ISTITUTO COMPRENSIVO
N. 2
VICENZA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“G. Bortolan”
Piano dell’offerta formativa
2010-2011
Via C. Piovene, 31
Tel. 0444/911223 - Fax 0444/917201
36100 VICENZA
e-mail [email protected]
posta certificata [email protected]
sito www.ic2bortolan.it
Codice Fiscale 80015210240
-Codice Scuola VIIC872001
1
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Nell’istituto convivono realtà diverse per territorio,per
situazione socioculturale, per esperienza e storia dei singoli
plessi. Tali caratteristiche vanno viste come realtà dinamiche
che nel confronto si arricchiscono ed evolvono.
COMPETENZE
ORGANIZZAZIONE
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PROGETTI
L’Istituto, nel Piano dell’Offerta Formativa, presenta una
molteplicità di progetti che vanno ad integrare l’azione
cognitiva, procedurale, formativa e orientativa delle discipline.
Proprio per esprimere la sua identità, l’Istituto ha scelto come
simbolo un unico fiore nel quale i petali rappresentano le scuole
del nostro Istituto. Al centro del fiore è racchiusa una frase
“STAR BENE A SCUOLA” che riassume l’idea di benessere
fisico e psicologico in cui, sperimentando forme cooperative e
socializzanti, l’apprendimento si attua.
Alla base del fiore si trova una parola “sapere” che
rappresenta un valore condiviso da tutto l’Istituto e che si
concretizza nel “saper essere” e nel “saper fare”
COSCIENZA DI SE ‘
COSCIENZA DEL MONDO
SAPER ESSERE UNA PERSONA
ADATTARSI AD UNA REALTA’ IN CONTINUA TRASFORMAZIONE
ESPRIMERE E COMUNICARE IL PROPRIO IO
SAPER FARE
2
DALL’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO ALLA DIDATTICA
Scelte educative condivise e metodologie comuni
1. Scuola dell’educazione integrale della persona
2. Scuola dell’identità nella diversità
3. Scuola della relazione e della convivenza civile
4. Scuola dell’autonomia
5. Scuola che colloca nel mondo
1.
1.
Sviluppo di abilità e di conoscenze come strumenti per un’educazione integrale della persona.
2.
Scuola che favorisce la ricerca dell’ io in relazione con gli altri
3.
Sviluppo delle relazioni interpersonali come mezzo per una convivenza civile.
4.
Sviluppo dell’autonomia e delle capacità di scelta.
5.
Scuola che proietta verso la realtà che ci circonda.
METODOLOGIE

Valorizzare le risorse personali.

Creare durante l’anno momenti di dialogo, discussione, confronto sulle idee.

Comunicare ai ragazzi e alle loro famiglie gli obiettivi dell’azione didattica ed educativa della scuola.

Responsabilizzare gli alunni attraverso l’assegnazione di incarichi e la consapevolezza dei propri
doveri.

Rendere varia l’attività didattica attraverso l’uso di nuove tecnologie, uscite didattiche, animazione
teatrale, ecc.

Prediligere il metodo dell’apprendimento per scoperta (problem solving) a quello mnemonico
passivo.

Organizzare il tempo in funzione dei ritmi individuali.

Curare le relazioni tra bambini, tra bambini e adulti, tra ragazzi, tra ragazzi e adulti, creare un ambiente
di lavoro idoneo all’apprendimento.

