Allegato C DISCIPLINARE PRESTAZIONALE DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE PRESIDIO “V. VALLETTA” TORINO, VIA FARINELLI 25 Pagina 1 di 52 1. DESCRIZIONE GENERALE DEL PRESIDIO Il presidio sanitario “V.Valletta” si sviluppa su sette piani e precisamente: • • • • un piano seminterrato, destinato ai servizi generali un piano rialzato, adibito a poliambulatorio e servizi sanitari cinque piani intermedi, prevalentemente utilizzati per residenze assistenziali di vario tipo e servizi correlati il piano del tetto, con alcune aree tecniche destinate all’impianto di climatizzazione. L’edificio e’ costituito da una manica di fabbrica e si sviluppa per 185 metri di lunghezza, 40 metri di larghezza e altezza alla linea di gronda nel punto massimo (locali ascensori) di m.23. I corpi di fabbrica sono posti lungo un asse parallelo a via Farinelli in direzione nord-sud. I due corpi scala centrali dividono il fabbricato in tre zone strutturalmente e funzionalmente separate; le tre zone sono state chiamate rispettivamente: zona A – manica verso c. Unione Sovietica; zona B – manica centrale; zona C – manica verso v. Togliatti. I vani scala sono stati identificati come: scala A – scala laterale lato c. Unione Sovietica; scala AB – scala tra la zona A e la zona B; scala B – scala interna alla zona B; scala BC – scala tra la zona B e la zona C; scala C – scala laterale lato verso corso Togliatti. L’edificio è dunque funzionalmente diviso in 21 zone. Ciascuna di esse e’ stata climatizzata estate – inverno. Per ciascuna zona dell’edificio e’ stato realizzato un vano tecnico con la partenza degli impianti per i singoli reparti; tutti i vani tecnici sono in comunicazione con un cavedio impianti verticale per le distribuzioni generali. I cavedi, per analogia, sono stati chiamati nel seguente modo: cavedio A – interno alla zona A e per le utenze della zona A; cavedio B - interno alla zona B e per le utenze della zona B; cavedio C – interno alla zona scala BC per le utenze della zona C; cavedio D – interno alla scala C per alcune utenze della zona C. La struttura è dimensionata e realizzata, nei piani dal primo al quinto, in modo da poter accogliere gli ospiti suddivisi in nuclei funzionali di varia tipologia degenziale, classificabili come Residenza Assistenziale Flessibile, Residenze Sanitarie Assistenziali, Centro Diurno; Hospice da 10 e 8 posti letto e aree pertinenziali connesse. L’articolazione dei nuclei prevede generalmente la suddivisione in Aree Funzionali, basata sulla sostanziale analogia che caratterizza le destinazioni d’uso ed i modelli di fruizione degli spazi appartenenti a ciascuna area. Pagina 2 di 52 Per quanto riguarda le Aree Funzionali dedicate ai “Servizi di Vita Collettiva” e le Aree ”Servizi Generali”, il calcolo degli standard minimi fissati dalla normativa è stato eseguito sulla base delle norme vigenti al momento della realizzazione della struttura. Il complesso sanitario è inoltre fornito di aree a verde e di un terrazzo molto ampio, attrezzato con gazebi. I corpi di fabbrica, a pianta rettangolare, disposti parallelamente alla via Farinelli, hanno le seguenti destinazioni d’uso: ♦ al piano seminterrato sono collocate le camere mortuarie, gli spogliatoi, gli archivi, i magazzini, la zona di arrivo e smistamento dei pasti, il magazzino farmaceutico aziendale, il deposito e gli impianti ad osmosi della Dialisi Ambulatoriale, gran parte degli impianti centralizzati ed altri locali tecnici a servizio della struttura. ♦ Al piano terreno trova spazio l’ingresso principale con la reception, il Poliambulatorio del Distretto Sanitario, il servizio di Medicina Legale, il gruppo delle Cure Domiciliari, il servizio di Alcoologia e la Dialisi Ambulatoriale. ♦ Al piano primo si trovano un nucleo RSA, il Centro Diurno, IL Nucleo Cure Primarie, il servizio di Neuropsichiatria Infantile e la Logopedia. ♦ Il piano secondo è adibito ad Hospice e ad uffici destinati alle attività del Committente e della ditta Affidataria. ♦ Al piano terzo si trovano due nuclei RSA e un servizio di degenze per Dimissioni Protette ♦ Al piano quarto sono localizzati tre nuclei RAF ♦ Al quinto si trovano due nuclei RSA e, nel corpo centrale, aree di cura, palestre e spazi collettivi. Sono presenti cinque accessi carrabili e pedonabili. Dal lato di via Ugolini, il cancello esistente garantisce l’accesso alle camere mortuarie, al magazzino della dialisi e al cortile dell’area seminterrata, a servizio delle centrali tecnologiche. Sullo stesso lato sono collocati altri due cancelli che danno accesso, il primo all’uso esclusivo del Servizio di Dialisi Ambulatoriale, il secondo, al transito delle derrate alimentari e al trasporto delle merci in genere. Ad una divisione orizzontale per piani corrisponde anche, in generale, una simmetria in pianta che suddivide ogni piano in tre distinti corpi di fabbrica, molto simili tra loro, tutti dotati nella zona di contatto con il corpo di fabbrica adiacente di nucleo di comunicazione verticale (scale ed ascensori). Questa divisione consente una netta separazione dei vari nuclei, anche per quanto riguarda le compartimentazioni antincendio. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI L’edificio in questione è stato realizzato secondo le indicazioni contenute nelle normative vigenti, in campo sanitario, di sicurezza e prevenzione. Tale sua caratteristica di conformità deve essere mantenuta nel tempo a cura della ditta affidataria. Le norme di riferimento, certamente non esaustive ma qui sinteticamente raccolte, sono le seguenti: Pagina 3 di 52 Decreto del Capo del Governo 20/07/1939 - “Approvazione delle istruzioni per le costruzioni ospedaliere” (Gazzetta Ufficiale n.187 del 11/08/1939); Il D.P.R. 547 del 27/04/1955 - “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”; - - - - Pagina 4 di 52 La C.M.LL.PP. del 29/1/1967, n.425; La C.M.LL.PP. n.4809 del 19/06/1968 - “Norme per assicurare l’utilizzazione degli edifici sociali da parte dei minorati fisici e per migliorarne la godibilità generale”; La C.M.LL.PP. n.13011 del 22/11/1974 - “Requisiti fisico-tecnici per le costruzioni edilizie ospedaliere. Proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione”; Il D.M. 05/07/1975; Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione La Legge del 05/08/1978, n.457; La Legge Regionale n.25/81; La Circolare n. 8351/4122 del 31/03/1982 “Attività ospedaliere esistenti”. Bozza di normativa antincendio; La L.R. n.20/82; La L.R. del 21/03/1984, n.18 e S.M.I.; La L. R. n.59/85; Il D.M. 11 marzo 1988; La Legge n.13 del 09/01/1989 - “Disposizione per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche sugli edifici privati” (Testo aggiornato con le modifiche di cui alla Legge n. 62 del 27/02/1989); Il D.M. n.236 del 14/12/1989 - “Prescrizioni tecniche per garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionate e agevolate ai fini del superamento e dell’eliminazione della barriere architettoniche”; Il D.P.C.M. 22/12/1989 - “Atto di indirizzo e coordinamento dell’attività amministrativa delle regioni e province autonome, concernente la realizzazione di strutture sanitarie residenziali per anziani non autosufficienti, non assistibili a domicilio o nei servizi semiresidenziali”, La Legge. n.122/89 - nota come legge Tognoli sui parcheggi; La L.R. 37/90 - “Norme per la programmazione socio-sanitaria regionale e per il piano socio-sanitario regionale per il triennio 1990-92”; La Legge n.46 del 05/03/1990 “Sulla sicurezza degli impianti”; La Legge n.10 del 09/01/1991 e relativo D.P.R. 12/12/1993 sulla gestione dell’energia; Il D.P.R. n.447 del 06/12/1991 - “Regolamento di attuazione della legge del 5/03/ 1990 n. 46 in materia di sicurezza degli impianti”; Il D.G.R. 22/02/1993, n.147-23154; Comunità alloggio e Centri Diurni destinati a persone disabili. Integrazione alle Decreto della Giunta Regionale n. 147-23154 del 22 febbraio 93 e n. 60-33850 del 18 aprile 94 Le linee guida Ministero della Sanità n. 100/SCPS/2/5192 del 31/03/1994; Il D.M. del 09/04/1994 - “Approvazione della Regola tecnica di prevenzione incendi per costruzioni e l’esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere”; Il D.G.R. 18/04/1994, n.60-33850; Il D.Lgs. 19/09/1994, n.626; La D.G.R. del 19/2/1996 n. 82-6189; Il D.P.R. 24 luglio 1996, n.503; Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici La D.G.R. del 26/08/1996 n. 129-10470; requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni di ricovero, a ciclo continuativo e/o diurno residenze sanitarie assistenziali (r.s.a.) Il D.P.R. 503/96 “Regolamento recente norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”. 3. ELENCO E DESCRIZIONE SINTETICA DEGLI IMPIANTI All’interno dell’edificio sono stati realizzati i seguenti grandi impianti: 1. IMPIANTO DI TERMOVENTILAZIONE/CLIMATIZZAZIONE costituito da: ϖ CENTRALE FRIGORIFERA La centrale frigorifera e’ stata localizzata sopra la copertura ed e’ composta da tre refrigeratori d’acqua da 750 KW , per un totale di 2.250 KW con compressore a vite e con raffreddamento ad acqua tramite tre torri di raffreddamento sistemati sempre sulla copertura. La scelta del compressore a vite e’ stata dettata dalla maggior durata della macchina (oltre 150.000 ore di funzionamento per il compressore a vite rispetto alle 30 – 40.000 ore per il compressore a pistone). La scelta del gruppo frigorifero con raffreddamento ad acqua anziche’ ad aria e’ dettata dal maggior rendimento del sistema e quindi dalla maggior economicita’ di esercizio. In copertura vi è quindi la distribuzione del freddo che attraverso i cavedi tecnici raggiunge a tutti i piani, sia le macchine di condizionamento, sia i ventilconvettori. Nel presidio, sono presenti 21 Unità di Trattamento Aria di diversa potenzialità a cui l’acqua fredda giunge attraverso linee dedicate percorrenti i cavedi tecnici. Anche per il circuito frigorifero e’ stato installato un sistema di pompe a portata variabile in grado di erogare solo la quantità di potenza richiesta, permettendo di diminuire le spese di energia elettrica. ϖ POMPA DOSATRICE ϖ PREPARATORI DI ACQUA CALDA ϖ RECUPERATORI DI CALORE I recuperatori di calore sono di tipo statico aria-aria e sono posti direttamente nel cassone dei ventilatori di ripresa, protetti da filtro piano. ϖ VENTILATORI DI ESTRAZIONE I ventilatori sono del tipo a sezione di ripresa d’aria con elettroventilatore centrifugo a doppia aspirazione con pale in avanti, giunto antivibrante, motore a 6 poli, alimentato a 380 V . ϖ IMPIANTO AD ARIA - CLIMATIZZAZIONE GENERALE Ogni singola zona, per ogni piano, e’ servita da una macchina di trattamento dell’aria che generalmente (tranne due casi in cui l’aria viene prelevata direttamente all’esterno) preleva l’aria pulita da una canalizzazione del cavedio impianti; l’aria viziata e’ introdotta in altra canalizzazione dello stesso cavedio. Sulla copertura, nella parte superiore del cavedio impianti e’ installato un canale di mandata dell’aria alle macchine presenti ai piani e un canale di ripresa dai reparti che è collegato ad un aspiratore di estrazione. In questo modo e’ stato possibile installare un recuperatore di calore a flusso incrociato (rendimenti dell’ordine del 50 – 60 %) in grado di trasferire parte del calore contenuto nell’aria espulsa all’aria in ingresso. Il recuperatore, oltre ad essere un preciso requisito di legge, permette di mantenere bassi i costi di gestione. La presa di aria esterna per tutte le macchine è posta sopra la copertura dell’edificio; le espulsioni sono direzionate verso nord mentre la presa d’aria è direzionata verso sud in quanto i venti dominanti della zona spirano da sud a nord. Pagina 5 di 52 Tutte le bocchette in mandata e di ritorno sono in alluminio anodizzato senza serrandina di regolazione della portata dell'’aria; il controllo della portata è affidato a regolatori automatici a canale che manterranno la portata voluta indipendentemente dalla pressione a monte del canale. Tutte le 21 macchine di trattamento aria sono munite di filtri piani la cui pulizia deve avvenire almeno ogni 45 gg, e filtri a tasche la cui pulizia deve avvenire almeno ogni 90 gg. IMPIANTI A TUTT’ARIA Negli impianti a tutt’aria e’ inviata in ambiente la portata necessaria, alla temperatura di 16 C°, sia in estate che in inverno; in questo modo, tramite delle piccole batterie di post riscaldo (152 complessivamente) sistemate sulle canalizzazioni all’interno dei locali, e’ possibile raggiungere la temperatura di comfort variabile per ogni utente all’interno delle varie stanze, modificabile di +/- 3 gradi rispetto allo standard. Le canalizzazioni di mandata corrono sui cornicioni esistenti e sono mascherate da sovrastrutture in alluminio. Gli impianti a tutt’aria complessivamente sono 8 . ϖ TELEGESTIONE Tutti gli impianti sono controllati da un sistema di telegestione. Attraverso un normale personal computer un operatore formato e disponibile alla consolle per 24 ore su 24, dovrà essere in grado di: - rilevare e comandare la temperatura di tutte le stanze munite di ventilconvettore o impianto a tutt’aria; rilevare e comandare le funzioni di ciascuna delle macchine termoventilanti e rilevare gli eventuali stati di fuori servizio; rilevare e comandare le principali funzioni della centrale termica e rilevare gli eventuali stati di fuori servizio; rilevare gli eventuali stati di fuori servizio della centrale frigorifera, della centrale antincendio e tutti gli altri impianti dell’ospedale. Lo stesso sistema e’ utilizzato anche per il monitoraggio di tutti i rilevatori di fumo, dello stato di apertura delle porte REI dei filtri, per il controllo accessi in varie zone e potra’ altresi’ essere implementato, a cura della ditta affidataria, con eventuali altre utenze (innaffiamento giardino, ecc.), previa autorizzazione scritta del Committente. ϖ VENTILCONVETTORI La distribuzione dei ventilconvettori, dai cavedi tecnici, avviene tramite canalizzazioni poste nel controsofitto dei corridoi. In luoghi opportuni sono collocate le discese ai collettori di zona e la distribuzione prosegue sottopavimento per mezzo di tubazione di rame. La distribuzione nel controsoffitto e’ del tipo compensato, a tre tubi; i ventilconvettori installati sono complessivamente circa 360; ciascuno di essi dispone di filtro a protezione della batteria da sostituire almeno ogni 120 gg. La distribuzione divide tali impianti in: • • Pagina 6 di 52 Impianti di ventilconvettori e aria primaria in 13 reparti; Impianti a tutt’aria in 8 reparti DATI DI PROGETTO Il progetto degli impianti di climatizzazione e’ stato eseguito, utilizzando i seguenti parametri di base: INVERNO T. ESTERNA U.R. ESTERNA - 8 °C 90 % T. INTERNA U.R. INTERNA +20 °C 60 % ESTATE T. ESTERNA U.R. ESTERNA +32 °C 60 % T. INTERNA U.R. INTERNA +26 °C 50 % CUNICOLO IMPIANTI Sotto la piastra servizi, al piano seminterrato, per favorirne la manutenzione, è stato realizzato un cavedio degli impianti in cui passano tutte le distribuzione generali ai cavedi tecnici verticali. A titolo esemplificativo, all’interno del cavedio sono localizzate: la distribuzione generale dei radiatori; la distribuzione generale del circuito caldo alle macchine di condizionamento; la distribuzione generale dei ventilconvettori; la distribuzione generale del vapore per umidificazione oltre alle canalizzazioni delle linee elettriche, della rete antincendio, dell’acqua potabile e sanitaria, ecc. 2. CENTRALE TERMICA Nella Centrale Termica trovano posto n° 3 caldaie, una da 1.200.000 Kcal/h e due da 1.800.000 Kcal/h, per totali 4.800.000 Kcal/h, a vapore a bassa pressione (< di 1 bar). Tale caratteristica permette di non avere la necessità della presenza continua di un fuochista abilitato per la conduzione della stessa. La Centrale Termica, tramite i due scambiatori da 1.800.000 Kcal/h ciascuno, a fascio tubero vapore / acqua calda, e’ in grado di assicurare il riscaldamento degli ambienti . Le caldaie dispongono di bruciatori pressurizzati bivalenti, a gasolio / gas metano; in questo modo si ha doppia possibilita’ di alimentazione degli impianti. Sono installati 2 serbatoi del gasolio da 12.000 litri a camera doppia, in modo da non superare la capienza massima totale di 24.000 litri. Anche questi sono collegati all’impianto di tele gestione, attraverso il controllo del livello elettrico(con allarme di minima). Complessivamente, per il solo riscaldamento, l’edificio necessita di circa 3.000.000 di Kcal/h. Nella centrale termica è prodotta l’acqua calda sanitaria per mezzo di n° 2 bollitori con accumulo da 5.000 litri (1 in funzione ed uno di riserva). Pagina 7 di 52 Il vapore prodotto serve anche per l’umidificazione invernale. Apposita distribuzione generale porta il vapore alle singole macchine del condizionamento. Le pompe installate nella Centrale Termica sono tutte del tipo con inverter a portata variabile in modo tale da diminuire l’assorbimento elettrico in caso di carico parziale. Gli impianti collegati dei radiatori, dei fan ventilconvettori per il caldo, del condizionamento per il caldo, e delle batterie di post riscaldo sui canali dell’aria saranno tutti termoregolati con valvole a due vie per permettere la portata variabile. In Centrale Termica trova posto un addolcitore, per la sola acqua di alimentazione della centrale, e un impianto ad osmosi inversa per il trattamento dell’acqua che viene trasformata in vapore per l’umidificazione ambiente. ϖ RADIATORI Tutti i radiatori sono muniti di detentore e valvolina di sfiato dell’aria di tipo automatico. Poiche’ l’impianto di radiatori ha un percorso molto lungo, con perdite di carico molto diverse tra la prima colonna montante e l’ultima, è stata realizzata la distribuzione a tre tubi del tipo compensato. Complessivamente i radiatori sono 360. Sono serviti da radiatori (impianto centralizzato generale), i seguenti locali: - i vani scala e i filtri degli stessi; - i depositi ai piani che necessitano di compartimentazione REI; - gli spogliatoi e i servizi generali al piano seminterrato; - i servizi igienici ai piani. 