Editoriale
Cinema: Dragon Trainer
Teatro: W Niatri
Libri: Alessandro Maurizi, L’ultima indagine
Progetto Tevere: alimentazione, farmaci, Dna,
le nuove frontiere della prevenzione.
Intervista alla dott.ssa Elisabetta Falvo
Intervista alla dott.ssa Raffaella Santoro
Intervista al Dott. Giovanni Blandino
2012 New Life
Profili Letterari: Andrea Camilleri
A spasso per la Tuscia: Sutri
Beteavon
Romalive Festival
Booklive
Criticità del sistema energetico italiano
Sesso e Amore con… Victoria Petroff
Il Consiglio Regionale che verrà
4
8
10
14
16
18
20
24
26
30
32
34
38
42
46
54
58
www.ilperiodico.it
Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO VIII n° 4 aprile 2010
Editrice: Service & Business 2001
Direttore responsabile: Sergio Di Mambro
Redazione: Viale degli Eroi di Rodi, 214
Tel. 06.5083731
Grafica: Fabio Zaccaria
Stampa: Ripoli snc
34
8
Hanno collaborato:
Irene Giarracca, Cristina Cese, Roberta
de Vito,Valeria Torre
Per la pubblicità su “Eur Torrino News”
telefonare al numero: 06.50797732
oppure al 380.3965716 oppure inviare
una e-mail all’indirizzo:
[email protected]
54
La direzione si riserva il diritto
di valutare i testi pervenuti.
Il materiale non verrà restituito.
Finito di stampare nel mese di:
aprile 2010
it
ic
it
d
e.
io
iv
er
ol
p
.il
w
w
w
w
w
w
w
o.
g
zi
.la
w
.it
w
.r
w
w
w
or
e.
liv
a
om
ur
.e
w
w
w
lia
a
to
rr
liv
in
e.
ol
or
iv
g
e.
it
26
Editoriale:
La speranza di un nuovo mondo
Dopo una lunghissima campagna elettorale,
con mille colpi di scena, la candidata del centro-destra Renata Polverini è diventata il nuovo governatore della Regione Lazio. Che regione sarà? Ad oggi possiamo dire che Renata Polverini si è insediata, e parecchie donne faranno parte della Giunta. Una Giunta
che avrà un consistente colore rosa. Auguriamo alla Presidente Polverini buon lavoro. Il
centro-sinistra esce dalla tornata elettorale
con le ossa rotte. Comunque, la politica è in
crisi, e spesso non riesce più a dare risposte a
una società in profonda evoluzione e cambiamento. La società di oggi desidera risposte
radicali e profonde. Il futuro non lo si vede,
non lo si immagina, e nel pantano della stagnazione e dell’immagine, l’uomo è solo senza risposte.
Da anni si parla di cancro, oggi è una pandemia con centinaia di migliaia di malati e migliaia di morti. L’occidente vive e comincia a
convivere con una crisi irreversibile, tragedie
silenziose si consumano nell’indifferenza totale. L’uomo è solo e isolato nel nichilismo
dei media. L’inconscio, la ricerca interiore, diventano “dormienti” nel consumismo sfrenato di cose senz’anima. Dove sono i grandi
personaggi che creano secoli di storia? Ci sono e preparano il futuro nei laboratori. Parlo
di ricerca: l’unica vera frontiera che potrà da-
4
eur torrino news
re risposte concrete e ridare speranza all’umanità intera. I ricercatori ogni giorno si avvicinano a risposte fondamentali per l’umanità
e sollevano i veli dell’ignoranza. Avvicinandosi a debellare malattie, a scoprire nuove
] a cura di Sergio Di Mambro [
particelle e nuove dimensionalità. In questo
numero parliamo di speranza, amore per la
vita. Un nuovo mondo è possibile grazie a loro e spesso sono donne.
Intervista
al Dott. Marco Amati,
DIRETTORE DELL’AGENZIA
ITALIANA INVESTIGAZIONI
Il dottor Amati è da sempre uno sponsor del
nostro giornale Eur Torrino News, è proprio
dai lettori del nostro giornale che sono arrivate delle lettere alla nostra redazione indirizzate alla sua attenzione. Ma prima di parlare di queste, ci spiega nuovamente di cosa
si occupa la sua agenzia?
Abbiamo deciso di creare una società investigativa nuova, che prendesse atto dei cambiamenti in corso, non ha più senso di esistere la figura dell'investigatore che sta dietro una scrivania e poco sul territorio. Noi siamo dei professionisti che si rivolgono a persone normali,
che hanno delle problematiche normali. Un
tempo vi era una certa riluttanza ad affidarsi all'investigatore per risolvere gli eventuali problemi, adesso la situazione sta cambiando e sono
sempre di più le persone che si rivolgono a noi
per i motivi più svariati; genitori preoccupati per
la strada intrapresa dai propri figli, mariti sospettosi nei confronti della moglie, aziende che
temono uno spionaggio interno alla loro stessa
struttura. Noi ci occupiamo, attraverso un'indagine accurata, che tiene ben presente anche
l'aspetto psicologico di ogni situazione, di fornire le eventuali prove, così da fugare ogni dubbio, o nel caso che tali sospetti vengano confermati, forniamo gli elementi da portare in giudizio
là dove fosse necessario.separazione e poi al
divorzio. Per il resto il marito non può fare altro.
In redazione è arrivata una lettera da parte di
un'azienda. A scriverci è il titolare che racconta come, qualche giorno fa, qualcuno sia
entrato nel suo ufficio e gli abbia sottratto il
suo computer personale, contenente ovviamente molta della documentazione inerente
all'azienda, oltre a sue cose personali e il
suo cellulare di servizio, di un valore commerciale quasi nullo. Aggiunge, inoltre, che
nell'ufficio, al momento del furto, c'erano
quasi tutti i suoi collaboratori, che però non
hanno visto e sentito nulla. Il titolare chiede
se, secondo lei, si è trattato di un ladro saltuario o di una talpa presente in ufficio. Dice
anche che ha già provveduto a fare regolare
denuncia alla polizia postale.
Questa lettera è molto interessante, poiché se
si hanno già delle ritrosie a parlare delle proprie
problematiche personali, ancora più difficile è
farlo quando si tratta di lavoro. Infatti, il posto di
lavoro è normalmente il luogo dove passiamo
più tempo, un imprenditore può passare fino a
12 ore al giorno in ufficio, di conseguenza i col-
laboratori diventano quasi una nuova famiglia. Il
tarlo, che certe situazioni possono suscitare in
una persona, può essere fortissimo, si comincia
a dubitare dei propri dipendenti e si viene a
creare una situazione di sgomento e prostrazione. Tornando alla lettera, io penso che sia
più facile si tratti di una persona interna all'azienda e penso si debba valutare attentamente
quello che è stato il vero obiettivo alla base di
questo atto. Spesso si creano dei falsi obiettivi
per nascondere una diversa volontà di partenza, per esempio io rubo un computer, ma ciò
che mi interessa veramente non è rivenderlo,
ma ottenere le informazioni che questo contiene. Conviene quindi partire a “pagina pulita”
analizzando settore per settore, considerando
oltretutto che, chiunque faccia qualcosa, lascia
sempre delle tracce, che prima o poi vengono
individuate; ad esempio, se io rubo un cellulare,
appena lo riaccendo posso essere individuato.
Comprendo a pieno quindi come una situazione
del genere possa essere frustrante, ma se viene affrontata in maniera delicata e accurata, si
riesce, prima o poi, a capire chi c'è dietro.
Il signore si potrebbe quindi rivolgere a lei?
Dopo aver fatto la denuncia, sicuramente sì.
Dice inoltre che, visto la delusione cocente,
vorrebbe far installare delle telecamere. È
possibile?
Le telecamere, in orario lavorativo, possono essere messe, a patto che i collaboratori ne siano
informati, altrimenti si possono posizionare solo
come sorveglianza, quando l'ufficio è chiuso. Io
penso, comunque, che queste non siano un
buon deterrente e, anche da un punto di vista
morale, la trovo una soluzione non valida.
Leggiamo un'altra lettera sempre indirizzata
alla sua attenzione, anche se non sono sicuro che sia un suo ambito di competenza.
A scriverci è, ancora una volta, un imprenditore del settore informatico che si lamenta
dei suoi dipendenti, asserendo che questi,
in sua assenza, trascorrono il tempo su Facebook, o siti simili, anziché lavorare. Ci
chiede quindi cosa si può fare per arginare
questo problema, magari bloccando l'accesso a questi siti.
Per quel che mi consta, direi che è possibile fare delle azioni volte ad arginare questo problema, interpellando, però, prima un legale e poi
procedendo con le varie azioni. Tuttavia, io, personalmente, ritengo che un dipendente che
stacchi, anche una mezz'oretta, dal suo lavoro
per “chattare”, quando riprende ha una resa lavorativa maggiore.
Benissimo, la ringrazio ed ora andiamo
avanti a parlare di un altro signore che ci
scrive, sempre su questioni lavorative. Questo signore lavora in un'azienda e ci dice
che spesso si sente sotto controllo, teme
che il suo cellulare e il suo ufficio siano sorvegliati. Non sa se sia la sua azienda o un'azienda concorrente, in ogni caso ci chiede
che cosa si può fare in questi casi.
Ultimamente c'è un po' questa psicosi di essere
intercettati, anche se, effettivamente, in molti
casi, di cui ci siamo occupati noi, questo è capitato realmente. Tralasciando, ovviamente, quelle situazioni “legali”, in cui è l'autorità preposta
che se ne occupa, ci sono casi in cui ciò avviene, ad opera magari di concorrenti sleali, che
cercano, attraverso l'intercettazione, di trarre
vantaggi per il proprio lavoro. Pensiamo ad una
gara di appalto ad esempio, dove ascoltando
una conversazione, magari si riesce a sapere in
anticipo l'offerta economica del proprio avversario. Mettere una microspia è un lavoro relativamente facile ed economico; a fronte di un costo esiguo il danno può essere molto ingente
per chi lo subisce. D'altra parte, è opportuno, a
mio avviso, evidenziare come fare una bonifica
ambientale e telefonica non richieda molto tempo. Noi, come Agenzia Italiana Investigativa, ci
occupiamo anche di questo tipo di interventi.
] di Irene Giarracca [
ic è un giovane vichingo,
vive insieme alla sua tribù
su l’isola di Berk, un posto
freddo e piovoso in cui la
rigidità climatica, rispetto
alle razzie notturne che
Draghi di ogni specie fanno in cerca di provviste, diventa il minore dei mali. I Vichinghi
sono per tradizione un popolo forte, fiero e
testardo, che certo non può lasciarsi scoraggiare dai giganteschi rettili.
Sono giunti sull’isola da 300 anni e da allora la caccia ai Draghi è diventata aspetto
centrale della loro identità culturale. Tutti
donne e uomini devono imparare a combattere queste creature, e ciascuno di loro per
entrare a far parte della vita adulta dovrà
essere sottoposto ad una prova di iniziazione che prevede l’uccisione di uno degli
esemplari. Hic nonostante sia il figlio del
capo tribù, Stoik l’Immenso, non incarna
però nell’aspetto e nel carattere l’imponenza e la forza del suo popolo. È perciò un
escluso, di cui lo stesso padre prova vergogna, ma ciò nonostante non si lascerà
abbattere e grazie ad un’indole curiosa e
H
testarda condurrà il villaggio verso scoperte
rivoluzionarie che li faranno volare verso un
futuro inimmaginabile.
Il film nasce da un libro di Cressida Cowell,
scrittrice britannica, nata e cresciuta come il
nostro personaggio in un’isola sperduta e
fredda della Scozia, ambientazione che fa
da sfondo a molti dei suoi racconti. Scoperto dalla DreamWorks sei mesi prima della
sua realizzazione viene da subito considerato un ottimo materiale per la produzione di
un film d’avventura, ma Dragon Trainer non
è solo questo, è anche un racconto pieno di
sentimenti ed umorismo, tratti presenti in
tutti gli elementi del film, dal protagonista,
all’Immenso Stoik, interpretato da Gerald
Butler, il coraggioso e forte Leonida del film
300. Stoik non è solo l’incarnazione stereotipata del vichingo-guerriero, ha in se aspetti sentimentali e bonari, infatti nonostante
la vergogna, vuole molto bene a suo figlio,
che tenta di proteggere in tutti i modi. Gli
stessi Draghi oltre ad essere stati realizzati in
modo molto dettagliato, con una divisione
per specie e caratteristiche, hanno una
grande capacità espressiva, infatti pur es-
sendo veri e propri animali sprovvisti di parola, differentemente dal libro in cui invece
hanno un linguaggio proprio, sono molto
comunicativi e divertenti. La pellicola è stata
realizzata dalla Dreamworks Animation e
Paramount Picture in collaborazione con
Intru 3D-Movie, con la regia di Chris Sanders e Dean DeBlois. È una commedia d’avventura per tutte le età, di genere fiabesco,
in cui si ritrovano caratteristici aspetti dell’umanità che contribuiscono all’immedesimazione del pubblico rendendo il film ancora
più divertente. La qualità e la cura con cui è
stato realizzato lo mantengono all’altezza
dei precedenti successi internazionali Madagascar e Shrek, concorrendo a rafforzare la
fama dei suoi creatori.
Produzione: DreamWorks Animation,
Mad Hatter Entertainment, Mad Hatter Films,
Vertigo Entertainment
Regia: Dean DeBlois, Chris Sanders
Attori: Gerard Butler, Jay Baruchel, America
Ferrera, Craig Ferguson, Jonah Hill,
Durata: 98 Min
Distribuzione: Universal Pictures
Paese: USA 2010
Orripilante Bizippo
L’Orripilante Bizippo, il più
strano dei draghi, è facile
da notare: basta guardare
sue due teste su due colli
le
separati che possono chiu
dersi insieme come una zip.
drago più lungo, ma ha anc
È il
he le ali più piccole, oltre
a zampe corte e tozze – quin
non è molto bravo in aria
di
né davvero efficace a terra.
Invece di emettere fuoco,
testa produce un gas infia
una
mmabile mentre l’altra l’ac
cende con una scintilla. Per que
sto può attaccare da luoghi lontanissimi, con il gas
che filtra negli angoli e
nelle fessure prima di venire
acceso. I suoi difetti fisici e la sua mente ottu
sa hanno contribuito alla quasi estinzione di que
sta bestia. La sua
più grande forza – le due test
e – è anche la sua
più grande debolezza, perc
hé le due menti
separate e limitate sono spe
sso in disaccordo,
rendendo questo drago vuln
erabile e sempre in
una posizione di stallo.
Terribile
uia
Furia B
scuro
uo colore
e per il s etto forte e il
u
g
n
ti
is
Buia si d cola taglia, il p volare più
la Furia
ic
hi, può
i draghi, he per la sua p
d
te
n
e
tti i drag
che c’è
e intellig hi gialli, oltre c o ali-corpo di tu dibile rapporto
ra
ra
iù
p
c
re
rt
c
c
o
o
ie
p
in
c
p
ti
l’
e
n
p
ra
e
S
tra
o,
io
più amp i ogni altro drag ecoluoi pene
e per i s . Possedendo il
ngo d
ce di d
lu
a
p
a
o
a
rt
c
iù
o
p
o
c
ndon
collo
ente e
a
velocem
peso lo re
a Buia h
alto, più potenza e il suo razia che la Furi
o
u
s
g
a
tra la su lmente. Tutta la gine a terra. Il
ag
ica
emilare vert traduce in goff
massa s i
si
d
le (una
a
a
n
o
m
zi
m
n
in aria
a
fi
ve
oco con esta con una
p
itt
o
vi
c
o
a
fu
su
anif
lodere la
he si m
solida c ossigeno) fa esp odalità d’attacm
ee
acetilen te. La sua tipica onto e da una
m
n
a
ta
tr
a
s
’i
il
ll
a
o
ma
dop
come un
eseguita
picchiata per tirare
co viene zza – scende in
nto
lte
o mome
isce
grande a i ferma all’ultim ivo... e poi svan
s
s
,
lo
Buia è
la
p
o
a
s
pallott
o ed e
una Furi
is
s
c
s
e
re
n
p
i
o
g
ad og
un fuoc
rità. Fino battuta.
b
nell’oscu
a
i
a
m
stata
Gronkio
e
amente piccol
r le ali relativ
e
pe
e
tro
o
ie
st
nd
bu
l’i
ro
al
di volare
il suo corpo
endolo capace
distingue per
in volo o
nd
si
re
to
,
o
pi
te
ki
so
en
on
as
m
Gr
re
ce
Il
velo
si può vede
battere molto
, e talvolta lo
che possono
o ama dormire eare un ammasso
ki
on
Gr
Il
.
te
lateralmen
mpagni a cr
sopra i suoi co
giornata
ammucchiato
Divide la sua
i.
nt
ie
rm
do
hi
10%.
ag
i
dr
rs
di
ta
. Lamen
gigante
. Mangiare 5%
kio
così: Volare 1% ando attacca, il Gron
Qu
.
%
da
co
84
a
su
ire
Dorm
i con la
lpisce i nemic
a
schiaccia e co isce con una palla a form
fin
e
un
ch
e
ile
m
co
ab
a
ng
allu
sua test
pure usa la
ortale –
di mazza; op
o ad essere m iolte
oc
fu
o
su
il
è
sc
a
M
e
.
rit
te
ge
ie
in
ar
e
libbre di rocc
mischiata
ne
vie
centinaia di
e
ch
va
ventare la
e un
insieme a di
lanciata com
al respiro) e
ori.
(d
lit
o
sa
en
as
ig
ss
oi
l’o
su
i
al
mato contro
m
fia
in
e
on
cann
Terrore
Di tutti i d
ragh
plare più n i conosciuti, il Terrib
um
ile
concentra eroso. Anche se viagg Terrore è sia il più b
rsi sulla cr
asso di sta
ia in branco
eazione di
tura che l’e
comune, p
, invece di
un piano d
semerde il van
i
attacco
taggio del
ro con con
suo vasto
tinue e co
numestanti lott
sto rende
e interne.
ques
Queglia, per cu ti draghi inefficaci
in battai loro il cib
o, invece d
lo, lo cerc
i cacciaran
può coprire o tra i rifiuti. Dato
che non
gr
ribile Terror andi distanze volan
do, il Tere
di per fars si attacca a draghi
più grani
tasso di ri trasportare gratis.
L’altissimo
produttivit
à di ques
sua attitu
to drago e
dine n
la
dell’essere on provocatoria nei
umano gli
confronti
hanno per
sperare, m
messo di p
algrado i su
rooi difetti.
Scegliere il nostro stile significa molto di più che un
appuntamento per la bellezza delle tue mani.
La cura della ricostruzione unghie esprime il massimo della femminilità. The Nail Specialists ti aggiorna su tutte le tendenze moda, sulle
evoluzioni di nuovi prodotti e sulle ultime tecnologie di applicazione e
ricostruzione.
Valorizzare la tua femminilità significa prestare attenzione ai particolari e prendersi cura di tutto il tuo corpo. Le tue mani e i tuoi piedi
parlano per te, rendili importanti.
The Nail Specialists & More nasce a Roma nel 1999, quando i nail
center non erano ancora molto diffusi. Anna Cattuzzato, onicotecnica specializzata e titolare dell’azienda, aveva iniziato la sua carriera
di Nail Stylist in Australia; dopo essersi trasferita in Italia ha aperto qui il
proprio Nail Center: 10 anni di evoluzione, di costanti aggiornamenti
e sempre al passo con il tempo e le ultime tendenze.
La ricostruzione delle unghie ha sempre destato in me molta passione ed interesse. Ho aperto il
mio nail center per sviluppare uno stile innovativo di ricostruzione professionale in modo da dare
ad ogni donna la possibilità di esprimere il suo fascino anche attraverso la bellezza delle mani.
Anna Cattuzzato
Qualità esclusiva, risultato perfetto: I prodotti usati nel nostro centro sono prodotti selezionati e di alta qualità sviluppati con una
tecnologia avanzata. Accuratamente testati e controllati.
Naturalità e brillantezza: Anche la cliente più sensibile apprezzerà il
nostro sistema di lavorazione. La brillantezza dell'unghia è immediata e dura nel tempo. Inoltre con il nostro sistema di applicazione ed
il nostro sistema protettivo salvaguardiamo l'unghia naturale.
Scelta vincente: Il nostro obiettivo primario è la soddisfazione del
cliente.La competente e specifica assistenza che forniamo assicura un punto di riferimento dove trovare chiarimenti e risposte alle
proprie domande. L'alta qualità dei prodotti e la professionalità del nostro personale sono la
garanzia per un risultato eccellente.
Formazione e Corsi: Presso il nostro centro si offrono corsi per onicotecniche base, avanzati e di
aggiornamento – da gel a nail art, acrilico, fiberglass, lima elettrica, aerografo, manicure. Inoltre
la The Nail Specialists & More è anche una scuola con autorizzazione regionale. Oltre ai vari corsi
base e corsi di aggiornamento, si può frequentare il corso “Professionale” al termine del quale si
rilascerà un dipoloma riconosciuto dalla Regione che ti permetterà di aprire un tuo nail center!
Per maggiori informazioni contattaci e ti invieremo la documentazione necessaria.
PRENOTA IL TUO APPUNTAMENTO
E COMUNICA QUESTO CODICE: TNS 1369
RICEVERAI UN SIMPATICO OMAGGIO!
THE NAIL SPECIALISTS & MORE srl
Via Enrico Fermi 144/146/148 - 00146 Roma
Tel: 0655302176 - e-mail: [email protected]
TEATRO:
W NIATRI
L’INTERVISTA
] di Irene Giarracca [
didurre un arricchimento diventano auto
lemi
prob
i
e
Niatri, un originale spettacolo sui concom
ivo,
relat
tutto
è
struttivi. Ma
flitti dell'io, promosso dall'Associazione
ci assalgono, così alla fine
che
sce
ango
le
e
to
Culturale Teatruscia, nasce sul palcoUccio ed Andrea faranno proprio ques
e sucscenico del Napoli Teatro Festival per esser
eranno a svincolarsi dalle loro
arriv
e
etto
conc
. Si tratta
o processivamente portato in tour per l'Italia
paure, è probabilmente questo il sens
o e la
sogn
il
fra
bilico
in
ne
tazio
parte di
da
mo
Mim
di una rappresen
di
ione
uccis
dell'
o
fond
ragazzi,
realtà, che racconta le vicessitudini di 3
Uccio.
bile
netra
impe
ed
o
chius
io
i, hanno
confinati nello spaz
All'altezza delle aspettative i tre attor
dispe
o
bber
vorre
quale
dalla
con la
,
che
realtà
ce,
ria
prop
rman
della
realizzato un'ottima perfo
iti
riusc
sono
luci,
no
ratamente fuggire.
diseg
del
e
collaborazion
tteri,
cara
tre
di
a
tratt
si
i,
che
e
amic
tator
tre
di
spet
Più che
a sucitare le emozioni dello
paure di
gi tutte le
aspetti dei desideri, dei sogni e delle
vive e sente insieme ai tre personag
fiil signi
ciascuno, ed è quindi forse questo
vissuto.
loro
del
oltà
diffic
tacolo
28
cato della ricorrente battuta dello spet
W Niatri è andato in scena dal 20 al
Spettacoa.
Rom
di
«1+1+1=1».
ello
Vasc
o
Teatr
al
o,
Marz
non
e fra la
Uccio sogna di fare il calciatore, ma
lo collettivo frutto della collaborazion
o,
sogn
suo
il
o
fond
in
fino
no luci
diseg
il
i,
Dalis
a
riesce a seguire
Lind
di
rgia
matu
dram
amici,
ele Pilli,
ha un rapporto vincolante con i suoi
di Luigi Biondi ed il contributo di Dani
rerapp
che
e
,
tutto
di
a
, attori
dino
Rion
ele
che vengono prim
Mich
e
cane
Ferra
Fabrizio
zzazioreali
sua
alla
e
su
limit
un
i
cata
edifi
quas
e
ano
sent
in ascesa con una formazion
igli di
isiotelev
alla
o,
teatr
ne. Infatti si lascia influenzare dai cons
dal
:
ienze
variegate espr
, lo
Mimmo che fa di tutto per frustrarlo
a.
cinem
al
fino
ne
à.
io
demoralizza e lo riporta alla sua realt
Michele Riondino è vincitore del prem
questo
lui
per
re,
l'atto
fare
bbe
Andrea vorre
2010 di Berlino come miglior
Stars
ting
Shoo
sue
iera”
sogno rappresenta la liberazione dalle
attore per “Il passato è una terra stran
sua
è
ha
che
nte
pare
giorni sta
ico
ti
ques
In
ano.
angosce. L'un
Germ
Elio
di
o
fianc
al
e comdi De
nonna, dalla quale però non si sent
lavorando a “Il segreto dell'acqua”
gran
un
ta
resen
rapp
orto
atograficinem
sale
preso. Questo rapp
nelle
a
uscit
in
è
ed
Maria
separarsi
a
e
riesc
non
litto,
, “Noi
conf
di
tone
vo
Mor
di
moti
de
ma pellicola
e a pren- che con l'ulti
ro Piva.
sand
Ales
di
y”
da lei e proprio per questo non riesc
Henr
“
ed
o”
credevam
fa da condere la sua strada. Mimmo invece
reduce dalla Fiction “Il
cane
Ferra
izio
Fabr
tiva di
in uscita
traltare ai due amici, è la parte nega
capo dei capi” su Totò Riina è oggi
ni
razio
frust
sulle
vive
lui
noi,
di
ciascuno
a serie “Squadra antimafia”,
nuov
la
con
T.V.
ta un
Claudio
degli altri. Ognuno di loro rappresen
infine Daniele Pilli uscito al fianco di
ciascuche
oltà
diffic
ibile
poss
una
momento,
“Fine pena mai”. Insomma
con
ria
ama
Sant
mino.
lo prono potrebbe incontrare sul suo cam
un cast d'eccezione per uno spettaco
ri desiprop
i
do
quan
rge
lico
pubb
al
ge
rivol
Difficoltà che eme
che
,
nale
origi
ed
o
fond
irne uno
.
enza
esist
ria
prop
deri sono in contrasto, quando segu
un invito a riflettere sulla
ormarlo.
tre
i
to
vista
inter
vuol dire accantonare l'altro, o trasf
amo
abbi
e
asion
Per l'occ
dai nostri
Talvolta siamo proprio noi, vincolati
attori.
prodi
e
invec
che
orti
limiti a creare dei rapp
W
W Niatri, è una rappresentazione onirica,
ma non nasce originariamente con questa
forma. Quale è stato il percorso che vi ha
portato a renderla in questo modo e perché?
