Esperienze di valorizzazione delle conoscenze indigene: Il progetto di valorizzazione della conocenze indigene sulla medicina tradizionale presso alcune comunità Mosetenes Tsimanes nell’area amazzonica della Bolivia Progetto di etnobotanica presso la comunità Subanen di Lakewood nel Mindanao Occidentale, Filippine Brevi cenni introduttivi: Settembre 2007: approvazione della Dichiarazione dei Diritti dei popoli indigeni; La Dichiarazione riconosce un ampio numero di diritti individuali e collettivi dei popoli indigeni, quali: terra, territorio, cultura, salute, educazione, etc. Art 31 riconosce i diritti di proprietà intellettuale dei popoli indigeni Art 31 della Dichiarazione “I popoli indigeni hanno il diritto di mantenere, controllare, proteggere e sviluppare il proprio patrimonio culturale, le conoscenze tradizionali e le espressioni culturali tradizionali, così come le manifestazioni delle loro scienze, tecnologie e culture, includendo le risorse umane e genetiche, i semi, le medicine, le proprie conoscenze sulle proprietà della flora e della fauna, le tradizioni orali, le letterature, i disegni, gli sport e i giochi tradizionali e le arti visive e rappresentative. Essi esercitano anche il diritto di mantenere, controllare, proteggere e sviluppare i propri diritti di proprietà intellettuale su tale patrimonio culturale, conoscenze tradizionali ed espressioni culturali tradizionali. Congiuntamente ai popoli indigeni, gli Stati dovranno adottare misure efficaci per riconoscere e proteggere l’esercizio di tali diritti. UN Permanent Forum sulle questioni indigene (UNPFII): Costituito nel 2000 e composto da esperti indigeni organo consultivo delle Nazioni Unite con il mandato di discutere questioni relative ai popoli indigeni ed al loro sviluppo. Preoccupazione per la mancanza di strumenti adeguati di protezione e valorizzazione delle conoscenze tradizionali Nel 2005 workshop a Panama sulle conoscenze tradizionali indigene, presenti esperti indigeni e rappresentanti di organizzazioni internazionali, tra cui l’IFAD. L’IFAD e i popoli indigeni I popoli indigeni sono riconosciuti dall’IFAD come partners e beneficiari rilevanti fin dall’inizio delle sue attività. non solo per la loro condizione di povertà, marginalità e vulnerabilità, ma anche per il loro ruolo di custodi della diversità biologica e culturale mondiale. Dal 1977, numerosi progetti che coinvolgono i popoli indigeni come beneficiari e partners (soprattutto in Asia e in America Latina). L’IFAD e i sistemi di conoscenza tradizionale indigeni Importanza del tema delle conoscenze tradizionali indigene emerge dai principali documenti ufficiali; Negli ultimi anni si stanno intensificando i progetti che valorizzano le conoscenze indigene locali in diversi ambiti: - tecniche artigianali; - tecniche agricole tradizionali (terrazze, milpa etc.) ; - acquisizione della denominazione di origine; - eco-turismo; - piante medicinali ed etnobotanica etc. I due casi (Bolivia e Filippine) sono esempi di progetti dell’IFAD realizzati su scala locale e sotto forma di donazione diretta 1. Medicina Tradizionale delle comunità indigene del Rio Quiquibey (Bolivia) “Es bueno rescatar la medicina porque nuestros abuelos y nuestro antepasados conocian mucho mas, y ahora nosotros estamos perdiendo estos conocimientos; es bueno rescatar para que conozcan los niños y para el futuro” (Mindo Vies, agente forestale indigeno) 1. Medicina Tradizionale delle comunità indigene del Rio Quiquibey (Bolivia) Finanziato da PRAIA, (Programma Regionale dell’IFAD e Fondazione), in collaborazione con il Consejo Moseten Tsimane, la Riserva del Pilon Lajas; 2005-2006. 