3. IMPIANTI ANTINCENDIO E SISTEMI DI SICUREZZA L’insieme di impianti realizzati per questo edificio persegue lo scopo di garantire la tempestiva segnalazione dell’evento, la protezione delle vie di esodo e la possibilità dello spegnimento dell’incendio, in tutte le aree dell’edificio. Il sistema è del tipo multifunzione per la integrazione di tutti i pericoli in una sola centrale. ϖ IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMI CENTRALIZZATO L’impianto è costituito da una centralina elettronica e da rilevatori di tipo ottico e si estende a tutto l’edificio. Esiste anche un rilevatore di gas metano collocato in centrale termica. Questo tipo di impianto è stato realizzato in tutti i locali e negli spazi tra il soffitto e il controsoffitto. E’ di tipo indirizzato e quindi con cablaggio speciale ad anello e centraline di reparto. E’ collegato ad esso un impianto di diffusione sonora costituito da diffusori posti lungo le vie di fuga e necessari a segnalare l’evacuazione dei locali. I cavi che lo costituiscono sono resistenti al fuoco. La suddivisione di questo impianto ne permette il funzionamento in modo indipendente, sia per trasmettere segnali che informazioni, all’interno del reparto, che tra i reparti che con la portineria. I diffusori sonori sono altoparlanti di tipo bidirezionale da 4/6 watt. Nei luoghi presidiati è collocata la consolle con il preamplificatore e il microfono. Le aree in allarme sono avvisate tramite segnalatori ottici “Allarme Incendi” . Questi sono attivati automaticamente attraverso i rilevatori di fumo oppure meccanicamente schiacciando il pulsante di area. ϖ ϖ Pagina 8 di 52 IMPIANTO DI IDRANTI IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO (sprinkler) ϖ ϖ ϖ ϖ ESTINTORI CARTELLONISTICA PORTE TAGLIAFUOCO ANTIINTRUSIONE 4. IMPIANTI DI ASCENSORE Nell’edificio sono presenti 7 ascensori ad azionamento elettrico tipo antincendio, con locali macchine posti sul tetto. Di questi, 4 sono montalettighe veloci con 7 fermate, 1 è del tipo veloce con 8 fermate, 1 è del tipo lento con 7 fermate, uno è un calaferetri, esclusivamente dedicato alle camere mortuarie. Gli impianti elevatori sono tutti alimentati elettricamente, con la rete ordinaria e sotto gruppi elettrogeni, in quanto permettono l’evacuazione delle persone, in caso di incendio, essendo posti sotto alimentazione di emergenza. 5. IMPIANTO ELETTRICO GENERALE L’impianto elettrico è stato realizzato con una tensione di fornitura di 22.000 Volt ed è configurato con quadri generali di BT di distribuzione, con messa fuori servizio a livello di reparto, quadri di reparto e quadri di zona. I servizi tecnologici generali gestiscono l’alimentazione della Centrale Termica, i tre gruppi frigoriferi, le pompe antincendio, l’autoclave, le rampe dell’ossigeno. E’ dotato di n.2 gruppi elettrogeni con intervento entro 30 sec., da 400 KVA, ciascuno per il 50 % dell’impianto totale. Sono anche presenti n.2 UPS da 120KVA ciascuno, funzionanti in parallelo, con una autonomia di 30 minuti. I quadri elettrici di reparto sono stati realizzati secondo tre macro suddivisioni: • Luce e forza motrice ordinaria • Luce e forza motrice privilegiata (gruppi elettrogeni) • Luce e forza motrice U.P.S. Ciascun reparto fa capo ad un vano tecnico dove vi è il cavedio verticale di collegamento di tutte le canalizzazioni elettriche. A loro volta, questi, sono collegati al piano interrato da un cavedio orizzontale interrato che che si raccorda alle cabine elettriche poste all’esterno dell’edificio. Le cabine elettriche esterne comprendono: • Locale AEM(distributore energia elettrica) • Locale quadri MT(media tensione) • Locale quadri BT-quadri generali di bassa tensione • Locale UPS per i due gruppi di continuità in parallelo • Locale gruppi elettrogeni per i due gruppi elettrogeni In generale, l’impianto è stato previsto ridondante per quanto riguarda la potenza dei trasformatori(almeno uno dei due rimane di riserva all’altro). Ciascun gruppo elettrogeno è in grado di alimentare i servizi essenziali dell’edificio: centrale termica, pompe antincendio, macchine ventilanti di condizionamento, ecc. I gruppi di continuità permettono l’alimentazione continua di tutti i servizi essenziali: ambulatori di tipo A, impianti di chiamata, di allarme, di controllo, ecc. L’edificio dispone anche di impianti di illuminazione esterna dei parcheggi, delle vie d’accesso, delle intercapedini e dei cortili interni, oltre che del cunicolo interrato. Pagina 9 di 52 ϖ ϖ ϖ ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE L’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche è costituito da una gabbia di Farady di quarto livello, che abbraccia tutto l’edificio. Nell’edificio, sono entranti dall’esterno: il cavo principale per l’energia elettrica di media tensione, i cavi telefonici, la tubazione del metano. E’ inoltre presente il serbatoio interrato per il gasolio. Sono installati n.2 limitatori di sovratensioni delle linee entranti nell’edificio e dei reparti. Per l’intero edificio LPS esterno di livello IV. Per le linee entranti, un SPD. Sono perciò stati installati: • Elementi captatori sugli spigoli, in copertura e sulla linea di gronda. • Calate verticali. • Anello di terra interrato a distanza di 1 metro dalla struttura. • Protezione delle calate • Pozzetto ispezionabile in fondo ad ogni calata. • Collegamento alle varie barre equipotenziali • SPD sulla linea di energia in media tensione e su tutti i quadri elettrici BT dei reparti. ϖ CHIAMATA PAZIENTI Ciascun reparto è dotato di adeguato impianto di chiamata dal letto del paziente, con tacitazione dall’interno della camera e display operativo nel posto presidiato. L’impianto è costituito da: • Comando pensile nella camera di degenza, al testaletto. • Tacitazione nella camera di degenza • Lampada fuori porta di segnalazione chiamata e presenza infermiera • Tiranti di chiamata nei servizi igienici e nel bagno assistito • Pannello sinottico nel locale caposala. L’impianto è realizzato con linee di trasmissione dati tipo “BUS” ϖ TELEFONICO La rete telefonica è distribuita in tutto l’edificio, per mezzo di cavo 4+4 coppie di V livello e attacchi RJ45 sempre di V livello. ϖ OROLOGI A tutti i piani, in ciascun reparto, è posizionato un terminale ad uso orologio comandato da impianto centralizzato. ϖ VIDEO SORVEGLIANZA DEGLI ACCESSI E IMPIANTO TELEVISIVO In tutta la struttura esiste un impianto di televisione a circuito chiuso che permette il controllo di tutti gli accessi ai reparti dei vari piani e degli accessi esterni, per il controllo dei passi carrai. Il sistema è costituito da telecamere e monitor di reparto posizionate nei luoghi presidiati (normalmente stanza della caposala),con registrazione delle immagini. Sono state previste telecamere su tutti gli accessi esterni, nelle aree di ingresso e sui percorsi principali dell’edificio, anche queste dotate di sistema di registrazione delle immagini. Pagina 10 di 52 Nei locali di degenza e nei soggiorni è realizzato un impianto televisivo di tipo analogico/digitale, per la visione anche satellitare, per mezzo di parabole. ϖ TELEGESTIONE Il sistema impiantistico di tele gestione è suddiviso in due parti fondamentali: • Telegestione di tutto l’impianto di condizionamento, ventilazione, centrale termica, ecc. • Telegestione di tutti gli altri impianti tecnologici: rilevazione fumi e gas, allarmi centrale elettrica e interruttori sui quadri, pompe antincendio, gruppi elettrogeni, UPS, ecc. All’impianto di telegestione dell’intero edificio, sono collegati tutti gli allarmi dei servizi tecnologici quali centrale termica, centrale frigorigena, gruppi elettrogeni, UPS, ascensori, pompe antincendio, sgancio interruttori,ecc. Questo è costituito da una centralina generale elettronica e da quadri di zona e di reparto, gestiti con personal computer, tramite una consolle posizionata in locale apposito che dovrà essere sempre presidiato. L’impianto è supportato dalla seguente procedura: • Rilievo di stato, allarmi, interventi, ecc. • Intervento di segnalazione delle unità periferiche e trasmissione del dato alla unità centrale, nel luogo presidiato • Visualizzazione, presso l’unità centrale, presidiata, dell’anomalia, report e possibilità di intervento, verifiche e telediagnosi. 6. IMPIANTO IDRAULICO GENERALE ϖ ϖ ϖ CENTRALE IDRICA STAZIONE SOLLEVAMENTO ACQUE NERE STAZIONE SOLLEVAMENTO ACQUE METEORICHE 7. IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICALI ϖ ϖ CENTRALE BOMBOLE OSSIGENO CENTRALE DEL VUOTO 8. SISTEMI DI PORTE E CANCELLI AUTOMATICI 9. SISTEMA DEI MANUFATTI EDILI 10. AREE VERDI Ciascuno di questi macro componenti della struttura necessita di manutenzione costante e continua sia di tipo ordinario che straordinario. Il presente disciplinare, non avendo la pretesa di affrontare esaustivamente e completamente tutti i dettagli che tale attività comporta deve essere inteso come uno strumento esemplificativo finalizzato alla conoscenza generale del sistema edilizio/impiantistico da manutenere, la cui cura e dettaglio è demandata alla progettualità dell’offerente. Pagina 11 di 52 INDICAZIONI E PRESCRIZIONI GENERALI DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Gli impianti, i manufatti ed i sistemi tecnologici presenti nella struttura ”V. VALLETTA”, qui sinteticamente descritti, dovranno essere sottoposti a manutenzione ordinaria e straordinaria, secondo le normative vigenti, le regole di buona tecnica e secondo quanto indicato di seguito. Sono a carico dell’Affidatario, tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste, necessarie per dare il servizio manutentivo, dell’intero edificio completamente compiuto con le caratteristiche tecniche dettate dalle regole dell’arte. Fanno parte di questi obblighi anche tutte le verifiche periodiche previste dalle normative vigenti, per ciascun tipo di impianto o insieme di essi ed attrezzature. Gli oneri derivanti da verbali, visite ispettive e controlli a qualsiasi parte o compenente dell’edificio, sono a totale carico del manutentore, anche se derivanti da carenze di manutenzione precedenti. Le condizioni manutentive non potranno essere inferiori a quelle previste dai manuali d’uso e manutenzione che, se mancanti, dovranno essere richiesti al produttore a cura del manutentore. L’esecuzione dei lavori dovrà essere comunque sempre effettuata secondo le regole dell’arte ed il manutentore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi. Il manutentore, con la cura degli impianti si assume ogni onere per garantire la continuità del corretto funzionamento degli impianti stessi e di ogni componente e manufatto dell’edificio. In caso gli interventi necessari al buon funzionamento degli impianti non vengano eseguiti, o in caso di ingiustificati ritardi, la ASL 1 si riserva la facoltà di far eseguire i lavori ad altre ditte, addebitandone tutti gli oneri all’Affidatario. Il personale addetto alla manutenzione dovrà essere reperibile sul territorio 24 ore su 24, giorni festivi compresi, con obbligo di intervento entro mezz’ora dalla chiamata. Tutte le sostituzioni dovranno essere effettuate con ricambi originali. Il personale tecnico deputato allo svolgimento delle manutenzioni deve essere: a) atto a mantenere gli impianti sempre in stato di piena efficienza e funzionalità, sia nel loro complesso, sia in ogni singola parte di organo; tali operazioni devono essere eseguite tempestivamente, anche quando siano richiesti contemporaneamente più interventi; b) atto a mantenere la perfetta pulizia di tutti i locali tecnologici, compresi i cunicoli; c) atto a garantire l’assistenza ai funzionari dell’ASL 1 in occasione delle visite periodiche. La ditta affidataria dovrà garantire, 24 ore su 24, festivi compresi, la presenza di un addetto formato e specializzato da adibire alla gestione in tempo reale, della consolle del sistema di controllo elettronico di efficienza degli impianti (impianto di TELEGESTIONE). Tutti gli interventi di manutenzione individuati dall’art. 4 lettera a) al titolo 1 del piano regolatore della città di torino – Norme urbanistico– edilizie di attuazione, parte prima - sono compresi negli interventi obbligatori, in appalto. Il documento succitato, fa parte integrante del presente disciplinare. In caso di dubbio sulla definizione del tipo di intervento, la valutazione sarà fatta insindacabilmente dal Servizio Tecnico dell’ASL1. Pagina 12 di 52 NON VERRANNO CONSIDERATI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA QUELLI CAUSATI DA INCURIA O DOVUTI A CARENZA O ASSENZA DI MANUTENZIONE ORDINARIA. Gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti tempestivamente e dovranno essere illimitati, avendo per scopo quello di mantenere regolarmente in funzione gli impianti, gli immobili, gli arredi, i manufatti e le strutture, in generale. Al termine di ogni intervento il manutentore dovrà redigere, anche su supporto informatico, apposito rapporto, con indicazione della data dell’intervento, del luogo dell’intervento, dell’anomalia riscontrata, del tipo di intervento effettuato, dei componenti eventualmente sostituiti e del nome dell’operatore che ha eseguito l’intervento. Tutti questi rapporti dovranno poi essere riportati su un registro e trasmessi, tanto in forma cartacea che informatica (preferibilmente foglio elettronico) alla S.C. TecnIco dell’ASL 1, mensilmente, entro il 5 del mese successivo al periodo di riferimento In caso di sostituzione di componenti, dovrà essere allegata la certificazione dei medesimi. Per tutti gli interventi, se dovuta, dovrà essere prodotta la dichiarazione di conformità. I registri contenenti i rapporti di intervento dovranno essere conservati negli uffici del presidio, a disposizione del personale della S.C. Tecnico dell’ASL 1 o di altri soggetti titolati ad effettuare ispezioni. Il personale a cui il gestore affiderà l’esecuzione delle opere di manutenzione, dovrà avere i necessari requisiti previsti dalle leggi vigenti. Nell’esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, devono essere rispettate le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza ed accettazione dei materiali e dei componenti. Dovranno altresì essere rispettate le norme per lo smaltimento dei rifiuti e dei residui di lavorazione (olio, batterie ecc.) Il manutentore, è tenuto a segnalare per tempo all’ASL 1 qualunque necessità di carattere straordinario. L’Affidatario, a seguito dell’aggiudicazione, dovrà provvedere al passaggio di consegne con il manutentore precedente. Dovrà, con questo, procedere in contradditorio a tutte le verifiche necessarie per il regolare svolgimento delle attività di manutenzione, in modo da non creare alcuna interruzione del servizio. Per ciascun componente dell’edificio, prenderà in consegna tutte le certificazioni relative agli impianti, gli schemi grafici, i manuali di manutenzione, i libretti delle centrali, i registri con le annotazioni degli interventi eseguiti nel corso degli anni, ecc. Tutto questo materiale fa parte del “Certificato dell’edificio” e non dovrà essere smarrito nè danneggiato. A cura dell’Affidatario dovrà essere tenuto sempre in ordine, aggiornato e disponibile per qualsiasi esigenza, controlli, ispezioni e verifiche che si rendessero necessarie. La sottoscrizione del contratto equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza ed incondizionata accettazione della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici. Oltre a ciò, con la suddetta sottoscrizione, si dichiara di accettare incondizionatamente tutte le norme che regolano il presente servizio e che la documentazione trasmessa dall'ASL1 al gestore è completa e sufficiente per l’esecuzione puntuale del servizio di manutenzione. Pagina 13 di 52 OPERAZIONI MINIME DI MANUTENZIONE DA ESEGUIRE A titolo indicativo e non esaustivo si indicano alcune operazioni di manutenzione da effettuare sui principali impianti e sistemi componenti l’edificio. Un diverso periodismo per l’esecuzione degli interventi è indicato dai manuali di manutenzione, o da norme di legge, o da regole di buona tecnica, che l’impresa dovrà comunque garantire. IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO E’ a carico dell’impresa affidataria l’esecuzione di tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché ogni onere relativo alla conduzione del presente impianto. E’ compito della ditta appaltatrice curare gli impianti in modo da garantire la continuità del corretto funzionamento uniformandosi alle necessità organizzative della gestione del presidio. Nell’assolvimento dei suoi compiti l’Appaltatore dovrà predisporre a sua cura un libretto manutentivo per ognuno degli apparecchi in manutenzione del presente impianto. Ogni impianto dovrà essere periodicamente ispezionato e ad ogni ispezione il manutentore dovrà citare tutte le operazioni eseguite. Nell’ambito delle attività di conduzione, verificati i manuali degli impianti, l’appaltatore dovrà eseguire almeno i seguenti interventi: verifica delle valvole di sicurezza; verifica dei termostati di regolazione e di blocco; ispezione dei tubi di sicurezza; controllo dei vasi di espansione; controllo dei termometri; controllo dei manometri mantenimento dei livelli di rumorosità dell’intero impianto nei limiti di legge controllo sistematico di tutti gli organi di trasmissione controllo sistematico di tutti gli organi di filtraggio controllo sistematico di tutti gli organi di comando controllo