Editoriale Cinema: Dragon Trainer Teatro: W Niatri Libri: Alessandro Maurizi, L’ultima indagine Progetto Tevere: alimentazione, farmaci, Dna, le nuove frontiere della prevenzione. Intervista alla dott.ssa Elisabetta Falvo Intervista alla dott.ssa Raffaella Santoro Intervista al Dott. Giovanni Blandino 2012 New Life Profili Letterari: Andrea Camilleri A spasso per la Tuscia: Sutri Beteavon Romalive Festival Booklive Criticità del sistema energetico italiano Sesso e Amore con… Victoria Petroff Il Consiglio Regionale che verrà 4 8 10 14 16 18 20 24 26 30 32 34 38 42 46 54 58 www.ilperiodico.it Eur Torrino News Pubblicazione mensile ANNO VIII n° 4 aprile 2010 Editrice: Service & Business 2001 Direttore responsabile: Sergio Di Mambro Redazione: Viale degli Eroi di Rodi, 214 Tel. 06.5083731 Grafica: Fabio Zaccaria Stampa: Ripoli snc 34 8 Hanno collaborato: Irene Giarracca, Cristina Cese, Roberta de Vito,Valeria Torre Per la pubblicità su “Eur Torrino News” telefonare al numero: 06.50797732 oppure al 380.3965716 oppure inviare una e-mail all’indirizzo: [email protected] 54 La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti. Il materiale non verrà restituito. Finito di stampare nel mese di: aprile 2010 it ic it d e. io iv er ol p .il w w w w w w w o. g zi .la w .it w .r w w w or e. liv a om ur .e w w w lia a to rr liv in e. ol or iv g e. it 26 Editoriale: La speranza di un nuovo mondo Dopo una lunghissima campagna elettorale, con mille colpi di scena, la candidata del centro-destra Renata Polverini è diventata il nuovo governatore della Regione Lazio. Che regione sarà? Ad oggi possiamo dire che Renata Polverini si è insediata, e parecchie donne faranno parte della Giunta. Una Giunta che avrà un consistente colore rosa. Auguriamo alla Presidente Polverini buon lavoro. Il centro-sinistra esce dalla tornata elettorale con le ossa rotte. Comunque, la politica è in crisi, e spesso non riesce più a dare risposte a una società in profonda evoluzione e cambiamento. La società di oggi desidera risposte radicali e profonde. Il futuro non lo si vede, non lo si immagina, e nel pantano della stagnazione e dell’immagine, l’uomo è solo senza risposte. Da anni si parla di cancro, oggi è una pandemia con centinaia di migliaia di malati e migliaia di morti. L’occidente vive e comincia a convivere con una crisi irreversibile, tragedie silenziose si consumano nell’indifferenza totale. L’uomo è solo e isolato nel nichilismo dei media. L’inconscio, la ricerca interiore, diventano “dormienti” nel consumismo sfrenato di cose senz’anima. Dove sono i grandi personaggi che creano secoli di storia? Ci sono e preparano il futuro nei laboratori. Parlo di ricerca: l’unica vera frontiera che potrà da- 4 eur torrino news re risposte concrete e ridare speranza all’umanità intera. I ricercatori ogni giorno si avvicinano a risposte fondamentali per l’umanità e sollevano i veli dell’ignoranza. Avvicinandosi a debellare malattie, a scoprire nuove ] a cura di Sergio Di Mambro [ particelle e nuove dimensionalità. In questo numero parliamo di speranza, amore per la vita. Un nuovo mondo è possibile grazie a loro e spesso sono donne. Intervista al Dott. Marco Amati, DIRETTORE DELL’AGENZIA ITALIANA INVESTIGAZIONI Il dottor Amati è da sempre uno sponsor del nostro giornale Eur Torrino News, è proprio dai lettori del nostro giornale che sono arrivate delle lettere alla nostra redazione indirizzate alla sua attenzione. Ma prima di parlare di queste, ci spiega nuovamente di cosa si occupa la sua agenzia? Abbiamo deciso di creare una società investigativa nuova, che prendesse atto dei cambiamenti in corso, non ha più senso di esistere la figura dell'investigatore che sta dietro una scrivania e poco sul territorio. Noi siamo dei professionisti che si rivolgono a persone normali, che hanno delle problematiche normali. Un tempo vi era una certa riluttanza ad affidarsi all'investigatore per risolvere gli eventuali problemi, adesso la situazione sta cambiando e sono sempre di più le persone che si rivolgono a noi per i motivi più svariati; genitori preoccupati per la strada intrapresa dai propri figli, mariti sospettosi nei confronti della moglie, aziende che temono uno spionaggio interno alla loro stessa struttura. Noi ci occupiamo, attraverso un'indagine accurata, che tiene ben presente anche l'aspetto psicologico di ogni situazione, di fornire le eventuali prove, così da fugare ogni dubbio, o nel caso che tali sospetti vengano confermati, forniamo gli elementi da portare in giudizio là dove fosse necessario.separazione e poi al divorzio. Per il resto il marito non può fare altro. In redazione è arrivata una lettera da parte di un'azienda. A scriverci è il titolare che racconta come, qualche giorno fa, qualcuno sia entrato nel suo ufficio e gli abbia sottratto il suo computer personale, contenente ovviamente molta della documentazione inerente all'azienda, oltre a sue cose personali e il suo cellulare di servizio, di un valore commerciale quasi nullo. Aggiunge, inoltre, che nell'ufficio, al momento del furto, c'erano quasi tutti i suoi collaboratori, che però non hanno visto e sentito nulla. Il titolare chiede se, secondo lei, si è trattato di un ladro saltuario o di una talpa presente in ufficio. Dice anche che ha già provveduto a fare regolare denuncia alla polizia postale. Questa lettera è molto interessante, poiché se si hanno già delle ritrosie a parlare delle proprie problematiche personali, ancora più difficile è farlo quando si tratta di lavoro. Infatti, il posto di lavoro è normalmente il luogo dove passiamo più tempo, un imprenditore può passare fino a 12 ore al giorno in ufficio, di conseguenza i col- laboratori diventano quasi una nuova famiglia. Il tarlo, che certe situazioni possono suscitare in una persona, può essere fortissimo, si comincia a dubitare dei propri dipendenti e si viene a creare una situazione di sgomento e prostrazione. Tornando alla lettera, io penso che sia più facile si tratti di una persona interna all'azienda e penso si debba valutare attentamente quello che è stato il vero obiettivo alla base di questo atto. Spesso si creano dei falsi obiettivi per nascondere una diversa volontà di partenza, per esempio io rubo un computer, ma ciò che mi interessa veramente non è rivenderlo, ma ottenere le informazioni che questo contiene. Conviene quindi partire a “pagina pulita” analizzando settore per settore, considerando oltretutto che, chiunque faccia qualcosa, lascia sempre delle tracce, che prima o poi vengono individuate; ad esempio, se io rubo un cellulare, appena lo riaccendo posso essere individuato. Comprendo a pieno quindi come una situazione del genere possa essere frustrante, ma se viene affrontata in maniera delicata e accurata, si riesce, prima o poi, a capire chi c'è dietro. Il signore si potrebbe quindi rivolgere a lei? Dopo aver fatto la denuncia, sicuramente sì. Dice inoltre che, visto la delusione cocente, vorrebbe far installare delle telecamere. È possibile? Le telecamere, in orario lavorativo, possono essere messe, a patto che i collaboratori ne siano informati, altrimenti si possono posizionare solo come sorveglianza, quando l'ufficio è chiuso. Io penso, comunque, che queste non siano un buon deterrente e, anche da un punto di vista morale, la trovo una soluzione non valida. Leggiamo un'altra lettera sempre indirizzata alla sua attenzione, anche se non sono sicuro che sia un suo ambito di competenza. A scriverci è, ancora una volta, un imprenditore del settore informatico che si lamenta dei suoi dipendenti, asserendo che questi, in sua assenza, trascorrono il tempo su Facebook, o siti simili, anziché lavorare. Ci chiede quindi cosa si può fare per arginare questo problema, magari bloccando l'accesso a questi siti. Per quel che mi consta, direi che è possibile fare delle azioni volte ad arginare questo problema, interpellando, però, prima un legale e poi procedendo con le varie azioni. Tuttavia, io, personalmente, ritengo che un dipendente che stacchi, anche una mezz'oretta, dal suo lavoro per “chattare”, quando riprende ha una resa lavorativa maggiore. Benissimo, la ringrazio ed ora andiamo avanti a parlare di un altro signore che ci scrive, sempre su questioni lavorative. Questo signore lavora in un'azienda e ci dice che spesso si sente sotto controllo, teme che il suo cellulare e il suo ufficio siano sorvegliati. Non sa se sia la sua azienda o un'azienda concorrente, in ogni caso ci chiede che cosa si può fare in questi casi. Ultimamente c'è un po' questa psicosi di essere intercettati, anche se, effettivamente, in molti casi, di cui ci siamo occupati noi, questo è capitato realmente. Tralasciando, ovviamente, quelle situazioni “legali”, in cui è l'autorità preposta che se ne occupa, ci sono casi in cui ciò avviene, ad opera magari di concorrenti sleali, che cercano, attraverso l'intercettazione, di trarre vantaggi per il proprio lavoro. Pensiamo ad una gara di appalto ad esempio, dove ascoltando una conversazione, magari si riesce a sapere in anticipo l'offerta economica del proprio avversario. Mettere una microspia è un lavoro relativamente facile ed economico; a fronte di un costo esiguo il danno può essere molto ingente per chi lo subisce. D'altra parte, è opportuno, a mio avviso, evidenziare come fare una bonifica ambientale e telefonica non richieda molto tempo. Noi, come Agenzia Italiana Investigativa, ci occupiamo anche di questo tipo di interventi. ] di Irene Giarracca [ ic è un giovane vichingo, vive insieme alla sua tribù su l’isola di Berk, un posto freddo e piovoso in cui la rigidità climatica, rispetto alle razzie notturne che Draghi di ogni specie fanno in cerca di provviste, diventa il minore dei mali. I Vichinghi sono per tradizione un popolo forte, fiero e testardo, che certo non può lasciarsi scoraggiare dai giganteschi rettili. Sono giunti sull’isola da 300 anni e da allora la caccia ai Draghi è diventata aspetto centrale della loro identità culturale. Tutti donne e uomini devono imparare a combattere queste creature, e ciascuno di loro per entrare a far parte della vita adulta dovrà essere sottoposto ad una prova di iniziazione che prevede l’uccisione di uno degli esemplari. Hic nonostante sia il figlio del capo tribù, Stoik l’Immenso, non incarna però nell’aspetto e nel carattere l’imponenza e la forza del suo popolo. È perciò un escluso, di cui lo stesso padre prova vergogna, ma ciò nonostante non si lascerà abbattere e grazie ad un’indole curiosa e H testarda condurrà il villaggio verso scoperte rivoluzionarie che li faranno volare verso un futuro inimmaginabile. Il film nasce da un libro di Cressida Cowell, scrittrice britannica, nata e cresciuta come il nostro personaggio in un’isola sperduta e fredda della Scozia, ambientazione che fa da sfondo a molti dei suoi racconti. Scoperto dalla DreamWorks sei mesi prima della sua realizzazione viene da subito considerato un ottimo materiale per la produzione di un film d’avventura, ma Dragon Trainer non è solo questo, è anche un racconto pieno di sentimenti ed umorismo, tratti presenti in tutti gli elementi del film, dal protagonista, all’Immenso Stoik, interpretato da Gerald Butler, il coraggioso e forte Leonida del film 300. Stoik non è solo l’incarnazione stereotipata del vichingo-guerriero, ha in se aspetti sentimentali e bonari, infatti nonostante la vergogna, vuole molto bene a suo figlio, che tenta di proteggere in tutti i modi. Gli stessi Draghi oltre ad essere stati realizzati in modo molto dettagliato, con una divisione per specie e caratteristiche, hanno una grande capacità espressiva, infatti pur es- sendo veri e propri animali sprovvisti di parola, differentemente dal libro in cui invece hanno un linguaggio proprio, sono molto comunicativi e divertenti. La pellicola è stata realizzata dalla Dreamworks Animation e Paramount Picture in collaborazione con Intru 3D-Movie, con la regia di Chris Sanders e Dean DeBlois. È una commedia d’avventura per tutte le età, di genere fiabesco, in cui si ritrovano caratteristici aspetti dell’umanità che contribuiscono all’immedesimazione del pubblico rendendo il film ancora più divertente. La qualità e la cura con cui è stato realizzato lo mantengono all’altezza dei precedenti successi internazionali Madagascar e Shrek, concorrendo a rafforzare la fama dei suoi creatori. Produzione: DreamWorks Animation, Mad Hatter Entertainment, Mad Hatter Films, Vertigo Entertainment Regia: Dean DeBlois, Chris Sanders Attori: Gerard Butler, Jay Baruchel, America Ferrera, Craig Ferguson, Jonah Hill, Durata: 98 Min Distribuzione: Universal Pictures Paese: USA 2010 Orripilante Bizippo L’Orripilante Bizippo, il più strano dei draghi, è facile da notare: basta guardare sue due teste su due colli le separati che possono chiu dersi insieme come una zip. drago più lungo, ma ha anc È il he le ali più piccole, oltre a zampe corte e tozze – quin non è molto bravo in aria di né davvero efficace a terra. Invece di emettere fuoco, testa produce un gas infia una mmabile mentre l’altra l’ac cende con una scintilla. Per que sto può attaccare da luoghi lontanissimi, con il gas che filtra negli angoli e nelle fessure prima di venire acceso. I suoi difetti fisici e la sua mente ottu sa hanno contribuito alla quasi estinzione di que sta bestia. La sua più grande forza – le due test e – è anche la sua più grande debolezza, perc hé le due menti separate e limitate sono spe sso in disaccordo, rendendo questo drago vuln erabile e sempre in una posizione di stallo. Terribile uia Furia B scuro uo colore e per il s etto forte e il u g n ti is Buia si d cola taglia, il p volare più la Furia ic hi, può i draghi, he per la sua p d te n e tti i drag che c’è e intellig hi gialli, oltre c o ali-corpo di tu dibile rapporto ra ra iù p c re rt c c o o ie p in c p ti l’ e n p ra e S tra o, io più amp i ogni altro drag ecoluoi pene e per i s . Possedendo il ngo d ce di d lu a p a o a rt c iù o p o c ndon collo ente e a velocem peso lo re a Buia h alto, più potenza e il suo razia che la Furi o u s g a tra la su lmente. Tutta la gine a terra. Il ag ica emilare vert traduce in goff massa s i si d le (una a a n o m zi m n in aria a fi ve oco con esta con una p itt o vi c o a fu su anif lodere la he si m solida c ossigeno) fa esp odalità d’attacm ee acetilen te. La sua tipica onto e da una m n a ta tr a s ’i il ll a o ma dop come un eseguita picchiata per tirare co viene zza – scende in nto lte o mome isce grande a i ferma all’ultim ivo... e poi svan s s , lo Buia è la p o a s pallott o ed e una Furi is s c s e re n p i o g ad og un fuoc rità. Fino battuta. b nell’oscu a i a m stata Gronkio e amente piccol r le ali relativ e pe e tro o ie st nd bu l’i ro al di volare il suo corpo endolo capace distingue per in volo o nd si re to , o pi te ki so en on as m Gr re ce Il velo si può vede battere molto , e talvolta lo che possono o ama dormire eare un ammasso ki on Gr Il . te lateralmen mpagni a cr sopra i suoi co giornata ammucchiato Divide la sua i. nt ie rm do hi 10%. ag i dr rs di ta . Lamen gigante . Mangiare 5% kio così: Volare 1% ando attacca, il Gron Qu . % da co 84 a su ire Dorm i con la lpisce i nemic a schiaccia e co isce con una palla a form fin e un ch e ile m co ab a ng allu sua test pure usa la ortale – di mazza; op o ad essere m iolte oc fu o su il è sc a M e . rit te ge ie in ar e libbre di rocc mischiata ne vie centinaia di e ch va ventare la e un insieme a di lanciata com al respiro) e ori. (d lit o sa en as ig ss oi l’o su i al mato contro m fia in e on cann Terrore Di tutti i d ragh plare più n i conosciuti, il Terrib um ile concentra eroso. Anche se viagg Terrore è sia il più b rsi sulla cr asso di sta ia in branco eazione di tura che l’e comune, p , invece di un piano d semerde il van i attacco taggio del ro con con suo vasto tinue e co numestanti lott sto rende e interne. ques Queglia, per cu ti draghi inefficaci in battai loro il cib o, invece d lo, lo cerc i cacciaran può coprire o tra i rifiuti. Dato che non gr ribile Terror andi distanze volan do, il Tere di per fars si attacca a draghi più grani tasso di ri trasportare gratis. L’altissimo produttivit à di ques sua attitu to drago e dine n la dell’essere on provocatoria nei umano gli confronti hanno per sperare, m messo di p algrado i su rooi difetti. Scegliere il nostro stile significa molto di più che un appuntamento per la bellezza delle tue mani. La cura della ricostruzione unghie esprime il massimo della femminilità. The Nail Specialists ti aggiorna su tutte le tendenze moda, sulle evoluzioni di nuovi prodotti e sulle ultime tecnologie di applicazione e ricostruzione. Valorizzare la tua femminilità significa prestare attenzione ai particolari e prendersi cura di tutto il tuo corpo. Le tue mani e i tuoi piedi parlano per te, rendili importanti. The Nail Specialists & More nasce a Roma nel 1999, quando i nail center non erano ancora molto diffusi. Anna Cattuzzato, onicotecnica specializzata e titolare dell’azienda, aveva iniziato la sua carriera di Nail Stylist in Australia; dopo essersi trasferita in Italia ha aperto qui il proprio Nail Center: 10 anni di evoluzione, di costanti aggiornamenti e sempre al passo con il tempo e le ultime tendenze. La ricostruzione delle unghie ha sempre destato in me molta passione ed interesse. Ho aperto il mio nail center per sviluppare uno stile innovativo di ricostruzione professionale in modo da dare ad ogni donna la possibilità di esprimere il suo fascino anche attraverso la bellezza delle mani. Anna Cattuzzato Qualità esclusiva, risultato perfetto: I prodotti usati nel nostro centro sono prodotti selezionati e di alta qualità sviluppati con una tecnologia avanzata. Accuratamente testati e controllati. Naturalità e brillantezza: Anche la cliente più sensibile apprezzerà il nostro sistema di lavorazione. La brillantezza dell'unghia è immediata e dura nel tempo. 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Si tratta o processivamente portato in tour per l'Italia paure, è probabilmente questo il sens o e la sogn il fra bilico in ne tazio parte di da mo Mim di una rappresen di ione uccis dell' o fond ragazzi, realtà, che racconta le vicessitudini di 3 Uccio. bile netra impe ed o chius io i, hanno confinati nello spaz All'altezza delle aspettative i tre attor dispe o bber vorre quale dalla con la , che realtà ce, ria prop rman della realizzato un'ottima perfo iti riusc sono luci, no ratamente fuggire. diseg del e collaborazion tteri, cara tre di a tratt si i, che e amic tator tre di spet Più che a sucitare le emozioni dello paure di gi tutte le aspetti dei desideri, dei sogni e delle vive e sente insieme ai tre personag fiil signi ciascuno, ed è quindi forse questo vissuto. loro del oltà diffic tacolo 28 cato della ricorrente battuta dello spet W Niatri è andato in scena dal 20 al Spettacoa. Rom di «1+1+1=1». ello Vasc o Teatr al o, Marz non e fra la Uccio sogna di fare il calciatore, ma lo collettivo frutto della collaborazion o, sogn suo il o fond in fino no luci diseg il i, Dalis a riesce a seguire Lind di rgia matu dram amici, ele Pilli, ha un rapporto vincolante con i suoi di Luigi Biondi ed il contributo di Dani rerapp che e , tutto di a , attori dino Rion ele che vengono prim Mich e cane Ferra Fabrizio zzazioreali sua alla e su limit un i cata edifi quas e ano sent in ascesa con una formazion igli di isiotelev alla o, teatr ne. Infatti si lascia influenzare dai cons dal : ienze variegate espr , lo Mimmo che fa di tutto per frustrarlo a. cinem al fino ne à. io demoralizza e lo riporta alla sua realt Michele Riondino è vincitore del prem questo lui per re, l'atto fare bbe Andrea vorre 2010 di Berlino come miglior Stars ting Shoo sue iera” sogno rappresenta la liberazione dalle attore per “Il passato è una terra stran sua è ha che nte pare giorni sta ico ti ques In ano. angosce. L'un Germ Elio di o fianc al e comdi De nonna, dalla quale però non si sent lavorando a “Il segreto dell'acqua” gran un ta resen rapp orto atograficinem sale preso. Questo rapp nelle a uscit in è ed Maria separarsi a e riesc non litto, , “Noi conf di tone vo Mor di moti de ma pellicola e a pren- che con l'ulti ro Piva. sand Ales di y” da lei e proprio per questo non riesc Henr “ ed o” credevam fa da condere la sua strada. Mimmo invece reduce dalla Fiction “Il cane Ferra izio Fabr tiva di in uscita traltare ai due amici, è la parte nega capo dei capi” su Totò Riina è oggi ni razio frust sulle vive lui noi, di ciascuno a serie “Squadra antimafia”, nuov la con T.V. ta un Claudio degli altri. Ognuno di loro rappresen infine Daniele Pilli uscito al fianco di ciascuche oltà diffic ibile poss una momento, “Fine pena mai”. Insomma con ria ama Sant mino. lo prono potrebbe incontrare sul suo cam un cast d'eccezione per uno spettaco ri desiprop i do quan rge lico pubb al ge rivol Difficoltà che eme che , nale origi ed o fond irne uno . enza esist ria prop deri sono in contrasto, quando segu un invito a riflettere sulla ormarlo. tre i to vista inter vuol dire accantonare l'altro, o trasf amo abbi e asion Per l'occ dai nostri Talvolta siamo proprio noi, vincolati attori. prodi e invec che orti limiti a creare dei rapp W W Niatri, è una rappresentazione onirica, ma non nasce originariamente con questa forma. Quale è stato il percorso che vi ha portato a renderla in questo modo e perché? Siamo partiti dall’idea di “strada”, il luogo in cui vivono questi tre caratteri, Mimmo, Uccio, Andrea, le loro giornate apparentemente uguali. La strada lentamente è diventata una sorta di gabbia con una rete che li separa dal fuori e una grande lavagna in cui si cercano nuove parole per un confronto con la realtà. Andrea proietta in un sogno questa fuga, Uccio lo segue e Mimmo trama il fallimento di entrambi, tutto non torna come prima, alla fine saranno “uno per tutti e tutti e tre nessuno”. Mimmo, Uccio ed Andrea, parlano ciascuno in un dialetto differente, anche nel titolo viene utilizzata un’espressione dialettale, cosa sta ad indicare questa scelta? In scena ci sono due attori siciliani (Ferracane e Pilli) e un attore pugliese (Riondino) questo elemento reale ha creato effettivamente un linguaggio che fa riferimento ai diversi dialetti cercando continuamente un filo comune del discorso. La drammaturgia finale di Linda Dalisi raccoglie questi elementi creando tutte le possibili sfumature linguistiche. Avete contribuito attivamente alla realizzazione dello spettacolo, siete attoriregisti, quale è stato il contributo di ciascuno di voi? Lo spettacolo nasce dall’incontro della regia con la drammaturgia, del disegno luci (Luigi Biondi) con la recitazione, un contributo, quindi, di scambio di competenze e di linguaggi che fanno di W Niatri un lavoro di creazione collettiva. La vita di una persona può cambiare da un momento all’altro, nel momento in cui ci si mette in relazione con fattori esterni che intervenendo nella routin di tutti i giorni possono portare ad un percorso di crescita e cambiamento, quindi tutto è relativo? Duccio, Mimmo ed Andrea vivono in uno spazio chiuso, in cui ogni giorno è uguale al precedente, in una condizione di immobilità interna ed insoddisfazione, sarà l'arrivo di un fattore imprevisto ed esterno a scuoterli da questo torpore? W Niatri racconta effettivamente quello che succede nella vita di ognuno, una sorta di rivoluzione copernicana, in cui si scopre che tutto è davvero relativo, che esiste una realtà in continuo movimento in cui niente rimane come prima. Visto che ciascuno di voi ha realizzato progetti nel campo cinematografico, televisivo, e