Periodico di informazione bancaria e di cultura locale di Emil Banca Credito Cooperativo
Quadrimestrale anno XII - n. 3
- Novembre 2013
Orazio Samacchini, XVI secolo
Quadreria Ritiro San Pellegrino
Sede Emil Banca - Argelato
Annunciazione
Quadrimestrale - Anno XII
n. 3 /novembre 2013
6
sommario
EDITORIALI
4 Battiamo la crisi
Direttore responsabile:
Giuliana Braido
facendo rete
Coordinamento redazionale:
Filippo Benni, Giuliana Braido
5 Siamo banca
Progetto grafico:
Eugenio Loi
BANCA
Impaginazione:
Filippo Benni
Hanno collaborato
a questo numero:
Sara Aleotti, Giorgia Arienti, Silvio Cortesi, Costantino Bambini, Giulia Fornaciari,
Renato Hrovatin, Alberto Magnani, Licia
Mazzoni, Paola Misiti, Federica Musolesi,
Marika Pappagallo, Daniele Ravaglia,
Francesca Rossini, Maria Teresa Stilo,
Michele Tana, Fabio Tognetti.
di comunità
8
6 Il nuovo Progetto Salute
con Ant e Ramazzini
8 Lo sviluppo con arte e cultura
10 A caccia di tesori
nella pianura bolognese
12 Ad Argelato la Quadreria del Ritiro San Pellegrino
Le foto di questo numero
sono di:
Costantino Bambini, Filippo Benni,
Giuliana Braido, Giulia Fornaciari,
Franco Pelacani, Alberto Magnani,
Michele Tana, Archivio Comitati Soci
Emil Banca, Roberto Villani.
In copertina: “Annunciazione”, olio
su tela (58x52) di Orazio Sammachini,
seconda metà del XVI secolo, consevata
nella Quadreria Ritiro San Pellegrino
presso la sede Emil Banca di Argelato
14 Crescere col microcredito 15 Ethical Banking
per Campi d’Arte
16 L’esperto risponde:
12
i nuovi Rid europei
18 Prodotti Emil Banca
22 Un sostegno
Redazione:
Via Mazzini 152, 40138 Bologna.
Tel. 051 39.69.39
e-mail: [email protected]
alle adozioni internazionali
Registrazione del Tribunale
di Bologna n. 6560 del 11/04/1996;
Proprietà di Emil Banca Credito
Cooperativo - Bologna,
via Mazzini 152, 40138 - Bologna.
Numero chiuso in redazione
Venerdì 25 ottobre 2013.
MONDO SOCI
Stampa:
Litografia S.A.B. snc
Via San Vitale 2/c - Budrio - Bologna
24 Con il CEFA contro la fame
26
25 Il nuovo Bando Leonardo
24
30
28 Socio in evidenza:
Cooperativa Sociale Serena
30 Socio Personaggio:
Roberto Villani
32 Notizie dai Comitati Soci
36 In viaggio con Emil Banca:
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Siamo stati a...
TUTELIAMO L’AMBIENTE
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Pure riciclata 100%.
Questo prodotto è
composto da fibre riciclate
al 100% e viene fabbricato
secondo le più rigide
normative di rispetto
dell’ambiente.
38 Soci con carta,
Dove andremo....
penna e calamaio
BANCA E TERRITORIO
39 Notizie in breve
42 Appuntamento a...
3
gli editoriali
4
Convivere con gli effetti di
questa situazione di crisi, che
dura da oltre cinque anni, sta
stremando un po’ tutti. L’economia dei nostri territori fatica
a rilanciarsi e di conseguenza
famiglie e imprese si destreggiano quotidianamente in equilibrismi per cercare di vivere al
meglio.
La disoccupazione giovanile
ha raggiunto tassi mai sfiorati.
A questo, va detto, si somma
una instabilità politica che aggrava notevolmente la situazione, allontanando i presupposti
per una sana e duratura ripresa.
Nonostante tutto ciò, non vogliamo farci affossare dal pessimismo, anzi vogliamo guardare avanti ragionando, anche in
questo caso controcorrente, in
una logica di positività e fiducia, senza le quali difficilmente
ci sarà una vera ripresa.
Ripresa che non è solo da
attendere ma che bisognerebbe
cercare di anticipare, per quanto possibile.
Noi del credito cooperativo, che certamente non siamo
rimasti illesi dagli effetti della
crisi, sappiamo bene che da
soli è più faticoso reagire, è più
difficile farcela; abbiamo bisogno di mettere in campo forze
comuni, sia interne al nostro
Sistema sia a livello territoriale, per rispondere sempre meglio ai bisogni che tempo per
tempo le comunità esprimono.
C’è bisogno di creare sinergie, di fare alleanze, di sviluppare partnership perchè oggi
“Creare sinergie,
fare alleanze,
sviluppare
partnership: oggi
questo è sempre
più strategico”
questo è sempre più strategico.
La logica della rete è quella
giusta. è l’unica maniera che
consente di superare i propri
limiti, dimensionali ma non
solo. è il modo nuovo per fare
innovazione, unica possibilità per reggere la pressione
competitiva in un mercato che
sembra non offrire più così
tanto spazio per tutti. In questo
senso sappiamo bene che dobbiamo essere al fianco delle nostre aziende per aiutarle a incanalare le energie, a intercettare
i progetti giusti e a svilupparli
per conquistare nuovi spazi e
competitività, creando anche
reti di impresa.
In queste delicate azioni le
quasi 400 Bcc non sono sole
ma hanno alleato il Gruppo
Bancario Iccrea, che riunisce
le società che forniscono alle
Banche prodotti e servizi per
l’operatività con la clientela,
sia corporate che retail, con
l’obiettivo preciso di rispondere sempre meglio alle esigenze,
anche quelle più complesse ed
articolate.
Un’alleanza che, sono convinto, debba sempre più concretizzarsi secondo una logica
di rete che faccia leva sui punti di forza delle banche e ne
supplisca eventuali debolezze.
Una vera partnership per superare le incognite del domani.
Non possiamo smettere di aver
fiducia in un futuro migliore.
Lo dobbiamo alle nostre comunità. Lo dobbiamo soprattutto
ai nostri giovani.
Siamo banca
di comunità
Esserci. Sempre. A fianco delle comunità, dei soci, dei clienti;
questa la nostra missione. Questo
dobbiamo fare per compiere appieno il nostro ruolo di motore per lo
sviluppo locale, sia economico che
sociale. Noi non siamo solo una
banca, noi siamo la banca delle comunità, facciamo parte della storia
dei territori in cui operiamo, dai
quali traiamo il nostro stesso senso
di esistere. Da oltre un secolo operiamo affinché la condivisione di
risorse e competenze sia messa a
frutto per migliorare la condizione
di vita di tutti. Cooperare è per noi
una forma mentis prima ancora
che una forma d’impresa.
La forza per sostenere il ruolo
di banca di comunità arriva dal
nostro passato, da tutti quei soci
fondatori che mossi da spirito solidaristico hanno lavorato per creare
aziende di credito che fossero di
sostegno a coloro che erano esclusi
dal circuito finanziario. Noi intendiamo continuare, in un contesto
certo mutato, con lo stesso spirito.
Vogliamo essere dove è utile esserci. E, seppure in modo a volte
timido, lo dimostriamo giorno
dopo giorno, attraverso piccole e
grandi azioni; una serie di progetti
che sono tenuti insieme da un uni-
co filo conduttore: il sostegno alle
persone ed alle comunità.
Penso alle operazioni di microcredito messe in piedi con Comuni, associazioni, fondazioni e Istituzioni europee, o alle iniziative
locali che si riempiono di senso
solo se si riferiscono al contesto
territoriale. Per questo, per esempio, abbiamo realizzato Nelle Valli
Bolognesi, un’apprezzata rivista
che ormai da cinque anni valorizza e promuove le risorse del
nostro Appennino, per conservarne la memoria e aumentarne l’appeal verso i turisti slow, in modo
che cultura, ambiente e turismo,
possano generare anche benefici
economici per coloro che coraggiosamente continuano ad abitare
quelle valli.
Lo scorso anno l’Emilia è stata colpita al cuore dalla violenza
della natura. Noi siamo intervenuti subito con misure di sostegno
davvero importanti. Se il clamore
di quella tragedia ha oltrepassato i
confini italiani, non è stato così invece per le frane che hanno colpito l’Appennino ad aprile o le trombe d’aria che hanno devastato la
pianura a maggio. A noi però non
sono passate inosservate e ai soci
e clienti di quei territori abbiamo
concesso le stesse agevolazioni di
cui ha usufruito chi vive e lavora
nell’area colpita dal sisma.
Ma non si vive di solo credito:
per misurare il grado di benessere
di una comunità si devono considerare anche altri parametri. Noi
crediamo fortemente che il nostro
patrimonio storico-artistico sia
una risorsa che, se valorizzata,
può produrre vantaggi sia economici che sociali. Per questo nel
settembre scorso abbiamo organizzato la prima Domenica dell’Arte
in Pianura portando un migliaio di
persone a visitare le eccellenze artistiche e naturali di quattro comuni della Bassa, aprendo al pubblico spazi bellissimi ma purtroppo
ancora poco conosciuti. Un’iniziativa fortemente significativa
perché ha coinvolto, verso un un
unico obiettivo, una rete composta
da amministratori locali, associazioni, commercianti, artigiani, singoli cittadini. Una scommesa vinta
che potrà essere riproposta sia in
quell’area che in altri territori.
Noi, come tutti i soggetti coinvolti nel progetto, nella comunità
ci vogliamo vivere e per questo ci
impegnamo ogni giorno per sostenere quell’economia reale fatta di
lavoro, sudore e relazioni.
il direttore dan iele r avag lia
il pre siden te giulio magagn i
Battiamo la crisi
facendo rete
5
banca - mutualità
di Giuliana Braido Sviluppo Identitario
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I PROTAGONISTI
Qui a sinistra, la sede centrale
della Fondazione Ant Italia Onlus
in via Jacopo della Quercia a Bologna.
Sotto, l’edificio di Ozzano dell’Istituto
Ramazzini ha ad Ozzano.
Nella pagina a sinistra, il personale
del poliambulatorio bolognese
dell’Istituto Ramazzini
(in via Libia) dove saranno effettuate
le visiste di prevenzione oncologica.
In basso, Franco Pannuti, il medico
bolognese che nel 1978 ha fondato
l’Associazione Nazionali Tumori
(diventata Fondazione nel 2002)
per l’assistenza domicliare
ai malati terminali.
Prevenire
è meglio che curare
Dal 2014 il Progetto Salute dedicato ai Soci della Banca
si arricchisce di nuove e interessanti opportunità:
agli screening con l’Ant per il Melanoma e la Tiroide si aggiunge
6
Dopo la partnership con la
Fondazione ANT, che sta continuando ormai da diversi anni
con grande soddisfazione reciproca, sta nascendo una nuova
collaborazione sempre allo scopo
di servire al meglio i nostri Soci
e le nostre comunità. Collaborazione che nasce dall’incontro tra
Emil Banca e l’Istituto Ramazzini,
cooperativa sociale Onlus impegnata nello studio e controllo dei
tumori e delle malattie ambientali attiva, sul nostro territorio, da
oltre 25 anni. Polo d’eccellenza
riconosciuto a livello internazionale, il Ramazzini ha apportato,
e continua a farlo, contributi fondamentali alla ricerca sulle cause
del cancro con importanti ricadute sulla medicina ambientale e
del lavoro.
Le attività dell’Istituto sono
orientate allo sviluppo di strategie di controllo dei tumori sempre più adeguate attraverso la
ricerca scientifica, la promozione
della diagnosi precoce e la diffusione delle informazioni sui
rischi cancerogeni, ambientali
e professionali. Dal 2009 infatti
gestisce direttamente il Centro di
Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” che ha sede nel castello di
Bentivoglio e che, da quando è
sorto, nel 1971, ha realizzato ricerche (e scoperte conseguenti)
che sono state di fondamentale
importanza anche per adeguare normative internazionali per
il contenimento dei rischi. Solo
per citarne alcune - comprensibili ai più – fra le maggiori scoperte scientifiche effettuate dal
centro di ricerca sulla cancero-
genità degli elementi troviamo
quelle che riguardano il cloruro
di vinile monomero, composto
usato per la produzione del PVC,
l’aspartame o le onde elettromagnetiche. Sul fronte invece della
sorveglianza oncologica e della diagnosi precoce, unici veri
strumenti in grado di contrastare
fattivamente la mortalità - perlomeno di alcuni tipi di affezioni
tumorali - il Ramazzini opera
in un moderno poliambulatorio
in via Libia a Bologna, cui si ag-
giungerà un’ulteriore struttura di
servizi a Ozzano dove un nuovo
edificio farà da punto di riferimento per la prevenzione oncologica e la salute della persona.
Il principale obiettivo dell’Istituto è quello di tutelare la salute
pubblica attraverso la prevenzione e a questa missione - in cui
la nostra Banca crede profondamente tanto da aver lanciato numerosi anni or sono il Progetto
Salute- abbiamo pensato di contribuire offrendo ai nostri soci
una nuova possibilità per accedere, come sempre gratuitamente, ad un programma di controlli
oncologici per la diagnosi precoce dei tumori.
Dal prossimo 2014 i Soci potranno infatti richiedere di effettuare, con modalità e tempi che
saranno resi noti, anche questo
tipo di screening che prevede
una visita di prevenzione oncologica con uno specialista il quale
farà un’anamnesi accurata considerando storia famigliare, attività
IL n uov o p rogetto salu te
IL nu ovo p rogetto salute
una visita generica di prevenzione oncologica con l’Istituto Ramazzini
lavorativa, stile di vita e patologie pregresse, un approfondito
esame clinico e un orientamento
diagnostico per poi rilasciare un
referto conclusivo.