Individuare le strategie di insegnamento più adatte.
La scelta dei metodi e dei mezzi va vista in base alle necessità che si presentano nel gruppo classe e si
avvale di strategie di apprendimento diversificate e di attività di laboratorio, recupero, consolidamento
e potenziamento.
3
La formazione degli alunni rappresenta l’obiettivo primario verso cui converge tutta l’attività
dell’Istituto.
I docenti elaborano una didattica attenta alle varie fasi del processo formativo.
FASI DEL PROCESSO FORMATIVO
FASI
TEMPI
Dell’esplorazione:

Scuola dell’infanzia
ricercare l’ identità
Dell’adattamento:
Scuola primaria

ricercare l’identità personale e sociale

consolidare le abilità e le conoscenze

ricercare il sapere attraverso l’esperienza

organizzare i tempi e le modalità di lavoro
Scuola secondaria di primo grado
Della consapevolezza:

individuare il proprio stile cognitivo

sviluppare le abilità necessarie per una scelta consapevole
Dell’orientamento:

conoscere le proprie potenzialità e le opportunità offerte dal mondo della scuola e della formazionelavoro.

potenziare le abilità di ciascun alunno in relazione ad un personale progetto orientativo.
4
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
La Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Bortolan”, in piena condivisione con l’art. 3 comma 1 del DPR n°
235 del 21 novembre 2007 ( Nuovo Statuto delle Studentesse e degli Studenti), per il buon funzionamento della
scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, propone il patto educativo di corresponsabilità,
cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai
docenti, dal personale ATA ai collaboratori e alle famiglie, si impegnano a rispettare.
La scuola è una comunità che educa nella quale convivono più soggetti, uniti dall’obiettivo comune di educare:
• far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno parte di questa comunità;
• svilupparne le capacità;
• favorirne la maturazione e la formazione umana;
• orientarli alle future scelte scolastiche.
• I soggetti protagonisti della comunità sono:
• gli studenti, centro dell’attenzione educativa della scuola,
• le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane,
• la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire un suo progetto ed una
sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti.

In ogni società ognuno ha un suo ruolo, deve svolgere funzioni precise, ha precisi diritti e doveri.

Se questi ruoli, questi principi e questi doveri vengono rispettati, la società riesce a raggiungere meglio gli
obiettivi che si è proposta
5

Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto”, cioè un
insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio .

Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto”, cioè un
insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio .

