Il premio Nobel 2002: nuovi modi per guardare il cielo • Una presentazione preparata da Filippo Frontera (per la parte riguardante i raggi X) e da Gianni Fiorentini (per la parte riguardante i neutrini) 1 Il premio Nobel 2002: nuovi modi per guardare il cielo Riccardo Giacconi “per contributi pioneristici all’astrofisica,che hanno condotto alla scoperta delle sorgenti cosmiche di raggi X” Ray Davis e Masatoshi Koshiba “per contributi pioneristici all’astrofisica, in particolare per la rivelazione dei neutrini cosmici”2 C’e’ modo e modo di vedere: la luce visibile • Sorgente di radiazione • Interazione • Rivelatore (occhio) 3 C’e’ modo e modo di vedere: i raggi X • Se voglio vedere all’interno uso una radiazione più penetrante •ancora una radiazione e.m •Rivelatore (lastra ....occhio) 4 C’e’ modo e modo di vedere: il neutrino • Radiazione diversa • Il rivelatore e’ ancora più complicato... 5 Carta di Identità del neutrino • Particella, associata a un tipo di radiazione • Nascita: 1930 • Maternità/Paternità: Pauli Fermi (Pontecorvo) • Residenza: quasi ovunque • Provenienza: stelle, reattori nucleari, acceleratori di particelle... • Segni particolari: Estremamente elusiva (penetrante) • Massa: “estremamente piccola”, rispetto alle altre particelle 6 Underground physics Per rivelare una radiazione elusiva, penetrante, occorre schermarsi dalle altre radiazioni 7 Davis: un formidabile esperimento di radiochimica Sole n Cl cont. •Davis cercava i prodotti delle reazioni nucleari indotte dai neutrini provenienti dal sole: n+ 37Cl -> 37Ar + e (reazione di Pontecorvo). •L’ Argon prodotto si accumula nel rivelatore. Gli atomi di 37Ar sono radioattivi e entro un mese si trasformano in 37Cl:37Ar + e ->n+ 37Cl •Occorre separare gli atomi di Ar dal Cl e contarli, mediante il loro decadimento. 8 Un ago in un pagliaio? In 400 tonnellate di varechina Davis doveva aspettarsi di produrre un atomo di Ar al giorno, da individuarsi fra i circa 1031 atomi*) di Cloro Un pagliaio contiene circa 108 pagliuzze (cento milioni). E’ come cercare un ago in un pagliaio grande come la terra. 9 *) 1031 =1 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 0 La scoperta e il puzzle dei neutrini solari •Davis trovò un atomo di Ar ogni tre giorni, un terzo di quelli attesi. •Un risultato importante: la prima osservazione dei neutrini provenienti dal Sole •Un interrogativo importante: che succede ai neutrini per strada? •Il puzzle dei neutrini solari è stato sostanzialmente risolto negli ultimi anni, grazie ai risultati di Gallex al Gran Sasso, di SNO in Canada e ai lavori del gruppo di Koshiba. Si e’ormai convinti che due terzi dei neutrini abbiano una metamorfosi per strada (oscillazioni di Pontecorvo). 10 Koshiba: il primo telescopio a neutrini •Davis non poteva dire da dove venivano i neutrini. •Koshiba pensò di realizzare un “telescopio”rivelando gli elettroni che vengono urtati dai neutrini n+ e(fermo) -> n + e( in moto) •L’elettrone viene emesso principalmente nella direzione da cui proviene il neutrino •Poiché la sua velocità è maggiore della velocità della luce nell’acqua, emette luce “Cerenkov”, dalla cui distribuzione si 11 puo’risalire alla direzione dell’elettrone e a quella del neutrino Kamiokande e SuperKamiokande Una famiglia di rivelatori Cerenkov ad acqua in una miniera delle Alpi giapponesi. Il più recente, SK, contiene 20.000m3 d’acqua ed è equipaggiato con oltre 10.000 fototubi 12 Superkamiokande 13 I risultati I) La conferma di Davis: I neutrini vengono dal sole ii) La rivelazione dei neutrini dalla Supernova SN1987a iii) L’oscillazione dei “neutrini atmosferici” 14 Il cuore del rivelatore Sono i fototubi sviluppati appositamente dalla Hamamatsu Il MITI finanziò un progetto di sviluppo tecnologico congiunto della Hamamatsu e dell’Università Metropolitana di Tokio Il Giappone ha oggi un premio Nobel e l’industria leader mondiale della produzione di fototubi. 