Se consideriamo il momento
storico di crisi che stiamo vivendo, con tagli alla spesa sanitaria
e redditi con potere di acquisto
sempre più ridotto, l’accesso a
servizi sanitari come quelli offerti possono costituire una grande
opportunità e questo ci incoraggia a sostenere gli investimenti.
Ma la collaborazione non si
esaurisce al fronte delle visite di
prevenzione in quanto, come avviene anche con ANT, l’attività
informativa e divulgativa è ritenuta altrettanto strategica.
Per questo sarà avviato anche
un progetto che prevede una serie di iniziative educative nelle
scuole del nostro territorio con
l’intento specifico di sensibilizzare i giovani che rappresentano
forse proprio la fascia più vulnerabile della popolazione e per
questo quella che risente maggiormente delle esposizioni ambientali più nocive. Ecco quindi
che tematiche specificamente
legate alla promozione della salute, quali ad esempio il corretto
utilizzo del cellulare o un’alimentazione corretta diventano
di sicuro interesse e utilissime
all’interno delle scuole. Insieme
siamo convinti che si possano
ottenere risultati di grande valore come di grande valore sono le
partnership che abbiamo scelto
di attivare nel tempo.
Ant, Istituto Ramazzini ed
Emil Banca con un obiettivo comune: contribuire concretamente
al miglioramento del benessere
delle nostre comunità.
7
Banca - cultura
di Filippo Benni Ufficio stampa
Bertocchi Day
a Monzuno
Lo sviluppo
con arte e cultura
La partecipazione attiva alle associazioni di promozione territoriale
la creazione di eventi, manifestazioni ed iniziative editoriali,
il proficuo confronto quotidiano con tante e differenti realtà locali:
Un brindisi in municipio, una
visita commentata alla Pinacoteca che porta il suo nome
e quello di Lea Colliva, la posa
sulla tomba dell’artista di una
replica dell’opera di Manzù trafugata nel 1991 poi tutti a pranzo. Questo il programma della
festa dedicata a Nino Bertocchi
organizzata da Emil Banca il 19
ottobre per ricordare il celebre
pittore che fece di Monzuno il
suo paese adottivo.
8
Iniziative e contributi, una rivista e un forte e costante impegno per la nascita e l’attività di
enti e associazioni di promozione
culturale e turistica. Per contribuire al benessere delle comunità in
cui è inserita, Emil Banca non si
limita a dare risposta ai bisogni
finanziari dei propri soci e clienti
ma investe, giorno dopo giorno,
nella crescita sociale e culturale dei territori in cui è presente.
Rendendoli più accoglienti, per
chi ci vive, e più appetibili per
turisti e visitatori. Le sponsorizzazioni sociali a
parrocchie ed associazioni, fondazioni, comitati ed organizzazioni non profit in generale, che nel
2012 hanno sfiorato il mezzo milione di euro, sono solo una delle
forme con cui questo impegno si
traduce in azioni concrete. L’attività della Banca, e di tante persone che ne condividono i valori e
la missione, va decisamente oltre.
Inserendosi nel tessuto sociale
locale, Emil Banca cerca di agevolare relazioni e contribuisce,
attraverso proposte e suggestioni,
alla nascita di iniziative e proget-
ti. Come avvenuto a settembre
quando, assieme ad Ascom, alla
Provincia e alle amministrazioni
locali, ha promosso ed organizzato la prima edizione della Domenica dell’Arte in Pianura.
Stella polare di questo movimento costante è sempre il territorio, le sue tradizioni e la sua
SAVENA SETTA SAMBRO
Il Gruppo Studi Savena Setta Sambro è un’associazione culturale
nata nel 1991 per volontà di un
gruppo di appassionati. Si occupa
di storia, cultura, tradizioni e ambiente della parte di montagna bolognese compresa nelle valli di tre
torrenti: Savena, Setta e Sambro,
da cui prende il nome l’associazione e l’omonima rivista, un corposo
semestrale, principale mezzo di
diffusione delle tematiche oggetto di studio. I soci Emil Banca possono abbonarsi alla rivista con uno
sconto del 30 per cento.
www.savenasettasambro.com
gente. Consapevole che la cultura, prima o poi, genera sempre
benessere. Spirituale, certamente,
ma anche economico.
Il patrimonio artistico, ambientale e culturale che offrono
le provincie di Bologna, Modena
e Ferrara ha pochi eguali. Sentieri
vecchi di migliaia di anni, affascinanti Castelli e Palazzi medievali
e rinascimentali, l’enogastronomia, la natura e le eccellenze ambientali che, solo nel bolognese,
sono difese da ben cinque aree
naturali protette e da un numero
ancora maggiore di oasi. Valorizzare queste risorse, difenderle e
promuoverne la conoscenza significa puntare ad uno sviluppo
che, guardando avanti, non si lasci nulla alle spalle.
Mossa da questo spirito, già
diversi anni orsono, Emil Banca
ha fondato, assieme ad altre realtà della montagna bolognese,
il consorzio di promozione turistica AppenninoSlow in collaborazione con il quale oggi viene
realizzata e stampata la rivista
Nelle Valli Bolognesi. In pianura, un’associazione con lo stesso
obiettivo, Orizzonti di Pianura, è
nata anche grazie al supporto che
Emil Banca ha saputo dare alle
amministrazioni dei dodici comuni coinvolti (Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello
d’Argile, Castel Maggiore, Galliera, Malalbergo, Molinella, Pieve
di Cento, San Giorgio di Piano,
San Pietro in Casale). Presidente dell’associazione è stato eletto
Franco Pelacani, ex direttore di
filiale oggi in pensione, membro
del Comitato Soci di Argelato.
Sempre nel campo dell’arte, da diversi anni Emil Banca
è partner istituzionale dell’Associazione Francesco Francia,
una delle più antiche istituzioni
culturali di Bologna che da oltre
un secolo raccoglie e rappresenta
Erano ottantotto gli artisti, da
tutt’Italia, che hanno partecipato al concorso dedicato a Ilario
Rossi e con lui a tutta la tradizione artistica di Monzuno: Nino
Bertocchi, Lea Colliva, Giuseppe
Gagliardi, Mario Nanni e Nanni
Menetti. La giuria composta da
Monica Miretti, Franca Calzolari,
Mario Nanni, Antonio Rossi, Ermanno Pavesi, e presieduta dal
professor Gian Luigi Zucchini, ha
assegnato il premio Ilario Rossi
a Lidia Righi, autrice dell’opera Profumo di donna. “L’opera
– ha spiegato la giuria - di elevata qualità cromatica, allude,
mediante una tecnica mista di
suggestivo effetto, ad una femminilità dove simbolicamente
emergono i segni dell’affettività e della grazia, adombrate da
una nascosta quanto pervasiva
sensualità”. Il premio nella sezione pittura è andato invece
ad Anna Malverdi con l’opera
l’arte e gli artisti della città.
Nelle storiche sedi di Argelato e Monzuno sono state allestite due importanti pinacoteche:
in Appennino quella dedicata a
Nino Bertocchi e Lea Colliva (di
cui abbiamo parlato nel numero
scorso), in pianura la Quadreria
Ritiro San Pellegrino (la cui descrizione troverete più avanti).
Emil Banca è anche partner del
Museo delle Arti e dei Mestieri
di Pianoro e sostiene le attività
del Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio.
Inoltre, nelle sedi di Monzuno,
Loiano, Pianoro e in quella di
via Mazzini, a Bologna (dove dal
2005 viene organizzata la rassegna Spazi d’Arte), sono presenti
sale mostre utilizzate anche per
Laura: “un nudo di elevata qualità figurativa”. Donatella Lenzi ha
vinto il primo premio nella sezione
acquerello con l’opera Pensiero:
“una turbata immagine dell’uomo
contemporaneo”. Davide Treré si è
aggiudicato la sezione grafica con
La tranzazione “nella quale, in un
groviglio di segni abilmente intersecati, emerge una figura umana
che si toglie una maschera”. Infine per la sezione scultura è stata
premiata Barbara Baroncini per la
installazione Spazi Possibili.
organizzare convegni ed iniziative, sempre a disposizione delle
realtà del territorio.
A Monzuno, parte della sala
Ivo Teglia è stata ceduta al Gruppo Studi Savena Setta Sambro
che vi ha realizzato l’archivio
e la biblioteca; ad Argelato, accanto alla Quadreria, è stata realizzata anche la Biblioteca della
Fondazione Enzo Spaltro; il terzo piano della sede di Molinella
è utilizzato dal Circolo culturale
Morfeo mentre il secondo è a disposizione della comunità: nel
2012 è stato utilizzato principalmente dall’Associazione Amici
dell’Arte ed un giorno alla settimana è utilizzato come recapito
per gli agricoltori della Coldiretti
di Molinella.
Emil Ban c a tra arte, c ultu r a e tr a dizione
E mil B anca tr a a rte, c ultura e tradiz ion e
l’impegno di Emil Banca va ben oltre l’aspetto economico
LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO ILARIO ROSSI
9
banca - cultura
di Paola Misiti RSI e Comunicazione
A caccia di tesori
nella pianura bolognese
Lo scorso settembre Emil Banca, in collaborazione con Ascom,
la Provincia e le amministrazioni locali ha promosso la prima
edizione della Domenica dell’Arte in cinque località dell’hinterland:
10
L’8 settembre quattro Comuni della provincia a nord
di Bologna, Argelato, Bentivoglio, Minerbio e San Giorgio
di Piano sono stati protagonisti della prima edizione della
Domenica dell’Arte in Pianura; l’iniziativa culturale sperimentale, organizzata dalla
nostra Banca in collaborazione
con il Laboratorio delle Idee
e Confcommercio – Ascom
Bologna, aveva l’obiettivo di
valorizzare questi territori nei
quali operiamo e rendere le comunità locali più consapevoli
e fiere delle eccellenze e delle
ricchezze artistiche e ambientali presenti.
Oltre mille le persone che
hanno potuto visitare monumenti, chiese, musei, castelli,
oasi nel verde e ville di interesse storico-artistico aperti al pubblico gratuitamente
per tutta la giornata. Gi ospiti
dell’evento sono stati anche
accolti con eventi e visite straordinarie dedicate a grandi
e piccoli potendo così assaporare una domenica diversa
La stagione delle Tartufeste, un
approfondimento con agronomi ed esperti sul mistero dei
porcini scomparsi e la bellissima storia di Alfonso Calzolari, il
ciclista di Vergato che nel 1914
vinse il Giro d’Italia più duro di
sempre. Poi le rubriche sulla
flora e la fauna dell’Appennino,
sui trekking e sui percorsi più
belli da fare in mountain bike.
Ad ottobre è uscito il numero
19 di Nelle Valli Bolognesi, la
rivista di cultura e turismo slow
edito e diretto da Emil Banca in
collaborazione con AppenninoSlow, il consorzio di promozione
turistica della montagna bolognese. La rivista, un trimestrale
che esce seguendo il ritmo delle
stagioni, è distribuita capillarmente nella provincia di Bologna, la potete trovare in tutte le
filiali o scaricare in pdf dal sito di
Emil Banca. Ai soci che ne fanno
richiesta (a [email protected] o all’ufficio soci) verrà
spedita a casa gratuitamente.
La giornata
In alto a sinistra, il logo
della Giornata dell’Arte
in Pianura. A destra, i totem
della manifestazione a San Giorgio
di Piano. A sinistra, una visita
guidata all’interno del Castello
di Bentivoglio.
alla scoperta di tesori vicini
ma per molti ancora inesplorati, fondendo storia, cultura
e tradizioni del nostro ricco e
suggestivo territorio. Il successo della prima edizione della
Domenica dell’Arte in Pianura, patrocinata dalla Provincia
di Bologna, è stato possibile
anche grazie alla grande disponibilità di tutti gli amministratori e delle associazioni culturali locali che si sono lasciati
coinvolgere in prima persona,
facendo da Cicerone, o hanno
messo a disposizione il proprio
personale per le visite.
Oltre 20 le visite guidate rea-
lizzate nella giornata, che hanno portato i partecipanti alla
scoperta del Castello, della Biblioteca e dell’Oasi La Rizza a
Bentivoglio, nelle sale affrescate della cinquecentesca Villa
Paleotti Isolani a Minerbio, tra
i monumenti del centro cittadino di San Giorgio di Piano, a
dividersi ad Argelato tra le mostre allestite a Villa Beatrice e
la ricca collezione di opere raccolte nella Galleria dei Ritiro
San Pellegrino in Emil Banca.
E poi, a San Marino di Bentivoglio, a Villa Smeraldi, sede del
Museo della Civiltà Contadina,
per i più piccoli, l’interessante e divertente laboratorio di
smielatura.
La positiva risposta del pubblico a questo evento pilota, con
un afflusso che ha sorpreso tutti
i promotori, potrebbe far sì che
la Domenica dell’Arte diventi
un appuntamento fisso al rientro
dalle vacanze e vada a coinvolgere altri Comuni della Pianura
arrivando, perchè no, a toccare
anche località altrettando ricche
di storia, arte e tradizione dei
nostri Appennini.
Ingressi scontati
nEi teatri di Bologna
Tra le tante convenzioni a favore
dei soci (per l’elenco completo
potete consultare il sito internet
della banca nella sezione soci),
ci sono anche quelle con alcuni
teatri di Bologna e provincia. Per
la stagione 2013-2014, chi mostrerà la tessera socio Emil Banca
entrerà con lo sconto al Teatro
Auditorium Manzoni, al Teatro
Guardassoni e al Teatro Duse e
potrà avere condizioni di favore
per i servizi dell’area museale di
Cà la Ghironda a Zola Predosa.
