ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “San Giovanni Bosco – F. De Carolis” Via Dante Alighieri, 20 71014 San Marco in Lamis (FG) Tel. 0882-831114 – Fax 0882-817022 - C.F. 84002010712 – C.M. FGIC848005 email: [email protected] - pec [email protected] sito web: www.icsangiovanniboscodecarolis.it ________________________________ REGOLAMENTO D’ISTITUTO A.S. 2013/2014 La scuola è una piccola comunità e come tale deve essere regolata da principi, rispettati e condivisi da tutti. Pertanto l’Istituto Scolastico Comprensivo “San Giovanni Bosco – F. De Carolis” adotta il presente regolamento per: • realizzare pienamente gli obiettivi propri della scuola; • ottimizzare l’impianto organizzativo; • utilizzare in modo adeguato e funzionale risorse umane e spazi; • tutelare la sicurezza personale, altrui e propria; • stabilire i comportamenti richiesti ad operatori ed utenti; • salvaguardare il patrimonio. Il presente regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l’utenza in genere dell’Istituto. Ha validità per tutti i plessi dell’Istituto, fatte salve le esplicitate differenze locali. Il Dirigente Scolastico Prof. Antonio TOSCO 1 REGOLE GENERALI DI DISCIPLINA E SICUREZZA Art. 1 La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. Art. 2 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza e la realizzazione del diritto allo studio (Costituzione, Convenzione Internazionale di New York). Art. 3 La comunità scolastica contribuisce allo sviluppo della personalità degli alunni, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale. Art. 4 La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 5 La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dell’alunno alla riservatezza. Art. 6 L’alunno ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 2 Art. 7 Gli alunni hanno diritto alla formazione culturale, alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta rispetto al tempo scuola e al curricolo facoltativo opzionale e alle opportunità di ampliamento dell’offerta formativa. Art. 8 Gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. Art. 9 Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. Art. 10 Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del D.S., dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Art. 11 Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui agli art. 1-4. Art. 12 Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dalle Norme Regolamentari dell’ Istituto. 3 Art. 13 Gli alunni sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Art. 14 Gli alunni condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 15 Gli alunni devono venire a scuola forniti di tutto l’occorrente per le lezioni del giorno. Art. 16 Per la scuola primaria gli alunni sono tenuti all’uso della divisa concordata a livello di Istituto . Art. 17 Uso del telefono cellulare L’uso diffuso del telefono cellulare nelle scuole è regolamentato ai sensi della C.M. direttiva 15 marzo 2007. Esso è consentito solo nei tempi non coincidenti con l’attività didattica, intendendosi per attività didattica anche la sorveglianza 4 degli alunni durante la ricreazione e il pranzo. E’ chiaro che l’inosservanza di tale disposizione, oltre a favorire atteggiamenti sbagliati da parte degli stessi alunni, reca disturbo al corretto svolgimento delle ore di lezione che, per legge, devono essere dedicate interamente all’attività di insegnamento e non possono essere utilizzate, sia pure parzialmente, per attività personali. È fatto divieto per gli alunni di tenere cellulari accesi in classe; nel caso in cui ciò accadesse il cellulare verrà consegnato al Dirigente Scolastico e/o al coordinatore di plesso, previa consegna all’alunno della scheda SIM; il cellulare sarà restituito al genitore dell’alunno opportunamente avvisato dell’accaduto. In caso di necessità gli alunni possono usufruire dell’apparecchio telefonico della scuola. Art. 18 Il personale scolastico che rilevi da parte degli allievi un comportamento scorretto, in violazione degli artt. 10, 11, 12, 13 e 17, o si appropri indebitamente di oggetti altrui, è a riferirlo al capo d’istituto. Se viene arrecato danno al patrimonio della scuola: a) L’alunno responsabile o i suoi genitori dovranno provvedere al risarcimento; b) Nel caso non ci sia un responsabile dichiarato o il colpevole non venga colto in flagrante tutti gli allievi potenzialmente in grado di compiere il danno dovranno fornire in parti uguali il risarcimento. Art. 19 Norme di comportamento di primo soccorso Infortunio e malessere alunni In caso di infortunio degli alunni durante l’orario scolastico, il docente presente in aula interviene e fa una prima valutazione. Se 5 valuta che è necessario attivare la procedura di emergenza chiama/fa chiamare un addetto al Primo Soccorso che porta con sé la cassetta di pronto soccorso e, sulla base delle proprie conoscenze e della propria formazione, valuta cosa si deve fare. I genitori o chi ne fa le veci verranno prontamente avvertiti, e, se il caso lo richiede, si provvederà ad inviare l’alunno presso il più vicino pronto soccorso. Se l’alunno infortunato non avesse la presenza del genitore, sarà accompagnato, in ambulanza, da un collaboratore o da un docente di classe, dopo che questi ha affidato i propri alunni agli insegnanti disponibili. Subito dopo l’incidente il docente, ai fini della denuncia all’assicurazione, cui tutti gli alunni sono automaticamente iscritti, stenderà una relazione da consegnare in segreteria, nella quale dovrà indicare: cognome e nome dell’alunno, plesso, classe; meccanica dell’incidente, luogo, ora ed esito; nomi di eventuali testimoni o presenza del docente; soccorsi prestati e conseguenze riportate, (in caso di intervento medico ed ospedaliero sarà allegato il certificato medico). In caso di malessere degli alunni le famiglie saranno informate telefonicamente e al momento del ritiro dell’alunno si seguirà la procedura delle uscite anticipate. Qualora la famiglia non sia rintracciabile e i sintomi evidenziati dall’alunno siano di una certa rilevanza, si provvederà a chiamare il più vicino posto di pronto soccorso. Gli alunni, in presenza di una prognosi del pronto soccorso, non potranno essere ammessi a scuola salvo dichiarazione del medico pediatra che attesti la possibilità che l’alunno frequenti le lezioni nonostante il verbale del pronto soccorso. Gli insegnanti non possono somministrare medicinali agli alunni, salvo casi accompagnati da certificazione medica con indicazioni della posologia, timbro della ASL di appartenenza e delega del genitore: in questo caso I medicinali saranno somministrati in via prioritaria dagli addetti al primo soccorso e subordinatamente dai docenti (ciò non vincola in nessun caso l’insegnante). In tal senso si fa riferimento alle “Raccomandazioni contenute nelle Linee Guida 6 emanate dal MIUR e dal Ministero della Salute in data 25 novembre 2005. Il genitore è tenuto ad informare gli insegnanti qualora il bambino assumesse medicinali in classe e gli orari di somministrazione. Art. 20 Misure di prevenzione e sicurezza In tutti i plessi dell’Istituto, tutti gli operatori, ai sensi dell’art. 20 del D.L.vo 81/08, devono essere informati sulle vigenti norme di sicurezza e di prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro, al fine di essere posti nelle condizioni di adottare i comportamenti e le misure più idonee ad assicurare la protezione propria e dell’altrui salute ed incolumità. Sono tenuti a vigilare ed a comunicare le eventuali difformità e/o i mancati adempimenti al datore di lavoro e responsabile della sicurezza, che è il Dirigente Scolastico: Osservando le disposizioni e le istruzioni impartite nel Piano rischi e Piano evacuazione in visione all’albo di ogni singolo Plesso; Utilizzando correttamente i sussidi, le apparecchiature, gli utensili, i dispositivi di sicurezza e prevenzione incendi; Segnalando deficienze di mezzi e dispositivi, condizioni di pericolo