teatrale vorrei sapere quale è secondo voi il miglior veicolo di riflessione. O meglio quale di questi veicoli permetta una miglior possibilità di espressione, comunicazione e conseguente possibilità di riflessione per lo spettatore. Lo spettatore deve scegliere di riflettere a prescindere dai veicoli mediatici, in questa scelta sicuramente gli spunti dati dal teatro sono diversi da quelli televisivi e cinematografici, ma rimane necessaria in una società televisiva come la nostra la forza del teatro che non può essere comodo, non può solo divertire e far sorridere. La Globalità dei Linguaggi: una metodologia innovativa al servizio dell’educazione e dell’integrazione. Quindi, come il titolo del suo primo Convegno Nazionale GdL del 1996, “In principio era il corpo”? Il nostro metodo di lavoro si fonda sul “principio di piacere” come unica vera motivazione alla crescita, obiettivo principale dell’educazione è lo sviluppo della personalità perseguibile solo considerando inscindibile l’aspetto corporeo sensoriale e l’aspetto psicologico intellettivo. La presenza dei linguaggi del corpo, il loro riscatto da posizioni collegate solo ai momenti ludici, il riconoscimento delle loro valenze espressivo-comunicative e il loro rapporto di interdipendenza con i processi dell’apprendimento, costituiscono la base del lavoro con i bambini. La Globalità dei Linguaggi (GdL), nasce dalla storia personale di Stefania Guerra Lisi che unisce percorsi artistici ad anni di esperienza di ricerca e studio in svariati ambiti: pedagogico, didattico, linguistico e di riabilitazione, legate alla disabilità sensoriale, motoria e psichica. Da uno studio e un sapere che, per rispondere a nuove domande costantemente insorgenti, tende ad essere enciclopedico, si sviluppa la Globalità dei Linguaggi (GdL) che ha portato la prof.ssa Guerra Lisi all’insegnamento universitario alla Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata. La GdL è una disciplina formativa nella comunicazione ed espressione con finalità di ricerca, educazione, animazione, riabilitazione, terapia, sviluppatasi nel corso di più di trent’anni. In quanto disciplina la GdL è anzitutto un sapere, una scienza, una materia di studio. In quanto disciplina formativa della persona, comporta anche un essere in un certo modo, con una certa identità. Infine, in quanto formazione professionale, per le sue specifiche finalità operative, essa comprende anche un saper fare, è cioè arte e mestiere, abilità operativa, competenza tecnica e pedagogica. Il campo, l’oggetto specifico della disciplina è, precisamente, la comunicazione e l’espressione degli e tra gli esseri umani. ‘Con tutti i linguaggi’ o ‘globalità dei linguaggi’ significa anzitutto apertura e disponibilità a tutte le possibilità comunicative ed espressive, verbali o non verbali, senza previe esclusioni. Significa poi un positivo interesse, studio, uso e pratica di quanti più possibile mezzi, linguaggi, strumenti, a cominciare da quelli più fonda- mentali, comuni ed efficaci per la comunicazione umana, in particolare i linguaggi del corpo. Alla base della Globalità dei Linguaggi sta un ordine di valori: la vita come valore primo, assoluto e quindi, amore per la vita, che si manifesta con la meraviglia, la dedizione, la gratitudine; la fede nei potenziali umani; la diversità, l’originalità, l’arte, come emersioni degli stessi potenziali; il piacere, la bellezza come stati di ben-essere della realtà umana e cosmica; l’integrazione come sviluppo, crescita, compimento della persona e del gruppo e che comporta senso di appartenenza, convivenza di tutti in condizione di parità, condivisione. Prof.ssa Guerra Lisi nel contesto pedagogico qual è un compito fondamentale dell’educatore? Uno dei compiti fondamentali è capire il “non detto” che ogni bambino esprime nei linguaggi non verbali, attraverso le sue infinite “tracce”; un educatore formato nella GdL privilegia una prassi educativa che rispetta il bambino nella sua globalità, cioè il modo in cui il bambino comunica, agisce e sente, come si relazione e rapporta al suo mondo interno e a quello esterno. Quali proposte educative vanno privilegiate? Nel concetto di programmazione/progettazione per unità didattiche sussiste il pericolo che le proposte educative siano slegate tra loro, elaborando un’immagine di bambino spezzettato, frantumato nella logica delle varie discipline. In tal modo si perde di vista l’importanza di un approccio educativo globale e interdisciplinare come chiave di lettura dell’evoluzione del bambino. La GdL invece, permette agli operatori di sperimentare direttamente una prassi educativa che valorizza il corpo e i suoi linguaggi come base degli apprendimenti, in un approccio interdisciplinare. Di conseguenza su cosa si fonda la vostra didattica? La didattica deve fondarsi sulle esperienze ludiche, motorie, plastiche, grafiche e vocali; in questo modo l’acquisizione del linguaggio, viene supportato e favorito dai linguaggi non verbali. Anche un bambino con handicap riesce a superare le difficoltà derivate dalla disabilità proprio perché utilizzando i diversi linguaggi viene stimolato a sviluppare le potenzialità comunicative sollecitando anche tutti i sensi. Determinante è la certezza di poter sempre comunicare al di là di tutte le differenze e diversità individuali. Possiamo dunque parlare di un metodo basato sulle arti e sulla psicomotricità? Il dualismo filosofico che aveva dato il primato assoluto allo “spirito” ha creato nell’ambito scolastico una frattura tra attività fisica e attività di pensiero, per cui l’educazione è rimasta quasi esclusivamente di tipo intellettuale legata al verbale e all’astratto e portando alla frustrazione dei linguaggi innati nell’uomo: motorio, grafico, cromatico, musicale. Quindi la risposta è sì: la finalità della psicomotricità risiede nel potenziamento delle capacità di pensare tramite l’azione vissuta, e l’azione vissuta è comunicazione anche attraverso tutte le arti. Per questo la nostra disciplina, per intero si chiama MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi, dove il termine Terapia non è utilizzato in termine medico sanitario ma come recupero del nostro benessere e del nostro piacere attraverso le tutte le arti. “Il Passaggio Segreto” è il primo centro educativo Globalità dei Linguaggi di Stefania Guerra Lisi per bambini dai 3 ai 36 mesi? Sì, “Il Passaggio Segreto” è un centro educativo che porta avanti un importante progetto pilota di ricerca, in collaborazione con l’U.P.M.A.T. Università Popolare di MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi e l’Università Tor Vergata per il Master nella stessa disciplina. Alessandra Forte Progetto Tevere: alimentazione, farmaci, Dna, le nuove frontiere della prevenzione. intervista alla Direttrice Scientifica dellʼIRE, Prof.ssa Paola Muti Intervista con la professoressa Paola Muti, direttore scientifico dell’Istituto Regina Elena di Roma. Professoressa Muti ci spiega che cos’è il Progetto Tevere? Il progetto Tevere, nato dalla volontà del centro di ricerche del Regina Elena e implementato grazie alla collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e l’Istituto Europeo di Oncologia di Catania, è un progetto di prevenzione primaria dei tumori al seno. Questo si divide in tre bracci; il primo, portato avanti dall’Istituto Europeo di Oncologia, si procura di studiare gli effetti della somministrazione di un farmaco, derivato dalla vitamina A, sulle giovani donne; il secondo, approfondito dall’istituto Nazionale Tumori, è uno studio sulle attività previdenziale della dieta e infine, portato avanti dall’Istituto Regina Elena, è la ricerca sugli effetti della somministrazione di metformina a pazienti sani. La metformina è usata, normalmente, per curare persone diabetiche e, proprio tra tutte coloro che ne facevano uso, si è notata una diminuzione dell’insorgenze tumorali. Questa parte del progetto, di cui si occupa il mio Istituto, prevede, quindi, di effettuare uno screening su 16 mila volontarie, scelte in base a criteri ben precisi, per poter verificare se, la metformina, può, in un futuro prossimo, essere utilizzata come azione preventiva contro il cancro al seno, ma anche come prevenzione delle malattie cardiovascolari e, potenzialmente, dei tumori al colon. zata a livello individuale, mi spiego meglio; non è detto che quello che fa bene a me, in un determinato modo, abbia lo stesso effetto su di un’altra persona, ci sono fattori fisici, che, ovviamente, variano da persona a persona. Tornando alla dieta, sicuramente mangiare frutta e verdura, riducendo l’assunzione di proteine, è una buona regola di vita, ancor di più se unita ad un’attività fisica regolare, anche solo una passeggiata di una mezz’ora, a passo sostenuto, ogni giorno; il movimento, infatti, migliora la resistenza all’insulina, che, con ogni probabilità, è una delle modalità attraverso cui i tumori iniziano e si sviluppano. È molto importante, dunque, fare molta attenzione a ciò che si mette in bocca ed abituarsi a vivere il movimento fisico come un’attività giornaliera, ricordandosi soprattutto che fumare fa malissimo. Quali sono questi criteri di scelta delle volontarie? Innanzitutto devono essere entrate in menopausa e devono essere sane, quindi, tutte quelle donne che hanno avuto tumori o hanno altri tipi di malattie, come il diabete, sono escluse a priori. Inoltre dovrebbero avere alcune di queste caratteristiche; essere leggermente sovrappeso, avere la pressione alta, i trigliceridi alti, un basso livello del colesterolo e così via. Oltre al Progetto Tevere, state facendo altri studi sulla prevenzione? Stiamo studiando gli effetti della melatonina, che viene prodotta durante il sonno; da questi studi è emerso che le donne, che hanno un sonno più tranquillo e duraturo, e di conseguenza producono più melatonina, sono meno soggette ai tumori; elevati livelli di melatonina, infatti, proteggono dalla formazione di tumore. Per estendere il discorso, in ogni caso, possiamo dire che una buona igiene del sonno aiuta contro la formazione di tumori. Ad oggi, però, non sappiamo se l’assunzione di melatonina in pillole abbia gli stessi effetti sull’organismo di quella naturale ed è proprio questo che stiamo studiando in laboratorio. Lei da quanti anni svolge il ruolo di Direttore scientifico al Regina Elena? Da tre anni. Prima di lei il polo di ricerca del regina Elena non era così importante, o mi sbaglio? L’istituto Regina Elena ha una ricca storia alle sue spalle, diciamo che in questi anni abbiamo implementato e istituito nuovi settori, come l’area per lo studio di medicina molecolare, che permette, sempre nell’ambito dei tumori al seno, di indagare in maniera approfondita, là dove il tumore ha origine. Prima di lei, l’istituto non aveva un laboratorio di ricerca così prestigioso e all’avanguardia in Italia e nel mondo ? Questo è sicuramente vero. Oggi, negli Stati Uniti, quando si parla di ricerca medica non si può esulare dal parlare di dieta,, è vero che l’istituto ha già approfondito questo legame? Si è vero, è un argomento di cui si parla molto in questo periodo e di cui noi ci siamo già occupati in passato. Dieta e alimentazione, mai come adesso si è informati su questo argomento, lei cosa ne pensa? Penso che questo sia vero, anche se manca un’informazione indiriz16 eur torrino news Il Progetto Tevere, come lei ci ha già spiegato, coinvolge anche la Lombardia e la Sicilia, mi chiedevo se varcasse anche i confini nazionali? No, il Progetto è tutto italiano, è il più grande Trial al mondo che tratta della prevenzione dei tumori al seno, ed è una novità, anche perché finanziato interamente dal Ministero della Salute. Sicuramente ci sono altri studi sulla metformina, in diverse parti del mondo (in Inghilterra, negli Stati Uniti), ma la metformina, da utilizzare come prevenzione primaria, è studiata solo qui in Italia. Possiamo affermare che ogni persona può decidere se ammalarsi di più o di meno, a seconda di come vive il suo rapporto con il cibo? Sicuramente sì, proprio a questo proposito, in accordo con il Municipio, stiamo facendo una serie di incontri, volti ad insegnare alle persone come prendersi cura del proprio corpo e come prevenire certe patologie. Ad oggi, quindi, nel campo della ricerca dei tumori, quali passi avanti sono stati fatti? Ad esempio che la modulazione dei geni è molto più complessa di quello che pensassimo, la vera scoperta è l’attività del DNA. La Metformina, come prevenzione, richiederà una fase di studi che prevede una concretizzazione a medio o lungo termine? Diciamo relativamente breve, 4 o 5 anni, stiamo adesso valutando la sua azioni sulle cellule tumorali; da esperimenti effettuati in laboratorio, trattando delle cellule tumorali umane con metformina queste sono state modificate ritornando ad essere cellule normali. Questo è sicuramente un ottimo risultato. Intervista alla dott.ssa Elisabetta Falvo, ricercatrice dellʼarea di medicina molecolare dellʼIstituto Regina Elena. Dott.sa Falvo di cosa si occupa esattamente il vostro team di ricerca, cosa fate? Principalmente ci occupiamo di marker biologico, di studiare le cellule tumorali e di valutare gli effetti di determinati farmaci su queste. Gli studi sul marker vengo effettuati a fini diagnostici e preventivi, così da creare un circuito di chemio prevenzione. Il vostro laboratorio sta facendo diverse ricerche, dalla melatonina, alla metformina, alla vitamina D, ed è proprio di questa che mi piacerebbe parlare con lei. Dottoressa ci spiega prima di tutto che cos’è questa Vitamina D? La vitamina D è un ormone stereoideo, in natura ne esistono due forme, una di origine esogenea, viene assunta dal cibo, l’altra di origine endogena, può essere prodotta dal nostro organismo. Per produrre la quantità di vitamina D necessaria al nostro organismo sono sufficienti 15 minuti di esposizione al sole al giorno. Abbiamo avuto il piacere di intervistare il professor Berrino dell’Istituto Tumori di Milano che afferma che ci ammaleremmo meno di cancro se seguissimo una dieta migliore, che legame esiste tra il cibo e la vitamina D? Come ho già accennato una delle due forme di vitamina D si assorbe attraverso il cibo, mangiando uova, formaggio, burro, usando l’olio di fegato di merluzzo o bevendo il latte. Ne consegue che basta avere una corretta alimentazione per poter apportare al nostro organismo la quantità necessaria. Che funzione ha questa vitamina? La vitamina D regola l’assorbimento di calcio, la cui mancanza comporta malattie come l’osteoporosi, il rachitismo. Attualmente viene usata anche per curare malattie come la fibrosi cistica, l’ arteriosclerosi o l’artrosi. Torniamo a parlare di cancro, viviamo in una società in cui, purtroppo, i malati di cancro aumentano in maniera preoccupante, come legare gli studi sulla vitamina D a questo ambito? Questo legame è uno degli ambiti di ricerca principali del nostro laboratorio, studiare una correlazione tra i livelli di vitamina D nell’organismo e il possibile sviluppo di un tumore, una maggior concentrazione di questa sarebbe diretta conseguenza di una minor probabilità di ammalarsi. Quale può essere la causa di una minor concentrazione di vitamina D? Come ho già accennato in precedenza, noi la assorbiamo in due modi, se questi processi di assorbimento vengono a mancare la diretta conseguenza è una sua diminuzione. Un basso contenuto di questa, quali neoplasie può causare? 18 eur torrino news È proprio questo che stiamo studiando, stiamo svolgendo delle analisi per capire quali siano i cambiamenti in atto nell’organismo con una minore o maggiore concentrazione di questa. Quali meccanismi può attivare la vitamina D contro il cancro? La vitamina D cambia il modo di lavorare delle cellule, e in alcuni casi può fermare il processo di proliferazione delle cellule cancerose o può migliorare le funzioni del sistema immunitario; tuttavia il suo ruolo non è stato ancora compreso appieno. È possibile fare un test per misurare i livelli di vitamina D nel corpo? Certo, esistono dei test per misurare il livello di vitamina D, si possono effettuare anche in alcune farmacie che lo prevedono, tuttavia è più opportuno recarsi da un medico, di modo che nel momento in cui sia necessario integrarla, il paziente sia messo al corrente di tutte quelle controindicazioni o interazioni con altri farmaci che tale cura comporta. Questo tipo di studi è stato effettuato anche in altre parti del mondo? Sono tutti studi in fase di valutazione, ad esempio, negli Stati Uniti alcuni laboratori stanno effettuando degli studi sullo stesso argomento. Le nuove frontiere prevedono la possibilità di una che mio prevenzione attraverso le sostanze naturali, quale obiettivo si è prefissato il vostro laboratorio? Quello che la vitamina D diventi un target di prevenzione. La salute passa per il corpo per la ma anche mente… Ansia e depressione Ansia e depressione sono emozioni e stati d’animo universali che appartengono al quotidiano della vita dell’individuo. La sintomatologia depressiva, dalle sue tinte più sfumate e lievi alle sue manifestazioni più eclatanti, è sempre legata alla diminuzione del tono di fondo dell’umore. È sempre presente il calo del livello energetico. È sempre compromessa l’iniziativa nelle relazioni interpersonali e nella partecipazione alla vita. La depressione è definita come una perdita di interesse e di piacere che pervade l’individuo in tutte le sue attività in modo insistente e più o meno duraturo. Le variazioni del tono dell’umore possono essere relative a una causa esterna, depressione reattiva, oppure no, e quindi risultare incomprensibili, depressione endogena. Le manifestazioni cliniche più sfumate di una depressione del tono dell’umore sono spesso parte del corredo caratteriale della personalità. Nella depressione reattiva il paziente vive il proprio dolore lottando, piangendo, parlando, sfogandosi, non smette di sperare che qualcosa intervenga, per cambiare, per riavere un po’ di pace, per riprendere e partecipare alla vita senza angosce. La depressione reattiva è correlabile a eventi di particolare significato, la perdita di una persona cara, l’abbandono. Nella depressione endogena, il paziente non lotta, non piange, non spera, non pensa ad un futuro migliore. È rivolto al proprio passato di cui nulla può essere modificato, poiché si è interrotto il filo conduttore che dava senso alla vita. L’ansia è caratterizzata da alterazioni della regolazione dell’umore del comportamento, delle emozioni sempre associati a manifestazioni neurovegetative. MANIFESTAZIONI ANSIOSE Attacchi di panico Disturbi fobici Patologie dovute a stress Disturbi ossessivo-compulsavi La sindrome ansioso-depressiva è il quadro patologico più diffuso nella società occidentale. Molte persone, per abuso di alcool, droghe, farmaci chimici, e alimentazione non equilibrata soffrono di sintomi in qualche modo correlati a questa sindrome. L’omotossicologia svolge un ruolo importante nella terapia delle forme ansioso-depressive. I risultati profondi e duraturi, l’assenza di effetti collaterali sono stati dimostrati da innumerevoli studi clinici. L’omotossicologia è l’omeopatia delle basse diluizioni che agiscono a livello tissutale e che non prescindono dall’azione chimica delle diverse sostanze. I farmaci omotossicologici, composti da associazioni di rimedi omeopatici in bassa diluizione, sono l’ideale per agire a livello somatopsichico. CUPRUM è il farmaco dell’ansia con manifestazioni neurolologiche spasmodiche; ARGENTUM è il rimedio più profondo dell’ansia anticipatoria con ripercussioni a livello gastroenterico; AURUM è il rimedio dell’ansia depressiva scompensata, con riflessi a livello Cardiocircolatorio. Anche i rimedi vegetali possono essere utili: le piante della famiglia delle SOLANACEE, delle RANUCOLACEE, delle LOGANIACEE, rispettivamente per depressioni endogene, esogene, e con componente ormonale. Ancora rimedi omotossicologici NUX VOMICA IGNATIA GELSENIUM hanno effetto ansiolitico e sedativo. Sarà il medico, con perizia clinica e coscienza, a scegliere la terapia adatta ad ogni paziente, considerando le tre dimensioni della natura umana: l’aspetto fisico, psichico e spirituale, per addivenire ad un quadro veramente solistico. Infine: la partecipazione del paziente che deve identificare e cambiare comportamenti e stili di vita è fondamentale. Dott.ssa Rossana Lembo Medicina Estetica V.le degli Astri, 59 Pal C. Int. 9 Tel. 06 5204699 366 1581284 Intervista alla dott.ssa Raffaella Santoro, ricercatrice del laboratori di prevenzione chemioterapica molecolare dellʼIstituto Regina Elena I laboratori del Regina Elena portano avanti sperimentazioni su diverse sostanze per verificarne l’efficacia nel contesto della terapia per il tumore. Lei oggi è qui per parlarci della melatonina; anzitutto di csa si tratta? La melatonina è una molecola naturalmente presente nel nostro organismo prodotta principalmente dalle cellule pinealociti localizzate nell’ipofisi; è un ormone secreto anche da altri organi: ipofisi, tiroide, surreni, gonadi. Viene rilasciata nell’organismo in tutte le occasioni di assenza di luce, principalmente, quindi, durante la notte. Il picchio di massima produzione si registra intorno alla mezzanotte, per poi diminuire progressivamente fino all’alba. Quali sono le funzioni della melatonina? Essa regola il ciclo sonno-veglia, tanto è vero che viene spesso prescritta in caso di insonnia per un periodo di tempo che può variare dai tre ai sei mesi ad un dosaggio che va dai tre ai sei milligrammi; ma ha dimostrato anche una funzione immunostimolante, infatti talvolta viene somministrata ai pazienti prima di un intervento chirurgico o alle persone immunossoppresse. Quali sono gli eventuali effetti collaterali? Essendo coinvolta nei meccanismi del sonno può indurre sonnolenza e in alcuni casi si è registrata una maggior irritabilità. Comunque ad oggi tutti gli studi condotti sono stati formulati sulla base di un periodo di assunzione limitato ai sei mesi; non si conoscono, pertanto, gli effetti a lungo termine. Lei è ricercatrice nel campo dell’oncologia. Melatonina e cancro, qual è la relazione? Recenti ricerche hanno evidenziato che ad una più alta concentrazione di melatonina corrisponde una percentuale minore di probabilità di sviluppare il cancro, con riferimento soprattutto al tumore del seno; viceversa i soggetti che presentano agli esami ematici più bassi livelli di melatonina risultano esposti ad un rischio maggiore. In particolare vorrei citare due studi, uno condotto presso la Danish Cancer Society e l’altro presso la Harvard Medical School, dai quali è emerso che le donne che svolgono lavori che prevedono un impegno notturno, essendo maggiormente esposte alla luce e pertanto con più bassi livelli di melatonina nell’organismo, si riscontrano più casi di cancro; mentre tra le persone non vedenti, che non ricevono lo stimolo della luce sulla retina e quindi producono melatonina in buona quantità, si registra nel tempo una percentuale minore di casi di tumore. La categoria presa in esame è stata quella delle infermiere e sono state monitorate per un arco di tempo di dodici anni. Ci sono tante persone che hanno l’abitudine di addormentarsi lasciando la televisione accesa. 