IL MENSILE
DEGLI
STUDENTI
DEL PARINI
L’unico autentico bar
pariniano al 100%
ENJOY
NANDO’S
BAR!
Numero 7 - Anno IV
Un libero spazio
d’espressione
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Perché siamo
ancora qua INDICE
Estate
Sondaggio - Gli ambienti della scuola
Voci del Parini
Zabacheca
Visto che robba?
Sondaggio - Continuate a suonare, pariniani!
I vincitori del concorso letterario!
CISS- il programma
Zabaoroscopo
Di Alesia Preite
Immaginate di essere in cima a un
colle e di sporgervi a guardare il panorama da una terrazza. Vedete i
prati, altre colline, i campi coltivati
e in lontananza, forse, il mare. Spostate lo sguardo e accanto a voi, fra
una piastrella e l’altra, scorgete
anche un minuscolo fiorellino, ne
notate la sfumatura di colore, l’inclinazione dello stelo.
Sarà uno spettacolo talmente moz-
Marzo-Aprile MMX
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zafiato, due visioni
così nitide che, sopraffati dal senso
della vista,
vi ricorderete improvvisamente di avere degli occhi quale terrazza vi sporgete, che
e sarete felici.
occhi potete usare per avere una visione chiara di tutto ciò che vi cirAllo stesso modo, immaginate di conda?
voler guardare il mondo. Come
fate? Su quale monte salite, da Immaginate di avere dentro di voi
qualcosa, di bellissimo o di terrificante, e di volerlo comunicare a
qualcuno. Finalmente, dopo lungo
tempo, riuscite ad esprimervi e lo
sussurrate, lo urlate, lo raccontate a
un amico.
Sarà un momento bellissimo, in cui
sentirete soffiare dentro di voi libertà e leggerezza, vi ricorderete
improvvisamente di avere una voce
e sarete felici.
In questo Numero!!
Il vincitore
del nostro concorso letterario!!
Vai a pagina 15
Leggi i tre racconti vincitori!!
1
Allo stesso modo, immaginate di
voler comunicare qualcosa al
mondo, di avere qualcosa che maContinua nella pagina successiva
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Continua dalla prima pagina
gari non riguarda solo voi, ma tanti
altri, da comunicare alla società
tutta. Come fate? Quanto forte dovete urlare, alle orecchie di quante
persone dovete avvicinarvi a bisbigliare, quante volte dovete raccontare la stessa storia?
Al II Convegno Italiano di Stampa
Studentesca, organizzato interamente da Zabaione, che si è tenuto
a Perugia a fine aprile, abbiamo conosciuto più di cento ragazzi che la
pensano come noi e che continuano
a fare giornalismo scolastico; ci
hanno dato speranza.
E’ per rispondere a queste domande
Ecco perché siamo ancora qua.
che si fa informazione.
E’ per non restare ciechi e muti che
c’è ancora qualcuno che scrive sui
giornali e che crede che una stampa
libera e indipendente sia un diritto
fondamentale di ogni donna e di
ogni uomo.
Per quanto troppo spesso i loro
occhi siano offuscati, le loro visioni
Unisciti a noi!
distorte e faziose è solo per mezzo
In Aula Studenti
di giornali, televisione ed internet
dalle 14.00 alle 15.00
che possiamo uscire davvero dalle
Ogni Lunedì
nostre tiepide case, di cui scriveva
Primo Levi ormai più di cinquant’anni fa.
Solo attraverso mezzi di comunicazione più equi possiamo sperare di
far sentire la nostra voce contro gli
abusi dei (pre)potenti.
Noi crediamo che tutto ciò possa e
debba partire dal basso, dai giornali
scolastici per esempio. Perché se i
nostri occhi non possono guardare
così lontano da darvi addirittura
una visione del mondo, né la nostra
voce è abbastanza forte per portare
i vostri dubbi e le vostre domande
oltre le mura del Parini, forse possiamo contribuire a migliorare questa scuola e i suoi studenti.
Crediamo che possa valere la pena
di andare oltre i batticuori e le angosce che ciascuno ha e provare
pensarci come collettività, provare
ad agire come tale per fare qualcosa di costruttivo.
WE WANT
YOU!
Marzo-Aprile MMX
Estate
T
Di Alberto Galli
eneri ramoscelli
sopportano
il carico
di pesanti frutti
Giovani braccia
di ragazzi
inesperti
si infrangono
sulle schegge
degli aratri
Ronzii sognanti
degli insetti
in letargo
per l'afa
estiva
Muti lamenti
delle giumente
gravide
Le spighe
di grano dorato
esplodono e
ovunque
seminano pepite
I girasoli
si torturano
e si torcono
all'estremo,
pur di poter assaporare
le ultime,
dolci,
fiamme
dell'astro incandescente.
Estate:
Anziana,
nostalgica,
antiquaria dalle mani
d'oro.
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
I nostri sondaggi
Gli Ambienti Della
Scuola
A cura di Federica Bolazzi, con l’assistenza di Elena Morgana e Sara Ottolenghi
Il Parini.
Il nostro liceo.
Ormai lo abbiamo in parte accettato con i suoi difetti ma ciò non significa che non si possa migliorare.
Per questo abbiamo proposto ad alcune classi un sondaggio sugli ambienti scolastici.
No, non perché avevamo voglia di
farvi costruire areoplanini di carta
o creare appassionanti disegni.
Abbiamo scelto di sottoporvi questo sondaggio per capire cosa davvero pensano gli studenti della
propria scuola e ovviamente quali
sono gli spazi da migliorare e valorizzare.
Innanzi tutto si chiedeva quali fossero gli ambienti che attirano di più
il vostro interesse. Come per le
altre domande ognuno ha avuto la
possibilità di dare più risposte e
inoltre di motivare quest’ultime.
GLI AMBIENTI DOVE SI PASSA PIÙ TEMPO
Una buona
IN ORARIO SCOLASTICO
parte degli
studenti ha
indicato la
classe, il
cortile e il
bar.
Per
quanto riguarda le
classi
si
pensa infatti
che
strutture
adeguate
alle
esigenze permettano un
corsi, essendo il Parini uno dei
rendimento e una convivenza mi- pochi licei, e forse il solo, a Milano
gliore. Inoltre si è dell’idea che un ad averne uno. E questo detto
po’ d’aria fresca faccia bene a tutti anche con un pizzico d’orgoglio.
e quindi il cortile rimane d’assoluta I sondaggi rendono noti pure fatti
importanza. Tuttavia alcuni stu- che non immagineresti.
denti sono più orientati verso gli Così non ci saremmo mai aspettati
emicicli, le palestre e il la- di trovare intere classi che non
GLI AMBIENTI CHE INTERESSANO DI PIÙ
boratorio
di sono a conoscenza dell’esistenza di
scienze. Moti- una biblioteca nel nostro liceo.
vazioni: sono i Insomma, sorpresa di fine anno: la
più divertenti.
biblioteca esiste. E così pure la biBen ventuno bliotecaria.
persone hanno Inutile quindi dire che tutti questi
scelto l’osser- studenti, non conoscendo tale amvatorio specifi- biente del Parini, non hanno potuto
cando
che sfruttarlo e tuttavia alcuni ne risulvorrebbero ve- tano interessati.
derlo sfruttato Passiamo ora alla seconda doal meglio anche manda.
con una mag- Qui gli studenti dovevano specifigiore varietà di care quali sono gli ambienti in cui
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
dono una modernizzazione: la bi- l’accostamento rosa delle pareti e
blioteca appare troppo antiquata e marrone delle tende nell’aula
magna. Si facciano quindi avanti
piena di polvere.
Inoltre laboratori come quello di proposte di nuove possibili combiscienze andrebbero tenuti in mag- nazioni di colori.
gior considerazione ed altri spazi, Siamo arrivati dunque all’ultima
tra i quali gli emicicli e l’osserva- domanda. Abbiamo chiesto quali
torio, sono a quanto pare poco fossero gli ambienti tenuti peggio.
In seguito si potevano anche agsfruttati.
Un’osservazione anche sulla sala giungere delle proposte al riguardo.
I bagni sono i primi in graduatoria.
prove e quella degli studenti.
Ci sono Sono poco puliti, necessitano di più
dGLI AMBIENTI DOVE SI PASSA PIÙ TEMPO NON SCOLASTICO
ancora do- materiale come sapone e carta igiem a n d e nica, i quali sono stati molto aps u l l ’ u t i - prezzati, e soprattutto molte delle
l i z z o porte non si chiudono.
dell’aula Alcuni bagni delle palestre sono
studenti: usati come sorta di ripostigli e vi
non si sa sono delle docce completamente
bene
a sporche e prive di utilizzo.
cosa serva L’aula magna appare troppo picné quando cola e non attrezzata e il laboratorio
vi si possa di scienze avrebbe bisogno di
accedere. nuovo materiale. Si riconosce coAlcuni la- munque anche un uso inappromentano il priato degli spazi scolastici da parte
fatto che di alcuni studenti.
sono gli ambienti dove si passa più sia tenuta male, altri che non sia Le proposte sono state molte.
tempo in orario non scolastico.
molto frequentata. Tutto ciò vale Innanzi tutto l’apertura pomeridiana della biblioteca con annessa
Se è pur vero che la maggior parte anche per la sala prove.
degli studenti trascorre questa parte Ma ci sono delle critiche anche ri- attività di aggiornamento dei libri.
di tempo in cortile o al bar, tuttavia guardo altri ambienti.