di tutte le apparecchiature di ogni genere costituenti i singoli impianti e di ogni quant’altro ad essi connesso; Dovranno anche essere eseguiti i seguenti lavori di: mantenimento di un buono stato di pulizia dei locali, dei relativi canali ed in generale di tutte le apparecchiature presenti nelle UTA; lubrificazione regolazione registrazione dei valori termoigrometrici riparazioni e le sostituzioni dei dispositivi di illuminazione delle centraline e dei vani tecnici (lampadine e tubi compresi) disincrostazione chimica e/o meccanica dei fasci tuberi scambiatori, assorbitori e torri di raffreddamento compresa la fornitura dei materiali chimici o di altra natura che servissero per detta operazione nonché la fornitura dei lubrificanti, dei liquidi speciali, dei liquidi frigorigeni, i rabbocchi di lubrificante e/o antigelo e quant’altro necessario. pulizia delle batterie di scambio aria/aria e aria/acqua, compresa la fornitura dei materiali chimici che servissero per detta pulizia; spurgo degli impianti in sede di accensione, ed in ogni circostanza venga ritenuto necessario per presenza di aria; tale spurgo dovrà essere eseguito da parte dell’impresa appaltatrice tanto sui circuiti principali (colonne montanti, anelli di distribuzione, impianti di centrale o sottocentrale, apparecchiature collegate, ecc.) quanto sui singoli elementi diffusori di caldo o freddo; Pagina 14 di 52 esecuzione di prove, controlli, programmazioni e verifiche delle apparecchiature di UTA (servomotori, valvole miscelatrici, pompe, circolatori, elettrovalvole, centraline di termoregolazione, saracinesche, ecc.) all’inizio ed alla fine della stagione di riscaldamento e durante la gestione almeno una volta al mese, a mezzo di idonee strumentazioni, redigendo di tali operazioni, una relazione riepilogativa da inviare all’Ufficio Tecnico dell’ASL1 entro il primo venerdì del mese successivo al periodo in cui le prove vengono eseguite; fornitura di materiali di minuto consumo, quali olio, grasso, stracci, segatura e fornitura di attrezzature e mezzi d’opera; ingrassaggio/grafitaggio delle parti in movimento (pompe, valvole, saracinesche, flange, ecc.); eliminazione di perdite da flange, valvole miscelatrici, saracinesche, valvole e detentori di radiatori e ventilconvettori; di piccole riparazioni (opere da tubista) all'impianto di distribuzione e produzione di acqua/vapore per la funzionalità ed efficienza della UTA; smontaggio e rimontaggio di elettropompe, motori elettrici, fasci tubieri, cinghie trapezoidali, saracinesche, valvole scaricatori ed indicatori di condensa, impianto recupero pressione al serbatoio per il raffreddamento, riduttori di pressione, compressori e quanto altro necessario per il corretto funzionamento e buona conservazione degli impianti; sostituzione di lampade e led di segnalazione relative a quadri e pannelli sinottici esclusivamente con lampade led; controllo della funzionalità di tutte le apparecchiature elettriche; controlli delle prescrizioni tecniche contenute nel DPR 412/93; fornitura e posa di idonea vernice resistente,da apporre sulle parti metalliche scrostate e/o corrose e sulle tubazioni correlate in genere. Nel servizio di manutenzione è inclusa la fornitura e la sostituzione periodica dei dispositivi filtranti d'aria di ogni tipo e grado di filtrazione presenti sull’impianto, in accordo alle specifiche di seguito elencate. E’ inoltre inclusa la mano d'opera per le riparazioni anche d'emergenza, per l’esecuzione di tutte le operazioni atte a sostituire i componenti usurati o difettosi esclusi gli oneri per i pezzi meccanici, elettromeccanici e vari che si rendesse necessario sostituire e/o modificare, considerati appartenenti agli interventi di manutenzione straordinaria. La ditta dovrà segnalare in tempo utile all'Azienda, qualunque necessità di carattere straordinario al fine di garantire il corretto svolgimento del servizio senza interruzioni e carenze di funzionalità, così pure potrà avanzare proposte di miglioria degli impianti stessi. Tutte le opere di manutenzione straordinaria devono essere sempre precedentemente preventivate e successivamente approvate con atto scritto. Gli interventi potranno riguardare la sostituzione dei componenti usurati e/o difettosi e il loro rimborso è relativo esclusivamente alla sola fornitura dei pezzi di ricambio, intendendosi compresa nel canone del servizio di manutenzione tutta la manodopera occorrente per la ricerca del guasto e per la sostituzione dei pezzi. Per la quantificazione di tali interventi, preventivamente autorizzati per iscritto, si farà riferimento ai prezzi del Prezziario della Regione Piemonte vigente al momento dell’intervento o, quando questo sia impossibile su quelli di mercato in vigore all'atto della riparazione, depurati del ribasso d'asta proposto dalla ditta. La valutazione sul tipo di intervento, se ordinario o straordinario è ad insindacabile giudizio del Responsabile della S.C. Tecnico. Qualunque reclamo o riserva che la Ditta credesse in diritto di opporre dovrà essere presentato per iscritto alla Committenza, prima dell'esecuzione dell'opera a cui si riferisce. Verranno pertanto ritenute nulle le riserve avanzate durante l'esecuzione del lavoro oggetto delle medesime ed a lavoro ultimato, nè prese comunque in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in appalto, di qualsiasi natura, che non siano stati concordati per iscritto prima dell'inizio dell'opera oggetto di tali richieste. Pagina 15 di 52 Per il dettaglio delle operazioni di manutenzione ordinaria si rimanda la ditta aggiudicataria alla consultazione dei relativi libretti di uso e manutenzione a bordo impianto, o comunque reperibili c/o il servizio tecnico della casa costruttrice. Tutte le operazioni richieste andranno eseguite secondo i criteri di cui alle norme, leggi e specifiche che regolamentano il settore con particolare riguardo alle seguenti: - Legge n. 46 del 05/03/1990 (norme per la sicurezza degli impianti). - D.P.R. 06/12/1991 n. 447 (regolamento di attuazione della Legge 05/03/1990 n. 46). - Legge 09 gennaio 1991 n. 10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia). - D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412 (Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 09 gennaio 1991, n. 10). - D.P.R. 18 aprile 1994 n. 392 (Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini della installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti, nel rispetto delle norme di sicurezza). - D.P.R. 21/12/99 n. 552 (Regolamento recante modifiche al DPR 412/93 per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 09 gennaio 1991, n. 10). Le specifiche tecniche riguardanti la fornitura degli elementi filtranti di ciascuna macchina condizionante sono le seguenti: 1 – FILTRI A TASCHE Filtri a tasche ad estesa superficie, tasche cornicie o dinamicamente bilanciate (con assoluta esclusione di tasche tubolari), per evitare contatti tra tasche adiacenti. Sigillatura globale di tutte le linee di cucitura comprese le perimetrali. Indicazioni dei sistemi previsti per assicurare l’antisfondamento della tasca. Telai individuali di supporto delle tasche in alluminio meccanicamente interbloccati e a loro volta sigillati sul telaio perimetrale in acciaio galvanizzato. Media filtrante in fibra di vetro contenuta da tessuto esterno di protezione, con efficienza media garantita F8 secondo EN779. La frequenza di sostituzione deve tassativamente essere di tipo MENSILE su ogni impianto provvisto di questo sistema filtrante. 2- FILTRI COMPATTI Filtri compatti a tasca rigida, costituiti da telai in materiale plastico completamente inceneribile, e da media filtrante in carta di microfibre di vetro distribuita su quattro elementi a V (diedri). Separatori in filo termoplastico con spaziatura uniforme. Sigillatura dei pacchi filtranti sul telaio con resine poliuretaniche con indicazione del sistema meccanico di assemblaggio dei componenti plastici. Efficienza minima 95% colorimetrico (F8 secondo EN778) La frequenza di sostituzione deve tassativamente essere di tipo TRIMESTRALE su ogni impianto provvisto di questo sistema filtrante. 3- CELLE FILTRANTI A CARBONI ATTIVI Celle filtranti deodorizzanti a carbone attivo completamente in acciaio galvanizzato con reti frontali microforate ad alta rigidità. Dovrà essere indicato il tipo e la quantità di carbone impiegato. Le celle dovranno avere almeno due rinforzi centrali in lamiera piegata a C lungo la dimensione verticale e le guarnizioni di tenuta sui lati lunghi. La frequenza di sostituzione deve tassativamente essere di tipo SEMESTRALE su ogni impianto provvisto di questo sistema filtrante. 4- SETTO FILTRANTE Di tipo rigenerabile in materassino di fibre sintetiche spessore 12 mm circa, arrestanza 80/85%, perdita di carico iniziale di circa 50 Pa, fornito in rotoli da mt. 20 x 1.5 circa. Pagina 16 di 52 5- SETTO FILTRANTE A PERDERE Di tipo “a perdere”, in fibre di vetro in filamento continuo a densità progressiva umettato con gel adesivo gelatinoso (non olio), inofore resistente all’acqua e alla temperatura, del fluido gelatinoso dovrà essere indicato il produttore e le carrateristiche chimico fisiche. Il setto filtrante dovrà avere le caratteristiche seguenti: spessore 2”, efficienza media filtrante G2 secondo EN779, resistenza iniziale Pa 40, resistenza finale Pa 130 La frequenza di sostituzione deve tassativamente essere di tipo SETTIMANALE su ogni impianto provvisto di questo sistema filtrante. Le temperature dei locali ed il periodo di erogazione sono correlati e dipendenti dalla zona climatica e dalla classificazione degli edifici [come dal D.P.R. 26-08-1993 , n° 412 e successive] . Nei periodi di maggiore caldo o freddo, dovrà essere previsto l’incremento della fascia oraria di trattamento, così come, per periodi di clima mite, dovrà essere prevista una riduzione di orario. Qui di seguito si elencano le prestazioni minime di manutenzioni, per alcune parti componenti l’impianto. MOTORI ELETTRICI Verificare: senso di rotazione; equilibrio tra le fasi; temperatura di funzionamento; stato dei giunti e degli organi di trasmissione; protezione delle parti sotto tensione; messa a terra e resistenza di isolamento; corrente assorbita VENTILATORI Controllare: Pulizia della girante; pressione aspirazione sulla mandata; senso di rotazione; pulizia e lubrificazione dei cuscinetti; POMPE E CIRCOLATORI Controllare: organi di tenuta; spurgo aria; APPARECCHIATURE ELETTRICHE Verifica di: dispositivi di sgancio; lampade spia; corpi illuminanti compreso la pulizia; stato dei contatti mobili; integrità dei conduttori; serraggio dei morsetti; taratura degli apparecchi di protezione; corretta messa a terra; APPARECCHIATURE DI REGOLAZIONE AUTOMATICA Verificare: valvole; comandi; trafilamenti attraverso gli organi di tenuta; Pagina 17 di 52 lubrificazione degli steli delle valvole; lubrificazione dei perni delle serrande; cinematismi delle valvole servocomandate VALVOLE Verificare: corretta apertura e chiusura; tenuta delle flange; eventuali giunti elastici; CANALIZZAZIONI Verificare: stato dei canali; stabilità dei sostegni; serrande di regolazione e serrande tagliafuoco; pulizia interna in accordi con il Servizio Prevenzioni Infezioni dell’ASL 1; RIVESTIMENTI ISOLANTI Verifica: stato di conservazione dei rivestimenti di tubazioni ed apparecchiature con ripristino se necessario; U.T.A. Verificare: temperatura e pressione a monte e a valle delle batterie (fredde e calde); tensione e stato di usura cinghie; serrande di regolazione e loro taratura; pompa ed elettrovalvola umidificatori (quando esistente); cuscinetti, albero, allineamento pulegge; equilibratura e pulizia ventilatori; assorbimento motori pulizia serrande; guarnizioni, giunti e silenziatori; pulizia e lavaggio interno sezioni , griglie presa aria ed espulsione, plenum, batterie di recuperatori; pulizia sezione umidificante in tutti i suoi componenti; GRUPPI FRIGORIFERI Verificare: temperature acqua; pressione e temperatura al condensatore ed all’evaporatore; anomale vibrazioni; stato delle coibentazioni; livello olio, carica gas; indicatori di passaggio; cinghie di trasmissione; eventuali valvole pressostatiche, termostatiche, pressostati, termostati, e tutti gli organi di sicurezza; pulizia generale; accoppiamento motori compressori; assorbimento elettrico; TORRI DI RAFFREDDAMENTO Verificare: pulizia dei filtri; tenuta dei premistoppa; funzionamento ed eventuale taratura della valvola galleggiante; Pagina 18 di 52 controllo delle guarnizioni; cinghie di trasmissione; pulizie dei componenti; VENTILCONVETTORI Verificare: pulizia ed igienizzazione batterie e bacinella raccolta condensa; sostituzione periodica celle fitranti; saraciesche di intercettazione; eventuali organi di regolazione; INTERVENTI DI BONIFICA DA LEGIONELLA PNEUMOFILA A carico dell’affidatario, dovranno essere predisposte ed attuate le operazioni previste dalle procedure per bonifica impianti, in accordo con il Servizio Prevenzione Infezioni dell’ASL 1. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO L'appaltatore, ai sensi dell'art. 31 della legge 09.01.1991, n. 10, assume la funzione di "terzo responsabile dell'esercizio e della manutenzione degli impianti termici" ed è tenuto inoltre a disporre tutte le operazioni di manutenzione secondo le prescrizioni della vigente normativa UNI e CEI. L'aggiudicatario è delegato ad assumere l'adozione delle misure necessarie al contenimento dei consumi energetici. Il nominativo del responsabile dell'esercizio e della manutenzione degli impianti termici deve essere riportato in evidenza sul "libretto di centrale", firmato per accettazione della funzione che lo impegna, tra l'altro, quale soggetto delle sanzioni amministrative previste dal 5° comma dell'art. 34 della legge 09.01.1991, n. 10. Inoltre l'appaltatore dovrà provvedere alla debita compilazione ed alla fornitura in opera o sostituzione o integrazione dei cartelli mancanti, abbinati per ogni locale centrale termica e/o sottocentrale. Il responsabile dell'esercizio e della manutenzione degli impianti termici è tenuto tra l'altro al rispetto del periodo annuale di esercizio; all'osservanza dell'orario prestabilito; al mantenimento della temperatura ambiente; alla compilazione del libretto di centrale. Le temperature dei locali riscaldati ed il periodo di erogazione del riscaldamento sono correlati e dipendenti dalla zona climatica, dalla classificazione degli edifici [come dal D.P.R. 26-08-1993 , n° 412 e successive] e dalle disposizioni impartite dal Servizio Tecnico, sentito il parere del Direttore Sanitario di Presidio. Tutte le operazioni di manutenzione richieste andranno eseguite secondo i criteri di cui alle norme, leggi e specifiche che regolamentano il settore con particolare riguardo alle seguenti: - Legge n. 46 del 05/03/1990 (norme per la sicurezza degli impianti). - D.P.R. 06/12/1991 n. 447 (regolamento di attuazione della Legge 05/03/1990 n. 46). - Legge 09 gennaio 1991 n. 10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia). - D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412 (Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 09 gennaio 1991, n. 10). - D.P.R. 18 aprile 1994 n. 392 (Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini della installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti, nel rispetto delle norme di sicurezza). - D.P.R. 21/12/99 n. 552 (Regolamento recante modifiche al DPR 412/93 per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli Pagina 19 di 52 edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della L.9/1/1991, n. 10). Le operazioni periodiche di manutenzione, sono qui esposte sinteticamente: PRESA IN CONSEGNA Esecuzione di prove, controlli, programmazioni e verifiche delle apparecchiature di centrale (caldaie, vasi di espansione, servomotori, valvole miscelatrici, pompe, circolatori, bruciatori, elettrovalvole, centraline di termoregolazione, saracinesche, ecc.) all’inizio ed alla fine della stagione di riscaldamento e durante la gestione almeno una volta al mese, a mezzo di idonee strumentazioni, redigendo di tali operazioni, una relazione riepilogativa da inserire nel registro delle manutenzioni. Esecuzione dello spurgo dagli impianti di riscaldamento in sede di accensione, ed in ogni circostanza venga ritenuto necessario per presenza di aria: tale spurgo dovrà essere eseguito da parte dell’impresa appaltatrice tanto sui circuiti principali (colonne montanti, anelli di distribuzione, impianti di centrale o sottocentrale, apparecchiature collegate, ecc.) quanto sui singoli elementi radianti. E inoltre: - presa in consegna dei registri dell'appaltante precedente; - preliminari di verifica generale dell'impianto; - predisposizione e compilazione del "LIBRETTO DI CENTRALE e/o D’IMPIANTO"; - esposizione della "Tabella d'impianto" contenente l'indicazione prevista per legge; CONTROLLI GIORNALIERI - Almeno due controlli giornalieri delle caldaie, delle pompe di alimento, delle pompe del serbatoio condense, della strumentazione delle caldaie, degli organi di sicurezza delle caldaie, dello spurgo e controlavaggio delle caldaie, della regolazione elettronica. - Verifica dei sensori, delle valvole intercettazione, delle rampe e dei rilevatori di fughe di gas. - Verifica della tenuta delle guarnizioni. - Controllo delle eventuali perdite delle connessioni (flange, detentori, valvole ecc.); - Verifica dei manometri, termometri, idrometri, indicatori di livello. - Spurgo dei livellostati. - Ogni 12 ore, controlli delle acque di esercizio, di alimento, di condensa e di ricircolo nei parametri di durezza, alcalinità, PH, concentrazione prodotti filmanti, limpidezza, il tutto comprensivo di fornitura