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MAGGIO/GIUGNO 2013
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30 GIUGNO
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Lettere al
Il contenuto delle lettere può essere in contrasto
col pensiero del giornale. Il Megafono si riserva di
eliminare espressioni che possono integrare ipotesi
di diffamazione. Verranno prese in considerazione
solamente le lettere nelle quali vengono indicati in
modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero
di telefono di chi scrive, che rendano possibile
l’identificazione personale del mittente. Precisazioni
o rettifiche saranno senz’altro pubblicate.
DIRETTORE
Vorrei sentire la voce degli uomini
Egregio direttore,
ho appena sentito alla radio di un’altra donna uccisa; l’ennesima
vittima di un uomo, che era il suo compagno, che dentro di sé credeva di amarla o di averla amata. Quasi ogni giorno una notizia così.
Quasi ogni giorno un uomo (un certo tipo di uomo) non accetta la
fine di un rapporto e, come un bambino dà i calci al tavolo contro
cui ha sbattuto la testa, lui picchia e uccide la donna che non volendolo più, gli fa del male. Sono sconcertata e non mi ritrovo più in
questa Italia; io che, come tante donne della mia età, ho vissuto una
giovinezza all’insegna della libertà, lasciando alle spalle un passato
di chiusura, per camminare verso un avvenire aperto a noi donne.
So che molti uomini non sono così; conosco molti uomini che condannano questi fatti e amano e rispettano le donne, che sono loro
compagne, amiche, colleghe.
Vorrei sentire la voce di questi uomini. Vorrei che questa voce fosse
diffusa e resa pubblica come e anche di più dei gesti di quegli altri
(spero pochi) uomini che non sanno accettare una fine. E mi piacerebbe che gli uomini che amano le donne si attivassero per parlare
con quelli che le donne le odiano. Vorrei dire loro: guardatevi in giro,
c’è un vicino, un parente, un amico che soffre per un rapporto che
non va; cercate di parlargli, di ascoltarlo, di impedire che ponga fine
alla vita della compagna, e, di fatto, anche alla sua e quella dei figli.
Una volta si parlava di sorellanza e in nome di questo tanto si è fatto
per l’emancipazione femminile; quanto aiuto reciproco fra donne…
Vorrei che nello stesso modo si attuasse la fratellanza: che gli uomini
sani aiutassero gli altri uomini, quelli bloccati dal dolore, quelli che
non sanno chiedere aiuto, quelli che non vedono altra scelta che la
morte. Muovetevi, datevi da fare, fate sentire la vostra voce. Difendeteci.
Lidia Bazzoli
Parco fusetto: latrina per cani
Egregio direttore, vorrei avere l’opportunità di pubblicare sul suo
giornale una lettera di denuncia.
Denuncia sì, denunciare gli atti incivili e contro le regole comunali
(80 e 81 del 31 agosto 2004), che parecchi possessori di cani infrangono tutti i giorni sin dalle prime luci dell’alba fino a notte inoltrata,
accompagnando i loro amatissimi amici a quattro zampe a fare i
propri bisogni al Parco del Fusetto.
Infatti al suddetto parco, come in altri tantissimi parchi, è fatto anche assoluto divieto di introdurre cani, come si può benissimo vedere dagli appositi cartelli esposti a quasi tutte le vie di accesso.
A Brescia città sono stati istituiti ben 23 parchi attrezzati per dotare i
nostri amatissimi cani di aree adatte ad espletare le proprie esigenze
corporali. Questa iniziativa, resa necessaria dalla salvaguardia della
salute dei cittadini e dal decoro del territorio, è stata anche una logica conseguenza alla scarsa presenza di aree verdi in una zona ad alta
densità di edifici. A Carpenedolo, nonostante l’urbanizzazione degli
ultimi anni, esistono ancora aree libere dove far correre e giocare
i propri animali domestici in tutta libertà e senza arrecare danno
e pericolo alla comunità. Basti pensare alla campagna circostante,
alla zona adiacente al nostro amatissimo fiume Chiese e comunque,
dove non vietato. Mi sembra un comportamento oltremodo incivile
abbandonare delle deiezioni solide canine sul suolo pubblico ed in
particolare sui marciapiedi destinati alla circolazione pedonale e nei
parchi pubblici, destinati alla ricreazione e allo svago, con i conseguenti rischi per la salute e l’igiene della popolazione, con particolare
riferimento alle fasce più esposte, quali i bambini. Ma quello che
più sinceramente mi rammarica è il fatto che la maggior parte dei
conduttori di cani che lasciano defecare i propri animali nelle aree
pubbliche, vietate o meno, senza curarne la rimozione, sono genitori
o nonni. Se questo è l’esempio che diamo ai nostri figli e nipoti, beh,
allora poi non lamentiamoci del loro comportamento nella comunità. E’ semplice scaricare la colpa sulla società, ma quest’ultima
la creiamo noi e se noi in primis non insegniamo l’educazione, il
rispetto delle regole, delle persone e delle cose, non possiamo pretendere che poi lo facciano loro. Ricordatevi che per i nostri figli siamo
esempi da emulare e per tutte le persone che ci circondano esempio
di comportamento da adottare. Non diamo agli uni ed agli altri dei
modelli di inciviltà, ma cerchiamo di mostrare sempre il nostro lato
migliore.
Inviterei le persone interessate ad un maggior rispetto civico e delle
regole, e gli organi di vigilanza preposti a prevenire ed eventualmente reprimere tutti quei comportamenti che incidono negativamente
sulla salubrità dell’ambiente, sul decoro del paese e sulla sicurezza
delle persone, con quello che sembra ormai lo strumento più efficace
contro l’inciviltà dilagante, quello sanzionatorio. Le norme ci sono,
basta rispettarle e farle rispettare a tutti, altrimenti non ha senso
emanarle.
Lettera firmata
Quando l’inciviltà degli adulti e il non rispetto degli spazi comuni diventa un cattivo insegnamento per i nostri figli.
Egr. Direzione del Megafono, come cittadino carpenedolese mi rivolgo al vostro giornale per segnalare, a voi e alla popolazione del
Comune di Carpenedolo, un atto di inciviltà accaduto presso il Parco degli Orti. La mattina di domenica 2 Giugno 2013, vista la bella
giornata, ho portato mio figlio di 3 anni a giocare al Parco degli Orti,
e con mio rammarico, mi sono trovato a dover far giocare mio figlio
in mezzo all’immondizia lasciata da alcuni cittadini, che, dopo aver
utilizzato il Parco degli Orti per una festa privata (probabilmente organizzata per il giorno precedente, sabato 1 Giugno) hanno pensato
bene di lasciare tutta la sporcizia e i resti del loro “party” in mezzo
ai giochi dedicati ai piccoli e sui tavoli utilizzati. Come genitore,
mi sono trovato a dover spiegare a mio figlio di soli 3 anni che tali
scempi e inciviltà non sono da prendere come esempio e che gli spazi
comuni devono essere utilizzati con rispetto e mantenuti puliti, per
il bene della comunità e per se stessi. Vi assicuro che dover spiegare
a un bambino di soli 3 anni perché non può sentirsi libero di giocare
e di correre in un parco pubblico a causa dell’immondizia lasciata
da persone incivili non è stato semplice, poiché un bambino non ha
ancora la capacità di capire il motivo per cui uno spazio, che dovrebbe essere per lui piacevole e motivo di spensierati giochi, diventi
un luogo ostile, dove stare attento a dove cammina e dove appoggia
le mani a causa di persone maleducate e incivili. Le domande che
mio figlio mi ha fatto durante la sua permanenza al parco le vorrei
porre a quelle persone che, dopo aver organizzato una piacevole festa
privata nel Parco degli Orti, hanno pensato bene di lasciarlo pieno di
immondizia sparsa e con i resti del ludico “ party “ in mezzo ai giochi
e sui tavoli presenti nel parco.
A queste persone vorrei rammentare le seguenti e basilari raccoman-
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dazioni:
- Il Parco degli Orti, come ogni altro luogo comune non è una proprietà privata, e come tale deve essere utilizzato e mantenuto pulito,
per il bene dei vostri figli e degli altri bimbi che lo frequentano.
- Quale insegnamento avete trasferito ai vostri figli lasciando il
luogo dove avete organizzato la festa privata pieno di immondizia??
- Raccogliere l’immondizia sparsa per il parco era un vostro dovere
di cittadini, così come penso facciate a casa vostra. Al temine della
vostra festa sarebbero bastati 15 minuti del vostro tempo per raccogliere l’immondizia sparsa nel parco.
- Tale inciviltà, oltre ad essere un
cattivo insegnamento ai vostri
figli, porta un costo extra per la
comunità di Carpenedolo, poiché il comune si dovrà far carico
di sostenere i costi per la pulizia
dell’immondizia che avete lasciato in giro per il Parco.
- Vi auguro che tali costi possano
essere a voi addebitati in futuro,
in modo che possano ricordarvi
come ci si dovrebbe comportare
con senso di civiltà e educazione.
Per meglio far ricordare alle
persone che hanno lasciato la
loro immondizia disseminata
nel Parco degli Orti, vorrei loro mostrare alcune fotografie del loro
scempio, augurandomi che tali immagini possano essere di aiuto ad
insegnargli a diventare persone educate e rispettose di luoghi comuni
messi a loro disposizione dalla comunità.
Un cittadino carpenedolese
Lettera al direttore
Egr. Direttore, chiedo un piccolo spazio del vostro Giornale per esprimere il mio sconcerto a riguardo di ciò che accade c/o il cimitero del
nostro paese. In quanto luogo di rispetto, silenzio, preghiera e raccoglimento, non mi sarei mai aspettata di trovarmi davanti a tanta
“bassezza”, o meglio, squallore... perchè di questo si tratta. Purtroppo da 2 mesi e mezzo “ frequento“ il cimitero regolarmente ed un bel
giorno mi trovo davanti alla tomba di mio padre e scopro che non
c’è più un piccolissimo oggetto che mio figlio ha appoggiato vicino
alla “lucina”: una semplicissima stellina di plastica del valore forse
di 20 centesimi, ma che per un bimbo di sei anni che ha perso suo
nonno aveva un valore inestimabile, ovvero un significato affettivo profondissimo. Di primo acchito sono rimasta incredula, basita,
tanto che mi sono messa a frugare nella tomba sottostante sperando
fosse caduta dietro ai fiori accidentalmente! Ed invece non c’era più
traccia... e mi son chiesta: “Ma come si fa a portar via un segno d’affetto ad un caro defunto?”. Mentre, rammaricata, mi immergevo in
queste riflessioni, ecco passare dietro di me due dolcissime signore,
ripettivamente nonna e zia di un angioletto di dodici anni.
Ci salutiamo quotidianamente, ma appunto nel rispetto di questo
luogo è raro che ci si fermi a chiaccherare o altro; invece quella mattina mi sono sfogata proprio con questa signore, che mi hanno confermato che è usuale per qualcuno “raccattare”di tutto al cimitero:
vasi piccoli, medio grandi, composizioni di fiori freschi, finti... decori... persino le scope e gli annaffiatoi messi a disposizione dal Comune. Evidentemente qualcuno “addobba” il proprio giardino con
quelli che per noi sono “segni affettivi “per i nostri cari. Ho provato
un’immensa tristezza quando queste signore mi hanno riferito che
al loro nipotino è stato “vergognosamente rubato” il suo presepino.
Hanno persino scritto un piccolo annuncio dove si chiedeva di avere
un minimo di cuore e riportarlo sulla tomba del piccolo. Ma io mi
chiedo: dove è finito il rispetto? un minimo di ritegno esiste ancora?
ma come si fa a trascorrere il Natale con il presepio di un angioletto
che ci protegge dal cielo? E come si fa a portare via ad un nonno i
giochini che il suo nipotino vuole “ancora” condividere con lui?
E’ un’immensa vergogna, scusate lo sfogo, ma ritenevo fosse giusto “dar voce” a questi fatti incresciosi, tramite il vostro Periodico,
sperando non accadano più e che qualcuno si faccia un esame di
coscienza. Cordiali saluti
Elena Zaninelli
AVIS:
BILANCIO DELLA SECONDA TAPPA
La seconda tappa del 2013, il prelievo del 5 maggio, ha avuto dei
buoni risultati, 172 le sacche di sangue raccolte e 27 le richieste di
nuove adesioni; tutto sta procedendo per il meglio, i risultati della
raccolta sono positivi e le nuove adesioni anche, si prospetta quindi
un anno fruttuoso di Amore e Solidarietà. Il 6 maggio sono iniziati
i lavori di sistemazione delle stanze concesse dal Comune nel palazzo Caprioli (ex poste) per la realizzazione della nuova sede AVIS
e AIDO, un gruppetto di volontari sta già offrendo tempo libero ed
esperienza per la realizzazione di questo progetto; siamo a buon
punto, le opere di risanamento delle murature sono state eseguite
ed ora si sta lavorando alla pavimentazione, agli impianti elettrici,
alla verniciatura ed
ai serramenti (n.b.:
per la nuova sede
stiamo
cercando
anche degli arredamenti, quindi, chi
avesse delle scrivanie, armadi, cassettiere o altro, che
non usa più, ci può
contattare). Stiamo
procedendo con l’organizzazione della Alcuni volontari in opera alla nuova sede
festa per i 50 anni
dell’Associazione, che si terrà il 6 Ottobre (seguirà il programma
dettagliato); per questo evento siamo in fase di stesura del libretto
che racconta la nostra storia, e stiamo ultimando le ultime cose
per la riuscita nel miglior modo della Festa. Come già detto nell’articolo di febbraio, gli impegni che ci siamo presi quest’anno sono
molteplici e per l’Associazione comportano tempo e denaro; per il
tempo alcuni volontari (come detto sopra) si sono già rimboccati le
maniche ed hanno già iniziato a rendere esecutive le iniziative (c’è
posto anche per te); per il denaro, problema assillante in questo
periodo, stiamo cercando degli amici/sponsor che anche con una
piccola offerta contribuiscano alla realizzazione di questi progetti.
Per contattarci potete chiamare il 331 1514917 Simona o al 030
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FINE STAGIONE PER L’A.K.S.