Questo patto va letto e volontariamente sottoscritto, innanzitutto dalla scuola, attraverso il
Coordinatore di classe ma anche dallo studente, per la sua parte, e dalla famiglia, per gli
aspetti che la riguardano.
• Nel patto educativo di corresponsabilità, sono considerati i diversi aspetti del progetto educativo: la relazionalità, gli interventi educativi, la partecipazione, gli interventi didattici, la puntualità, i compiti, le verifiche e la valutazione, le sanzioni disciplinari, l’uso del cellulare.
La correttezza del comportamento comprende atteggiamenti decorosi ben specificati nel Regolamento degli alunni (consegnato ai rappresentanti dei genitori).
Per le sanzioni disciplinari si può ricorrere attraverso l’organo di garanzia formato da:
due genitori, da un docente e presieduto dal Dirigente.
6
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN COMPORTAMENTO
DELIBERATI DAL C.d. D.
VOTO IN
DECIMI
10
CRITERI
Rispetto delle regole della
comunità scolastica
DESCRIZIONE
Sempre corretto, funge da stimolo positivo
Interesse,partecipazione
Segue con interesse, partecipa attivamente, propone approfondimenti.
alle attività didattiche, col- E’ disponibile ad aiutare i compagni.
laborazione con insegnanti
e compagni
9
Rispetto delle regole della
comunità scolastica
E’ generalmente corretto.
Interesse, partecipazione
Segue con interesse, partecipa attivamente alle lezioni delle materie prealle attività didattiche, col- ferite.
laborazione con insegnanti E’ disponibile ad aiutare alcuni compagni.
e compagni
8
Rispetto delle regole della
comunità scolastica
E’ sostanzialmente corretto. Può avere qualche nota sul libretto personale
o sul registro di classe a causa di scorrettezze non gravi.
Interesse,partecipazione
Alterna periodi in cui dimostra coinvolgimento ed interesse ad altri in cui
alle attività didattiche, col- è poco attento
laborazione con insegnanti
e compagni
7
Rispetto delle regole della
comunità scolastica
Talvolta poco corretto nei confronti dei docenti o compagni. Può avere
più note sul libretto personale o sul registro ed è stato necessario il coinvolgimento della famiglia
Interesse,partecipazione
Non sempre partecipa alle lezioni distraendosi o disturbando lo svolgialle attività didattiche, col- mento delle attività. Se richiamato riesce a mantenere un atteggiamento
laborazione con insegnanti più consono
e compagni
6
Rispetto delle regole della
comunità scolastica
Spesso scorretto con alcuni compagni/docenti frequenta in maniera discontinua le lezioni e non sempre rispetta gli orari. Ha ricevuto numerose
ammonizioni ed è stato necessario coinvolgere ripetutamente la famiglia
Interesse,partecipazione
Segue con poco interesse tutte le lezioni e a volte disturba lo svolgimento
alle attività didattiche, col- delle attività
laborazione con insegnanti
e compagni
5
Rispetto delle regole della
comunità scolastica
Spesso scorretto frequenta in maniera discontinua le lezioni e non sempre rispetta gli orari
Ha rapporti di conflittualità con i compagni che devono essere mediati
dall’adulto
Ha numerose note sul registro o nel libretto personale ed è stato allontanato dalla comunità scolastica per violazioni gravi
Interesse,partecipazione
Non dimostra interesse per le attività didattiche non partecipa anche se
alle attività didattiche, col- inserito in piccolo gruppo
laborazione con insegnanti
e compagni
7
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO NELLE SINGOLE
DISCIPLINE DELIBERATI DAL C.d. D.
DESCRITTORI
8
V
O
T
O
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
4
I contenuti non sono appresi o
sono appresi in modo limitato
Non individua gli elementi e le caratteristiche di un argomento
Anche se guidato non riesce ad
esporre
Comprende con difficoltà solo alcuni messaggi
Comunica in modo confuso
Non sa affrontare situazioni problematiche
5
I contenuti sono appresi in
modo parziale e disorganizzato
Individua in modo parziale ed impreciso gli elementi e le caratteristiche di un argomento
Anche se guidato espone con poca