GLI AMBIENTI CHE NON VENGONO SFRUTTATI AL MEGLIO
alcuni utilizzano gli altri spazi che Per le palestre
proprio per questo non sono da molto sentita la
ignorare.
necessità
di
Quarta domanda.
bagni sempre
A questo punto abbiamo chiesto aperti negli spoquali sono gli ambienti che non gliatoi, la segrevengono sfruttati al meglio.
teria risulta mal
Salta subito all’occhio nel grafico organizzata e
che la biblioteca è uno degli am- troppo disordibienti da migliorare e incentivare di nata e dovrebpiù.
bero esserci più
Come già detto molti studenti non persone a seravevano nemmeno idea che esi- vire al bar.
stesse, altri non sono a conoscenza Qualcuno infine
né di quando sia aperta né di chi sia ha anche dichiala bibliotecaria. I pochi, evidente- rato di non apmente, che la frequentano ne chie- p r e z z a r e
4
passano più tempo in orario scolastico.
Poco usati dunque gli emicicli, la
biblioteca e il laboratorio di
scienze, il che è per molti fonte di
dispiacere visto che vorrebbero
aver la possibilità di utilizzare quegli spazi.
Logica e scontata la risposta di
molti in merito alla classe.
La terza domanda riguarda quali
Numero 7 - Anno IV
Bisognerebbe incentivare le iniziative dell’osservatorio o crearne di
nuove, mettere più cestini , fare più
controlli contro gli atti vandalici.
Si propone anche un aumento del
tempo di apertura della struttura in
generale e servirebbe, secondo alcuni, un secondo spogliatoio nella
palestra più piccola.
Qualcuno sostiene la necessità di
multe per chi fuma nei bagni mentre uno studente azzarda l’idea di
un possibile utilizzo di manette e,
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
se vi è la necessità, anche di frusta.
Chissà che questi metodi innovativi possano rendersi più fruttuosi.
In sostanza, come abbiamo visto, è
presente il bisogno di aggiornare o
rendere maggiormente disponibili
certi ambienti, ai quali inoltre gli
studenti sembrano molto interessati.
Per quanto riguarda la necessità di
ambienti più puliti penso che dovremmo cominciare prima di tutto
a prestare più attenzione noi stessi
a)
b)
c)
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Marzo-Aprile MMX
ma è sempre vero che, soprattutto
nei bagni delle palestre, è importante una migliore pulizia.
Speriamo ovviamente che l’anno
prossimo il nostro liceo possa migliorare e che tutti possano finalmente sfruttare al meglio gli
ambienti scolastici.
Dimenticavo, per chi fosse interessato: la biblioteca si trova al terzo
piano nell’area del Tenca.
scarsa pulizia
scarso controllo su atti vandalici
mancanza di materiale
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
Voci del Parini
Le opinioni di alcuni pariniani sulle elezione regionali del 2010
Di Ayurzana Purevdorj
l 28 e il 29 marzo si è votato
in Lombardia per le elezioni
del consiglio regionale e del
presidente della regione. Anche
molti studenti del Parini di terza e
di seconda Liceo hanno potuto
esprimere il loro voto, in alcuni
casi per la prima volta; ho deciso
così di chiedere prima delle elezioni a tre studenti per quale partito
avrebbero votato e perchè, e ho poi
ricevuto da loro un commento sul
risultato elettorale. Che è stato una
vittoria di misura per la coalizione
del centrodestra, che ha ottenuto il
56,11 % dei voti, anche grazie a un
risultato considerevole (26,2%) da
parte della Lega Nord. Nonostante
ciò, cercando di raccogliere le opinioni politiche dei pariniani ho
avuto l’impressione che il sostegno
per il centrosinistra, o più precisamente l’avversità nei confronti del
Pdl e della Lega siano più facilmente riscontrabili rispetto a un
energico appoggio ai partiti di centrodestra. Non mi risulta però che
siano stati condotti sondaggi obiettivi di alcun tipo fra gli studenti,
quindi lascio che questa mia impressione rimanga tale, e do la parola agli studenti che ho
intervistato:
I
Elia Nigris
Sono fermamente contrario a un ulteriore mandato Formigoni alla
presidenza della Lombardia: a
parte il fatto che sarebbe tecnicamente ineleggibile perchè ha già
servito per tre mandati, la sua gestione in questi quindici anni è stata
costellata da una serie di decisioni
sbagliate. La Lombardia versa da
anni in una situazione di sostanziale immobilismo, e sono stati
fatti una quantità di investimenti a
enti privati senza controllo, in condizioni poco chiare, con risultati
pessimi. Un caso per tutti: il Santa
Rita. Su Malpensa gravano molte
promesse mancate: avevano detto
che si sarebbe mantenuta la sua importanza come aeroporto internazionale, e invece molte rotte sono
state tagliate. Un altro problema
importantissimo è quello della
mafia: non ce lo diciamo abbastanza in giro, ma in Lombardia da
alcuni anni c’è un infiltrazione mafiosa che è arrivata a coinvolgere
consiglieri regionali. Si fa spesso
leva sul fatto che questa regione è
la più ricca d’Italia, e una delle più
economicamente sviluppate d’Europa; ma il fatto che ci siano molti
soldi non vuol dire automaticamente che sia ben governata. Io
credo che la Lombardia non stia
6
sfruttando appieno le sue potenzialità, che sono vastissime. Detto
questo, devo dire che Penati non mi
entusiasma affatto; ho già votato
per lui l’anno scorso, ma la sua
campagna elettorale fu condotta
molto male, e lo portò alla sconfitta. Credo che chi abbia già perso
debba, molto semplicemente, farsi
da parte, e che il PD avrebbe dovuto presentare un altro candidato;
così invece si è persa un’occasione.
In ogni caso voterò il candidato del
PD Pietro Bussolati al consiglio regionale; sono convinto che è dal
Consiglio, più ancora che dal Presidente, che si possa iniziare a
prendere decisioni importanti.
Sebastiano Ammendola
Innanzitutto io sono convinto che
votare, oltre che un diritto, sia
anche un dovere: per questo motivo sono intenzionato a esprimere
il mio voto alle prossime elezioni
regionali. La mia scelta cadrà sul
PDL, o sulla Lega Nord; la mia indecisione si spiega con una certa
delusione per come il PDL sia rimasto ultimamente invischiato in
polemiche inutili, mentre mi è sembrato che la Lega sia sempre rimasta molto attenta a problemi reali.
In ogni caso voterò per la rielezione del Presidente uscente For-
Numero 7 - Anno IV
migoni. Voglio vedere attuata una
continuità di governo che in questi
anni ha portato avanti un progetto
importante, un progetto che ha dato
frutti significativi in termini di infrastrutture, di valorizzazione del
territorio, comprese le aree agricole. Un esempio di queste realizzazioni concrete è la Pedemontana
Lombarda, che velocizzerà notevolmente i trasporti nell’area a
nord di Milano. Credo che il culmine di tutto questo progresso sia
rappresentato dal futuro Expo di
Milano, un’opportunità eccezionale di rilancio della regione, per
cui la giunta attuale ha svolto e
deve svolgere in futuro un ruolo
fondamentale. Se c’è una critica
che posso rivolgere a questo governo della regione, è quella di non
aver dedicato abbastanza attenzione alla questione ecologica, a
fronte di molti fondi versati su edilizia e costruzione di autostrade.
Confido nel fatto che l’Expo 2015,
anche con l’attenzione che genererà nell’allestimento di nuovi e più
efficienti trasporti pubblici e nel
miglioramento della viabilità,
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
possa giocare un ruolo positivo in territorio più ricco e produttivo
questo senso.
d’Italia, lasciato da PDL e Lega
Nord in balia dell’inefficienza più
completa in materia di trasporti
Alessandro Monti
pubblici, in preda al clientelismo
Lunedì 28 marzo voterò a favore più sfrenato in ambito sanitario,
del Partito Democratico; di certo la alla mercè di un grottesco comitato
candidatura di Filippo Luigi Penati assistenziale a favore dei cittadini
non soddisfa appieno le mie prefe- più abbienti in campo scolastico.
renze, né la sua precedente con- Incrementare la qualità dei servizi
dotta quale presidente della ferroviari, favorire trasparenza e
Provincia di Milano, inficiata dai meritocrazia nelle nomine di prisuoi maldestri tentativi di conqui- mari e dirigenti d’ospedale, tagliare
stare il controllo azio- i finanziamenti ipertrofici oggi
nario di Serravalle concessi ai genitori che invocano
s.p.a. e dai continui senza alcun ritegno la libertà
contrasti in seno alla d’istruzione per educare i propri
Giunta, contribuisce a pargoli nei diplomifici privati, allerassicurarmi. Ciò non- viare le difficoltà di imprenditori e
dimeno, quindici anni professionisti semplificando regole
di malgoverno da e procedure per quanti possiedono
parte di Formigoni e una partita IVA: ecco una nutrita
soci hanno prodotto schiera di idee utili e realizzabili
danni così numerosi e senza sforzi eccessivi! Si può inprofondi che una ri- vece constatare come l’attuale inconferma dell’attuale quilino di via Melchiorre Gioia si
amministrazione sa- sia informato con meticolosità e
rebbe una iattura ben scrupolo a un modello opposto: è
più grave dell’avvento in effetti sufficiente leggere il gradi un comune incom- zioso opuscoletto inviato per pura
petente: tanto meno occorre nutrire coincidenza a tutti i cittadini poche
riserve su chi non lo è del tutto! settimane fa per rilevarne i provveD’altra parte, il governo di una re- dimenti surreali. A titolo d’esemgione non coincide con l’operato pio, il “buono scuola” concesso
del cosiddetto governatore, svol- alle famiglie i cui figli studiano –o
gendosi anzi in primo luogo attra- almeno, questa dovrebbe essere, a
verso il Consiglio: ho dunque quanto sembra, la loro attività uffiscelto di non esprimere una sem- ciale– negli istituti paritari può amplice preferenza di lista, indicando montare fino a 1050 euro per ISEE
invece un nome preciso, quello di inferiori o uguali a 46.597 euro, inPietro Bussolati. Il programma di tegrati da ulteriori 500, 700 o 1000
questo giovane quadro dell’ENI, euro, secondo il ciclo frequentato
alla sua prima esperienza politica, dagli studenti (elementari, medie
mi appare soddisfacente, innova- inferiori, medie superiori), qualora
tivo e persuasivo, in grado di sug- l’indicatore reddituale non superi i
gerire soluzioni efficaci per alcuni 15.458 euro; per gli incalliti e irriproblemi che affliggono da anni il ducibili sostenitori dell’ammuffita
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Numero 7 - Anno IV
scuola statale la Regione è così generosa da assegnare 120 euro se il
fanciullo frequenta una scuola primaria, 220 se è iscritto a una secondaria di primo grado e (udite, udite)
ben 320 (licei) o 160 (istituti tecnici e professionali) nella sciagurata eventualità che acceda a una
secondaria di secondo grado…A
patto che l’indice ISEE non superi
i 15.458 euro! Questa non è politica, è rapina ai danni dei ceti più
deboli e iniquità contro tutti i lombardi.