DI CARPENEDOLO & CASTIGLIONE… ED ACQUAFREDDA
E così per quest’anno abbiamo finito la stagione 2012-2013 col karate dell’Associazione
Karate Shotokan. Abbiamo appena iniziato col
muovere i primi passi con la nostra giovane
associazione, e abbiamo tirato ottime conclusioni !!.. Abbiamo iniziato a aprile un nuovo
corso ad Acquafredda, e siamo soddisfatti dei
risultati e dell’impegno dei bambini presenti.
Nelle altre palestre gli adulti hanno lavorato
sodo per crescere tecnicamente, dando soddisfazioni agli Istruttori ed al Maestro.
La cosa più importante che ci unisce, e va al
di là di tutto, è il legame che c’è tra noi come
l’amicizia anche fuori dal dojo.
Abbiamo fatto, e con l’inizio della prossima
stagione, a settembre, faremo, se richiesto,
corsi di difesa personale anche per chi non ha
mai praticato un’ arte marziale.
IL KARATE è un’ antica arte marziale Giapponese nata per esigenze di difesa personale,
che si pratica a mani nude, suddivisa in differenti stili e scuole, la cui estrema varietà
costituisce uno degli aspetti tipici di questa
disciplina. Il nostro stile di riferimento è lo
SHOTOKAN. IL KARATE è un metodo di difesa
personale, che consente al praticante di acquisire un bagaglio tecnico sicuramente vario
ed efficace. IL KARATE è anche uno sport moderno, che pur con un occhio alla tradizione
si è evoluto, come tutte le discipline sportive,
avvalendosi degli studi di biomeccanica, metodologia dell’allenamento ed in generale di
tutte le Scienze dello Sport. Dal punto di vista
sportivo, il Karate si esprime in due specializzazioni diverse:
il Kumite (combattimento libero) ed il Kata
(forme ).
Nel Kumite, la caratteristica fondamentale che
lo distingue da altri sport similari, è l’assoluta
precisione richiesta nell’esecuzione delle tecniche di calcio e pugno che non devono pro-
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vocare traumi all’avversario; ciò sottopone il
karateka ad un continuo esercizio di autocontrollo, mentale e fisico, volto a garantire l’incolumità del compagno.
Nei Kata, che derivano dalla tradizione di ogni
stile e scuola, viene studiata la forma e perfezione della tecnica durante la rappresentazione a vuoto, secondo uno schema fisso e
immutabile, di un combattimento immaginario
contro più avversari.
Un buon Maestro saprà dare:
Ai Bambini: dei giochi finalizzati allo sviluppo delle loro capacità coordinative, preparandoli in tal modo, gradualmente, ad accedere
a tutte le discipline sportive. Queste attività
sono studiate in maniera da influire positivamente sull’intero assetto fisico del bambino,
affrontando e spesso risolvendo i frequenti
problemi di atteggiamenti scoliotici, cifotici e
lordosici, non che quelli di sovrappeso o eccessiva magrezza.
Ai Ragazzi: anche qui con attività ludiche divertenti si avvia il giovane alla tecnica specifica del Karate, migliorandone il tono muscolare generale e nel contempo inserendolo in
un ambiente sportivo di sana frequentazione.
L’impegno, sia nell’ambito di attività scolastiche extracurriculari che di Società Sportive
Federali, li tiene lontani da cattive compagnie,
soddisfacendo il bisogno di socializzazione in
presenza di modelli significativi quali gli atleti agonisti e gli stessi Maestri. Il Karate può
contribuire allo sviluppo completo ed armonico del fisico e della personalità dei giovani
favorendone le iniziative con le sue valenze
situazionali, canalizzandone gli spunti violenti
ed aiutandoli a conquistare la propria identità.
Agli Atleti: è uno sport che richiede sacrificio ed impegno ma che è foriero di grandi
soddisfazioni. Il Karate scolpisce il loro corpo
con una perfetta, simmetrica muscolatura che
non trova paragone in altre discipline sportive, così come la loro mente ed il loro carattere si forgiano in armonica conseguenza.
Queste caratteristiche, al di là dalle conquiste
sportive, rimangono in loro quale patrimonio
acquisito, assieme alle tante amicizie che, nel
corso dell’attività agonistica, fioriscono e permangono per tutta la vita.
Agli Adulti: un’attività sana in grado di costruire o ripristinare una perfetta forma fisica, praticando una disciplina di antica origine,
ma con modernissime metodologie d’insegnamento. Nella pratica è insita la ricerca della
conoscenza di se stessi e dei propri mezzi sia
fisici che mentali, che possono aprire la via a
ricerche e riflessioni di indole filosofica.
Il karate è una scuola di vita.
Chi pratica correttamente e costantemente il
karate do cresce in un ambiente sano e ben
educato dove il rispetto per le regole e per
gli altri sono i principi base su cui si svolge
tutta l’attività. Un buon karateka DEVE essere
di conseguenza educato, corretto, rispettoso,
controllato e umile ma anche determinato e
grintoso.
Ringraziamo gli Istruttori AKS: Bass, Guido,
Paolo, Cristian, Giorgio e Davide
In fine il Maestro Walter…
Invitiamo sempre tutti a provare o a venire
anche solo a vedere cosa sia il karate, il primo
mese di prova è sempre gratuito!!
I nostri corsi: MARTEDI’ a Carpenedolo, palestra bocciodromo di via Verga dalle 18 alle
19:30 bambini, dalle 19 alle 20:30 adulti MERCOLEDI’ ad Acquafredda, palestra scuole
nuove via Pertesane dalle 19 alle 20:30 bambini ed adulti VENERDI’ a Castiglione, palestra
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18.00 alle 19:30 bambini, dalle 19.30 alle
21.00 adulti.
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Salutiamo tutti augurando buone vacanze!!
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SE NON ORA, QUANDO?
Referendum: “Strumento attraverso cui il Corpo Elettorale viene consultato su temi specifici. Esempio di Democrazia diretta, che consente cioè
agli elettori, di fornire (senza intermediari) la propria decisione su un
tema specifico oggetto di discussione”. (Wikipedia)
Aprile 1993. Il Partito Radicale promuove un referendum per
abrogare la legge che consente il
Finanziamento Pubblico dei Partiti, da parte dello Stato. Il 90,3%
degli elettori, vota a favore dell’abrogazione, un plebiscito! Il Parlamento in carica, al grido di: “Nun
ce po’ fregà de meno”, piglia i
31.225.867 voti espressi dagli italiani, e li butta, come si suol dire,
nel cesso. Del resto, avranno pensato gli onorevoli(?), da quando in
qua il percorso del gregge viene
scelto dalle pecore? E noi, che siamo i pastori, cosa stiamo qua a
fare? Detto, fatto! Dicembre 1993.
Il Parlamento aggiorna, con la legge 515, il finanziamento pubblico
appena abolito, chiamandolo però
con un altro nome: “Contributo
per le spese elettorali”. Alla faccia di quei 31 milioni di pirla che
avevano creduto che votare fossa una cosa seria. A mio parere,
questo episodio è stato l’inizio del
progressivo allontanamento degli
italiani dal mondo della partecipazione politica. Un fatto che ci ha
portato ad una astensione dalle
urne, nelle ultime tornate elettorali, da terzo mondo. Ma l’italiano
medio, che non è fesso come crede
chi lo guida, ha imparato qualcosa
anche da questa situazione. Ha capito ad esempio, che se tu gli cambi nome, puoi far diventare una
cosa schifosa persino lodevole. Se
prendi ad esempio un cialtrone,
disonesto e corrotto, e lo chiami
“Onorevole”, questo individuo lo
puoi persino mettere in Parlamento. Prendi un evasore, inquinatore,
sfruttatore, lo chiami “Finanziere”,
ed hai un pilastro dell’Economia
Nazionale: facile no?
Oggi 1 Giugno 2013, sotto la spinta emotiva di un Paese allo sbando e pericolosamente incline all’anarchia, il Governo in carica ha
varato una legge per ri-abrogare
(di nuovo?) il finanziamento pubblico ai partiti, o rimborsi elettorali, chiamateli come volete. Tutto
a posto? Mah! La singolarità del
provvedimento sta nel fatto che,
mentre gli Onorevoli (scusate la
parolaccia) le cazzate le fanno in
un attimo, questo provvedimento, tardivo ma sacrosanto, hanno
Anniversario
a cura di
VALTER
CHIARINI
deciso di farlo a rate. Deve esser
loro sembrato brutto rinunciare di
botto alla solita montagna di soldi sfilati dalle tasche degli esausti
italiani, e quindi hanno deciso che
il furto, perché di questo si tratta, era meglio farlo gradualmente.
Per cui nei prossimi 3 anni il rimborso, come lo chiamano loro, sarà
via via minore fino all’azzeramento totale che avverrà solamente
nel 2017. Questo per dar modo
ai mariuoli di trovare qualcos’altro da intascare. Se fosse vero il
detto che recita: “Ogni Popolo ha
il Governo che si merita” mi chiedo: cosa diavolo di tanto grave
abbiamo combinato per meritarci
un castigo simile? Forse il credere che votare, in questo Paese di
saltimbanchi sia ancora utile? Bah!
Come sempre, che Dio ci aiuti!
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SODDISFAZIONI DA ALLENATORE
UNDER 14 AMICO BASKET CARPENEDOLO
La stagione 2012/13 per il gruppo Under 14 (classe 1999/2000)
giunge al termine con un ottimo
quarto posto nella seconda fase
nel girone di élite del basket bresciano. Per la seconda stagione
consecutiva infatti questo gruppo si qualifica per la seconda fase
nel girone élite delle migliori formazioni bresciane, migliorandosi
rispetto alla scorsa stagione vincendo ben 7 delle 14 partite, del
difficile girone in cui eravamo
inseriti. Ma la soddisfazione più
grande è stata la continua capacità di superarsi dei giocatori nel
corso della stagione, sia da un
punto di vista individuale che di
squadra. Quando mi affidarono
il compito tre anni fa di allenare
questo gruppo, ero spaventato
all’idea di non essere all’altezza di poter dare ai ragazzi una
giusta formazione cestistica, a
causa della mia
in e s p e r ie n z a .
Ma grazie alla fiducia data dalla
società, alla passione dei genitori e alla diligenza dei ragazzi, siamo arrivati a
questa terza stagione soddisfatti
dei risultati raggiunti. Nonostante i repentini infortuni accaduti
nel corso della stagione, che ci
hanno costretto spesso ad allenarsi ed affrontare le partite in
8 giocatori, abbiamo continuato
per la nostra strada e abbiamo
dato filo da torcere alle migliori
squadre del girone élite. Proprio
l’aver diminuito il gap in maniera
evidente con le migliori squadre
della Provincia rispetto alla scorsa stagione, mi ha reso molto orgoglioso del lavoro svolto. I miei
ragazzi sono maturati in tutti gli
aspetti, da quello tecnico a quel-
Coach Zulberti con il gruppo under 14 2012/2013
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L’assale
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lo mentale, hanno dimostrato
voglia, spirito di
sacrificio e hanno
affrontato
continui sforzi per migliorarsi.
Basta pensare che gli infortunati
non si sono persi mai un allenamento stando sempre vicino alla
squadra tifando durante le partite dando un sostegno impor-
tantissimo ai loro compagni. Per
questo voglio ringraziare ogni
singolo giocatore partendo da
Riccardo Lancini, l’onnipresente
e capo tifoseria, Elia Orsini, il difensore accanito sfortunatissimo
per i continui infortuni ma sempre vicino alla squadra, Kevin
Cassio, il leader e nostro miglior
realizzatore, Lorenzo Barone,
l’anima della squadra, Andrea
Tonoli, la colonna portante, Emmanuel Bada, tutto grinta e muscoli, Andrea Folloni, il totem, Nicola Boselli Botturi, il Boss Boss
che infiamma il pubblico, Nicola
Bellini, dalle giocate sopraffine,
Paolo Treccani, classe pura, Italo
Azzi, il furetto mancino, Matteo
Della Montagna, grinta e cuore,
infine, non per importanza, Lorenzo Martelengo, il lord il più
giovane del gruppo ma in continuo e netto miglioramento. Questi sono i 13 ragazzi che hanno
fatto crescere in me la passione
e la soddisfazione di poter essere per loro un inizio e un futuro da giocatori di uno sport
che è per me da 22 anni motivo di passione, sudore e tanti
momenti indimenticabili. Questi
ragazzi mi hanno fatto scoprire
un nuovo lato di questo sport e
mi auguro con tutto il cuore che
un giorno in futuro potrò avere
la fortuna di allenarli di nuovo o
ancora meglio, di poter leggere
su qualche rivista il loro nome.
Concludo ringraziando la società
per averci garantito e assicurato
la disponibilità per tutta la stagione senza mai farci mancare le
attrezzature e il personale per le
partite e non per ultimi un grazie
ai genitori che sono stati sempre
vicini alla squadra con pazienza
e allegria permettendoci di raggiungere anche le trasferte più
impegnative.
Coach Alessio Zulberti
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7
...ED È ANCORA FAVOLA!
Nelle serate di venerdì 17, sabato
18 e domenica 19 Maggio la nostra, ormai consolidata, ”Compagnia del Sacro Cuore”, ha presentato il recital “Pinocchio” presso il
Teatro Parrocchiale. Per il quarto
anno consecutivo ci siamo impegnati a realizzare una favola per
grandi e piccini, guidati dalla regia
di Eva Lucchini, sempre più motivata e felice di portare avanti un
gruppo che negli anni non solo si
è allargato, ma unito e fortificato!
Ed ecco ancora una volta un sipario che si apre al pubblico in trepidante attesa, l’emozione trapelava
sui nostri volti, nelle nostre voci,
ma ecco che il ghiaccio si è rotto in
un istante allo scrosciare degli applausi di un caloroso pubblico, che
suddividosi in tre serate ha letteralmente “riempito” il Teatro. Uno
scenario colorato, effetti luminosi
e musiche allegre e d’impatto hanno fatto da cornice allo spettacolo
che era
un mix di
canti, balli e recitazione...