e di urgenza; Prestando gli interventi di primo soccorso in caso di evento infortunistico; Non rimuovendo o modificando, (ed avendo cura che gli alunni non rimuovano o modifichino) dispositivi di sicurezza o di controllo; Non compiendo operazioni di non competenza; Vietando agli alunni l’uso del materiale e/o sussidi di abbia certezza di rispondenza alle norme di sicurezza 7 cui non si ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E NORME DI FUNZIONAMENTO Art. 21 Plessi, sezioni, classi I plessi scolastici sono le unità operative dell’Istituto Comprensivo. All’interno di ciascun plesso scolastico il personale contribuisce, secondo le specifiche competenze, alla determinazione di un clima aperto e collaborativi. Ciò significa semplicemente rispettare se stessi e gli altri seguendo le regole di buona educazione. Ciascuna sezione o classe è una unità di lavoro e di ricerca individuale e collettiva guidata dagli insegnanti; essa interagisce con le altre classi/sezioni del plesso anche mediante la partecipazione a gruppi di interclasse o di intersezione. Art. 22 Collaboratori del Dirigente Scolastico I Collaboratori hanno il compito di: • semplificare i rapporti con l’Ufficio di Segreteria dell’I. C. • svolgere azione di coordinamento tra colleghi; • impartire, se necessario, disposizioni al personale ausiliario; • presiedere, se necessario, i Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione; • segnalare tempestivamente alla Segreteria dell’I.C. eventuali problemi del plesso (tra i quali tutti i problemi concernenti la sicurezza degli edifici). Docenti e personale ausiliario sono tenuti a fornire la massima collaborazione all’insegnante Collaboratore. 8 Art. 23 Ingresso alunni La responsabilità della Scuola coincide con gli orari di ingresso e di uscita dei plessi. I Docenti devono essere presenti a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni (suono prima campana) per l’accoglienza degli alunni, alla luce dell’art. 29 comma 5 del CCNL 27 novembre 2007. All’ingresso, dopo il suono della prima campana, gli alunni accederanno all’atrio poi alle aule, accolti dai propri docenti. Nei plessi di scuola dell’infanzia, i genitori accompagnano all’interno i bambini e li affidano al personale, senza trattenersi oltre il necessario, per consentire a tutti le medesime condizioni di serenità; nei plessi di scuola primaria e secondaria i collaboratori prelevano allo scuolabus gli alunni che si avvalgono del servizio, mentre gli altri alunni entrano da soli nella scuola, i genitori si fermano al cancello. Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto degli orari stabiliti. Il Collaboratore Scolastico incaricato permette l’accesso agli alunni 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni al mattino e sorveglia l’ingresso degli alunni in posizione visibile. Gli ingressi sono chiusi 5 minuti dopo l’ora di inizio delle lezioni (suono seconda campana). All’ingresso degli alunni nessun genitore può entrare nelle classi e recare disturbo al regolare svolgimento delle attività didattiche; pertanto, il genitore che avesse bisogno urgente di comunicare con l’insegnante richiede formale appuntamento con il docente. Art.24 Uscita alunni L’uscita degli alunni deve avvenire ordinatamente per classi, partendo dalle classi prime sotto la sorveglianza degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. Nei plessi di scuola dell’infanzia gli alunni vengono prelevati direttamente a scuola dai genitori. Nei plessi di scuola primaria e secondaria gli alunni che usufruiscono dello scuolabus sono accompagnati al cancello dai collaboratori; le singole 9 classi vengono accompagnate al cancello dai docenti: i genitori aspettano fuori dai cancelli. Nelle scuole dell’infanzia e primarie gli alunni possono essere consegnati solo ai genitori o a chi esercita la patria potestà o a persone maggiorenni provviste di delega, che producano documento di identità, la cui fotocopia sarà trattenuta agli atti. Qualora un alunno non sia ritirato dal genitore o suo delegato resterà affidato al personale ATA che provvederà ad avvisare la famiglia ed eventualmente la Polizia Municipale. La sorveglianza dell’alunno sarà garantita fino all’arrivo delle persone rintracciate. Dopo l’uscita degli alunni l’accesso all'edificio scolastico è consentito, salvo diversa autorizzazione, ai soli operatori scolastici. Art.25 Assenze alunni La frequenza scolastica della scuola primaria è obbligatoria e, pertanto, al fine di poter compiere un percorso formativo regolare e proficuo, ogni alunno è tenuto ad evitare assenze, ritardi e uscite anticipate che non siano strettamente necessarie. Ai fini della validità dell’anno scolastico, la valutazione degli allievi è vincolata alla frequenza di ¾ dell’anno scolastico (considerato il monte ore complessivo). Gli alunni della Scuola dell’ Infanzia che non frequentino la stessa senza alcun preavviso, né giustificazione per un periodo continuativo superiore ad un mese, saranno riammessi a scuola con disposizione del Dirigente Scolastico, su proposta motivata degli insegnanti e previo accertamento. Ogni assenza, ritardo o uscita anticipata deve essere giustificata in modo specifico dai genitori per iscritto. Le richieste di uscita anticipata o di entrata in ritardo devono essere registrate su apposito modulo e sul registro e vistate dall’insegnante presente in classe. L’alunno che si sia assentato dalla scuola per ragioni famigliari (da comunicare in anticipo), può riprendere la frequenza esibendo la giustificazione dei genitori che ne motivano l’assenza; lo stesso nei casi in cui gli alunni siano stati assenti per malattia per un periodo non superiore a 5 giorni. Per assenze per malattia superiori ai 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata dal certificato di riammissione del medico curante. 10 In caso in cui l’assenza includa giorni festivi, questi devono essere conteggiati nella determinazione del periodo di assenza. In caso di assenze frequenti, la scuola ne verificherà le cause direttamente con la famiglia. Qualora un alunno rientri dopo un’assenza senza opportuna giustificazione, la famiglia verrà invitata telefonicamente a produrre tempestivamente la documentazione necessaria. Art.26 Cambio ora Il cambio dell’insegnante, al termine dell’ora di lezione, deve essere sollecito, per evitare che i ragazzi restino soli anche per pochi minuti. Gli alunni devono attendere in classe il cambio dell’insegnante. In caso di ritardo dell’insegnante subentrante, la classe sarà sorvegliata dai collaboratori scolastici e ne sarà data comunicazione al Capo d’Istituto. Art.27 Ritardi e uscite anticipate Gli alunni che giungono a scuola in ritardo devono essere accompagnati all’interno dell’edificio scolastico dal genitore che provvederà alla giustificazione su apposito modulo. L’alunno verrà accompagnato in classe dal collaboratore scolastico. Qualora l’alunno in ritardo non fosse accompagnato, sarà in ogni caso accolto a scuola; alla famiglia sarà richiesto di giustificare per iscritto il ritardo, entro il giorno successivo. Dopo il quinto ritardo verrà informato il Dirigente Scolastico. In caso di mancata giustificazione il Dirigente convocherà la famiglia. I genitori sono invitati a limitare il più possibile gli ingressi in ritardo e le uscite anticipate dei propri figli per garantire regolarità nella frequenza delle lezioni. Gli alunni, eccezionalmente, possono entrare in orari diversi dall’inizio delle lezioni, previa richiesta sottoscritta dalla famiglia. In caso di orari di entrata o di uscita dovuti a motivi particolari e prolungati nel corso dell’anno è necessario acquisire l’autorizzazione del Dirigente Scolastico che provvederà a rilasciarne copia agli insegnanti di classe. 