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
può solo addossare la colpa a se
stesso. Quello che considero importante è che d’ora in poi il Partito
Democratico si concentri per guadagnare il 46% di elettori che si
sono astenuti, e non tanto i voti dell’UDC o dell’ Idv. Ad ogni modo
anche queste elezioni hanno dimostrato che si vince con dei programmi e dei candidati validi, non
con le grandi coalizioni disorganiche, a mo’ di armata Brancaleone.
Sebastiano Ammendola
Posso ritenermi ampiamente soddiDi seguito riporto le loro opinioni sfatto dell'esito delle elezioni: nosul risultato elettorale:
nostante gli scandali sulla
presentazione delle liste e sulle alElia Nigris
leanze fra partiti nelle varie regioni
il centrodestra ha riportato un risulNon credo che ci fossero scuse o tato considerevole. Il notevole sucattenuanti questa volta per un tale cesso della Lega, a cui alla fine è
risultato da parte del PD. Nel 2008 andato il voto mio e di molti altri
il centrosinistra proveniva da due elettori di centrodestra, dimostra il
anni di governo Prodi che era im- fatto che essi, forse anche per via
popolare, nel 2009 non era ancora dei recenti avvenimenti riguardanti
ben definita la segreteria del PD. il PDL e il Presidente del ConsiQuesta volta però il PD faceva con- glio, considerino questo partito
correnza a un partito avversario so- come l'unico realmente attento alle
stanzialmente inetto e a un pessimo condizioni economiche e culturali
Presidente del Consiglio, perciò del Nord.
Unisciti a noi ogni
Lunedì
dalle 14.00 alle 15.00
in Aula Studenti
STA CERCANDO,
ANCHE QUEST’ANNO,
NUOVI REDATTORI!
Marzo-Aprile MMX
Alessandro Monti
Quale ragione giustifica il successo
che ha ancora una volta arriso alle
forze di governo? Per quale motivo
una società progredita e civile accetta di eleggere un’ex-ballerina di
un noto programma Mediaset, già
igienista dentale al S. Raffaele, o il
fisioterapista della squadra di calcio controllata dal medesimo magnate, per tacere della “Trota”
Bossi, un analfabeta bocciato più
volte da un liceo paritario (!) e nondimeno capace di risultare il candidato con il maggior numero di
preferenze della provincia di Brescia? Di certo è possibile invocare
la disparità di mezzi finanziari tra
le due coalizioni, la schiacciante
superiorità mediatica dell’una
sull’altra, le decennali difficoltà dei
progressisti in un feudo dei moderati (almeno dal 1948 in avanti), la
debolezza di Penati o l’influenza
capillare conquistata in ogni settore
della pubblica opinione da chi domina ormai da tre lustri le assemblee locali al di là del Po. Non sono
tuttavia persuaso che la causa autentica sia riconducibile a simili
stereotipi: al contrario, l’arcanum
imperii è a mio avviso costituito
dalla composizione stessa del
corpo elettorale regionale, i cui
membri sono in grande maggioranza pensionati e lavoratori privati, non di rado piccoli e medi
imprenditori o liberi professionisti:
nel primo caso si tratta di una
classe d’età ben poco istruita e
tanto più sensibile ai messaggi televisivi, incline al conservatorismo
e ligia all’influenza della Chiesa,
da tempo sovvenzionata con prebende di ogni genere e specie da
Formigoni, non a caso membro di
spicco di CL; nel secondo, appare
Numero 7 - Anno IV
manifesta l’incapacità del PD di
conquistare il sostegno dei ceti produttivi più moderni, attori principali di un’economia postfordista in
cui le distinzioni di classe si sono
dissolte in modo irreversibile, cancellando l’identità operaia tradizionale e l’orgoglio impiegatizio dei
dipendenti pubblici, ossia indebolendo i legami consuetudinari del
centro-sinistra con il suo bacino di
riferimento. Quest’ultimo è del
resto minoritario in zone dove finanche le cooperative sono in maggioranza cattoliche e il mito padano
sembra aver sedotto, con le sue
promesse di lotta alla delocalizzazione e difesa dal supposto pericolo
migratorio, anche gli operai un
tempo seguaci del PCI, mentre coloro i quali possiedono attività in
proprio o lavorano presso le moltissime aziende in cui l’influenza
dei sindacati, già scarsa, è ormai
prossima a scomparire, negletti da
un partito ancora alla ricerca di una
propria natura e una propria missione, si affidano in massa, in mancanza di alternative più credibili,
all’esangue messianismo del centro-destra: una fazione che, complice l’insipienza degli avversari, è
riuscita nella storica impresa di
sconfiggerli grazie alla proverbiale
tigre di carta. Stampata.
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
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La Clara
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Infine il Parini è una figata
F.A. della 4B è pregato di avere un comportamento meno irritante e fastidioso.
Grazie! P.S. Spero che questo ennesimo
appello serva a qualcosa!!
La sottoscritta vorrebbe iniziare a
frequentare le lezioni di francese,
invece che passarle sempre fuori
dalla classe. Grazie.
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M.F. d
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figo!!!
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Ragazze in 4
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In questo numero!
i vincitori
del nostro
concorso letterario!
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Grazie C.
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us be free! La VB
QUESTA E’ SPARTAAA!
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Non so cosa scrivere ma voglio scrivere
qualcosa quindi non scrivo niente.
P.S.: ciao a tutti
9
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
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VISTO CHE ROBBA?
(Minchia, zio, tutte le news più hot della skuola!!)
Di Roberto Croci
Registro dei voti OFFline
2017. Ottenuta la tanto agognata
maturità, Roberto Croci si è perfino
laureato – poniamo in economia. Il
suo sogno è, mettiamo, lavorare in
banca. La solita trafila: invia curricula dovunque, si iscrive all'ufficio
di collocamento, si rivolge ad
agenzie private …
Finché, un giorno, non lo chiamano
per un colloquio. Il nostro Roberto
immaginario si presenta all'appuntamento, ben vestito e in ordine. Un
anonimo direttore del personale lo
guarda di sfuggita e gli fa una serie
di domande di rito, sempre stando
davanti ad un monitor.
Dopo qualche minuto di silenzio
dichiara: “Non possiamo assumerla”.
Roberto prorompe: “Ma come! Mi
sono pure pettinato!”.
Il direttore, gelido, spiega: “Mi dispiace, signor Croci, ma nel corso
della sua carriera scolastica lei ha
dimostrato scarsissima propensione a sopportare grossi carichi di
lavoro.”
Il ragazzo rimane sbalordito:
“Scusi, ma quando mai … Cosa …
Ma questo lei come fa a dirlo?”
L'uomo sbotta seccato, come stesse
spiegando la cosa più ovvia del
mondo: “Guardi che è tutto su internet. Ecco, glielo mostro” e gira
il suo monitor verso il pallidissimo
Croci del futuro.
“Mentre durante tutti gli altri anni
è stato uno studente discreto, a
maggio della sua terza liceo” continua con voce strascicata “lei ha
dovuto sostenere una serie di compiti e interrogazioni in molte materie, e ha dato prova di un crollo
totale. Vede? Il 4 maggio, 3 in matematica; il 5, 4 in latino; il 6 maggio, 5 in scienze e 5 in italiano …”
Messo davanti ai suoi votacci, incubi che credeva finiti da lungo
tempo, Roberto Croci caccia un
urlo e scappa fuori dall'edificio a
gambe levate, ben conscio che difficilmente qualche altra banca lo
assumerà.
Spero che la situazione che ho descritto sopra non si avveri. Per
come sono messe le cose, però,
posso soltanto sperare.
Benché la circolare n. 192 del
5/03/2010 (“Registro dei voti online”) firmata dal Dirigente Scolastico recitasse chiaramente: “la
partecipazione a questa sperimentazione è su base volontaria da
parte di tutti gli utenti coinvolti”,
accedendo al sito del liceo mi accorgo che alcuni miei voti (tra i più
ingloriosi, peraltro) sono online.
Perché?
Io non ho autorizzato nessuno a
farlo, di concerto con la mia famiglia: né abbiamo rimandato indietro firmata la circolare, né abbiamo
10
comunicato alcun nostro indirizzo
mail alla scuola.
Ergo, i miei voti non dovevano andare a finire su internet. Ma non ne
faccio un caso di Stato. Mettiamola
così: troppo zelo da parte di qualche operatore.
Quanto mi è accaduto apre, però, a
una riflessione più seria.
I voti scolastici non sono dati sensibili secondo la legge sulla privacy
(D.Legis. 196/2003). L'ha detto e
ribadito il Garante della Privacy,
che non è un singolo personaggio
avvolto nell'ombra ma una Autorità
indipendente istituita per legge.