4 comunità Mosetenes Tsimanes sulle rive del rio Quiquibey Antecedenti: - Impresa di Eco-turismo Mapajo (1999) - Importanza dei temi di protezione ambientale, biodiversità e valorizzazione culturale TCO Moseten Tsimane -Riserva del Pilón Lajas Bolivia Obiettivi del progetto: 1. valorizzare e documentare le conoscenze locali Mosetenes Tsimanes sull’uso delle piante e degli animali medicinali 2. rafforzare la trasmissione intergenerazionale di tali conoscenze, che sono il risultato di esperienze accumulate collettivamente e di saperi trasmessi oralmente da una generazione all’altra. Documentazione e valorizzazione delle conoscenze locali: Lavoro di documentazione grazie al supporto di due ricercatori di biologia dell’Università di San Andrés di La Paz; Metodologie di ricerca partecipative: visite e riunioni con le comunità, osservazione partecipante, interviste. Documentazione piante e animali e loro uso medicinale Nomenclature in idioma Mosetén Tsimane, spagnolo, inglese e nome scientifico. Malattie fisiche (leishmaniosi, morsi di vipera, punture di insetti, febbre, ferite) e spirituali (debolezza, paura). Attività e risultati: Documentati circa 40 animali e 60 piante per il loro uso medicinale (non corrispondono alla totalità); Registrazione sui generis delle piante presso l’Herbario Nacional de Bolivia a nome delle comunità; Pubblicazione del libro “Medicina tradicional de las comunidades indígenas del Rio Quiquibey”(2006) a nome delle comunità con protezione digitale; Libro organizzato in due sezioni (piante e animali) organizzate per schede descrittive, divise per categorie con supporti fotografici e visivi; Uso interno alla comunità (pagine bianche) e divulgativo. Attuale utilizzo come manuale di supporto per le giovani guide Indigene (percorso di piante Medicinali nell’offerta Turistica di Mapajo) -----------Eventuale uso futuro in progetti di educazione nelle scuole. 2. Progetto di documentazione Etnobotanica nella comunità Subanen di Lakewood nel Mindanao occidentale (Filippine) Progetto finanziato dall’IFAD in collaborazione con il Subenen Tribal Council, una ONG locale e l’ICRAF (World Agro-forestry Centre); 2003-2004 MOTIVAZIONI: 1. Perdita di biodiversità causata da disboscamento e sfruttamento incontrollato della foresta a scopi agricoli. 2. Riduzione delle varietà genetiche di riso dovute a cambi climatici (numerose siccità e inondazioni) 3. Erosione della conoscenza tradizionale e conseguente interruzione della trasmissione intergenerazionale delle conoscenze. Mindanao occidentale (Filippine): Documentazione etnobotanica: In tutto sono state documentate: 568 piante che rappresentano il 70% delle piante esistenti nel territorio ancestrale; Diversi usi delle piante: il 62% è usato come pianta medicinale, il 37% come pianta alimentare e il 20% come materiale per costruzioni. registrate, conservate e salvate dal rischio di estinzione circa un’ottantina varietà di riso Caratteristiche rilevanti del progetto: Ricerca multidisciplinare: team composto da esperti indigeni di piante; un agronomo, un esperto forestale, un botanico, un giurista, un antropologo Ricerca partecipativa coinvolgimento di ricercatori indigeni nello staff di documentazione (8 uomini – 5 donne). Trasmissione delle conoscenze: anziani, per la maggior parte analfabeti, hanno agito da informatori, mentre i giovani hanno lavorato come ricercatori. Rispetto per le leggi consuetudinarie (ritualità e tabù) Diritti di proprietà intellettuale Non sono stati pubblicati i dettagli delle ricette e le dosi dei medicamenti; I materiali pubblicati (libri, riviste e foto) sono a nome della comunità Subanen con protezione digitale; Registrazione sui generis a nome della comunità presso la Biblioteca Nazionale delle Filippine; Documenti legali sulla proprietà intellettuale degli indigeni rispetto alle conoscenze etnobotaniche. Stabilito l’obbligo di consenso previo e informato per future ricerche scientifiche e/o attività di commercializzazione. Alcune conclusioni: valorizzazione delle conoscenze locali e processi di sviluppo locale Rafforzamento dei sistemi di vita tradizionali; Aumento della sicurezza alimentare (noci, bacche, etc); Rafforzamento dei sistemi di salute tradizionali; Possibilità di stabilire sinergie tra conoscenze indigene e scientifiche, medicina tradizionale e occidentale. Possibilità di attività microimpresariali: commercializzazione di rimedi naturali ed estratti di piante, eco-turismo, vendita di semi etc.. Sensibilizzazione sui rischi della bio-pirateria e sull’importanza di proteggere la proprietà intellettuale dei popoli indigeni; Aumento dell’autostima delle comunità locali; Supporto al processo di trasmissione delle conoscenze alle nuove generazioni (attività educative); Documentazione scritta di un patrimonio orale. Grazie per l’attenzione!