Guida agli impianti ATEX Normative, installazioni e soluzioni 20 13 I edizione Gewiss Group FRANCE Gewiss France - Les Ulis germany Gewiss Deutschland - Merenberg united kingdom Gewiss U.k. - Cambourne Spain Gewiss Ibérica - Madrid portugal Gewiss Portugal - Penafiel CHINA Gewiss Trading (Shanghai) - Shanghai Russia Gewiss Russia - Moscow turkey Gewiss Istanbul - Istanbul ROMANIA Gewiss Romania - Bucarest UAE Gewiss Gulf - Dubai Chile Gewiss Chile - Santiago de Chile SEDE CENTRALE GEWISS - ITALIA GEWISS HEADQUARTERS - ITALY Guida agli impianti Atex Indice SCOPO DELLA GUIDA 6 1 INTRODUZIONE ALLA NORMATIVA 1.1 LA DIRETTIVA 94/9/CE 1.1.1 Le Direttive Europee applicabili 1.1.2 Procedure di certificazione 8 8 8 1.2 PANORAMA NORMATIVO9 1.3 ZONE CON PRESENZA DI GAS 1.3.1 Classificazione 1.3.2 Alcune definizioni utili 1.3.3 Criteri di classificazione 10 10 11 13 1.4 ZONE CON PRESENZA DI POLVERE 1.4.1 Classificazione 1.4.2 Alcune definizioni utili 1.4.3 Criteri di classificazione 14 14 15 15 1.5 CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI 1.5.1 Prodotti di Gruppo I 1.5.2 Prodotti di Gruppo II 1.5.3 Sistema di protezione 1.5.4 Targhetta identificativa 16 16 16 17 18 2 GUIDA APPLICATIVA AGLI IMPIANTI 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 Centrali termiche a gas Grandi cucine a gas Autorimesse sotterranee Autofficine Distributori di benzina Locali adibiti a verniciatura Industrie chimiche Industrie del mobile e falegnamerie Depositi di cereali Fornai, panetterie e pasticcerie 22 26 29 32 34 36 38 40 42 44 3 CRITERI DI SCELTA DELL’APPARECCHIO 3.1 3.2 3.3 3.4 Come scegliere un apparecchio Scelta dell’apparecchio in base al tipo di zona Scelta dell’apparecchio in base alla temperatura ambiente Scelta dell’apparecchio in base alla temperatura superficiale 47 47 48 49 4 SOLUZIONI ATEX GEWISS 4.1 L’offerta ATEX GEWISS 4.2 Sinottico applicazioni GAS 4.3 Sinottico applicazioni POLVERI Guida agli impianti Atex < Indice 51 52 56 3 Guida agli impianti Atex Scopo della guida Scopo della guida La Direttiva 94/9/CE, conosciuta come direttiva ATEX (da ATmosphere EXplosive), si applica ai prodotti destinati ad essere installati in aree dove esiste pericolo di esplosione e si colloca tra le Direttive Europee che consentono la libera circolazione dei beni all’interno del mercato comune europeo e definiscono i requisiti essenziali in materia di sicurezza dei prodotti che vi ricadono. La Direttiva non si applica solo ai prodotti elettrici ma copre qualsiasi tipologia d’impianto che ricade in aree con pericolo di esplosione. Essa descrive inoltre le procedure da seguire per ottenere la certificazione. In Italia il Decreto legge 233/2003 recepisce la Direttiva Europea 1999/92/CE relativa alle “prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. Tale decreto, ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, sulla base della valutazione dei rischi, obbliga il datore di lavoro ad adottare le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell’attività svolta. In particolare, il datore di lavoro deve prevenire la formazione di atmosfere esplosive. Se la natura dell’attività non consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve: a) evitare l’accensione di atmosfere esplosive; b) attenuare gli effetti pregiudizievoli di un’esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. Lo stesso dovrà dunque adottare tutti i provvedimenti del caso per garantire la sicurezza dei lavoratori dotando i luoghi di opportuni controlli mediante l’utilizzo di mezzi tecnici adeguati allo scopo. Nell’individuazione delle attrezzature e dei sistemi di protezione, i criteri di scelta dovranno essere conformi alla “direttiva ATEX”. Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, così come modificato dal D.Lgs n. 106 del 3 agosto 2009, è oggi, la legge fondamentale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il “Testo Unico” in materia d’igiene e sicurezza del lavoro, ha introdotto alcune importanti novità in merito a informazione, formazione e addestramento. Ad esempio, l’obbligo anche per i dirigenti e preposti. In materia di protezione il decreto prevede che “Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dai pericoli determinati dall’innesco elettrico di atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza o sviluppo di gas, vapori, nebbie o polveri infiammabili [...]”. La direttiva 94/9/CE fornisce i requisiti essenziali che i prodotti devono soddisfare per essere installati nei luoghi dove esiste un pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili, o polveri combustibili. All’interno di tale panorama legislativo, Gewiss, grazie alla propria capacità di innovare ed il proprio know-how nell’ambito del materiale elettrico, ha sviluppato e consolidato una specifica 4 Guida agli impianti Atex < Scopo della guida Guida agli impianti Atex Scopo della guida gamma di prodotti e soluzioni per gli operatori elettrici che si trovano a dover realizzare impianti elettrici in ambienti ATEX. Lo scopo della guida ATEX di Gewiss è quello di affiancare, e non sostituire, la Direttiva ATEX cercando di fornire allo specialista un valido supporto di conoscenze normative, tecniche e pratiche che lo possano guidare nella conoscenza delle principali tipologie d’impianto, sui quali va ad impattare la Direttiva ATEX, ed allo stesso tempo fornire all’installatore indicazioni circa i criteri per riconoscere, scegliere ed installare correttamente i prodotti appartenenti alle soluzioni ATEX Gewiss le cui caratteristiche meglio si adeguano all’ambiente oggetto di studio. I criteri espositivi tengono conto della logica adottata nella Direttiva evidenziando in ogni sezione prima le tematiche del GAS e poi nell’ordine quella delle POLVERI. Guida agli impianti Atex < Scopo della guida 5 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.1 La Direttiva 94/9/CE 1.1.1 Le Direttive Europee applicabili La procedura di valutazione della conformità dei prodotti alla direttiva ATEX non è univoca, ma dipende dalla classificazione dei prodotti da certificare. In particolare, la Direttiva 94/9/CE fornisce le caratteristiche che i prodotti devono soddisfare per essere installati nei luoghi ove esista un pericolo d’esplosione. La Direttiva non si applica solo ai prodotti elettrici ma copre qualsiasi tipologia d’impianto destinato ad aree con pericolo d’esplosione. Il campo d’applicazione della Direttiva si estende anche a dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione che sono installati al di fuori dell’aria potenzialmente esplosiva ma dal cui funzionamento regolare dipende la sicurezza dei prodotti installati in aree con possibile rischio. Essa descrive anche le procedure da seguire per ottenere la certificazione. 1.1.2 Procedure di certificazione La direttiva 94/9/CE è entrata in vigore l’1 Luglio 2003. Da quella data è possibile commercializzare solo prodotti conformi a detta direttiva e provvisti di marcatura CE e dichiarazione di conformità CE. La procedura per ottemperare la direttiva non è univoca ma dipende dalla classificazione dei prodotti da certificare. In particolare la certificazione può essere effettuata: • Presso un organismo notificato ovvero, presso un ente al quale l’autorità nazionale ha affidato il compito di effettuare l’analisi della conformità alla direttiva 94/9/CE (in Italia ad esempio IMQ, CESI e ICEPI). Una volta che l’organismo ha fornito il proprio parere positivo in merito alla conformità del prodotto, il costruttore deve redigere la dichiarazione di conformità (che deve seguire il prodotto) ed appone la marcatura CE che dovrà contenere anche il numero d’identificazione fornito dall’autorità. • In regime d’autocertificazione, anche in questo caso il costruttore deve redigere la dichiarazione di conformità (che deve seguire il prodotto) ed appone la marcatura CE. In tabella è indicato il tipo di certificazione ammesso in funzione della categoria dei prodotti. 6 CATEGORIA PRODOTTI CERTIFICAZIONE PRESSO ORGANISMO NOTIFICATO AUTOCERTIFICAZIONE M1 Obbligatorio / M2 Obbligatorio / 1G Obbligatorio / 2G Obbligatorio / 3G Facoltativo Obbligatorio 1D Obbligatorio / 2D Obbligatorio / 3D Facoltativo Obbligatorio Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. La direttiva 94/9/CE Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.2Panorama normativo Il panorama normativo che garantisce la presunzione di conformità di apparecchiature e impianti alla direttiva ATEX è in costante evoluzione. Le modifiche ai contenuti normativi hanno portato oggi ad elaborare e approvare un’unica famiglia di norme, EN 60079, riferite alla costruzione, prova e marcatura degli apparecchi elettrici e componenti destinati ad essere utilizzati in ambienti con atmosfere esplosive, siano queste determinate dalla presenza di gas o polvere. Di seguito viene riportato l’elenco delle principali norme applicabili suddivise tra quelle destinate alla costruzione dei prodotti e quelle relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti. Tutte le norme sono armonizzate e pertanto sono valide in tutti i paesi che fanno parte del CENELEC. CAMPO D’APPLICAZIONE GAS NORME DI PRODOTTO GAS & POLVERE POLVERE GAS NORME IMPIANTI GAS & POLVERE POLVERE NORMA EN DESCRIZIONE 60079-1 Custodie a prova di esplosione “d” 60079-2 Custodie a sovrapressione “p” 60079-5 Custodie a riempimento “q” 60079-6 Costruzioni immerse in olio "o" 60079-7 Modo di protezione a sicurezza aumentata “e” 60079-11 Sicurezza intrinseca “i” 60079-15 Modo di protezione “n” 60079-18 Incapsulamento “m” 60079-0 Metodi di prova e requisiti costruttivi di marcatura 60079-18 Modo di protezione mediante incapsulamento “m” 60079-31 Protezione mediante custodie “t” 61241-4 Tipo di protezione “pD” 61241-11 Protezione a sicurezza intrinseca “iD” 60079-10-1 Classificazione dei luoghi 60079-14 Criteri di realizzazione degli impianti 60079-17 Criteri di manutenzione degli impianti 60079-10-2 61241-14 Classificazione dei luoghi Criteri di realizzazione degli impianti Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.2 Panorama normativo 7 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa Nei luoghi dove possono essere presenti quantità e concentrazioni pericolose di gas o vapori infiammabili, devono essere adottate misure di prevenzione per ridurre il rischio di esplosioni. 1.3 Zone con presenza di gas La classificazione mira a definire e classificare i luoghi ove è possibile il formarsi di atmosfere pericolose in modo da poter correttamente scegliere ed installare i prodotti le cui caratteristiche meglio si adeguano all’ambiente e alla sua pericolosità. L’individuazione delle diverse aree all’interno di un luogo con pericolo d’esplosione rappresenta un problema progettuale di non immediata soluzione stante i complessi meccanismi in gioco. La soluzione di tale problema presuppone pertanto ampie conoscenze che spaziano dal campo elettrico a quello termomeccanico. Il primo importante distinguo è affrontato a livello normativo considerando in separata sede gli impianti ove il pericolo d’esplosione è indotto dalla presenza di gas o dalla presenza di polvere. Questo perché i meccanismi d’innesto sono, per ragioni fisiche, profondamente diversi. 1.3.1 Classificazione La classificazione dei luoghi con pericolo d’esplosione per la presenza di gas è effettuata in funzione della probabilità di formazione di un’atmosfera esplosiva. La norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) individua a tal scopo tre diverse zone: Zona 0: luogo in cui un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas è presente continuamente o per lunghi periodi o frequentemente Zona 1: luogo in cui un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas è probabile sia presente occasionalmente durante il funzionamento normale Zona 2: luogo in cui un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas non è probabile sia presente durante il funzionamento normale ma, se ciò avviene, è possibile persista solo per brevi periodi ZONA GRADO DI EMISSIONE ESEMPIO DI POSSIBILI ZONE 0 CONTINUO a)La superficie di un liquido infiammabile in un serbatoio a tetto fisso con uno sfiato permanente all’atmosfera. b)La superficie di un liquido infiammabile esposta all’atmosfera continuamente o per lunghi periodi. 1 2 8 PRIMO SECONDO a)Le tenute di pompe, di compressori o di valvole, quando si prevede che possano emettere sostanze infiammabili durante il funzionamento normale. b)Le valvole di sicurezza, gli sfiati e le altre aperture quando si prevede che possano emettere sostanze infiammabili nell’atmosfera durante il funzionamento normale. a)Le tenute di pompe, compressori o valvole quando si prevede che non emettano sostanze infiammabili durante il funzionamento normale dell’apparecchiatura. b)Le valvole di sicurezza, gli sfiati e le altre aperture quando si prevede che non emettano sostanze infiammabili nell’atmosfera durante il funzionamento normale. Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. 3 Zone con presenza di gas Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa Nella seguente tabella vengono definite le idoneità dei prodotti in funzione delle categorie e delle zone. GAS ZONA 0 ZONA 1 ZONA 2 Categoria 1G Idonea Idonea Idonea Categoria 2G / Idonea Idonea Categoria 3G / / Idonea 1.3.2 Alcune definizioni utili Limite inferiore di esplodibilità (LEL) Concentrazione in aria di gas, vapore o nebbia infiammabile, al disotto della quale non si formerà un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas. Limite superiore di esplodibilità (UEL) Concentrazione in aria di gas, vapore o nebbia infiammabile, al disopra della quale non si formerà un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas. Sorgente d’emissione Un punto o parte da cui può essere emesso nell’atmosfera un gas, un vapore, una nebbia o un liquido con modalità tale da originare un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas. Gradi di emissione Sono stabiliti tre gradi di emissione, qui di seguito elencati in ordine decrescente di frequenza e di probabilità di presenza di atmosfera esplosiva per la presenza di gas a) grado continuo: emissione continua oppure che può avvenire frequentemente o per lunghi periodi b)grado primo: emissione che può essere prevista avvenire periodicamente oppure occasionalmente durante il funzionamento normale c) grado secondo: emissione che non è prevista avvenire nel funzionamento normale e, se essa avviene, è possibile solo poco frequentemente e per brevi periodi Una sorgente di emissione può dar luogo ad uno di questi tre gradi di emissione o ad una loro combinazione. Ventilazione Movimento dell’aria o un suo ricambio con aria fresca prodotto dal vento, da un gradiente termico o mediante mezzi artificiali (ventilatori o estrattori). I gas o i vapori in grado di generare un’atmosfera esplosiva possono, infatti, essere diluiti nell’aria scendendo sotto i livelli minimi di pericolosità. La presenza di una ventilazione efficace permette pertanto di ottenere una riduzione della zona pericolosa. La classificazione può essere distinta in funzione delle sua efficacia o in funzione della sua disponibilità. Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. 3 Zone con presenza di gas 9 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa Nel primo caso distinguiamo tra: • Grado di ventilazione alto (VH): Quando la ventilazione è in grado di ridurre la concentrazione in prossimità della sorgente di emissione in modo praticamente istantaneo, limitando la concentrazione al di sotto del limite inferiore di esplodibilità (LEL). • Grado di ventilazione medio (VM): Quando la ventilazione è in grado controllare la concentrazione, determinando una zona limitata stabile, sebbene l’emissione sia in corso, e dove l’atmosfera esplosiva per la presenza di gas non persista eccessivamente dopo l’arresto dell’emissione. • Grado di ventilazione basso (VL): Quando la ventilazione non è in grado di controllare la concentrazione mentre avviene l’emissione e/o non può prevenire la persistenza eccessiva di un’atmosfera esplosiva dopo l’arresto dell’emissione. L’efficacia di un sistema di ventilazione dipende oltre che dal grado anche dalla disponibilità. La presenza di una ventilazione VH potrebbe, infatti, essere vanificata dalla su scarsa disponibilità (es. un ventilatore guasto). Anche in questo caso la norma CEI EN 60079-10-1 fornisce alcune definizioni: • Ventilazione buona: quando la ventilazione è presente con continuità. • Ventilazione adeguata: quando la ventilazione è presente durante il normale funzionamento ma dove sono ammesse interruzioni poco frequenti e comunque di breve durata. • Ventilazione scarsa: quando la ventilazione non è in grado di soddisfare i requisiti per essere considerata buona o adeguata ma dove comunque non sono previsti interruzioni di lunga durata. Non è possibile tenere in considerazione il contributo di ventilazione laddove questa non garantisca neanche i criteri minimi necessari a considerarla come scarsa. 10 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. 3 Zone con presenza di gas Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.3.3 Criteri di classificazione La classificazione dei luoghi con pericolo d’esplosione è un procedimento alquanto complesso, ma che si basa essenzialmente sull’individuazione dei seguenti macro parametri: • • • • Numero delle sorgenti d’emissione Tipo delle sorgenti d’emissione (continue, primo grado, secondo grado) Grado della ventilazione (alta (VH), media (VM), bassa (VL)) Disponibilità della ventilazione (buona, adeguata o scarsa) La determinazione di tali parametri è effettuata basandosi su calcoli complessi che, come già detto, necessitano di possedere conoscenze molto ampie. L’effetto della ventilazione sui tipi di zone è sintetizzato nella seguente tabella: GRADO DI EMISSIONE ALTO DISPONIBILITÀ DI VENTILAZIONE GRADO DI VENTILAZIONE MEDIO BASSO CONTINUO PRIMO SECONDO ** BUONA (Zona 0 NE) Zona non pericolosa * (Zona 1 NE) Zona non pericolosa * (Zona 2 NE) Zona non pericolosa * ADEGUATA (Zona 0 NE) Zona 2 * (Zone 1 NE) Zona 2 * (Zona 2 NE) Zona non pericolosa * SCARSA (Zona 0 NE) Zona 1 * (Zone 1 NE) Zona 2 * Zona 2 BUONA Zona 0 Zona 1 Zona 2 ADEGUATA Zona 0 circondata da Zona 2 Zona 1 circondata da Zona 2 Zona 2 SCARSA Zona 0 circondata da Zona 1 Zona 1 circondata da Zona 2 Zona 2 *** BUONA, ADEGUATA O SCARSA Zona 0 Zona 1 o Zona 0 Zona 1 e anche Zona 0 *** * Zona 0 NE, 1 NE o 2 NE indicano una zona teorica dove, in condizioni normali, l’estensione è trascurabile. ** La zona 2 creata da un’emissione di secondo grado può superare quella imputabile ad un’emissione di primo grado o di grado continuo; in tal caso, dovrebbe essere considerata la distanza maggiore. *** È zona 0 se la ventilazione è così debole e l’emissione è tale che un’atmosfera esplosiva per la presenza d gas esiste praticamente con continuità (cioè si è vicini ad una situazione di “assenza di ventilazione”). Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. 3 Zone con presenza di gas 11 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.4 Zone con presenza di polvere Le polveri sono pericolose in quanto possono disperdersi in aria, con qualunque mezzo, formando atmosfere potenzialmente esplosive. Inoltre, strati di polvere possono accendersi e comportarsi come sorgenti di accensione per un’atmosfera esplosiva. Oltre alle miscele di polvere e aria, l’elemento principale che contraddistingue un ambiente pericoloso per la presenza di polveri è la possibilità che queste si depositino in strati. Se gas e vapori tendono naturalmente a diffondersi laddove la ventilazione è adeguata, le polveri si accumulano su tutte le superfici. Tale fenomeno richiede opportune valutazioni e precauzioni specifiche. Quando lo strato di polvere si trova su una superficie soggetta a riscaldamento durante il normale funzionamento delle apparecchiature, ne aumenta la resistenza termica. Questo fenomeno, se non tenuto in considerazione, potrebbe causare l’innalzamento delle temperature raggiunte dalle superfici e dalla polvere stessa che potrebbe quindi iniziare il processo di combustione. Una pulizia periodica degli ambienti soggetti all’accumulo di polveri può limitare lo spessore di polvere massimo. La classificazione dei luoghi con pericolo d’esplosione per la presenza di polvere è effettuata in modo analogo a quanto previsto per il gas in funzione della probabilità di trovarvi un’atmosfera pericolosa. 1.4.1 Classificazione La norma CEI EN 60079-10-2 definisce tre zone: Zona 20: Luogo nel quale un’atmosfera esplosiva da polvere, sotto forma di una nube di polvere in aria, è presente continuamente, o per lunghi periodi o frequentemente. Zona 21: Luogo nel quale un’atmosfera esplosiva di polvere, sotto forma di una nube di polvere in aria, è probabile si presenti occasionalmente nel funzionamento normale. Zona 22: Luogo nel quale un’atmosfera esplosiva da polvere, sotto forma di una nube di polvere in aria, non è probabile si presenti nel funzionamento normale ma, se essa si presenta, persisterà solamente per un breve periodo. ZONA PRESENZA DI POLVERI COMBUSTIBILI Permanente 20 Sistemi di contenimento di polveri (filtri, cicloni) Per lunghi periodi Sistemi di trasporto di polveri Frequentemente Interno di miscelatori, macine, essiccatori, essiccatoi Occasionale 21 ESEMPIO DI POSSIBILI ZONE Aree esterne ai contenimento di polvere Vicinanza dei punti di riempimento e svuotamento Poco probabili 22 Uscite degli sfiati degli involucri dei filtri Per brevi periodi Aree vicine ad apparecchiature che si aprono poco frequentemente Magazzini di scacchi Nella seguente tabella vengono definite le idoneità dei prodotti in funzione delle categorie e delle zone 12 POLVERE ZONA 20 ZONA 21 ZONA 22 Categoria 1D Idonea Idonea Idonea Categoria 2D / Idonea Idonea Categoria 3D / / Idonea Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. 4 Zone con presenza di polvere Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.4.2 Alcune definizioni utili Polvere Termine generico che include sia la polvere combustibile che le particelle solide combustibili. Polvere combustibile Particelle solide finemente suddivise, di dimensioni nominali uguali o inferiori a 500 µm, che possono essere sospese nell’aria, possono depositarsi nell’atmosfera a causa del peso proprio, possono bruciare o divenire incandescenti, e possono formare miscele esplosive con l’aria a pressione atmosferica e temperature normali. Questa definizione può anche includere polvere e graniglia come definite nella ISO 4225. Contenimento della polvere Involucro di un apparecchio di processo previsto per trattare, processare, trasportare o contenere materiali, al suo interno, che impedisce l’emissione di polvere combustibile nell’atmosfera circostante. Sorgente di emissione della polvere Punto o parte dal quale la polvere combustibile può essere rilasciata nell’atmosfera. 1.4.3 Criteri di classificazione Analogamente a quanto previsto per la classificazione dei luoghi pericolosi dovuti alla presenza di gas, anche la classificazione per la polvere è un procedimento complesso che si basa sull’individuazione del tipo e numero delle sorgenti di emissione. Talvolta può accadere che, a seconda delle condizioni dell’impianto, l’introduzione di adeguati apparecchi per la ventilazione permetta di classificare come zona 22 aree che altrimenti sarebbero da considerare come zona 21. Ogni sorgente di emissione deve essere identificata e il suo o i suoi gradi di emissione devono essere determinati. I gradi di emissione sono i seguenti: • grado di emissione continuo: dove una nube di polvere esiste continuamente, o può essere prevista continuare per lunghi periodi, o per periodi brevi che avvengono frequentemente; • grado di emissione primo: emissione che può essere prevista avvenire periodicamente oppure occasionalmente durante il funzionamento normale. Per esempio, immediatamente attorno al punto di riempimento o svuotamento di un sacco aperto; • grado di emissione secondo: emissione che non è prevista avvenire nel funzionamento normale e, se essa avviene, è possibile solo poco frequentemente e per brevi periodi. Per esempio, un impianto dove si manipolano polveri nel quale sono presenti depositi di polvere. Sulla base della probabilità di formazione di atmosfere esplosive da polvere, i luoghi possono essere designati secondo la seguente tabella: PRESENZA DI POLVERE ZONA RISULTANTE DA CLASSIFICAZIONE DEL LUOGO CON NUBI DI POLVERE Grado di emissione continuo 20 Grado di emissione primo 21 Grado di emissione secondo 22 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1. 