Sono d'accordo: la trasparenza, nel
settore scolastico come in ogni
altra parte della pubblica amministrazione, è importante.
Discuto solo degli strumenti che il
Parini ha predisposto per assicurarla.
La creazione di un “registro online” ammette implicitamente che i
docenti non abbiano usato il libretto dei voti affibbiato a inizio
anno a tutti noi studenti, o non abbiano controllato periodicamente
che venisse controfirmato dai genitori.
Ora, per colpa di una loro negligenza dovremmo rimetterci noi?
Sì, rimetterci: è il verbo adatto. Internet, tutti noi lo sappiamo, è uno
strumento pregevole, ma ha i suoi
difetti. Perché pubblicare lì i voti,
Numero 7 - Anno IV
pur rendendoli accessibili solo alle
famiglie e allo studente?
Non che io non mi fidi di chi gestisce il sito della scuola, ma ogni sistema informatico può essere
violato.
Altrimenti non esisterebbero i crackers, che – per la cronaca – non
sono parenti dei salatini, ma persone che, per mestiere o per hobby,
forzano (crack-ano) software di
qualunque tipo e genere.
Perciò: studenti e studentesse, fate
vedere regolarmente il libretto ai
vostri. L'alternativa è già stata praticata e – in casi come il mio – imposta surrettiziamente e senza
consenso. Tutti i vostri voti sono
stati virtualmente resi pubblici.
Genitori: se i vostri figli vi fanno
già vedere il libretto siete quantomento poco cauti, e direi deleteri, a
consentire la pubblicazione dei loro
voti. Cui prodest?
Se non lo fanno, ottenetelo in qualche modo: non voglio darvi consigli
sadici
per
solidarietà
studentesca. Capito? La questione
si ferma qui. Tra voi, vostro figlio
e, alla peggio, la scuola. Non mettete di mezzo la rete.
Insegnanti: quando la maggior
parte di voi era giovane, internet o
non c'era o era alle primissime fasi
di sviluppo.
Sull'argomento “Internet e (mancanza di) privacy” si potrebbe scrivere più di un libro.
Se credete, usate il libretto e non la
rete per pubblicare i voti. Rischi
che siano visualizzati da altri, come
ho detto, ce ne sono. Immaginate
che gli esiti di tutti i vostri esami
universitari venissero resi pubblici.
Gli studenti sarebbero ansiosi di sapere se la severissima prof della tal
materia aveva qualche 18 oppure
se si è laureata al quarto fuori
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
corso, no?
Fuori dalla provocazione: il registro online o è pleonastico rispetto
al libretto dei voti o, in ultima analisi, è dannoso.
Obiezione: I voti finali di ogni studente promosso sono pubblicati in
appositi tabelloni visualizzabili da
chiunque.
Risposta: Sì, ma per un limitato
arco temporale. Inoltre qui si applica la trasparenza. La comunità
dei cittadini ha diritto di avere un
resoconto tangibile di come hanno
lavorato insegnanti e studenti, visto
che la scuola la paga Pantalone.
Trasparenza non vuol dire, però,
che tutti possano sempre accedere
ad un dato: vuol dire che possono
se ne hanno bisogno e diritto.
Trasparenza è conoscere i voti di
fine anno degli studenti. Volerli
saper tutti è voyeurismo.
Marzo-Aprile MMX
Unisciti a noi!
In Aula Studenti
dalle 14.00 alle 15.00
Ogni Lunedì
WE WANT
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del nostro concorso letterario!!
Vai a pagina 15
Leggi i tre racconti vincitori!!
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
Continuate a suonare, pariniani!
A cura di Ayurzana Purevdorj e Maria Sole Venanzi
Viviamo circondati dalla musica.
La sua presenza si fa sentire un po’
dappertutto; a volte è così pervasiva (suonerie dei cellulari, motivetti riprodotti nei grandi
magazzini, musica composta per le
pubblicità...) che ne potremmo essere quasi assuefatti. Nonostante
questo, la maggior parte di noi
ascolta la musica con gusto e con
passione, e quasi nessuno può sottrarsi al suo potere di evocare forti
emozioni. Ognuno poi ha le sue
preferenze: c’è chi ascolta sempre
solo un genere musicale e chi ne
ascolta di svariati; c’è chi ama accompagnare con la musica praticamente ogni attività che svolge, e
chi quando la ascolta è tanto assorto da non potersi occupare d’altro. Non è facile trovare due
persone completamente d’accordo
su tutti questi aspetti. Per fortuna,
aggiungerebbe qualcuno.
E se volessimo misurare in qualche
modo il rapporto che c’è fra la musica e gli studenti del Parini? Abbiamo deciso così di sottoporre un
piccolo sondaggio ad alcune classi
della scuola, più o meno equamente suddivise fra le sezioni e gli
anni (il campione di studenti ammonta a 135 persone).
La prima domanda riguarda i generi musicali prediletti dai pariniani.
(I numeri fra parentesi si riferiscono al numero di persone che
gradisce ascoltare quel genere musicale. Naturalmente è stato possibile esprimere più di una
12
Unisciti a noi!
In Aula Studenti
dalle 14.00 alle 15.00
WE WANT
YOU!
preferenza; questa lista non può
pretendere di essere esaustiva, e i
generi sono pur sempre delle approssimazioni.)
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
sassofono e il mandolino. Non
La seconda domanda riguarda il nei concerti?
sappiamo fino a che punto siano attipo di supporto musicale posseduto dagli studenti:
Abbiamo quindi chiesto quali fos- tendibili questi dati, ma nel dubbio
in buona fede li riportiamo.
Possiamo inoltre affermare che il
5% circa degli studenti intervistati
(sette all’interno del campione) ha
dimostrato di possedere un certo
senso dell’umorismo scegliendo
l’opzione “un’intera orchestra con
la mente” fra gli strumenti suonati.
Chiude il nostro sondaggio la domanda: “quale importanza riveste
la musica nella tua vita?”. Le tre
sero gli strumenti suonati dalle ra- opzioni erano: 1. “è fondamentale,
gazze e dai ragazzi inclusi nel cam- non potrei concepire la mia esipione, o se fossero in grado di stenza senza” 2. “mi piace abbacantare a un certo livello. Questi stanza, e mi dispiacerebbe se non
La terza domanda richiede invece sono i numeri delle persone che ci fosse, ma non è una priorità nella
la (o le) modalità di acquisizione di hanno indicato un particolare stru- mia vita” 3. “poca, posso farne a
musica privilegiata.
mento: Sono stati inoltre segnalati meno.”
Osservando il grafico dei generi
musicali, possiamo accorgerci
con un sospiro di sollievo che
nessuno di essi sovrasta significativamente sugli altri. C’è invece un certo equilibrio: la
musica più ascoltata risulta essere, non sorprendentemente,
quella pop (che comprende comunque meno di un quinto
delle preferenze), ma anche il
rock, il rap, la house, la techno,
il reggae e la musica dei cantautori
italiani si aggiudicano una fetta
come strumenti suonati da uno stuSegue poi la domanda: quanto dente ciascuno l’ukulele, il fli- della torta che varia dall’8 al 13 %.
spesso ascolti la musica dal vivo corno, la cornamusa, la tromba, il Dalla musica classica ci si poteva
aspettare qualcosa di più;
ma a giudicare dall’affluenza sempre buona ai
concerti della scuola,
forse non sono poi così
pochi quelli che riescono
a venire a patti con essa
per una sera. E nessuno
degli altri generi musicali
fortunatamente è stato lasciato in bianco.
13
Numero 7 - Anno IV
Passiamo agli strumenti musicali.
Gli studenti in grado di suonare o
di cantare non sembrano moltissimi, ma anche considerando che
alcuni di essi suonano più di uno
strumento, ammontano lo stesso a
poco meno di un
quarto del campione. Se estendessimo quindi i
risultati a tutto il
Parini,
troveremmo che quasi
duecento
studenti suonano o
cantano più o
meno bene!
Se poi guardiamo i risultati delle
altre domande, possiamo constatare facilmente che sono moltissimi
quelli che scaricano musica da internet, ma salta anche all’occhio
che più di metà del campione va raramente o mai a sentire della musica dal vivo, e solo un decimo vi
si reca spesso. Confrontiamo questi
dati con quelli dell’ultima domanda: più del 90% degli studenti
attribuisce una grande importanza
alla musica, e il 61% pensa di non
poterne fare assolutamente a meno.
La musica vale tanto nella vita
delle persone, questo è fuor di dubbio. Però potremmo anche trarre
questa conclusione: la gente prefe-
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
risce oggi di gran lunga ascoltarla
per proprio conto, grazie alla diffusione dei file scaricabili da internet,
che dedicare un po’ di tempo a
uscire abitualmente fuori e assistere ai concerti, là dove la musica
Marzo-Aprile MMX
prende vita nel momento stesso in
cui la si ascolta. Se questo non è un
peccato, lo lasciamo decidere ai
lettori.
Nando is waiting for you!
L’unico autentico bar pariniano al 100%
La vera anima del Parini!
Il Nando’s Team sponsorizza Zabaione!
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
I racconti VINCITORI del nostro concorso letterario!
1° POSTO:
E
ra sempre stata una ragazza
forte, intelligente, una di
quelle che avrebbero fatto
strada, si vedeva, era nello sguardo.
Glielo dicevano in continuazione,
e lei si fidava, perché, davvero, era
piccola, e tutti quegli adulti ne sapevano molto più di lei sulla vita.
Ne era certa.
Sarebbe diventata qualcuno. E a
continuare a sentirlo, e a continuare
a farsi bella di complimenti, ne divenne così certa.
Tutti lo dicevano, e lei sorrideva.