Emil Ban c a tra arte, c ultu r a e tr a dizione
E mil B anca tr a a rte, c ultura e tradiz ion e
San Giorgio di Piano, Minerbio, Argelato, Bentivoglio e San Marino
La rivista su cultura e turismo slow in montagna
11
banca - cultura
di Licia Mazzoni Assistente del Direttore
Una sede alla Quadreria
del Ritiro San Pellegrino
La raccolta dello storico Istituto bolognese ha trovato casa
nella sede Emil Banca di Argelato. Adesso è fruibile
un patrimonio di oltre 140 opere tra dipinti, disegni e sculture
E mil B anca tr a a rte, c ultura e tradiz ion e
di autori risalenti al periodo che va dal XVI al XIX secolo
12
La nascita dell’Istituto “Ritiro e Scuola di San Pellegrino”
risale all’8 maggio 1840, su iniziativa del canonico bolognese
don Camillo Breventani, con la
collaborazione dell’allora parroco di Sant’Isaia don Giacomo
Negri. Il fine dell’ istituto era
“di educare cristianamente, di
istruire e di avviare nei lavori donneschi fanciulle di condizioni popolari, formandone
buone operaie e buone domestiche” (dallo Statuto del 1858).
Il Ritiro deriva il suo nome
da un’antica Compagnia intitolata a San Pellegrino – figlio di
un re cattolico irlandese vissuto
nel VII secolo – costituita nel
1518 con finalità benefiche di
soccorso ai non abbienti, avente
sede a Bologna nelle vicinanze
della vecchia Porta Sant’Isaia.
Nel 1568 la sede originaria della Compagnia venne abbattuta,
per dare luogo al nuovo assetto
stradale cittadino, e fu sostituita da una nuova costruzione
all’altezza dell’attuale numero
79 di Via Sant’Isaia.
La storia ormai secolare del
Ritiro San Pellegrino è testimoniata anche dal patrimonio storico-artistico che ancora rimane
di sua proprietà, costituito da
una Quadreria comprendente
circa 140 opere, alcuni disegni
e sculture, mobili, arredi e paramenti sacri, tutti oggetti molto preziosi, risalenti al periodo
compreso tra il XVI e il XIX
secolo. Fino al 1985, le opere
d’arte e gli arredi di proprietà
del Ritiro San Pellegrino sono
rimasti all’interno della sede
bolognese. Sentendo però “l’esigenza di una più idonea e sicura dislocazione e sistemazione
delle dette opere, sia per garantirne una migliore conservazione, che per consentirne la più
agevole fruizione da parte del
pubblico e degli studiosi”, in
quell’anno il Ritiro ha stipulato
una convenzione con la Banca
del Monte e ad essa ha affidato
in deposito una parte consistente di opere. Sette anni più tardi
l’intera collezione viene divisa
ORARI D’APERTURA
La Quadreria si trova nella sede
di Argelato. è aperta dal lunedì al
venerdì (8.20-13.20 e 14,45-16-45).
Contattando il numero 051.6635190
è possibile organizzare visite guidate per gruppi e scolaresche.
in due parti: una viene destinata all’esposizione presso i locali
dell’Istituto Veritatis Splendor,
l’altra presso la Basilica di San
Petronio.
Dopo altri traslochi e varie
vicende, nel 2011 la Quadreria
è stata allestita e valorizzata
presso la sede di Emil Banca ad
Argelato e può essere visitata
gratuitamente, su appuntamento. Il fatto di essere costituita da
un cospicuo numero di opere e
di essere probabilmente l’ultima quadreria non ancora studiata in modo organico all’interno dell’ambito bolognese, ne
fa un ‘unicum’ nel panorama
del nostro territorio.
L’ultima dettagliata opera
di inventariazione e schedatura dei beni storico-artistici del
Ritiro San Pellegrino è stata
effettuata infatti per la Soprintendenza dalla Professoressa
Franca Varignana, nel 1979-80.
Dalle schede redatte emerge
le opere
In alto, Agar e Ismaele, olio su tela
di 80x105 di un ignoto pittore
bolognese della metà del XVII secolo.
A destra, San Pietro, olio su tela
di 72x70 di un autore ignoto risalente
alla fine del XVII secolo.
Nella pagina a sinistra, una natura
morta di un ignoto pittore emiliano
della prima metà del XVII secolo.
che la Quadreria ha una sua
rilevanza per la presenza, soprattutto, di opere realizzate
tra gli inizi del XVI secolo e la
fine del XIX, sia di ambito bolognese ed emiliano, che lombardo, veneto, ligure, romano
e napoletano, riflettendo quindi, a grandi linee, il panorama
pittorico nazionale dell’epoca.
La collezione può essere
visitata previo appuntamento
telefonico al n. 051.6635190
ed è possibile anche organizzare visite guidate per gruppi
e scuole.
13
banca
banca
Crescere grazie al microcredito
Sono arrivati a 100 mila euro i piccoli finanziamenti erogati
a giovani imprenditori locali assieme all’associazione Fare Lavoro
qu ando la Fina nza ha un a valen z a soc iale
A Bologna le nuove esperienze di Zoo e Cento3cento Veg
14
Arrivano alla soglia dei 100
mila euro i crediti erogati a favore
di nuove imprese create da giovani
del nostro territorio con il progetto
“Microcredito per il lavoro” avviato insieme all’Associazione Fare
lavoro e alla Fondazione Giovanni
dalle Fabbriche. Dopo aver presentato i primi tre progetti finanziati,
è la volta delle due nuove realtà
che hanno visto luce, entrambe nel
cuore di Bologna, col microcredito.
Zoo è un progetto d’impresa
originale ideato da cinque giovani donne che hanno dato vita ad
uno spazio, unico nel suo genere,
di attività creative ed artigianli dedicate ad adulti e bambini,
che hanno come filo conduttore
la cura nella qualità e nella differenziazione del processo produttivo e negli aspetti estetici. Nella
sede di Strada Maggiore sono stati riuniti sotto un unico tetto un
un laboratorio di food design, un
atelier di design tessile handmade, una libreria di arti grafiche,
un laboratorio per l’infanzia ed
una galleria espositiva dedicata
all’illustrazione, un laboratorio
artigianale di pasticceria e un
corner vendita dolce e salato e,
infine, uno spazio dove partecipare a workshop per tutte le età,
che stimolino la fantasia e la creatività.
L’altra impresa che ha ottenuto
il microcredito per il lavoro è la
paninoteca artigianale vegetaria-
In alto, il logo di Veg3Cento.
Sopra e a sinistra, le pubblicità di Zoo.
na Cento3cento Veg, locale aperto
da un gruppo di giovani che ha
scelto di fare impresa conciliando
business e rispetto dell’ambiente,
dell’uomo e degli animali e la valorizzazione dei prodotti del territorio. I ragazzi di Cento3cento hanno
creato un fast food “slow”, che privilegia ingredienti di primissima
qualità, di stagione e in prevalenza
biologici e a km zero.
Anche queste due nuove imprese, come le altre già finanziate
(Ginger, Tatami e Seiperdue) ci
confermano che con il microcredito stiamo intercettando alcuni
talenti della nostra comunità che,
oltre ad essere portatori di idee
nuove, sono accomunati da aspetti
quali il fare rete, la valorizzazione
del lavoro artigianale e dell’aspetto
socio-culturale della loro attività,
che, siamo certi, li aiuteranno a
trovare la strada per una crescita
sostenibile. Questa energia positiva vorremmo fosse trasmessa ad
altri giovani con idee interessanti
ma che non trovano la strada per
concretizzarle.
Per far sì che il microcredito
continui a far nascere imprese,
Fare Lavoro, il prossimo 29 novembre, col nostro supporto organizzerà una serata aperitivo,
ospiti di Zoo (Strada Maggiore
50/a - Bologna), che avrà come
protagonisti questi giovani che
ce l’hanno fatta e che ora mettono a disposizione di coetanei la
loro esperienza, per trasmettergli
la fiducia necessaria ad investire
nella propria idea e a costruirsi
un futuro lavorativo autonomo.
Paola Misiti
Ethical Banking
per Campi d’Arte
Un nuovo progetto di finanza partecipata
per un investimento sicuro e di valore
Ecco un’altra proposta dedicata a chi è interessato ad investire, anche piccole somme
di denaro, in modo sicuro ma
soprattutto desidera sapere con
chiarezza come vengono impiegati i propri risparmi.
Con Ethical Banking diciamo
“nome e cognome” dei beneficiari dei crediti ma soprattutto
raccontiamo i loro progetti e le
loro esigenze. Si tratta esclusivamente di realtà non profit che
contribuiscono
fattivamente
con la loro attività e i loro progetti alla produzione di bene
comune. Garantiamo infatti
che le iniziative che vengono
finanziate abbiano tutte finalità
etiche e sociali.
In questa occasione presentiamo Campi d’arte, una Cooperativa Sociale con sede a San
Pietro in Casale che si occupa di
servizi educativi e lavorazioni
artigianali con l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e occupazionale di persone svantaggiate. Il sisma del 2012 ha reso
inagibile la sede di Sant’Alberto
dove era attivo anche il laboratorio “Manodopera” nel quale vengono accolte 14 persone disabili.
Ma il terremoto non ha fermato
la loro voglia di andare avanti
e in solo una settimana Campi
d’Arte era di nuovo attiva presso
dei locali messi a disposizione
temporaneamente dal Comune.
LA NUOVA SEDE
A destra, l’avanzamento dei lavori
per la costruzione della nuova
sede di Campi d’Arte a San Pietro
in Casale. Sotto, i ragazzi
della cooperativa che ha ricevuto
un finanziamento etico.
Maggiori informazioni
su Ethical Banking sono
disponibili su www.emilbanca.it
La Cooperativa ora guarda
avanti per dare
nuova stabilità
alle diverse attività realizzate e per questo
verrà costruito un nuovo
edificio, su un
terreno dato
gratuitamente
in diritto di
superficie dal
Comune, che
ospiterà la sede, i laboratori ed i
servizi socioeducativi.
Il costo complessivo della
struttura è di oltre 400 mila euro
e in parte sarà finanziato con un
prestito Ethical Banking.
A tal fine è stata attivata una
raccolta di risparmi che consenta di finanziare a tassi davvero
agevolati e senza spese accessorie la Cooperativa. I risparmiatori interessati possono scegliere tra forme di risparmio molto
semplici e garantite (libretto o
certificato di deposito) remune-
rate a tassi di interesse di poco
inferiori a quelli di mercato in
modo da garantire tassi di impiego molto favorevoli. Ecco
quindi che Ethical Banking diventa un’occasione per fare scelte diverse, che possano incidere,
che possano dare un ruolo attivo
a chi investe.
La Banca, che rinuncia totalmente al proprio guadagno sulle operazioni, si pone sempre
come intermediario di fiducia e
di valore. Ruolo che è orgogliosa di avere.
Giuliana Braido
15
l’esperto risponde
Rid nazionali addio
A febbraio arrivano gli SDD
Per effetto di una norma europea da febbraio cambieranno
i sistemi di addebito diretto permanente all’interno dell’area Euro
Le vecchie domiciliazioni verranno attivate con i nuovi strumenti
16
Tra le prime banche ad uniformarsi alle direttive europee quando fu introdotto l’Iban, ancora una
volta Emil Banca ha anticipato i
tempi rispetto ad altri istituti di
credito e ha già adottato le nuove
linee tecniche sui Rid europei, il
nuovo addebito diretto SDD che
potrà essere utilizzato per bollette, rate per il credito al consumo o
per i mutui, rate per abbonamenti
a riviste, iniziative solidali e tanti
altri pagamenti.
Passaggio cruciale è stata la comunicazione che nel marzo scorso
è arrivata alla clientela sotto forma
di una variazione unilaterale al
contratto. Un atto dovuto per rispondere al provvedimento della
Banca d’Italia sugli addebiti diretti
che però non avrà un impatto operativo sulla clientela, a parte quelle imprese che sono solite emettere Rid per i propri incassi. Queste
imprese, che dovranno adeguarsi
alle norme europee entro il primo
febbraio 2014, saranno tutte contattate da Emil Banca e affiancate
nel loro processo di adeguamento.
Ne abbiamo parlato con Clau-
I TRENTATRè PAESI DELL’AREA SEPA
La Sepa (Single Euro Payments Area - Area Unica
per i Pagamenti in Euro) è l’area in cui cittadini
e operatori economici possono effettuare e ricevere pagamenti in euro con condizioni di base,
diritti ed obblighi uniformi. All’interno dell’area
Sepa (qui a fianco), si possono effettuare pagamenti in euro (con strumenti alternativi al
contante) con la stessa facilità e sicurezza su cui
possono contare nel proprio contesto nazionale. In pratica, tra i Paesi che ne fanno parte non
sussiste più una differenziazione tra pagamenti
nazionali e transnazionali. Ad oggi, l’area Sepa
comprende 33 Paesi europei: i 15 Paesi che utilizzano l’euro (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Slovenia, Cipro e Malta), i 12 che utilizzano una valuta diversa sul proprio territorio
nazionale ma effettuano comunque pagamenti in euro (Regno Unito,
Svezia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Croazia e Repubblica Ceca), oltre
a Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Principato di Monaco.
dio Bruni, responsabile dell’Ufficio Incassi e Pagamenti Emil
Banca.
Che cosa è cambiato e quali saranno le novità per soci e clienti?
Entro il primo febbraio 2014 in
tutta l’area Sepa potranno essere
emessi solo bonifici e disposizioni
di pagamento che seguono stan-
dard, sia normativi che tecnici, europei. Per i bonifici, che ora hanno
lo standard SCT, non cambia nulla: la rivoluzione è avvenuta qualche anno fa con l’introduzione
dell’Iban che, di fatto, ha cancellato la differenza tra bonifici con
destinazione Italia o un altro dei
trentatré paesi dell’area Sepa.
La comunicazione alla clientela del marzo scorso a cosa si riferiva?
È servita per cambiare le condizioni contrattuali sulle domiciliazioni, visto che i vecchi Rid
nazionali saranno presto sostituiti
da quelli europei.
Cosa cambia? Che devono fare
i clienti?
