Voltana On Line
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2011
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AMO I PAGLIACCI, MA NON MI RAPPRESENTANO di Athos
Diciamo che è un golpe della Magistratura, diciamo che è tutto falso,
diciamo tutto quello che volete, ma
vi ricordate il vecchio detto:
“dimmi con chi vai e ti dirò chi
sei”? Può non esserci alcun reato,
può esserci una congiura, tutto
quello che volete, ma sinceramente, io sono nonno, non mi permetterei mai di circondarmi di “belle
fanciulle”, mi sentirei a disagio,
fuori luogo. Non sono un moralista,
almeno credo, per quanto mi riguarda massima libertà di fare ciò
che si vuole, rispettando la Legge,
ma proprio per questa libertà io
pretendo di essere rappresentato
da un Presidente del Consiglio
serio e rispettoso di tutti. Rispetto
i pagliacci, fanno un lavoro non facile, faticoso e degno di tutto rispetto, ma non mi rappresentano.
Il Presidente del Consiglio dei
Ministri della Repubblica Italiana è
la seconda carica dello Stato, per
tutti i cittadini dello Stato, così come è esecrabile che frequenti mafiosi, è inaccettabile che frequenti
personaggi di dubbia moralità, è
esecrabile il suo comportamento
troppo spesso irrispettoso e non
solo in questo ultimo frangente, ma
in tanti, troppi episodi, un comportamento che io assolutamente non
terrei fossi la posto suo. In una società democratica non può esserci
privacy per chi rappresenta e governa una nazione, pretendendo
irreprensibilità, per questo pago
le tasse e rispetto la legge, per il
Presidente Napolitano pago le tasse
per i pagliacci vado al circo.
Non si tratta solo dell’ultima vicenda, ma di una somma di atteggiamenti e situazioni che mi fa provare senso di vergogna.
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AGENDA
Capisco perfettamente che a molti un simile comportamento può
anche piacere, molti provano indifferenza, ma per equità nei confronti di tutti, il rappresentante
di un insieme di cittadini non
può tenere un comportamento
faceto, irriverente, che ne faccia
vergognare una gran parte, non si
tratta di provvedimenti amministrativi o governativi, ma del comportamento che, sono sicuro, al di là
di eventuali persecuzioni, sia estremamente inusuale e soggetto
a critiche, ricatti e sberleffi.
Gualazzi
Sostengo che, poiché come cittadino devo conoscere ciò che pensa
chi mi governa, a maggior ragione
devo conoscere il suo comportamento e quando questo è palesemente offensivo del comune senso
della decenza non possiamo accettarlo. Non è stata sicuramente la
Magistratura a imporre un certo
tipo di accesso ad Arcore e nelle
altre residenze, un certo tipo di comportamento e certe frequentazioni
(…)
dall’articolo di Athos Gualazzi nel sito
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zione da fanciullo. Completati i sacramenti, poca catechesi e molto … andiamo al seguito dei più motivati. Non sono dunque ferrato né in questioni litur“Orgogliosi delle nostre radici cristia- giche e neppure ecclesiastiche, ma
ne, auguriamo a tutti ecc. ecc.” questo,
qualche cosa ricordo.
nella sostanza, il contenuto di un eleganE, invece, non ricordo di aver mai
te manifesto a colori, di circa un metro
incontrato, nel vecchio libretto del caper un metro e sessanta, che molti hantechismo, “l’orgoglio”. Quella parola
no potuto notare nel periodo delle renon c’era tra le virtù teologali. Non
centi festività.
c’era tra le virtù umane o cardinali.
Tutti hanno il diritto di dire e manifeSono sicuro che “l’orgoglio” non sia
stare ciò che credono o vogliono far
neppure tra le beatitudini.
credere. E chi guarda ha, del pari, anaDunque, la parole stride. Tanti sono i
logo diritto.
ricordi che si affastellano nella memoIn un momento non facile per i cristiani ria. In un recente passato c’è stato andel mondo (dalle persecuzioni fisiche
che chi, nella fibbia delle cinture, pordel Nord Africa e dell’Asia, alle persetava su scritto “Dio è con noi”. Il mio è
cuzioni mass-mediatiche dell’ Occiden- un confronto forte e serve solamente a
te) ogni apporto costruttivo è gradito.
ricordare che, a volte, le scritte … non
Ma, quel manifesto, a me è piaciuto
portano buona sorte a chi falsamente le
poco. L’ho sentito tanto equivoco e vilindossa o le ostenta.
mente strumentale.