Avrebbe dovuto capirlo, lei, tutta intelligente e tutta logica.
Iniziò a demolirsi, perché era
quello che nessuno si aspettava, e
non smise più. C’era qualcosa di
sadico, di morboso, nel distruggersi
pezzo dopo pezzo, nel mangiarsi le
unghie fino all’osso, nel dimenticarsi che giorno era.
Ma andava bene, tutto secondo i
piani.
Se ne sarebbero accorti anche loro,
avrebbero capito quanto era senza
valore. Disgustosa, morta.
Non c’è nulla di male a sognare,
ma credere è rischioso.
Credette troppo, e poi, in quegli
anni in cui la fiducia viene a meno,
la fiducia per ogni cosa, s’accorse
che, forse, non credeva a niente.
Non fu affatto piacevole. E la gente
continuava a dire, mentre lei smetteva di sorridere.
Appoggiava i piedi sul tavolo e
guardava le punte delle scarpe consumarsi. Non faceva niente, perché
non voleva fare niente, perché li
avrebbe guardati rimangiarsi le
loro belle parole. Avrebbero capito
quanto non avevano ragione, quei
bastardi. Si sarebbe divertita così
tanto a vederli tutti delusi. Avrebbe
riso così tanto, allora, senza più
nessuna aspettativa sulle spalle,
senza pesi, leggera. Solo allora
avrebbe potuto spiccare il volo, andarsene dove voleva, sola, senza
che respirare facesse più male.
Era un progetto così roseo, un futuro così perfetto, libero. Semplice.
La prima volta fu un sabato, un cliché. Tutto sempre comincia di sabato. Sabato è la notte nera, sabato
è la notte d’oro. Sabato si può
amare, si può piangere; sabato si
può tutto, che tanto nessuno mostrerà mai di ricordarlo la mattina
dopo. Puoi affogarti a tuo piacere
nel degrado, e la domenica nessuno
penserà che sei cambiata.
Lei lo seppe meglio che mai.
Sabato poteva essere quello che
preferiva, sabato poteva vomitare
quanto voleva, sabato era la regina
ubriaca dei bicchieri di plastica
freddi, pieni di ghiaccio e di vodka
scadente, incastrati tra le sua mani
da barbie rosse di gelo.
Era sabato quando qualcuno le
aveva sorretto la testa, mentre vomitava bile piegata nel cesso di un
bar con l’insegna fluorescente.
Le mani erano fresche sulla sua
fronte, non capiva la nenia cullante
di parole, di insulti e di conforti.
Forse avrebbe dovuto chiedersi di
chi erano, quelle mani, ma non lo
fece. La mattina seguente non
aveva voglia di ricordare.
Di mercoledì ansimava pensando a
quanto ancora avrebbe dovuto
aspettare.
La realtà era troppo cruda per poterle piacere, il dolore degli altri
sminuiva il suo. Non andava bene,
aveva sempre voluto vincere, voleva soffrire più degli altri, e non
sapeva come, non ne aveva motivo.
Con una vita così bella e così ricca,
piangersi addosso era talmente
schifoso che non riusciva a perdonarselo da sobria. Meglio smettere
di essere sobria, allora. Il prima
possibile, alle luci dei lampioni del
sabato notte.
Ogni sabato poteva dimenticare,
poteva bere fino a star male, a dire:
“Mai più, mai più” mille volte con
i capelli tra le mani, e la strada sottosopra. E non c’era da sentire
colpa, era sabato, sabato sera non
esiste, sabato sera non esiste coscienza. Essa riemerge dai mal di
testa della domenica, traballa ogni
volta di più, strozzata dai fumi e
dai vortici.
Di sabato in sabato, il resto svaniva. Non c’era più interesse, stava
solo ad aspettare, a sbiadire, dondolare da una sbornia all’altra, bere
sempre più, perché durasse tutta la
settimana.
C’era un qualche piacere, nel sentirsi soprannaturale, e poi nel sen- La prima volta che vide il pub vicino a scuola tramutarsi in una lanMa non tutto va mai come previsto. tirsi cadere.
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
I racconti VINCITORI del nostro concorso letterario!
moliti.
Continuava a ridere, ad agitare
terna sgargiante, pensò che mai mani piccole e snelle di barbie per- cancellato con la distrazione di una
aveva visto cosa più bella. Pensò di duta, a stringerle attorno a bicchieri piede che disperde una scritta sulla
sabbia, sapeva di non essere che un
essere vestita di fiori, pensò di in- di plastica da telefilm americano.
rottame bugiardo, con la pelle tirata
trecciare catenelle d’argento tra le
chiome di centinaia di ninfe, e le C’era una morsa alla bocca dello sotto lo sguardo annebbiato.
loro risate suonavano tanto forte stomaco, ogni volta, e le dita le tre- Ma se lo sapeva, non gli dava importanza.
nelle sue orecchie da farle male, da mavano.
Se lo sapeva. Sapeva anche di non
avere più nulla a cui aggrapparsi
Commento della redazione:
per ridere.
Nonostante sia a tratti criptico, con alcune frasi che scadono
nel retorico, il testo ha uno stile fluido, nel complesso accattivante. In particolare, l'antitesi tra momenti coscienti di lucidità
e momenti quasi onirici di ebbrezza è ben evidenziata.
Lo sviluppo narrativo è arricchito da un nucleo tematico forte
e molto attuale: il sabato come esasperata espressione di un
ineludibile disagio esistenziale.
farle girare la testa, girare veloce
come una giostra che non intende
fermarsi.
Si era sentita male, poi, ma le capitava spesso.
Era stato un gioco ingenuo, da consumarsi senza mai prendersi troppo
sul serio.
Poi, un giorno, smise di essere sabato sera. E un altro smise perfino
di essere sera. Si confusero le ore,
l’inizio divenne fine, la fine inizio.
I nomi sparirono, i limiti pure. La
coscienza diede un ultimo rantolo,
e calò a picco, sconfitta.
Dapprima si sentì disgustosa, poi
smise di sentirsi in ogni modo.
Aveva perso ogni senso, ogni
strada. Un muro denso di indifferenza involontaria la divideva da
quello che era stato il suo mondo,
le impediva di assaporare quella
vittoria che tanto aveva sperato.
Aveva vinto, ce l’aveva fatta, nessuno avrebbe più mai creduto in
lei.
Ma non era poi tanto piacevole
come pensava. Con la lucidità rara
vedeva negli occhi degli altri la
squallidità di una compassione che
le faceva ribrezzo. In chi aveva
sperato in lei si rivedeva delusa.
Decise che allora, tanto valeva
smettere di essere lucida.
Nel suo mondo vivido e irrequieto,
in cui tutto era esploso in colori e
scintille, un giorno si svegliò in
bianco e nero. E fu allora che cominciò a piangere, a piangersi gli
occhi fuori dalle orbite, fino a farli
bruciare.
Pianse per le rovine della vita,
pianse per una crepa sul cemento,
pianse perché di certo qualcuno ora
era morto, e pianse perché di certo
qualcuno ora era nato. Pianse perché il buio le faceva paura, pianse
senza motivo, pianse perché non lo
trovava, quel motivo.
Pianse per quelli che potevano essere anni, che forse erano ore, che
probabilmente erano minuti.
Pianse fino a trovarsi sui gradini
davanti a qualche bar chiuso, e il
trucco colato le anneriva le guance,
il mento, le labbra.
Guardò il bicchiere mezzo vuoto,
luccicante nella luce arancione
della città notturna, e pensò che
non aveva null’altro da fare, rovesciandoselo sulla bocca, rabbrivi-
Forse, tra i suoi incubi bestiali e i
Eppure le piaceva essere regina, re- suoi sogni annegati nel whisky, in Continua nella pagina successiva
gina dei disadattati, regina dei de- un profondo che era certa di aver
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
I racconti VINCITORI del nostro concorso letterario!
2°POSTO:
Continua dalla pagina precedente
dendo quando il liquido gelido le
colò sul collo.
Forse aveva smesso di piangere, allora. Forse nemmeno.
“Che giorno è?” Chiese a nessuno
con la voce rotta di chi non ha parlato per troppo tempo.
Due mani fresche le si poggiarono
sulla fronte bollente, la irrigidirono, la confusero.
Il nessuno accanto a lei divenne
qualcuno, o chissà, magari lo era
sempre stato.
“Sabato bambina. Come sempre.”
Rispose una voce che le parve
troppo leggera
Lei tremò un attimo, si chiuse cautamente nell’abbraccio di quel
qualcuno che non ricordava di conoscere, ebbe un ultimo singhiozzo, si addormentò.
Bianca Giacobone
Sabato: alla riscoperta di un amico
M
i faceva copiare le versioni di latino. Talvolta
mi invitò pure a passare
il pomeriggio a casa sua. Si dimostrava alquanto gentile nei miei
confronti. E che cosa ottenne con
la sua gentilezza? Ottenne ch’io lo
disprezzassi, in parte perché soleva
dire che il sabato, oltre ad essere come il lettore ben saprà - un
giorno della settimana, era anche
una specie di lucertola.
Un giorno, un sabato pomeriggio,
dopo che erano passati molti anni
dal nostro distacco, ero rimasto a
casa. Mi ero seduto su una comoda
poltrona e mi stavo annoiando.
Ispezionai con gli occhi la libreria
che si trovava davanti a me ed essi
si soffermarono su un’enciclopedia
degli animali che era appartenuta a
mio nonno. Non l’avevo mai sfogliata. Non passò un secondo che
essa era aperta davanti a me. Le sue
pagine erano ormai ingiallite. Mentre la sfogliavo mi perturbavo i
baffi castani.
