WISER LASER
GUIDA ALL’USO E PROTOCOLLI CLINICI
Dai energia al tuo studio!
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GUIDA CLINICA e PROTOCOLLI WISER
I BENEFICI DEL LASER A DIODO
La tecnologia laser rappresenta un'evoluzione delle tradizionali tecniche medicochirurgiche che porta un miglioramento importante nella pratica quotidiana dello studio
dentistico. Il laser Wiser è dotato di numerosi trattamenti preimpostati stabiliti sulla base
di pubblicazioni scientifiche e attraverso la collaborazione con prestigiose Università e
centri di ricerca, e medici esperti del settore. Questi valori possono essere modificati
nella modalità avanzata.
I BENEFICI DEL LASER A DIODO RISPETTO ALLE TECNICHE TRADIZIONALI

L‟estrema tollerabilità del trattamento permette di evitare l‟utilizzo dell‟anestesia
nella maggior parte degli interventi. Questo assicura un migliore rapporto con il
paziente, in particolare con pazienti odontofobici e con bambini.

Il laser risulta un metodo meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali,
permettendo una minore distruzione cellulare e un minore sanguinamento per
effetto dell‟emostasi.

Il laser ha un forte potere antibatterico favorendo perciò l‟effetto sterilizzante ed
antinfiammatorio durante il suo utilizzo.
 Il trattamento con il laser richiede un minor numero di sedute al paziente, oltre ad
interventi di minore durata per la maggior parte delle applicazioni.
BENEFICI PER IL DENTISTA
BENEFICI PER I PAZIENTI












Differenzia il vostro studio
Precisione di taglio e incisione
Qualità del lavoro svolto
Pulizia e igiene
Riduzione dello stress
Miglior feedback del paziente
Migliore efficienza
I tip permettono accesso migliore
Visibilità migliore della cavità
orale
Versatilità per ogni trattamento









Sanguinamento minimo o
assente
Nessun gonfiore, guarigione
accelerata
Infezioni post-operatorie
ridotte
meno anestesia (locale se
richiesta)
Minimo dolore
Minor durata di operazione
Sbiancamento completo con
una singola seduta
Trattamenti di alta qualità
Risultati visibili in minor
tempo
Utilizzabili in casi di
gravidanza o per portatori di
pacemaker.
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9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI
PARAMETRI DEL LASER
Questa breve spiegazione dei parametri che regolano l'emissione del laser a diodo
saranno di supporto al dentista per capire e utilizzare al meglio le possibilità che offre
l'odontoiatria laser-assistita.
POTENZA: la quantità di energia emessa per unità di tempo. Si misura in Watt (W). 1 W
= 1 J/s) Potenza del WISER: 0,1-7,0 W in step di 0,1 W.
TEMPO: tempo di applicazione per il singolo trattamento. Intervallo tempo del Wiser: 1
secondo- 10 minuti
MODO: i laser dentali possono utilizzare la modalità di emissione continua (CW) o
pulsata
L'emissione continua significa che il laser emette senza interruzioni. Questo rende il
taglio veloce e produce un'elevato effetto emostatico. Può creare lieve necrosi.
L'emissione pulsata produce invece impulsi intervallati da momenti di pausa, cioè dei
picchi di potenza di durata brevissima. Nella modalità pulsata il valore di potenza
medio risulta inferiore della potenza di picco, proporzionalmente all'intervallo
percentuale di emissione (Ton)/pausa (Toff). Gli intervalli di Ton e Toff generalmente
variano da 20µs a 10ms. La modalità pulsata taglia meno velocemente del modo
continuo ma evita la formazione di necrosi dei tessuti.
FREQUENZA: Misura il numero di oscillazioni (pulsazioni) al secondo. Si misura in Hertz
(Hz)
la combinazione di frequenza e di Ton e Toff caratterizza l'emissione pulsata. Questa ha
due importanti vantaggi clinici:
1. Durante l'intervallo Toff, consente il rilassamento termico del tessuto, evitando
dunque l'accumulo di calore.
2. Nella micro chirurgia sarà possibile utilizzare meno anestesia, con conseguenti
benefici ai pazienti.
Il Wiser è dotato della tecnologia TOP Tissue Optimized Pulsing. Il TOP rende possibile
un taglio veloce su tutti i tipi di tessuto molle, mantenendo bassi i danni termici.