Ognuno
di noi ha
contribui-
to a rendere il “nostro Pinocchio”
una rappresentazione speciale, c’è
stato spazio per tutto: l’allegria, il
divertimento, la passione per la
recitazione, l’attenzione e la curiosità del pubblico che non ci abbandona maiii!!! Ed infine ha trovato
un posto dentro ognuno di noi
anche l’emozione, il raccoglimento
per quel messaggio che abbiamo
voluto regalare: Pinocchio un figlio scapestrato e ribelle, che dopo
tante bugie e marachelle, ritorna
dal suo grande papà Geppetto che
lo accoglie a braccia aperte. Un lieto fine di quelli che si vedono non
solo nelle favole, un abbraccio che
tutti abbiamo avuto o vorremmo
nella vita... tutti siamo stati un po‘
Pinocchio e per chi è padre un po‘
Geppetto... e ancora una volta l’amore vince su tutto.
Tenetevi stretto questo messaggio, grazie di cuore al Parroco, a
Suor Lucia e a tutte le Suore della
Scuola Materna Maria Immacolata
che ci hanno sostenuto nel nostro
cammino, e ancora una volta grazie a tutto il pubblico: SIETE VOI
IL NOSTRO MOTORE. Arrivederci all’anno prossimo con un’altra
“bella” favola.
La Compagnia del Sacro Cuore
Sabato 16 Maggio
2013, dopo aver
brillantemente superato
la prova d’esame, hanno
conseguito il grado di:
CINTURA NERA - 1^ DAN
EMANUELE NAPOLITANO
CINTURA NERA - 5^ DAN
MAESTRO
ZAIRA GEREVINI
Vivissime congratulazioni
agli atleti da parenti,
amici, compagni di
squadra e dalla società
KARATEMANTOVA
A.S.D.
Compleanno
PINOCCHIO...
Il 19 Giugno 2013
MONTEVERDI SOFIA
ha compiuto 7 anni.
Tantissimi auguri da
mamma Silvia, papà
Marco e dai tuoi nonni.
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LA COPPIA (S)COPPIA
GITA IN CASCINA E AL CASEIFICIO
PER LA SECONDA D
IN CASA RAPOCÈLDONE
Nuovo Orario ESTIVO:
PESARE una bella idea, per lo
spettacolo e per gli spettatori
che sicuramente apprezzeranno “GL’ ENNAMURÀCC”, ultimo
lavoro della compagnia locale.
L’allestimento sarà in scena per
l’Estate Carpenedolese, Sabato
27 luglio, nel cortile delle scuole medie alle ore 21,15. La regia, come sempre, è affidata a
Severino Boschetti. Ricordiamo
inoltre che lo spettacolo è stato
richiesto nei prossimi mesi nei
teatri di Capriano del Colle, Isorella, Montichiari, Castel Goffredo, Cazzago San Martino, Ponte
San Marco e al Santa Giulia a
Brescia. Un po’ di Carpenedolo
in giro per la provincia non può
che farci piacere! RAPOCÈLDONE, coglie l’occasione, tramite
queste pagine, per ringraziare
PRO LOCO, ASSESSORATO ALLA
CULTURA e tutti coloro che hanno in qualche modo contribuito,
ma, in particolare, gli spettator,i
non solo di Carpenedolo, ricordando che grazie al loro PREZIOSISSIMO contributo di € 5,00
con il biglietto del 27 luglio, si
potrà finanziare la prossima stagione invernale 2013 – 2014 di
teatro popolare al Deodato Laffranchi, con la seconda edizione della rassegna dal titolo “UN
BEL SPACIÜGÒT” a cui parteciperanno ben DIECI compagnie
accuratamente selezionate e già
confermate. Prossimamente sul
sito: www.rapoceldone.com saranno disponibili tutte le date
degli spettacoli. GENTE DI CARPENEDOLO, SIATE NUMEROSI!
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Venerdì e Sabato: 9.00 - 18.00 orario continuato
Carpenedolo!
Il 6 maggio il presidente, sig.
Pezzaioli Attilio, ha accolto i
nostri figli e li ha accompagnati nei vari reparti del caseificio,
per mostrare loro le diverse attrezzature e spiegare in modo
semplice e chiaro le fasi della
lavorazione del latte da parte
di esperti casari. I bambini hanno capito che ogni giorno molto aziende agricole della nostra
zona mandano al caseificio sociale il latte che viene lavorato
nel rispetto delle norme igieniche, per ottenere dei prodotti
genuini e di qualità.
Lo stupore maggiore si è avuto osservando migliaia di forme
di formaggio, da quelle fresche
giornaliere e del giorno prima,
fino a quelle stagionate del
2012 e 2011.
Sono state delle belle esperienze che hanno fatto conoscere
ai nostri bambini alcuni aspetti di una realtà che anni fa era
fondamentale per Carpenedolo,
mentre ora talvolta è sottovalutata.
Hanno imparato divertendosi e
noi ci siamo allietati ascoltando
i loro racconti, che abbiamo integrato con i nostri ricordi.
A fine aprile la classe 2^D della
scuola primaria, accompagnata
dalle insegnanti Paparini Mariateresa e Maggistro Angela, si è
recata all’azienda agricola dei
fratelli Bondioli, sul “monte”, per
meglio capire come è strutturata una cascina, quali macchine
agricole si usano e quali animali
si allevano a Carpenedolo.
Da subito i bambini si sono mostrati interessati a tutto quanto
li circondava, ma la sorpresa e
l’entusiasmo si sono notati soprattutto entrando nella stalla,
anche perchè, strano ma vero,
alcuni non avevano mai visto
una mucca!
La visita è proseguita nella sala
mungitura, dove i signori Bondioli, con professionalità e disponibilità, hanno mostrato in
che modo e con quali accortezze vengono munte contemporaneamente 20 mucche. Chi lo desiderava ha potuto assaggiare
il latte crudo e tutti hanno apprezzato il sapore più intenso e
gradevole rispetto a quello che
si compra al supermercato.
A questo punto le insegnanti hanno ritenuto doveroso far
capire ai loro scolari dove va
a finire il latte delle mucche e
come viene utilizzato. Quale poteva essere il metodo migliore?
La visita al caseificio sociale di
Il nostro obiettivo è il tuo benessere
PROMOZIONI
Quanto pesano gelosia ed orgoglio fra due innamorati? Per
quanto riguarda l’orgoglio ci
sovviene il libro di Jane Austen,
e per la gelosia quale migliore
esempio dell’ “Otello” di Shakespeare?
Passano i secoli, ma la
complessità dell’amore
non ci è ancora stata
svelata. RAPOCÈLDONE ci prova ad interpretare le dinamiche
di coppie che si amano
con una commedia di
Carlo Goldoni riadattata al vivere contemporaneo.
Due giovani innamorati, desiderosi di godere del loro amore,
simile ad una rosa profumata
dai petali vellutati, e appena
sbocciata, piano piano si ritrovano a scontrarsi con litigi e
incomprensioni dolorosi come
punte di spine. Lei, ribelle e gelosa come una Desdemona (al
contrario), lui, come un Otello
(al contrario), paziente, subisce
cercando nell’amore spiegazioni
plausibili ai dubbi dell’amata. E
così, litigio dopo litigio, la trama
scorre via veloce, dimostrando
quanto sia vulnerabile la coppia
anche se innamorata. La FUNZIONE del teatro sta nel mettere in scena, tramite una FINZIONE, la realtà dei personaggi
rappresentati. Sul palcoscenico
si assiste a veri litigi furibondi
come accade realmente tra innamorati gelosi, che si scambiano accuse l’uno contro l’altra,
alternando riappacificazioni per
ripiombare poi di nuovo nella
gelosia più scadente. Buono il
lavoro degli attori di RAPOCÈLDONE, dilettanti, ma molto
credibili, per una commedia divertente e mai noiosa, ricca di
buone trovate teatrali, come la
partecipazione di Carlo Goldoni
in carne ed ossa sul palco. Ciò
a dimostrazione di quanto può
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9
SCUOLA PRIMARIA
LABORATORIO “FUORICLASSE” AL VIA
Compleanno
La mattina del 4 maggio, sotto uno splendido sole, è stato inaugurato “Fuoriclasse” il nuovo laboratorio all’aria aperta della scuola
primaria.
Al taglio del nastro erano presenti numerose autorità: il sindaco, la
dirigente Scolastica, l’architetto del comune, l’assessore alla Pubblica Istruzione e il Presidente del Consiglio d’Istituto.
In gennaio l’amministrazione comunale aveva affidato alle classi
5^ A e 5^ B lo spazio incolto sul retro della scuola, perché stendessero un progetto allo scopo di allestire un laboratorio ambientale
permanente. I bambini hanno accettato con entusiasmo la proposta
e si sono messi subito al lavoro. Hanno misurato, raccolto dati, consultato libri, ascoltato i risultati delle analisi sul terreno fatte dai
bambini di terza, discusso ed infine fatto le loro proposte all’ufficio
tecnico comunale. Quante idee sono emerse: l’orto, la serra, lo
stagno, il capanno per gli attrezzi, i ceppi per i funghi…
Dopo un confronto con l’architetto, che ha analizzato punto per
punto tutte le proposte, si è giunti ad un accordo su come organizzare in modo funzionale questo spazio.
Finalmente in aprile, nelle rare giornate non piovose, gli operai del
comune hanno iniziato a sistemare il terreno e a posare le piastre
per i camminamenti.
Nel frattempo i bambini si sono documentati incontrando un esperto orticoltore, il Sig. Zaniboni Giuseppe (nonno Pepi) e visitando la
serra del Sig. Zaniboni Franco.
“Fuoriclasse” ha mosso i suoi primi passi e durante la festa per la
sua inaugurazione sono state messe a dimora le prime piantine
aromatiche.
Purtroppo il maltempo ha consentito di seminare solo un po’ d’insalata, ma, anche se i grandi di quinta non hanno potuto fare grandi “raccolti”, sono comunque molto soddisfatti nel vedere realizzato il loro progetto. Lo lasceranno in eredità a tutti i bambini che il
prossimo anno scolastico frequenteranno la scuola primaria.
VALENTINA FORLEO
Tantissimi auguri di
buon compleanno
per il suo primo anno
di vita.
Un abbraccio
Papà Adriano mamma
Chiara e la sorellina
Martina.
MIRA
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ESTATE È...
BEACH VOLLEY!
Sabato 27 e domenica 28 luglio, presso il centro sportivo Turra
Aqvasport Carpenedolo di Via Piemonte, sport e musica saranno
protagonisti. Nei campi del parco piscine si terrà infatti la seconda edizione del torneo di beach volley denominato “trofeo Turra
Aqvasport”. L’evento è stato organizzato dallo stesso gruppo che
gestisce il centro sportivo, in collaborazione con Luca Bonetti e
Niccolò Casnici, due carpenedolesi amanti della pallavolo. Il torneo
durerà da sabato pomeriggio a domenica sera, con la possibilità per
gli atleti di campeggiare durante la notte all’interno delle strutture
del centro. Sabato sera la gastronomia “la Bottega di Enore e Lory”
preparerà inoltre un gustoso spiedo, riservato esclusivamente agli
atleti del torneo, con il quale essi potranno rifocillarsi e prepararsi
per le gare del giorno successivo.
Le squadre dovranno essere formate da 3 atleti ciascuna, con l’obbligo di almeno un’atleta femmina. Come annunciato, i due giorni di
sport prevederanno anche un momento musicale. Infatti per la serata di sabato, al termine dello spiedo, l’associazione musicale Mario Casnici organizzerà un “piscina party” presso lo stesso centro
sportivo Turra Aqvasport. Si tratta di una festa aperta a tutti, con
musica dal vivo e con servizio cocktail bar. Dalle ore 22 infatti sarà
possibile passare una piacevole serata nello splendido parco delle
piscine, godendosi il fresco della campagna carpenedolese, un po’
di buona musica e perché no, magari anche un drink in compagnia.
Gli organizzatori vi aspettano numerosi, in questo week end all’insegna di sport, musica e divertimento.
Per richiedere informazioni o per iscriversi al torneo, chiamate il
numero 3332542440 oppure 3384438270.
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dal martedì al sabato dalle 18.00 alle 21.00
Domenica dalle 18.00 alle 21.00
Giorno di chiusura: lunedì
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Immaginiamo di poter entrare,
per pochi istanti, nello scantinato di questo secolo e di dover
decidere in un minuto, tra migliaia di oggetti, cosa lasciare in
eredità ai posteri. “Lui” e “Lei” in
questo inventario non potrebbero mancare. La storia del Novecento è anche la loro storia,
da Los Angeles a Mosca sono
milioni le persone che ancora
oggi tramandano le loro gesta
vivendo nella quotidianità questi autentici gioielli.
“Lei” è una bella signora dei
primi del novecento e prende il
nome dai suoi costruttori: William Harley e Arthur Davidson,
fondata a Milwaukee (Stati Uniti)
nell’ agosto del 1903; passando
per due guerre mondiali e un’
infinità di vicissitudini economiche è arrivata ad oggi in forma
smagliante, sempre più accattivante e pronta ad accontentare
il suo pubblico senza età.
“Lui” è un signore tedesco di
fine anni 30, il suo papà e la
sua mamma si chiamano Adolf
Hitler e Ferdinand Porsche e ha
saputo conquistare il mondo (21
milioni di auto prodotte) dapprima mostrando i muscoli di fun-
zionalità e robustezza e successivamente strizzando l’occhio
per un design sempre moderno
e la garanzia di un motore Audi
Volkswagen che non tradisce.
Cosa accomuna, a parte la longevità, i maggiolini dagli anni 50
fino all’ 80, alle mitiche Harley
Davidson?
Sicuramente il rombo del motore, simile a un biplano quello
del maggiolino e ad un tuono inconfondibile e unico quello dell’
Harley.
E poi l’aspetto umano, ovvero
la passione che generano questi
mezzi, considerati in certi casi
alla stregua di veri e propri esseri viventi e amati come tali.
