La Regione Emilia-Romagna con atto GR 969 del 30/06/2014 ad oggetto “Approvazione criteri per la presentazione di programmi provinciali di educazione alla pace e ai diritti umani per il contributo ai sensi dell'art. 5 comma 1 lettera c e dell'art. 8 comma 1 e 3 della LR 12/2002 per l'esercizio finanziario 2014”, ha individuato i criteri e le modalità per l'accesso ai contributi di cui alla LR 12/2002, nonché le tipologie di interventi ritenuti prioritari. La RER prevede la presentazione da parte delle Province di un programma annuale che dovrà essere il risultato della concertazione dei Tavoli della Pace provinciali, favorendo il coinvolgimento e la partecipazione di enti locali, associazioni ed organizzazioni non governative. Qui di seguito l'AZIONE 5 della Bozza di progetto 2025 “STRADE DI PACE-STRADE DI SOLIDARIETA' E LINGUAGGI UNIVERSALI”: percorsi per rendere visibili ma anche indesiderabili xenofobia, pregiudizio e discriminazione, militarismo delle menti e dei territori. Le proposte contenute nel Programma accompagnano la cittadinanza in particolare giovanile a cui è dedicato in una speciale ricerca attiva lanciata nel territorio sui “SEGNALI DI PACE E DEI SEGNALI DI GUERRA” che convivono nel presente di Piacenza e provincia , il luogo in cui viviamo, anche attingendo alle nostre radici e ricostruendo il filo della storie e delle testimonianze individuali e collettive di lotta e impegno contro le guerre e la militarizzazione del territorio a indicare nella solidarietà e nella cooperazione, anche oltre i confini nazionali, la vera strada della prevenzione delle guerre. Un messaggio che ci sembra fondamentale nell'Anno Europeo della Cooperazione allo sviluppo e nell'inizio del triennio che ricorderà gli orrori della Prima guerra mondiale per smantellare la fiducia in qualsiasi “guerra preventiva” e indirizzare risorse ed energie verso un'economia di giustizia e una modalità di impegno per costruirla nella cooperazione creativa e nella nonviolenza. Le ragazze e i ragazzi saranno accompagnate/i ad uno SGUARDO alla città per leggere tracce e segnali che ci facciano capire “DOVE SIAMO e COME STIAMO?” facendoci immaginare come potrebbe essere il nostro FUTURO alla luce di ciò che oggi si sta seminando: CHE COSA VOGLIAMO PRESERVARE? , per costruire linguaggi per comunicare nella diversità, relazioni, economie e strade solidali anche a partire dalle contraddizioni della crisi e alle conseguenze nefaste delle guerre che portano sofferenza, miseria, violenza, desiderio di vendetta e migrazioni forzate. Tavolo della pace 2014/2015 STRADE DI PACE - STRADE DI SOLIDARIETA' E LINGUAGGI UNIVERSALI - Ente proponente SVEP Azione 5 SIAMO TUTTI AFRICANI !! Quando migrare era una cosa normale... Si propone un percorso curato dall'associazione culturale “Arti e Pensieri” contro il razzismo e i pregiudizi nei confronti dei migranti da rivolgere ai bambini delle scuole primarie, ai loro insegnanti, fino a coinvolgere attivamente le famiglie dei piccoli studenti, solitamente difficili da integrare. Descrizione analitica dell'attività Intrecciato con i programmi delle classi terze alle quali è rivolto, il percorso parte dal periodo della Preistoria in cui i nostri antenati Sapiens sono usciti dalla culla di tutta l’umanità, l’Africa e, arrivati in Europa, si sono trovati di fronte un uomo di un’altra specie, il bianco Neanderthal che già vi abitava da tempo. Si ribalteranno quindi le prospettive, risalendo all’epoca in cui i primi ‘immigrati’ dalla pelle scura, probabilmente guardati con sospetto, siamo stati proprio noi… Si intenderà arrivare a riflettere su come nel mondo antico migrare fosse la normalità e su quanto il concetto di confine sia un prodotto della nostra mente tutto sommato recente, se visto sul lungo periodo della nostra storia. Al fine di rendere accattivante il percorso si sceglierà un personaggio-simbolo, un buffa piroga animata, che possa guidare i bambini in questo viaggio. Il percorso prevede: *visita alla mostra Migrazioni (di uccelli e uomini antichi e moderni) che sarà allestita al Museo di Storia Naturale a gennaio (e a cui l’associazione “ Arti e Pensieri” parteciperà per la stesura dei testi dei pannelli relativi alle migrazioni antiche); *visite guidate alla sezione preistorica del Museo Civico di Palazzo Farnese e lezione interattiva con l’ausilio di ricostruzioni 3D e spezzoni video; *laboratorio pratico in due fasi per la creazione di un libretto pop-up sul tema delle migrazioni che vedrà come protagonista la piroga monossile con cui nella preistoria i nostri antenati scoprivano nuove terre; coinvolgimento delle famiglie per la creazione del libretto; *giornata finale con le famiglie, che verranno condotte dai bambini stessi in una visita guidata (al Museo Archeologico o di Storia Naturale, da valutare). Nella giornata di restituzione finale si allestirà anche una piccola esposizione dei libretti creati nel corso dell’esperienza. Il tutto culminerà in una