Elezioni Studentesche 11 e 12 Maggio VOTA PER CAMBIARE! UNIONE DEGLI UNIVERSITARI GECHI A VALLE GIULIA Per contribuire alla nostra piattaforma scrivi: [email protected] , www.uniroma.org 1. CHI SIAMO L’11 e il 12 Maggio saremo chiamati alle urne per eleggere i rappresentanti degli studenti nei vari organi della nostra Università. I 148.000 studenti de “la Sapienza” dovranno eleggere i propri rappresentanti. Ancora una volta lobby economiche, baroni e gruppi di potere allungano le mani sull’ateneo per cercare di controllarne risorse e poteri. La rappresentanza studentesca viene ridotta così a rappresentanza di interessi che nulla hanno a che fare con la vita e i problemi degli studenti. E’ importante fermarli. E’ importante non bruciare il proprio voto. La lista “Unione degli Universitari – Gechi a Valle Giulia” è una lista di ispirazione sindacale che si batte per difendere e ampliare i diritti di tutti gli studenti. Crediamo che si debba riconoscere il diritto al sapere per tutti. Crediamo in un’università pubblica, aperta a tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche, e democratica . Ci battiamo contro il “numero chiuso” e affinché chiunque sia messo in condizione di accedere all’università, ci battiamo per un vero Diritto allo Studio (borse e alloggi), per diminuire le tasse universitarie e per far sì che siano fortemente progressive rispetto al reddito. Vogliamo che il diritto alla casa sia garantito, tramite la costruzione di residenze universitarie e tramite la regolamentazione del mercato degli affitti con l’intervento degli organismi del diritto allo studio. Vogliamo una didattica partecipata in cui ci sia spazio per l’autogestione dei saperi. Vogliamo che la durata reale dei corsi sia pareggiata alla durata legale. Siamo per un sistema di valutazione della didattica democratico e trasparente, per uno Statuto nazionale dei Diritti degli Studenti. Ci battiamo affinché i giovani dei paesi in via di sviluppo possano studiare in Italia benficiando di borse ed alloggi a loro appositamente destinati. Siamo una lista indipendente dai partiti e dai gruppi di potere. Le uniche persone a cui vogliamo rispondere sono gli studenti. Siamo una lista che non vuole essere settaria, ma aperta al confronto. Siamo aperti al dialogo ma non ai giochi di potere, alle ambiguità di partito, agli accordi sottobanco. Siamo pronti alla contestazione ma non ci fermiamo a questa. La piattaforma che hai davanti è frutto delle discussioni fatte nelle nostre facoltà in momenti di assemblea. E’ però una piattaforma aperta. Se credi di poterla migliorare scrivici e lavora con noi per costruire una Sapienza migliore, [email protected] . 2. L’UNIVERSITA’ RIFORMATA La lista UdU- Gechi a Valle Giulia è contraria alla riforma Moratti, dm 270, conosciuta come riforma ad “Y”. La riforma prevede la divisione forzata dei percorsi formativi in due canali, dopo un primo anno comune, uno che permetta l’accesso ai massimi gradi dell’istruzione e l’altro per professionalizzante. Pensiamo che: - La separazione dei percorsi formativi (1+2 professionalizzante e 1+2+2 metodologico) rappresenti un attacco alla mobilità sociale degli studenti e al diritto di tutti di accedere ai gradi più alti dell’istruzione; Gli sbarramenti costituiscono un serio ostacolo alla possibilità del completamento del proprio corso di studi e al diritto al successo formativo; E’ inaccettabile che si avvii un processo di riforma senza aver effettuato una seria valutazione dell’ordinamento precedente (3+2); - Siamo contrari al ddl Moratti sul Riordino dello Status Giuridico dei Docenti, che cancella il ruolo dei ricercatori, precarizza la vita di chi studia e lavora nell’università, permette il finanziamento delle cattedre da parte di privati. Pensiamo che: eliminare la figura del ricercatore danneggia la didattica e la ricerca nell’Unversità si precarizzano i docenti danneggiando la didattica e quindi anche gli studenti Il finanziamento diretto delle cattedre da parte di privati riduce l’indipendenza dei saperi. Chiediamo il ritiro immediato di tutti questi provvedimenti. I provvedimenti della Moratti sono stati preceduti dalla Riforma Zecchino una riforma pensata male e applicata peggio. I suoi obiettivi erano velocizzare i tempi di formazione, facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro e garantire il successo formativo. Ad oggi i tempi sono rimasti gli stessi, la laurea triennale non permette un reale inserimento nel mercato del lavoro, e spezzando i cicli formativi si spinge chi non se lo può pemettere ad abbandonare l’università prima della specialistica. Noi • • • • vogliamo: una didattica partecipata in cui sia spazio per l’autogestione dei saperi nessun blocco fra 3 e 2 che siano attuate le commissioni paritetiche per la didattica previste dalla legge che i vecchi programmi didattici siano divisi in maniera corretta rispetto ai nuovi moduli 3. PER UN VERO DIRITTO ALLO STUDIO Il diritto allo studio alla Sapienza è di fatto un diritto negato: la copertura delle borse di studio è inferiore al 70%; gli alloggi sono fatiscenti e del tutto insufficienti rispetto alla popolazione studentesca (circa 1.200 posti su 140.000 studenti); le mense sono sempre affollate, non sono presenti nelle sedi distaccate de La Sapienza e il servizio è scadente. Vogliamo: • • • la copertura totale degli idonei alle borse di studio; l’apertura di nuove mense (in particolare nelle sedi distaccate) e un controllo maggiore sulla gestione di quelle già esistenti; la costruzione di nuovi posti alloggio. • Chiediamo una gestione completamente pubblica e più trasparente dei servizi per il diritto allo studio. L’entrata dei privati negli organi di gestione della Laziodisu – delle mense e delle case dello studente - non garantisce sulla trasparenza dei bilanci, sull’efficienza e sulla qualità di ciascun servizio, sulla correttezza dei rapporti di lavoro. Per uno studente è diventato ormai impossibile trovare una casa in affitto in condizioni abitative decenti, ad un prezzo sostenibile economicamente e con un contratto regolare. Inutile poi sperare nel canone concordato previsto dai patti territoriali per gli affitti agli studenti! • • • • • • Chiediamo la costruzione di nuove case dello studente. Chiediamo lo stanziamento di fondi per accedere al co-finanziamento previsto dalla 338/2000 per la costruzione di case dello studente, anche attraverso progetti coordinati Università – Regione - Laziodisu; Chiediamo la ristrutturazione delle case già esistenti (attraverso i fondi previsti sempre dalla legge 338/2000); Chiediamo un fondo per il rimborso delle spese di affitto come previsto dal DPCM sul diritto allo studio. Chiediamo all’Università La Sapienza e alla Laziodisu si impegni in attività di bonifica del fenomeno degli affitti in nero anche creando un servizio di tutela legale Chiediamo inoltre che la Laziodisu istituisca un’Agenzia – peraltro già prevista per legge, ma mai realizzata – di controllo sugli affitti delle case agli studenti. Tutti gli studenti de La Sapienza: in sede, fuori-sede e pendolari hanno problemi di mobilità sul territorio della città. Anche questa è una questione di diritto allo studio. Gli studenti devono avere diritto a forti agevolazioni sui trasporti. • • • Chiediamo che l’ATAC allarghi lo sconto – attualmente previsto per i residenti e per gli idonei alla borsa di studio – a tutti gli studenti universitari. Chiediamo un ripensamento de La Sapienza sull’effettiva funzionalità del servizio “Minerva si muove”: il progetto nasce da una reale esigenza di collegamento tra le sedi distaccate dell’Ateneo ma – nonostante il cospicuo investimento di fondi – non sembra che il servizio di bus-navette riesca davvero e risolvere il problema (gli autobus infatti sono sempre vuoti o con una o due persone a bordo…). Vogliamo che la Sapienza si doti di una flotta di biciclette a disposizione gratuita di studenti e personale dell'Ateneo, come fatto a Roma 3 4. CONTRO L’AUMENTO DELLE TASSE Quest’anno gli studenti hanno subito un ulteriore aumento delle tasse mascherato con una nuova fasciazione deliberata dal Consiglio d’Amministrazione: da 4 fasce iniziali sono state infatti create 11 nuove fasce di reddito, secondo un criterio assolutamente non proporzionale alle reali differenze di reddito degli studenti. Chi, infatti, ieri si trovava in prima fascia (ISEE da 0 a 16.000 euro) e pagava 318 euro, oggi si è trovato a dover pagare fino a 480 euro; chi, invece, con la vecchia fasciazione doveva corrispondere 1.050 euro (ISEE da 48.000 a 66.000), oggi ha avuto una diminuzione fino a 140 euro e ha pagato da 910 a 1.010 euro. Siamo contrari a qualsiasi barriera