Nell’immaginario collettivo l’harleista è un tipo che ama l’avventura, libero da vincoli e da morali, spesso scontroso e rissoso,
amante della solitudine in paesaggi sconfinati ma anche del
branco a cui appartiene, un cavaliere nero a cui tutti si guardano bene dal toccare il cavallo.
Il maggiolinista è visto invece
come un nostalgico anticonformista che se ne frega delle
comodità odierne per vivere
di emozioni più vere fatte di
meccanica pura, di vita all’ aria
aperta e della percezione totale
del viaggio, assaporando i chilometri, sentendoseli addosso.
Quante volte ho sentito dire da
molti centauri made in Japan:
“quegli s... degli harleisti quando
li incroci sulla strada non salutano mai nessuno!”...Provate ad
incrociarli con un maggiolino, il
saluto, ma anche la birra al bar,
sono assicurati!
Laudato sii fratello Maggiolino e
sorella Harley... in un credo senza fine.
il presidente Antonio Lombardi
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11
Carpenedolesi
Col finire della Sierra Madre ho viaggiato per strade molto trafficate, percorse da camion che per le dimensioni assomigliano più a treni ed incontrato
panorami diversi: vallate di cactus e deserto alternate a distese di mais.
Intenzionato, inizialmente, a recarmi nella penisola della bassa California, per
problemi legati al traghetto ho rinunciato e ho proseguito verso il confine
con gli Stati Uniti. Su questo tratto sono incappato in molti posti di blocco,
sono infatti zone frequentate da trafficanti di droga e i militari, che mi hanno
sottoposto ad ispezioni, non sono tanto comprensivi con gente che ha del
buon tempo come me.
Finalmente San Diego, USA e finalmente 5 giorni di riposo in casa di un’amica.
una moto e tanta passione
San Diego è un posto di spiagge a non finire e ricco di esibizionisti: qui il culto
dell’apparire e della forma fisica è al primo posto, ma loro sono fatti così.
Finito il meritato riposo, via, il viaggio è ancora lungo da San Diego a Las
Eccoci arrivati all’ultimo appuntamento con lo straordinario viaggio del nostro
concittadino Claudio Cherubini. Nulla da aggiungere, se non che una certa
Vegas, città “gardaland” per turisti che vogliono farsi spillare soldi nei tanti
voglia di partire viene, leggendo i resoconti che in questi mesi ci ha inviato…
e famosi casino’. Ho dovuto, poi, rinunciare a proseguire verso il Canada dal
E allora partiamo per il momento con la fantasia, poi chissà …
lato del Pacifico, sconsigliato da tutti per il troppo freddo. Mi sono spostato,
allora, verso l’ Arizona ed il Parco Nazionale del Gran Canyon percorrendo
Ciao Angelo,
ampi tratti della mitica route 66, o quel che ne è rimasto. Raccontare il Gran
come da accordi ti invio il seguito del viaggio che da Palenque mi ha portato
Canyon è difficile, uno spettacolo della natura, con una profondità di circa
fino a New York e poi a Carpenedolo. Da Palenque, rilevante sito archeologico
1000 metri e una larghezza che a volte arriva fino a 6000.
Maya, ho proseguito sulla “Maya road”, nome altisonante per
una strada in realtà durissima, che mi ha distrutto fisicamen- Lo spettacolo del Gran Canyon Solo vedendolo si riesce a farsi un’idea della sua bellezza:
terre queste che appartenevano al popolo Navajos che ora
te. Non ho potuto godermi il paesaggio incantevole fatto da
si accontenta di vendere souvenir. Dal Gran Canyon attraalte montagne e foreste pluviali, poiché ad ogni gruppo di
versando le varie riserve indiane ed un panorama da film
capanne incontrate ci sono dissuasori di velocità, non “umawestern sono arrivato fino alla Foresta Pietrificata e poi lo
ni” come dalle nostre parti, ma cordoli alti 20 centimetri e
spettacolo del Deserto Dipinto.
più. Erano così alti che a volte toccavo sotto con la moto riSeguendo sempre quel che è rimasto della route 66 ho attraschiando di cadere rovinosamente o di danneggiare il mezzo.
verso il New Messico, e poi ecco finalmente le grandi pianuPercorrendo, poi, le strade del Messico, sono stato ad Agua
re del Texas, praterie e polvere. Qui il forte vento ti spinge
Azul, cascate non altissime che si trovano nella giungla. Sono
quasi fuori dalla strada, questa è stata forse la parte che
molto belle e ti invitato a tuffarti. Anche qui, come in tanti
mi è piaciuta meno degli USA. Poi ancora Oklahoma fino a
altri posti, il piacere del luogo si unisce agli incontri con i
Cheyenne, dove il grande (!) generale Custer massacrò tutto
locali, che non ho ancora capito se è più quel che danno o,
un villaggio indiano. Dall’Oklahoma fino al Missouri, passancome dicono loro, quel che ricevono. Ho tentato di parlare
do per Oklahoma City, Tulsa e Springfield. In questo tratto ho
con una anziana del posto, ma parlava solo il suo dialetto, in
evitato di proposito di percorrere autostrade e sono rimasto
compenso mi ha offerto della frutta squisita e per me sconosu strade a bassa percorrenza, per attraversare zone rurali,
sciuta in cambio di una sigaretta. Dalle montagne del Chiapas
paesini da documentario e conoscere la gente del posto. In
mi sono diretto sulla costa dell’ Oceano Pacifico, fino ad arriMissouri mi sono fermato per riposarmi a Saint Louis, città
vare a Puerto Escondido, paradiso dei surfisti, bella località
sonnolenta coi suoi folkloristici battelli a ruota ed il suo imbalneare messicana nello stato di Oaxaca. Quando si capita in
menso arco della pace. Poi l’Illinois, l’Indiana e Chicago con i
questi posti viene spesso da chiedersi come dovevano essesuoi grattacieli talmente addossati uno all’altro che quasi non
re prima dell’avvento del turismo, posti favolosi che purtroppermettono di vedere il cielo.
po perdono le loro caratteristiche più importanti a scapito
Da Chicago ho costeggiato il lago Michigan fino a Middleburn:
del progresso e della globalizzazione. Da Puerto Escondido, New York, la Grande Mela
in questa località vive una grande comunità Amish. Qui sono
attraverso sterminate coltivazioni di papaia e altri frutti esotici, sono giunto fino ad Acapulco. Posto mitico per la mia generazione, grazie stato ospite della famiglia di Joas Yoder, esperienza unica che mi ha colpito
molto, è stato come andare a ritroso nel tempo. Queste comunità rifiutano
ai films di Elvis Presley, ma ora mi è parso desolante e deludente, a causa
la modernizzazione: niente corrente elettrica, niente motori, solo carrozze
anche delle guerriglie continue tra narco trafficanti. Eccezion fatta per i mitici
trainate da cavalli e lavori svolti a mano con l’ausilio di animali, esperienza
tuffatori della scogliera, quelli ci sono ancora veramente: gente che si tuffa
unica che mi ha colpito molto. Ho lasciato a malincuore i miei nuovi amici
da 35 metri di altezza da crepacci a strapiombo tra gli scogli, stando attenti
per proseguire verso il Canada, ma a soli 80 km dal confine mi sono dovuto
ad aspettare l’onda alta per non sfracellarsi. Con meta Messico City, sono passato per Taxco, città dell’altopiano. I messicani stravedono per questo posto: arrendere: una bufera di neve e poi tanta acqua mi hanno fatto desistere dai
miei propositi. Non sono forte come pensavo… o forse il tornado Horn non
una affascinante città in stile spagnolo, tutta in pietra e con una cattedrale
è stato uno scherzo. Dopo due giorni fermo, con la coda tra le gambe sono
barocca di tutto rispetto.
dovuto ripiegare verso New York inseguito dalla pioggia che mi ha tormentaEvitando accuratamente il caos di Messico City, ho proseguito fino al sito di
to per tre giorni ininterrottamente. A New York sono stato ospite di Richard,
Teotihuacán, dove ho dormito in tenda con altri messicani in agitazione per
incontrato casualmente ad un incrocio, fino a che (faticando non poco) ho
il giorno del solstizio di primavera. Per loro questo è un luogo sacro, per me
imbarcato la motocicletta per l’Italia. Finisce così il mio lungo viaggio anche se
un posto magnifico, quasi magico, sia per il sito in sé sia per la popolazione.
ci sarebbero ancora pagine e pagine di aneddoti, ma credo che ci si potrebbe
Il lungo viale dei morti e la piazza antistante le piramidi principali del sole
e della luna, gremiti di gente, con i loro riti, colori, suoni. Tutti cercano di divertire di più se te lo raccontassi davanti ad una bella birra.
ciao, Claudio
evocare il verso del puma, animale sacro, aspettando il sole per ricaricarsi di
energia. (Io mi sono caricato solo di freddo, a circa 2300 metri di altitudine).
In effetti da quando sei tornato ho perso il conto dei caffè e delle birre che sugInebriato da tale spettacolo, ho proseguito verso sud, fino a Morelia, città gellano le nostre chiacchiere. Ti ascolto sempre volentieri, senza nasconderti un
pizzico di invidia per il tuo coraggio e per gli straordinari luoghi che di volta in
patrimonio dell’umanità. Da qui ho ricominciato a piantare la mia tenda e le
volta mi racconti. Mi auguro tu possa continuare con il tuo girovagare e deliserate si sono movimentate col solito rituale dei locali che vengono a chiedeziarci con nuove ed estreme avventure... alla prossima? certo!
re se ho bisogno di qualche cosa. In verità sono solo curiosi di conoscere un
Angelo Marzocchi
“incosciente” che va in giro da solo per posti così poco sicuri.
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20 ANNI
STAFFETTE CARPENEDOLESI
SUGLI SCUDI
E NON SENTIRLI!
Grande festa per ASD
Europa 93 che ha festeggiato i 20 anni di
attività al Pala George di
Montichiari. L’emozione
è stata tanta nella serata trascorsa insieme e la
partecipazione per questo grande evento non è
mancata. Si sono alternate spettacolari coreografie con filmati che hanno ripercorso gli anni
partendo da quando ASD Europa ha mosso i primi passi. Ma la cosa
eccezionale è stata la presenza di numerose ginnaste che, insieme
alle loro insegnanti, hanno fatto una vera e propria rimpatriata.
Giovani e meno giovani che da tempo non si incontravano, insegnanti che quasi non riconoscevano le loro ginnaste che, allenate
da bambine, sono ora giovani donne. Abbracci, saluti ed esibizioni
che hanno visto in campo anche loro: passano gli anni ma non lo
smalto. Le abbiamo ritrovate e si sono ritrovate ancora agili, belle, con grandi capacità espressive e tanta umanità: caratteristiche
che hanno affinato anche stando insieme in palestra negli anni di
attività. Non è mancato il ringraziamento e la presenza anche dei
consiglieri che in questo anni si sono avvicendati nel direttivo della
società. E come non sottolineare il momento dei ringraziamenti a
Gianfranco Maccabiani che è da sempre presidente della società
e che continua con il suo costante impegno a portare avanti le
attività svolte nei comuni di Carpenedolo, Montichiari, Castiglione
D/S e Calcinato. E’ con piacere che cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, tutte le insegnanti e tutte
le ginnaste/i passati e presenti, tutti coloro che si impegnano nel
mondo dello sport e che lo sostengono.
Un ringraziamento speciale a Mariella Visani e Elisa Lecchi che,
affiancando il Presidente, agiscono con tanto impegno perché le
iniziative di ASD Europa 93 siano sempre eccezionali.
La Lombardia e’ sicuramente la
regione guida per diverse discipline sportive in campo nazionale e
una di queste è l’atletica leggera.
Qui ci sono molte società, diversi
impianti, anche se molti vecchi e
da ristrutturare, e di conseguenza
c’èuna grande attività. Questo fa sì
che emergere in questa situazione
sia molto difficile, specialmente
per le piccole società come l’Atletica Carpenedolo, le quali si devono
confrontare con altre che hanno
bacini di tesseramento molto più
grandi. In questo contesto però
l’atletica è uno sport dove conta
ancora l’individualità e questo fa
sì che anche Carpenedolo, ogni
tanto, si permette di piazzare sul
podio qualche suo atleta in gare
che vanno ben oltre i confini bresciani, sia come distanza che come
importanza. Gli ultimi, in ordine di
tempo, in questa piccola/grande
impresa sono stati gli staffettisti
della 4x100 cadetti. Cima Federico, Zaniboni Paolo, Visini Simone
e Treccani Stefano, dopo avere
vinto il campionato provinciale al
termine di uno spettacolare duello
con la squadra dell’Atletica Chiari,
hanno confermato il loro valore
classificandosi al secondo posto ai
campionati regionali, che si sono
4x100 cadetti
svolti a Vigevano, con un tempo di
assoluto valore, che li pone ai primi posti delle graduatorie nazionali dell’anno. Negli ultimi campionati provinciali giovanili di staffette
hanno esordito in questa spettacolare specialità molti dei nostri
ragazzini con buoni piazzamenti.
Da segnalare il terzo posto ottenuto dalla 4x50 esordienti maschili
con Botturi A., Bonelli F., Galli E.
e Forlani L., piazzamento poi confermato al Trofeo del Garda dove
Forlani Luca vinceva la gara dei 50
metri piani e Chiara Varini si piazzava al secondo posto nel salto in
lungo con un notevole miglioramente del suo personale. Secondo
posto anche per Matteo Frongia ai
campionati provinciali sui 60 metri con ottimo risultato cronometrico, bella soddisfazione per questo giovane che pratica l’atletica
da poco tempo. Ultima gara svolta,
il Meeting nazionale giovanile di
Chiari, dove finalmente, complice il
bel tempo, si e’ potuta svolgere un
gara in modo ottimale per l’atletica e tra quasi 1000 atleti i nostri
cadetti e allievi hanno trovato le
condizioni ideali per migliorare i
propri primati personali, cosa che
prima causa il protrarsi del maltempo non era ancora avvenuta.
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aperte alle categorie R/C/A/J/P/S/Amatori/Master Maschili e Femminili
MARTEDI 20 AGOSTO 2013
Cat. Ragazze/i
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MARTEDI 27 AGOSTO 2013
Cat. Ragazze/i
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m.