4 Zone con presenza di polvere 13 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.5 Classificazione dei prodotti La Direttiva 94/9/CE classifica i prodotti in relazione alle zone dove ne è possibile l’installazione e, in ultima analisi, in funzione del grado di pericolosità dell’ambiente dove questi saranno inseriti e dove saranno destinati a funzionare. La prima distinzione è effettuata dividendo i prodotti in due gruppi: Gruppo I: Prodotti destinati ad essere installati in miniere ove è presente o è possibile la presenza di grisou Gruppo II: Prodotti destinati ad essere installati in luoghi diversi dalle miniere ove è presente o è possibile la presenza di grisou 1.5.1 Prodotti di Gruppo I I prodotti di gruppo I si caratterizzano dalla installazione in ambienti ove, data la presenza del grisou, il pericolo d’esplosione è elevato o molto elevato. La Direttiva 94/9/CE distingue tra i prodotti destinati a continuare a funzionare anche in presenza di tensione e quelli invece che, in tali frangenti, devono poter essere messi fuori tensione. In particolare sono definite le categorie: Categoria M1: Prodotti di gruppo I che, per il rischio molto elevato di presenza di grisou, debbono poter continuare a funzionare anche in presenza del gas senza innescare esplosioni anche qualora vi siano due possibili malfunzionamenti contemporanei. Questi prodotti sono caratterizzati inoltre dalla necessità di prevedere un doppio sistema di protezione. Categoria M2: Prodotti di gruppo I che devono poter essere messi fuori tensione in presenza del gas. 1.5.2 Prodotti di Gruppo II I prodotti di gruppo II possono essere installati solo negli ambienti diversi dalle miniere ove è possibile la presenza di grisou. Anche in questo caso la direttiva suddivide i prodotti in diverse categorie in funzione della pericolosità degli ambienti a cui sono destinati. In particolare sono identificati tre diversi livelli equivalenti ad un grado di pericolosità molto elevato, elevato o normale: Categorie 1G (pericolo d’esplosione indotto dalla presenza di gas) o 1D (pericolo d’esplosione indotto dalla presenza di polvere): Prodotti destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è molto elevato. Analogamente a quanto previsto per la categoria M1 questi devono poter continuare a funzionare anche in presenza del gas o delle polveri senza innescare esplosioni anche qualora vi siano due possibili malfunzionamenti contemporanei. Questi prodotti sono caratterizzati inoltre dalla necessità di prevedere un doppio sistema di protezione. Categorie 2G (pericolo d’esplosione indotto dalla presenza di gas) o 2D (pericolo d’esplosione indotto dalla presenza di polvere): Prodotti destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è elevato. Questi devono continuare a funzionare anche in presenza d’anomalie che, per la natura dell’ambiente, sono probabili. Categorie 3G (pericolo d’esplosione indotto dalla presenza di gas) o 3D (pericolo d’esplosione indotto dalla presenza di polvere): Prodotti destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è normale. Questi devono continuare solo in situazioni normali e in assenza di guato. 14 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.5 Classificazione dei prodotti Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.5.3 Sistema di protezione CATEGORIA Gruppo I Gruppo II M1 M2 SISTEMA DI PROTEZIONE LIVELLO DI SICUREZZA Doppia protezione Sicurezza anche per doppia anomalia Condizioni di funzionamento Livello di sicurezza Sì Sì (in alternativa) I prodotti debbono restare in funzionamento anche in presenza di gas Molto alto Alimentazione interrotta in presenza di gas Elevato A seconda della zona d’installazione (0,1,2) Molto alto Protezione garantita in situazioni normali e gravose 1G CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO Sì Sì (in alternativa) 2G Protezione garantita in situazioni normali e nel caso di frequenti disturbi e di possibili guasti A seconda della zona d’installazione (0,1,2) Elevato 3G Protezione adatta al funzionamento normale A seconda della zona d’installazione (0,1,2) Normale A seconda della zona d’installazione (20,21,22) Molto alto 1D Si Sì (in alternativa) 2D Protezione garantita in situazioni normali e nel caso di frequenti disturbi e di possibili guasti A seconda della zona d’installazione (20,21,22) Elevato 3D Protezione adatta al funzionamento normale A seconda della zona d’installazione (20,21,22) Normale Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.5 Classificazione dei prodotti 15 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa 1.5.4 Targhetta identificativa I prodotti dovranno essere dotati di apposita targhetta identificativa che dovrà riportare, oltre ai dati richiesti dalla norma di prodotto applicabile, anche una serie di indicazioni utili ai fini di una corretta identificazione ed utilizzo del prodotto. Tale identificazione si distingue a seconda del tipo di ambiente al quale tale apparecchiatura è destinata: in particolare si distingue il caso in cui essa è disponibile all’uso in ambiente con pericolo derivante dalla presenza di gas oppure di polvere. Di seguito vengono riportate le principali indicazioni presenti sulle targhette identificative dei prodotti con le relative note esplicative del loro significato. N. dettaglio* Esempio di indicazione 1 GEWISS Indica il costruttore del prodotto 3 GW XX XXX Indica la designazione del prodotto 4 04/04/2012 Indica la data di costruzione del prodotto e permette di identificarne il lotto di produzione. 5 Indica il rispetto delle Direttiva Europee applicabili. 6 Indica il rispetto della Direttiva 94/9/CE 7 II Indica il gruppo della costruzione elettrica in accordo a quanto definito dalla Direttiva 94/9/CE. 8 3 9 10 11 Eventuali varianti Via A. Volta, 1 Indica l’indirizzo del fabbricante CENATE SOTTO - ITALY Per i prodotti di categoria 1 e 2 deve essere seguito dal numero di identificazione dell’organismo di certificazione. I: II: costruzione destinata a miniere grisou tose costruzione destinata ad ambienti che potrebbero essere messi in pericolo da atmosfere esplosive diverse da quelle del gruppo I. Indica la categoria di appartenenza 1: 2: 3: categoria 1 categoria 2 categoria 3 GD Indica il tipo di ambiente a cui la costruzione è destinata G: prodotto adatto al solo gas D: prodotto adatto alla sola polvere GD: prodotto adatto al gas e alla polvere. Ex Indica la conformità alle norme europee armonizzate. GAS INFORMAZIONI GENERALI 2 Significato nA Indica il tipo di protezione attuato. La seconda lettera specifica il livello di protezione. “d”: custodie a prova di esplosione “p”: modo di protezione a sovrapressione interna “q”: costruzioni a riempimento polverulento “o”: costruzioni immerse in olio “e”: modo di protezione a sicurezza aumentata “i”: sicurezza intrinseca “n”: modo di protezione n “m”: protezione mediante incapsulamento * Vedere rappresentazione etichetta ATEX a pag. 20 16 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.5 Classificazione dei prodotti Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa N. dettaglio* Significato Eventuali varianti IIC Indica il gruppo della costruzione elettrica adatta all’installazione in ambienti con presenza di gas in accordo a quanto definito dalla norma EN 60079-0. La lettera (A, B o C) indica la tipologia di gas presente nell’ambiente in cui il prodotto può essere installato. IIA: prodotto adatto ad atmosfere con presenza di propano. IIB: prodotto adatto ad atmosfere con presenza di etilene. (IIB è adatto anche per ambienti dove è richiesto IIA) IIC: prodotto adatto ad atmosfere con presenza di idrogeno. (IIC è adatto anche per ambienti dove è richiesto IIA o IIB) GAS 12 Esempio di indicazione 13 Tx Indica la massima temperatura superficiale che può raggiungere la costruzione elettrica attraverso la classe di temperatura. In alternativa viene indicata la temperatura ambiente ove è possibile installare la costruzione direttamente in °C. Ga: livello di protezione molto alto Gb: livello di protezione elevato Gc: livello di protezione normale 14 Gc Indica il livello di protezione del prodotto in presenza di gas. 15 Ex Indica la conformità alle norme europee armonizzate. 16 tc Indica il tipo di protezione attuato. La seconda lettera specifica il livello di protezione. “m”: protezione mediante incapsulamento “t”: protezione mediante custodia “pD”: protezione mediante pressurizzazione IIIC Indica il gruppo della costruzione elettrica adatta all’installazione in ambienti con presenza di polveri in accordo a quanto definito dalla norma EN 60079-0. La lettera (A, B o C) indica la tipologia di polvere presente nell’ambiente in cui il prodotto può essere installato. IIIA: prodotto adatto ad atmosfere con presenza di particelle combustibili. IIIB: prodotto adatto ad atmosfere con presenza di polvere non conduttrice. (IIB è adatto anche per ambienti dove è richiesto IIA) IIIC: prodotto adatto ad atmosfere con presenza di polvere conduttrice. (IIC è adatto anche per ambienti dove è richiesto IIA o IIB) Indica la massima temperatura superficiale che può raggiungere la costruzione elettrica. Txx°C:Massima temperatura delle superfici a contatto della polvere. POLVERI 17 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE Tx: indica la classe di temperatura: T1 =450°C T2 =300°C T3 =200°C T4 =135°C T5 =100°C T6 =85°C Ta: indica il range ammissibile per la temperature ambiente 18 Txx 19 Dc Indica il livello di protezione del prodotto in presenza di polvere 20 U Indica che il prodotto è un componente ATEX 21 X Indica la presenza di indicazioni particolari aggiuntive In alternativa viene indicata la temperatura ambiente ove è possibile installare la costruzione direttamente in °C Ta: indica il range ammissibile per la temperature ambiente Da: Db: Dc: livello di protezione molto alto livello di protezione elevato livello di protezione normale * Vedere rappresentazione etichetta ATEX a pag. 20 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.5 Classificazione dei prodotti 17 Guida agli impianti Atex Introduzione alla normativa Di seguito sono riportati alcuni esempi delle tipologie di prodotto offerte da Gewiss. A fianco di ogni prodotto si trova un ingrandimento delle informazioni stampate sul prodotto stesso. Una marcatura così dettagliata permette di verificare velocemente la corretta installazione di tutti i dispositivi confrontando le caratteristiche tecniche del prodotto e quelle richieste dall’ambiente in cui è posizionato. Cassetta di derivazione 1 3 GW 76 294 2 4 7 6 10 15 Via A. Volta, 1 - 24069 Cenate Sotto (BG) - ITALY 12 /10/12 IP66 II 3GD Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C≤Ta≤85°C U 13 18 8e9 11 e 12 14 16 e 17 19 20 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.5 Classificazione dei prodotti Guida agli impianti Atex Presa fissa verticale interbloccata senza fondo 7 8 9 2 1 3 II 3 D GW 67 809 4 12/10/12 U 15 Ex tc IIIC T85°C Dc 16÷20 Via A. Volta, 1 - 24069 Cenate Sotto (BG) - ITALY 6 Guida agli impianti Atex < Introduzione alla normativa < 1.5 Classificazione dei prodotti 3P+N+ IP66 16-6h 200/346÷240/415~ 19 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.1 Centrali termiche a gas 2.1.1 Tipologia di impianto In questa sezione si focalizza l’attenzione sui locali o insieme di locali (purché direttamente comunicanti tra loro) in cui vi sia installato un impianto termico per la produzione di calore di potenza superiore a 35 kW (30000 kcal/h). Il pericolo di esplosione è legato alla presenza del gas utilizzato per la combustione che potrebbe fuoriuscire dall’impianto. 2.1.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE La principale disposizione legislativa riguardante la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione è il D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 (GU n. 1010 del 30-4-2008 – suppl. Ordinario n. 108) relativo all’attuazione delle direttive europee in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, integrato e corretto dal D.Lgs. n. 106 del 3 agosto 2009. Altri riferimenti legislativi applicabili sono: D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DPR 15 Novembre 1996, n. 661 “Regolamento per l’attuazione della direttiva 90/396/CE, concernente gli apparecchi a gas”. DM 12 Aprile 1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi”. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.1.3 Definizioni Impianto interno: complesso delle condotte compreso tra il punto di consegna del gas e gli apparecchi utilizzatori (questi esclusi); impianto termico: complesso dell’impianto interno, degli apparecchi e degli eventuali accessori, destinato alla produzione di calore; 20 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.1 Centrali termiche a gas Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti centrale termica: uno o più locali comunicanti direttamente tra loro, destinato/i all’installazione di un impianto termico di produzione del calore, la cui portata termica complessiva è superiore a 35 kW; pressione nominale di esercizio: pressione relativa del gas naturale con la quale è normalmente alimentato l’impianto termico; portata termica nominale: quantità di energia termica assorbita nell’unità di tempo dall’apparecchio, dichiarata dal costruttore, espressa in chilowatt (kW); aperture di ventilazione: aperture permanenti di ventilazione (aerazione) realizzate su pareti esterne verticali. 2.1.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose N. SOSTANZA INFIAMMABILE Nome LEL Composizione Temperatura di infiammabilità °C kg/m3 VOLATILITÀ Vol.