20 eur torrino news Questo potrebbe, quindi, incidere negativamente sulla produzione di melatonina? Effettivamente sì, perché lo schermo della televisione rappresenta, comunque, una fonte di luce e pertanto non favorisce la secrezione di melatonina da parte delle ghiandole a questo deputate. Anche in estate, quando si verifica maggiore alla luce, l’organismo produce meno melatonina; tuttavia, questo non significa che si debba completamente evitare l’esposizione ai raggi solari, anzi, questi promuovono la produzione della vitamina D, anch’essa con proprietà benefiche nelle patologie tumorali; l’importante è mantenere il giusto equilibrio. Quali sono i risultati registrati dai vostri laboratori sull’impiego della melatonina in caso di tumore? Sono stati confermati i risultati di ricerche condotte anche da altri laboratori, evidenziando una riduzione della crescita del tumore. Ad oggi, quindi, sappiamo che la melatonina influisce positivamente nei casi di patologie tumorali ritardandone il processo di sviluppo, tuttavia ancora non siamo in grado di dire secondo quali dinamiche questo avviene. L’obbiettivo è proprio quello di indagare i meccanismi d’azione della melatonina. FISIONIR CENTRO ORTOPEDICO FISIOKINESITERAPICO CONVENZIONI S.S.N. e FASDAC Fisioterapia - Rieducazione Motoria - Laserterapia CO2 Magnetoterapia - Ipertermia - Tecarterapia - Onde d’Urto VISITE SPECIALISTICHE ORTOPEDICHE E FISIATRICHE Ortopedia - Fisiatria - Medicina Legale - Terapia del Dolore Fisionir s.r.l. 00144 Roma (Eur Mostacciano) - Via L. Umile, 33 Tel e Fax 06 5291983 - 06 5292776 - e-mail: [email protected] - www.fisionir.com MLN 4924: un farmaco contro tutti i tipi di tumore Skp2, questo il nome del gene coinvolto nelle patologie tumorali. Una ricerca condotta presso l’Harvard University di Boston ha rilevato che una sovra espressione di questo particolare gene coincide drammaticamente con l’insorgenza di processi oncogeni. Caratteristica principale del cancro è la proliferazione delle cellule, ovvero la loro crescita e moltiplicazione incondizionata, meccanismo che è alla base della rapida diffusione del tumore in diverse sedi dell’organismo, fenomeno spiegabile con il fatto che le cellule tumorali non vanno incontro al processo di senescenza che le condurrebbe inevitabilmente alla morte. Il riscontro di un’iperattivvità del gene Skp2 in presenza di malattie tumorali è stato fattore guida nello studio intrapreso all’università di Boston, in quanto ha suggerito ai ricercatori l’idea che disattivando il gene in questione si potesse bloccare la crescita del tumore; ipotesi che si è trasformata in una realtà scientifica. Un esperimento condotto su topi di laboratorio ha, infatti, permesso di osservare che alla soppressione del gene Skp2 corrisponde la morte delle cellule tumorali, o meglio, si innesca un processo di senescenza di suddette cellule che poi le porta a morte. Si è così potuta registrare nel giro di sei mesi una regressione del tumore. Una scoperta che si affianca ad un’altra ancor più entusiasmante, in quanto è già stato messo a punto un farmaco sperimentale chiamato MLN 4924, della Takeda Pharmaucetical Company, con funzione anti Skp2. In sostanza esso asseconda un meccanismo di difesa naturale già insito nel nostro organismo che permette, per esempio, alla pelle di difendersi dai danni del sole, promuovendo nella cellula scottata un processo di autodistruzione; l’MLN 4924, bloccando il gene Skp2, è in grado di innescare l’autoistruzione delle cellule tumorali. Il raggiungimento di questo importante traguardo nel campo della ricerca contro il cancro si deve all’italiano Pier Paolo Pandolfi, scienziato che già giovanissimo, tra gli anni ‘80 e ‘90, si era dedicato alla ricerca in ambito oncologico presso il gruppo di ricercatori italiani guidati dal Prof. Giuseppe Pellicci a Perugia; successivamente Pandolfi si è trasferito in Inghilterra e poi ancora a New York al Memorial Sloan Kettering Cancer Institute. Attualmente è alla guida di un laboratorio della Harvard University di Boston, pur mantenendo intensissimi i contatti con l’Italia, dove torna di frequente per continuare a offire il suo contributo; moltissimi, poi, gli italiani nel suo gruppo di studio a Boston. Già nel 2008 Pandolfi aveva effettuato un’altra importante scoperta, rilevando la riduzione della proteina Pten in presenza di qualsiasi forma tumorale, fatto che aveva indotto il ricercatore ad affermare che all’origine di tutti i tumori vi è un denominatore comune, delle anomalie dei meccanismi genetici; questo risulta essere confermato oggi dall’osservazione del comportamento del gene Skp2, anch’esso implicato in tutti i tipi di tumore. Ciò significa che se le ulteriori sperimentazioni sul farmaco anti Skp2 ribadiranno i risultati emersi sinora, la cura potrebbe essere efficace per sconfiggere qualsiasi tipo di tumore. 22 eur torrino news Grafica: Romalive Intervista al Dott. Giovanni Blandino coordinatore dei laboratori di ricerca dellʼIstituto Regina Elena Siamo qui con il dottor Blandino, coordinatore dei laboratori di ricerca del Istituto Regina Elena; dottor Blandino a che punto sono i laboratori di ricerca dell’Istituto? I nuovi laboratori dell’area molecolare dell’Istituto Regina Elena sono in fase attiva rispetto ai primi mesi dalla loro istituzione, hanno avviato una serie di ricerche su temi assai complessi e sono in pieno funzionamento. La ricerca è in continua evoluzione, ne consegue che, mentre gli studi avviati l’anno scorso stanno ormai seguendo il loro percorso, nascono sempre nuove progettualità. Di pari passo le tecnologie utilizzate dagli inizi vengono implementate e sostenute da altre, così da essere sempre all’avanguardia sia per quanto concerne le tecnologie stesse, che per i risultati ottenuti. Lei ha accennato ad una serie di ricerche molto complesse, può spiegarci nello specifico di cosa si tratta? L’area di ricerca molecolare persegue diversi obiettivi, prima di tutto però bisogna sottolineare come questo sia un centro di ricerca traslazionale; la ricerca traslazionale è quella ricerca biomolecolare preclinica che produce risultati rapidamente trasferibili all’attività clinica, vi è quindi alla base la volontà di trasferire immediatamente i risultati della ricerca al letto del paziente. Questo avviene tramite l’analisi dei pazienti stessi, ma anche dei tessuti tumorali di questi, la radiografia molecolare del paziente ci permette di tornare ai sistemi di ricerca in vitro e di studiare così i comportamenti molecolari alla base delle attività tumorali che noi riscontriamo; questa è la cosiddetta area della stratigrafia molecolare. C’è una seconda area che sta crescendo vorticosamente, grazie anche agli sforzi dei giovani ricercatori, quella dell’isolamento delle cellule staminali tumorali, quella piccola porzione cellulare che è il serbatoio del tumore e che, probabilmente, contiene anche quelle cellule che lo disseminano in altre parti del corpo. Sono tutte ricerche molto complesse, che vedono anche l’interfacciarsi di diverse figure professionali, il medico con il biologo, i chimici con i bio-informatici, vi è quindi un approccio multidisciplinare come richiede oggi la ricerca contro il cancro. I vostri laboratori hanno, inoltre, aderito al “Progetto Tevere”, un progetto che vede coinvolti altri istituti sia Lombardi che Siciliani, e si occupa di prevenzione dei tumori al seno, in che modo collaborate con questi? Il Progetto Tevere è la sintesi di quelle che possono essere le ricerche traslazionali, perché parte proprio dall’osservazione dei pazienti; si è infatti notato come i pazienti sotto cura da anni per il diabete sviluppino meno i tumori rispetto alle altre persone. Se n’è dedotto che nel trattamento farmacologico del diabete viene utilizzata una sostanza che inibisce la formazione tumorale, principalmente l’insorgenza del tumore al seno, in parte anche per i tumori alla prostata e all’intestino. Quest’osservazione è stato il punto di partenza. Si è passati dunque allo studio in laboratorio e il concetto che emerge dalle ricerche su questi farmaci antidiabetici, utilizzati su culture cellulari o su modelli in vivo, è che alla base dell’insorgenza di tumori vi sono disordini del metabolismo, ne consegue che tutti quei farmaci che in qualche modo evitano questi disordini contribuiscono ad una maggior protezione rispetto ai tumori. L’esempio più forte è dato dalla correlazione tra obesità, data da delle disfunzioni metaboliche, e tumori; ci sono alcuni tumori, come quello all’esofago, non molto dif- fuso ma molto aggressivo, la cui formazione e strettamente legata a questo fattore. Il “Progetto Tevere” oltre a portare avanti questi studi, si occupa anche di approfondire la correlazione tra dieta e tumori, principalmente è il dottor Berrino, dell’Istituto dei Tumori di Milano, ad occuparsene. Queste diete studiate dal dottor Berrino servono per prevenire solo alcuni tumori o tutti? Obesità, dieta e cancro, numerosi sono gli studi di osservazione, anche la professoressa Muti, direttore scientifico dell’Istituto Regina Elena, si è occupata di questo argomento, l’integrazione dei nostri laboratori avviene nel momento in cui si va a studiare i meccanismi, il “perché” certe diete servono a proteggere. Abbiamo fatto un passo avanti nella lotta ai tumori, perché stiamo studiando quei meccanismi di protezione che lo prevengono, stiamo portando avanti una chemio prevenzione. Il professor Berrino sostiene che con una dieta corretta, forse, si potrebbe eliminare del 33% l’insorgenza di tumori. Sono perfettamente d’accordo, tutta l’area che va da una giusta alimentazione ad un corretto movimento svolge un ruolo protettivo molto importante nell’insorgenza di tumori, il passo successivo che dobbiamo fare è quello della comprensione dei meccanismi molecolari alla base di questo processo. I laboratori di medicina molecolare devo fare da trait d’union fra l’osservazione che può fare il clinico e il biologo molecolare. È indubbio che un’arma fondamentale nella lotta ai tumori sia la prevenzione. La professoressa Muti parlava in un’intervista degli studi sulla metformina come una possibilità nella prevenzione dei tumori al seno. Proprio in queste ultime settimane i laboratori di medicina molecolare stanno producendo risultati importanti che dimostrano come questo farmaco antidiabetico svolge un ruolo molto importante come antitumorale, anche a livello delle cellule staminali tumorali. Gli esperimenti condotti in laboratorio hanno dimostrato che la metformina corregge il metabolismo, anche delle cellule tumorali, e ripristina un metabolismo che è più fisiologico, che è di una cellula normale. Bisogna ricordare a questo proposito, come l’alterazione del metabolismo sia alla base di molti tumori, dalla prostata, al seno, all’intestino. La metformina è un farmaco naturale o è un farmaco tossico? Non è un farmaco tossico, lo dimostra il fatto che da anni è utilizzato da milioni di persone che soffrono di diabete, tuttavia va ricordato come se somministriamo la metformina per la prevenzione, nel momento in cui noi la prescriviamo lo stiamo facendo su pazienti potenzialmente sani; ne consegue che potrebbe, e ribadisco potrebbe, creare qualche controindicazione in un uso prolungato. Esperimenti condotti su un gruppo ristretto di persone, tuttavia, hanno dimostrato che la metformina è un farmaco ben tollerato. Stati Uniti si sta affermando, che associa i numeri legati a disfunzioni metaboliche, come l’obesità che colpisce fasce di età sempre più giovani, all’insorgenza di tumori. Quindi da una parte c’è il problema di mangiare del cibo sano e dall’altra parte il problema dell’’obesità che all’alimentazione è strettamente connessa. Certamente l’obesità dipende dal cibo, ma anche dal tipo di vita che uno conduce, ad esempio per i bambini è importante osservare il loro metabolismo, correggerlo là dove è necessario, e soprattutto spingerli ad un’attività fisica, che per loro è fondamentale. …io insisto perché venga riconosciuto quel messaggio sociale, che negli Stati Uniti si sta affermando, che associa i numeri legati a disfunzioni metaboliche, come l’obesità che colpisce fasce di età sempre più giovani, all’insorgenza di tumori. Oltre alla Metformina, ci sono altri farmaci che state sperimentando? Diciamo che un ruolo importante nelle terapie dei tumori lo hanno giocato le vitamine, in associazione con altri farmaci; della vitamina D, ad esempio, si è osservato come valori bassi di questa, la cui produzione è legata anche all’esposizione al sole, abbia favorito l’insorgenza di tumori al seno, si è visto di contro che le donne che si esponevano maggiormente ai raggi solari erano meno soggette a questa patologia. Altre osservazioni vengono condotte sulla melatonina, anch’essa ha un effetto protettivo nei riguardi dei tumori. Diversi sono gli studi condotti, recentemente il professor Pellicci dell’Istituto Oncologico Europeo ha pubblicato un lavoro sugli effetti protettivi delle arance rosse, di contro a quelle gialle, esistono, come già accennato, in questo ampio concetto di alimentazione, una serie di sostanze che hanno una funzione protettiva. Spesso quando noi mangiamo arance, cereali, od altro, mangiamo cibi non genuini, con sostanze non proprio ideali per il nostro organismo, come si possono conciliare questi effetti con quelli protettivi di cui ha parlato prima? Sicuramente questa è una domanda molto difficile, dove diversi sono i fattori da valutare, come quelli legati al processo di conservazione dei cibi, alla percentuale di conservanti all’interno di questi, e anche là dove parliamo di cibo naturale, assolutamente biologico, dobbiamo fare attenzione, perché magari anche questo manca dei necessari controlli sulla qualità,che lo rendono sicuro da certi punti di vista. Sicuramente vanno privilegiati quei cibi che seguono un iter qualitativo controllato, io insisto perché venga riconosciuto quel messaggio sociale, che negli Tornando al cibo naturale, biologico, io non vorrei fare confusione, certo questi prodotti sono sicuramente meglio di quelli non naturali, ma parlare di biologico, non deve voler dire che questo può sfuggire ad ogni controllo dei criteri minimi perché sia un cibo fruibile, ad esempio se parliamo di frutta e verdura, un controllo allo stato del terreno è opportuno effettuarlo, verificare come le piante vengono irrorate. La vera dieta inizia al mercato, dove la gente deve essere in grado di valutare quello che sta per mangiare. Per concludere un’ultima domanda, voi negli ultimi 3 anni avete creato dei laboratori all’avanguardia, come collaborate con gli altri istituti di ricerca sparsi nel mondo? Gli studi contro il cancro diventano di giorno in giorno sempre più una ricerca globale, la collaborazione nasce dalle varie specificità delle competenze, si crea un approccio multidisciplinare, non è difficile che io, ad esempio, collabori con i fisici di Israele o degli Stati Uniti, perché magari loro hanno sviluppato degli algoritmi particolari per l’interpretazione dei dati. Più cresce la tecnologia, più possiamo essere sofisticati nell’analisi, aumentano i dati, che vanno razionalizzati e resi accessibili. Una strumentazione che è in grado di sequenziale il genoma umano e a breve sarà in grado di sequenziale il genoma delle cellule tumorali, fornisce una serie di dati molto complessi, noi dobbiamo razionalizzarli e tirare fuori le informazioni che ci aiutino e creare un farmaco ad hoc per colpire quello specifico tumore, ed è per questo che abbiamo bisogno di un approccio globale. Non dobbiamo quindi stupirci, tanto più in laboratori all’avanguardia come i nostri, di trovare studiosi e collaborazioni da tutte le parti del mondo, dall’università di Oxord ad Harvard eur torrino news 25 2012 New life Siamo con la Professoressa Catalina Curceanu, presso i laboratori nazionali dell’Istituto di Fisica nucleare di Frascati per occuparci di Fisica quantistica. Che cosa è e cosa studia la fisica quantistica? La Fisica quantistica è una teoria nata circa 100 anni fa dallo sforzo di diversi scienziati tra i quali Albert Einstein. È uno dei pilastri della fisica moderna e della nostra realtà. Per farvi un esempio, nella vostra telecamera, che immagino sia digitale, è presente un rivelatore CCD, per la cui comprensione la meccanica quantistica è un aspetto fondamentale. La telecamera non potrebbe funzionare se noi non avessimo compreso che le leggi che governano i processi che avvengono nel silicio, sono delle leggi che appartengono ad un mondo infinitamente piccolo, in cui non sono applicabili le leggi che governano il mondo macroscopico. In che modo la realtà che noi vediamo tutti i giorni è sorpassata dalla fisica quantistica? La realtà è regolata da leggi un po’ diverse, come le leggi sociali e la storia. Per fare una metafora posso citarvi un bellissimo racconto di Dino Buzzati, in cui la moglie del protagonista si sveglia una notte con la sensazione che nel giardino di fronte la loro abitazione possa essere stato commesso un crimine. Il marito, per tranquillizzarla, la porta alla finestra a guardare il giardino mostrandole che non è accaduto nulla. Nella conclusione del racconto emerge che il giardino, a livello microscopico, è animato da moltissimi insetti, e proprio tra loro è avvenuto un crimine. Esistono vari livelli di realtà anche nelle nostre ricerche, che sono animate più che dalla volontà di costruire qualcosa, come una nuova telecamera, dalla curiosità di comprendere il funzionamento del mondo. Questa curiosità, nel campo specifico della meccanica quantistica, ci ha portato a capire che tutto parte dalla struttura dell’atomo. Siamo partiti da una domanda molto semplice, relativa alla composizione di queste particelle e da lì abbiamo scoperto che nel mondo dell’atomo non valgono le leggi del macrocosmo. Questo assunto è fondamentale, visto che se così non fosse, il mondo non potrebbe proprio esistere, l’elettrone non potrebbe girare intorno al nucleo all’inifinito, cadrebbe in frazioni di tempo infinitesimali, crollerebbe sul nucleo e il mondo scomparirebbe. Questa è stata una scoperta degli anni ‘20, nata da un postulato di Bohr, che ha ipotizzato che gli elettroni rimangono su queste orbite chiamate stazionarie, situate ad una determinata distanza dal nucleo, una distanza quantificata. Successivamente si è capito per quale motivo l’elettrone dovesse stare in quella esatta posizione, ed è stata sviluppata una legge con basi matematiche. Vorrei aggiungere però che ancora oggi ci sono delle incognite riguardo le fondamenta della meccanica quantistica. Tanto che anche Bohr stesso disse che “chi capisce veramente la meccanica quantistica può ben dire che non la capisce”. Proprio perché ci sono delle domande, come il concetto di ubiquità che non sono state totalmente chiarite. Ci parli dell’ubiquità, cosa intende? Intendo che l’elettrone, che noi immaginiamo essere una particella ben localizzata, nell’ambito della meccanica quantistica, assume un comportamento diverso. Infatti ha la capacità di sdoppiarsi. Come se un essere umano potesse passare simultaneamente attraverso due porte poste ad una certa distanza l’una dall’altra. Questo fenomeno si è verificato non solo con l’elettrone, ma anche con il protone, o altre molecole come il fuolerene o molecole più grandi. Questo comportamento è possibile grazie alla duplice natura di onda e particella. Abbiamo capito che questi elementi hanno aspetti complementari del comportamento, che ricadono sulla nostra stessa esistenza. Heisenberg, se ricordo bene, ha detto: “Perché studiare l’ente e non il niente?” Questa affermazione si collega alla meccanica quantistica. Heisenberg è stato un personaggio molto interessante, il suo rapporto con la filosofia è stato di amore e paura, come risulta dai suoi racconti e scritti. Il nostro metodo di indagine è a metà fra la ricerca sul niente e sul tutto. Oggi abbiamo scoperto che il niente non esiste, è anzi un’entità che ribolle di energia e processi, spiegati da Heisenberg, tramite la relazione di incertezza, ovvero il principio di incertitudine di Einstein, che dimostra come nel vuoto avvenga una reazione istantanea che produce particelle ed anti-particelle che a loro volta creano energia. Da qui sono nate altre domande che hanno portato al concetto di energia come materia oscura. Lo studio della fisica parte dalle particelle fino ad arrivare al cosmo, allo studio delle stelle e dell’universo. L’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si ricongiungono, e le domande poste per la loro comprensione si avvicinano sempre di più. Professoressa, vorrei chiederle di approfondire due fenomeni, di cui altri ricercatori mi hanno parlato. Uno riguarda il caso di due elettroni con spin opposto che si trovano a girare su uno stesso orbitale attorno a un nucleo. Mentre l’altro riguarda un esperimento - di cui lei magari ci spiegherà le implicazioni - che consiste nel rapporto di interazione fra un elettrone che ipotizziamo si trovi qui, nei laboratori di Frascati, ed un altro che da qui viene successivamente portato a New York. Cambiando lo spin dell’elettrone che si trova a Frascati, simultaneamente cambia lo spin dell’elettrone che è a New York, un fenomeno straordinario. Quali implicazioni potrebbe avere? Il Termine tecnico sarebbe spooky action, azione a distanza, ed è in effetti uno degli aspetti più inquietanti della fisica moderna. Collegato anche al famoso paradosso Einstein-PodolskyRosen, sul quale stiamo portando avanti delle ricerche nei nostri laboratori. In merito all’esperimento di cui ci ha parlato, le posso dire che è stato dimostrato che prendendo due particelle che in passato hanno interagito, ossia sono state in entanglement, traducibile in italiano come in relazione, e ponendole ad una qualunque distanza (una qui, e l’altra in un altro pianeta) ed andando successivamente a misurare le variazioni dell’una ci si rende conto che l’altra sa simultaneamente cosa le è successo. Nella meccanica quantistica questo fenomeno è stato spiegato come non località, ovvero come se fra le due particelle venisse trasmesso un messaggio, come se fossero telepatiche. Tuttavia gli studi in merito all’entanglement non sono ancora esaustivi pur essendo un processo che sta affascinando tanti studiosi. Mentre, a proposito degli elettroni, un altro principio della fisica quantistica, il Principio di esclusione di Pauli, sostiene che possano esisterne due con spin opposti intorno ad uno stesso orbitale. Il mio gruppo di ricerca sta portando avanti un esperimento presso i laboratori sotterranei del Gran Sasso volto a dimostrare che tale principio possa essere violato. Da un lato questa sarebbe una scoperta da Nobel, dall’altro sarebbe una scoperta da “ignobel” visto che metteremmo in dubbio uno dei capisaldi della scienza moderna. Il fenomeno della spooky action fra gli elettroni, mi fa pensare a due gemelli che pur trovandosi a distanza, si influenzano. Quello che succede ad uno accade anche all’altro. Può esserci un collegamento fra ciò che avviene fra gli elettroni e ciò che avviene fra due gemelli? Non lo so, questa relazione non è dimostrabile dal punto di vista scientifico, ma è spiegabile dal punto di vista biologico, poiché avendo un patrimonio genetico molto simile, non c’è da stupirsi che possano ad esempio incorrere nelle stesse malattie, o in processi che coinvolgono - Viaggio nella Fisica Quantistica con la Prof.ssa Catalina Curceanu la nostra struttura corporea. Per quanto invece riguarda le sensazioni e i sentimenti non posso pronunciarmi, anche se c’è un ramo di fisici che sta indagando su aspetti della coscienza potenzialmente riconducibili alla meccanica quantistica. Se ho ben capito, ciò che sta dicendo è collegato al fatto che l’elettrone può avere al suo interno uno spazio-tempo e un’entropia diversa da quella che intendiamo? Non