MODO
Ton
Toff
frequenza
CW emissione
continua
∞
-
MP
200ms
500ms
~1.5Hz
SP
10ms
10ms
~50Hz
SSP
20µs
20µs
~ 20KHz
Regolazione estesa
20µs -30 s
20µs -30 s
dell'impulso
Non è possibile impostare valori di Ton e Toff maggiori o minori di 100 volte l'uno dell'altro.
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9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI
TRATTAMENTI
ATTENZIONE: Usare il proprio giudizio etico e clinico per determinare tutti gli aspetti
dei trattamenti, includendo ma non limitando i trattamenti impostati dal prodotto.
Osservare attentamente e monitorare tutti gli effetti clinici usando la vostra esperienza
per rendere più sicuro e facile l‟approccio all‟operazione per il vostro paziente.
ATTENZIONE: i parametri preimpostati sono determinati su casi standard suggeriti da
esperti dentisti utilizzatori del laser. I parametri possono essere modificati in modalità
avanzata (consultare la sezione 4 del manuale utente).
LISTA TRATTAMENTI BASE:
ENDODONZIA
PARODONTOLOGIA
TERAPIA
SBIANCAMENTO
CHIRURGIA TESSUTO GRANULOMATOSO
CHIRURGIA NORMALE
CHIRURGIA TESSUTO FIBROTICO
CHIRURGIA COAGULAZIONE
BIOSTIMOLAZIONE CONTATTO
BIOSTIMOLAZIONE ONDA PIANA
LISTA TRATTAMENTI ADVANCED
1. ENDODONZIA
1.1 endodonzia
1.2 incisione polpa
1.3 vetrificazione
1.4 apicectomia
2. PARODONTOLOGIA
2.1 parodontologia
3. CHIRURGIA
3.1 chirurgia granulomatoso
3.2 chirurgia normale
3.3 emostasi
3.4 solco preimpronta
3.5 gengivectomia
3.6 frenotomia
3.7 iperplasia
3.8 ascesso
3.9 fibroma
3.10 granuloma
3.11 epulide
3.12 emangioma
3.13 fistola
4. IMPIANTI
4.1 scopertura impianti
4.2 perimplantiti
4.3 biostimolazione
5. TERAPIA
5.1 herpes labialis
5.2 afta
5.3 cheilite angolare
5.4 ipersensibilità
5.5 sigillatura solchi
5.6 terapia ATM
5.7 biostimolazione
6. SBIANCAMENTO
6.1 singlo
6.2 area
4
9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI
SUGGERIMENTI PRATICI
Attivazione della fibra:
prima di procedere con l‟irraggiamento si consiglia di attivare il tip puntando il laser
per qualche istante su di un ritaglio di carta scura .
Movimento del tip:
Il trattamento si esegue con vaporizzazione della mucosa superficiale muovendo il tip,
in posizione perpendicolare rispetto la zona da trattare.
Muovere rapidamente e in modo deciso la punta del tip direttamente a contatto del
tessuto. Utilizzare l‟aria per raffreddare la zona qualora il paziente avverta fastidio.
Evitare di mantenere il tip a contatto per periodi prolungati onde evitare la
formazione di necrosi e danni superficiali. Tenere sempre il manipolo in movimento.
Pulizia della punta del tip:
Utilizzare una spugnetta di cotone (o garza) inumidita per pulire regolarmente la punta
del tip al fine di evitare che del tessuto carbonizzato vi rimanga depositato. Questo
assicura una corretta emissione. Ripetere spesso tale operazione strofinando bene la
fibra sulla spugnetta.
IMPORTANTI PRECAUZIONI
DOTTORE, PAZIENTE, ASSISTENTE E TUTTO IL PERSONALE
PRESENTE
NEL
LABORATORIO
DEVONO
INDOSSARE
OBBLIGATORIAMENTE GLI OCCHIALI PROTETTIVI.
Dispositivi di sicurezza individuali
Aspirazione
Usare l‟aspira-saliva per mantenere un chiaro campo di visione durante il trattamento.
Particolare attenzione deve essere adottate per prevenire esalazioni generate dalla
vaporizzazione laser del tessuto virale.
Anestesia
L‟anestesia può non essere richiesta durante le operazioni a tessuti molli, i pazienti
devono essere seguiti scrupolosamente al minimo segnale di dolore o disagio
manifestato.
Area di intervento
Wiser è progettato per uso su tessuto molle. Prestate dunque attenzione a strutture
adiacenti o altre sottostrutture durante il trattamento. Prestare particolare attenzione
mentre si utilizza il prodotto per operare in tasche o canali. Il laser non deve mai essere
puntato direttamente su parti orali ricoperte d‟oro o altri metalli.