ed utilizzo dei materiali necessari per tali controlli. (vedere le norme UNI 8065 e UNI 7550) - Controllo giornaliero della centrale addolcitori e trattamento acque. Verifica dei consumi e ricarica sale e prodotti filmanti negli addolcitori o ripristino e manutenzione dei sistemi equivalenti ( membrane ad osmosi). Solo per le caldaie a vapore: verifica dei consumi e ripristino dei correttivi condizionanti per il circuito di condensa. - Verifica di funzionamento pompa dosatrice. - Lubrificazione di tutti gli organi in movimento. - Controllo di tutta la strumentazione, termometri, manometri, idrometri, pressostati, termostati ecc.. - Mantenimento di un buono stato di pulizia dei locali, delle caldaie, dei relativi canali e tubi per il fumo, delle canne fumarie, dei depuratori ed in generale di tutte le apparecchiature presenti in C.T. - Lubrificazione di tutte le parti in movimento, pompe, valvole, saracinesche ecc.. - Verifica delle valvole miscelatrici. - Pulizia interna preparatori di acqua calda. - Controllo del funzionamento dei bruciatori. - Analisi della concentrazione di prodotti chimici contro il calcare. - Consumi dell’acqua: sia di caldaia che sanitaria; - Controllo dell’alimentazione dell’impianto e di eventuali perdite. Pagina 20 di 52 - Controllo del consumo carburante: metano/gasolio. CONTROLLI SETTIMANALI - verifica : livellostati, pressostati, fotocellule, termostati; - verifica: vasi d'espansione (in centrale termica e nelle sottostazioni), controllo idrometrico. - Verifica settimanale elettrovalvola del gas. - Verifica settimanale di tenuta del valvolame. - Controllo del mantenimento dei livelli di rumorosità nei limiti di legge ed attività di correzione, se necessario; CONTROLLI MENSILI - Pulizia mensile degli scaricatori di condensa e dei filtri. - Verifica e controlli della temperatura dei fumi, CO2, CO, O2, Bacharach (n°). - Verifica del rendimento della combustione, con stesura del rapporto di prova ed eventuale messa a punto; - Verifica delle valvole di sicurezza; - Prove di funzionamento (Centrali e Sottocentrali); - Controllo di pompe/circolatori, pulizia ed ingrassaggio. Verifica cuscinetti e relativa lubrificazione. - Verifica e tiraggio dei premistoppa; rifacimento e/o sostituzione delle baderne. Revisione presso officina specializzata, con relativa certificazione da allegare al Libretto di Centrale (ogni 12.000 ore di funzionamento) - Manutenzione degli scambiatori di calore. Decalcificazione/Disincrostazione se necessaria. - Controllo della velocità di rotazione dei motori elettrici ed accoppiamento con pompe e ventilatori. Controllo assorbimento. Revisione presso officina specializzata, con relativa certificazione da allegare al Libretto di Centrale (ogni 12.000 ore di funzionamento). CONTROLLI SEMESTRALI - Verifica semestrale rubinetto. Verifica ISPESL caldaie. Pulizia camini. CONTROLLI ANNUALI ( INIZIO STAGIONE ) - Verifica preliminare impianto di riscaldamento. - Verifica impianto con alimentazione elettrica esclusa. - Verifica preliminare all'accensione dei bruciatori. - Verifica con bruciatori e elettropompe funzionanti. - Verifica impianto alla massima temperatura d'esercizio. - Pulizia focolare e pulizia lato fumi del generatore di calore. Controllo della tenuta della camera di combustione. Pulizia e controllo dei materiali refrattari. - Manutenzione e pulizia valvolame - Pulizia della condotta dei fumi e tenuta del tiraggio. - Pulizia della girante dei ventilatori. Revisione presso officina specializzata, con relativa certificazione da allegare al Libretto di Centrale (ogni 12.000 ore di funzionamento) - Solo per impianto a gas: controllo tenuta elettrovalvole e verifica pressione di alimentazione. CONTROLLI ANNUALI ( FINE STAGIONE ) - Esecuzione al termine di ogni stagione di riscaldamento delle seguenti operazioni tecniche al fine di consentire la corretta messa a riposo degli impianti: a) pulizia accurata dei generatori b) pulizia dei canali da fumo e dei camini con asportazione totale della fuliggine, verifica e sigillatura delle chiusure laterali e degli sportelli di ispezione degli stessi; Pagina 21 di 52 c) lubrificazione delle parti meccaniche delle elettropompe, dei bruciatori e delle saracinesche. E’ inoltre necessario attenersi alle seguenti ulteriori specifiche prescrizioni: Annotazioni periodiche sul prescritto “libretto di centrale” o di impianto dei dati previsti dalle leggi vigenti (DPR 412/93 e succ.). Tenuta regolare dei registri, con registrazione giornaliera dei materiali di consumo, dei valori relativi al PH, alcalinità, durezza, laddove necessario (conformemente alle norme UNI 8065 e UNI 7550) ed informazioni relative ai lavori di ordinaria manutenzione. Assiduo controllo delle quantità del combustibile in deposito nei serbatoi. Assistenza a qualsiasi visita eseguita da personale della ASL1 o da suoi incaricati presso le centrali termiche, le sottocentrali e gli impianti. Fornitura di materiali di minuto consumo, quali olio, grasso, stracci, segatura e fornitura di attrezzature e mezzi d’opera. Ingrassaggio/grafitaggio delle parti in movimento (pompe, valvole, saracinesche, flange, ecc.). Eliminazione di perdite da flange, valvole miscelatrici, saracinesche, valvole e detentori non solo in centrale ma anche su radiatori e ventilconvettori. Esecuzione di tutti quegli interventi di piccole riparazioni (opere da tubista) all'impianto di distribuzione e produzione di acqua/vapore per la funzionalità ed efficienza della Centrale Termica. Esecuzione di lavori di smontaggio e rimontaggio di elettropompe, motori elettrici, fasci tubieri, cinghie trapezoidali, saracinesche, valvole scaricatori ed indicatori di condensa, impianto di recupero della pressione al serbatoio per il raffreddamento, riduttori di pressione, compressori e quanto altro necessario per il corretto funzionamento e buona conservazione degli impianti. Operazioni di smontaggio e rimontaggio, per la predisposizione accurata delle caldaie, degli scambiatori delle sottocentrali, dei recipienti a pressione e di quanto altro necessario, per tutte le prove e visite richieste a norma di legge, provvedendo anche al lavaggio chimico, alla pulizia lato fumi, e/o acque. Sostituzione di lampade e led di segnalazione relative a quadri e pannelli sinottici esclusivamente con lampade led ad alta qualità, nonchè controllo della funzionalità di tutte le apparecchiature elettriche a corredo della centrale. Esecuzione dei controlli e delle prescrizioni tecniche contenute nel DPR 412/93 e successivi. Lavori di tinteggiatura e verniciatura sia dei locali che delle parti metalliche dell’impianto, compreso la fornitura e posa di idonea vernice resistente ad alte temperature sulle parti scrostate e/o corrose della centrale termica e tubazioni correlate in genere. IMPIANTI TELEFONICI PABX E CABLAGGIO STRUTTURATO Per manutenzione delle apparecchiature PABX s’intende il ripristino della funzionalità delle apparecchiature di telefonia a seguito di guasto o fermo e comprende tutte le attività necessarie e gli eventuali ricambi necessari allo scopo; il ripristino dovrà avvenire nei tempi e modi appresso previsti, anche nel caso di necessità di sostituzioni di parti o dell’intera apparecchiatura. Pagina 22 di 52 Qualsiasi intervento che comporti modifica in programmazione o attestazione di qualunque natura deve essere comunicata, telefonicamente, Fax o via eMail, al Servizio Tecnico dell’ASL1. MANUTENZIONE SISTEMA DI FONIA La manutenzione dovrà essere on site o effettuata mediante sistemi di teleassistenza, di tipo correttivo e comprensiva della fornitura di tutte le parti di ricambio necessarie con intervento di personale in loco per risoluzione del disservizio entro i termini definiti. Inoltre si dovranno essere operativi i seguenti servizi: θ Help Desk telefonico di assistenza tecnica su problematiche operative degli apparati, servizio fornito via telefono, e-mail, fax da qualificati specialisti di prodotto, per la celerità di intervento; θ Sistema di telediagnosi dei problemi hardware, software o di configurazione verso specialisti altamente qualificati; θ Configurazione on-line remota e gestione dei parametri d'utente. Il servizio deve fornire la prestazione di configurazione on-line remota e gestione dei parametri dell’utente. Per i sistemi di fonia, il servizio comprende la configurazione dei terminali telefonici d’utente (possono essere modificati da remoto, su richiesta, parametri quali filtro, supervisione, deviazione di chiamata, accesso alla messaggeria vocale, gruppi utenti, linee MACS (creazione, modifica o cancellazione da remoto di linee telefoniche), numero e nome terminale, sblocco codici personali, configurazione tasti programmabili, etc.), e la configurazione dei parametri di sistema e di call routing (modifica o cancellazione da remoto delle classi di servizio, creazione, parametrizzazione o assegnazione di numeri brevi, etc.). θ Manutenzione del tipo correttiva ed evolutiva, con iniziale aggiornamento all’ultima release software disponibile. θ Le eventuali patch SW correttive, risolutive del problema riscontrato sono comprese nel contratto e caricate nel sistema senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione. θ La copertura di manutenzione deve essere assicurata 24 ore su 24 anche attraverso rete IP . Si evidenziano in allegato le caratteristiche della numerazione della centrale telefonica. Pagina 23 di 52 Via Farinelli 25 Centrale Telefonica OmniPCX Attiva Collegamento Flusso a 2Mbit Numerazione da 4000 a 4999 Numerazione Analogica disponibile / Numerazione Analogica utilizzata Numerazione Digitale disponibile / Numerazione Digitale utilizzata Cr 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Cpl 0 3 4 5 6 8 9 13 15 17 20 21 22 24 26 0 1 3 5 8 10 12 14 16 18 20 21 22 23 24 25 26 27 Pagina 24 di 52 Cpl Type eUA32 Z24 USCVG UA16 BPRA2 Z24 Z24_2 MMSFD INTIPA PRA2 CPU6 IO2 NPRAE eUA32 INTOF_A Z24_2 Z24_2 Z24_2 Z24 Z24_2 Z24 Z24 Z24 Z24_2 Z24_2 INTOF_B Z24_2 Z24_2 Z24 Z24_2 Z24_2 Z24_2 Z24 Couplet State Only in OPS File In Service In Service In Service In Service In Service In Service Only in Mao File In Service In Service In Service In Service Only in OPS File Only in OPS File Only in Mao File In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service In Service Aggiornato al 14 giugno 2007 432 / 397 016 / 016 Via Farinelli 25 Posizionamento Armadi di Cablaggio Strutturato Di seguito viene descritta la dislocazione e l’equipaggiamento degli Armadi: Blocco A Armadio SA Armadio TA Armadio 1A Armadio 2A Armadio 3A Armadio 4A Armadio 5A Blocco B Armadio SB Armadio TB Armadio 1B Armadio 2B Armadio 3B Armadio 4B Armadio 5B Blocco C Armadio SC Armadio TC Armadio 1C Armadio 2C Armadio 3C Armadio 4C Armadio 5C - PatchPanel a 50 posizioni, per l’attestazione cavo multicoppie proveniente dalla Centrale Telefonica “Lato Fonia” - Uno o più PatchPanel a 24 posizioni “lato utenza” - Tutti gli armadi utilizzati sono dotati di apparati attivi Networking Hp Procure Switch 5304Xl “J5848A” - Cassetto Ottico per attestazione fibre ottiche La centrale telefonica è composta come segue: Un Armadio equipaggiato per le trasmissioni dati che ha funzioni di centro stella, ovvero solo fibra ottica e Switch HP Procure. Un Armadio equipaggiato per il ricevimento di tutta la numerazione del centralino e del flusso PRA & BRA. Due Armadi equipaggiati per il collegamento degli armadi di piano. MANUTENZIONE IMPIANTO ELETTRICO Detta manutenzione consisterà nella prestazione, da parte dell'appaltatore, di tutte quelle forniture ed opere, che si renderanno necessarie, per garantire la migliore efficienza funzionale dell’ edificio di cui trattasi, nonchè la sicurezza d'uso dei medesimi a salvaguardia della incolumità di persone e cose, in base alla normativa attualmente in vigore. La manutenzione dovrà essere eseguita sui seguenti impianti: a) Centrale elettrica MT/BT b) Distribuzione generale luce e f.m. c) Impianti speciali - parti generali: antincendio, diffusione sonora, TV, orologi, ecc. d) Impianti elettrici luce, f.m. ed impianti speciali di reparto: e) Illuminazione aree esterne, cancelli elettrici e TVCC Gli interventi possono essere riassunte schematicamente nel seguente elenco: a) Pulizia generale, con aspiratore, una volta all’anno della cabina elettrica MT/BT con controllo a vista dei quadri e serraggio di tutti i bulloni delle bandelle di collegamento delle varie apparecchiature nonché di tutte le morsettature. Pagina 25 di 52 b) Pulizia generale con aspiratore, con cadenza mensile, di tutti i vani tecnici presenti nell’edificio con controllo a vista dei quadri e serraggio di tutti i bulloni delle bandelle di collegamento delle varie apparecchiature nonché di tutte le morsettature. c) Sostituzione di apparecchi illuminanti, con relativa revisione di tutto l'impianto elettrico di illuminazione per garantire il buon livello funzionale dello stesso. d) Sostituzione di spine, prese, cavi di alimentazione, portalampada, interruttori, con relativa revisione e ripristino a norma dell'impianto elettrico. e) Revisione ed eventuale sostituzione di impianti citofonici, di chiamata testaletto e similari. f) Revisione ed eventuale sostituzione di: parti di cabine di trasformazione, rifasamento degli impianti, trasformatori d'isolamento, quadri elettrici, linee principali di alimentazione, impianti di forza motrice ed utilizzazioni domestiche varie, impianti di servomeccanismi di regolazione. g) Revisione di sistemi televisivi a circuito chiuso. h) Verifiche periodiche nei locali adibiti ad uso medico secondo quanto stabilito dalla norma CEI 64-8/7;V2, con integrazione dei registri esistenti ed elaborazione grafica della collocazione dei locali con identificazione e classificazione degli stessi. Il soggetto aggiudicatario è tenuto inoltre ad eseguire la manutenzione od eventuali implementazioni degli impianti a regola d'arte, utilizzando allo scopo gli stessi materiali e la stessa tipologia costruttiva di quanto già presente nel presidio, e a rilasciare le certificazioni prescritte dalla vigente normativa. MANUTENZIONE GRUPPI ELETTROGENI ED UPS La ditta incaricata dovrà eseguire interventi mensili (entro i primi 8 gg di ogni mese, insieme alla prova sottocarico), sulle apparecchiature elettriche e meccaniche, tenendo conto delle indicazioni previste dalla ditta costruttrice per la propria apparecchiatura, e comunque almeno i controlli di seguito elencati: PARTE ELETTRICA 1. 2. 3. 4. 5. 6. Prova di efficienza della batteria. Verifica della funzionalità della scheda logica operativa. Verifica degli allarmi. Controllo del servo relè sul G.E. Controllo delle parti elettriche sul G.E. Controllo dell’efficienza di carica della batteria compresi i controlli del sistema di T.L.C. RETE/GRUPPO. PARTE MECCANICA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Controllo del livello olio e se necessario, esecuzione del rabbocco. Controllo del liquido della batteria. Eventuale rifornimento dell’olio per il regolatore della pompa di iniezione. Controllo delle cinghie delle ventole. Controllo del motorino di avviamento. Controllo della ventola di raffreddamento del motore. Controllo della scaldiglia della coppa dell’olio. Verifica ed eventuale sostituzione dei filtri dell’aria. Sostituzione dell’olio motore almeno ogni 6 mesi. Cambio filtri dell’olio motore ogni 6 mesi. Sostituzione dei filtri dell’aria ogni 12 mesi. Cambio del filtro della nafta ogni 6 mesi. Sostituzione del liquido di raffreddamento ogni 12 mesi. Le sostituzioni del materiale, e lo smaltimento secondo normativa, s’intendono comprese nel costo della manutenzione ordinaria, ed a totale carico dell’ Aggiudicataria. Pagina 26 di 52 Gli interventi di manutenzione ordinaria dovranno essere programmati in relazione alle esigenze del Presidio, anche in orario notturno/festivo senza alcun onere per la stazione Appaltante. MODALITA’ DI SMALTIMENTO OLIO USATO S’intendono a totale carico del gestore le incombenze relative allo smaltimento dell’olio usato, trasporto, stoccaggio provvisorio (se necessario) e rilascio delle bolle secondo le normative vigenti. PROVA GRUPPO ELETTROGENO SOTTOCARICO La Ditta dovrà effettuare mensilmente, in giorni ed orari prestabiliti, la prova sottocarico di ogni gruppo elettrogeno, simulando la mancanza di tensione in rete. Di detta prova dovrà essere redatta opportuna scheda con evidenziato tensione-frequenzacorrente erogata dalla macchina. Di ogni intervento eseguito il manutentore dovrà redigere opposita relazione di intervento, contenente le operazioni eseguite e registrate in apposito “ Registro di Manutenzione”. Il manutentore dovrà programmare i suoi interventi (emergenza esclusa), nel rispetto dei servizi sanitari interessati. Ogni intervento manutentivo che prevederà un fermo parziale e/o totale delle apparecchiature, oltre ad essere preannunciato dal programma, dovrà essere autorizzato per iscritto dal direttore sanitario della struttura. Nel caso di impossibilità di reperimento immediato di pezzi di ricambio, sarà cura dell’Appaltatore comunicare per la previsione di consegna dei pezzi mancanti la data di rimessa in servizio dell’impianto. VERIFICHE SICUREZZA ELETTRICHE OBBLIGATORIE 64-8 Il Servizio qui descritto consiste nella verifica delle condizioni di sicurezza elettrica in locali adibiti ad uso medico. Le prestazioni dovranno esser eseguite nella più puntuale osservanza delle norme CEI 64-8. Il seguente prospetto indica sinteticamente le prestazioni da eseguire e la loro periodicità PROVE Pagina 27 di 52 PERIODICITÀ a) isolamento Semestrale b) controllo tarature Annuale e) verifica coli. equip. Triennale di) prova a vuoto G.E. Mensile d2) prova a carico G.E. Quadrimestrale e) prova