Comunque, ritornando al manifesto,
Spiego perché. Sono un cristiano mami hanno ulteriormente indisposto i
turo, ma – come tanti – con una formafirmatari. Non erano associazioni reli-
Di cattivo gusto
giose o filantropiche o assistenziali o
del volontariato in genere. Chi ha promosso l’iniziativa non è il buon Samaritano, chino su uno sconosciuto massacrato dai briganti e nel quale vede un
suo fratello.
Era il manifesto di coloro che, all’ inizio del terzo millennio cristiano, da una
parte dichiarano “di voler rispedire, a
calci nel culo, gli extra comunitari nei
Paesi di origine” e, dall’altra, ben si
guardano dal fare la qualcosa, per le
note ed ovvie ragioni economiche.
Insomma sono coloro che raccontano
(e ci terrorizzano da anni) di “invasioni
dal mare” (sapendo benissimo, invece,
da dove e per quale via giungono nel
nostro Paese) auspicando “i respingimenti prima degli spiaggiamenti”.
Insomma, quest’anno sotto l’albero,
qualche politico ha giocato sporco.
Ha speculato sulle emozioni, sperando in voti per le elezioni.
Mario Paganini
Viabilità, c’è ancora molto da fare.
- Una volta, lo “sfalcio” dell’erba, che
cresceva ai margini della strada, veniva
fatto da una squadra. C’era chi controllava il traffico, chi guidava il veicolo
predisposto al taglio, chi governava il
taglio e chi toglieva e riposizionava la
segnaletica verticale, magari cogliendo
l’occasione per controllare la funzionalità dei catadiottri rossi e bianchi,
utilissimi in zone, come il nostro territorio, caratterizzate da una illuminazione
pubblica non diffusa (sarebbe anche
uno spreco) e dalle note condizioni climatiche / atmosferiche. Ora, a forza di
tagli sulle spese pubbliche e/o spronati
a conseguire il massimo profitto, le
squadre si sono ridotta a due, massimo:
tre operatori. Di costoro si può dire tanto, meno che rallentino il traffico poiché
procedono veloci, tagliando tutto,
catadiottri rossi e bianchi inclusi. Sarebbe opportuno ritornare a pagare il
giusto e chiedere che il lavoro sia fatto a
regola d’arte.
- Che ci sia qualche cosa che non va
nella via Margotta, l’uscita nord di
Voltana in direzione della statale ? È
solamente una coincidenza, oppure c’è
qualche cosa di modificabile e di migliorabile nella sua struttura? Sono stati
numerosi gli sbandamenti, le uscite di
carreggiata o i fuori di strada che si sono verificati negli ultimi tempi. E questi
eventi hanno fatto sorgere degli interrogativi.
La via Margotta fu ricostruita male nel
dopoguerra. Infatti essendo unica la
proprietà dei terreni, a destra ed a sinistra della strada, potevano essere eliminate alcune curve e contro curve, ma si
preferì risparmiare e sfruttare la traccia
preesistente … Venendo ai nostri giorni, sono stati fatti degli allargamenti di
carreggiata, per meglio servire l’attigua
zona artigianale.
La segnaletica verticale indica chiaramente la necessità di limitare fortemente la velocità (quindi c’è qualche cosa,
in quel tratto di strada, che la rende …
difficile?!). Invece la segnaletica oriz-
zontale … Quella orizzontale non si vede bene. E questo sta facendo sorgere
dubbi sugli asfalti che dovrebbero essere usati in strade che hanno avuto un
forte incremento del traffico, soprattutto pesante.
Raccogliamo e segnaliamo la cosa. Nella speranza che qualcuno intervenga
prima che accada qualche incidente
serio e scoprire, poi, che la pendenza
della strada era da correggere o che il
manto stradale era da rifare.
§
Semafori intelligenti? Meglio che niente!
