CORSO DI FORMAZIONE 3 settembre 2015 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Dolci Stefania medico del lavoro SPISAL ULSS 21 OCCUPATIONAL DISEASE FORTE RELAZIONE GENERALMENTE CON UN AGENTE CAUSALE SPECIFICO PRESENTE NEL POSTO DI LAVORO O CON L’ATTIVITA’ LAVORATIVA. WORK RELATED DISEASE MULTIFATTORIALITA’ DELLE CAUSE DOVE I FATTORI LEGATI ALL’ATTIVITA’ LAVORATIVA POSSONO GIOCARE UN RUOLO CONCAUSALE CON ALTRI FATTORI DI RISCHIO PRESENTI NELL’AMBIENTE DI VITA E/O INTRINSECI DEL SOGGETTO DISEASE AFFECTING WORKING POPULATION SENZA UN RAPPORTO CAUSALE CON IL LAVORO MA CHE POSSONO ESSERE AGGRAVATI DALL’ESPOSIZIONE A SPECIFICI RISCHI LAVORATIVI IV rapporto sulle condizioni di lavoro in Europa 2005 Mal di schiena 29% Dolori muscolari in genere 27% Affaticamento e Stress 27% il 62% dei lavoratori esegue movimenti ripetitivi della mano o del braccio per almeno il 25% dell’orario di lavoro v quasi il 20% degli operai deve spostare carichi pesanti durante tutto o quasi l’orario di lavoro; v i lavoratori più colpiti sono quelli dell’agricoltura, sanità ed istruzione, istruzione edilizia v 3 DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE 2008-2011 VS 2013 - dati INAIL Nazionali GESTIONE ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2013 AGRICOLTURA 1.863 3.901 6.487 8.189 9.487 INDUSTRIA SERVIZI 29.190 31.760 37.189 39.725 41.705 DIPENDENTI CONTO STATO* 420 433 478 544 647 TOTALI 31.473 36.094 44.154 48.458 51.839 Malattie denunciate all’INAIL in Italia 2009 2011 2013 35.214 47.311 51.839 Nel 2013 in Italia sono state denunciate all’INAIL quasi 51.900 malattie professionali con un aumento del 47% rispetto al 2009 . La crescita del fenomeno è riconducibile a diversi fattori: l’aggiornamento normativo (nuove tabelle delle patologie con presunzione legale di origine professionale), l’aumento della popolazione lavorativa sottoposta a sorveglianza sanitaria e la maggiore consapevolezza della tutela assicurativa, favorite dall’attività di informazione e di prevenzione svolta dagli Enti competenti e dalle Parti sociali. Malattie apparato muscolo scheletrico denunciate agli SPISAL nel Veneto 2009 2011 2013 813 991 1.278 Distribuzione delle malattie nell’anno 2013 PATOLOGIE 2013 Spalla 370 Gomito 71 Polso 41 STC 245 Mano 76 TOTALE ARTI SUPERIORI 803 Ginocchio 44 Piede 2 RACHIDE 429 La colonna vertebrale Colonna: vertebre disco intervertebrale cartilagini legamenti Caratteristiche: rotazione verticale torsione delle vertebre, Movimenti: piegamento torsione del busto Disco I dischi intervertebrali sono deformabili ma incompressibili MODALITA’ DI SOLLEVAMENTO MANUALE Fonte: Kroemer e Grandjean, 1997 TECNICA DEL 7 BACK LIFT TECNICA DEL 4 LEG LIFT 7 4 Fonte: Kroemer e Grandjean, 1997 Sollevamento di un bambino di 9,5 kg Attenzione alle pressione sui dischi ! I disturbi lombari sono assai diffusi tra lavoratrici e lavoratori di molti settori produttivi Impiegati 34% Fattorini 44% Gruisti 50 – 60% Lavoratori edili 59% Personale di assistenza ai pazienti 50 – 60% Addetti ai carrelli elevatori 65% Addetti alla manutenzione 27% Sovraccarico sui dischi intervertebrali I possibili danni acuti sono: - Contrazioni muscolari - Ernie del disco I possibili danni cronici sono: - Patologie cronico-degenerative del rachide (artrosi) Lombalgia MAL DI SCHIENA E FATTORI FISICI - BIOMECCANICI Fattori di rischio lavorativi 1. Movimentazione manuale di carichi 2. WBV (vibrazioni trasmesse a tutto il corpo) 3. Posture incongrue (fisse/protratte) 4. Movimenti e torsioni (abnormi/ripetuti) del tronco Fattori di rischio extralavorativi Età, condizione psicologica, traumi e fratture pregresse, patologie croniche