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ANALISI DI SOSPENSIONI PER AUTOVEICOLI
Studio di una catena cinematica nello
spazio o nel piano
Devo lasciare 1 GDL residuo ad un corpo
nello spazio (gruppo mozzo-ruota)
5-link
Spesso il cinematismo di una sospensione si
riduce allo studio di un quadrilatero articolato
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ANALISI DI UN CINEMATISMO NEL PIANO
Suppongo noti i due
angoli α e β e le loro
derivate temporali
DERIVAND
O
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ANALISI DI UN CINEMATISMO NEL PIANO
TH. DI GALILEO
TH. DI RIVALS
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ANALISI DI UN CINEMATISMO NEL PIANO
(Rif. Solidale all’asta 1)
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ANALISI DI UN CINEMATISMO NEL PIANO
(Rif. Solidale all’asta 1)
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ANALISI DI UN CINEMATISMO NEL PIANO
(Metodo grafico - velocità)
1. Si traccia la velocità vB (assoluta)
ortogonale alla prima asta
2. Si traccia la velocità vCB (relativa)
ortogonale alla seconda asta
3. Si ricava la velocita vC assoluta
sommando i due vettori
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ANALISI DI UN CINEMATISMO NEL PIANO
(Metodo grafico - velocità)
1. Si riportano nel punto B le due componenti
(tangenziale e radiale) dell'accelerazione del punto
B e si sommano trovando aB.
2. Si riporta sul punto C l'accelerazione aB.
3. Si riportano in cascata, a partire dalla punta di aB le
due
component
(tangenziale
e
radiale)
dell'accelerazione relativa del punto C rispetto a B.
4. Sommando vettorialmente I tre vettori si ottiene
l’accelerazione aC.
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ANALISI DEL QUADRILATERO ARTICOLATO
Suppongo noto θ1 con
le relative derivate
temporali
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ANALISI DEL QUADRILATERO ARTICOLATO
(Metodo analitico - velocità)
CHIUSURA DELLA CATENA
Sistema di 2 equazioni scalari
in due incognite.
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ANALISI DEL QUADRILATERO ARTICOLATO
(Metodo analitico - accelerazioni)
ASTA 1
ASTA 2
CHIUSURA DELLA CATENA
Sistema di 2 equazioni scalari in due incognite.
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ANALISI DEL QUADRILATERO ARTICOLATO
(Metodo grafico - velocità)
Le aste 1 e 3 hanno un moto rotatorio intorno a O1
e O3 rispettivamente. Il centro delle velocità C2
dell’asta 2 è facilmente determinabile in quanto
conosciamo la direzione della velocità dei due punti
A e B. Il punto C2 risulta quindi dall'intersezione dei
prolungamenti di O1A e O3B.
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ANALISI DEL QUADRILATERO ARTICOLATO
(Metodo grafico - accelerazioni)
Riporto in B aA e sommo
Per la punta del vettore traccio la
perpendicolare ad AB
Riporto in B il vettore
e per la punta di questo traccio
la perpendicolare ad O3B
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GLI SCHEMI DI SOSPENSIONE PER VETTURE STRADALI
1. AD INTERCONNESSIONE TRASVERSALI
2. INDIPENDENTI
3. AD INTERCONNESSIONE LONGITUDINALE
Proprietà:
a. Devono essere in grado di far lavorare correttamente il sistema mollaammortizzatore
b. Devono essere in grado di mantenere quasi costanti gli angoli caratteristici o
generare variazioni che favoriscono la guidabilità e la sicurezza
c. Economicità e facilità di costruzione
d. Robustezza e semplicità di smontaggio e sostituzione
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SOSPENSIONI AD INTERCONNESSIONE TRASVERSALE
ASSALE
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SOSPENSIONI AD INTERCONNESSIONE TRASVERSALE
PONTE
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PONTE DE DION
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SOSPENSIONI INDIPENDENTI
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SOSPENSIONI TIPO MAC PHERSON
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SOSPENSIONI AD INTERCONNESSIONE LONGITUDINALE
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SOSPENSIONE A TRIANGOLI SOVRAPPOSTI
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ANGOLO DI CAMPANATURA O CAMBER
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ANGOLO DI CONVERGENZA
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ANALISI CINEMATICA DI UNA SOSPENSIONE A
TRIANGOLI SOVRAPPOSTI
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REGOLAZIONE CONVERGENZA
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REGOLAZIONE ALTEZZA VETTURA
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AMMORTIZZATORI DELLA F430
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LA SOSPENSIONE A TRIANGOLI SOVRAPPOSTI DELLA F430: BARRA
ANTERIORE
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ESEMPIO: STUDIO CINEMATICO DI UNO SCHEMA
SEMPLIFICATO DI SOSPENSIONE
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ESEMPIO: STUDIO DI UNO SCHEMA SEMPLIFICATO DI
SOSPENSIONE
E’ NULLO NEL CASO DI STUDIO CINEMATICO
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LA “WHEEL RATE” E’ DUNQUE:
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