CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 MARZO 2001 SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Saluto tutti i presenti, il signor Segretario e il signor Sindaco. Come al solito, prima di iniziare i lavori procedo all'appello nominale dei Consiglieri e degli Assessori per verificare ed accertare la validità della seduta. [Il Presidente del Consiglio procede all'appello] Verificato il numero legale, dichiaro aperta la seduta consigliare. Chiedo ai colleghi Tormena, Benasciutti e Infanti se desiderano svolgere il ruolo di scrutatori durante la seduta odierna. Preso atto della disponibilità dei suddetti, dichiaro quindi i colleghi Tormena, Benasciutti e Infanti quali scrutatori della seduta consigliare del 16 marzo 2001. Prima di passare alla trattazione del primo argomento iscritto all'ordine del giorno, anticipo le comunicazioni del Presidente del Consiglio, proprio per queste novità che ci sono oggi durante questo Consiglio comunale. Inizio dalla novità più importante. Come avete potuto notare e conoscere, il Comune di Piove di Sacco ha un nuovo Segretario Generale nella persona del dott. Contino, che a titolo personale e a nome del Consiglio comunale saluto cordialmente e al quale auguro di espletare le sue mansioni nel migliore dei modi come è stato in precedenza per i suoi colleghi. La seconda novità è il nuovo impianto fonico. Riassumo sinteticamente l'utilizzo dello stesso. Chi desidera intervenire non deve più, come in precedenza, alzare la mano e poi in maniera automatica intervenire e parlare, in questo caso bisogna premere il tasto centrale "On - Off", che dà la possibilità di prenotare l'intervento e quindi da questa consolle, poi, vedendo chi è l'interessato ad intervenire, ho la possibilità di aprire il canale fonico. Per quanto riguarda invece i tasti sulla sinistra, quelli che vengono utilizzati per la votazione, sono praticamente nelle condizioni di potere essere utilizzati soltanto quando da questa consolle si dà inizio alla votazione. Durante la fase di votazione, ogni Consigliere ha la possibilità anche di modificare la prima votazione che ha fatto, o perchè ha cambiato idea o perchè non si ricorda che cosa ha digitato. Sul display comunque non appare la vostra scelta, non appare né sì , né no, né astenuto, appare soltanto un simbolo "V", che sta ad indicare che avete votato e quindi il vostro input è stato accettato dal software del sistema. Durante la fase di votazione, se avete dei dubbi, potete ripremere il tasto consono alla vostra decisione, perchè è l'ultima digitazione che il sistema accetta. Quando poi iniziata la votazione io chiedo se posso concludere la votazione, se non ci sono segnalazioni particolari da parte degli interessati, e solo in quel momento, premerò un altro tasto e quindi il tabellone luminoso darà la possibilità di rendere noto l'esito della votazione. Una cosa importante da ricordare è che ogni base è numerata ed ogni numero è associato al nome di un Consigliere. Quindi, durante la votazione bisogna necessariamente rimanere presso il proprio posto, in quanto, se il quadrante in basso a destra, quello che visualizza il caso massimo, dovesse avere un numero diverso da zero, io sarei nelle condizioni di annullare la votazione, perchè il non voto non viene in qualche modo compreso e concepito dal sistema e quindi va a sballare il numero legale e la fotografia della votazione nel momento preciso. 1 Detto questo, per quanto riguarda poi il discorso del rispetto dei tempi, adesso è superfluo perchè ogni volta che uno di voi Consiglieri inizia a parlare, sul display appare il tempo che è associato al collega secondo il tipo di intervento, quindi inizia a scorrere al contrario, e quando raggiunge il tempo pari a zero, la fonia automaticamente sparisce. Quindi, cercate di abituarvi a dare una occhiata sul display per vedere quanto tempo vi manca. Dalla mia postazione ho la possibilità, eventualmente, come state notando adesso, di mandarvi anche un input che sta ad indicare "concludere", così avete più strumenti per capire quando sta terminando in tempo che vi è riconosciuto. Oltre a questi aspetti di natura tecnica ci sono anche dei momenti in cui sono costretto, purtroppo, a rendere note cose meno piacevoli e più tristi. Come sapete, nei giorni scorsi è mancato l'Avvocato Vincenzo Gasparini, una persona nota nella nostra comunità, per alcuni per l'impegno che ha profuso nello sport, e per altri perchè per molti anni, sicuramente prima del sottoscritto, ha svolto l'attività di amministratore presso la nostra città di Piove di Sacco. Per questo motivo, a titolo personale e a nome del Consiglio comunale estendo le più sentite condoglianze alla famiglia per il grave lutto che l'ha colpita. Detto questo, se non ci sono altri interventi, direi di passare al primo punto iscritto all'ordine del giorno. 2 OGGETTO N. 1: Approvazione verbali precedente seduta del 17/02/2001. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Il primo punto all'ordine del giorno fa riferimento appunto all'approvazione del verbale della seduta consigliare del 27 febbraio 2001. Con l'approvazione del verbale andremo a verificare per la prima volta il sistema. Possiamo dare inizio alla votazione, ognuno di voi può premere il tasto corrispondente "sì ", "no" o "astenuto", dopo di che, se non ci sono problemi, dichiaro chiusa la votazione e sul tabellone apparirà l'esito della votazione stessa. Se qualcuno prima della votazione ha qualcosa da dire, me lo fa presente. Esito della votazione: 20 presenti, 20 votanti, 20 favorevoli. Quindi il verbale della precedente seduta consigliare viene approvato all'unanimità. 3 OGGETTO N. 2: Nomina Vice Presidente del Consiglio comunale. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Per quanto riguarda la nomina del Vice Presidente del Consiglio comunale, questo ruolo istituzionale l'ho proposto l'anno scorso durante i lavori della 1^ Commissione consigliare che si è occupata di modificare il nostro Statuto, recependo quelle che erano le indicazioni dell'allora Legge 265/99. Questo ruolo è stato inserito non soltanto perchè debba espletare funzioni di immagine o formali, bensì rientra in un progetto ben più ampio che sarà quello di ricoprire un ruolo attivo qualora il progetto dell'ufficio di presidenza del Consiglio sarà approvato dalla Commissione e poi anche da questo Consiglio comunale. Quindi, avrà funzioni volte ad esercitare un coordinamento tra tutti gli organi consigliari, con l'utilizzo anche di opportuni sistemi informatici. Inoltre, parteciperà anche con il sottoscritto alle varie riunioni che saranno organizzate dall'Anci e dal coordinatore Avvocato Castellani che è il Presidente del Consiglio di Padova ed appunto coordinatore di tutti i Presidenti del Veneto. Quindi, è un ruolo non formale, non di immagine, ma sostanziale, proprio perchè avrà questo compito attivo e successivamente anche con un Assessore che si occuperà diciamo della comunicazione e dei rapporti tra Giunta e Consiglio comunale. Quindi, recependo quello che stabilisce già il nostro art. 6 dello Statuto comunale, si provvede alla nomina del Vice Presidente del Consiglio. A questo punto, chiedo ad un rappresentante di ogni coalizione di prenotare l'intervento in maniera da sentire chi sono i colleghi che hanno manifestato il loro interesse a candidarsi per questo ruolo. Si è prenotato per primo il collega Ferrara che ha facoltà di intervenire. FERRARA FABIO - Consigliere gruppo Forza Italia: Per la maggioranza noi proponiamo la signora Infanti Michela. BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra: La minoranza prende atto della candidatura avanzata dal Consigliere Ferrara per quanto riguarda la Consigliere Infanti. Voglio subito sgomberare il campo da qualsiasi implicazione di tipo personale, tutta la mia stima alla Consigliere Infanti, però ritengo che le regole della democrazia vorrebbero che il Presidente del Consiglio comunale espresso dalla maggioranza fosse affiancato da un Vice Presidente espresso dalla minoranza. Ripeto, niente di personale nei confronti della Consigliere Michela Infanti, anzi, ma credo che questo sia una regola di democrazia che trova fra l'altro applicazione in tutte le assemblee, dalla Camera dei Deputati fino ai Consigli regionali e provinciali. Per cui, noi proponiamo in quest'ottica, alla carica di Vice Presidente il Consigliere Mario Miotto, ma siamo altresì decisi a far pesare questa nostra scelta, perchè riteniamo appunto un fatto di democrazia che sia la minoranza ad esprimere il Vice Presidente; dicevo, vogliamo fare pesare questa nostra indicazione e, se questo non fosse accettato, noi non parteciperemo al voto per la nomina del Vice Presidente. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: In qualità di Presidente del Consiglio, ho fatto presente durante la Riunione dei Capigruppo quali sono i motivi che mi hanno spinto a fare una determinata indicazione, che però non voglio ribadire, proprio per il ruolo imparziale che mi deve 4 contraddistinguere in quest'Aula, quindi, i colleghi che erano presenti in quella circostanza sanno i motivi per cui ho dato quella indicazione, che non voglio ripetere anche per l'impegno che ho preso con i colleghi in quel momento. Comunque, chiedo se vi sono altri interventi. VANNA BENASCIUTTI - Consigliere gruppo Forza Italia: Proprio perchè siamo minoranza in questo Consiglio, penso che il nome di una donna sia finalmente giusto per la carica di Vice Presidente del Consiglio. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, dato che la votazione fa riferimento a una persona, è quindi necessaria la votazione a scrutinio segreto, perciò direi di dare inizio alla votazione. Ognuno di voi può esprimere la preferenza sul foglietto e passerà poi il signor Sergio Messo comunale, con l'urna nella quale deporrete la scheda. [Il Consiglio procede alla votazione] Al posto di Infanti Michela, dato che è una candidata, il ruolo di scrutatore è svolto dal collega Gobbo Primo. Come precisato in precedenza dal collega Bovo, la minoranza non ha preso parte alla votazione, quindi, su 14 votanti io ho a disposizione 14 espressioni nei confronti della collega Infanti Michela, la quale ha quindi ottenuto 14 voti. Perciò, visto l'esito della votazione, dichiaro nominata quale Vice Presidente del Consiglio comunale la collega Infanti Michela. Il Consiglio comunale, udita la relazione succitata, sentite le designazioni e visto l'esito della votazione, delibera definitivamente di nominare quale Vice Presidente del Consiglio comunale la signora Infanti Michela. 5 OGGETTO N. 3: Interrogazioni, interpellanze e mozioni. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Rispetto alle volte precedenti, non c'è più la necessità che faccia l'appello, in quanto è sufficiente prenotarsi per chi intende intervenire, quindi io darò loro la parola; dopo di che, in base a quanti hanno chiesto di intervenire è sempre il solito discorso, abbiamo un'ora di tempo all'interno della quale ad ognuno sarà assegnato il tempo riconosciuto. Per primo si è iscritto il signor Sindaco, ed aspettando le richieste degli altri, cedo la parola al signor Sindaco Carlo Valerio. VALERIO CARLO - Sindaco: Io ovviamente non devo chiedere niente a nessuno, perchè non ho grandi curiosità, volevo solo introdurre due argomenti. Il primo dei quali è relativo alla fotocopia che dovreste avere tutti sul vostro tavolo, che si riferisce alla bozza della pubblicazione del primo notiziario comunale che dovrebbe comparire su La Piazza. Perchè c'è questa bozza? Perchè avevamo concordato la creazione di una Commissione di garanzia e di vigilanza che avrà l'incarico di valutare il contenuto di questa pubblicazione e assicurare così che questa non sia faziosa e non contenga qualche cosa che possa fuorviare in qualche modo il trasferimento di notizie e informazioni. In questa occasione, non abbiamo potuto attivare la Commissione, anche perchè non l'avevamo ancora creata. La Commissione dovrebbe, secondo me, ma poi se sceglieremo un metodo diverso lo seguiremo, essere proposta dai Capigruppo o anche da questo Consiglio, questo dipenderà dal metodo che andremo a darci. Per questa prima pubblicazione voi vedete che le pagine sono 2, una contiene una serie di informazioni e l'altra contiene una serie di interventi. Per quanto riguarda gli interventi, dobbiamo ricordare che la richiesta era stata fatta per interventi che avessero all'incirca la dimensione di 500 battute. Se voi considerate che l'intervento dei Popolari per Piove e di Alleanza Nazionale hanno 500 battute, vi renderete conto che gli altri hanno sforato parecchio per quanto riguarda la dimensione. Questa richiesta di avere una dimensione contenuta non è per esercitare qualsiasi tipo di censura ma è perchè lo spazio a disposizione non è molto e, a questo proposito, una attenzione particolare va posta all'intervento del Presidente del Consiglio il quale ha preso uno spazio veramente importante, in questo assolutamente seguito a ruota dal Capogruppo di Forza Italia. Allora, per favore, in futuro, gli interventi dovranno avere all'incirca la dimensione di 500 battute. In 500 battute, se si hanno le idee chiare, si possono esprimere concetti anche molto decisi e molto significativi. Per quanto riguarda l'altra pagina, invece, essa contiene 4 informazioni fondamentali, quella relativa al libretto elettorale, alla nuova numerazione civica, i contributi per gli affitti e al bando di mobilità per le case popolari. Questo è il tipo di informazione che secondo noi dovrà contenere questo foglio di contatto con la popolazione che verrà posto all'attenzione della popolazione attraverso appunto questo giornale. E` un po' ciò che avevamo detto a proposito del contenuto del sito Internet, quando una Amministrazione fa comunicazione, deve comunicare cose che abbiano interesse per i cittadini, non deve comunicare punti di vista personali degli amministratori ma solo dare informazioni utili. La parte di commento, se vogliamo, anche politico, può tranquillamente essere considerata quella degli interventi dei vari Capigruppo. 6 In questa prima edizione, voi vedete che ci sono anche tutti i componenti della Giunta con gli incarichi relativi e ci sono anche tutti i componenti del Consiglio comunale. Questa informazione è stata data solo per questa prima volta, in futuro lo spazio verrà utilizzato di più per informazioni. Via via andremo a dare le informazioni che abbiano rilevanza per il periodo nel quale verranno pubblicate e, comunque sia, la prossima edizione di questa pubblicazione vedrà il contributo importante della Commissione. Se comunque qualcuno di voi dovesse rilevare qualche errore o qualche fraintendimento per quanto voleva dire ed aveva scritto, non fa altro che comunicarcelo perchè questa è una bozza e abbiamo ancora il tempo per chiedere una piccola correzione prima che vada in stampa. Un'altra cosa di cui desideravo brevemente parlare è una richiesta che credo tutti noi abbiamo avuto da parte di un gruppo di cittadini, e si riferisce alla esigenza che ha un nostro concittadino di avere un mezzo attrezzato per potersi muovere. Credo che tutti noi Consiglieri (mi considero anch'io un Consigliere, pur con un ruolo particolare perchè sono... [breve vuoto di registrazione] questo è molto utile. Allora, credo che tutti noi abbiamo ricevuto questa proposta; ognuno di noi farà, secondo me, credo secondo coscienza ciò che potrà fare per aiutare questa persona, se lo riterrà necessario. Io pregherei tutti, poi ognuno farà quello che crede, di evitare in questa sede di chiedere devoluzione di gettoni di presenza ad uno scopo o a quell'altro, in particolare a questo scopo che comunque è sicuramente meritorio. Vi chiedo di soprassedere a queste richieste perchè io ritengo che, come ho già detto in altre occasioni, questa non sia la sede per fare della beneficenza con pubblicità. Naturalmente, se qualcuno riterrà che la cosa possa essere impostata diversamente, andrà a fare le sue proposte e quello che ho appena finito di dire comunque è il mio punto di vista ed ovviamente sarà mantenuto. In ogni caso, prego chiunque sia nella possibilità di farlo di aiutare questa persona perchè, ripeto, lo scopo è sicuramente meritorio di attenzione e dimostra tra l'altro grande sensibilità dalle persone che hanno proposto questa iniziativa. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio - Gruppo Lega Nord: Per quanto riguarda i colleghi che si sono iscritti, ho le prenotazioni dei colleghi: Tolfo, Bovo, Conte, Miotto, Tormena e Battistello. Quindi sono 6, abbiamo un'ora di tempo, quindi ognuno di loro ha 10 minuti a disposizione. Siccome il sistema è programmato per lasciare inizialmente a noi tutti 6 minuti di tempo, se poi per presentare le vostre interrogazioni il tempo sarà superiore, vi ridarò di nuovo la possibilità di avere il canale fonico aperto per continuare a parlare. A questo punto, anche se Battistello è stato l'ultimo ad iscriversi, seguiamo l'ordine partendo da lui e proseguendo poi fino a Tormena; dò facoltà di intervenire a collega Battistello. BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo I Democratici: Volevo prima di tutto una spiegazione, se era possibile. Le battute, per quanto riguarda gli articoli sul notiziario comunale, si riferiscono alle battute intese in senso informatico, oppure parole in totale? Mi viene risposto che sono lettere, perciò volevo fare presente che i Democratici hanno sforato di 120 battute. Comunque riteniamo che non sia tanto uno spazio di 500 battute, questa era una cosa per fare capire se si poteva avere un po' più spazio. Un'altra cosa riferita all'intervento del Sindaco, che si riferiva alla persona, che io non conosco, ma io sto parlando e questa mia non è tanto una interrogazione quanto una 7 richiesta, se si può procedere in un'altra maniera, mi riferisco al bisogno espresso da questa persona. Ora, se stiamo parlando di un disabile, per quello che so io, dovrebbe esserci al Distretto sanitario la possibilità che la sua richiesta di avere una carrozzina venga accolta senza... INTERVENTO DI... [Fuori microfono - incomprensibile] BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo I Democratici: Avevo capito carrozzina, quindi mi interrompo e mi scuso. VALERIO CARLO - Sindaco: E` inusuale questo intervento a questo punto, ma è giusto che lei abbia l'informazione completa. Questa persona è tetraplegica, può muoversi solo con una carrozzina particolare con dei comandi elettrici, però questa carrozzina gli consente solo di andare in certi posti. La richiesta è quella di potere avere un mezzo sul quale salire con la carrozzina proprio per potersi muovere, accompagnato da qualcuno, ovviamente, e vedere luoghi diversi da quelli che altrimenti gli sarebbero preclusi. Questo è il motivo particolare. TOLFO LUIGI - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra: Volevo leggere una proposta di mozione. [Il Consigliere legge la proposta di mozione relativa al sostegno alle coltivazioni biologiche] BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra: Una breve precisazione per quanto riguarda l'intervento del Sindaco circa il notiziario comunale. 