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9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI
EFFETTI COLLATERALI
ATTENZIONE. L'uso improprio del dispositivo laser può portare ad effetti indesiderati e
talvolta pericolosi.
Il laser porta enormi effetti benefici nel tessuto umano con le corrette potenze,
frequenze e tempi di applicazione, ma nel contempo, soprattutto ad alte potenze può
provocare la vaporizzazione o la necrosi del tessuto irradiato, per cui se questo non
dovesse essere un effetto desiderato si può rilevare un grosso pericolo per il paziente.
Nel caso però in cui si voglia effettivamente provocare la necrosi di un particolare sito,
come nella terapia fotodinamica o nell‟uso equivalente di bisturi, è inevitabile che oltre al
tessuto bersaglio, può risultare lievemente danneggiato anche il tessuto immediatamente
circostante. L‟entità di tale danno è determinata essenzialmente dai parametri di densità
di energia sottoposta a quel tessuto e del tempo di applicazione, ma può essere tollerata
in rapporto al beneficio riportato.
Si consiglia pertanto al medico di controllare con molta accuratezza i seguenti parametri,
al fine di non provocare effetti indesiderati sul paziente:

potenza;

dimensione del tip;

distanza tra punta del tip e tessuto irradiato;

modalità di emissione continua o pulsata;

tempo di applicazione.
SICUREZZA
I rischi più grandi a cui si può essere esposti possono essere la
scorretta esposizione alla luce laser, che può causare seri danni alla
retina oculare e un uso improprio del dispositivo laser.
Per questo è sempre necessario indossare gli occhiali di protezione
durante l‟utilizzo dell‟apparecchio.
Per ridurre i rischi è importate istruire il proprio personale sui rischi
derivanti dall'uso improprio del laser. Una persona designata come
responsabile della sicurezza per la pratica laser (LSO) ha l'autorità e
la responsabilità di controllare, rispettare e di effettuare la valutazione dei pericoli
derivanti dall‟emissione laser.
Tutti i collaboratori del medico devono essere in grado di operare in sicurezza con
l‟apparecchio laser; essere consapevoli dei pericoli che possono derivare da uno scorretto
uso dell‟apparecchio; essere a conoscenza di eventuali segnali di pericolo e istruzioni di
sicurezza provenienti dal dispositivo; essere in grado di utilizzare in sicurezza tutti gli
accessori forniti.
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SELEZIONE DEL TIP E ALTRI ACCESSORI
ATTENZIONE: NON LASCIARE MAI LA LENTE IN USCITA SCOPERTA.
Coprire l'estremità con il tappo protettivo fornito dopo aver
rimosso i tip o altri accessori.
La lente è molto delicata: la penetrazione di fluidi fumo o
polvere potrebbe danneggiare l'apparecchio.
Non toccare o guardare mai direttamente all'interno.
I TIP
ATTENZIONE: alla consegna i tip non sono sterili.
Tip di diverse misure sono disponibili per varie
applicazioni. L'anello colorato ne identifica
l'ambito applicativo. Comprendono una ghiera di
fissaggio. Consultare il manuale utente per
istruzioni sul montaggio di tip e accessori.
APPLICAZIONE
COLORE
DIMENSIONI
Ø Tip
ENDODONZIA
BLU
A 25mm
B 3mm
C 15mm
PARODONTOLOGIA
GIALLO
A 25mm
B 3mm
C 10mm
400µm
CHIRURGIA
VERDE
A 25mm
B 3mm
C 5mm
300µm
IMPLANTOLOGIA
BIANCO
A 25mm
B 3mm
C 8mm
300µm
TERAPIA
NERO
A 25mm
B 3mm
C 5mm
400µm
SBIANCAMENTO
GRIGIO
ONDA PIANA
GRIGIO
BIOSTIMOLAZIONE
GRIGIO
200µm
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1.9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI
PROTOCOLLI CLINICI
TRATTAMENTI BASE
POTENZA: 2.5 W – media 1.2W
MODO: SP – Ton/Toff= 10ms – 50 Hz
TIME: 5 s / canale
ENDODONZIA
TIP: BLU - endodonzia
ANESTESIA: non necessaria
PROCEDURA:
si inizia la procedura laser dopo aver preparato il
canale
secondo
la
tecnica
strumentale
tradizionale.
Effettuare il I° lavaggio con Ipoclorito.
I° Passaggio Laser:
Dopo aver segnato con esattezza sul tip la
lunghezza del canale, lo si introduce all‟interno
del canale fino a 1 mm all‟apice.