Avevano alimentato grandi speranze
la distribuzione, nel forese, dei cosiddetti semafori intelligenti, ossia
quei semafori che, tarati sulla velocità dei veicoli che sopraggiungono,
quando percepita come eccessiva,
fanno scattare il rosso. A qualche
cosa sono serviti, sul fronte della
sicurezza, ma non in maniera particolarmente significativa. Infatti i
pendolari che da Voltana si recano
verso Lugo, e viceversa, in assenza
di percorsi alternativi (o degni di
essere chiamati tali) si stanno arrangiando all’italiana. Effettivamente,
durante alcuni momenti della giornata, risulta assai difficile rispettare
un semaforo che arresta il terzo di
una fila che procede ai 57 kilometri
orari. Pensiamo, poi, a chi la mattina, recandosi al lavoro sulla via
Fiumazzo in direzione di Lugo, per
quattro volte deve fermarsi perché
altri, davanti a lui, stavano procedendo ai fatidici 57 kilometri orari.
Ma anche il semaforo posto a nord
di Voltana non incute grande rispetto. Però, in questo caso, c’è da
osservare che, quegli ...autisti distratti sono alla guida di grossi autotreni in procinto di attraversare
un - sia pur piccolo - centro abitato. Se costasse poco si potrebbe
chiedere di modificare i pannelli
luminosi da un inutile “rallentare”
a indicazioni sulla velocità. Potrebbe far sorgere l’efficace dubbio di
un qualche autovelox in funzione. §
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Coordinamento Donne Pensionate Spi-Cgil Emilia Romagna
Ma se Lui
chiamasse,
tu
chi mandi ?
27 gennaio 2011
PER NON DIMENTICARE…





- Un vincente trova sempre una
strada... Un perdente trova sempre
una scusa...
- La calma è la virtù dei forti. Invece il vaffanculo è la liberazione di
chi si è rotto il c*** !
- I gesti più belli sono quelli inaspettati, che ti fanno tornare il sorriso quando ne hai bisogno.
- Gli amici quelli veri non si scelgono ... ed è questo il bello … riescono a conquistarti con la loro sincerità.
- Se morirò per un uomo, sarà solo
dal ridere.
“Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla”
(Tonino Guerra)
tua madre
tua sorella
tua moglie
tua figlia
tua suocera ?
da Mina Cilloni
Hai sentito qualche cosa di interessante?
Hai visto un graffito particolarmente simpatico?
Hai letto qualche cosa di buffo?
Hai una notizia che desideri far conoscere?
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info: [email protected]
Gli italiani sono
talmente presi
dal Rubygate che
hanno dimenticato che sono pure
indagato per mafia, corruzione, evasione, concussione aggravata, falso in bilancio, ecc.
ecc... Vuoi vedere che sono più coglioni quelli che mi votano, che i
comunisti ?
ZIGH
CIECHI
Pr an pérdar l’aptit
a n’aven piò vest la fem,
pr an pérdar la voia d’rìdar
a n’aven piò vest la cativéria.
Per non perdere l’appetito
non abbiamo più visto la fame,
per non perdere la voglia di ridere
non abbiamo più visto la malvagità.
Adës, pr an pérdar e’ sön,
a carden int al fól ch’i s’ counta.
Ora, per non perdere il sonno,
crediamo nelle favole che ci raccontano.
dal sito www.argaza.it/Poeti%20romagnoli/Poeti%20Ludla/Paolo%20Gagliardi.htm
di
Paolo Gagliardi
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La bassa demagogia di chi attacca oratori, case alpine e asili
Paga! Paga: Chiesa o Santa Sede o
Vaticano o Vescovi, tutto fa brodo e
la confusione regni sovrana, purché
si paghi. Prendiamo l’Abbazia di
Chiaravalle, alle porte di Milano.
Un’inchiesta kolossal del 2007, poi
raccolta in un libro pluripremiato,
sostiene che si tratta in realtà di un
lussuoso resort a 300 euro a notte.
Eppure non paga l’Ici e non pagherà l’Imu, l’Imposta municipale unica, in vigore dal 2014 con il federalismo fiscale. Il solito imbroglio cattolico. La verità? I cistercensi allargano le braccia: la loro abbazia è
una gran bella abbazia, ma non un
albergo; in perfetto stile cistercense hanno una modesta foresteria,
per chi vuole condividere alcune
giornate di preghiera con loro, per
la quale chiedono un’offerta di 30
euro per la pensione completa, ma
solo a chi può permetterselo. Una
davvero formidabile impresa commerciale.