Siamo partiti dall’idea di “strada”, il luogo in cui
vivono questi tre caratteri, Mimmo, Uccio,
Andrea, le loro giornate apparentemente uguali. La strada lentamente è diventata una sorta di
gabbia con una rete che li separa dal fuori e
una grande lavagna in cui si cercano nuove
parole per un confronto con la realtà. Andrea
proietta in un sogno questa fuga, Uccio lo segue
e Mimmo trama il fallimento di entrambi, tutto
non torna come prima, alla fine saranno “uno
per tutti e tutti e tre nessuno”.
Mimmo, Uccio ed Andrea, parlano ciascuno in un dialetto differente, anche nel titolo viene utilizzata un’espressione dialettale, cosa sta ad indicare questa scelta?
In scena ci sono due attori siciliani (Ferracane e
Pilli) e un attore pugliese (Riondino) questo elemento reale ha creato effettivamente un linguaggio che fa riferimento ai diversi dialetti
cercando continuamente un filo comune del
discorso. La drammaturgia finale di Linda Dalisi
raccoglie questi elementi creando tutte le possibili sfumature linguistiche.
Avete contribuito attivamente alla realizzazione dello spettacolo, siete attoriregisti, quale è stato il contributo di ciascuno di voi?
Lo spettacolo nasce dall’incontro della regia con
la drammaturgia, del disegno luci (Luigi Biondi)
con la recitazione, un contributo, quindi, di
scambio di competenze e di linguaggi che fanno
di W Niatri un lavoro di creazione collettiva.
La vita di una persona può cambiare da un
momento all’altro, nel momento in cui ci si
mette in relazione con fattori esterni che
intervenendo nella routin di tutti i giorni
possono portare ad un percorso di crescita
e cambiamento, quindi tutto è relativo?
Duccio, Mimmo ed Andrea vivono in uno
spazio chiuso, in cui ogni giorno è uguale
al precedente, in una condizione di immobilità interna ed insoddisfazione, sarà
l'arrivo di un fattore imprevisto ed esterno a scuoterli da questo torpore?
W Niatri racconta effettivamente quello che
succede nella vita di ognuno, una sorta di rivoluzione copernicana, in cui si scopre che tutto
è davvero relativo, che esiste una realtà in continuo movimento in cui niente rimane come
prima.
Visto che ciascuno di voi ha realizzato progetti nel campo cinematografico, televisivo, e teatrale vorrei sapere quale è secondo voi il miglior veicolo di riflessione. O
meglio quale di questi veicoli permetta
una miglior possibilità di espressione, comunicazione e conseguente possibilità di
riflessione per lo spettatore.
Lo spettatore deve scegliere di riflettere a prescindere dai veicoli mediatici, in questa scelta
sicuramente gli spunti dati dal teatro sono diversi da quelli televisivi e cinematografici, ma
rimane necessaria in una società televisiva
come la nostra la forza del teatro che non può
essere comodo, non può solo divertire e far
sorridere.
La Globalità dei Linguaggi:
una metodologia innovativa al servizio dell’educazione e dell’integrazione.
Quindi, come il titolo del suo primo Convegno Nazionale GdL del 1996, “In principio era il corpo”?
Il nostro metodo di lavoro si fonda sul “principio di piacere” come unica vera motivazione alla crescita, obiettivo principale dell’educazione è lo sviluppo della personalità
perseguibile solo considerando inscindibile
l’aspetto corporeo sensoriale e l’aspetto psicologico intellettivo. La presenza dei linguaggi del corpo, il loro riscatto da posizioni collegate solo ai momenti ludici, il riconoscimento
delle loro valenze espressivo-comunicative e il
loro rapporto di interdipendenza con i processi dell’apprendimento, costituiscono la
base del lavoro con i bambini.
La Globalità dei Linguaggi (GdL), nasce dalla
storia personale di Stefania Guerra Lisi che
unisce percorsi artistici ad anni di esperienza
di ricerca e studio in svariati ambiti: pedagogico, didattico, linguistico e di riabilitazione,
legate alla disabilità sensoriale, motoria e psichica. Da uno studio e un sapere che, per
rispondere a nuove domande costantemente
insorgenti, tende ad essere enciclopedico, si
sviluppa la Globalità dei Linguaggi (GdL) che
ha portato la prof.ssa Guerra Lisi all’insegnamento universitario alla Sapienza, Roma Tre e
Tor Vergata. La GdL è una disciplina formativa nella comunicazione ed espressione con
finalità di ricerca, educazione, animazione,
riabilitazione, terapia, sviluppatasi nel corso di
più di trent’anni.
In quanto disciplina la GdL è anzitutto un
sapere, una scienza, una materia di studio. In
quanto disciplina formativa della persona,
comporta anche un essere in un certo modo,
con una certa identità. Infine, in quanto formazione professionale, per le sue specifiche
finalità operative, essa comprende anche un
saper fare, è cioè arte e mestiere, abilità operativa, competenza tecnica e pedagogica.
Il campo, l’oggetto specifico della disciplina è,
precisamente, la comunicazione e l’espressione degli e tra gli esseri umani. ‘Con tutti i linguaggi’ o ‘globalità dei linguaggi’ significa
anzitutto apertura e disponibilità a tutte le
possibilità comunicative ed espressive, verbali
o non verbali, senza previe esclusioni. Significa poi un positivo interesse, studio, uso e pratica di quanti più possibile mezzi, linguaggi,
strumenti, a cominciare da quelli
più
fonda-
mentali, comuni ed efficaci per la comunicazione umana, in particolare i linguaggi del
corpo.
Alla base della Globalità dei Linguaggi sta un
ordine di valori: la vita come valore primo, assoluto e quindi, amore per la vita, che si manifesta con la meraviglia, la dedizione, la gratitudine; la fede nei potenziali umani; la diversità,
l’originalità, l’arte, come emersioni degli stessi
potenziali; il piacere, la bellezza come stati di
ben-essere della realtà umana e cosmica; l’integrazione come sviluppo, crescita, compimento
della persona e del gruppo e che comporta
senso di appartenenza, convivenza di tutti in
condizione di parità, condivisione.
Prof.ssa Guerra Lisi nel contesto pedagogico qual è un compito fondamentale
dell’educatore?
Uno dei compiti fondamentali è capire il “non
detto” che ogni bambino esprime nei linguaggi non verbali, attraverso le sue infinite
“tracce”; un educatore formato nella GdL
privilegia una prassi educativa che rispetta il
bambino nella sua globalità, cioè il modo in
cui il bambino comunica, agisce e sente,
come si relazione e rapporta al suo mondo
interno e a quello esterno.
Quali proposte educative vanno privilegiate?
Nel concetto di programmazione/progettazione per unità didattiche sussiste il pericolo che le proposte educative siano slegate tra
loro, elaborando un’immagine di bambino
spezzettato, frantumato nella logica delle
varie discipline. In tal modo si perde di vista
l’importanza di un approccio educativo globale e interdisciplinare come chiave di lettura
dell’evoluzione del bambino.
La GdL invece, permette agli operatori di sperimentare direttamente una prassi educativa
che valorizza il corpo e i suoi linguaggi come
base degli apprendimenti, in un approccio
interdisciplinare.
Di conseguenza su cosa si fonda la vostra
didattica?
La didattica deve fondarsi sulle esperienze
ludiche, motorie, plastiche, grafiche e vocali;
in questo modo l’acquisizione del linguaggio,
viene supportato e favorito dai linguaggi non
verbali. Anche un bambino con handicap
riesce a superare le difficoltà derivate dalla
disabilità proprio perché utilizzando i diversi
linguaggi viene stimolato a sviluppare le
potenzialità comunicative sollecitando anche
tutti i sensi. Determinante è la certezza di
poter sempre comunicare al di là di tutte le
differenze e diversità individuali.
Possiamo dunque parlare di un metodo
basato sulle arti e sulla psicomotricità?
Il dualismo filosofico che aveva dato il primato
assoluto allo “spirito” ha creato nell’ambito
scolastico una frattura tra attività fisica e attività di pensiero, per cui l’educazione è rimasta
quasi esclusivamente di tipo intellettuale legata al verbale e all’astratto e portando alla frustrazione dei linguaggi innati nell’uomo:
motorio, grafico, cromatico, musicale. Quindi
la risposta è sì: la finalità della psicomotricità
risiede nel potenziamento delle capacità di
pensare tramite l’azione vissuta, e l’azione vissuta è comunicazione anche attraverso tutte
le arti. Per questo la nostra disciplina, per intero si chiama MusicArTerapia nella Globalità dei
Linguaggi, dove il termine Terapia non è utilizzato in termine medico sanitario ma come
recupero del nostro benessere e del nostro
piacere attraverso le tutte le arti.
“Il Passaggio Segreto” è il primo centro
educativo Globalità dei Linguaggi di Stefania Guerra Lisi per bambini dai 3 ai 36
mesi?
Sì, “Il Passaggio Segreto” è un centro educativo che porta avanti un importante progetto
pilota di ricerca, in collaborazione con l’U.P.M.A.T.
Università Popolare di MusicArTerapia nella
Globalità dei Linguaggi e l’Università Tor Vergata per il Master nella stessa disciplina.
Alessandra Forte
Progetto Tevere: alimentazione, farmaci, Dna,
le nuove frontiere della prevenzione.
intervista alla Direttrice Scientifica dellʼIRE,
Prof.ssa Paola Muti
Intervista con la professoressa Paola Muti, direttore scientifico
dell’Istituto Regina Elena di Roma.
Professoressa Muti ci spiega che cos’è il Progetto Tevere?
Il progetto Tevere, nato dalla volontà del centro di ricerche del Regina
Elena e implementato grazie alla collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e l’Istituto Europeo di Oncologia di Catania,
è un progetto di prevenzione primaria dei tumori al seno. Questo si
divide in tre bracci; il primo, portato avanti dall’Istituto Europeo di
Oncologia, si procura di studiare gli effetti della somministrazione di
un farmaco, derivato dalla vitamina A, sulle giovani donne; il secondo,
approfondito dall’istituto Nazionale Tumori, è uno studio sulle attività
previdenziale della dieta e infine, portato avanti dall’Istituto Regina
Elena, è la ricerca sugli effetti della somministrazione di metformina a
pazienti sani. La metformina è usata, normalmente, per curare persone diabetiche e, proprio tra tutte coloro che ne facevano uso, si è
notata una diminuzione dell’insorgenze tumorali. Questa parte del
progetto, di cui si occupa il mio Istituto, prevede, quindi, di effettuare
uno screening su 16 mila volontarie, scelte in base a criteri ben precisi, per poter verificare se, la metformina, può, in un futuro prossimo,
essere utilizzata come azione preventiva contro il cancro al seno, ma
anche come prevenzione delle malattie cardiovascolari e, potenzialmente, dei tumori al colon.
zata a livello individuale, mi spiego meglio; non è detto che quello che
fa bene a me, in un determinato modo, abbia lo stesso effetto su di
un’altra persona, ci sono fattori fisici, che, ovviamente, variano da persona a persona. Tornando alla dieta, sicuramente mangiare frutta e
verdura, riducendo l’assunzione di proteine, è una buona regola di
vita, ancor di più se unita ad un’attività fisica regolare, anche solo una
passeggiata di una mezz’ora, a passo sostenuto, ogni giorno; il movimento, infatti, migliora la resistenza all’insulina, che, con ogni probabilità, è una delle modalità attraverso cui i tumori iniziano e si sviluppano. È molto importante, dunque, fare molta attenzione a ciò che si
mette in bocca ed abituarsi a vivere il movimento fisico come un’attività giornaliera, ricordandosi soprattutto che fumare fa malissimo.
Quali sono questi criteri di scelta delle volontarie?
Innanzitutto devono essere entrate in menopausa e devono essere
sane, quindi, tutte quelle donne che hanno avuto tumori o hanno altri
tipi di malattie, come il diabete, sono escluse a priori. Inoltre dovrebbero avere alcune di queste caratteristiche; essere leggermente sovrappeso, avere la pressione alta, i trigliceridi alti, un basso livello del
colesterolo e così via.
Oltre al Progetto Tevere, state facendo altri studi sulla prevenzione?
Stiamo studiando gli effetti della melatonina, che viene prodotta
durante il sonno; da questi studi è emerso che le donne, che hanno
un sonno più tranquillo e duraturo, e di conseguenza producono più
melatonina, sono meno soggette ai tumori; elevati livelli di melatonina, infatti, proteggono dalla formazione di tumore. Per estendere il
discorso, in ogni caso, possiamo dire che una buona igiene del sonno
aiuta contro la formazione di tumori. Ad oggi, però, non sappiamo se
l’assunzione di melatonina in pillole abbia gli stessi effetti sull’organismo di quella naturale ed è proprio questo che stiamo studiando in
laboratorio.
Lei da quanti anni svolge il ruolo di Direttore scientifico al Regina Elena?
Da tre anni.
Prima di lei il polo di ricerca del regina Elena non era così importante, o mi sbaglio?
L’istituto Regina Elena ha una ricca storia alle sue spalle, diciamo che
in questi anni abbiamo implementato e istituito nuovi settori, come
l’area per lo studio di medicina molecolare, che permette, sempre nell’ambito dei tumori al seno, di indagare in maniera approfondita, là
dove il tumore ha origine.
Prima di lei, l’istituto non aveva un laboratorio di ricerca così
prestigioso e all’avanguardia in Italia e nel mondo ?
Questo è sicuramente vero.
Oggi, negli Stati Uniti, quando si parla di ricerca medica non si
può esulare dal parlare di dieta,, è vero che l’istituto ha già
approfondito questo legame?
Si è vero, è un argomento di cui si parla molto in questo periodo e di
cui noi ci siamo già occupati in passato.
Dieta e alimentazione, mai come adesso si è informati su questo argomento, lei cosa ne pensa?
Penso che questo sia vero, anche se manca un’informazione indiriz16
eur torrino news
Il Progetto Tevere, come lei ci ha già spiegato, coinvolge anche
la Lombardia e la Sicilia, mi chiedevo se varcasse anche i confini nazionali?
No, il Progetto è tutto italiano, è il più grande Trial al mondo che tratta della prevenzione dei tumori al seno, ed è una novità, anche perché finanziato interamente dal Ministero della Salute. Sicuramente ci
sono altri studi sulla metformina, in diverse parti del mondo (in Inghilterra, negli Stati Uniti), ma la metformina, da utilizzare come prevenzione primaria, è studiata solo qui in Italia.
Possiamo affermare che ogni persona può decidere se ammalarsi di più o di meno, a seconda di come vive il suo rapporto
con il cibo?
Sicuramente sì, proprio a questo proposito, in accordo con il Municipio, stiamo facendo una serie di incontri, volti ad insegnare alle persone come prendersi cura del proprio corpo e come prevenire certe
patologie.
Ad oggi, quindi, nel campo della ricerca dei tumori, quali passi
avanti sono stati fatti?
Ad esempio che la modulazione dei geni è molto più complessa di
quello che pensassimo, la vera scoperta è l’attività del DNA.
La Metformina, come prevenzione, richiederà una fase di studi
che prevede una concretizzazione a medio o lungo termine?
Diciamo relativamente breve, 4 o 5 anni, stiamo adesso valutando la
sua azioni sulle cellule tumorali; da esperimenti effettuati in laboratorio, trattando delle cellule tumorali umane con metformina queste
sono state modificate ritornando ad essere cellule normali. Questo è
sicuramente un ottimo risultato.
Intervista alla dott.ssa Elisabetta Falvo,
ricercatrice dellʼarea di medicina molecolare
dellʼIstituto Regina Elena.
Dott.sa Falvo di cosa si occupa esattamente il vostro team di
ricerca, cosa fate?
Principalmente ci occupiamo di marker biologico, di studiare le cellule tumorali e di valutare gli effetti di determinati farmaci su queste. Gli studi sul marker vengo effettuati a fini diagnostici e preventivi, così da creare un circuito di chemio prevenzione.
Il vostro laboratorio sta facendo diverse ricerche, dalla melatonina, alla metformina, alla vitamina D, ed è proprio di
questa che mi piacerebbe parlare con lei. Dottoressa ci spiega prima di tutto che cos’è questa Vitamina D?
La vitamina D è un ormone stereoideo, in natura ne esistono due
forme, una di origine esogenea, viene assunta dal cibo, l’altra di origine endogena, può essere prodotta dal nostro organismo. Per produrre la quantità di vitamina D necessaria al nostro organismo sono
sufficienti 15 minuti di esposizione al sole al giorno.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare il professor Berrino
dell’Istituto Tumori di Milano che afferma che ci ammaleremmo meno di cancro se seguissimo una dieta migliore, che
legame esiste tra il cibo e la vitamina D?
Come ho già accennato una delle due forme di vitamina D si assorbe attraverso il cibo, mangiando uova, formaggio, burro, usando
l’olio di fegato di merluzzo o bevendo il latte.
Ne consegue che basta avere una corretta alimentazione per poter
apportare al nostro organismo la quantità necessaria.
Che funzione ha questa vitamina?
La vitamina D regola l’assorbimento di calcio, la cui mancanza comporta malattie come l’osteoporosi, il rachitismo. Attualmente viene
usata anche per curare malattie come la fibrosi cistica, l’ arteriosclerosi o l’artrosi.
Torniamo a parlare di cancro, viviamo in una società in cui,
purtroppo, i malati di cancro aumentano in maniera preoccupante, come legare gli studi sulla vitamina D a questo
ambito?
Questo legame è uno degli ambiti di ricerca principali del nostro laboratorio, studiare una correlazione tra i livelli di vitamina D nell’organismo e il possibile sviluppo di un tumore,
una maggior concentrazione di questa
sarebbe diretta conseguenza di una
minor probabilità di ammalarsi.
Quale può essere la causa di una
minor concentrazione di vitamina D?
Come ho già accennato in precedenza, noi la assorbiamo in due modi, se
questi processi di assorbimento vengono
a mancare la diretta conseguenza è una
sua diminuzione.
Un basso contenuto di questa, quali neoplasie può causare?
18
eur torrino news
È proprio questo che stiamo studiando, stiamo svolgendo delle analisi per capire quali siano i cambiamenti in atto nell’organismo con
una minore o maggiore concentrazione di questa.
Quali meccanismi può attivare la vitamina D contro il cancro?
La vitamina D cambia il modo di lavorare delle cellule, e in alcuni
casi può fermare il processo di proliferazione delle cellule cancerose o può migliorare le funzioni del sistema immunitario; tuttavia il
suo ruolo non è stato ancora compreso appieno.
È possibile fare un test per misurare i livelli di vitamina D nel
corpo?
Certo, esistono dei test per misurare il livello di vitamina D, si possono effettuare anche in alcune farmacie che lo prevedono, tuttavia è più opportuno recarsi da un medico, di modo che nel momento in cui sia necessario integrarla, il paziente sia messo al corrente
di tutte quelle controindicazioni o interazioni con altri farmaci che
tale cura comporta.
Questo tipo di studi è stato effettuato anche in altre parti del
mondo?
Sono tutti studi in fase di valutazione, ad esempio, negli Stati Uniti alcuni laboratori stanno effettuando degli studi sullo stesso argomento.
Le nuove frontiere prevedono la possibilità di una che mio
prevenzione attraverso le sostanze naturali, quale obiettivo
si è prefissato il vostro laboratorio?
Quello che la vitamina D diventi un target di prevenzione.
La
salute passa per il corpo
per
la
ma anche
mente…
Ansia e depressione
Ansia e depressione sono emozioni e stati d’animo
universali che appartengono al quotidiano della vita dell’individuo.
La sintomatologia depressiva, dalle sue tinte più
sfumate e lievi alle sue manifestazioni più eclatanti, è sempre legata alla diminuzione del tono di
fondo dell’umore. È sempre presente il calo del livello energetico. È sempre compromessa l’iniziativa nelle relazioni interpersonali e nella partecipazione alla vita.
La depressione è definita come una perdita di interesse e di piacere che pervade l’individuo in
tutte le sue attività in modo insistente e più o
meno duraturo.
Le variazioni del tono dell’umore possono essere
relative a una causa esterna, depressione reattiva,
oppure no, e quindi risultare incomprensibili, depressione endogena.
Le manifestazioni cliniche più sfumate di una depressione del tono dell’umore sono spesso parte
del corredo caratteriale della personalità.
Nella depressione reattiva il paziente vive il proprio
dolore lottando, piangendo, parlando, sfogandosi,
non smette di sperare che qualcosa intervenga, per
cambiare, per riavere un po’ di pace, per riprendere
e partecipare alla vita senza angosce.
La depressione reattiva è correlabile a eventi di
particolare significato, la perdita di una persona
cara, l’abbandono.
Nella depressione endogena, il paziente non lotta,
non piange, non spera, non pensa ad un futuro migliore. È rivolto al proprio passato di cui nulla può
essere modificato, poiché si è interrotto il filo conduttore che dava senso alla vita.
L’ansia è caratterizzata da alterazioni della regolazione dell’umore del comportamento, delle emozioni sempre associati a manifestazioni neurovegetative.
MANIFESTAZIONI ANSIOSE
Attacchi di panico
Disturbi fobici
Patologie dovute a stress
Disturbi ossessivo-compulsavi
La sindrome ansioso-depressiva è il quadro patologico più diffuso nella società occidentale. Molte persone, per abuso di alcool, droghe, farmaci chimici, e
alimentazione non equilibrata soffrono di sintomi
in qualche modo correlati a questa sindrome.
L’omotossicologia svolge un ruolo importante nella
terapia delle forme ansioso-depressive. I risultati
profondi e duraturi, l’assenza di effetti collaterali
sono stati dimostrati da innumerevoli studi clinici.
L’omotossicologia è l’omeopatia delle basse diluizioni che
agiscono a livello tissutale e che non
prescindono dall’azione chimica delle diverse sostanze. I farmaci omotossicologici, composti da
associazioni di rimedi omeopatici in bassa diluizione, sono l’ideale per agire a livello somatopsichico.
CUPRUM è il farmaco dell’ansia con manifestazioni
neurolologiche spasmodiche;
ARGENTUM è il rimedio più profondo dell’ansia anticipatoria con ripercussioni a livello gastroenterico;
AURUM è il rimedio dell’ansia depressiva scompensata, con riflessi a livello Cardiocircolatorio.
Anche i rimedi vegetali possono essere utili: le
piante della famiglia delle SOLANACEE, delle RANUCOLACEE, delle LOGANIACEE, rispettivamente
per depressioni endogene, esogene, e con componente ormonale.
Ancora rimedi omotossicologici NUX VOMICA IGNATIA GELSENIUM hanno effetto ansiolitico e sedativo.
Sarà il medico, con perizia clinica e coscienza, a
scegliere la terapia adatta ad ogni paziente, considerando le tre dimensioni della natura umana: l’aspetto fisico, psichico e spirituale, per addivenire
ad un quadro veramente solistico.
Infine: la partecipazione del paziente che deve
identificare e cambiare comportamenti e stili di vita è fondamentale.
Dott.ssa
Rossana Lembo
Medicina Estetica
V.le degli Astri, 59 Pal C. Int. 9
Tel. 06 5204699
366 1581284
Intervista alla dott.ssa Raffaella Santoro,
ricercatrice del laboratori di prevenzione chemioterapica
molecolare dellʼIstituto Regina Elena
I laboratori del Regina Elena portano avanti sperimentazioni su diverse sostanze per verificarne l’efficacia nel
contesto della terapia per il tumore. Lei oggi è qui per parlarci della melatonina; anzitutto di csa si tratta?
La melatonina è una molecola naturalmente presente nel nostro
organismo prodotta principalmente dalle cellule pinealociti localizzate nell’ipofisi; è un ormone secreto anche da altri organi: ipofisi,
tiroide, surreni, gonadi. Viene rilasciata nell’organismo in tutte le
occasioni di assenza di luce, principalmente, quindi, durante la
notte. Il picchio di massima produzione si registra intorno alla
mezzanotte, per poi diminuire progressivamente fino all’alba.
Quali sono le funzioni della melatonina?
Essa regola il ciclo sonno-veglia, tanto è vero che viene spesso
prescritta in caso di insonnia per un periodo di tempo che può
variare dai tre ai sei mesi ad un dosaggio che va dai tre ai sei milligrammi; ma ha dimostrato anche una funzione immunostimolante, infatti talvolta viene somministrata ai pazienti prima di un
intervento chirurgico o alle persone immunossoppresse.