necessariamente questo, anche se è un discorso affascinante, ed è parte della nostra descrizione della natura. Piuttosto il fatto che a livello di coscienza esistono dei microtuboli, in cui avvengono processi messi in atto con un numero limitato e piccolo di particelle, che potrebbe voler dire che gli aspetti macroscopici descritti con una natura continua, diventano discontinui, quindi quantificati. Per cui, le leggi della meccanica quantistica potrebbero avere un qualche ruolo e peso, ma siamo agli albori di questo tipo di ricerca sulla coscienza. Mentre parlo con lei ho la sensazione che siamo tutti collegati in una sorta di rete in cui ognuno di noi ha un suo ruolo e funzione indipendente dagli altri. L’entanglement spiega come ogni azione effettuata da ciascuno di noi ricada su ogni piccola parte dell’universo. Sì, ognuno di noi è parte dell’universo ma credo piuttosto che ciò sia spiegabile con il fatto che abbiamo una storia e una cultura comune e l’essere in relazione deriva da ciò, più che dalla nostra struttura corporea. Si può dire, se vogliamo, che la cultura è un derivato del DNA, che condividiamo al 99% con tutti gli animali sulla terra. Un patrimonio le cui radici sono lontane nel tempo e sono rintracciabili nel processo di creazione della vita, a partire dalla prima molecola fino ai nostri giorni. Percorso che frequentemente è oggetto di indagine della biologia e della chimica. Per concludere si potrebbe dire che l’evoluzione ci ha portato ad essere entangled culturalmente. Nella vostra ricerca, quella entità che noi chiamiamo Dio, spirito o presenza soprannaturale si percepisce? C’è in ciò che studiate qualcosa che sfugge oppure no? Le posso unicamente dare un parere personale. Credo che più di tutto si percepisca la nostra natura umana, è la nostra curiosità e testardaggine che ci porta avanti. Per quanto riguarda la natura invece ciò che si percepisce ed è stupefacente, è che essa abbia un linguaggio, un linguaggio matematico, regolato da leggi e simmetrie. Tutto questo ha generato e continua a generare domande e punti di vista differenti. Ci si chiede spesso se la matematica è un’invenzione o una scoperta e la risposta a questa domanda ci qualifica e ci dà diritto a pensarla diversamente sulla natura. Per noi non è lo stesso, poiché possiamo indagare su noi stessi, e sulla natura. Per me non c’è nulla di sovrannaturale, anzi questi fenomeni sono “normali”. Qual è l’esperimento che state facendo qui? Ne facciamo molti e non solo qui, tanti miei colleghi lavorano a Ginevra. Con il mio gruppo portiamo avanti un esperimento che si chiama Siddharta, in cui studiamo atomi esotici, “geneticamenti modificati”. L’elettrone viene sostituito dal caone generato dall’acceleratore. La ricerca è rivolta alla spiegazione del comportamento di questo atomo, e permette di capire meglio aspetti dell’interazione nucleare fra il caone ed il protone in modo da giustificare alcuni degli aspetti complementari riguardo la natura della massa, dimostrando l’esistenza dell’insostenibile leggerezza dell’essere. All’interno dei laboratori dell’Istituto si trova l’acceleratore Dafne, con il quale vengono create le particelle che contengono il quark strano, oggetto di studio dei ricercatori. Che cos’è il quark strano, una particella? È come i quark che costituiscono il protone e il neutrone, di cui ad oggi sappiamo non essere particelle fondamentali. Allo stesso modo esistono in natura dei quark particolari, come il quark strano. Il nostro studio è rivolto alle particelle che lo costituiscono, che si chiamano caoni. Come avviene l’esperimento e cosa succede durante? All’interno dell’acceleratore facciamo scontrare due fasci, uno di particelle, quindi di materia costituita in tal caso da elettroni, e l’altro di anti-materia, per la precisione di anti-elettroni: i positroni. Lo scontro avviene ad una data velocità in un punto di interazione che genera un processo di annichilazione. Poi, tramite la conservazione dell’energia, data dalla formula di Einstein, si creano in ultima fase delle particelle chiamate caoni, che in natura troviamo nei raggi cosmici ma che esistono in quantità limitate. Prima di procedere alla loro creazione, mettiamo intorno all’area di scontro dei due fasci dei rivelatori di particelle. Il nostro, quello che stiamo installando sulla macchina, si chiama Cloe, e rappresenta i nostri occhi, permettendoci di guardare e misurare i processi che avvengono. Lei ha parlato di annichilazione, che avviene per mezzo dell’incontro tra un elettrone ed un positrone, parliamo quindi di materia ed antimateria? Sì, ma più che un incontro avviene uno scontro di due candidati all’interazione, che dà luogo a un’istantanea trasformazione in una palla di energia, che nello stato finale si rimaterializza in un numero, una quantità e qualità di particelle proporzionale alla quantità di energia a cui vengono sottoposti i due fasci. Una domanda per i non addetti ai lavori, la materia e l’anti-materia da dove la prendete? Questa è un’ottima domanda, che nessuno si pone mai. L’antimateria viene creata utilizzando un fascio di elettroni a monte dell’acceleratore. Gli elettroni sono facilmente reperibili, basti pensare che sono presenti anche nelle nostre case all’interno dei televisori. Essi vengono indirizzati contro un bersaglio metallico, come il tungsteno. Dopo l’interazione fra i due elementi, si generano numerose particelle fra cui anche i positroni, che vengono prelevati con opportuni campi elettrici e magnetici. Professoressa, hanno massa questi positroni? Sì, hanno una massa pari a quella degli elettroni ma hanno una carica elettrica opposta. Vorrei sottolineare inoltre che i positroni sono entrati pienamente nella vita di tutti i giorni, pochi sanno infatti che in alcuni ospedali le ricerche sui tumori vengono effettuate per mezzo della Positron Elettron Tomography, che sfrutta proprio l’annichilazione fra l’elettrone e il positrone. Questo per dire che i nostri studi hanno applicazioni di utilità sociale, in questo caso nel campo sanitario. I positroni e gli elettroni dove vengono immessi? Una volta create all’interno dell’acceleratore lineare vengono impacchettate in un altro acceleratore e attraverso un tubo metallico e dei magneti, ossia configuarzioni di campi elettrici e magnetici, vengono iniettate nella macchina Dafne, la macchina madre. C’è poi un ulteriore strumento, Finuda, un rivelatore di particelle attualmente non in funzione, ma che inizialmente utilizzavamo per studiare i cosidetti nuclei esotici, iper nuclei, nei quali iniettavamo e generavamo una particella che contiene il quark strano. Noi li creavamo per studiare le capacità e le caratteristiche dei nuclei che a tutt’oggi ci sfuggono. Il quark strano inviato attraverso un particolare processo nel nucleo, fungeva da spia per rilevare le caratteristiche del nucleo altrimenti difficilmente reperibili. Chiudiamo l’intervista con un appuntamento. Nell’800 i Fisici dicevano di aver scoperto tutto. Successivamente invece ci si è resi conto che non era così. Cosa ne pensa se apriamo il mondo della meccanica quantistica all’esterno, con degli incontri nei quali approfondire queste tematiche? Ne sarei molto felice perché la scienza è parte della nostra vita e non sapere nulla sulla natura che ci circonda vuol dire perdere qualcosa, ed è un vero peccato, quindi non posso che essere entusiasta di condividere con chiunque voglia i nostri segreti. eur torrino news 27 Incontro al liceo Cannizzaro di Roma con la Prof.ssa Catalina Curceanu La dott.sa Curceanu, ricercatrice dell’Istituto di Fisica nucleare di Frascati, ha incontrato gli studenti del liceo scientifico Cannizzaro per parlare con loro di fisica quantistica e delle ricerche ad essa connesse. Numerosi i punti toccati dalla Curceanu, da una breve ricostruzione della storia degli albori della fisica quantistica, agli ultimi risultati che da questa si sono ottenuti; come la possibilità, che ormai sembra sempre meno remota, di riprodurre i buchi neri, o come la stessa ricercatrice li definisce, i buchi grigi. Finito l’intervento la dottoressa e le professore del liceo, che hanno organizzato l’incontro, si sono concesse ai nostri microfoni per alcune brevi domande. Dottoressa Curceanu, in che misura le ricerche di meccanica quantistica possono avere un risvolto in ambito medico, se possono averne uno ovviamente? Certo che ne hanno, basti pensare ai microchip utilizzati per i computer, alle tecniche di indagine non distruttiva che sempre di più vengono impiegate in ambito medico, come la PET, la tomografia computerizzata, che partono dall’aver capito la meccanica quantistica. In futuro tutte le scoperte e le innovazioni che avverranno in questo settore avranno sicuramente una ricaduta nel sociale e soprattutto nell'ambito medico. Durante la sua presentazione ai ragazzi lei ha accennato anche ai tumori. Più che dei tumori stessi ho parlato della terapia ad essi connessa, è su quella infatti che più interviene la fisica, dove dà un aiuto concreto; basti pensare alla adroterapia, in luogo della chemioterapia o della radioterapia, una cura che consiste nel bombardare il tumore con un fascio di particelle, protoni o di ioni di carbonio, che provengono da un acceleratore di particelle, che entrano e distruggono il tumore, in maniera molto più efficace e senza intaccare i tessuti che stanno intorno. A differenza dunque delle altre terapie, che sono distruttive per tutto l’organismo, anche se aggrediscono di più il tumore per una questione metabolica, la adroterapia, che anche in Italia si sta diffondendo, vi è il centro Cnao di Pavia che già la utilizza, permette di distruggere il cancro senza indebolire troppo il paziente per effetti collaterali. Si può dire quindi che la adroterapia sostituirà la chemioterapia, oppure no? Purtroppo questa terapia è applicabile solo per i tumori localizzati, per quelli estesi no, tuttavia una volta che risulti idonea come cura e venga applicata non ha bisogno di nessuna altra terapia aggiuntiva, poiché distrugge il tumore, e oltretutto richiede un numero di sedute molto limitate. Per rimanere in tema di ricerche con fasci di particelle e acceleratori, al Cern stanno facendo degli studi sulle capacità delle antiparticelle e degli antiprotoni, quindi sull’antimateria, ma i risultati di tali studi non sono ancora passati dai laboratori alla loro applicazione sui pazienti. La fisica è un grande motore, un grande trascinatore di tutta la società in tutti i suoi componenti, anche nel campo artistico. Abbiamo due tipi di ricaduta proprio in quest’ultimo ambito, il primo è quello che dà la possibilità di fare un’indagine non invasiva delle varie opere d’arte, quindi analizzare un quadro senza doverne togliere delle parti per analizzarle chimicamente, l’altra è che vede gli stessi fisici come ambito di studi artistici, pensiamo all’opera di Friedrich Dürrenmatt “I Fisici”, che indaga sul ruolo sociale e le responsabilità di questi nei confronti del mondo. L’abbiamo incontrata qui, in mezzo ai giovani di un liceo, questo vuole essere un nuovo canale di comunicazione per portare i risultati delle ricerche di fisica anche ai ragazzi? Questo è un canale di comunicazione fondamentale, non solo per trasmettere i nostri risul- tati, la conoscenza, ma anche per far vedere che la fisica, ma direi tutta la ricerca in generale, non è un campo morto, è un ambito vivo, attivo ed entusiasmante. Fondamentale in questo processo è sicuramente il ruolo degli insegnanti, sono loro che attraverso l’impegno, il lavoro, possono organizzare cose come queste e guidare un ragazzo nelle scelte, permettendogli di conoscere i diversi aspetti di una realtà, di guardare da una finestra che si apre verso il mondo. Questi incontri non sono importanti solo per quelli che in futuro, magari, saranno miei colleghi, ma per tutti i ragazzi ai quali dobbiamo dare delle capacità, pensiamo, ad esempio, alla futura classe politica che un giorno ci dovrà governare, non possiamo permettere che questi siano ignoranti rispetto alla conoscenza, come oggi purtroppo accade. Vi è un’ignoranza, per quanto concerne la scienza, nel mondo, in Italia, preoccupante, che porta a un’incapacità di gestire argomenti di natura scientifica; quello che conta non è sapere i meccanismi della fisica quantistica, ma costruirsi una capacità logica, un modus operandi, applicabile ad ogni aspetto, che solo la scienza è in grado di dare. Professoressa Giusti da dove nasce quest’idea di collaborare con la dottoressa Curceanu? Sono ormai cinque anni che abbiamo il piacere di collaborare con la dottoressa Curceanu, normalmente organizziamo anche una visita ai laboratori del centro di fisica nucleare di Frascati, purtroppo quest’anno non siamo potuti andare e abbiamo così deciso di trattare a scuola, con la dottoressa, alcuni temi, come la fisica quantistica, fino ad oggi mai approfondita. Abbiamo infatti pensato che potesse essere un argomento di grande interesse per i ragazzi che la studiano sia in chimica che in fisica. Ormai sono anni, dunque, che lavorate con la dottoressa Curceanu, vorrei sapere se qualcuno dei vostri studenti ormai diplomati, si è iscritto a Fisica e se, in qualche modo, questa scelta è stata legata a questo tipo di incontri? C’è da dire che i nostri studenti si iscrivono principalmente a facoltà scientifiche, Ingegneria è la più scelta, tuttavia alcuni si sono iscritti a Fisica, e fra questi, penso in particolare ad una mia allieva che sta frequentando fisica con grande soddisfazione. Questi incontri danno la possibilità di ampliare quello che è il programma che si svolge a scuola, noi studiamo la fisica classica, arriviamo all’elettromagnetismo al massimo; con questi appuntamenti conosciamo aspetti altrimenti trascurati e diamo la possibilità ai ragazzi delle quinte, visto che devono portare alla maturità degli approfondimenti, di trarre degli spunti da questi incontri. 28 eur torrino news a e r d An eri l l i m a C i i l i f rar o r P tte le ] a cura di Roberta de Vito [ Il birraio di Preston Non si tratta certamente di una novità editoriale. Non è neanche il romanzo più famoso di Camilleri. Non si tratta nemmeno di un classico della “saga” del giallo. “Il birraio di Preston” è un romanzo per il quale è difficile trovare una definizione, l’aggettivo che salta alla mente, così su due piedi, è uno solo: spassoso. Uscito nel 1995 per i tipi Sellerio, il romanzo di Camilleri si ispira alla realtà, come spesso sceglie di fare l’autore siciliano, che dal fatto quotidiano costruisce un incredibile intreccio pieno di suspense e colpi di scena. L’avvenimento in questione è tratto dall’ “Inchiesta sulle condizioni della Sicilia (1875-1876)”, pubblicata nel 1969 dalla Casa editrice Cappelli di Bologna. La vicenda, che ebbe realmente luogo, accadde a Caltanissetta dove la popolazione scontenta per le azioni del governo si rivoltò a causa di un intervento inopportuno del prefetto Fortuzzi (il Bortuzzi del romanzo), di origine fiorentina dalla mentalità quindi molto lontana da quella dei siciliani, nel voler far rappresentare per l’inaugurazione del nuovo teatro della città l’opera lirica “Il birraio di Preston” di Luigi Ricci. Entrare nella trama di questo romanzo è impresa ardua, va letto e assaporato nelle sue tante sfaccettature. Lo stesso 30 eur torrino news Camilleri alla fine del libro dichiara che l’ordine di lettura dei capitoli può essere invertito a piacimento, senza che si perda il senso della trama. L’intrepido autore utilizza tecnica e estro in un felicissimo connubio. La tecnica è quella del racconto in stile “semiotico”, riprendendo il bel romanzo di Maria Corti “L’ora di tutti”, anch’esso ispirato a un fatto storico. La vicenda viene infatti raccontata da tanti punti di vista differenti, ogni personaggio racconterà la storia in modo differente. Ma i richiami, direbbero i letterati, intertestuali, non riguardano solo la tecnica di costruzione del romanzo. Anche la cultura teatrale irrompe nel racconto, dove peraltro si parla di un’opera lirica. La Commedia dell’arte fa capolino attraverso l’uso de “li diversi linguaggi”, avrebbe detto Virgilio Verucci autore di commedie ridicolose. Ogni personaggio parla in un differente dialetto italiano non solo per marcare la provenienza geografica, ma anche per definire un carattere psicologico particolare. Ma d’altra parte la volontà di “dialogare” con gli altri autori è manifesta sin dall’incipt del romanzo: “Era una notte che faceva spavento, veramente scantusa”(era una notte buia e tempestosa) dove il richiamo non è solo a Edward Bulwer-Lytton che inventò il celebre “ritornello”, ma anche a Snoopy! E, cosa più importante, il romanzo si trova ancora nelle librerie. Vite precedenti un romanzo a puntate di Carla Bielli il guerriero È appena morto. Un corpo di giovane abbandonato su una duna, un filo di sangue ancora scorre dal grande grumo intorno alla ferita che gli squarcia il petto e appena turba l’armonia delle fattezze snelle, stranamente composte anche se in una posa irreale. Il vento del deserto scompiglia i lunghi capelli scuri, lasciati liberi dall’elmo rovesciato lì vicino. I capelli accarezzano il volto, e il turbinare di alcuni ciuffi indugia brevemente sui contorni delle labbra socchiuse e delle narici. La sua essenza, vicina al corpo esanime lo contempla e indugia prima di salutarlo per sempre: ha amato quel corpo: la forza l’abilità nel correre, cavalcare, usare le armi. Ha amato le emozioni di questo giovane: il coraggio in battaglia, l’esaltazione delle vittorie di guerra e d’amore. Ha amato l’intelligenza da stratega, l’abilità nelle relazioni di guida e di comando. Ma anche la bellezza di se stessa che questa creatura gli ha docilmente permesso di incarnare. Eppure lo sapeva che l’incarnazione prescelta era per un’esistenza breve, sebbene ricca di vitalità e di prove, anche estreme, di grande importanza per la grande opera. Ma ora rimpiange che sia finita così presto. Ecco gli zelanti spazzini della morte accorrono per compiere il loro lavoro: insetti volanti e appiedati, uccelli, roditori cominciano ad affancendarsi intorno al bel corpo esanime… è l’ora dei saluti, addio. Quando nacque, il guerriero era il terzo figlio maschio di una facoltosa famiglia di nobili vicina alla corte dell’imperatore Ciro il Grande e in quanto tale era destinato a diventare un guerriero. La robustezza del neonato, i vaticini dei sacerdoti, la salute prospera che caratterizzò la prima infanzia del bambino e l’adolescenza del ragazzo, facilitarono in modo sorprendente l’apprendimento della rude disciplina militare e delle arti marziali e l’abilità nelle prove atletiche. Un coraggio da leone spingeva il giovane combattente a risolvere esponendosi in prima persona, i nodi cruciali delle battaglie più sanguinose. Più volte l’imperatore stesso volle congratularsi direttamente con lui ed ospitarlo alla sua mensa in compagnia dei suoi generali più fidati. La vita privata era ridotta al minimo: il guerriero trascorse molti anni della sua breve esistenza in viaggi interminabili, marce che duravano mesi in ogni regione del mondo, per scenari meravigliosi e impervi che lui spesso esplorava ancora vergini insieme ai compagni, come lui protagonisti delle campagne di conquista del suo imperatore. La famiglia si occupò, in sua assenza di impegnarlo con una sposa: una giovane nobildonna di pari rango. Le nozze furono celebrate durante uno dei suoi rari ritorni in patria e nei pochi giorni che seguirono, breve sosta prima di partire per una nuova campagna militare, lui amò con passione la sua sposa e stette al suo fianco giorno e notte. Pochi giorni dopo la partenza del suo sposo lei scoprì di essere incinta dell’unico figlio che avrebbe avuto da lui e che non avrebbe mai conosciuto suo padre La vita di soldato favorì il guerriero in molti fugaci incontri con giovani donne: schiave, prostitute, cortigiane. Lui trovò questi incontri meravigliosi e salvifici: sogni di dolcezza che attenuavano le sofferenze e le fatiche della sua vita nomade e combattente. Quando l’amante di una notte lo raggiungeva nella sua tenda irta di armi appuntite sparse qua e là, era come se un raggio di luna entrasse a sfumare i bagliori gelidi dei metalli. La voce femminile che spandeva le note melodiose e squillanti di una semplice conversazione o di un canto d’amore, velava il suono sguaiato delle risate dei soldati ubriachi, vanificava l’allarme dello scoppio di grida che sottolineava la violenza di una rissa. La pelle profumata di una sola donna cancellava dalle narici del guerriero l’odore acre del sudore di migliaia di uomini e dai ricordi il tanfo di paura e sangue che ammorbava i campi di battaglia. Questo mondo femminile, nel fugace affacciarsi nel mondo maschile della guerra era per lui come l’apparizione di una sorgente d’acqua fresca nel deserto. Stringendo a sé l’amante si sentiva struggere di dolcezza e si sentiva fiero del piacere che offriva almeno quanto del valore con cui affrontava gli avversari più feroci. Una sosta prolungata più del solito, in ragione di un inverno che bloccò l’esercito imperiale con abbondanti e continue nevicate, il guerriero ebbe una relazione che durò tre mesi con la stessa donna. (…continua) eur torrino news 31 ] a cura di Roberta de Vito [ Come a r r iv a r e ? Da Roma: ca . 