conversazione con i genitori che mira a sfociare in un dibattito con confronto di esperienze, per giungere a parlare della migrazione oggi. Obiettivi - aiutare bambini e genitori a decostruire luoghi comuni e immaginari nei confronti della migrazione e dell'immigrato, connotati di solito negativamente - ampliare la visuale offrendo conoscenze esperienziali per una prospettiva storica più vasta che relativizzi il concetto di confine. - aiutare i bambini ma anche gli adulti a decentrarsi per assumere un altro punto di vista in uno scenario storico lontano dal nostro che permetta un distacco utile a ragionarci con maggiore obiettività. - utilizzare i musei come luoghi di apprendimento, i percorsi di approfondimento come occasione anche per divertirsi e lo studio della storia come strumento per capire meglio anche il quotidiano. Previsione dei risultati - stupire i bambini, arrivare a coinvolgere i genitori tramite i figli e attraverso di loro in particolare nell'incontro finale - volare almeno per qualche divertente ed istruttiva ora di lavoro...fuori dai luoghi comuni sul migrante che invade il “nostro” territorio e lontano dalla logica del “noi” e del “loro” quando si parla di autoctoni e immigrati. - coinvolgere le comunità straniere ‘trainate’ dai bambini. - Musei come luogo di cultura e integrazione, ‘porto franco’, cuore della città di tutti. - Uso della storia come momento da cui attingere nuova linfa per leggere il presente in maniera diversa, rinnovarlo attingendo alle nostre radici, ribaltare le prospettive, acquisire la consapevolezza che apparteniamo tutti alla stessa specie, giovane, espansiva, africana; siamo stati noi, un tempo, gli immigrati dalla pelle scura; la pelle chiara è un adattamento alla latitudine; nel mondo antico migrare era la normalità e le società antiche sono sempre state multietniche. Calendario di esecuzione 1. 7 ottobre: conferenza stampa di presentazione del progetto e invito pubblico rivolto a tutti gli insegnanti delle classi terze delle Scuole Primarie di Piacenza e provincia interessati a compilare il questionario appositamente predisposto da cui si evinca una breve presentazione della propria classe, degli obiettivi didattici in tema di integrazione interculturale ecc. 2. 20 ottobre: selezione delle tre classi partecipanti (si terrà conto della percentuale di alunni appartenenti a seconde generazioni coinvolgendo, ad esempio, scuole come l’”Alberoni” o il “Taverna”, ma anche scuole in cui la tematica dell’intercultura necessita di essere affrontata). 3. nel mese di novembre: incontro con gli insegnanti prescelti per una giornata di formazione, volta a fornire gli strumenti per impostare il lavoro con le classi. 4. fine gennaio: primo incontro con le classi. Visita alla mostra Migrazioni al Museo di Storia Naturale e laboratorio di impostazione dei libretti pop-up (Tema dei libretti: le migrazioni. Potrebbero esserci delle parti da completare in un secondo momento a casa con i genitori, i quali potrebbero essere ‘intervistati’ dai bambini, che pongono loro domande come ad es. “Conosci la storia di qualche viaggio avventuroso? Magari vissuto da una persona a te nota? Si è spostato in aereo, in barca, in macchina, a cavallo…su una piroga??). 5. nel mese di marzo: secondo incontro con le classi. Presentazione multimediale con spezzoni video e ricostruzioni 3D sul tema delle origini africane della nostra specie. Visita guidata ai reperti paleolitici del Museo Archeologico: come vivevano i nostri antenati? Cosa ci hanno lasciato ? Come viaggiavano ? Trasferimento in Aula didattica per la fase di laboratorio con il completamento dei libretti pop-up. 6. nel mese di maggio: giornata finale del percorso con visite guidate a cura dei bambini rivolte alle famiglie; esposizione dei libretti creati dai bimbi, scambio di esperienze e dibattito con i genitori. In estate, poi, i bambini interessati avranno la possibilità di coronare l’esperienza al di fuori dell’ambito scolastico, partecipando al progetto di costruzione e varo nel Po di una piroga che si intende ricostruire in scala reale per la terza edizione de IL PO RICORDA, manifestazione a cura di Arti e Pensieri con la collaborazione del Comune di Piacenza. In occasione degli incontri rivolti alla cittadinanza sul lungofiume, si vorrebbe trovare un momento in cui rendere i bambini protagonisti presentando il lavoro svolto durante l’anno scolastico. Beneficiari diretti ed indiretti (indicare la categoria e la stima numerica) Circa 90 bambini di 8 anni d’età Rispettive famiglie dei bambini ( 200 adulti circa) Insegnanti delle scuole coinvolte La cittadinanza tutta Enti e associazioni coinvolte Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza, Musei Civici di Palazzo Farnese, Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza. Ruolo dei partner Ospitare nelle proprie Sale bambini, insegnanti, genitori e conduttrici, e mettere a disposizione della loro formazione le “ricchezze” museali.