Quali sono gli eventuali effetti collaterali?
Essendo coinvolta nei meccanismi del sonno può indurre sonnolenza e in alcuni casi si è registrata una maggior irritabilità.
Comunque ad oggi tutti gli studi condotti sono stati formulati
sulla base di un periodo di assunzione limitato ai sei mesi; non si
conoscono, pertanto, gli effetti a lungo termine.
Lei è ricercatrice nel campo dell’oncologia. Melatonina e
cancro, qual è la relazione?
Recenti ricerche hanno evidenziato che ad una più alta concentrazione di melatonina corrisponde una percentuale minore di probabilità di sviluppare il cancro, con riferimento soprattutto al tumore
del seno; viceversa i soggetti che presentano agli esami ematici
più bassi livelli di melatonina risultano esposti ad un rischio maggiore. In particolare vorrei citare due studi, uno condotto presso la
Danish Cancer Society e l’altro presso la Harvard Medical School,
dai quali è emerso che le donne che svolgono lavori che prevedono un impegno notturno, essendo maggiormente esposte alla
luce e pertanto con più bassi livelli di melatonina nell’organismo,
si riscontrano più casi di cancro; mentre tra le persone non vedenti, che non ricevono lo stimolo della luce sulla retina e
quindi producono melatonina in buona quantità, si
registra nel tempo una percentuale minore di casi
di tumore. La categoria presa in esame è stata
quella delle infermiere e sono state monitorate per un arco
di tempo di
dodici anni.
Ci sono
tante persone che
hanno l’abitudine
di addormentarsi lasciando la televisione accesa.
20
eur torrino news
Questo potrebbe, quindi, incidere negativamente sulla produzione di melatonina?
Effettivamente sì, perché lo schermo della televisione rappresenta,
comunque, una fonte di luce e pertanto non favorisce la secrezione di melatonina da parte delle ghiandole a questo deputate.
Anche in estate, quando si verifica maggiore alla luce, l’organismo
produce meno melatonina; tuttavia, questo non significa che si
debba completamente evitare l’esposizione ai raggi solari, anzi,
questi promuovono la produzione della vitamina D, anch’essa con
proprietà benefiche nelle patologie tumorali; l’importante è mantenere il giusto equilibrio.
Quali sono i risultati registrati dai vostri laboratori sull’impiego della melatonina in caso di tumore?
Sono stati confermati i risultati di ricerche condotte anche da altri
laboratori, evidenziando una riduzione della crescita del tumore.
Ad oggi, quindi, sappiamo che la melatonina influisce positivamente nei casi di patologie tumorali ritardandone il processo di
sviluppo, tuttavia ancora non siamo in grado di dire secondo quali
dinamiche questo avviene. L’obbiettivo è proprio quello di indagare i meccanismi d’azione della melatonina.
FISIONIR CENTRO ORTOPEDICO FISIOKINESITERAPICO
CONVENZIONI S.S.N. e FASDAC
Fisioterapia - Rieducazione Motoria - Laserterapia CO2
Magnetoterapia - Ipertermia - Tecarterapia - Onde d’Urto
VISITE SPECIALISTICHE ORTOPEDICHE E FISIATRICHE
Ortopedia - Fisiatria - Medicina Legale - Terapia del Dolore
Fisionir s.r.l. 00144 Roma (Eur Mostacciano) - Via L. Umile, 33
Tel e Fax 06 5291983 - 06 5292776 - e-mail: [email protected] - www.fisionir.com
MLN 4924:
un farmaco contro tutti
i tipi di tumore
Skp2, questo il nome del gene coinvolto nelle patologie tumorali.
Una ricerca condotta presso l’Harvard University di Boston ha rilevato che una sovra espressione di questo particolare gene coincide
drammaticamente con l’insorgenza di processi oncogeni.
Caratteristica principale del cancro è la proliferazione delle cellule,
ovvero la loro crescita e moltiplicazione incondizionata, meccanismo che è alla base della rapida diffusione del tumore in diverse sedi
dell’organismo, fenomeno spiegabile con il fatto che le cellule
tumorali non vanno incontro al processo di senescenza che le condurrebbe inevitabilmente alla morte.
Il riscontro di un’iperattivvità del gene Skp2 in presenza di malattie
tumorali è stato fattore guida nello studio intrapreso all’università
di Boston, in quanto ha suggerito ai ricercatori l’idea che disattivando il gene in questione si potesse bloccare la crescita del
tumore; ipotesi che si è trasformata in una realtà scientifica. Un
esperimento condotto su topi di laboratorio ha, infatti, permesso di
osservare che alla soppressione del gene Skp2 corrisponde la morte
delle cellule tumorali, o meglio, si innesca un processo di senescenza di suddette cellule che poi le porta a morte. Si è così potuta registrare nel giro di sei mesi una regressione del tumore.
Una scoperta che si affianca ad un’altra ancor più entusiasmante,
in quanto è già stato messo a punto un farmaco sperimentale
chiamato MLN 4924, della Takeda Pharmaucetical Company, con
funzione anti Skp2. In sostanza esso asseconda un meccanismo di
difesa naturale già insito nel nostro organismo che permette, per
esempio, alla pelle di difendersi dai danni del sole, promuovendo
nella cellula scottata un processo di autodistruzione; l’MLN 4924,
bloccando il gene Skp2, è in grado di innescare l’autoistruzione
delle cellule tumorali.
Il raggiungimento di questo importante traguardo nel campo della
ricerca contro il cancro si deve all’italiano Pier Paolo Pandolfi, scienziato che già giovanissimo, tra gli anni ‘80 e ‘90, si era dedicato alla
ricerca in ambito oncologico presso il gruppo di ricercatori italiani
guidati dal Prof. Giuseppe Pellicci a Perugia; successivamente Pandolfi si è trasferito in Inghilterra e poi ancora a New York al Memorial Sloan Kettering Cancer Institute. Attualmente è alla guida di un
laboratorio della Harvard University di Boston, pur mantenendo
intensissimi i contatti con l’Italia, dove torna di frequente per continuare a offire il suo contributo; moltissimi, poi, gli italiani nel suo
gruppo di studio a Boston.
Già nel 2008 Pandolfi aveva effettuato un’altra importante scoperta, rilevando la riduzione della proteina Pten in presenza di qualsiasi forma tumorale, fatto che aveva indotto il ricercatore ad affermare che all’origine di tutti i tumori vi è un denominatore comune,
delle anomalie dei meccanismi genetici; questo risulta essere confermato oggi dall’osservazione del comportamento del gene Skp2,
anch’esso implicato in tutti i tipi di tumore.
Ciò significa che se le ulteriori sperimentazioni sul farmaco anti
Skp2 ribadiranno i risultati emersi sinora, la cura potrebbe essere
efficace per sconfiggere qualsiasi tipo di tumore.
22
eur torrino news
Grafica: Romalive
Intervista al Dott. Giovanni Blandino
coordinatore dei laboratori di ricerca
dellʼIstituto Regina Elena
Siamo qui con il dottor Blandino, coordinatore dei laboratori
di ricerca del Istituto Regina Elena; dottor Blandino a che
punto sono i laboratori di ricerca dell’Istituto?
I nuovi laboratori dell’area molecolare dell’Istituto Regina Elena sono
in fase attiva rispetto ai primi mesi dalla loro istituzione, hanno avviato una serie di ricerche su temi assai complessi e sono in pieno funzionamento. La ricerca è in continua evoluzione, ne consegue che,
mentre gli studi avviati l’anno scorso stanno ormai seguendo il loro
percorso, nascono sempre nuove progettualità. Di pari passo le tecnologie utilizzate dagli inizi vengono implementate e sostenute da
altre, così da essere sempre all’avanguardia sia per quanto concerne
le tecnologie stesse, che per i risultati ottenuti.
Lei ha accennato ad una serie di ricerche molto complesse, può
spiegarci nello specifico di cosa si tratta?
L’area di ricerca molecolare persegue diversi obiettivi, prima di tutto
però bisogna sottolineare come questo sia un centro di ricerca traslazionale; la ricerca traslazionale è quella ricerca biomolecolare preclinica che produce risultati rapidamente trasferibili all’attività clinica,
vi è quindi alla base la volontà di trasferire immediatamente i risultati della ricerca al letto del paziente. Questo avviene tramite l’analisi
dei pazienti stessi, ma anche dei tessuti tumorali di questi, la radiografia molecolare del paziente ci permette di tornare ai sistemi di
ricerca in vitro e di studiare così i comportamenti molecolari alla base
delle attività tumorali che noi riscontriamo; questa è la cosiddetta
area della stratigrafia molecolare. C’è una seconda area che sta crescendo vorticosamente, grazie anche agli sforzi dei giovani ricercatori, quella dell’isolamento delle cellule staminali tumorali, quella piccola porzione cellulare che è il serbatoio del tumore e che, probabilmente, contiene anche quelle cellule che lo disseminano in altre parti
del corpo. Sono tutte ricerche molto complesse, che vedono anche
l’interfacciarsi di diverse figure professionali, il medico con il biologo,
i chimici con i bio-informatici, vi è quindi un approccio multidisciplinare come richiede oggi la ricerca contro il cancro.
I vostri laboratori hanno, inoltre, aderito al “Progetto Tevere”,
un progetto che vede coinvolti altri istituti sia Lombardi che
Siciliani, e si occupa di prevenzione dei tumori al seno, in che
modo collaborate con questi?
Il Progetto Tevere è la sintesi di quelle che possono essere le ricerche
traslazionali, perché parte proprio dall’osservazione dei pazienti; si è
infatti notato come i pazienti sotto cura da anni per il diabete sviluppino meno i tumori rispetto alle altre persone. Se n’è dedotto che nel
trattamento farmacologico del diabete viene utilizzata una sostanza
che inibisce la formazione tumorale, principalmente l’insorgenza del
tumore al seno, in parte anche per i tumori alla prostata e all’intestino. Quest’osservazione è stato il punto di partenza. Si è passati dunque allo studio in laboratorio e il concetto che emerge dalle ricerche
su questi farmaci antidiabetici, utilizzati su culture cellulari o su
modelli in vivo, è che alla base dell’insorgenza di tumori vi sono disordini del metabolismo, ne consegue che tutti quei farmaci che in
qualche modo evitano questi disordini contribuiscono ad una maggior protezione rispetto ai tumori. L’esempio più forte è dato dalla
correlazione tra obesità, data da delle disfunzioni metaboliche, e
tumori; ci sono alcuni tumori, come quello all’esofago, non molto dif-
fuso ma molto aggressivo, la cui formazione
e strettamente legata a questo fattore.
Il “Progetto Tevere” oltre a portare avanti questi studi, si occupa anche di approfondire la correlazione tra dieta e tumori, principalmente è il dottor Berrino, dell’Istituto dei Tumori di Milano, ad occuparsene. Queste diete studiate dal dottor Berrino servono per prevenire solo
alcuni tumori o tutti?
Obesità, dieta e cancro, numerosi sono gli
studi di osservazione, anche la professoressa
Muti, direttore scientifico dell’Istituto Regina
Elena, si è occupata di questo argomento,
l’integrazione dei nostri laboratori avviene
nel momento in cui si va a studiare i meccanismi, il “perché” certe diete servono a proteggere. Abbiamo fatto un passo avanti nella
lotta ai tumori, perché stiamo studiando quei
meccanismi di protezione che lo prevengono, stiamo portando avanti una chemio prevenzione.
Il professor Berrino sostiene che con una
dieta corretta, forse, si potrebbe eliminare del 33% l’insorgenza di tumori.
Sono perfettamente d’accordo, tutta l’area
che va da una giusta alimentazione ad un
corretto movimento svolge un ruolo protettivo molto importante nell’insorgenza di tumori, il passo successivo che dobbiamo fare
è quello della comprensione dei meccanismi
molecolari alla base di questo processo. I
laboratori di medicina molecolare devo fare
da trait d’union fra l’osservazione che può
fare il clinico e il biologo molecolare. È indubbio che un’arma fondamentale nella lotta ai
tumori sia la prevenzione.
La professoressa Muti parlava in un’intervista degli studi sulla metformina come una possibilità nella prevenzione dei
tumori al seno.
Proprio in queste ultime settimane i laboratori di medicina molecolare stanno producendo
risultati importanti che dimostrano come
questo farmaco antidiabetico svolge un ruolo
molto importante come antitumorale, anche
a livello delle cellule staminali tumorali. Gli
esperimenti condotti in laboratorio hanno
dimostrato che la metformina corregge il metabolismo, anche delle cellule tumorali, e ripristina un metabolismo che è più fisiologico,
che è di una cellula normale. Bisogna ricordare a questo proposito, come l’alterazione del
metabolismo sia alla base di molti tumori,
dalla prostata, al seno, all’intestino.
La metformina è un farmaco naturale o
è un farmaco tossico?
Non è un farmaco tossico, lo dimostra il fatto
che da anni è utilizzato da milioni di persone
che soffrono di diabete, tuttavia va ricordato
come se somministriamo la metformina per
la prevenzione, nel momento in cui noi la
prescriviamo lo stiamo facendo su pazienti
potenzialmente sani; ne consegue che potrebbe, e ribadisco potrebbe, creare qualche
controindicazione in un uso prolungato.
Esperimenti condotti su un gruppo ristretto
di persone, tuttavia, hanno dimostrato che la
metformina è un farmaco ben tollerato.
Stati Uniti si sta affermando, che associa i
numeri legati a disfunzioni metaboliche,
come l’obesità che colpisce fasce di età sempre più giovani, all’insorgenza di tumori.
Quindi da una parte c’è il problema di
mangiare del cibo sano e dall’altra parte
il problema dell’’obesità che all’alimentazione è strettamente connessa.
Certamente l’obesità dipende dal cibo, ma
anche dal tipo di vita che uno conduce, ad
esempio per i bambini è importante osservare il loro metabolismo, correggerlo là dove è
necessario, e soprattutto spingerli ad un’attività fisica, che per loro è fondamentale.
…io insisto perché venga riconosciuto quel
messaggio sociale, che negli Stati Uniti si sta
affermando, che associa i numeri legati a
disfunzioni metaboliche, come l’obesità che
colpisce fasce di età sempre più giovani,
all’insorgenza di tumori.
Oltre alla Metformina, ci sono altri farmaci che state sperimentando?
Diciamo che un ruolo importante nelle terapie dei tumori lo hanno giocato le vitamine,
in associazione con altri farmaci; della vitamina D, ad esempio, si è osservato come valori
bassi di questa, la cui produzione è legata
anche all’esposizione al sole, abbia favorito
l’insorgenza di tumori al seno, si è visto di
contro che le donne che si esponevano maggiormente ai raggi solari erano meno soggette a questa patologia. Altre osservazioni
vengono condotte sulla melatonina, anch’essa ha un effetto protettivo nei riguardi dei
tumori. Diversi sono gli studi condotti, recentemente il professor Pellicci dell’Istituto Oncologico Europeo ha pubblicato un lavoro
sugli effetti protettivi delle arance rosse, di
contro a quelle gialle, esistono, come già
accennato, in questo ampio concetto di alimentazione, una serie di sostanze che hanno
una funzione protettiva.
Spesso quando noi mangiamo arance,
cereali, od altro, mangiamo cibi non genuini, con sostanze non proprio ideali
per il nostro organismo, come si possono
conciliare questi effetti con quelli protettivi di cui ha parlato prima?
Sicuramente questa è una domanda molto
difficile, dove diversi sono i fattori da valutare, come quelli legati al processo di conservazione dei cibi, alla percentuale di conservanti all’interno di questi, e anche là dove
parliamo di cibo naturale, assolutamente biologico, dobbiamo fare attenzione, perché magari anche questo manca dei necessari controlli sulla qualità,che lo rendono sicuro da
certi punti di vista. Sicuramente vanno privilegiati quei cibi che seguono un iter qualitativo controllato, io insisto perché venga riconosciuto quel messaggio sociale, che negli
Tornando al cibo naturale, biologico, io non
vorrei fare confusione, certo questi prodotti
sono sicuramente meglio di quelli non naturali, ma parlare di biologico, non deve voler
dire che questo può sfuggire ad ogni controllo dei criteri minimi perché sia un cibo fruibile, ad esempio se parliamo di frutta e verdura, un controllo allo stato del terreno è opportuno effettuarlo, verificare come le piante
vengono irrorate. La vera dieta inizia al mercato, dove la gente deve essere in grado di
valutare quello che sta per mangiare.
Per concludere un’ultima domanda, voi
negli ultimi 3 anni avete creato dei laboratori all’avanguardia, come collaborate con
gli altri istituti di ricerca sparsi nel mondo?
Gli studi contro il cancro diventano di giorno in giorno sempre più una ricerca globale,
la collaborazione nasce dalle varie specificità
delle competenze, si crea un approccio multidisciplinare, non è difficile che io, ad esempio, collabori con i fisici di Israele o degli Stati
Uniti, perché magari loro hanno sviluppato
degli algoritmi particolari per l’interpretazione dei dati. Più cresce la tecnologia, più possiamo essere sofisticati nell’analisi, aumentano i dati, che vanno razionalizzati e resi
accessibili. Una strumentazione che è in
grado di sequenziale il genoma umano e a
breve sarà in grado di sequenziale il genoma
delle cellule tumorali, fornisce una serie di
dati molto complessi, noi dobbiamo razionalizzarli e tirare fuori le informazioni che ci aiutino e creare un farmaco ad hoc per colpire
quello specifico tumore, ed è per questo che
abbiamo bisogno di un approccio globale.
Non dobbiamo quindi stupirci, tanto più in
laboratori all’avanguardia come i nostri, di
trovare studiosi e collaborazioni da tutte le
parti del mondo, dall’università di Oxord ad
Harvard
eur torrino news
25
2012 New life
Siamo con la Professoressa Catalina Curceanu, presso i laboratori nazionali dell’Istituto di Fisica nucleare di Frascati per
occuparci di Fisica quantistica.
Che cosa è e cosa studia la fisica quantistica?
La Fisica quantistica è una teoria nata circa 100
anni fa dallo sforzo di diversi scienziati tra i
quali Albert Einstein. È uno dei pilastri della fisica moderna e della nostra realtà. Per farvi un
esempio, nella vostra telecamera, che immagino sia digitale, è presente un rivelatore CCD,
per la cui comprensione la meccanica quantistica è un aspetto fondamentale. La telecamera non potrebbe funzionare se noi non avessimo compreso che le leggi che governano i processi che avvengono nel silicio, sono delle leggi
che appartengono ad un mondo infinitamente
piccolo, in cui non sono applicabili le leggi che
governano il mondo macroscopico.
In che modo la realtà che noi vediamo tutti
i giorni è sorpassata dalla fisica quantistica?
La realtà è regolata da leggi un po’ diverse,
come le leggi sociali e la storia. Per fare una
metafora posso citarvi un bellissimo racconto di
Dino Buzzati, in cui la moglie del protagonista
si sveglia una notte con la sensazione che nel
giardino di fronte la loro abitazione possa essere stato commesso un crimine. Il marito, per
tranquillizzarla, la porta alla finestra a guardare
il giardino mostrandole che non è accaduto
nulla. Nella conclusione del racconto emerge
che il giardino, a livello microscopico, è animato da moltissimi insetti, e proprio tra loro è
avvenuto un crimine. Esistono vari livelli di realtà anche nelle nostre ricerche, che sono animate più che dalla volontà di costruire qualcosa,
come una nuova telecamera, dalla curiosità di
comprendere il funzionamento del mondo.
Questa curiosità, nel campo specifico della
meccanica quantistica, ci ha portato a capire
che tutto parte dalla struttura dell’atomo.
Siamo partiti da una domanda molto semplice,
relativa alla composizione di queste particelle e
da lì abbiamo scoperto che nel mondo dell’atomo non valgono le leggi del macrocosmo.
Questo assunto è fondamentale, visto che se
così non fosse, il mondo non potrebbe proprio
esistere, l’elettrone non potrebbe girare intorno al nucleo all’inifinito, cadrebbe in frazioni di
tempo infinitesimali, crollerebbe sul nucleo e il
mondo scomparirebbe.
Questa è stata una scoperta degli anni ‘20,
nata da un postulato di Bohr, che ha ipotizzato
che gli elettroni rimangono su queste orbite
chiamate stazionarie, situate ad
una determinata distanza
dal nucleo, una distanza quantificata. Successivamente si è capito per
quale motivo l’elettrone dovesse
stare in quella
esatta posizione,
ed è stata sviluppata una legge con basi matematiche. Vorrei aggiungere però che ancora
oggi ci sono delle incognite riguardo le fondamenta della meccanica quantistica. Tanto che
anche Bohr stesso disse che “chi capisce veramente la meccanica quantistica può ben dire
che non la capisce”. Proprio perché ci sono
delle domande, come il concetto di ubiquità
che non sono state totalmente chiarite.
Ci parli dell’ubiquità, cosa intende?
Intendo che l’elettrone, che noi immaginiamo
essere una particella ben localizzata, nell’ambito della meccanica quantistica, assume un comportamento diverso. Infatti ha la capacità di
sdoppiarsi. Come se un essere umano potesse
passare simultaneamente attraverso due porte
poste ad una certa distanza l’una dall’altra.
Questo fenomeno si è verificato non solo con
l’elettrone, ma anche con il protone, o altre
molecole come il fuolerene o molecole più
grandi. Questo comportamento è possibile grazie alla duplice natura di onda e particella. Abbiamo capito che questi elementi hanno aspetti complementari del comportamento, che
ricadono sulla nostra stessa esistenza.
Heisenberg, se ricordo bene, ha detto:
“Perché studiare l’ente e non il niente?”
Questa affermazione si collega alla meccanica quantistica.
Heisenberg è stato un personaggio molto interessante, il suo rapporto con la filosofia è stato
di amore e paura, come risulta dai suoi racconti e scritti. Il nostro metodo di indagine è a
metà fra la ricerca sul niente e sul tutto. Oggi
abbiamo scoperto che il niente non esiste, è
anzi un’entità che ribolle di energia e processi,
spiegati da Heisenberg, tramite la relazione di
incertezza, ovvero il principio di incertitudine di
Einstein, che dimostra come nel vuoto avvenga
una reazione istantanea che produce particelle
ed anti-particelle che a loro volta creano energia. Da qui sono nate altre domande che hanno portato al concetto di energia come materia oscura. Lo studio della fisica parte dalle particelle fino ad arrivare al cosmo, allo studio
delle stelle e dell’universo. L’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si ricongiungono,
e le domande poste per la loro comprensione si
avvicinano sempre di più.
Professoressa, vorrei chiederle di approfondire due fenomeni, di cui altri ricercatori mi hanno parlato. Uno riguarda il caso
di due elettroni con spin opposto che si
trovano a girare su uno stesso orbitale
attorno a un nucleo. Mentre l’altro riguarda un esperimento - di cui lei magari
ci spiegherà le implicazioni - che consiste
nel rapporto di interazione fra un elettrone che ipotizziamo si trovi qui, nei laboratori di Frascati, ed un altro che da qui viene
successivamente portato a New York. Cambiando lo spin dell’elettrone che si trova a
Frascati, simultaneamente cambia lo spin
dell’elettrone che è a New York, un fenomeno straordinario. Quali implicazioni
potrebbe avere?
Il Termine tecnico sarebbe spooky action, azione a distanza, ed è in effetti uno degli aspetti
più inquietanti della fisica moderna. Collegato
anche al famoso paradosso Einstein-PodolskyRosen, sul quale stiamo portando avanti delle
ricerche nei nostri laboratori. In merito all’esperimento di cui ci ha parlato, le posso dire che è
stato dimostrato che prendendo due particelle
che in passato hanno interagito, ossia sono
state in entanglement, traducibile in italiano
come in relazione, e ponendole ad una qualunque distanza (una qui, e l’altra in un altro
pianeta) ed andando successivamente a misurare le variazioni dell’una ci si rende conto che
l’altra sa simultaneamente cosa le è successo.
Nella meccanica quantistica questo fenomeno
è stato spiegato come non località, ovvero
come se fra le due particelle venisse trasmesso
un messaggio, come se fossero telepatiche.
Tuttavia gli studi in merito all’entanglement
non sono ancora esaustivi pur essendo un processo che sta affascinando tanti studiosi. Mentre, a proposito degli elettroni, un altro principio della fisica quantistica, il Principio di esclusione di Pauli, sostiene che possano esisterne
due con spin opposti intorno ad uno stesso
orbitale. Il mio gruppo di ricerca sta portando
avanti un esperimento presso i laboratori sotterranei del Gran Sasso volto a dimostrare che
tale principio possa essere violato. Da un lato
questa sarebbe una scoperta da Nobel, dall’altro sarebbe una scoperta da “ignobel” visto
che metteremmo in dubbio uno dei capisaldi
della scienza moderna.
Il fenomeno della spooky action fra gli
elettroni, mi fa pensare a due gemelli che
pur trovandosi a distanza, si influenzano.
Quello che succede ad uno accade anche
all’altro. Può esserci un collegamento fra
ciò che avviene fra gli elettroni e ciò che
avviene fra due gemelli?
Non lo so, questa relazione non è dimostrabile
dal punto di vista scientifico, ma è spiegabile
dal punto di vista biologico, poiché avendo un
patrimonio genetico molto simile, non c’è da
stupirsi che possano ad esempio incorrere nelle
stesse malattie, o in processi che coinvolgono
- Viaggio nella Fisica Quantistica con la Prof.ssa Catalina Curceanu
la nostra struttura corporea. Per quanto invece
riguarda le sensazioni e i sentimenti non posso
pronunciarmi, anche se c’è un ramo di fisici che
sta indagando su aspetti della coscienza potenzialmente riconducibili alla meccanica quantistica.