50 Km percor rendo la Cassia Bis, al bi si procede in di vio con Monterorezione Viterb o che dista circa 35 Km. Sutriborgoantichissimo della Tuscia Lungo la via Cassia, andando da Roma verso Viterbo, delle alte mura ci avvertono che siamo arrivati a Sutri, cittadina di origini antichissime che sorge su un rilievo tufaceo che domina il territorio circostante. Se le sue pietre e le sue mura potessero parlare avrebbero tante cose da raccontare. Ad esempio parlerebbero degli etruschi, o della conquista del tribuno romano Mario Furio Camillo avvenuta nel 394 a.C., dell’occupazione dei lombardi con a capo Liuptardo che nel 728 offrì la città a Papa Gregorio, o ancora narrerebbero del Concilio convocato dall’Imperatore Enrico III nel 1046. Sutri fu anche testimone dell’incontro tra Federico Barbarossa e Papa Adriano IV nel 1155 e anche di quello tra Innocenzo IV e Federico nel 1244. Numerose sono le testimonianze fisiche del suo passato, l’ anfiteatro, la necropoli etrusca, le mura etrusche incorporate da quelle medioevali a cui sono addossati gli edifici che da un’epoca all’altra scivolano fino al Rinascimento, il mitreo tramutato in chiesa e il Duomo di origine romanica, tra le bellezze più evidenti. Quelle più nascoste si possono scoprire passeggiando tra le viuzze del bellissimo centro storico. Ai piedi dell’abitato si trova la necropoli etrusca di tipo rupestre di cui sono visibili 64 tombe, utilizzate nel corso dei secoli dai pellegrini della via Francigena come riparo e dagli abitanti del luogo come ricovero per gli animali. A metà di questo suggestivo filare di tombe c’è uno dei più bei monumenti antichi del territorio: l’anfiteatro 32 eur torrino news di Sutri interamente scavato nella roccia tufacea della collina. Privo all’esterno di una precisa sagoma architettonica, all’interno mostra gradinate, corridoi di accesso e porte di ingresso. Venne costruito con tecnica e maestranze etrusche tra la fine del I sec. a.C. e l’inizio del successivo. Poco distante da esso, una tomba etrusca, trasformata in Mitreo nel III sec. d.C. è divenuta successivamente la chiesa cristiana dedicata alla Madonna del Parto decorata con affreschi che narrano di San Michele e della Natività che dà il nome alla chiesa. Una lunga e ricca visita quella che vi aspetta a Sutri. I CONSIGLI DEL DENTISTA IL TUMORE DEL CAVO ORALE È una malattia altamente invasiva ed invalidante. Questo tipo di tumore si sviluppa più frequentemente sulla lingua e mucosa delle guance e sul pavimento della bocca. Fino al 40% dei casi possono essere preceduti da lesioni pretumorali. I NUMERI • 7% di tutti i carcinomi nell'uomo • 1% nella donna • 12 nuovi casi per anno ogni 100.000 abitanti • 9 morti anno (maschi tra 35 e 64 anni) ogni 100.000 abitanti • 2 morti anno (femmine tra 35 e 64 anni) ogni 100.000 abitanti Se vedi • chiazze bianche (Leucoplachie – Lichen Planus) • chiazze rosse (eritropachie) • vegetazioni (papillomatosi) • ulcerazioni e lesioni facilmente sanguinanti (lichen erosivo) Anche senza dolore possono essere la spia di qualcosa che non va. Se non scompaiono in 15 – 20 giorni, mostrale al tuo dentista. La facile ispezione del cavo orale permette la diagnosi precoce. I FATTORI DI RISCHIO Lo sviluppo del tumore è legato nel 65% dei casi ad abuso di fumo e alcool. La combinazione di queste due abitudini voluttuarie aumenta il rischio di sviluppare la malattia di ben 15 volte. Una cattiva igiene orale incrementa ulteriormente questo rischio. Consigli pratici I Smetti di fumare e non abusare di alcolici ALTRI FATTORI SONO: I Assumi una dieta ricca di frutta e verdura • microtraumi ripetuti (denti scheggiati, protesi irritanti) • una dieta povera di frutta e verdura • l’infezione da papilloma virus umano (HPV16-18) Una diagnosi tardiva significa ridurre la possibilità di guarigione e affrontare terapie più complesse. Per questo le visite periodiche sono molto importanti. Più il tumore è piccolo (meno di due cm) maggiori sono le possibilità di guarire. (fino al 905 dei casi). I Migliora la tua igiene orale I Esegui visite periodiche dal tuo dentista (ogni 6 mesi) I Fatti insegnare dal tuo dentista l'auto esame della bocca Le lesioni sospette Le mucose che tappezzano il cavo orale sono normalmente ROSA. Dott. Angelo Caputo medico chirurgo - odontoiatra ODONTOIATRIA Conservativa Estetica Endodonzia Ortodonzia IMPLANTOLOGIA CHIRURGIA ORALE CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE ROMA (zona Infernetto - Casal Palocco) Via Ernesto Boezi, 73 tel./fax 06.50.91.06.85 Roma (zona Eur - Montagnola) Via Guido De Ruggiero, 71 tel./fax 06.59.64.50.67 Tel. cell. 347.52.40.418 BETEAVON ] di Irene Giarracca [ percorso storico antropologico delle tradizioni alimentari ebraico-romane. l 23 Marzo c’è stata la riapertura della libreria ebraica di Roma nella sua sede storica in via del Tempio nel cuore del Ghetto ebraico. In occasione dell’inaugurazione è stato presentato al pubblico Beteavon, libro sulla tradizione culinaria degli ebrei romani, curato dal Presidente della comunità, Riccardo Di Segni e patrocinato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio. I Il libro, inizialmente indirizzato alla formazione e comprensione delle secolari regole alimentari degli appartenenti alla comunità giudaica romana, si è successivamente rivelato una opportunità di conoscenza delle tradizioni alimentari per la stessa città di Roma che vi è inscindibilmente legata. Lo sapevate infatti che lo spezzatino alla cacciatora e i filetti di baccalà sono di origine ebraica? L’appetito vien mangiando, ma in questo caso potremmo dire sfogliando il capitolo di ricette, in cui sono svelati i segreti culinari di molti piatti della nostra tradizione alimentare, dal famoso carciofo alla giudia, all’insalata di puntarelle. Ma riferirsi a questo libro unicamente come un ricettario è piuttosto riduttivo, è infatti possibile ripercorrere tappe importanti della nostra storia. Il ghetto di Roma è tra i più antichi del mondo nasce infatti 40 anni dopo il ghetto di Venezia, il primo in assoluto. Il termine ghetto proviene probabilmente dal caldeo, geth, ossia segregazione. Gli ebrei vivevano in aree delimitate da muri di cinta soggetti a coprifuoco. La comunità ebraica di Roma era la più numerosa della penisola e risiedeva fra Trastevere, la Suburra e Porta Capena. Nel 1555 il papa, con la Bolla Cum nimis absurdum, revocò tutti i diritti alla comunità, stabilendo non solo l’area di residenza ma anche togliendo loro il diritto di aprire esercizi commerciali. Quando nel 1569 gli ebrei vennero espulsi da tutto lo Stato ponti- ficio, con l’esclusione di Roma ed Ancona, i residenti nella regione si rifugiarono nella città, conservando nel cognome l’indicazione del luogo di provenienza, Di Nepi, Di Segni, Di Veroli. Nel corso del tempo la popolazione dell’area aumentò vertiginosamente tanto che nel 1700 si contavano circa 5000 persone, stipate in 3 ettari. Durante la loro storia furono sottoposti a diverse regole di vita e solo con l’Unità d’Italia vennero definitivamente considerati cittadini italiani a tutti gli effetti. La società ci ha abituato a porci nei confronti dell’alimentazione in termini medico scientifici, le nostre regole sono volte alla salvaguardia della salute, mentre l’approccio avuto nella religione ebraica è completamente differente. Non si tratta di tutela della salute, ma di un percorso educativo con determinati punti di riferimento. Il termine Kosher è notoriamente legato al cibo e significa adatto, ad indicare quindi un’alimentazione corretta, ma in che modo orientarsi? Secondo le tradizioni ebraiche la sacralità non è un concetto metafisico ed irragiungibile nella vita terrena, ma conseguibile con opportune scelte di vita. Il termine utilizzato è qedushah, che significa letteralmente santità, intesa come perfezione e purezza. Si potrebbe quindi affermare che il rispetto delle regole alimentari è una parte del percorso che ciascun individuo deve compiere se vuole vivere in modo retto e puro. La società ci ha abituato a porci nei confronti dell’alimentazione in termini medico scientifici, le nostre regole sono volte alla salvaguardia della salute, mentre l’approccio avuto nella religione ebraica è completamente differente. In quest’ottica è quindi possibile rintracciare le prescrizioni alimentari riferite in parte a culti e riti del mondo antico per i quali era stabilito che alcuni animali venissero sacrificati alle divinità del cielo e della vita, mentre altri alle divinità della terra e degli inferi, ereditando queste tradizioni il popolo ebraico ha eliminato dall’alimentazione quegli animali ritenuti impuri. Nella stessa ottica è individuabile il divieto di mangiare insetti, ritenuti disgustosi e quindi vietati in ossequio al principio di non effettuare azioni disgustose. Dall’800 in poi sono stati effettuati diversi studi che rintracciavano le cause di alcune prescrizioni in motivazioni igenico-sanitarie, interpretazioni obiettivamente condivisibili, visto che cibarsi di alcune specie può produrre l’insorgere di gastroenteriti o epatiti, ma non esaustive. Accostarsi al mondo di regole che costituiscono la tradizione culturale di questa popolazione è impegnativo, Beteavon non ha la pretesa di approfondire in modo dettagliato questo argomento, ma offre l’opportunità di accostarsi ad un punto di vista differente. Un libro eterogeneo, composto di ricostruzioni storiche, spiegazioni antropologiche ed invitanti ricette della nostra tradizione alimentare, aspetti che svelano la natura cosmopolita della nostra identità culturale fortemente vincolata ad altre culture. Lo sapevate che lo spezzatino alla cacciatora e i filetti di baccalà sono di origine ebraica? eur torrino news 35 ] a cura di Roberta de Vito [ L’adulterio, secondo Plutarco “Che ne pensi dell’adulterio?”, fu chiesto un giorno a Plutarco, “Esso non è – rispose Plutarco – che la curiosità degli altrui piaceri”. Chissà dove Ugo Caimpenta, autore erudito degli anni ‘40 e grande raccoglitore di aneddoti, ha trovato questa storiella. Forse nelle “Vite Parallele”? O forse nel “Moralia”, visto il tono dell’episodio. L’autore greco del I secolo d. C. fu tra i più prolifici dell’antica Grecia. Che Caimpenta abbia letto tutte le sue opere? È assai probabile, e ammirevole. Perché di Plutarco si conoscono più di 260 titoli. Ma, in ogni caso, la definizione dell’adulterio appare assai scettica. Il termine viene dal latino adulterare (corrompere), e viene definito come una relazione sentimentale o carnale fra due persone delle quali almeno una già coniugata con un’altra persona. Dunque è la violazione della fedeltà coniugale. Nel corso dei secoli il tradimento è stato trattato in vari modi. Nella Bibbia è considerato un peccato gravissimo che non può essere estirpato in alcun modo e viene punito con la lapidazione, molto equamente, di entrambi i “partecipanti”. In epoca romana, il diritto contemplava l’adulterio della moglie come reato, naturalmente punibile, a un certo punto anche con la pena di morte per mano del marito o dei familiari maschi. Con Augusto fu emanata la Lex Iulia de adulteriis coercendis per la quale il marito adultero era punito con sanzioni pecuniarie, comportanti la restituzione della dote, se dal fatto derivava il divorzio. Per la moglie adultera invece, la prospettiva era assai diversa. Se colta sul fatto dal padre poteva essere accoppata assieme al drudo, se la pizzicava il marito moriva solo il drudo e una pena pecuniaria per la fedifraga. In età successive, le cose si rimettono maluccio e viene ripristinata la condanna a morte, confermata da Giustiniano, mentre il diritto ad agire fu ristretto ai soli familiari. E oggi? L’art. 559 del Codice Penale del 1930 stabiliva che “La moglie adultera è punita con la reclusione fino a un anno. Con la stessa pena è punito il correo dell’adultera. La pena è della reclusione fino a due anni nel caso di relazione adulterina. Il delitto è punibile a querela del marito.” Poi nel 1968 la Corte costituzionale è intervenuta con la sentenza n. 126 dichiarando l’illegittimità costituzionale del primo e del secondo comma, ritenuti discrimi- natori sulla base dell’art. 29 che stabilisce l’«eguaglianza morale e giuridica dei coniugi». Allo stesso modo, con la sentenza n. 147 del 3 dicembre 196 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del terzo e del quarto comma. Quante complicazioni, avrebbe detto Plutarco, in fondo è solo curiosità. ] di Irene Giarracca [ Emilia belli o, però a problematiche di tipo lavorativ Roma Live Festival presenta Emiliano momento di confusione. un parla piuttosto di qualcuno che vive belli, giovane cantautore glam-rock. Gam concept-song divisa in una , soul my Gam o forte dell’album è Into Pezz giova in tico artis o orso perc suo Inizia il fasi del sonno, nella prima n tre parti. È una descrizione delle varie r cove una o gioc per ando fond età ne a fase, Into my soul, la canzone è infatti rappresentata la prim band ispirata al Punk rock californiae descrive un’incubo, un seconda, è la canzone vera e propria no. Il suo vero punto di riferimento è o sconosciuto e chiede ad uomo che sogna di trovarsi in un luog in realtà Micheal Jackson, dal quale l’ultima è Sleep analisys, tre una musa di portarlo fuori di lì. Men trae ispirazione per la creazione della iente che non riesce cosc o uom rive le sensazioni di un desc che e, rienz espe e prim le melodia vocale. Dopo via a sentire i rumori che però a muovere il suo corpo, riesce tutta The dei band te tribu k, Shar solo musica e suoni come fonda una nuova band, The Black lo circondano. Il pezzo non ha testo, è un ato ndon abba mai ha Non gatto. Darkness, gruppo rock inglese. il battito cardiaco o il miagolio di un musica che ritiene princiapproccio giocoso nei confronti della e hobby. Oggi suona palmente una passione da coltivare com ed ha da poco inciso il suo insieme agli Zefirus come cantautore, musica e testi, ha collaboprimo album, Tea Time. Compositore di o aiutato nella realizhann rato insieme ad altri musicisti, che lo portato a termine in stato è um zazione degli arrangiamenti. L’alb cia dove si trovano la un tempo record di 6 mesi, inciso a Bres o collaborato. I testi sono maggioranza dei musicisti che vi hann ta alla realtà delle sue tutti in inglese, lingua che meglio si adat né di testi descrittivi, cosa canzoni, non si tratta di autobiografie pretazione dei testi. I che induce l'ascoltatore alla libera inter rtezza, non si riferisce ince don't know, ad esempio, parla dell' Fabio Vona, un autentico sorcino romano proveniente dal quartiere Garbatella, è stato ospite a Roma Live Festival. Nel suo quartiere è conosciut o come Er poeta, si avvicina infatti al mondo artistico attraverso la compos izione di poesie, la musica però è parte della sua vita sin dall'adolescenza in cui cantava nel coro della Chiesa. Dalle ser enate con chitarra e mandolino passa alla rea lizzazione di serate nei loc ali della città. Ha partecipato a ma nifestazioni importanti, com e quella di Castrocaro Terme nel qua le conosce diversi autori italiani come Ivan Graziani, Nino D'Ange lo. Ha cantato all'Auditor ium con Gigi D'Alessio, ospite nelle tra smissioni di Pippo Baudo . Fabio non è solo un cantante ma anc he un autore, diversi sono i testi composti per artisti romani con i quali ha ottenuto grandi successi. Se c'è l'amore è una delle sue ultime canzoni, si tratta di un'opera autobiografica, in cui attrav erso un racconto per imm agini esprime le sue emozioni. Nel 20 07 partecipa a Cultura Mo derna di Teo Mammuccari, un'esperienza giocosa nella quale propos e Roma Dance, una rivisitazione del le tradizionali canzoni rom ane. Affronta il suo lavoro con grande passione. Dal suo punto di vista un cantautore deve contin uare a esprimere le sue em ozioni al di là delle difficoltà di access o al mondo dello spettacol o, il vero F 38 na oV abi o eur torrino news artista è il musicista di stra da che va oltre il ritorno economico e la fama, persegue il suo sogno con passione e ded izione. Meravigliosamente Zero, è una canzone dedicata al cantau tore italiano Renato Zero, i cui testi son o stati fonte d’ispirazione per l'autore in diverse fasi della vita. Un amore finito, un viaggio in Sud Ame rica e la fortissima esigenza di espria t r i M mersi attraverso il teatro, la danza, ma anche la musica ed in special modo la chitarra classica, studiata per anni. Riparte da qui il percorso artistico di Mirta, giovane cantautrice milanese. Tra il 2006 e il 2007 trascorre un periodo di tre mesi tra Argentina, Bolivia e Brasile, è la scoperta di una cultura nuova, lei dice “La scoperta della liber tà”, forse per quella sensazione di entusiasmante leggerezza che soltanto lo slancio verso il nuovo è capace di farti sentire, e che solo uno spirito avventuroso ed istintivo coglie senza indugio. Infa tti la sua prima canzone, dal titolo Senza Permesso, parla proprio di questo: della “voglia di volare, di sentirsi capace, la voglia di essere felice”, anche con un amore che ormai non c’è più. Una canzone che per Mirta ha il sign ificato di una rinascita, perché per ogni fine c’è sempre un nuov o inizio, e il suo nuovo inizio è stata la musica, un demo Pop acus tico cantautoriale di sette brani. Nonostante dichiari di non ricon oscersi in alcun preciso modello di riferimento, pesano sulla sua formazione musicale i cantautori classici della musica italia na: De Andrè, De Gregori, Guccini, mentre fra i cantautori di nuov a generazione Carmen Consoli e Tiziano Ferro. Le nuove gene razioni hanno bisogno di spazi diversi da quelli offerti dalla telev isione, i Talent Show sono attualmente il veicolo privilegiato per poter accedere al mondo dello spettacolo, ma rimangono degli spazi limitati sopratutto per i giovani autori, il suo sogno sarebbe realizzare un XFactor per giovani cantautori. Simone tonda pianoforte in melodia e ni che trasforma con il suo ozio em ed o perze rien di lle considerate espressione in modo del tutt Ogni esperienza, anche que i artista trova la sua via di Ogn nte to. me tes sal ver uni hiura icc ced un arr esiste alcuna pro minore intensità, producono ale, dichiara Simone, non son caBoc one c Sim Bo ca mento, è per questo che valida. non si è mai tonda, cantautore italiano, di lia vog dalla tirato indietro e, stimolato iedrici propol ato lizz rea ha , are lior mig le inizia in sica mu ne getti. La sua formazio pianofordel dio stu lo con giovanissima età ser vacon al loma te che concluderà con il dip corso per un da a nat seg torio. Una carriera artistica lia vog sua la nno era ent esperienze che aum ndi qui ia a ritroso di variegatissime Iniz ale. qualcosa di non convenzion iart e di sperimentare e proporre form le fra o da Simone la più diretta a. nic lo studio del canto, ritenut sce za sen pre la e con la recitazione stiche, legato a filo doppio tativa, dote che richiede profondità interpre tare can e Stare su un palco 2007 a oggi Dal a. so della sua lunga carrier l'artista ha affinato nel cor e Terapia com , film di spot televisivi e tele l'arte si partecipa alla realizzazione del one visi sua la con due. Coerente Maria di D'urgenza, in onda su Rai ia la reg al musical, realizzando con so pre è recentemente dedicato ha ia Ital in sto tipo di spettacolo e, il ios cop Pagano Il Moulin Rouge. Que a anz ast abb già te critiche sono sta sse ste piede da poco, tuttavia le le pre catonda, è di applicare sem rischio, dichiara Simone Boc ndo format izza util ne, azio ent rim spe alla formule dando poco spazio le sue espepre sem ota con il taccuino ann preconfezionati. In viaggio eur torrino news 39 Grafica: Romalive BookLiveBookLiveBookLiv Questo mese, alcune scelte dei libri che potrete acquistare online dal sito www.booklive.it Aurelia Rottigli ALIMENTAZIONE VEGETARIANA Teoria e Pratica dell’ alimentazione. Contiene 150 ricette provenienti da tutto il mondo e un capitolo dedicato all’ alimentazione del neonato. Mondadori. Pagine: 304 - Formato: 13,5x20,5 cm Prima edizione: Giugno 2008 Prezzo: € 13,50 IVA inclusa Tutto sulla teoria e pratica dell’alimentazione vegetariana racchiuso in un volume tra i più aggiornati e approfonditi sull’argomento. Nata dalle lunghe ricerche che l’autrice ha condotto negli Stati Uniti, dove la cultura del vegetarianesimo è molto approfondita e diffusa, questa magnifica guida smaschera luoghi comuni ed errate credenze legate alla scelta di un’alimentazione vegetariana. Aggiornata su molte delle più recenti scoperte, come l’integrazione naturale degli amminoacidi mancanti o l’azione effettiva delle vitamine, la Gregg Braden LʼEFFETTO ISAIA Una nuova illuminante interpretazione delle pergamene del Mar Morto Mondadori. Pagine: 256 - Formato: 17x24 cm Prima edizione: Aprile 2001 Prezzo: € 15,50 IVA inclusa Sviluppata agli inizi del ventesimo secolo, la fisica quantistica offre degli sviluppi che non siamo ancora in grado di comprendere a pieno. Basata su alcuni princìpi secondo i quali il tempo, la preghiera e il nostro futuro possono essere messi in relazione secondo modalità che stiamo appena cominciando a concepire.Una delle più affascinanti proprietà della teoria dei quanti è quella di ammettere l’esistenza di risultati finali diversi nello stesso momento. Come nelle parole evangeliche secondo cui «nella casa del Padre mio vi sono molte dimore», il nostro mondo è per noi la dimora di molti esiti possibili per le condizioni che creiamo nella nostra vita. Anziché creare la nostra realtà, è più esatto dire che noi creiamo le condizioni con le quali attiriamo dei risultati futuri, già stabiliti, mettendoli a fuoco nel presente. Le scelte che facciamo in quanto individui determinano quale dimora, o possibilità quantistica, sperimentiamo nella nostra esistenza. Poiché le scelte individuali confluiscono entro vaste categorie che possono affermare o negare la vita nel mondo in cui viviamo, accade che le scelte di tanti si fondano in una singola risposta collettiva alle sfide del Benito Li Vigni LE VERITÀ NEGATE Tutto quello che non leggerete nei libri di Storia e nei giornali Romalive Edizioni. Pagine: 169 - Formato: 11,5 x16,5 cm Prima edizione: maggio 2009 Prezzo: € 5,00 IVA inclusa Il giornalismo è informazione e soprattutto professione di libertà e coscienza civile. Il giornalismo vero non si lascia condizionare o imbavagliare da potenti o lobby, dal potere politico e da quanti vogliono nascondere la verità. Il giornalismo vero è dunque coraggio civile, è missione democratica, perché non c'è democrazia dove l'informazione non è coraggiosa, dove l'informazione non attacca il potere, quando il potere sbaglia. Una democrazia che non vanta un’informazione senza “bavaglio”, che nasconde le verità, ancorché scomode, è una democrazia incompleta e forse “malata”. 42 eur torrino news guida offre ai lettori un quadro generale e completo riguardo a questo tipo di alimentazione. Il testo è arricchito da un’interessante panoramica sui vantaggi economici ed ecologici legati a questa scelta e da un intero capitolo dedicato all’alimentazione vegetariana del neonato, dall’allattamento alla prima infanzia. L’accurata selezione di 150 ricette vegetariane, ricche di vivaci colori e di gusti provenienti dalle tradizioni di tutto il mondo rendono ancora più prezioso questo indispensabile manuale, per un’alimentazione sana e natuarle. L’autrice, Aurelia Rottigli, si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Milano, specializzandosi in Pediatria e Igiene Scolastica presso L’Università di Padova. Ha diretto ambulatori pediatrici della Provincia e della città di Bergamo per più di trent’anni. momento. Per esempio, scegliere il perdono, la compassione e la pace attira un futuro che riflette queste qualità. La bellezza dell’analogia di Ermete a cui si è accennato in precedenza, «come in alto, così in basso», sta proprio nel mostrarci l’importanza di ciascuna scelta, fatta da ogni uomo o donna di qualunque ceto, in qualunque momento. In assenza di criteri basati su censo o privilegi, ogni scelta possiede eguale forza e valore. Chiaramente, navigare attraverso le possibilità della vita è un processo di gruppo. In un mondo quantistico non vi sono fattori nascosti, ogni azione compiuta da ciascun individuo conta. Noi esistiamo nel mondo che creiamo insieme.Nessuna profezia, né antica né moderna, può predire il nostro futuro; noi ridefiniamo le nostre scelte in ogni momento! Sebbene possa sembrare che stiamo percorrendo un sentiero destinato ad avere un certo esito, questo sentiero può cambiare radicalmente e produrre un altro risultato del tutto inatteso (nell’arco di trenta minuti, come nell’esempio dell’Iraq). Le predizioni presentano solo delle probabilità. Il fisico Richard Feynman, considerato uno fra i maggiori innovatori del pensiero dopo Albert Einstein, ha parlato precisamente di questa chiave profetica quando ha affermato: «Non siamo in grado di predire ciò che accadrà in una data circostanza. La sola cosa che può essere predetta è la probabilità di eventi diversi». L’Italia dei troppi misteri irrisolti, ha sofferto negli anni di un’informazione molto spesso “ammaestrata” a negare la verità a mistificarla, nell’interesse di certi poteri. Un libro al servizio della comunità, un impegno civico che ripercorrendo tappe importanti e centrali della nostra storia fa luce sui lati oscuri della vita politco-istituzionale, dal movimento dei fasci siciliani al rapporto fra mafia e politica, per giungere ai fatti più recenti della scena internazionale come l'impegno americano in Afghanistan. Benito Li Vigni (Palermo1935) giornalista e studioso di storia sociale e politica è stato stretto collaboratore di Enrico Mattei e alto dirigente del Gruppo Eni. Attualmente è libero docente di Geopolitica e membro della Commissione Nazionale Energia. Come saggista e narratore ha sempre dedicato molta attenzione ai grandi misteri d'Italia e alla geopolitica del petrolio. veBookLiveBookLive] a cura di Irene Giarracca [ Marcello Pamio IL LATO OSCURO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE “ Avremo un governo mondiale, che ci piaccia o no. Si tratta di sapere se verrà creato con la conquista o con il consenso” Senato americano, 1950. Macro Edizioni. Pagine: 208 - Formato: 20,5 cm Prima edizione: 2004 Prezzo: € 10,50 IVA inclusa Non appartengono a nessuna razza o religione i padroni del mondo, sono i creatori del Dio denaro, stravolgono e nascondono la verità, ammazzano quando lo ritengono opportuno. Prendendo spunto dall’analisi dei maggiori organismi di politica ed economia internazionali (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’Onu, l’Organizzazione per il Commercio, ecc…) e di quelli che sono, in Claudia Benatti VIRUS LETALI E TERRORISMO MEDIATICO Perché dobbiamo vivere nella paura? Come funziona il sistema che ci inganna? Macro Edizioni. Pagine: 104 - Formato: 24 cm Prima edizione: 2002 Prezzo: € 9,50 IVA inclusa La tragedia americana dell’11 Settembre 2001 ha portato con sé i fantasmi di una grande insicurezza politica e sociale e la sensazione della fine dell’epoca di serentià e pace che prima caratterizzava perlomeno il mondo industrializzato. Tra gli altri pericoli che si sono ventilati come incombenti sulla opulenta società occidentale, sicuramente uno dei più angoscianti è quello della minaccia di epidemie catastrofiche propagate ad opera di bioterroristi che diffonderebbero impunemente virus e batteri nei luoghi pubblici e privati della nostra collettività. Tutti i mass media si sono concetrati per mesi su queste notizie allarmanti con un’insistenza veramente straordinaria... ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Sarebbe veramente possibile un insieme di eccezzionali epidemie mor- Gregg Braden IL CODICE DEL TEMPO – FRACTAL TIME Il segreto del 2012 e l’ arrivo della Nuova Era Mondadori. Pagine: 302 - Formato: 13,5x20,5 cm Prima edizione: Ottobre 2009 Traduttori: Nicoletta Cherubini Prezzo: € 18,90 IVA inclusa Ne Il Codice del Tempo Gregg Braden ci offre una visione chiara e approfondita delle conclusioni a cui gli studiosi di diverse discipline stanno giungendo in merito alla data cruciale del 2012. Egli illumina da una nuova ottica il passato della nostra civiltà e getta luce su ciò che ci riserva il futuro. Secondo l’antico popolo dei Maya il tempo è una danza infinita di cicli, che si ripetono costantemente era dopo era. Cicli più piccoli all’interno di cicli più grandi. In base al loro calendario alcuni di essi si chiuderanno nel 2012, in coincidenza con il solstizio d’inverno. Dall’altra parte, i più moderni studi astronomici sostengono che quello stesso giorno il nostro pianeta si troverà nel punto più lontano dal centro della galassia, in un allineamento particolare con esso. Tutto ciò comporterà una serie di conseguenze che potrebbero provocare la fine di un’era e un nuovo realtà, i compiti da questi svolti, Marcello Pamio ci introduce in un mondo di corruzione e cospirazione, di massoneria e sette segrete, di personaggi che lavorano dietro le quinte per mantenere il potere nelle mani di poche famiglie, “i burattinai”. Osservando come operano e da chi sono gestite le grosse multinazionali, le banche e le organizzazioni internazionali, l’autore porta alla luce una rete di collegamenti tra uomini politici di tutto il mondo e un piccolo gruppo di famiglie, per lo più banchieri, il cui obiettivo è mantenere il controllo totale sul mondo e sugli individui, anche attraverso la manipolazione della salute e la diffusione delle malattie. Un libro completo e chiaro, che fa nomi e cognomi dei personaggi implicati. Un testo di controinformazione che tutti dovrebbero leggere prima di fare la spesa, ascoltare un telegiornale e dare il proprio voto! tali diffuse da fanatici privi di ogni sofisticata strumentazione adatta allo scopo? Sono veramente così propagabili questi virus tanto temuti? È vero che non ci sono rimedi per far fronte a queste patologie a parte (forse) altrettanto pericolosi vaccini sperimentali? E se il tutto non fosse completamente reale e veritiero, perché governi, stampa e reti radiotelevisive di mezzo mondo avrebbero dovuto montare una farsa di dimensioni così impressionanti? Cosa si propone la potenza americana? A cosa e a chi sarebbe funzionale uno stato generalizzato di paura? Del resto, quale strumento di controllo è migliore di quest’ultima? Una ricerca appassionata, inappuntabile, documentata e con dei retroscena che potrebbero stravolgere le vostre conoscenze sul funzionamento e le motivazioni dell’attuale sistema politico-economico mondiale. Un’analisi oggettiva che si rivela nel suo dipanarsi così lucida e ovvia da suonare talvolta profetica. inizio per il pianeta e l’umanità intera. Ma cosa accadrà veramente il 21 dicembre dell’anno 2012? Pagine ricche di scienza e spiritualità nelle quali le scoperte della matematica dei frattali applicate ai cicli cosmici e individuali sono trattate con il linguaggio semplice e divulgativo. Il Codice del Tempo mostra chiaramente come le condizioni che hanno creato la storia si ripetano, riflettendo gli schemi che si trovano in natura e come, a fronte di ciò, sia possibile affrontare i momenti critici per evitare gli errori del passato. E come possiamo sapere quello che ci aspetta? Grazie al Computo del Codice Temporale che Braden illustra minuziosamente all’interno di quest’opera. Un calcolo matematico che permette di scoprire, a partire da un evento del passato conosciuto, personale, come un trauma o un importante successo, o collettivo, come una guerra o una dichiarazione di pace, lo schema e i tempi secondo i quali si ripeteranno le condizioni affinché possa verificarsi un evento simile. Uno strumento prezioso per orientarsi nelle scelte più significative di quest’epoca. Un libro straordinario che consente di comprendere a fondo la complessa situazione in cui l’umanità è venuta a trovarsi, le incredibili opportunità che abbiamo in questo momento e come fare per non lasciarsele sfuggire. eur torrino news 43 BookLiveBookLiveBookLiv Vadim Zeland REALITY TRANSURFING – LO SPAZIO DELLE VARIANTI Come Scivolare Attraverso la Realtà Mondadori. Pagine: 246 - Formato: 13,5x20,5 cm Prima edizione: Novembre 2009 Lo Spazio delle Varianti è il volume che apre la trilogia del Transurfing, nuova e straordinaria tecnica di interpretazione della realtà che rappresenta una delle più innovative modalità per esercitare le proprie capacità e la propria intelligenza. Nell’arco del 2010 saranno pubblicati, sempre da Macro Edizioni, i successivi due volumi: Il fruscio delle stelle del mattino e Avanti nel passato. Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire sulla sua esistenza. Attento a non disperdere la propria energia lottando inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano quanto più le persone danno loro risonanza – il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una prospettiva più distante, rilassata e obiettiva. Metafora perfetta del Transurfing è il principio alla base dell’aikido. In quest’antica disciplina chi viene preso di mira non si oppone all’attacco, ma accompagna l’avversario nei suoi movimenti, sfruttandone la forza a proprio vantaggio. Nel Tran- Corinne Gouget GUIDA TASCABILE AGLI ADDITIVI ALIMENTARI La verità sui coloranti E 621 ed E 951 di fronte a sigle e nomi quasi impronunciabili, di cui non conosciamo il significato. L’autrice svolge un’indagine precisa e completa sugli additivi alimentari che troviamo abitualmente nei nostri cibi – coloranti, addensanti, edulcoranti, stabilizzanti, aromatizzanti, conservanti e altri, sintetizzati in una semplice tabella: Mondadori. • la provenienza (naturale o di sintesi) Pagine: 172 - Formato: 11x17 cm Prezzo: € 7,90 IVA Inclusa • il grado di pericolosità e gli eventuali disturbi e patologie che possono provocare Guida Tascabile agli Additivi Alimentari è uno strumento – pratico, facile da consultare e da portare con sé al supermercato – per imparare finalmente a fare la spesa scegliendo consapevolmente quali cibi acquistare in base a ciò che realmente contengono. Perché dovremmo aver bisogno di una Guida agli Additivi Alimentari? Nelle etichette dei prodotti enogastronomici dovremmo trovare un prezioso alleato per la nostra salute. La maggior parte delle volte però, ci troviamo • l’aggiornamento delle ricerche scientifiche sui danni causati alla nostra salute. Gregg Braden cità di superare il dubbio che spesso accompagna i nostri desideri, sviluppando le tecniche e gli atteggiamenti che nel libro vengono spiegati accuratamente. Sono le scuole di antica saggezza che ci hanno tramandato questo stile di preghiera, lo stesso che ancora oggi viene praticato nei monasteri arroccati sulle montagne del Tibet. Gregg Braden ci spiega che non è necessario usare parole specifiche, tenere le mani in una data posizione o esprimere qualcosa esteriormente, attraverso il corpo; questa antica modalità di preghiera ci invita piuttosto ad assumere un ruolo attivo per ottenere la guarigione fisica, per richiamare l’abbondanza sui nostri amici e familiari e per portare la pace nel mondo. LA SCIENZA PERDUTA DELLA PREGHIERA Il potere nascosto della Bellezza, della Benedizione, della Saggezza e del Dolore Mondadori Pagine: 212 - Formato: 14x19 cm Prima edizione: Novembre 2006 Prezzo: € 12,90 IVA inclusa In questo suo nuovo libro Gregg Braden condivide con noi ciò che ha appreso durante lunghi viaggi e ricerche presso popoli e culture molto diversi. La preghiera come la conosciamo oggi nella società occidentale si differenzia sensibilmente dalle forme che si sono tramandate per migliaia di anni nelle antiche tradizioni. Con grande competenza Braden ci introduce al modo giusto di pregare per ottenere che la nostra richiesta venga sempre esaudita. Scopriremo che la preghiera non riguarda tanto il chiedere, quanto la capa- 44 surfing non c’è posto per l’opposizione diretta alla realtà, ma solo per un sapiente utilizzo dell’energia nella direzione a noi più favorevole. Transurfing ha già conquistato decine di milioni di persone, che si sono appassionate e hanno apprezzato gli stimolanti e innovativi contenuti proposti da Vadim Zeland nelle sue opere. «VIVETE IN BALIA DELLE CIRCOSTANZE. LA VITA INTORNO A VOI “ACCADE”. E COSI SARÀ SEMPRE FINO A CHE NON SAPRETE COME SI PUÒ GESTIRE LA REALTÀ.» Il Transurfing è una tecnica nuova ed estremamente potente che permette di creare cose impossibili dal punto di vista comune e più precisamente di gestire il proprio destino a proprio piacimento. Nessun miracolo però. Vi aspetta qualcosa di ben altra entità. Vi convincerete che la realtà ignota è molto più stupefacente di qualsivoglia magia. La tecnica del Transurfing si è diffusa in Russia nel 2003, prima via Internet, e nell’arco di due anni ha letteralmente invaso gli scaffali delle librerie. Di Vadim Zeland sappiamo solamente che è russo ed è un esperto di fisica quantistica, divenuto “trasmettitore” di questa incredibile tecnica. Nei suoi libri, Zeland propone ai lettori un viaggio fantastico nella realtà, dove la destinazione non è un punto d’arrivo ma un processo, il vivere quotidiano in un’atmosfera di festa ininterrotta. Poiché, per colui che impara a gestire e scegliere il proprio destino e a ottenere ciò che desidera, la festa è ogni giorno, nel qui e nell’ora. eur torrino news Alcune sezioni di approfondimento sono dedicate all’aspartame e al glutammato monosodico, additivi fra i più diffusi e nocivi in commercio. veBookLiveBookLiveNicole Boudreau IL DIGIUNO PER LA PROPRIA SALUTE Uno straordinario metodo per disintossicarsi e ringiovanire. Mondadori. Prima edizione: Settembre 2005 Prezzo: € 12,00 IVA inclusa Il digiuno, nell’era dei fast food, nella società del divertimento e del piacere poco incline al sacrificio, potrebbe apparire una privazione eccessivamente rigida. Invece, la ricerca scientifica ci riconduce oggi sempre più di frequente al fondamento della salute umana: il corpo possiede i mezzi per rigenerarsi, la vita cellulare è dinamica, si rinnova costantemente e il digiuno stimola questo processo. Infatti effettuato a riposo e lontano dallo stress, permette all’organismo di digerire ed eliminare le proprie tossine, rinnovare le proprie cellule e i tessuti danneggiati, mettendo in atto un meccanismo di disintossicazione e Gregg Braden IL LINGUAGGIO DELLA MATRIX DIVINA Come funziona e come imparare ad usarlo Macro Edizioni. Tipo: DVD + Libretto - Durata: 320 Minuti Prima edizione: Novembre 2007 Prezzo: € 35,50 IVA inclusa Gregg Braden spiega con straordinaria chiarezza e profondità come conoscere ed esplorare quel campo delle infinite potenzialità ( matrix, campo quantico, o coscienza) e soprattutto come comprenderne il linguaggio, imparare ad usarlo per portare gioia, guarigione e pace nella nostra vita ed in quella dell’umanità. L’autore attraverso una sinergia esplosiva tra le più recenti scoperte scientifiche e la più grande saggezza spirirtuale, antica, perduta o nascosta nei secoli ci riconsegna le segrete tecniche e gli strumenti per tradurre i desideri più puri del nostro cuore nella concreta trasformazione della realtà. Antonio Sacca VITE PRIVATE DI UOMINI PUBBLICI Mondadori Pagine: 158 Prezzo: € 14,00 IVA inclusa “ Morire o vivere, per uno sguardo, una parola, un sorriso. Uomini che sembrerebbero dominatori del mondo, potenti nell’opera o nell’azione, sospesi, invece, alle decisioni di una donna, di un congiunto, di un amico. Uomini, eccessivi, tragici, sempre in bilico tra la vita e la morte, uomini che nonostante l’ estrema sensibilità hanno una rovinosa difficoltà a trovare pur tra migliaia e migliaia l’intesa appropriata. Poco o niente sentire gli altri, troppo sentire qualcuno, uno. E la coscienza arrovellata dalla tremenda condizione dell’esistenza, solitudine e morte, morte e solitudine, e dal Tempo, dal bisogno di colmare la destinazione annientatrice dei nostri giorni, il nostro ingegno permette di considerarci, se pur mortali, non sprecati. Amore, amore perché la vita non si imprigioni esclusivamente nel ringiovanimento. L’autrice, seguendo i casi più disparati, ha raccolto una mole veramente considerevole di informazioni su questa forma di purificazione. Nel testo il lettore potrà trovare tutti i consigli per una pratica del digiuno serena e senza complicazioni, nonché la descrizione di tutti gli effetti e le malattie che si possono sconfiggere con questo “rimedio” naturale. A completamento sono raccontati anche casi concreti di persone che, spossate dal consumismo e da un ambiente costrittivo, riscoprono questa terapia antica quanto il mondo e condividono con noi i benefici di questa riscoperta. Un testo aggiornatissimo che presenta tutte le ultime scoperte scientifiche riguardo questa pratica. Nicole Boudreau è una biologa, ha affinato le sue teorie, messe in partica in diversi centri e cliniche del digiuno che sono sotto la sua supervisione. Designer esperto di sistemi informatici e supervisore operativo tecnico, Braden è considerato attualmente un’autorità nel collegare le conoscenze del passato con la scienza e la medicina. Oltre ad una accurata preparazione tecnico scientifica arricchisce la sua formazione attraverso innumerevoli viaggi in remoti villaggi montani, monasteri e antichi templi, background che gli ha permesso di coniugare armonicamente antico e moderno. La solitudine delle montagne del New Mexico e le coste a sud della Florida sono luoghi prosperi da cui l’autore trae ispirazione. Ha avuto molteplici riconoscimenti dalla comunità internazionale grazie alle partecipazioni a conferenze mondiali e special televisivi portando il suo contributo come esperto conoscitore di spiritualità e tecnologia. combattimento tra un individuo solo e la sua morte. Leone Tolstoj non ebbe questa sorte, visse con una moglie che lo afflisse di gelosie. Ludwig Van Beethoven i tormenti li subì da un nipote al quale sfortunatamente volle fare da padre. Friederich Nietzsche venne irriso da Lou Salomè. E tardi, troppo tardi Richard Wagner incontrò la felicità con Cosima Liszt, tardivo anche Fedor M. Dostoevskij che ormai non aveva fiducia neanche nella limpida Anna Grigor’evna. Goethe amò finchè visse e Byron bruciò la vita nell’amore. Per il sorriso di Beatrice, Dante Alighieri viaggio l’intero aldilà. Caio Giulio Cesare e Karl Marx non soffrirono per amore. Cesare, forse, non amò che la madre; Carl Marx fu amato da Jenny von Westphalen". Metodi di pagamento accettati: Bonifico Bancario Carta di credito Contrassegno I prezzi indicati sono da intendersi esclusi i costi di spedizione. Per maggiori dettagli visita il sito www.booklive.it eur torrino news 45 CRITICITÀ DEL SISTEMA ENERGETICO ITALIANO ] di Irene Giarracca [ La produzione energetica in attesa di politiche di sviluppo 2008 - Tonnellate di CO2 equivalenti Emissioni dirette Benzina per automezzi Gasolio per automezzi Gasolio per gruppi elettrogeni e riscaldamento Metano per riscaldamento Perdite di SF6 Totale Emissioni dirette Emissioni indirette Energia Elettrica Totale Emissioni indirette A seguito delle decisione governativa di avviare un programma per la costituzione di centrali nucleari nel nostro paese come soluzione al fabbisogno energetico, abbiamo ritenuto opportuno verificare quale fosse lo stato di produzione nazionale. Abbiamo pertanto consultato il bilancio annuale redatto da Terna s.p.a., società italiana proprietaria delle rete elettrica nazionale. L’ultimo bilancio consultabile è quello dell’anno 2008-2009, nel quale risultava che la nostra produzione energetica era costituita in maggior misura dai combustibili tradizionali, come il gas, il carbone, l’olio. Le centrali termiche così alimentate contribuiscono per il 73,2% alla produzione totale, mentre il 17,2% viene ricavato dalle fonti rinnovabili, ossia idrico, biomasse, geotermico e fotovoltaico. Tra queste la maggioranza dell’energia proviene da impianti idrici che producono il 12,2%, al contrario il fotovoltaico è il settore meno sviluppato coprendo solamente con lo 0,06%, nell’ultimo anno tuttavia sono stati avviati diversi progetti in questo campo. Il nostro fabbisogno è di 339,5 Terawatt ora, ma la produzione nazionale arriva unicamente ai 307,1 TWh, per cui il rimanete viene importato dall’estero e precisamente da Svizzera, Austria, Slovenia, Francia e Grecia da cui ricaviamo l’11,8%. Un’altro interessante aspetto riguarda il consumo energetico, assorbito principalmente dal settore industriale il cui fabbisogno è del 44,6%, il 20% circa è impiegato per scopi domestici, una minima percentuale riguarda il consumo agricolo, mentre l’assorbimento del terziario è poco meno del 30%. Al 31 dicembre 2008, le uniche regioni in surplus energetico erano Molise, Trentino Alto Adige, Valle D’Aosta, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna. Il Lazio ha un deficit del 49,5% con un fabbisogno pari a 25.530,2 Gwh, nel dettaglio la produzione regionale arriva a 12.899,3 GWh nette per cui ne vengono importate da altre regioni 12.630,9. La gran parte dell’energia proviene da impianti idroelettrci e termici, mentre l’eolico ed il fotovoltaico contribuiscono in misura minima. La giustificazione principale alla costituzione di centrali nucleari in italia, risiede nella mancanza di autosufficienza energetica e nella necessità di rispettare standard ambientali. Tuttavia i problemi che sono alla base della nostra condizione produttiva potrebbero essere risolti in modo differente, innanzi tutto è bene precisare che ciascuna azienda produttrice avrebbe l’obbligo di arrivare almeno al 3% di energia da fonti rinnovabili, dovere che tendenzialmente non viene rispettato ricorrendo all’acquisto di quote verdi. Il meccanismo di funzionamento delle quote verdi è lo stesso di quello ideato nel protocollo di Kyoto secondo il quale quegli Stati che riescono ad inquinare in misura inferiore al limite imposto possono rinvendere a Stati che non rispettano la soglia stabilita quote di inquinamento 46 eur torrino news 445 5.118 628 271 81.499 87.961 69.750 69.750 atmosferico. In Italia questo meccanismo viene messo in atto dalle aziende produttrici. La causa di questa dinamica risiede in problemi di natura burocratico-amministrativa, infatti è la stessa Terna a denunciare una media di 5 anni per l’ottenimento delle autorizzazioni. In Germania dove del rinnovabile si è fatta una scelta di politica nazionale i tempi medi si aggirano intorno ai 3 mesi. Come sottolineato precedentemente circa il 20% dei consumi riguardano il settore domestico, ed un altro 30% il terziario, ci si chiede quindi come mai non si mettano in atto politiche di conversione energetica che prevedano l’installazione di pannelli fotovoltaici, progetto di cui nel nostro Paese non si sente affatto parlare ma che è stato attuato con risultati ottimali in diversi Stati europei. In tal modo la produzione energetica degli impianti esistenti potrebbe essere utilizzata per soddisfare il fabbisogno di altri settori. di Lando Fiorini presenta: ma ‘ndo vai se il de non ce l’hai! ] a cura di Sergio Di Mambro [ ome da tradizione, anche quest’anno Lando Fiorini ha preparato il suo spettacolo teatrale: in scena dal 6 Dicembre, al Teatro cabaret “Il Puff”, locale che l’artista ha aperto nel 1968. Tema centrale dello spettacolo è il passaggio al digitale terrestre. Abbiamo perciò chiesto a Lando di parlarci della sua idea. C – Non c’è argomento più attuale del decoder. Il digitale terrestre ha messo in crisi tutti gli italiani, per cui io e i miei autori, sempre attenti a quello che succede, abbiamo pensato ad uno spettacolo su questo tema. L’abbiamo intitolato: Ma n’do vai se il decoder non ce l’hai! Pensiamo che i fatti d’attualità siano argomenti che destano sempre l’interesse del pubblico. Al di là della sceneggiatura, la forza dello spettacolo è data anche dal cast, composto 50 eur torrino news da attori molto bravi come Camillo Toscano, che a mio avviso è in grado di eguagliare Enrico Montesano, oppure Loretta Rossi Stuart, o Laura Di Mauro, che è l’ultimo acquisto ma si è rivelata un’ottima attrice e cantante. Come ho già detto, la forza di uno spettacolo è in tutta la compagnia, nel nostro caso abbiamo una buona regia, un ottimo scenografo, ed un bravissimo musicista, Vincenzo Romano. Lui mette amore in tutto quello che fa e questo è un aspetto fondamentale in un artista: inoltre, con lui ho un rapporto molto forte, è diventato come un fratello. Volevo anche ricordare Graziella Pera, la costumista, altro elemento importante della compagnia. Sono molto soddisfatto di questo spettacolo, che effettivamente si è rivelato un successo. Non lo dico perché è il mio, ma perché il teatro è sempre pieno, c’è sempre il tutto esaurito. Visto il periodo di crisi che stiamo vivendo, l’andamento dello spettacolo è un ulteriore motivo d’orgoglio. Sempre più spesso si sente parlare di tracollo delle piccole e medie imprese e mi rende soddisfatto pensare che con questa rappresentazione diamo lavoro a 40 persone, ancora di più se penso che non siamo aiutati da nessuno. Il fatto di non avere appoggi esterni si rivela anche un vantaggio, perché questo ci dà modo di essere assolutamente liberi nelle scelte e, visto i tempi che corrono, risulta quasi un privilegio. Alcuni sminuiscono il mio lavoro, soprattutto per la scelta di utilizzare il dialetto romano. Per una volta mi trovo d’accordo con Bossi che ha proposto di mettere il dialetto nelle scuole. Credo che le forme dialettali siano