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m.
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In ogni serata
Ritrovo ore 17 - Inizio gare ore 18,30
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CLASSE 1953 in festa presso il ristorante “Fuori dal Guscio”
TRA SOGNI E REALTÀ…
L’A.S.D. MARATONINA BASSO
GARDA è stata costituita nel
2008 per organizzare eventi,
nella fattispecie una MARATONINA – corsa podistica su strada
di km. 21,097 che richiamasse
a Carpenedolo moltitudini di
atleti da ogni dove per partecipare ad una classica distanza
con i crismi dell’ufficialità internazionale, percorso certificato e
scorrevole che creasse i presupposti di una partecipazione di
prestigio nell’ambito dell’attività
FIDAL.
Crediamo di aver raggiunto l’obiettivo, la foto della partenza
edizione 2010 rimane molto
esplicativa in tal senso, i 2000
atleti convenuti da tutto il Nord
Italia e da Regioni come Umbria e Sardegna, testimoniano
la bontà di un’organizzazione
impeccabile accomunata da
un’ottima gestione logistica,
premiazioni all’altezza, segreteria computerizzata, team di
fotografi sul percorso e tanta
serietà comunicativa.
A Carpenedolo abbiamo portato
atleti keniani, etiopi, spagnoli,
marocchini, rumeni, oltre naturalmente alle migliaia di Italiani,
tutto questo con un budget simbolico che non ha evitato alla
“nostra Mezza” di ritrovarsi 36°
in Italia con alle spalle tante città
di provincia ben più blasonate.
Una soddisfazione che siffatto
impegno, dispendioso ed oneroso, era prestato per raggiungere
l’obiettivo di ottenere l’attribuzione da parte della Federazio-
ne ad organizzare il Campionato Italiano di specialità, sarebbe
stata la classica ciliegina sulla
torta. Purtroppo nonostante il
nostro prodigarsi, dopo 2 anni
di richieste alla FIDAL centrale, a fronte di assicurazioni che
dopo 5 anni il Titolo Italiano sarebbe stato assegnato ad una
manifestazione del Nord (dopo
che per ben 3 anni è stata circoscritta in Campania) giusto per
garantire l’alternanza, ci siamo
ritrovati l’assegnazione ad una
località pugliese, guarda caso
della stessa provincia d’origine
del Consigliere referente la Federazione.
Questo ha fatto sì che il NUCLEO ORGANIZZATIVO rinunciasse ad altre future aspirazioni… a fine anno chiuderemo la
Società ma prima di scioglierci
abbiamo deciso di organizzare
2 gare su pista a Desenzano d/G
(20 - 27 AGOSTO) denominandole “GRAN PRIX MEZZOFONDO
BASSO GARDA” in notturna per
tutte le categorie, dai Ragazzi
agli Assoluti ed Amatori. Sarà la
chiusura in bellezza di un felice
ciclo iniziato quasi per caso nel
2008 e che dopo 5 anni vuol lasciare solamente ricordi da cartolina. Se non siete in vacanza,
ad agosto vi aspettiamo, atleti
o spettatori, Desenzano non è
lontano ed il lago di sera si presta per una spensierata passeggiata di fine ferie, nel contempo
diciamo GRAZIE a quanti negli
anni ci hanno sorretto.
Vittorio Corsi
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MANIFESTAZIONE DI CHIUSURA DEL PROGETTO DI
AVVIAMENTO ALLO SPORT
Mercoledì 29 maggio 2013 tre classi
terze della scuola Elementare di Carpenedolo, le Sez “B” ed “E” dell’insegnante Rosaria Vigorelli e la Sez. “F”
dell’insegnante Santa Milone, si sono
esibite in una gara di bocce a conclusione del Corso Sportivo che per
nove volte le ha ospitate presso il
Bocciodromo Comunale di Via Verga,
dal 16 gennaio al 25 maggio 2013,
una volta ogni 15 giorni.
E’ una iniziativa che viene deliberata
dal collegio docenti e viene realizzata, su richiesta della scuola, con la
collaborazione dei volontari della Società Bocciofila “Magri Gomme”
Questi i volontari che hanno permesso con la loro presenza di rispondere positivamente alla richiesta della
scuola: Pedroni Giuseppe, Beschi
Angelo, Carleschi Luciano, Gigli Pietro, Granello Ettore, Pizza Angelo,
Rodella Cesare, Zonta Angelo, guidati
dal Presidente Renato Lesioli e con il
responsabile del progetto: Pier Luigi
Zaniboni.
Hanno giocato partite agli 8 punti e
ognuna delle otto formazioni della
classe incontrava le formazioni delle altre
due classi per un totale di 12 partite.
Vincitori sono risultati i ”GIALLI” della 3°
Sez. “B” con 6 partite vinte, 2° a pari merito con 3 partite vinte: i “VERDI” della
Sez. “F” e gli “AZZURRI” della Sez. “E”.
La Dirigente, Dott.ssa Claudia Covri, è venuta all’avvio della manifestazione a portare il saluto alle classi e il ringraziamento agli organizzatori e a tutti i presenti.
Al termine della manifestazione hanno
presenziato alle premiazioni: il Sindaco
Gianni Desenzani, la vice Dirigente scolastica Prof. Elisa Begni, il Presidente del
Comitato Provinciale di Brescia della F.I.B.
– C.O.N.I. Roberto Goldani che hanno portato il loro saluto e poi sono state consegnate le coppe ad ognuna delle classi.
Ad ogni classe il sig. Angelo Magri aveva
donato delle magliette di colore diverso
che permettevano di distinguere le formazioni in campo.
Numerosa e continua la presenza, per
tutta la mattinata, dei genitori e dei nonni
attorno alle corsie per sostenere i propri
atleti.
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L’inizio di questa stagione cicloturisica non è stato certamente
dei migliori: molte le manifestazione cancellate causa cattivo
tempo. Per questi motivi siamo stati costretti a sospendere
anche la nostra cicloturistica di
primavera; infatti la 31ª edizione del G.P. MARMI GHIRARDI - Coppa Avis Aido - è stata
rimandata a Domenica 30 Giugno, stesso orario e percorso.
Molto bene invece per il Raid in
quel di Bellaria all’Hotel Levante. Anche quest’anno (come nel
2008) abbiamo goduto dell’ottimo trattamento riservatoci in
Hotel per non parlare poi della
favorevole amenità dei luoghi
romagnoli. Per gli amanti della
due ruote ci sono molte varietà
di percorsi: in pochi chilometri
si passa dalla pianura alla collina e alla montagna. A Bellaria
non ci sono solo il mare e la
famosa costa bassa e sabbiosa
ma anche il sempre più conosciuto e apprezzato entroterra che rende questo territorio
particolarmente adatto a chi va
in bici. Su queste strade i colori arancioni della Magri Gomme
ASD si sono particolarmente
cimentati e distinti. Comunque
è stato un ottimo banco di prova per le future gare e per la
prossima edizione della Marmi
Ghirardi e a fine agosto del G.P.
San Bartolomeo.
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GRANDE ENTUSIASMO
per il Progetto Tennis all’interno della Scuola
Anche quest’anno il nostro attrezzatissimo Centro Tennis ha
fatto un ottimo lavoro con i vari
corsi organizzati per grandi e
piccini!
La scuola tennis, di cui è maestro
federale Claudio Palazzo, dispone di 4 campi coperti e 2 campi
aperti con relativa palestra interna e spazio per atletica. Il team
ha un’ esperienza decennale nell’
allenamento e nella crescita degli
atleti e offre, oltre alla normale
programmazione, stage gratuiti durante le lezioni scolastiche,
per i ragazzi che frequentano le
scuole primarie, grazie al contributo dello sponsor Dalla Bona,
che dal 2004 ogni anno sostiene
questo progetto. In particolare
nel mese di Marzo gli allenatori
Palazzo Claudio e Paghera Nadia
si sono “addentrati” in un’esperienza molto positiva, portando
la loro passione all’interno delle
classi primarie della nostra Scuola. Ed ecco bambini entusiasti di
prendere in mano una racchetta
e cominciare a prendere dimestichezza con quella pallina che
sembra così facile da raggiungere, ma che in realtà richiede forte
concentrazione e impegno. I “mini
tennisti” hanno partecipato con
passione a questo progetto; tra
loro c’era chi già frequentava la
scuola tennis e chi non aveva mai
visto una racchetta, ma ha convinto mamma e papà all’iscrizione
al corso. Ed ecco quindi l’aggiun-
L ’angolo del
A cura dell’Avv.
LUCIANO
CHIARINI
LEGALE
DELLA ESTIRPAZIONE DEGLI ALBERI
Il giudice di pace, con una sentenza poi confermata dal Tribunale,
aveva ordinato ai signori Tizio e Caio di estirpare un ficus ed un
eucaliptus e di potare gli alberi del giardino annesso alla loro abitazione, in quanto i primi si trovavano a distanza dal balcone del
sig. Sempronio inferiore a quella legale ed i secondi ne ostruivano
la visibilità. Il codice civile, all’art. 892, detta le distanze che gli
alberi devono osservare dal confine e stabilisce che la distanza
deve essere misurata dalla linea del confine alla base esterna del
tronco dell’albero nel tempo della piantagione, o dalla linea stessa
al luogo dove fu fatta la semina. L’art. 894 dello stesso codice civile
dispone che il vicino può esigere che si estirpino gli alberi e le siepi
che sono piantati o nascono a distanza minore di quella prevista
dalla legge. Sulla scorta di tali disposizioni di legge, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza del tribunale nella parte in cui
aveva ordinato l’estirpazione del ficus e dell’eucaliptus, perché si
trovavano a distanza dal balcone di Sempronio inferiore a quella
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principianti”, oltre a quelli già in
programmazione da settembre
2012, coordinato da Paghera
Nadia, esperta collaboratrice nel
settore propedeutico e minitennis. E’ bello vederli appassionarsi a questo sport, che richiede
capacità di destrezza, un certo
coordinamento motorio e anche
un pizzico di testardaggine che
non guasta!
E’ un vero piacere vedere come
rimangono affascinati quando,
nel campo vicino a loro, si allena
la nostra Francesca Sella, che ha
intrapreso la carriera professioni-
stica e che sta seguendo il circuito mondiale a dimostrazione che
anche a Carpenedolo (paese di
provincia) ci si può preparare per
ambire a grandi obiettivi.
E’ altresì altrettanto piacevole
vedere come si divertono, come
vivono questo sport come gioco,
con una sana competizione ed è
soprattutto un piacere vedere i
propri figli in un ambiente sano
ed educativo. Ci auguriamo quindi che anche altri bambini si avvicinino al mondo del tennis che
non è solo una disciplina sportiva, bensì anche formativa per il
carattere dell’atleta!
legale, ma ha annullato la stessa sentenza nella parte in cui aveva
ordinato a Tizio e a Caio di potare gli alberi del giardino annesso
alla loro abitazione, affermando che il Tribunale avrebbe dovuto
limitarsi ad accertare il rispetto delle distanze prescritte, da calcolare, appunto, dalla base del tronco e solo in caso di comprovata
violazione delle stesse, ordinare la estirpazione, senza tenere in
alcuna considerazione il fatto che tali alberi ostruissero o meno la
visibilità dalla abitazione di Sempronio.
Perché gli alberi, soprattutto di alto fusto, se ostacolano la visibilità, ma si trovano alla distanza stabilita dalla legge (tre metri per gli
alberi di alto fusto, che sono quelli il cui fusto, semplice o diviso in
rami, sorge ad altezza notevole, come i noci, i castagni, le querce, i
pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili) sono in posizione
legittima e di essi non può essere chiesta l’estirpazione.
18
A cura della Biologa
Nutrizionista Dott.
PAOLA LANFRANCHI
La Nutrizionista
DICE LA SUA SU...
ESISTE FIBRA E... FIBRA
Con il termine fibra alimentare si intende un insieme di composti di
origine vegetale, caratterizzati dal fatto di essere tutti resistenti all’azione degli enzimi digestivi e all’assorbimento.
Queste sostanze possono essere fermentate dalla flora intestinale,
con produzione di metano, anidride carbonica, acqua e acidi grassi
volatili (essenzialmente acido acetico, propionico e butirrico). La fibra
alimentare si divide i due grandi classi: la fibra solubile e la fibra insolubile.
LA FIBRA SOLUBILE, tende a formare un composto gelatinoso all’interno dell’ intestino; questo gel che si viene a formare aumenta la
viscosità del contenuto con conseguente rallentamento dello svuotamento intestinale. Tuttavia le sue proprietà fanno sì che essa interferisca con l’assorbimento di alcuni macronutrienti (glucidi e lipidi)
riducendo i livelli di colesterolo nel sangue e diminuendo il rischio di
malattie cardiovascolari.
LA FIBRA INSOLUBILE, assorbe rilevanti quantità acqua aumentando
il volume delle feci, che si fanno abbondanti, poltacee e più morbide.
Questo permette di stimolare la velocità di transito nel lume intestinale, di conseguenza, diminuire l’assorbimento dei nutrienti. Questo
spiega perché la fibra solubile abbia, al contrario di quella insolubile,
più azione addensante che lassativa (a meno che non venga assunta
insieme a grosse quantità di liquidi).
La fibra previene alcune forme tumorali a carico dell’intestino, grazie
alle sue proprietà igroscopiche (l’acqua trattenuta diluisce le sostanze
tossiche presenti nel lume intestinale, inoltre l’aumento della velocità
di transito diminuisce il tempo di contatto tra le tossine e la parete
intestinale). Altra funzione che ricoprono le fibre è quella di aumentare il senso di sazietà, interferendo con l’assorbimento di zuccheri e
grassi. Inoltre la fibra alimentare ha funzione probiotica, cioè stimola
la crescita della flora intestinale, favorendo l’equilibrio della microflora intestinale. Alimenti ricchi di fibre: legumi, broccoli, carciofi, mandorle, farine integrali, avena ed in generale tutti gli alimenti di origine
vegetale. La fibra solubile è presente soprattutto in frutta e legumi,
quella non solubile in cereali ed in alcuni tipi di ortaggi (importante
che si assumano opportune quantità di acqua, per evitare un intasamento intestinale). Razione giornaliera raccomandata: circa 20-35 g
al giorno (con un rapporto 3/1 tra fibre insolubili e solubili in acqua).