Si aziona il laser e si procede quindi ruotando la fibra in senso orario verso l‟apice e
quindi nuovamente in senso antiorario verso l‟imboccatura del canale.
Effettuare il II° lavaggio con acido citrico al 10% o con Edta.
II° Passaggio laser (come il precedente)
Effettuare il II° lavaggio con Ipoclorito
III° Passaggio laser: chiusura dello spazio endodontico.
L‟intera operazione va ripetuta per ciascun canale.
Il trattamento combinato Ipoclorito e laser
permette di ottenere una completa
sterilizzazione del canale oltre che la cristallizzazione con chiusura dei tubuli dentinali.
La chiusura del canale si completa poi con metodi tradizionali.
Per tagliare e riscaldare la guttaperca si può utilizzare nuovamente la tecnica laser. In
questo caso si ricorda di porre attenzione a limitare il contatto a 2-3 secondi, per non
avere effetti termici.
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POTENZA: 2.5W – media 0.7W – 10 kHz
PARODONTOLOGIA
MODO: Ton =30µs Toff=70µs
TEMPO: 30s /tasca
TIP: GIALLO - parodontologia
ANESTESIA: Non necessaria
PROCEDURA: la punta del tip deve essere inserita
fino al fondo della tasca parodontale, retratta di
1mm ed utilizzata con movimento “a ventaglio”
disto-mesiale ed apico-coronale. Il trattamento
va eseguito con il tip inclinato leggermente prima
verso il cemento radicolare e poi verso il tessuto
di granulazione della tasca. Entrati nella tasca e
posizionato il tip, ci poggeremo delicatamente sulla gengiva per irradiare il cemento
radicolare e faremo leva spingendo sulla corona del dente per indirizzare il tip verso la
parete granuleggiante della tasca. Ogni applicazione durerà circa 30” e sarà intervallata
dalla successiva irrigazione del solco gengivale in trattamento (irrigazione con acqua
ossigenata 3% 10 volumi). Si ripeteranno 3 sequenze per tasca nel corso di ciascun
trattamento. Maggiore è il danno parodontale, maggiore sarà il tessuto di granulazione
carbonizzato che dovremo costantemente rimuovere dalla punta del tip con garzina
imbevuta d‟acqua.
La flora batterica viene eliminata con la vaporizzazione dei tessuti necrotizzati e ciò
determina maggiore effetto decontaminante della tasca rispetto ai metodi tradizionali di
solo scaling e rootplaning.
Il trattamento va ripetuto a distanza di 10 gg ed il numero di ripetizioni dipendono
dall‟estensione e dalla gravità della patologia parodontale e dalla risposta
del
trattamento.
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POTENZA: 1 W
MODO: CW
TEMPO: 60 s / cm2
TERAPIA
TIP: NERO - terapia
ANESTESIA: Non necessaria
APPLICAZIONE:
Cheliti,
Afte,
Herpes,
biostimolazione
PROCEDURA:
iniziare
il
trattamento
ponendo il tip a circa 2mm dal tessuto,
quindi operando in defocalizzato.
Proseguire in questo modo per circa 1 - 2
minuti con movimenti “a rasatura di prato”
lungo tutta l‟estensione della lesione.
Procedere, quindi, ponendo il tip in leggero contatto e tangenzialmente alla lesione,
pennellando per circa 5/10 secondi. Questa operazione dovrà interessare tutta la zona
della lesione, oltrepassando anche il margine della stessa fino a circa 1 mm dal limite. In
questa fase il movimento dovrà essere lineare ed il contatto delicato e breve.
Nei casi più estesi e profondi, può essere usato gel anestetico (oraquix gel: prolocaina
2,5% + lidocaina
2,5%) tenuto a contatto per circa 10 minuti prima dell‟intervento.
Qualora, nel corso del trattamento, il paziente avverta bruciore fastidioso, utilizzare aria
dello spray del riunito per raffreddare la zona e “pennellare” con il tip onde evitare
eccessivi rialzi termici e garantire un buon ricondizionamento tissutale.
Nel caso il paziente avverta fastidio nel corso del trattamento a contatto, utilizzare l‟aria
dello spray del riunito per raffreddare e nel contempo effettuare toccature più brevi
tenendo la fibra tangenzialmente alla lesione che verrà quasi carezzata delicatamente
Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi al termine del trattamento. Tale fase ha
comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti.
Se necessario ripetere il trattamento ogni 3 giorni fino a guarigione.