alimentazione sicurezza Semestrale f) prova int. differenziale Annuale g) misura terra generale B.T. Triennale h) misura terra generale M.T. Triennale MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO, VERIFICHE PERIODICHE E TEMPI D'ESECUZIONE a) prova funzionale dei dispositivi di controllo sei mesi dell'isolamento b) controllo, mediante esame a vista, delle tarature un anno e dei dispositivi di protezione regolabili c) misure per verifìcare equipotenziale supplementare il collegamento tre anni d) prova funzionale dell'alimentazione dei servizi di sicurezza con motori a combustione: • d1) prova a vuoto: • d2) prova a carico per almeno 30 min: un mese quattro mesi e) prova funzionale dell'alimentazione dei servizi di sei mesi sicurezza a batteria secondo le istruzioni del costruttore f) prova dell'intervento, con Idn, degli interruttori un anno differenziali: g) misura dell'impianto di messa a terra generale di triennale ogni presidio con fornitura in bassa tensione, secondo le norme CEI 64-8. h) misura dell'impianto di messa a terra generale di triennale ogni presidio con fornitura in media tensione nonché misura delle tensioni di passo e contatto, secondo le norme CEI 64-8. Entro il primo semestre dall'inizio del servizio dovrà essere completato e consegnato il "Registro delle verifiche periodiche" per la vidimazione ed il controllo. Oltre all'esecuzione delle verifiche sarà compito del gestore effettuare la catalogazione su apposita cartellina, da allegare al Registro, dei seguenti dati: - tipo e numero d'identificazione da assegnare agli impianti elettrici dei diversi locali in esame; tipo e quantificazione degli interruttori differenziali, dei trasformatori d'isolamento ed ogni altro componente dell'impianto elettrico per i diversi locali; Pagina 28 di 52 - Tali documenti dovranno essere forniti sia in copia su carta lucida sia su CD con file leggibile in AUTOCAD 14 . I documenti amministrativi dovranno essere registrati su file leggibili WORD/EXCEL per WINDOW. Le verifiche verranno eseguite nell'ambito del normale orario di lavoro e secondo esigenze legate alle attività sanitarie. Pertanto sono da prevedere, senza aumento dei relativi prezzi, prestazioni da svolgersi in orari notturni e/o festivi. In caso di visita ispettiva di personale del Servizio A.R.P.A. dell'Ispettorato del Lavoro o altro Ente o Autorità di controllo, l’Affidatario dovrà fornire, senza onere aggiuntivo alcuno e nel minor tempo possibile tutti i dati in suo possesso, oltre alla propria consulenza di supporto ai sopra citati Ispettori. NORMA DI RINVIO Per tutto quanto qui non esplicitamente richiamato, si fa riferimento alla NORMA ITALIANA CEI 648/7-V2 e norme CEI 64-8 fascicolo 5903, pubblicazione 2001-01, che si intende qui integralmente richiamata. IMPIANTO ANTINCENDIO, SISTEMI ANTIINFORTUNISTICI SERVIZIO DI VIGILANZA Per quanto attiene le operazioni di MANUTENZIONE PROGRAMMATA l’appaltatore dovrà effettuare le seguenti operazioni: a) Manutenzione di ESTINTORE D'INCENDIO L’Affidatario dovrà eseguire il controllo periodico da effettuare, secondo le norme UNI 9994 e secondo la normativa vigente (D.M. 26/8/92, D.LGS. 626/94, 10/03/98, ecc.) sulle apparecchiture per estinzione d'incendi, classificate come "ESTINTORI" . Tutte le operazioni sono elencate alla norma UNI 9994. E’ compresi negli oneri a carico della Ditta il costo del materiale di ricarica dell'estintore e l'eventuale sostituzione di pezzi di ricambio. A seguito di queste operazioni il verificatore deve provvedere alla COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO, aggiornando anche il “Registro dei Controlli Periodici”. Per quanto attiene le operazioni di "CONTROLLO" la periodicità è semestrale. Per quanto attiene le operazioni di "REVISIONE" di norma la periodicità è triennale per gli estintori a polvere, quinquiennale per gli estintori a CO2, ogni 18 mesi per quelli ad acqua o a schiuma. Per quanto attiene le operazioni di "COLLAUDO" la periodicità è ogni 6 anni, salvo deroghe particolari specificate nelle norme tecniche relative. b) Ispezione periodica a gruppo di pressurizzazione per impianto antincendio L'articolo si riferisce al controllo periodico da effettuarsi, secondo le norme specifiche, sul gruppo di pressurizzazione per impianto antincendio. Per l'elenco dettagliato delle operazioni da effettuarsi, comprese nel prezzo dell'articolo, si rimanda ai punti specifici della Norma UNI. Sinteticamente: SPECIFICAZIONI GENERALI - L'impianto deve essere sottoposto almeno 2 volte all'anno con intervallo non minore di 5 mesi, all'ispezione per verificare lo stato di efficienza e la conformità alla norma UNI 9490. - L'accertamento sarà formalizzato nell'apposito registro evidenziando in particolare: le eventuali variazioni riscontrate, rispetto all'ultima ispezione; le eventuali anomalie riscontrate. Pagina 29 di 52 OPERAZIONI COMUNI a) esame generale dell'intero impianto; b) rilevamento delle pressioni in uscita e prova di funzionamento degli allarmi; c) prova di tenuta delle valvole di non-ritorno d) controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio; e) verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature OPERAZIONI ALLE POMPE a) verifica dello stato delle vasche, verifica delle condizioni dell'acqua e prova di funzionamento dei relativi indicatori di livello, rincalzi o reintegri e apparecchiature ausiliarie; b) verifica del funzionamento del rincalzo, dei dispositivi di controllo ed eventuali regolatori di livello del serbatoio di adescamento; c) prova di avviamento automatico e funzionamento delle pompe; d) prova di riavviamento manuale delle pompe con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l'arresto. Si dovranno inoltre controllare i livelli ed effettuare gli eventuali rabbocchi negli impianti a motore, con controllo delle batterie e di tutte le parti del gruppo. PROVA DELL'IMPIANTO - Le prove sulle prestazioni dell'impianto vanno effettuate almeno 2 volte all'anno - COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO ed aggiornamento del registro dei controlli periodici. c) Manutenzione ad attacco di mandata per autopompa L'articolo si riferisce al controllo periodico da effettuarsi, secondo le norme UNI 10779/98, sugli impianti di estinzione incendi - reti idranti e secondo la normativa vigente (D.M. 26/8/92, D.LGS. 626/94, 10/03/98, ecc.). Sinteticamente: - 1. LUBRIFICAZIONE E CONTROLLO dello stato di conservazione e della segnaletica, dell'alloggiamento, del valvolame, con sostituzione di quanto danneggiato o comunque non efficiente (la sostituzione di eventuali pezzi sarà pagata a parte); - 2. COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO ed aggiornamento del registro dei controlli periodici. Di norma la periodicità è semestrale. d) Manutenzione ad idranti e naspi in cassetta a parete o su supporto fuori terra L'articolo si riferisce al controllo periodico da effettuarsi, secondo le norme UNI 10779/98, UNI EN 671-1-2-3, sugli impianti di estinzione incendi - reti idranti e secondo la normativa vigente (D.M. 26/8/92, D.LGS. 626/94, 10/03/98, ecc.). Sinteticamente: - 1. PROVA FUNZIONALE DI TENUTA di pressione della manichetta con pompa di sollevamento elettrica o a scoppio; - 2. CONTROLLO DELLO STATO DI CONSERVAZIONE della cassetta antincendio, dell'idrante, del naspo, della segnaletica, della manichetta stessa, della tubazione semirigida nel caso di naspi, del valvolame, delle apparecchiature a corredo del naspo, con sostituzione di quanto danneggiato o comunque non efficiente; - 3. STESURA E RIAVVOLGIMENTO della manichetta o della tubazione semirigida del naspo in senso contrario; - 4. COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO ed aggiornamento del registro dei controlli periodici. Di norma la periodicità è: - Per le operazioni di controllo e manutenzione ordinaria (punti 1 - 2 - 3 - 4) ANNUALE Per le operazioni di controllo periodico di collaudo (massima pressione di esercizio): QUINQUIENNALE Ogni cinque anni tutte le tubazioni devono essere sottoposte alla massima pressione di esercizio come specificato nelle EN 671-1 e/o EN 671-2. Pagina 30 di 52 - Dopo ogni controllo ed adozione delle necessarie misure correttive (secondo 6,1 e 6,2) ogni naspo antincendio ed ogni idrante a muro deve essere marcato "REVISIONATO" dalla ditta manutentrice. La ditta deve mantenere una registrazione permanente di ogni ispezione, controllo e collaudo. In particolare deve essere indicata la data (mese ed anno) per il prossimo collaudo. e) Manutenzione porte tagliafuoco ed uscite di sicurezza L'articolo si riferisce al controllo periodico da effettuarsi su porte tagliafuoco ed uscite di sicurezza, secondo le norme specifiche in base a quanto stabilito dal DPR 547 del 28.4.55 art. 34, Dlgvs. 626/94, Decreto 10 Marzo 1998 - Criteri Generali Di Sicurezza Antincendio E Per La Gestione Dell'emergenza Nei Luoghi Di Lavoro e Normative di Buona Tecnica nazionale e/o internazionale. Per l'elenco dettagliato delle operazioni da effettuarsi, si rimanda ai punti specifici della NORMA. Sinteticamente: SPECIFICAZIONI GENERALI Le porte e le uscite devono essere sottoposte almeno 2 volte all'anno, all'ispezione per verificare lo stato di efficienza e la conformità alla norma. L'accertamento sarà formalizzato nell'apposito registro evidenziando in particolare: - le eventuali variazioni riscontrate, rispetto all'ultima ispezione; - le eventuali anomalie riscontrate. OPERAZIONI COMUNI - Verifica corrispondenza conformità Norme UNI 9723. - Verifica sistemi di chiusura vari. - Verifica planarità ante e scorrimento. - registrazione e lubrificazione cerniere e sistemi di movimento - Verifica funzionamento sistemi di chiusura: chiudiporta aerei ed a pavimento,cerniere con molla per autochiusura , elettromagneti , termofusibili,contrappesi e ammortizzatori di fine corsa. - Verifica e regolazione maniglie , maniglioni antinfortunistici e sistemi di apertura. - Verifica guarnizioni antifumo, guarnizioni termoespandenti ,labirinti fumo orizzontali e verticali. - Verifica e prova sistemi di motorizzazione. - Verifica vie di esodo. - Verifica idoneità segnaletica di sicurezza. - Stesura registro dettagliato tipologia apparecchiature ed interventi e numerazione porte. COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO ed aggiornamento del registro dei controlli periodici f) Manutenzione di impianto rilevazione fumi e fughe gas L'articolo si riferisce al controllo periodico da effettuarsi, secondo le norme specifiche, su impianto fisso di rilevazione fumi e fughe gas. Per l'elenco dettagliato delle operazioni da effettuarsi, comprese nel prezzo dell'articolo, si rimanda ai punti specifici della NORMA UNI 9795 EN 54. Sinteticamente: SPECIFICAZIONI GENERALI L'impianto deve essere sottoposto almeno 2 volte all'anno con intervallo non minore di 5 mesi, all'ispezione per verificare lo stato di efficienza e la conformità alla norma. L'accertamento sarà formalizzato nell'apposito registro evidenziando in particolare: - le eventuali variazioni riscontrate, rispetto all'ultima ispezione; - le eventuali anomalie riscontrate. OPERAZIONI COMUNI a) esame generale dell'intero impianto; b) mantenimento in efficienza della segnaletica di sicurezza; c) lampade di sicurezza e loro sostituzione, quando necessario. d) rilevamento dei sensori e prova di funzionamento degli allarmi; e) controllo della segnalazione di allarme e relativa tacitazione; Pagina 31 di 52 f) prova delle alimentazioni g) verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature h) verifica, dopo la prova di funzionamento, del livello di carica delle batterie, laddove presenti; i) pulizia di tutti i sensori e rilevatori; COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO ed aggiornamento del registro dei controlli periodici. g) Manutenzione ad impianti antintrusione e servizio di vigilanza e controllo accessi Il presente articolo si riferisce sia alla manutenzione e controllo sull’ impianto fisso di antintrusione e videosorveglianza, sia alle prescrizioni per il servizio di vigilanza e controllo accessi del presidio. Per la manutenzione dell’impianto sono qui sinteticamente riportate le minime azioni di manutenzione da eseguirsi a carico della ditta affidataria: SPECIFICAZIONI GENERALI L'impianto deve essere sottoposto almeno 2 volte all'anno con intervallo non minore di 5 mesi, all'ispezione per verificare lo stato di efficienza e la conformità alla norma. L'accertamento sarà formalizzato nell'apposito registro evidenziando in particolare: - le eventuali variazioni riscontrate, rispetto all'ultima ispezione; - le eventuali anomalie riscontrate. OPERAZIONI COMUNI a) esame generale dell'intero impianto; b) rilevamento dei sensori, delle telecamere e prova di funzionamento degli allarmi; c) controllo della segnalazione di allarme e relativa tacitazione; d) prova delle alimentazioni e) verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature f) verifica, dopo la prova di funzionamento, del livello di carica delle batterie, laddove presenti; g) pulizia di tutti i sensori e rilevatori; h) settaggio parametri e numeri telefonici del combinatore per riporto di allarme, laddove presenti PRESA IN CONSEGNA DELL’IMPIANTO La consegna dell’impianto avverrà in contraddittorio con il manutentore precedente. La ditta affidataria provvederà alla analisi dello stato dell’impianto e lo indicherà in apposita e dettagliata relazione tecnica. E’ a carico dell’impresa, entro 30 giorni dalla presa in consegna dell’impianto, la redazione di una proposta di adeguamento dello stesso che preveda l’implementazione e l’adeguamento dell’esistente al fine di perseguire un maggiore livello di protezione della struttura. La proposta dovrà essere corredata di preventivo elaborato con l’applicazione del Prezziario della Regione Piemonte, vigente al momento dell’appalto, e, nel caso di carenza, da apposita Analisi dei Prezzi. In caso di accettazione, a questa verrà applicato il ribasso offerto in sede di gara. In ogni caso, l’ASL1 si riserva di provvedere con altre ditte alla implementazione e modifica dello stesso, senza nulla dovere alla ditta affidataria del presente appalto. Alla ditta compete la gestione manutentiva dell’impianto, anche modificato, e il servizio di vigilanza e controllo degli accessi. COMPILAZIONE DEL RAPPORTINO ed aggiornamento del registro dei controlli periodici. SERVIZIO DI VIGILANZA E CONTROLLO DEGLI ACCESSI Rientra nei compiti della ditta affidataria il controllo degli accessi ed il servizio di vigilanza dell’edificio da svolgersi 24 ore su 24, giorni festivi compresi. Il servizio comprende: - il controllo continuo delle telecamere di videosorveglianza da parte di personale Pagina 32 di 52 - adeguatamente formato; il controllo continuo dei radar antiintrusione; l’attivazione, in caso di intrusione, di apposita procedura. Il servizio dovrà garantire la sicurezza delle attività del presidio, delle persone e delle cose in esso custodito, sia nei periodi diurni che notturni. Dovrà essere garantito il presidio di personale appositamente formato e adeguato sia al controllo degli accessi che al controllo dei sistemi elettronici e delle procedure di sicurezza, differenti per le ore di attività della struttura e per il periodo serale/notturno e feriale/festivo. Secondo la gravità, il gestore del servizio, dovrà attivare anche il personale reperibile dell’ASL1. In caso di intervento la Ditta dovrà redigere apposito verbale dettagliato dei fatti. MODELLO OPERATIVO Il modello deve garantire l’operatività sui seguenti livelli: 1. di gestione • monitoraggio delle apparecchiature • attivazione interventi di manutenzione 2. di telesorveglianza • identificazione delle segnalazioni • attivazione interventi degli istituti di vigilanza • eventuale segnalazione alle autorità di P.S., a seguito di eventi dolosi • eventuale segnalazione ed attivazione dei VV.F., a seguito di pericolo di incendi e/o altre calamità • eventuale chiamata al 118, per interventi di pronto soccorso I Servizi “di base” sono i seguenti: 1. Rilievo tempestivo delle seguenti tipologie di anomalie: • tentativi di intrusione; • fughe di gas; • principi d’incendio e/o emissione fumi; • mancanza di energia per alcuni apparati; • finestre o porte dei locali non chiuse. 2. Attivazione di interventi a fronte di tentativi di intrusione • segnalazione a istituto di vigilanza ed eventualmente agli organi di Pubblica Sicurezza competenti; • comunicazione ai recapiti dei responsabili; 3. Attivazione degli interventi a fronte di emergenze (fughe di gas, incendi): 1. segnalazione ed attivazione dei VV.F. 4. Attivazione degli interventi a fronte di malfunzionamenti: • guasto ai sensori anti-intrusione/videocamere: • comunicazione ai recapiti dei responsabili; • intervento di manutenzione in loco. PROCEDURA OPERATIVA All’avvio del servizio e nel corso dello stesso, l’operatore effettuerà periodici passaggi di controllo all’interno del presidio e lungo il perimetro esterno, verificando la chiusura di porte e finestre e lo stato degli impianti antintrusione e delle telecamere esterne di videosorveglianza. Pagina 33 di 52 Eventuali anomalie a questi verranno tempestivamente segnalate al manutentore del presidio e al personale sanitario reperibile. L’impianto installato presso l’edificio permette sia il controllo in loco che in remoto. In ambedue i casi, la segnalazione avviene tramite indicatore visivo ed acustico, su display. Nel caso di intrusione, le telecamere poste all’esterno del presidio e nelle aree filtro del piano terreno, attivano la registrazione del movimento, sia su schermo che su videoregistratore. Pertanto, l’operatore di controllo, in loco oppure in videosorveglianza posta in stazione remota, visualizza in tempo reale quanto accade. A seguito della segnalazione, l’operatore attiva la pattuglia per l’intervento e, se del caso, anche le forze dell’ordine, il reperibile tecnico dell’ASL1 o altre strutture eventualmente necessarie(118, VV.FF.,ecc.). Le registrazioni su videocassetta, se del caso, dovranno essere disponibili per le autorità di polizia e pertanto accuratamente archiviate. Anche la segnalazione dei sensori posti nel piano seminterrato dell’edificio, avviene tramite postazione in loco e in remoto, pertanto la procedura operativa è la stessa. Alla ricezione di una segnalazione di evento (comunque giunta all’operatore, anche in automatico mediante allarme) si dovrà registrarne l’apertura. Alla fine dell’operazione di intervento l’operatore chiuderà la segnalazione in seguito a redazione, da parte dell’addetto di una breve analisi della situazione (falso allarme, tentativo di intrusione, ecc.) e dell’azione intrapresa (nessuna azione intrapresa, allertamento, ecc.). RIFERIMENTI NORMATIVI Per tutto quanto qui non riportato si fa riferimento al progetto di norma U83.00.032.0 - Revisione della UNI 11068. IMPIANTI ELEVATORI Condizioni generali per l’esecuzione del servizio. 