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ACCADEMIA VIVALDI
SI CONCLUDE L’ANNO SCOLASTICO. GIA’ IN CORSO
I PREPARATIVI PER IL PROSSIMO ANNO
A grandi passi si avvicina la conclusione dell’anno scolastico anche
per l’Accademia Vivaldi di Carpenedolo, un anno ricco di eventi che
hanno animato la scena musicale
della cittadina dei carpini.
I veri protagonisti sono stati indubbiamente gli allievi della scuola, che
sotto la guida dei loro insegnanti
hanno popolato con i suoni dei loro
strumenti e delle loro voci le stanze del Palazzo Caprioli in Piazza
Matteotti, sede accogliente e
idonea al fare musica sia per
i piccoli che per i più grandi.
Ogni pomeriggio infatti le
classi di pianoforte, violino,
flauto, violoncello, chitarra,
fisarmonica, batteria e canto,
insieme ai bimbi delle classi
di propedeutica danno vita
a un ambiente vivace ma
profondamente
educativo,
che porta alla scoperta degli
strumenti e del far musica insieme.
“La cosa che mi lascia ben sperare
per il futuro” confessa il direttore
Alessandro Trebeschi “è che nonostante il periodo di crisi economica, che certo ha toccato tutte le
famiglie, sembra essersi instaurata
una sorta di necessità, avvertita
dai genitori carpenedolesi, di far
avvicinare i propri figli alla musica in qualche forma. Noi facciamo
il possibile per rispondere a questa
necessità, dando la priorità alla creazione di classi di strumento omogenee in termini di età, confidando
nella capacità dei nostri insegnanti
di trovare momenti di incontro tra
i bambini per farli divertire da subito con la musica. E’ stato il caso
quest’anno per esempio delle classi
di violino, che grazie alla creazione
di una orchestra junior con le scuole di Castiglione e Montichiari, e alla
capacità delle insegnanti di fare
gruppo, hanno visto subito un’impennata nelle iscrizioni che non si
era mai verificata in precedenza,
costringendoci a incrementare le
giornate di insegnamento”.
Accanto all’attività didattica, intensa è stata anche la stagione degli
eventi pubblici. In particolare grande successo ha riscosso il progetto
“Tutti all’opera!” in collaborazione
con l’Istituto Comprensivo, che ha
visto i ragazzi di quinta elementare e prima media partecipare a due
rappresentazioni di opere liriche
all’interno della Sala Laffranchi.
Grazie alla partecipazione dei docenti dei ragazzi, al coinvolgimento
attivo della dirigenza dell’Istituto
e alla professionalità degli artisti,
l’obiettivo di interessare i bambini
a un tipo di rappresentazione a cui
solitamente non vengono avvicinati è stato pienamente raggiunto. I
concerti sono stati di alto livello artistico, grazie all’aiuto degli sponsor
e della Fondazione Bresciana Onlus,
che hanno consentito di organizzare una stagione concertistica degna
della storia dell’Accademia Vivaldi e
del luogo che l’ha ospitata, Palazzo
Laffranchi.
Sul palco si sono alternati artisti del
calibro di Oscar Del Barba, Gianfranco Roberti, Livio Troiano, Paola
Sanguinetti e tanti altri, accanto ai
Maestri Fiorella e Cristiano Burato,
che hanno tenuto una masterclass
di alto perfezionamento pianistico
e di canto lirico. Infine l’incisione di
un cd, con protagonisti i bambini
del coro del M° Burlini e l’orchestra
junior, che ha dato slancio ai ragazzi in un’attività del tutto nuova per
loro come l’incisione di un brano
musicale, e l’organizzazione insieme all’Assessorato all’Istruzione,
di “Note d’ambiente” (nella foto, un
momento della giornata), un curioso
esperimento di affiancamento tra
attività musicali e attività dedicate
all’attenzione per l’ambiente. “Nel
frattempo stiamo già organizzando le attività per il prossimo anno
accademico” continua il direttore
“certi che la continuità di un’offerta didattica e artistica porti frutti a
lungo termine, in modo da confermare Carpenedolo come un centro
di cultura ed educazione musicale
per tutti. Il trentennale della nostra Associazione, che cade proprio
quest’anno, è un punto di partenza per tutti coloro che collaborano
alla scuola, per migliorare sempre
di più il servizio alla comunità”.
Informazioni sui corsi attivi da settembre, sulle facilitazioni all’acquisto o al noleggio di uno strumento, e sugli eventi sono disponibili
telefonando allo 030/969453, o al
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LA PASSIONE PER IL LEGNO VIENE DAL CUORE
E’ di fatto la passione e la dedizione al proprio lavoro che, in
questo periodo altalenante fra momenti difficili, rischi, pressioni e
malcontenti, aiuta la Falegnameria Rossi Danilo & C a rimanere
saldamente ancorata al settore della piccola media impresa.
Spinta da una continua ricerca della perfezione, per soddisfare
il cliente nelle sue più svariate richieste, l’azienda ha saputo cogliere questo momento di crisi in suo favore spingendosi in campi
prima d’ora sconosciuti nell’ambito dell’arredamento di interni, tenendo sempre fede pero’, alla vera sostanza della falegnameria:
la realizzazione di esterni. E’ proprio nel settore del serramento
per esterni che sono arrivate le più importanti innovazioni.
“Mai lasciarsi sfuggire una buona crisi, e’ il momento buono per
provare cose che non avresti mai osato fare” queste le parole
di Gabriele Rossi, contitolare della falegnameria” In molte delle
realtà odierne spesso la parola investimento viene sostituita, mio
malgrado, dalla parola sacrificio, piccolo o grande che sia; ma
d’altro canto chi si ferma e’ perduto, e di certo non e’ il nostro
volere”.
“E’ stato un passo doveroso per la crescita futura dell’azienda artigiana”, continua Rossi, “Ora abbiamo a disposizione i migliori
utensili per la lavorazione del legno presenti sul mercato, realizzati per noi su misura unendo la nostra esperienza ai consigli dei
tecnici di progettazione, il tutto atto a garantire una prestazione
del serramento ai massimi livelli. Questo ci ha permesso di ampliare la gamma: partendo dal basico 68mm, andando al 78mm
passando dal più performante 92mm fino ad arrivare al top gamma ovvero il legno alluminio. Una combinazione perfetta che
permette di unire la resistenza agli agenti atmosferici dell’alluminio all’esterno (eliminando di fatto la periodica manutenzione),
con la classica calda ed inimitabile finestra in legno all’interno”.
La nuova tipologia di serramento, andata in produzione nei primi
mesi del 2013, e’ stata progettata inoltre per montare una ferramenta di movimentazione e di chiusura con gli ultimi accorgimenti del caso, la possibilità di usufruire delle sue molteplici varianti
in termini di sicurezza confort e praticità’ nell’utilizzo, da una
versatilità enorme al prodotto finale stesso.
“Essere competitivi sul mercato, al giorno d’oggi, e’ molto importante” conclude Gabriele Rossi, “Ma non essenziale. La nostra
politica e’ quella di offrire un ottimo rapporto qualità’ prezzo,
creato su misura per ogni esigenza del cliente”.
La redazione
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20
PIATTO RICCO
PER L’ASSOCIAZIONE MARIO CASNICI
Si è concluso l’anno scolastico anche per la scuola di musica Mario Casnici, certamente un anno
intenso e molto gratificante. Tra
i vari appuntamenti organizzati
dall’associazione Casnici vi e’ stata una piacevole ed insolita serata il 5 aprile, quando presso il
ristorante “Fuori dal Guscio” 107
commensali hanno gustato una
cena dantesca. Allietata da brani
medioevali del 1300 eseguiti dai
maestri della “Scuola di musica
Mario Casnici” Michele Piacenza
al flauto e Michela Tononi al violino, la cena è stata introdotta e
commentata da un fine conoscitore del Sommo Poeta, il professor
Angelo Chiaretti, presidente del
Centro Dantesco di S. Gregorio in
Conca in provincia di Rimini. Dopo
una prima apparizione in compagnia di Beatrice, il professore ha
spiegato ingredienti e significati
simbolici d’ogni piatto: le 14 pie-
tanze, cucinate rigorosamente secondo le indicazioni dell’Alighieri,
si sono rivelate saporite, delicate,
gustose. Durante la cena il professore con passione e competenza
ha raccontato lati privati di Dante:
oltre ai suoi gusti gastronomici, i
suoi rapporti con l’amicizia, l’amore, il denaro, la magia, la seduzione, il viaggio, il gioco d’azzardo.
ANIBONI srl _E
Proposta
3A
proprio
con la “zara” ( un gioco
d’azzardo medievale con i dadi ) i
commensali hanno chiuso la piacevole serata e l’incontro inedito
con Dante, il cibo e la musica della
sua epoca.
Il mese di giugno è stato caratterizzato dai saggi di classe di tutti i 148 allievi iscritti ai diversi
corsi tenuti dai 14 bravissimi insegnanti, che anche quest’anno
sono riusciti a dare entusiasmo e
trasmettere passione per questa
meravigliosa arte che è la musica.
Il gran finale si è tenuto mercoledì 12 giugno alle 20.30 presso
la sala polivalente di Palazzo Laffranchi a Carpenedolo con un vero
e proprio concerto degli allievi che
più si sono distinti per studio ed
impegno. La serata si è presentata
varia ed interessante, si sono alternati sul palco solisti, o in duo,
gli strumenti più classici come
il pianoforte, il violino, il flauto,
la chitarra, ma anche la chitarra
elettrica, il sax, gli allievi di canto
moderno, i bambini dei gruppi di
musica d’insieme e gli adolescenti dai gusti più rock. La novità da
quest’anno è la realizzazione di
una sorta di partnership con la
corale polifonica Ars Nova, che
ha reso il coro giovanile Ars Nova
nelle due sezioni voci bianche e
giovanili vero e proprio corso musicale della scuola di musica Casnici. Il progetto,
che coinvolge complessivamente 28 allievi, è
partito a gennaio ed ha
la finalità di istituire una
scuola di coro stabile
all’interno della scuola
e da settembre al corso
saranno ammessi anche
i bambini più piccoli, dai
4 anni in su. La maestra
Michela Tononi, che dirige i gruppi
corali, e il M° Luca Tononi direttore della scuola, credono molto
in questa nuova opportunità che
va ad arricchire ulteriormente le
numerose proposte didattiche dei
diversi corsi musicali. Gli ultimi
impegni di giugno hanno visto
l’organizzazione di un concerto di
musica contemporanea sabato 15
giugno alle 21.00 presso Palazzo
Laffranchi, in collaborazione con
l’associazione AltreVoci ensemble.
Il Concerto, dal titolo MusicAmerica, prevedeva l’esecuzione di brani di compositori americani e di
altra provenienza ma fortemente
influenzati dallo stile americano.
I musicisti Luca Castro al flauto,
Marco Bedetti e Luca Benatti al
pianoforte, la soprano Valentina
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Medici e la mezzosoprano Alice
Lombardi, hanno proposto brani
di Copland, Cowell, Feldman, Ives,
Varése, Bedetti e Carlotti. L’ultimo
appuntamento è per l’esibizione
dei ragazzi di musica d’insieme
rock in occasione del mercatino
musicale Piazza grande di domenica 30 giugno.
Tutto è pronto anche per l’ottava
edizione del Mario Casnici Festival
sotto la direzione artistica del M°
Luca Tononi. La manifestazione,
che come di consueto si svolge
in agosto con la collaborazione
dell’Amministrazione comunale,
della Proloco e di numerosi sponsor, inizierà domenica 4 agosto e
si concluderà domenica 25 agosto
all’interno della Fiera di San Bartolomeo, sempre alla 21.30 presso
il cortile della scuola media. Gli artisti di altissimo livello che potremo apprezzare sono: il 4 agosto
gli ALTI E BASSI, uno strepitoso
Quintetto vocale a cappella che
presenta un omaggio alle più belle
canzoni italiane degli anni 60/70,
domenica 11 agosto CHUCK FORD
BAND, una spumeggiante ed
esplosiva serata a ritmo di Rock
and roll ballando sulle note e il ritmo dei brani più celebri di Chuck
Berry e Little Richard, domenica
18 agosto TANGO SPLEEN ORCHESTRA, un meraviglioso viaggio sonoro e visivo attraverso l’Argentina con una delle migliori orchestre
di tango più acclamate del periodo
ed alcuni ballerini professionisti,
ed infine domenica 25 agosto
(in collaborazione con la Proloco) MAGICABOOLA BRASS BAND,
l’effervescente marchin’ band stile New Orleans che mischia stili
come funk, jazz, blues e la musica
popolare in ogni sua forma. Uno
spettacolo in cui la musica e l’energia della band si uniscono al
movimento e alla coreografia, creando una partecipazione incredibile del pubblico che diventa parte
attiva e fondamentale dello show.
Non mancate! Per informazioni
contattare i maestri Luca e Michela Tononi ai numeri 3339278359
e 3339062798, oppure visitare il
sito www.associazionecasnici.it.
TinteggiAMO LA SCUOLA
Da un’idea di alcuni genitori e con la collaborazione del Comune di
Carpenedolo e del Comitato Genitori, parte l’operazione TinteggiAMO la Scuola. Durante i prossimi mesi estivi saranno tinteggiate
tutte le classi e i servizi della Scuola Media con il materiale fornito
dal Comune e la manodopera GRATUITA degli imbianchini di Carpenedolo che hanno aderito all’iniziativa.
Un bel modo di festeggiare i 100 anni della nostra scuola! Il Comitato Genitori.