50 cm 15 Koshiba e il Gran Sasso Il laboratorio del silenzio cosmico Koshiba, membro del Comitato Scientifico del Gran Sasso, aveva suggerito di installare un rivelatore Cerenkov (SK) al Gran Sasso e l’allora Direttore Bellotti aveva compreso la validità del progetto. La frontiera della radioattività zero 16 Bruno Pontecorvo Tre grandi idee: i)il sole come sorgente di neutrini ii) il metodo del Cl-Ar iii)Le oscillazioni (metamorfosi) dei neutrini 17 Uno sguardo al futuro Nel 1940 Pontecorvo aveva applicato gli studi svolti nel gruppo di Roma inventando il “neutron log”uno strumeno ancora oggi usato per le prospezioni geologiche. Adesso che abbiamo imparato a sufficienza sui neutrini, dobbiamo cercare di imparare dai neutrini 18 La materia oscura nell’universo •All’interno delle galassie e fra le galassie c'è della materia (ed energia) che non brilla, oscura. •La “materia-energia” oscura costituisce il 90% dell’Universo, ma non sappiamo di che e’ fatta. •La materia oscura potrebbe essere fatta di i neutrini primordiali, se i neutrini hanno una piccola massa [ m(n)=10-6m(e)] 19 I neutrini da supernovae •Lo 0.1% dell’energia di una supernova e’ in radiazione visibile, e il 99.9% e’ trasportato da neutrini •Nel 1987, per la prima volta sono stati rivelati neutrini da SN •I neutrini da SN saranno lo strumento per lo studio della struttura interna 20 I neutrini della Terra •La terra e’ radioattiva •Quanto e’ il contenuto di elementi radioattivi all’interno della terra? •Rivelare (anti) neutrini prodotti dall’interno terrestre e’ il modo per misurare la “radioattività” della terra. •In questo modo potremo comprendere il contributo radiogenico al calore terrestre. 21 Kamland (Jap) e Borexino (GS) Progettati per rivelare neutrini dal sole e da reattori 22 avranno anche i primi segnali dei geo-neutrini. Riccardo Giacconi • Riccardo Giacconi, nato a Genova nel 1931, laureato a Milano nel 1954, attualmente Presidente della Associated Universities Inc., Washinghton DC, USA Motivazione: “for pioneering contributions to astrophysics, which have led to the discovery of cosmic X-ray sources” 23 Come osservare i raggi X celesti 24 1962: scoperta della prima sorgente celeste di raggi X 25 1969: il primo satellite per astronomia X • Il satellite Uhuru (“libertà“ in lingua Swahili) venne lanciato dalla base italiana San Marco in Kenia 26 Il cielo X scoperto con Uhuru 27 1979:lancio del satellite “Einstein” 28 Il Satellite Einstein 29 Le prime ottiche per raggi X 30 Le scoperte degli anni ‘70-’80 31 Informazioni dai raggi X provenienti dagli oggetti celesti • Diagnosi della presenza di stelle di neutroni e buchi neri in sistemi binari. • Rotazione delle stelle di neutroni; 32 I resti di supernove in raggi X Cas A Crab Nebula CXO images 33 Diagnosi della presenza di getti di materia SS433 XTE J1550 CXO image 34 Il mondo extragalattico in raggi X Quasar PKS 1127-145 CXO images 35 Ammasso di galassie nel Centauro • A una distanza di 170 milioni di anni luce. • Il gas ha una temperatura di oltre 10 milioni di gradi CXO image 36 Il mistero dei lampi di raggi gamma (GRB) • Scoperti nel 1972 con i satelliti spia americani Vela, sono rimasti misteriosi fino a pochi anni fa. 37 Che cosa si sapeva/non si sapeva fino al 1996 sui GRB • Vengono da tutte le direzioni. • In media tre al giorno colpiscono la Terra •Dove vengono prodotti: sono vicini? galattici? cosmologici? •Qual’e’ l’origine? 38 BeppoSAX il satellite italiano, con partecipazione olandese 39 28 febbraio1997: SAX risolve l’enigma della distanza BeppoSAX image 40 Oggi sappiamo molto sui GRB, ma... molte questioni sono ancora da risolvere: •Stiamo osservando delle esplosioni isotrope? •Oppure si tratta di getti ben collimati che puntano verso di noi? 41 INTEGRAL: il futuro è gia’ cominciato Baikonur, 17 Ottobre 2002 Orbita fortemente ellittica, con perigeo a 10.000 Km, e apogeo a circa 150.000 Km. 42 Il ruolo di Ferrara in INTEGRAL • Partecipazione al progetto e realizzazione di JEM-X • Calibrazione di JEM-X • Definizione del programma osservativo di INTEGRAL 43 Oltre INTEGRAL • Partecipazione a missione “Lobster” a bordo della Stazione Spaziale • Partecipazione a missione X cinese 44 • Sviluppo di ottiche per raggi X di alta energia • Grande facility per la calibrazione di telescopi focalizzanti di raggi X e gamma 45