Vinci di
proprietà dell'APGA srl, adottata ai sensi del punto b) e del comma 9 dell'art. 50 della
Legge Regionale 61.
Questo perché l'abbiamo fatto con una variante ad hoc? Per cercare di accelerare i tempi
in cui questa variante è compresa. Al punto 2 dobbiamo deliberare anche di provvedere
alla trasmissione alla struttura regionale di detta variante, ai sensi sempre del comma 11
dell'art. 50 della Legge Regionale N. 61/1985.
Se può, il Presidente può cedere la parola ai tecnici per l'illustrazione dell'area.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
L'architetto Minozzi che deve intervenire ha facoltà di farlo.
ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale
[L'arch. relazione con l'ausilio di foto]
Questa è la variante che già il giorno 27 dicembre avevamo adottato, queste sono le
varanti di minima, intanto sono due foto che vanno ad indicare l'area su cui andiamo ad
intervenire che è l'area lungo via Leonardo da Vinci, dove era sito, ovvero è ancora sito
anche se non funzionante, il depuratore e l'ex sede dell'APGA, quindi sono tre foto per
capire di cosa stiamo parlando.
Di questa area abbiamo realizzato una variante di minima ai sensi del comma 9,
ovverosia per il cambio di destinazione d'uso da zona f), area per attrezzature di interesse
comune, a zona d), zona produttiva. Questa, come dicevo prima, è stata adottata, è stata
quindi depositata, successivamente non sono arrivate osservazioni, quindi per questo
punto diamo risposta alle osservazioni, che nel caso specifico non sono arrivate, e
confermiamo quella che è l'intenzione della variante, ovverosia cambiare la destinazione
da quella che segnaliamo quale zona f) a zona d). Viene inviata alla struttura regionale
che ha 60 giorni di tempo per dare un parere definitivo su quella che è la nostra proposta,
dopo di che ritornerà in Consiglio comunale e verrà definitivamente approvata.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
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Ringrazio l'architetto Minozzi per l'esposizione dell'argomento, i colleghi che vogliono
intervenire hanno facoltà di farlo.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Intanto mi complimento per le foto iniziali che sono state fatte in occasioni particolari
perché non compaiono le 12 roulottes dei nomadi, non ci sono più da una settimana, ma
ci sono rimasti i permessi, quindi hanno trovato il momento giusto per fare le foto.
Adesso andremo a vedere dove sono nel frattempo.
La domanda era questa: siccome questa area è di proprietà della APGA si dice in
deliberazione, volevo sapere se l'APGA ha già fatto la gara per l'assegnazione, quindi se è
proprio di proprietà dell'APGA o se è già di proprietà di qualcun altro.
VALERIO CARLO - Sindaco
C'è stato preliminare di vendita, la proprietà è già stata ceduta, è stata ceduta ad un
prezzo che è stato determinato dal fatto che questa area avrebbe visto un cambio di
destinazione d'uso, altrimenti il valore non avrebbe potuto assolutamente essere quello
che poi invece è stato determinato. Quindi questa variante che noi andiamo ad approvare
questa sera, serve proprio a ratificare ciò che era già comunque un impegno
precedentemente assunto e che aveva consentito di fare il preliminare di vendita da parte
di APGA nei confronti del nuovo acquirente.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
La domanda era proprio in questo senso, volevo sapere se nel caso di preliminare di
vendita, che esista già un preliminare, la domanda per una variante la fa chi ha acquistato
o la fa il proprietario, cioè spettava proprio all'APGA o spettava al proprietario?
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
L'architetto Minozzi può intervenire.
ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale
Le varianti vengono fatte dall'Amministrazione, quindi non è che sia necessaria una
domanda specifica da parte di qualcuno, è un cambio di destinazione di zona, così come
normalmente si fa con le varianti, non è che nelle varianti facciamo cambi di destinazione
solamente di elementi pubblici. Questa era una previsione di piano che già avevamo
previsto nel '98 che poi purtroppo non avevamo portato avanti, che abbiamo previsto nei
nuovi percorsi e che effettuiamo in questo momento per accelerare i tempi di un qualcosa
che già è atteso da tre anni. Questo ci permette di risparmiare alcuni mesi, perché
contiamo per luglio, agosto di portare a termine la procedura, che non fa altro, ripeto,
che anticipare quanto già avevamo previsto.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio l'architetto Minozzi, se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione
dell'argomento che è stato presentato sia dal vice Sindaco che dall'architetto Minozzi,
quindi apro da questo momento le votazioni. L'argomento è approvato all'unanimità.
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OGGETTO N. 7: Revoca della delibera di Consiglio comunale N. 39 dell'11/3/1995
avente per oggetto "Esame ed approvazione del progetto e della convenzione relativa
dell'A.I.U. C2/26".
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Anche in questo caso ha facoltà di intervenire il Vice Sindaco, al termine della trattazione
sarà necessaria una sola votazione.
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Anche qui si tratta, innanzitutto, di revocare una delibera consiliare, la n. 39 dell'11
marzo '95, con la quale veniva approvato il Piano di lottizzazione e la convenzione
urbanistica relativi all'area di intervento unitario C2/26, detta S. Anna Est. Perché
revocare? Perché si è visto che questa delibera non consentiva la realizzazione del Piano
particolareggiato C2/26 S. Anna Est. Gli strumenti urbanistici che si sono adottati in sua
sostituzione, consentiranno successivamente la approvazione di un Piano
particolareggiato che ci si auspica possa consentire l'inizio dell'urbanizzazione di questa
area così importante per S. Anna, la C2/26 S. Anna Est.
Quindi, premesso che con delibera N. 2652 del 27 aprile '90 -e qui abbiamo tutta elencata
la storia di questo piano-; considerato che il nuovo Piano è stato adottato con le
procedure previste dall'Art. 52 della Legge Regionale 61/1985, così successivamente
integrata e modificata; ritenuto pertanto necessario procedere alla revoca del precedente
Piano prima dell'approvazione definitiva del Piano particolareggiato di cui sopra;
pertanto a nome della Giunta comunale si propone per l'approvazione il seguente ordine
del giorno: Delibera di revocare la deliberazione n. 39 dell'11 marzo '95 con la quale
veniva approvato il Piano di lottizzazione e la convenzione urbanistica relativi all'area di
intervento unitario C2/26 S. Anna Est.
Io ho finito, non è necessario, penso, dare la parola ai tecnici, perché è solo una
questione di revoca, quindi è una questione che deve svolgere solo il Consiglio comunale
e non il tecnico.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il vice Sindaco, si è prenotato il collega Conte che ha facoltà di intervenire.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
I chiarimenti li avevo avuti prima in merito all'Art. 52 della Legge 61, adesso voglio fare
un po' la funzione del Consigliere Munari che non c'è più, e quindi un po' di forma. C'è
un passaggio dove è scritto: "considerato che il nuovo Piano è stato adottato con le
procedure previste dall'Art. 52 della Legge 61, così come successivamente integrata e
modificata con deliberazione della Giunta Comunale"; sembra che la Giunta comunale
abbia modificato la Legge 61, mancano due virgole, perché allora si intende che è stato
adottato come previsto dalla Legge 61, con le modifiche che ha avuto la Legge 61, ed
adottato dalla Giunta del Comune di Piove di Sacco. Scritto così sembra quasi che la
Giunta abbia modificato la Legge 61.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione anche questo argomento, apro da
adesso la votazione. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità
l'argomento poc'anzi discusso.
27
OGGETTO N. 8: Approvazione Piano Particolareggiato nell'Area di intervento Unitario
in zona di espansione residenziale denominata C2/26.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Anche in questo caso interviene il Vice Sindaco Meneghello, al termine della trattazione
dell'argomento sarà necessario anche in questo caso una sola trattazione.
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Premesso tutto quello che era stato detto precedentemente, con questa nuova delibera
andiamo ad adottare il Piano Particolareggiato relativo alla C2/26, S. Anna Est. Quindi il
Consiglio comunale è chiamato ad approvare l'ambito di intervento del Piano
Particolareggiato relativo all'area di intervento unitario in zona di espansione
residenziale, denominato C2/26 S. Anna Est, in zona S. Anna, secondo gli elaborati che
sono stati allegati al Piano Particolareggiato; di approvare, ai sensi dell'Art. 52 della
Legge Regionale 61/85, il Piano Particolareggiato dell'area di intervento unitario N. 26 di
cui al Punto 1, secondo gli elaborati di progetto di cui all'elenco allegato sub a); di
determinare, ai sensi del primo comma dell'Art. 52 della Legge Regionale 61/85, nel
modo seguente i termini per l'attuazione del Piano Particolareggiato: validità anni 10,
termine per la richiesta della concessione ed urbanizzazione giorni 60 dalla notifica ai
proprietari dell'avvenuta esecutività del Piano Particolareggiato; di dare atto che il Piano
è conforme all'Art. 11 comma secondo della Legge Regionale N. 61/85; di disporre il
deposito del Piano Particolareggiato modificato secondo quanto precedentemente
deliberato, di notificare l'avvenuto deposito a ciascun proprietario degli immobili
vincolati dal Piano Particolareggiato.
Qui allegato c'è il sub a), comunque adesso dò la parola, se è possibile signor Presidente,
ai tecnici, all'Ufficio Tecnico e all'Ufficio Urbanistica, per potere illustrare l'intervento per
la realizzazione del Piano.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il vice Sindaco, recepisco la sua richiesta e quindi ha facoltà di intervenire
l'architetto Minozzi.
ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale:
[Relazione con ausilio di foto e di planimetrie]
Trattiamo assieme tutti e tre i punti, inseriamo tutti e tre i punti all'ordine del giorno,
quello che abbiamo già votato, ed andiamo a riprendere quelli che sono i punti successivi,
ovverosia l'approvazione dei due Piani Particolareggiati. Partiamo un po' con quella che è
la storia di queste due aree. Queste sono delle foto, forse un po' datate perché le prime
due hanno 5, 6 anni, mentre le successive tre sono fatte recentemente, che stanno a
indicare quella che è l'area di intervento, ovverosia un'area compresa tra via Borgo
Padova, via Parini e via Petrarca, fino ad arrivare dove ci sono le attuali serre. E` un'area
che era stata prevista col Piano Regolatore del 1990, che aveva previsto due aree di
intervento, la C2/26 e 27. Successivamente, di questa area una quota parte è stata
stralciata per andare ad individuare un Peep, quello che è diventato il nucleo A del Peep
-l'area di cui stiamo parlando è questa che vedete- quindi ne è stata approvata una
variante nel 1992 che ha correttamente indicato la suddivisione fra le due C2 e il nucleo
A del Peep, quindi in tre nuclei successivi. Di questa area che adesso vediamo
planetricamente, trattandosi di tre diversi tipi di intervento, è stato realizzato un Piano
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guida, piano che rendesse possibile in maniera coerente quelli che erano gli interventi
pubblici previsti nel piano. Sto parlando quindi delle strade, delle zone a verde, dei
parcheggi e di tutti quegli elementi di confine che li andavano a dividere.
Questo Piano guida approvato nel '93, ha avuto una sua prima attuazione mediante la
presentazione di un piano privato per quanto riguarda la C2/26, ed è il piano che prima
abbiamo ritirato. Voglio premettere che nella delibera di approvazione regionale era
prevista l'approvazione di queste due aree sia con un Piano di iniziativa privata sia con un
piano di iniziativa pubblica, privata se tutti i privati si consorziavano ed andavano a
realizzare le opere previste, pubblica se venivano a sorgere eventualmente dei problemi,
quindi era necessaria la cosiddetta mano pubblica per potere andare a dirimere quelle che
erano le questioni che via via venivano a verificarsi.
Come vi dicevo prima, nel '95 questa area è stata approvata, è stata fatta anche la
convenzione, ma purtroppo poi la convenzione stessa non è stata firmata, quindi i termini
per la sua attuazione sono scaduti e di fatto l'abbiamo ritirata con la precedente delibera.
Sono stati presentati due nuovi progetti, tutti e due sono Piani particolareggiati, quindi di
iniziativa pubblica. Abbiamo ritenuto importante andare a risolvere anche alcune
problematiche che erano emerse nello studio dell'area stessa, innanzitutto la necessità di
un collegamento ciclopedonale fra le aree di nuova progettazione e la via Petrarca
fintanto che non verrà realizzato il collegamento viario previsto nel Peep.
Un secondo problema era quello di collegare il parcheggio esistente con quello di nuova
progettazione con una strada, quindi di renderli realmente usufruibili, cosa che non era
stata precedentemente prevista. Ulteriore problema era il collegamento viario con via
Parini, ovverosia inserire all'interno del perimetro dei Piani Particolareggiati anche la
sistemazione, tutte le opere necessarie, cioè la corretta realizzazione delle opere
necessarie, quindi per realizzare la strada, i marciapiedi e le parti di piste ciclabili in
maniera corretta anche sull'esistente.
Infine, realizzare in maniera corretta l'inserimento viario lungo via Borgo Padova,
diciamo che è il nodo più importante, infatti il perimetro della C2 finiva sul bordo della
strada e questo non era sufficiente perché per realizzare un corretto inserimento vi è la
necessità di creare due corsie di accumulo al centro e due corsie, una da un lato e una
dall'altro, di scorrimento. Con il Piano Particolareggiato si è allargato il perimetro di
intervento e le opere vengono realizzate da coloro i quali vanno a realizzare l'intervento
stesso, quindi in tutti questi casi sono stati allargati i perimetri di intervento per andare a
risolvere dei problemi viari. Questo lo si può realizzare perché l'Art. 11 della Legge 61
permette piccole modifiche di perimetro fino al 10% e sfruttando questo articolo
abbiamo risolto questo tipo di problematiche.
Ultima problematica era una corretta delimitazione, una corretta perimetrazione lungo i
bordi dei mappali; si erano verificate delle problematiche perché piccole parti di alcune
proprietà erano finite in una C2 e viceversa. Con i piani pubblici si sono cercate di
risolvere anche questo tipo di problematiche.
Adesso andiamo a vedere quelli che sono realisticamente gli interventi previsti, iniziamo
con la C2/27 e poi andiamo a vedere la C2/26. Le consideriamo uniformemente, per
quanto riguarda la volumetria, complessivamente andiamo ad innestare una volumetria di
circa 100 mila metri cubi, disposta per diversissime tipologie, che vanno dalle case
singole alle bifamiliari e trifamiliari, le schiere e le palazzine, quindi si riesce a creare un
nuovo fronte per dare nuove case realisticamente differenziato.
Questa è la C2/27 come vi dicevo, questo è l'innesto che viene realizzato, queste sono
tutte le nuove abitazioni e questa è una prima area verde complessiva ed un secondo
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polmone verde che è un polmone verde che è diviso in tre parti: questa prima parte della
C2/27, una seconda in fianco della C2/26, una parte superiore del Peep, a formare una
grossissima area di più di 10 mila metri quadri che, quando troverà completa
realizzazione, sarà un buonissimo parco per tutto il quartiere.
Queste sono alcune immagini di quella che può essere la risultanza finale dell'area stessa,
per dare un'idea probabilmente più reale di quelli che sono i parametri tecnici per
l'intervento. Nella parte centrale vi sono delle case più basse mentre le palazzine più alte
vengono realizzate lungo i bordi, con diversi punti di vista; questa è sempre via Borgo
Padova vista dall'altro lato, questo è il parco centrale di cui si diceva prima, e questo ci
serve anche per capire la tipologia e il grado di qualità degli interventi che si vogliono
andare a realizzare. Andiamo avanti velocemente, è un intervento che prevede una
corretta realizzazione di marciapiedi, piste ciclabili su sede propria, che vanno ad unire e
a completare tutto il quartiere di S. Anna. Questo per quanto riguarda la C2/27, andiamo
a vedere invece adesso la C2/26.
Quella di prima è la prima volta che viene portata in approvazione, questa C2/26 è quella
che avevamo ritirato prima; sono state fatte, come vi dicevo prima, alcune modifiche, che
erano appunto questa strada di collegamento, il collegamento ciclopedonale con via
Petrarca, il collegamento viario con via Parini.
Per quanto riguarda le diversità rispetto al precedente Piano, non ve ne sono, se non una
ulteriore realizzazione di una piazzetta pubblica in questo punto. Anche in questo caso
abbiamo una differenziazione specifica fra case uni, bi e trifamiliari, poste in questa
zona, e palazzine a tre piani, quindi per appartamenti, poste in questa seconda zona.
Vediamo anche in questo caso un plastico che è stato realizzato, questa è via Parini, i
parcheggi, i campi da calcio già realizzati e questa è un po' la tipologia di intervento: una
zona a tipologia più bassa ed una zona a tipologia più alta. Vediamo anche le altre:
questa è l'area verde che vi dicevo prima, che si va a collegare con l'altra della vicina
C2/27 a formare questo futuro parco di S. Anna. Diciamo che sono da diversi punti di
vista quella che è un po' la rappresentazione grafica e la forma che si vuole dare a questo
quartiere. Ho terminato.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio l'architetto Minozzi per l'esposizione dell'argomento, vedo che si è già
prenotato il collega Conte, che ha facoltà di intervenire.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Volevo fare solo alcune domande ed avere delle precisazioni. Intanto, per quanto
riguarda l'area Peep, con questo intervento ha subito qualche modifica questa area o è
rimasta inalterata?
[Lato 4]
...anche le tipologie che sono apparse nelle slide. Poi l'altra cosa che volevo sapere è: sul
ciclopedonale, quel collegamento con via Petrarca, quando ha fatto vedere quella foto
prima, non ho capito bene la posizione, dove si trova, se è in corrispondenza delle
scuole medie, le medie di una volta, cioè come viene fatto questo collegamento.
Sembrava quasi che si passasse nell'area della scuola, quindi volevo capire bene. Intanto
chiedo questi chiarimenti perché è nostra intenzione... anche perché la chiesa di S. Anna,
se vi ricordate, è stata fatta e finanziata perché hanno avuto un finanziamento della CEE,
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ma il finanziamento l'hanno avuto perché c'erano dei piani urbanistici che facevano
prevedere un aumento di popolazione, quindi mi sembra giusto che queste vengano
anche approvate. Eventualmente poi, siccome ho visto opere importanti, sarà nostra cura
vagliare attentamente le convezioni che verranno portate qui in Consiglio comunale,
perché ho visto delle opere, come l'innesto sulla statale 516, che sono opere di un certo
rilievo, quindi è su quello che porremo la nostra attenzione. Per intanto questi chiarimenti
servirebbero per potere arrivare a dare un voto positivo anche a questi due punti
all'ordine del giorno.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il collega Conte, chiedo all'architetto di intervenire per dare i chiarimenti
richiesti.
ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale:
In ordine alle domande fatte, per quanto riguarda il Peep non è stato toccato, anche
perché i Peep hanno una giurisdizione che va avanti per conto suo, quindi il perimetro del
Peep non è stato toccato, se non, come già avevamo previsto a suo tempo, andare a
predisporre delle opere che saranno funzionali anche alla sua realizzazione, sia che
rimanga Peep sia che si tratti poi di altri tipi di intervento, edilizia residenziale pubblica o
checchessia.
Per quanto riguarda le tipologie che sono state segnate, abbiamo cercato di porre
particolare cura, sia alle infrastrutture che vengono realizzate, quindi, prima non lo avevo
detto, anche sulle strade abbiamo inserito il concetto delle strade alberate, dei percorsi
ciclopedonali alberati, che quindi dia un segno, dia un segnale ben chiaro di ciò che
stiamo attraversando, sia per quanto riguarda anche la tipologia. Quindi non è casuale
quello che è stato fatto, una differenziazione precisa, cioè dare una identità al quartiere,
quindi non più una casa ad un piano vicino a un palazzone di cinque piani, ma che
fossero coerenti anche nella loro realizzazione.
C'è da dire che rispetto a quanto avevano presentato, perché questi piani hanno avuto
una gestazione particolarmente lunga, adesso probabilmente hanno capito che è
importante farli partire, però era in un momento in cui c'era una necessità di nuove zone
commerciali. Questo, in questo momento, con la vicinanza a Piazza Grande si presenta di
scarsa fruibilità, quindi hanno rivisto alcune di quelle che erano le posizioni con quella
famosa Esedra. Comunque, ripeto, la particolare cura è stata data anche perché si sono
assegnate delle volumetrie ai lotti, quindi le lottizzazioni non vengono più fatte come è
successo parecchi anni fa comunque, in cui vi era una volumetria complessiva e dopo vi
erano traslazioni da un lotto all'altro, si dà una assegnazione delle volumetrie nei lotti, che
quindi è garanzia anche di una tipologia definita -cioè, se si assegna una determinata
volumetria non possono andare a fare, se ce n'è poca, tre piani e viceversa- ed ogni
qualvolta si chiedono delle deroghe, allora, bisogna ritornare in Consiglio comunale, in
maniera tale che possiamo gestire questi cambiamenti.
Per quanto riguarda l'ultimo punto, il ciclopedonale, magari andiamo sulla foto: passa
esattamente in questo preciso punto, quindi passa nella parte finale di quella che è la
scuola materna; l'intenzione era proprio di collegare anche queste strutture esistenti,
quindi delle scuole, con questa nuova lottizzazione. Quindi è un ciclopedonale che si va
ovviamente ad inserire nel verde, un ciclopedonale nel verde, guardavamo proprio oggi,
si lasciano le alberature che ci sono per un piccolo tratto, perché poi va sempre sul retro
di questa casa, che è sempre una proprietà comunale, però è attualmente a granoturco;
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quindi è vero che andiamo a toccare una piccola porzione di prato, ma è proprio per
inserirgli un passaggio, proprio perché i bambini che magari vivono dietro o che vengono
accompagnati nei parcheggi possano andare senza pericoli nelle strutture scolastiche.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Prima di porre in votazione l'argomento, faccio intervenire il signor Sindaco.
VALERIO CARLO - Sindaco
Quello che voi avete visto, viste le qualità di questa Amministrazione, potrebbero
sembrare foto di cose già realizzate, nel senso che questa sera le approviamo e domani
sono già finite perché siamo bravi. In realtà non è così . Io volevo fare questo
piccolissimo e breve intervento per ringraziare, anche se quando qualcuno fa il proprio
dovere con passione non va ringraziato perché sente di fare il proprio dovere, ma volevo
manifestare un apprezzamento particolare a chi ha realizzato queste fotografie, questi
fotomontaggi, queste opportunità per tutti noi di capire meglio ciò di cui stavamo
parlando. E` il nostro nuovo geometra Aggio Ottavio, ed è quel signore che vedete
vicino all'architetto Minozzi. Noi vogliamo ringraziarlo perché da quando è venuto con
noi ha immediatamente dato prova di avere grandi capacità, si è inserito benissimo
nell'ambiente di lavoro, che peraltro è assolutamente favorevole viste le persone che lo
circondano, ed ha immediatamente cominciato a produrre e a produrre bene, soprattutto
perché tutto quello che serve a fare comprendere meglio a noi le cose ha poi come
ricaduta una maggiore comprensione anche da parte dei cittadini, ai quali andremo a
illustrare con maggiore cognizione di causa ciò che abbiamo approvato.
Visto che siamo in vena di dichiarazioni, di ringraziamenti e di complimenti, dobbiamo
anche complimentarci con l'architetto Leonardo Minozzi che ieri ha superato
brillantemente le prove ed oggi è un ottavo livello per quanto riguarda la sua professione,
cosa che in una persona così giovane è un traguardo professionale importante.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il Sindaco per il suo intervento, se non ci sono dichiarazioni di voto o altri
interventi particolari, apro le dichiarazioni per questo argomento.
Visto l'esito della votazione, dichiaro il succitato documento approvato all'unanimità.
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OGGETTO N. 9: Approvazione Piano Particolareggiato nell'Area di intervento Unitario
in zona di espansione residenziale denominata C2/27.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Questo argomento l'architetto ce lo ha appena illustrato, cedo comunque la parola al
Vice Sindaco, al termine della presentazione dell'argomento poi sarà necessaria una
votazione.
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Come poc'anzi illustrato al Punto 9, il Consiglio comunale, udita la relazione
sull'argomento, -concedetemi di soprassedere sulla lettura della visura, degli elaborati
etc. etc. - delibera:
1) di approvare l'ambito di intervento del Piano Particolareggiato relativo all'area di
intervento unitario in zona di espansione residenziale denominato C2/27, S. Anna Ovest,
in località S. Anna, secondo l'elaborato di cui all'allegato sub b), ai sensi della Legge
Regionale n. 61/1985;
2) di approvare, ai sensi dell'Art. 52 della Legge Regionale 61/85, il Piano
Particolareggiato dell'area di intervento unitario n. 27 di cui al punto 1), secondo gli
elaborati di progetto di cui all'elenco allegato sub a);
3) di determinare, ai sensi del primo comma dell'Art. 52 della Legge Regionale N. 61/85,
nel modo seguente i termini per l'attuazione del Piano Particolareggiato, ossia validità 10
anni, termine per la richiesta della concessione ad urbanizzare giorni 60 dalla notifica ai
proprietari dell'avvenuta esecutività del Piano Particolareggiato;
4) di dare atto che il Piano è conforme all'Art. 11, comma secondo, della Legge
Regionale n. 61/85;
5) di disporre il deposito del Piano Particolareggiato, modificato secondo quanto
precedentemente deliberato;
6) di notificare l'avvenuto deposito a ciascun proprietario degli immobili vincolati dal
Piano Particolareggiato.
Ringrazio il signor Presidente, io ho terminato la mia esposizione.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il Vice Sindaco, chiedo se c'è qualche collega che intende intervenire su questo
argomento. Se non ci sono interventi, pongo in votazione quanto poc'anzi esposto dal
Vice Sindaco. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità l'argomento
poc'anzi illustrato.
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OGGETTO N. 10: Deroga alle norme tecniche di attuazione PRG per ampliamento
Palasport Borgo Rossi.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Anche in questo caso interverrà il Vice Sindaco Meneghello, faccio presente che per
quanto concerne questo argomento sono necessarie due votazioni, se la prima sarà
favorevole la seconda sarà necessaria per rendere il provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi di legge.
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Come tutti sono a conoscenza, Piove di Sacco è particolarmente dotato di impianti in
cui vengono effettuate attività sportive e la palestra Borgo Rossi è in questo momento
utilizzata anche dalla Boxe Piovese. Prima di esporre, tuttavia, quanto andremo a
chiedere al Consiglio Comunale di deliberare con questa richiesta, vorrei approfittare in
questo momento per esprimere il mio più vivo ringraziamento al maestro Gino Freo, che
oltre tutto è anche Consigliere Comunale, per gli ottimi risultati che ha conseguito con la
sua scuola di boxe. Il Consiglio comunale in questo momento desidera esprimere,
unitamente al mio personale, questo consenso dando al maestro Gino anche l'opportunità
di ampliare la propria scuola, di esprimere con essa anche dei valori, che sono dei valori
non solo sportivi ma anche umanitari se vogliamo. Quindi, in questo senso va
l'ampliamento della palestra di Borgo Rossi, dando la possibilità a questa nuova scuola di
boxe di realizzarsi in maniera autonoma, ovverosia non utilizzare più i servizi dell'attuale
palazzetto Borgo Rossi, non utilizzare più l'impianto di riscaldamento e quel famoso
reparto che è suddiviso dal palazzetto da un cancelletto, semichiuso a volte, che è molto
pericoloso. Quindi l'intervento che andremo a realizzare sarà un intervento di estrema
importanza.
Vi dò lettura di quello che andremo a chiedere al Consiglio comunale. Si tratta di
autorizzare il dirigente dell'Area 4, Territorio, a rilasciare la concessione in deroga
dell'indice fondiario e della superficie coperta rispetto alla variante N. 23 al Piano
Regolatore Generale, denominato "nuovi percorsi", come dall'elaborato grafico allegato
al sub a) e di rendere con separata ed unanime votazione il presente provvedimento
immediatamente eseguibile. Perché in deroga? Perché secondo la variante al Piano
Regolatore denominata "Nuovi Percorsi" la zona F, in cui viene inserita la palestra Borgo
Rossi, ha un'indice di copertura che è ben predeterminato; andremo con questo piccolo
intervento a superare questo indice di copertura e indice di edificabilità, quindi con
questo atto andiamo ad autorizzare il dirigente dell'area 4 ad emettere un provvedimento
in deroga all'attuale variante del Piano Regolatore Generale.