1. Il manutentore dovrà assicurare il servizio con modalità, termini e condizioni tali da garantire una manutenzione ordinaria e programmata, l'effettuazione di una metodica vigilanza accurata a tutti gli impianti, allo scopo di assicurare un'ininterrotta efficienza degli impianti consegnati. 2. Tutti gli interventi necessari per la corretta conduzione e i programmi manutentivi svolti in forma predittiva e non, seguiranno le operazioni stabilite e previste dalle case costruttrici, nel completo rispetto delle Leggi, dei codici e dei regolamenti in vigore. 3. Con la manutenzione programmata, preventiva ed integrale, la ditta dovrà porsi l’obiettivo di mantenere la sicurezza, l’affidabilitá ed l’efficienza degli impianti. 4. Sicurezza e caratteristiche tecniche degli impianti dovranno essere mantenute costantemente per tutta la durata di vita degli stessi. 5. La Ditta deve essere in grado di operare sugli impianti di cui al presente Capitolato ed in generale di marche / costruzione diverse. 6. Nel caso in cui un impianto richieda una frequenza maggiore delle operazioni sotto citate o di altre, per legge comunque necessarie, l’Aggiudicatario dovrà adeguare il programma di manutenzione senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione. 7. La Ditta si impegnerà, nel caso di sostituzione di componenti, a mantenere l’integrità progettuale e funzionale degli elevatori. 8. Le parti d’impianto sostituite o gli impianti di nuova fornitura, se diversi dalle/dai precedenti, andranno condotte e sottoposte a manutenzione con adeguati programmi senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione. Pagina 34 di 52 9. L'Appaltatore è tenuto a collaborare con l’Amministrazione e adeguare il servizio alle esigenze dell’utenza, proponendo eventuali opere straordinarie di modifica delle caratteristiche degli impianti al fine di aggiornarne la tecnologia rendendoli in tal modo atti ad aumentare l’operatività ed a migliorare in affidabilità. Il Manutentore deve disporre dei pezzi di ricambio e della componentistica compatibili con le caratteristiche presenti degli impianti elevatori. Il Manutentore deve essere in grado di relazionare adeguatamente sugli stati d’uso e sulla qualità delle prestazioni degli impianti stessi. CONSEGNA E RICONSEGNA DEGLI IMPIANTI Gli impianti oggetto dell'appalto sono dati in consegna per la manutenzione nelle condizioni di fatto in cui si trovano. Entro 45 giorni dalla data della lettera di affidamento l’aggiudicatario deve fornire una dettagliata relazione tecnica sullo stato dell'impianto, indicando le carenze riscontrate a seguito del contraddittorio con il gestore precedente, proponendo e preventivando gli eventuali interventi necessari al ripristino e al buon funzionamento. Riconsegna al termine della gestione. Gli impianti in oggetto dovranno essere riconsegnati alla cessazione del contratto, in perfetto stato di conservazione e di agibilità. Dovrà altresì essere fornita (entro 15 giorni dalla scadenza del periodo di appalto) una relazione circa lo stato di efficienza degli stessi, anche ai fini della sicurezza, in relazione alla normativa vigente. CONDUZIONE La conduzione degli impianti elevatori deve essere tale da garantire costantemente la funzionalità degli stessi riducendo i "FUORI SERVIZIO" a casi eccezionali, e comunque per cause non imputabili alla manutenzione. A tale scopo la Ditta appaltatrice dovrà provvedere con mezzi propri e con proprio personale al tempestivo intervento degli addetti per l'eliminazione e riparazione preventiva delle parti risultanti difettose ed allo scopo anche di prevenire eventuali anomalie. Pertanto il personale della Ditta provvederà a controllare periodicamente lo stato di efficienza di tutte le apparecchiature meccaniche, idrauliche, elettromeccaniche ed elettriche installate nelle sale macchine quali: argano, viti senza fine, ingranaggi elicoidali, cuscinetti di spinta, supporti, carrucole, pulegge, motori del freno, bobine del freno elettromagnetico, limitatore di velocità, avvolgimenti statorici e rotorici delle macchine elettriche, collettori, raddrizzatori, apparecchiature oleodinamiche per gli impianti a pistone, ecc. Provvederà anche a verificare lo stato di efficienza degli interruttori automatici, dei contattori, dei fusibili e del grado di isolamento; controllerà anche lo stato di integrità delle parti murarie e basamenti di appoggio connessi alla integrità conservativa degli impianti; dovrà anche mantenere integre le imbotte dei varchi, che dovranno presentarsi senza ammaccatture e danneggiamenti di qualsiasi sorta. L’impresa dovrà anche: • verificare, nei vani corsa, le funi di trazione affinché il prescritto coefficiente di sicurezza risulti invariato, le funi di compensazione e quelle del limitatore di velocità con le relative apparecchiature per l'arresto di cabina sulle guide in caso di eccesso di velocità, le carrucole di rinvio, i cilindri ed i pistoni negli impianti oleodinamici; • verificare l’eventuale presenza di acque infiltrate nelle fosse degli elevatori; • controllare ai piani lo stato delle bottoniere, delle segnalazioni luminose degli interruttori elettrici, della sospensione delle porte, serrature, chiudiporta, invertitori di corsa, contatti di livellamento, porte di piano, meccanismi di blocco delle porte automatiche, scorrimento delle stesse, dispositivi per l'azionamento ed il controllo della chiusura ed apertura delle stesse, serrature e controserrature, dispositivi di richiusura automatica; • verificare, nelle cabine, le bottoniere, le segnalazioni luminose, le cellule fotoelettriche, i chiudiporta automatici, i contatti delle porte, gli apparecchi di sicurezza, i pattini, le sospensioni delle porte, i citofoni, i corpi illuminanti, la integrità dei pavimenti, dei rivestimenti interni di cabina e la intelaiatura portante della stessa; Pagina 35 di 52 • mantenere perfettamente puliti gli interni delle cabine, i binari a pavimento, di scorrimento delle porte e il locale tecnico. A tale scopo i sopra citati controlli e verifiche dovranno almeno effettuarsi con le seguenti periodicità: a) manutenzione giornaliera - pulizia accurata della cabina con lucidatura eseguita con apposito prodotto anti aloni, degli interni in inox; controllo di funzionalità delle bottoniere e dei citofoni; a) controlli settimanali - grado di lubrificazione ed ingrassaggio di ingranaggi e cuscinetti; funzionalità dei contattori di quadro elettrico e stato di usura dei contatti; segnalazioni luminose in cabina ed ai piani; illuminazione ordinaria e di emergenza nelle cabine e locali macchine; impianti di allarme; adeguato livellamento al piano; verifica dei relè necessari per il collegamento al sistema centralizzato di controllo e sicurezza; verifica dei combinatori telefonici presenti nelle cabine passeggeri degli impianti; pulizia delle finiture delle cabine e verifica della integrità delle stesse; pulizia con apposito prodotto per inox delle pennellature costituite da questo materiale; pulizia dei tappetini e verifica del loro posizionamento. b) controlli mensili - verifica della rispondenza alle norme antinfortunistiche dei dispositivi installati e di quelli a corredo; verifica dell'integrità completa di tutti gli organi meccanici di sala macchine e vano corsa; verifica di tutti i dispositivi oleodinamici ed elettromeccanici connessi alla cabina ed alle sue strutture mobili quali porte e suoi contatti, cellule fotoelettriche; controllo della integrità anche muraria degli spigoli e dei varchi ai piani; c) controlli semestrali - simulazione con verifica delle principali funzioni dell'impianto; verifica del grado di isolamento degli avvolgimenti elettrici; verifica dei collettori elettrici; verifica dei circuiti di conversione della corrente elettrica; verifica dell’efficienza dei collegamenti verso terra; verifica della velocità di esercizio dell'impianto e sua variazione; ispezione e controllo a vista dei cavi lungo il loro percorso; basamenti ed opere murarie connesse al vano; d) controlli annuali - redazione di una relazione tecnica finale di conduzione, con evidenziazione delle parti di impianto maggiormente sollecitate ; preparazione della relazione annuale con dati di consuntivo e dati di impostazione, evidenziando altresì eventuali necessità o proposte migliorative per l’anno di gestione successivo. e) verifiche biennali Sono a totale carico della Ditta tutti gli oneri dovuti alle visite obbligatorie biennali a cura di specifico organismo abilitato. Come pure tutti gli oneri derivanti dall’esito del verbale ispettivo di questi. Pagina 36 di 52 Manutenzione con carattere di urgenza. Per manutenzione ordinaria a carattere di urgenza si deve intendere l'insieme di tutte quelle operazioni e interventi atti a ripristinare l'efficienza degli impianti, interrotta per disfunzioni o guasti improvvisi. Nella manutenzione ordinaria con carattere di urgenza il guasto è rilevato dalla Impresa direttamente ed, in questo caso, l’intervento di manutenzione è attivato “a chiamata” anche a mezzo telefono, fax o telegramma, in ore diurne e notturne, sia in giorni feriali che festivi. Il manutentore non potrà rifiutarsi di eseguire i lavori che risultano necessari; per tali interventi e riparazioni dovrà pertanto essere utilizzata la massima celerità d’intervento al fine di eliminare il guasto nel tempo strettamente necessario alla localizzazione dello stesso e alla esecuzione del lavoro. In ogni caso l'intervento deve avvenire entro mezz’ora dalla richiesta di intervento. E' fatto assoluto divieto alla ditta di apportare qualsiasi modifica all'impianto senza formale e precisa autorizzazione dell'ASL1. In caso contrario, la ditta sarà tenuta, in un termine prescritto, al ripristino dello stato di fatto a sue spese. Manutenzione programmata. Il servizio di manutenzione degli impianti elevatori comprende le visite periodiche di manutenzione ad ogni impianto da eseguirsi nel normale orario di lavoro, secondo un programma di manutenzione preventiva, onde preservare il livello di sicurezza dell’impianto, le sue prestazioni, nonché prevenirne malfunzionamenti e guasti. Tali operazioni saranno eseguite da tecnici specializzati e muniti di patente ad operare. Per manutenzione programmata si intendono tutti quegli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso, nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la struttura essenziale dell’impianto o la loro destinazione d’uso (D.P.R. 08/12/1991 n. 447 art. 8.2.). L’attività di manutenzione intesa come l’insieme degli interventi di riparazione degli impianti e di sostituzione di elementi deteriorati o usurati, al fine di assicurare la continua e completa fruibilità delle opere e la conservazione dello stato d’uso, è classificata anche come “manutenzione preventiva programmata”. La manutenzione preventiva programmata è pertanto una “manutenzione eseguita a intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un impianto”. La manutenzione preventiva programmata ha lo scopo di rendere più affidabile e sicuro il funzionamento degli impianti. Per tutti i tipi di apparecchiature devono essere utilizzate le modalità di manutenzione indicate dalle Case Costruttrici per garantire un rendimento efficace e rispondenza ai dati di progetto. Il personale addetto alla manutenzione si occuperà: 1. dei rilievi strumentali delle caratteristiche preventive programmate; 2. delle manutenzioni generali preventive programmate; 3. delle riparazioni. Il Manutentore provvederà inoltre, quando necessario, a sostituire o riparare a sue spese tutte le parti usurate dal normale esercizio. Il Canone comprende tutti gli oneri di mano d’opera, materiali ed altro relativi alla sostituzione delle seguenti parti: cabina e piani: bottoni, segnalazioni luminose, contatti porte, parti mobili degli apparecchi di sicurezza, pattini o rulli di scorrimento, carrucole ed eccentrici, sospensioni porte, operatori, pattini retrattili, serrature, azionamenti meccanici e contatti elettrici; vano: funi di trazione, di compensazione del limitatore, tenditori e relativi attacchi, pulegge, nastro selettore, cavi flessibili e linee elettriche, apparecchi telefonici e loro connessioni. Per gli impianti idraulici: pistone, cilindro, linee di mandata e relative guarnizioni; locale macchina: complesso dell’apparato di trazione comprendente: ingranaggi elicoidali, cuscinetti, bronzine, carrucole e pulegge, bobine, leve e guarnizioni del freno, spazzole e porta spazzole, motore, avvolgimenti statorici /rotorici e collettori, componenti elettrici ed elettronici, Pagina 37 di 52 selettore, limitatore di velocità, centralina e valvole per impianti idraulici; relè per il collegamento al sistema di controllo e segnalazione degli impianti. altro: materiale necessario alle operazioni di pulizia e lubrificazione delle parti, mezzi per accedere agli organi da ispezionare, eventuali forniture di pesi e altro materiale per prove di bilanciamento richiesti dagli Enti preposti alle visite periodiche. Sono inclusi nel presente contratto la pulizia e la disinfestazione – igienizzazione delle fosse e sale macchina, la pulizia delle cabine, anche internamente, e nei binari di scorrimento delle porte, la sostituzione delle lampade e delle spie luminose e tutto quello che non è espressamente descritto per i materiali e lavori elencati nel presente articolo. Lampade di illuminazione degli impianti, vano, cabina, locale macchina; batterie, gruppi di continuità o tamponi per i sistemi di sicurezza o emergenza. Modalità di svolgimento del servizio di manutenzione programmata. Il servizio di manutenzione programmata sarà svolto attraverso visite di manutenzione, secondo la temporalità precedentemente evidenziata, nel normale orario di lavoro del Manutentore, secondo un programma di lavoro di manutenzione preventiva. Nel corso delle visite saranno eseguite tutte le operazioni stabilite dal programma di manutenzione. La regolarità delle visite sarà testimoniata dalla firma degli addetti incaricati, in calce ad un rapporto con l’annotazione della data della visita stessa e delle operazioni effettuate. Detto rapporto dovrà essere inserito in apposito “Registro di Manutenzione”. Nel corso della verifica annuale della documentazione di impianto di cui all’articolo denominato "reportistica", copia aggiornata del registro delle visite conservato presso il locale macchine verrà allegata al libretto di impianto di cui all’art 16 del D.P.R. 162/99. Tutto il servizio di manutenzione deve inoltre essere effettuato conformemente ai disposti dell’art. 15 del D.P.R. 162/99. Interventi di carattere straordinario per modifiche agli impianti La Ditta dovrà segnalare alla ASL1, in tempo utile, qualunque necessità di carattere straordinario eccedente i lavori sopra indicati (per esempio sostituzione di argani, di funi, di quadri, ecc.) occorrenti per garantire la funzionalità, il funzionamento e la sicurezza degli impianti e così pure potrà avanzare proposte di miglioria degli impianti stessi. Sia le segnalazioni, sia le proposte di cui sopra dovranno essere corredate da descrizione dettagliata dei materiali per l’esecuzione degli interventi in questione, dei prezzi unitari ove mancanti nel prezziario regionale della Regione Piemonte e della tempistica, oltre che della descrizione delle opere accessorie edili, elettriche, di carpentiere, ecc. Detti interventi, se valutati dal Committente quali Manutenzioni Straordinarie, dovranno essere preventivamente autorizzati, con documento scritto. Nel caso in cui il guasto comporti pericoli imminenti a persone o cose, il Manutentore è tenuto a contattare immediatamente le strutture operative del Committente per sottoporre la necessità dell’intervento con urgenza e ad eseguirlo comunque. In ogni caso, il Manutentore deve immediatamente avvisare le strutture di Pubblico Soccorso se valuta necessario il loro intervento. Verifiche periodiche ordinarie e straordinarie Il Manutentore ha l’obbligo di tenere un elenco aggiornato delle scadenze temporali per l’effettuazione, impianto per impianto, delle verifiche periodiche di cui all’art. 13 del D.P.R. 162/99 per gli ascensori e montacarichi e di cui alla Circolare 14 aprile 1997, n. 157296 per le piattaforme per disabili. Entro il 01 novembre e il 01 maggio di ogni anno, il Manutentore comunicherà per iscritto al Committente l’elenco degli impianti che, distintamente per ogni mese da gennaio a dicembre dell’anno successivo, devono essere sottoposti alla verifica biennale di