11 In caso d'uscita anticipata il genitore dovrà compilare e firmare l’apposito modello reperibile presso i Collaboratori Scolastici del Plesso . Gli alunni possono essere consegnati solo ai genitori o a chi esercita la patria potestà o a persone maggiorenni provviste di delega, che producano documento di identità, la cui fotocopia sarà trattenuta agli atti. In tale situazione i genitori o chi da essi delegati attenderanno gli alunni all’ingresso, gli stessi saranno prelevati dalla classe dai collaboratori e consegnati ai genitori previa firma dell’apposita richiesta, che sarà poi siglata e registrata sul registro dal docente di classe presente. Art.28 Intervallo – mensa Durante l’orario scolastico antimeridiano, è prevista un’interruzione delle lezioni di 15 minuti per la scuola primaria e 10 minuti per la scuola secondaria, dalle 10,15/10,20 alle 10,30, per consentire agli alunni un breve riposo, il consumo della colazione e l’uso dei servizi igienici. Durante l’intervallo delle lezioni, è necessario che l’insegnante della classe vigili sul comportamento degli alunni in maniera tale da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. Gli alunni durante l’uso dei servizi igienici saranno sorvegliati nell’atrio e nel corridoio, in prossimità dei locali di detti servizi, dai rispettivi insegnanti con la collaborazione dei collaboratori. Il servizio mensa è un servizio usufruito per tutto l’anno richiesto dalle famiglie all’atto dell’iscrizione, i buoni pasti si acquistano presso gli uffici dell’amministrazione Comunale tale buono viene consegnato il giorno stesso alla maestra (scuola dell’infanzia). L'alunno che aderisce alla mensa è tenuto ad essere presente. Prima di entrare in mensa gli alunni si recano in bagno e si lavano le mani. Nei locali della mensa si possono consumare soltanto i cibi e le bevande forniti dal servizio di refezione, gli alunni siederanno ai tavoli già preparati. 12 Il menù giornaliero, affisso nella bacheca dell’atrio, è unico e non sono ammesse eccezioni, salvo quelle necessarie per salute o situazioni particolari che devono essere richieste per iscritto alla presidenza/direzione. Il comportamento dovrà essere corretto ed educato. Non sono ammessi schiamazzi, urla e giochi, non si spreca il cibo e si cerca di non rovesciare nulla sul tavolo o per terra. Nessun alunno potrà entrare/uscire dalla sala mensa portando con sé generi alimentari. Quando tutti i componenti di un gruppo avranno finito di pranzare, lasceranno la mensa e saranno accompagnati nelle aule. Per nessuna ragione gli alunni potranno uscire dagli spazi loro assegnati (salvo esplicita richiesta agli adulti preposti) e comunque dalla scuola durante l'orario della mensa. Art. 29 Cura ed utilizzo delle strutture E’ impegno comune il rispetto dei locali e degli spazi verdi dell’Istituto. Nel rispetto di chi userà i laboratori e le aule nelle ore successive, i locali utilizzati devono essere lasciati puliti e in ordine. Si raccomanda un uso responsabile del materiale didattico e dei sussidi presenti nelle aule. Il Dirigente Scolastico, su segnalazione del docente o altro personale scolastico, prenderà provvedimenti disciplinari per quegli alunni o quelle classi che non osserveranno le norme riguardanti le aule speciali. Ogni alunno per potere accedere in palestra durante le lezioni di Scienze motorie deve essere provvisto dell’apposito vestiario (tuta, scarpette, calze, pantaloncini e maglietta) e deve cambiarsi rapidamente negli spogliatoi. Iniziata la lezione di Scienze Motorie, nessun alunno deve rimanere nei locali dello spogliatoio. 13 Non è permesso allontanarsi dalla palestra senza l’autorizzazione degli insegnanti. Durante la lezione di Scienze motorie valgono le stesse raccomandazioni in merito al comportamento da assumere durante le normali lezioni. L’uso del materiale scientifico, dei sussidi didattici ed audiovisivi da parte degli alunni, avviene sotto il diretto controllo dei docenti. Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori, dei sussidi, sia per gli alunni, sia per gli insegnanti, è affidato ad un docente responsabile. Egli curerà la tenuta dell’elenco dei testi e dei sussidi e la loro registrazione. All’inizio dell’anno scolastico, il docente incaricato comunicherà l’orario per la consegna dei testi e dei sussidi. L’utilizzo dei laboratori deve essere assicurato a tutte le classi tramite la stesura di un orario. L’uso della palestra è riservato alle classi durante l’orario di attività motoria. Qualora l’uso della palestra sia richiesto da Enti Locali, territoriali o da Associazioni sportive e ricreative che operano nel territorio, ogni decisione in merito è demandata al Consiglio di Istituto e al Comune, nell’osservanza delle norme vigenti in materia. Art. 30 Visite guidate, viaggi di istruzione Nella scuola dell'Autonomia si profila una valorizzazione sempre più ampia ed incisiva di tutte le opportunità formative degli studenti, specie per quelle che hanno le fondamenta sul contatto diretto con diversi aspetti della realtà sociale, umana, civile, economica, ambientale e naturale del proprio paese o regione o di altri. In questa luce, i viaggi di istruzione, le visite guidate e gli scambi culturali sono una fattiva occasione di formazione per i giovani. Le iniziative in oggetto hanno valenza didattica e quindi la finalità di integrare la normale attività della scuola sul piano della formazione generale e della personalità degli alunni. Anche sul piano della socializzazione, i viaggi di istruzione rappresentano opportunità da saper cogliere e sono momenti di grande importanza per un positivo sviluppo delle dinamiche socio affettive del gruppo classe. L'individuazione di un docente referente per ogni classe, 14 la costituzione di una eventuale “Commissione gite” e la disponibilità del personale di Segreteria a prendere contatti con Agenzie di fiducia e a seguire tutte le iniziative, portano ad individuare ed a programmare attività in maniera razionale e con la massima valenza didattica, potenziando l'abbinamento di classi per favorire la socializzazione ed il contenimento dei costi per gli studenti. Tutti i viaggi di studio sono considerati come momento integrante dell’attività didattica e sono inseriti nella programmazione di classe. In base alle loro tipologia si distinguono: 1. Viaggi di integrazione culturale: finalizzati alla conoscenza di aspetti paesaggistici, monumentali, partecipazione a manifestazioni o concorsi; 2. Viaggi di integrazione e di preparazione: visite ad aziende, unità di produzione, partecipazione a mostre; 3. Viaggi connessi ad attività sportive: settimane bianche, campi – scuola ecc. 4. Visite guidate: presso musei, gallerie, monumenti, località di interesse storico e artistico, parchi naturali; si effettuano nell’arco di una sola giornata. 5. Uscite didattiche: vengono così definite le visite guidate che implicano la partecipazione a manifestazioni diverse (conferenze, spettacoli teatrali, mostre, gare sportive…), oppure visite ad aziende – laboratori – scuole - edifici e strutture pubbliche - ubicati o che si svolgano nel territorio dell’Istituto Comprensivo. Per queste la procedura sarà la seguente: Proposta dei consigli di classi. Delibera collegio docenti Delibera consiglio istituto Individuazione dei Docenti accompagnatori e sostituti Autorizzazione cumulativa annuale dei genitori Autorizzazione del Dirigente Scolastico Destinatari: Sono rivolte a tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado le seguenti tipologie: viaggi di integrazione culturale, viaggi di integrazione e preparazione, viaggi connessi ad attività sportive, visite guidate, uscite didattiche; 15 agli alunni della scuola dell’infanzia sono rivolte solo le seguenti tipologie: visite guidate non superiori alla giornata e uscite didattiche organizzate nei giorni festivi. E’ obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la patria potestà. Gli alunni dovranno essere in possesso di un documento di identificazione rilasciato dalla scuola o del certificato di identità personale; per i viaggi all’estero sono obbligatori i documenti validi per l’espatrio. Visite guidate e