% CLASSIFICAZIONE Tensione di Temperatura Densità relativa Temperatura Gruppo e vapore 20°C di ebollizione all’aria del gas di accensione classe di kPa °C o vapore °C temperatura 1 Metano CH4 <0 0.719 4.40 - -161.4 0.554 537 IIAT1 2 GPL C xHx <0 507 2.00 800.37 - 42 >1.50 365 (IIB)T2 2.1.5 Principali caratteristiche dell’impianto Per una corretta realizzazione dell’impianto elettrico è necessario considerare due casi distinti: 1) Apparecchi che utilizzano apparecchi conformi al DPR 661/96 2) Apparecchi che utilizzano apparecchi non conformi al DPR 661/96 Nel primo caso, nella centrale vengono utilizzati apparecchi a gas che riportano la marcatura CE ai fini della Direttiva 90/396/CE. L’articolo 1 del DPR 661/96 individua gli apparecchi che rientrano nello scopo di applicazione del Decreto stesso. Questi sono tutti quegli apparecchi utilizzanti combustibile gassoso e, se applicabile, acqua con temperatura normale inferiore a 105 °C utilizzati al seguente scopo: - Cottura - Riscaldamento - Produzione di acqua calda - Raffreddamento - Illuminazione Si ricorda che il DPR considera come combustibile gassoso qualsiasi combustibile che sia allo stato gassoso alla temperatura di 15°C e alla pressione di 1 bar. Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.1 Centrali termiche a gas 21 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti Il DPR e la normativa considera questi apparecchi intrinsecamente sicuri e tali da non comportare alcun pericolo di perdita e, pertanto, di esplosione. Pertanto questi luoghi sono da ritenersi “ordinari”. Nel secondo caso, le centrali non utilizzano apparecchi conformi al DPR 661/96. Rientrano in questa categoria, tutti gli apparecchi che utilizzano acqua calda con temperatura dell’acqua superiore a 105°C o destinati ad essere utilizzati in un processo industriale. Sono esenti dall’applicazione del DPR 661/96 anche gli apparecchi che sono stati immessi sul mercato prima della entrata in vigore dello stresso e non sono pertanto marcati CE. La differenza fondamentale rispetto al precedente è che in questo caso non è possibile escludere a priori il rischio di esplosione indotto dagli apparecchi. La norma EN 60079-10-1 classifica i gas in pesanti e leggeri in funzione della loro densità. I gas pesanti presentano una densità relativa rispetto all’aria pari a 1,2 (gas più pesanti dell’aria) e pertanto in caso di dispersione tendono a rimanere a livello del terreno. I gas leggeri presentano invece una densità relativa rispetto all’aria pari a 0,8 (gas più leggero dell’aria) e pertanto in caso di dispersione tendono a salire verso l’alto. Tra i normali gas utilizzati in ambiente domestico e industriale sono pertanto leggeri il gas naturale (metano) mentre risulta pesante il GPL. Alle centrali termiche a metano si applica la CEI 31-35 purché: - La pressione relativa di esercizio sia non superiore a 4000 Pa - Le sorgenti di emissioni presentino un foro emissione dovuto a guasto non superiore a 0,25 mm2 Tale documento permette di escludere il pericolo di esplosione se le aperture presentano una aria libera (in m2) non inferiore: - Centrali termiche con pressione nominale di esercizio sino a 2000 Pa ≥0,3 m2 - Centrali termiche con pressione nominale di esercizio sino 4000 Pa ≥0,5 m2 Il valore minimo delle aperture di ventilazione per le centrali termiche con pressione nominale di esercizio comprese tra 2000 e 4000 Pa può essere ottenuto per interpolazione lineare tra i due valori di cui sopra. Tali aperture dovranno essere collocate nella parte più alta delle pareti esterne dell’edificio. Tali valori si applicano per centrali ubicate sino a 1500 m e al di sopra di questo valore si dovrà applicare un coefficiente moltiplicativo della superficie minima di apertura. Si ricorda che alle aperture di ventilazione debbono essere applicate anche i requisiti di cui al DM 12/4/96. Agli impianti con potenza superiore a 116 kW si applica il decreto DM 16/2/82 e pertanto questo tali centrali sono soggette al controllo da parte dei Vigili del Fuoco. 22 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.1 Centrali termiche a gas Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti Apparecchio a gas soggetto al DPR 661/96 SI NO NO Centrale a metano SI NO Pressione nominale di esercizi ≤ 4000 Pa SI NO Foro di emissione del guasto ≤ 0,25 mm2 SI Le aperture di ventilazione sono maggiori a quanto previsto dalla guida CEI 31-35 NO SI Impianto ordinario È necessario eseguire la classificazione del locale secondo la norma EN 60079-10-1 Impianto ordinario Prodotti ATEX Gewiss CENTRALI TERMICHE A GAS CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Designazione ATEX Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Norme applicabili EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto su tutti i locali delle centrali termiche per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e per le apparecchiature di illuminazione Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutti i locali della centrale APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.1 Centrali termiche a gas Plafoniere 23 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.2Grandi cucine a gas 2.2.1 Tipologia di impianto In questa sezione si considerano le grandi cucine a gas di potenza superiore a 35 kW (30.000 kcal/h). Il pericolo di esplosione è legato alla presenza del gas utilizzato per la combustione che potrebbe fuoriuscire dall’impianto. Le cucine con potenza inferiore a 35 kW rientrano nel campo di applicazione della norma UNI 7129-1 e sono escluse da questa scheda in quanto non sono considerate essere soggette a pericolo di esplosione. 2.2.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DPR 15 Novembre 1996, n. 661 “Regolamento per l’attuazione della direttiva 90/396/CE, concernente gli apparecchi a gas”. DM 12 Aprile 1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per lo progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi”. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. UNI 7129-1: Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione. Parte 1: Impianto interno. UNI 7129-2: Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione. Parte 2: Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione. UNI 7129-3: Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione. Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. UNI 7129-4: Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione. Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi. 24 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.2 Grandi cucine a gas Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.2.3 Definizioni Impianto interno: complesso delle condotte compreso tra il punto di consegna del gas e gli apparecchi utilizzatori (questi esclusi); impianto termico: complesso dell’impianto interno, degli apparecchi e degli eventuali accessori, destinato alla produzione di calore; centrale termica: uno o più locali comunicanti direttamente tra loro, destinato/i all’installazione di un impianto termico di produzione del calore, la cui portata termica complessiva è superiore a 35 kW; pressione nominale di esercizio: pressione relativa del gas naturale con la quale è normalmente alimentato l’impianto termico; portata termica nominale: quantità di energia termica assorbita nell’unità di tempo dall’apparecchio, dichiarata dal costruttore, espressa in chilowatt (kW); aperture di ventilazione: aperture permanenti di ventilazione (aerazione) realizzate su pareti esterne verticali. 2.2.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose N. SOSTANZA INFIAMMABILE LEL VOLATILITÀ CLASSIFICAZIONE Tensione di Temperatura Densità relativa Temperatura Gruppo e vapore 20°C di ebollizione all’aria del gas di accensione classe di kPa °C o vapore °C temperatura Nome Composizione Temperatura di infiammabilità °C kg/m3 Vol.% 1 Metano CH4 <0 0.719 4.40 - -161.4 0.554 537 IIAT1 2 GPL C xHx <0 507 2.00 800.37 - 42 >1.50 365 (IIB)T2 2.2.5 Principali caratteristiche dell’impianto Il testo legislativo di riferimento per le cucine con una potenza superiore a 35 kW è il DM 12/4/96 mentre le cucine con potenza superiore a 116 kW sono soggette anche al certificato di prevenzione incendi da parte dei vigili del fuoco. Nella fase di classificazione delle aree pericolose è possibile fare riferimento ai requisiti delle centrali termiche in quanto i due tipi di impianto a questi fini possono essere ritenute assimilabili. In questi impianti esiste l’obbligo di progettazione dell’impianto ai sensi della legge 46/90 e del relativo decreto di attuazione 447/91 laddove il volume teorico di atmosfera esplosiva Vz sia superiore a qualche dm3 e pertanto non può essere ritenuto trascurabile. Il DM 12/4/96 prevede l’obbligo di installare un interruttore generale collocato lontano dagli apparecchi a gas della cucina e in posizione facilmente raggiungibile e segnalata (normalmente in vicinanza dell’ingresso). Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.2 Grandi cucine a gas 25 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti Questo interruttore dovrà togliere tensione a tutto l’impianto permettendo ai vigili del fuoco di intervenire con la massima sicurezza e al personale della cucina di avere a disposizione un dispositivo da azionare in caso di emergenza. Prodotti ATEX Gewiss GRANDI CUCINE A GAS CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Designazione ATEX Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Norme applicabili EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È consigliato estendere l’installazione del prodotto in tutti i locali delle cucine per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e apparecchiature illuminanti Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutti i locali della cucina 26 APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.2 Grandi cucine a gas Plafoniere Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.3 Autorimesse sotterranee 2.3.1 Tipologia di impianto In questa sezione si considerano i parcheggi sotterranei destinati ad ospitare più di nove veicoli. Il pericolo di esplosione è legato alla possibile perdita dei carburanti contenuti entro i veicoli. 2.3.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE DM 1 Febbraio 1986 “Norme di sicurezza antincendi per lo costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili”. DM 14 Giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e lo visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.3.3 Definizioni Autoveicolo: veicolo munito di motore a combustione interna di qualunque tipo; autorimessa: area destinata esclusivamente al ricovero, alla sosta e alla manovra degli autoveicoli; box: si intende un volume delimitato da strutture di resistenza al fuoco definita, di superficie non superiore a 40 m2. Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.3 Autorimesse sotterranee 27 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.3.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose N. SOSTANZA INFIAMMABILE LEL VOLATILITÀ CLASSIFICAZIONE Tensione di Temperatura Densità relativa Temperatura Gruppo e vapore 20°C di ebollizione all’aria del gas di accensione classe di kPa °C o vapore °C temperatura Nome Composizione Temperatura di infiammabilità °C kg/m3 Vol.% Benzina C xHx <0 0.022 0.70 50 2 GPL C xHx <0 507 2.00 800.37 3 Metano CH4 <0 0.719 4.40 - 4 Gasolio C xHx 55-65 0.043 1.00 6 200 3.50 330 IIAT2 5 Idrogeno H2 <0 0.0034 4.00 - -252.7 0.07 500 IICT1 1 <210 ≥ 2.50 280 IIAT3 - 42 >1.50 365 (IIB)T2 - 161.4 0.554 537 IIAT1 2.3.5 Principali caratteristiche dell’impianto Alla luce di quanto detto dalla guida CEI 31-35, le autorimesse sotterranee non sono da considerare quali luogo con pericolo di esplosione nel caso in cui vengano soddisfatti i seguenti requisiti: a) Venga utilizzato uno delle seguenti tipologie di carburante: - Benzina; - Gas petrolifero liquefatto (GPL); - Gas naturale compresso (GNC). b)Non vi sia la presenza di altre sostanze infiammabile oltre al carburante contenuto negli autoveicoli. c) I serbatoi non vengano riempiti o svuotati in loco. d)Venga inibito l’accesso agli autoveicoli con evidenti perdite di carburante. e)Siano attuate le prescrizioni riportate nel D.M. 1 febbraio 1986 con particolare riferimento all’efficacia del sistema di ventilazione. f) Gli automezzi siano normalmente parcheggiati in condizione di motore spento e motore di avviamento disinserito. g)Gli autoveicoli siano omologati e mantenuti in efficienza (revisionati). L’analisi e la classificazione delle aree in accordo alla norma CEI EN 60079-10-1 dovrà pertanto essere attuata solo nel caso in cui non vengano rispettati uno o più dei suddetti requisiti. Si ricorda invece che le apparecchiature installate all’interno delle autorimesse per autoveicoli possono invece essere soggette ad urti meccanici causati dal movimento degli autoveicoli stessi. In particolare si ricorda che le prese a spina dovranno essere installate ad un altezza di 1,15 metri dal piano di calpestio. Questo valore nasce dall’esigenza congiunta di proteggere le prese a spina dagli urti e di soddisfare quanto previsto dal DM 14/6/89 in materia di barriere architettoniche. 