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RIFLESSIONI
SULL’AEROPORTO DI MONTICHIARI
I sostenitori dell’aeroporto D’annunzio di Montichiari parlano con grande
entusiasmo di piano industriale che
prevede un incremento del traffico
passeggero e merci a 60 mila tonnellate nel 2015, per poi progressivamente
crescere fino a 84 mila tonnellate entro il 2020. Ma sarebbe meglio ricordare alle circa 100.000 persone residenti nell’area, che il particolato (PM)
derivato dalle emissioni dei motori
gioca un ruolo sempre più importante nel dibattito sul danno da trasporto
aereo all’ambiente, agli ecosistemi e
alla salute delle persone, soprattutto
di quelle che vivono in aree prossime agli aeroporti: infatti, la quantità
maggiore di particolato è prodotta
nelle fasi di decollo e atterraggio. Le
zone prossime a un aeroporto sono
sottoposte all’inquinamento acustico
generato dalle fasi di avvicinamento,
atterraggio e decollo degli aerei, e dal
connesso traffico veicolare. Il rischio
di contrarre patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle fasi del
sonno, irritabilità, astenia, disturbi del
sistema endocrino, digestivo e dell’udito è elevatissimo come ormai noto da
moltissimo tempo e dimostrato scientificamente. L’analisi effettuata nel periodo di divieto del volo a causa della
nube di cenere del 15,16 e 17 aprile
2010, dovuto all’eruzione del vulcano
dell’Islanda, ha confermato che nei tre
giorni di arresto dei voli l’inquinamento in prossimità degli aeroporti è sceso
in modo significativo. I livelli dei due
principali inquinanti, NO2 (biossido di
azoto) e NOX (termine generico per gli
ossidi di azoto, nel loro insieme) che
sono sostanze associate agli aerei a
reazione, sono scesi praticamente a
zero. Contrariamente a quanto riescono parzialmente a fare le automobili
con le marmitte catalitiche, gli aerei
a turbina scaricano il carburante bruciato nell’atmosfera senza alcun tipo
di filtro. Questo significa che tutti gli
scarti del materiale combusto, in forma di particolato e di gas, vengono letteralmente nebulizzati e irrorati lungo
la scia dell’aereo. L’effetto nefasto del
particolato (polveri sottili) sulla salute umana è ormai un fatto assodato.
Diverse indagini hanno mostrato in
modo significativo che l’esposizione
alle polveri sottili comporta: aumento
dei ricoveri ospedalieri, dell’uso dei
medicinali, della mortalità, delle malattie respiratorie, reazioni infiammatorie
polmonari, malattie del sistema cardiocircolatorio, riduzione della funzionalità polmonare dei bambini, aumen-
to delle malattie croniche polmonari,
riduzione della funzionalità polmonare
negli adulti, riduzione della speranza
di vita, aumento delle malattie cardiovascolari e neoplastiche. Per quanto
riguarda piombo e benzene: malattie
del sangue e degli organi emopoietici.
Non dimentichiamo il rischio non del
tutto teorico di possibili incidenti aerei sopra i Comuni con i prevedibili
disastri a cose e persone (pleonastico
ricordare quanto accaduto a Linate e a
New York). A tal proposito si pensi alle
numerose cave colme di rifiuti nei dintorni dell’aeroporto con la conseguente presenza di stormi di gabbiani che,
rappresentano un pericolo costante
per gli aeromobili, potendo creare
problemi alle turbine dei motori. Dobbiamo anche essere consapevoli che
con la riduzione della qualità di vita
anche il valore economico degli immobili avrà un consistente calo con un
grave danno economico per gli stessi
proprietari. In concreto chiediamo che
lo Stato riprenda nuovamente in considerazione l’inutilità dell’aeroporto che
a oggi è costato alla comunità per il
mantenimento circa 80 milioni di Euro
dalla sua nascita e che reca più danni
di salute ed economici che vantaggi
reali, ben sapendo che in nessun altro paese europeo esiste una così alta
concentrazione di aeroporti come nel
nord dell’Italia (11 aeroporti da Torino
a Trieste e ben 5 aeroporti nel raggio di 120 km). Vorremmo inoltre che
fossero indicati, programmati ma soprattutto, realizzati tutti gli interventi
necessari in difesa della salute delle
popolazioni che subiscono le ricadute
negative in termini di rumore, maggior
inquinamento e danni alla salute. Non
ultima, anche la decisione di spostare
gli investimenti su modalità di trasporto più consone all’interesse generale
dei cittadini e delle generazioni future
a cui abbiamo l’obbligo morale di consegnare un ambiente per lo meno nello
stesso stato in cui l’abbiamo ricevuto.
Chiudete l’aeroporto e riqualificate la
zona per il bene collettivo!
Dati estrapolati da scritti della Dottoressa Antonella Litta, Medico di
medicina generale, specialista in reumatologia, referente per la provincia
di Viterbo dell’Associazione italiana
medici per l’ambiente e degli studiosi
Ben Barratt e Gary Fuller del King’s
College London Environmental Research Group.
Consigliere di Cambia Rotta
Stefano Belli
A cura di
MARIO TREBESCHI
Cronache
CARPENEDOLESI
IL BAR DEI MISTERI
“Cruciverbar”. No, non è un errore. C’è proprio “bar” finale, perché
si tratta effettivamente di un bar,
dove capitano cose enigmatiche,
come in un cruciverba, e il cui proprietario è un patito di giochi enigmistici. “Cruciverbar” è il titolo del
nuovo romanzo della carpenedolese Silvia Peroni, il quarto
nel giro di pochi anni:
una produzione che denota una singolare vena
narrativa.
Il proprietario del bar,
di nome Greg, pensava
di avere una conduzione
tranquilla del suo locale,
di cui era venuto in possesso dallo zio Manuele,
con la speranza di buoni guadagni; si troverà
invece coinvolto in vicende di sorprese e di novità, che movimentano senza sosta la sua vita. Prima
dell’inaugurazione, mentre sistema
il locale, si accorge che questo non
è isolato, ma ha una stanza attigua,
il cui ingresso era nascosto da un
mobile. Il nuovo spazio si rivela
una fortuna per il bar, perché Greg
lo adatterà a sala di lettura, fornita
di libri per gli avventori più acculturati. Il bar sarà frequentato dai
clienti di passaggio, ma anche da
altri abituali, lavoratori, impiegati,
studenti; questi ultimi approfitteranno della stanza per svolgervi le
loro feste di laurea. Ma, c’è un’altra
sorpresa; dietro il nuovo vano si nascondono spazi misteriosi sotterranei. Dopo una ispezione condotta
col cuore in gola per la paura, Greg
trova inquietanti presenze dagli occhi di vetro, quasi imbalsamate da
chissà quanto tempo, che racchiudono storie del passato, di tempi
in cui i più deboli, per non essere
sopraffatti dai più forti, dovevano
inventarsi segreti indecifrabili. Gli
enigmi dei luoghi si intrecciano
con quelli della vita dei personaggi. Greg si troverà coinvolto in una
storia di amicizia, che non sarà
solo tale, con la cameriera, Viola;
storia, che l’autrice racconta con
finezza psicologica e con garbo.
Si sa che quando entra in campo
l’amore, a qualsiasi età, le vicende
Il
quotidiane subiscono una accelerazione imprevista, tanto da sfuggire
anche di mano. Allora i desideri e i
progetti ricevono le ali; ma anche le
ansie, le gelosie, gli intrighi possono agitare la tranquillità di rapporti affettivi, che nascono sempre con
le più grandi speranze, ma non si sa
mai come andranno a finire. Così
avviene per i protagonisti, Greg e
Viola, che si cercano e si
incontrano, ma devono
fare i conti con i loro impegni; Viola, specialmente, vive un matrimonio
sfortunato, perché il marito si è lasciato prendere da manie di protagonismo per la redenzione
della società, invaghito
dai programmi di perfezionismo di oscuri individui a cui crede, anche
a costo di sacrificare la moglie. Ma
l’illuso consorte perderà anche se
stesso e, alla fine, riceverà il ben
servito dalla congrega in cui aveva
creduto. D’altra parte è risaputo, ed
è storia anche di oggi, che gli ideali
di palingenesi universale finiscono
per ingrassare i predicatori e spennare gli sprovveduti seguaci. Se ne
rende conto poi anche Greg, che
volendo aiutare l’amica Viola, tenta
di fare il segugio sull’attività di quei
fanatici, ma subisce intimidazioni
e deve battere in ritirata, per non
avere guai peggiori. Nel romanzo
non manca qualche puntatina dei
protagonisti in montagna, per riprendersi dall’aria stagnante della
città e dal vortice degli affari, in
cerca di luce che viene dai monti,
dove l’aria cristallina ridona ossigeno ai polmoni, rinfresca anche le
idee e dirada le nebbie degli enigmi.
Un romanzo, quello di Silvia Peroni, in cui la suspense compare ad
ogni giro di pagina. Alla fine tutto
avrà esito felice, come in un cruciverba, dove le caselle si riempiono
a poco a poco, con soddisfazione di
chi gioca. Un racconto che è come
un invito alla speranza per la vita,
sempre in cerca di esiti felici, anche nelle cose più complicate; in un
romanzo c’è sempre una soluzione:
non così è, purtroppo, per la vita,
ma non bisogna mai arrendersi.
Paradiso dei Fiori
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Spazio
PRO LOCO
42
Cari carpenedolesi, il tempo vola,
e, anche se vi sembrerà prematuro parlare ora della fiera del nostro Santo patrono, vi garantiamo
che, con tutto il lavoro che comporta, Agosto arriverà in un batter d’occhio senza che nemmeno
ve ne accorgiate.
Si parla di pittura nello “Spazio
Pro Loco” di questa edizione del
“Megafono”, si parla delle tradizionali “Mostre a Palazzo” (Laffranchi ndr) che danno ogni anno
quella pennellata di classe alla
fiera di San Bartolomeo.
I più appassionati si ricorderanno che, nella scorsa edizione del
2012, si era voluto omaggiare il
grande artista italo-americano
carpenedolese Ugo Adriano Graziotti nel centenario della sua
nascita. Inoltre, in collaborazione con la “Commissione Giovani”, si erano esposte anche opere
del non meno importante Dante
Graziotti, fratello pittore locale,
anch’egli di grandissimo talento.
Ma, bando ai flash-back , guardiamo al futuro e non perdiamoci in
un bicchier d’acqua. Meglio, senza dubbio, perdersi in un buon
bicchiere di vino, magari accompagnato da un gustoso piatto di
malfatti. Tema della prossima edizione delle “Mostre a Palazzo” il
23, 24 e 25 Agosto sarà appunto
“La vite, il vino e la vendemmia”.
Perché questa scelta? Beh, il periodo pre-vendemmia in cui cade
Cari amici carpenedolesi che state sfogliando questo numero del Megafono… Ben ritrovati!
Partiamo con una domanda, la stessa con la quale ci
eravamo lasciati nel numero scorso, ve la ricordate?
Ma come no, quella domanda che avete visto tappezzata sui cartelloni di tutto il paese in queste ultime
settimane e che vi ha fatto diventar matti su chi e cosa
riguardasse: quanto pesa e costa un’idea (prendetevela con un certo
Angelo Marzocchi, mente pazza della Pro Loco, autore di questo geniale tormentone…)? Da qui voglio partire perché tutte le manifestazioni (Piazza Grande stessa della quale parleremo in questo articolo),
se ci pensate bene, sono nate proprio da un’idea. Fu così che, un anno
fa, al nostro vice presidente Andrea Tononi venne proprio in mente
questa bella idea di realizzare un mercatino musicale per promuovere
la musica in tutta la sua completezza su tutto il territorio circostante.
E’ nata così “Piazza Grande”, che domenica 26 Maggio ha esordito nella sua seconda edizione sotto un cielo soleggiato e riempito da tante
note positive.
Un inno di Mameli da pelle d’oca suonato con flauto traverso da Nina
Venturini, accompagnata con la chitarra dal suo maestro Andrea Tononi, ha preceduto l’inaugurazione che ha avuto luogo in Piazza Matteotti alle ore 10.15 e presentata da quello che oramai oserei definire
“carpenedolese per adozione”, ovvero Luca Riva, direttore di Radio
Vera. I discorsi del sindaco Desenzani, del vice sindaco Tafelli e della
presidente della Pro Loco Marta Vinaschi hanno ben trainato al classico taglio del nastro che ha dato il “via” alla manifestazione.
Da sottolineare anche l’intervento del presidente dell’associazione “I
Negozi del Campanile”, Simone Panizza, chiamato per presentare ufficialmente l’operazione commerciale tutta made in Carpenedolo “W lo
sconto”. Circa una trentina gli standisti che hanno voluto esporre i loro
prodotti musicali in Piazza Matteotti, una Piazza, quel giorno, colorata
di musica e cultura. Attesissimo, infatti, l’arrivo di Beppe Carletti, fondatore dei Nomadi, giunto alle ore 11.00 per presentare il suo libro,
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la nostra fiera ha sicuramente
ispirato la mente del nostro consigliere Guerrino Gerevini, che da
mesi lavora incessantemente a
questo progetto senza trascurare
il minimo dettaglio.
Potrete quindi ammirare mostre
di foto d’epoca degli alberghi,
osterie, bettole di Carpenedolo.
Inoltre, vi sarà un angolo dedicato al nostro Santo patrono con
“briciole di storia” (il materiale di
quest’ultimo spazio è stato recuperato grazie alle ricerche dell’amico Andrea Maggi). Il tutto continuerà con la mostra pittorica di
un giovane emergente “a tema”.
L’ho tenuto per ultimo, ma solo
perché le sorprese si citano sempre alla fine: quest’anno Palazzo Laffranchi ospiterà niente di
meno che numerose opere artistiche di Augusto Daolio, cantante
dei Nomadi, scomparso nel 1992
a causa di un male incurabile, e
che ora continua a vivere nella
memoria grazie appunto ai suoi
dipinti, portati in varie mostre
dalla compagna Rosanna Fantuzzi, fondatrice dell’associazione
benefica “Augusto per la vita”.
Ma, udite, udite, quest’anno la
pittura si affiancherà ad una delle mode più trendy dei giovani (e
non solo!): per tutte e tre le serate ci sarà, infatti, un “Happy Hour
dell’artista” con accompagnamento musicale.