chiarezza
Applica regole ed algoritmi in modo
poco preciso
Comprende in modo parziale i messaggi
Comunica solo utilizzando alcuni linguaggi
Solo se guidato riesce ad affrontare semplici
situazioni problematiche
6
I contenuti sono appresi in
modo superficiale /meccanico
Individua in modo essenziale gli
Comprende semplici messaggi
elementi e le caratteristiche di un
Comunica in modo non sempre preciso utilizargomento
zando meglio alcuni linguaggi
Se guidato espone con sufficiente
Riesce ad affrontare in modo atono semplici
chiarezza
situazioni problematiche
Applica regole ed algoritmi in contesti semplici
7
I i contenuti sono
appresi in modo essenziale
Comprende i messaggi in modo globale
Comunica in modo essenziale ma corretto
Riesce ad affrontare in modo autonomo situazioni problematiche in contesti noti
8
I contenuti sono appresi in
modo completo con approfondimento di alcuni argomenti
Individua gli elementi e le caratteristiche di un argomento
Espone in modo semplice ma chiaro
Applica regole ed algoritmi in esercizi di routine
Individua gli elementi e le caratteristiche di un argomento in modo
sicuro
Espone in modo ordinato facendo
collegamenti
Applica regole ed algoritmi in
contesti nuovi
9
I contenuti sono appresi in
Individua elementi e caratteristiche
modo completo e approfondito
di un argomento in modo autonomo
Espone in modo ordinato e preciso
facendo collegamenti
Applica regole algoritmi in contesti
complessi
Comprende i messaggi ai vari livelli, individuano collegamenti
Comunica con sicurezza e proprietà di linguaggio
Riesce ad affrontare situazioni problematiche
complesse in modo originale
10
I contenuti sono appresi in
Individua gli elementi di un argomodo completo approfondito e
mento in modo autonomo espriintegrato
mendo valutazioni personali
Espone in modo ordinato e preciso
facendo collegamenti
Applica regole algoritmi in contesti
complessi
Comprende i messaggi, acquisisce informazioni e li interpreta
Comunica con sicurezza proprietà ed in modo
personale
Riesce ad affrontare situazioni problematiche
di notevole complessità in modo originale
Comprende i messaggi a vari livelli
Comunica con proprietà di linguaggio
Riesce ad affrontare situazioni problematiche
anche di una certa complessità
DESCRITTORI DEI LIVELLI RAGGIUNTI NELL’APPRENDIMENTO E
RELATIVI INTERVENTI DIDATTICI
VOTO IN
DECIMI
10
9
8
7
6
5
RAGGIUNGIMENTO
DEGLI
OBIETTIVI
Tutti gli obiettivi
pienamente raggiunti in
modo eccellente
Tutti gli obiettivi
pienamente raggiunti
Tutti gli obiettivi
sostanzialmente
raggiunti
Tutti gli obiettivi
raggiunti in modo più
che sufficiente
Obiettivi minimi
raggiunti
Solo qualche obiettivo
minimo raggiunto
4
Obiettivi minimi
non raggiunti
≤4
Lontano dal raggiungimento degli obiettivi
minimi
DESCRIZIONE
Ha una conoscenza completa e approfondita dei contenuti
disciplinari.
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove in modo
autonomo.
Rielabora in modo personale le conoscenze dimostrando
significative capacità critiche.
Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato.
Ha una conoscenza sicura dei contenuti disciplinari.
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove in modo
autonomo. Rielabora in modo personale le conoscenze.
Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
Ha una conoscenza sicura dei contenuti disciplinari.
Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo
autonomo. Assimila le conoscenze con sicurezza.
Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
Ha una conoscenza più che sufficiente dei contenuti disciplinari. Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni
conosciute. Assimila le conoscenze in modo abbastanza
sicuro. Si esprime con un linguaggio sufficientemente
corretto.
Ha una conoscenza essenziale dei contenuti disciplinari.
Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni conosciute.
Acquisisce le conoscenze in modo mnemonico
Si esprime con un linguaggio non sempre sicuro.
Ha una conoscenza parziale dei contenuti disciplinari.
Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni conosciute commettendo però errori.
Acquisisce le conoscenze in modo mnemonico.
Si esprime con un linguaggio impreciso.
Ha una conoscenza parziale ed approssimativa dei contenuti disciplinari.
Non sempre è in grado di applicare le conoscenze anche
in situazioni note. Fatica ad acquisire le conoscenze.
Si esprime con un linguaggio impreciso.
Ha una conoscenza gravemente lacunosa dei contenuti
disciplinari.
Anche se guidato rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze.
Acquisisce con molta fatica le conoscenze.
Si esprime con un linguaggio scorretto.
INTERVENTI
DIDATTICI
POTENZIAMENTO
POTENZIAMENTO
POTENZIAMENTO
RINFORZO
RINFORZO
RINFORZO/
RECUPERO
RECUPERO
RECUPERO
RECUPERO
In merito agli interventi didattici di potenziamento, rinforzo e recupero, sempre a seguito della
delibera del Collegio dei Docenti, la scuola attuerà un progetto di flessibilità per gruppi di apprendimento (art.4 DPR 275/99 “articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti da diverse classi”) L’open-class, prevista soltanto per Lettere e Matematica, si farà in due settimane diverse nel corso dell’anno e precisamente quella dal 24/01/2011 e quella dal 21/03/2011.
In queste settimane sarà cambiato l’orario settimanale delle lezioni e saranno formati gruppi di
alunni provenienti dallo stesso grado di classe e con lo stesso livello di apprendimento registrato
nella valutazione del I trimestre a cui un docente della materia farà attività di potenziamento o
rinforzo o recupero. Al termine della settimana gli alunni sosterranno una prova di valutazione
che l’insegnante della classe di ciascuna disciplina terrà in conto nella compilazione del pagellino bimestrale del II periodo (11 e 16 Marzo).
9
Organizzazione oraria
del tempo scuola
Classi
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
IA
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
Solo alcuni
Solo alcuni alunni:
alunni:
14.00 - 16.00
II A
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
III A
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
IB
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
II B
8.00 - 13.00
Solo alcuni
Solo alcuni
alunni:
alunni:
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
III B
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
IC
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
Solo alcuni
Solo alcuni alunni:
alunni:
14.00 - 16.00
II C
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
III C
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
ID
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
II D
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
III D
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
III E
10
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
14.00 - 16.00
8.00 - 13.00
8.00 - 13.00
MODELLI ORGANIZZATIVI
Il Collegio dei Docenti, consapevole del ruolo che la Scuola riveste nel contesto sociale del quartiere, ha utilizzato negli ultimi anni tutte le opportunità della normativa vigente al fine di fornire
un’Offerta Formativa che rispondesse alle esigenze degli utenti del territorio.
MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE CLASSI PRIME
I modelli organizzativi per le classi prime sono così articolati:
MODELLO ORGANIZZATIVO A 36 ORE
MODELLO ORGANIZZATIVO A 30 ORE
Lettere: 10 ore
Lezioni per 6 giorni, senza alcun rientro pomeridia-
Matematica/Scienze: 6 ore
no.
Inglese: 3 ore
Lettere: 10 ore
Francese: 2 ore
Matematica/Scienze: 6 ore
Tecnologia: 2 ore
Inglese: 3 ore
Musica: 2 ore
Francese: 2 ore
Arte ed immagine: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Musica: 2 ore
Religione: 1 ora
Arte ed immagine: 2 ore
Laboratorio: 4 ore (nell’ambito letterario e scien-
Scienze Motorie: 2 ore
tifico)
Religione: 1 ora
NOTA
L’orario di lezione a 36 ore, è distribuito in
sei giorni settimanali e due rientri pomeri- NOTA
Questa opzione vale per le classi 1aA, 1aB e 1aC.
diani il martedì e il giovedì
(dalle ore 14.00 alle 16.00).