una ricchezza, fanno parte della nostra storia e della nostra cultura. Inoltre, nella maggior parte dei casi un Teatro che fa scelte sbagliate chiude, mentre Il Puff è aperto da 42 anni, per cui credo che il pubblico sia soddisfatto dei nostri spettacoli. Tornando a Ma ‘ndo vai se il decoder non ce l’hai! credo ci siano delle differenze rispetto ai tuoi precedenti spettacoli, ce ne puoi parlare? Dai primi spettacoli sono passati molti anni, e con il tempo sono diventato più riflessivo, questo ha condizionato indubbiamente anche lo spettacolo. Per raccontare le peripezie che in Italia si compiono per arrivare a fine mese abbiamo utilizzato la figura dei maghi, perché come loro ogni mese gli italiani compiono delle magie per far quadrare i conti. Nel raccontare questa realtà non siamo stati assolutamente di parte, anzi, abbiamo dato addosso a tutti, per cercare di invitare il pubblico ad una riflessione. Per quanto riguarda la mia esperienza devo dire che ogni volta che vengo in questo teatro ho la sensazione che gli anni non siano mai passati, e che questo teatro rimanga per tutti un punto di riferimento. Ti ringrazio per questa osservazione. È vero, questo è un appuntamento per tutti. Ormai il Puff è diventato come un piccolo Colosseo, nel senso che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Poco tempo fa ho ricevuto un premio dalla Facoltà di Scienze delle Comunicazione, ecoder per un attimo ho pensato che si fossero sbagliati perché in realtà io non sono un uomo di cultura, ma la loro risposta è stata che, per fare comunicazione, basta regalare emozioni e sorrisi, e io da 42 anni faccio proprio questo. La vera comunicazione la fanno coloro che riescono a farsi ascoltare, e in un’epoca in cui prevale la comunicazione informatica credo sia una cosa molto positiva. Da alcuni anni, i giovani che vogliono affacciarsi al mondo della musica e dello spettacolo, decidono di partecipare a trasmissioni come “Amici” di Maria De Filippi, ricevendo però solo una delusione. Lei ha mai pensato di fare qualcosa per questi giovani? Il responsabile degli studi dell’Università Giovanni Paolo mi ha proposto di aprire una scuola di recitazione, io però ci sto ancora riflettendo perché una volta preso un impegno voglio essere sicuro di poterlo portare a termine. Vedremo se potrò dedicare almeno una giornata alla scuola. Hai lanciato molti attori poi diventati famosi. Oggi c’è bisogno di nuovi volti, ma la televisione tende a “bruciarli”. Che percorso consiglieresti ai giovani? Per farsi strada in questo mondo è necessario fare gavetta, io agli inizi ho fatto moltissime rappresentazioni rionali. Oggi è anche troppo facile farsi strada nel mondo dello spettacolo, basta partecipare ad una delle tante trasmissioni giovanili. Però, per andare avanti, non è sufficiente farsi vedere, si deve studiare molto. Credo che la caratteristica più importante di un bravo attore sia la naturalezza, per consentire al pubblico di ritrovarsi nei personaggi. Meches € 45,00 - 55,00 Taglio-Piega omaggio R co ita n g qu se lia co e gn e up sto a on Colorazione € 20,00 - 25,00 Piega omaggio o s e r s Se Amo [ di • Sergio Di Mambro e Martina Pelliccia ] nto con Sesso e Un nuovo appuntame di Victoria Petrof ia Amore... in compagn studio il Prof. Casula, Fra gli ospiti presenti in di Storia Contempora titolare della cattedra il , Tre ma l’Università Ro nea e Sociale presso rune riflessioni sul rappo alc con e ien quale interv so, ses il con no han ni zio to che le giovani genera timonianza di persona portando la duplice tes to con i ragazzi e di stu continuamente a contat so cor nel ietà soc la oni del dioso delle trasformazi oli. sec dei primo cambiamento Il Professore individua un ra dell’affettività e della sfe epocale nella gestione iale soc e ion luz rivo ta det ì della sessualità nella cos so ando si apre un percor degli anni ‘60 e ‘70, qu che i ual ivid ind nti portame verso la libertà dei com ista di maggior libertà qu con la he anc ica signif sessuale. si in quegli anni, sembra Un cammino che, avviato giovani generazioni aver condotto oggi le più ura nella sessualità, olt inv verso una grande dis il Professore ravvisa taldietro la quale, tuttavia, to ene che riflettono lo sta volta dinamiche ansiog l’attuale del i ion diz con le dal di incertezza prodotto società. dice il Professore, che al È indubbiamente vero, abbiano raggiunto un giorno d’oggi i giovani Tutte le puntate della trasmissione sono visibili sul sito www.italialivetube.it certo grado di emancipazione, che permette anche di vivere la sessualità in maniera autonoma rispetto al sentimento, tuttavia, nella sua condizione privilegiata di studioso delle dinamiche sociali, il Professore sa bene che i comportamenti individuali riflettono sempre e comunque più complessi processi sociali, tanto che attibuisce l’instabilità affettiva che si registra ai nostri giorni alla mancanza di condizioni che consentano una proggettualità. Il Professore rifugge da qualsiasi banalizzazione, come quella secondo cui i giovani d’oggi non sarebbero più quelli di una volta, precisando, piuttosto, che queste sono convinzioni che appartengono ad una certa generazione di nostalgici, sempre rivolti ad un mitico tempo passato in cui tutto sembrava aromonioso, ma che non corrispondono alla realtà dei fatti. Un altro interessante punto di vista è quello proposto dai ballerini di salsa Mauro Gennari e Valeria Capurso, con i quali viene analizzato il potere seduttivo del ballo. La salsa nasce come danza che vuole riproporre un tipico rituale di corteggiamento, ricreando quel gioco di seducente interazione reciproca fra uomo e donna; fa, quindi, leva su movimenti del corpo estrememamente sensuali. Ballare è, secondo Valeria Capurso, non soltanto un momento di socializzazione, ma anche un’ importante occasione per acqusire consapevolezza del proprio corpo e per imparare a decifrarne i messaggi; permette, quindi, una comunicazione non verbale, fondata esclusivamente sul linguaggio altamente seduttivo della gestualità. tutti i in onda lle ore edì a mercol 0 su 20:3 tv malive. www.ro Victoria Petrof no n si lascia scappa re neppure l’opportunità di inter vistare due spog liarellisti, Iacopo Honey e Nicol Br own, per i quali è inevitabile la domanda sulle ev entuali difficoltà incontrate nell’ambito della vita sentimentale, data la loro professione. Quello che è emerso è, cosa peraltro facilmente immagina bile, una certa re ticenza nell’accet tazione di un partn er che scelga di es ibirsi nudo in pubblico, nonché un’incapacità di co mpredere le motivazioni di qu esta scelta. Un problema che i due hanno risolt o in modo molto semplice: si sono fodanzati fra di loro.. Infine, un interve nto di tipo special istico con la sessuologa Dott.ss a Benedetta Mat tei. Victoria è curiosa di conoscere quali fattori possono creare delle inibiz ioni nella sfera se ssuale e quali, invece, possono fa vorire una maggio r disinvoltura. La Dott.ssa afferm a che alla base di un sessualità vissuta in maniera armoniosa deve es servi, ovviamente, una serenit à di coppia, perch é spesso la camera da letto div enta teatro dei pr oblemi che ta, difficile, ribadisce l’esper affliggono il rapporto; a on bu un e ner nte no ma che due partners possa tisi affrontano le problema n no se le sua ses esa int e, ent am ers zione. Div che che intaccano la rela e i, ci sono problematich tte Ma sa tt.s Do la aggiunge , pia alle dinamiche di cop soggettive, non legate individuale, che possono rio ide ma piuttosto al des bi blocchi. Si tratta di distur creare dei veri e propri te, vol e altr ali, on orm i talvolta lagati a question la uito di eventi tramautici; invece, subentrati a seg ltà fico dif e un alc pure che Dott.ssa non esclude nep nella sfera sessuale posre tra on inc no sso po che si neducazione ricevuta. Co sano derivare dal tipo di e anz ost circ e tutte quest sigliabile, comunque, in o specialista. In alcuni un di to ven ter l’in chiedere lo tta Mattei, può avere ruo casi, aggiunge Benede ierich n no rapporti che terapeutico sperimentare otivo; situazioni libere em o ent lgim nvo dano un coi uno no sso , infatti, favorire da qualsiasi legame po sblocco. a i, la Dott.ssa rivela che Sorprendentemente, po giopiù i to tut rat sop o son rivolgersi al sessuologo uomini, la loro scelta si vani; nel caso si tratti di uta donna, perché con indirizza verso una terape ntte me , agi dis are cre e trebb frontarsi con uomo po ne. izio ccanismi di compet do in moto in moto me MUNICIPIO Intervista con Marco Cacciotti, Presidente del Consiglio del Munic Comincerei subito con una domanda per il consigliere Culasso, visto che lei è il capogruppo della minoranza per il partito democratico. Si sono concluse da poco le elezioni regionali e il centro sinistra ha perso ulteriormente terreno, molti elettori accusano di questo la vigente classe dirigente, sostengono che dovrebbe dimettersi. Molti sostengono anche che la scelta di Emma Bonino, come candidata a governatore della regione, fosse invisa a molti anche a sinistra, sembra che i comunisti non l’abbiano votata. Culasso: Sinceramente non so se i comunisti l’abbiano votata oppure no, quello che so è che la politica ha perso il contatto con il tangibile, con i problemi concreti. Io penso che la politica sia uno strumento nato per interpretare le esigenze della realtà. La scommessa della creazione del Partito Democratico è stata molto ardua, sicuramente molte cose andranno cambiate, anche se non penso che personaggi come Vendola, nonostante abbia vinto in Puglia, rappresentino il nuovo. Personalmente ritengo che lui riproponga un’idea vecchia di sinistra, un po’ contestataria, inadeguata a rappresentare il nostro partito. molto importante è stata anche la scelta di candidare una persona come Renata Polverini, che tra mille difficoltà è riuscita a vincere, anzi possiamo dire che proprio viste le difficoltà questo risultato vale doppio. Per concludere, è normale che in fase di definizione di una nuova giunta vi siano delle discussioni. Nonostante la vittoria non sono mancate critiche anche al centro destra e con questo mi rivolgo principalmente a lei Presidente Cacciotti, infatti il Partito delle Libertà sostiene che a vincere sia stato Berlusconi, più che la Polverini, di conseguenza spetterebbero più seggi al suo partito e si fanno già diversi nomi per la nuova giunta come quello della giovanissima Veronica Cappellaro, lei cosa ne pensa? Cacciotti: Sicuramente per quanto concerne il Lazio, non posso esprimermi sulle altre regioni, questo dato è evidente, non c’è stata una campagna elettorale nel vero senso del termine, tutta l’attenzione è stata spostata sull’esclusione del Pdl a Roma e provincia, è nata una polemica intorno a questo evento che ha monopolizzato tutta la campagna. Tuttavia un dato, a mio avviso, che denota un salto di qualità della politica in questa campagna elettorale è stata la totale assenza di attacchi al modo in cui si è concluso il mandato della giunta Marrazzo. Cacciotti: E’ innegabile che Berlusconi abbia contato tanto in questa vittoria, il Pdl è un progetto vincente, visto come un cambiamento e i cittadini hanno deciso di cambiare e non solo nel Lazio, questo è sicuramente un risultato indicativo. Prima c’era il centro-sinistra adesso il centro-destra le persone vogliono una trasformazione. Tuttavia Un dato anomalo nella vittoria di queste elezioni è stata la mancanza di programmi, di ideali, messi in sordina da tutta la bufera liste, lei cosa ne pensa? Il centro-sinistra non sa parlare alla gente, voi perdete le elezioni perché vi mancano dei rappresentanti che siano un esempio, non avete esponenti che entusiasmino la gente. Culasso: Per arrivare ai vertici bisogna lavorare giorno per giorno, il nostro partito deve stare in mezzo alla gente prima di tutto, soprattutto se veramente vuole essere riformista come dice. Ora siamo in una fase di riflessione, dove dobbiamo vagliare tutte le strade, come la proposta di Prodi di un partito federale. Adesso ci saranno tre anni di tregua, prima del prossimo confronto elettorale, il paese ha bisogno di stabilità. Per concludere mi sento solo di aggiungere che è facile vincere quando si ha una persona come Berlusconi dietro le spalle. Io non penso che il problema sia Berlusconi, siete voi che fate vincere il centro-destra. Sicuramente noi dobbiamo cambiare, ma anche il centro-destra deve rivedere 56 eur torrino news XII Informa cipio XII, e Augusto Culasso, capogruppo del PD nel Municipio XII. alcune cose, non è coeso, ha varie voci, varie anime all’interno a volte in disaccordo, l’Italia rischia di perdersi, anche con questo federalismo, usciranno fuori evidenti le differenze. Cacciotti: Penso che il centro-sinistra si concentri troppo su Berlusconi, gli elettori sono più maturi della classe politica e si sono allontanati dai dirigenti di partito, o il centro-sinistra cambia o perde. La scelta della Bonino, come candidata a governatore, non è stata espressione della volontà del centro-sinistra. Il centro-sinistra ha perso anche nelle province, forse perché ha sempre ostacolato progetti come la RomaLatina? Culasso: Noi stiamo ancora pagando le colpe per questo progetto, nell’ultimo periodo della giunta Marrazzo c’era l’intenzione di farlo, ma è emerso il problema economico, non c’erano i soldi. Io ho sempre espresso il mio parere favorevole a questa proposta, seppure diversa rispetto a quella auspicata da Storace. Comunque chi ha perso ha perso e chi ha vinto ha vinto, anche se a due anni dall’insediamento della giunta di Alemanno non si è percepita una progettualità, le opere pubbliche sono ferme e i cittadini sono meno contenti rispetto all’inizio. Cacciotti: Personalmente ritenevo valido il progetto ipotizzato durante la giunta Storace, che a causa degli ambientalisti è stato modificato e ha seguito un altro tipo di progettazione. Il vice presidente Montino comunque sosteneva che i soldi per l’attuazione del progetto Latina-Roma vi fossero, mi auguro, in ogni caso, che venga portato avanti quello prospettato dalla giunta Storace e che finalmente parta, così da rispondere alle esigenze delle persone. Si è spesso criticato Berlusconi e lo si è additato come maschilista, tuttavia nel centro-sinistra, a differenza del centro-destra, non c’è una candidata eletta donna, perché secondo lei? Culasso: Di donne candidate ne avevamo, il problema è che non sono state votate, il nostro partito, nel nostro statuto è ben evidente, fa delle pari opportunità la sua base fondante. In passato abbiamo avuto degli assessori donna, pensiamo alla Valentini ad esempio, la tradizione del Partito Democratico da sempre è aperta alle donne. Il Presidente del Consiglio del Municipio XII: Marco Cacciotti Cacciotti: Io penso che la carenza di donne nel mondo della politica sia un problema generale, complessivo, ritengo sia più costruttivo interrogarsi sul perché i cittadini non votino le donne. Bisogna valorizzare le donne valide, queste, normalmente, sono molto più determinate degli uomini. Fino ad ora abbiamo commentato queste regionali e abbiamo fatto un’analisi a livello più generale della politica, ma per tornare al problematiche del Municipio XII e più in particolare al problema mobilità a ridosso della città militare di Cecchignola, si stanno prendendo dei provvedimenti in tal senso? Cacciotti: Sicuramente è una necessità aprire al traffico civile la città militare, a richiederlo sono le persone stesse. Noi stiamo già prendendo accordi in tal senso, ma Cecchignola è una realtà molto importante e anche loro hanno delle esigenze; purtroppo è cambiato anche il comando che sta operando scelte diverse rispetto al passato, la nostra volontà c’è, ma manca la collaborazione da parte loro. Culasso: Al di là delle giustificazioni, rimane una situazione insostenibile, sicuramente la città militare è molto importante e di conseguenza le sue esigenze, ma ci sono 380 ettari di terreno che creano una vera e propria barriera architettonica, migliaia di macchine rimangono imbottigliate nel traffico nelle vie limitrofe. Si possono ipotizzare differenti soluzioni, come l’apertura al traffico civile a tempo o aprire solo via Dei Genieri e permette un collegamento con la zona urbana. Cacciotti: io ritengo che l’attuale amministrazione stia lavorando in maniera differente rispetto alle precedenti, abbiamo lavorato in maniera seria anche per quanto concerne questo problema, tuttavia manca la volontà dall’altra parte. Un’ultima domanda, il Consiglio di Stato ha sospeso il ricorso al Tar relativo al piano regolatore, voi cosa ne pensate, il Municipio XII è interessato da questo? Cacciotti: Il Municipio XII è molto interessato da questo provvedimento, Alemanno ha preso atto del Piano Regolatore approvato dalla giunta precedente e lo ha fatto suo, siamo contenti del ripensamento del Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del Tar. Il Piano regolatore è uno strumento urbanistico che serve alla città, l’attuale amministrazione con senso di responsabilità ha compreso che non era possibile cancellare il lavoro della vecchia giunta. Culasso: Sono d’accordo con Cacciotti, il piano regolatore serve per controllare le trasformazioni fisiche e funzionali della città, è indispensabile per costruire la Roma futura. Il centro-sinistra ha apprezzato il comportamento di Alemanno, il ricorso al Tar è stata una scelta infelice, il mettere in discussione lo strumento della compensazione, facendo così un regalo alla rendita fondiaria che avrebbe acquisito più valore, sarebbe stato un danno per gli interessi della città. eur torrino news 57 Il Consiglio Reg ] a cura di Cristina Cese [ Olimpia Tarzia, sostegno alla famiglia, soggetto preminente nella società Consigliere Regionale tra il 2000 ed il 2005, Olimpia Tarzia faceva parte della Commissione Politiche Familiari e Pari opportunità. Come mai dopo 5 anni ha deciso di candidarsi nuovamente al Consiglio al fianco di Renata Polverini? È stata la stessa Renata Polverini ha chiedermi di entrare nella sua lista per occuparmi delle politiche familiari. Ma non le ho dato una risposta immediata perché non ero sicura di voler presentare nuovamente la mia candidatura, ma quando ho saputo che si sarebbe proposta Emma Bonino, non ho avuto dubbi. La sua vittoria rappresentarebbe un pericolo politico-culturale per tutta la regione. Durante il precedente mandato, fra il 2000-2005, si è occupata dell’implementazione di politiche familiari all’interno della Commissione politiche familiari e pari opportunità. Sì, durante lo scorso mandato mi sono impegnata per l’ emanazione di una nuova legge sulla tutela dei diritti delle famiglie, la legge è del 2001 ed è tutt’ora vigente. Con questo provvedimento abbiamo inserito il quoziente familiare, una misura che comprende nel computo del reddito anche le spese che ciascun nucleo sostiene in proporzione al numero delle persone che lo compongono. Tuttavia in questi 5 anni, la legge è stata totalmente disattesa. Era stato istiuito anche l’Osservatorio sulla famiglia, un organismo utile ed importante, con il quale, grazie alla presenza di famiglie e non solo di tecnici, abbiamo avuto la possibilità di comprendere i reali bisogni dei cittadini. Ma anche in questo caso, durante l’ultimo mandato, si è assistito ad un completo abbandono di questo strumento. Cosa vorrebbe realizzare nella Regione che verrà? È necessario dare nuovo vigore alle politiche sulle famiglie, recuperare il ruolo dell’Osservatorio, realizzare specifici obiettivi riguardo le problematiche degli anziani, dei disabili, dei giovani, della sanità. Si deve riconoscere il valore della famiglia. Prima ha accennato alla disabilità, condizione che viene generalmente affrontata con sostegni di natura economica o sanitaria rivolti esclusivamente alla persona interessata. Si dovrebbe fornire invece un sostegno psicologico anche alla famiglia. Tra gli obiettivi che vorrei realizzare c’è la responsabilizzazione delle strutture sanitarie. Effettuare degli interventi di sostegno alla disabilità non vuol dire solo fornire assistenza di tipo medico o economico, ma prevedere aiuti per il nucleo familiare. La famiglia è un ammortizzatore sociale che svolge servizi di pubblica utilità ed è per questo che bisognerebbe metterla in una condizione di libertà economica. Si è parlato dell’utilizzo di Voucher? Si è pensato a Voucher, bonus bebé e buoni scuola. Questi ultimi ad esempio non sono stati pensati come un sostegno alla scuola privata, ma come una possibilità di mettere le famiglie nella condizione di scegliere liberamente un percorso di studi per il proprio figlio. Il nostro obiettivo non è quello di inserire delle misure di assistenza ma delle misure sussidiarie che diano ai cittadini la libertà di scelta. La famiglia deve diventare il vero interlocutore delle istituzioni. È in questo modo che vanno affrontate le problematiche legate all’imprenditoria giovanile, al lavoro, alle difficoltà economiche delle giovani coppie. Negli ultimi anni si è assistito ad una dilatazione dei tempi del matrimonio dovuta a fattori economici, il che ha avuto una ricaduta anche sul tasso di natalità dal momento che la fertilità è legata a ritmi biologici ben definiti. Inoltre si dovrebbe prevedere l’isituzione di un riconoscimento economico per le casalinghe, misura che metterebbe la coppia nella condizone di scegliere liberamente di fare o meno un figlio. Un sostegno economico porrebbe la donna nella condizione di rientrare nel mercato del lavoro in un momento suc- cessivo. Attuare delle misure di sostegno alle famiglie è un intervento che ricade positivamente su tutta la collettività, un bambino seguito da vicino nei primi anni di vita, da adulto diventerà sicuramente un buon cittadino. Un altro tema da affrontare è quello delle gravidanze indesiderate, la cui causa pricipale è economica e lavorativa. Le Istituzioni finora hanno risposto emettendo dei certificati di aborto, invece che sussidi, togliendo loro la possibilità di accogliere la vita. Le donne si sentono sole, perché nonostante in Italia ci sia una delle leggi a tutela delle lavoratrici madri fra le migliori al mondo, non viene attuata. Altro obiettivo è la riforma dei consultori, la legge che li regola ha più di 30 anni. Non sono servizi alla famiglia, svolgono solo assistenza sanitaria, mentre il loro ruolo è di natura socio-sanitaria. Oltre tutto è materia di competenza regionale. La Giunta di centrosinistra non ha utilizzato tutti i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. È vero, è un problema tutto italiano dovuto ad una mancanza di informazione, alla difficoltà di comprensione delle procedure, ad un iter farraginoso. Molte domande non vengono accettate a causa di errori nella compilazione dei moduli, in molti casi le risposte non sono pertinenti. Per ovviare a questo tipo di problemi si dovrebbero ideare dei corsi di formazione. Sarebbe un servizio utile anche rispetto alla questione dell’implementazione dell’imprenditoria femminile. Perché i cittadini dovrebbero votare per lei? Perchè il mio è un programma chiaro, che mette al centro la famiglia, come specchio di tutte le altre realtà, e sopratutto perché i miei obiettivi sono realmente perseguibili, non si tratta di un libro dei sogni. Intervista a Luigi Abate, eletto nella lista del Presidente Renata Polverini Lei è stato per tanti anni Direttore regionale dei Vigili del Fuoco nel Lazio. Che cosa ha determinato il passaggio dall’attività da Lei svolta sin’ora a quella politica? Sono stato al servizio del cittadino per 35 anni, occupandomi della