Per le persone fisiche non ci
sono novità sostanziali. I clienti
consumatori non dovranno fare
nulla, i vecchi Rid saranno traslati nel nuovo formato senza che
sia necessario alcun intervento da
parte loro. Qualche piccola modifica si avrà sulle condizioni e sui
diritti delle imprese, soprattutto
di quelle che usano gli addebiti
diretti come sistema per incassare
i pagamenti dai loro clienti.
Il Rid nazionale da cosa verrà
sostituito?
Il Sepa Direct Debit prevede
due tipi di disposizione di pagamento. Il primo è chiamato Core,
che può essere utilizzato sia dal
consumatore sia dalle imprese, e
un secondo detto B2B, che può essere utilizzato solo per pagamenti
tra imprese o microimprese.
Le novità di questi strumenti in
cosa consistono?
Sostanzialmente, a parte il metodo di comunicazione che diventa identico per tutta l’area Sepa,
viene rimodulato il periodo entro
il quale il debitore può stornare la
sua disposizione di addebito. Per i
Rid di tipo Core questo periodo è
di otto settimane, sia che vengano
utilizzati da imprese sia da consumatori. Con i Rid nazionali, le imprese avevano solo cinque giorni
di tempo per procedere allo storno. Per i nuovi Rid B2B, invece, lo
storno non è più previsto.
ANTIRICICLAGGIO:
SERVE ADEGUATA VERIFICA
Claudio Bruni, Ufficio Incassi e Pagamenti
Oltre al periodo utile per lo
storno che altro cambia?
Il debitore “consumatore”
potrà porre delle clausole limitative alla propria domiciliazione SDD, che resteranno
nell’ambito della riserva­tezza
del rapporto banca-cliente,
come l’indicazione di un importo massimo per la singola
operazione di ad­debito, una
frequenza massima; inoltre potrà attivare o disattivare il proprio conto all’addebito SDD e
indicare una White List, ovvero
dare disposizione alla propria
banca di pagare solo i mandati
delle aziende in elenco, e una
Black List, cioè dare disposizione di non pagare i mandati
di determinate aziende.
Cambia qualcosa per chi ha
un mutuo con Emil Banca ma
paga la rata attraverso Rid da
un’altra banca?
È stato deciso che i Rid attivi da c/c di altre banche saranno comunque Core, e non B2B,
quindi per i clienti non cambierà assolutamente nulla.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ribadito che gli
intermediari finanziari, e quindi anche Emil Banca, non possono mantenere rapporti con
la clientela che non ha assolto
agli obblighi in materia di antiriciclaggio. Per evitare di dover
chiudere i rapporti, sollecitiamo
i clienti che non l’hanno ancora
fatto a recarsi al più presto presso la loro filiale di riferimento
per sottoscrivere il documento di adeguata verifica entro il
prossimo 31 dicembre.
Qualche novità ci sarà invece per le aziende che usano le
Rid per i propri incassi...
Se vorranno continuare ad
emettere Rid dovranno passare
ai nuovi strumenti e dovranno
informare i loro debitori. Sono
soprattutto modifiche tecniche
e procedurali, servirà un aggiornamento dei sistemi informatici e un po’ di formazione
per gli operatori.
Noi cosa faremo per andare
incontro alle esigenze dei nostri soci e clienti?
Assieme a Banca Telematica abbiamo predisposto due
guide per i pagatori e una per
le imprese che emettono Rid.
Queste ultime saranno contattate una per una e gli offriremo consulenza e sostegno per
accompagnarle nell’adeguamento che dovranno fare. Sul
nostro Home Banking sono già
presenti gli strumenti necessari per questi nuovi Rid e altri
verranno implementati entro
la data di scadenza dei Rid nazionali.
In formati p er n on av er e so r pre se
Infor mati pe r n on av ere sorp rese
senza impatti sui consumatori. Presto gli incontri con le aziende
di Filippo Benni
17
banca - prodotti
EMIL BANCA LANCIA L APPLICAZIONE MOBILE GRATUITA
App Emil Banca: un ponte
tra tradizione e innovazione
Può sembrare un
ossimoro, eppure
in Emil Banca App
e tradizione non assumono un significato contrario,
bensì uno rappresenta l’evoluzione dell’altro.
È un’ulteriore conferma dell’impegno nello sviluppo
dei canali diretti
iniziato con l’home banking, il
bancomat evoluto, il phone
banking e adesso
l’App, per offrire a ciascuno il
canale preferito
verso un percorso
virtuoso di multicanalità integrata.
In cosa consiste
l’App?
Semplificando
si potrebbe dire
che, grazie ad
una interfaccia grafica che consente una navigazione intuitiva e
veloce, lo smartphone si trasforma
in uno sportello digitale con contenuti sempre a portata di click 24
ore su 24. Al passo con i tempi ed
alla continua evoluzione dei comportamenti, apre a nuovi scenari
18
di business e di relazione tra socio/cliente e Banca.
Inbank
Accedendo alla sezione InBank
potrai ricevere avvisi sui movi-
menti ed il saldo del tuo conto corrente, conoscere quando ti è stato
accreditato lo stipendio, e disporre: bonifici, ricariche carte prepagate e telefoniche.
Nulla di più semplice. L’accesso a
InBank è immediato. Hai la possibilità d’impostare un PIN rapido
e accedere senza ricordare il tuo
codice d’accesso e password e la
sicurezza rimane al primo posto.
L’accesso al tuo conto è controllato
da diversi protocolli di sicurezza,
ognuno per garantire l’integrità
della tua privacy.
Blocco carte
Il blocco della
carta di credito/bancomat
in seguito allo
smarrimento o al
furto deve essere
tempestivo.
È necessario telefonare a un
numero verde
per provvedere
al blocco della
stessa e, se si è
all’estero, chiamare un altro
numero telefonico specifico.
Molto spesso,
però, non si hanno questi numeri
a disposizione o a portata di mano:
nella sezione BLOCCO CARTE
hai la possibilità di accedere a tutti i numeri telefonici per bloccare
le carte di credito o di debito sia
dall’Italia sia dall’Estero.
a cura dell’Ufficio Marketing
Phone Banking
L’App è quindi uno sportello
sempre a disposizione che, pur
essendo virtuale, non perde la
principale caratteristica di Emil
Banca, ovvero la relazione con il
cliente. Infatti con un click sarà
disponibile il Phone Banking
dove, una volta registrato al servizio gratuito, telefonando, un
operatore potrà fornirti informazioni, svolgere operazioni sul
conto corrente, disposizioni di
compravendita titoli e altro ancora. Il tutto nella più completa
sicurezza.
Prodotti
E proprio come se fossi in filiale,
potrai scoprire le nuove proposte commerciali, avere informazioni sui prodotti e sui servizi
offerti.
Filiali e ATM
Oltre ai servizi di natura bancaria, l’App EMIL BANCA fornisce
numerosi altri servizi aggiuntivi.
Innanzitutto la geolocalizzazione, che consente, sfruttando il gps
integrato dei telefonini di ultima
generazione, di visualizzare su
mappa tutte le filiali vicine alla
posizione in cui ti trovi, ottenendo
anche tutte le info su orari di sportello, numeri telefonici e indicazioni per raggiungerle.
Altra importante funzione è la
“ricerca ATM”, che ti consente di
trovare in tempo reale in tutta Italia un qualunque Bancomat BCC a
te più vicino, con la possibilità di
ottenere anche le indicazioni stradali per raggiungerlo, attraverso
l’integrazione di Google Maps.
Soci
In questa sezione, i soci avranno
sempre la visibilità delle convenzioni a loro riservate e dei vantaggi
bancari ed extrabancari. Un calendario ti informerà su viaggi ed
iniziative sociali, con tanti spunti
per partecipare attivamente alla
compagine sociale.
Eventi
Potrai scoprire e partecipare alle
numerose iniziative organizzate e/o sostenute da Emil Banca,
consultando l’agenda completa
degli eventi, dalle sagre di paese
alle iniziative culturali.
Social
Nell’era del digitale anche la
tradizione deve innovarsi. Da
un’altra sezione potrai raggiungere direttamente i social media
della Banca, da tempo infatti
sono attivi i profili di Facebook,
Twitter, Instagram, Linkedin e
You Tube. La sezione creerà lo
spazio giusto per raccogliere
commenti sulle iniziative e sui
servizi di Emil Banca, valorizzando lo scambio di informazioni ed immagini e rispondendo
direttamente alle domande delle
Comunità.
Young Tutor
Attraverso l’App potrai conoscere
i giovani Young Tutor presenti in
ogni filiale. Sono i nostri giovani
che dialogano con i loro coetanei
cercando di aiutarli a districarsi
nel rapporto con il mondo bancario con maggiore consapevolezza e
con una modalità di relazione costruita a loro misura e focalizzata
sull’ascolto e sulla capacità di dare
risposte adeguate, anche in termini di linguaggio.
Come si scarica l App?
L App, rappresentata dall icona a sinistra, è realizzata per iPhone. È gratuita e scaricabile da subito sull App Store, digitando emilbanca nel campo cerca .
In alternativa è sufficiente leggere con lo smartphone il QR code a destra, tramite
il quale si ottiene un accesso diretto per scaricare l applicazione.
L App sarà presto disponibile anche su Google Play Store per i terminali Android.
Per info o assistenza contattare:
Ufficio Marketing, tel. 051. 6317744 - uffi[email protected]
19
banca - prodotti
MUTUI PRIMA CASA
La prima cosa,
la tua prima casa.
Mutuo
FLEX
Queste pagine contengono messaggi promozionali con finalità pubblicitarie. Le caratteristiche, le condizioni di erogazione ed economiche dei servizi
sono descritte nei fogli informativi disponibili in tutte le filiali. Per ogni ulteriore chiarimento o informazione è a disposizione il personale di Emil Banca.
EXTRA
20
La prima cosa che hai disegnato è
stata una casa. Era tutto semplice:
il cielo era azzurro e il sole giallo. E
ora che ne hai bisogno di una tutta
tua, Emil Banca vuole renderti le
cose altrettanto semplici.
Lo fa proponendo mutui ipotecari
a tassi agevolati per l’acquisto, la
ristrutturazione e la costruzione
della prima casa, un’offerta dedicata a chi crede nel futuro e vuole
costruirlo per sé e per i propri figli.
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a 30 anni. Emil Banca conferma
così la sua attenzione verso le giovani generazioni, sostenendole
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fiducia e sicurezza.
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30 anni
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(30 anni per under 35), oltre € 500.000 durata max 15 anni
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rimborso con rate mensili posticipate
Spese di istruttoria:
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Spese incasso rata:
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tasso fisso per 3 anni: 2,50%; dal 4°anno tasso variabile: Euribor 6/360 mmp + 2,90
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per assicurare a te o alla tua famiglia un futuro più sereno, senza
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Prima dell adesione leggere il prospetto informativo.
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I nuovi contratti PAC aperti entro il 27 dicembre saranno esentati dal
pagamento dei diritti fissi sulle rate per tutta la durata del piano
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CPI Protezione Mutuo
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polizza assicurativa per proteggere il mutuo sulla casa.
Questa polizza assicurativa si rivolge a tutte le persone fisiche clienti
Emil Banca, lavoratori autonomi,
dipendenti pubblici o privati e
permette di assicurarsi da diverse
eventualità che potrebbero minare
la capacità di produrre reddito e,
conseguentemente, di estinguere
il finanziamento richiesto, preservando così i propri cari da situazioni particolarmente gravose da
affrontare.
CPI Mutuo Emil Banca, infatti, ti
permette di decidere come tutelare te e la tua famiglia con una soluzione che ti garantisce:
• L ESTINZIONE DEL DEBITO RESIDUO
in caso di:
- decesso, sia causato da malattia che da infortunio,
- ITP invalidità totale permanente
sia causata da malattia che da infortunio. Si intende colpito da ITP
l assicurato con grado di invalidità pari o superiore al 60%.
• IL RIMBORSO DELLE RATE DEL MU-
TUO in caso di:
- inabilità totale temporanea,
causata da infortunio o da malattia, per lavoratori autonomi
o dipendenti pubblici,
- disoccupazione, dovuta da
giustificato motivo, che veda il
lavoratore dipendente impiegato per meno di 16 ore settimanali o che sia in Mobilità o in
Cassa Integrazione,
- ricovero ospedaliero, dovuto a
infortunio o malattia, per svolgere accertamenti e terapie non
eseguibili in strutture ambulatoriali per i non lavoratori .
Vieni in filiale a scoprire la polizza.
Prima della sottoscrizione leggere la nota
informativa e le condizioni di polizza presenti all interno del fascicolo informativo.
21
banca
di Silvio Cortesi Ufficio Stampa Confcooperative Modena
II sostegno alle adozioni
internazionali con AD8
In un anno a Modena sono stati erogati tre finanziamenti agevolati.