Giacché stava divenendo buio, accesi la luce, ma mi immersi nuovamente nella contemplazione delle
pagine. Finché accadde quello che
è accaduto. E non ci sarebbe stato
giorno migliore che il sabato perché accadesse. È probabile che dovesse accadere perché non so
spiegarmi in altro modo il fatto
che, nonostante io non sia affatto
appassionato di biologia, quel
giorno non riuscii a staccarmi da
quell’enciclopedia.
Quando fu accaduto chiamai mia
17
moglie, la quale stava passando
l’aspirapolvere nel locale accanto a
quello in cui ero seduto.
- Che c’è? – chiese, spegnendo
l’aspirapolvere.
- Vieni qui! - le gridai, ma non
troppo forte. Ella venne. Le mostrai
la pagina: - Podarcis agilis, comunemente chiamata lucertola sabato
o semplicemente sabato - . Mi
guardò sconvolta: dovevo esserle
sembrato assolutamente matto. Per
giustificarle il mio comportamento,
le spiegai che il primo anno di liceo
avevo avuto un compagno, il cui
nome era Fabrizio Rossi, che era
solito dire che il sabato fosse una
specie di lucertola. Solo ora scoprivo che aveva ragione. E mi dispiaceva, poiché per quel fatto ero
arrivato a disprezzarlo.
- Come mai dici che era tuo compagno solo il primo anno di liceo?
– mi chiese con la sua pronuncia
spiccatamente toscana.
- Si trasferì all’estero, – spiegai. –
Poi mi fu riferito che era tornato ad
abitare nello stesso appartamento
in cui abitava ai tempi della prima
liceo.
Mia moglie tornò nell’altro locale.
Nella mia mente si susseguivano le
immagini della prima liceo e in
particolare di Fabrizio. Nonostante
egli non avesse mai saputo del disprezzo che io provavo nei suoi
confronti, ora che avevo scoperto
che aveva ragione a proposito della
Continua nella pagina successiva
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
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I racconti VINCITORI del nostro concorso letterario!
Continua dalla pagina precedente
lucertola sabato mi dispiaceva
ancor più di averlo disprezzato.
Mi decisi finalmente a scoprire
che cosa gli fosse capitato nel periodo successivo al nostro distacco.
- Chissà che non diventeremo
amici! – pensavo tra me e me, mentre cercavo le Pagine Bianche.
Quando le ebbi trovate, cercai la
voce Rossi, con l’intenzione di
chiamare i genitori di Fabrizio.
- Dio mio! – pensai, quando vidi
quante fossero le persone dal cognome Rossi che vivevano a Firenze. Sarebbe stato un vero
problema capire chi chiamare se
non fosse stato per il fatto che mi
ricordavo perfettamente in che via
abitasse la famiglia che cercavo.
Ero sicuro che Fabrizio abitasse in
qualche altro luogo, ora, ma chiamare i genitori era il modo più
semplice per capire come trovarlo.
Alzai la cornetta, composi il numero e aspettai. Mi rispose una
voce femminile: - Pronto.
- Buonasera. Il mio nome è ***.
Fui compagno di classe di Fabrizio
al liceo. Vorrei sapere quale sia il
suo numero di telefono - . La donna
esitò. Poi rispose, con voce quasi
piangente: - Vedo che non è al corrente degli ultimi avvenimenti. Fabrizio è morto. Da sei mesi.
Quelle parole furono lame di rasoio
che s’infissero nel mio cuore. Non
potevo crederci. Ero affatto shockato.
- Lei è la madre, vero? Le porgo le
mie condoglianze. Mi dispiace in
un modo che lei non può immaginare - . Nessuno parlò per parecchio tempo. – In quale modo è
morto? - chiesi infine. La donna
scoppiò in lacrime: - La sua fidanzata e i suoi genitori lo avevano invitato a passare qualche giorno
nella loro casa di campagna. È arrivato da poco quando ha bisogno
di andare in bagno.
– Dov’è il bagno? – chiede. –
Scendi le scale. Il bagno è a destra,
– gli viene risposto. Ed egli esegue
scrupolosamente gli ordini. Ma
poi… - e qui iniziò a singhiozzare
ancora più forte - … ma poi non lo
trovano più, vanno a cercare nel
bagno e non c’è nessuno, e la fidanzata si accorge che la porta opposta a quella del bagno è aperta e
rabbrividisce perché sa che quella
porta dà su una scala! Accende immediatamente la luce che illumina
la scala e vede mio figlio sul fondo
immobile e con gli abiti impregnati
di sangue! – Oh mio Dio! – grida
con le lacrime agli occhi. Chiamano un’ambulanza, ma non c’è
più niente da fare.
- Io non so, – continuò dopo essersi calmata, – che cosa sia veramente successo a Fabrizio. È
probabile che, non sapendo quale
fosse la porta giusta e non pensando che una delle due desse su
una scala, sia entrato senza accendere la luce e sia inciampato andando così incontro alla sua morte.
Quest’ultima è comunque un mistero che si è portato nella tomba
ed è probabile che ivi rimanga.
Insistetti perché mi dicesse in
quale cimitero fosse sepolto Fabrizio. Qualche volta lo vado ancora
18
a trovare nonostante siano passati
molti anni da quella telefonata.
Quando ebbi un figlio, lo chiamai
Fabrizio affinché il peso che avevo
sul cuore, il quale mi era causato
dal disprezzo che avevo provato
nei confronti del ragazzo che mi
parlava della lucertola sabato, non
svanisse con il tempo, dacché avrei
sentito pronunciare ripetutamente
il suo nome nella mia casa.
Federico Mazzi
Zabaione
ringrazia
tutti coloro
che hanno
partecipato
al concorso.
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Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
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I racconti VINCITORI del nostro concorso letterario!
3°POSTO:
S
abato, dei giorni il più cru- Arrivo a scuola. Il mio ritardo è redele.
lativo, il prof non è ancora in
classe.
Ore 7.00. Sveglia. Sveglia! SVE- Prima ora. Hai fatto i compiti? No
GLIATI! Vado in bagno. Acqua sa- guardi, li ho dimenticati. Anzi no li
pone deodorante. C’è una figura ho fatti. No, non facciamo questi
che mi guarda dallo specchio, ha giochetti, è per il vostro bene. Io il
un aspetto poco raccomandabile. mio bene l’ho lasciato altrove. Non
Raccatto qualche vestito da but- credo che sia lo stesso posto dove
tarmi addosso. Era facile per ho lasciato i miei compiti.
l’uomo di Neanderthal.
Seconda ora. Lavagna piena. Gli
La cucina è buia, c’è silenzio. arabi scrivono da destra a sinistra.
Adoro la quiete del mattino. Mio Una mia prof scriveva fuori dalla
padre nono lavora di sabato. Mia lavagna, a volte anche sulla porta.
madre non ha un lavoro. Comun- Io capivo meglio quello che c’era
que nessuno dei due si alzerebbe scritto sulla porta che sul mio quaalle 7 di sabato. Frigo dispensa caf- derno.
fettiera. Per svegliarmi ci vorrebbe Intervallo. Scorrere giù dalle scale.
un’endovena di caffeina, altro che È un fiume in piena. Cortile, aria.
tazzina. Cucchiaino. Piattino. Mica Ne ho a disposizione qualche
sono una Barbie.
metro cubo. Quando piove si fuma
Porta scale portone. Sono fuori. dentro, quando non piove si fuma
L’aria è fredda. Mi piace cammi- e basta. Cielo grigio. Adoro il cielo
nare verso scuola, il freddo mi pun- grigio. Esalta i colori delle bionde.
zecchia. Mani in tasca, la sciarpa Preferisco le bionde. Al grigio. Alle
che copre la faccia. Niente mezzi. bionde preferisco le more.
Come sono stupide le pubblicità Terza ora. Mi stanno simpatici i
sui fianchi sinuosi dei bus. Ultima- professori. Si impegnano tantismente quelle della lotteria vanno simo per farmi capire. Ma io non
per la maggiore. Non gioco alla lot- capisco. Veramente, non si preocteria per ideologia. Poi non vincevo cupi, sono io che. Ho tante altre
neanche alla tombola delle elemen- cose per la testa. Cosa facciamo
tari, quella col premio di consola- stasera? Andiamo a ballare? Non
zione e le maestre che vincono mi piace la parola ballare. Le batutto. La mia maestra si chiamava lere che contengono i vecchietti.
Rosalba. O forse no. Guardo l’ora: Quando ci penso vorrei tornare alla
sono in ritardo. Sono sempre in ri- mia bella al casolare. I CCCP. Mi
tardo, però ho un’aria tranquilla. Se piace ballare. Mio padre e mia
solo avessi la bici. Ho bucato,. madre che ballano il tango in saL’elogio della bicicletta. Un libro lotto appena tornati dal lavoro, io
che mi hanno regalato e non ho mai bambino. Ballare. Locali underletto. È sul comodino.
ground, buio. Sto bene al buio,
19
come al mattino.
Quarta ora. Sotto i banchi i sudoku.
Non sono mai riuscito a farne uno.
La ragazza davanti a me ha le solite
babbucce. Non le solite sue, le solite di tutti gli altri. Bei capelli,
però. I soliti.
Intervallo. Cortile mezzo vuoto. È
sabato. Vabbè, ma allora che si fa
stasera? Pat pat. Sbattere i piedi per
terra per il freddo. Il riscaldamento
prepartita.
Quinta ora. Training autogeno. La
quinta ora non esiste. La quinta ora
non esiste. La quinta ora non esiste.
La quinta ora non esiste. Forse
sono io che non esisto alla quinta.
Fuori. Sono libero. Che forti i tamarri col motorazzo. Il più rumoroso vince. In una mossa.
Casa, dopo un po’. La pasta che
salta in padella. La paella. Una
mano alla paella, movimento sexy.