Io ho terminato, se i tecnici vogliono aggiungere qualcosa per potere completare
l'illustrazione tecnica dell'intervento, lo possono fare.
ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale:
[Relazione con ausilio di foto]
La palestra di cui stiamo parlando è in via Bernando da Piove, la cosiddetta palestra
Borgo Rossi, se magari vediamo le foto così qualcuno visivamente la ricorda meglio.
Eccola qua, questa è vista dal nuovo Peep. Il problema che si è venuto a creare lo
vediamo nello stato di fatto, è che essa è una zona F. La zona F, nella nuova
predisposizione del Piano, l'abbiamo divisa in tre parti, così come è prevista dalla
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legislazione regionale, ovverosia in SA, SB, SC; SA sono le aree per l'istruzione, SB
sono le aree di interesse collettivo, le SC sono le aree a verde pubblico. La palestra, nel
caso specifico, è un'area di interesse collettivo, quindi con un indice fondiario pari a 2 e
un rapporto di copertura nel lotto pari al 25%. Con questi parametri, che sono i corretti
parametri della palestra, la stessa è stata realizzata e di essa può essere realizzato anche
l'ampliamento. Cosa è successo? Che nell'adozione della variante "Nuovi percorsi", come
si suol dire, è scappato un retino, il retino si è cambiato, sta di fatto che nell'adottato è
pur sempre una zona F, ma indicata quale area a verde pubblico, quindi con un indice
0,001, bassissimo, e un rapporto di copertura inesistente. Quindi è conforme per quanto
riguarda il vigente, non è conforme per quanto riguarda l'adottato; di questo,
ovviamente, se ne fa una osservazione, l'osservazione verrà approvata dalla struttura
regionale, però la verità, in effetti, è che c'è questa piccola questione. Quindi, la deroga
serve proprio per risolvere questo problema che si è andato a verificare, di un errore
nella retinatura.
Per quanto riguarda l'ampliamento, e magari vediamo la planimetria del piano terra di
quello che è l'ampliamento, questa è la palestra, questo è l'ingresso che abbiamo visto
prima da via Bernando da Piove, l'ampliamento viene a realizzarsi in questa parte. Quindi
è un ampliamento sufficiente per ammodernare la struttura ed accogliere quelle che sono
le necessità pugilistiche della struttura stessa, però di piccole dimensioni, e quindi
riusciamo a superare questa problematica. Fra l'altro è stato previsto nel programma
triennale del 2000 e verrà realizzato nel 2001, la deroga ci serve proprio per andarlo a
realizzare, fra l'altro il progetto definitivo è già stato approvato.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio l'architetto Minozzi e dò facoltà di intervenire ai Consiglieri.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove:
Il Sindaco dice sempre che noi siamo tanto bravi bravi e si era dimenticato... per i vostri
e nostri amici della boxe, avete commesso questo errore. E` una cosa grave questa, per
persone che si dicono sempre che sono brave e sono brave. Al di là della battuta, io
volevo sapere in merito al progetto; siccome sulla relazione di progetto, definitivo tra
l'altro, si parla di un primo e secondo stralcio, volevo sapere in cosa consiste il primo e
secondo stralcio e se è già stato fatto un conto di quanto viene a costare questa opera.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il collega Conte, ha facoltà di intervenire il geometra Doardo.
GEOM. DOARDO - Tecnico Comunale:
L'ampliamento riguarda il primo e secondo lotto e tutta la parte retinata, cioè
complessivamente, però il primo lotto riguarda la sala, mentre il secondo lotto i servizi.
Originariamente la previsione era stata formulata, nel programma 2000, relativamente
solo all'ampliamento della parte di sala, poi invece, strada facendo, si è visto, anche su
richiesta dei fruitori, la necessità di garantire una autonomia funzionale e quindi creare
servizi e docce per renderlo autonomo, ingresso autonomo con relativi servizi.
Comunque l'opera è integra, solo si parla di primo stralcio in quanto nel programma
2000 non si poteva approvare un'opera perché superava l'importo, praticamente l'opera
complessivamente costa 200 milioni, il primo stralcio è di 130 e 70 è il secondo.
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FREO GINO - Consigliere gruppo Alleanza Nazionale:
Ringrazio questa Amministrazione, appunto per andare a concludere un discorso che
parte da molti anni. Vorrei fare una piccola premessa, che la scuola - io la chiamo così ,
scusate - che è nata nel 1985 a Piove di Sacco, ha portato molti titoli, per l'esattezza 21
campionati italiani, è sempre frequentata da molti ragazzi, che vengono da Piove ma
anche dai dintorni, si può dire proprio da tutta la Saccisica. Per la nostra attività abbiamo
sempre avuto problemi di spazi, purtroppo diciamo che, considerando che per due anni
di seguito è la seconda società d'Italia, quando venivano giù dei colleghi per vedere gli
allenamenti, credetemi, mi vergognavo per come ero collocato negli ambienti della
palestra. Ho sempre avuto e ho ancora spazi molto ridotti e vorrei dire insufficienti,
sennonché per la grande passione che contraddistingue tutti gli operatori che operano
appunto in questa società, abbiamo sempre cercato di inventare situazioni che per altri
sembravano impossibili. Quindi, con questa realizzazione si va a sanare una particolare
esigenza reale, che esiste da molti anni, perchè la società ha dovuto sopportare disagi non
indifferenti, anzi vi prego di venire magari una sera a vedere, abbiamo sempre la
palestrina piena e non abbiamo gli spazi necessari per fare i nostri allenamenti. Questo
comporta che non abbiamo mai avuto l'occasione di usufruire delle palestre già esistenti,
perché il nostro sport ha bisogno di un ring, perché la nostra gara appunto viene fatta su
un ring, che occupa uno spazio, e quindi metterlo in una palestra dove c'è pallacanestro,
pallavolo e via dicendo non era possibile. Ci siamo allenati per molti anni nello spazio
della palestra Umberto I e cosa facevamo? Ogni sera montavamo un ring a terra, proprio
una cosa che fa anche ridere, però nonostante tutto siamo riusciti a portare avanti questa
attività e a essere una delle prime società d'Italia. Questa realizzazione, che non è il
massimo però bisogna accontentarsi, naturalmente noi del gruppo ci accontenteremo, va
a sanare una certa situazione; si poteva anche pensarla prima, anche le amministrazioni
precedenti, c'era questa esigenza e non è mai stata presa in considerazione, sembra che
questa volta sia la volta buona. Comunque, vi prometto che quando ci sarà
l'inaugurazione offrirò da bere a tutti quanti.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Io farò un po' una dichiarazione di voto, nel senso che a noi che vengano iniziative a
favore dello sport non può che fare piacere e secondo anche una scala di priorità; se non
è stata fatta prima, evidentemente c'erano altre cose da fare, ma soprattutto noi non
faremo la fesseria che ha fatto l'opposizione che avevamo precedentemente e che adesso
magari qualche volta tende a fare vedere. Noi abbiamo fatto gli spogliatoi dello stadio
Vallini, gli spogliatoi che sono bellissimi, che verranno inaugurati, che sono una cosa che
si doveva assolutamente fare perché altrimenti non si poteva più utilizzare il campo, e
l'abbiamo fatto con il voto contrario di Forza Italia e di Alleanza Nazionale che diceva
che era uno sperpero di denaro pubblico. Noi queste fesserie non le diciamo, diciamo
soltanto che allora sono stati spesi 500 milioni, adesso se ne spendono 200 perché i
prezzi sono sicuramente aumentati, però diciamo che tutte le cose che possono servire
per lo sport devono essere fatte seguendo delle priorità. Quindi non faremo
assolutamente le fesserie che hanno fatto i precedenti che stavano all'opposizione.