La storia della famiglia che ha accolto due bambini etiopi
“Costi alti e tanta burocrazia. Senza il rapido finanziamento
22
C’è chi contrae un mutuo per
metter su casa, chi per comprare
la macchina; ma c’è anche chi
chiede soldi per acquistare una tv
hd al plasma oppure concedersi
una bella vacanza. A Modena due
coppie hanno stipulato un mutuo con Emil Banca per adottare
un bambino all’estero. “Stavamo
cercando su Internet un finanziamento per adottare il nostro
bambino, visto che un’adozione
internazionale costa parecchio, e
ci siamo imbattuti in Emil Banca,
che non conoscevamo - racconta
Michele che, con la moglie Libera, è ricorso a AD8, il finanziamento di Emil Banca per le adozioni internazionali - Abbiamo
subito chiesto un appuntamento
in filiale perché non ci sembrava vero. Anzi, eravamo piuttosto
scettici, convinti che AD8 fosse uno dei tanti specchietti per
le allodole che le banche usano
per accalappiare nuovi clienti
e vendere altri prodotti per loro
più remunerativi”. Con sua grande sorpresa la coppia scopre che
non solo AD8 offre effettivamente un finanziamento molto age-
volato (tasso 0,30 per cento), ma
ottiene il prestito in tempi molto
rapidi. Libera e Michele, pugliesi
trapiantati a Modena per lavoro,
hanno già un bambino etiope di
cinque anni – Vincenzo – e possono così procedere nel percorso
verso l’adozione
di un secondo
bambino. Assistiti
dall’associazione
Centro aiuti per
l’Etiopia, una onlus di Verbania, i
coniugi Catalano
partono per l’Africa e il 20 settembre tornano a casa
con un fratellino
per Vincenzo: il
bimbo ha un anno
e si chiama Leonardo. “Senza
il finanziamento
di Emil Banca ci
saremmo trovati
in grosse difficoltà – afferma
Michele Catalano
– Un’adozione internazionale costa
almeno 15 mila euro, una somma
difficile da racimolare per coppie
giovani come noi, soprattutto in
periodi di crisi economica. Lavoriamo entrambi, ma i costi ci
spaventavano. Tutte le banche
prestano denaro, ma a tassi che,
viaggiando tra il 7 e il 9 per cento,
avrebbero reso l’operazione molto onerosa. Grazie a Emil Banca
abbiamo potuto realizzare il nostro progetto di vita familiare”.
Libera e Michele Catalano sono
divenuti clienti Emil Banca, così
come il primogenito Vincenzo,
cui hanno intestato un libretto:
presto ne intesteranno uno anche
a Leonardo. Ha coronato il suo
sogno anche l’altra coppia modenese che, grazie al finanziamento
di Emil Banca, ha potuto adottare un bambino in Etiopia. La coppia, in questo caso, era già cliente
di Emil Banca, ma non conoscevano AD8. Lo hanno scoperto
quando hanno spiegato le ragioni
per le quali chiedevano alla banca un prestito di 10 mila euro. Il
La famiglia
Sopra, Michele e Libera
con Leonardo e Vincenzo,
i due bimbi adottati
con l’aiuto del finanziamento
agevolato AD8 concesso
da Emil Banca, assieme
ai colleghi della filiale di Modena.
loro percorso verso l’adozione è
cominciato alla fine del 2011 e a
giugno dell’anno scorso hanno
ricevuto la disponibilità di Marco, un bambino di otto anni che
hanno portato a Modena il 10
settembre 2012. “Abbiamo speso
20 mila euro in otto mesi e forse
ce l’avremmo fatta anche senza
il finanziamento – dichiarano –
Tuttavia non c’è dubbio che il
prestito ci abbia molto agevolati. Siamo rimasti positivamente
i n ostri p rogetti di resp onsa bilità so cia le
i nostr i pr og etti di resp on sabilità soc iale
agevolato di Emil Banca ci saremmo trovati in grossa difficoltà”
sorpresi dall’atteggiamento di
disponibilità della banca e dalla
tempistica: una volta avuti tutti
i documenti necessari il prestito è stato erogato molto rapidamente”.
Da quando è stato creato, a
Modena AD8 è stato erogato tre
volte, due delle quali nell’ultimo
anno. “AD8 fa parte di una gamma di prodotti che la nostra banca mette a disposizione di persone che si trovano in situazioni
particolari – spiega Domenico
Minarini, direttore della filiale
modenese di Emil Banca – Per
le persone disabili, per esempio,
esiste Abilis, che permette di affrontare, a condizioni vantaggiose, spese ingenti come l’acquisto
di una carrozzina o di un’auto
attrezzata per il trasporto di disabili, l’abbattimento delle barriere architettoniche fuori e dentro
casa ecc. Rientrano in questa ottica di aiuto e sostegno alle famiglie anche i venti milioni di euro
che abbiamo stanziato recentemente per i mutui prima casa.
Questa campagna riserva un
occhio di riguardo alle giovani
coppie che – conclude il direttore della filiale modenese di Emil
Banca - avranno la possibilità di
ottenere un finanziamento (a tasso variabile) più lungo e un tasso
d’ingresso, fisso per almeno due
anni, molto vantaggioso”.
23
banca
banca
Con il CEFA
contro la fame
Il nuovo bando Leonardo
per crescere in Europa
24
Piazza Maggiore lo scorso 6 ottobre è stata teatro della terza edizione di tu DOVE SEI?, l’evento
ideato dal Cefa nel 2011, anno di
nascita del Sud Sudan, per accendere i riflettori sulle condizioni di
estrema povertà della popolazione
della neonata nazione distrutta da
una lunga e cruenta guerra interna.
L’evento si ripete a ridosso della
ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre)
per ricordare che nel Sud del Mondo, ed in Sud Sudan in particolare,
la fame è ancora tra le principali
cause di morte nella popolazione.
Un dramma che non interessa solo
chi ne è vittima e che richiama la
responsabilità e l’impegno di tutti,
sia dei singoli sia dei Governi.
Le previsioni meteo nefaste non
hanno intimorito gli organizzatori
che sono sono stati risoluti: si va
avanti comunque, la fame non si
ferma davanti al maltempo, perché
dovremmo farlo noi? Dobbiamo testimoniare a tutti che uniti si può
sconfiggere la fame.
E così è stato, neanche la pioggia
ha fermato la messa in scena della
nuova performance di pixel art che
per il terzo anno consecutivo ha
visto il “Crescentone” ricoperto di
patti bianchi, simbolo della fame: a
mezzogiorno i tanti volontari, coordinati dagli architetti di Ciclostile
Architettura hanno rigirato i piatti
lasciando apparire l’immagine di
una fontana da cui poi ha iniziato
Per cinque laureati under 35 disponibili sul mecato del lavoro
PIATTO BUON RICORDO
Anche quest’anno Emil Banca
ha realizzato il Piatto del Buon
Ricordo (disegnato da Paola
Magliari) per raccogliere fondi
per i progetti di sviluppo rurale
nel distretto di Rumbek.
Il Piatto (offerta minima 30 euro)
si può richiedere in tutte
le filiali della banca.
a sgorgare dell’acqua che ha riempito la piazza.
Anche noi ci siamo uniti al
Cefa per lanciare un messaggio di
solidarietà ancora più forte perché
non si è lasciato bloccare nemmeno dalla pioggia e dal freddo pungente. Una solidarietà che si è fatta
concreta grazie alla generosità di
quanti hanno aderito alla raccolta
fondi associata all’iniziativa con
una donazione o acquistando il
piatto del buon ricordo dell’evento
disegnato dall’illustratrice bolognese Paola Migliari e realizzato
anche quest’anno dalla nostra
Banca.
I 1.700 euro frutto delle offerte
per il piatto, insieme a quanto raccolto in piazza dai volontari, sarà
utilizzato del Cefa per distribuire
sementi ed attrezzi agricoli alle
comunità del distretto di Rumbek
(Sud Sudan), e garantire ai beneficiari formazione sulle tecniche di
coltivazione facendo in modo che
abbiano strumenti e risorse per
procurarsi il cibo autonomamente.
Il Piatto del Buon Ricordo si
può richiedere con un’offerta
e residenti nel territorio di competenza della Banca la possibilità
di accedere ad un borsa di studio di sedici settimane all’estero.
Le esperienze di chi ha trovato la propria strada fuori dall’Italia
minima di 30 euro in tutte le
nostre filiali. Anche in questo
caso tutto il ricavato andrà interamente al Cefa e sarà impiegato a favore del progetto di sviluppo agricolo delle comunità
di Rumbek.
Paola Misiti
Quando tre anni fa abbiamo
lanciato il primo Bando Leonardo offrendo ai giovani delle
borse di studio per tirocini formativi all’estero, pur convinti
dell’utilità non avevamo idea di
quanto immediata sarebbe stata l’efficacia del progetto per il
loro futuro lavorativo. La conferma è arrivata con i feedback
dei ragazzi in cui raccontavano
che, per la quasi totalità di loro,
l’esperienza, oltre ad essere stata positiva, si era trasformata in
una concreta offerta di lavoro.
Questo ci ha stimolato a conDa sinistra, Letizia Pascale Guidotti, Piergiorgio Pallotti, Margherita Ortalli,
tinuare ad investire nel progetto Annalisa Cervellati, Virginia Achilli.
con un nuovo Bando per dare
ché “a Londra è più facile trovare
VIRGINIA ACHILLI
ad altri cinque laureati under 35
lavoro che casa”. Ma l’esperienza
Londra
qualche carta in più per affronHo studiato storia dell’arte ma è stata intensa e bellissima: tanti
tare un mercato del lavoro sempre più chiuso e competivo (sul ho sempre avuto una certo amo- bei progetti, servizi fotografici, sfisito www.emilbancayoutu.it le re per le riviste di moda. Quando late, articoli e squarci di panorama
info per candidarsi). Ai giovani sono partita con la borsa di studio che non conoscevo. Nonostante gli
che sinora non hanno pensato a Leonardo di Emil Banca non nutri- ombrelli e le cinquanta sfumature
questo percorso come ad un’op- vo lo stesso entusiasmo per Londra di grigio (del cielo) ho imparato ad
portunità rivolgiamo quindi le ma la redazione di Volt, rivista in- amare anche la città dove vivo tutparole dei ragazzi partiti ad ini- dipente che mi ha accolto per lo tora e dove continuo a collaborare
zio 2013 che, più di quanto pos- stage, ha sede proprio nella capita- con la rivista. Ringrazio la Banca
siamo dire noi, testimoniano il le inglese. L’impatto è stato forte, in per questa opportunità e per l’inveprimis la ricerca di un alloggio per- stimento sulle nuove generazioni.
grande valore dell’esperienza.
il futuro è in eur o pa
So lida r ietà e sv ilup p o p er il sud sudan
In Piazza Maggiore a Bologna ad ottobre
la terza edizione di tu DOVE SEI?
25
il futuro è in europa
banca
LETIZIA PASCALE Guidotti
BRUXELLES
Mentre cerco di riassumere in
poche righe la mia esperienza,
mi trovo ancora a Bruxelles da
dove non mi sono mossa dall’inizio del mio tirocinio. Forse basta
questo a dare un’idea di quanto
sia stato positivo questo periodo.
Sono giornalista professionista.
In Italia lavoravo da anni divisa
tra la speranza di un contratto
stabile e la voglia di scappare per
vedere se altrove la situazione
era migliore. Poi l’occasione è
arrivata. Non solo quella di lavorare all’estero ma anche quella di
mettermi alla prova in una delle
piazze più stimolanti, ma anche
più difficili, dal punto di vista
giornalistico. Durante il tirocinio
ho collaborato con Eunews.it,
unica testata italiana sull’Europa
nata e cresciuta a Bruxelles. Una
realtà piccola e relativamente
nuova, in cui sono stata subito
messa al lavoro a pieno ritmo e in
cui mi hanno sempre fatta sentire
un ingranaggio importante di un
progetto che cresce insieme a chi
ci lavora. Non so quanto resterò
qui e se, avendo la possibilità di
un lavoro stabile, tornerei in Italia. Quello che posso dire è che
questi mesi mi hanno cambiata. Professionalmente mi hanno
ridato l’entusiasmo perso e dal
punto di vista personale sono stati un’esperienza impagabile.
PIERGIORGIO PALLOTTI
LONDRA
Svolgere questo tirocinio per il
progetto Leonardo è stata un’esperienza importantissima per la mia
crescita professionale. Durante le
16 settimane di lavoro ho potuto fare esperienza nel campo del
26
web marketing. Lavorando in
un’azienda che opera in tutto il
mercato europeo, ho potuto sviluppare tutte le mie conoscenze
linguistiche ed informatiche ed
acquisirne di nuove nel settore
marketing. L’utilità dell’esperienza è stata poi confermata alla fine
del tirocinio, quando sono stato
assunto dall’azienda in cui lavoravo, e per la quale lavoro tuttora.
Oltre alla crescita professionale,
anche l’esperienza in se è stata
estremamente formativa da un
punto di vista personale. Avevo
già vissuto all’estero per lunghi
periodi, da studente, ma l’esperienza di lavorare all’estero è
molto più completa e aiuta veramente ad aprire gli occhi e capire come funziona il mondo al di
fuori dei confini nazionali.
MARGHERITA ORTALLI
PARIGI
Senza ombra di dubbio, definirei quest’esperienza come una
delle più formative a me capitate. Un’esperienza a tutto tondo,
in cui anche le piccole difficoltà
sono risultate degli ottimi “banchi di prova”. Come Biologa ho
lavorato presso l’Institut de Recherche pour le Développement,
avendo la possibilità di conoscere
importanti ricercatori, ma anche
persone felici di poter aiutare una
giovane tirocinante. Mi è stata
data l’opportunità di iniziare un
percorso di Phd (rifiutata a malincuore) e ho potuto partecipare
a meeting e prestigiosi convegni
internazionali. A livello tecnico/
professionale mi ritengo ora estremamente arricchita. Ma il pregio
maggiore di questa esperienza è
sicuramente la mia crescita globale: emotiva, umana e culturale,
grazie alle responsabilità datemi e
all’autonomia con cui ho dovuto
risolvere ogni situazione, grazie
ad una splendida città e alle persone più disparate conociute. La
paura iniziale è stata completamente sostituita dalla soddisfazione e dall’orgoglio, per questo
motivo non potrei che consigliare
quest’esperienza a chiunque!
ANNALISA CERVELLATI
LONDRA
Quando ho ricevuto il bando
per la borsa Leonardo, avevo alle
spalle già un’esperienza di studio
all’estero e tre anni di lavoro, ma
ho trovato interessante l’opportunità di acquisire esperienza internazionale che mi sarebbe tornata
utile per la mia attività in Italia.