cui sopra. Sarà cura dell’Affidatario concordare con il soggetto da esso incaricato della verifica periodica le date di effettuazione delle verifiche stesse. Il Manutentore è tenuto ad eseguire sull’impianto tutte le operazioni che verranno indicate dal soggetto incaricato della verifica periodica per l’esecuzione della stessa. Tutti gli oneri che il Pagina 38 di 52 Manutentore sostiene per l’effettuazione della verifica periodica di cui sopra si intendono compresi nei canoni di manutenzione di ogni singolo impianto anche quando la verifica venga effettuata in più riprese e anche nel caso di verifica negativa dovuta a carenze dell’impianto non preventivamente formalmente segnalate dal Manutentore. Sono sempre a carico dell’affidatario tutti gli oneri per l’esecuzione delle verifiche straordinarie di cui all’art. 14 del D.P.R. 162/99. Verifiche di conformità Il Manutentore effettuerà, entro 2 mesi dall’inizio del contratto di appalto ed entro un mese dalla data di entrata in vigore di ogni nuova norma relativa agli impianti oggetto dell’appalto, una verifica tecnica dei singoli impianti atta ad appurare la conformità degli stessi a tutte le normative vigenti al momento della verifica stessa. A seguito di tale verifica il manutentore redigerà una relazione indicando, impianto per impianto, tutte le carenze riscontrate; tale relazione, firmata da tecnico abilitato, deve essere consegnata al Committente entro un mese dal momento della effettuazione della verifica. La relazione dovrà contenere, per ogni difformità riscontrata, l’indicazione dei tempi di legge consentiti per la eliminazione della difformità stessa. Le opere di adeguamento degli impianti non implicano alcuna modifica dei canoni di manutenzione. Servizio di pronto intervento L’Affidataria è tenuta a farsi carico tutte le prestazioni relative al servizio di pronto intervento per malfunzionamento o fermo impianto, 24 ore su 24, per tutti i giorni della settimana, compreso i giorni festivi e le ore notturne, che consiste in interventi per riparazioni e/o guasti agli impianti elevatori e per passeggeri bloccati in cabina. Il tempo di intervento dei tecnici calcolato dalla chiamata dovrà essere inferiore a 20 (venti) minuti primi in caso di passeggeri bloccati in cabina. Il tempo di intervento dei tecnici calcolato dalla chiamata dovrà essere inferiore a 60 minuti primi in caso di impianto fermo senza passeggeri bloccati in cabina. Per gli impianti dotati di dispositivo di chiamata diretta dalla cabina, il Manutentore provvederà a programmare tali dispositivi in modo che la chiamata dalla cabina sia inoltrata direttamente al numero di pronto intervento. Il Tecnico della Ditta appaltatrice impegnato nel servizio di manutenzione dovrà essere dotato di telefonino per le chiamate urgenti relative agli impianti. Manovre di emergenza sugli impianti La Ditta è tenuta ad istruire specifico personale interno al presidio al fine dell’esecuzione delle manovre di emergenza sugli impianti. Una volta formato il personale di custodia e pronto intervento, sarà cura del Manutentore fornire una copia delle chiavi dei locali macchine, qualora non già possedute a detto personale. Sulla porta di ogni locale macchine dovrà essere riportato in modo chiaro il nome, il recapito ed il numero telefonico di pronto intervento del Manutentore. IMPIANTI DI STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE DEI GAS Le minime opere di manutenzione verso questa tipologia di impianti possono essere così sinteticamente indicate: A) verifica periodica e manutenzione su centrali e impianti comprensivo di servizio di reperibilità; B) servizi di pronto intervento per lavori sulla rete fissa di distribuzione e sulle centrali dei gas medicinali e tecnici, comprensivo di ricambi per manutenzione. L’Impresa aggiudicataria dovrà mettere a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria per l’espletamento delle attività di manutenzione, incluse le attrezzature particolari. Anche i materiali di consumo saranno in carico alla Ditta aggiudicataria (kit prese – guarnizioni). Pagina 39 di 52 Le operazioni descritte negli articoli seguenti dovranno essere condotte da tecnici qualificati appartenenti all’Impresa, i quali avranno accesso ai locali interessati dagli interventi, previo coordinamento con il personale sanitario. Qualora l’operazione di verifica o manutenzione implichi la messa fuori servizio di una porzione di impianto, questa dovrà essere adeguatamente e dettagliatamente segnalata, terminale per terminale. Al ritorno in servizio la porzione di impianto interessata dovrà essere adeguatamente “flussata” per rimuovere ogni contaminazione. La Ditta affidataria dovrà indicare il nominativo del Responsabile Tecnico anche per questo tipo di impianti, in accordo ai requisiti previsti dalla L. 46/90. Dal momento dell’aggiudicazione, tale Responsabile Tecnico avrà la responsabilità sulle attività oggetto del servizio e risponderà pure sull’operato del personale dell’Impresa circa il rispetto della normativa di sicurezza (DL 626/94, DPR 494/96 e s.m.), restando sollevata al riguardo l’Azienda Sanitaria Committente. L’Impresa aggiudicataria dovrà garantire la pulizia e l’ordine di tutti gli impianti, dei quadri di distribuzione e di tutti i luoghi nei quali sosteranno i tecnici per l’espletamento delle attività. La Ditta aggiudicataria assumerà inoltre la totale responsabilità in relazione ai materiali usati e sostituiti nello svolgimento delle attività di cui al presente disciplinare, con particolare riguardo alla compatibilità dei materiali medesimi con quelli esistenti, con i gas trattati e con l’ambiente nei quali sono inseriti. Tutte le eventuali assistenze e le opere accessorie per completare i lavori a regola d’arte (es. opere murarie, elettriche, ecc.) saranno a totale carico dell affidatario. ATTIVITA’ DI VERIFICA E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI- REPERIBILITA’ La Ditta aggiudicataria dovrà eseguire periodicamente e regolarmente, tutte le verifiche atte a controllare il corretto funzionamento effettuando nel contempo gli interventi di manutenzione indistintamente su tutti gli impianti dei gas medicinali e annessi. Le procedure manutentive dovranno prevedere almeno le seguenti fasi: • il controllo di eventuali perdite di ossigeno ed aria compressa medicinale da ogni componente delle linee, dei quadri e delle prese terminali; • controllo del funzionamento delle macchine operatrici e dei componenti degli impianti, mirato in particolare a tutte le prese terminali, quadri di riduzione, valvole di sezionamento; • controllo del funzionamento dei sistemi di allarme su esaurimento/alta pressione gas; • verifica dello stato di usura dei componenti. Le date delle verifiche dovranno essere tassativamente registrate su apposito registro e comunicate alla U.O.A. Tecnica dell’Azienda Committente. A fronte di anomalie riscontrate nel corso delle verifiche, dovranno comunque essere intraprese le azioni atte alla loro eliminazione. Anche tali azioni dovranno essere evidenziate nel registro. La Ditta aggiudicataria dovrà inoltre essere dotata di un servizio di reperibilità sulle chiamate per interventi urgenti in caso di avarie sugli impianti. Nei casi di anomalia, guasto o malfunzionamento il soggetto aggiudicatario ha l’obbligo di intervenire immediatamente o al massimo entro 30 minuti dalla richiesta. L’intervento può essere richiesto 24 ore su 24 per tutto l’anno solare (compresi i giorni festivi, notturni). Il servizio di reperibilità è compreso nei costi del servizio di manutenzione. LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA Gli interventi di manutenzione straordinaria dovranno essere preventivamente concordati e autorizzati dall'ASL1. La presenza di irregolari condizioni di funzionamento degli impianti, così come le eventuali carenze di manutenzione ordinaria, richiederanno che i tecnici dell’Impresa aggiudicataria provvedano al relativo ripristino, anche questi costi di ripristino, sono a carico dell’affidatario.Rientra tra gli oneri di manutenzione straordinaria solo il costo netto dei pezzi di ricambio sostituiti. Pagina 40 di 52 Esclusivamente nelle effettive situazioni di emergenza l’Affidatario potrà procedere alla sostituzione dei componenti usurati o ritenuti in condizioni di non piena affidabilità, senza la precedente autorizzazione scritta della UOA Tecnica dell’Azienda Committente. In questo caso, sarà sufficiente l’autorizzazione telefonica, da parte del tecnico di Pronta Disponibilità dell’ASL1, seguita da dettagliata relazione tecnica motivante l’intervento in emergenza. Non verranno considerati interventi di manutenzione straordinaria quegli interventi dovuti ad incuria oppore a carenze di manutenzione ordinaria. Al termine degli interventi, l’Impresa dovrà procedere al collaudo delle apparecchiature o delle porzioni di impianti gas medicinali interessati, certificando l’operato in accordo alla norma EN 7373. I lavori che comportino la sospensione dell’esercizio, dovranno essere eseguiti dall’Aggiudicatario entro il termine massimo di 24 ore anche con lavoro notturno e festivo. I pezzi di ricambio (materiali o componenti) sostituiti nel corso degli interventi di manutenzione straordinaria, saranno fatturati sulla base del listino prezzi della casa costruttrice, debitamente scontato della percentuale di ribasso presentata in offerta. Tutta la componentistica fornita ed installata nell’esecuzione dei lavori dovrà obbligatoriamente disporre di marcatura “CE” (DL 46/97 dispositivi medici, recepimento Direttiva CEE 93/42). REGISTRO DELLE ATTIVITA’ SUGLI IMPIANTI GAS MEDICINALI Al termine di ogni visita periodica, intervento di manutenzione o straordinario, e rilievo di qualità, è fatto obbligo all’Impresa aggiudicataria di procedere alla redazione di un rapporto tecnico specificante gli interventi eseguiti, i luoghi, le anomalie riscontrate, le operazioni intraprese per la soluzione, i componenti sostituiti, per ciascuno dei quali dovrà essere allegata apposita dichiarazione di conformità. Tali rapporti dovranno essere controfirmati dal “Tecnico di Riferimento” dell’Azienda Committente il quale, in garanzia e senza corrispettivo, potrà richiamare gli operatori della Ditta aggiudicataria per ulteriori interventi che si rendessero necessari sugli impianti sui quali è stata effettuata la riparazione, senza ulteriori oneri aggiuntivi. Tutti i rapporti di intervento dovranno essere inseriti in opportuni registri delle manutenzioni conservati presso il gestore. La mancata redazione dei rapporti tecnici e del registro costituisce grave negligenza. SOPRALLUOGHI SUGLI IMPIANTI Presso il servizio di manutenzione del presidio sono presenti copie degli schemi degli impianti di distribuzione dei gas. Al momento del passaggio di consegne dal manutentore precedente all’Affidatario, questi verranno consegnati e dovranno essere accuratamente custoditi, fino alla fine del contratto. Tali schemi dovranno essere aggiornati, a cura del Committente, in seguito a tutti gli interventi che dovessero essere eseguiti. All’attivazione del contratto l’Aggiudicatario dovrà quindi procedere: • al passaggio di consegne con il manutentore precedente e alla verifica, in contradditorio con questo, dello stato di fatto e di tutta la documentazione relativa; • ad una accurata identificazione delle tubazioni di distribuzione, dei dispositivi di riduzione di pressione, delle valvole di ripartizione, delle prese di erogazione e di tutti i dispositivi connessi agli impianti di distribuzione ed utilizzo dei gas con eventuale apposizione di ulteriore simbologia di riconoscimento secondo le normative vigenti, se risultasse mancante; • alle verifiche di funzionamento di tutti i dispositivi e le macchine costituenti l’impianto, in termini di pressione, portata dei gas ed attivazione elettrica. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Quanto qui disciplinato è soggetto alle seguenti prescrizioni e norme: Pagina 41 di 52 ϖ ϖ ϖ ϖ ϖ ϖ “Norme per la sicurezza degli impianti” - Legge n. 46 del 1990, normativa VVFF vigente circa la prevenzione incendi; requisiti minimi per l’esercizio delle attività sanitarie (DPR 14.01.97 n. 37); dispositivi medici (DL 24.02.97 n. 46, recepimento della Direttiva CEE 93/42); Farmacopea Ufficiale Italiana (X edizione); UNI EN 737-1 Impianti distribuzione gas medicinali - Unità terminali gas medicali compressi e vuoto; ϖ UNI EN 737-2 Impianti distribuzione gas medicali - Impianti evacuazione gas anestetici; ϖ norme armonizzate EN 737-3 “Medical gas pipeline systems” - Pipelines for compressed Medical gases and vacuum”; ϖ UNI EN 737-4 Impianti distribuzione gas medicali - Unità terminali per impianti evacuazione gas anestetici; ϖ norme armonizzate EN 738 (1-2-3-4) Riduttori e valvole impianti dei gas medicali; ϖ UNI EN 793 - requisiti particolari per la sicurezza unità di alimentazione per uso medico; ϖ sicurezza ambiente di lavoro (D.L. 626/94 e s.m.); ϖ impiantistica elettrica (CEI 64-8 e CEI 64-4); ϖ ISO 9001 per quanto concerne la Certificazione del sistema di Qualità dell’Impresa incaricata del Servizio. Per tutto quanto non espressamente citato, si rinvia ai regolamenti vigenti in materia. PROCEDURE DI MANUTENZIONE 1) CENTRALI GAS MEDICALI IN BOMBOLE Il personale incaricato dovrà assicurare che: a) la tenuta della centrale sia perfetta (rampe-quadro-valvole rampe) ; b) la taratura dei due riduttori di pressione sia per entrambi a 8 bar; c) l'inversore automatico scambi la rampa di servizio con quella di riserva quando la pressione della rampa di servizio scenda a 5,8-6 bar; d) i sensori di pressione segnalino quando il manometro di alta pressione scende sotto il valore nominale di 12 bar e che si accenda la spia di rampa scarica posta sul quadro e sul riporto d'allarme a distanza. a) Controllo della tenuta di centrale Collegare a mezzo di serpentina una bombola ad ogni rampa. Chiudere le valvole della rampa. Mettere in pressione una delle due rampe agendo sul volantino della valvola della bombola. Spurgare la rete alta pressione aprendo per qualche istante la valvola relativa alla rampa in pressione. Richiudere la valvola rampa. Il manometro di alta pressione posto sul quadro indicherà il valore di pressione della bombola. Tale valore non dovrà scendere dopo 15 minuti. Ripetere la medesima operazione per l'altra rampa. b) Taratura dei riduttori Allentare il raccordo di uscita dall'inversore. Pagina 42 di 52 Mettere in pressione una delle due rampe. Regolare il riduttore a 8 bar agendo sulla vite di regolazione del riduttore. Il valore di pressione regolato dal riduttore deve essere letto sul manometro di media pressione. Chiudere la valvola della bombola. Ripetere la medesima operazione per l'altra rampa. Ricollegare il raccordo allentato. c) Controllo del buon funzionamento dell'inversore Allentare il raccordo di uscita dell'inversore. Mettere in pressione le due rampe. La prima che viene messa in pressione è quella di servizio. Chiudere le valvole delle bombole aperte della prima rampa. Il manometro di alta pressione relativo scende a 8 bar, dopodiché anche il manometro di media pressione incomincia a scendere al raggiungimento del valore di 5,8-6 bar letto sul manometro di media pressione, l'inversore deve mettere in servizio l'altra rampa e ritornare alla pressione di 8 bar. Riaprire tutte le valvole delle bombole della rampa prima chiusa. Chiudere le valvole delle bombole dell'altra rampa. • L'inversione deve avvenire alle medesime condizioni prima descritte. •Ricollegare il raccordo allentato. d) Controllo del buon funzionamento dei contattori (o pressostati o trasduttori) di alta pressione e egli indicatori elettrici di allarme Chiudere le bombole della rampa non in servizio. Spurgare la rete alta pressione aprendo la valvola di spurgo In queste condizioni gli indicatori di rampa scarica posti sul quadro e sul riporto d'allarme entrano in funzione. Chiudere la valvola di spurgo. Aprire le bombole, gli indicatori relativi a quella rampa posti sul quadro e sul riporto d'allarme ritornano in condizioni di funzionamento normale. e) Controllo del buon funzionamento della valvola di sicurezza (dove possibile). Agire sulla vite di regolazione dei riduttore, al raggiungimento della pressione di 12 bar, la valvola di sicurezza deve entrare in funzione. f) Controllo del buon funzionamento del preriscaldatore per quadri a inversione automatica. Controllo visivo spia termostato. Pagina 43 di 52 2) CENTRALE DI ASPIRAZIONE ad anello liquido Grassaggio e controllo ogni 300-400 ore dei giunti dell’ albero motore in funzione delle condizioni di impiego i giunti sono soggetti ad usura. Controllo del perno del giunto. Controllo ed eventuale sostituzione delle ganasce in gomma. Controllo dell'efficienza dei vuotostati e delle tarature. Controllare ed eventualmente regolare i vuotostati in modo che, quando il valore del vuoto raggiunge quello prefissato il contatto si apre e la pompa si arresta. Scaricare l’impianto e controllare se le pompe ripartono al grado di vuoto desiderato. Verifica dei contaore ed eventuale inversione manuale dei motori. Verifica del corretto funzionamento delle segnalazioni di allarme. spurgo degli accumuli d'acqua di condensazione nel Serbatoio registrazione dei premitreccia dei premistoppa per mantenerli sempre in stato di perfetta efficienza. a palette a riciclo d’olio Controllo del livello dell’olio e/o sostituzione dove necessario (secondo l’indicazione del fabbricante); Controllo dell’efficienza dei vuotostati e delle tarature previste; Verifica del contaore e dell’eventuale inversione manuale dei motori ove non automatica; Verifica del corretto funzionamento della segnalazione di allarme; Sostituzione filtri batterici; Controllo delle condizioni del giunto di accoppiamento. 