VALERIO CARLO - Sindaco
E` una comunicazione ad ulteriore integrazione di quello che andiamo a votare questa
sera; non che abbia rilevanza con il voto che il Consiglio andrà a dare, ma ha rilevanza
per quanto riguarda la realizzazione dell'opera. Questa opera non è stata realizzata per
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fare una cortesia alla Boxe Piovese, viene realizzata perché è di fondo, come intervento,
una valorizzazione dell'edificio nel suo complesso. Questo edificio, se possiamo tornare
un attimo alla sua pianta, aveva una serie di piccoli locali accessori che erano
difficilmente utilizzabili, con questo piccolo intervento si viene a creare uno spazio
sufficientemente grande, che è costituito dalla parte di retino in basso e lo spazio che c'è
alla sua sinistra, e viene dotata di una serie di nuovi servizi proprio per renderla
autonoma. Così facendo non occorrerà aprire tutti gli impianti della grande palestra, ma
potranno essere utilizzati in modo settoriale anche solo gli impianti di riscaldamento e di
produzione di acqua sanitaria, ad esempio di questa piccola palestra. Quindi abbiamo due
palestre, una di dimensioni molto ridotte rispetto a quell'altra, che possono essere
utilizzate indipendentemente. Che poi questo consenta anche alla Boxe Piovese, che è
una delle società più gloriose, per quanto riguarda il pugilato, d'Italia, in questo
momento, di avere finalmente uno spazio che sia degno delle qualità espresse dai propri
atleti, questo è un ulteriore motivo di soddisfazione. Motivo di soddisfazione che è
ulteriormente aumentato dalla notizia che io sono in grado di darvi in questo momento, e
cioè che lo sponsor di uno degli atleti più prestigiosi, vale a dire il campione del mondo
Cristian Sanavia, sponsor che di professione fa il distributore e realizzatore di impianti
idraulici, ha deciso di donare al Comune di Piove di Sacco tutte le attrezzature
idrauliche, vale a dire i rubinetti, i lavandini, le tazze, le docce e le piastrelle che
serviranno a realizzare i servizi di questa palestra. Per cui noi abbiamo in un'unica
occasione avuto la possibilità di migliorare la qualità del patrimonio edilizio sportivo di
Piove di Sacco, di dare la giusta soddisfazione ad una società che tanto lustro sta dando a
Piove di Sacco e di coinvolgere anche un privato in un'azione che è assolutamente
meritoria. Ovviamente, la minore spesa che noi andremo a dovere affrontare, perché
questi materiali verranno donati, verrà utilizzata come ribasso, per quanto riguarda la
spesa in generale, per altre opere che anche queste andranno ad accrescere il patrimonio
generale della cittadinanza di Piove di Sacco.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Volevo rifarmi alle dichiarazioni del Consigliere Conte, testè presentate, facendo i
complimenti chiaramente per la sua memoria, io all'epoca non facevo parte
dell'opposizione, ma mi trovo a raccogliere adesso lo scettro di quella componente
politica. Non si tratta del fatto nudo e crudo che all'epoca l'opposizione di quel tempo si
opponesse agli spogliatoi nel campo sportivo, si opponeva probabilmente a come e in che
entità questa opera veniva appunto portata avanti, cioè probabilmente anche la cifra
stessa di cui si parla è una cifra ragguardevole rispetto al risultato. Oltre tutto, se non
ricordo male, all'epoca gli spogliatoi, cioè prima che appunto venissero stanziati questi
soldi per costruirne di nuovi, erano in uno stato talmente disastrato, cioè erano proprio
stati divelti e distrutti, per cui si poteva anche correre il rischio che anche quelli nuovi
seguissero lo stesso iter se non c'era in seguito anche una sorveglianza e un migliore
utilizzo di queste opere.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
In assenza di ulteriori interventi, pongo in votazione anche questo argomento.
Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità il documento appena
illustrato.
Pongo adesso in votazione la seconda parte per rendere immediatamente eseguibile
appunto l'argomento, ai sensi di legge.
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Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato l'argomento e quindi immediatamente
eseguibile ai sensi di legge.
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OGGETTO N. 11: Sostituzione componente facente parte del Comitato di Gestione
asilo nido.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Adesso dobbiamo praticamente effettuare una votazione a scrutinio segreto, perchè dato
che il collega Romani oggi è Assessore, deve essere sostituito relativamente al Comitato
di Gestione dell'Asilo Nido. A questo punto chiedo ad un collega della coalizione di
riferire il nominativo del sostituto. Ha facoltà di intervenire il collega Lorenzoni.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Il nominativo che proponiamo in sostituzione al signor Adriano Romani è Moreno
Cipriotto.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il collega, se non ci sono altri interventi possiamo iniziare la votazione e poi al
termine passerà il messo per raccogliere le schede.
[Segue votazione a scrutinio segreto]
Dò l'esito della votazione. Visto l'esito della votazione, il sostituto del collega Romani è il
collega Cipriotto che ha ottenuto 13 voti favorevoli e 6 schede bianche. Quindi, visto
l'esito della votazione, ripeto, dichiaro eletto in seno al Comitato di gestione dell'Asilo
Nido comunale il Consigliere Cipriotto Moreno.
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OGGETTO N. 12: Modifiche al regolamento asilo nido.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Passiamo adesso al successivo argomento iscritto all'ordine del giorno che riguarda la
modifica al regolamento dell'asilo nido. Ha facoltà di intervenire l'Assessore alle Politiche
Sociali Canova.
CANOVA ALBERTO - Assessore:
Con deliberazione consiliare del 1 aprile 2000, abbiamo modificato il regolamento
dell'asilo nido. Ora, con il nuovo servizio di gestione dell'asilo nido si rende necessario
apportare ulteriori cambiamenti a questo regolamento. I cambiamenti principali, i
cambiamenti che verranno apportati sono: all'Art. 5 viene aggiunto un comma, nel quale
si parla dei figli dei dipendenti, la cui presenza all'interno può comportare particolari
problemi di rapporti tra il restante personale e gli altri bambini. All'Art. 12 invece ci sono
delle variazioni di aspetti tariffari, delle problematiche che sono sorte durante
l'espletamento di questo servizio. All'Art. 21 vengono abrogati dei riferimenti al
personale dipendente dell'Amministrazione Comunale. Nell'Art. 24 è stato sostituito
"cambiando il ruolo del coordinatore" con: "ridisegnando il ruolo del coordinatore del
servizio". Nell'Art. 25 si puntualizzano invece i compiti e i ruoli di questo coordinatore, e
nell'Art. 27 si è ampliata la possibilità di gestione del servizio mensa e viene abrogato il
comma che faceva invece espresso riferimento al personale educativo dipendente del
Comune.
Queste proposte sono state portate nella 2^ Commissione consiliare permanente; sono
state accettate all'unanimità dalla 2^ Commissione permanente e quindi, a nome della
Giunta comunale, propongo il seguente ordine del giorno:
"Il Consiglio comunale, udita la relazione dell'Assessore alle Politiche Sociali e dato atto
che è stato acquisito il parere di cui all'Art. 4 del decreto legislativo 267 del 2000,
delibera di apportare al vigente regolamento dell'asilo nido le modifiche ed integrazioni
dell'allegato sub A".
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ci sono colleghi che desiderano intervenire? Se non c'è nessuno che vuole intervenire,
pongo in votazione anche le modifiche apportate al regolamento che abbiamo preso in
considerazione. Se non ci sono interventi, apro le votazioni in questo momento.
Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità il documento poc'anzi
esposto dall'Assessore Canova.
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OGGETTO N. 13: Alienazione relitti stradali in via Carrarese.
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Trattasi di tre relitti stradali che sono situazioni lungo via Carrarese, praticamente sono
quei residui di superficie che sono rimasti fra i fabbricati e il marciapiede lungo la strada
via Carrarese. Prospicienti a questi edifici, i proprietari ci hanno chiesto la possibilità di
provvedere all'acquisto di questi relitti ad un determinato prezzo. Le condizioni
economiche cui si fa riferimento sono contenute nella delibera di Consiglio comunale N.
61 del 20 marzo del '90 ed individuano un prezzo per queste aree che non hanno nessuna
possibilità edificatoria, sono solo ed esclusivamente aree di pertinenza degli edifici
esistenti, un prezzo di lire 50 mila al metro quadro. Allo scopo, siccome la delibera era
del 20.3.90, il prezzo di 50 mila lire al metro quadro è stato aggiornato secondo gli indici
Istat fino ad oggi intervenuti, per cui il risultato è di lire 72.930 il metro quadrato. Allo
scopo l'Ufficio Tecnico Comunale ha redatto apposita relazione tecnica. Quindi, i relitti
vengono venduti ai proprietari, però sempre la destinazione resta pubblica, quindi non
possono essere recintati, non possono avere nessun impedimento a quello che è il
pubblico utilizzo. Quindi il Consiglio comunale, udita la relazione sull'argomento, visti gli
articoli 822 e 829 del Codice Civile, visto l'articolo 42 del Decreto Legislativo 18.8.2000
n. 267, visti i pareri di cui all'articolo...
[Lato 5]
...identificato dal Demanio al patrimonio comunale disponibile,
2) di alienare il relitto stradale di via Carrarese alle ditte e alle condizioni economiche di
seguito specificate;
3) di dare atto che tutte le spese di frazionamento, notarili e conseguenti fanno carico alle
ditte acquirenti e l'importo di lire 8.095.230 sarà introitato al capitolo 40030 Alienazioni.
Ho terminato.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Una sola precisazione, l'ubicazione esatta è praticamente di fronte ai giardinetti, vicino al
Tre Corone?
MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco:
Sì , all'autoscuola.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Quindi le stesse aree che sono conseguenti al distributore, gommista etc. etc..
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Ringrazio il collega Lorenzoni, se non ci sono altri interventi pongo in votazione
l'oggetto. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità l'argomento che
ha esposto poc'anzi il vice Sindaco.
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OGGETTO N. 14: Approvazione del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed
assimilati e per la gestione dell'Ecocentro.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Passiamo al quattordicesimo punto iscritto all'ordine del giorno che riguarda
l'approvazione del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani. Ha facoltà di intervenire
l'Assessore Padoan.
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Da febbraio dello scorso anno è stato avviato il nuovo servizio di raccolta differenziata
spinta, denominato porta a porta. L'avvio dei servizi è stato disciplinato
temporaneamente da una specifica ordinanza sindacale ed ora, appunto, è necessario
predisporre un nuovo regolamento che, sostituendo quello precedentemente in vigore,
possa disciplinare compiutamente la gestione dei rifiuti urbani. Questo regolamento, che
è passato in approvazione anche in Commissione consiliare, è articolato in cinque titoli,
avente come contenuto al titolo primo le "disposizioni generali", al secondo titolo
"norme relative alla gestione dei rifiuti urbani domestici ed assimilati"; al terzo titolo,
"norme relative alla gestione dei rifiuti urbani esterni e cimiteriali"; al quarto titolo
"servizi speciali, Ecocentro"; al quinto titolo "validità di regolamento, controlli e
sanzioni". Più precisamente il regolamento, secondo quanto disposto dall'art. 21 del
citato decreto legge del 20/2/1997, in 61 articoli disciplina le disposizione per assicurare
la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani, le modalità del
servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, le modalità del conferimento della
raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani al fine di garantire una distinta
gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi; le norme
atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti
da esumazione ed estumulazione; l'assimilazione per quantità e qualità dei rifiuti speciali
non pericolosi ai rifiuti urbani.