Se ho ben capito, ciò che sta dicendo è collegato al fatto che l’elettrone può avere al
suo interno uno spazio-tempo e un’entropia diversa da quella che intendiamo?
Non necessariamente questo, anche se è un
discorso affascinante, ed è parte della nostra
descrizione della natura. Piuttosto il fatto che a
livello di coscienza esistono dei microtuboli, in
cui avvengono processi messi in atto con un
numero limitato e piccolo di particelle, che potrebbe voler dire che gli aspetti macroscopici
descritti con una natura continua, diventano
discontinui, quindi quantificati. Per cui, le leggi
della meccanica quantistica potrebbero avere
un qualche ruolo e peso, ma siamo agli albori
di questo tipo di ricerca sulla coscienza.
Mentre parlo con lei ho la sensazione che
siamo tutti collegati in una sorta di rete in
cui ognuno di noi ha un suo ruolo e funzione indipendente dagli altri. L’entanglement spiega come ogni azione effettuata da ciascuno di noi ricada su ogni
piccola parte dell’universo.
Sì, ognuno di noi è parte dell’universo ma credo piuttosto che ciò sia spiegabile con il fatto
che abbiamo una storia e una cultura comune
e l’essere in relazione deriva da ciò, più che dalla nostra struttura corporea. Si può dire, se
vogliamo, che la cultura è un derivato del DNA,
che condividiamo al 99% con tutti gli animali
sulla terra. Un patrimonio le cui radici sono lontane nel tempo e sono rintracciabili nel processo di creazione della vita, a partire dalla prima
molecola fino ai nostri giorni. Percorso che frequentemente è oggetto di indagine della biologia e della chimica. Per concludere si potrebbe dire che l’evoluzione ci ha portato ad essere
entangled culturalmente.
Nella vostra ricerca, quella entità che noi
chiamiamo Dio, spirito o presenza soprannaturale si percepisce? C’è in ciò che studiate qualcosa che sfugge oppure no?
Le posso unicamente dare un parere personale. Credo che più di tutto si percepisca la nostra
natura umana, è la nostra curiosità e testardaggine che ci porta avanti. Per quanto riguarda la natura invece ciò che si percepisce ed è
stupefacente, è che essa abbia un linguaggio,
un linguaggio matematico, regolato da leggi e
simmetrie. Tutto questo ha generato e continua a generare domande e punti di vista differenti. Ci si chiede spesso se la matematica è
un’invenzione o una scoperta e la risposta a
questa domanda ci qualifica e ci dà diritto a
pensarla diversamente sulla natura. Per noi non
è lo stesso, poiché possiamo indagare su noi
stessi, e sulla natura. Per me non c’è nulla di
sovrannaturale, anzi questi fenomeni sono
“normali”.
Qual è l’esperimento che state facendo qui?
Ne facciamo molti e non solo qui, tanti miei
colleghi lavorano a Ginevra. Con il mio gruppo
portiamo avanti un esperimento che si chiama
Siddharta, in cui studiamo atomi esotici, “geneticamenti modificati”. L’elettrone viene sostituito dal caone generato dall’acceleratore. La
ricerca è rivolta alla spiegazione del comportamento di questo atomo, e permette di capire
meglio aspetti dell’interazione nucleare fra il
caone ed il protone in modo da giustificare alcuni degli aspetti complementari riguardo la
natura della massa, dimostrando l’esistenza
dell’insostenibile leggerezza dell’essere.
All’interno dei laboratori dell’Istituto si
trova l’acceleratore Dafne, con il quale
vengono create le particelle che contengono il quark strano, oggetto di studio dei
ricercatori. Che cos’è il quark strano, una
particella?
È come i quark che costituiscono il protone e il
neutrone, di cui ad oggi sappiamo non essere
particelle fondamentali. Allo stesso modo esistono in natura dei quark particolari, come il quark
strano. Il nostro studio è rivolto alle particelle che
lo costituiscono, che si chiamano caoni.
Come avviene l’esperimento e cosa succede durante?
All’interno dell’acceleratore facciamo scontrare
due fasci, uno di particelle, quindi di materia
costituita in tal caso da elettroni, e l’altro di
anti-materia, per la precisione di anti-elettroni:
i positroni. Lo scontro avviene ad una data velocità in un punto di interazione che genera un
processo di annichilazione. Poi, tramite la conservazione dell’energia, data dalla formula di
Einstein, si creano in ultima fase delle particelle
chiamate caoni, che in natura troviamo nei
raggi cosmici ma che esistono in quantità limitate. Prima di procedere alla loro creazione,
mettiamo intorno all’area di scontro dei due
fasci dei rivelatori di particelle. Il nostro, quello
che stiamo installando sulla macchina, si chiama Cloe, e rappresenta i nostri occhi, permettendoci di guardare e misurare i processi che
avvengono.
Lei ha parlato di annichilazione, che avviene per mezzo dell’incontro tra un elettrone ed un positrone, parliamo quindi di materia ed antimateria?
Sì, ma più che un incontro avviene uno scontro
di due candidati all’interazione, che dà luogo a
un’istantanea trasformazione in una palla di
energia, che nello stato finale si rimaterializza
in un numero, una quantità e qualità di particelle proporzionale alla quantità di energia a
cui vengono sottoposti i due fasci.
Una domanda per i non addetti ai lavori, la
materia e l’anti-materia da dove la prendete?
Questa è un’ottima domanda, che nessuno
si pone mai. L’antimateria viene creata utilizzando un
fascio di elettroni a
monte dell’acceleratore. Gli elettroni
sono facilmente
reperibili, basti pensare
che sono presenti anche nelle nostre case all’interno dei televisori. Essi vengono indirizzati contro
un bersaglio metallico, come il tungsteno. Dopo l’interazione fra i due elementi, si generano
numerose particelle fra cui anche i positroni,
che vengono prelevati con opportuni campi elettrici e magnetici.
Professoressa, hanno massa questi positroni?
Sì, hanno una massa pari a quella degli elettroni ma hanno una carica elettrica opposta. Vorrei sottolineare inoltre che i positroni sono
entrati pienamente nella vita di tutti i giorni,
pochi sanno infatti che in alcuni ospedali le
ricerche sui tumori vengono effettuate per
mezzo della Positron Elettron Tomography, che
sfrutta proprio l’annichilazione fra l’elettrone e
il positrone. Questo per dire che i nostri studi
hanno applicazioni di utilità sociale, in questo
caso nel campo sanitario.
I positroni e gli elettroni dove vengono immessi?
Una volta create all’interno dell’acceleratore
lineare vengono impacchettate in un altro acceleratore e attraverso un tubo metallico e dei
magneti, ossia configuarzioni di campi elettrici e
magnetici, vengono iniettate nella macchina
Dafne, la macchina madre. C’è poi un ulteriore
strumento, Finuda, un rivelatore di particelle
attualmente non in funzione, ma che inizialmente utilizzavamo per studiare i cosidetti
nuclei esotici, iper nuclei, nei quali iniettavamo
e generavamo una particella che contiene il
quark strano. Noi li creavamo per studiare le
capacità e le caratteristiche dei nuclei che a tutt’oggi ci sfuggono. Il quark strano inviato attraverso un particolare processo nel nucleo, fungeva da spia per rilevare le caratteristiche del
nucleo altrimenti difficilmente reperibili.
Chiudiamo l’intervista con un appuntamento. Nell’800 i Fisici dicevano di aver
scoperto tutto. Successivamente invece ci
si è resi conto che non era così. Cosa ne
pensa se apriamo il mondo della meccanica quantistica all’esterno, con degli incontri
nei quali approfondire queste tematiche?
Ne sarei molto felice perché la scienza è parte
della nostra vita e non sapere nulla sulla natura che ci circonda vuol dire perdere qualcosa,
ed è un vero peccato, quindi non posso che
essere entusiasta di condividere con chiunque
voglia i nostri segreti.
eur torrino news
27
Incontro al liceo Cannizzaro di Roma con la
Prof.ssa Catalina Curceanu
La dott.sa Curceanu, ricercatrice dell’Istituto di
Fisica nucleare di Frascati, ha incontrato gli studenti del liceo scientifico Cannizzaro per parlare con loro di fisica quantistica e delle ricerche
ad essa connesse. Numerosi i punti toccati
dalla Curceanu, da una breve ricostruzione
della storia degli albori della fisica quantistica,
agli ultimi risultati che da questa si sono ottenuti; come la possibilità, che ormai sembra
sempre meno remota, di riprodurre i buchi
neri, o come la stessa ricercatrice li definisce, i
buchi grigi. Finito l’intervento la dottoressa e le
professore del liceo, che hanno organizzato
l’incontro, si sono concesse ai nostri microfoni
per alcune brevi domande.
Dottoressa Curceanu, in che misura le ricerche di meccanica quantistica possono
avere un risvolto in ambito medico, se
possono averne uno ovviamente?
Certo che ne hanno, basti pensare ai microchip utilizzati per i computer, alle tecniche di
indagine non distruttiva che sempre di più
vengono impiegate in ambito medico, come la
PET, la tomografia computerizzata, che partono dall’aver capito la meccanica quantistica.
In futuro tutte le scoperte e le innovazioni che
avverranno in questo settore avranno sicuramente una ricaduta nel sociale e soprattutto
nell'ambito medico.
Durante la sua presentazione ai ragazzi
lei ha accennato anche ai tumori.
Più che dei tumori stessi ho parlato della terapia ad essi connessa, è su quella infatti che più
interviene la fisica, dove dà un aiuto concreto;
basti pensare alla adroterapia, in luogo della
chemioterapia o della radioterapia, una cura
che consiste nel bombardare il tumore con un
fascio di particelle, protoni o di ioni di carbonio, che provengono da un acceleratore di
particelle, che entrano e distruggono il tumore, in maniera molto più efficace e senza intaccare i tessuti che stanno intorno. A differenza
dunque delle altre terapie, che sono distruttive
per tutto l’organismo, anche se aggrediscono
di più il tumore per una questione metabolica,
la adroterapia, che anche in Italia si sta diffondendo, vi è il centro Cnao di Pavia che già la
utilizza, permette di distruggere il cancro
senza indebolire troppo il paziente per effetti
collaterali.
Si può dire quindi che la adroterapia sostituirà la chemioterapia, oppure no?
Purtroppo questa terapia è applicabile solo per
i tumori localizzati, per quelli estesi no, tuttavia una volta che risulti idonea come cura e
venga applicata non ha bisogno di nessuna altra terapia aggiuntiva, poiché distrugge il tumore, e oltretutto richiede un numero di sedute molto limitate. Per rimanere in tema di ricerche con fasci di particelle e acceleratori, al Cern
stanno facendo degli studi sulle capacità delle
antiparticelle e degli antiprotoni, quindi sull’antimateria, ma i risultati di tali studi non sono ancora passati dai laboratori alla loro applicazione sui pazienti. La fisica è un grande motore, un grande trascinatore di tutta la società
in tutti i suoi componenti, anche nel campo
artistico. Abbiamo due tipi di ricaduta proprio
in quest’ultimo ambito, il primo è quello che
dà la possibilità di fare un’indagine non invasiva delle varie opere d’arte, quindi analizzare un
quadro senza doverne togliere delle parti per
analizzarle chimicamente, l’altra è che vede gli
stessi fisici come ambito di studi artistici, pensiamo all’opera di Friedrich Dürrenmatt “I Fisici”, che indaga sul ruolo sociale e le responsabilità di questi nei confronti del mondo.
L’abbiamo incontrata qui, in mezzo ai giovani di un liceo, questo vuole essere un
nuovo canale di comunicazione per portare i risultati delle ricerche di fisica anche ai
ragazzi?
Questo è un canale di comunicazione fondamentale, non solo per trasmettere i nostri risul-
tati, la conoscenza, ma anche per far vedere
che la fisica, ma direi tutta la ricerca in generale, non è un campo morto, è un ambito vivo,
attivo ed entusiasmante.
Fondamentale in questo processo è sicuramente il ruolo degli insegnanti, sono loro che
attraverso l’impegno, il lavoro, possono organizzare cose come queste e guidare un ragazzo nelle scelte, permettendogli di conoscere i
diversi aspetti di una realtà, di guardare da una
finestra che si apre verso il mondo.
Questi incontri non sono importanti solo per
quelli che in futuro, magari, saranno miei colleghi, ma per tutti i ragazzi ai quali dobbiamo
dare delle capacità, pensiamo, ad esempio,
alla futura classe politica che un giorno ci
dovrà governare, non possiamo permettere
che questi siano ignoranti rispetto alla conoscenza, come oggi purtroppo accade. Vi è
un’ignoranza, per quanto concerne la scienza,
nel mondo, in Italia, preoccupante, che porta
a un’incapacità di gestire argomenti di natura
scientifica; quello che conta non è sapere i
meccanismi della fisica quantistica, ma costruirsi una capacità logica, un modus operandi, applicabile ad ogni aspetto, che solo la
scienza è in grado di dare.
Professoressa Giusti da dove nasce quest’idea di collaborare con la dottoressa
Curceanu?
Sono ormai cinque anni che abbiamo il piacere di collaborare con la dottoressa Curceanu,
normalmente organizziamo anche una visita ai
laboratori del centro di fisica nucleare di Frascati, purtroppo quest’anno non siamo potuti
andare e abbiamo così deciso di trattare a
scuola, con la dottoressa, alcuni temi, come la
fisica quantistica, fino ad oggi mai approfondita. Abbiamo infatti pensato che potesse essere un argomento di grande interesse per i
ragazzi che la studiano sia in chimica che in
fisica.
Ormai sono anni, dunque, che lavorate
con la dottoressa Curceanu, vorrei sapere
se qualcuno dei vostri studenti ormai
diplomati, si è iscritto a Fisica e se, in qualche modo, questa scelta è stata legata a
questo tipo di incontri?
C’è da dire che i nostri studenti si iscrivono
principalmente a facoltà scientifiche, Ingegneria è la più scelta, tuttavia alcuni si sono iscritti a Fisica, e fra questi, penso in particolare ad
una mia allieva che sta frequentando fisica con
grande soddisfazione. Questi incontri danno la
possibilità di ampliare quello che è il programma che si svolge a scuola, noi studiamo la fisica classica, arriviamo all’elettromagnetismo al
massimo; con questi appuntamenti conosciamo aspetti altrimenti trascurati e diamo la possibilità ai ragazzi delle quinte, visto che devono portare alla maturità degli approfondimenti, di trarre degli spunti da questi incontri.
28
eur torrino news
a
e
r
d
An eri
l
l
i
m
a
C
i i
l
i
f rar
o
r
P tte
le
] a cura di Roberta de Vito [
Il birraio di Preston
Non si tratta certamente di una novità
editoriale. Non è neanche il romanzo più
famoso di Camilleri. Non si tratta nemmeno di un classico della “saga” del
giallo. “Il birraio di Preston” è un romanzo per il quale è difficile trovare una definizione, l’aggettivo che salta alla mente,
così su due piedi, è uno solo: spassoso.
Uscito nel 1995 per i tipi Sellerio, il
romanzo di Camilleri si ispira alla realtà,
come spesso sceglie di fare l’autore siciliano, che dal fatto quotidiano costruisce
un incredibile intreccio pieno di suspense e colpi di scena.
L’avvenimento in questione è tratto dall’
“Inchiesta sulle condizioni della Sicilia
(1875-1876)”, pubblicata nel 1969 dalla
Casa editrice Cappelli di Bologna. La
vicenda, che ebbe realmente luogo,
accadde a Caltanissetta dove la popolazione scontenta per le azioni del governo si rivoltò a causa di un intervento
inopportuno del prefetto Fortuzzi (il Bortuzzi del romanzo), di origine fiorentina
dalla mentalità quindi molto lontana da
quella dei siciliani, nel voler far rappresentare per l’inaugurazione del nuovo
teatro della città l’opera lirica “Il birraio
di Preston” di Luigi Ricci.
Entrare nella trama di questo romanzo è
impresa ardua, va letto e assaporato
nelle sue tante sfaccettature. Lo stesso
30
eur torrino news
Camilleri alla fine del libro dichiara che
l’ordine di lettura dei capitoli può essere
invertito a piacimento, senza che si
perda il senso della trama.
L’intrepido autore utilizza tecnica e estro
in un felicissimo connubio. La tecnica è
quella del racconto in stile “semiotico”,
riprendendo il bel romanzo di Maria
Corti “L’ora di tutti”, anch’esso ispirato
a un fatto storico. La vicenda viene infatti raccontata da tanti punti di vista differenti, ogni personaggio racconterà la
storia in modo differente.
Ma i richiami, direbbero i letterati, intertestuali, non riguardano solo la tecnica
di costruzione del romanzo. Anche la
cultura teatrale irrompe nel racconto,
dove peraltro si parla di un’opera lirica.
La Commedia dell’arte fa capolino attraverso l’uso de “li diversi linguaggi”,
avrebbe detto Virgilio Verucci autore di
commedie ridicolose. Ogni personaggio
parla in un differente dialetto italiano
non solo per marcare la provenienza
geografica, ma anche per definire un
carattere psicologico particolare. Ma
d’altra parte la volontà di “dialogare”
con gli altri autori è manifesta sin dall’incipt del romanzo: “Era una notte che
faceva spavento, veramente scantusa”(era una notte buia e tempestosa)
dove il richiamo non è solo a Edward
Bulwer-Lytton che inventò il celebre
“ritornello”, ma anche a Snoopy!
E, cosa più importante, il romanzo si
trova ancora nelle librerie.
Vite precedenti
un romanzo a puntate di Carla Bielli
il guerriero
È appena morto. Un corpo di giovane abbandonato su una
duna, un filo di sangue ancora scorre dal grande grumo
intorno alla ferita che gli squarcia il petto e appena turba
l’armonia delle fattezze snelle, stranamente composte anche
se in una posa irreale. Il vento del deserto scompiglia i lunghi capelli scuri, lasciati liberi dall’elmo rovesciato lì vicino.
I capelli accarezzano il volto, e il turbinare di alcuni ciuffi
indugia brevemente sui contorni delle labbra socchiuse e
delle narici.
La sua essenza, vicina al corpo esanime lo contempla e
indugia prima di salutarlo per sempre: ha amato quel corpo:
la forza l’abilità nel correre, cavalcare, usare le armi. Ha
amato le emozioni di questo giovane: il coraggio in battaglia, l’esaltazione delle vittorie di guerra e d’amore. Ha
amato l’intelligenza da stratega, l’abilità nelle relazioni di
guida e di comando. Ma anche la bellezza di se stessa che
questa creatura gli ha docilmente permesso di incarnare.
Eppure lo sapeva che l’incarnazione prescelta era per un’esistenza breve, sebbene ricca di vitalità e di prove, anche
estreme, di grande importanza per la grande opera. Ma ora
rimpiange che sia finita così presto. Ecco gli zelanti spazzini della morte accorrono per compiere il loro lavoro: insetti volanti e appiedati, uccelli, roditori cominciano ad affancendarsi intorno al bel corpo esanime… è l’ora dei saluti,
addio.
Quando nacque, il guerriero era il terzo figlio maschio di
una facoltosa famiglia di nobili vicina alla corte dell’imperatore Ciro il Grande e in quanto tale era destinato a diventare un guerriero. La robustezza del neonato, i vaticini dei
sacerdoti, la salute prospera che caratterizzò la prima infanzia del bambino e l’adolescenza del ragazzo, facilitarono in
modo sorprendente l’apprendimento della rude disciplina
militare e delle arti marziali e l’abilità nelle prove atletiche.
Un coraggio da leone spingeva il giovane combattente a
risolvere esponendosi in prima persona, i nodi cruciali delle
battaglie più sanguinose. Più volte l’imperatore stesso volle
congratularsi direttamente con lui ed ospitarlo alla sua
mensa in compagnia dei suoi generali più fidati.
La vita privata era ridotta al minimo: il guerriero trascorse
molti anni della sua breve esistenza in viaggi interminabili,
marce che duravano mesi in ogni regione del mondo, per
scenari meravigliosi e impervi che lui spesso esplorava
ancora vergini insieme ai compagni, come lui protagonisti
delle campagne di conquista del suo imperatore.
La famiglia si occupò, in sua assenza di impegnarlo con una
sposa: una giovane nobildonna di pari rango. Le nozze furono celebrate durante uno dei suoi rari ritorni in patria e nei
pochi giorni che seguirono, breve sosta prima di partire per
una nuova campagna militare, lui amò con passione la sua
sposa e stette al suo fianco giorno e notte. Pochi giorni
dopo la partenza del suo sposo lei scoprì di essere incinta
dell’unico figlio che avrebbe avuto da lui e che non avrebbe mai conosciuto suo padre
La vita di soldato favorì il guerriero in molti fugaci incontri con giovani donne: schiave, prostitute, cortigiane. Lui
trovò questi incontri meravigliosi e salvifici: sogni di dolcezza che attenuavano le sofferenze e le fatiche della sua vita
nomade e combattente. Quando l’amante di una notte lo
raggiungeva nella sua tenda irta di armi appuntite sparse
qua e là, era come se un raggio di luna entrasse a sfumare i
bagliori gelidi dei metalli. La voce femminile che spandeva
le note melodiose e squillanti di una semplice conversazione o di un canto d’amore, velava il suono sguaiato delle
risate dei soldati ubriachi, vanificava l’allarme dello scoppio
di grida che sottolineava la violenza di una rissa. La pelle
profumata di una sola donna cancellava dalle narici del
guerriero l’odore acre del sudore di migliaia di uomini e dai
ricordi il tanfo di paura e sangue che ammorbava i campi di
battaglia. Questo mondo femminile, nel fugace affacciarsi
nel mondo maschile della guerra era per lui come l’apparizione di una sorgente d’acqua fresca nel deserto. Stringendo a sé l’amante si sentiva struggere di dolcezza e si sentiva
fiero del piacere che offriva almeno quanto del valore con
cui affrontava gli avversari più feroci.
Una sosta prolungata più del solito, in ragione di un inverno che bloccò l’esercito imperiale con abbondanti e continue nevicate, il guerriero ebbe una relazione che durò tre
mesi con la stessa donna.
(…continua)
eur torrino news
31
] a cura di Roberta de Vito [
Come
a r r iv a r e ?
Da Roma: ca
. 50 Km percor
rendo
la Cassia Bis, al
bi
si procede in di vio con Monterorezione Viterb
o che
dista circa 35
Km.
Sutriborgoantichissimo
della Tuscia
Lungo la via Cassia, andando da Roma verso
Viterbo, delle alte mura ci avvertono che
siamo arrivati a Sutri, cittadina di origini antichissime che sorge su un rilievo tufaceo che
domina il territorio circostante.
Se le sue pietre e le sue mura potessero parlare avrebbero tante cose da raccontare. Ad
esempio parlerebbero degli etruschi, o della
conquista del tribuno romano Mario Furio
Camillo avvenuta nel 394 a.C., dell’occupazione dei lombardi con a capo Liuptardo che
nel 728 offrì la città a Papa Gregorio, o ancora narrerebbero del Concilio convocato dall’Imperatore Enrico III nel 1046. Sutri fu
anche testimone dell’incontro tra Federico
Barbarossa e Papa Adriano IV nel 1155 e
anche di quello tra Innocenzo IV e Federico
nel 1244. Numerose sono le testimonianze
fisiche del suo passato, l’ anfiteatro, la necropoli etrusca, le mura etrusche incorporate da
quelle medioevali a cui sono addossati gli
edifici che da un’epoca all’altra scivolano fino
al Rinascimento, il mitreo tramutato in chiesa e il Duomo di origine romanica, tra le bellezze più evidenti. Quelle più nascoste si possono scoprire passeggiando tra le viuzze del
bellissimo centro storico. Ai piedi dell’abitato
si trova la necropoli etrusca di tipo rupestre di
cui sono visibili 64 tombe, utilizzate nel corso
dei secoli dai pellegrini della via Francigena
come riparo e dagli abitanti del luogo come
ricovero per gli animali. A metà di questo
suggestivo filare di tombe c’è uno dei più bei
monumenti antichi del territorio: l’anfiteatro
32
eur torrino news
di Sutri interamente scavato nella roccia tufacea della collina. Privo all’esterno di una precisa sagoma architettonica, all’interno
mostra gradinate, corridoi di accesso e porte
di ingresso. Venne costruito con tecnica e
maestranze etrusche tra la fine del I sec. a.C.
e l’inizio del successivo. Poco distante da
esso, una tomba etrusca, trasformata in
Mitreo nel III sec. d.C. è divenuta successivamente la chiesa cristiana dedicata alla
Madonna del Parto decorata con affreschi
che narrano di San Michele e della Natività
che dà il nome alla chiesa. Una lunga e ricca
visita quella che vi aspetta a Sutri.
I CONSIGLI DEL DENTISTA
IL TUMORE DEL CAVO ORALE
È una malattia altamente invasiva ed invalidante.
Questo tipo di tumore si sviluppa più frequentemente
sulla lingua e mucosa delle guance e sul pavimento
della bocca. Fino al 40% dei casi possono essere preceduti da lesioni pretumorali.