osteo-articolari, stato ormonale gravidanza, attività domestiche, attività hobbistiche, sedentarietà, abitudine al fumo, precedenti trattamenti chemioterapici o cortisonici Fattori di rischio extralavorativi Dopo i 40 anni si ha una fisiologica perdita di massa ossea, che nei soggetti F si accentua dopo la menopausa (intorno ai 50 anni). Il quadro è peggiore per i soggetti che in età giovanile non hanno fatto attività fisica, nei fumatori, nei soggetti con precedenti di chemioterapia, terapia cortisonica e/o lunghi periodi di immobilità. Quale rischio ergonomico in ambito scolastico? Movimentazione dei carichi: - spostamenti di arredi pesanti - sollevamento dei bambini Posture fisse prolungate: - lavoro al VDT - lavoro su banchi di scuola ………………… Movimentazione manuale dei carichi D.Lgs 81/08 Titolo VII GERARCHIA D’AZIONE Automazione Eliminazione del rischio Ausiliazione Valutazione del rischio residuo art 168 c 2 (allegato XXXIII) Interventi organizzativi Sorveglianza sanitaria In-formazione Riduzione del rischio ISO 11228-1 Lista di controllo ISO/TR 12295 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI/MMC CO.RE.CO propone una lista di controllo per l’evidenziazione e l’eventuale valutazione della movimentazione manuale dei carichi nell’attività presa in esame, attraverso un percorso di quesiti a “Step”. 1° e 2° tappa Situazioni critiche Valutazione VENGONO EFFETTUATE LE SEGUENTI ATTIVITA’ DI MOVIMENTAZIONE? 1° tappa SOLLEVARE TIRARE DEPORRE SPOSTARE SPINGERE PORTARE UN CARICO 2° tappa Domande chiave TR ISO/TR 12295 1) E’ presente il sollevamento o il trasporto manuale di un peso superiore ai 3Kg per almeno 1 volta all’ora? ¢ ¢ NO: terminare la valutazione (rischio non presente) SI: continuare la valutazione (possibile presenza di rischio) 2) E’ presente un attività di traino e/o spinta effettuata con due mani o con tutto il corpo? ¢ ¢ NO: terminare la valutazione (rischio non presente) SI: continuare la valutazione (possibile presenza di rischio) Valutazione preliminare SI NO □ sì □ no □ sì □ no l’ambiente termico è moderato (per ambiente termico moderato si intende un ambiente in cui vi sia una temperatura tra i 19 e i 26°C, con umidità relativa tra il 30% ed il 60% e velocità dell’aria < 0,2 m/s) EN ISO 7730? □ sì □ no l'operazione può essere eseguita utilizzando solo due mani? □ sì □ no la presa dell’oggetto è buona? □ sì □ no la movimentazione avviene da parte di un'unica persona? □ sì □ no Il sollevamento è graduale? □ sì □ no la postura è eretta e i movimenti non sono limitati? □ sì □ no la movimentazione avviene a tronco eretto e non ruotato? □ sì □ no durante la movimentazione il carico è tenuto vicino al corpo? □ sì □ no Il peso movimentato è compreso tra 3-5 Kg, viene spostato in verticale nella zona compresa tra le anche e le spalle, senza rotazione del busto, durante il sollevamento il peso mantenuto vicino al corpo, frequenza massima permessa di 5 sollevamenti al minuto? □ sì □ no Il peso movimentato è compreso tra 5,1-10 Kg, viene spostato in verticale nella zona compresa tra le anche e le spalle, senza rotazione del busto, durante il sollevamento il peso viene mantenuto vicino al corpo, frequenza massima permessa meno di un sollevamento al minuto? □ sì □ no Assenza di carichi oltre i 10 Kg? □ sì □ no c’è una buona interfaccia tra piedi e pavimenti? le attività di movimentazione manuale diverse dal sollevamento sono minime e gli oggetti da sollevare non sono molto freddi, molto caldi o contaminati? Se tutte le voci analizzate sono positive (risposta SI) significa che siamo in una situazione accettabile e non è necessario procedere ad ulteriore valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi e all’individuazione di misure di prevenzione e protezione. Se anche una sola voce è negativa, si deve procedere alla verifica delle situazioni critiche Situazioni critiche Per l’evidenziazione di situazioni critiche si può utilizzare anche la Tabella NIOSH (vedi successivamente) LE SITUAZIONI CRITICHE non sono accettabili richiedono interventi immediati LE SITUAZIONI CRITICHE distanza verticale (altezza da terra all’inizio presa) > 175 cm? □ sì □ no dislocazione verticale (spostamento verticale del peso dall’inizio alla fine del movimento) > 175 cm?? □ sì □ no distanza orizzontale del peso dal corpo > 63 cm? □ sì □ no rotazione del tronco > 135 gradi? □ sì □ no □ sì □ no □ sì □ no □ sì □ no □ sì □ no frequenza di sollevamento in base al tempo dedicato alla movimentazione carichi? N. sollevamenti superiori o uguali a 13/minuto, tempo dedicato inferiore ad 1 ora? N. sollevamenti superiori o uguali a 11/minuto, tempo dedicato inferiore 1-2 ore? N. sollevamenti superiori o uguali a 9/minuto, tempo dedicato superiore a 2 ore? presenza di pesi maggiori a 25 Kg per l’uomo e 20 Kg per la donna? (di età compresa tra i 18 e i 45 anni) presenza di pesi maggiori a 20 Kg per l’uomo e 15 Kg per la donna? (di età inferiore ai 18 e superiore ai 45 anni) distanza di trasporto superiore a 20 metri in 8 ore 6000 Kg in 8 ore distanza di trasporto inferiore a 20 metri in 8 ore 10.000 Kg in 8 ore In caso sia presente anche solo uno dei fattori critici sopra elencati, il rischio va considerato elevato ed è necessario procedere al più presto alla riprogettazione del compito, al fine di far rientrare all’interno di un valore più accettabile il fattore misurato Risolta la situazione critica, effettuare la valutazione del rischio più approfondita VALUTAZIONE RISCHIO E MISURE CORRETTIVE (TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI) Si effettua la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi con la Tabella NIOSH, dove si andranno a ricavare i valori dei fattori considerati, calcolare il peso limite raccomandato e l’indice di sollevamento: Ciascun fattore demoltiplicativo può assumere valori compresi tra 1 e 0 1 - 0 Metodo NIOSH (UNI EN 1005-02 – ISO Standard 11228-1) Modello per il calcolo del limite di peso raccomandato Massa di riferimento Peso massimo raccomandato in condizioni ottimali di sollevamento X fattore altezza Altezza da terra delle mani all’inizio del sollevamento X fattore dislocazione Distanza verticale del peso tra inizio e fine del sollevamento X fattore orizzontale Distanza massima del peso dal corpo durante il sollevamento X fattore frequenza X fattore asimmetria X fattore presa Frequenza del sollevamento in atti al minuto (=0 se > 12 volte/min.) Angolo di asimmetria del peso rispetto al piano sagittale Giudizio sulla presa del carico = PLR peso limite raccomandato PESO LIMITE RACCOMANDATO Definizione Condizioni in cui la movimentazione manuale è accettabile. È definito per soggetti sani. Evidenzia l’esistenza di elementi sfavorevoli nelle modalità della movimentazione. SCHEDA NIOSH PER IL CALCOLO DEGLI INDICI DI SOLLEVAMENTO 0,15 SOLLEVA CON UN SOLO ARTO (G) OBIETTIVO Puntare ad arrivare, adottando misure di prevenzione, a fattore = 1 INDICE SINTETICO DI RISCHIO Inferiore a 0,85 Non è richiesto alcun provvedimento specifico È protetto il 90-99% della popolazione È opportuno attivare la formazione del lavoratori Tra 0,85 - 1 Ove possibile, ridurre il rischio (< 0,75) con interventi strutturali ed organizzativi Sorveglianza sanitaria (a richiesta) Rischio per quote crescenti di popolazione Necessario intervento di prevenzione primaria Superiore a 1 Formazione