28 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.3 Autorimesse sotterranee Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti Prodotti ATEX Gewiss AUTORIMESSE SOTTERRANEE CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Designazione ATEX Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Norme applicabili EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto in tutta l’area dell’autorimessa, per derivazione punti prelievo energia e corpi illuminanti Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutta l’area dell’autorimessa APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.3 Autorimesse sotterranee Plafoniere 29 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.4.1 Tipologia di impianto 2.4 Autofficine In questa sezione si considerano le autofficine dove si realizzano operazioni di riparazione e manutenzione di veicoli a motore. 2.4.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE DM 1 Febbraio 1986 “Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili”. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.4.3 Definizioni Autoveicolo: veicolo munito di motore a combustione interna di qualunque tipo; autorimessa: area destinata esclusivamente al ricovero, alla sosta e alla manovra degli autoveicoli; box: si intende un volume delimitato da strutture di resistenza al fuoco definita, di superficie non superiore a 40 m2. 2.4.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose N. SOSTANZA INFIAMMABILE LEL VOLATILITÀ CLASSIFICAZIONE Tensione di Temperatura Densità relativa Temperatura Gruppo e vapore 20°C di ebollizione all’aria del gas di accensione classe di kPa °C o vapore °C temperatura Nome Composizione Temperatura di infiammabilità °C kg/m3 Vol.% Benzina C xHx <0 0.022 0.70 50 2 GPL C xHx <0 507 2.00 800.37 3 Metano CH4 <0 0.719 4.40 - 4 Gasolio C xHx 55-65 0.043 1.00 6 200 3.50 330 IIAT2 5 Idrogeno H2 <0 0.0034 4.00 - -252.7 0.07 500 IICT1 1 30 <210 ≥ 2.50 280 IIAT3 - 42 >1.50 365 (IIB)T2 - 161.4 0.554 537 IIAT1 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.4 Autofficine Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.4.5 Principali caratteristiche dell’impianto Alla luce di quanto detto dalla guida CEI 31-35, le autofficine non sono da considerare quali luogo con pericolo di esplosione nel caso in cui vengano soddisfatti i seguenti requisiti: a) Venga utilizzato uno delle seguenti tipologie di carburante: - Benzina; - Gas petrolifero liquefatto (GPL); - Gas naturale compresso (GNC). b)Vi sia la presenza di altre sostanze infiammabili oltre al carburante contenute negli autoveicoli in una quantità talmente limitata da non costituire nessun rischio di formazione di atmosfera esplosiva. c) I serbatoi non vengano riempiti o svuotati in loco. d Venga inibito l’accesso agli autoveicoli con evidenti perdite di carburante. e)Siano attuate le prescrizioni riportate nel D.M. 1 febbraio 1986 con particolare riferimento all’efficacia del sistema di ventilazione. f) Gli automezzi siano normalmente parcheggiati in condizione di motore spento e motore di avviamento disinserito. g)Gli autoveicoli siano omologati e mantenuti in efficienza (revisionati). h)Non vengano effettuati interventi sui circuiti dei carburatori L’analisi e la classificazione delle aree in accordo alla norma CEI EN 60079-10-1 dovrà pertanto essere attuata solo nel caso in cui non vengano rispettati uno o più dei suddetti requisiti. Si ricorda invece che le apparecchiature installate all’interno delle autorimesse per autoveicoli possono invece essere soggette ad urti meccanici causati dal movimento degli autoveicoli stessi. Prodotti ATEX Gewiss AUTOFFICINE CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Designazione ATEX Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Norme applicabili EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È consigliato estendere l’installazione del prodotto in tutta l’area dell’autorimessa, per derivazione punti prelievo energia e corpi illuminanti Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutta l’area dell’officina APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.4 Autofficine Riflettori Plafoniere 31 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.5.1 Tipologia di impianto 2.5 Distributori di benzina In questa sezione si considerano i luoghi pubblici ove vengono installate stazione atte alla distribuzione e rifornimento di carburante per autoveicoli. 2.5.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE DM 31 Luglio 1934 “Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l’immagazzina mento, l’impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi”. Legge n. 413 del 1997 “Misure urgenti per la prevenzione dell’inquinamento atmosferico da benzene” CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.5.3 Definizioni Colonnina: si intende il blocco di erogazione del carburante; distributore: termine utilizzato come sinonimo di colonnina; erogatore: termine utilizzato come sinonimo di colonnina. 2.5.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose N. SOSTANZA INFIAMMABILE LEL VOLATILITÀ CLASSIFICAZIONE Tensione di Temperatura Densità relativa Temperatura Gruppo e vapore 20°C di ebollizione all’aria del gas di accensione classe di kPa °C o vapore °C temperatura Nome Composizione Temperatura di infiammabilità °C kg/m3 Vol.% Benzina C xHx <0 0.022 0.70 50 2 GPL C xHx <0 507 2.00 800.37 3 Metano CH4 <0 0.719 4.40 - 4 Gasolio C xHx 55-65 0.043 1.00 6 200 3.50 330 IIAT2 5 Idrogeno H2 <0 0.034 4.00 - -252.7 0.07 500 IICT1 1 32 <210 ≥ 2.50 280 IIAT3 - 42 >1.50 365 (IIB)T2 - 161.4 0.554 537 IIAT1 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.5 Distributori di benzina Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.5.5 Principali caratteristiche dell’impianto Per fornire un esempio delle aree che possono essere classificate come zone pericolose, si elencano di seguito i volumi classificabili in zona 1 e zona 2. Tale classificazione è solo un esempio. È pertanto in ogni caso necessario provvedere alla classificazione di questi ambienti in accordo a quanto definito dalla norma CEI EN 60079-10-1. Zona 1:Volumi interni alla colonnina di distribuzione. Zona di posizionamento della pistola di erogazione verso il basso fino al suolo e orizzontalmente per 10 cm. Zona di sfiatamento dell’impianto verso il basso fino al suolo e orizzontalmente per 10 cm Volume interno del pozzetto di carica del serbatoio. Zona 2:Zona di posizionamento della pistola di erogazione all’esterno della zona 1 di cui sopra e per una estensione orizzontale di 20 cm. Zona di sfiatamento dell’impianto all’esterno della zona 1 di cui sopra e per una estensione orizzontale di 20 cm. Zona superiore al coperchio del pozzetto di carica del serbatoio per una estensione orizzontale di 20 cm e verticale di 10 cm oltre il perimetro del pozzetto. Sfiato delle tubature di equilibrio dei serbatoi interrati all’interno di una area di raggio 75 cm. Prodotti ATEX Gewiss DISTRIBUTORI DI BENZINA CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Designazione ATEX Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Norme applicabili EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e punti di illuminazione interni alla zona 2. Consigliato estendere l’installazione in tutta l’area del distributore Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutta l’area del distributore APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.5 Distributori di benzina Plafoniere 33 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.6 Locali adibiti a verniciatura 2.6.1 Tipologia di impianto In questa sezione consideriamo i locali in cui si effettuano operazioni di verniciatura a spruzzo quando le vernici liquide utilizzate sono contraddistinte dall’apposito simbolo sulla confezione. Tale simbolo indica la presenza nella vernice di solventi infiammabili in grado di formare atmosfere esplosive. 2.6.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DM 16 Febbraio 1982 “ Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.6.3 Definizioni Aperture di ventilazione: aperture permanenti di ventilazione (aerazione) realizzate su pareti esterne verticali. 34 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.6 Locali adibiti a verniciatura Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.6.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose N. SOSTANZA INFIAMMABILE LEL VOLATILITÀ CLASSIFICAZIONE Tensione di Temperatura Densità relativa Temperatura Gruppo e vapore 20°C di ebollizione all’aria del gas di accensione classe di kPa °C o vapore °C temperatura Nome Composizione Temperatura di infiammabilità °C kg/m3 Vol.% 1 Alcool isopropilico (CH3)2 CHOH 11 789 2.0 12.298 82.5 2.10 400 IIAT2 2 Eptano C 2H 6 -4 684 1.1 21.497 98.4 3.46 215 IIAT3 3 Alcool isobutilico (CH3)2 CHCH2OH 27 805 1.68 3.883 107 2.55 408 IIAT2 4 Toluolo C6H5CH3 4 866 1.2 25.474 110.8 3.18 535 IIAT1 2.6.5 Principali caratteristiche dell’impianto I reparti di verniciatura e carrozzeria, sono da considerare gravosi per i rischi di penetrazione di corpi solidi e liquidi ed esposizioni ad atmosfere inquinanti e corrosive negli apparecchi elettrici. Zona1: tutto l’interno delle cabine di verniciatura e di essiccazione, tranne quando l’ambiente è particolarmente vasto; in tal caso si considerano le zone circostanti le sorgenti di emissione per una distanza di sicurezza di 2-3m. Zona 2:è parte circostante la zona 1 all’interno dell’ambiente se la ventilazione è almeno di grado medio con disponibilità buona. Prodotti ATEX Gewiss LOCALI ADIBITI A VERNICIATURA Designazione ATEX Norme applicabili Esempi di applicazione CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e punti di illuminazione interni alla zona 2. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali in cui si effettuano lavorazioni PRESSACAVI METALLICI APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Plafoniere Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 2. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali in cui si effettuano lavorazioni Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.6 Locali adibiti a verniciatura 35 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.7 Industrie chimiche 2.7.1 Tipologia di impianto In questa sezione consideriamo i locali ove sono presenti svariati tipi di sostanze chimiche per essere lavorate secondo lo specifico processo produttivo. 2.7.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DM 16 Febbraio 1982 “ Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente lo determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas. CEI 31-35: Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87). REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.7.3 Definizioni Aperture di ventilazione: aperture permanenti di ventilazione (aerazione) realizzate su pareti esterne verticali. 2.7.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose Negli impianti chimici sono presenti svariati tipi di gas, liquidi, solidi, gelatine o polveri potenzialmente in grado di innescare incendi o esplosioni, di conseguenza è d’obbligo valutare dettagliatamente le sostanze effettivamente presenti nell’impianto in ogni caso specifico. 36 Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.7 Industrie chimiche Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.7.5 Principali caratteristiche dell’impianto Le industrie chimiche sono da considerare ambienti molto gravosi per i rischi di esposizioni ad atmosfere inquinanti e corrosive, per questo sono raccomandati componenti con involucri particolarmente resistenti. Nei luoghi circostanti i reattori, le macchine di convogliamento e di processo ed i depositi si classificano sovente zone 2 e zone 22 con estensione di qualche metro attorno alle sorgenti di emissione di secondo grado. Prodotti ATEX Gewiss INDUSTRIE CHIMICHE CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Designazione ATEX Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Norme applicabili EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e punti di illuminazione all’interno della zona 2 e zona 22 Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 2 e zona 22 APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.7 Industrie chimiche Riflettori Plafoniere 37 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.8.1 Tipologia di impianto 2.8 Industrie del mobile e falegnamerie In questa sezione si considerano i luoghi di lavorazione del legno per asportazione di truciolo (taglio, fresatura, piallatura, foratura) con macchine dotate di sistemi di aspirazione delle segature conformi ai vigenti regolamenti di igiene del lavoro. Rientrano nel campo di applicazione della presente anche i piccoli lavori manuali di aggiustaggio che non comportano ingenti formazioni di segatura. 