I NUMERI
• 7% di tutti i carcinomi nell'uomo
• 1% nella donna
• 12 nuovi casi per anno ogni 100.000 abitanti
• 9 morti anno (maschi tra 35 e 64 anni) ogni 100.000
abitanti
• 2 morti anno (femmine tra 35 e 64 anni) ogni 100.000
abitanti
Se vedi
• chiazze bianche (Leucoplachie – Lichen Planus)
• chiazze rosse (eritropachie)
• vegetazioni (papillomatosi)
• ulcerazioni e lesioni facilmente sanguinanti
(lichen erosivo)
Anche senza dolore possono essere la spia di qualcosa che non va.
Se non scompaiono in 15 – 20 giorni, mostrale al tuo
dentista. La facile ispezione del cavo orale permette
la diagnosi precoce.
I FATTORI DI RISCHIO
Lo sviluppo del tumore è legato nel 65% dei casi ad
abuso di fumo e alcool. La combinazione di queste
due abitudini voluttuarie aumenta il rischio di sviluppare la malattia di ben 15 volte.
Una cattiva igiene orale incrementa ulteriormente
questo rischio.
Consigli pratici
I Smetti di fumare e non abusare di alcolici
ALTRI FATTORI SONO:
I Assumi una dieta ricca di frutta e verdura
• microtraumi ripetuti (denti scheggiati, protesi irritanti)
• una dieta povera di frutta e verdura
• l’infezione da papilloma virus umano (HPV16-18)
Una diagnosi tardiva significa ridurre la possibilità di
guarigione e affrontare terapie più complesse.
Per questo le visite periodiche sono molto importanti. Più il tumore è piccolo (meno di due cm) maggiori
sono le possibilità di guarire. (fino al 905 dei casi).
I Migliora la tua igiene orale
I Esegui visite periodiche dal tuo dentista
(ogni 6 mesi)
I Fatti insegnare dal tuo dentista l'auto
esame della bocca
Le lesioni sospette
Le mucose che tappezzano il cavo orale sono normalmente ROSA.
Dott. Angelo Caputo medico chirurgo - odontoiatra
ODONTOIATRIA
Conservativa
Estetica
Endodonzia
Ortodonzia
IMPLANTOLOGIA
CHIRURGIA ORALE
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE
ROMA (zona Infernetto - Casal Palocco)
Via Ernesto Boezi, 73
tel./fax 06.50.91.06.85
Roma (zona Eur - Montagnola)
Via Guido De Ruggiero, 71
tel./fax 06.59.64.50.67
Tel. cell. 347.52.40.418
BETEAVON
] di Irene Giarracca [
percorso storico
antropologico
delle tradizioni
alimentari
ebraico-romane.
l 23 Marzo c’è stata la riapertura della libreria ebraica di Roma
nella sua sede storica in via del Tempio nel cuore del Ghetto
ebraico. In occasione dell’inaugurazione è stato presentato al
pubblico Beteavon, libro sulla tradizione culinaria degli ebrei
romani, curato dal Presidente della comunità, Riccardo Di Segni e
patrocinato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio.
I
Il libro, inizialmente indirizzato alla formazione e comprensione
delle secolari regole alimentari degli appartenenti alla comunità
giudaica romana, si è successivamente rivelato una opportunità di
conoscenza delle tradizioni alimentari per la stessa città di Roma
che vi è inscindibilmente legata. Lo sapevate infatti che lo spezzatino alla cacciatora e i filetti di baccalà sono di origine ebraica?
L’appetito vien mangiando, ma in questo caso potremmo dire sfogliando il capitolo di ricette, in cui sono svelati i segreti culinari di
molti piatti della nostra tradizione alimentare, dal famoso carciofo
alla giudia, all’insalata di puntarelle. Ma riferirsi a questo libro unicamente come un ricettario è piuttosto riduttivo, è infatti possibile
ripercorrere tappe importanti della nostra storia.
Il ghetto di Roma è tra i più antichi del mondo nasce infatti 40
anni dopo il ghetto di Venezia, il primo in assoluto. Il termine
ghetto proviene probabilmente dal caldeo, geth, ossia segregazione. Gli ebrei vivevano in aree delimitate da muri di cinta soggetti a
coprifuoco. La comunità ebraica di Roma era la più numerosa
della penisola e risiedeva fra Trastevere, la Suburra e Porta Capena. Nel 1555 il papa, con la Bolla Cum nimis absurdum, revocò
tutti i diritti alla comunità, stabilendo non solo l’area di residenza
ma anche togliendo loro il diritto di aprire esercizi commerciali.
Quando nel 1569 gli ebrei vennero espulsi da tutto lo Stato ponti-
ficio, con l’esclusione di Roma ed Ancona, i residenti nella regione
si rifugiarono nella città, conservando nel cognome l’indicazione
del luogo di provenienza, Di Nepi, Di Segni, Di Veroli.
Nel corso del tempo la popolazione dell’area aumentò vertiginosamente tanto che nel 1700 si contavano circa 5000 persone, stipate in 3 ettari. Durante la loro storia furono sottoposti a diverse
regole di vita e solo con l’Unità d’Italia vennero definitivamente
considerati cittadini italiani a tutti gli effetti.
La società ci ha abituato a porci nei confronti dell’alimentazione in
termini medico scientifici, le nostre regole sono volte alla salvaguardia della salute, mentre l’approccio avuto nella religione
ebraica è completamente differente. Non si tratta di tutela della
salute, ma di un percorso educativo con determinati punti di riferimento. Il termine Kosher è notoriamente legato al cibo e significa adatto, ad indicare quindi un’alimentazione corretta, ma in che
modo orientarsi? Secondo le tradizioni ebraiche la sacralità non è
un concetto metafisico ed irragiungibile nella vita terrena, ma
conseguibile con opportune scelte di vita. Il termine utilizzato è
qedushah, che significa letteralmente santità, intesa come perfezione e purezza. Si potrebbe quindi affermare che il rispetto delle
regole alimentari è una parte del percorso che ciascun individuo
deve compiere se vuole vivere in modo retto e puro.
La società ci ha abituato a porci
nei confronti dell’alimentazione in
termini medico scientifici, le nostre
regole sono volte alla salvaguardia
della salute, mentre l’approccio
avuto nella religione ebraica è
completamente differente.
In quest’ottica è quindi possibile rintracciare le prescrizioni alimentari riferite in parte a culti e riti del mondo antico per i quali era
stabilito che alcuni animali venissero sacrificati alle divinità del
cielo e della vita, mentre altri alle divinità della terra e degli inferi,
ereditando queste tradizioni il popolo ebraico ha eliminato dall’alimentazione quegli animali ritenuti impuri. Nella stessa ottica è
individuabile il divieto di mangiare insetti, ritenuti disgustosi e
quindi vietati in ossequio al principio di non effettuare azioni disgustose.
Dall’800 in poi sono stati effettuati diversi studi che rintracciavano
le cause di alcune prescrizioni in motivazioni igenico-sanitarie,
interpretazioni obiettivamente condivisibili, visto che cibarsi di
alcune specie può produrre l’insorgere di gastroenteriti o epatiti,
ma non esaustive. Accostarsi al mondo di regole che costituiscono
la tradizione culturale di questa popolazione è impegnativo,
Beteavon non ha la pretesa di approfondire in modo dettagliato
questo argomento, ma offre l’opportunità di accostarsi ad un
punto di vista differente. Un libro eterogeneo, composto di ricostruzioni storiche, spiegazioni antropologiche ed invitanti ricette
della nostra tradizione alimentare, aspetti che svelano la natura
cosmopolita della nostra identità culturale fortemente vincolata ad
altre culture.
Lo sapevate che lo
spezzatino alla
cacciatora e i filetti
di baccalà sono di
origine ebraica?
eur torrino news
35
] a cura di Roberta de Vito [
L’adulterio,
secondo Plutarco
“Che ne pensi dell’adulterio?”, fu chiesto
un giorno a Plutarco, “Esso non è – rispose
Plutarco – che la curiosità degli altrui piaceri”. Chissà dove Ugo Caimpenta, autore
erudito degli anni ‘40 e grande raccoglitore
di aneddoti, ha trovato questa storiella.
Forse nelle “Vite Parallele”? O forse nel
“Moralia”, visto il tono dell’episodio. L’autore greco del I secolo d. C. fu tra i più prolifici dell’antica Grecia. Che Caimpenta
abbia letto tutte le sue opere? È assai probabile, e ammirevole. Perché di Plutarco si
conoscono più di 260 titoli.
Ma, in ogni caso, la definizione dell’adulterio appare assai scettica. Il termine viene dal
latino adulterare (corrompere), e viene definito come una relazione sentimentale o carnale fra due persone delle quali almeno una
già coniugata con un’altra persona. Dunque è la violazione della fedeltà coniugale.
Nel corso dei secoli il tradimento è stato
trattato in vari modi. Nella Bibbia è considerato un peccato gravissimo che non può
essere estirpato in alcun modo e viene punito con la lapidazione, molto equamente, di
entrambi i “partecipanti”.
In epoca romana, il diritto contemplava l’adulterio della moglie come reato, naturalmente punibile, a un certo punto
anche con la pena di
morte per mano del marito o
dei familiari maschi. Con
Augusto fu emanata la Lex
Iulia de adulteriis coercendis
per la quale il marito adultero
era punito con sanzioni pecuniarie, comportanti la restituzione della dote, se dal fatto derivava il divorzio. Per la moglie
adultera invece, la prospettiva
era assai diversa. Se colta sul fatto
dal padre poteva essere accoppata
assieme al drudo, se la pizzicava il
marito moriva solo il drudo e una
pena pecuniaria per la fedifraga. In
età successive, le cose si rimettono
maluccio e viene ripristinata la condanna a morte, confermata da Giustiniano, mentre il diritto ad agire fu
ristretto ai soli familiari.
E oggi? L’art. 559 del Codice Penale del
1930 stabiliva che “La moglie adultera è
punita con la reclusione fino a un anno.
Con la stessa pena è punito il correo dell’adultera. La pena è della reclusione fino a
due anni nel caso di relazione adulterina. Il
delitto è punibile a querela del marito.” Poi
nel 1968 la Corte costituzionale è intervenuta con la sentenza n. 126 dichiarando
l’illegittimità costituzionale del primo e
del secondo comma, ritenuti discrimi-
natori sulla base dell’art.
29 che stabilisce l’«eguaglianza morale e giuridica dei coniugi». Allo stesso
modo, con la sentenza n. 147 del 3 dicembre 196 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del terzo e
del quarto comma.
Quante complicazioni, avrebbe detto Plutarco, in fondo è solo curiosità.
] di Irene Giarracca [
Emilia
belli
o,
però a problematiche di tipo lavorativ
Roma Live Festival presenta Emiliano
momento di confusione.
un
parla piuttosto di qualcuno che vive
belli, giovane cantautore glam-rock.
Gam
concept-song divisa in
una
,
soul
my
Gam
o forte dell’album è Into
Pezz
giova
in
tico
artis
o
orso
perc
suo
Inizia il
fasi del sonno, nella prima
n
tre parti. È una descrizione delle varie
r
cove
una
o
gioc
per
ando
fond
età
ne
a fase, Into my soul, la
canzone è infatti rappresentata la prim
band ispirata al Punk rock californiae descrive un’incubo, un
seconda, è la canzone vera e propria
no. Il suo vero punto di riferimento è
o sconosciuto e chiede ad
uomo che sogna di trovarsi in un luog
in realtà Micheal Jackson, dal quale
l’ultima è Sleep analisys,
tre
una musa di portarlo fuori di lì. Men
trae ispirazione per la creazione della
iente che non riesce
cosc
o
uom
rive le sensazioni di un
desc
che
e,
rienz
espe
e
prim
le
melodia vocale. Dopo
via a sentire i rumori che
però a muovere il suo corpo, riesce tutta
The
dei
band
te
tribu
k,
Shar
solo musica e suoni come
fonda una nuova band, The Black
lo circondano. Il pezzo non ha testo, è
un
ato
ndon
abba
mai
ha
Non
gatto.
Darkness, gruppo rock inglese.
il battito cardiaco o il miagolio di un
musica che ritiene princiapproccio giocoso nei confronti della
e hobby. Oggi suona
palmente una passione da coltivare com
ed ha da poco inciso il suo
insieme agli Zefirus come cantautore,
musica e testi, ha collaboprimo album, Tea Time. Compositore di
o aiutato nella realizhann
rato insieme ad altri musicisti, che lo
portato a termine in
stato
è
um
zazione degli arrangiamenti. L’alb
cia dove si trovano la
un tempo record di 6 mesi, inciso a Bres
o collaborato. I testi sono
maggioranza dei musicisti che vi hann
ta alla realtà delle sue
tutti in inglese, lingua che meglio si adat
né di testi descrittivi, cosa
canzoni, non si tratta di autobiografie
pretazione dei testi. I
che induce l'ascoltatore alla libera inter
rtezza, non si riferisce
ince
don't know, ad esempio, parla dell'
Fabio Vona, un autentico
sorcino romano
proveniente dal quartiere
Garbatella, è
stato ospite a Roma Live
Festival. Nel
suo quartiere è conosciut
o come Er
poeta, si avvicina infatti al
mondo artistico attraverso la compos
izione di
poesie, la musica però è
parte della sua
vita sin dall'adolescenza
in cui cantava nel
coro della Chiesa. Dalle ser
enate con chitarra
e mandolino passa alla rea
lizzazione di serate nei loc
ali della
città. Ha partecipato a ma
nifestazioni importanti, com
e quella di
Castrocaro Terme nel qua
le conosce diversi autori
italiani come
Ivan Graziani, Nino D'Ange
lo. Ha cantato all'Auditor
ium con Gigi
D'Alessio, ospite nelle tra
smissioni di Pippo Baudo
. Fabio non è
solo un cantante ma anc
he un autore, diversi sono
i testi composti per artisti romani con
i quali ha ottenuto grandi
successi. Se
c'è l'amore è una delle sue
ultime canzoni, si tratta di
un'opera
autobiografica, in cui attrav
erso un racconto per imm
agini esprime le sue emozioni. Nel 20
07 partecipa a Cultura Mo
derna di Teo
Mammuccari, un'esperienza
giocosa nella quale propos
e Roma
Dance, una rivisitazione del
le tradizionali canzoni rom
ane.
Affronta il suo lavoro con
grande passione. Dal suo
punto di vista
un cantautore deve contin
uare a esprimere le sue em
ozioni al di
là delle difficoltà di access
o al mondo dello spettacol
o, il vero
F
38
na
oV
abi o
eur torrino news
artista è il musicista di stra
da che va oltre il ritorno
economico
e la fama, persegue il suo
sogno con passione e ded
izione. Meravigliosamente Zero, è una
canzone dedicata al cantau
tore italiano
Renato Zero, i cui testi son
o stati fonte d’ispirazione
per l'autore
in diverse fasi della vita.
Un amore finito, un viaggio in Sud Ame
rica e la fortissima esigenza di espria
t
r
i
M
mersi attraverso il teatro, la danza, ma
anche la musica ed in special modo
la chitarra classica, studiata per
anni.
Riparte da qui il percorso artistico di
Mirta, giovane cantautrice milanese.
Tra
il 2006 e il 2007 trascorre un periodo
di tre
mesi tra Argentina, Bolivia e Brasile, è
la scoperta di una cultura
nuova, lei dice “La scoperta della liber
tà”, forse per quella sensazione di entusiasmante leggerezza che
soltanto lo slancio verso il
nuovo è capace di farti sentire, e che
solo uno spirito avventuroso
ed istintivo coglie senza indugio. Infa
tti la sua prima canzone, dal
titolo Senza Permesso, parla proprio
di questo: della “voglia di
volare, di sentirsi capace, la voglia di
essere felice”, anche con
un amore che ormai non c’è più.
Una canzone che per Mirta ha il sign
ificato di una rinascita, perché per ogni fine c’è sempre un nuov
o inizio, e il suo nuovo inizio
è stata la musica, un demo Pop acus
tico cantautoriale di sette
brani. Nonostante dichiari di non ricon
oscersi in alcun preciso
modello di riferimento, pesano sulla sua
formazione musicale i
cantautori classici della musica italia
na: De Andrè, De Gregori,
Guccini, mentre fra i cantautori di nuov
a generazione Carmen
Consoli e Tiziano Ferro. Le nuove gene
razioni hanno bisogno di
spazi diversi da quelli offerti dalla telev
isione, i Talent Show sono
attualmente il veicolo privilegiato per
poter accedere al mondo
dello spettacolo, ma rimangono degli
spazi limitati sopratutto per
i giovani autori, il suo sogno sarebbe
realizzare un XFactor per giovani cantautori.
Simone
tonda
pianoforte in melodia e
ni che trasforma con il suo
ozio
em
ed
o perze
rien
di
lle considerate
espressione in modo del tutt
Ogni esperienza, anche que
i artista trova la sua via di
Ogn
nte
to.
me
tes
sal
ver
uni
hiura
icc
ced
un arr
esiste alcuna pro
minore intensità, producono
ale, dichiara Simone, non
son
caBoc
one
c
Sim
Bo ca
mento, è per questo che
valida.
non si è mai
tonda, cantautore italiano,
di
lia
vog
dalla
tirato indietro e, stimolato
iedrici propol
ato
lizz
rea
ha
,
are
lior
mig
le inizia in
sica
mu
ne
getti. La sua formazio
pianofordel
dio
stu
lo
con
giovanissima età
ser vacon
al
loma
te che concluderà con il dip
corso
per
un
da
a
nat
seg
torio. Una carriera artistica
lia
vog
sua
la
nno
era
ent
esperienze che aum
ndi
qui
ia
a ritroso di variegatissime
Iniz
ale.
qualcosa di non convenzion
iart
e
di sperimentare e proporre
form
le
fra
o da Simone la più diretta
a.
nic
lo studio del canto, ritenut
sce
za
sen
pre
la
e
con la recitazione
stiche, legato a filo doppio
tativa, dote che
richiede profondità interpre
tare
can
e
Stare su un palco
2007 a oggi
Dal
a.
so della sua lunga carrier
l'artista ha affinato nel cor
e Terapia
com
,
film
di spot televisivi e tele
l'arte si
partecipa alla realizzazione
del
one
visi
sua
la
con
due. Coerente
Maria
di
D'urgenza, in onda su Rai
ia
la reg
al musical, realizzando con
so
pre
è recentemente dedicato
ha
ia
Ital
in
sto tipo di spettacolo
e, il
ios
cop
Pagano Il Moulin Rouge. Que
a
anz
ast
abb
già
te
critiche sono sta
sse
ste
piede da poco, tuttavia le
le
pre
catonda, è di applicare sem
rischio, dichiara Simone Boc
ndo format
izza
util
ne,
azio
ent
rim
spe
alla
formule dando poco spazio
le sue espepre
sem
ota
con il taccuino ann
preconfezionati. In viaggio
eur torrino news
39
Grafica: Romalive
BookLiveBookLiveBookLiv
Questo mese, alcune scelte dei libri che potrete acquistare online dal sito www.booklive.it
Aurelia Rottigli
ALIMENTAZIONE VEGETARIANA
Teoria e Pratica dell’ alimentazione. Contiene 150 ricette provenienti da tutto il
mondo e un capitolo dedicato all’ alimentazione del neonato.
Mondadori.
Pagine: 304 - Formato: 13,5x20,5 cm
Prima edizione: Giugno 2008
Prezzo: € 13,50 IVA inclusa
Tutto sulla teoria e pratica dell’alimentazione vegetariana racchiuso in un
volume tra i più aggiornati e approfonditi sull’argomento. Nata dalle lunghe ricerche che l’autrice ha condotto negli Stati Uniti, dove la cultura del
vegetarianesimo è molto approfondita e diffusa, questa magnifica guida
smaschera luoghi comuni ed errate credenze legate alla scelta di un’alimentazione vegetariana.
Aggiornata su molte delle più recenti scoperte, come l’integrazione naturale degli amminoacidi mancanti o l’azione effettiva delle vitamine, la
Gregg Braden
LʼEFFETTO ISAIA
Una nuova illuminante interpretazione delle pergamene del Mar Morto
Mondadori.
Pagine: 256 - Formato: 17x24 cm
Prima edizione: Aprile 2001
Prezzo: € 15,50 IVA inclusa
Sviluppata agli inizi del ventesimo secolo, la fisica quantistica offre degli
sviluppi che non siamo ancora in grado di comprendere a pieno. Basata su
alcuni princìpi secondo i quali il tempo, la preghiera e il nostro futuro possono essere messi in relazione secondo modalità che stiamo appena
cominciando a concepire.Una delle più affascinanti proprietà della teoria
dei quanti è quella di ammettere l’esistenza di risultati finali diversi nello
stesso momento. Come nelle parole evangeliche secondo cui «nella casa
del Padre mio vi sono molte dimore», il nostro mondo è per noi la dimora
di molti esiti possibili per le condizioni che creiamo nella nostra vita. Anziché creare la nostra realtà, è più esatto dire che noi creiamo le condizioni
con le quali attiriamo dei risultati futuri, già stabiliti, mettendoli a fuoco
nel presente. Le scelte che facciamo in quanto individui determinano
quale dimora, o possibilità quantistica, sperimentiamo nella nostra esistenza. Poiché le scelte individuali confluiscono entro vaste categorie che possono affermare o negare la vita nel mondo in cui viviamo, accade che le
scelte di tanti si fondano in una singola risposta collettiva alle sfide del
Benito Li Vigni
LE VERITÀ NEGATE
Tutto quello che non leggerete nei libri di Storia e nei giornali
Romalive Edizioni.
Pagine: 169 - Formato: 11,5 x16,5 cm
Prima edizione: maggio 2009
Prezzo: € 5,00 IVA inclusa
Il giornalismo è informazione e soprattutto professione di libertà e
coscienza civile. Il giornalismo vero non si lascia condizionare o imbavagliare da potenti o lobby, dal potere politico e da quanti vogliono nascondere la verità. Il giornalismo vero è dunque coraggio civile, è missione
democratica, perché non c'è democrazia dove l'informazione non è coraggiosa, dove l'informazione non attacca il potere, quando il potere sbaglia.
Una democrazia che non vanta un’informazione senza “bavaglio”, che
nasconde le verità, ancorché scomode, è una democrazia incompleta e
forse “malata”.
42
eur torrino news
guida offre ai lettori un quadro generale e completo riguardo a questo
tipo di alimentazione. Il testo è arricchito da un’interessante panoramica
sui vantaggi economici ed ecologici
legati a questa scelta e da un intero
capitolo dedicato all’alimentazione
vegetariana del neonato, dall’allattamento alla prima infanzia.
L’accurata selezione di 150 ricette vegetariane, ricche di vivaci colori e di gusti
provenienti dalle tradizioni di tutto il
mondo rendono ancora più prezioso
questo indispensabile manuale, per
un’alimentazione sana e natuarle. L’autrice, Aurelia Rottigli, si è laureata in
Medicina e Chirurgia presso l’Università
degli studi di Milano, specializzandosi in
Pediatria e Igiene Scolastica presso L’Università di Padova. Ha diretto ambulatori pediatrici della Provincia e della città
di Bergamo per più di trent’anni.
momento. Per esempio, scegliere il perdono, la compassione e la pace
attira un futuro che riflette queste qualità. La bellezza dell’analogia di
Ermete a cui si è accennato in precedenza, «come in alto, così in basso»,
sta proprio nel mostrarci l’importanza di ciascuna scelta, fatta da ogni
uomo o donna di qualunque ceto, in qualunque momento. In assenza di
criteri basati su censo o privilegi, ogni scelta possiede eguale forza e valore. Chiaramente, navigare attraverso le possibilità della vita è un processo
di gruppo. In un mondo quantistico non vi sono fattori nascosti, ogni azione compiuta da ciascun individuo conta. Noi esistiamo nel mondo che
creiamo insieme.Nessuna profezia, né antica né moderna, può predire il
nostro futuro; noi ridefiniamo le nostre
scelte in ogni momento! Sebbene possa
sembrare che stiamo percorrendo un sentiero destinato ad avere un certo esito, questo sentiero può cambiare radicalmente e
produrre un altro risultato del tutto inatteso
(nell’arco di trenta minuti, come nell’esempio dell’Iraq). Le predizioni presentano solo
delle probabilità. Il fisico Richard Feynman,
considerato uno fra i maggiori innovatori
del pensiero dopo Albert Einstein, ha parlato precisamente di questa chiave profetica
quando ha affermato: «Non siamo in grado
di predire ciò che accadrà in una data circostanza. La sola cosa che può essere predetta è la probabilità di eventi diversi».
L’Italia dei troppi misteri irrisolti, ha sofferto negli anni di un’informazione
molto spesso “ammaestrata” a negare la verità a mistificarla, nell’interesse
di certi poteri. Un libro al servizio della comunità, un impegno civico che
ripercorrendo tappe importanti e centrali della nostra storia fa luce sui lati
oscuri della vita politco-istituzionale, dal movimento dei fasci siciliani al
rapporto fra mafia e politica, per giungere ai fatti più recenti della scena
internazionale come l'impegno americano in Afghanistan.
Benito Li Vigni (Palermo1935) giornalista e studioso di storia sociale e politica è stato stretto collaboratore di Enrico Mattei e alto dirigente del
Gruppo Eni.
Attualmente è libero docente di Geopolitica e
membro della Commissione Nazionale Energia.
Come saggista e narratore ha sempre dedicato
molta attenzione ai grandi misteri d'Italia e alla
geopolitica del petrolio.
veBookLiveBookLive] a cura di Irene Giarracca [
Marcello Pamio
IL LATO OSCURO
DEL NUOVO ORDINE MONDIALE
“ Avremo un governo mondiale, che ci piaccia o no. Si tratta di sapere se verrà
creato con la conquista o con il consenso” Senato americano, 1950.