3) CENTRALE PER ARIA COMPRESSA Controllo del livello olio o sostituzione (ove necessario). Controllo dell'usura ed eventuale sostituzione delle cinghie di trasmissione. E' consigliabile controllare che la tensione delle cinghie del compressore sia normale, in caso di sostituzione è consigliabile la sostituzione di tutto il set onde evitare che le deformazioni avvenute si ripercuotano sulle cinghie di recente montaggio. Controllo della taratura dei pressostati, per mantenere il serbatoio o la rete di utilizzazione, ad una pressione tra i limiti predeterminati, il compressore è munito di un pressostato elettrico automatico, che lo arresta al massimo prestabilito e lo rimette in moto quando la pressione si abbassa al valore minimo di taratura. Verifica dei livelli di allarme e del relativo segnale. Pagina 44 di 52 Controllo del corretto funzionamento del refrigeratore, attraverso la taratura del termostato verificando che l'aria all'uscita non sia troppo fredda in modo da produrre formazione di ghiaccio che potrebbe ostruire il passaggio dell'aria . Spurgo degli scarichi di condensa, parte di condensa si raccoglie sul fondo del serbatoio e dei filtri. In scarico di condensa deve essere fatto manualmente almeno una volta al giorno per mezzo dei rubinetti di scarico appositi. Pulizia o sostituzione dei filtri, bisogna pulire i filtri di aspirazione dei compressori almeno una volta ogni 500 ore di funzionamento, togliendo la cartuccia e agendo in controcorrente con un getto d'aria. Quando questa operazione non garantisca più una adeguata pulizia del filtro sostituire la cartuccia. 4) GRUPPI DI RIDUZIONE DI SECONDO STADIO • • • • Controllo delle pressioni di normale taratura di esercizio. Controllo ed eventuale sostituzione del filtro. Verifica del funzionamento di membrana e otturatore (con eventuale sostituzione) Verifica delle tenute . 5) UNITA’ TERMINALI PER DEGENZA O EQUIVALERNTI. Controllo e mantenimento in perfetto stato di funzionamento delle prese di erogazione gas e vuoto, con particolare riguardo al controllo di eventuali perdite. Il controllo delle perdite di gas dalle prese e dalle apparecchiature, dovrà essere effettuato con appositi strumenti e analizzatori, registrando sui verbali i risultati rilevati. In caso di riscontro di perdite, queste dovranno essere eliminate in modo da lasciare in perfetto stato l’impianto. Si riportano qui di seguito alcune schede sintetiche di manutenzione: CENTRALE GAS COMPRESSI (DI SICUREZZA OD INVERSIONE AUTOMATICA O2,Aria,N2,N2O,CO2) MANUTENZIONI PROGRAMMATE CONTROLLI GIORNALIERA SETTIMANALE MENSILE TRIMESTRA-LE SEMESTRA-LE Controllo rampe ( tenuta ) X Controllo serpentine/oni X Controllo quadro di entrate (tenuta,raccordi, riduttori, valvole, pressostati, bilance (N2O)allarmi ) Pagina 45 di 52 X ANNU A-LE SOSTITUZIONE MATERIALE su condizione su condizione su condizione NO TE CENTRALE DI SICUREZZA ARIA MANUTENZIONI PROGRAMMATE CONTROLLI GIORNALIERA SETTIMAN A-LE MENSILE TRI MESTR ALE SEMESTRA-LE Controllo completezza bombole ( pacchi ) X Controllo rampe ( tenuta ) X Controllo serpentine/oni X Controllo quadro di sicurezza (tenuta, raccordi, riduttori, valvole, pressostati, allarmi ) X AN NU ALE SOSTITUZIONE MATERIALE sostituzione pacchi dopo 12 mesi su condizione su condizione su condizione NOTE Automatica con dp50 CENTRALE DI ASPIRAZIONE ENDOCAVITARIA (VUOTO) MANUTENZIONI PROGRAMMATE GIORNALIERA CONTROLLI SETTIMANALE MENSILE TRIMESTRA-LE SEMESTRA-LE Controllo livello olio X Pulizia filtri alloggiati nella valvola zavorra gas Controllo separatore olio X Controllo usura gommini del giunto di accoppiamento Filtro batterico aspirazione X Controllo prefiltro Sterilizzazione ampolle X X ANNU A-LE NO TE dopo 500 ore X X Revisione completa centrale SOSTITUZIONE MATERIALE X su condizone dopo 2000 ore dopo 1000 ore semestrale dopo 1000 ore su condizione UNITA’ TERMINALI MANUTENZIONI PROGRAMMATE CONTROLLI GIORNALIERA SETTIMANALE ME NSILE TRIMESTRA-LE SEME-STRA-LE Controllo tenuta delle guarnizioni sede e otturatore per prese degenze, ambulatori, radiologia Verifiche funzionalità dell’innesto gas specifico X Pagina 46 di 52 ANNU A-LE SOSTITUZIONE MATERIALE semestrale per prese con controlli trimestrali su condizione N O T E GRUPPI RIDUZIONE 2° STADIO MANUTENZIONI PROGRAMMATE CONTROLLI GIORNALIERA SETTIMANALE MENSILE TRIMESTRA-LE SEMESTRA-LE Pulizia filtro riduttore 2° stadio X Controllo funzionamento corretto del riduttore di 2° stadio (taratura, tenuta, funzionamento manometro ) Controllo del vuotometro X X ANNU A-LE SOSTITUZIONE MATERIALE NO TE su condizione su condizione su condizione CANCELLI E PORTE AUTOMATICHE E’ compito della ditta appaltatrice curare gli impianti in modo da garantire la continuità del corretto funzionamento, evitando disagi agli autilizzatori, ma soprattutto presidiando l’utilizzo degli accessi, anche in caso di guasto, sia per motivi di sicurezza che ai fini dell’uso dei servizi sanitari allocati nell’edificio. La ditta aggiudicataria dovrà provvedere alla copertura del servizio per TUTTI i giorni solari,festivi inclusi dell’anno, 24 ore su 24, almeno con una unità lavorativa specializzata, presente nell’edificio, per ogni emergenza. L’Appaltatore dovrà predisporre un libretto manutentivo per ognuno degli impianti in carico. La ditta è obbligata ad eseguire interventi periodici di manutenzione, mensili (entro i primi 8 gg ogni mese) comprendente anche la prova sulle apparecchiature elettriche e meccaniche. MANUTENZIONE ORDINARIA Sono previsti ed obbligatori i seguenti controlli minimi: PERIODICITA’ SETTIMANALE - verifica del buon funzionamento dell’apparecchiatura elettromeccanica ed elettronica. Controllo delle fotocellule. Controllo delle parti in movimento, degli ancoraggi e delle staffature, dei blocchi fermocorsa e di ogni elemento utile ad evitare la fuoriuscita dai binari e l’eventuale caduta di parti ed elementi verso gli utilizzatori. Controllo dei blocchi di sicurezza. Lubrificazione, pulizia e regolazione degli organi meccanici. PERIODICITA’ MENSILE - Verifica periodica di tutte le apparecchiature di sicurezza a norma delle vigenti leggi. Controllo del sistema di aperura elettrica con telecomando e da posto presidiato ed interventi eventuali, di correzione e miglioramento. Sono a carico dell’Affidataria le forniture dell’olio, dei grassi e degli stracci occorrenti, nonché tutti gli oneri relativi alla sostituzione di parti di consumo, come contatti di carbone, fusibili, Pagina 47 di 52 portafusibili, compressori flessibili, pulsanti e mollette, lampade spia, reti e zoccolo, lampade da segnalazione cancello in movimento, cartelli di segnalazione, batterie per i telecomandi, ecc. Ad ogni ispezione eseguita il manutentore dovrà registrare le operazioni eseguite, debitamente vistate dal responsabile tecnico del presidio, su apposito “Registro di Manutenzione” relativo a ciascun cancello o porta automatica. L’appaltatore dovrà programmare i suoi interventi (emergenza esclusa), nel rispetto delle attività dei servizi presenti nella struttura. In ogni caso le riparazioni dovranno essere eseguite tempestivamente, anche quando si richiedono contemporaneamente più interventi. MANUTENZIONE STRAORDINARIA L’Affidataria dovrà segnalare all’ASL 1, in tempo utile, qualunque necessità di carattere straordinario occorrente per garantire la funzionalità, il funzionamento e la sicurezza degli impianti e così pure potrà avanzare proposte di miglioria degli impianti stessi. Sia la segnalazione, sia le proposte di cui sopra, dovranno essere corredate da offerte analitiche con descrizione dettagliata per materiali e prezzi occorrenti all’esecuzione degli interventi in questione. Come per tutti gli altri interventi di manutenzione straordinaria dell’intero edificio, questi dovranno essere preventivamente autorizzati per iscritto. Per questi, saranno considerati nei costi di manutenzione straordinaria, i soli costi dei pezzi di ricambio sostituiti, al prezzo di listino, scontato del ribasso di gara, considerandosi la manodopera compresa nelle attività di manutenzione ordinaria. Anche per la manutenzione straordinaria la ditta dovrà offrire un numero illimitato di interventi anche in orario notturno e/o in giorni festivi. Per quanto riguarda tutti gli altri impianti presenti nel fabbricato, citati o non citati nell’elenco non esaustivo, si farà riferimento ai manuali di manutenzione del costruttore, o a quello del produttore delle singole apparecchiature e alle norme di legge in vigore o a regole di buona tecnica. N.B. Qualora in occasione delle verifiche periodiche indicate sopra, si riscontrassero dei malfunzionamenti, o delle situazioni pericolose o anche semplicemente non corrette, secondo le regole di buona tecnica è implicita la necessità di intervenire tempestivamente per ripristinare le caratteristiche iniziali del componente o dell’impianto. MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI Per quanto riguarda le aree verdi, dovranno essere previste le necessarie operazioni adatte a tenere le aiuole in condizioni di decoro. Dovranno anche essere previste le operazioni di pulizia dei cortili dalle foglie cadute. Tale operazione dovrà ripetersi sistematicamente nella stagione autunnale e dovrà avere lo scopo, tra gli altri, di evitare che le foglie ostruiscano il corso dell’acqua verso le fognature, delle acque meteoriche. La ditta affidataria dovrà curare e controllare la crescita di piante infestanti nei cortili, sui marciapiedi, sull’asfalto intorno al presidio. Le operazioni minime necessarie alla manutenzione delle aree verdi sono: a)Taglio dell'erba di tutte le superfici erbose con conseguente rastrellatura e trasporto a rifiuto nonchè allontanamento alle PP.DD. del materiale di risulta; la periodicità minima è di almeno10 tagli all'anno o anche di più qualora condizioni climatiche particolari ne favoriscono la crescita. b)Ripristino delle zone prative attraverso operazioni di risemina con semente eccellente, previa stesa di apposito terriccio per prati e fertilizzante, livellamento delle aiuole, irrigazione a pioggia fine giornaliera, fino all’attecchimento. Pagina 48 di 52 c)Fertilizzazione delle aree a prato, almeno 4 volte l’anno. d)Zappettatura periodica delle aiuole, delle siepi e ai piedi degli alberi, con successiva concimazione, almeno 4 volte l’anno. d)Potatura delle siepi almeno due volte l’anno. e)Potatura degli alberi almeno una volta ogni due anni e trasporto a rifiuto del materiale di risulta alle PP.DD. E’ obbligatorio l’utilizzo di mastice speciale sui tagli. f)Spollonatura degli alberi effettuata almeno due volte l'anno. g)Trattamenti antifungini e antiparassitari su siepi, arbusti e alberi, almeno due volte l’anno. h)Pulizia delle aree verdi e grigie consistente nella spazzatura dei vialetti, raccolta dei rifiuti (bottiglie, lattine, cartacce, ecc.., ed eventuali siringhe), svuotamento dei cestini con sostituzione dei sacchetti, a cadenza settimanale. i)Pulizia delle canaline di scolo dell'acqua piovana e dei pozzetti di raccolta e di ispezione, almeno due volte l’anno e trattamento di disinfezione anti zanzare. l)Rastrellatura periodica delle foglie nell'aree verdi e grigie del parco. m)Applicazione di diserbante nei viali e nei cortili, lungo i cordoli delimitanti le aiuole. n) Piantumazioni annue di specie arboree, in sostituzione di quelle morte. o)Sistemazione di vasi e fioriere, con specie stagionali, sia all’interno che esterno dell’edificio, con annaffiamento delle stesse e pronta sostituzione in caso di mancato attecchimento o carenze di cure. p)Irrigazione periodica, secondo necessità, dei prati, dei vasi posti all’interno e ed esterno dell’edificio, delle siepi e degli alberi. q)Manutenzione periodica a tutti gli arredi d’esterno, compreso i gazebi, le fioriere interne e quelle del giardino pensile. Alfine della corretta gestione delle operazioni di manutenzione da eseguirsi presso il presidio “VALLETTA”, la ditta dovrà produrre ed allegare, in fase di offerta, un proprio piano particolareggiato di manutenzione dell’intero complesso, che tenga conto di quanto illustrato nel presente disciplinare tecnico e dell’esito dei sopralluoghi presso la struttura. Tale piano particolareggiato di manutenzione dovrà contenere proposte migliorative rispetto alle informazioni di sintesi esposte nel presente disciplinare. Pagina 49 di 52 PIANO REGOLATORE GENERALE DI TORINO NORME URBANISTICO - EDILIZIE DI ATTUAZIONE (Testo coordinato con le modifiche introdotte dagli accordi di programma e dalle varianti al PRG approvati alla data del 31 ottobre 2004) Norme urbanistico-edilizie di attuazione, parte prima: TITOLI E ARTICOLI TITOLO I: NORME GENERALI Art. 4 - Tipi di intervento I TIPI DI INTERVENTO PREVISTI SONO: 1 a) Manutenzione ordinaria Le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnici esistenti, purche' non comportino la realizzazione di nuovi locali nè modifiche alle strutture o all'organismo edilizio. Sono inclusi nella manutenzione ordinaria: 2 - Ripassamento (riordino) del manto di copertura, anche con sostituzione di parti deteriorate della piccola orditura del tetto, la riparazione di comignoli, la riparazione di grondaie, pluviali e faldali, nonche' la loro sostituzione anche con utilizzo di materiali diversi (rame, acciaio, ecc.), la riparazione o il rifacimento di manti impermeabili senza modifiche estetiche, la coibentazione del manto di copertura. 3 - La pulitura di facciate, il ripristino parziale della tinteggiatura, di intonaci e di rivestimenti, la riparazione e il ripristino di infissi e ringhiere, la riparazione e il rifacimento di pavimentazioni interne e di quelle esterne (terrazzi, cortili), purche' per queste ultime vengano usati materiali con le stesse caratteristiche e colori dei preesistenti. In particolare dovranno essere mantenuti i disegni delle pavimentazioni dei cortili con acciottolati e lastre di pietra di colori diversi. 4 - La riparazione e sostituzione parziale dell'orditura secondaria del tetto, con mantenimento dei caratteri originari. 5 - La sostituzione di infissi e serramenti esterni, portoni, cancelli, vetrine di negozi, balaustrate e ringhiere con altri in tutto identici agli esistenti. 6 - La sostituzione di serramenti interni. 7 - La tinteggiatura delle facciate verso i cortili chiusi interni. 8 - Posa o sostituzione di controsoffittature leggere ed isolanti termoacustici interni. 9 - Realizzazione o rifacimento delle reti o degli apparecchi degli impianti tecnologici, idrici, igienico-sanitari, elettrici, termici, ecc., utilizzando locali gia' aventi apposita destinazione, senza modificarne la superficie e le aperture. 10 - Rappezzi e ancoraggi di parti pericolanti nella facciata. Per gli immobili destinati ad attivita' industriali e ad artigianato di produzione sono compresi nella manutenzione ordinaria gli interventi intesi ad assicurare la funzionalita' e l'adeguamento tecnologico degli impianti produttivi esistenti, sempreche' tali interventi non interessino le parti strutturali dello stabilimento, non ne mutino le caratteristiche e non comportino aumento della SLP. In particolare rientrano nella definizione di manutenzione ordinaria le seguenti opere: 1 - costruzioni che non prevedono e non sono idonee alla presenza di manodopera, realizzate con lo scopo di proteggere determinati apparecchi o sistemi, quali: - cabine per trasformatori o per interruttori elettrici; - cabine per valvole di intercettazione fluidi, site sopra o sotto il livello di campagna; - cabine per stazioni di trasmissione dati e comandi per gruppi di riduzione, purche' al Pagina 50 di 52 servizio dell'impianto; 2 - sistemi per la canalizzazione dei fluidi mediante tubazioni, fognature, ecc., realizzati all'interno dello stabilimento stesso; 3 - serbatoi per lo stoccaggio e la movimentazione di fluidi o combustibili e relative opere; 4 - installazione di pali porta tubi in metallo o conglomerato armato, semplici e composti; 5 - passerelle di sostegni in metallo o conglomerato armato per l'attraversamento delle strade interne con tubazioni di processo e servizi; 6 - trincee a cielo aperto, destinate a raccogliere tubazioni di processo e servizi, nonche' canalizzazioni fognanti aperte e relative vasche di trattamento e decantazione; 7 - basamenti, incastellature di sostegno e apparecchiature all'aperto per la modifica e il miglioramento di impianti esistenti; 8 - separazione di aree interne allo stabilimento realizzata mediante muretti e rete ovvero in muratura; 9 - attrezzature semifisse per carico e scarico da autobotti e ferrocisterne (bracci di scarichi e pensiline); 10 - attrezzature per la movimentazione di materie prime e prodotti alla rinfusa ed in confezione, quali nastri trasportatori, elevatori a tazze, Pagina 51 di 52 INDICE Pagina ♣ DESCRIZIONE GENERALE DEL PRESIDIO 2 ♣ RIFERIMENTI NORMATIVI 3 ♣ ELENCO E DESCRIZIONE SINTETICA DEGLI IMPIANTI 5 ♣ INDICAZIONI E PRESCRIZIONI GENERALI DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE 12 ♣ OPERAZIONI MINIME DI MANUTENZIONE DA ESEGUIRE 14 ♣ IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO 14 ♣ IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 19 ♣ IMPIANTI TELEFONICI PABX E CABLAGGIO STRUTTURATO 22 ♣ MANUTENZIONE IMPIANTO ELETTRICO 25 ♣ MANUTENZIONE GRUPPI ELETTROGENI ED UPS 26 ♣ VERIFICHE SICUREZZA ELETTRICHE OBBLIGATORIE 64-8 27 ♣ IMPIANTO ANTINCENDIO, SISTEMI ANTIINFORTUNISTICI SERVIZIO DI VIGILANZA 29 ♣ IMPIANTI ELEVATORI 34 ♣ IMPIANTI DI STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE DEI GAS 39 ♣ CANCELLI E PORTE AUTOMATICHE 47 ♣ MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI 49 Pagina 52 di 52