2.8.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DM 16 Febbraio 1982 “ Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-2 (CEI 31-88): Atmosfere esplosive. Parte 10-2: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili. REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.8.3 Definizioni Contenimento della polvere: involucro di un apparecchio di processo previsto per trattare, processare, trasportare o contenere materiali, al suo interno, che impedisce l’emissione di polvere combustibile nell’atmosfera circostante. Sorgente di emissione di polvere: punto o parte dal quale polvere combustibile può essere rilasciata nell’atmosfera. Essa può far parte di un contenimento della polvere oppure di uno strato di polvere. 2.8.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose Sostanza Grandezza media delle Particelle [µm] LEL [g/m3] Temperatura di accensione della nube Tcl [°C] Segatura di legno 63 30 490 38 Temperatura di accensione Conducibilità strato di spessore 5 mm della polvere (Nota 3) T5mm [°C] (C/NC) Non conduttiva Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.8 Industrie del mobile e falegnamerie Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.8.5 Principali caratteristiche dell’impianto Gli impianti presenti nelle industrie del mobile e falegnamerie, producono trucioli, segatura e polveri di legno. Trucioli e segature hanno notevoli dimensioni, di conseguenza rimangono sospesi nell’aria per un breve periodo e non vanno ad interessare zone lontane dalle sorgenti di emissione. Le polveri di legno sottili sono invece più pericolose, ma normalmente vengono asportate dall’aspiratore di macchina quindi una concentrazione di polveri pericolose si ha occasionalmente in coincidenza con l’intasamento dei condotti di aspirazioni. Zona 22: sono comprese le zone estese per qualche metro attorno agli utensili e tutti i luoghi ove si possono depositare le polveri. Prodotti ATEX Gewiss INDUSTRIE DEL MOBILE E FALEGNAMERIE PRESE CASSETTE DI SPINE MOBILI INTERBLOCCATE DERIVAZIONE APPARECCHIATURE STANDARD DIRETTE E CON BASI VERNICIATE DI COMANDO IEC309 PORTAFUSIBILI IN LEGA DI IN CASSETTA 16A-32A-63A ALLUMINIO 16A-32A-63A Designazione ATEX Zone 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X Zone 2 (G) Zone 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Norme applicabili EN 60309-1 EN 60309-2 EN 60079-0 EN 60079-31 EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Esempi di applicazione INTERRUTTORI SEZIONATORI IN CASSETTA 16A-32A 63A-100A Zone 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X EN 60947-5-1 EN 60079-0 EN 60079-31 EN 60947-3 EN 60079-0 EN 60079-31 PRESSACAVI METALLICI APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Plafoniere Zona 1 (G) Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo Prodotto idoneo È obbligatorio Prodotto idoneo È obbligatorio installare il È obbligatorio installare il prodotto per installare il Prodotto idoneo prodotto per Prodotto idoneo prodotto per È obbligatorio installare l’alimentazione l’alimentazione È obbligatorio la derivazione il prodotto generale e di dei macchinari installare il prodotto a bordo macchina emergenza dei di energia per i Prodotto idoneo e degli utensili in tutti i possibili punti come pulsante macchinari e degli possibili punti Utilizzare i prodotti interni alla Zona di prelievo di energia utensili, esempio di prelievo e di emergenza insieme alle cassette 22, esempio per l’alimentazione seghe circolari, apparecchiature e comando di derivazione, seghe circolari, dei macchinari e di illuminazione ai macchinari e agli trapani, motori cassette di comando e aspiratori, degli utensili interni utensili interni alla per aspirazione, interni alla sezionatori in cassetta alla Zona 22. piallatrici, Zona 22. polveri, interni alla Zona 22. per l’inserimento cavi. È consigliato estendere fresatrici. È consigliato estendere Zona 22. È consigliato È consigliato l’installazione in tutti l’installazione in tutti È consigliato estendere estendere i locali di lavorazione l’installazione i locali di lavorazione estendere l’installazione e nei magazzini. in tutti i locali e nei magazzini. l’installazione in tutti o locali di lavorazione in tutti i locali di di lavorazione lavorazione e nei e nei magazzini. e nei magazzini. magazzini. Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.8 Industrie del mobile e falegnamerie Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali e nei magazzini. 39 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.9.1 Tipologia di impianto 2.9 Depositi di cereali In questa sezione consideriamo i luoghi ove sono installati silos per cereali (grano, frumento, riso, ecc.) il cui carico e scarico avviene con mezzi meccanici in grado di generare atmosfere esplosive durante tali operazioni. 2.9.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DM 16 Febbraio 1982 “Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-2 (CEI 31-88): Atmosfere esplosive. Parte 10-2: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili. REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.9.3 Definizioni Contenimento della polvere: involucro di un apparecchio di processo previsto per trattare, processare, trasportare o contenere materiali, al suo interno, che impedisce l’emissione di polvere combustibile nell’atmosfera circostante. Sorgente di emissione di polvere: punto o parte dal quale polvere combustibile può essere rilasciata nell’atmosfera. Essa può far parte di un contenimento della polvere oppure di uno strato di polvere. 2.9.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose Grandezza media delle Particelle [µm] LEL [g/m3] Farina di frumento 57 60 430 Farina di riso - 60 360 - Farina di grano 80 60 370 290 Non conducibile Piselli 29 125 450 - Non conducibile 40 Temperatura di accensione della nube Tcl [°C] Temperatura di accensione Conducibilità strato di spessore 5 mm della polvere (Nota 3) T5mm [°C] (C/NC) 450 Non conducibile Sostanza Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.9 Depositi di cereali Non conducibile Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.9.5 Principali caratteristiche dell’impianto Nota: La classificazione di cui sotto è solo un esempio. È pertanto in ogni caso necessario provvedere alla classificazione di questi ambienti in accordo a quanto definito dalla norma CEI EN 60079-1-2. Gli ambienti adibiti al deposito di cereali sono generalmente luoghi aperti, polverosi e soggetti a escursioni termiche che possono provocare condensazioni. Le polveri di cereali sono particolarmente sottili ed hanno un peso specifico basso, di conseguenza la loro pericolosità è notevole, in quanto possono rimanere in sospensione nell’aria per periodi relativamente lunghi generando grave rischio di esplosione. Zona 20: è costituita dall’intero volume interno al silos Zona 21: è immediatamente adiacente alle zone di carico e scarico (caricatori e tramogge) Zona 22: comprende il volume per estensioni dell’ordine di qualche metro attorno alla zona 21 ed anche i luoghi dove possono depositarsi polveri in strati tali da poter determinare occasionalmente atmosfere esplosive. Fanno parte di questa zona anche i depositi in confezioni soggette a rompersi. Prodotti ATEX Gewiss DEPOSITI E CEREALI CASSETTE DI PRESE SPINE MOBILI INTERBLOCCATE DERIVAZIONE APPARECCHIATURE STANDARD DIRETTE E CON BASI VERNICIATE DI COMANDO IEC309 PORTAFUSIBILI IN LEGA DI IN CASSETTA 16A-32A-63A ALLUMINIO 16A-32A-63A Designazione ATEX Zone 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X Norme applicabili EN 60309-1 EN 60309-2 EN 60079-0 EN 60079-31 Esempi di applicazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il Prodotto idoneo prodotto per l’alimentazione È obbligatorio installare dei macchinari il prodotto in tutti e degli utensili i possibili punti di interni alla Zona prelievo di energia per l’alimentazione 22, esempio dei macchinari e seghe circolari, aspiratori, degli utensili interni piallatrici, alla Zona 22. fresatrici. È consigliato estendere È consigliato l’installazione in tutti i locali di lavorazione estendere e nei magazzini. l’installazione in tutti o locali di lavorazione e nei magazzini. Zone 2 (G) Zone 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 INTERRUTTORI SEZIONATORI IN CASSETTA 16A-32A 63A-100A Zone 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X EN 60947-5-1 EN 60079-0 EN 60079-31 EN 60947-3 EN 60079-0 EN 60079-31 PRESSACAVI METALLICI APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Plafoniere Zona 1 (G) Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo È obbligatorio Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per installare il Prodotto idoneo prodotto per l’alimentazione È obbligatorio generale e di la derivazione installare il prodotto a emergenza dei di energia per i bordo macchina come Prodotto idoneo possibili punti macchinari e degli Utilizzare i prodotti pulsante di emergenza utensili, esempio di prelievo e insieme alle cassette e comando ai apparecchiature seghe circolari, di derivazione, macchinari e agli trapani, motori di illuminazione cassette di comando e utensili interni per aspirazione, interni alla sezionatori in cassetta alla Zona 22. polveri, interni Zona 22. per l’inserimento cavi È consigliato estendere È consigliato alla Zona 22. l’installazione in tutti estendere È consigliato i locali di lavorazione estendere l’installazione e nei magazzini. l’installazione in tutti i locali in tutti i locali di di lavorazione lavorazione e nei e nei magazzini. magazzini. Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.9 Depositi di cereali Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali e nei magazzini 41 Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.10.1 Tipologia di impianto 2.10 Fornai, panetterie e pasticcerie In questa sezione consideriamo i piccoli edifici commerciali e produttivi dove vengono manipolate farine allo scopo di produrne alimenti. Sono escluse dalla trattazione le grosse industrie alimentari. 2.10.2 Riferimenti legislativi e normativi PRINCIPALE LEGISLAZIONE APPLICABILE D.Lgs. 12 Giugno 2003, n. 233 “Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e lo salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive”. DM 16 Febbraio 1982 “Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Le principali norme di riferimento per definire la suddivisione dei locali in base alla presenza di atmosfere esplosive sono: CEI EN 60079-10-2 (CEI 31-88): Atmosfere esplosive. Parte 10-2: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili. REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Le norme di riferimento relative alla realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici sono: CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Atmosfere esplosive. Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Atmosfere esplosive. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici. 2.10.3 Definizioni Contenimento della polvere: involucro di un apparecchio di processo previsto per trattare, processare, trasportare o contenere materiali, al suo interno, che impedisce l’emissione di polvere combustibile nell’atmosfera circostante. Sorgente di emissione di polvere: punto o parte dal quale polvere combustibile può essere rilasciata nell’atmosfera. Essa può far parte di un contenimento della polvere oppure di uno strato di polvere. 