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POTENZA: 2 W
MODO: CW
TEMPO: 10 s – sfioramento
CHIRURGIA - COAGULAZIONE
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: Non necessaria
PROCEDURA:
le proprietà di emostasi dell‟azione laser
permettono di utilizzare questa tecnologia
per
controllare
emorragie
intra/postoperatorie.
In questi casi si procede con la toilette
chirurgica della ferita prima dell‟inizio del
trattamento che consiste in una serie di
passaggi con la punta del tip a diretto
contatto con i punti di gemizio ematico.
La durata del trattamento dipenderà dall‟entità dell‟area di tessuto da trattare.
Nel caso in cui non si ottenga l‟effetto emostatico anche dopo diversi passaggi, è molto
probabile che il sanguinamento riguardi un vaso sanguigno di dimensioni superiori a 0,5
mm di diametro oltre il quale il laser a diodi non riesce a coagulare.
Sarà quindi necessario, in questo caso, procedere all‟emostasi mediante l‟utilizzo di
tecniche alternative.
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POTENZA: 7 W – media 3.5W
MODO: SP - Ton/Toff=10ms – 50 Hz
CHIRURGIA – TESSUTO FIBROTICO
TEMPO: libero
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: Topica/locale se necessaria
APPLICAZIONE:
scopertura
apertura
impianti,
allungamento
di
di
opercoli,
frenulectomia,
corona
gengivectomia,
clinica,
gengivoplastica,
asportazione di fibromi, epulidi, riduzione
di
iperplasia
farmaci
gengivale,
gravidica,
(ciclosporine,
condizionamento
del
solco
da
etc.)
per
presa
impronta.
PROCEDURA: Solitamente l‟anestesia non
è necessaria per queste applicazioni, ma qualora il paziente avverta dolore si consiglia
l‟applicazione di un gel anestetico topico applicato localmente per 10 minuti.
Il
trattamento
va
eseguito
iniziando
la
vaporizzazione
del
tessuto
partendo
dall‟impostazione minima di potenza data dal trattamento preimpostato. Il tip va
mantenuto a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione
limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere il manipolo con regolarità. Il
tessuto viene vaporizzato strato per strato. Se il paziente lamentasse del fastidio,
raffreddare la zona utilizzando lo spray aria del riunito, ad una distanza di circa 5 cm,
evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare.
Nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi, passare alla modalità avanzata per
impostare i parametri più adeguati.
Si consiglia di applicare l‟analgesia laser irradiando l‟area alla distanza di 1 cm (non a
contatto per ½ minuti) in modo da inibire i terminali recettori. Effettuare, se necessario
delle toccature con pellets di cotone imbevuti di anestetico tra un‟applicazione laser e la
successiva. Se, malgrado ciò, il paziente non sopporta il dolore, si può ricorrere a minime
dosi di anestetico per infiltrazione senza vasocostrittore.
ATTENZIONE: per ottenere un taglio più veloce e efficace pulire regolarmente il tip con
del cotone.
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POTENZA: 7 W - media 2.3W
MODO: Ton= 500 Toff=1ms - 700 Hz
CHIRURGIA NORMALE
TEMPO: libero
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: Topica/locale se necessaria
APPLICAZIONE:
scopertura
apertura
impianti,
allungamento
di
di
opercoli,
frenulectomia,
corona
gengivectomia,
clinica,
gengivoplastica,
asportazione di fibromi, epulidi, riduzione
di
iperplasia
farmaci
gengivale,
gravidica,
(ciclosporine,
condizionamento
del
solco
da
etc.)
per
presa
impronta.
PROCEDURA: Solitamente l‟anestesia non è necessaria per queste applicazioni, ma
qualora il paziente avverta dolore si consiglia l‟applicazione di un gel anestetico topico
applicato localmente per 10 minuti.
Il
trattamento
dall‟impostazione
va
eseguito
minima
di
iniziando
la
potenza
data
vaporizzazione
dal
del
trattamento
tessuto
Chirurgia-
partendo
tessuto
granulomatoso. Il tip va mantenuto a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere
leggero e la pressione sulla fibra limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e
muovere la fibra con regolarità. Il tessuto viene vaporizzato strato per strato. Se il
paziente lamentasse del fastidio, raffreddare la zona utilizzando lo spray aria del riunito,
ad una distanza di circa 5 cm, evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da
trattare.
Nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi, passare alla modalità Chirurgia –
tessuto fibrotico che consentono di applicare al tessuto una potenza maggiore. In questi
casi si consiglia di applicare l‟analgesia laser irradiando l‟area alla distanza di 1 cm (non a
contatto per ½ minuti) in modo da inibire i terminali recettori. Effettuare, se necessario
delle toccature con pellets di cotone imbevuti di anestetico tra un‟applicazione laser e la
successiva. Se, malgrado ciò, il paziente non sopporta il dolore, si può ricorrere a minime
dosi di anestetico per infiltrazione senza vasocostrittore.
ATTENZIONE: per ottenere un taglio più veloce e efficace pulire regolarmente il tip con
del cotone.
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POTENZA: 1.5 W
MODO: CW
CHIRURGIA – TESSUTO GRANULOMATOSO
TIME: libero
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: Topica/locale se necessaria
APPLICAZIONE:
scopertura
apertura
impianti,
allungamento
di
di
opercoli,
frenulectomia,
corona
gingivectomia,
clinica,
gengivoplastica,
asportazione di fibromi, epulidi, riduzione
di
iperplasia
farmaci
gengivale,
gravidica,
(ciclosporine,
condizionamento
del
solco
da
etc.)
per
presa
impronta.
PROCEDURA: Solitamente l‟anestesia non è necessaria per queste applicazioni, ma
qualora il paziente avverta dolore si consiglia l‟applicazione di un gel anestetico topico
applicato localmente per 10 minuti.
Il
trattamento
va
eseguito
iniziando
la
vaporizzazione
del
tessuto
partendo
dall‟impostazione minima di potenza data dal trattamento Surgy Granulate. La fibra va
mantenuta a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione sulla
fibra limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere la fibra con regolarità. Il
tessuto viene vaporizzato strato per strato. Se il paziente lamentasse del fastidio,
raffreddare la zona utilizzando lo spray aria del riunito, ad una distanza di circa 5 cm,
evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare.
Nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi, passare alla modalità Surgy Normal
od eventualmente Surgy Fibrous che consentono di applicare al tessuto una potenza
maggiore . In questi casi si consiglia di applicare l‟analgesia laser irradiando l‟area alla
distanza di 1 cm (non a contatto per ½ minuti) in modo da inibire i terminali recettori.
Effettuare, se necessario delle toccature con pellets di cotone imbevuti di anestetico tra
un‟applicazione laser e la successiva. Se, malgrado ciò, il paziente non sopporta il dolore,
si può ricorrere a minime dosi di anestetico per infiltrazione senza vasocostrittore.
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POTENZA: 5 W
MODO: CW
TEMPO: 30 s / quadrante o dente
SBIANCAMENTO
TIP: ACCESSORIO LARGA AREA O
SINGOLO DENTE
ANESTESIA: non necessaria
Procedura: per questo tipo di trattamento è consigliato l„uso del prodotto “Doctor Smile
LWS”, un gel al perossido d„idrogeno specificatamente studiato per l„utilizzo con il laser
ed arricchito con ossido di titanio per renderlo il meno aggressivo in commercio.
Prima di procedere con il trattamento è importante effettuare un‟accurata pulizia.
Posizionare la diga per la protezione muco-labiale. Verificare quindi la gradazione di
colore attuale dei denti del paziente. Asciugare la zona di applicazione. Isolare la gengiva
marginale con l‟applicazione della diga foto polimerizzabile “Liquid dam“.
Applicare il gel sbiancante, ottenuto miscelando la polvere e il liquido contenuti nella
confezione, su tutta la superficie frontale degli elementi dentari da sbiancare
distribuendolo con uno strato di almeno 2 mm. Iniziare l‟attivazione del prodotto con il
manipolo laser, mantenendo una distanza di 1mm dal gel sbiancante ed effettuando piccoli
movimenti concentrici sulla zona da trattare.
Lasciare riposare il gel 10 minuti. Aspirare il gel ed eventualmente ripetere l‟applicazione
(Max. 2 volte) come fatto in precedenza. Infine rimuovere con una pinzetta la diga foto
polimerizzabile e lavare accuratamente con
acqua.
Effettuare un nuovo controllo con la scala
colori
per
per
verificare
sbiancamento raggiunto e
il
grado
di
congedare il
paziente consegnandogli un
dettagliato
foglietto di istruzioni volto a fargli evitare
nei giorni a seguire di venire a contatto con
sostanze
cromogene
che
possano
condizionare negativamente il buon esito
raggiunto.
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POTENZA: 1 W
MODO: CW
BIOSTIMOLAZIONE A CONTATTO
TEMPO: 50 s
TIP: accessorio biostimolazione a
contatto
ANESTESIA: non necessaria
Inserire l'accessorio per la biostimolazione
a contatto sul manipolo. Appoggiare il tip a
contatto con l'area dolente o la ferita con
cicli di 50 secondi con potenza 1W.
