associazioni Porte tagliafuoco, le novità normative e la corretta installazione Matteo Negretti, Vice Presidente Associazione M.A.I.A. Il 10 luglio u.s. sul sito di riferimento della Comunità Europea, è stata pubblicata la comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione del regolamento (UE) n. 05/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio. Tra le tante categorie di prodotti interessati da tale comunicazione sono inserite in elenco anche le “porte pedonali, porte e cancelli industriali, commerciali e finestre apribili - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali Caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo - EN 16034:2014”. Tale documento stabilisce per le porte tagliafuoco, il termine di convivenza delle attuali norme in vigore (UNI 9723 ed 1634) con quella di nuoEN 16324) va emanazione appunto la EN 16034:2014, fissando la data ultima per il 01/12/2018 (in attesa di pubblicazione specifica sulla Gazzetta Ufficiale Europea). Dal giorno successivo quindi potranno essere prodotte e installate solo porte dotate di marcatura CE. La nuova norma apre alla 122 antincendio settembre 2015 associazioni possibilità di realizzare porte con caratteristiche ulteriori oltre a quelle previste per la prevenzione incendi. I produttori potranno infatti dichiarare, sulla base di norme armonizzate, prestazioni aggiuntive quali antieffrazione, permeabilità all’aria, abbattimento acustico etc... Lo scenario che si presenta è quindi piuttosto complesso. In primis si dovrà vedere quali saranno le conseguenze a livello produttivo. Non escludo che di qui a breve i primi prodotti della “nuova generazione” saranno immessi sul mercato. In fase di progettazione, il professionista potrà adottare soluzioni innovative sulla base dei nuovi prodotti disponibili per la compartimentazione, integrando magari un unico prodotto in più funzioni e caratteristiche. In secondo luogo bisognerà porre molta attenzione al comparto degli installatori. Costoro saranno necessariamente chiamati ad aggiornare le loro conoscenze e competenze in materia, al fine di garantire installazioni con alto grado di professionalità in quanto in molti casi, non potranno più “limitarsi” a garantire la corretta posa ai fini della prevenzione incendi ma, dovranno andare ben oltre. Questo è forse il passaggio più a rischio in quanto ben sappiamo con quale livello di attenzione vengono ancora oggi installate le maggior parte delle porte resistenti al fuoco. 124 L’opportunismo (risparmio su materiali e sui tempi di installazione) e in tanta parte l’ignoranza nella sua più pura accezione, sono troppo spesso causa di installazioni per nulla “corrette”. Se bastassero filo a piombo e livella per eseguire una buona posa in opera, saremmo in ben altra situazione. In realtà tutte le verifiche ed i passaggi previsti dal produttore per una corretta installazione, sono troppo spesso colpevolmente omessi in fase di posa, portando inevitabilmente l’asticella della sicurezza verso il basso. Maggiore valenza dovrà quindi avere il libretto di installazione, uso e manutenzione fornito dal produttore (che non potrà certo essere il misero foglietto attualmente allegato alle porte oggi utilizzate) ma, che senza la scrupolosa attenzione necessaria da parte di chi installa, non porterà a nulla di buono. Anche i manutentori si trovano di fronte ad una nuova sfida, dovendo allargare le proprie competenze ad altri settori fino ad oggi ignorati. Dovranno sempre più essere in grado di individuare una posa non corretta, così da segnalare al committente la si- tuazione e porre rimedio ripristinando la compartimentazione come da progetto. Competenze queste imprescindibili per chi è deputato ai controlli, passando dal tecnico asseveratore per arrivare ai funzionari del C.N.VV.F. Terminata l’era del CPI, con cui si certificava lo stato di fatto fotografando il momento della verifica, l’esigenza oggi è quella di monitorare costantemente e garantire nel tempo il mantenimento requisiti di sicurezza. Da parte sua l’Associazione MAIA si sta organizzando per aggiornare i propri percorsi formativi di tipo formale secondo i requisiti previsti dalle norme europee nonché dalla UNI 11473-3, rivolti ai manutentori ed installatori di porte tagliafuoco con l’obiettivo di portare a certificazione di terza parte anche chi si occupa esclusivamente di installazione dei suddetti presidi Solo quindi con un approccio serio professionale e con una adeguata formazione dei soggetti coinvolti si potranno elevare e mantenere adeguati al rischio i livelli di sicurezza in questo settore da troppi anni bistrattato, a volte anche da chi dovrebbe averne la massima considerazione. Segreteria Via G.B. Vico, 29 20010 - Cornaredo (MI) Tel. 02 935 630 62 - Fax 02 935 626 17 E-mail: [email protected] Pec: [email protected] - www.associazionemaia.org antincendio settembre 2015