Ho lavorato per 14 settimane in
un’agenzia di design e comunicazione: ho subito visto un forte
potenziale di crescita e apprendimento, con grandi vantaggi
che avrei potuto portare con me
al rientro in Italia. L’esperienza
si è dimostrata molto positiva:
mi è stato affiancato un tutor e i
colleghi sono stati molto collaborativi. La strada è stata in salita,
dovendo ambientarmi in un settore per me nuovo e imparare ad
usare tecnologie all’avanguardia,
indispensabili nel campo del
marketing digitale. Al termine
dell’esperienza, la ciliegina sulla
torta: il tutor si è detto soddisfatto
e mi ha offerto un ruolo retribuito
a lungo termine. Ho così deciso
che non era ancora il momento di
tornare in Italia e che Londra aveva ancora molto da offrirmi, sia
per la carriera sia per la mia crescita personale ed oggi festeggio
con soddisfazione il mio nono
mese di vita londinese.
mondo soci
di Filippo Benni
il profilo
Trent’anni di Serena:
assistenza, sviluppo e lavoro
La cooperativa sociale di Ferrara che dal 1986 ad oggi è diventata
il punto di riferimento nella gestione dei servizi a minori, anziani,
disabili e adulti in situazioni di disagio. Dusi: “Cresciamo assieme
SOC IO in ev iden z a
al territorio. Tutti i 250 dipendenti sono anche nostri soci”
28
Quasi trent’anni di storia carichi di successi e un futuro pieno
di sole nonostante le innegabili
difficoltà dettate dal crisi economica e dalle sempre minori risorse Pubbliche destinate ai servizi
alla persona. Era il 1986 quando
una decina di giovani operatrici socio-assistenziali decisero,
finito il corso di formazione, di
mettere in piedi una cooperativa
sociale e si rivolsero a Confcooperative per avere consulenza e
supporto ricevendo il pieno appoggio dell’allora direttore, Marcello Bertelli, che, dopo qualche
anno, divenne Presidente
“L’attività iniziò dall’assistenza domiciliare agli anziani, non
convezionata”, ricorda Donata
Maestri, attuale responsabilee
amministrativa e memoria storica della coop. La sede legale era
negli uffici di Confcooperative,
per un periodo gli uffici vennero
ospitati anche dalla Cisl.
Furono i soci, guidati dal
Dottor Bertelli, a credere nelle
possibilità di Serena e quando
l’Azienda Usl di Ferrara esternalizzò il servizio di assistenza do-
miciliare decisero di partecipare
alla gara d’appalto.
Quello fu il primo di una
lunga scia di successi che ha
portato Serena ad avere circa
250 soci dipendenti, gestire diverse strutture socio-assitenziali
ed educative, sia direttamente
che in Ati con altre coop, e a
registrare un fatturato di oltre 9
milioni di euro. “Serena oggi è
la nostra cooperativa sociale di
riferimento”, conferma Ruggero
Villani, responsabile del settore
per Confcooperative. “Assieme a
loro - aggiunge - stiamo cercando
di creare le condizioni affinché
la cooperazione sociale targata
Confcooperative crei possibilità
di sviluppo. In un momento in
cui il Pubblico arretra, noi dobbiamo lavorare per dare una risposta ai bisogni del territorio,
tenendo assieme servizi per gli
svantaggiati e opportunità occupazionali. Soprattutto in piena
crisi, noi dobbiamo essere driver
di sviluppo”.
Serena anno dopo anno, ha
accresciuto in modo ininterrotto
le sue attività ed oggi abbraccia
più settori di intervento. All’assistenza domiciliare sono stati
affiancati la gestione di centri
diurni e residenze per anziani,
centri diurni per disabili, asili
nido e servizi educativi, anche
di sostegno, su tutto il territorio
ferrarese. Lo sviluppo della cooperativa è stato possibile grazie
alla espansione della base sociale. “La gran parte dei nostri
collaboratori sono anche soci
– spiega l’attuale presidente,
Claudio Dusi (nella foto) - sottoscrivendo la quota sociale che
viene trattenuta in piccole rate
sullo stipendio netto. Ciò determina sia un miglioramento della
capitalizzazione sia un aumento del senso di partecipazione e
appartenenza. Il rapporto con il
socio è fondamentale sia nella
costruzione della cooperativa sia
per il suo percorso di crescita”.
Nel mondo della cooperazione
esistono casi di abuso in cui la
forma cooperativa è scelta per un
vantaggio economico di pochi.
Le cosiddette false cooperative,
che riescono ad aggiudicarsi appalti grazie alla drastica riduzione dei diritti e del salario dei lavoratori. Serena invece ha scelto
un’altra strada, ottenendo anche
la certificazione Iso 9001:2008.
“Applichiamo i contratti nazionali e l’integrativo provinciale.
In più, abbiamo sempre dato il
ristorno ai nostri soci – conferma
Dusi – Il nostro obiettivo è creare
occupazione, buona e qui”.
La territorialità è il marchio
di fabbrica di Serena che nelle
sue opportunità di crescita ha
sempre scelto solo quelle locali.
“Gestiamo servizi solo a Ferrara e provincia e in tutti i nostri
progetti scegliamo preferibilmente partner e fornitori locali”,
conferma Dusi. Tra questi, da
oltre dieci anni, c’è anche Emil
Banca. “Tra noi c’è un rapporto
profondo e proficuo, con un comune senso di appartenenza al
movimento cooperativo – conferma Dusi – Serena è molto ben
strutturata e capitalizzata e non
ha problemi di accesso al credito. Siamo felici però che la redditività che possiamo garantire
sia da volano per far partire altre
cooperative o per dare ossigeno
a chi fatica ad avere credito”.
In un momento di contrazione della Spesa Pubblica, Serena
guarda con fiducia al futuro.
“Sarà fondamentale la sinergia
con le altre coop del territorio
- conclude Dusi – per subentrare in quei servizi che il Pubblico andrà a dismettere, tenendo
assieme servizi, economicità e
lavoro”.
SOC IO in ev idenza
Serena, cooperativa sociale di tipo
A, nel 1996 si è trasferitanell’attuale
sede di via Boschetto, nella prima
periferia di Ferrara.
Nel 2000 si è allargata acquistando
la palazzina accanto alla sede dove
ha realizzato appartamenti
per anziani e un centro diurno
che nel 2004 è diventato un asilo
nido da 28 posti, in parte
convenzionati e in parte privati.
I campi d’intervento oggi sono
cinque: minori, prima infanzia,
disabili, anziani e adulti
in situazione di disagio sociale.
Gestisce servizi educativi
nelle scuole e sui territori
di Ferrara, Poggio Renatico,
e Portomaggiore; il servizio
di assistenza domiciliare educativa
li nel Distretto Sud Est; quattro asili
nido (Ferrara, Boara,
Pontelagoscuro e Molinella);
due centri socio-riabilitativi diurni
(CSR Navarra a Malborghetto e CSR
Airone a Bondeno); ; cinque Case
Residenza per anziani in ATI con
altre Cooperative (Ferrara, Argenta,
Portomaggiore, Codigoro
e Bondeno); una Residenza
per anziani, di proprietà, costituita
da Casa Albergo, Centro Diurno
e Centro Notturno per anziani
nella sede di via Boschetto,
il servizio di assistenza domiciliare
per anziani e adulti a Ferrara,
Voghiera, Masi Torello e Bondeno.
Ha 250 dipendenti e fattura
nove milioni di euro.
29
mondo soci
di Filippo Benni
Il fotografo di Vasco
tra rock ed Emil Banca
La doppia vita professionale di Roberto Villani divisa tra banca e rock.
LE SUE FOTO
Sopra, il cartellone per il nuovo tour
di Vasco. A sinistra, la copertina di un
disco live di De Andrè. Nella pagina a
sinistra, Vasco al Dall’Ara. Sotto,
Roberto Villani. A destra, la copertina
di Rumore con la foto di Kurt Cobain
scattata a Baricella. In alto a sinistra,
una copertina di Tv Sorrisi e Canzoni.
Folgorato da un concerto dei Queen a metà degli anni Ottanta
ha inziato a scattare e non si è più fermato. Da vent’anni segue
30
Una vita divisa a metà. Di giorno dietro la scrivania, a controllare
i crediti, di sera ai concerti, a far
foto per le riviste. Lui è Roberto Villani, da più di vent’anni in
Emil Banca, prima come cassiere,
poi direttore di filiale ed infine in
un ufficio interno, e da trenta anche fotografo, con una predilezione per i concerti rock e per Vasco
Rossi, di cui è il fotografo preferito, tanto da essere l’unico a cui è
stato concesso di immortalare il
matrimonio. Per la superstar di
Zocca, Villani ha prodotto anche
il primo, e finora unico, libro fotografico in 3d.
Roberto, quando hai iniziato a
fotografare?
Nel 1982 andai a vedere i Queen a Zurigo e rimasi folgorato dalla
loro coreografia. Il mio pensiero
fu quello di portare agli amici del
bar qualcosa che potesse rendere
l’idea dello spettacolo. Avevo una
vecchia Yashica, mi misi a fotografare.
E a pubblicare?
Per fotografare ai concerti divenne indispensabile avere un
accredito stampa così, con il mio
piccolo archivio di due anni di lavori, mi presentai alla redazione
bolognese de l’Unità e mi offrii di
seguire gli spettacoli per loro visto
che il loro fotoreporter, il mitico
Luciano Nadalini, non li faceva.
In quegli anni ho fatto anche tanta
camera oscura con Roberto Serra
di Iguana Press, un amico. Mi ha
insegnato tanto.
Quando hai fatto il salto di
qualità?
A metà anni Novanta, qualche
anno dopo aver incontrato Vasco
per la prima volta, l’incontro che
mi ha cambiato la vita.
Quando hai iniziato con lui?
Nel 1993. Fui contattato dal
suo grafico di fiducia, Bertusi, che
vide delle mie foto mentre stava
cercando un fotografo per il tour
de “Gli spari sopra”. Credevo mi
avrebbero mollato da un giorno
all’altro. Invece andò alla grande:
nel 1995 mi richiamarono e iniziò
una collaborazione più strutturata,
che dura da vent’anni.
A metà degli anni Novanta eri
già dipendente Emil Banca?
Sì, lavoravo a Borgo Panigale.
In quel periodo seguivo Vasco e
continuavo sia con l’Unità sia con
altre riviste. È stata dura. Chiusa
la cassa, alle 17 prendevo la macchina e giravo l’Italia per concerti.
Non potevo fermarmi se volevo
farmi un nome. Tornavo di notte,
sviluppavo in camera oscura e la
mattina, puntuale, ero in banca,
dove dovevo tenere sempre l’attenzione al cento per cento. Fortunatamente, oggi che sono conosciuto posso scegliere se accettare
o meno gli ingaggi che mi vengono
proposti.
Il rapporto con Vasco com’è?
L’ho incontrato la prima volta nel suo studio in via Bassa dei
Sassi nel ‘93. Gli dissero che ero il
suo nuovo fotografo e tutto finì lì.
Con il tempo è nato un bel feeling
professionale. Tra noi scatta sempre quella scintilla che fa sì che
a lui, le mie foto piacciano più di
quelle di altri fotografi. Non posso
dire che siamo amici, nell’ambiente lui non ne ha, ma adesso c’è sicuramente sintonia. La dimostrazione c’è stata nel 2012 quando mi
ha chiamato, unico, a fotografare
al suo matrimonio.
Con lui hai pubblicato il primo
libro in 3d. Come è andata?
L’idea venne a Bertusi alla vigilia del Live Kom tour del 2011.
Aveva visto delle foto di monumenti in 3d su qualche rivista e
voleva proporre a Vasco qualcosa
di diverso del solito libro fotografico. Vasco fu entusiasta, il problema era che non esistevano gli
strumenti.
Come avete fatto?
Dall’Olanda mi inviarono uno
strumento artigianale che teneva
assieme due macchine reflex che,
Soc io p erson agg iO
Soc io p erson aggio
il rocker di Zocca e tutti i più grandi artisti mondiali
sincronizzate, dovevano
dare l’effetto 3d. Ma
non c’erano
istruzioni e la
macchina era
studiata per
fare fotografia
di giorno e su
un soggetto
fermo. Il contrario di quello che dovevo fare io. Allora mi sono messo
a studiare e a fare mille prove in
albergo, davanti allo specchio,
per tarare la distanza tra le due
macchine, i diaframmi e tempi di
scatto. Sinceramente, avevo davvero paura di non farcela, ma alla
fine, dopo le prove durante i primi
concerti, sono arrivato pronto alla
data di San Siro, a Milano. Il lavoro è venuto bene, ho l’orgoglio di
aver pubblicato il primo, e per ora
unico, libro fotografico in 3d e la
mostra che ne è scaturita ha fatto,
solo a Bologna, 10 mila presenze.
In più, la Canon si è rivolta a noi
per avere le indicazioni su come
costruire un prototipo di macchina 3d che avremmo dovuto usare
per il live di Vasco, poi saltato per
i suoi problemi di salute.
Progetti per il futuro?
Per Rizzoli è in uscita il libro
su tutta la storia live di Vasco. Ho
l’onore di essere il fotografo con
più foto pubblicate. Ma spero che
il 2014 sia l’anno in cui riuscirò a
fare uscire un libro mio sulla storia
del rock, dal 1982 ai giorni nostri.
Sto cercando un editore che mi
dia carta bianca ed abbia una promozione ad alto raggio. Ma prima
devo trovare la chiave per il libro:
non voglio fare il solito catalogo.
31
mondo soci
Solidarietà e convegni
per la comunità
a cura di Giulia Fornaciari Ufficio Soci
Un muro di diritti
dalle scuole di Minerbio
Che camminata a
Madonna dei Fornelli
i co mitati h an n o organ iz z ato
Le iniziative più importanti organizzate
dal Comitato Soci di Argelato
32
Tra le numerose iniziative
del Comitato Soci di Argelato segnaliamo il convegno di
grande rilievo, ed estremamente interessante, “Agricoltura e sicurezza alimentare:
consumatori attivi e protagonisti del proprio futuro” che
si è tenuto a Villa Smeraldi a
Bentivoglio. Relatore il dottor
Domenico Regazzi, professore dell’Università di Bologna
e, dal 2004, Presidente della
Società Italiana di Economia
Agro-alimentare (foto a lato
assieme all’assessore provinciale all’agricoltura, Gabriella
Montera).