La Chiesa paga ciò che è giusto
che paghi: se possiede degli appartamenti e li affitta, paga le
imposte dovute. Se gestisce un
albergo con finalità di lucro, paga ed è giusto che paghi. Ma gli
anticattolici non fanno distinzioni e
mettono tutti i fichi nello stesso bigoncio, i rarissimi alberghi assieme
alle tante case alpine autogestite
per i campiscuola estivi, affinché la
confusione aizzi gli animi. Ma sì,
rispolveriamo la "concorrenza
sleale", quella in nome della quale
un manipolo radicale ha portato la
guerra sino a Bruxelles. Concorrenza tra chi? Tra la pasticceria raffinata con le tazzine in porcellana e
il baretto dell’oratorio? Siamo
all’assurdo.
E siamo alla perfidia. Come un
quotidiano che ieri titolava: «Regalo
Ici alla Chiesa pagato dagli artigiani», scrivendo (testuale, nella sua
protervia falsante): «Piccoli artigiani
e commercianti si vedranno l’Imu
maggiorata del 30%, se non addirittura raddoppiata, mentre il Vaticano
non pagherà nulla». Un capolavoro
di bassa demagogia, con lo "Stato
del Vaticano" proprietario dei beni
delle diocesi, delle congregazioni,
delle parrocchie. La Chiesa che affama gli artigiani, ma si può?
L’imprecisione, inconsapevole o
voluta, trionfa. Ieri mattina, a Radio
24, il sondaggio di "24 Mattino" recitava: «Esenzione dell’Ici per gli immobili della Chiesa. Siete d’ accordo?», e nel sito si poteva leggere:
«Immobili di proprietà della S. Sede
...». Invano il conduttore Alessandro
Milan, in studio con il radicale Staderini e con il presidente delle Acli
Olivero, spiegava: la mia parrocchia ha alcuni appartamenti in
affitto e il parroco paga regolar-
martedì 1° febbraio 2011 ore 20,45
Voltana - P.zza Unità, 13
Saletta scuderie di Villa Ortolani
Ordine del giorno:
Discussione e votazione proposta di Bilancio 2011.
Comunicazioni del Presidente.
Varie ed eventuali.
Saranno presenti:
Raffaele Cortesi
Sindaco di Lugo
Secondo Valgimigli Assessore ai Lavori Pubblici
di Umberto Folena
mente le imposte.
Invano viene ricordato che
l’esenzione vale per tutte le onlus; che è sciocco tassare chi
svolga attività sociali, come le
mense della Caritas o dei Cappuccini o le scuole materne o gli ospedali retti da religiosi: la loro scomparsa comporterebbe un enorme
aggravio di spesa per i Comuni,
che dovrebbero farsi carico in
prima persona di poveri, bambini, ammalati. Inutile ricordare come la sussidiarietà sia un principio
sancito dalla Costituzione. Un velo
omertoso cali sulla verità e la disinformazione regni sovrana.
L’articolo riportato è di Umberto Folena
ed è tratto dal sito www.avvenire.it
del 25 gennaio 2011.
I passaggi in grassetto non lo erano nel
testo originale. L’articolo pare coperto dai
diritti d’autore. Considerare, pertanto, il
testo qui riprodotto come una copia fotostatica ad uso esclusivamente personale e/o per
documentazione.
I rintocchi del campanile, quando
suona le ore, sono un servizio.
Non è il “Big Ben” di Londra eppure il campanile, a seguito di un
esposto, era stato zittito dalle ore 22
alle 7. Dopo l’intervento del Consiglio di Circoscrizione di Voltana,
che ha chiarito la vicenda, l’ orologio (l’unico del Paese) potrà riprendere a suonare tutte le ore e le mezze ore. Il Comando di Polizia Municipale di Lugo ha già comunicato
alla Chiesa Parrocchiale di Voltana
l’autorizzazione alla riattivazione
dei rintocchi dell’orologio posto sul
campanile.
Da gennaio 2011 puoi consultare
TUTTI i PDF collegati a
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anche a questo indirizzo
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Occorre sopportare un po’ di pubblicità, ma il servizio è gratuito,
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