2.10.4 Caratteristiche principali delle sostanze pericolose Sostanza Grandezza media delle Particelle [µm] LEL [g/m3] Temperatura di accensione della nube Tcl [°C] Farina di frumento 57 60 430 42 Temperatura di accensione Conducibilità strato di spessore 5 mm della polvere (Nota 3) T5mm [°C] (C/NC) 450 Non conducibile Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.10 Fornai, panetterie e pasticcerie Guida agli impianti Atex Guida applicativa agli impianti 2.10.5 Principali caratteristiche dell’impianto La classificazione di questi ambienti si differenzia a seconda del tipo di laboratorio e delle dimensioni dei locali. Di seguito sono riportati degli esempi di volumi da considerare come zone pericolose: Zona 20: la parte interna delle macchine di lavorazione Zona 21: zona di carico e scarico delle farine Zona 22: possibile anche se rarissima presenza di atmosfere pericolose a causa della rottura di sacchi contenti farina Prodotti ATEX Gewiss FORNAI, PANETTERIE E PASTICCERIE PRESE CASSETTE DI SPINE MOBILI INTERBLOCCATE DERIVAZIONE APPARECCHIATURE STANDARD DIRETTE E CON BASI VERNICIATE DI COMANDO IEC309 PORTAFUSIBILI IN LEGA DI IN CASSETTA 16A-32A-63A ALLUMINIO 16A-32A-63A Designazione ATEX Zone 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X Norme applicabili EN 60309-1 EN 60309-2 EN 60079-0 EN 60079-31 Esempi di applicazione Zone 2 (G) Zone 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 INTERRUTTORI SEZIONATORI IN CASSETTA 16A-32A 63A-100A Zone 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X EN 60947-5-1 EN 60079-0 EN 60079-31 EN 60947-3 EN 60079-0 EN 60079-31 PRESSACAVI METALLICI APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Plafoniere Zona 1 (G) Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo Prodotto idoneo Prodotto idoneo È obbligatorio È obbligatorio installare il installare il È obbligatorio prodotto per installare il prodotto per Prodotto idoneo Prodotto idoneo prodotto per l’alimentazione l’alimentazione È obbligatorio È obbligatorio generale e di dei macchinari la derivazione installare il prodotto installare il prodotto a di energia per i emergenza dei e degli utensili Prodotto idoneo in tutti i possibili punti bordo macchina come macchinari e degli interni possibili punti Utilizzare i prodotti pulsante di emergenza di prelievo di energia utensili, esempio di prelievo e alla Zona 22, e comando insieme alle cassette per l’alimentazione apparecchiature seghe circolari, esempio di derivazione, dei macchinari e ai macchinari e agli trapani, motori di illuminazione seghe circolari, utensili interni alla cassette di comando e degli utensili interni interni alla per aspirazione, aspiratori, sezionatori in cassetta alla Zona 22. Zona 22. polveri, interni piallatrici, Zona 22. per l’inserimento cavi. È consigliato estendere È consigliato estendere alla Zona 22. È consigliato fresatrici. l’installazione in tutti l’installazione in tutti È consigliato È consigliato estendere i locali di lavorazione i locali di lavorazione estendere l’installazione estendere e nei magazzini. e nei magazzini. in tutti i locali l’installazione l’installazione in tutti i locali in tutti o locali di lavorazione e nei magazzini. di lavorazione e di lavorazione e nei magazzini. nei magazzini. Guida agli impianti Atex < Guida applicativa agli impianti < 2.10 Fornai, panetterie e pasticcerie Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali e nei magazzini. 43 Guida agli impianti Atex Criteri di scelta dell’apparecchio 3 Criteri di scelta dell’apparecchio 3.1 Come scegliere un apparecchio Gli apparecchi elettrici dovranno essere scelti tenendo in considerazione una serie di parametri legati al tipo di zona considerata e alle caratteristiche ambientali ivi riscontrate. Il processo di scelta è stato suddiviso in singoli passi in modo da agevolare l’intero processo. Per ogni passo verranno inizialmente individuati: 3.2 Scelta dell’apparecchio in base al tipo di zona La scelta andrà effettuata utilizzando apparecchi elettrici di categoria idonea al tipo di zona considerato secondo i criteri della tabella sottostante relativa a gas e polveri. DATO DELL’APPARECCHIO TIPO DI CATEGORIA Dato ambientale da considerare Tipo di zona Combinazioni ammesse GAS ZONA 0 ZONA 1 ZONA 2 Categoria 1G Idonea Idonea Idonea Categoria 2G / Idonea Idonea Categoria 3G / / Idonea POLVERE ZONA 20 ZONA 21 ZONA 22 Categoria 1D Idonea Idonea Idonea Categoria 2D / Idonea Idonea Categoria 3D / / Idonea 3.3 Scelta dell’apparecchio in base alla temperatura ambiente I prodotti in ambiente ATEX sono adatti ad essere utilizzati entro un range di temperatura compreso tra -20 °C e + 40°C se non diversamente specificato. In questo ultimo caso il costruttore dovrà provvedere all’apposizione del range di temperatura particolare direttamente sull’etichetta del prodotto oppure apponendo il simbolo X sull’etichetta e riportando un rimando sul relativo foglietto di istruzione. 44 DATO DELL’APPARECCHIO RANGE DI TEMPERATURA DI INSTALLAZIONE Dato ambientale da considerare Temperatura ambientale minima e massima Guida agli impiantiGAuida tex agli < Criteri impianti di scelta Atex dell’apparecchio Guida agli impianti Atex Criteri di scelta dell’apparecchio Combinazioni ammesse Tmin Tmax CONDIZIONE DA RISPETTARE -20°C Nessuna indicazione sull’apparecchio / documentazione T ambientale minima ≥ -20°C 40°C Range di temperatura indicato sull’apparecchio / documentazione / foglietto di istruzione T ambientale massima ≤ 40°C Vedere prodotto T ambientale minima ≥ Tamin dichiarata Vedere prodotto T ambientale massima ≤ Tamax dichiarata 3.4 Scelta dell’apparecchio in base alla temperatura superficiale Il corretto coordinamento tra la minima temperatura di accensione della sostanza e la massima temperatura superficiale del prodotto rappresenta uno degli aspetti fondamentali onde garantire l’impianto dai pericoli di esplosione. Tale coordinamento deve essere effettuato considerando una opportuna differenza tra questi valori tale da garantire la massima sicurezza dettata dalle inevitabili tolleranze. GAS Classe di temperatura del prodotto DATO DA VALUTARE SUL PRODOTTO T1 = T2 = T3 = T4 = T5 = T6 = Tmax ≤ 450°C Tmax ≤ 300 °C Tmax ≤ 200°C Tmax ≤ 135 °C Tmax ≤ 100°C Tmax ≤ 85°C Tmax = POLVERE GAS Massima temperatura superficiale dell’involucro Temperatura minima di accessione dei gas o del vapore DATO AMBIENTALE DA CONSIDERARE POLVERE Temperatura minima di accensione della polvere Temperatura massima in assenza di polvere Tmax 12,5 = Temperatura massima in presenza di uno spessore di polvere pari a 12,5 mm Tmaxl = Temperatura massima in presenza di uno spessore di polvere pari a I Tgas T5mm = temperatura minima di accensione in presenza di uno strato di polvere pari a 5 mm T12,5mm = temperatura minima di accensione in presenza di uno strato di polvere pari a 12,5 mm TI = temperatura minima di accensione in presenza di uno strato di polvere pari a I Guida agli impianti Atex < Criteri di scelta dell’apparecchio 45 Guida agli impianti Atex Criteri di scelta dell’apparecchio Combinazioni ammesse TIPO DI SOSTANZA TIPO DI STRATO PRESENTE GAS Non applicabile CONDIZIONE DA RISPETTARE Tmax < Tgas Presenza di polvere in strato sino a 5mm Tmax ≤ T5mm – 75°C Presenza di polvere in strato compreso tra 5mm sino a 50mm POLVERE Tmax ≤ T (vedi grafico sotto) Presenza di polvere in strato superiore a 50 mm Presenza di polvere in nube Tmax ≤ T50mm – 75°C Tmax ≤ 2/3 Tcl Massima temperatura superficiale ammessa per la costruzione °C Correlazione tra la massima temperatura superficiale ammissibile e lo spessore degli strati di polvere 400 300 200 Temperatura di innesco di uno strato di 5mm 400 °C ≤ T5mm 300 °C ≤ T5mm < 400 °C 100 250 °C ≤ T5mm < 320 °C 0 0 10 20 30 40 50 Spessore dello strato mm Nota: Il grafico rappresenta un esempio applicativo. Nel caso di dubbio sulla reale applicabilità dello stesso o nel caso di polveri con temperatura di accensione a 5mm inferiori a 250 °C riferirsi al costruttore dei prodotti. 46 Guida agli impianti Atex < Criteri di scelta dell’apparecchio Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS 4.1 L’offerta ATEX GEWISS Soluzioni ATEX GEWISS S IS ID M E T Serie 67 Prese fisse verticali dirette E Serie 67 Prese fisse verticali con base portafusibili ION E Serie 60 Spine mobili diritte standard IEC309 Serie 84 Urano Proiettori compatti asimmetrici Serie 74 Apparecchi di comando in cassetta Serie 80 ZNT Plafoniere stagne IO NE SI S T E M M Serie 83 Halle Riflettori stagni a sospensione U M IN Serie 70 Interruttori sezionatori in cassetta Serie 84 Titano Proiettori simmetrici/ asimmetrici L Serie 76 Cassette di derivazione verniciate in lega di alluminio D N A S IS T E M I DI I L D IS T RI B U ZI O E N O I C O N N ESS AZ I D I C O 4 COMPLEMENTI TECNICI ED ACCESSORI Serie 67 Basi modulari, cassette da parete e fusibili cilindrici Serie 76 Piastre di fondo in acciaio zincato Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss Serie 52/76 Pressacavi metallici e relativi dadi di fissaggio 47 Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS 4.2 Sinottico applicazioni GAS ESEMPI DI APPLICAZIONE PRODOTTI ATEX Designazione ATEX ZONA DI INSTALLAZIONE Norme applicabili Requisito normativo Centrali termiche a gas (locale o insieme di locali cui ci sia installato un impianto termico per la produzione di potenza > 35kW (30000 kcal/h) Alle centrali termiche a metano si applica la CEI 31-35 se: pressione relativa di esercizio < 4000Pa; le sorgenti di emissione presentino un foro emissione dovuto a guasto non superiore a 0,25mm2; si escludono dal pericolo di esplosioni se le aperture presentano un’aria libera (in m2 non inferiore: pressione nominale di esercizio sino a 2000Pa ≥ 0,3m2; pressione nominale di esercizio sino 4000Pa ≥ 0,5m2 GAS Grandi cucine a gas (locali in cui vi sia installata cucina a gas di potenza > 35kW destinata alla cottura dei cibi in alberghi, ristoranti, mense aziendale e ogni altro impiego similare) Autorimesse sotterranee (Parcheggi sotterranei destinati ad ospitare più di 9 veicoli) 48 Nella fase di classificazione delle aree pericolose e possibile fare riferimento ai requisiti delle centrali termiche Le autorimesse sotterranee non sono da considerare luogo con pericolo di esplosione nel caso in cui, in base alla guida CEI 31-35, vengano soddisfatti i seguenti requisiti; a) vengano utilizzati uno dei seguenti carburanti: benzina, GPL, GNC; b) non vi siano altre sostanze infiammanti oltre al carburante contenuto negli autoveicoli; c) i serbatoi non vengano riempiti o svuotati in loco; d) venga impedito l’accesso agli autoveicoli con evidenti perdite di carburante; e) siano attuate le prescrizioni per il sistema di aspirazione D.M. 1 febbraio 1986; f) gli automezzi siano normalmente parcheggiati in condizione di motore spento e motore di avviamento disinserito; g) gli autoveicoli siano omologati e mantenuti in efficienza (revisionati); Nel caso in cui uno dei requisiti menzionati non venga verificato si deve classificare la zona in base alla norma CEI EN 60079-10-1 Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D) II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 50262 (vers. PM) EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto su tutti i locali delle centrali termiche per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e per le apparecchiature di illuminazione Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutti i locali della centrale Prodotto idoneo È consigliato estendere l’installazione del prodotto in tutti i locali delle cucine per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e apparecchiature illuminanti Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutti i locali della cucina Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto in tutta l’area dell’autorimessa, per derivazione punti prelievo energia e corpi illuminanti Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutta l’area dell’autorimessa APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss Riflettori Plafoniere 49 Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS 4.2 Sinottico applicazioni GAS ESEMPI DI APPLICAZIONE PRODOTTI ATEX Designazione ATEX ZONA DI INSTALLAZIONE Norme applicabili Requisito normativo Autofficine (locali dove si realizzano operazione di riparazione e manutenzione di veicoli a motore) Distributori di benzina Classificata come zona 2 le seguenti aree: zona di posizionamento della pistola di erogazione all’esterno della zona 1 per un’estensione in orizzontale di 20 cm; zona di sfiatamento dell’impianto all’esterno della zona 1 per un’estensione orizzontale di 20 cm; zona superiore al coperchio del pozzetto di carica del serbatoio per una estensione orizzontale di 20 cm e verticale di 10 cm oltre il perimetro del pozzetto; sfiato delle tubature di equilibrio dei serbatoi interrati all’interno di un area di 75 cm GAS (luoghi pubblici dove vengono installate stazioni di distribuzione e rifornimento carburante per autoveicoli) Le autofficine non sono da considerare luogo con pericolo di esplosione, nel caso in cui vengano soddisfatti i seguenti requisiti: vedi i punti a, c, d, e, f, g, delle autorimesse sotterranee, b) vi sia la presenza di altre sostanze infiammabili oltre al carburante contenuto negli autoveicoli in minima quantità talmente limitata da non costruire nessun rischio di formazione di atmosfera esplosiva; h) non vengano effettuati interventi sui circuiti dei