tutela sua e dell’ambiente; ora credo di poter reinvestire il bagaglio di conoscenze ed esperienze da me 58 eur torrino news acquisito nell’ambito della politica regionale, continuando, così, a lavorare a servizio della collettività. L’intenzione sarebbe quella di apportare un contributo alla struttura della protezione civile, con l’idea di darle un’impostazione mirata non più soltanto al pronto intervento in caso di pericolo, ma anche alla prevenzione. L’obiettivo è, cioè, quello di evitare che l’eventuale danno si verifichi, inter- venendo nel campo della sicurezza e mediante un’attività di monitoraggio costante, volta a rintracciare in tempo utile le situazioni a rischio. g i o n a l e c h e ve r rà • Augusto Culasso Lei immagina, quindi, una prevenzione ad ampio raggio; come pensa di poterla attuare? Anzitutto attraverso una riorganizzazione del volontariato che possa garantire un servizio attivo 365 giorni l’anno e non soltanto nel momento del bisogno, e questo deve necessariamente passare anche attraverso un’attività di formazione volta alla creazione di figure professionali qualificate capaci di intervenire in più settori, quello sanitario, quello dell’antincendio, etc. Altro passo sarebbe, poi, quello di intervenire sotto il profilo legislativo con una precisa regolamentazione che garantisca la sicurezza negli ambienti domestici; l’attuale legislazione è molto sensibile alla questione della sicurezza negli ambienti di lavoro, ma, in realtà, si verificano più incidenti in casa che non in ufficio; è importante, quindi, lavorare su questo fronte. Ancora è indispensabile tracciare le linee guida di un programma di controllo continuativo sul territorio per individuare i potenziali fattori di rischio così da poter intervenire preventivamente, lavoro che dovrà essere svolto mediante una collaborazione di più soggetti: Vigili del Fuoco, Croce Rossa, etc. Estremamente importante è anche agire nel campo dell’educazione del cittadino, offrirgli, cioè, le conoscenze adeguate sul comportamento da tenere in caso di pericolo. Non a caso il mio programma prevede anche la formazione di una figura specializzata, il soccorritore civico, che non andrebbe a sostituirsi alle istituzioni, ma svolgerebbe un ruolo di mediazione nel rapporto tra cittadino e istituzioni; ruolo che potrebbe essere svolto da soggetti estremamente eterogenei sotto il profilo formativo, dotati, cioè, ciascuno di un proprio bagaglio di competenze da spendere al servizio della società. tazioni private. Devo dire, comunque, che oggi c’è, da questo punto di vista, una cultura generalizzata che scongiura errori di tipo costruttivo, solitamente quando si verificano danni o c’è a monte un progetto precario oppure sono subentrate delle modifiche che hanno compromesso la stabilità della struttura. Che cosa si potrebbe fare sul piano della sicurezza del territorio? Anche in questo caso torno a mettere l’accento sull’importanza della prevenzione; per garantire un buon servizio è necessario organizzare una struttura che sia in grado di individuare e lavorare in maniera preventiva sulle situazioni di potenziale pericolo. In qualità di direttore regionale dei Vigili del Fuoco mi sono occupato della sistemazione dell’alveo dell’Aniene; grazie a questo importante intervento durante il periodo delle alluvioni non si sono verificati problemi. Questo atteggiamento preventivo deve essere trasferito anche nell’ambito della protezione civile. Il suo programma prevede anche la realizzazione di un portale web che fornisca servizio utile al cittadino, parliamone. Anche in questo caso si tratta di un’esperienza che ho avuto modo di maturare durante il mio lavoro presso il corpo dei Vigili del Fuoco. Un’idea che vorrei trasportare anche nell’ambito della politica regionale; si tratta di attivare un portale che consenta di rispondere ad eventuali interrogativi posti dal cittadino in tempo reale. Ancora si potrebbe attivare uno sportello che si occupi del disbrigo delle pratiche di più facile risoluzione nell’arco di una stessa giornata. Alla luce della drammatica esperienza del terremoto in Abruzzo, viene naturale pensare che un possibile lavoro di prevenzione andrebbe svolto anche nel settore delle costruzioni, soprattutto per garantire la sicurezza degli edifici più vecchi. Certamente, anche in quest’ambito è importante svolgere un’attività di controllo, rivolta non solo agli edifici pubblici, ma anche alle abi- Lei ha anche in mente un altro progetto: La Cittadella della Sicurezza, di che cosa si tratta? È un’area nella quale creare dei veri e propri percorsi formativi, con delle simulazioni di possibili situazioni di rischio o pericolo, così da poter proporre un’ adeguata preparazione per affrontare le più diverse situazioni. È, quindi, un progetto volto alla diffusione di una cultura di auto – protezione. Intervista a Renata Polverini. La Federlazio, associazione delle piccole e medie imprese, nella sua sede di via Albano a Roma, ha avuto il piacere di ospitare il nuovo governatore della regione Lazio Renata Polverini. Di fronte ad un nutrito pubblico, ha risposto alle domande di Federlazio sul tema della Salute e della Sanità nella regione. Renata Polverini ha subito evidenziato come questo sia uno dei temi centrali per ogni Regione, tanto più per la regione Lazio, che per quanto concerne questo settore è commissariata; uno dei punti fondamentali che è emerso durante l’incontro, diretta conseguenza del commissariamento, è quello relativo alla necessità di rinegoziare il piano di rientro della sanità, approvato dalla Giunta di sinistra il 6 marzo del 2007, che pesa sul futuro e sulle scelte di questo settore, senza però gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini. Il bilancio sanitario, infatti assorbe,circa, il 70% dell’ intero bilancio regionale, e la regione Lazio ha già un debito ingente e un deficit annuo che supera il miliardo di euro; continuando peraltro ad offrire un scelta sanitaria insoddisfacente,a fronte di un investimento che dovrebbe garantire un servizio, sia per quanto concerne la qualità, sia per quanto concerne l’ef- ficienza di alto livello. Il piano di rientro previsto, che si andrà a sostituire a quello attuale, dovrebbe esaurirsi in tre anni e dovrebbe permettere, già per allora, di ridurre le addizionali sull’IRPERF e sull’IRAP, che ad oggi sono elevatissime e servono a sostenere un sistema che non funziona. Dopo questo, si arriverà ad un nuovo equilibrio, che permetterà anche di recuperare alcune delle strutture chiuse durante la giunta Marrazzo. La neopresidente ha ribadito come sia sua intenzione occuparsi personalmente di valorizzare l’impegno e le eccellenze delle nostre professionalità, di cui ha avuto numerose conferme durante le sue visite in strutture sanitarie, sia pubbliche che private, rendendosi conto di come gli sforzi profusi non corrispondano ad un risultato all’altezza di questi. Il tema dell’eccellenza, unito alla qualità che ne deriva, è stato il tratto identificativo dell’intervento, la Polverini ha ribadito infatti la necessità di investire su una sanità che sia di qualità, che premi le strutture che eccellono e penalizzi quelle che eccellenze non sono. È per questo motivo che è sua intenzione creare un Sistema di Qualità, che stabilisca con dei parametri oggettivi il grado di qualità delle varie prestazioni. I parametri che verranno valutati da questo sistema non sono solo quelli relativi all’adeguatezza delle strutture o del personale, ma anche quelli dell’offerta, sia diagnostica, che terapeutica data al paziente e, ovviamente, verranno stimati i risultati ottenuti. Ha detto basta alla politica dei tagli indiscriminati, come è stato fatto in questi anni, che hanno solo danneggiano le competenze professionali e il diritto alla salute dei cittadini. Ha confermato inoltre l’urgenza di adeguare le strutture alla nuova composizione demografica, l’età media si alza sempre di più, così da diversificare e riequilibrare l’offerta ospedaliera del territorio. L’ospedale deve essere solo uno dei servizi a cui il cittadino può rivolgersi, bisogna integrare e ramificare il sistema. eur torrino news 59 Ha evidenziato, inoltre, come verrà spezzata la filiera degli sprechi attraverso la creazione di una apposita direzione regionale di Governance, posta a stretto contatto con il presidente della Regione, in cui figure professionali, supportate da adeguati mezzi, opereranno un reale controllo sugli erogatori di prestazioni sanitarie, così da riqualificare il sistema e operare un proficuo utilizzo delle risorse. Si arriverà a garantire una risposta domiciliare per tutti coloro che vogliono accudire i propri malati a casa, verrà creata una nuova figura quella dell’ infermiere di famiglia, che non solo assisterà il malato, ma sarà anche di supporto alle famiglie che troppo spesso vengono lasciate sole. L’infermiere di famiglia è una figura professionale in rapida ascesa in tutti i paesi occidentali, in linea con quanto indicato dall’organizzazione Mondiale della Sanità, che avrà il compito di valutare la situazione del singolo paziente, richiedere eventuali visite mediche specialistiche e occuparsi dell’educazione sanitaria del paziente, ma anche dei suoi famigliari. Verranno inserite nel ReCup anche le strutture private accreditate, così da accorciare le liste di attesa, ne consegue la necessità che tutte le strutture sanitarie che possono rispondere alla domanda di cura del cittadino entrino in questo circuito. intervista all’On. Francesco Saponaro Siamo con Francesco Saponaro, attuale Consigliere regionale, ed ex Assessore alle attività produttive della Regione Lazio, durante la giunta Storace. La giunta di centrodestra definì il Modello Lazio, è possibile ritornare verso quel progetto? Quel modello non si è distrutto, semplicemente si è fermato durante questo quinquennio. La giunta di centrosinistra non ha mostrato alcuna sensibilità verso il territorio, che in questo lasso di tempo ha vissuto forti cambiamenti. Non ha colto il fermento delle micro e piccole imprese, che rappresentano gran parte del nostro sistema economico. C’è stato immobilismo, e non sono state elaborate norme in favore delle attività produttive. Per questo è necessario rimettere in moto il settore. In questo senso sarebbe necessaria la definizione di un Testo Unico del commercio e dell’industria, all’interno del quale siano ricomprese le leggi e le disposizioni in materia. Un intervento di questo genere permetterebbe agli attori del settore di avere una visione chiara. È anzi tutto auspicabile una approfondita conoscenza, da parte delle Istituzioni, dell’identità e della volontà delle parti coinvolte. Durante la giunta Storace, il Lazio era una locomotiva. In quel periodo, oltre il 33% delle nuove imprese, erano dislocate nel Lazio. Per favorire le imprese creai un Testo Unico dell’artigianato, in cui erano ricomprese tutte le leggi del settore, tuttavia, la nuova giunta non aplicò mai questo strumento normativo. Sarebbe necessario spingere gli artigiani ad aprire delle Botteghe scuola dell’artigianato, rivolte a giovani che desiderano apprendere un mestiere. Per fare questo però servirebbe un intervento di sostegno della Regione in grado di restituire fiducia agli artigiani. Affrontiamo il problema sicurezza. Questa problematica incide sia a livello psicologico che fisico. Per fare un esempio dalle statistiche emerge che l’80% dei Tabaccai ha subito almeno una rapina. È necessario che le Istituzioni intervengano, poiché dati di questo genere scoraggiano quanti hanno la volontà di aprire attività commerciali. Attualmente esistono dotazioni tecnologiche contro furti o rapine 60 eur torrino news abbastanza avanzate. Per intervenire sarebbe però necessario diminuirne i costi, poiché ciò consentirebbe alla Regione di far rientrare nel bilancio di spesa, fondi di sostegno ai commercianti destinati a questo uso. Non si potrebbe creare una rete di comunicazione e collaborazione tra Forze dell’ordine e Guardie giurate? Potrebbe essere un modo per accorciare i tempi di interevento del corpo di polizia. Sono già stati effettuati degli esperimenti in tal senso, che però hanno provocato problemi di sovrapposizione fra i Corpi delle Forze dell’ordine. Tuttavia sono stati anche registrati esempi positivi. Tornando al settore economico, il Lazio ha molte ricchezze. È possibile aiutare le imprese ad accedere ai mercati esteri? Sicuramente, il Lazio ha delle aziende di eccellenza. Tuttavia le leggi vigenti non sono state fatte mettendo a fuoco le peculiarità degli imprenditori, mettendoli nella condizione di non essere pronti per l’internazionalizzazione. In realtà il Lazio avrebbe tutte le carte, basti pensare che nella nostra regione hanno sede oltre 50 centri di ricerca, diversi poli universitari. Abbiamo una base culturale eccellente. Per intervenire in sostegno di queste realtà, si dovrebbero effettuare attività di selezione delle aziende migliori, e poi procedere alla messa a punto di attività di marketing, formazione imprenditoriale, e filiere di settore. Ogni giorno a Roma e in provincia giungono milioni di turisti, loro potrebbero fare da messaggeri delle nostre eccellenze se solo ne venissero portati a conoscenza. Per realizzare un’operazione di questo genere sarebbe necessario avviare attività di marketing, ma è altresi importante avere una classe imprenditoriale, sia nel pubblico che nel privato adeguatamente formata. I Pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni avvengono con ritardi molto elevati, si parla in media di 128 giorni. Questo provoca l’indebitamento delle aziende. Inoltre i Bandi messi a disposizione, si tratta spesso di milioni di euro, vengono vinti dalle grandi aziende, e lo stesso fenomeno riguarda l’accesso al credito. Questi sistemi danneggiano gravemente le micro e piccole aziende, che non trovano alcun sostegno. Per quanto riguarda l’accesso al credito è necessario operare una nuova strategia, basata su una visione più ampia, che vada in contro alle piccole e microimprese sprovviste di capitalizzazioni. I Bandi hanno spesso un linguaggio, anche dal punto di vista legislativo che risulta poco chiaro, bisognerebbe intervenire in questo senso. A proposito dei ritardi nei pagamenti, perché non è l’istituzione ad indebitarsi con gli Istituti di credito, ma sono i privati? Bisogna intervenire al più presto per porre rimedio a questa situazione, e quindi ideare dei protocolli, ma non solo è necessario che le istituzioni coinvolte rispettino un determinato codice comportamentale. Il problema lavoro è molto diffuso, e riguarda giovani, donne, persone tra i 40 e 50 anni. Si è creato una sorta di mito del posto fisso, senza però considerare che il lavoro viene creato da piccole e micro imprese che non hanno assolutamente la possibilità di offrire contratti di questo tipo. Se venisse riconsiderato il contratto di apprendistato si creerebbero almeno 5000 posti di lavoro. Gli imprenditori chiedono agevolazioni fiscali, i contratti di apprendistato hanno una durata eccessivamente lunga, 4 anni. Se venisse ridotta la loro durata, gli imprenditori sarebbero molto più incentivati a sottoscriverli. In quanto Regione abbiamo una possibilità di intervento limitata, e l’unico modo che abbiamo per venire in contro alle esigenze imprenditoriali è agire sull’Irap, tassa che notoriamente le Istituzioni scaricano sulle aziende in caso di esigenza. Durante la nostra giunta riuscimmo ad abbassarla allo 0,50, attualmente è aumentata al 3,2. Per una politica più rosa, intervista con la giornalista Mariella Zezza, portavoce della lista civica di Renata Polverini. Finalmente si è conclusa la campagna elettorale, ieri infatti si sono svolte le ultime votazioni, conseguenza dei ballottaggi che hanno visto impegnati alcuni comuni. Si possono quindi tirare le somme e si può dire che il Centro Destra ha vinto un po’ dappertutto, lei come commenta questa vittoria? Il nostro diventa un commento a livello nazionale, l’Italia è l’unico paese dove le recenti votazioni hanno confermato la validità del governo centrale, indipendentemente dalla crisi economica che ha investito tutti i paesi. Questo ha dimostrato che il governo è stato in grado di occuparsi di fatti concreti, reali, dagli aiuti economici al sostegno all’Abruzzo, è ha ricevuto il giusto riconoscimento a livello nazionale. Per quanto riguarda la nostra regione, in particolare, la stravittoria della Lista Civica “Renata Polverini Presidente”, è un fenomeno nuovo che andrebbe studiato attentamente, tanto che 5 studenti dell’università di Roma Tre hanno chiesto di poter fare la tesi su questo argomento. Questa tendenza è frutto della volontà delle persone di rinnovamento, basti pensare che anche nelle province dove si poteva votare per i candidati del Pdl la nostra lista ha ottenuto il 6% dei consensi, la gente ha voglia e bisogno di volti nuovi. Conclusa la campagna elettorale è tempo di pensare alla composizione della nuova giunta, secondo lei l’onorevole Polverini riuscirà a resistere al pressing dei partiti e a creare una giunta in cui sia dato spazio a quelle persone la cui professionalità ha fatto si che venissero scelte nel suo listino e nella sua lista? Assolutamente sì, altrimenti l’esperimento che ha portato avanti sarebbe un fallimento, il suo metodo che si basa sull’ascolto, l’elaborazione di ciò che ha sentito e la decisione finale, che però prende in autonomia, è applicato in questi giorni e verrà applicato in futuro, anche se vi sono e vi saranno delle inevitabili trattative politiche, con gli alleati, con il Pdl che non ha potuto vedere i propri 41 candidati nella provincia di Roma. Renata ha un’esperienza alle spalle di 27 anni di sindacato, di cui 4 passati alla guida dell’ Ugl e durante il suo mandato ha sempre fatto sì che il suo metodo e le capacità fossero le sue linee guida; queste le hanno permesso di rivoluzionare il suo sindacato e così farà anche per la Regione. L’onorevole Polverini vuole dare maggiore spazio nella composizione della nuova giunta alle quote rosa, secondo lei riuscirà ad incrementarne il numero e a cambiare il modo di approcciare alla politica, così da creare una politica più rosa e meno maschilista? 62 eur torrino news Mi spiace, ma rifiuto il termine di quote rosa, mi fa pensare ad anni lontani in cui bisognava ancora affermare il talento e le capacità delle donne. Le donne oggi sono scese in campo e bisogna dare loro credito e capacità. La Polverini, ad esempio, ha dichiarato che rinuncerà alle spese di rappresentanza,confermando che lo stipendio come governatore è più che sufficiente e quanto verrà risparmiato, e non stiamo parlando di cifre esigue, diventerà una voce di spesa che si utilizzerà per occuparsi di prevenzioni delle malattie per le donne. Queste misure non diventeranno mai una legge, ma nascono dalla volontà delle singole persone, dal loro senso civico, dal loro modo nuovo di fare politica, questo per me è governare al femminile. Le donne costituiscono il 52% della popolazione in Europa, tuttavia nelle istituzioni sono rappresentate solo dal 17% del totale, c’è qualcosa che non va, soprattutto se si va a controllare i concorsi in magistratura, ad esempio, o se, sono andata a controllare io stessa, si va a vedere i risultati degli ultimi test di ammissione alla facoltà di Medicina in Cattolica, ai primi posti c’erano delle donne. Normalmente quando ci troviamo davanti a dei risultati che tengano conto del merito in cima alla lista troviamo sempre delle donne. C’è la necessità di una rivoluzione del pensiero, non si potrà mai obbligare una donna a votarne un’altra, bisogna creare una leadership femminile in cui le donne si riconoscano, non si può infatti imporre un modello la scelta deve avvenire in maniera spontanea. Lo stereotipo della donna di oggi non è reale, se continuiamo a proporre un modello che non corrisponde al vero, noi non avremo mai la rappresentazione di una donna reale. L’immaginario della donna che va in giro con la gonna corta e i tacchi non riflette l’immagine della società vera, dove ognuna si veste come ritiene più idoneo. Oggi le donne guidano i giornali, le regioni, sono ottime chirurghe, noi dobbiamo raccontare queste verità. A questo proposito, in collaborazioni con dei rappresentanti di Confindustria, del Ministero delle Pari Opportunità e del Lavoro, sto scrivendo un libro che avrà come protagoniste 60 giovani donne. Pensiamo infatti che se alle attuali liceali si propongono modelli come le protagoniste del nostro libro, da Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, a Michela Pagliara, che a soli 32 anni è la prima donna nella storia dell’Arma dei Carabinieri a comandare una compagnia, sicuramente per alcune di loro diventeranno modelli da seguire, come la stessa Polverini che può essere un esempio, ma di quelli raggiungibili. Se lei venisse chiamata a far parte della nuova giunta di quale assessorato vorrebbe occuparsi? Io da sempre mi sono occupata di economia e mi piacerebbe continuare a farlo alla mia maniera, cercando di rendere comprensibile quello che accade nei palazzi dove si prendono le decisioni. Facendo un discorso più in generale invece, mi piacerebbe vedere le 5 donne della giunta Polverini sedere sulle poltrone di assessorati “pesanti”, come quello all’urbanistica, al bilancio o alle attività produttive. Ad oggi infatti il quadro, anche a livello nazionale, è un po’ deprimente, la tendenza è quella di relegare le donne in determinati ambiti, mi ricorda un po’ l’ora di applicazione tecnica alle medie dove mentre i ragazzi facevano lezione di educazione tecnica, le ragazze seguivano la lezione di economia domestica. Oggi le donne hanno le competenze per occuparsi di tutto. Visto il recente polverone causato dall’esclusione delle lista del Pdl in Roma e nella sua provincia, si è parlato poco dei programmi elettorali, ma una volta stabilita la giunta che governerà la regione nei prossimi cinque anni, quali saranno le problematiche che verranno affrontate in primis? I punti del nostro programma elettorale non sono parole gettate al vento, ma sono i pilastri su quale fondare le nostre azioni, quindi ci si occuperà prima di tutto di salute, lavoro, famiglia e futuro. I bisogni della gente devono diventare dei diritti garantiti. Quale sarà il titolo del libro che sta scrivendo? Come ho già accennato questo libro nasce grazie alla collaborazione di diverse istituzioni che da sempre si occupano di promuovere il talento femminile e proprio oggi ci sarà una riunione in cui si deciderà il titolo da dare a questo libro, che altro non è che la prosecuzione naturale dei precedenti tre volumi dedicati alle donne dal risorgimento in poi. Io ritengo che le donne del ventunesimo secolo incideranno in maniera decisiva sulle sorti, non solo del nostro paese, ma dell’umanità intera ed è giusto quindi cominciare a raccontare la loro storia. jaggO © by Medialive Il miglior amico dello shopping COS’E’ JAGGO Jaggo.it è un circuito che ti consente di creare e gestire facilmente un sito di E-Commerce professionale già completo di tutto ciò che serve per la vendita online, inclusa la visibilità su Internet. In pochissimo tempo e con estrema semplicità avrai il tuo catalogo di prodotti o servizi su Internet e sarai subito pronto ad accettare ordini e pagamenti direttamente online. Jaggo.it soddisfa tutte le esigenze del cliente sia per siti web e-commerce B2B (Business to Business) che B2C (Business to Consumer) cioè per la vendita diretta allʼutente finale. 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