NOTIZIE SACRAMENTINE: >>>> Il 30 Novembre Marie Julienne Pupulu Otung e Solange Kaniki Ntalasha, Congolese, hanno emesso i primi Voti Temporanei a Morogoro , in Tanzania. E il 1° Dicembre, a Cipò in Brasile, dopo un triduo missionario e vocazionale, Suor Maria Gilma de Souza ha emesso i Voti Perpetui. La Comunità ha festeggiato anche i suoi 25 anni d’inserimento in questa Città. Con noi ,rendete grazie al Signore perché è buono, perché eterno è il suo Amore … Che Egli protegga sempre le nostre Suore nella fedeltà e disponibilità. CORRISPONDENZA “ Durante una serata passata con i membri della fraternità Pietro Vigne, ci siamo soffermati per riflettere insieme su alcuni passaggi della lettera del Santo Padre sull’Anno della Fede. Il primo paragrafo ci invita a vivere l’ intimità con Dio ed a lasciarci trasformare dalla sua Grazia Per ciascuno di noi è un’occasione per riscoprire il cammino della Fede e testimoniarla nella vita quotidiana . Anche il nostro Vescovo ci ha offerto piste di preghiera e scambiare in gruppi nella Diocesi per preparare il Giubileo per i 50’anni della fondazione della Diocesi e ciò a partire dall’Anno della fede. Il Santo Padre ci ricorda che “ il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti” e questo richiede da noi un impegno concreto nella nostra vita di credenti. Noi abbiamo avuto la fortuna di ascoltare la testimonianza di un membro del nostro gruppo che si è convertito alla fede cattolica. Per 11 anni egli ha cercato di poter trovare una fede vissuta e incoraggiato da sua moglie, è stato accolto nella Chiesa Cattolica. L’Anno della Fede è anche un appello ad una autentica conversione … Tutti noi abbiamo bisogno di convertirci ogni giorno … Noi desideriamo che quest’Anno della Fede susciti in ognuno di noi: “l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza” (Porta Fidei,n° 9 ). Sister France Beeding INGHILTERRA “ Grazie per la Parola di Pietro Vigne sul Battesimo ( n° 8-9-2012). Sto ora leggendo la sua biografia. E’ un vero sacerdote dal cuore di fuoco, innamorato della Parola e dell’Eucaristia. Ciò m’incoraggia a lanciare un appello a Boucieu : In seguito ad una predicazione, quella dell’8 luglio, una persona della parrocchia molto sofferente, mi ha chiesto spiegazioni per venire a pregare sulla tomba di Pietro Vigne e conoscere “ le Grand Voyage” (Via Crucis) . Io le ho offerto il libretto “ P. Vigne, missionario dell’Eucaristia”. Grazie a Ab.Pierre Friess. Parroco a Villars les Dombes . 01 FRANCE ********************************************************** A tutti buon cammino d’Avvento…Buon Natale… Accogliamo nella GIOIA GESU’ l’EMMANUELE e BUON ANNO 2013 Nº 12-2012; 1-2013 Realizzazione: Congregazione Religiose SS. Sacramento Ecco le grandi feste per celebrare la nostra FEDE: “ Credo in Gesù Cristo, Figlio unigenito del Padre, nato dalla Vergine Maria…” NATALE … Il primo Gennaio: giorno di Maria, la Madre di Dio, “beata perché ha creduto”. L’Amore di Dio Padre si rivela già al Battesimo di Gesù e all’Epifania . Durante questi giorni ci vengono offerti anche dei “ doni” per dare maggior vigore e gioia alla nostra vita cristiana e Padre Vigne ci invita a riconoscere questi “doni” che Dio ci fa. All’inizio del XVIII secolo “le Indie” costituivano ancora il capo del mondo. Con l’immagine del ricco Indiano sconosciuto, Padre Vigne lancia un appello che dovrebbe sottolineare il nostro cammino d’Avvento e la nostra gioiosa lode del Tempo di Natale. « Paragone sul quale dovremmo spesso riflettere. » “ Ammettiamo che un indiano che dimora agli estremi confini della terra e che perciò non ti ha mai né conosciuto e né visto, ti mandasse ogni anno un solo regalo e chiedesse a tutti coloro che si recano a visitare il suo paese, notizie circa la tua salute, certo, tu ne saresti grandemente lusingato quando essi, ritornando da quel lontano paese, ti riferissero tutto ciò, presentandoti anche piccoli regali come segni del suo affetto per te . E’ certo che il tuo cuore ne sarebbe pieno di riconoscenza tanto da non dimenticarlo e da desiderare anche di poterlo conoscere. E Dio non ha fatto forse e non fa tuttora molto di più per te ? Non si preoccupa profondamente di tutti i tuoi interessi, non ti porta ancor più nella sua mente e nel suo cuore? I suoi doni non sono forse più preziosi di tutto l’oro e le gemme di tutte le Indie? I suoi favori e le sue grazie non sono perenni? E’ forse perché Egli ti ama troppo che tu subito lo dimentichi? E’ forse perché conferisce un valore infinito ai più piccoli doni che Egli ti fa in virtù della sua suprema grandezza e del suo ineffabile amore? Ah! di grazia, fa’ almeno per Dio una piccola parte di quel che faresti per uno straniero che ti amasse così disinteressatamente ! Signore, quale