Questo modello è stato scelto da alcuni alunni della 1aA, 1aB e 1aC.
11
LABORATORI
DOCENTI
DURATA
Il mestiere dello storico
prof.ssa Cappellina
1 ora
Una finestra sul mondo
prof.ssa Abbracciavento
1 ora
Informatica di base
Prof.. Celotto
1 ora
Informatica di base
prof.ssa Fontana
1 ora
MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE CLASSI SECONDE
I
modelli organizzativi per le classi seconde sono così articolati:
MODELLO ORGANIZZATIVO A 36 ORE
MODELLO ORGANIZZATIVO A 30 ORE
Lettere: 12 ore + 1 compresenza con Matematica
Lettere: 10 ore
Matematica/Scienze: 6 ore + 1 compresenza con Lettere
Matematica/Scienze: 6 ore
Inglese: 3 ore
Inglese: 3 ore
Francese: 2 ore
Francese: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Musica: 2 ore
Musica: 2 ore
Arte ed immagine: 2 ore
Arte ed immagine: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Religione: 1 ora
Religione: 1 ora
Laboratorio: 1 ora (nell’ambito letterario e scientifico)
NOTA
NOTA
L’orario di lezione, distribuito in sei giorni settimanali con due rientri pomeridiani dalle ore
14.00 alle ore 16.00, è valido per la 2a B.
Questa opzione è stata scelta interamente dalle classi
2a A e 2aC.
LABORATORI
DOCENTI
DURATA
Officina della storia
prof.ssa Cappellina
1 ora
Informatica applicata alla Matematica
prof.ssa Fontana
1 ora
12
MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE CLASSI TERZE
I modelli organizzativi per le classi terze sono così articolati:
MODELLO ORGANIZZATIVO
A 36 ORE
Lettere: 12 ore + 1 compresenza con Matematica
Matematica/Scienze: 6 ore + 1 compresenza
con Lettere
MODELLO ORGANIZZATIVO A 30 ORE
Lettere: 10 ore
Matematica/Scienze: 6 ore
Inglese: 3 ore
Francese: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Inglese: 3 ore
Musica: 2 ore
Francese: 2 ore
Arte ed immagine: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Musica: 2 ore
Religione: 1 ora
Arte ed immagine: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Religione: 1 ora
NOTA
Laboratorio: 1 ora
Questa opzione è stata scelta dalla classe 3
NOTA
a
a
C,
a
dalla classe 3 A e dalla 3 E.
L’orario di lezione è distribuito in sei giorni
settimanali con due rientri pomeridiani;
questo modello è valido per le classi
3 a B e 3 a D.
LABORATORI
DOCENTI
DURATA
Il quotidiano
prof.ssa Galliazzo
1 ora
Il quotidiano
prof.ssa Puggina
1 ora
Astronomia
prof.ssa Fontana
1 ora
Applicazione dell’informatica alla
meteorologia
Prof. Celotto
1 ora
I laboratori, attivati all’interno del modello organizzativo a 36 ore, durano un quadrimestre e sono
stati strutturati con la finalità di promuovere globalmente la crescita dell’alunno, potenziando,
recuperando, in caso di necessità, tecniche, conoscenze ed abilità, e curando, ai fini dell’espressione,
altri linguaggi.
Le ore di compresenza, sempre all’interno del modello organizzativo a 36 ore, sono scaturite
dall’esigenza di recuperare, consolidare o ampliare conoscenze nuove o precedentemente apprese.
13
MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE CLASSE PRIMA E SECONDA D
INDIRIZZO MUSICALE
I modelli organizzativi per le classi prima e seconda D sono così articolati:
CLASSE 1aD
MODELLO ORGANIZZATIVO A 33 ORE
CLASSE 2aD
MODELLO ORGANIZZATIVO A 33 ORE
Lezioni per 6 giorni, con rientro pomeridiano.
Lezioni per 6 giorni, con rientro pomeridiano.
Lettere: 10 ore
Lettere: 10 ore
Matematica/Scienze: 6 ore
Matematica/Scienze: 6 ore
Inglese: 3 ore
Inglese: 3 ore
Francese: 2 ore
Francese: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Tecnologia: 2 ore
Musica: 2 ore
Musica: 2 ore
Arte ed immagine: 2 ore
Arte ed immagine: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Scienze Motorie: 2 ore
Religione: 1 ora
Religione: 1 ora
Lezioni al pomeriggio
Solfeggio
Con i docenti di strumento
Strumento (lezioni individuali)
Chitarra – flauto- pianoforte - violoncello
14
PROGETTI COMUNI D’ ISTITUTO
Progetti comuni d’Istituto.
I docenti della scuola, avvalendosi della collaborazione di personale e di
progetti che coinvolgono gli alunni di tutti i plessi.