Quindi il Consiglio comunale, udita la relazione sull'argomento, visto l'art. 21 del decreto
legge del 20/2/1997, visto l'art. 42 del decreto legge 18/8/2000 n. 267, visti i pareri di cui
all'art. 49, comma 1, del decreto legge sopra menzionato, delibera:
1. revocare il regolamento per lo smaltimento dei rifiuti redatto in data giugno 1994 ed
approvato con delibera consiliare n. 83 del 21/7/1994;
2. revocare la deliberazione consiliare n. 26 del 22/5/1998;
3. approvare il nuovo regolamento per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed
assimilati, come in premessa descritto, composto di numero 61 articoli.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Prima di fare alcune considerazioni su degli articoli, volevo chiedere: il compostaggio
domestico per i condomini non è stato previsto? Cioè se un condominio con quattro
famiglie decidesse di mettere sul giardino condominiale una compostiera, a loro è vietato
fare questo?
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Dal regolamento che è stato istituito appunto dall'Ufficio Ecologia, per quanto riguarda il
compostaggio domestico è riferito esclusivamente alla persona, non al condominio.
Quindi il contratto che il Comune fa direttamente è con la persona e non con il
42
condominio. Non ci può essere una ragione del compostaggio domestico a livello
condominiale, ma quattro compostaggi logicamente diversi.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Volevo solo sintetizzare un po' su che criteri è stato fatto, proposto. La Commissione
Ambiente e Territorio l'ha analizzato, ovviamente, ne ha preso conoscenza. Quello che in
realtà, e si evince dagli articoli, si è cercare fare è di ottenere una pubblicazione più
specifica sul nostro territorio di regole chiaramente generali. Questo per dare una
risposta più precisa e specifica e possibilmente sempre uguale nelle situazioni omologhe
ai cittadini.
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Per quanto riguarda il regolamento, l'Art. 59, che riguarda appunto le sanzioni, -lo leggo
interamente- dice che "per l'applicazione delle sanzioni amministrative per violazione alle
norme del presente regolamento, si rimanda ad apposito regolamento che sarà
successivamente approvato". Cioè tutta la parte di sanzione, in quanto deve essere vista
da parte del Comando di Polizia Urbana che è l'organo che dovrà sancire, la rimanderemo
ad un momento successivo, quando sarà pronta da parte del Comando la parte che
riguarda la quantificazione anche delle sanzioni. Io ce l'ho per l'Art. 59 qui.
INTERVENTO DI...
[Intervento fuori microfono - non comprensibile]
PADOAN ALBERTO - Assessore:
62. Viene tolto e viene integrato con l'Art. 59. Ho voluto precisare questo perché c'era...
BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra:
Sostanzialmente la mia domanda verteva proprio sull'Art. 59, ma volevo solo chiedere
velocemente. Allora, in attesa di questo regolamento successivo, non si possono
applicare sanzioni, al momento?
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Le sanzioni credo che si debbano applicare. Logicamente dovrebbero fare fede le
sanzioni precedentemente determinate, in attesa che un nuovo regolamento vada a
modificare le sanzioni precedenti, e soprattutto a rapportarle in base anche a quelli che
sono i nuovi criteri del regolamento e del servizio.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Prima di entrare nel merito di quello che è stato detto adesso... Si dice che si utilizzano le
sanzioni precedenti; ma se noi revochiamo tutto quello che era precedente, che sanzioni
precedenti utilizziamo? Bisogna specificare questa cosa. Poi mi avete fatto leggere
talmente tanto, perché inizialmente mi avevate dato due regolamenti, quello dell'ente di
bacino per l'Ecocentro e poi il regolamento..., queste cose. Al di là di questo, tra le varie
cose non ho visto citato -non so se mi sia scappato- il discorso sugli ingombranti, che ho
fatto rilevare con l'interrogazione dell'altra volta, le solite interrogazioni che noi
facciamo, e di cui mi è stata data risposta questa sera. Tra l'altro nella risposta ho visto
adesso che, se la matematica non è un'opinione, mi si dice che per quanto concerne il
costo per l'asporto dei materiali ingombranti, che dicevo che era un problema
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quantunque il Sindaco lo sottovalutasse l'altra volta, sono stati spesi 56 milioni. E` scritto
nella risposta. In realtà viene scritto: 917 interventi a 77 mila lire ad intervento; significa
che se uno mette fuori il ferro da stiro per portarlo via, conviene comprare il ferro da
stiro. Comunque 917 moltiplicato per 77 mila lire non fa 57 milioni, ma fa 70 milioni.
Vuol dire che per l'asporto degli ingombranti noi abbiamo speso 70 milioni. Ora su
questo regolamento... un regolamento ci vuole e quindi voteremo anche questo
regolamento, ma bisogna pensare al discorso degli ingombranti. Diamo ancora un po' di
tempo, ma assolutamente bisognerà pensare a qualcosa. L'altra volta sembrava che stessi
dicendo delle fesserie e adesso vedete che non sono tanto fesserie.
VALERIO CARLO - Sindaco
Il gusto per la polemica acceca la capacità di ascoltare. L'altra volta non ho detto che lei
stava dicendo delle sciocchezze, ho detto che quello degli ingombranti effettivamente è
un problema grosso, tanto che non è pensabile di fare ritiri di ingombranti in numero
superiore ad uno o due all'anno per ogni singolo utente, perché effettivamente è una cosa
che costa moltissimo. La sottolineatura probabilmente era relativa ad altro, cioè al fatto
che lei si stava lamentando dei maggiori costi che le famiglie dovranno sostenere e poi
chiedeva maggior rigore attraverso una applicazione più puntuale, che quindi
inevitabilmente vuol dire costi più elevati per il ritiro degli ingombranti. Il discorso
comunque non è questo.
Io non so se ci sia la regolamentazione; se non c'è è una carenza che va sottolineata. Lei
credo abbia letto tutto; se non l'ha trovata vuol dire che non c'è perché in questo è
maestro. Per cui va sicuramente corretta questa stortura.
Mentre per la questione delle sanzioni, noi abroghiamo il regolamento precedente, però
comunque sia ci sono delle sanzioni che restano valide nel caso in cui non ci siano regole
ulteriori, che sono quelle di legge. Purtroppo le sanzioni di legge sono ridicole, sono
state previste in periodi nei quali la sensibilità era diversa da ora. Ad ogni modo la
redazione della parte specifica di regolamento che si riferisce alle sanzioni, sarà pronta in
15 giorni, 20 al massimo, proprio per dare completezza a questo strumento che andiamo
eventualmente ad approvare questa sera.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
La parte che non mi ricordavo prima era questa. Si discuteva in sede di Commissione
anche sulla pubblicità e sulla comunicazione che questo regolamento dovrebbe avere,
quindi, ovviamente, che ce ne siano delle copie disponibili, senza che vengano inviate a
tutti i cittadini perché il costo sarebbe eccessivo. Ad esempio si potrebbe mettere a
disposizione presso la biblioteca comunale, presso associazioni, enti etc., che i
Consiglieri comunali ne abbiano a disposizione, nelle scuole soprattutto e in altri edifici
pubblici. La Commissione si rendeva appunto artefice di questa proposta perché venga
data la maggiore divulgazione possibile, pur nel contenimento delle spese.
BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo I Democratici:
Volevo un chiarimento dall'Assessore Padoan. Per quanto riguarda l'Art. 10, norme di
assimilazione, al terzo punto, "assimilazione dei rifiuti sanitari", fa riferimento all'Art. 1
lettera g) del decreto 26/6/2000 n. 219; si può averlo a disposizione?
PADOAN ALBERTO - Assessore:
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Senz'altro, credo che all'Ufficio Ecologia sia disponibile tutta la parte legislativa, è a
disposizione per chiarimenti o per approfondimenti.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Per quanto riguarda l'Art. 13, "Servizio di raccolta porta a porta", girando pagina inizia
dicendo che "eventuali problemi relativi ad una diffusa mancanza di rispetto da parte dei
cittadini o di singoli utenti delle modalità di conferimento dei rifiuti dovrà essere segnalata
agli uffici". Allora, siccome in questo regolamento si dice che spetta alla Polizia
Municipale fare dei controlli, però qui non è specificato Polizia Municipale perché
sicuramente non è questa che si intende, ma sarà la ditta appaltatrice, immagino. Avendo
utilizzato il verbo "dovere", significa che gli unici che "devono" saranno quelli incaricati,
non penso siano i singoli cittadini. Praticamente sul regolamento è la pagina successiva
all'Art. 13, in alto, "eventuali problemi". L'appunto sarebbe: da parte di chi? Chi è che
deve? Allora ritengo che sia da aggiungere la ditta appaltatrice,
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Per quanto riguarda gli uffici competenti, l'ufficio competente è l'Ufficio Ecologia; quindi
il cittadino si rivolge all'Ufficio Ecologia per quanto riguarda le segnalazioni particolari.
L'Ufficio dopo istruirà il Comando di Polizia per l'accertamento di questa situazione. La
prassi è questa di solito.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Ho dei dubbi. Siccome si usa il termine "dovere", io ritengo che qui chi ha scritto questo
regolamento intendesse dire: chi è il primo che si accorge che c'è qualcosa che non va?