e selezione – economica e sociale – all’accesso all’università: negli ultimi anni negli atenei italiani si sono verificati, ovunque, aumenti sistematici delle tasse che violano così l’articolo 34 della Costituzione e il diritto ad accedere ai gradi più alti dell’istruzione superiore. • • Vogliamo che non ci siano ulteriori aumenti delle tasse; Chiediamo che venga modificato l’attuale sistema di fasciazione, in modo che la tassazione sia davvero progressiva; 5. STUDENTI LAVORATORI Più di uno studente universitario su due è costretto a lavorare per poter studiare. Questa situazione non è accettabile. Gli studenti della Sapienza sono vittime due volte della situazione, non solo perché devono rimediare con il proprio lavoro alla negazione sistematica di un diritto, ma anche perché l’organizzazione della didattica non tiene conto delle esigenze degli studenti lavoratori. • • • Chiediamo che siano riattivati i corsi serali per studenti lavoratori; Chiediamo che siano attivati i percorsi didattici per studenti lavoratori previsti dalla legge; Vogliamo che le Facoltà tengano conto delle esigenze degli studenti lavoratori nell’organizzazione della didattica, per esempio attraverso l’abolizione degli obblighi di frequenza, la predisposizione di corsi e programmi personalizzati, la diversificazione degli orari di lezione. 6. SPAZI L’Ateneo soffre oggi di un grave problema di congestionamento delle strutture formative e di un sovraffollamento delle sedi, progettate per ospitare poco meno di un terzo degli studenti attualmente iscritti. Per risolvere questo stato di emergenza è stato programmato un piano di sviluppo basato sul decentramento. Questo risulta soddisfacente dal punto di vista urbanistico, ma decisamente inadeguato per gli studenti, che si trovano a vivere quotidianamente in strutture carenti di diversi servizi, come, ad esempio, mense, spazi per attività collettive e autogestite, aule per la didattica. Un esempio di tale malessere è sicuramente rappresentato dalla facoltà di scienze della comunicazione. Il piano d’assetto generale, studiato apposta per la risoluzione dei problemi relativi all’ambiente universitario, sembra essere troppo ottimista sulla questione “spazi”, difatti prevede, nell’arco di circa 10 anni, di colmare il gap strutturale dell’università La Sapienza. Per la mancanza di adeguati finanziamenti, il Piano di assetto generale, ha subito troppi rallentamenti, e ad oggi i suoi obiettivi sono lontani dall’essere raggiunti. Chiediamo: • la risoluzione in tempi rapidi del problema edilizio de “la Sapienza”; • adeguati interventi finanziari da parte del Consiglio d’Amministrazione. 7. STATUTO DEI DIRITTI DEGLI STUDENTI Quotidianamente noi studenti siamo vittime di soprusi, piccole e grandi illegalità, discriminazioni, inefficienze, che si perpetrano nelle facoltà o nelle aule, agli sportelli di segreterie o nelle stanze dei dipartimenti, a lezione o durante le prove d’esame. A fronte dello strapotere dei docenti, gli studenti universitari non hanno mai potuto godere di diritti, sanciti esplicitamente e per iscritto. Per questo pensiamo allo Statuto dei Diritti dello Studente Universitario, come strumento di tutela di tutte le studentesse e di tutti gli studenti: un corpo di norme poste a fondamento del vivere democratico all’interno della comunità universitaria, che centralizzi lo studente universitario e che, attraverso idonei strumenti, lo difenda. Chiediamo che La Sapienza approvi (come fatto nella Facoltà di Architettura Valle Giulia) uno Statuto che disciplini i diritti degli studenti e i doveri dei docenti. (ps. in allegato c’è una proposta di statuto nazionale) 8. TRASPARENZA La gestione finanziaria delle risorse dell’ateneo non ha mai brillato per la trasparenza. Vogliamo lottare per una totale moralità nella gestione dei fondi, in particolare quelli destinati alle attività culturale degli studenti, finora assegnati secondo logiche clientelari. Vogliamo: • un bilancio partecipato; • una gestione trasparente dei soldi dell’università e degli studenti. 