confusione provo nel domandare che si faccia per te una minima parte di quel che si fa per un benefattore che ci elargisce solo qualche piccolo bene temporale per vivere serenamente in questa povera vita!? P.B.L II, 87-89 « “ Tu, da dove vieni ? ” E’ la domanda che Pilato fa a Gesù … Anche tu puoi farla nel corso di queste settimane che ci fanno passare dall’Avvento al Natale e ci ripetono come Gesù è divenuto uno di noi , da Maria, sa Madre, in un paese e in determinato momento della Storia. Noi abbiamo la fortuna: Benedetto XVI ci ha regalato il suo libro: “L’Infanzia di Gesù” , e ci augura di poter seguire con lui la strada dei Vangeli di Matteo e di Luca . Tu celebri l’Avvento e Natale perché i racconti dell’infanzia di Gesù, in questi Vangeli, non sono leggende, ma una ”storia reale, ben Cinque minuti davanti la MANGIATOIA con Pietro Vigne «Senza poter trovare un alloggio a Betlemme, Maria e Giuseppe Furono obbligati A rifugiarsi in una povera stalla da tutti abbandonata. » precisa”. “E’ chiaro che Gesù è nato a Betlemme, è cresciuto a Nazaret.” “Ciò mi riguarda? E se mi riguarda, in che modo?” Quando Joseph Ratzinger, Benedetto XVI , parla o scrive, ci sono immediatamente dei detrattori … che non l’hanno né ascoltato e né letto, essi d’altra parte, non hanno un vero interesse! Invece di cogliere il cuore dello studio che ci offre , essi afferrano gli aneddoti, restando così lontano dalla verità del testo ! La data della nascita di Gesù, il bue e l’asino, hanno fatto consumare molto inchiostro in molti Paesi ! Anche se le risposte sono date da Benedetto XVI, per esempio la seguente: “nessuna rappresentazione della mangiatoia rinuncerà mai al bue e all’asino”. … In cammino verso Natale poi, davanti alla mangiatoia, tu potrai forse rileggere questa frase del Vangelo di san Giovanni 1, 11 : “Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.” Questo era vero allora … e oggi? … e nella tua vita? … Quando Padre Vigne parla dell’Indiano, benefattore sconosciuto, tu potresti anche restarne là … Ma bisogna andare oltre e passare al vaglio l’interpellanza che ti pone ! Riconosci veramente che in Gesù e mediante Gesù, Dio ti ama “infinitamente”, che ti porta “nel suo spirito e nel suo cuore”, e “che Egli ti ama d’amore infinito ? Avvicinati a Betlemme, a Gesù-Bambino … Dio non ti parlerà di nascosto. Ma bisogna volere e desiderare la sua “Parola”. Non hai bisogno di essere un teologo o uno specialista … San Bernardo dice infatti, che la Parola di Dio, “ passa nei movimenti del tuo cuore e della tua condotta.” Pensaci in famiglia, in Comunità, con i tuoi amici … Padre Vigne non dà una “ piccola parte “a Colui che è Dio-con noi. Buon NATALE! B.R. « La venuta del Sole, Gesù nostro Signore, Deve impegnarci a benedire Dio nel corso di tutta la nostra vita. » « Il Vangelo E una lettera preziosa, perchè te lo ha portato lo stesso Figlio di Dio.» …un silenzio, un Grazie. CHI L’HA RICONOSCIUTO ? “Il bue riconosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce il mio popolo” (Isaia,1,3) . I Padri della Chiesa hanno visto in queste parole una profezia che anticipava il popolo di Dio, la Chiesa composta da Giudei e pagani. Di fronte a Dio, tutti gli uomini … erano come il bue e l’asino senza intelligenza e conoscenza. Ma il Bambino nella mangiatoia ha aperto i loro occhi perché potessero conoscere la voce del loro Padrone, la voce del loro Signore … perché potessero riconoscere il Signore nella mangiatoia. Chi l’ha riconosciuto e chi non è riuscito a riconoscerlo? Ma noi lo abbiamo veramente riconosciuto ? Quando poniamo il bue e l’asino accanto alla mangiatoia dobbiamo ricordarci il testo dIsaia … il bue e l’asino sanno … “ma Israele non sa, il mio popolo non conosce”. … bisogna riandare … al primo Natale . Chi lo ha riconosciuto ? Chi non ha saputo riconoscerlo? E perché ? Chi per primo ha fallito a non riconoscerlo è stato Erode il quale non ha capito quando gli si parlava del Bambino, anzi . .. è stato profondamente accecato dalla sua sete di potere e dalla paranoia che l’accompagna (Mt 2,3). Chi ha fallito a riconoscerlo, è stata “tutta Gerusalemme, con lui” (ibid.) Coloro che hanno fallito a riconoscerlo sono tutti coloro che “vestono abiti di lusso, coloro che hanno una ragguardevole posizione sociale (Mt 11,8). Coloro che hanno fallito a riconoscerlo, sono i sapienti … che, certo, conoscono correttamente i testi della Scrittura senza però riuscire a comprenderne il significato ( Mt 2,6). Quelli che lo hanno riconosciuto sono “il bue e l’asino” … i pastori, i Re magi, Maria e Giuseppe … E noi? Siamo così lontano dalla stalla, perché rivestiti di abiti di lusso e troppo sapienti? (Da una meditazione del Cardinale Joseph Ratzinger sul : “Volto di Dio” (1983)