carburanti. Nel caso in cui uno dei requisiti menzionati non venga verificato si deve classificare la zona in base alla norma CEI EN 60079-10-1 Locali adibiti a verniciatura (Locali in cui si effettuano operazioni di verniciatura a spruzzo quando le vernici liquide utilizzate sono contraddistinte dall’apposito simbolo sulla confezione tale simbolo indica la presenza nella vernice di solventi infiammabili in grado di formare atmosfere esplosive) Classificata zona 2 la parte circostante zona 1 (zone circostanti le sorgenti di emissione per una distanza di sicurezza di 2-3m) se la ventilazione è almeno di grado medio con disponibilità buona Industrie chimiche e farmaceutiche Classificata zona 2 e zona 22 le zone circostanti i reattori, le macchine di convogliamento e di processo, nei depositi e nelle zone attorno a qualche metro dalle sorgenti di emissione di 2° grado (Locali ove sono presenti svariati tipi di sostanze chimiche per essere lavorate secondo lo specifico processo chimico) 50 Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS CASSETTE DI DERIVAZIONE VERNICIATE IN LEGA DI ALLUMINIO PRESSACAVI METALLICI Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U Zona 1 (G) - Zona 20 (D II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo È consigliato estendere l’installazione del prodotto in tutta l’area dell’autorimessa, per derivazione punti prelievo energia e corpi illuminanti Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutta l’area dell’officina Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e punti di illuminazione interni alla zona 2. È consigliato estendere l’installazione in tutta l’area del distributore Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È consigliato installare il prodotto anche per impieghi di illuminazione ordinaria in tutta l’area del distributore Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e punti di illuminazione interni alla zona 2. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali in cui si effettuano lavorazioni Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 2. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali in cui si effettuano lavorazioni Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e punti di illuminazione all’interno della zona 2 e zona 22 Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 2 e zona 22 APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss Riflettori Plafoniere 51 Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS 4.3 Sinottico applicazioni POLVERI SPINE MOBILI STANDARD IEC309 16A-32A-63A PRESE INTERBLOCCATE CASSETTE DI DERIVAZIONE DIRETTE E CON BASI VERNICIATE PORTAFUSIBILI IN LEGA DI ALLUMINIO 16A-32A-63A ESEMPI DI APPLICAZIONE PRODOTTI ATEX Designazione ATEX Zona 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X Zona 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc U Ex tc IIIC T85°C Dc X ZONA DI INSTALLAZIONE Norme applicabili Requisito normativo Industrie del mobile e falegnamerie (luoghi di lavorazione del legno per asportazione di trucioli) POLVERI Depositi di cereali, strutture zootecniche e agricole (luoghi ove vengono installati silos, si effettuano essicazione, stoccaggi, lavorazioni e movimentazioni (carico e scarico) di cereali, frumento foraggi e ortaggi, possono presentare rischio di esplosione per la presenza di polveri) EN 60309-1 EN 60309-2 EN 60079-0 EN 60079-31 Zona 2 (G) - Zona 22 (D) Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20°C ≤ Ta ≤ +85°C U EN 62208 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Classificata Zona 22 le zone estese per qualche metro attorno agli utensili e tutti i luoghi ove si possono depositare le polveri Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per l’alimentazione dei macchinari ed egli utensili alla Zona 22, esempio seghe circolari, aspiratori, piallatrici, fresatrici. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali di lavorazione e nei magazzini Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto in tutti i possibili punti di prelievo di energia per l’alimentazione dei macchinari ed egli utensili interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali di lavorazione e nei magazzini Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e apparecchiature di illuminazione interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali di lavorazione e nei magazzini Classificata Zona 22 l’area attorno all’ordine di qualche metro della Zona 21 (zona immediatamente adiacente alle zone di carico e scarico, macchina per la movimentazione e sollevamento dei prodotti) ed anche nei luoghi dove possono depositarsi polveri in strati tali da poter determinare occasionalmente atmosfere esplosive. Fanno parte di questa zona i depositi in confezioni soggette a rompersi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per l’alimentazione dei macchinari, mezzi meccanici alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto in tutti i possibili punti di prelievo di energia per l’alimentazione dei macchinari, utensili e mezzi meccanici interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutta l’area di sbloccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e apparecchiature di illuminazione interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione su tutta l’area di sbloccaggio e di lavorazione Classificata Zona 22 i volumi attorno alle macchine di lavorazione e i luoghi di stoccaggio dove è possibile la rottura delle confezioni Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per l’alimentazione degli utensili e dei macchinari alla zona 22, esempio forni, impastatrici, frullatori. È consigliato estendere l’installazione del prodotto su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto in tutti i possibili punti di prelievo di energia per macchinari ed utensili, all’interno della zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per la derivazione di energia per i possibili punti di prelievo e apparecchiature di illuminazione interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione su tutta l’area di sbloccaggio e di lavorazione Fornai, panetterie, pasticcerie ed industrie agroalimentari (Edifici commerciale produttivi dove vengono manipolate farine, cereali, legumi, zucchero, caffè, arachidi allo scopo di produrne alimenti) 52 Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss Guida agli impianti Atex Soluzioni ATEX GEWISS APPARECCHIATURE DI COMANDO IN CASSETTA INTERRUTTORI SEZIONATORI IN CASSETTA 16A-32A-63A-100A PRESSACAVI METALLICI Zona 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X Zona 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X Zona 1 (G) - Zona 20 (D II 2G Ex e IIC Gb / II 1D Ex ta IIIC Da IP68 -60°C ≤ Ta ≤ +95°C Zona 2 (G) - Zona 22 (D) EN 60947-5-1 EN 60079-0 EN 60079-31 EN 60947-3 EN 60079-0 EN 60079-31 EN 60079-0 EN 60079-7 EN 60079-31 EN 60598 EN 60079-0 EN 60079-15 EN 60079-31 Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto a bordo macchina come pulsante di emergenza e comando ai macchinari e agli utensili alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali di lavorazione e nei magazzini Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per l’alimentazione generale e di emergenza dei macchinari e degli utensili, esempio seghe circolari, trapani, motori per aspirazione polveri, interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali di lavorazione e nei magazzini Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, cassette di comando e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione in tutti i locali e nei magazzini Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto a bordo dei macchinari per l’arresto in caso di emergenza e di comando dei macchinari siti all’interno della zona 22, esempio paranchi, bracci meccanici. È consigliato estendere l’installazione a tutti i macchinari collocati su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per l’installazione di emergenza di macchine, motori e quadri di comando nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione a tutti i macchinari collocati su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, cassette di comando e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto a bordo dei macchinari per l’arresto in caso di emergenza e di comando dei macchinari siti all’interno della zona 22, esempio nastri trasportatori, macchinari di confezionamento. È consigliato estendere l’installazione a tutti i macchinari collocati su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto per l’alimentazione generale e di emergenza di macchinari, motori e quadri di comando interni alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Prodotto idoneo Utilizzare i prodotti insieme alle cassette di derivazione, cassette di comando e sezionatori in cassetta per l’inserimento cavi Prodotto idoneo È obbligatorio installare il prodotto come illuminazione ordinaria nelle aree interne alla zona 22. È consigliato estendere l’installazione su tutta l’area di stoccaggio e di lavorazione Guida agli impianti Atex < Soluzioni Atex Gewiss APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE Proiettori Riflettori Plafoniere 53 Certificazioni e contatti Certificazioni Gewiss mette a disposizione della propria clientela tutta la documentazione necessaria relativa alla certificazione dei propri prodotti ATEX. Tale documentazione è disponibile in formato PDF direttamente sul portale GEWISS: www.gewiss.com Servizio Assistenza Tecnica > Supporto alla stesura capitolati > Supporto alla preventivazione > Supporto alla progettazione > Consulenza software applicativi > Applicazioni prodotti Gewiss > Certificazione prodotti Gewiss > Supporto alla documentazione d’impianto > Informazione su marchi e omologazioni Come contattarci 54 +39 035 946 111 +39 035 946 260 8.30 -12.30/14.00 -18.00 da lunedì a venerdì 24 ore al giorno Guida agli impianti Atex < Certificazioni e contatti @ [email protected] www.gewiss.com gewiss SpA Via A. Volta, 1 24069 Cenate Sotto - BG - Italia Organizzazione di vendita REGIONI @ AGENZIE E UFFICI COMMERCIALI Piemonte, Liguria, Gewiss S.p.A. - Filiale Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta Valle d’Aosta Uffici e Show Room - Via Ala di Stura, 67 10148 TORINO Lombardia Gewiss S.p.A. - Filiale Lombardia (inclusa Piacenza) Uffici e Show Room - Via A. Volta, 1 035 946 111 24069 cenate sotto (bg) 035 946 111 035 946 920 [email protected] 035 946 215 [email protected] 035 946 930 [email protected] Veneto, Trentino Alto Adige e Gewiss S.p.A. - Filiale Triveneto Friuli Venezia Giulia Uffici e Show Room - Via dei Ronchi, 21 Località Camin 35127 PADOVA Emilia Romagna Gewiss S.p.A. - Filiale Emilia Romagna (esclusa Piacenza) Uffici e Show Room - Via Cicogna, 85 - 40068 S. LAZZARO DI SAVENA (BO) Toscana REL 2 di Renato Vannini e C. s.a.s. Sede Uffici e Show Room - Viale Europa, 66/A - 50018 SCANDICCI – FI Umbria e Marche (e Rieti) REL s.r.l. 035 946111 035 946111 035 946 970 [email protected] 055 7224314 055 7224314 [email protected] Sede Uffici e Show Room - Via Orazio Tramontani, 52 - 06135 PONTE SAN GIOVANNI (PG) 075 599 0070 075 599 0073 Uffici e Show Room - Via N. Abbagnano, 10 - 60019 SENIGALLIA (AN) 075 599 0070 075 599 0073 Abruzzo e Molise MASTROMAURO RAPPRESENTANZE SAS DI FRANCESCA MASTROMAURO & C. Uffici e Show Room - Via Raiale, 159 - 65128 PESCARA 085 431 0996 085 430 9458 Lazio (esclusa Rieti) Gewiss S.p.A. - Filiale Lazio Uffici e Show Room - Via Portuense, 1555 - Blocco R Modulo 24-25-26- 00050 ROMA 06 400 40511 06 657 47782 Campania (inclusa Potenza) Gewiss S.p.A. - Filiale Campania Centro Direzionale “Servillo 2” - Variante Nazionale delle Puglie, 3 - 80013 CASALNUOVO di NAPOLI (NA) 081 317 6122 081 842 6830 Puglia e Basilicata TRAVERSA RAPPRESENTANZE SRL (esclusa Potenza) Uffici e Show Room - Via Michele Mitolo, 23 - 70124 BARI Calabria FGR di Ferro Gioacchino & C s.n.c. Uffici e Show Room - Via Giovanni XXIII, 44 - 88021 BORGIA (CZ) Sicilia A.SI.EL di Polizzotto Nicola & C s.n.c Uffici e Show Room - Via A. De Gasperi, 189 - 90146 PALERMO Sardegna [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 080 501 9144 080 501 9326 [email protected] 0961 951 065 0961 951 771 [email protected] 091 515 365 091 515 393 [email protected] 178 224 2123 [email protected] MAELETTRIC s.n.c. Uffici e Show Room - Via Cagliari, 172 - 09045 quartu S. elena (ca) 070 884 222 Guida agli impianti Atex < Organizzazione di vendita 55 GEWISS S.p.A. Registered Office: Via A. Volta, 1 - 24069 CENATE SOTTO (Bergamo) - Italy Tel. +39 035 946 111 - Fax +39 035 945 222 - [email protected] - www.gewiss.com Società con unico Socio - R.I. Bergamo / P.IVA / C.F. (IT) 00385040167 - REA 107496 - Cap. soc. 60.000.000,00 EUR i.v.