9. STUDENTI STRANIERI Negli ultimi anni il numero degli studenti stranieri che frequentano la nostra università è in continuo aumento. Ma la Sapienza è preparata ad accoglierli? Noi pensiamo di no. Infatti, da un punto di vista sia culturale sia amministrativo e burocratico, non sono state adottate misure efficaci per facilitare la loro “integrazione”. Il primo grande problema che uno studente straniero deve affrontare è la lingua: in Italia per l’iscrizione in un qualsiasi corso di laurea è prevista una buona conoscenza della lingua italiana sarebbe equo e giusto dare a tutti la possibilità di conoscerla! Sono poi insostenibili le trafile burocratiche che gli studenti stranieri sono costretti a subire per ottenere la documentazione necessaria a vivere in Italia. • • • Chiediamo che vengano istituiti dei corsi di lingua italiana aperti e gratuiti per tutti (corsi simili sono già stati attivati anni fa nelle università di Siena e Perugia); Chiediamo anche che vengano fornite le biblioteche e le sale lettura con materiale didattico (testi e vocabolari) in diverse lingue e che vengano promosse e incentivate iniziative culturali che permettano un confronto multiculturale; Chiediamo con forza che la Sapienza faccia da garante in materia di permesso di soggiorno, istituendo uno sportello all’interno dell’Ateneo adibito al rilascio dei permessi. 10. BASTA BUROCRAZIA! Un potenziamento delle segreterie è essenziale. L’organico sottodimensionato e le risorse esigue impediscono alle segreterie di essere utili ed efficienti. Non se ne può più di file infinte per un documento. Il mondo entra nell’età dell’informazione, noi rimaniamo in quella della burocrazia! • • • • • • Vogliamo che si informatizzino completamente le segreterie didattiche e amministrative per evitare inutili file; La completa applicazione dell’autocertificazione; La prenotazione informatica per gli esami e per le segreterie; Chiediamo l’integrazione dell’organico con l’ausilio di studenti con borse di collaborazione; Nelle facoltà ove siano presenti un alto numero di studenti stranieri, chiediamo l’istituzione di sportelli informativi specifici con personale appositamente preparato; Chiediamo il potenziamento dei siti web dei corsi di laurea delle facoltà dove poter reperire tutte le informazioni, e che queste siano costantemente aggiornate. 11. PACE E SOLIDARIETA’ Come studenti non possiamo che schierarci in difesa della Pace, contro ogni guerra, per il rispetto del principio di autodeterminazione dei Popoli. Come studenti non possiamo che schierarci a favore della libertà di scelta di ogni individuo e delle donne in particolare, e quindi per il sì al Referendum sulla procreazione assistita. Vogliamo che: • la Sapienza non sviluppi tecnologie militari; • la Sapienza si impegni in progetti di cooperazione e di sviluppo; • Venga messa in discussione l’attuale gestione dei distributori automatici di bibite, caffé e cibi confezionati e che questi vengano integrati con i prodotti del commercio equo e solidale. Proposta per uno STATUTO DEI DIRITTI DEGLI STUDENTI CAPO I Principi e tutele. 1. Gli studenti sono portatori di diritti riconosciuti e inalienabili, in quanto cittadini della comunità universitaria, senza distinzione di sesso, razza, religione, credo politico, condizione sociale. 2. Tutti gli studenti hanno il diritto ad accedere a percorsi formativi di ogni livello. La garanzia di tale diritto avviene attraverso l’eliminazione d’ogni forma di selezione: economica, sociale, didattiche. 3. La piena cittadinanza universitaria si estrinseca nei principi d’autonomia, autogestione, partecipazione, libera espressione ed azione, pari dignità rispetto alle altre componenti. 4. A tutela di tali diritti deve rispondere in prima istanza il Magnifico Rettore e tutti gli Organi di governo dell’ateneo. CAPO II La comunità universitaria. 1. Gli studenti hanno il diritto a riunirsi in assemblea nei luoghi dell’università, ad associarsi ed organizzarsi collettivamente, a manifestare pubblicamente: l’università garantisce la realizzazione di tale diritto. 2. Gli studenti hanno il diritto ad avere spazi propri di socialità, di studio, di confronto collettivo. 3. Gli studenti hanno il diritto a partecipare alla vita ed al governo democratico dell’ateneo attraverso lo strumento della rappresentanza negli Organi Accademici, come stabilito dall’art.1 - Cap V del presente Statuto. La pariteticità degli organi di rappresentanza è espressione della democrazia nel governo dell’Università. CAPO III La didattica. 