viaggi di istruzione si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità alle quali devono partecipare tutti gli alunni della classe, salvo giustificati impedimenti. La percentuale dei partecipanti dovrà essere non inferiore al 70% degli studenti di ogni classe. Nel calcolo di tale percentuale sono esclusi gli alunni le cui famiglie adducono motivazioni “di principio” alla loro non adesione. Gli alunni che non partecipano all’uscita sono tenuti alla frequenza delle lezioni, saranno inseriti nelle classi/sezioni del plesso. Coloro che non si presenteranno a scuola dovranno giustificare l’assenza. Non è prevista la partecipazione dei genitori, salvo casi eccezionali e autorizzati dal Dirigente Scolastico. Il personale accompagnatore e gli alunni sono coperti dalla assicurazione stipulata dall’Istituto. Destinazione Per le visite guidate si ritiene opportuno raccomandare una attenta valutazione in merito alla durata del trasporto al fine di “armonizzare” tempo di percorrenza e tempo dedicato alla visita vera e propria. Visite guidate e viaggi di istruzione sono organizzati In Italia e nei Paesi Europei aderenti alla UE per gli alunni della scuola secondaria di primo grado e della scuola primaria; Le uscite didattiche sono organizzate nel territorio dell’Istituto Comprensivo di San Marco in Lamis. 16 Si ritiene opportuno utilizzare i mezzi pubblici. Qualora ciò avvenisse, si responsabilizzeranno le famiglie ad accompagnare con mezzi propri gli alunni alla stazione di partenza. Per l’utilizzo di ditte di autotrasporto e/o il ricorso ad agenzie di viaggio, è necessario acquisire le autorizzazioni di legge. Durata dei viaggi e periodi di effettuazione La durata massima dei viaggi di istruzione e delle visite guidate è di tre giorni nell’anno scolastico. I viaggi di istruzione e le visite guidate devono essere scaglionati nell’arco dell’anno scolastico. Si invitano le funzioni strumentali a richiedere ad agenzie e/o guide la possibilità di rinvio dell’uscita qualora le condizioni ambientali e/o metereologiche ne pregiudicassero lo svolgimento. Particolare attenzione va posta al problema della sicurezza: Si raccomanda di evitare, per quanto possibile, la programmazione dei viaggi e delle visite guidate nei periodi di alta stagione e/o nei giorni prefestivi nei luoghi di maggior affluenza turistica. Organi competenti Il piano delle visite guidate e dei viaggi di istruzione è approvato dagli organi collegiali della scuola, dal Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe, dal Collegio Docenti e Consiglio di Istituto . Il piano generale , una volta approvato e deliberato, diventa esecutivo consentendo ai docenti di dare avvio alle procedure necessarie all’uscita. Per le uscite previste nei primi mesi dell’anno scolastico, le delibere degli organi collegiali devono essere acquisite nel corso del precedente anno scolastico. In casi particolari ed eccezionali quali comunicazioni/informazioni tardive, l’autorizzazione può essere data dal Dirigente o dalla Giunta. 17 Docenti accompagnatori I docenti accompagnatori devono far parte dell’equipe pedagogicodidattico della classe. In casi eccezionali il docente può essere nominato nell’ambito del Collegio. E' prevista la presenza di almeno un docente ogni quindici studenti e nel caso di alunni portatori di disabilità si designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l'insegnante dì sostegno, o di altra disciplina, per garantire una sorveglianza più mirata. In casi particolari il Dirigente scolastico valuterà la possibilità di ricorrere anche ai collaboratori scolastici. Tale procedura dovrà essere garantita per tutte le uscite , comprese quelle che si effettuano nell’ambito del comune. I docenti accompagnatori hanno l’obbligo di attenta ed assidua vigilanza esercitata a tutela sia dell’incolumità degli alunni che del patrimonio artistico e ambientale del luogo visitato. Per i viaggi all'estero almeno uno dei docenti deve possedere una buona conoscenza della lingua del paese da visitare o dell'inglese. Deve essere comunque previsto un docente accompagnatore supplente che all'occorrenza sia pronto a sostituire un collega che, per gravi e imprevisti motivi, non sia in grado di intraprendere o continuare il viaggio. Nei viaggi finalizzati allo svolgimento di attività sportive, i docenti accompagnatori saranno preferibilmente quelli di scienze motorie e sportive. Oneri finanziari Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi di istruzione, riportate sugli appositi capitoli di bilancio, sono a carico dei partecipanti. Per il pagamento, i genitori provvederanno personalmente ad effettuare il versamento su conto corrente bancario o postale intestato alla scuola e consegneranno la fotocopia della ricevuta dell’avvenuto pagamento all’insegnante coordinatore ( o funzione strumentale) che a loro volta la consegnerà al DSGA,. Tuttavia , per agevolare le famiglie, i Consigli di classe, Interclasse, Intersezione 18 potranno adottare modalità proprie per la raccolta dei soldi e provvedere con un unico versamento cumulativo sul conto corrente della scuola. Per i viaggi di più giorni o quelli più costosi all'atto dell'adesione verrà richiesta una caparra per il pagamento dei costi fissi, e in caso di recessione non verrà restituita. I pagamenti dei costi dei viaggi e delle visite guidate saranno effettuati dagli uffici della segreteria, dietro presentazione di fattura o altro documento giustificativo. All’alunno che non possa partecipare per sopravvenuti importanti motivi, verrà rimborsato la quota-parte relativa ai pagamenti diretti quali biglietti di ingresso, pasti ecc ; non saranno invece rimborsati tutti i costi ( pullman, guide ..) che vengono ripartiti tra tutti gli alunni partecipanti. Deve essere evitata , con opportuni interventi del Dirigente scolastico, l’esclusione di alunni per motivi economici attenendosi ai seguenti criteri: Non sono previsti contributi per le uscite il cui costo complessivo non superi €10,00 salvo situazioni particolari da concordare con il Dirigente; I genitori che intendono accedere al fondo devono presentare richiesta in forma riservata.A tal fine l’Istituto istituirà un “fondo di solidarietà” con i fondi maturati dall’interesse bancario, con le economie degli scorsi anni, con una quota tratta dai finanziamenti degli Enti Locali per il Piano per il Diritto allo Studio. Art.31 Doveri dell’Istituto Scolastico Informare tempestivamente i Genitori in relazione ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta dello Studente; 19 garantire il ricevimento dei Genitori compatibilmente con l’orario di servizio prestabilito dei docenti e previo appuntamento con gli stessi; attivarsi per controllare puntualmente il comportamento degli studenti, denunciando eventuali mancanze del rispetto dell’ambiente e delle strutture scolastiche; favorire momenti d’ascolto e di dialogo con lo Studente; prevenire e controllare fenomeni di bullismo e vandalismo, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali. Art.32 Doveri dei dipendenti pubblici I doveri dei dipendenti pubblici sono contenuti nel nuovo regolamento del DPR n.62 del 16 aprile 2013 che abroga e sostituisce il DPR del 28 novembre 2000. Il nuovo codice introduce: L’obbligo (art.8) di rispettare le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell’amministrazione previste nel “piano per la prevenzione delle corruzione” introdotto dalla legge 190/2012; L’obbligo del rispetto della trasparenza e della tracciabilità (art.9):obbligo di collaborare nel reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all’obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale e di garantire la replicabilità attraverso un adeguato supporto documentale; Disposizioni particolari per i dirigenti (art.13): totalmente nuovo anche se riprende disposizioni già contenute nei contratti di lavoro e in altre norme. Da segnalare il richiamo all’attività di valutazione del personale e alle competenze in ambito disciplinare; Contratti ed altri atti negoziali (art.14): obbligo del dipendente di informare il superiore gerarchico sulle rimostranze orali o scritte sull’operato dell’ufficio o dei propri collaboratori; Vigilanza, monitoraggio e attività formative (art.15): assegnazione dei compiti di monitoraggio e vigilanza ai dirigenti responsabili, strutture di controllo interno ed uffici etici e di disciplina che si avvalgono degli UPD (Uffici per i Procedimenti Disciplinari). 