A settembre, Alberto Mezzini in rappresentanza di Emil
Banca ha consegnato 500 euro
all’associazione Oltre le parole
Il Comitato Soci di Madonna dei
Fornelli ha patrocinato la camminata del 23 agosto scorso organizzata dall’associazione Fornelli 2000 verso Casa Galeazzi e
Cà Nova. La camminata è partita
alle 16 dalla chiesa e si è conclusa
presso il centro sportivo del paese con una cena tutti assieme.
Emil Banca sul Muro
Nelle foto, i ragazzi
dipingono il muro dei diritti
vicino alle scuole medie.
Tra gli slogan per la pace
nel mondo, spunta anche
il logo Emil Banca.
In basso, Rossi di AMICI DI
MINERBIO assieme al sindaco
Minganti alla presentazione
del libro sulla Collezione Bitelli.
Studenti meritevoli
Una gita sulle isole
a Castel Maggiore
del Lago Maggiore
Il Comitato Soci di Minerbio ha destinato le sue risorse a sostegno di tante attività
socio-culturali e religiose, tra
cui merita particolare menzione l’iniziativa “Il muro dei
diritti”, nata in collaborazione
con il Consiglio Comunale dei
ragazzi di Minerbio e l’Istituto
Comprensivo, durante la quale i ragazzi hanno realizzato
un murales che rappresenta i
diritti dei più giovani in tema
nel lavoro per lo più nella prima metà del Novecento, sia
in ambito agricolo sia artigianale. L’esposizione si articola
in quattro ambienti situati al
piano terra della casa dei proprietari, si trova a Minerbio, è
sempre disponibile alla visita,
completamente gratuita.
Infine, per lo sport, ricordiamo
la sponsorizzazione del torneo di
Beach Volley e la bicicletta offerta in occasione della Minerbike.
Paolo Nasuto e Elisa Gabrielli
sono i diplomati dell’Istituto Keynes di Castel Maggiore premiati
da Emil Banca con 150 euro per
meriti scolastici. Sotto, i ragazzi
assieme al referente del Comitato
Soci di Argelato e consigliere Mirko Fantoni.
Baricella, la raccolta
fondi per la Chiesa
C’erano più di 150 persone
alla cena della parrocchia di
S.Maria. Organizzato dal Comitato Locale, l’evento ha
permesso di raccogliere fondi
per il ripristino dei locali della
Chiesa e della canonica danneggiati dal sisma del maggio
2012. Anche per il clima di
convivialità instauratosi, alcuni dei presenti hanno chiesto
che la serata diventi un appuntamento fisso.
L’impegno del Comitato per le realtà locali.
Presentato il libro sulla Collezione Bitelli
di padre Paolino Tomaino, missionario in Uganda.
Ricordiamo poi la conferenza “San Michele Arcangelo tra
arte, fede e storia” tenutasi nella ad Argelato in occasione della festa del Patrono e la gita al
Lago di Garda, compresa di funivia panoramica, che ha visto
la partecipazione di 40 soci.
Cinquanta soci dell’area di Modena hanno partecipato alla
gita sul Lago Maggiore organizzata dal locale Comitato Soci lo
scorso sabato 22 giugno. La graziosa cittadina di Stresa è stata
raggiunta in pullman, da lì visita
in traghetto all’incantevole Isola Bella e all’Isola dei Pescatori,
con ottimo pranzo di pesce.
di scuola, sport, tempo libero e
ambiente.
Segnaliamo inoltre il contributo alla pubblicazione del
volume “Il mondo di una volta
nella Collezione Bitelli”, (qui a
destra la presentazione) collezione che presenta una quantità eccezionale di oggetti che
erano utilizzati nella vita e
33
mondo giovani soci
Tutti a cena
per scoprire l’assassino
In occasione del Bicentenario del compositore
Per Verdi all’Arena di Verona
che spettacolo Il Trovatore
Due giorni a Torino
tra Mole e Museo
Il C omitato g iovan i soci ha organ iz z ato
Oltre sessanta soci hanno partecipato
alla serata della compagnia Acquainbocca
34
L’evento pre-estivo organizzato dal Comitato Giovani Soci
è stata una serata molto particolare: una cena con delitto.
La serata, a cui hanno
partecipato 67 giovani soci
e loro accompagnatori, si è
svolta presso Un1co, lo spazio
polivalente dove la compagnia
teatrale Acquainbocca ha
messo in scena lo spettacolo che
ha accompagnato la cena. La
storia ha per protagonista una
colorita quanto improbabile
compagnia teatrale composta
da una femme fatale in declino,
una “madonnina infilzata”
incline al dramma e all’alcool,
un asmatico aspirante emulo
di Gassman, un dotatissimo
ex-attore porno dai gusti
eterogenei ed un presuntuoso
regista, la vittima; ad indagare
sull’omicidio è un commissario
ed aspirante attore, appena
entrato nella compagnia.
Ma i veri investigatori sono
stati gli spettatori. Durante la
cena, le indagini hanno rivelato gli intrighi che legano i
personaggi ed i torbidi segreti
che li portano ad essere tutti
potenziali assassini. Solo con
attente domande ed un po’ di
fortuna i tavoli “Bordatino Livornese” e “Bomboloni” sono
riusciti ad indovinare colpevole e movente.
Federica Musolesi
LA SERATA
In questa pagina le immagini
della serata che il Comitato Giovani
Soci ha organizzato all’Un1co
di Bologna, uno spazio per eventi
e officina creativa.
Sopra, la socia Fabiana Balboni
e le sue compagne di tavolo si sono
aggiudicate il premio simpatia.
A destra e in basso, due momenti
della cena-spettacolo.
In alto a destra, un gruppo di giovani
soci all’interno del locale.
Dopo il grande successo delle
gite del 2012 a Mirabilandia e in
montagna, quest’anno abbiamo
proposto mete di stampo culturale, sperando di suscitare anche
in questo caso l’interesse dei nostri giovani soci. Eravamo confortati dai risultati del sondaggio di
inizio anno che vedeva le “gite
in città d’arte” preferite dal 24%
degli intervistati come possibili
iniziative per il 2013, d’altra parte avevamo pensato di inserire la
serata all’Opera, spettacolo amato
non da tutti i nostri coetanei. Sia-
mo stati molto contenti delle adesioni: 38 partecipanti. Partenza
sabato 6 luglio ore 14 da Bologna,
arrivo a Verona verso le 16, il tempo di una passeggiata per la romantica città di Giulietta e Romeo
e ci ritroviamo tutti all’ingresso
dell’Arena di Verona alle 20.30.
Una grande emozione, soprattutto
quando all’inizio dello spettacolo,
il Trovatore di Verdi, si accendono le candeline dalle gradinate e
l’Arena si immerge nell’atmosfera
del XIX secolo.
Giulia Fornaciari
A settembre siamo stati due
giorni a Torino con 37 giovani
soci. Sabato 28 abbiamo visitato il museo del cinema ospitato nella Mole Antonelliana,
sulla cui cima c’è una terrazza
panoramica da cui abbiamo
goduto della vista della città.
Domenica 29 invece è stata la
volta del Museo Egizio, davvero suggestivo. Poi tempo
libero per visitare la città.
Un’esperienza da ripetere.
Giorgia Arienti
Conoscere le altre culture attraverso la cucina
A piedi nudi nella tenda Tuareg
Far conoscere attraverso la cucina, il dialogo, le usanze, la ricchezza delle culture delle minoranze
etniche dell’Africa sahariana,
nell’intento di sostenere una cultura del rispetto e dell’accoglienza. Questo l’obiettivo dell’evento
organizzato in luglio dal Comitato
Giovani Soci. La serata si è svolta
sui colli bolognesi dove l’Associazione Tekelt ha allestito una
vera tenda Tuareg. In un’atmosfera inusuale, tra pelli africane e
tappeti a ricoprire il pavimento,
tra grandi cuscini in sostituzione
delle sedie tradizionali e l’obbligo
di togliersi le scarpe all’entrata,
i giovani Soci hanno assaggiato
le specialità della cucina africana
preparate da cuochi del Maghreb:
carne alla griglia, salse di verdure,
cous cous, Mafe vegetariano, the
verde e taguella, tipica pietanza
Tuareg. La musica africana suonata dal vivo nel giardino a pochi
passi dai tavoli ha reso l’incontro
ancor più emozionante.
Alberto Magnani
35
siamo stati a....
Uzbekistan
IN VIAG GIO C ON LA MIA BAN C A
Dal 17 al 30 ottobre 2013
36
dove andremo..
Un viaggio nel tempo
nel pianeta Birmania
Nello sconosciuto
“Dove sei stato!?!” Questa è
la domanda che mi sono sentito fare diverse volte al ritorno.
Confesso che dell’Asia Centrale
non ne sapevo molto: un misto
tra i racconti di Marco Polo, la
canzone di Roberto Vecchioni
ed il re Shahzenan de le Mille
e una Notte.
A questi luoghi, appartiene
un momento importante della
storia delle civiltà: la Via della
Seta. Questa via commerciale
ha generato incontri di culture,
religioni e filosofie trovando un
naturale accoglimento in questi
territori. Ma se il commercio è
una via di incontro e di pace, la
ricchezza prodotta genera sete
di potere. Per questo condottieri
come Alessandro Magno, Gengis Khan e Tamerlano, spinsero
i loro eserciti alla conquista di
queste zone, trasformando le
città in importanti capitali dei
loro domini.
Le città di Khiva, Bukhara e Samarcanda, conservano
quell’aspetto regale proprio delle capitali, le costruzioni arrivate fino a noi, ne sono una testimonianza: mausolei, minareti
e madrasse, imponenti edifici
di pietra ornati da smalti blu,
turchese e verde. L’Uzbekistan,
oggi attraversa un momento di
trasformazione complessa ma
di nuova crescita, anche se le
tracce lasciate dal regime sovietico, sono molto profonde,
non solo nella organizzazione
amministrativa, anche nella
l www.emilbanca.it
Sul sito sono disponibili informazioni dettagliate e sempre aggiornate sui viaggi proposti dalla Banca in collaborazione con
qualificati Tour Operator.
Alla scoperta delle radici dell’Asia tra i templi
e le incredibili pagode del Myanmar
SCATTI di viaggio
Le foto in questa pagina sono
di Costantino Bambini. In alto,
il gruppo di soci che ha passato
due settimane in Uzbekistan.
vita delle persone, condotta con
un certo timore verso il futuro.
Alla domanda “Come stai?”
spesso la risposta è un “Nor(“tutto-va-come-va”)
malna”
di chi, abituato ad aspettare lo
Stato, continua ad attendere ed
a subire gli eventi.
Buona fortuna Uzbekistan!
Costantino Bambini
Per scoprire le vere radici
dell’Asia, c’è un solo posto dove
andare: il Myanmar. L’ex Birmania ha cambiato nome nel 1988
per scrollarsi di dosso gli ultimi
residui del periodo coloniale, ma
è stato l’unico passo in avanti
compiuto.
Sebbene in Birmania esistano
svariate culture indigene, quella
dominante è la Bamar. Così, in
qualsiasi villaggio birmano tradizionale, il monastero è il centro
della vita culturale della comunità e i monaci sono venerati anche
dai laici. Per la “legge del contrappasso”, proprio l’aver mantenuto
il Paese in uno stato arretrato, ha
reso oggi il Myanmar una meta
ambita, tra coloro che vogliono
ritrovare un pezzo d’Asia rimasto
quasi incontaminato, con scenari
rurali di altri tempi e l’ospitalità
pura e disinteressata della gente.
Yangon è la più grande città
dello Stato della Birmania. Si trova alla convergenza dei fiumi Bago
e Yangon. Oggi è la città con il più
grande numero di costruzioni coloniali in Asia Sud-Orientale.
Nel tour in Myanmar visiteremo la capitale Yangon, dove si
possono ammirare le pagode, in
particolare quella di Shwedagon,
alcuni musei e i maggiori mercati
del Paese. Ma è Bagan il sito storico più significativo. È una meraviglia che si compone di oltre 4400
edifici religiosi (templi e pagode),
DAL 11 AL 23 gennaio 2014
Il viaggio sarà di 13 giorni con volo
di linea Thai da Milano a Yangon
via Bangkok. Raggiungeremo
Malpensa con un bus privato.
I soggiorni saranno in Hotel
3-4 stelle. Visite, escursioni e pasti
con bevande inclusi, come da
programma. Quota: 2.680 Euro
escluse tasse aeroportuali.
costruiti su una superficie di oltre
40 chilometri quadrati in un’ansa
del fiume Ayeyarwady.
Viaggiando a nord, verso Mandalay, si incontrano i ricordi della
dinastia Kongbaung, che regnò
tra il XVIII ed il XIX secolo. Straordinaria la Pagoda Kuthadow, le
cui pareti sono interamente ricoperte di scritture buddhiste, tanto
che viene soprannominata “il libro più grande del mondo”. Poco
distanti da Mandalay si trovano il
ponte di legno più lungo del mondo (a U Bein) e la campana più
grande del mondo (a Mingun).
Altra meraviglia birmana è il
il lago Inle. Quasi completamente
circondato da monti che si specchiano sulle acque prive di increspature, il lago è popolato dagli
Intha, che vivono in villaggi com-
pletamente realizzati su palafitte.
La loro principale attività è la pesca, ma coltivano anche una grande quantità di ortaggi che prosperano in orti galleggianti, tra cui si
muovono su piroghe, spinte con
un unico remo con una tecnica
assolutamente originale.