L'uomo che prende il sacchetto e lo butta nel cesto grande. Ritengo che qui si debba
aggiungere e vedete voi colleghi cosa ne pensate, perché penso che dire che "ciascun
cittadino segnali" è una cosa quasi scontata; a chi lo vado a segnalare? Al Comune.
Quindi direi quasi che sarebbe superflua questa frase. Ritengo invece che abbia un
significato se questo dovere spetta all'azienda incaricata a raccogliere i rifiuti, mi pare
logico ed è quello che in teoria sta già facendo, mettendo i bigliettini alle famiglie che
fanno... Quindi credo che ci sia un nesso logico, solo che bisogna esplicitarlo, perché io
vedo già alcune perplessità da parte di qualcuno, per cui chiariamocele fin da adesso.
PADOAN ALBERTO - Assessore:
La risposta credo che l'abbia data in parte il Consigliere Tormena dicendo appunto che la
ditta appaltatrice rilascia un bigliettino in caso si trovi di fronte ad una mancanza. E` da
precisare, molto probabilmente, il discorso di chi deve farlo. In questo caso
verificheremo se all'interno del... Secondo il mio punto di vista dovrebbe essere la ditta
appaltatrice che rileva questo tipo di defezione da parte di qualche cittadino; però è
anche vero che le segnalazioni ci vengono anche da cittadini riguardanti altri cittadini che
magari deturpano o non mettono nella giusta posizione appunto i raccoglitori.
VALERIO CARLO - Sindaco
Cosa facciamo? Lo lasciamo così . "Eventuali problemi relativi ad una diffusa mancanza
di rispetto da parte dei cittadini o di singoli utenti dovrà essere segnalata agli uffici
competenti del Comune". Questo "dovrà" non è relativo ad un obbligo che, ovviamente,
un cittadino qualsiasi non ha, ma è una spiegazione da chi bisogna andare in un caso di
questo genere; non bisogna andare dalla ditta, bisogna andare dagli uffici competenti del
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Comune. Queste segnalazioni verranno dalle fonti più disparate. Quando ci sono dei
problemi di lavori pubblici in generale, vengono segnalate a volte dagli operai del
Comune, a volte dai vigili urbani, a volte dai cittadini che telefonano e dicono: in via
Montagnon c'è una lampadina che non funziona. Allora, uno dice: a chi dovrei dire
queste cose? Dovrai dirle agli uffici comunali competenti, non a chiunque altro. E`
l'interpretazione di questo dovere che va fatta esattamente nella forma nella quale uno
può leggere; non ci sono soggetti deputati a segnalare o non segnalare per regolamento
queste cose; chiunque possa farlo lo deve fare, se decide di farlo, agli uffici comunali
competenti.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove
Soltanto per una precisazione. Siccome prima il Sindaco diceva che sicuramente non ci
sarà l'articolo degli ingombranti se ho detto che non c'è... non è che ho detto che non c'è
l'articolo, perché l'articolo c'è, non è specificato quello che intendevo dire io. Tra l'altro è
scritto "igombranti" manca una "n", e poi alla fine dell'articolo c'è scritto:
"indicativamente verrà richiesto", cosa? Non c'è scritto niente. Manca tutto. Non si sa
cosa verrà richiesto. Io non ho il prosieguo della frase.
L'articolo 48, quando si parla dell'apertura dell'Ecocentro, qui mi devo rifare ad una
interrogazione che ho fatto tanto tempo fa, se vi ricordate, perché non è specificato
l'orario, queste cose. Quello che chiedo è proprio, in seguito anche a quella
interrogazione, che la Giunta quando deciderà sull'orario di apertura dell'ecocentro tenga
in considerazione che alcuni lavori vengono fatti magari di pomeriggio, che il sabato
mattina potrebbe essere un'occasione; quindi tenere presenti queste opportunità per i
cittadini.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Volevo solo specificare quello che ha detto il Sindaco. Avevo interpretato nella stessa
maniera, nel senso del dovere perentorio.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Ho vari articoli, per cui mano a mano che...
Articolo 17 sul compostaggio domestico. Chiedevo di fare un emendamento proprio su
quel discorso dei condomini, perché potrebbe essere un'occasione... Cioè, qui c'è scritto
che il compostaggio domestico congiunto può essere fatto per un massimo di due
famiglie, con abitazioni vicine. Allora, potremo aggiungere una frase nella quale si dice
che se su un condominio tutte le famiglie sono d'accordo di potere usufruire del giardino
condominiale dove installare una compostiera, previa unanimità di tutti i membri, si può
fare. Cioè se tutti i condomini sono d'accordo, si può fare un'unica compostiera, però
all'unanimità. Questo è per l'Art. 1, se volete dire qualcosa.
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Non è possibile, per un semplice motivo, nel senso che la disposizione per quanto
riguarda il compostaggio domestico è riferita ad un'utenza e quindi alla famiglia, in
quanto sarebbe di difficile interpretazione soprattutto l'applicazione dello sgravio fiscale
nei confronti di più condomini che hanno, per esempio, nuclei familiari diversi. Quindi la
quantità, per esempio, anche di apporto di umido all'interno di una compostiera diventa
inquantificabile. Il rapporto che noi abbiamo curato nel regolamento riguardante il
compostaggio domestico è nel rapporto diretto con l'utente. Quindi un utente deve avere
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la compostiera o deve avere il modo di potere fare compostaggio differenziato, ma in
rapporto diretto. Cioè cosa vuol dire? Vuol dire che, in poche parole, noi dobbiamo
avere il contratto direttamente con l'utenza e non con più utenze. Quindi potremo, al
limite, eventualmente verificare se all'interno di un condominio, viste anche le capacità di
dislocazione di queste compostiere..., perché se ci sono dei fazzoletti di terreno molto
limitati che non permettono, per esempio, a 6 famiglie di mettere sei compostiere, è un
po' difficile attivare questi processi del compostaggio.
Quindi noi, senz'altro, cercheremo di incentivare, dove ci sono degli spazi, dove ci sono
proprio alcune condizioni, quello che è scritto in questo articolo, che è l'articolo 17, in
cui si prevede un massimo di due famiglie e di due utenze.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Articolo 47, rifiuti conferibili presso l'Ecocentro. Allora, siccome ho guardato anche il
regolamento consigliato dal Consorzio di Bacino, ho visto che fra i rifiuti che si potevano
portare all'Ecocentro c'erano anche quelli a base di amianto di provenienza domestica e i
contenitori per fitofarmaci. Io non so il motivo per cui sia stato escluso e chiedo quindi
un motivo, se c'è, oppure se si può inserire. Penso, per esempio, all'eternit.
In secondo luogo, mi ricordo che quando c'erano le riunioni presso le frazioni, i vari
quartieri che presentavano la raccolta differenziata porta a porta, veniva detto anche che
per gli agricoltori era molto vantaggioso potere conferire tutti questi residui, questi
scarti, contenitori di fitofarmaci, di diserbanti etc.. Chiedevo, pertanto, come mai non
sono stati inseriti qui nell'elenco dell'articolo 47.
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Sono rifiuti speciali che devono seguire una determinata indicazione e credo che poi
anche il Bacino abbia lanciato una campagna riguardante appunto questi rifiuti speciali
dell'agricoltura con delle apposite giornate di raccolta. Quindi siccome è un atto che il
Bacino Padova 4 credo che faccia per tutto il territorio di competenza, personalmente
penso non sia stato inserito all'interno in quanto c'è già un regolamento che prevede, per
quanto riguarda questi rifiuti speciali dell'agricoltura, una raccolta a parte. E` già attivo
poi questo servizio. Riguardo a questo servizio della raccolta dei rifiuti speciali
dell'agricoltura, tipo sacchetti per esempio per le concimazioni, prodotti di fitofarmaci, è
già avviata la raccolta. Consigliere Tormena, credo che proprio all'entrata -vedevo
qualche giorno fa- ci sia una locandina che specifica per questi rifiuti dell'agricoltura una
campagna di sensibilizzazione ulteriore da parte del Bacino proprio per invitare di più gli
agricoltori a conferire questi prodotti, che senz'altro, se magari riciclati all'interno
dell'azienda o bruciati, potrebbero provocare degli inquinamenti ambientali.
VALERIO CARLO - Sindaco
Forse è bene tornare al titolo del regolamento. "Regolamento per la raccolta differenziata
di rifiuti urbani ed assimilati". Stiamo parlando solo di cose che sono assimilabili ai rifiuti
urbani normali. Per cui i contenitori di fitofarmaci, i contenitori di cose di quel genere,
non sono rifiuti assimilabili agli urbani, sono altra cosa ed hanno una loro strada
specifica, tant'è che proprio il Bacino ha fatto un progetto piuttosto importante, che è un
progetto pilota oltre tutto. Lo stesso discorso va fatto per la mancanza della
trasposizione di quell'articolo che lei ha letto sul regolamento del Bacino, relativo ai
rifiuti tipo amianto domestico. Cosa intendono per amianto domestico? Intendono
probabilmente quelle piccole parti di amianto che rivestivano delle attrezzature che
47
adesso non vengono più prodotte. Ma quelle sono una cosa che magari in piccolissima
quantità può anche essere trattata. L'eternit va trattato in un altro modo, perché non è un
rifiuto normale, è anche quello un rifiuto speciale. Quello che lei non trova qua dentro e
che magari invece c'è, è nominato da qualche altra parte, non è inserito perché non fa
parte dei rifiuti che possono essere considerati della stessa famiglia.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Volevo dare anch'io delle risposte al Consigliere Tormena, ma sono stato preceduto
dall'esperienza e dalla saggezza del Sindaco e dell'Assessore, ferratissimi in questo
argomento. Quindi il compito della Commissione Ambiente e Territorio viene
completamente vanificato. Mi dispiace, fra le altre, che il Consigliere Tormena non abbia
potuto partecipare a queste riunioni che sono state fatte, perché parte dei suoi quesiti
erano già stati svolti durante queste. In maniera particolare, per quello che riguarda il
discorso del compostaggio per condomini con più utenti, è una cosa pazzesca perché
verrebbero fuori di quelle liti e di quelle diatribe incalcolabili. Pensiamo già a quegli spazi
di verde pubblico o per lo meno di verde di accesso al pubblico che sono in gestione ai
condomini, dove non si sa chi sia responsabile, dove non c'è nessuno che ci sta dietro e
dove non c'è modo di arrivare a dare indicazione ai responsabili di mantenere pulito
questo verde. Figuriamoci in un compostaggio dove uno andrebbe a buttare dentro...
perché appena una cosa non è giustamente controllata, regolata, viene fuori di tutto.