20 Questi ultimi si devono conformare alle disposizioni della legge 190/2012 e possono chiedere pareri all’Autorità Nazionale Anticorruzione. L’attività di formazione del personale, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, deve essere prevista in materia di trasparenza e deve essere annualmente rinnovata sulle innovazioni; Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice (art.16): precisazione che la violazione dei doveri previsti dal codice integra “comportamenti contrari ai doversi d’ufficio” e dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile ed è fonte di responsabilità disciplinare. Le sanzioni disciplinari sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi; Disposizioni finali e abrogazioni (art.17): obbligo per le amministrazioni di pubblicare il codice sul proprio sito istituzionale e di trasmetterlo, tramite e-mail, a tutti i propri dipendenti e ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione. All’atto di conferimento dell’incarico consegna e sottoscrizione ai nuovi assunti di copia del codice. Sostanzialmente non modificate le norme sulla partecipazione ad associazioni ed altre organizzazioni (art.5), sui rapporti privati (art.10), sul comportamento in servizio (art.11). A partire dall’adeguamento del codice di comportamento dei pubblici dipendenti alle innovazioni normative sulle sanzioni disciplinari, sulla dematerializzazione, sulle norme anticorruzione, sull’obbligo di trasparenza, si introducono obblighi che non sono solo di comportamento ma sono veri e propri nuovi adempimenti che ricadono sui lavoratori aumentando responsabilità e carichi di lavoro. Art. 33 Diritti e doveri dei docenti Diritti dei docenti I docenti hanno diritto: alla libertà d’insegnamento, nel rispetto della normativa vigente; a disporre di aggiornamenti interni alla scuola; a conoscere e ad usufruire di tutti i servizi e le offerte culturali del territorio locale e nazionale; 21 a stabilire rapporti corretti e significativi sul piano umano e culturale all’interno della scuola. Doveri dei docenti I doveri dei docenti sono disciplinati dal Ccnl. vigente ( capo IV). In particolare i docenti devono: rispettare l’alunno quale soggetto del processo formativo; organizzare la propria attività basandosi sui principi stabiliti dal P.O.F. e dalla programmazione educativa e didattica per classi parallele; curare la stesura dei documenti scolastici previsti dalla legge; informare le famiglie sulla programmazione educativo-didattica motivandone le scelte ed illustrandone le strategie, sull’andamento scolastico, su tempi e modalità di verifica e criteri di valutazione; la massima partecipare agli incontri degli organi collegiali organizzati in orario pomeridiano secondo il calendario concordato; osservare riservatezza riguardo agli atti di ufficio e alla vita di relazione nella Scuola essere presenti in sede 5 minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni per curare l’entrata in classe degli alunni; in caso di ritardo avvisare il Dirigente o il Vicario o la segreteria; al cambio dell’ora raggiungere tempestivamente l’aula nella quale la classe cui è stato assegnato fa lezione; essere responsabile delle aule nelle quali la classe cui è stato assegnato fa lezione, nelle ore previste dall'orario settimanale o giornaliero, nonché degli spazi in cui è incaricato della vigilanza secondo il proprio orario; controllare che nessuno sporchi o danneggi aule, attrezzature, suppellettili e spazi comuni nelle ore di lezione e nei periodi in cui è incaricato della vigilanza e segnalare immediatamente al docente responsabile - ove esistente - o al Dirigente Scolastico, o a chi al momento ne fa le veci, ogni danneggiamento con il nome del responsabile; controfirmare le circolari per presa visione; sorvegliare gli alunni per garantirne la sicurezza e controllarne il comportamento; autorizzare l’uscita degli alunni dall’aula solo per effettive necessità e controllarne il rientro; 22 controllare gli alunni durante gli spostamenti all’interno dell’istituto scolastico; controllare gli alunni durante la ricreazione; • accertarsi che l’uscita degli allievi dall’aula avvenga in maniera ordinata e corretta; dare e controllare i compiti assegnati; considerare nell'assegnazione dei compiti a casa i tempi necessari per il loro svolgimento, collaborare con i colleghi attenendosi alle linee d’intesa stabilite all’interno del team docente; nelle valutazioni, attenersi agli indicatori ed ai criteri collegialmente deliberati; non dare lezioni private ad alunni del proprio Istituto né esaminare alunni a cui le abbiano impartite; prendere visione del documento di valutazione del rischio e del piano di evacuazione ed attenersi alle disposizioni in esso contenute. Art. 34 Diritti e doveri del personale ATA Diritti del personale ATA Tutto il Personale ATA ha diritto: alla tutela della propria privacy; al rispetto da parte degli alunni,dei docenti e dei genitori; a partecipare a iniziative di aggiornamento per lo specifico profilo professionale; di prendere parte alle attività (manifestazioni,mostre,spettacoli) organizzati dall'Istituto; a stabilire rapporti significativi sul piano umano con tutte le componenti della Scuola. doveri del personale ATA I doveri del personale ATA sono disciplinati dal C.C.N.N. vigente (capoIV). In particolare il personale ATA ha il dovere: di accogliere cortesemente il pubblico; 23 di collaborare con i docenti; di custodire rigorosamente il diritto alla privacy di ciascuno; di non utilizzare il materiale ed i sussidi per uso personale; di rispettare l'orario di servizio anche in caso di variazioni sopraggiunte per motivi organizzativi; di usare un linguaggio adeguato sia nei toni che nei contenuti; I Collaboratori Scolastici hanno altresì il dovere: di accogliere e sorvegliare gli alunni all'entrata; di mantenere puliti i locali, gli spazi di pertinenza scolastica e gli arredi; tenere asciutti i pavimenti; di custodire e sorvegliare i locali scolastici; di sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; di collaborare allo spostamento delle suppellettili. Tutto il personale ATA fa parte integrante della Scuola, di cui garantisce la funzionalità; ha il diritto/dovere di conoscere le delibere del Collegio Docenti, del Consiglio d'Istituto e le finalità educative che la scuola si propone. Art. 35 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI I gruppi classe/sezione saranno misti. La ripartizione degli alunni fra le classi/sezioni, salvo i casi determinati dalla continuità didattica, da iscrizioni tardive, da arrivo di nuovi alunni da altre scuole in corso d’anno, da obiettive ed accertate situazioni di incompatibilità o di opportunità, sarà bilanciata. Saranno fatti salvi gli obblighi di legge per quanto attiene agli alunni disabili. I gruppi classe/sezione saranno composti, per quanto obiettivamente realizzabile, da alunni provenienti da contesti socioculturali diversi. 