500 battute sono veramente pochissime, sono all'incirca 8 righe di un foglio. Voglio ricordare che quando la precedente Amministrazione pubblicava il notiziario comunale, la lunghezza media degli interventi era di 500 parole. In 500 parole si riesce a fare un ragionamento compiuto, 500 battute sono veramente "una battuta", nel senso letterale del termine. Diceva prima il Consigliere Lorenzoni, per battuta, delle fotografie: se è un problema di spazio, eliminiamo le fotografie e quindi recuperiamo un po' più di spazio. Io credo che la necessità di avere non dico fiumi di parole ma un po' di ragionevole spazio in cui articolare un ragionamento, sia evidente a tutti. Detto questo, passo a una proposta di mozione che voglio sottoporre al Consiglio comunale. [Il Consigliere legge la proposta di mozione relativa al problema dell'inquinamento da benzene] CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove: Volevo dire anch'io qualcosa in merito a questo notiziario che si vorrebbe fare. Qualcosa è già stato detto, a me preme sottolineare, intanto, quando io ho scritto l'articolo per i Popolari per Piove, avevo scritto un testo di 2.500 battute, ho fatto uno sforzo ed è arrivato a 1.400, ho fatto un ulteriore sforzo e siamo arrivati, non a 500, perchè quello che vedete scritto non è 500 battute ma di più, sono quasi 800 lettere, quindi con quello che c'è là è già sfondato il tetto. Questo dimostra che con questo spazio non si possono 8 esprimere idee, e per esempio l'articolo del Presidente del Consiglio, mi rifaccio a questo per un passaggio, quando dice: "con la prima edizione affronterò argomenti e problematiche che coinvolgono la mia funzione di Consigliere, analizzando insieme con voi temi d'attualità e casi specifici". Il Presidente può immaginare che soltanto con quella frase sono già 50 battute, quindi sarà difficile mantenere questa promessa. Per cui io vi faccio una proposta, prendere in mano questa pagina, calcolare quant'è e dividerla per il numero dei Gruppi consigliari, in maniera che le battute siano in numero più decente di queste; e, vi prego, senza fare ragionamenti di quante persone costituiscono il Gruppo consigliare, perchè la maggioranza ha anche altre possibilità, lo dico già anticipatamente, tanto per mantenere lo stile che aveva anche il giornale che veniva fatto a suo tempo dall'Amministrazione. Detto questo, dò una rapida lettura di due interrogazioni. La prima rivolta al signor Sindaco ma anche all'Assessore al Bilancio e all'Assessore ai Servizi Sociali. Con la presente chiedo mi siano forniti i dati relativi al costo della gestione dell'Asilo Nido in seguito alla decisa modalità di gestione (che è stata cambiata), in particolare riferendomi ad un mio intervento fatto in occasione dell'approvazione del Bilancio di previsione 2001, avevo chiesto dei chiarimenti ai quali non ho avuto risposta, per cui adesso vorrei sapere: il costo della gestione; come viene impiegato il personale del Comune che operava all'interno della struttura; i vantaggi economici che ritenete di potere ottenere con il nuovo sistema di gestione. Seconda interrogazione: Signor Sindaco, venuto a conoscenza che il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione per l'anno 2001, le chiedo di riferire in Consiglio comunale in merito agli aumenti delle rette approvati, al fine di verificare se la mancata assegnazione da parte della Regione dei nuovi 53 posti abbia provocato o possa provocare nel futuro quei problemi di bilancio che già avevamo anticipato in una precedente interrogazione. Con l'occasione le chiedo, inoltre, di mettere a disposizione dei Consiglieri una copia del Bilancio in oggetto, e di riferire sulla situazione relativa all'assegnazione dei 53 posti della nuova struttura, se ci sono novità o altro, di riferirle in Consiglio comunale. MIOTTO MARIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Una interrogazione all'Assessore all'Edilizia privata in merito all'abbattimento dei resti del Monastero della Concezione. Abbiamo letto tutti sui giornali, almeno spero, di questo fatto che io reputo senz'altro grave. Questi resti del Monastero, anche se potevano sembrare minimali, costituivano un ricordo di una vita cospicuamente attiva dal punto di vista storico ed artistico, nonchè religioso. Si rifacevano al 1515, quando una monaca è venuta da Venezia con l'incarico dall'entourage del Doge di allora di formare un convento qui a Piove di Sacco. Il Monastero è stato voluto espressamente dalla Repubblica Veneta, tanto è vero che l'edificazione di tutto il complesso è durata solo 4 anni. Ma da notare una cosa molto singolare, che non fu solo volontà, diciamo tra virgolette, della Serenissima, fu anche piovese, ed anche di questo Comune, tant'è vero che, per la costituzione di questo Convento, l'edificazione di tutto il fabbricato, di cui l'ultima parte è stata abbattuta qualche giorno fa, è stata approvata e voluta anche da questa Amministrazione comunale, quindi, qualcosa che ha coinvolto tutta la città e in primis anche la rappresentanza appunto politica di allora. E` singolare che sia stata una azione licenziata da un'altra Amministrazione comunale a cancellarne fino l'ultimo ricordo. 9 Ho detto che è stato un fatto molto importante per Piove di Sacco e l'ha detto benissimo anche l'architetto Panaiotti sulla critica che ha mosso sulla stampa, non ha però detto tutto, l'architetto Panaiotti, ha tralasciato di dire per esempio che lì ha lavorato sicuramente la scuola del Veronese, e molto probabilmente anche la scuola del Tintoretto. Ora, io chiedo, come mai è potuta succedere una cosa del genere, questa chiamiamola svista, che venga abbattuto un ultimo residuo di qualcosa che ha costituito un vanto per Piove di Sacco e che è stata scuola di arte, di storia, di cultura etc.? Non si capisce come mai possano accadere queste cose. Quindi, oltre a chiedere delucidazioni in merito all'Assessore competente, indico anche che sia posto un rimedio, che sia ricostruito, di quell'insieme, almeno la facciata prospiciente via Pio X. Poi chiedo... [Lato 2] ...e non si vede ancora una vanga in giro, né un attrezzo che possa assomigliare a qualche lavoro imminente. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Visto che è stato chiamato in causa il foglio che farà parte de La Piazza appunto per dare modo ai Consiglieri comunali di esprimersi, penso che si possa arrivare ad un accordo di dividere la pagina in due, metà rimane all'opposizione e metà alla maggioranza; all'interno di questa, poi, potranno esserci anche degli accordi interpersonali fra gruppi, nel senso che se uno, in quella particolare situazione vuole occupare più spazio, lo occupa e lo restituirà la volta successiva. Se questo può andare bene, lo propongo. Mi pare che non ci sia questa grossa differenza. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: In precedenza si era iscritto anche il collega Tormena che ha rinunciato all'intervento; allora, a questo punto, i colleghi che avevano chiesto di esporre le proprie interrogazioni lo hanno fatto, perciò ora chiedo agli amministratori che sono stati interessati dalle varie interrogazioni se vogliono dare risposta immediatamente, oppure, avvalendosi di quanto previsto dal regolamento, farlo successivamente. Ha facoltà di intervenire il signor Sindaco. VALERIO CARLO - Sindaco: Chiedo scusa al Consigliere Lorenzoni, mi sono allontanato un attimo per chiedere informazioni al Dirigente, ma l'ho ascoltata. Al Consigliere Tolfo. Questa è una mozione, per cui credo che il Consiglio valuterà di votarla nella prossima seduta. Per sua informazione, comunque, esiste già un servizio attivo da più di un anno che si chiama Agrihelp, che è stato voluto dal Comune di Piove di Sacco, utilizzato da altri Comuni e preso in carico anche dalla Provincia, che si occupa in modo specifico di informazione per quanto riguarda tutte le opportunità in agricoltura; ha anche un suo sito Internet, ed è un servizio che da quando è stato attivato ha dato molte risposte, e quindi ha funzionato abbastanza bene. Per quanto riguarda la questione delle mense, io credo che il Consiglio andrà ad analizzare di sicuro, però bisognerà vedere quali sono le possibilità in merito al tipo di contratto che noi abbiamo eventualmente, se ce l'abbiamo noi, perchè non tutti sono del 10 Comune, e le possibilità che il contratto consente di fare variazioni dovute ad eventuali costi; comunque lo approfondiremo ed andremo ad analizzarlo. INTERVENTO DI... [Fuori microfono - incomprensibile] VALERIO CARLO - Sindaco: Ma al di là di quello che diceva l'Assessore, lei avrà sentito che vengono date solo carni bianche e non carni rosse; mi sembra che il senso della sua mozione sia un altro, cibi che siano stati comunque preparati e quindi coltivati o allevati con tecniche particolari. Per quanto riguarda il Consigliere Bovo, questa anche è una mozione, il Consiglio la valuterà credo nella prossima seduta, che poi sarà quell'altra; in ogni caso, per informazione di tutti, di nuovo, abbiamo indetto una Conferenza di Servizi con l'Arpav e con la Provincia, per il giorno 29, proprio in merito alla possibilità di avere le centraline per il rilevamento, o, se non sarà possibile avere le centraline, per decidere quanti e di che tipo e in che costo saranno i Radielli che andremo a posizionare. Per il Consigliere Conte. Per quanto riguarda l'Asilo Nido, sono dati tecnici ed anche di contabilità che in questo momento non abbiamo a disposizione, la risposta le verrà data in seguito. Per quanto riguarda la Casa di Riposo, il Bilancio è stato presentato da pochissimo tempo, come lei probabilmente saprà; questo Bilancio ha visto anche una serie di indicazioni date dai Revisori dei Conti, alla fine il Bilancio è stato comunque licenziato in un certo modo, con l'aspettativa dell'attivazione entro un certo periodo dei posti della Casa di Riposo. Avremo modo, comunque, nella risposta in altre occasioni, perchè bisognerà che prima o poi, anzi a breve scadenza, noi andiamo a fare un incontro di chiarificazione per quanto riguarda la situazione della Casa di Riposo. Ne abbiamo già accennato nel corso di un altro Consiglio comunale, nel quale avevo illustrato la situazione così come era conosciuta. Però, molti sono gli articoli che escono su questa situazione, molte sono le interrogazioni, non tutte purtroppo, sia le interrogazioni quanto gli articoli, servono a fare chiarezza. Chiarezza andremo a fare, anche per capire esattamente che cosa è successo in precedenza. I posti della Casa di Riposo non sono ancora attivati, non sono stati attivati non per cattiva volontà da parte della Regione ma perchè, comunque sia, non avevano mai avuto un imprimatur decisivo da parte della Regione ed erano all'epoca solo la proposta della U.S.L.. E` come se noi prevedessimo un piano delle opere pubbliche per 3 o 4 anni e poi pretendessimo di attivarlo tutto immediatamente. L'attivazione di quei posti in Casa di Riposo era qualche cosa di programmato ma non era qualche cosa che fosse stato confermato. In ogni caso, questo non è il momento e neanche la sede per approfondire ulteriormente perchè non abbiamo a disposizione tutte le informazioni. Il Bilancio della Casa di Riposo, essendo essa un ente che vede la partecipazione da parte dell'Amministrazione del Comune con la scelta del Consiglio di Amministrazione, è a disposizione dei Consiglieri comunali e potrà essere illustrato in un incontro che eventualmente andremo a fare con il Presidente e con il Direttore. Di sicuro dovremo fare questa sorta di incontro anche allargato, perchè ci sono molte cose che vanno chiarite, soprattutto perchè i cittadini hanno il diritto di avere la conoscenza di ciò che li interessa, che sia la più approfondita e circostanziata possibile. Abbiamo poi l'interrogazione del signor Miotto che è riferita al nostro Vice Sindaco il quale poi ovviamente interverrà. 11 Per quanto riguarda invece ciò che si riferisce a via Convento, l'appalto di via Convento è già stato fatto, il contratto di via Convento è già stato firmato, l'altra sera in Giunta abbiamo approvato definitivamente le risposte da dare alle eccezioni che erano state sollevate in merito al Piano degli espropri. I lavori verranno consegnati il giorno 13 o 14 del mese di aprile, perchè quella è la data ipotetica nella quale diventerà efficace la notifica delle controdeduzioni che sono state fatte ai cittadini in merito alle obiezioni che avevano sollevato sugli espropri. MENEGHELLO GIORGIO - Assessore: Ringrazio il Consigliere Miotto per l'opportunità che mi è data di portare a conoscenza di questo Consiglio i fatti evidenziati. Purtroppo, quando Italia Nostra si esprime a riguardo di interventi fatti nel nostro Comune, la pubblicazione è immediata; quando invece un amministratore di questo Comune si esprime per iscritto a Italia Nostra ed ai giornali, tutto viene ignorato. Se i giornali a cui io ho mandato questa risposta avessero pubblicato il contenuto, probabilmente la sua richiesta sarebbe stata inutile ed anche i cittadini ne sarebbero rimasti soddisfatti, o meno, a seconda del suo contenuto. Comunque, voglio in questa occasione portare a conoscenza che l'edificio di cui lei parla è un edificio che coinvolge una cortina edificata di proprietà privata, che è stata distrutta nel lontano 1900 per quanto riguarda la sua parte esterna che coinvolge la facciata di via Tevo e la facciata di via Pio X. Sono rimasti in piedi alcune superfetazioni all'interno della corte, che purtroppo, secondo il modesto parere di tre Commissioni, una sotto lo studio dell'architetto Mar nel 1989, un'altra nel 1995 da parte degli uffici comunali del Comune di Piove, e un'altra, non ultima e non meno importante, che doveva rivedere se c'erano stati degli errori, e parlo dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, aveva qualificato tutta la cortina di cui lei parla quale zona residenziale B, e quindi con la possibilità di interventi anche di demolizione e ricostruzione in quanto posto al di fuori del perimetro del Centro storico. Alla luce di questi studi e di queste analisi, poi questa Amministrazione, sentita la Commissione Edilizia comunale, in forza a questi strumenti urbanistici, ha emesso il relativo provvedimento edilizio, ovverosia la concessione. Tuttavia, voglio anche dire che se agli uffici, alle Commissioni, era sfuggito qualche elemento di valutazione importante come lei dice, potevano in qualche modo anticipare la distruzione dell'edificio, comunicando agli uffici comunali queste loro conoscenze, e parlo di Italia Nostra o di quanti altri si fossero in qualche maniera fatti propri di alcuni elementi storici - ambientali o anche, come dice lei, d'uso, per potere indicare che quell'edificio non poteva essere demolito. Alla luce di questo, ormai, l'edificio è stato demolito in forza di specifiche analisi degli uffici comunali ma anche dall'Istituto Universitario di Venezia, quindi, la Sovrintendenza è stata avvertita di questo, perchè questa relazione è stata mandata direttamente anche alla Sovrintendenza Beni Ambientali del Veneto orientale, e quindi tutto quello che è stato fatto, purtroppo ormai non è più rivedibile. Resta il fatto che se lei, Consigliere, o quanti fossero a conoscenza di altri edifici di pregio di carattere storico - ambientale, potreste senz'altro provvedere a rendere a conoscenza l'ufficio e quindi l'ufficio stesso si farà interprete di queste osservazioni per potere promuovere ulteriori indagini su questi edifici. E` chiaro che, a questo punto, l'intervento riguarda solo un fattore polemico. La Commissione Edilizia, e io ero presente, in quell'occasione si è fatta partecipe fattiva della proposta di intervento, andando ad intervenire notevolmente su quella che era la proposta, per esempio di innalzamento dell'edificio nella facciata che guarda Pio X, cosa 12 che non è stata accettata, che è stata restituita al mittente progettista, che dopo moltissime insistenze e reticenze ha aderito per le proposte fatte dalla Commissione. Quindi, tutta la cortina edificata su via Pio X avrà la stessa dimensione, in altezza, forometria superiore e circuito di gronda, uguale a quello esistente. Mi auguro di avere esaudito le domande che lei proponeva, comunque le farò avere la relazione che il nostro ufficio e io abbiamo già inviato, sia alla stampa che alla Sovrintendenza che a Italia Nostra, affinchè lei possa, se mi sono scordato qualcosa, dettagliare con più precisione i fatti e gli argomenti. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Hanno facoltà i colleghi, se vogliono replicare. Prego collega Miotto. MIOTTO MARIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Per certi versi, su certe affermazioni mi sembra abbastanza singolare la sua opinione, Assessore Meneghello. Qualcuno potrebbe anche capire che lei vorrebbe che le associazioni facessero il Piano Regolatore. Sarà l'Amministrazione che predispone il Piano Regolatore, non le associazioni tipo Italia Nostra, tipo qualche altro, etc., che vengano a suggerire all'Amministrazione comunale cosa va fatto o come va fatto. proprio una impostazione, mi consenta, poco precisa. E` compito dell'Amministrazione comunale sapere cosa c'è in Piove di Sacco, come va conservato, cosa si può abbattere etc.. Dico che a volte basterebbe leggere questo libretto che è stato edito dal Comune di Piove di Sacco. Leggiamolo un pochino qualche volta, magari tutti gli Assessori, tutti i Consiglieri, il Comune di Piove ne ha molte copie a disposizione, ne regali una a tutti gli Assessori e Consiglieri ed anche ai componenti della Commissione, allora forse qualche lavoro andrebbe fatto magari anche in maniera diversa. MENEGHELLO GIORGIO - Assessore: Allora non mi sono spiegato, Consigliere. Purtroppo a volte si pensa che l'italiano sia una lingua forse nota a pochi. Ho detto che tre Commissioni, dall'89 ad oggi si sono succedute per esaminare la situazione storico - ambientale del Comune di Piove di Sacco. Queste tre Commissioni non hanno demandato alle associazioni lo studio di queste situazioni, le hanno perfettamente esaminate e hanno stilato delle schede e delle valutazioni. Quindi, il Comune di Piove di Sacco non demanda nessuno, si assume le proprie responsabilità e decide il da farsi in base alle regole e in base a quello che tecnicamente è possibile fare. Quindi, non demandiamo nessuno. Quindi il mio suggerimento è proprio volto in questo senso, che se c'è qualcosa di cui ci siamo dimenticati, malgrado il suo consiglio di leggere il libro, questo qualcuno dovrebbe suggerirci ma non sostituirsi. Mi sono spiegato? Grazie. VALERIO CARLO - Sindaco: Secondo il mio parere, le spiegazioni date dal Vice Sindaco Giorgio Meneghello erano sufficientemente chiare. Ed avrebbero dovuto essere anche sufficienti per lei, che aveva fatto l'intervento, così da evitarle di mettersi in una situazione imbarazzante. INTERVENTO DI... [Fuori microfono - incomprensibile] 13 VALERIO CARLO - Sindaco: Lo immagino! Noi sappiamo che per lei l'imbarazzo è effettivamente qualche cosa di sconosciuto e questo grazie al suo buon carattere, evidentemente. Allora, nel 1995, il Consiglio comunale, al quale partecipavo anch'io come Consigliere di minoranza, ha avuto modo di analizzare i risultati di una valutazione approfondita sugli edifici neri, cioè su quelli di importanza storico - architettonica e culturale e quant'altro, notevole, che era stata fatta da uno studio particolare. Abbiamo fatto vari incontri, abbiamo analizzato una per una queste situazioni e abbiamo poi approvato in Consiglio comunale la nuova identificazione o la eventuale cancellazione di edifici neri. Questo durante il corso di un Consiglio comunale al quale lei probabilmente ha partecipato. Evidentemente la sua sensibilità in quell'occasione non era così germogliata vigorosamente come invece accade adesso; evidentemente all'epoca lei il libretto non l'aveva ancora letto; evidentemente, nei 4 anni successivi non aveva mai avuto modo di leggere il libro, mai avuto modo di rendersi conto del fatto che c'erano delle cose preziosissime nascoste in alcuni edifici di Piove, i quali avrebbero tranquillamente potuto essere abbattuti con il beneplacito dei tecnici, con il beneplacito dell'Università di Venezia, con il beneplacito di questa Amministrazione di cui lei faceva parte non solo come Consigliere ma anche come Consigliere di maggioranza. Ora, l'operato dei nostri uffici che, come lei ben sa, sono quelli che danno o non danno le licenze, perchè questo non lo fa la parte politica, è assolutamente cristallino e fuori discussione; se qualcuno aveva qualche cosa da dire, ha avuto anni di tempo per farlo. Il venire a dire delle cose adesso, a posteriori, è chiaramente un tentativo di creare malumore e polemica. Questo soprattutto da parte di chi è rappresentante politico eletto dai cittadini, perchè la associazione può tranquillamente dire: ma noi avremmo preferito che là non venisse abbattuto nulla perchè era importante, l'associazione, come lei ha correttamente sottolineato, fa il proprio lavoro, gli amministratori fanno il lavoro per cui sono stati chiamati, dopo essersi proposti. Stava agli amministratori, e quindi anche ai Consiglieri, operare con tutta la cautela, con tutta l'attenzione possibile, affinchè delle meraviglie dell'architettura non venissero rovinate. Noi siamo convinti che là meraviglie dell'architettura non ce n'erano più, siamo convinti che l'azione della Commissione e poi dei nostri dirigenti e funzionari sia assolutamente trasparente; la preghiamo, comunque, in futuro, se lei ha informazioni più approfondite su altre cose, di rivedersi tutti gli edifici che potrebbero eventualmente essere poi presi in considerazione per polemiche di questo genere, così aiuterà tutti noi, non lo farà fare alle Commissioni, non lo farà fare alle associazioni, lo farà lei perchè il ruolo suo, come di tutti noi, è esattamente quello di controllare tutto ciò che avviene nella macchina dell'Amministrazione, perchè i cittadini ci hanno dato questo mandato. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, direi di proseguire con il successivo argomento iscritto all'ordine del giorno. 14 OGGETTO N. 4: Risposte alle interrogazioni ed alle interpellanze presentate al Consiglio comunale del 17/2/2001. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: In mio possesso ci sono 5 interrogazioni, di cui 2 presentate dal collega Conte, 2 sottoscritte dai gruppi di minoranza, e poi c'era una interpellanza a risposta scritta; perciò sono 4 gli argomenti da trattare. Chiedo agli interessati, Sindaco e Assessori, se hanno già dato risposta la volta precedente o se devono farlo in questa seduta. Ha facoltà di intervenire in signor Sindaco. VALERIO CARLO - Sindaco: In effetti, mi sembra che fosse stata data risposta alla maggioranza, se non altro, delle interrogazioni presentate. Alcune avevano bisogno, perchè così era richiesto, di risposta scritta, altre avevano eventualmente bisogno di integrazioni. Abbiamo preparato tre documenti che servono proprio a dare chiarezza. Partiamo da quelli per il Consigliere Conte, che sono due. Uno è relativo alla serie di domande fatte sulle spese per il servizio di nettezza urbana dell'anno 2000. Io le consegno la risposta scritta, ci sono i dati relativi alla spesa generale sostenuta, c'è in modo particolare evidenziata la spesa che va addebitata alla raccolta degli ingombranti. Per cui questa è la risposta scritta che abbiamo preparato. Un'altra era relativa alla cancellazione eventuale di lavori previsti dal Piano dei Lavori Pubblici degli anni precedenti, e allo stato di attuazione dei lavori pubblici di quest'anno. Per dare una compiuta risposta alla serie di quesiti che lei aveva posto, noi abbiamo preparato una serie di documenti, questi per altro erano già a disposizione ma sono stati raccolti ulteriormente; da questi documenti lei potrà tranquillamente trarre tutte le conclusioni. Premettendo che non era possibile creare un quadro sinottico comparativo perchè i sistemi di previsione e gli obblighi sono cambiati nell'arco degli ultimi anni, per cui ci sono delle cose che non potevano essere comparate perchè erano state pensate e inserite in certi schemi con metodi diversi di valutazione. Per cui non si poteva fare un quadro sintetico. Questo è quello che può venire fuori. C'era poi una richiesta del Consigliere Crosta, che questa sera non c'è ma che comunque potrà trovare tranquillamente illustrazione anche se non c'è, poi consegneremo copia di questa; è relativa alla questione dei recuperi Ici. Questo è un argomento che interessa tutti perchè, comunque sia, altri Consiglieri di minoranza l'avevano sollevato in varie occasioni. Una volta di più devo dire che c'eravamo sbagliati nel fare i conti, cosa che è assolutamente umana e normale, e che va naturalmente considerata come una piccola debolezza umana. Ci eravamo sbagliati perchè in varie occasioni avevamo detto che il costo totale, calcolato, relativo alle spese sostenute per i recuperi Ici nell'anno '98, relativi alle evasioni totali, erano state di circa 155 milioni, contro un accertato incassato di 310 milioni di lire. Effettivamente c'eravamo sbagliati, perchè la spesa totale è stata di 184.730.884 lire, vale a dire che per recuperare 310 milioni noi abbiamo ne spesi 184 milioni 700 e tanti, con un recupero netto (qua c'è "guadagno netto" ma evidentemente è una deformazione di chi fa contabilità) di 125 milioni di lire. Per quanto riguarda invece i recuperi Ici dal '94 in poi, che sono, come voi sapete, in corso di realizzazione, di effettuazione, noi avremo una spesa certa di lire 92 milioni e 400 mila, relativa alla spesa fissa da corrispondere all'azienda che ci sta aiutando in questa cosa, Iva compresa; avremo poi un 36% sull'accertato con adesione da parte dei 15 cittadini, e avremo poi delle spese per il personale interno, per quelle operazioni di supporto all'operazione più in generale. Non abbiamo al momento la possibilità di fare riscontri e abbiamo solo delle proiezioni che, essendo proiezioni, non vengono riportate nel quadro riepilogativo che abbiamo preparato, perchè non sarebbero giustificate come validità da un riscontro oggettivo. Comunque sia, l'importante era correggere l'errore che avevamo commesso, non erano 150 milioni ma erano 185 milioni circa. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono interventi da parte dei colleghi possiamo passare al punto successivo all'ordine del giorno. 16 OGGETTO N. 5: Approvazione degli o.d.g. e delle mozioni presentate al Consiglio comunale del 17/2/2001. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: In questo caso, io ho a disposizione due mozioni, una presentata dal collega Bovo e un'altra sempre dei gruppi di minoranza, e poi un ordine del giorno presentato sempre dai gruppi di minoranza. In questo caso, per quanto riguarda il modo in cui andremo a trattare questo punto, è sempre il solito, il proponente di una mozione darà lettura della stessa, al termine si inizierà la discussione e poi , quando non ci saranno interventi, si porrà l'argomento in votazione. Quindi, possiamo iniziare secondo l'ordine di presentazione dei documenti che ho a disposizione, quindi ha facoltà di intervenire e dare lettura della sua mozione il collega Bovo. BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra: Più che leggere la mozione che penso sia nota e già letta l'altra volta, volevo solo esplicitarne il significato, visto che mi stupisco che l'altra volta il Sindaco avesse dichiarato di non riuscire a capire il significato di questa mozione, anche se, devo dire, il significato è molto semplice e mi sembra anche molto semplice cosa si chieda con questa mozione. Ma, evidentemente, un conto è non riuscire a capire e un conto è non volere capire il significato di questa mozione. Quindi, cercherò di essere più chiaro e di renderla ancora più semplice ed esplicita. Questa maggioranza è l'espressione di Forza Italia, A.N., C.C.D. e la Lega, che però adesso non trova più rappresentanza in Consiglio comunale, quindi, 800 cittadini che hanno votato la Lega non sono più rappresentati in Consiglio comunale. Adesso ci troviamo di fronte alla possibilità che attraverso iniziativa di un amministratore trovi rappresentanza in Consiglio comunale un movimento, come quello di Haider, che si rifà a temi appunto xenofobi, razzisti e antisemiti, senza che per altro questo movimento sia stato vagliato e abbia ottenuto l'approvazione degli elettori. Quindi, c'è anche un fatto di coerenza, visto che queste forze politiche, appunto Forza Italia, A.N. e C.C.D., hanno ribadito con grande enfasi sui giornali la loro distanza da questo movimento, è chiaro che coerenza vuole che la cosa venga ribadita anche da questo Consiglio comunale. Quindi, la questione è molto semplice, cercherò di tradurre in una domanda molto semplice, se questa maggioranza vuole veramente prendere le distanze dal movimento di Haider, vuole veramente porre un freno a qualsiasi tentativo di introdurre nella maggioranza una rappresentanza di questo movimento, non deve fare altro che votare sì a questa mozione e chiudere il discorso una volta per tutte. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Per quanto riguarda questa mozione, dato che è diretta all'Assessore Galuppo che, oltre ad essere collega, dato che fa parte dello stesso gruppo consigliare, è anche un amico, ritengo utile da parte mia fare un commento sul documento, senza entrare nel merito della questione politica che per me non è il punto che vorrei focalizzare, e cercando, per quanto possibile, anche di non esprimere opinioni ma di fare appunto una analisi, rimanendo coerente anche con il mio modo di fare. Innanzitutto io vorrei partire dalla fonte che ha generato il documento, e rimanere comunque in ambito generale perchè non mi va di fare riferimenti a singole persone. 17 La fonte che ha generato questo documento è un movimento, un partito di sinistra che in questi ultimi anni praticamente si è autoproclamato fautore e difensore di determinati principi, quali quelli della difesa della libertà di pensiero e di parola a difesa dell'altro e poi ha cercato anche di portare avanti una politica volta a contrastare ogni azione che fomentasse appunto situazioni di razzismo, xenofobe e quant'altro, e su questi temi penso che siamo tutti d'accordo, però qui siamo ancora nell'ambito teorico. Se scendiamo invece nell'ambito pratico, possiamo riscontrare che la sinistra spesso e volentieri non riesce ad essere coerente con ciò che afferma teoricamente rispetto a quello che poi mette in pratica, perchè sovente mi è capitato di constatare che è proprio quella sinistra che cerca di difendere quei principi che ho pocanzi accennato, che in realtà contrasta con una certa coerenza. Posso fare un esempio anche pratico. Prendiamo il primo aspetto a cui ho accennato, la libertà di pensiero e di parola. Allora, sicuramente questo è una delle conquiste più importanti che le democrazie occidentali hanno fatto, la sinistra afferma questo e mi trova perfettamente concorde. Però la differenza tra il modo di concepire la libertà di pensiero e di parola tra il sottoscritto e la sinistra, sta nel fatto che per me la libertà di pensiero e di parola è un concetto assoluto, per la sinistra invece è un concetto relativo, nel senso che sembra quasi che la sinistra abbia il potere di spostare il confine di libertà a seconda di chi è il soggetto che parla: se è un soggetto che appartiene al mondo di sinistra, il confine di libertà, di parola e pensiero è posto al centro, se invece, nel caso di Galuppo, esprime un pensiero che non trova concordi gli esponenti della sinistra, mettiamo questo confine e lo tariamo a 20. L'aspetto invece della difesa dell'altro. La sinistra che cosa afferma? Bisogna in qualche modo concepire il concetto secondo il quale quegli attori sociali considerati devianti, che non si riconoscono con la maggioranza della società, in qualche modo non devono essere messi da parte ma devono essere compresi. In questo contesto, con tutte le debite proporzioni, il ruolo dell'altro è svolto da Galuppo, soltanto che, molto probabilmente, all'interno del concetto dell'altro ci sono delle sottocategorie a cui molto probabilmente appartiene Galuppo e quindi non merita di essere difeso. Il discorso del razzismo e della xenofobia. Se prendete un dizionario qualsiasi ed andate a leggere la definizione di razzismo, la sintesi del significato qual è? Una razza che si ritiene superiore a un'altra. Io ritengo che determinate azioni che la sinistra ci fa passare come una forma di solidarietà nei confronti degli altri, in realtà paventano e mettono in evidenza una sorta di razzismo, a mio avviso, perchè nel momento in cui si giustifica l'arrivo di milioni di extracomunitari in Italia, perchè devono fare lavori che gli italiani non vogliono fare, significa affermare, in poche parole, che l'italiano che appartiene a una razza superiore, non si abbassa a fare determinati lavori e quindi bisogna darli agli extracomunitari. Se invece vogliamo essere coerenti con il principio che a questo mondo siamo tutti eguali, se arriva un extracomunitario ingegnere o architetto, se siamo veramente soggetti che appartengono alla società civile, mettiamo un extracomunitario ingegnere o architetto a fare la sua mansione, ad espletare la professione che ha imparato nel suo paese, in un contesto di uno stato di diritto ma anche di doveri, perchè molto spesso questo secondo passaggio viene dimenticato dai più. Allora, l'analisi complessiva che ho fatto, che cosa evidenzia? Che a parità di azione, secondo il mio punto di vista, la sinistra non è in grado di emettere immediatamente un giudizio sull'azione stessa fintanto che non conosce la fonte che ha commesso l'azione e fintanto che non sa verso chi l'azione è compiuta. L'esempio primo che ho fatto. Se viene autorizzata una manifestazione e i manifestanti distruggono una città, a me sinceramente non interessa sapere chi sono stati, hanno commesso reato e quindi si dà prosecuzione 18 all'iter giudiziario. Nel caso invece della sinistra, a parità di azione, se magari gli attori che hanno commesso questo tipo di intervento sono gli amici dei Centri Sociali, sono delle ragazzate, se invece un centesimo di quello che compiono questi personaggi viene fatto magari da movimenti che si riconoscono al centro destra, apriti cielo che per settimane e mesi iniziano discussioni: "arriva la destra, allarmi, allarmi, stanno arrivando i fascisti etc.". E questo è un esempio. Il secondo esempio, prima di emettere un giudizio nei confronti di un'azione rivolta a qualcuno, un caso di attualità per non andare tanto distante. Sapete che una trasmissione pseudo-satirica ha offeso il rappresentante dell'opposizione; quindi la sinistra che cosa ha sottolineato? Che questo tipo di atteggiamento del centro destra è il classico atteggiamento di chi vuole censurare praticamente una trasmissione di satira, che, io aggiungo, deve essere a 360 gradi, ma molto probabilmente l'angolo è un po' più sfasato. La stessa sinistra che oggi difende la satira, è appunto lo stesso movimento che l'anno scorso ha cacciato un noto vignettista perchè su un quotidiano nazionale ha fatto una illustrazione del leader maximo, e quindi non poteva fare una cosa di questo genere ed è stato allontanato. Allora, io chiedo ai colleghi, cerchiamo di essere più coerenti in quello che affermiamo teoricamente rispetto a quello che facciamo in pratica, anche perchè, né Galuppo, né nessun esponente del centro destra di questa Amministrazione, dal 16 luglio del '99 ad oggi, perchè non voglio sindacare su quello che è successo prima, prendo in considerazione questo arco di tempo, si è mai pensato di presentare un documento, una mozione con la quale si chiedesse l'allontanamento di un collega amministratore solo perchè a livello nazionale o locale ha rapporti diretti con un partito che si chiama Rifondazione Comunista o Comunisti Unitari, che abbracciano una ideologia che ha fatto "soltanto" 100 milioni di morti in questo Paese, e che prende come riferimento sistemi democratici quali la Cina, Cambogia e via dicendo. Noi non l'abbiamo fatto perchè riteniamo che, né Bovo, né il sottoscritto, né il Sindaco, né l'Assessore Galuppo abbiano non il potere ma la presunzione di presentare documenti di questo tipo, perchè l'unico giudice che può mandare a casa qualcuno è il popolo, sono i cittadini, che valuteranno loro le azioni degli amministratori. Per quanto riguarda il discorso di insistere sempre con la Lega Nord etc., lo sapete benissimo come sono andate le cose, è nostro impegno più importante quello di rispettare il programma, perchè penso che ai cittadini non interessi niente che io magari avessi continuato a rimanere nella Lega ma non a rispettare il programma che il 16 luglio ho sottoscritto. Io ho pagato in prima persona proprio perchè ho voluto rispettare il programma, e questo i cittadini dovranno capire alla fine. Quindi, io credo che un gesto intelligente sarebbe quello di ritirare la mozione, non come gesto di scuse nei confronti dell'Assessore Galuppo, che assolutamente non ama questo tipo di interventi, ma come una sorta di rispetto nei confronti di un principio più nobile che è appunto della libertà di pensiero e di parola, e fintanto che, però, documenti di questo tipo giungeranno in sede di Consiglio comunale, a mio avviso non sarà rispettato in nessun modo. Se ci sono altri colleghi che vogliono intervenire sull'argomento, altrimenti dò possibilità di replica... Prego, collega Tormena. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Il suo intervento ha portato molti esempi, che sono molto soggettivi anche questi, quindi sono condivisibili o non condivisibili a seconda di come uno li voglia interpretare. Allora le aggiungo un altro esempio, perchè, così , mi nasce spontaneamente. Questa libertà di pensiero, di parola, che lei ha tanto decantato nel suo intervento, lo vorrei concretizzare 19 proprio qui, su questa pagina, nella quale i Capigruppo si pongono come limite quello di scrivere 500 battute; chi lo rispetta ha un articoletto piccolo, chi invece non lo rispetta ha un articolo grande. Ed allora perchè non lo si fa rispettare? Se si stabilisce una regola, la regola vale per tutti. Lei ha fatto molti esempi e ne faccio uno anch'io. Voi decantate la libertà di espressione, di parola e di pensiero, e mi mettete su La Piazza due articoli molto ampi, sotto lo stemma del Comune di Piove di Sacco c'è la voce Forza Italia, viene messo in evidenza, praticamente, la maggiore parte della pagina alla maggioranza, ed ovviamente chi, fra virgolette, fa il furbo e sconfina oltre le 500 battute non viene in qualche modo avvertito di averle sconfinate e gli viene ridotto l'articolo, come chi invece ha cercato di rispettarlo e si trova penalizzato rispetto agli altri. Questo è un esempio, come il suo, molto più concreto, di quello che magari voi intendete come maggioranza. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Per quanto concerne l'esempio che ha fatto nei miei confronti, io l'ho sottolineato proprio alla fine del mio intervento, che il fatto di avere rubato, tra virgolette, più spazio rispetto agli altri colleghi, è avvenuto soltanto perchè, ricordo ai più, sono Presidente del Consiglio comunale, seconda carica istituzionale di questo Ente locale, e mi sono permesso di scrivere determinate righe in più non tanto per fare passaggi politici, perchè potete leggere tranquillamente anche voi, ma soltanto per delineare quella che è stata l'attività del Consiglio comunale, prendendo in considerazione l'attività della Commissione stessa. Quindi, cose che non mi riguardano neanche direttamente, quindi passaggi prettamente tecnici. Se avessi utilizzato quello spazio, io parlo per quanto mi riguarda, per fare propaganda politica e via dicendo, io sarei concorde con lei e quindi prenderei le colpe che nei mei confronti sarebbero praticamente note a tutti. Però, in questo caso, il mio intervento ha superato le 500 battute soltanto perchè ho voluto, come prima occasione di parlare nei confronti dei cittadini, fare un intervento come Presidente del Consiglio, e l'ho citato all'inizio, e poi alla fine ho ripreso il discorso dicendo la prossima volta parlerò come Consigliere, proprio perchè il discorso, come era iniziato, era logico che potesse anche concludersi allo stesso modo. Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni che ha facoltà di farlo. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Il mio intervento era in risposta a quello cui accennava il Consigliere Bovo, lei l'ha così validamente e così ampiamente ribadito che il mio intervento diventa inutile. Una unica cosa volevo dire al Consigliere Bovo. Ma ha proprio tanto tempo da perdere da preoccuparsi di queste cose? Come se io mi preoccupassi se qualcuno ha rapporti politici con l'imperatore del Tumbuctù. Cioè, anche se l'Austria è qui vicina, ha un suo regime, ha un suo modo di eleggere i propri governanti, li ha eletti e sono cose loro. Cosa interessa noi di appartenere, di simpatizzare o cos'altro, per Haider o per chi altro sia? In Francia potrebbe essere Le Pen, in Germania qualunque altro... non capisco per cosa vada ad arrovellarsi su questi problemi. FERRARA FABIO - Consigliere gruppo Forza Italia: Leggo questa mozione e mi viene da pensare che sia solamente un processo alle intenzioni, anche perchè sul giornale era appunto scritto che l'Assessore Galuppo aveva solo interesse per i programmi di Haider, quindi, nessun tipo di adesione. Quindi vedrei scampato questo pericolo. 20 Poi, se il Consigliere Bovo ha qualche fatto personale con Galuppo, visto che nella precedente Amministrazione, quando lui aveva preso la tessera del P.D.S., Galuppo aveva protestato vivacemente con il Sindaco, questo è un fatto personale che non deve coinvolgere l'attività del Consiglio. In ogni caso, nessuno qui è razzista, nessuno è xenofobo, e nessuno deve imporre a questo Consiglio di chiedere le dimissioni di Assessori... [Lato 3] ...quando questo signore si renderà eventualmente pericoloso per l'Europa tutta, come in passato qualcun altro ha fatto, ci saranno altri organi più importanti di noi, più in alto di noi, che si occuperanno del problema, noi questo problema non ci tocca minimamente, quindi credo che da parte nostra ci sia il totale rifiuto a questi ammonimenti. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, ha facoltà di intervenire a titolo di replica il collega Bovo. BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra: Vorrei sgombrare innanzitutto il campo da una questione: questa mozione prende lo spunto dagli interventi dell'Assessore Galuppo, ma non è una mozione ad personam, tanto è vero che nel testo la mozione è del tutto generica e generale e non fa riferimento alla persona summenzionata. Per cui non ho niente di personale contro l'Assessore Galuppo, con il quale fra l'altro sono in buoni rapporti. Poi, un'altra questione: lei, signor Presidente, parlava della libertà, del valore assoluto della libertà, ma forse lei si dimentica che la libertà è riferita ai diritti dell'uomo, alla Carta dei Diritti dell'uomo e questa libertà non può garantire sempre e comunque pensieri ed atti che vadano contro la Carta dei diritti dell'uomo e quindi tollerare in nome della libertà razzismo, xenofobia e antisemitismo. Quindi il limite della libertà sta proprio in questo ed è a questo limite che io mi rifaccio, non ad altri. Per quanto riguarda l'intervento del Consigliere Lorenzoni, sì , mi stanno molto a cuore queste cose, perché credo che su questi valori si fonda il nostro vivere civile e dimenticarsene o considerarli secondari sia una cosa assolutamente da evitare. Se poi questa mozione non è condivisa, non fate altro che votare contro e prendervi le vostre responsabilità. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Mi scusi, ma io non è che mi limito a non votare o ad astenermi da questa mozione, voglio proprio che questa mozione non venga presa in considerazione, perché non è pertinente ai doveri ed agli interessi del nostro Consiglio comunale. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione questa mozione. Esito della votazione: voti favorevoli 6, contrari 12, non hanno partecipato al voto il collega Lorenzoni e il signor Sindaco, quindi, siamo in 20 totali, la votazione è valida, però visto l'esito della stessa, dichiaro non approvata la mozione. A questo punto possiamo proseguire con l'altra mozione, quindi chiedo ad uno dei colleghi della coalizione che fa riferimento a Conte di darne lettura. 21 CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove C'era una mozione che diceva: come ampiamente noto, la questione del traffico ed in particolare del traffico pesante, anche nel nostro Comune, ormai è al limite della sopportazione; la nostra area è peraltro interessata da particolari flussi di traffico pesante di esclusivo transito, in quanto è situata a ridosso del maggiore interporto nazionale ed inserita nel corridoio Adriatico. Al fine di cercare la più ampia e possibile razionalizzazione del traffico di transito, il Consiglio comunale invita l'Amministrazione a farsi promotrice di una Conferenza dei servizi che comprenda Enti locali, Comuni di area e Provincie e i soggetti interessati alla viabilità e ai trasporti, per esempio Anas ed Interporto di Padova, che dopo avere analizzato i flussi di traffico vada ad individuare immediati e possibili percorsi alternativi, vedi percorsi autostradali e strade non urbane e quindi alternativi alle strade urbane, in particolare per quanto riguarda l'Asse Padova/Zona Industriale/Chioggia. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il collega Conte, una precisazione per quanto riguarda la mozione precedente, la stessa non è stata approvata con i voti contrari di tutta la maggioranza, esclusa però la partecipazione, ripeto, del Sindaco e del collega Lorenzoni. Per quanto riguarda la mozione poc'anzi letta dal collega Conte, se ci sono interventi a tale proposito possono essere fatti. VALERIO CARLO - Sindaco Va beh, dovremo governare questi altri 3 anni e poi gli altri 5 e poi gli altri 5 ancora con mozioni pleonastiche! Già in occasione della prima lettura di questa mozione avevamo detto che questa Conferenza dei servizi, in ogni caso, era già stata prevista e preventivata, in seguito ci sono stati degli ulteriori incontri con i cittadini di S. Anna e, come promesso, come da impegni assunti, ci siamo attivati per questa Conferenza dei Servizi. Prima di fare questa Conferenza dei Servizi dobbiamo fare delle operazioni di preparazione che prevedono, come avrete sentito, probabilmente la chiusura al traffico dei mezzi pesanti di via Paolo VI e Scardovara nella direzione verso Campolongo Maggiore. Per potere fare questa prima operazione dobbiamo motivarla, per motivarla dobbiamo fare delle indagini tecniche. Sulla base di queste indagini tecniche andremo a preparare l'ordinanza di divieto di accesso e con quella faremo la Conferenza dei Servizi con tutti gli interessati, in modo da spiegare che cosa succederà e quali potranno essere eventualmente le conseguenze. Questa mozione, allora, è assolutamente inutile, così come era inutile l'altra volta, anche perché il governo di questa città è stato dato dai cittadini nelle mani di questa amministrazione. Questa amministrazione intende governare, nell'interesse supremo dei cittadini, secondo i tempi e secondo le iniziative che ritiene più idonee, è assolutamente pleonastico, ripeto, andare a sottolineare azioni che già sono intraprese attivamente o che sono in previsione, perché hanno bisogno di una certa serie di assestamenti tecnici precedenti, di sottolinearle per dare enfasi alla propria partecipazione al Consiglio comunale e quindi alla vita politica della città. A questa mozione io voterò contro personalmente, non perché non ci sia l'intenzione di fare questa cosa, ma perché questa cosa è già stata fatta e soprattutto come segnale, perché vorremmo evitare di dovere impiegare il nostro tempo in discussioni di cose che sono già praticamente operative e che non hanno bisogno di sollecitazioni, perché la sensibilità dei governanti e soprattutto dei funzionari e dei dirigenti e dei collaboratori dei 22 Comuni è già tale da spingere tutti ad agire al meglio. Quindi il mio voto a questa mozione sarà contrario, resterò presente alla votazione anche se sempre più spesso il mio orientamento sarebbe quello di non partecipare a votazioni che sono chiaramente inutili. Però ognuno si prende le proprie responsabilità, questa minoranza ha deciso di svolgere il proprio ruolo in questo modo, l'abbiamo visto oramai da quasi due anni, ne prendiamo atto, i cittadini ne hanno già preso atto preventivamente ed altrettanto faranno in futuro; staremo a vedere, le ore che dobbiamo mettere a disposizione dei nostri concittadini sono comunque quelle dei Consigli Comunali e probabilmente potrebbero essere utilizzate un po' meglio. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il signor Sindaco, si è prenotato per parlare il collega Collega. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Mi complimento col Sindaco perché una volta, quando si facevano interrogazioni che chiedevano cose che si aveva già intenzione di fare venivano chiamate ridondanti, adesso invece non le chiama più ridondanti, ma le chiava pleonastiche; allora, sarò costretto ad andarmi a vedere un'altra volta il vocabolario e vedere come non era adeguato nelle volte precedenti ridondante, se anche pleonastico non lo sia e poi lo riferirò, caso mai, in Consiglio comunale, visto che dobbiamo fare le elezioni di queste cose. Dico soltanto che queste non sono perdite di tempo, invece quelli che ha fatto il Sindaco sono discorsi che servono ben poco, e ricordo soltanto un esempio. Qui è stato presentato un ordine del giorno una volta, per dare degli aiuti ai medici missionari e cose del genere, è stato votato contro perché si diceva, dal Sindaco e dalla maggioranza naturalmente, che queste cose non servono; poi non sono state fatte le luminarie di Natale perché si è voluta fare la solidarietà. Se questa è la coerenza, io lascio ai cittadini verificare questa coerenza. Io invece personalmente dico che se già tutto quello che è stato chiesto si ha intenzione di farlo, non c'è nessun problema per votare questa mozione, se non lo si vuole fare significa che c'è questa ipocrisia di fondo che io denuncio e che ho denunciato anche con l'esempio che ho fatto presente. Quindi ognuno si prende le proprie responsabilità, mi dispiace però che poi è difficile dare ai cittadini le informazioni, perché anche nel caso appunto delle luminarie non è stato possibile dare completamente le informazioni, in quanto tanto i giornali riportavano soltanto, alcuni giornalisti che hanno fatto gli articoli e io naturalmente li ho raccolti, decantavano le doti di questa Amministrazione nel fare elargire aiuti, ma nessuno mai aveva dato spazio al fatto che era stato votato contro ad una mozione analoga. Comunque, se si ritiene di perseguire questa strada, voi seguite la vostra e noi seguiremo la nostra. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione anche questa mozione, quindi apro da ora la votazione. Esito della votazione: 13 contrari della maggioranza e 6 favorevoli, il Consigliere Zecchin si è assentato. Quindi, visto l'esito della votazione, dichiaro non approvata la mozione. Passiamo adesso al successivo argomento, che è una proposta di ordine del giorno, quindi anche in questo caso chiedo ad un collega che fa riferimento alla coalizione di Conte di intervenire. 23 CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Anche questa naturalmente sarà ridondante o sarà pleonastica, perché tanto la Regione sicuramente la approverà, quindi chiederlo vuol dire soltanto fare perdere del tempo, perché tanto le cose si faranno anche senza bisogno di chiederlo. Comunque noi la presentiamo. Alcuni Consiglieri Regionali del Veneto hanno recentemente avanzato un progetto di legge regionale, il n. 100, dal titolo "Interventi Regionali per il contenimento della pressione fiscale", che prevede che la Regione possa attribuire un conteggio preferenziale ai Comuni che nell'anno di riferimento non introducano nuovi tributi e/o non aumentino le aliquote dei tributi e canoni di propria competenza. Inoltre, si dispone che la Giunta Regionale sia autorizzata a finanziare il minore introito comunale sino alla sua totale copertura, compatibilmente con le risorse stanziate in sede di assestamento di bilancio 2001, qualora il Comune non introduca o non aumenti i tributi di propria competenza (Ici, Addizionale Irpef, Tassa sulle insegne, canoni etc.) e proceda alla riduzione dei tributi e/o canoni rispetto a quelli dell'anno precedente. Ritenendo tale progetto ampiamente positivo e mirato a rendere particolarmente efficiente ed efficace la gestione delle risorse locali, con unito l'obiettivo di contenere la pressione fiscale a carico dei cittadini, il Consiglio comunale rivolge alla Giunta Regionale un caldo invito affinchè il citato progetto sia prontamente trasformato in legge regionale. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono interventi, pongo in votazione anche questo ordine del giorno, apro da ora le votazioni. Anche in questo caso, visto l'esito della votazione, 13 voti contrari della maggioranza e 6 a favore, dichiaro non approvata la proposta di ordine del giorno letta poc'anzi dal collega Conte. A questo punto mi sembra che gli argomenti che erano iscritti per essere trattati siano stati conclusi, quindi direi di passare al successivo argomento che tratta un argomento relativo alla variante N. 24 al PRG. 24 OGGETTO N. 6: Conferma ai sensi dell'art. 50 co.11 L.R. 61/85 della variante N. 24 al Piano Regolatore Generale per il cambio destinazione urbanistica nell'area lungo via L. da Vinci di proprietà dell'APGA Srl. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Questo punto sarà relazionato dal signor Vice Sindaco e al termine della relazione e della trattazione dell'argomento sarà necessaria una votazione, quindi ha facoltà di intervenire il vice Sindaco. MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Trattasi di una conferma di una delibera già precedentemente deliberata, trattasi della delibera n. 148 del 27 dicembre, che è esecutiva ai sensi di legge e che riguarda il cambio di destinazione urbanistica dell'area sita in via Leonardo da Vinci e di proprietà dell'APGA srl. Visto che ai sensi dei punti 6, 10 etc. etc., cioè diciamo che evito di leggere tutti quanti gli atti amministrativi che hanno proceduto a questa conferma da parte del Consiglio comunale, si delibera di confermare, ai sensi del comma 11 dell'Art. 50 della Legge Regionale N. 61/1985, la variante n. 24 al Piano Regolatore Generale, riguardante il cambio di destinazione urbanistica nell'area lungo via Leonardo da Vinci di proprietà dell'APGA srl, adottata ai sensi del punto b) e del comma 9 dell'art. 50 della Legge Regionale 61. Questo perché l'abbiamo fatto con una variante ad hoc? Per cercare di accelerare i tempi in cui questa variante è compresa. Al punto 2 dobbiamo deliberare anche di provvedere alla trasmissione alla struttura regionale di detta variante, ai sensi sempre del comma 11 dell'art. 50 della Legge Regionale N. 61/1985. Se può, il Presidente può cedere la parola ai tecnici per l'illustrazione dell'area. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: L'architetto Minozzi che deve intervenire ha facoltà di farlo. ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale [L'arch. relazione con l'ausilio di foto] Questa è la variante che già il giorno 27 dicembre avevamo adottato, queste sono le varanti di minima, intanto sono due foto che vanno ad indicare l'area su cui andiamo ad intervenire che è l'area lungo via Leonardo da Vinci, dove era sito, ovvero è ancora sito anche se non funzionante, il depuratore e l'ex sede dell'APGA, quindi sono tre foto per capire di cosa stiamo parlando. Di questa area abbiamo realizzato una variante di minima ai sensi del comma 9, ovverosia per il cambio di destinazione d'uso da zona f), area per attrezzature di interesse comune, a zona d), zona produttiva. Questa, come dicevo prima, è stata adottata, è stata quindi depositata, successivamente non sono arrivate osservazioni, quindi per questo punto diamo risposta alle osservazioni, che nel caso specifico non sono arrivate, e confermiamo quella che è l'intenzione della variante, ovverosia cambiare la destinazione da quella che segnaliamo quale zona f) a zona d). Viene inviata alla struttura regionale che ha 60 giorni di tempo per dare un parere definitivo su quella che è la nostra proposta, dopo di che ritornerà in Consiglio comunale e verrà definitivamente approvata. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: 25 Ringrazio l'architetto Minozzi per l'esposizione dell'argomento, i colleghi che vogliono intervenire hanno facoltà di farlo. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Intanto mi complimento per le foto iniziali che sono state fatte in occasioni particolari perché non compaiono le 12 roulottes dei nomadi, non ci sono più da una settimana, ma ci sono rimasti i permessi, quindi hanno trovato il momento giusto per fare le foto. Adesso andremo a vedere dove sono nel frattempo. La domanda era questa: siccome questa area è di proprietà della APGA si dice in deliberazione, volevo sapere se l'APGA ha già fatto la gara per l'assegnazione, quindi se è proprio di proprietà dell'APGA o se è già di proprietà di qualcun altro. VALERIO CARLO - Sindaco C'è stato preliminare di vendita, la proprietà è già stata ceduta, è stata ceduta ad un prezzo che è stato determinato dal fatto che questa area avrebbe visto un cambio di destinazione d'uso, altrimenti il valore non avrebbe potuto assolutamente essere quello che poi invece è stato determinato. Quindi questa variante che noi andiamo ad approvare questa sera, serve proprio a ratificare ciò che era già comunque un impegno precedentemente assunto e che aveva consentito di fare il preliminare di vendita da parte di APGA nei confronti del nuovo acquirente. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove La domanda era proprio in questo senso, volevo sapere se nel caso di preliminare di vendita, che esista già un preliminare, la domanda per una variante la fa chi ha acquistato o la fa il proprietario, cioè spettava proprio all'APGA o spettava al proprietario? SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: L'architetto Minozzi può intervenire. ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale Le varianti vengono fatte dall'Amministrazione, quindi non è che sia necessaria una domanda specifica da parte di qualcuno, è un cambio di destinazione di zona, così come normalmente si fa con le varianti, non è che nelle varianti facciamo cambi di destinazione solamente di elementi pubblici. Questa era una previsione di piano che già avevamo previsto nel '98 che poi purtroppo non avevamo portato avanti, che abbiamo previsto nei nuovi percorsi e che effettuiamo in questo momento per accelerare i tempi di un qualcosa che già è atteso da tre anni. Questo ci permette di risparmiare alcuni mesi, perché contiamo per luglio, agosto di portare a termine la procedura, che non fa altro, ripeto, che anticipare quanto già avevamo previsto. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio l'architetto Minozzi, se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione dell'argomento che è stato presentato sia dal vice Sindaco che dall'architetto Minozzi, quindi apro da questo momento le votazioni. L'argomento è approvato all'unanimità. 26 OGGETTO N. 7: Revoca della delibera di Consiglio comunale N. 39 dell'11/3/1995 avente per oggetto "Esame ed approvazione del progetto e della convenzione relativa dell'A.I.U. C2/26". SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Anche in questo caso ha facoltà di intervenire il Vice Sindaco, al termine della trattazione sarà necessaria una sola votazione. MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Anche qui si tratta, innanzitutto, di revocare una delibera consiliare, la n. 39 dell'11 marzo '95, con la quale veniva approvato il Piano di lottizzazione e la convenzione urbanistica relativi all'area di intervento unitario C2/26, detta S. Anna Est. Perché revocare? Perché si è visto che questa delibera non consentiva la realizzazione del Piano particolareggiato C2/26 S. Anna Est. Gli strumenti urbanistici che si sono adottati in sua sostituzione, consentiranno successivamente la approvazione di un Piano particolareggiato che ci si auspica possa consentire l'inizio dell'urbanizzazione di questa area così importante per S. Anna, la C2/26 S. Anna Est. Quindi, premesso che con delibera N. 2652 del 27 aprile '90 -e qui abbiamo tutta elencata la storia di questo piano-; considerato che il nuovo Piano è stato adottato con le procedure previste dall'Art. 52 della Legge Regionale 61/1985, così successivamente integrata e modificata; ritenuto pertanto necessario procedere alla revoca del precedente Piano prima dell'approvazione definitiva del Piano particolareggiato di cui sopra; pertanto a nome della Giunta comunale si propone per l'approvazione il seguente ordine del giorno: Delibera di revocare la deliberazione n. 39 dell'11 marzo '95 con la quale veniva approvato il Piano di lottizzazione e la convenzione urbanistica relativi all'area di intervento unitario C2/26 S. Anna Est. Io ho finito, non è necessario, penso, dare la parola ai tecnici, perché è solo una questione di revoca, quindi è una questione che deve svolgere solo il Consiglio comunale e non il tecnico. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il vice Sindaco, si è prenotato il collega Conte che ha facoltà di intervenire. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove I chiarimenti li avevo avuti prima in merito all'Art. 52 della Legge 61, adesso voglio fare un po' la funzione del Consigliere Munari che non c'è più, e quindi un po' di forma. C'è un passaggio dove è scritto: "considerato che il nuovo Piano è stato adottato con le procedure previste dall'Art. 52 della Legge 61, così come successivamente integrata e modificata con deliberazione della Giunta Comunale"; sembra che la Giunta comunale abbia modificato la Legge 61, mancano due virgole, perché allora si intende che è stato adottato come previsto dalla Legge 61, con le modifiche che ha avuto la Legge 61, ed adottato dalla Giunta del Comune di Piove di Sacco. Scritto così sembra quasi che la Giunta abbia modificato la Legge 61. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione anche questo argomento, apro da adesso la votazione. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità l'argomento poc'anzi discusso. 27 OGGETTO N. 8: Approvazione Piano Particolareggiato nell'Area di intervento Unitario in zona di espansione residenziale denominata C2/26. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Anche in questo caso interviene il Vice Sindaco Meneghello, al termine della trattazione dell'argomento sarà necessario anche in questo caso una sola trattazione. MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Premesso tutto quello che era stato detto precedentemente, con questa nuova delibera andiamo ad adottare il Piano Particolareggiato relativo alla C2/26, S. Anna Est. Quindi il Consiglio comunale è chiamato ad approvare l'ambito di intervento del Piano Particolareggiato relativo all'area di intervento unitario in zona di espansione residenziale, denominato C2/26 S. Anna Est, in zona S. Anna, secondo gli elaborati che sono stati allegati al Piano Particolareggiato; di approvare, ai sensi dell'Art. 52 della Legge Regionale 61/85, il Piano Particolareggiato dell'area di intervento unitario N. 26 di cui al Punto 1, secondo gli elaborati di progetto di cui all'elenco allegato sub a); di determinare, ai sensi del primo comma dell'Art. 52 della Legge Regionale 61/85, nel modo seguente i termini per l'attuazione del Piano Particolareggiato: validità anni 10, termine per la richiesta della concessione ed urbanizzazione giorni 60 dalla notifica ai proprietari dell'avvenuta esecutività del Piano Particolareggiato; di dare atto che il Piano è conforme all'Art. 11 comma secondo della Legge Regionale N. 61/85; di disporre il deposito del Piano Particolareggiato modificato secondo quanto precedentemente deliberato, di notificare l'avvenuto deposito a ciascun proprietario degli immobili vincolati dal Piano Particolareggiato. Qui allegato c'è il sub a), comunque adesso dò la parola, se è possibile signor Presidente, ai tecnici, all'Ufficio Tecnico e all'Ufficio Urbanistica, per potere illustrare l'intervento per la realizzazione del Piano. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il vice Sindaco, recepisco la sua richiesta e quindi ha facoltà di intervenire l'architetto Minozzi. ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale: [Relazione con ausilio di foto e di planimetrie] Trattiamo assieme tutti e tre i punti, inseriamo tutti e tre i punti all'ordine del giorno, quello che abbiamo già votato, ed andiamo a riprendere quelli che sono i punti successivi, ovverosia l'approvazione dei due Piani Particolareggiati. Partiamo un po' con quella che è la storia di queste due aree. Queste sono delle foto, forse un po' datate perché le prime due hanno 5, 6 anni, mentre le successive tre sono fatte recentemente, che stanno a indicare quella che è l'area di intervento, ovverosia un'area compresa tra via Borgo Padova, via Parini e via Petrarca, fino ad arrivare dove ci sono le attuali serre. E` un'area che era stata prevista col Piano Regolatore del 1990, che aveva previsto due aree di intervento, la C2/26 e 27. Successivamente, di questa area una quota parte è stata stralciata per andare ad individuare un Peep, quello che è diventato il nucleo A del Peep -l'area di cui stiamo parlando è questa che vedete- quindi ne è stata approvata una variante nel 1992 che ha correttamente indicato la suddivisione fra le due C2 e il nucleo A del Peep, quindi in tre nuclei successivi. Di questa area che adesso vediamo planetricamente, trattandosi di tre diversi tipi di intervento, è stato realizzato un Piano 28 guida, piano che rendesse possibile in maniera coerente quelli che erano gli interventi pubblici previsti nel piano. Sto parlando quindi delle strade, delle zone a verde, dei parcheggi e di tutti quegli elementi di confine che li andavano a dividere. Questo Piano guida approvato nel '93, ha avuto una sua prima attuazione mediante la presentazione di un piano privato per quanto riguarda la C2/26, ed è il piano che prima abbiamo ritirato. Voglio premettere che nella delibera di approvazione regionale era prevista l'approvazione di queste due aree sia con un Piano di iniziativa privata sia con un piano di iniziativa pubblica, privata se tutti i privati si consorziavano ed andavano a realizzare le opere previste, pubblica se venivano a sorgere eventualmente dei problemi, quindi era necessaria la cosiddetta mano pubblica per potere andare a dirimere quelle che erano le questioni che via via venivano a verificarsi. Come vi dicevo prima, nel '95 questa area è stata approvata, è stata fatta anche la convenzione, ma purtroppo poi la convenzione stessa non è stata firmata, quindi i termini per la sua attuazione sono scaduti e di fatto l'abbiamo ritirata con la precedente delibera. Sono stati presentati due nuovi progetti, tutti e due sono Piani particolareggiati, quindi di iniziativa pubblica. Abbiamo ritenuto importante andare a risolvere anche alcune problematiche che erano emerse nello studio dell'area stessa, innanzitutto la necessità di un collegamento ciclopedonale fra le aree di nuova progettazione e la via Petrarca fintanto che non verrà realizzato il collegamento viario previsto nel Peep. Un secondo problema era quello di collegare il parcheggio esistente con quello di nuova progettazione con una strada, quindi di renderli realmente usufruibili, cosa che non era stata precedentemente prevista. Ulteriore problema era il collegamento viario con via Parini, ovverosia inserire all'interno del perimetro dei Piani Particolareggiati anche la sistemazione, tutte le opere necessarie, cioè la corretta realizzazione delle opere necessarie, quindi per realizzare la strada, i marciapiedi e le parti di piste ciclabili in maniera corretta anche sull'esistente. Infine, realizzare in maniera corretta l'inserimento viario lungo via Borgo Padova, diciamo che è il nodo più importante, infatti il perimetro della C2 finiva sul bordo della strada e questo non era sufficiente perché per realizzare un corretto inserimento vi è la necessità di creare due corsie di accumulo al centro e due corsie, una da un lato e una dall'altro, di scorrimento. Con il Piano Particolareggiato si è allargato il perimetro di intervento e le opere vengono realizzate da coloro i quali vanno a realizzare l'intervento stesso, quindi in tutti questi casi sono stati allargati i perimetri di intervento per andare a risolvere dei problemi viari. Questo lo si può realizzare perché l'Art. 11 della Legge 61 permette piccole modifiche di perimetro fino al 10% e sfruttando questo articolo abbiamo risolto questo tipo di problematiche. Ultima problematica era una corretta delimitazione, una corretta perimetrazione lungo i bordi dei mappali; si erano verificate delle problematiche perché piccole parti di alcune proprietà erano finite in una C2 e viceversa. Con i piani pubblici si sono cercate di risolvere anche questo tipo di problematiche. Adesso andiamo a vedere quelli che sono realisticamente gli interventi previsti, iniziamo con la C2/27 e poi andiamo a vedere la C2/26. Le consideriamo uniformemente, per quanto riguarda la volumetria, complessivamente andiamo ad innestare una volumetria di circa 100 mila metri cubi, disposta per diversissime tipologie, che vanno dalle case singole alle bifamiliari e trifamiliari, le schiere e le palazzine, quindi si riesce a creare un nuovo fronte per dare nuove case realisticamente differenziato. Questa è la C2/27 come vi dicevo, questo è l'innesto che viene realizzato, queste sono tutte le nuove abitazioni e questa è una prima area verde complessiva ed un secondo 29 polmone verde che è un polmone verde che è diviso in tre parti: questa prima parte della C2/27, una seconda in fianco della C2/26, una parte superiore del Peep, a formare una grossissima area di più di 10 mila metri quadri che, quando troverà completa realizzazione, sarà un buonissimo parco per tutto il quartiere. Queste sono alcune immagini di quella che può essere la risultanza finale dell'area stessa, per dare un'idea probabilmente più reale di quelli che sono i parametri tecnici per l'intervento. Nella parte centrale vi sono delle case più basse mentre le palazzine più alte vengono realizzate lungo i bordi, con diversi punti di vista; questa è sempre via Borgo Padova vista dall'altro lato, questo è il parco centrale di cui si diceva prima, e questo ci serve anche per capire la tipologia e il grado di qualità degli interventi che si vogliono andare a realizzare. Andiamo avanti velocemente, è un intervento che prevede una corretta realizzazione di marciapiedi, piste ciclabili su sede propria, che vanno ad unire e a completare tutto il quartiere di S. Anna. Questo per quanto riguarda la C2/27, andiamo a vedere invece adesso la C2/26. Quella di prima è la prima volta che viene portata in approvazione, questa C2/26 è quella che avevamo ritirato prima; sono state fatte, come vi dicevo prima, alcune modifiche, che erano appunto questa strada di collegamento, il collegamento ciclopedonale con via Petrarca, il collegamento viario con via Parini. Per quanto riguarda le diversità rispetto al precedente Piano, non ve ne sono, se non una ulteriore realizzazione di una piazzetta pubblica in questo punto. Anche in questo caso abbiamo una differenziazione specifica fra case uni, bi e trifamiliari, poste in questa zona, e palazzine a tre piani, quindi per appartamenti, poste in questa seconda zona. Vediamo anche in questo caso un plastico che è stato realizzato, questa è via Parini, i parcheggi, i campi da calcio già realizzati e questa è un po' la tipologia di intervento: una zona a tipologia più bassa ed una zona a tipologia più alta. Vediamo anche le altre: questa è l'area verde che vi dicevo prima, che si va a collegare con l'altra della vicina C2/27 a formare questo futuro parco di S. Anna. Diciamo che sono da diversi punti di vista quella che è un po' la rappresentazione grafica e la forma che si vuole dare a questo quartiere. Ho terminato. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio l'architetto Minozzi per l'esposizione dell'argomento, vedo che si è già prenotato il collega Conte, che ha facoltà di intervenire. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Volevo fare solo alcune domande ed avere delle precisazioni. Intanto, per quanto riguarda l'area Peep, con questo intervento ha subito qualche modifica questa area o è rimasta inalterata? [Lato 4] ...anche le tipologie che sono apparse nelle slide. Poi l'altra cosa che volevo sapere è: sul ciclopedonale, quel collegamento con via Petrarca, quando ha fatto vedere quella foto prima, non ho capito bene la posizione, dove si trova, se è in corrispondenza delle scuole medie, le medie di una volta, cioè come viene fatto questo collegamento. Sembrava quasi che si passasse nell'area della scuola, quindi volevo capire bene. Intanto chiedo questi chiarimenti perché è nostra intenzione... anche perché la chiesa di S. Anna, se vi ricordate, è stata fatta e finanziata perché hanno avuto un finanziamento della CEE, 30 ma il finanziamento l'hanno avuto perché c'erano dei piani urbanistici che facevano prevedere un aumento di popolazione, quindi mi sembra giusto che queste vengano anche approvate. Eventualmente poi, siccome ho visto opere importanti, sarà nostra cura vagliare attentamente le convezioni che verranno portate qui in Consiglio comunale, perché ho visto delle opere, come l'innesto sulla statale 516, che sono opere di un certo rilievo, quindi è su quello che porremo la nostra attenzione. Per intanto questi chiarimenti servirebbero per potere arrivare a dare un voto positivo anche a questi due punti all'ordine del giorno. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il collega Conte, chiedo all'architetto di intervenire per dare i chiarimenti richiesti. ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale: In ordine alle domande fatte, per quanto riguarda il Peep non è stato toccato, anche perché i Peep hanno una giurisdizione che va avanti per conto suo, quindi il perimetro del Peep non è stato toccato, se non, come già avevamo previsto a suo tempo, andare a predisporre delle opere che saranno funzionali anche alla sua realizzazione, sia che rimanga Peep sia che si tratti poi di altri tipi di intervento, edilizia residenziale pubblica o checchessia. Per quanto riguarda le tipologie che sono state segnate, abbiamo cercato di porre particolare cura, sia alle infrastrutture che vengono realizzate, quindi, prima non lo avevo detto, anche sulle strade abbiamo inserito il concetto delle strade alberate, dei percorsi ciclopedonali alberati, che quindi dia un segno, dia un segnale ben chiaro di ciò che stiamo attraversando, sia per quanto riguarda anche la tipologia. Quindi non è casuale quello che è stato fatto, una differenziazione precisa, cioè dare una identità al quartiere, quindi non più una casa ad un piano vicino a un palazzone di cinque piani, ma che fossero coerenti anche nella loro realizzazione. C'è da dire che rispetto a quanto avevano presentato, perché questi piani hanno avuto una gestazione particolarmente lunga, adesso probabilmente hanno capito che è importante farli partire, però era in un momento in cui c'era una necessità di nuove zone commerciali. Questo, in questo momento, con la vicinanza a Piazza Grande si presenta di scarsa fruibilità, quindi hanno rivisto alcune di quelle che erano le posizioni con quella famosa Esedra. Comunque, ripeto, la particolare cura è stata data anche perché si sono assegnate delle volumetrie ai lotti, quindi le lottizzazioni non vengono più fatte come è successo parecchi anni fa comunque, in cui vi era una volumetria complessiva e dopo vi erano traslazioni da un lotto all'altro, si dà una assegnazione delle volumetrie nei lotti, che quindi è garanzia anche di una tipologia definita -cioè, se si assegna una determinata volumetria non possono andare a fare, se ce n'è poca, tre piani e viceversa- ed ogni qualvolta si chiedono delle deroghe, allora, bisogna ritornare in Consiglio comunale, in maniera tale che possiamo gestire questi cambiamenti. Per quanto riguarda l'ultimo punto, il ciclopedonale, magari andiamo sulla foto: passa esattamente in questo preciso punto, quindi passa nella parte finale di quella che è la scuola materna; l'intenzione era proprio di collegare anche queste strutture esistenti, quindi delle scuole, con questa nuova lottizzazione. Quindi è un ciclopedonale che si va ovviamente ad inserire nel verde, un ciclopedonale nel verde, guardavamo proprio oggi, si lasciano le alberature che ci sono per un piccolo tratto, perché poi va sempre sul retro di questa casa, che è sempre una proprietà comunale, però è attualmente a granoturco; 31 quindi è vero che andiamo a toccare una piccola porzione di prato, ma è proprio per inserirgli un passaggio, proprio perché i bambini che magari vivono dietro o che vengono accompagnati nei parcheggi possano andare senza pericoli nelle strutture scolastiche. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Prima di porre in votazione l'argomento, faccio intervenire il signor Sindaco. VALERIO CARLO - Sindaco Quello che voi avete visto, viste le qualità di questa Amministrazione, potrebbero sembrare foto di cose già realizzate, nel senso che questa sera le approviamo e domani sono già finite perché siamo bravi. In realtà non è così . Io volevo fare questo piccolissimo e breve intervento per ringraziare, anche se quando qualcuno fa il proprio dovere con passione non va ringraziato perché sente di fare il proprio dovere, ma volevo manifestare un apprezzamento particolare a chi ha realizzato queste fotografie, questi fotomontaggi, queste opportunità per tutti noi di capire meglio ciò di cui stavamo parlando. E` il nostro nuovo geometra Aggio Ottavio, ed è quel signore che vedete vicino all'architetto Minozzi. Noi vogliamo ringraziarlo perché da quando è venuto con noi ha immediatamente dato prova di avere grandi capacità, si è inserito benissimo nell'ambiente di lavoro, che peraltro è assolutamente favorevole viste le persone che lo circondano, ed ha immediatamente cominciato a produrre e a produrre bene, soprattutto perché tutto quello che serve a fare comprendere meglio a noi le cose ha poi come ricaduta una maggiore comprensione anche da parte dei cittadini, ai quali andremo a illustrare con maggiore cognizione di causa ciò che abbiamo approvato. Visto che siamo in vena di dichiarazioni, di ringraziamenti e di complimenti, dobbiamo anche complimentarci con l'architetto Leonardo Minozzi che ieri ha superato brillantemente le prove ed oggi è un ottavo livello per quanto riguarda la sua professione, cosa che in una persona così giovane è un traguardo professionale importante. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il Sindaco per il suo intervento, se non ci sono dichiarazioni di voto o altri interventi particolari, apro le dichiarazioni per questo argomento. Visto l'esito della votazione, dichiaro il succitato documento approvato all'unanimità. 32 OGGETTO N. 9: Approvazione Piano Particolareggiato nell'Area di intervento Unitario in zona di espansione residenziale denominata C2/27. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Questo argomento l'architetto ce lo ha appena illustrato, cedo comunque la parola al Vice Sindaco, al termine della presentazione dell'argomento poi sarà necessaria una votazione. MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Come poc'anzi illustrato al Punto 9, il Consiglio comunale, udita la relazione sull'argomento, -concedetemi di soprassedere sulla lettura della visura, degli elaborati etc. etc. - delibera: 1) di approvare l'ambito di intervento del Piano Particolareggiato relativo all'area di intervento unitario in zona di espansione residenziale denominato C2/27, S. Anna Ovest, in località S. Anna, secondo l'elaborato di cui all'allegato sub b), ai sensi della Legge Regionale n. 61/1985; 2) di approvare, ai sensi dell'Art. 52 della Legge Regionale 61/85, il Piano Particolareggiato dell'area di intervento unitario n. 27 di cui al punto 1), secondo gli elaborati di progetto di cui all'elenco allegato sub a); 3) di determinare, ai sensi del primo comma dell'Art. 52 della Legge Regionale N. 61/85, nel modo seguente i termini per l'attuazione del Piano Particolareggiato, ossia validità 10 anni, termine per la richiesta della concessione ad urbanizzare giorni 60 dalla notifica ai proprietari dell'avvenuta esecutività del Piano Particolareggiato; 4) di dare atto che il Piano è conforme all'Art. 11, comma secondo, della Legge Regionale n. 61/85; 5) di disporre il deposito del Piano Particolareggiato, modificato secondo quanto precedentemente deliberato; 6) di notificare l'avvenuto deposito a ciascun proprietario degli immobili vincolati dal Piano Particolareggiato. Ringrazio il signor Presidente, io ho terminato la mia esposizione. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il Vice Sindaco, chiedo se c'è qualche collega che intende intervenire su questo argomento. Se non ci sono interventi, pongo in votazione quanto poc'anzi esposto dal Vice Sindaco. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità l'argomento poc'anzi illustrato. 33 OGGETTO N. 10: Deroga alle norme tecniche di attuazione PRG per ampliamento Palasport Borgo Rossi. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Anche in questo caso interverrà il Vice Sindaco Meneghello, faccio presente che per quanto concerne questo argomento sono necessarie due votazioni, se la prima sarà favorevole la seconda sarà necessaria per rendere il provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi di legge. MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Come tutti sono a conoscenza, Piove di Sacco è particolarmente dotato di impianti in cui vengono effettuate attività sportive e la palestra Borgo Rossi è in questo momento utilizzata anche dalla Boxe Piovese. Prima di esporre, tuttavia, quanto andremo a chiedere al Consiglio Comunale di deliberare con questa richiesta, vorrei approfittare in questo momento per esprimere il mio più vivo ringraziamento al maestro Gino Freo, che oltre tutto è anche Consigliere Comunale, per gli ottimi risultati che ha conseguito con la sua scuola di boxe. Il Consiglio comunale in questo momento desidera esprimere, unitamente al mio personale, questo consenso dando al maestro Gino anche l'opportunità di ampliare la propria scuola, di esprimere con essa anche dei valori, che sono dei valori non solo sportivi ma anche umanitari se vogliamo. Quindi, in questo senso va l'ampliamento della palestra di Borgo Rossi, dando la possibilità a questa nuova scuola di boxe di realizzarsi in maniera autonoma, ovverosia non utilizzare più i servizi dell'attuale palazzetto Borgo Rossi, non utilizzare più l'impianto di riscaldamento e quel famoso reparto che è suddiviso dal palazzetto da un cancelletto, semichiuso a volte, che è molto pericoloso. Quindi l'intervento che andremo a realizzare sarà un intervento di estrema importanza. Vi dò lettura di quello che andremo a chiedere al Consiglio comunale. Si tratta di autorizzare il dirigente dell'Area 4, Territorio, a rilasciare la concessione in deroga dell'indice fondiario e della superficie coperta rispetto alla variante N. 23 al Piano Regolatore Generale, denominato "nuovi percorsi", come dall'elaborato grafico allegato al sub a) e di rendere con separata ed unanime votazione il presente provvedimento immediatamente eseguibile. Perché in deroga? Perché secondo la variante al Piano Regolatore denominata "Nuovi Percorsi" la zona F, in cui viene inserita la palestra Borgo Rossi, ha un'indice di copertura che è ben predeterminato; andremo con questo piccolo intervento a superare questo indice di copertura e indice di edificabilità, quindi con questo atto andiamo ad autorizzare il dirigente dell'area 4 ad emettere un provvedimento in deroga all'attuale variante del Piano Regolatore Generale. Io ho terminato, se i tecnici vogliono aggiungere qualcosa per potere completare l'illustrazione tecnica dell'intervento, lo possono fare. ARCH. LEONARDO MINOZZI - Tecnico Comunale: [Relazione con ausilio di foto] La palestra di cui stiamo parlando è in via Bernando da Piove, la cosiddetta palestra Borgo Rossi, se magari vediamo le foto così qualcuno visivamente la ricorda meglio. Eccola qua, questa è vista dal nuovo Peep. Il problema che si è venuto a creare lo vediamo nello stato di fatto, è che essa è una zona F. La zona F, nella nuova predisposizione del Piano, l'abbiamo divisa in tre parti, così come è prevista dalla 34 legislazione regionale, ovverosia in SA, SB, SC; SA sono le aree per l'istruzione, SB sono le aree di interesse collettivo, le SC sono le aree a verde pubblico. La palestra, nel caso specifico, è un'area di interesse collettivo, quindi con un indice fondiario pari a 2 e un rapporto di copertura nel lotto pari al 25%. Con questi parametri, che sono i corretti parametri della palestra, la stessa è stata realizzata e di essa può essere realizzato anche l'ampliamento. Cosa è successo? Che nell'adozione della variante "Nuovi percorsi", come si suol dire, è scappato un retino, il retino si è cambiato, sta di fatto che nell'adottato è pur sempre una zona F, ma indicata quale area a verde pubblico, quindi con un indice 0,001, bassissimo, e un rapporto di copertura inesistente. Quindi è conforme per quanto riguarda il vigente, non è conforme per quanto riguarda l'adottato; di questo, ovviamente, se ne fa una osservazione, l'osservazione verrà approvata dalla struttura regionale, però la verità, in effetti, è che c'è questa piccola questione. Quindi, la deroga serve proprio per risolvere questo problema che si è andato a verificare, di un errore nella retinatura. Per quanto riguarda l'ampliamento, e magari vediamo la planimetria del piano terra di quello che è l'ampliamento, questa è la palestra, questo è l'ingresso che abbiamo visto prima da via Bernando da Piove, l'ampliamento viene a realizzarsi in questa parte. Quindi è un ampliamento sufficiente per ammodernare la struttura ed accogliere quelle che sono le necessità pugilistiche della struttura stessa, però di piccole dimensioni, e quindi riusciamo a superare questa problematica. Fra l'altro è stato previsto nel programma triennale del 2000 e verrà realizzato nel 2001, la deroga ci serve proprio per andarlo a realizzare, fra l'altro il progetto definitivo è già stato approvato. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio l'architetto Minozzi e dò facoltà di intervenire ai Consiglieri. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove: Il Sindaco dice sempre che noi siamo tanto bravi bravi e si era dimenticato... per i vostri e nostri amici della boxe, avete commesso questo errore. E` una cosa grave questa, per persone che si dicono sempre che sono brave e sono brave. Al di là della battuta, io volevo sapere in merito al progetto; siccome sulla relazione di progetto, definitivo tra l'altro, si parla di un primo e secondo stralcio, volevo sapere in cosa consiste il primo e secondo stralcio e se è già stato fatto un conto di quanto viene a costare questa opera. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il collega Conte, ha facoltà di intervenire il geometra Doardo. GEOM. DOARDO - Tecnico Comunale: L'ampliamento riguarda il primo e secondo lotto e tutta la parte retinata, cioè complessivamente, però il primo lotto riguarda la sala, mentre il secondo lotto i servizi. Originariamente la previsione era stata formulata, nel programma 2000, relativamente solo all'ampliamento della parte di sala, poi invece, strada facendo, si è visto, anche su richiesta dei fruitori, la necessità di garantire una autonomia funzionale e quindi creare servizi e docce per renderlo autonomo, ingresso autonomo con relativi servizi. Comunque l'opera è integra, solo si parla di primo stralcio in quanto nel programma 2000 non si poteva approvare un'opera perché superava l'importo, praticamente l'opera complessivamente costa 200 milioni, il primo stralcio è di 130 e 70 è il secondo. 35 FREO GINO - Consigliere gruppo Alleanza Nazionale: Ringrazio questa Amministrazione, appunto per andare a concludere un discorso che parte da molti anni. Vorrei fare una piccola premessa, che la scuola - io la chiamo così , scusate - che è nata nel 1985 a Piove di Sacco, ha portato molti titoli, per l'esattezza 21 campionati italiani, è sempre frequentata da molti ragazzi, che vengono da Piove ma anche dai dintorni, si può dire proprio da tutta la Saccisica. Per la nostra attività abbiamo sempre avuto problemi di spazi, purtroppo diciamo che, considerando che per due anni di seguito è la seconda società d'Italia, quando venivano giù dei colleghi per vedere gli allenamenti, credetemi, mi vergognavo per come ero collocato negli ambienti della palestra. Ho sempre avuto e ho ancora spazi molto ridotti e vorrei dire insufficienti, sennonché per la grande passione che contraddistingue tutti gli operatori che operano appunto in questa società, abbiamo sempre cercato di inventare situazioni che per altri sembravano impossibili. Quindi, con questa realizzazione si va a sanare una particolare esigenza reale, che esiste da molti anni, perchè la società ha dovuto sopportare disagi non indifferenti, anzi vi prego di venire magari una sera a vedere, abbiamo sempre la palestrina piena e non abbiamo gli spazi necessari per fare i nostri allenamenti. Questo comporta che non abbiamo mai avuto l'occasione di usufruire delle palestre già esistenti, perché il nostro sport ha bisogno di un ring, perché la nostra gara appunto viene fatta su un ring, che occupa uno spazio, e quindi metterlo in una palestra dove c'è pallacanestro, pallavolo e via dicendo non era possibile. Ci siamo allenati per molti anni nello spazio della palestra Umberto I e cosa facevamo? Ogni sera montavamo un ring a terra, proprio una cosa che fa anche ridere, però nonostante tutto siamo riusciti a portare avanti questa attività e a essere una delle prime società d'Italia. Questa realizzazione, che non è il massimo però bisogna accontentarsi, naturalmente noi del gruppo ci accontenteremo, va a sanare una certa situazione; si poteva anche pensarla prima, anche le amministrazioni precedenti, c'era questa esigenza e non è mai stata presa in considerazione, sembra che questa volta sia la volta buona. Comunque, vi prometto che quando ci sarà l'inaugurazione offrirò da bere a tutti quanti. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Io farò un po' una dichiarazione di voto, nel senso che a noi che vengano iniziative a favore dello sport non può che fare piacere e secondo anche una scala di priorità; se non è stata fatta prima, evidentemente c'erano altre cose da fare, ma soprattutto noi non faremo la fesseria che ha fatto l'opposizione che avevamo precedentemente e che adesso magari qualche volta tende a fare vedere. Noi abbiamo fatto gli spogliatoi dello stadio Vallini, gli spogliatoi che sono bellissimi, che verranno inaugurati, che sono una cosa che si doveva assolutamente fare perché altrimenti non si poteva più utilizzare il campo, e l'abbiamo fatto con il voto contrario di Forza Italia e di Alleanza Nazionale che diceva che era uno sperpero di denaro pubblico. Noi queste fesserie non le diciamo, diciamo soltanto che allora sono stati spesi 500 milioni, adesso se ne spendono 200 perché i prezzi sono sicuramente aumentati, però diciamo che tutte le cose che possono servire per lo sport devono essere fatte seguendo delle priorità. Quindi non faremo assolutamente le fesserie che hanno fatto i precedenti che stavano all'opposizione. VALERIO CARLO - Sindaco E` una comunicazione ad ulteriore integrazione di quello che andiamo a votare questa sera; non che abbia rilevanza con il voto che il Consiglio andrà a dare, ma ha rilevanza per quanto riguarda la realizzazione dell'opera. Questa opera non è stata realizzata per 36 fare una cortesia alla Boxe Piovese, viene realizzata perché è di fondo, come intervento, una valorizzazione dell'edificio nel suo complesso. Questo edificio, se possiamo tornare un attimo alla sua pianta, aveva una serie di piccoli locali accessori che erano difficilmente utilizzabili, con questo piccolo intervento si viene a creare uno spazio sufficientemente grande, che è costituito dalla parte di retino in basso e lo spazio che c'è alla sua sinistra, e viene dotata di una serie di nuovi servizi proprio per renderla autonoma. Così facendo non occorrerà aprire tutti gli impianti della grande palestra, ma potranno essere utilizzati in modo settoriale anche solo gli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua sanitaria, ad esempio di questa piccola palestra. Quindi abbiamo due palestre, una di dimensioni molto ridotte rispetto a quell'altra, che possono essere utilizzate indipendentemente. Che poi questo consenta anche alla Boxe Piovese, che è una delle società più gloriose, per quanto riguarda il pugilato, d'Italia, in questo momento, di avere finalmente uno spazio che sia degno delle qualità espresse dai propri atleti, questo è un ulteriore motivo di soddisfazione. Motivo di soddisfazione che è ulteriormente aumentato dalla notizia che io sono in grado di darvi in questo momento, e cioè che lo sponsor di uno degli atleti più prestigiosi, vale a dire il campione del mondo Cristian Sanavia, sponsor che di professione fa il distributore e realizzatore di impianti idraulici, ha deciso di donare al Comune di Piove di Sacco tutte le attrezzature idrauliche, vale a dire i rubinetti, i lavandini, le tazze, le docce e le piastrelle che serviranno a realizzare i servizi di questa palestra. Per cui noi abbiamo in un'unica occasione avuto la possibilità di migliorare la qualità del patrimonio edilizio sportivo di Piove di Sacco, di dare la giusta soddisfazione ad una società che tanto lustro sta dando a Piove di Sacco e di coinvolgere anche un privato in un'azione che è assolutamente meritoria. Ovviamente, la minore spesa che noi andremo a dovere affrontare, perché questi materiali verranno donati, verrà utilizzata come ribasso, per quanto riguarda la spesa in generale, per altre opere che anche queste andranno ad accrescere il patrimonio generale della cittadinanza di Piove di Sacco. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Volevo rifarmi alle dichiarazioni del Consigliere Conte, testè presentate, facendo i complimenti chiaramente per la sua memoria, io all'epoca non facevo parte dell'opposizione, ma mi trovo a raccogliere adesso lo scettro di quella componente politica. Non si tratta del fatto nudo e crudo che all'epoca l'opposizione di quel tempo si opponesse agli spogliatoi nel campo sportivo, si opponeva probabilmente a come e in che entità questa opera veniva appunto portata avanti, cioè probabilmente anche la cifra stessa di cui si parla è una cifra ragguardevole rispetto al risultato. Oltre tutto, se non ricordo male, all'epoca gli spogliatoi, cioè prima che appunto venissero stanziati questi soldi per costruirne di nuovi, erano in uno stato talmente disastrato, cioè erano proprio stati divelti e distrutti, per cui si poteva anche correre il rischio che anche quelli nuovi seguissero lo stesso iter se non c'era in seguito anche una sorveglianza e un migliore utilizzo di queste opere. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: In assenza di ulteriori interventi, pongo in votazione anche questo argomento. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità il documento appena illustrato. Pongo adesso in votazione la seconda parte per rendere immediatamente eseguibile appunto l'argomento, ai sensi di legge. 37 Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato l'argomento e quindi immediatamente eseguibile ai sensi di legge. 38 OGGETTO N. 11: Sostituzione componente facente parte del Comitato di Gestione asilo nido. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Adesso dobbiamo praticamente effettuare una votazione a scrutinio segreto, perchè dato che il collega Romani oggi è Assessore, deve essere sostituito relativamente al Comitato di Gestione dell'Asilo Nido. A questo punto chiedo ad un collega della coalizione di riferire il nominativo del sostituto. Ha facoltà di intervenire il collega Lorenzoni. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Il nominativo che proponiamo in sostituzione al signor Adriano Romani è Moreno Cipriotto. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il collega, se non ci sono altri interventi possiamo iniziare la votazione e poi al termine passerà il messo per raccogliere le schede. [Segue votazione a scrutinio segreto] Dò l'esito della votazione. Visto l'esito della votazione, il sostituto del collega Romani è il collega Cipriotto che ha ottenuto 13 voti favorevoli e 6 schede bianche. Quindi, visto l'esito della votazione, ripeto, dichiaro eletto in seno al Comitato di gestione dell'Asilo Nido comunale il Consigliere Cipriotto Moreno. 39 OGGETTO N. 12: Modifiche al regolamento asilo nido. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Passiamo adesso al successivo argomento iscritto all'ordine del giorno che riguarda la modifica al regolamento dell'asilo nido. Ha facoltà di intervenire l'Assessore alle Politiche Sociali Canova. CANOVA ALBERTO - Assessore: Con deliberazione consiliare del 1 aprile 2000, abbiamo modificato il regolamento dell'asilo nido. Ora, con il nuovo servizio di gestione dell'asilo nido si rende necessario apportare ulteriori cambiamenti a questo regolamento. I cambiamenti principali, i cambiamenti che verranno apportati sono: all'Art. 5 viene aggiunto un comma, nel quale si parla dei figli dei dipendenti, la cui presenza all'interno può comportare particolari problemi di rapporti tra il restante personale e gli altri bambini. All'Art. 12 invece ci sono delle variazioni di aspetti tariffari, delle problematiche che sono sorte durante l'espletamento di questo servizio. All'Art. 21 vengono abrogati dei riferimenti al personale dipendente dell'Amministrazione Comunale. Nell'Art. 24 è stato sostituito "cambiando il ruolo del coordinatore" con: "ridisegnando il ruolo del coordinatore del servizio". Nell'Art. 25 si puntualizzano invece i compiti e i ruoli di questo coordinatore, e nell'Art. 27 si è ampliata la possibilità di gestione del servizio mensa e viene abrogato il comma che faceva invece espresso riferimento al personale educativo dipendente del Comune. Queste proposte sono state portate nella 2^ Commissione consiliare permanente; sono state accettate all'unanimità dalla 2^ Commissione permanente e quindi, a nome della Giunta comunale, propongo il seguente ordine del giorno: "Il Consiglio comunale, udita la relazione dell'Assessore alle Politiche Sociali e dato atto che è stato acquisito il parere di cui all'Art. 4 del decreto legislativo 267 del 2000, delibera di apportare al vigente regolamento dell'asilo nido le modifiche ed integrazioni dell'allegato sub A". SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ci sono colleghi che desiderano intervenire? Se non c'è nessuno che vuole intervenire, pongo in votazione anche le modifiche apportate al regolamento che abbiamo preso in considerazione. Se non ci sono interventi, apro le votazioni in questo momento. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità il documento poc'anzi esposto dall'Assessore Canova. 40 OGGETTO N. 13: Alienazione relitti stradali in via Carrarese. MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Trattasi di tre relitti stradali che sono situazioni lungo via Carrarese, praticamente sono quei residui di superficie che sono rimasti fra i fabbricati e il marciapiede lungo la strada via Carrarese. Prospicienti a questi edifici, i proprietari ci hanno chiesto la possibilità di provvedere all'acquisto di questi relitti ad un determinato prezzo. Le condizioni economiche cui si fa riferimento sono contenute nella delibera di Consiglio comunale N. 61 del 20 marzo del '90 ed individuano un prezzo per queste aree che non hanno nessuna possibilità edificatoria, sono solo ed esclusivamente aree di pertinenza degli edifici esistenti, un prezzo di lire 50 mila al metro quadro. Allo scopo, siccome la delibera era del 20.3.90, il prezzo di 50 mila lire al metro quadro è stato aggiornato secondo gli indici Istat fino ad oggi intervenuti, per cui il risultato è di lire 72.930 il metro quadrato. Allo scopo l'Ufficio Tecnico Comunale ha redatto apposita relazione tecnica. Quindi, i relitti vengono venduti ai proprietari, però sempre la destinazione resta pubblica, quindi non possono essere recintati, non possono avere nessun impedimento a quello che è il pubblico utilizzo. Quindi il Consiglio comunale, udita la relazione sull'argomento, visti gli articoli 822 e 829 del Codice Civile, visto l'articolo 42 del Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267, visti i pareri di cui all'articolo... [Lato 5] ...identificato dal Demanio al patrimonio comunale disponibile, 2) di alienare il relitto stradale di via Carrarese alle ditte e alle condizioni economiche di seguito specificate; 3) di dare atto che tutte le spese di frazionamento, notarili e conseguenti fanno carico alle ditte acquirenti e l'importo di lire 8.095.230 sarà introitato al capitolo 40030 Alienazioni. Ho terminato. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Una sola precisazione, l'ubicazione esatta è praticamente di fronte ai giardinetti, vicino al Tre Corone? MENEGHELLO GIORGIO - Vice Sindaco: Sì , all'autoscuola. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Quindi le stesse aree che sono conseguenti al distributore, gommista etc. etc.. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Ringrazio il collega Lorenzoni, se non ci sono altri interventi pongo in votazione l'oggetto. Visto l'esito della votazione, dichiaro approvato all'unanimità l'argomento che ha esposto poc'anzi il vice Sindaco. 41 OGGETTO N. 14: Approvazione del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e per la gestione dell'Ecocentro. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Passiamo al quattordicesimo punto iscritto all'ordine del giorno che riguarda l'approvazione del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani. Ha facoltà di intervenire l'Assessore Padoan. PADOAN ALBERTO - Assessore: Da febbraio dello scorso anno è stato avviato il nuovo servizio di raccolta differenziata spinta, denominato porta a porta. L'avvio dei servizi è stato disciplinato temporaneamente da una specifica ordinanza sindacale ed ora, appunto, è necessario predisporre un nuovo regolamento che, sostituendo quello precedentemente in vigore, possa disciplinare compiutamente la gestione dei rifiuti urbani. Questo regolamento, che è passato in approvazione anche in Commissione consiliare, è articolato in cinque titoli, avente come contenuto al titolo primo le "disposizioni generali", al secondo titolo "norme relative alla gestione dei rifiuti urbani domestici ed assimilati"; al terzo titolo, "norme relative alla gestione dei rifiuti urbani esterni e cimiteriali"; al quarto titolo "servizi speciali, Ecocentro"; al quinto titolo "validità di regolamento, controlli e sanzioni". Più precisamente il regolamento, secondo quanto disposto dall'art. 21 del citato decreto legge del 20/2/1997, in 61 articoli disciplina le disposizione per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani, le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, le modalità del conferimento della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi; le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione; l'assimilazione per quantità e qualità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani. Quindi il Consiglio comunale, udita la relazione sull'argomento, visto l'art. 21 del decreto legge del 20/2/1997, visto l'art. 42 del decreto legge 18/8/2000 n. 267, visti i pareri di cui all'art. 49, comma 1, del decreto legge sopra menzionato, delibera: 1. revocare il regolamento per lo smaltimento dei rifiuti redatto in data giugno 1994 ed approvato con delibera consiliare n. 83 del 21/7/1994; 2. revocare la deliberazione consiliare n. 26 del 22/5/1998; 3. approvare il nuovo regolamento per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati, come in premessa descritto, composto di numero 61 articoli. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Prima di fare alcune considerazioni su degli articoli, volevo chiedere: il compostaggio domestico per i condomini non è stato previsto? Cioè se un condominio con quattro famiglie decidesse di mettere sul giardino condominiale una compostiera, a loro è vietato fare questo? PADOAN ALBERTO - Assessore: Dal regolamento che è stato istituito appunto dall'Ufficio Ecologia, per quanto riguarda il compostaggio domestico è riferito esclusivamente alla persona, non al condominio. Quindi il contratto che il Comune fa direttamente è con la persona e non con il 42 condominio. Non ci può essere una ragione del compostaggio domestico a livello condominiale, ma quattro compostaggi logicamente diversi. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Volevo solo sintetizzare un po' su che criteri è stato fatto, proposto. La Commissione Ambiente e Territorio l'ha analizzato, ovviamente, ne ha preso conoscenza. Quello che in realtà, e si evince dagli articoli, si è cercare fare è di ottenere una pubblicazione più specifica sul nostro territorio di regole chiaramente generali. Questo per dare una risposta più precisa e specifica e possibilmente sempre uguale nelle situazioni omologhe ai cittadini. PADOAN ALBERTO - Assessore: Per quanto riguarda il regolamento, l'Art. 59, che riguarda appunto le sanzioni, -lo leggo interamente- dice che "per l'applicazione delle sanzioni amministrative per violazione alle norme del presente regolamento, si rimanda ad apposito regolamento che sarà successivamente approvato". Cioè tutta la parte di sanzione, in quanto deve essere vista da parte del Comando di Polizia Urbana che è l'organo che dovrà sancire, la rimanderemo ad un momento successivo, quando sarà pronta da parte del Comando la parte che riguarda la quantificazione anche delle sanzioni. Io ce l'ho per l'Art. 59 qui. INTERVENTO DI... [Intervento fuori microfono - non comprensibile] PADOAN ALBERTO - Assessore: 62. Viene tolto e viene integrato con l'Art. 59. Ho voluto precisare questo perché c'era... BOVO GIORGIO - Consigliere gruppo Democratici di Sinistra: Sostanzialmente la mia domanda verteva proprio sull'Art. 59, ma volevo solo chiedere velocemente. Allora, in attesa di questo regolamento successivo, non si possono applicare sanzioni, al momento? PADOAN ALBERTO - Assessore: Le sanzioni credo che si debbano applicare. Logicamente dovrebbero fare fede le sanzioni precedentemente determinate, in attesa che un nuovo regolamento vada a modificare le sanzioni precedenti, e soprattutto a rapportarle in base anche a quelli che sono i nuovi criteri del regolamento e del servizio. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Prima di entrare nel merito di quello che è stato detto adesso... Si dice che si utilizzano le sanzioni precedenti; ma se noi revochiamo tutto quello che era precedente, che sanzioni precedenti utilizziamo? Bisogna specificare questa cosa. Poi mi avete fatto leggere talmente tanto, perché inizialmente mi avevate dato due regolamenti, quello dell'ente di bacino per l'Ecocentro e poi il regolamento..., queste cose. Al di là di questo, tra le varie cose non ho visto citato -non so se mi sia scappato- il discorso sugli ingombranti, che ho fatto rilevare con l'interrogazione dell'altra volta, le solite interrogazioni che noi facciamo, e di cui mi è stata data risposta questa sera. Tra l'altro nella risposta ho visto adesso che, se la matematica non è un'opinione, mi si dice che per quanto concerne il costo per l'asporto dei materiali ingombranti, che dicevo che era un problema 43 quantunque il Sindaco lo sottovalutasse l'altra volta, sono stati spesi 56 milioni. E` scritto nella risposta. In realtà viene scritto: 917 interventi a 77 mila lire ad intervento; significa che se uno mette fuori il ferro da stiro per portarlo via, conviene comprare il ferro da stiro. Comunque 917 moltiplicato per 77 mila lire non fa 57 milioni, ma fa 70 milioni. Vuol dire che per l'asporto degli ingombranti noi abbiamo speso 70 milioni. Ora su questo regolamento... un regolamento ci vuole e quindi voteremo anche questo regolamento, ma bisogna pensare al discorso degli ingombranti. Diamo ancora un po' di tempo, ma assolutamente bisognerà pensare a qualcosa. L'altra volta sembrava che stessi dicendo delle fesserie e adesso vedete che non sono tanto fesserie. VALERIO CARLO - Sindaco Il gusto per la polemica acceca la capacità di ascoltare. L'altra volta non ho detto che lei stava dicendo delle sciocchezze, ho detto che quello degli ingombranti effettivamente è un problema grosso, tanto che non è pensabile di fare ritiri di ingombranti in numero superiore ad uno o due all'anno per ogni singolo utente, perché effettivamente è una cosa che costa moltissimo. La sottolineatura probabilmente era relativa ad altro, cioè al fatto che lei si stava lamentando dei maggiori costi che le famiglie dovranno sostenere e poi chiedeva maggior rigore attraverso una applicazione più puntuale, che quindi inevitabilmente vuol dire costi più elevati per il ritiro degli ingombranti. Il discorso comunque non è questo. Io non so se ci sia la regolamentazione; se non c'è è una carenza che va sottolineata. Lei credo abbia letto tutto; se non l'ha trovata vuol dire che non c'è perché in questo è maestro. Per cui va sicuramente corretta questa stortura. Mentre per la questione delle sanzioni, noi abroghiamo il regolamento precedente, però comunque sia ci sono delle sanzioni che restano valide nel caso in cui non ci siano regole ulteriori, che sono quelle di legge. Purtroppo le sanzioni di legge sono ridicole, sono state previste in periodi nei quali la sensibilità era diversa da ora. Ad ogni modo la redazione della parte specifica di regolamento che si riferisce alle sanzioni, sarà pronta in 15 giorni, 20 al massimo, proprio per dare completezza a questo strumento che andiamo eventualmente ad approvare questa sera. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: La parte che non mi ricordavo prima era questa. Si discuteva in sede di Commissione anche sulla pubblicità e sulla comunicazione che questo regolamento dovrebbe avere, quindi, ovviamente, che ce ne siano delle copie disponibili, senza che vengano inviate a tutti i cittadini perché il costo sarebbe eccessivo. Ad esempio si potrebbe mettere a disposizione presso la biblioteca comunale, presso associazioni, enti etc., che i Consiglieri comunali ne abbiano a disposizione, nelle scuole soprattutto e in altri edifici pubblici. La Commissione si rendeva appunto artefice di questa proposta perché venga data la maggiore divulgazione possibile, pur nel contenimento delle spese. BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo I Democratici: Volevo un chiarimento dall'Assessore Padoan. Per quanto riguarda l'Art. 10, norme di assimilazione, al terzo punto, "assimilazione dei rifiuti sanitari", fa riferimento all'Art. 1 lettera g) del decreto 26/6/2000 n. 219; si può averlo a disposizione? PADOAN ALBERTO - Assessore: 44 Senz'altro, credo che all'Ufficio Ecologia sia disponibile tutta la parte legislativa, è a disposizione per chiarimenti o per approfondimenti. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Per quanto riguarda l'Art. 13, "Servizio di raccolta porta a porta", girando pagina inizia dicendo che "eventuali problemi relativi ad una diffusa mancanza di rispetto da parte dei cittadini o di singoli utenti delle modalità di conferimento dei rifiuti dovrà essere segnalata agli uffici". Allora, siccome in questo regolamento si dice che spetta alla Polizia Municipale fare dei controlli, però qui non è specificato Polizia Municipale perché sicuramente non è questa che si intende, ma sarà la ditta appaltatrice, immagino. Avendo utilizzato il verbo "dovere", significa che gli unici che "devono" saranno quelli incaricati, non penso siano i singoli cittadini. Praticamente sul regolamento è la pagina successiva all'Art. 13, in alto, "eventuali problemi". L'appunto sarebbe: da parte di chi? Chi è che deve? Allora ritengo che sia da aggiungere la ditta appaltatrice, PADOAN ALBERTO - Assessore: Per quanto riguarda gli uffici competenti, l'ufficio competente è l'Ufficio Ecologia; quindi il cittadino si rivolge all'Ufficio Ecologia per quanto riguarda le segnalazioni particolari. L'Ufficio dopo istruirà il Comando di Polizia per l'accertamento di questa situazione. La prassi è questa di solito. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Ho dei dubbi. Siccome si usa il termine "dovere", io ritengo che qui chi ha scritto questo regolamento intendesse dire: chi è il primo che si accorge che c'è qualcosa che non va? L'uomo che prende il sacchetto e lo butta nel cesto grande. Ritengo che qui si debba aggiungere e vedete voi colleghi cosa ne pensate, perché penso che dire che "ciascun cittadino segnali" è una cosa quasi scontata; a chi lo vado a segnalare? Al Comune. Quindi direi quasi che sarebbe superflua questa frase. Ritengo invece che abbia un significato se questo dovere spetta all'azienda incaricata a raccogliere i rifiuti, mi pare logico ed è quello che in teoria sta già facendo, mettendo i bigliettini alle famiglie che fanno... Quindi credo che ci sia un nesso logico, solo che bisogna esplicitarlo, perché io vedo già alcune perplessità da parte di qualcuno, per cui chiariamocele fin da adesso. PADOAN ALBERTO - Assessore: La risposta credo che l'abbia data in parte il Consigliere Tormena dicendo appunto che la ditta appaltatrice rilascia un bigliettino in caso si trovi di fronte ad una mancanza. E` da precisare, molto probabilmente, il discorso di chi deve farlo. In questo caso verificheremo se all'interno del... Secondo il mio punto di vista dovrebbe essere la ditta appaltatrice che rileva questo tipo di defezione da parte di qualche cittadino; però è anche vero che le segnalazioni ci vengono anche da cittadini riguardanti altri cittadini che magari deturpano o non mettono nella giusta posizione appunto i raccoglitori. VALERIO CARLO - Sindaco Cosa facciamo? Lo lasciamo così . "Eventuali problemi relativi ad una diffusa mancanza di rispetto da parte dei cittadini o di singoli utenti dovrà essere segnalata agli uffici competenti del Comune". Questo "dovrà" non è relativo ad un obbligo che, ovviamente, un cittadino qualsiasi non ha, ma è una spiegazione da chi bisogna andare in un caso di questo genere; non bisogna andare dalla ditta, bisogna andare dagli uffici competenti del 45 Comune. Queste segnalazioni verranno dalle fonti più disparate. Quando ci sono dei problemi di lavori pubblici in generale, vengono segnalate a volte dagli operai del Comune, a volte dai vigili urbani, a volte dai cittadini che telefonano e dicono: in via Montagnon c'è una lampadina che non funziona. Allora, uno dice: a chi dovrei dire queste cose? Dovrai dirle agli uffici comunali competenti, non a chiunque altro. E` l'interpretazione di questo dovere che va fatta esattamente nella forma nella quale uno può leggere; non ci sono soggetti deputati a segnalare o non segnalare per regolamento queste cose; chiunque possa farlo lo deve fare, se decide di farlo, agli uffici comunali competenti. CONTE LINO - Consigliere Gruppo Popolari per Piove Soltanto per una precisazione. Siccome prima il Sindaco diceva che sicuramente non ci sarà l'articolo degli ingombranti se ho detto che non c'è... non è che ho detto che non c'è l'articolo, perché l'articolo c'è, non è specificato quello che intendevo dire io. Tra l'altro è scritto "igombranti" manca una "n", e poi alla fine dell'articolo c'è scritto: "indicativamente verrà richiesto", cosa? Non c'è scritto niente. Manca tutto. Non si sa cosa verrà richiesto. Io non ho il prosieguo della frase. L'articolo 48, quando si parla dell'apertura dell'Ecocentro, qui mi devo rifare ad una interrogazione che ho fatto tanto tempo fa, se vi ricordate, perché non è specificato l'orario, queste cose. Quello che chiedo è proprio, in seguito anche a quella interrogazione, che la Giunta quando deciderà sull'orario di apertura dell'ecocentro tenga in considerazione che alcuni lavori vengono fatti magari di pomeriggio, che il sabato mattina potrebbe essere un'occasione; quindi tenere presenti queste opportunità per i cittadini. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Volevo solo specificare quello che ha detto il Sindaco. Avevo interpretato nella stessa maniera, nel senso del dovere perentorio. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Ho vari articoli, per cui mano a mano che... Articolo 17 sul compostaggio domestico. Chiedevo di fare un emendamento proprio su quel discorso dei condomini, perché potrebbe essere un'occasione... Cioè, qui c'è scritto che il compostaggio domestico congiunto può essere fatto per un massimo di due famiglie, con abitazioni vicine. Allora, potremo aggiungere una frase nella quale si dice che se su un condominio tutte le famiglie sono d'accordo di potere usufruire del giardino condominiale dove installare una compostiera, previa unanimità di tutti i membri, si può fare. Cioè se tutti i condomini sono d'accordo, si può fare un'unica compostiera, però all'unanimità. Questo è per l'Art. 1, se volete dire qualcosa. PADOAN ALBERTO - Assessore: Non è possibile, per un semplice motivo, nel senso che la disposizione per quanto riguarda il compostaggio domestico è riferita ad un'utenza e quindi alla famiglia, in quanto sarebbe di difficile interpretazione soprattutto l'applicazione dello sgravio fiscale nei confronti di più condomini che hanno, per esempio, nuclei familiari diversi. Quindi la quantità, per esempio, anche di apporto di umido all'interno di una compostiera diventa inquantificabile. Il rapporto che noi abbiamo curato nel regolamento riguardante il compostaggio domestico è nel rapporto diretto con l'utente. Quindi un utente deve avere 46 la compostiera o deve avere il modo di potere fare compostaggio differenziato, ma in rapporto diretto. Cioè cosa vuol dire? Vuol dire che, in poche parole, noi dobbiamo avere il contratto direttamente con l'utenza e non con più utenze. Quindi potremo, al limite, eventualmente verificare se all'interno di un condominio, viste anche le capacità di dislocazione di queste compostiere..., perché se ci sono dei fazzoletti di terreno molto limitati che non permettono, per esempio, a 6 famiglie di mettere sei compostiere, è un po' difficile attivare questi processi del compostaggio. Quindi noi, senz'altro, cercheremo di incentivare, dove ci sono degli spazi, dove ci sono proprio alcune condizioni, quello che è scritto in questo articolo, che è l'articolo 17, in cui si prevede un massimo di due famiglie e di due utenze. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Articolo 47, rifiuti conferibili presso l'Ecocentro. Allora, siccome ho guardato anche il regolamento consigliato dal Consorzio di Bacino, ho visto che fra i rifiuti che si potevano portare all'Ecocentro c'erano anche quelli a base di amianto di provenienza domestica e i contenitori per fitofarmaci. Io non so il motivo per cui sia stato escluso e chiedo quindi un motivo, se c'è, oppure se si può inserire. Penso, per esempio, all'eternit. In secondo luogo, mi ricordo che quando c'erano le riunioni presso le frazioni, i vari quartieri che presentavano la raccolta differenziata porta a porta, veniva detto anche che per gli agricoltori era molto vantaggioso potere conferire tutti questi residui, questi scarti, contenitori di fitofarmaci, di diserbanti etc.. Chiedevo, pertanto, come mai non sono stati inseriti qui nell'elenco dell'articolo 47. PADOAN ALBERTO - Assessore: Sono rifiuti speciali che devono seguire una determinata indicazione e credo che poi anche il Bacino abbia lanciato una campagna riguardante appunto questi rifiuti speciali dell'agricoltura con delle apposite giornate di raccolta. Quindi siccome è un atto che il Bacino Padova 4 credo che faccia per tutto il territorio di competenza, personalmente penso non sia stato inserito all'interno in quanto c'è già un regolamento che prevede, per quanto riguarda questi rifiuti speciali dell'agricoltura, una raccolta a parte. E` già attivo poi questo servizio. Riguardo a questo servizio della raccolta dei rifiuti speciali dell'agricoltura, tipo sacchetti per esempio per le concimazioni, prodotti di fitofarmaci, è già avviata la raccolta. Consigliere Tormena, credo che proprio all'entrata -vedevo qualche giorno fa- ci sia una locandina che specifica per questi rifiuti dell'agricoltura una campagna di sensibilizzazione ulteriore da parte del Bacino proprio per invitare di più gli agricoltori a conferire questi prodotti, che senz'altro, se magari riciclati all'interno dell'azienda o bruciati, potrebbero provocare degli inquinamenti ambientali. VALERIO CARLO - Sindaco Forse è bene tornare al titolo del regolamento. "Regolamento per la raccolta differenziata di rifiuti urbani ed assimilati". Stiamo parlando solo di cose che sono assimilabili ai rifiuti urbani normali. Per cui i contenitori di fitofarmaci, i contenitori di cose di quel genere, non sono rifiuti assimilabili agli urbani, sono altra cosa ed hanno una loro strada specifica, tant'è che proprio il Bacino ha fatto un progetto piuttosto importante, che è un progetto pilota oltre tutto. Lo stesso discorso va fatto per la mancanza della trasposizione di quell'articolo che lei ha letto sul regolamento del Bacino, relativo ai rifiuti tipo amianto domestico. Cosa intendono per amianto domestico? Intendono probabilmente quelle piccole parti di amianto che rivestivano delle attrezzature che 47 adesso non vengono più prodotte. Ma quelle sono una cosa che magari in piccolissima quantità può anche essere trattata. L'eternit va trattato in un altro modo, perché non è un rifiuto normale, è anche quello un rifiuto speciale. Quello che lei non trova qua dentro e che magari invece c'è, è nominato da qualche altra parte, non è inserito perché non fa parte dei rifiuti che possono essere considerati della stessa famiglia. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Volevo dare anch'io delle risposte al Consigliere Tormena, ma sono stato preceduto dall'esperienza e dalla saggezza del Sindaco e dell'Assessore, ferratissimi in questo argomento. Quindi il compito della Commissione Ambiente e Territorio viene completamente vanificato. Mi dispiace, fra le altre, che il Consigliere Tormena non abbia potuto partecipare a queste riunioni che sono state fatte, perché parte dei suoi quesiti erano già stati svolti durante queste. In maniera particolare, per quello che riguarda il discorso del compostaggio per condomini con più utenti, è una cosa pazzesca perché verrebbero fuori di quelle liti e di quelle diatribe incalcolabili. Pensiamo già a quegli spazi di verde pubblico o per lo meno di verde di accesso al pubblico che sono in gestione ai condomini, dove non si sa chi sia responsabile, dove non c'è nessuno che ci sta dietro e dove non c'è modo di arrivare a dare indicazione ai responsabili di mantenere pulito questo verde. Figuriamoci in un compostaggio dove uno andrebbe a buttare dentro... perché appena una cosa non è giustamente controllata, regolata, viene fuori di tutto. Un'altra cosa che volevo dire a proposito di questo argomento e che, appunto, in Commissione è più volte risultata, -e si prega l'Amministrazione di prendere atto di questa posizione, di cercare di protrarla il più possibile- è quella di responsabilizzare i venditori al ritiro di determinati materiali. Ad esempio anche in questo caso è citato: per i contenitori di fitofarmaci. I consorzi agrari dove questi fitofarmaci vengono venduti, potrebbero essere un centro di raccolta. Lo stesso vale per le batterie che si vanno a comprare in negozio: che questi abbiano il raccoglitore per mettere le batterie vecchie, anche perché convogliare questi rifiuti in dimensioni e in quantità maggiori vuol dire aiutare anche la raccolta stessa. Lo stesso può valere per le lampadine, chi più ne ha più ne metta. Quando si va ad acquistare l'articolo nuovo si restituisce il vecchio. TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Per il Consigliere Lorenzoni, tanto perché rimanga traccia di una risposta a quello che mi ha appena detto. Sono state fatte tre riunioni, di cui le prime due assente giustificato e non andato in porto per mancanza di numero legale; alla terza c'ero. Ho fatto alcune domande, ho avuto risposta; su quello a cui ho avuto risposta non faccio di nuovo le stesse domande, solo che siccome io sono un membro della Commissione e successivamente riporto quanto viene riferito alla Commissione ai miei colleghi, insieme valutiamo le cose e invece che fare tanti interventi ho preso di nota di quelli più significativi e riporto osservazioni anche che mi sono state portate da altri miei colleghi. Penso di potere, quindi, proseguire con serenità ad analizzare anche l'Art. 51, che è composto di due righe e chiedo che venga inserito un minimo di ore di apertura. Siccome l'orario viene deciso dagli uffici competenti, sentito il parere della Giunta comunale, sarebbe secondo me opportuno inserire una quantità minima di ore obbligatorie di apertura, almeno fissare un minimo di... Adesso mi pare sia aperto il sabato, il giovedì ; attualmente quante ore è aperto l'Ecocentro? Sono 4 ore al sabato più 2 pomeriggi, quindi sono 8 ore. Fissiamo un minimo di 8 ore, soglia al di sotto della quale non intendiamo andare. Al limite se il servizio è di durata superiore ben venga, ma almeno al 48 di sotto delle 8 ore non venga posto, se ritenete opportuno. Io ho l'Art. 51, intitolato "apertura dell'Ecocentro". SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Il documento che ci è stato consegnato con la delibera riporta questo tipo di articolo, dopo non so se sta facendo riferimento ad un documento precedente. INTERVENTO DI... [intervento fuori microfono - non comprensibile] SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Un attimo che interviene il Presidente della Commissione che si è occupato del Regolamento. LORENZONI VITTORIO - Consigliere Gruppo Alleanza Nazionale: Penso e spero -di questo se ne farà carico l'Amministrazione- che l'orario di apertura dell'Ecocentro sia variabile; garantire un minimo mi sembra non necessario, anche perché possono esserci delle variazioni temporali nell'arco dell'anno stesso e penso e spero che questa Amministrazione abbia l'intelligenza e la accortezza di variare l'apertura dell'Ecocentro durante i periodi dell'anno, perché per esempio da dicembre a febbraio possono essere molto limitate, durante gli altri mesi dell'anno è necessario che sia aperta per molto più tempo, quindi che ci sia un orario estremamente variabile anche a livello stagionale. Quindi garantire un minimo non mi sembra necessario. PADOAN ALBERTO - Assessore: Una precisazione. Il documento forse che ha il Consigliere è quello che è stato recapitato per la Commissione. Allegato al fascicolo riguardante gli ordini del giorno e la documentazione di questo Consiglio, è stato presentato un nuovo documento dove gli articoli sono stati rimodulati in base al lavoro della Commissione. Non potevamo portare un documento... Io ho questo documento, è stato rimodulato in base agli articoli che sono stati visti dalla Commissione. INTERVENTO DI... [Intervento fuori microfono - non comprensibile] TORMENA CLAUDIO - Consigliere gruppo Popolari per Piove: Articolo 52 delle mie copie, articolo 49 di quelle di delibera. Il titolo è "Addetti all'Ecocentro", per non fare confusione. Analizzando questo articolo con quello successivo, vedo che viene usato una volta il termine "addetto al servizio"... anzi vedo che c'è scritto "addetto alla custodia", l'hanno cambiato, mi ero accorto e lo hanno cambiato. Dico ciò di cui mi ero fatto l'appunto. Sempre in base a questo articolo, c'è al settimo capoverso: "potranno inoltre essere richieste prestazioni aggiuntive, quali l'identificazione degli utenti, la pesatura etc."; invece lo si pone come obbligo da parte dell'addetto al servizio. Quindi da una parte si dice che è obbligato e dall'altra invece che può essere richiesta questa prestazione aggiuntiva, per cui si dice solo una volta e non prima che si può e dopo che... 49 "Controlli e vigilanza", c'è scritto: "nella fase iniziale, rapportata per un periodo pari a tre mesi, trattandosi di una modifica sostanziale delle modalità di raccolta dei rifiuti, ci saranno delle difficoltà da parte degli utenti". Si tratta dell'articolo sui controlli e vigilanza. Questa parte secondo me ormai è superata, perché la fase è già iniziata. Non capisco il motivo per cui debba essere scritta. "Controlli e vigilanza" è il titolo dell'articolo. L'hanno tolto? Io me ne ero accorto..., si vede che l'avranno tolto. L'hanno tolto. Chiedo adesso al Segretario Comunale. L'entrata in vigore -l'articolo mio è il 64, che sarebbe il 61- che riportava che "ogni disposizione locale contraria e incompatibile con il presente regolamento si deve intendere abrogata", qui invece non viene neanche scritta quest'ultima frase; però chiedevo: mi pare che ci sia una legge che stabilisce che quando viene fatta una nuova legge e ne vengono abrogate delle vecchie, per un principio di semplicità e di correttezza nei confronti del cittadino deve essere esplicitato quali norme vengono abrogate. Allora, siccome nel preambolo della delibera viene scritto quali sono i regolamenti che vengono aboliti, chiedo che per semplicità venga anche scritto che il presente regolamento abolisce queste cose. Avevano ritenuto opportuno metterlo; io adesso qui vedo che da una parte l'hanno messo e dall'altra no. Segnalo questo aspetto. SEGRETARIO COMUNALE L'Art. 61 dà indicazione dell'entrata in vigore del regolamento, che entra ovviamente in vigore con la pubblicazione ed esecutività della delibera. La revoca del vigente regolamento è disposta espressamente nella deliberazione. Si può ripetere, per carità, ma la revoca si ha con la deliberazione. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, direi di porre in votazione l'argomento che abbiamo affrontano fino ad ora, che necessita soltanto di una votazione. Prima di porlo in votazione, siccome sono state evidenziate delle proposte, chiedo al proponente se le risposte che sono state date dall'Assessore o dagli altri amministratori che sono intervenuti sono soddisfacenti. Quindi votiamo il regolamento così come è, allora, con le premesse che sono state fatte anche dal Presidente della Commissione. INTERVENTO DI... Mi sembra che questo regolamento ricalchi un po' i bilanci quando ci vengono dati, cioè ce ne sono varie sfornate. Allora, purtroppo, ci sono state delle incomprensioni anche perché effettivamente avevo tre copie e ne avrei dovute consultare una quarta. Con tutta la buona volontà, a volte il tempo è quello che è e quindi possono verificarsi anche queste situazioni. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Votiamo il regolamento così come è stato presentato. Visto l'esito della votazione, dichiaro il documento succitato approvato all'unanimità. 50 OGGETTO N. 15: Approvazione modifiche al regolamento comunale sulla pubblicità e l'arredo urbano. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: Passiamo adesso ad affrontare l'ultimo argomento iscritto all'ordine del giorno, ha facoltà di intervenire il signor Sindaco. VALERIO CARLO - Sindaco Il signor Sindaco ha una buona notizia per tutti noi. Il quindicesimo punto viene ritirato perché... Viene ritirato per la precisione, perché sennò bisognava votare il rinvio. Buona serata a tutti. SIORINI ERMES - Presidente del Consiglio: In assenza di altri argomenti, dichiaro chiusa la seduta consiliare del 16 marzo. 51