Il fascio defocalizzato a bassa potenza
viene assorbito dal tessuto, stimolando I
processi metobolitici e la rigenerazione
tissutale grazie agli effetti termici e foto temici del laser. Non si verificano alterazioni
macroscopiche dei tessuti, bensì avviene un effetto analgesico e un'accelerazione della
guarigione delle ferite chirurgiche.
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POTENZA: 1 W
MODO: CW
BIOSTIMOLAZIONE ONDA PIANA
TEMPO: 50 s
TIP: MANIPOLO ONDA PIANA
ANESTESIA: non richiesta
APPLICAZIONE:
Distorsioni
e
Contratture
associate
ad
edema e dolore, artrosi, periartrite scapolo
omerale, algie intercostali, gomito del
tennista, distorsione articolare, edema post
chirurgico, acroparestesie.
PROCEDURA:
Irradiare il distretto locoregionale colpito
da dolore con il manipolo applicato a distanza compresa tra 0 e 105 cm, alla potenza di 1
w e per un tempo di 50 sec, in modo da distribuire la fluenza di 50 J/cm 2 secondo il
protocollo del prof. Alberico Benedicenti.
Irradiando il sito d‟interesse nella sede di maggior proiezione algica si ottiene una
remissione della sintomatologia dolore. In presenza di edema sarà consigliabile impostare
1,5 W.
Ripetendo le applicazioni con cadenza giornaliera, o al più a giorni alterni, si nota la
remissione del sintomo dolore per periodi proporzionalmente compresi fra i tre e i sei
mesi. Si consigliano cicli variabili dai 20 ai 30 giorni. L‟associazione a terapia
farmacologica ha effetto sinergico.
Se da un lato eliminando il dolore si ha una risoluzione della lesione, dall‟altro si risolve
anche l‟edema : infatti l‟irradiazione laser ha il vantaggio di aumentare la velocità del
microcircolo nella sede trattata, nonché favorisce il drenaggio linfatico dei liquidi
interstiziali (effetto anti-edema).
Il manipolo a onda piana AB 2799 è stato sviluppato da un progetto gentilmente concesso
dal Prof. Alberico Benedicenti. La caratteristica principale di questo manipolo è quella di
avere la potenza distribuita in maniera uguale su tutta l‟area di irradiazione, a differenza
dei comuni manipoli in defocalizzato. Pertanto la luce laser emessa agirà alla stessa
profondità tissutale, assicurando uguali effetti terapeutici sull‟intera area trattata.
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TRATTAMENTI AVANZATI
POTENZA: 1 W
1. ENDODONZIA
1.2 INCISIONE POLPA
MODO: CW
TEMPO: 50 s
TIP: BLU - endodonzia
ANESTESIA: non richiesta
Procedura: Si procede ponendo la punta del tip a diretto
contatto con il tessuto ed operando in modo deciso e rapido con
movimenti regolari avanti e indietro sul tessuto interessato.
La potenza iniziale di vaporizzazione dovrà essere minima (0,5W)
e la pressione sulla punta molto leggera.
Si aumenta quindi la potenza gradualmente fino a valori di 0,7 W.
Per ottenere una perfetta sterilizzazione della zona e per eliminare residui post operatori,
si termina il trattamento eseguendo dei movimenti circolari attorno alla zona.
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POTENZA: 2 W
MODO: CW
3. CHIRURGIA
TEMPO: 50 s
3.3 EMOSTASI
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: non richiesta
Procedura: le proprietà di emostasi dell‟azione laser permettono
di
utilizzare
questa
tecnologia
per
controllare
emorragie
sopravvenute in operazioni eseguite con i metodi tradizionali.
In questi casi si procede quindi con la pulizia della ferita e la
rimozione
dell‟eccesso
di
sangue
prima
dell‟inizio
del
trattamento.
Si esegue quindi una serie di passaggi con il tip a diretto contatto della ferita. La durata
del trattamento dipenderà dall‟entità dell‟area di tessuto da trattare. Nel caso in cui non
si ottenga l‟effetto emostatico anche dopo diversi passaggi, è molto probabile che il
sanguinamento riguardi un vaso sanguigno di dimensioni superiori a 0,5 mm di diametro.
Sarà quindi necessario, in questo caso, procedere all‟emostasi mediante l‟utilizzo di
tecniche alternative.