24 Fatta salva la continuità didattica, gli alunni disabili saranno ripartiti opportunamente fra le classi/sezioni interessate. Tenute presenti le indicazioni rilevabili dai “profili” degli alunni elaborati dagli insegnanti della scuola dell’infanzia, gli iscritti alle classi prime saranno assegnati ai gruppi classe tenuto conto anche delle caratteristiche individuali e delle possibilità di positive interazioni con insegnanti e coetanei. Gli eventuali alunni ripetenti saranno assegnati alle classi/sezioni in modo equilibrato, considerato le complessive condizioni più favorevoli affinché siano compensate al meglio le individuali condizioni di sviluppo. Art. 36 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI INSEGNANTI ALLE CLASSI/SEZIONI E’ garantita, di norma, la continuità educativa e didattica. In deroga al punto 1) sarà evitata ogni formazione o conferma di team che non abbia garantito piena ed efficace collaborazione fra i docenti, nonché funzionalità e produttività. Quanto sopra vale anche per gli insegnanti di sostegno degli alunni disabili. Alle prime classi, per quanto possibile, saranno assegnati insegnanti di cui si prevede una maggiore continuità sulla sede di servizio. Sarà valorizzata la specifica competenza professionale in linea con la normativa e le direttive di legge. Per ogni situazione non disciplinata dal presente articolo si rimanda ai criteri stabiliti in sede di collegio dei docenti, Consiglio di Istituto, e di Contrattazione Integrativa di Istituto. 25 FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI Art. 37 DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso – di massima non inferiore a 5 giorni – rispetto alla data delle riunioni. In caso di urgenti necessità e di scadenze amministrative improcrastinabili l’avviso di convocazione è però valido anche se viene recapitato 24 ore prima della riunione. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’Organo Collegiale e mediante l’affissione all’albo di apposito avviso; in ogni caso, l’affissione all’albo è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’Organo Collegiale. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’Organo Collegiale. Su proposta del Dirigente o di almeno due terzi ( 2/3 ) dei presenti alla riunione, possono essere inseriti, al momento dell’apertura della seduta, altri argomenti, con carattere di urgenza, all’ordine del giorno. Su proposta del Dirigente, possono essere sottoposti alla discussione e alla deliberazione, adempimenti importanti amministrativo e contabile o, comunque indifferibili. di carattere Il Consiglio di Circolo e la Giunta Esecutiva deliberano nelle materie e con le procedure espressamente previste dalla normativa. Di ogni seduta dell’Organo Collegiale viene redatto un verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate 26 Art. 38 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascuno degli Organi Collegiali, programma le proprie attività inel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di massima, la discussione degli argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni e pareri. Art. 39 SVOLGIMENTO COORDINATO DELL’ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascun Organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze in materie definite di un determinato Organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario ed opportuno per l’esercizio delle competenze di altro Organo Collegiale. Art. 40 ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA ANNUALE Le elezioni per gli Organi Collegiali di durata annuale, hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell’anno scolastico.Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali / regionali / della Istituzione scolastica. 27 Art. 41 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE ED INTERSEZIONE Il Consiglio di Interclasse e di Intersezione è convocato dal Dirigente di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. Il consiglio si riunisce, di regola, per delibera del Collegio dei Docenti, almeno una volta ogni due mesi, o comunque, secondo quanto disposto dal Collegio stesso nel P.O.F. Art. 42 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE, INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE Le riunioni del Consiglio di Interclasse e di Intersezione devono essere programmate secondo i criteri stabiliti dall’art. 34 e coordinate con quelle di altri Organi secondo i criteri stabiliti all’art. 32. Art. 43 CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei Docenti è convocato, mediante lettera circolare affissa all’albo, secondo le modalità stabilite dall’art. 4 terz’ultimo comma del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416. La convocazione può avvenire anche sulla base della deliberazione del Collegio dei Docenti che , all’inizio di ciascun anno scolastico 28 fissa i criteri e i tempi d’impiego delle ore destinate ad attività non di insegnamento, ma a queste connesse. Art. 44 PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELL’ATTIVITA’ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti si applicano le disposizioni dei precedenti art. 43. Art. 45 PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da parte del Dirigente Scolastico, è disposta dallo stesso. Art. 46 ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. 29 Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti il Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno degli erigendi. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche vicepresidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. Art. 47 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero dalla maggioranza del Consiglio stesso. Art. 48 RELAZIONE ANNUALE La relazione annuale del Consiglio di Istituto al Provveditore agli studi e al Consiglio Scolastico Provinciale, prevista dall’art. 6, ultimo comma, del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416, è predisposta nel mese 30 di settembre di ogni anno dalla Giunta esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione, in apposita riunione del Consiglio da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell’Organo, prima dell’insediamento del nuovo Organo. La relazione, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al provveditore agli studi e al Consiglio Scolastico Provinciale, entro 30 giorni dalla data della sua approvazione, dal Dirigente Scolastico. Art. 49 PUBBLICITA’ DEGLI ATTI La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dal’art. 27 del D.P.R. 31 maggio 1974 n. 416, deve avvenire mediante affissione all’albo, della copia integrale – sottoscritta e autenticata dal Presidente del Consiglio – del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di otto (8) giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia delle deliberazioni deve rimanere esposta per un periodo di dieci (10) giorni. Gli atti degli Organi Collegiali della scuola, ma non quelli preparatori della giunta esecutiva, devono essere tenuti a disposizione dei membri degli OO.CC. stessi (Circ. Prov.le n. 15835/ 1 del 29.11.1982). La copia della deliberazione da affiggere all’albo, è consegnata al Dirigente dal Segretario del Consiglio; il Dirigente ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. 31 Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole dell’interessato. persone, salvo contraria richiesta Art. 50 CONVOCAZIONE DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: a) In periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2 per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati, a norma dell’art. 66 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417. b) Alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell’art. 58 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417. c) Ogniqualvolta sia stata presentata richiesta da parte degli insegnanti. Art. 51 CONTRATTI DI PRESTAZIONI D’OPERA (Cons. Circ. 26.04.2002) Per le finalità di cui agli artt. n. 33 lettera g), e n. 40 comma 2 del D.M. n. 44/2001, il Dirigente assicura che le prestazioni d’opera di esperti per realizzare particolari attività e insegnamenti previsti dal P.O.F. siano avviate previa ricognizione delle professionalità disponibili. 