enti esterni elaborano dei
“On the road. In strada sicuramente”
“ Real World ”
“ Intreccio di fili colorati”
“ Sicurezza ”
“ Continuità”
“Integrazione e diversità”
Inoltre ciascun plesso attua ulteriori progetti del POFT (POF Territoriale) strettamente collegati alle
attività didattiche svolte dalle classi.
SICUREZZA A SCUOLA
Per il raggiungimento di tale obiettivo, il nostro Istituto si è dotato dei seguenti strumenti gestionali:
il documento della sicurezza che contiene la valutazione dei rischi e le relative misure di prevenzione e
protezione;
vari organismi permanenti con funzioni specifiche in materia di sicurezza;
la partecipazione del personale scolastico nella gestione di tutte le fasi del processo.
CONTINUITA’
Anche quest’anno scolastico docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado collaboreranno per
favorire i passaggi degli alunni da una scuola all’altra con diverse iniziative d’accoglienza delle singole
scuole.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ PSICO-MOTORIE
Nel nostro istituto particolare attenzione viene riservata agli alunni in situazione di handicap sia psicofisico
che sensoriale: ciò fa parte della cultura dell’accoglienza che, secondo noi, contraddistingue il nostro modo
di fare scuola.
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INTEGRAZIONE E DIVERSITA’
PROTOCOLLO D’ ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
Proponiamo un Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri quale strumento per realizzare
un’accoglienza “competente” per facilitare l’inserimento degli alunni stranieri” neo-arrivati ’’ e la
partecipazione delle famiglie immigrate al percorso scolastico dei figli.
Il protocollo può essere adattato ed integrato con eventuali iniziative d’accoglienza delle singole
scuole. In particolare il protocollo si propone di realizzare i seguenti obiettivi:
definire fasi condivise dell’iscrizione;
prevedere e progettare fasi di accoglienza;
sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto in collaborazione con i
mediatori (se richiesti );
collaborare con le famiglie per rimuovere eventuali ostacoli alla piena integrazione;
definire ruoli e compiti dei vari operatori scolastici, i tempi e, se possibile, i materiali di supporto.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Finalità generali:

svolgere una funzione di raccordo tra la scuola, le associazioni di categoria, gli istituti superiori, le famiglie così da poter attuare un corretto orientamento degli studenti, sulla base delle
novità introdotte dalla riforma, verso percorsi scolastici futuri e in modo tale da agevolarli
nell’importante scelta della scuola superiore;

potenziare nei ragazzi la conoscenza di sé, delle proprie capacità e attitudini attraverso la distribuzione di questionari alle classi prime, seconde e terze.
ORIENTA - INSIEME 9
Finalità generali

Informare alunni e genitori

Formare gli allievi ad una scelta consapevole

Fornire strumenti adeguati per gli alunni diversamente abili.

Per genitori e alunni della scuola sec di 1° grado.
Settimana dell’orientamento
Laboratori di orientamento per le classi terze S.S. 1° Bortolan
Finalità generali
Il Progetto risponde alla necessità da parte degli studenti di capire le proprie attitudini e i propri interessi (attraverso percorsi esperienziali) per una scelta consapevole del percorso scolastico oltre la
scuola del Primo Ciclo classi terze S.S. 1° Bortolan
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NUMERO CLASSI: 13 - NUMERO COMPLESSIVO DI ALUNNI: 265
FEMMINE: 125 - MASCHI: 140
DISTRIBUZIONE ALUNNI NELLE CLASSI (al 20-11-2010)
SEZIONI
NUMERO COMPLESSIVO
MASCHI
FEMMINE
IA
IB
IC
ID
II A
II B
II C
II D
III A
III B
III C
III D
III E
TOTALE
22
23
23
21
20
18
19
22
21
25
20
16
15
265
8
13
11
9
12
6
14
9
13
14
11
11
9
140
14
10
12
12
8
12
5
13
8
11
9
5
6
125
CALENDARIO SCOLASTICO
ANNO 2010/2011
Inizio delle lezioni 13 settembre 2010
Termine delle lezio- 9 giugno 2011
ni
VACANZE
Vacanze di Natale Dal 24 dicembre 2010
al 9 gennaio 2011
Vacanze di Carnevale
Dal 7marzo 2011
al 9 marzo 2011
Vacanze di Pasqua
Dal 21 aprile 2011
al 26 aprile 2011
ALTRE FESTIVITA’ OBBLIGATORIE
Festa di tutti i Santi: 1 novembre 2010
Festa dell’Immacolata: 6-7-8 dicembre 2010
Festa - Anniversario della Liberazione: 25 aprile 2010
Festa nazionale della Repubblica: 2 giugno 2011
.
17
PROGETTI
ON THE ROAD
La strada rappresenta un luogo dove i bambini e gli adolescenti possono vivere esperienze negative a
volte anche fatali. Educare ad una coscienza civile e ad una consapevolezza di regole, che hanno lo
scopo di migliorare la nostra sicurezza e quella degli altri, ci è sembrato di grande importanza. Tutte
le classi dunque parteciperanno alle attività proposte imparando a conoscere i pericoli,i segnali stradali.........
PATENTINO
Questo progetto nasce dall'esigenza di far acquisire gli elementi teorici fondamentali dell'Educazione stradale, al fine di ottenere la più completa sensibilizzazione del ragazzo nei confronti delle norme di comportamento sulla strada.
LEZIONI DI PRIMO SOCCORSO
Per tutte le classi seconde il nostro Istituto organizza una serie di lezioni di primo
soccorso, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di comportamenti corretti e responsabili in caso di
emergenza. La durata del corso, che prevede numerose prove pratiche ed è tenuto da un’infermiera
volontaria della Croce Rossa Italiana, è di otto ore. Nessuna spesa è prevista a carico delle famiglie.
GIORNALINO A SCUOLA
Lo sfondo sociale che il giornale dà alla scrittura conferisce senso e valore allo scrivere dei ragazzi, i
quali sanno che il testo verrà letto. I ragazzi diventano autori, cronisti di un articolo, imparano ad organizzarsi, definire l’argomento ….
SPORTELLO D’ ASCOLTO
Lo sportello d’ascolto è stato attivato perché nei nostri giorni la scuola, pur tra numerose difficoltà, si
configura sempre più come ambito privilegiato di vita sociale per gli adolescenti, offrendo occasioni
di incontro, di scambio, di mediazione, di crescita.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITÀ
Progetto per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria con coinvolgimento dei genitori e dei
docenti per la restituzione dell’attività.
Le finalità e gli obiettivi sono i seguenti:
contribuire alla costruzione di identità preadolescenti con informazione e formazione tematiche sulla
sessualità;
acquisire il rispetto dell’individuo;
offrire al ragazzo possibilità di percepire cosa avviene dentro di sé quando entra in gioco la sessualità
riflettere su corretti comportamenti relativi all’igiene e prevenzione malattie sessualmente trasmissibili .
NOTA Nel corso dell’anno ci saranno altre attività finalizzate all’autonomia personale,
per favorire l’integrazione di alcuni alunni nel gruppo classe, all’ alfabetizzazione per
gli alunni stranieri, al recupero e al consolidamento di abilità, nonché al rispetto delle
regole della convivenza civile.
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ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
Anche quest’anno è attivo il CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO che offre l’opportunità di
svolgere le seguenti attività sportive: pallavolo, ginnastica e danza, calcio a 5, atletica.
Mentre Più’ sport a scuola offre la possibilità ai ragazzi di frequentare altre attività:
basket, baseball, rugby
Giochi sportivi studenteschi
Calcetto
Tennis
Nuoto
Chitarra
Come entrare nel fantastico “Mondo Subacqueo”
Le attività sopra elencate saranno avviate solo se ci sarà un congruo numero di iscritti.
Accademia natalizia
Pet Therapy
Tutti uguali, tutti diversi.
Lezione Concerto
Teatro in lingua inglese
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ISTITUTO COMPRENSIVO
N. 2
VICENZA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“G. Bortolan”
Il sito dell’Istituto www.ic2bortolan.it è stato fornito indirizzo di posta elettronica.
Inoltre è possibile mettersi direttamente in contatto con la Dirigente, la Segreteria e la Dirigente dei
Servizi Amministrativi digitando:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Via C. Piovene, 31
Tel. 0444/911223
Fax 0444/917201
36100 VICENZA
e-mail [email protected]
posta certificata
[email protected]
sito www.ic2bortolan.it
Codice Fiscale 80015210240
Codice Scuola VIIC872001
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“G. Bortolan” Piano dell`offerta formativa 2010-2011