Macro Edizioni.
Pagine: 208 - Formato: 20,5 cm
Prima edizione: 2004
Prezzo: € 10,50 IVA inclusa
Non appartengono a nessuna razza o religione i padroni del mondo, sono
i creatori del Dio denaro, stravolgono e nascondono la verità, ammazzano
quando lo ritengono opportuno.
Prendendo spunto dall’analisi dei maggiori organismi di politica ed economia internazionali (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale,
l’Onu, l’Organizzazione per il Commercio, ecc…) e di quelli che sono, in
Claudia Benatti
VIRUS LETALI E TERRORISMO MEDIATICO
Perché dobbiamo vivere nella paura? Come funziona il sistema che ci inganna?
Macro Edizioni.
Pagine: 104 - Formato: 24 cm
Prima edizione: 2002
Prezzo: € 9,50 IVA inclusa
La tragedia americana dell’11 Settembre 2001 ha portato con sé i fantasmi
di una grande insicurezza politica e sociale e la sensazione della fine dell’epoca di serentià e pace che prima caratterizzava perlomeno il mondo industrializzato. Tra gli altri pericoli che si sono ventilati come incombenti sulla
opulenta società occidentale, sicuramente uno dei più angoscianti è quello
della minaccia di epidemie catastrofiche propagate ad opera di bioterroristi
che diffonderebbero impunemente virus e batteri nei luoghi pubblici e privati della nostra collettività.
Tutti i mass media si sono concetrati per mesi su queste notizie allarmanti
con un’insistenza veramente straordinaria... ma quanto c’è di vero in tutto
ciò? Sarebbe veramente possibile un insieme di eccezzionali epidemie mor-
Gregg Braden
IL CODICE DEL TEMPO – FRACTAL
TIME
Il segreto del 2012 e l’ arrivo della Nuova Era
Mondadori.
Pagine: 302 - Formato: 13,5x20,5 cm
Prima edizione: Ottobre 2009
Traduttori: Nicoletta Cherubini
Prezzo: € 18,90 IVA inclusa
Ne Il Codice del Tempo Gregg Braden ci offre una visione chiara e approfondita delle conclusioni a cui gli studiosi di diverse discipline stanno giungendo
in merito alla data cruciale del 2012.
Egli illumina da una nuova ottica il passato della nostra civiltà e getta luce su
ciò che ci riserva il futuro. Secondo l’antico popolo dei Maya il tempo è una
danza infinita di cicli, che si ripetono costantemente era dopo era. Cicli più
piccoli all’interno di cicli più grandi. In base al loro calendario alcuni di essi si
chiuderanno nel 2012, in coincidenza con il solstizio d’inverno.
Dall’altra parte, i più moderni studi astronomici sostengono che quello stesso giorno il nostro pianeta si troverà nel punto più lontano dal centro della
galassia, in un allineamento particolare con esso. Tutto ciò comporterà una
serie di conseguenze che potrebbero provocare la fine di un’era e un nuovo
realtà, i compiti da questi svolti, Marcello Pamio ci introduce in un mondo
di corruzione e cospirazione, di massoneria e sette segrete, di personaggi
che lavorano dietro le quinte per mantenere il potere nelle mani di poche
famiglie, “i burattinai”.
Osservando come operano e da chi sono
gestite le grosse multinazionali, le banche e
le organizzazioni internazionali, l’autore
porta alla luce una rete di collegamenti tra
uomini politici di tutto il mondo e un piccolo gruppo di famiglie, per lo più banchieri, il
cui obiettivo è mantenere il controllo totale
sul mondo e sugli individui, anche attraverso la manipolazione della salute e la diffusione delle malattie.
Un libro completo e chiaro, che fa nomi e
cognomi dei personaggi implicati. Un testo
di controinformazione che tutti dovrebbero
leggere prima di fare la spesa, ascoltare un
telegiornale e dare il proprio voto!
tali diffuse da fanatici privi di ogni sofisticata strumentazione adatta allo
scopo? Sono veramente così propagabili questi virus tanto temuti? È vero
che non ci sono rimedi per far fronte a queste patologie a parte (forse)
altrettanto pericolosi vaccini sperimentali?
E se il tutto non fosse completamente
reale e veritiero, perché governi, stampa
e reti radiotelevisive di mezzo mondo
avrebbero dovuto montare una farsa di
dimensioni così impressionanti?
Cosa si propone la potenza americana? A
cosa e a chi sarebbe funzionale uno stato
generalizzato di paura? Del resto, quale
strumento di controllo è migliore di quest’ultima? Una ricerca appassionata, inappuntabile, documentata e con dei retroscena che potrebbero stravolgere le
vostre conoscenze sul funzionamento e
le motivazioni dell’attuale sistema politico-economico mondiale. Un’analisi
oggettiva che si rivela nel suo dipanarsi
così lucida e ovvia da suonare talvolta
profetica.
inizio per il pianeta e l’umanità intera. Ma cosa accadrà veramente il 21
dicembre dell’anno 2012? Pagine ricche di scienza e spiritualità nelle quali le
scoperte della matematica dei frattali applicate ai cicli cosmici e individuali
sono trattate con il linguaggio semplice e divulgativo. Il Codice del Tempo
mostra chiaramente come le condizioni che hanno creato la storia si ripetano, riflettendo gli schemi che si trovano in natura e come, a fronte di ciò, sia
possibile affrontare i momenti critici per evitare gli errori del passato.
E come possiamo sapere quello che ci aspetta?
Grazie al Computo del Codice Temporale che
Braden illustra minuziosamente all’interno di
quest’opera. Un calcolo matematico che permette di scoprire, a partire da un evento del
passato conosciuto, personale, come un
trauma o un importante successo, o collettivo, come una guerra o una dichiarazione di
pace, lo schema e i tempi secondo i quali si
ripeteranno le condizioni affinché possa verificarsi un evento simile. Uno strumento prezioso per orientarsi nelle scelte più significative di quest’epoca. Un libro straordinario che
consente di comprendere a fondo la complessa situazione in cui l’umanità è venuta a
trovarsi, le incredibili opportunità che abbiamo in questo momento e come fare per
non lasciarsele sfuggire.
eur torrino news
43
BookLiveBookLiveBookLiv
Vadim Zeland
REALITY TRANSURFING – LO SPAZIO
DELLE VARIANTI
Come Scivolare Attraverso la Realtà
Mondadori.
Pagine: 246 - Formato: 13,5x20,5 cm
Prima edizione: Novembre 2009
Lo Spazio delle Varianti è il volume che apre la trilogia del Transurfing,
nuova e straordinaria tecnica di interpretazione della realtà che rappresenta una delle più innovative modalità per esercitare le proprie capacità e la
propria intelligenza. Nell’arco del 2010 saranno pubblicati, sempre da
Macro Edizioni, i successivi due volumi: Il fruscio delle stelle del mattino e
Avanti nel passato.
Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e
cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami
di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la
loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire
sulla sua esistenza. Attento a non disperdere la propria energia lottando
inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano
quanto più le persone danno loro risonanza – il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una
prospettiva più distante, rilassata e obiettiva. Metafora perfetta del Transurfing è il principio alla base dell’aikido. In quest’antica disciplina chi
viene preso di mira non si oppone all’attacco, ma accompagna l’avversario
nei suoi movimenti, sfruttandone la forza a proprio vantaggio. Nel Tran-
Corinne Gouget
GUIDA TASCABILE AGLI ADDITIVI ALIMENTARI
La verità sui coloranti E 621 ed E 951
di fronte a sigle e nomi quasi impronunciabili, di cui non conosciamo il significato. L’autrice svolge un’indagine precisa e completa sugli additivi alimentari che troviamo abitualmente nei nostri cibi – coloranti, addensanti, edulcoranti, stabilizzanti, aromatizzanti, conservanti
e altri, sintetizzati in una semplice tabella:
Mondadori.
• la provenienza (naturale o di sintesi)
Pagine: 172 - Formato: 11x17 cm
Prezzo: € 7,90 IVA Inclusa
• il grado di pericolosità e gli eventuali disturbi
e patologie che possono provocare
Guida Tascabile agli Additivi Alimentari è uno strumento – pratico, facile
da consultare e da portare con sé al supermercato – per imparare finalmente a fare la spesa scegliendo consapevolmente quali cibi acquistare in
base a ciò che realmente contengono.
Perché dovremmo aver bisogno di una Guida agli Additivi Alimentari?
Nelle etichette dei prodotti enogastronomici dovremmo trovare un prezioso
alleato per la nostra salute. La maggior parte delle volte però, ci troviamo
• l’aggiornamento delle ricerche scientifiche
sui danni causati alla nostra salute.
Gregg Braden
cità di superare il dubbio che spesso accompagna i nostri desideri, sviluppando le tecniche e gli atteggiamenti che nel libro vengono spiegati accuratamente.
Sono le scuole di antica saggezza che ci
hanno tramandato questo stile di preghiera, lo stesso che ancora oggi viene
praticato nei monasteri arroccati sulle
montagne del Tibet.
Gregg Braden ci spiega che non è
necessario usare parole specifiche, tenere le mani in una data posizione o esprimere qualcosa esteriormente, attraverso
il corpo; questa antica modalità di preghiera ci invita piuttosto ad assumere
un ruolo attivo per ottenere la guarigione fisica, per richiamare l’abbondanza
sui nostri amici e familiari e per portare
la pace nel mondo.
LA SCIENZA PERDUTA DELLA PREGHIERA
Il potere nascosto della Bellezza, della Benedizione, della Saggezza e del Dolore
Mondadori
Pagine: 212 - Formato: 14x19 cm
Prima edizione: Novembre 2006
Prezzo: € 12,90 IVA inclusa
In questo suo nuovo libro Gregg Braden condivide con noi ciò che ha appreso durante lunghi viaggi e ricerche presso popoli e culture molto diversi.
La preghiera come la conosciamo oggi nella società occidentale si differenzia
sensibilmente dalle forme che si sono tramandate per migliaia di anni nelle
antiche tradizioni. Con grande competenza Braden ci introduce al modo
giusto di pregare per ottenere che la nostra richiesta venga sempre esaudita.
Scopriremo che la preghiera non riguarda tanto il chiedere, quanto la capa-
44
surfing non c’è posto per l’opposizione diretta alla realtà, ma solo per un
sapiente utilizzo dell’energia nella direzione a noi più favorevole.
Transurfing ha già conquistato decine di milioni di persone, che si sono
appassionate e hanno apprezzato gli stimolanti e innovativi contenuti proposti da Vadim Zeland nelle sue opere.
«VIVETE IN BALIA DELLE CIRCOSTANZE.
LA VITA INTORNO A VOI “ACCADE”.
E COSI SARÀ SEMPRE FINO A CHE NON SAPRETE COME SI PUÒ GESTIRE
LA REALTÀ.»
Il Transurfing è una tecnica nuova ed estremamente potente che permette
di creare cose impossibili dal punto di vista comune e più precisamente di
gestire il proprio destino a proprio piacimento. Nessun miracolo però.
Vi aspetta qualcosa di ben altra entità. Vi convincerete che la realtà ignota
è molto più stupefacente di qualsivoglia magia. La tecnica del Transurfing si
è diffusa in Russia nel 2003, prima via Internet, e nell’arco di due anni ha letteralmente
invaso gli scaffali delle librerie. Di Vadim
Zeland sappiamo solamente che è russo ed è
un esperto di fisica quantistica, divenuto
“trasmettitore” di questa incredibile tecnica.
Nei suoi libri, Zeland propone ai lettori un
viaggio fantastico nella realtà, dove la destinazione non è un punto d’arrivo ma un processo, il vivere quotidiano in un’atmosfera di
festa ininterrotta. Poiché, per colui che impara a gestire e scegliere il proprio destino e a
ottenere ciò che desidera, la festa è ogni
giorno, nel qui e nell’ora.
eur torrino news
Alcune sezioni di approfondimento sono dedicate all’aspartame e al glutammato monosodico,
additivi fra i più diffusi e nocivi in commercio.
veBookLiveBookLiveNicole Boudreau
IL DIGIUNO PER LA PROPRIA SALUTE
Uno straordinario metodo per disintossicarsi e ringiovanire.
Mondadori.
Prima edizione: Settembre 2005
Prezzo: € 12,00 IVA inclusa
Il digiuno, nell’era dei fast food, nella società del divertimento e del piacere poco incline al sacrificio, potrebbe apparire una privazione eccessivamente rigida.
Invece, la ricerca scientifica ci riconduce oggi sempre più di frequente al
fondamento della salute umana: il corpo possiede i mezzi per rigenerarsi,
la vita cellulare è dinamica, si rinnova costantemente e il digiuno stimola
questo processo.
Infatti effettuato a riposo e lontano dallo stress, permette all’organismo di
digerire ed eliminare le proprie tossine, rinnovare le proprie cellule e i tessuti danneggiati, mettendo in atto un meccanismo di disintossicazione e
Gregg Braden
IL LINGUAGGIO DELLA MATRIX DIVINA
Come funziona e come imparare ad usarlo
Macro Edizioni.
Tipo: DVD + Libretto - Durata: 320 Minuti
Prima edizione: Novembre 2007
Prezzo: € 35,50 IVA inclusa
Gregg Braden spiega con straordinaria chiarezza e profondità come conoscere ed esplorare quel campo delle infinite potenzialità ( matrix, campo
quantico, o coscienza) e soprattutto come comprenderne il linguaggio,
imparare ad usarlo per portare gioia, guarigione e pace nella nostra vita
ed in quella dell’umanità.
L’autore attraverso una sinergia esplosiva tra le più recenti scoperte scientifiche e la più grande saggezza spirirtuale, antica, perduta o nascosta nei
secoli ci riconsegna le segrete tecniche e gli strumenti per tradurre i desideri più puri del nostro cuore nella concreta trasformazione della realtà.
Antonio Sacca
VITE PRIVATE DI UOMINI PUBBLICI
Mondadori
Pagine: 158
Prezzo: € 14,00 IVA inclusa
“ Morire o vivere, per uno sguardo, una parola, un sorriso. Uomini che
sembrerebbero dominatori del mondo, potenti nell’opera o nell’azione,
sospesi, invece, alle decisioni di una donna, di un congiunto, di un amico.
Uomini, eccessivi, tragici, sempre in bilico tra la vita e la morte, uomini che
nonostante l’ estrema sensibilità hanno una rovinosa difficoltà a trovare
pur tra migliaia e migliaia l’intesa appropriata. Poco o niente sentire gli
altri, troppo sentire qualcuno, uno. E la coscienza arrovellata dalla tremenda condizione dell’esistenza, solitudine e morte, morte e solitudine, e dal
Tempo, dal bisogno di colmare la destinazione annientatrice dei nostri
giorni, il nostro ingegno permette di considerarci, se pur mortali, non
sprecati. Amore, amore perché la vita non si imprigioni esclusivamente nel
ringiovanimento.
L’autrice, seguendo i casi più disparati, ha raccolto una mole veramente
considerevole di informazioni su questa forma di purificazione. Nel testo il
lettore potrà trovare tutti i consigli per una pratica del digiuno serena e
senza complicazioni, nonché la descrizione
di tutti gli effetti e le malattie che si possono
sconfiggere con questo “rimedio” naturale.
A completamento sono raccontati anche
casi concreti di persone che, spossate dal
consumismo e da un ambiente costrittivo,
riscoprono questa terapia antica quanto il
mondo e condividono con noi i benefici di
questa riscoperta.
Un testo aggiornatissimo che presenta tutte
le ultime scoperte scientifiche riguardo questa pratica. Nicole Boudreau è una biologa,
ha affinato le sue teorie, messe in partica in
diversi centri e cliniche del digiuno che sono
sotto la sua supervisione.
Designer esperto di sistemi informatici e supervisore operativo tecnico,
Braden è considerato attualmente un’autorità nel collegare le conoscenze
del passato con la scienza e la medicina.
Oltre ad una accurata preparazione tecnico scientifica arricchisce la sua formazione attraverso innumerevoli viaggi in
remoti villaggi montani, monasteri e
antichi templi, background che gli ha
permesso di coniugare armonicamente
antico e moderno. La solitudine delle
montagne del New Mexico e le coste a
sud della Florida sono luoghi prosperi da
cui l’autore trae ispirazione. Ha avuto
molteplici riconoscimenti dalla comunità
internazionale grazie alle partecipazioni
a conferenze mondiali e special televisivi
portando il suo contributo come esperto
conoscitore di spiritualità e tecnologia.
combattimento tra un individuo solo e la sua morte. Leone Tolstoj non
ebbe questa sorte, visse con una moglie
che lo afflisse di gelosie. Ludwig Van Beethoven i tormenti li subì da un nipote al
quale sfortunatamente volle fare da
padre. Friederich Nietzsche venne irriso da
Lou Salomè. E tardi, troppo tardi Richard
Wagner incontrò la felicità con Cosima
Liszt, tardivo anche Fedor M. Dostoevskij
che ormai non aveva fiducia neanche
nella limpida Anna Grigor’evna. Goethe
amò finchè visse e Byron bruciò la vita
nell’amore. Per il sorriso di Beatrice, Dante
Alighieri viaggio l’intero aldilà. Caio Giulio
Cesare e Karl Marx non soffrirono per
amore. Cesare, forse, non amò che la
madre; Carl Marx fu amato da Jenny von
Westphalen".
Metodi di pagamento accettati: Bonifico Bancario
Carta di credito
Contrassegno
I prezzi indicati sono da intendersi esclusi i costi di spedizione.
Per maggiori dettagli visita il sito www.booklive.it
eur torrino news
45
CRITICITÀ DEL SISTEMA
ENERGETICO ITALIANO
] di Irene Giarracca [
La produzione energetica
in attesa di politiche di sviluppo
2008 - Tonnellate di CO2 equivalenti
Emissioni dirette Benzina per automezzi
Gasolio per automezzi
Gasolio per gruppi elettrogeni e riscaldamento
Metano per riscaldamento
Perdite di SF6
Totale Emissioni dirette
Emissioni indirette Energia Elettrica
Totale Emissioni indirette
A seguito delle decisione governativa di avviare un programma per
la costituzione di centrali nucleari nel nostro paese come soluzione
al fabbisogno energetico, abbiamo ritenuto opportuno verificare
quale fosse lo stato di produzione nazionale. Abbiamo pertanto
consultato il bilancio annuale redatto da Terna s.p.a., società italiana proprietaria delle rete elettrica nazionale. L’ultimo bilancio consultabile è quello dell’anno 2008-2009, nel quale risultava che la
nostra produzione energetica era costituita in maggior misura dai
combustibili tradizionali, come il gas, il carbone, l’olio. Le centrali
termiche così alimentate contribuiscono per il 73,2% alla produzione totale, mentre il 17,2% viene ricavato dalle fonti rinnovabili,
ossia idrico, biomasse, geotermico e fotovoltaico. Tra queste la
maggioranza dell’energia proviene da impianti idrici che producono il 12,2%, al contrario il fotovoltaico è il settore meno sviluppato coprendo solamente con lo 0,06%, nell’ultimo anno tuttavia
sono stati avviati diversi progetti in questo campo. Il nostro fabbisogno è di 339,5 Terawatt ora, ma la produzione nazionale arriva
unicamente ai 307,1 TWh, per cui il rimanete viene importato dall’estero e precisamente da Svizzera, Austria, Slovenia, Francia e Grecia da cui ricaviamo l’11,8%.
Un’altro interessante aspetto riguarda il consumo energetico, assorbito principalmente dal settore industriale il cui fabbisogno è del
44,6%, il 20% circa è impiegato per scopi domestici, una minima
percentuale riguarda il consumo agricolo, mentre l’assorbimento
del terziario è poco meno del 30%. Al 31 dicembre 2008, le uniche
regioni in surplus energetico erano Molise, Trentino Alto Adige,
Valle D’Aosta, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna. Il Lazio ha
un deficit del 49,5% con un fabbisogno pari a 25.530,2 Gwh, nel
dettaglio la produzione regionale arriva a 12.899,3 GWh nette per
cui ne vengono importate da altre regioni 12.630,9. La gran parte
dell’energia proviene da impianti idroelettrci e termici, mentre l’eolico ed il fotovoltaico contribuiscono in misura minima. La giustificazione principale alla costituzione di centrali nucleari in italia, risiede nella mancanza di autosufficienza energetica e nella necessità di
rispettare standard ambientali. Tuttavia i problemi che sono alla
base della nostra condizione produttiva potrebbero essere risolti in
modo differente, innanzi tutto è bene precisare che ciascuna azienda produttrice avrebbe l’obbligo di arrivare almeno al 3% di energia da fonti rinnovabili, dovere che tendenzialmente non viene
rispettato ricorrendo all’acquisto di quote verdi. Il meccanismo di
funzionamento delle quote verdi è lo stesso di quello ideato nel
protocollo di Kyoto secondo il quale quegli Stati che riescono ad
inquinare in misura inferiore al limite imposto possono rinvendere a
Stati che non rispettano la soglia stabilita quote di inquinamento
46
eur torrino news
445
5.118
628
271
81.499
87.961
69.750
69.750
atmosferico. In Italia questo meccanismo viene messo in atto dalle
aziende produttrici. La causa di questa dinamica risiede in problemi
di natura burocratico-amministrativa, infatti è la stessa Terna a
denunciare una media di 5 anni per l’ottenimento delle autorizzazioni. In Germania dove del rinnovabile si è fatta una scelta di politica nazionale i tempi medi si aggirano intorno ai 3 mesi. Come sottolineato precedentemente circa il 20% dei consumi riguardano il
settore domestico, ed un altro 30% il terziario, ci si chiede quindi
come mai non si mettano in atto politiche di conversione energetica che prevedano l’installazione di pannelli fotovoltaici, progetto di
cui nel nostro Paese non si sente affatto parlare ma che è stato
attuato con risultati ottimali in diversi Stati europei. In tal modo la
produzione energetica degli impianti esistenti potrebbe essere utilizzata per soddisfare il fabbisogno di altri settori.
di Lando Fiorini presenta:
ma ‘ndo vai se il de
non ce l’hai!
] a cura di Sergio Di Mambro [
ome da tradizione, anche quest’anno
Lando Fiorini ha preparato il suo spettacolo teatrale: in scena dal 6 Dicembre, al Teatro cabaret “Il Puff”, locale che l’artista ha aperto nel 1968. Tema centrale dello
spettacolo è il passaggio al digitale terrestre.
Abbiamo perciò chiesto a Lando di parlarci
della sua idea.
C
– Non c’è argomento più attuale del decoder.
Il digitale terrestre ha messo in crisi tutti gli italiani, per cui io e i miei autori, sempre attenti a
quello che succede, abbiamo pensato ad uno
spettacolo su questo tema. L’abbiamo intitolato: Ma n’do vai se il decoder non ce l’hai!
Pensiamo che i fatti d’attualità siano argomenti che destano sempre l’interesse del pubblico. Al di là della sceneggiatura, la forza dello spettacolo è data anche dal cast, composto
50
eur torrino news
da attori molto bravi come Camillo Toscano,
che a mio avviso è in grado di eguagliare Enrico Montesano, oppure Loretta Rossi Stuart, o
Laura Di Mauro, che è l’ultimo acquisto ma si è
rivelata un’ottima attrice e cantante. Come ho
già detto, la forza di uno spettacolo è in tutta
la compagnia, nel nostro caso abbiamo una
buona regia, un ottimo scenografo, ed un bravissimo musicista, Vincenzo Romano. Lui mette amore in tutto quello che fa e questo è un
aspetto fondamentale in un artista: inoltre,
con lui ho un rapporto molto forte, è diventato come un fratello. Volevo anche ricordare
Graziella Pera, la costumista, altro elemento
importante della compagnia. Sono molto soddisfatto di questo spettacolo, che effettivamente si è rivelato un successo. Non lo dico
perché è il mio, ma perché il teatro è sempre
pieno, c’è sempre il tutto esaurito. Visto il periodo di crisi che stiamo vivendo, l’andamento
dello spettacolo è un ulteriore motivo d’orgoglio. Sempre più spesso si sente parlare di tracollo delle piccole e medie imprese e mi rende
soddisfatto pensare che con questa rappresentazione diamo lavoro a 40 persone, ancora
di più se penso che non siamo aiutati da nessuno. Il fatto di non avere appoggi esterni si rivela anche un vantaggio, perché questo ci dà
modo di essere assolutamente liberi nelle scelte e, visto i tempi che corrono, risulta quasi un
privilegio.
Alcuni sminuiscono il mio lavoro, soprattutto
per la scelta di utilizzare il dialetto romano. Per
una volta mi trovo d’accordo con Bossi che ha
proposto di mettere il dialetto nelle scuole.
Credo che le forme dialettali siano una ricchezza, fanno parte della nostra storia e della
nostra cultura. Inoltre, nella maggior parte dei
casi un Teatro che fa scelte sbagliate chiude,
mentre Il Puff è aperto da 42 anni, per cui credo che il pubblico sia soddisfatto dei nostri
spettacoli.
Tornando a Ma ‘ndo vai se il decoder non
ce l’hai! credo ci siano delle differenze rispetto ai tuoi precedenti spettacoli, ce ne
puoi parlare?
