RACCONTIMISSIONARI La fede avvicina e sposta le montagne Da tempo il signor Abubaka, musulmano, conosceva le nostre sorelle che abitano qui a Bissau nella missione di Bòr. Sua moglie non poteva aver figli e chiese loro di pregare. La promessa da parte delle Missionarie della Consolata fu mantenuta chiedendo al Signore questa grazia per intercessione di suor Irene Stefani. La bimba Isabel arrivò e fu la gioia di quella famiglia, ma ahimè dopo otto mesi morì. La fede però trasporta le montagne. Abubaka si rivolse nuovamente alle suore con molta fiducia per ottenere nuovamente la grazia di un figlio e questa arrivò. Felice del nuovo evento, il signor Abubaka chiese alle sorelle di poter pregare con loro e verso le 16,30, vestito a festa, si presentò all’appuntamento con quel Dio che loro chiamano Allàh e che oggi ha invocato col nome di Padre. Portava con sé un foglio di carta: di suo pugno aveva scritto l’Ave Maria in Kriol. Iniziammo la preghiera del Rosario, all’inizio il signor Abubaka pregava sottovoce facendo scorrere i grani del Rosario, poi pian piano la sua voce acquistava forza, coraggio. Partì da casa nostra con tanta riconoscenza e gioia nel cuore portando con sé la Corona del Rosario e il libretto delle preghiere. Anche noi tutte eravamo visibilmente commosse e ci dicemmo come il Signore ha le sue vie per raggiungere le persone, Lui vuole tutti salvi, e anche per mezzo nostro. Ora continuiamo a pregare, il Signore non lascia la sua opera a metà. Suor Giovanna Panier Bagat Missionaria della Consolata in Guinea Bissau 85