32 A tal fine il Dirigente acquisisce il curriculum professionale degli interessati dando la preferenza agli esperti che abbiano già realizzato attività analoghe anche in altri contesti ed i cui esiti siano stati positivamente valutati in maniera formale o anche informale. L’apprezzamento e la valutazione del Dirigente costituiranno, comunque, elementi indispensabili per la scelta del contraente. I compensi saranno commisurati a quelli riconosciuti agli insegnanti in virtù del CCNL vigente. I compensi forfettari, che potranno essere stabiliti in alternativa, non potranno eccedere il 20% del totale calcolato con riferimento alle tabelle allegate al CCNL, in considerazione dell’impegno richiesto e della qualità della prestazione. Art. 52 RIFERIMENTI NORMATIVI Le norme di cui al presente Regolamento si applicano, in quanto compatibili con le altre norme vigenti, in particolare : il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 (Autonomia); D. lgs 6 marzo 1998 n. 59 ( Disciplina della Dirigenza); art. 21, comma 16 della L n. 59 del 15 marzo 1997; Reg. Gest. Amm. Cont. D.M. n. 44/2001 e la legislazione che sopravverrà. REGOLAMENTO SITO La gestione e la manutenzione del sito web della nostra scuola è regolato secondo i seguenti articoli: 1. Finalità: l’I.C. “S. Giovanni Bosco – De Carolis” possiede un sito web intitolato www.icsangiovanniboscodecarolis.it con il quale si presenta nel 33 contesto geografico, storico e culturale, illustra la propria offerta formativa ed i propri servizi per mezzo di internet. 2. Legittimazione: La gestione del sito web è deliberata dai competenti OO. CC. che nominano un responsabile del sito ed eventuali collaboratori. 3. Residenza dei documenti elettronici: Il sito web è ospitato presso un qualificato ISP, l'istituto delibera le eventuali spese di hosting. 4. Organi di garanzia: I contenuti del sito sono disposti dal respondabile del sito secondo un progetto specifico tenendo conto delle indicazioni delle componenti della scuola. 5. Servizi: La gestione del sito consiste nella pubblicazione di articoli, foto e documenti che manifestano l’azione educativo-didattica della scuola e ampliano quelli già esistenti, nella rimozione di documentazione non più attuale, nel miglioramento della veste grafica e della efficacia e rapidità di consultazione, nella disposizione di documenti e programmi scaricabili dai visitatori, nella istituzione di nuove sezioni, nel monitoraggio di servizi interattivi quali e-mail del gestore del sito, forum, libro degli ospiti. In particolare le foto che ritraggono i minori devono essere pubblicate con una bassa risoluzione e con un numero progressivo associato, e in modalità tale da impedirne il download. I genitori interessati ad ottenere copia del file delle foto ne faranno richiesta al webmaster via e-mail istituzionale della scuola. 6. Sicurezza dei dati: Il sito web è accessibile per la manutenzione attraverso lo specifico servizio FTP al quale il responsabile accede con modalità protette. . 7. Accessibilità: Il responsabile del sito favorisce lo sviluppo e l'incremento della documentazione informando il personale della scuola e gli studenti della disponibilità di spazio per la pubblicazione di informazioni e di documenti, ed a tale scopo fornisce indicazioni e suggerimenti per una più corretta redazione dei documenti o l'allestimento dei file da disporre per essere scaricati dal sito. Il responsabile cura anche l'accessibilità al sito da parte dei portatori di handicap: la struttura dovrà risultare leggibile facilmente dai programmi 34 di sintesi vocale e decodifica braille, e le immagini saranno corredate del testo esemplificativo. 8. Documentazione scolastica: Il responsabile cura la pubblicazione di documenti, immagini e suoni che riceverà dai redattori come file HTML, immagini o suoni nelle specifiche estensioni, già elaborati nei formati definitivi. 9. Responsabilità: Il responsabile cura un registro delle attività svolte per la documentazione del proprio impegno e di quello dei collaboratori ed informa il Dirigente Scolastico ed il DSGA di eventi particolari che permettano il miglioramento del servizio WEB anche con modifiche agli impianti tecnologici, o di eventi che possano in qualsiasi modo compromettere la funzionalità del sito o danneggiare l'immagine della scuola REGOLAMENTO DISCIPLINARE Premesso che nell’ambiente scolastico il rapporto di fiducia, di stima reciproco, di rispetto e di collaborazione tra Docenti, alunni e famiglie è un elemento indispensabile per il corretto svolgimento del processo formativo, si stabilisce che oltre i normali strumenti di stimolo e di orientamento degli alunni ( insegnamento, relazione, esempio, esortazione ) si ricorra anche a provvedimenti disciplinari quando i primi risultino insufficienti ad impedire comportamenti negativi inaccettabili. Il presente regolamento di disciplina costituisce parte integrante del Regolamento di Istituto vigente e pertanto deve essere osservato ed applicato da tutte le componenti dell’Istituto. Art.1 Tutti gli studenti sono tenuti : A frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere con diligenza gli impegni di studio; Ad avere nei confronti dei Docenti, del Personale non Docente, dei compagni, del Dirigente Scolastico il rispetto anche formale, che richiedono per se stessi; 35 Ad avere un comportamento corretto e coerente con i principi di democrazia, tolleranza e rispetto della dignità della persona; A ripudiare ogni barriera ideologica, sociale, culturale, razziale, sessuale secondo il dettato dell’art. 3 della Costituzione; Ad utilizzare in modo civile e responsabile tutti gli ambienti scolastici a cui hanno accesso, contribuendo, anche in tal modo a rendere accogliente la scuola; Ad un uso appropriato delle attrezzature e del materiale didattico della scuola per evitarne il danneggiamento; Al rispetto delle cose altrui; Al rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute. Nel caso in cui lo studente dovesse avere un comportamento che configuri una mancanza disciplinare rispetto ai suddetti doveri, sarà sottoposto a sanzione disciplinare secondo quanto previsto dalle norme del presente regolamento, esposte nelle sottostanti tabelle. Tali norme si basano sui seguenti presupposti: La responsabilità disciplinare è personale; Nessuno è sottoposto a sanzione disciplinare senza prima essere invitato ad esporre le proprie ragioni di fronte al soggetto competente individuato dalle sottostanti tabelle; I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare nello studente il senso di responsabilità ed il rispetto per l’Istituzione scolastica, per i compagni, per il personale Docente e non Docente che vi opera; Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione commessa; Il soggetto che commina la sanzione ha facoltà, se lo ritiene opportuno, di trasformare la conversione della stessa in attività formative e/o educative di riflessione e di approfondimento con la finalità di migliorare il rapporto con l’Istituzione scolastica. es: prolungamento del tempo di presenza a scuola anche per attività in favore della comunità scolastica di recupero del rispetto e della correttezza di comportamento. Tali attività sono improntate al rispetto della dignità dello studente e si possono concretizzare, ad esempio, in: azioni per rendere l’ambiente scolastico più accogliente in relazione all’ordine, alla pulizia ed alla manutenzione di aule , suppellettili e strumenti didattici; 36 azioni per riparare materialmente il danno materiale arrecato al patrimonio della scuola; azioni per acquisire in un rapporto relazionale con il pubblico il senso del rispetto delle persone, (distribuzione diari, assistenza in biblioteca, lavoro di sportello in segreteria, attività con compagni aventi problemi di handicap). Art. 2 Ogni nota comminata all’alunno deve essere trascritta sul diario o sul libretto delle comunicazioni dello studente e controfirmata da un genitore o da chi ne fa le veci; Salvo diversa indicazione del presente regolamento di disciplina dopo tre note il Docente o Coordinatore di classe convoca la famiglia dell’alunno e ha la facoltà di proporre un Consiglio di classe straordinario per le appropriate sanzioni; In caso di