Dopo pranzo dormo. Poi esco per
quattro passi.
Strade affollate, luminarie in giro,
Natale è finito da un pezzo. Anche
i cenoni. Anche la Citrosodina. luci
dappertutto. Devo comprare una
lampadina per camera mia, non so
quanti volt watt ampere bohr. 10allamenouno.
Torno a casa, doccia. Acqua calda.
Sì, Cristo. Asciugamano pettine
no-phon. Cena in famiglia. Cos’hai
fatto oggi cosa fai stasera cosa
pensi di fare all’università quando
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
I racconti VINCITORI del nostro concorso letterario!
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ti sposi? Scusa ma al funerale ci
penso domani, ora ho un po’ da
fare. Domani domenica. Stasera
esco. Fuori! Fuori! Prima donne e
bambini. Anzi no.
La piccola strada del piccolo bar. Il
solito. Tutti in fila ordinati. Il sabato del villaggio. La donzelletta
vien dal. Serbelloni Mazzanti Vien
dal Mare. Milano è come un grande
villaggio, alla fine tutti conoscono
tutti. È la quinta volta che ci presentiamo. Comunque ciao, io sono.
Un bacio, poi via. Sabato sera.
Questo è sabato sera. È una settimana che. Finalmente. Sono libero.
Ah, la libertà, adesso posso bere
quanto mi pare. Sto benissimo
quando bevo. Dopo un po’ di canne
ancora meglio. Fumo per rilassarmi. Fumo per poter dire lasciami
stare che sono fattissimo. Fumo per
ridere ad ogni tua cazzata. Fumo
perché siamo in tanti. Se solo non
ci fosse la mafia di mezzo. A volte
mi chiedo perché fumo. A volte mi
chiedo se è giusto, se mi conviene.
Poi vabbè. Un ultimo bicchiere poi
vado. Torno a casa a piedi. Strade
vuote e buie. Quando bevo mi
sento più leggero, penso anche più
liberamente. Con le scale è un casino, sembrano mobili. Spazzolino
dentifricio acqua. A letto sotto il
piumone. Guardo il soffitto.
Bianco. Bianco. Bianco. Non cambia. Meglio dormire.
È stata proprio una bella giornata.
LE SCUOLE PARTECIPANTI
AL CISS:
Hanno partecipato 97 studenti da sedici
scuole di otto città differenti.
“Zabaione” del Liceo Parini di Milano
“L’Oblò sul cortile” del Liceo Carducci di Milano
“La Bohème” del Liceo Leonardo di Milano
“Il Flogisto” del Liceo Berchet di Milano
“Il Giornalotto” del Liceo Volta di Milano
“Whist” di Milano
“VirgiliON” del Liceo Virgilio di Roma
“Il Visconti Dimezzato” del Liceo Visconti di Roma
“Skakkinostri” del liceo Scacchi di Bari
“Michemagazine” del liceo Michelangelo di Firenze
“Degeneratione” del Liceo Castelnuovo di Firenze
“Incontro” del Liceo Leonardo da Vinci di Treviso
“Clacson” del Liceo Minghetti di Bologna
“Sappilo” del Liceo Dante Alighieri di Trieste
“5 +” del Liceo Oberdan di Trieste
“Il saggiatore” del Liceo Galileo Galilei di Perugia
“La siringa” del Liceo Alessi di Perugia
Edoardo Bassi
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Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
PROGRAMMA
Sede del Convegno: Centro Servizi G. Alessi
SABATO 24/04/2010
8.30-8.50:
9.00:
9.45-10.30:
Colazione all’Ostello
Partenza dall’Ostello
Presentazione dei singoli giornalini
10.30-11.30: Scambio di materiale
11.30-12.00:
Struttura della redazione e cambio generazionale: come si può ottenere un buon giornalino
che duri negli anni?
A cura delle redazioni di “Zabaione” del Liceo Parini di Milano e del “5+” del Liceo Oberdan di Trieste
12.00-13.00:
Dibattito
14.30-15.15:
Rapporti con l’istituzione scolastica e censura: il giornalino è della scuola o degli studenti?
A cura delle redazioni de “Il Saggiatore” del Liceo Galilei di Perugia, del “Whist” di Milano e di “Zabaione” del Liceo Parini di Milano
15.15-16.30:
Dibattito
17.00-17.30:
Finanziamenti e pubblicità.
A cura delle redazioni de “Il Visconti dimezzato” del liceo Visconti di Roma e di “Clacson” del Liceo Minghetti di Bologna
17.30-18.30:
Dibattito
DOMENICA 25/04/2010
9.30-10.00:
Contenuti e gradimento: cosa scrivere per piacere agli studenti?
A cura delle redazione de “Il Giornalotto” del Liceo Volta di Milano e del “5+” del Liceo Oberdan di Trieste
10.00-11.30: Dibattito
11.30-12.00:
Impaginazione e uso delle tecnologie per la stampa del giornalino studentesco.
A cura delle redazioni de “Il Visconti dimezzato” del Liceo Visconti di Roma e di “Skakkinostri” del Liceo
Scacchi di Bari
12.00-13.00:
Dibattito
14.30-15.00:
15.00-16.00:
Progetti di giornalismo interscolastico e interregionale; bilancio e conclusioni del II Convegno Italiano di Stampa Studentesca.
A cura delle redazioni de “La Bohème” del Liceo Leonardo di Milano e di “Zabaione” del
Liceo Parini di Milano
Dibattito
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ZABAOROSCOPO
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
A cura di Roberto Croci e di Alesia Preite
Ariete
Amore: La vostra bellezza travolgente e
il vostro olezzo celestiale stroncano ogni
potenziale spasimante e non gli lasciano
nemmeno il tempo di innamorarsi di voi.
Che peccato! Dovrete accontentarvi di essere guardati (di traverso) dai
bellimbusti\fighettine che campeggiano
sulle pareti della vostra cameretta.
Scuola: Un po’ ci andate, un po’ la balzate,
un po’ ci andate, un po’ la balzate. Diciamo che fra assenze giustificate e non,
improbabili mal di pancia e ritardi clamorosi, non avete un gran bel rapporto con
l’istituzione scolastica. Per fortuna i vostri
racconti rocamboleschi di cani transessuali e nonni maniaco-compulsivi fanno
ridere prof e compagni e alla fine ve la cavate sempre…
Amici: Ormai su facebook avete superato
i 500 e siete molto fieri dei vostri
friendsss. Di sabato vi godete lo sbballo
insieme a loro (leggi: quell’1% con cui
avete mai intrattenuto una conversazione
per più di 3 minuti) e la domenica mattina
raccontate a mammà che avete… preso un
colpo di freddo.
Toro
Amore: L'agognato viaggio a Crotone in
autobus col vostro partner salterà per una
mancanza di accurata pianificazione da
parte vostra. La scuola, vi ricordiamo, non
finisce il 16 maggio ...
Scuola: I professori hanno poca stima
della classe. Beh, meglio così: ora sapete
che le insormontabili divisioni a due cifre,
la conoscenza approfondita del paradigma
del verbo sum e la capacità di presentarsi
in inglese non sono standard poi così alti.
Amici: L'unico vero, sano amico è l'attività fisica. Pugilato, golf, calcio, pallavolo: siete sportivamente versatili fino
all'inverosimile. Effettivamente, però,
come vi fa notare acidula la mamma, qualche volta fareste bene a stare all'aria aperta
anziché rinchiudervi tutto il giorno in casa
a giocare alla Wii.
Gemelli
Amore: All’amor preferite di gran lunga
Roma. Siete dei grandi latinisti, dei notevoli secchioni e in generale e tutti prof
hanno una cotta (nemmeno troppo nascosta) per voi. Il vostro sogno da grandi è
scrivere come il Preside.
Scuola: Fra dièèèci, certamen, lodi e
premi vari il Parini non sa più come premiare la vostra innata genialità e strabiliante onniscienza. Per togliersi il
problema di una presenza così frustrante
per tutte le altre componenti della scuola
vi è anche stato proposto di fare due anni
in uno.
Amici: I libri vi sembrano una compagnia
già abbastanza incombente per decidere di
dedicarvi addirittura alle relazioni sociali.
Cancro
Amore: In un remoto angolo della casa,
durante le pulizie di primavera, scovate
una copia del Kama Sutra. Dopo esservi
lungamente chiesti a quale parente (o genitore!) potesse essere appartenuto decidete di intraprenderne la lettura. Vi si
spalancherà un mondo! Dopo un’attenta
analisi testuale sotto le copertine di Divine
Commedie e tomi filosofici, non potrete
fare a meno di sperimentare ciò che avrete
appreso e passerete all’azione. Sebbene
non contemplati all’epoca del testo indiano, vi consigliamo l’uso dei contraccettivi.
Scuola: Come già accennato, tutti i vostri
testi scolastici verranno soppiantati dal
Libro e la vostra attenzione durante lezioni
sarà distolta da tutt’altre fantasie. Nonostante la caterva di 3/5+ e 2/1- i vostri professori, memori dei bravi studentelli che
siete stati, vi risparmieranno però la bocciatura.
Amici: Si trasformeranno tutti in potenziali Scopamici (o effettivi), una categoria
di friends un po’ speciale, ma in certi casi
molto piacevole da frequentare.
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Leone
Amore: Non avete le idee molto chiare in
proposito, ma sapete che nell’altro sesso
ci dev’essere qualcosa che permette di
perpetuare la specie. Come questo qualcosa si configuri esattamente non ne avete
idea. Da liceali navigati vi recherete così
un giorno in biblioteca a chiedere alla bibliotecaria di consultare un volume di anatomia. Lei però vi risponderà che il tomo
in questione è perito nell’incendio di Alessandria del 273 a.C.