specifica dei lavoratori Sorveglianza sanitaria dei lavoratori Misure di prevenzione Tecniche, organizzative e procedurali In caso di patologie o disturbi della colonna ginnastica riabilitativa ed educazione posturale Formazione alla corretta assunzione di posture durante l’attività scolastica o lavorativa e alla movimentazione manuale dei carichi UNO DEI MEZZI PRINCIPALI PER RIDURRE IL DOLORE E ALLONTANARE LE RICADUTE (Back school) Ausiliazione L’antropometria: gli arredi scolastici Norma UNI EN 1729 26 ottobre 2006 Favorire una corretta postura e un miglior sviluppo psicofisico degli allievi a secondo delle loro misure antropometriche In relazione all’altezza media degli studenti vanno scelti gli arredi scolastici adatti; si distinguono otto “taglie” ognuna corrisponde ad una fascia con un colore specifico: - bambini si statura tra 80 – 95 cm (fascia 0) colore bianco ragazzi da 1,74 m a 2, 7 m (fascia 7) colore marrone L’antropometria: banco europeo - Profondità minima 50 cm indipendentemente dalla taglia dello studente - Lunghezza del top 60 cm - Piano orizzontale – con inclinazione fissa – o regolabile. - Superfici lisce - Estremità rivestite per evitare la formazione di schegge - Le parti che necessitano di lubrificazione vanno rivestite L’antropometria: dimensione dello spazio di seduta Viene stabilita anche la dimensione dello spazio di seduta, degli schienali e dell’altezza da terra del banco per garantire un adeguato alloggiamento delle gambe Es. lo schienale della sedia deve essere estensibile con un’inclinazione tra i 95° e i 110°, indipendentemente dalla statura dello studente. Gli arredi devono superare delle prove di laboratorio: - sedia stabilità - banco resistenza Libretto di istruzione d’uso, montaggio, manutenzione e pulizia Educazione posturale in ambito domestico NO ! NO ! Pressione su L 3 650 Kg Pressione su L 3 < 250 Kg Postura in affondo anteriore: evitare di flettere la colonna lombare SiRVeSS Postura in affondo posteriore: evitare di estendere il rachide SiRVeSS Postura in affondo laterale: evitare l’inclinazione laterale SiRVeSS Educazione posturale in ambito domestico NO ! SI ! NO ! NO ! NO ! SI ! No! Si! NO ! No! Si! NO ! SI ! NO ! SI ! Effetti negativi dei tacchi alti SiRVeSS La figura mostra gli effetti negativi dei tacchi alti sulla lordosi lombare, che aumenta eccessivamente SiRVeSS Educazione posturale in ambito lavorativo In caso di attività che prevedano la movimentazione manuale di arredi, di bambini è necessario valutare il rischio al fine di verificare ed individuare le adeguate misure di prevenzione SiRVeSS Sollevamento di un bambino Esercitazione 5.2 sulla valutazione da MMC (lavoro di gruppo) Il lavoratore di 37 anni svolge l’attività di imballaggio scatole per 4 ore al giorno poi viene assegnato ad altri lavori che non comportano movimentazione manuale dei carichi. Prepara uno scatolone ogni 10 minuti: ogni scatolone può contenere 16 scatole di 10 Kg l’una; al termine dell’operazione trasporta lo scatolone con transpallet in un’area di deposito (tale operazione dura 5 minuti) Esercitazione 5.2 sulla valutazione da MMC (lavoro di gruppo) Calcolare, per il caso proposto, applicando il metodo NIOSH : PLR = CP x FA x FB x FC x FD x FE x FF IS = PS / PR Valutazione del punteggio secondo il metodo criteri guida (valutazione del carico + valutazione della postura + valutazione dell’esecuzione) x fattore tempo = punteggio Inoltre riportare quali misure di prevenzione di tipo tecnico, organizzativo e procedurale adottereste per questa attività al fine di ridurre il rischio da movimentazione manuale dei carichi. Misure di prevenzione procedurali-organizzative (es. 2)