Un'altra cosa che volevo dire a proposito di questo argomento e che, appunto, in
Commissione è più volte risultata, -e si prega l'Amministrazione di prendere atto di
questa posizione, di cercare di protrarla il più possibile- è quella di responsabilizzare i
venditori al ritiro di determinati materiali. Ad esempio anche in questo caso è citato: per i
contenitori di fitofarmaci. I consorzi agrari dove questi fitofarmaci vengono venduti,
potrebbero essere un centro di raccolta. Lo stesso vale per le batterie che si vanno a
comprare in negozio: che questi abbiano il raccoglitore per mettere le batterie vecchie,
anche perché convogliare questi rifiuti in dimensioni e in quantità maggiori vuol dire
aiutare anche la raccolta stessa. Lo stesso può valere per le lampadine, chi più ne ha più
ne metta. Quando si va ad acquistare l'articolo nuovo si restituisce il vecchio.
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Per il Consigliere Lorenzoni, tanto perché rimanga traccia di una risposta a quello che mi
ha appena detto. Sono state fatte tre riunioni, di cui le prime due assente giustificato e
non andato in porto per mancanza di numero legale; alla terza c'ero. Ho fatto alcune
domande, ho avuto risposta; su quello a cui ho avuto risposta non faccio di nuovo le
stesse domande, solo che siccome io sono un membro della Commissione e
successivamente riporto quanto viene riferito alla Commissione ai miei colleghi, insieme
valutiamo le cose e invece che fare tanti interventi ho preso di nota di quelli più
significativi e riporto osservazioni anche che mi sono state portate da altri miei colleghi.
Penso di potere, quindi, proseguire con serenità ad analizzare anche l'Art. 51, che è
composto di due righe e chiedo che venga inserito un minimo di ore di apertura. Siccome
l'orario viene deciso dagli uffici competenti, sentito il parere della Giunta comunale,
sarebbe secondo me opportuno inserire una quantità minima di ore obbligatorie di
apertura, almeno fissare un minimo di... Adesso mi pare sia aperto il sabato, il giovedì ;
attualmente quante ore è aperto l'Ecocentro? Sono 4 ore al sabato più 2 pomeriggi,
quindi sono 8 ore. Fissiamo un minimo di 8 ore, soglia al di sotto della quale non
intendiamo andare. Al limite se il servizio è di durata superiore ben venga, ma almeno al
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di sotto delle 8 ore non venga posto, se ritenete opportuno. Io ho l'Art. 51, intitolato
"apertura dell'Ecocentro".
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Il documento che ci è stato consegnato con la delibera riporta questo tipo di articolo,
dopo non so se sta facendo riferimento ad un documento precedente.
INTERVENTO DI...
[intervento fuori microfono - non comprensibile]
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Un attimo che interviene il Presidente della Commissione che si è occupato del
Regolamento.
LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale:
Penso e spero -di questo se ne farà carico l'Amministrazione- che l'orario di apertura
dell'Ecocentro sia variabile; garantire un minimo mi sembra non necessario, anche
perché possono esserci delle variazioni temporali nell'arco dell'anno stesso e penso e
spero che questa Amministrazione abbia l'intelligenza e la accortezza di variare l'apertura
dell'Ecocentro durante i periodi dell'anno, perché per esempio da dicembre a febbraio
possono essere molto limitate, durante gli altri mesi dell'anno è necessario che sia aperta
per molto più tempo, quindi che ci sia un orario estremamente variabile anche a livello
stagionale. Quindi garantire un minimo non mi sembra necessario.
PADOAN ALBERTO - Assessore:
Una precisazione. Il documento forse che ha il Consigliere è quello che è stato recapitato
per la Commissione. Allegato al fascicolo riguardante gli ordini del giorno e la
documentazione di questo Consiglio, è stato presentato un nuovo documento dove gli
articoli sono stati rimodulati in base al lavoro della Commissione. Non potevamo portare
un documento... Io ho questo documento, è stato rimodulato in base agli articoli che
sono stati visti dalla Commissione.
INTERVENTO DI...
[Intervento fuori microfono - non comprensibile]
TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove:
Articolo 52 delle mie copie, articolo 49 di quelle di delibera. Il titolo è "Addetti
all'Ecocentro", per non fare confusione. Analizzando questo articolo con quello
successivo, vedo che viene usato una volta il termine "addetto al servizio"... anzi vedo
che c'è scritto "addetto alla custodia", l'hanno cambiato, mi ero accorto e lo hanno
cambiato.
Dico ciò di cui mi ero fatto l'appunto. Sempre in base a questo articolo, c'è al settimo
capoverso: "potranno inoltre essere richieste prestazioni aggiuntive, quali l'identificazione
degli utenti, la pesatura etc."; invece lo si pone come obbligo da parte dell'addetto al
servizio. Quindi da una parte si dice che è obbligato e dall'altra invece che può essere
richiesta questa prestazione aggiuntiva, per cui si dice solo una volta e non prima che si
può e dopo che...
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"Controlli e vigilanza", c'è scritto: "nella fase iniziale, rapportata per un periodo pari a tre
mesi, trattandosi di una modifica sostanziale delle modalità di raccolta dei rifiuti, ci
saranno delle difficoltà da parte degli utenti". Si tratta dell'articolo sui controlli e
vigilanza. Questa parte secondo me ormai è superata, perché la fase è già iniziata. Non
capisco il motivo per cui debba essere scritta. "Controlli e vigilanza" è il titolo
dell'articolo. L'hanno tolto? Io me ne ero accorto..., si vede che l'avranno tolto. L'hanno
tolto.
Chiedo adesso al Segretario Comunale. L'entrata in vigore -l'articolo mio è il 64, che
sarebbe il 61- che riportava che "ogni disposizione locale contraria e incompatibile con il
presente regolamento si deve intendere abrogata", qui invece non viene neanche scritta
quest'ultima frase; però chiedevo: mi pare che ci sia una legge che stabilisce che quando
viene fatta una nuova legge e ne vengono abrogate delle vecchie, per un principio di
semplicità e di correttezza nei confronti del cittadino deve essere esplicitato quali norme
vengono abrogate. Allora, siccome nel preambolo della delibera viene scritto quali sono i
regolamenti che vengono aboliti, chiedo che per semplicità venga anche scritto che il
presente regolamento abolisce queste cose. Avevano ritenuto opportuno metterlo; io
adesso qui vedo che da una parte l'hanno messo e dall'altra no. Segnalo questo aspetto.
SEGRETARIO COMUNALE
L'Art. 61 dà indicazione dell'entrata in vigore del regolamento, che entra ovviamente in
vigore con la pubblicazione ed esecutività della delibera. La revoca del vigente
regolamento è disposta espressamente nella deliberazione. Si può ripetere, per carità, ma
la revoca si ha con la deliberazione.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Se non ci sono altri interventi, direi di porre in votazione l'argomento che abbiamo
affrontano fino ad ora, che necessita soltanto di una votazione.
Prima di porlo in votazione, siccome sono state evidenziate delle proposte, chiedo al
proponente se le risposte che sono state date dall'Assessore o dagli altri amministratori
che sono intervenuti sono soddisfacenti. Quindi votiamo il regolamento così come è,
allora, con le premesse che sono state fatte anche dal Presidente della Commissione.
INTERVENTO DI...
Mi sembra che questo regolamento ricalchi un po' i bilanci quando ci vengono dati, cioè
ce ne sono varie sfornate. Allora, purtroppo, ci sono state delle incomprensioni anche
perché effettivamente avevo tre copie e ne avrei dovute consultare una quarta. Con tutta
la buona volontà, a volte il tempo è quello che è e quindi possono verificarsi anche queste
situazioni.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Votiamo il regolamento così come è stato presentato.
Visto l'esito della votazione, dichiaro il documento succitato approvato all'unanimità.
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OGGETTO N. 15: Approvazione modifiche al regolamento comunale sulla pubblicità e
l'arredo urbano.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
Passiamo adesso ad affrontare l'ultimo argomento iscritto all'ordine del giorno, ha facoltà
di intervenire il signor Sindaco.
VALERIO CARLO - Sindaco
Il signor Sindaco ha una buona notizia per tutti noi. Il quindicesimo punto viene ritirato
perché... Viene ritirato per la precisione, perché sennò bisognava votare il rinvio.
Buona serata a tutti.
SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio:
In assenza di altri argomenti, dichiaro chiusa la seduta consiliare del 16 marzo.
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