Scuola: Come ha mirabilmente riassunto
il vostro prof. di storia e filosofia, non
siete più presenti all’istituzione scolastica.
Attenzione, interesse e impegno sono migrati in tutt’altri lidi, effettivamente ben
più interessanti. Come potreste infatti rinunciare all’assiduo studio delle architetture dei giardini nel tardo cinquecento per
dedicarvi a qualcosa di inutile come la
scuola?
Amici: Dopo un’infausta esperienza con
la vostra cumpa decidete di diventare punkabbestia.Ora vi aggirerete per le più lerce
stazioni ferroviarie italiane con il vostro
cane Muzzoduro con sempre le stesse mutande giallo vomito adosso.
Vergine
Amore: Partecipando ad un’assemblea
sulla giornata del Troglodita, vi innamorerete della preistoria. Le vostre poesie
così raffinate degraderanno in mugugni e
grugniti, causando immense godurie al vostro cavernicolo partner.
Scuola:Dopo un sonoro 2¬¬¬\6 nella
prima verifica di letteratura lirica francoprovenzale vi iscrivete ad ogni corso di recupero possibile, facendo conoscenza di
docenti illustri del calibro di Peppe Mangia loca, Antonietta Scopripelo e Tano
Sputaquadro.
Amici: I gruppi di lettura occitani hanno
giovato alla vostra socialità arricchitasi di
colpo di estenuanti vecchietti sordi e professori universitari di ebreo askenazita.
Numero 7 - Anno IV
Bilancia
Amore: ch'a nullo amato amar perdona,
come diceva Dante. Ma questo non vuol
dire che dobbiate essere sempre subito ricambiati! E' bello corteggiare e poi attendere per qualche anno i risultati, come
anche è bello che il vostro amore segreto
ci abbia pagato per inserire nell'oroscopo
questo velatissimo messaggio: rassegnatevi.
Scuola: Siete cultori della psicologia, materia purtroppo non prevista dal piano di
studi di un liceo classico. Frustrante che
ve ne accorgiate soltanto ora, soprattutto
per la vostra povera prof di italiano, che
tartassate con continue domande su Jung
e sul cognitivismo strutturalista nel Manzoni.
Amici: Cosa salverete in questi mesi: la
cumpa o l'anno scolastico? A voi l'ardua
sentenza. Certo, capiamo che sia orribile
rinunciare alla disco del martedì sera, ma
pensate a quante vacanze in Nuova Zelanda vi finanzierebbero i parenti, se miracolosamente veniste promossi!
Scorpione
Amore: Sarà il magnetismo animale o la
diffusa penombra che nasconde la caterva
di brufoli che vi deturpa il volto, ma ogni
qualvolta vi recate in disco ci andate giù
peso con le slinguazzate. Peccato manchi
il sentimento, parola di cui avvertite il possibile significato solo quando la mamma
vi dà il bacino della buonanotte.
Scuola: Senza un valido bigino la verifica
di italiano sarà impossibile da affrontare.
Ma come prepararsi a un test a risposte
multiple su Gian Cosimo Tura e Rocco
Sfoglia Pipe, insigni autori del 1532 di
Caltagirone? Chiederete a vostra zia, storica dell’arte specializzata in statuaria iranica, ma otterette comunque un simpatico.
Tranquilli, la vostra prof lo giudica un bellissimo voto.
Amici: Pochi ma buoni, ripete sempre la
vostra bisnonna GiovannaPeppa quando il
sabato sera andate a prendere il tè da lei.
Quest’ultima indicazione suggerisce l’idea
che a furia di volerne pochi non ve ne sia
rimasto nessuno… Per fortuna avete il sostegno del vostro infinito stuolo di cugini
di vario grado che come voi credono che
l’importante sia la famiglia.
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Sagittario
Amore: Le stelle vi sorridono! Grandi
passioni e straordinari amplessi sono disegnati nel cielo e attendono voi e voi soli.
Finalmente l’amore con l’A maiuscola si
volterà a sorridervi… Siete pronti a cadere
nelle braccia voluttuose di Eros di farvi
trapassare dalle sue impietose frecce? (A
dire il vero crediamo proprio di no, ma dal
osservatorio astrologico in cui ci troviamo
vi inviamo i nostri migliori auguri.)
Scuola: La vostra coordinatrice, che ha
sempre avuto l’inquietante caratteristica di
strapparsi le unghie a morsi aspirandone
poi i resti col naso, è ora in malattia a
causa dell’esaurimento nervoso da cui è
stata recentemente colta. Pare sia stata
colpa di un tremendo quartino che le ha
chiesto l’ora mentre saliva le scale strisciando contro il muro.
Amici: Praticate canoa islandese, kung fu
coreano e calcetto argentino e inoltre frequentate un corso di collage sudafricano.
Non si può dire che vi manchino le occasioni per intrecciare nuove amicizie (leggi:
conoscere schizzati pazzoidi con cui però
vi divertite molto di più che con i figlidipapà pariniani).
Capricorno
Amore: Un vento di serenità, un alito di
armonia, una tranquillità unica … Insomma, non vi succede nulla. Calma
piatta e vele ammainate. Per fortuna che il
vostro cuginetto Rudy di 11 anni vi narrerà delle sue conquiste alla scuola media
“J. Sannazaro” di Gorgonzola.
Scuola: Già da inizio aprile avete iniziato
a perdere i capelli, strapparvi le unghie,
causarvi ferite e lacerazioni profonde su
tutto il corpo dal nervoso e prendere peso
come maialini all'ingrasso nonostante andiate in palestra 9 volte la settimana e non
mangiate nulla. Chissà cosa ce lo fa dire,
ma vi consigliamo vivamente di riprendervi
dallo stress scolastico in vista dell'estate.
Amici: Chi trova un amico, trova un tesoro. E chi ce l'ha già il tesoro, lo trova
l'amico? A guardare voi, parrebbe di no.
Ma non vi siete ancora accorti che se attorno alla vostra persona si riuniscono
schiere adoranti di adolescenti fighi è solo
perché siete strapieni di picci? Come l'abbiamo capito? Siete gli unici a lamentarsi
di non poter pagare Nando perché avete
“solo 500 euro interi” …
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Marzo-Aprile MMX
Acquario
Amore: La manifesta indifferenza verso
di voi farà commuovere anche Plutone, il
pianeta che assicura fortuna agli innamorati e successi bellici ai talebani. Proprio
in questa vastissima schiera egli andrà a
cercare la vostra anima gemella. Attenti al
kalashnikov!
Scuola: La propensione del vostro insegnante di lettere per la saggistica assumerà
connotati esagerati. Dopo che vi sarete ritrovati a recensire il famoso “La scolopendra e l'uomo greco” di Ada Saltarella e
l'ancor più noto “Analisi goniometrica
della poliorcetica in Tucidide” di Giuliano
Bosfora, non ne potrete più e prenoterete
una crociera perenne sul Mar Glaciale Artico.
Amici: Perdete consistenti parti della vostra giornata a incolonnarli su lunghissime
file immaginarie per poi riceverli e offrire
loro del té inesistente accompagnato da
pasticcini al sapore di nulla. Come ebbe a
dire il professor Silente: “Certo che sta accadendo nella tua testa, ma perché diavolo
dovrebbe significare che non è reale?”
Pesci
Amore: Dopo una storia durata 3 anni, 7
mesi e 17 giorni, quello che sembrava essere l’amore assoluto, luce dei vostri
occhi, conforto nel dolore, cioccolato
bianco e essenza di acacia ha deciso di lasciarvi per fidanzarsi seduta stante col suo
compagno/a di banco. Questa catastrofe di
proporzioni mondiali ha avuto luogo semplicemente a causa della pigrizia del vostro ex partner che voleva una relazione
più “comoda”.
Scuola: Perfino il professore di religione
vuole mettervi un’insufficienza. Avreste
dovuto migrare prima all’istituto PP(Paghi
e Passi), ma ormai siete fuori tempo massimo, vi rimane solo la strategie delle
mazzette alla Segreteria Didattica perché
vi compili una pagella compiacente a fine
anno.
Amici: Siete invisi a tutti perché dite loro
in faccia la verità, li mettete a confronto
con la realtà, li informate su come stanno
realmente le cose. Ma smettetela di pensare queste boiate: chi vi credete di essere,
Santoro?
Numero 7 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Marzo-Aprile MMX
Buone vacanze a tutti!!!
In questo Numero!!
ZaBacheca
Ecco uno spazio libero del giornalino in cui tutti i pariniani (alti,
bassi, magri, grassi, belli e
brutti) potranno scrivere messaggi, dediche, ecc.. Imbucate il
vostro biglietto nell'apposita
scatola presso l’angolo fotocopie al primo piano! N.B. : i messaggi provocatori, offensivi e
diffamatori non verranno pubblicati.
Il vincitore
del nostro concorso letterario!!
Vai a pagina 15
Leggi i tre racconti vincitori!!
Camilla Zoppolato
Grazie a...
Unisciti a noi ogni
Lunedì
dalle 14.00 alle 15.00
in Aula Studenti
STA CERCANDO,
ANCHE QUEST’ANNO,
NUOVI REDATTORI!
Alla scuola, che ci fornisce i fondi per andare avanti a stampare, e in particolare alla Segreteria d’Istituto.
Ai Redattori: Elisa Aliverti Piuri, Susanna Caminada, Sara Casotto, Daniele
Castelli, Stefano Clemente, Layla Colamartino, Roberto Croci, Giulia Da Cas,
Federica Gardella, Stefano Ghezzi, Elena Morgana, Sara Ottolenghi, Alesia
Preite, Beatrice Scattaro, Maria Sole Venanzi, Camilla Zoppolato.
A tutti i nostri lettori ed i nostri fan, senza i quali questo giornalino non
avrebbe ragion d’essere!
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