Dai primi spettacoli sono passati molti anni, e
con il tempo sono diventato più riflessivo, questo ha condizionato indubbiamente anche lo
spettacolo. Per raccontare le peripezie che in
Italia si compiono per arrivare a fine mese abbiamo utilizzato la figura dei maghi, perché come loro ogni mese gli italiani compiono delle
magie per far quadrare i conti. Nel raccontare
questa realtà non siamo stati assolutamente di
parte, anzi, abbiamo dato addosso a tutti, per
cercare di invitare il pubblico ad una riflessione.
Per quanto riguarda la mia esperienza devo dire che ogni volta che vengo in questo teatro ho la sensazione che gli anni
non siano mai passati, e che questo teatro
rimanga per tutti un punto di riferimento.
Ti ringrazio per questa osservazione. È vero,
questo è un appuntamento per tutti. Ormai il
Puff è diventato come un piccolo Colosseo,
nel senso che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Poco tempo fa ho ricevuto un premio
dalla Facoltà di Scienze delle Comunicazione,
ecoder
per un attimo ho pensato che si fossero sbagliati perché in realtà io non sono un uomo di
cultura, ma la loro risposta è stata che, per fare comunicazione, basta regalare emozioni e
sorrisi, e io da 42 anni faccio proprio questo.
La vera comunicazione la fanno coloro che riescono a farsi ascoltare, e in un’epoca in cui
prevale la comunicazione informatica credo
sia una cosa molto positiva.
Da alcuni anni, i giovani che vogliono affacciarsi al mondo della musica e dello
spettacolo, decidono di partecipare a trasmissioni come “Amici” di Maria De Filippi, ricevendo però solo una delusione. Lei
ha mai pensato di fare qualcosa per questi giovani?
Il responsabile degli studi dell’Università Giovanni Paolo mi ha proposto di aprire una
scuola di recitazione, io però ci sto ancora riflettendo perché una volta preso un impegno
voglio essere sicuro di poterlo portare a termine. Vedremo se potrò dedicare almeno una
giornata alla scuola.
Hai lanciato molti attori poi diventati famosi. Oggi c’è bisogno di nuovi volti, ma
la televisione tende a “bruciarli”. Che percorso consiglieresti ai giovani?
Per farsi strada in questo mondo è necessario
fare gavetta, io agli inizi ho fatto moltissime
rappresentazioni rionali. Oggi è anche troppo
facile farsi strada nel mondo dello spettacolo,
basta partecipare ad una delle tante trasmissioni giovanili. Però, per andare avanti, non è
sufficiente farsi vedere, si deve studiare molto.
Credo che la caratteristica più importante di un
bravo attore sia la naturalezza, per consentire al
pubblico di ritrovarsi nei personaggi.
Meches
€ 45,00 - 55,00
Taglio-Piega
omaggio
R
co ita
n g
qu se lia
co e gn e
up sto a
on
Colorazione
€ 20,00 - 25,00
Piega
omaggio
o
s
e
r
s
Se Amo
[ di • Sergio Di Mambro e Martina Pelliccia ]
nto con Sesso e
Un nuovo appuntame
di Victoria Petrof
ia
Amore... in compagn
studio il Prof. Casula,
Fra gli ospiti presenti in
di Storia Contempora
titolare della cattedra
il
,
Tre
ma
l’Università Ro
nea e Sociale presso
rune riflessioni sul rappo
alc
con
e
ien
quale interv
so,
ses
il
con
no
han
ni
zio
to che le giovani genera
timonianza di persona
portando la duplice tes
to con i ragazzi e di stu
continuamente a contat
so
cor
nel
ietà
soc
la
oni del
dioso delle trasformazi
oli.
sec
dei
primo cambiamento
Il Professore individua un
ra
dell’affettività e della sfe
epocale nella gestione
iale
soc
e
ion
luz
rivo
ta
det
ì
della sessualità nella cos
so
ando si apre un percor
degli anni ‘60 e ‘70, qu
che
i
ual
ivid
ind
nti
portame
verso la libertà dei com
ista di maggior libertà
qu
con
la
he
anc
ica
signif
sessuale.
si in quegli anni, sembra
Un cammino che, avviato
giovani generazioni
aver condotto oggi le più
ura nella sessualità,
olt
inv
verso una grande dis
il Professore ravvisa taldietro la quale, tuttavia,
to
ene che riflettono lo sta
volta dinamiche ansiog
l’attuale
del
i
ion
diz
con
le
dal
di incertezza prodotto
società.
dice il Professore, che al
È indubbiamente vero,
abbiano raggiunto un
giorno d’oggi i giovani
Tutte le puntate
della trasmissione
sono visibili sul sito
www.italialivetube.it
certo grado di emancipazione, che permette
anche di vivere la sessualità in maniera autonoma rispetto al sentimento, tuttavia, nella sua
condizione privilegiata di studioso delle dinamiche sociali, il Professore sa bene che i comportamenti individuali riflettono sempre e comunque più complessi processi sociali, tanto che
attibuisce l’instabilità affettiva che si registra ai
nostri giorni alla mancanza di condizioni che
consentano una proggettualità. Il Professore
rifugge da qualsiasi banalizzazione, come quella secondo cui i giovani d’oggi non sarebbero
più quelli di una volta, precisando, piuttosto,
che queste sono convinzioni che appartengono
ad una certa generazione di nostalgici, sempre
rivolti ad un mitico tempo passato in cui tutto
sembrava aromonioso, ma che non corrispondono alla realtà dei fatti.
Un altro interessante punto di vista è quello
proposto dai ballerini di salsa Mauro Gennari e Valeria Capurso, con i quali viene analizzato il potere seduttivo del ballo. La salsa nasce
come danza che vuole riproporre un tipico
rituale di corteggiamento, ricreando quel gioco
di seducente interazione reciproca fra uomo e
donna; fa, quindi, leva su movimenti del corpo
estrememamente sensuali. Ballare è, secondo
Valeria Capurso, non soltanto un momento di
socializzazione, ma anche un’ importante occasione per acqusire consapevolezza del proprio
corpo e per imparare a decifrarne i messaggi;
permette, quindi, una comunicazione non verbale, fondata esclusivamente sul linguaggio
altamente seduttivo della gestualità.
tutti i
in onda lle ore
edì a
mercol 0 su
20:3
tv
malive.
www.ro
Victoria Petrof no
n si lascia scappa
re neppure l’opportunità di inter
vistare due spog
liarellisti, Iacopo
Honey e Nicol Br
own, per i quali
è inevitabile la
domanda sulle ev
entuali difficoltà
incontrate nell’ambito della vita
sentimentale, data
la loro professione. Quello che
è emerso è, cosa
peraltro facilmente immagina
bile, una certa re
ticenza nell’accet
tazione di un partn
er che scelga di es
ibirsi nudo in
pubblico, nonché
un’incapacità di co
mpredere le
motivazioni di qu
esta scelta.
Un problema che
i due hanno risolt
o in modo
molto semplice: si
sono fodanzati fra
di loro..
Infine, un interve
nto di tipo special
istico con la sessuologa Dott.ss
a Benedetta Mat
tei.
Victoria è curiosa
di conoscere quali
fattori possono
creare delle inibiz
ioni nella sfera se
ssuale e quali,
invece, possono fa
vorire una maggio
r disinvoltura.
La Dott.ssa afferm
a che alla base di
un sessualità
vissuta in maniera
armoniosa deve es
servi, ovviamente, una serenit
à di coppia, perch
é spesso la
camera da letto div
enta teatro dei pr
oblemi che
ta,
difficile, ribadisce l’esper
affliggono il rapporto;
a
on
bu
un
e
ner
nte
no ma
che due partners possa
tisi affrontano le problema
n
no
se
le
sua
ses
esa
int
e,
ent
am
ers
zione. Div
che che intaccano la rela
e
i, ci sono problematich
tte
Ma
sa
tt.s
Do
la
aggiunge
,
pia
alle dinamiche di cop
soggettive, non legate
individuale, che possono
rio
ide
ma piuttosto al des
bi
blocchi. Si tratta di distur
creare dei veri e propri
te,
vol
e
altr
ali,
on
orm
i
talvolta lagati a question
la
uito di eventi tramautici;
invece, subentrati a seg
ltà
fico
dif
e
un
alc
pure che
Dott.ssa non esclude nep
nella sfera sessuale posre
tra
on
inc
no
sso
po
che si
neducazione ricevuta. Co
sano derivare dal tipo di
e
anz
ost
circ
e
tutte quest
sigliabile, comunque, in
o specialista. In alcuni
un
di
to
ven
ter
l’in
chiedere
lo
tta Mattei, può avere ruo
casi, aggiunge Benede
ierich
n
no
rapporti che
terapeutico sperimentare
otivo; situazioni libere
em
o
ent
lgim
nvo
dano un coi
uno
no
sso , infatti, favorire
da qualsiasi legame po
sblocco.
a
i, la Dott.ssa rivela che
Sorprendentemente, po
giopiù
i
to
tut
rat
sop
o
son
rivolgersi al sessuologo
uomini, la loro scelta si
vani; nel caso si tratti di
uta donna, perché con
indirizza verso una terape
ntte
me
,
agi
dis
are
cre
e
trebb
frontarsi con uomo po
ne.
izio
ccanismi di compet
do in moto in moto me
MUNICIPIO
Intervista con Marco Cacciotti, Presidente del Consiglio del Munic
Comincerei subito con una domanda per il consigliere Culasso, visto
che lei è il capogruppo della minoranza per il partito democratico. Si
sono concluse da poco le elezioni
regionali e il centro sinistra ha perso ulteriormente terreno, molti elettori accusano di questo la vigente
classe dirigente, sostengono che
dovrebbe dimettersi. Molti sostengono anche che la scelta di Emma
Bonino, come candidata a governatore della regione, fosse invisa a
molti anche a sinistra, sembra che i
comunisti non l’abbiano votata.
Culasso: Sinceramente non so se i comunisti l’abbiano votata oppure no,
quello che so è che la politica ha perso il
contatto con il tangibile, con i problemi
concreti. Io penso che la politica sia uno
strumento nato per interpretare le esigenze della realtà. La scommessa della
creazione del Partito Democratico è
stata molto ardua, sicuramente molte cose andranno cambiate,
anche se non penso che personaggi come Vendola, nonostante abbia vinto in Puglia, rappresentino il
nuovo. Personalmente ritengo che lui
riproponga un’idea vecchia di sinistra, un
po’ contestataria, inadeguata a rappresentare il nostro partito.
molto importante è stata anche la scelta di candidare una persona come Renata Polverini, che tra mille difficoltà è
riuscita a vincere, anzi possiamo dire
che proprio viste le difficoltà questo
risultato vale doppio. Per concludere, è
normale che in fase di definizione di una
nuova giunta vi siano delle discussioni.
Nonostante la vittoria non sono
mancate critiche anche al centro
destra e con questo mi rivolgo principalmente a lei Presidente Cacciotti, infatti il Partito delle Libertà sostiene che a vincere sia stato Berlusconi, più che la Polverini, di conseguenza spetterebbero più seggi al
suo partito e si fanno già diversi
nomi per la nuova giunta come
quello della giovanissima Veronica
Cappellaro, lei cosa ne pensa?
Cacciotti: Sicuramente per quanto concerne il Lazio, non posso esprimermi
sulle altre regioni, questo dato è evidente, non c’è stata una campagna
elettorale nel vero senso del termine,
tutta l’attenzione è stata spostata sull’esclusione del Pdl a Roma e provincia,
è nata una polemica intorno a questo
evento che ha monopolizzato tutta la
campagna. Tuttavia un dato, a mio avviso, che denota un salto di qualità della
politica in questa campagna elettorale è
stata la totale assenza di attacchi al
modo in cui si è concluso il mandato
della giunta Marrazzo.
Cacciotti: E’ innegabile che Berlusconi
abbia contato tanto in questa vittoria, il
Pdl è un progetto vincente, visto come
un cambiamento e i cittadini hanno
deciso di cambiare e non solo nel Lazio,
questo è sicuramente un risultato indicativo. Prima c’era il centro-sinistra
adesso il centro-destra le persone vogliono una trasformazione. Tuttavia
Un dato anomalo nella vittoria di
queste elezioni è stata la mancanza
di programmi, di ideali, messi in sordina da tutta la bufera liste, lei cosa
ne pensa?
Il centro-sinistra non sa parlare alla
gente, voi perdete le elezioni perché
vi mancano dei rappresentanti che
siano un esempio, non avete esponenti che entusiasmino la gente.
Culasso: Per arrivare ai vertici bisogna
lavorare giorno per giorno, il nostro partito deve stare in mezzo alla gente prima
di tutto, soprattutto se veramente vuole
essere riformista come dice. Ora siamo
in una fase di riflessione, dove dobbiamo vagliare tutte le strade, come la proposta di Prodi di un partito federale.
Adesso ci saranno tre anni di tregua, prima del prossimo confronto elettorale, il
paese ha bisogno di stabilità. Per concludere mi sento solo di aggiungere che
è facile vincere quando si ha una persona come Berlusconi dietro le spalle.
Io non penso che il problema sia
Berlusconi, siete voi che fate vincere il centro-destra.
Sicuramente noi dobbiamo cambiare,
ma anche il centro-destra deve rivedere
56
eur torrino news
XII Informa
cipio XII, e Augusto Culasso, capogruppo del PD nel Municipio XII.
alcune cose, non è coeso, ha varie voci,
varie anime all’interno a volte in disaccordo, l’Italia rischia di perdersi, anche
con questo federalismo, usciranno fuori evidenti le differenze.
Cacciotti: Penso che il centro-sinistra si
concentri troppo su Berlusconi, gli elettori sono più maturi della classe politica
e si sono allontanati dai dirigenti di partito, o il centro-sinistra cambia o perde.
La scelta della Bonino, come candidata
a governatore, non è stata espressione
della volontà del centro-sinistra.
Il centro-sinistra ha perso anche nelle province, forse perché ha sempre
ostacolato progetti come la RomaLatina?
Culasso: Noi stiamo ancora pagando le
colpe per questo progetto, nell’ultimo
periodo della giunta Marrazzo c’era l’intenzione di farlo, ma è emerso il problema economico, non c’erano i soldi. Io
ho sempre espresso il mio parere favorevole a questa proposta, seppure diversa rispetto a quella auspicata da Storace. Comunque chi ha perso ha perso e
chi ha vinto ha vinto, anche se a due
anni dall’insediamento della giunta di
Alemanno non si è percepita una progettualità, le opere pubbliche sono ferme e i cittadini sono meno contenti
rispetto all’inizio.
Cacciotti: Personalmente ritenevo valido il progetto ipotizzato durante la
giunta Storace, che a causa degli
ambientalisti è stato modificato e ha
seguito un altro tipo di progettazione. Il
vice presidente Montino comunque sosteneva che i soldi per l’attuazione del
progetto Latina-Roma vi fossero, mi
auguro, in ogni caso, che venga portato avanti quello prospettato dalla giunta
Storace e che finalmente parta, così da
rispondere alle esigenze delle persone.
Si è spesso criticato Berlusconi e lo si
è additato come maschilista, tuttavia
nel centro-sinistra, a differenza del
centro-destra, non c’è una candidata
eletta donna, perché secondo lei?
Culasso: Di donne candidate ne avevamo, il problema è che non sono state
votate, il nostro partito, nel nostro statuto è ben evidente, fa delle pari opportunità la sua base fondante. In passato
abbiamo avuto degli assessori donna,
pensiamo alla Valentini ad esempio, la
tradizione del Partito Democratico da
sempre è aperta alle donne.
Il Presidente del Consiglio del Municipio XII:
Marco Cacciotti
Cacciotti: Io penso che la carenza di
donne nel mondo della politica sia un
problema generale, complessivo, ritengo sia più costruttivo interrogarsi sul
perché i cittadini non votino le donne.
Bisogna valorizzare le donne valide,
queste, normalmente, sono molto più
determinate degli uomini.
Fino ad ora abbiamo commentato
queste regionali e abbiamo fatto
un’analisi a livello più generale della politica, ma per tornare al problematiche del Municipio XII e più in
particolare al problema mobilità a
ridosso della città militare di Cecchignola, si stanno prendendo dei provvedimenti in tal senso?
Cacciotti: Sicuramente è una necessità
aprire al traffico civile la città militare, a
richiederlo sono le persone stesse. Noi
stiamo già prendendo accordi in tal senso,
ma Cecchignola è una realtà molto importante e anche loro hanno delle esigenze;
purtroppo è cambiato anche il comando
che sta operando scelte diverse rispetto al
passato, la nostra volontà c’è, ma manca
la collaborazione da parte loro.
Culasso: Al di là delle giustificazioni,
rimane una situazione insostenibile,
sicuramente la città militare è molto
importante e di conseguenza le sue esigenze, ma ci sono 380 ettari di terreno
che creano una vera e propria barriera
architettonica, migliaia di macchine
rimangono imbottigliate nel traffico
nelle vie limitrofe.
Si possono ipotizzare differenti soluzioni, come l’apertura al traffico civile a
tempo o aprire solo via Dei Genieri e
permette un collegamento con la zona
urbana.
Cacciotti: io ritengo che l’attuale amministrazione stia lavorando in maniera
differente rispetto alle precedenti, abbiamo lavorato in maniera seria anche
per quanto concerne questo problema,
tuttavia manca la volontà dall’altra parte.
Un’ultima domanda, il Consiglio di
Stato ha sospeso il ricorso al Tar relativo al piano regolatore, voi cosa ne
pensate, il Municipio XII è interessato da questo?
Cacciotti: Il Municipio XII è molto interessato da questo provvedimento, Alemanno ha preso atto del Piano Regolatore approvato dalla giunta precedente
e lo ha fatto suo, siamo contenti del
ripensamento del Consiglio di Stato che
ha sospeso la sentenza del Tar. Il Piano
regolatore è uno strumento urbanistico
che serve alla città, l’attuale amministrazione con senso di responsabilità ha
compreso che non era possibile cancellare il lavoro della vecchia giunta.
Culasso: Sono d’accordo con Cacciotti,
il piano regolatore serve per controllare le
trasformazioni fisiche e funzionali della
città, è indispensabile per costruire la
Roma futura. Il centro-sinistra ha apprezzato il comportamento di Alemanno, il ricorso al Tar è stata una scelta infelice, il mettere in discussione lo strumento della compensazione, facendo così un
regalo alla rendita fondiaria che avrebbe
acquisito più valore, sarebbe stato un
danno per gli interessi della città.
eur torrino news
57
Il Consiglio Reg
] a cura di Cristina Cese [
Olimpia Tarzia, sostegno alla famiglia,
soggetto preminente nella società
Consigliere Regionale tra il 2000 ed il
2005, Olimpia Tarzia faceva parte della
Commissione Politiche Familiari e Pari
opportunità. Come mai dopo 5 anni ha
deciso di candidarsi nuovamente al Consiglio al fianco di Renata Polverini?
È stata la stessa Renata Polverini ha chiedermi
di entrare nella sua lista per occuparmi delle
politiche familiari. Ma non le ho dato una
risposta immediata perché non ero sicura di
voler presentare nuovamente la mia candidatura, ma quando ho saputo che si sarebbe
proposta Emma Bonino, non ho avuto dubbi.
La sua vittoria rappresentarebbe un pericolo
politico-culturale per tutta la regione.
Durante il precedente mandato, fra il
2000-2005, si è occupata dell’implementazione di politiche familiari all’interno
della Commissione politiche familiari e
pari opportunità.
Sì, durante lo scorso mandato mi sono impegnata per l’ emanazione di una nuova legge
sulla tutela dei diritti delle famiglie, la legge è
del 2001 ed è tutt’ora vigente. Con questo
provvedimento abbiamo inserito il quoziente
familiare, una misura che comprende nel
computo del reddito anche le spese che ciascun nucleo sostiene in proporzione al numero delle persone che lo compongono. Tuttavia
in questi 5 anni, la legge è stata totalmente
disattesa. Era stato istiuito anche l’Osservatorio sulla famiglia, un organismo utile ed
importante, con il quale, grazie alla presenza
di famiglie e non solo di tecnici, abbiamo
avuto la possibilità di comprendere i reali bisogni dei cittadini. Ma anche in questo caso,
durante l’ultimo mandato, si è assistito ad un
completo abbandono di questo strumento.
Cosa vorrebbe realizzare nella Regione
che verrà?
È necessario dare nuovo vigore alle politiche
sulle famiglie, recuperare il ruolo dell’Osservatorio, realizzare specifici obiettivi riguardo
le problematiche degli anziani, dei disabili,
dei giovani, della sanità. Si deve riconoscere il
valore della famiglia.
Prima ha accennato alla disabilità, condizione che viene generalmente affrontata con sostegni di natura economica o
sanitaria rivolti esclusivamente alla persona interessata. Si dovrebbe fornire
invece un sostegno psicologico anche
alla famiglia.
Tra gli obiettivi che vorrei realizzare c’è la
responsabilizzazione delle strutture sanitarie.
Effettuare degli interventi di sostegno alla
disabilità non vuol dire solo fornire assistenza
di tipo medico o economico, ma prevedere
aiuti per il nucleo familiare. La famiglia è un
ammortizzatore sociale che svolge servizi di
pubblica utilità ed è per questo che bisognerebbe metterla in una condizione di libertà
economica.
Si è parlato dell’utilizzo di Voucher?
Si è pensato a Voucher, bonus bebé e buoni
scuola. Questi ultimi ad esempio non sono
stati pensati come un sostegno alla scuola
privata, ma come una possibilità di mettere le
famiglie nella condizione di scegliere liberamente un percorso di studi per il proprio
figlio. Il nostro obiettivo non è quello di inserire delle misure di assistenza ma delle misure sussidiarie che diano ai cittadini la libertà di
scelta. La famiglia deve diventare il vero interlocutore delle istituzioni. È in questo modo
che vanno affrontate le problematiche legate
all’imprenditoria giovanile, al lavoro, alle difficoltà economiche delle giovani coppie.
Negli ultimi anni si è assistito ad una dilatazione dei tempi del matrimonio dovuta a fattori economici, il che ha avuto una ricaduta
anche sul tasso di natalità dal momento che
la fertilità è legata a ritmi biologici ben definiti. Inoltre si dovrebbe prevedere l’isituzione
di un riconoscimento economico per le casalinghe, misura che metterebbe la coppia nella
condizone di scegliere liberamente di fare o
meno un figlio. Un sostegno economico porrebbe la donna nella condizione di rientrare
nel mercato del lavoro in un momento suc-
cessivo. Attuare delle misure di sostegno alle famiglie è
un intervento che
ricade positivamente su tutta la collettività, un bambino
seguito da vicino nei
primi anni di vita, da
adulto diventerà sicuramente un buon cittadino. Un altro tema da affrontare è quello delle
gravidanze indesiderate, la cui causa pricipale
è economica e lavorativa. Le Istituzioni finora
hanno risposto emettendo dei certificati di
aborto, invece che sussidi, togliendo loro la
possibilità di accogliere la vita. Le donne si
sentono sole, perché nonostante in Italia ci sia
una delle leggi a tutela delle lavoratrici madri
fra le migliori al mondo, non viene attuata.
Altro obiettivo è la riforma dei consultori, la
legge che li regola ha più di 30 anni. Non
sono servizi alla famiglia, svolgono solo assistenza sanitaria, mentre il loro ruolo è di natura socio-sanitaria. Oltre tutto è materia di
competenza regionale.
La Giunta di centrosinistra non ha utilizzato tutti i fondi messi a disposizione
dall’Unione Europea.
È vero, è un problema tutto italiano dovuto
ad una mancanza di informazione, alla difficoltà di comprensione delle procedure, ad un
iter farraginoso. Molte domande non vengono accettate a causa di errori nella compilazione dei moduli, in molti casi le risposte non
sono pertinenti. Per ovviare a questo tipo di
problemi si dovrebbero ideare dei corsi di formazione. Sarebbe un servizio utile anche
rispetto alla questione dell’implementazione
dell’imprenditoria femminile.
Perché i cittadini dovrebbero votare per lei?
Perchè il mio è un programma chiaro, che
mette al centro la famiglia, come specchio di
tutte le altre realtà, e sopratutto perché i miei
obiettivi sono realmente perseguibili, non si
tratta di un libro dei sogni.
Intervista a Luigi Abate, eletto nella lista del Presidente Renata
Polverini
Lei è stato per tanti anni Direttore
regionale dei Vigili del Fuoco nel Lazio.
Che cosa ha determinato il passaggio
dall’attività da Lei svolta sin’ora a quella
politica?
Sono stato al servizio del cittadino per 35
anni, occupandomi della tutela sua e dell’ambiente; ora credo di poter reinvestire il
bagaglio di conoscenze ed esperienze da me
58
eur torrino news
acquisito nell’ambito della politica regionale,
continuando, così, a lavorare a servizio della
collettività. L’intenzione sarebbe quella di
apportare un contributo alla struttura della
protezione civile, con l’idea di darle un’impostazione mirata non più soltanto al pronto
intervento in caso di pericolo, ma anche alla
prevenzione. L’obiettivo è, cioè, quello di evitare che l’eventuale danno si verifichi, inter-
venendo nel campo
della sicurezza e
mediante un’attività di monitoraggio
costante, volta a
rintracciare in tempo utile le situazioni
a rischio.
g i o n a l e c h e ve r rà
• Augusto Culasso
Lei immagina, quindi, una prevenzione
ad ampio raggio; come pensa di poterla
attuare?