1. Gli studenti hanno diritto a presentare piani di studio individuali, nell'ambito dei limiti stabiliti all'organizzazione didattica in vigore e ad inserire attività formative autogestite all'interno di questi, con la preventiva approvazione da parte del comitato paritetico per la didattica. 2. Gli studenti hanno diritto ad autogestire attività formative e culturali con l’appoggio materiale dell’Università. 3. Gli studenti hanno il diritto ad un adeguato orientamento e tutorato, al momento dell'iscrizione deve essere assegnato ad ogni studente un tutor-docente che lo segue per tutto il percorso di studio. 4. Gli studenti hanno diritto a scegliere come organizzare il proprio tempo e modalità di studio, sia relativamente alla frequenza, che ai tempi di sostenimento degli esami e acquisizione dei crediti. 5. Gli studenti hanno il diritto effettivo di accedere alla didattica in condizioni materiali adeguate, devono essere rimosse tutte le barriere, comprese quelle architettoniche, che possono impedire la fruizione dei corsi, degli esami, delle biblioteche, degli spazi universitari. 6. Gli studenti lavoratori e quelli che studiano a distanza devono avere l’opportunità di usufruire della didattica in orari e secondo modalità adatte alle loro esigenze. 7. Gli studenti hanno il diritto ad effettuare stage e tirocini secondo le finalità didattiche evidenziate dalle strutture competenti, nel rispetto dei tempi di studio e di vita e delle loro condizioni socio-economiche. 8. Gli studenti hanno il diritto a scegliere l’argomento e i tempi di redazione della tesi di laurea e ad avere tutti gli strumenti idonei per portarla a compimento. 9. Ogni università deve dotarsi di un sistema di valutazione dei docenti, da parte degli studenti, garantendo la pubblicità dei risultati. CAPO IV Modalità d’esame e valutazione. 1. Gli studenti hanno diritto a sostenere prove d'esame ripartite in almeno otto appelli l'anno, per insegnamento: la data di questi appelli deve essere resa nota almeno due mesi prima e non può essere in alcun modo anticipata. 2. E’ diritto degli studenti poter sostenere esami in ogni sessione e in tutti gli appelli, senza vincoli alcuni. 3. Gli studenti hanno diritto ad avere tutte le informazioni relative alla prova d'esame prima dell’inizio del corso, il materiale didattico correlato con le esercitazioni e le precedenti prove d'esame, qualora la prova sia scritta. 4. La prova d'esame deve vertere sul programma del corso, opportunamente divulgato: il programma del corso ed i relativi contenuti devono essere inoltre interamente presenti nel materiale didattico indicato dal docente e pubblicato nella Guida dello studente. Gli studenti hanno diritto ad acquisire il materiale didattico senza oneri economici. 5. Se lo studente non ritiene accettabile l'esito dell'esame ha diritto a ritirarsi senza conseguenze nel suo curriculum accademico: l'esame in tal caso può essere registrato come “non concluso” soltanto per fini statistici. 6. Gli studenti hanno il diritto di conoscere in modo esplicito, fermo restando il giudizio della commissione, gli elementi di giudizio che hanno portato all'esito della prova d'esame, nonché a prendere visione della propria prova, qualora scritta, e ad apprendere le modalità di correzione. Gli studenti hanno altresì diritto a ricevere un’idonea garanzia sulla trasparenza degli atti relativi alla propria carriera. 7. La valutazione del profitto dello studente non deve essere in alcun modo effettuata sul rendimento di precedenti esami. E’ fatto divieto alla commissione d’esame prendere visione del libretto universitario dello studente prima della valutazione finale. Capo V I diritti Elettorali. 1. Tutti gli studenti hanno diritto d’elettorato passivo e attivo e possono prendere parte ad esperienze elettorali. 2. Le strutture di ogni Ateneo devono dare adeguata pubblicità sia dei tempi e dei modi per partecipare alle elezioni dei Rappresentanti degli Studenti, sia nei giorni precedenti le elezioni, a dare adeguata pubblicità di liste e relativi candidati. 3. In tutti gli Atenei é istituito, con il presente Statuto, un organo di rappresentanza proprio degli studenti che esprime, fra l’altro, pareri vincolanti sulle decisioni espresse dal Senato Accademico e dal Consiglio d’Amministrazione dell’Università aventi ricaduta immediata sui diritti degli studenti. Esso è variamente disciplinato e denominato degli Atenei.