Marika Pappagallo
37
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soci con carta penna e calamaio
Salariate dell’amore
a San Giovanni
Anna Natali e Sara Accorsi partendo dai documenti
dell’Archivio Comunale di Persiceto affrontano, tra romanzo
e approfondimento storico, il delicato tema della prostituzione
attraverso storie e faccende di meretrici dell’Ottecento bolognese
C’è la storia, vera e drammatica, di Anna Borsari, mammana tra poverette, e quella della
”Luzi”, che per evitar controlli
si è maritata con un uomo molto
brontolone ma non troppo severo. Si chiama Salariate dell’amore il libro scritto a quattro mani
da Sara Accorsi e Anna Natali
(socia Emil Banca a San Giovanni in Persiceto) che tratta di un
tema antico, spinoso ma sempre
attuale: la prostituzione, la dignità delle donne e la violenza degli uomini.
Partendo dai documenti dell’archivio storico del
paese della Bassa, Accorsi
(laureata al Dams, autrice di
diverse pubblicazioni a carattere storico e bibliotecaria
alla Ferrini&Muratori della
diocesi di Modena) e Natali
(medico chirurgo esperta sessuologa che in passato ha lavorato come psichiatra anche per
il Consultorio Familiare di San
SALARIATE DELL’AMORE
Storie e faccende di meretrici
nell’Ottocento bolognese
Ottobre 2010 - 190 pagine
Maglio Editore - 14,50 Euro.
38
Giovanni) hanno realizzato un
volume dalla doppia valenza. Ad
una prima parte in cui le vicende di persone realmente esistite,
e censite dai burocrati pubblici,
vengono riproposte in chiave romanzata, fa da contraltare una
conclusione analitica in cui viene
affrontato il tema della prostituzione a Bologna e provincia partendo da leggi, regolamenti e contesto storico-sociale.
Il periodo preso in esame è
ben definito: sono tutte storie
di personaggi vissuti nel comune del bolognese tra il 1859 e il
1893, anno in cui la completa applicazione del regolamento sulla
prostituzione adottato nel 1888
cambiò il metodo di registrazione celando dietro altri capitoli ed
intestazioni le vicende delle prostitute persicetane.
“Patente e libretto: oggi li richiede la Polizia Stradale ma
nell’Italia del 1860 erano documenti ufficiali che identificavano
le pubbliche meretrici”. La ricerca e l’analisi di questi documenti,
citati da Natali nella seconda parte del volume, dà linfa ad un racconto da cui trasuda il cinismo,
solo in parte dettato dalla miseria, di cui era pervasa la società
di oltre un secolo fa. Uomini meschini che dispongono della dignità delle persone, gli scontri e
i contrasti tra poveri e più poveri,
le deportazioni delle malate, le
lotte tra prostitute ufficiali e clandestine, tra le locali e le “straniere”. Salariate dell’amore è un
volume intenso, redatto con rigore storico, tanta umanità e con
quella sana voglia di conoscere a
fondo un fenomeno per riuscire
a capirne tutte le sfaccettature.
Tante storie riportate all’attenzione di tutti – come spiegano
Accorsi e Natali nella breve
conclusione – per ricavarne riflessioni e modelli attorno ad
un argomento che tuttora ci
costringe a confrontarci con
la miseria, lo sfruttamento e
la tratta delle donne, l’ordine pubblico e la delinquenza ed anche l’analfabetismo
e la pochezza sessuale di
troppi uomini.
banca e territorio
Quelle piccole
opere in legno
Le riproduzioni funzionanti del nostro Socio
Elio Pagani tra campanili e contadini
Il campanile di Sasso Marconi e quello di San Lorenzo, una
chiesa vista su un catalogo di
presepi e poi tantissimi attrezzi
della civiltà contadina, riprodotti in legno, in piccola ma rigorosissima scala, tutti assolutamente funzionanti.
C’è il mulino con una piccola pompa che permette il riciclo
dell’acqua, la sedia del dentista
con tanto di lampada e un telaio
dell’Ottocento, lungo poco più di
mezzo metro ma in grado di tessere. Sono le vere e proprie opere
d’arte di Elio Pagani, molte delle
quali sono conservate all’interno della filiale di Sasso Marconi
dove è socio. “Le opere sono di
Emili Banca - dice - è stato il vecchio direttore a convincermi, una
quindicina di anni fa, ad iniziare
a lavorare il legno. Se non ci fosse
stato lui, non lo avrei mai fatto”.
Classe ‘29, un passato nell’azienda
del gas alla guida degli scavatori,
attorno al 2000 Pagani ha scoperto di avere la mano per queste piccole riproduzioni in legno. “Basta
un po’ di pazienza e tanto ingegno
per capire come farle funzionare”,
racconta. E pazienza ce ne vorrà
davvero tanta per intrecciare a
mano la corda per le sedute di sedie alte non più di 15 centimetri.
Ma la fatica è ripagata visto che i
suoi lavori sono molto apprezzati. “Giro spesso per mercatini e
mi capita di allestire mostre durante eventi o feste con le scuole
- aggiunge - ma non lo faccio per
soldi. Spesso le opere le faccio su
ordinazione e se le vendo cerco
di recuperare solo la spesa per il
materiale”. Per un assaggio della
collezione si può passare in filiale
di Largo Cervetta.
f.b.
I suoi lavori filiale
Sopra, Elio Pagani mostra
come funziona
la riproduzione del telaio.
A sinistra, il campanile
di San Lorenzo.
Sotto, Pagani (al centro)
assieme ai colleghi
di Sasso Marconi.
I PRIMI CENTO ANNI DELL’ASILO GRIMALDI
C’era anche Emil Banca lo scorso settembre a Sasso Marconi per
festeggiare il primo secolo di vita
dell’asilo intitolato ad Angela Grimaldi (lafondatrice) che ospita 95
bambini. Oltre alla festa, durante
la quale Emil Banca ha distribuito
gadget per i più piccoli, all’asilo è
stato dedicato il volume “Asilo Grimaldi: cento anni, mille emozioni,
una storia da raccontare”.
39
banca e territorio
La scuola in banca
con il Road Show
Il rugby a Bologna
è targato Emil Banca
Per la manifestazione promossa dall’Abi
50 studenti hanno visitato la filiale di Modena
Erano una cinquantina gli
studenti delle classi quinte della
scuola elementare appartenente
al Circolo 1 di Modena che lo
scorso 18 ottobre hanno visitato
la nostra filiale di Palazzo Europa a Modena all’interno del Road
Show Italia organizzato dall’Abi
per far conoscere ai giovani il
mondo bancario. “Se la Banca
non ci fosse…” è stato il tema
dell’incontro dedicato alle scuole primarie e secondarie di primo grado con l’obiettivo di spiegare ai ragazzi in modo semplice
e divertente come sarebbe la vita
quotidiana della loro famiglia e
della loro città se non ci fosse la
banca. La manifestazione, che si
è svolta in due giornate, è partita
con un appuntamento all’Auditorium della Fondazione Marco
Biagi con una lezione interattiva.
Poi le scolaresche si sono divise
in alcune filiali cittadine che si
sono rese disponibili ad accoglierli. In particolare, nella nostra filiale di via Emilia Ovest,
ben due classi accompagnate
dagli insegnanti hanno fatto la
loro “tappa pratica”. Nel pomeriggio, al Museo Civico d’Arte
durante una conferenza stampa
le banche del territorio hanno
raccontato il proprio impegno
nel campo dell’arte e della cultura. Il Road Show modenese si
è concluso sabato 19 all’Accademia Militare con una doppia sessione di incontri tra istituzioni,
esponenti del mondo bancario e
dell’imprenditoria per fotografare l’attuale congiuntura e ragionare assieme sulle possibilità di
una sempre maggiore sinergia e
vicinanza tra banche e aziende.
Gli 85 anni della più antica squadra d’Italia.
Riconoscimenti per l’attività coi giovani
Emil Banca premia
Storie di Alpaqueros
Oltre 5 mila le presenze alla settima
edizione del Terra di Tutti Film Festival, la rassegna di documentari e
cinema sociale tenutasi al Lumiére
di Bologna. Una menzione speciale è stata assegnata da Emil Banca
alla produzione di Miko Meloni
“Storie di Alpaqueros” in quanto
questo documentario valorizza il
lato narrativo delle cooperative di
produttori di lana di alpaca.
Festa in via San Felice
per il Wi-Fi gratuito
Anche Virginio Merola (nella foto assieme ai
dirigenti di Ascom ed Emil Banca), sindaco di Bologna, non ha voluto mancare alla festa per l’inaugurazione del progetto sul Wi-Fi libero sostenuto
da Ascom, Emil Banca e Resto del Carlino. Da
metà ottobre si può passeggiare lungo via San Felice, nel centro storico, rimanendo sempre connessi,
senza spendere un centesimo. Alla rete si accede
attraverso i propri account Facebook o Twitter.
Un router Wi-Fi è stato allestito anche nella filiale
Emil Banca della vicina via Riva di Reno.
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PALIO QUARTIERI 3vs3
Si è svolta quest’anno la prima edizione “Trofeo Emil Banca” riservato
a squadre under 15 e 13 degli otto
quartieri di Bologna. Il torneo è stato
vinto dal quartiere Porto.
Quest’anno si parte per vincere. A quattro anni dalla rinascita, la più antica squadra di
rugby d’Italia festeggia gli
85 anni di vita e si prepara alla stagione che,
nei piani dei dirigenti,
dovrà
concludersi
con la vittoria del
Campionato di
Serie C regionale. E anche
quest’a n no,
il
Bologna
Rugby 1928
affronterà gli
avversari con
Emil Banca sul
petto.
La risalita del
club più antico d’Italia non passa solo dai risultati della prima
squadra. Un riconoscimento è
arrivato dalla Federazione, che
ha individuato nel Bologna il
riferimento del movimento giovanile del territorio: il campo
Arcoveggio, centro sportivo
rossoblù, sarà la base logistica dell’Accademia Under
16, dove i talenti di città e
provincia verranno radunati agli ordini di
tecnici che monitoreranno per la Federazione la crescita
dei talenti sotto le
Due Torri. Inoltre, il
Bologna 1928 ha ottenuto di poter lavorare nelle scuole medie
Guercino, Zappa e Besta: i tre istituti saranno
chiamati a formare una squadra
ciascuna e saranno seguiti dagli
allenatori rossoblù.
Tutti al mare con Emil Banca
Al mare con Emil Banca. Grazie all’impegno dei Comitato Soci Emil Banca di Monzuno, Rioveggio e Vado, una dozzina di anziani
hanno trascorso due settimane al mare, a prezzi calmierati, con un accompagnatore (Carla
Pedrazzi) a loro completa disposizione 24 ore
al giorno e con la possibilità, tra cene di pesce
e serate danzanti romagnole, di frequentare le
Terme per abbinare divertimento e salute.
appuntamento a...
I prossimi appuntamenti
nell’agenda Emil Banca
4 PRE-FORUM GIOVANI SOCI
L’incontro nella sede Emil Banca
Novembre - Si terrà sabato 9 e domenica 10
novembre nella sede Emil Banca di via Trattati
Comunitari a Bologna, l’incontro di preparazione
al 4° Forum Nazionale dei Giovani Soci.
4 BANDO Progetto Leonardo
I GIOVANI CRESCONO IN EUROPA
NOVEMBRE - Entro il 18 novembre devono
essere presentate le domande per partecipare alle
selezioni per l’assegnazione di borse di studio
per cinque tirocini professionalizzanti di 16
settimane in un’azienda europea nell’ambito del
Progetto Leonardo.
4 microcredito
UN CONVEGNO PER GIOVANI IMPRENDITORI
NOVEMBRE - Il Comitato Giovani Soci per il 25
novembre (ore 19 - sede Emil Banca di via Trattati
Comunitari a Bologna) ha organizzato un convegno
sul tema del Microcredito in cui si parlerà delle
opportunità di finanziamento per le start up di
giovani imprenditori del territorio.
Ivan Bosich è andato in pensione
Dopo ben trentasei anni di lavoro in Emil Banca, la scorsa
estate è andato in pensione il collega Ivan Bosich (nella
foto, al centro, mentre riceve un attestato di fedeltà dal
Presidente Giulio Magagni e dal vice, Graziano Massa).
Entrato nel 1977 come addetto ai fidi, Bosich ha ricoperto
molti ruoli, dall’Ufficio Marketing fino alla Qualità del credito, suo ultimo incarico. Per diverse volte è stato responsabile di filiale (a Funo, Sala Bolognese, San Pietro in Casale, San Giovanni in Persiceto e nella filiale bolognese di via
Zanardi). A lui i saluti e i complimenti di tutti i colleghi.
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IN VIA MAZZINI A BOLOGNA
Novembre con Marco Poli
Ritorna anche quest’autunno
Bologna e le sue storie, il ciclo di
conferenze gratuite organizzato dal
Comitato Bologna Est e tenuto, come
ormai tradizione, dal professor Marco Poli. Quattro gli appuntamenti,
gratuiti e aperti a tutti, che si terranno dal 6 al 27 novembre (ore 17) nella
Sala Colonne della sede Emil Banca
di via Mazzini. Un quinto appuntamento (la visita guidata alle Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio)
è invece riservato ai soci Emil Banca
(prenotazione obbligatoria, le adesioni verranno raccolte durante gli incontri). Ecco il calendario: mercoledì
13 La festa della Porchetta - martedì
19 L’ex ghetto ebraico - mercoledì 27 San Petronio,
la basilica dei bolognesi - giovedì 21 alle 16 è in programma l’appuntamento riservato ai soci.
www.emilbanca.it - Maggiori informazioni su tutte le iniziative organizzate o sostenute da Emil Banca, nonchè le informazioni
sulle gite sociali e su tutti i vantaggi per la compagine sociale sono
disponibili, e sempre aggiornate, sul sito internet della Banca.
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di un futuro sereno
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(3 anni
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Durata fino a
30 anni
per gli under 35
“Meno male
che ci ho
pensato
per tempo!”
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Notizie EmilBanca n. 3/2013