Anzitutto attraverso una riorganizzazione del
volontariato che possa garantire un servizio
attivo 365 giorni l’anno e non soltanto nel
momento del bisogno, e questo deve necessariamente passare anche attraverso un’attività di formazione volta alla creazione di figure professionali qualificate capaci di intervenire in più settori, quello sanitario, quello dell’antincendio, etc. Altro passo sarebbe, poi,
quello di intervenire sotto il profilo legislativo
con una precisa regolamentazione che garantisca la sicurezza negli ambienti domestici;
l’attuale legislazione è molto sensibile alla
questione della sicurezza negli ambienti di
lavoro, ma, in realtà, si verificano più incidenti in casa che non in ufficio; è importante,
quindi, lavorare su questo fronte.
Ancora è indispensabile tracciare le linee
guida di un programma di controllo continuativo sul territorio per individuare i potenziali fattori di rischio così da poter intervenire
preventivamente, lavoro che dovrà essere
svolto mediante una collaborazione di più
soggetti: Vigili del Fuoco, Croce Rossa, etc.
Estremamente importante è anche agire nel
campo dell’educazione del cittadino, offrirgli,
cioè, le conoscenze adeguate sul comportamento da tenere in caso di pericolo. Non a
caso il mio programma prevede anche la formazione di una figura specializzata, il soccorritore civico, che non andrebbe a sostituirsi
alle istituzioni, ma svolgerebbe un ruolo di
mediazione nel rapporto tra cittadino e istituzioni; ruolo che potrebbe essere svolto da
soggetti estremamente eterogenei sotto il
profilo formativo, dotati, cioè, ciascuno di un
proprio bagaglio di competenze da spendere
al servizio della società.
tazioni private. Devo dire, comunque, che oggi
c’è, da questo punto di vista, una cultura generalizzata che scongiura errori di tipo costruttivo,
solitamente quando si verificano danni o c’è a
monte un progetto precario oppure sono subentrate delle modifiche che hanno compromesso la stabilità della struttura.
Che cosa si potrebbe fare sul piano della
sicurezza del territorio?
Anche in questo caso torno a mettere l’accento sull’importanza della prevenzione; per
garantire un buon servizio è necessario organizzare una struttura che sia in grado di individuare e lavorare in maniera preventiva sulle
situazioni di potenziale pericolo. In qualità di
direttore regionale dei Vigili del Fuoco mi
sono occupato della sistemazione dell’alveo
dell’Aniene; grazie a questo importante intervento durante il periodo delle alluvioni non si
sono verificati problemi. Questo atteggiamento preventivo deve essere trasferito
anche nell’ambito della protezione civile.
Il suo programma prevede anche la realizzazione di un portale web che fornisca
servizio utile al cittadino, parliamone.
Anche in questo caso si tratta di un’esperienza che ho avuto modo di maturare durante il
mio lavoro presso il corpo dei Vigili del Fuoco.
Un’idea che vorrei trasportare anche nell’ambito della politica regionale; si tratta di attivare un portale che consenta di rispondere ad
eventuali interrogativi posti dal cittadino in
tempo reale. Ancora si potrebbe attivare uno
sportello che si occupi del disbrigo delle pratiche di più facile risoluzione nell’arco di una
stessa giornata.
Alla luce della drammatica esperienza
del terremoto in Abruzzo, viene naturale
pensare che un possibile lavoro di prevenzione andrebbe svolto anche nel settore delle costruzioni, soprattutto per
garantire la sicurezza degli edifici più
vecchi.
Certamente, anche in quest’ambito è importante svolgere un’attività di controllo, rivolta
non solo agli edifici pubblici, ma anche alle abi-
Lei ha anche in mente un altro progetto:
La Cittadella della Sicurezza, di che cosa
si tratta?
È un’area nella quale creare dei veri e propri
percorsi formativi, con delle simulazioni di
possibili situazioni di rischio o pericolo, così
da poter proporre un’ adeguata preparazione
per affrontare le più diverse situazioni. È,
quindi, un progetto volto alla diffusione di
una cultura di auto – protezione.
Intervista a Renata Polverini.
La Federlazio, associazione delle piccole e
medie imprese, nella sua sede di via Albano a
Roma, ha avuto il piacere di ospitare il nuovo
governatore della regione Lazio Renata Polverini. Di fronte ad un nutrito pubblico, ha risposto alle domande di Federlazio sul tema della
Salute e della Sanità nella regione.
Renata Polverini ha subito evidenziato come
questo sia uno dei temi centrali per ogni
Regione, tanto più per la regione Lazio, che
per quanto concerne questo settore è commissariata; uno dei punti fondamentali che è
emerso durante l’incontro, diretta conseguenza del commissariamento, è quello relativo
alla necessità di rinegoziare il piano di rientro
della sanità, approvato dalla Giunta di sinistra
il 6 marzo del 2007, che pesa sul futuro e sulle
scelte di questo settore, senza però gravare
ulteriormente sulle spalle dei cittadini. Il bilancio sanitario, infatti assorbe,circa, il 70% dell’
intero bilancio regionale, e la regione Lazio ha
già un debito ingente e un deficit annuo che
supera il miliardo di euro; continuando peraltro ad offrire un scelta sanitaria insoddisfacente,a fronte di un investimento che dovrebbe garantire un servizio, sia per quanto concerne la qualità, sia per quanto concerne l’ef-
ficienza di alto livello. Il piano di rientro previsto, che si andrà a sostituire a quello attuale,
dovrebbe esaurirsi in tre anni e dovrebbe permettere, già per allora, di ridurre le addizionali sull’IRPERF e sull’IRAP, che ad oggi sono elevatissime e servono a sostenere un sistema
che non funziona. Dopo questo, si arriverà ad
un nuovo equilibrio, che permetterà anche di
recuperare alcune delle strutture chiuse
durante la giunta Marrazzo.
La neopresidente ha ribadito come sia sua
intenzione occuparsi personalmente di valorizzare l’impegno e le eccellenze delle nostre
professionalità, di cui ha avuto numerose conferme durante le sue visite in strutture sanitarie, sia pubbliche che private, rendendosi
conto di come gli sforzi profusi non corrispondano ad un risultato all’altezza di questi.
Il tema dell’eccellenza, unito alla qualità che
ne deriva, è stato il tratto identificativo dell’intervento, la Polverini ha ribadito infatti la
necessità di investire su una sanità che sia di
qualità, che premi le strutture che eccellono e
penalizzi quelle che eccellenze non sono.
È per questo motivo che è sua intenzione
creare un Sistema di Qualità, che stabilisca
con dei parametri oggettivi il grado di qualità
delle
varie
prestazioni. I
parametri che
verranno
valutati da
questo sistema non sono
solo quelli relativi all’adeguatezza
delle strutture o del personale, ma anche quelli dell’offerta, sia diagnostica, che terapeutica data al
paziente e, ovviamente, verranno stimati i
risultati ottenuti.
Ha detto basta alla politica dei tagli indiscriminati, come è stato fatto in questi anni, che
hanno solo danneggiano le competenze professionali e il diritto alla salute dei cittadini.
Ha confermato inoltre l’urgenza di adeguare
le strutture alla nuova composizione demografica, l’età media si alza sempre di più, così
da diversificare e riequilibrare l’offerta ospedaliera del territorio.
L’ospedale deve essere solo uno dei servizi a
cui il cittadino può rivolgersi, bisogna integrare e ramificare il sistema.
eur torrino news
59
Ha evidenziato, inoltre, come verrà spezzata
la filiera degli sprechi attraverso la creazione
di una apposita direzione regionale di Governance, posta a stretto contatto con il presidente della Regione, in cui figure professionali, supportate da adeguati mezzi, opereranno
un reale controllo sugli erogatori di prestazioni sanitarie, così da riqualificare il sistema e
operare un proficuo utilizzo delle risorse. Si
arriverà a garantire una risposta domiciliare
per tutti coloro che vogliono accudire i propri
malati a casa, verrà creata una nuova figura
quella dell’ infermiere di famiglia, che non
solo assisterà il malato, ma sarà anche di supporto alle famiglie che troppo spesso vengono lasciate sole. L’infermiere di famiglia è una
figura professionale in rapida ascesa in tutti i
paesi occidentali, in linea con quanto indicato
dall’organizzazione Mondiale della Sanità,
che avrà il compito di valutare la situazione
del singolo paziente, richiedere eventuali visite mediche specialistiche e occuparsi dell’educazione sanitaria del paziente, ma anche dei
suoi famigliari.
Verranno inserite nel ReCup anche le strutture private accreditate, così da accorciare le
liste di attesa, ne consegue la necessità che
tutte le strutture sanitarie che possono rispondere alla domanda di cura del cittadino entrino in questo circuito.
intervista all’On. Francesco Saponaro
Siamo con Francesco Saponaro, attuale
Consigliere regionale, ed ex Assessore alle
attività produttive della Regione Lazio,
durante la giunta Storace. La giunta di
centrodestra definì il Modello Lazio, è possibile ritornare verso quel progetto?
Quel modello non si è distrutto, semplicemente si è fermato durante questo quinquennio. La
giunta di centrosinistra non ha mostrato alcuna
sensibilità verso il territorio, che in questo lasso
di tempo ha vissuto forti cambiamenti. Non ha
colto il fermento delle micro e piccole imprese,
che rappresentano gran parte del nostro sistema economico.
C’è stato immobilismo, e non sono state elaborate norme in favore delle attività produttive.
Per questo è necessario rimettere in moto il settore. In questo senso sarebbe necessaria la definizione di un Testo Unico del commercio e dell’industria, all’interno del quale siano ricomprese le leggi e le disposizioni in materia. Un intervento di questo genere permetterebbe agli
attori del settore di avere una visione chiara. È
anzi tutto auspicabile una approfondita conoscenza, da parte delle Istituzioni, dell’identità e
della volontà delle parti coinvolte.
Durante la giunta Storace, il Lazio era una
locomotiva. In quel periodo, oltre il 33%
delle nuove imprese, erano dislocate nel
Lazio.
Per favorire le imprese creai un Testo Unico dell’artigianato, in cui erano ricomprese tutte le
leggi del settore, tuttavia, la nuova giunta non
aplicò mai questo strumento normativo. Sarebbe necessario spingere gli artigiani ad aprire
delle Botteghe scuola dell’artigianato, rivolte a
giovani che desiderano apprendere un mestiere. Per fare questo però servirebbe un intervento di sostegno della Regione in grado di restituire fiducia agli artigiani.
Affrontiamo il problema sicurezza.
Questa problematica incide sia a livello psicologico che fisico. Per fare un esempio dalle statistiche emerge che l’80% dei Tabaccai ha subito almeno una rapina. È necessario che le Istituzioni intervengano, poiché dati di questo
genere scoraggiano quanti hanno la volontà di
aprire attività commerciali. Attualmente esistono dotazioni tecnologiche contro furti o rapine
60
eur torrino news
abbastanza avanzate. Per intervenire sarebbe
però necessario diminuirne i costi, poiché ciò
consentirebbe alla Regione di far rientrare nel
bilancio di spesa, fondi di sostegno ai commercianti destinati a questo uso.
Non si potrebbe creare una rete di comunicazione e collaborazione tra Forze dell’ordine e Guardie giurate? Potrebbe essere un modo per accorciare i tempi di interevento del corpo di polizia.
Sono già stati effettuati degli esperimenti in tal
senso, che però hanno provocato problemi di
sovrapposizione fra i Corpi delle Forze dell’ordine. Tuttavia sono stati anche registrati esempi positivi.
Tornando al settore economico, il Lazio ha
molte ricchezze. È possibile aiutare le
imprese ad accedere ai mercati esteri?
Sicuramente, il Lazio ha delle aziende di eccellenza. Tuttavia le leggi vigenti non sono state
fatte mettendo a fuoco le peculiarità degli
imprenditori, mettendoli nella condizione di
non essere pronti per l’internazionalizzazione.
In realtà il Lazio avrebbe tutte le carte, basti
pensare che nella nostra regione hanno sede
oltre 50 centri di ricerca, diversi poli universitari. Abbiamo una base culturale eccellente. Per
intervenire in sostegno di queste realtà, si
dovrebbero effettuare attività di selezione delle
aziende migliori, e poi procedere alla messa a
punto di attività di marketing, formazione
imprenditoriale, e filiere di settore.
Ogni giorno a Roma e in provincia giungono milioni di turisti, loro potrebbero
fare da messaggeri delle nostre eccellenze
se solo ne venissero portati a conoscenza.
Per realizzare un’operazione di questo genere
sarebbe necessario avviare attività di marketing, ma è altresi importante avere una classe
imprenditoriale, sia nel pubblico che nel privato adeguatamente formata.
I Pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni avvengono con ritardi molto elevati,
si parla in media di 128 giorni. Questo provoca l’indebitamento delle aziende. Inoltre i Bandi messi a disposizione, si tratta
spesso di milioni di euro, vengono vinti
dalle grandi aziende, e lo stesso fenomeno riguarda l’accesso al credito.
Questi sistemi danneggiano gravemente le micro e
piccole aziende, che
non trovano alcun sostegno.
Per quanto riguarda l’accesso al credito è
necessario operare una nuova strategia, basata
su una visione più ampia, che vada in contro
alle piccole e microimprese sprovviste di capitalizzazioni. I Bandi hanno spesso un linguaggio,
anche dal punto di vista legislativo che risulta
poco chiaro, bisognerebbe intervenire in questo senso.
A proposito dei ritardi nei pagamenti, perché non è l’istituzione ad indebitarsi con
gli Istituti di credito, ma sono i privati?
Bisogna intervenire al più presto per porre
rimedio a questa situazione, e quindi ideare dei
protocolli, ma non solo è necessario che le istituzioni coinvolte rispettino un determinato
codice comportamentale.
Il problema lavoro è molto diffuso, e riguarda giovani, donne, persone tra i 40 e 50
anni. Si è creato una sorta di mito del posto
fisso, senza però considerare che il lavoro
viene creato da piccole e micro imprese che
non hanno assolutamente la possibilità di
offrire contratti di questo tipo.
Se venisse riconsiderato il contratto di apprendistato si creerebbero almeno 5000 posti di lavoro.
Gli imprenditori chiedono agevolazioni
fiscali, i contratti di apprendistato hanno
una durata eccessivamente lunga, 4 anni.
Se venisse ridotta la loro durata, gli
imprenditori sarebbero molto più incentivati a sottoscriverli.
In quanto Regione abbiamo una possibilità di
intervento limitata, e l’unico modo che abbiamo per venire in contro alle esigenze imprenditoriali è agire sull’Irap, tassa che notoriamente
le Istituzioni scaricano sulle aziende in caso di
esigenza. Durante la nostra giunta riuscimmo
ad abbassarla allo 0,50, attualmente è aumentata al 3,2.
Per una politica più rosa, intervista con la giornalista Mariella
Zezza, portavoce della lista civica di Renata Polverini.
Finalmente si è conclusa la campagna elettorale, ieri infatti si sono svolte le ultime
votazioni, conseguenza dei ballottaggi
che hanno visto impegnati alcuni comuni.
Si possono quindi tirare le somme e si può
dire che il Centro Destra ha vinto un po’
dappertutto, lei come commenta questa
vittoria?
Il nostro diventa un commento a livello
nazionale, l’Italia è l’unico paese dove le recenti votazioni hanno confermato la validità del
governo centrale, indipendentemente dalla
crisi economica che ha investito tutti i paesi.
Questo ha dimostrato che il governo è stato in
grado di occuparsi di fatti concreti, reali, dagli
aiuti economici al sostegno all’Abruzzo, è ha
ricevuto il giusto riconoscimento a livello
nazionale. Per quanto riguarda la nostra
regione, in particolare, la stravittoria della Lista
Civica “Renata Polverini Presidente”, è un
fenomeno nuovo che andrebbe studiato attentamente, tanto che 5 studenti dell’università di
Roma Tre hanno chiesto di poter fare la tesi su
questo argomento. Questa tendenza è frutto
della volontà delle persone di rinnovamento,
basti pensare che anche nelle province dove si
poteva votare per i candidati del Pdl la nostra
lista ha ottenuto il 6% dei consensi, la gente ha
voglia e bisogno di volti nuovi.
Conclusa la campagna elettorale è tempo
di pensare alla composizione della nuova
giunta, secondo lei l’onorevole Polverini
riuscirà a resistere al pressing dei partiti e
a creare una giunta in cui sia dato spazio a
quelle persone la cui professionalità ha
fatto si che venissero scelte nel suo listino
e nella sua lista?
Assolutamente sì, altrimenti l’esperimento che
ha portato avanti sarebbe un fallimento, il suo
metodo che si basa sull’ascolto, l’elaborazione
di ciò che ha sentito e la decisione finale, che
però prende in autonomia, è applicato in questi
giorni e verrà applicato in futuro, anche se vi
sono e vi saranno delle inevitabili trattative
politiche, con gli alleati, con il Pdl che non ha
potuto vedere i propri 41 candidati nella
provincia di Roma. Renata ha un’esperienza
alle spalle di 27 anni di sindacato, di cui 4 passati alla guida dell’ Ugl e durante il suo mandato ha sempre fatto sì che il suo metodo e le
capacità fossero le sue linee guida; queste le
hanno permesso di rivoluzionare il suo sindacato e così farà anche per la Regione.
L’onorevole Polverini vuole dare maggiore
spazio nella composizione della nuova giunta
alle quote rosa, secondo lei riuscirà ad incrementarne il numero e a cambiare il modo di
approcciare alla politica, così da creare una
politica più rosa e meno maschilista?
62
eur torrino news
Mi spiace, ma rifiuto il termine di quote rosa,
mi fa pensare ad anni lontani in cui bisognava
ancora affermare il talento e le capacità delle
donne. Le donne oggi sono scese in campo e
bisogna dare loro credito e capacità. La Polverini, ad esempio, ha dichiarato che rinuncerà alle
spese di rappresentanza,confermando che lo
stipendio come governatore è più che sufficiente e quanto verrà risparmiato, e non stiamo
parlando di cifre esigue, diventerà una voce di
spesa che si utilizzerà per occuparsi di prevenzioni delle malattie per le donne. Queste misure non diventeranno mai una legge, ma
nascono dalla volontà delle singole persone,
dal loro senso civico, dal loro modo nuovo di
fare politica, questo per me è governare al femminile. Le donne costituiscono il 52% della
popolazione in Europa, tuttavia nelle istituzioni
sono rappresentate solo dal 17% del totale, c’è
qualcosa che non va, soprattutto se si va a controllare i concorsi in magistratura, ad esempio,
o se, sono andata a controllare io stessa, si va a
vedere i risultati degli ultimi test di ammissione
alla facoltà di Medicina in Cattolica, ai primi
posti c’erano delle donne. Normalmente
quando ci troviamo davanti a dei risultati che
tengano conto del merito in cima alla lista troviamo sempre delle donne. C’è la necessità di
una rivoluzione del pensiero, non si potrà mai
obbligare una donna a votarne un’altra,
bisogna creare una leadership femminile in cui
le donne si riconoscano, non si può infatti
imporre un modello la scelta deve avvenire in
maniera spontanea. Lo stereotipo della donna
di oggi non è reale, se continuiamo a proporre
un modello che non corrisponde al vero, noi
non avremo mai la rappresentazione di una
donna reale. L’immaginario della donna che va
in giro con la gonna corta e i tacchi non riflette
l’immagine della società vera, dove ognuna si
veste come ritiene più idoneo. Oggi le donne
guidano i giornali, le regioni, sono ottime chirurghe, noi dobbiamo raccontare queste verità.
A questo proposito, in collaborazioni con dei
rappresentanti di Confindustria, del Ministero
delle Pari Opportunità e del Lavoro, sto scrivendo un libro che avrà come protagoniste 60 giovani donne. Pensiamo infatti che se alle attuali
liceali si propongono modelli come le protagoniste del nostro libro, da Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, a Michela Pagliara, che a soli 32 anni è la prima donna nella
storia dell’Arma dei Carabinieri a comandare
una compagnia, sicuramente per alcune di loro
diventeranno modelli da seguire, come la stessa Polverini che può essere un esempio, ma di
quelli raggiungibili.
Se lei venisse chiamata a far parte della
nuova giunta di quale assessorato vorrebbe occuparsi?
Io da sempre mi sono occupata di economia e
mi piacerebbe continuare a farlo alla mia
maniera, cercando di rendere comprensibile
quello che accade nei palazzi dove si prendono
le decisioni. Facendo un discorso più in generale invece, mi piacerebbe vedere le 5 donne
della giunta Polverini sedere sulle poltrone di
assessorati “pesanti”, come quello all’urbanistica, al bilancio o alle attività produttive. Ad
oggi infatti il quadro, anche a livello nazionale,
è un po’ deprimente, la tendenza è quella di
relegare le donne in determinati ambiti, mi
ricorda un po’ l’ora di applicazione tecnica alle
medie dove mentre i ragazzi facevano lezione
di educazione tecnica, le ragazze seguivano la
lezione di economia domestica. Oggi le donne
hanno le competenze per occuparsi di tutto.
Visto il recente polverone causato dall’esclusione delle lista del Pdl in Roma e
nella sua provincia, si è parlato poco dei
programmi elettorali, ma una volta stabilita la giunta che governerà la regione nei
prossimi cinque anni, quali saranno le
problematiche che verranno affrontate in
primis?
I punti del nostro programma elettorale non
sono parole gettate al vento, ma sono i pilastri
su quale fondare le nostre azioni, quindi ci si
occuperà prima di tutto di salute, lavoro,
famiglia e futuro. I bisogni della gente devono
diventare dei diritti garantiti.
Quale sarà il titolo del libro che sta scrivendo?
Come ho già accennato questo libro nasce grazie alla collaborazione di diverse istituzioni che
da sempre si occupano di promuovere il talento femminile e proprio oggi ci sarà una riunione
in cui si deciderà il titolo da dare a questo libro,
che altro non è che la prosecuzione naturale
dei precedenti tre volumi dedicati alle donne
dal risorgimento in poi. Io ritengo che le donne
del ventunesimo secolo incideranno in maniera
decisiva sulle sorti, non solo del nostro paese,
ma dell’umanità intera ed è giusto quindi cominciare a raccontare la loro storia.
jaggO
© by Medialive
Il miglior amico dello shopping
COS’E’ JAGGO
Jaggo.it è un circuito che ti consente di creare e gestire facilmente un sito di E-Commerce professionale già completo di tutto ciò che serve per la vendita
online, inclusa la visibilità su Internet. In pochissimo tempo e con estrema semplicità avrai il tuo catalogo di prodotti o servizi su Internet e sarai subito
pronto ad accettare ordini e pagamenti direttamente online.
Jaggo.it soddisfa tutte le esigenze del cliente sia per siti web e-commerce B2B (Business to Business) che B2C (Business to Consumer) cioè per la vendita
diretta allʼutente finale. Jaggo.it ti permette di avere il tuo sito di e-commerce personalizzato e strutturabile a piacimento in relazione al tipo di utilizzo,
facile da utilizzare come un semplice showroom, catalogo online o e-commerce con infiniti articoli.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
▶ Efficace Interfaccia di amministrazione via web
▶ Sistema avanzato di indicizzazione nei motori di ricerca
▶ Gestisci un numero illimitato di prodotti e categorie
▶ Puoi usarlo come negozio o semplicemente come catalogo online (è possibile nascondere i prezzi degli oggetti)
▶ Sistema di ricerca rapido per Prodotti, Categorie e Fornitori; Filtra i risultati in base alle caratteristiche o a sconti disponibili
▶ Possibilità di dare un voto o una recensione ai prodotti (moderabile dallʼamministratore del negozio)
▶ Metti in evidenza i prodotti che preferisci
▶ Scegli e mostra in quanto tempo il cliente riceverà il prodotto
▶ Gestisci prodotti virtuali scaricabili
▶ Statistiche vendite / Pannello di Controllo con una panoramica sui nuovi utenti e i nuovi ordini
FACILE GESTIONE DEL CATALOGO
Grazie alla piattaforma fornita da Jaggo.it creare e gestire il vostro catalogo di prodotti non è mai stato così facile.
Unʼinterfaccia user-friendly vi consentirà di avere il totale controllo del vostra nuova attività on-line in pochi semplici click.
▶ Assegna immagini e file multipli per ogni Prodotto
▶ Organizza i tuoi prodotti in categorie (es.: magliette, abiti, computer)
▶ Assegna attributi aggiuntivi (es.: taglia, colore) ad ogni Prodotto
▶ Crea e gestisci gruppi speciali di clienti per offrire vantaggi particolari
▶ Scegli prezzi multipli per singolo prodotto (basato sul numero di oggetti ordinati o
sullʼappartenenza del cliente a gruppi speciali)
▶ Rilascia coupon di sconto ad hoc per i tuoi clienti migliori
▶ Controllo del livello di stock per i prodotti in magazzino
▶ Gestione ordini con Cronologia, sistema di notifica e funzioni per la
modifica dello stato dellʼordine
▶ Funzioni di Report: oggetti venduti, statistiche di incasso
(mensile/annuale)
▶ Gestione stato degli ordini
PAGAMENTI
Le transazioni dei pagamenti sono
assolutamente sicure,
eseguite grazie al protocollo SSL per
realizzare le connessioni cifrate su
Internet che si collegano direttamente
sul gateway della banca di appoggio.
Jaggo.it offre soluzioni per il
commercio elettronico con i maggiori
istituti bancari per la verifica delle carte
di credito.
VISA
contattaci
per prenotare
il tuo negozio
on-line gratuito
tel. 06.50 83 731
www.jaggo.it
[email protected]
Scarica

TR Aprile 2010.qxp:Torrino gennaio.qxd