Ricordiamo che tutte le mostre
saranno abbellite con oggetti del
passato grazie alla collaborazione del sig. Lorenzo Desenzani de
“L’angolo dei Ricordi”. Per “ubriacarvi” ulteriormente, sullo schermo della sala polivalente ci saranno delle proiezioni sul territorio
riguardanti il Chiese, il Garda e la
Franciacorta. Non mancheranno
la collaudata bancarella del libro
usato oltre a tante altre, raffinate,
novità.
Che dire, quindi, non ci resta che
aspettare eventuali aggiornamenti e, nell’attesa, mi piace citare Charles Baudelaire con la sua
famosa frase “Di vino, di poesia, di virtù, a piacer vostro, ma
ubriacatevi”. A Carpenedolo, ad
Agosto, ci ubriacheremo anche di
pittura.
Elisa Pasotti
“Io, vagabondo”. Introduzione da brividi quella del nostro
consigliere Guerrino Gerevini (per tutti semplicemente
“Gerry”), che, seppur emozionatissimo, ha presentato
egregiamente l’artista leggendo alcuni passi del suddetto libro, con un suggestivo sottofondo di fisarmonica (un “bravo” a Cristian!). Nel pomeriggio è salita sul
palco un’altra “nomade”, Rosanna Fantuzzi, compagna di
Augusto Daolio, anch’essa in veste letteraria, per presentare il suo
libro “Le tue parole al vento”, e per annunciare la ricca mostra artistica
con le opere del cantante che si terrà in occasione della nostra fiera
patronale il 23, 24 e 25 Agosto (non diteglielo, ma Gerry è già da due
mesi che si sta prodigando per quest’evento, chissà quali sorprese
ci riserverà…). Per chi fosse interessato all’acquisto, ricordiamo che
entrambi i libri si trovano nella segreteria Pro Loco aperta al pubblico
nelle mattine di mercoledì e sabato dalle ore 9.00 alle 12.00.
“Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è, sulle panchine in Piazza
Grande, ma quando ho fame di mercanti come me, qui non ce n’è…”
Santi non ce sono stati è vero, in compenso per pranzo a soddisfare
la fame (in questo caso di panza!) nella nostra di Piazza Grande, son
tornati a trovarci anche gli amici di “MangiaRe” che, tra un risotto e
uno spiedo, hanno deliziato il palato dei presenti.
Non sono mancate le esibizioni dal vivo di numerose band che, nell’arco di tutta la giornata, hanno offerto la possibilità di ascoltare della
buonissima musica, spaziando dal rock, al blues e alla musica italiana.
Non solo musica nell’intensissima giornata carpenedolese: nel pomeriggio ci si è potuti divertire grazie ai giochi a squadre dei volontari.
L’obiettivo era di “reclutare” un numero sempre maggiore di persone
disponibili a dare una mano nelle manifestazioni, dando il messaggio
che il volontariato, in fondo, non è altro che un serio divertimento.
Ora non ci resta che aspettare l’appuntamento del 30 Giugno, dove si
partirà, segnatevelo, dalle ore 18.00. Un altro libro? Un altro ospite?
Oppure una sorpresa, diciamo così, a tutto gas… Lo scoprirete solo
vivendo. Alla prossima!
Tutto per
la scolastica
23
BLU, GIALLO, ROSSO E VERDE:
A cura dello
STUDIO ZANELLA
I COLORI DEL PIEDIBUS
A scuola a piedi per educare i più
piccoli (dai 6 ai 10 anni anni) alla
sicurezza stradale e per diminuire il traffico del centro.
E’ questo uno degli obbiettivi
al quale un gruppo di volontari
sta lavorando da alcuni anni nel
nostro comune. Il servizio “Piedibus” riservato agli alunni della
scuola elementare è attivo a Carpenedolo dal 2010-2011 e sta riscontrando un’impennata nel numero di iscritti: dai 120 nel 2010
si è arrivati a oltre 250 dell’anno
scolastico appena terminato. Un
vero e proprio successo raggiunto grazie alla costanza e all’ impegno degli oltre 80 volontari.
Un servizio nuovo per la famiglie, che possono usufruirne a
costo zero, risparmiando tempo
e denaro. Come una moderna e
puntuale metropolitana, il piedibus è suddiviso in quattro linee:
la linea gialla con partenza dal
parco Orti con 34 alunni, quella
rossa da via Isonzo con 111 alunni, quella blu da zona Mundial
con 65 alunni e quella verde dal
quartiere Fusetto con 34 alunni.
Ogni linea ha due tappe di fermata e di “salita”.
Per l’organizzazione del servizio
è possibile rivolgersi all’ufficio
comunale della Pubblica istruzione, di Palazzo Deodato che si
occupa della raccolta iscrizioni, e
della copertura assicurativa dei
volontari, mentre gli “alunni passeggeri” sono già coperti dall’assicurazione scolastica (lungo il
tragitto casa-scuola).
Un Piedibus affiatato e dinamico che l’inverno scorso, in
collaborazione con Sci Club Carpenedolo, ha portato con ben 4
pullman, tutto il gruppo ad una
gita domenicale indimenticabile
sulla neve a Passo Oclini in Val
di Fiemme... E come festa finale
un corteo a piedi tra le vie del
centro, conculsosi con l’allegria
la pazienza e l’animazione del
gruppo I Tiratarde al parco Orti
Ora dopo la fine dell’anno scolastico, qualche settimana di
vacanza, per poi riprendere con
rinnovata energia a settembre.
Buona estate dal Piedibus
Un “autista”
Professionalmente
PEC OBBLIGATORIA PER LE DITTE INDIVIDUALI
PARLANDO
Rif.: Art.5, commi 1 e 2, Decreto Legge 18 ottobre 2012, n.179
PEC OBBLIGATORIA PER LE DITTE INDIVIDUALI
Entro il 30.6.2013 tutte le imprese individuali hanno l’obbligo di dotarsi di un
posta elettronica certificata (c.d. PEC) e darne comunicazione al Registro d
Rif.: Art.5, commi 1 e 2,competente.
Decreto Legge 18 ottobre 2012, n.179
Cos’è
la PEC individuali hanno l’obbligo di dotarsi di una casella di
Entro il 30.6.2013 tutte
le imprese
posta elettronica certificata
(c.d. PEC)
e darne comunicazione
Registro delle
Impresee di certifi
E’ un sistema
di comunicazione
elettronica conalcaratteristiche
di sicurezza
competente.
trasmissione. La PEC, infatti, consente di inviare e ricevere messaggi di testo ed a
Cos’è la PEC
stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento.
Affinchéconall’invio
dei messaggi
mediante
PEC sia riconosciuto
valo
N.B.
E’ un sistema di comunicazione
elettronica
caratteristiche
di sicurezza
e di certificazione
della
necessario
chee sia
il mittente
sia di
il destinatario
del con
messaggio
sia
trasmissione. La PEC, infatti, consente
di inviare
ricevere
messaggi
testo ed allegati
lo
una casella
di posta
elettronica certificata.
stesso valore legale di una raccomandata
con avviso
di ricevimento.
principali
della posta
Affinché Caratteristiche
all’invio dei messaggi
mediante
PECcertificata
sia riconosciuto valore legale è
necessario che sia il mittente sia il destinatario del messaggio siano titolari di
I vantaggi di questo nuovo strumento sono essenzialmente legati al risparmio di tem
una casella di posta elettronica certificata.
rispetto all’utilizzo del mezzo postale tradizionale. L’utilizzo della PEC si sta
diffondendo poiché permette di sostituire la raccomandata ed il fax per l’invio di doc
Caratteristiche principali
della
posta
certificata
quale
ordini,
contratti
e fatture.
Considerato
il
valore
legale della posta
certificata,
I vantaggi di questo nuovo strumento sono essenzialmente
legatielettronica
al risparmio
di tempo èe d’obbligo
di costi leggere
più breve
tempo possibile.
rispetto all’utilizzo delricevuti
mezzonelpostale
tradizionale.
L’utilizzo della PEC si sta rapidamente
diffondendo poiché permette di sostituire la raccomandata ed il fax per l’invio di documentazione,
quale ordini, contratti e Come
fatture.attivare la PEC
Considerato il valore legale della posta elettronica certificata, è d’obbligo leggere i messaggi
Gli imprenditori
ricevuti nel più breve tempo
possibile. individuali dovranno scegliere e stipulare un contratto (pagando
annuo) con un gestore abilitato a fornire tale servizio, il quale provvederà ad
casella di posta elettronica certificata ed i relativi codici per potervi accedere e legge
Come attivare la PEC ricevuti. L’elenco pubblico dei gestori abilitati è consultabile sul sito www.digitpa.gov.it
Gli imprenditori individuali dovranno scegliere e stipulare un contratto (pagando un canone
Ai sensi
dell’art.16,
DL tale
n.185/2008,
dotarsi di una
casella PEC
annuo) con un gestore
abilitato
a fornire
servizio,l’obbligo
il qualediprovvederà
ad attribuire
unaè già stato
le imprese
costituite
in forma
professionisti
iscritti
in Albi ed elench
casella di posta elettronica
certificata
ed i relativi
codicisocietaria,
per potervi iaccedere
e leggere
i messaggi
legge
Stato
(avvocati,
ingegneri,
architetti,
geometri, medici, commercialisti, c
ricevuti. L’elenco pubblico
dei dello
gestori
abilitati
è consultabile
sul sito
www.digitpa.gov.it.
lavoro,..) e le Amministrazioni pubbliche.
Ai sensi dell’art.16, DL n.185/2008, l’obbligo di dotarsi di una casella PEC è già stato previsto per
le imprese costituite in forma societaria, i professionisti iscritti in Albi ed elenchi istituiti con
legge dello Stato (avvocati, ingegneri, architetti, geometri, medici, commercialisti, consulenti del
STUDIO ZANELLA
lavoro,..) e le Amministrazioni pubbliche.
(Rag. Lara Buson)
N.B.
IN
STUDIO ZANELLA
COLLABORAZIONE
(Rag. Lara Buson)
CON:
Ringraziamento
NI:
Anche quest’anno nel QUARTIERE RINALDINI
un fantastico gruppo di ragazzi e ragazze, sotto la
guida dell’instancabile Maurizio, ha dedicato tempo,
energie, fatica ed entusiasmo alla cura
e all’abbellimento della zona verde comune.
Anche quest’anno siamo stati testimoni di un grande
esempio di disponibilità, generosità e civiltà.
Un GRAZIE di cuore.
Gli abitanti del quartiere
Editore: Associazione Culturale IL MEGAFONO
Ha collaborato a questo numero:
Angela Bicelli
Impaginazione: Art&Image s.n.c.
Stampa: Colorprint s.n.c.
Direzione e redazione:
Direttore Responsabile: Serena Guzzi
Via Rinaldini, 55
Direttore Editoriale: Giuseppe Fadabeni Tel. 030/9697457
Redazione: Livio Sajetti, Rolando Perri, [email protected]
Angelo Marzocchi
www.ilmegafonocarpenedolo.it
NUMERO 3 - ANNO XVI° - GIUGNO 2013
AUT. TRIB. BS n°19/1998 del 30/03/98
BIMESTRALE - COPIA GRATUITA
TIRATURA 6000 COPIE
IOR
SOGG
SENIGALLIA
DAL 27 AGOSTO AL 10 SETTEMBRE
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
DAL 20 LUGLIO AL 3 AGOSTO
ANDALO
DAL 14 AL 28 LUGLIO
DAL 28 LUGLIO AL 11 AGOSTO
MINORCA
DAL 15 AL 22 SETTEMBRE
DAL 31 LUGLIO A 06 AGOSTO
FESTIVAL DEI GIOVANI A MEDJUGORJE
DAL 08 AL 14 LUGLIO TOUR POLONIA
DAL 19 AL 22 LUGLIO LA SALETTE
DAL 01 AL 09 AGOSTO CORNOVAGLIA - LONDRA
Per informazioni:
Caprioli Viaggi - 030 969152
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TONONI ROSA GHIRARDI
Nasce a Carpenedolo il 30 dicembre 1934,
da Lorenzo e Betelli Bice. Fin da bambina vive gli ambienti religiosi. Frequenta,
infatti, le elementari e l’avviamento commerciale presso il collegio delle Figlie del
Sacro Cuore di Gesù. Anche per merito
delle suore, sviluppa le sue doti canore
e artistiche. Partecipa a varie commedie,
con grande entusiasmo, affiancata da un
gruppo di altre giovani e, alle cerimonie
nuziali delle amiche, in coppia con Silvana
Rodella, canta l’Ave Maria. E’ parte attiva
dell’Azione Cattolica, come coordinatrice e
Tononi Rosa Ghirardi
insegnante di catechismo.
Nel 1960 si sposa con Rinaldo Ghirardi, da cui ha tre figli: Angiolino
nel 1961, Donatella nel 1962 e Alessandra nel 1964.
Avvertendo il bisogno di confrontarsi sia sui cambiamenti della società, sia sulle problematiche genitoriali, nel 1975 fonda il “gruppo
mamme”. Da subito presidente, organizza periodicamente incontri,
che suscitano grande interesse e partecipazione. Invita varie personalità in campo religioso e medico, tra cui don Pierino Ferrari,
fondatore del gruppo Raphael. Anche in questo gruppo si prodiga,
con tenacia.
Con l’amico don Rinaldo Rodella, che nel 1994 si trova in Messico,
organizza adozioni a distanza e con i proventi di tali adozioni si
prefigge la costruzione di un luogo più decoroso per bambini messicani con handicap. In tutte queste attività si dimostra instancabile, sempre sorretta da una grande fede e aiutata dalla preghiera,
come energia, per continuare nella sua opera. Forte, tenace nello
spirito, decisa nella volontà, serena nel carattere, umile, paziente
e dolce nell’avvicinare ed aiutare le persone in difficoltà, schiva e
riservata nei suoi interventi.
Ci ha lasciato il 15 novembre 1998. Sono trascorsi quasi 15 anni e
ancora oggi la sua famiglia riceve tantissime dimostrazioni d’affetto da chi l’ha conosciuta e amata.
1996 - Rosi al 25º di sacerdozio di Don Rinaldo Rodella
con un gruppo di mamme e suor Rosa.
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