Consiglio di classe straordinario che preveda una qualunque sanzione nei confronti di un alunno,la famiglia sarà preventivamente avvertita dal Dirigente Scolastico; I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (DPR 235/2007 art. 1 comma 2); Le sanzioni che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame conclusivo del 1° ciclo di istruzione sono adottate dal Consiglio di Istituto (DPR 235/2007 art. 1 comma 6). FREQUENZA SCOLASTICA REGOLARE Art. 3 INFRAZIONI, RELATIVI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E SOGGETTI DEPUTATI INFRAZIONE ACCERTAMENTO 1^ SANZIONE 2^ SANZIONE STUDENTE RECIDIVO Ritardi maggiori di cinque Docente di classe o Coordinatore o Collaboratore del Preside con comunicazione scritta al Dirigente Scolastico Comunicazione scritta alla famiglia; accompagnamento del genitore Comunicazione scritta alla famiglia; accompagnamento del genitore Comunicazione scritta alla famiglia; accompagnamento del genitore 37 COMPORTAMENTO CORRETTO E COERENTE CON LE FINALITA’ SCOLASTICHE Ingressi posticipati senza motivazione scritta della famiglia Docente di classe o Coordinatore con comunicazione al Dirigente Scolastico Comunicazione scritta alla famiglia Comunicazione scritta alla famiglia; accompagnamento del genitore Comunicazione scritta alla famiglia; accompagnamento del genitore Ritardi al cambio dell’ora e dopo l’intervallo Docente di classe Nota sul registro di classe Nota sul registro di classe Al quarto richiamo scritto, convocazione della famiglia da parte del Coordinatore del consiglio di classe Assenze e ritardi non giustificati entro tre giorni Docente della prima ora Annotazione sul registro di classe Dopo tre annotazioni, nota sul registro di classe Convocazione della famiglia da parte del docente coordinatore INFRAZIONE ACCERTAMENTO 1^ SANZIONE 2^ SANZIONE Decoro personale e abbigliamento adeguato al contesto Docente, Vice Preside, Collaboratori Scolastici Docente, Coordinatore Annotazione sul registro di classe Dopo due annotazioni, nota sul registro di classe STUDENTE RECIDIVO Convocazione della famiglia Nota sul registro di classe Convocazione della famiglia da parte del docente coordinatore Convocazione del Consiglio di classe con allontanamento fino a cinque giorni Docente, Vice Preside, Comunicazione scritta alla famiglia da parte del Coordinatore Comunicazione scritta alla famiglia da parte del D.S. Convocazione del Consiglio di classe con allontanamento fino a cinque giorni Docente, Vice Preside Nota sul registro di classe, convocazione immediata della famiglia da parte del D. S., Convocazione del Consiglio di classe, allontanamento fino a 15 giorni Nota sul registro di classe, convocazione immediata della famiglia da parte del D.S., Convocazione del Consiglio di classe, allontanamento fino a 15 giorni Nota sul registro di classe, convocazione immediata alla famiglia da parte del D.S., Convocazione del Consiglio di classe, allontanamento fino a 15 giorni, provvedimenti di tipo penale. Mancato assolvimento di impegni scolastici, rifiuto alla partecipazione alle attività didattiche, ripetute dimenticanze di materiale scolastico tra cui libretto di comunicazione scuola-famiglia Occultamento e/o falsificazione di comunicazioni scuola-famiglia, valutazioni e documenti Alterazione o sottrazione di registri 38 RISPETTO DEGLI ALTRI STUDENTI, DEI DOCENTI, DEL PERSONALE ATA INFRAZIONE ACCERTAMENTO 1^ SANZIONE 2^ SANZIONE STUDENTE RECIDIVO Uso di termini o gesti inadeguati al contesto scolastico nei confronti di altri compagni, Docenti e Personale non Docente Docente, Vice Preside, Personale ATA Nota sul registro di classe e comunicazione alla famiglia sul libretto delle comunicazioni Nota sul registro di classe da parte del D. S. e comunicazione alla famiglia sul libretto delle comunicazioni Convocazione del Consiglio di classe e allontanamento fino a 5 giorni Uso di termini o gesti gravemente offensivi e /o violenze fisiche nei confronti di altri compagni, Docenti e Personale non Docente Docente, Vice Preside, Personale ATA Convocazione del Consiglio di classe, esclusione dalla prima uscita didattica successiva all’infrazione commessa e allontanamento fino a 10 giorni Convocazione del Consiglio di classe, esclusione dalle uscite didattiche e viaggi di istruzione, allontanamento fino a 10 giorni Convocazione del Consiglio di classe, esclusione dalle uscite didattiche e viaggi di istruzione, allontanamento fino a 15 giorni Interventi di disturbo durante le lezioni Docente Nota sul registro di classe e comunicazione alla famiglia sul libretto delle comunicazioni Nota sul registro di classe da parte del D. S. e comunicazione alla famiglia sul libretto delle comunicazioni Convocazione del Consiglio di classe e allontanamento fino a 5 giorni Utilizzo del telefono cellulare in classe o nella scuola o di altre apparecchiature non autorizzate Docente Nota sul registro di classe, ritiro temporaneo dello strumento e riconsegna solo ai Genitori Nota sul registro di classe da parte del D. S., ritiro temporaneo dello strumento e riconsegna solo ai Genitori Convocazione del Consiglio di classe e allontanamento fino a 3 giorni, ritiro dello strumento e riconsegna ai Genitori al termine delle attività didattiche Uso improprio del telefono cellulare per filmati o fotografie a cose e persone senza autorizzazione Docenti, Vice Preside, Personale ATA Convocazione del Consiglio di classe, esclusione dalle uscite didattiche e viaggi di istruzione, allontanamento fino a 10 giorni Convocazione del Consiglio di classe, esclusione dalle uscite e viaggi didattici allontanamento fino a10 giorni Convocazione del Consiglio di classe, esclusione dalle uscite didattiche e viaggi di istruzione, allontanamento fino a 15 giorni 39 ACCERTAMENTO 1^ SANZIONE 2^ SANZIONE STUDENTE RECIDIVO USO CORRETTO DELLA STRUTTURA SCOLASTICA E DELLESTRUMENTAZIONI Danneggiamento dell’ambiente e dell’arredo e delle strumentazioni scolastiche (comprese incisioni sui banchi, scritte sui muri) Docenti, Vice Preside Personale ATA Nota sul registro di classe, convocazione della famiglia, eventuale allontanamento fino a 5 giorni Nota sul registro di classe, convocazione della famiglia, allontanamento fino a 10 giorni Nota sul registro di classe, convocazione della famiglia, allontanamento fino a 15 giorni In caso di danni di una certa entità, la Giunta Esecutiva ha il compito di quantificare la cifra da corrispondere alla scuola da parte della famiglia. Mancato rispetto della pulizia delle aule, bagni, laboratori ecc. Docenti, Vice Preside Personale ATA Nota sul registro di classe e ripristino delle condizioni iniziali Nota sul registro di classe e ripristino delle condizioni iniziali Nota sul registro di classe e ripristino delle condizioni iniziali NORME DI SICUREZZA INFRAZIONE INFRAZIONE ACCERTAMENTO 1^ SANZIONE 2^ SANZIONE STUDENTE RECIDIVO Violazione norme di sicurezza nei laboratori e spazi attrezzati Docenti, Vice Preside, Personale Ata Nota sul registro di classe Nota sul registro di classe e convocazione della famiglia Convocazione Consiglio di classe e allontanamento fino a 5 giorni Violazione volontaria delle norme di sicurezza (utilizzo improprio scale antincendio) Docenti, Vice Preside, Personale Ata Nota sul registro di classe e convocazione della famiglia Convocazione Consiglio di classe e allontanamento fino a 5 giorni Sottrazione alla sorveglianza del personale scolastico Docenti, Vice Preside, Personale Ata Nota sul registro di classe e convocazione della famiglia Convocazione Consiglio di classe e allontanamento fino a 5 giorni Nota sul registro di classe Nota sul registro di classe I docenti sono invitati a comunicare al coordinatore di classe le note disciplinari firmate sul registro, quest’ultimo in applicazione del regolamento ha l’obbligo di informare la Dirigenza e chiedere, se necessario, la convocazione del consiglio di classe straordinario per valutare la sanzione disciplinare da adottare. 40