POTENZA: 1 W
MODO: CW
3. CHIRURGIA
TEMPO: 50 s
3.3 SOLCO PREIMPRONTA
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: non richiesta
Procedura: l‟anestesia può anche non essere necessaria in questo
tipo di trattamento. Se il paziente avverte dolore diminuire la
potenza operativa. Poggiare l‟estremità della fibra nel solco
cravicolare senza oltrepassare l‟attacco epiteliale. Il fascio laser
va indirizzato verso il tessuto molle trattando tutto il perimetro
gengivale senza toccare i bordi del moncone preparato. Asportare la minima quantità di
epitelio utile per rendere agevole la penetrazione del materiale d‟impronta. Pulire
regolarmente la fibra nel corso del trattamento con un batuffolo di cotone così da evitare
l‟uso del filo retrattore. In caso di leggera emorragia proseguire l‟applicazione laser.
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POTENZA: 1,5 W
MODO: CW
3. CHIRURGIA
TEMPO: 50 s
3.3 GENGIVECTOMIA
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: non richiesta
Procedura: Solitamente l‟anestesia non è necessaria per queste
applicazioni, ma qualora il paziente avverta dolore si consiglia
l‟applicazione di un gel anestetico topico.
Il trattamento va eseguito iniziando a vaporizzare il tessuto
partendo da valori minimi (1,0 W). La fibra va mantenuta a
contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione sulla fibra
limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere la fibra con regolarità. Il
tessuto viene vaporizzato strato per strato. Portare la potenza gradualmente fino a 1,5
Watt. Per raffreddare la zona utilizzare l‟aspiratore del riunito, ad una distanza di circa 12 cm. evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare.
La potenza può essere aumentata a valori maggiori di 2,0 W nel caso di trattamenti più
estesi o su tessuti fibrosi. In questi casi va praticata l‟anestesia. Fare riferimento al
trattamento specifico per quanto riguarda l‟asportazione di fibromi.
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POTENZA: 1,5 W
MODO: CW
3. CHIRURGIA
TEMPO: 50 s
3.3 FRENOTOMIA
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: topica
Procedura: applicare un gel anestetico sulla superficie del
frenulo. In taluni casi l‟anestesia locale può anche risultare
superflua, ma si consiglia comunque di effettuarla.
Effettuare il trattamento laser partendo sempre dalla minima
potenza indicata (1,5 W) e tenendo il tip inclinato di circa 45°
rispetto al frenulo. Eseguire dei movimenti rapidi e leggeri sul
tessuto da vaporizzare e aumentare gradualmente la potenza fino a 2,0 W se il paziente
non avverte fastidio. Sarebbe meglio poter utilizzare la massima potenza raggiunta
gradualmente per ottenere un‟incisione più efficace. Utilizzare eventualmente l‟anestesia
per effettuare l‟incisione con una potenza più elevata. Per raffreddare la zona e per
aspirare i fumi della vaporizzazione del tessuto, utilizzare l‟aspiratore del riunito ad una
distanza di circa 1-2 cm. In questo modo si evita la disidratazione del tessuto da trattare.
Il sanguinamento nella maggior parte dei casi è minimo o addirittura nullo, tanto da
rendere superflue le suture.
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POTENZA: 2 W
MODO: SP
3. CHIRURGIA
TEMPO: libero
3.3 ASCESSO
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: topica
Procedura: il laser a diodi permette di praticare l‟incisione in
anestesia in modo quasi indolore. Diminuendo l‟energia o
utilizzando
un
anestetico
topico
è
possibile
controllare
l‟insorgenza di dolore nel corso dell‟operazione.
Il trattamento si esegue con vaporizzazione della mucosa
superficiale muovendo la fibra, in posizione perpendicolare, rispetto alla zona da trattare.
Muovere rapidamente e in modo deciso la punta della fibra direttamente a contatto del
tessuto per circa 30–60 secondi, evitando la zona del periostio.
Utilizzare l‟aria per raffreddare la zona qualora il paziente avverta fastidio. Utilizzare una
spugnetta di cotone (o garza) inumidita per pulire regolarmente la punta del tip al fine di
evitare che del tessuto carbonizzato rimanga depositato sulla punta stessa. Ripetere
spesso tale operazione strofinando bene la fibra sulla spugnetta. Grazie al ridotto
sanguinamento provocato dall‟azione del laser è possibile inserire un drenaggio senza
compressione e ridurre quindi i problemi di un nuovo ristagno.
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POTENZA: 1,5 W
MODO: CW
3. CHIRURGIA
TEMPO: libero
3.3 FIBROMA
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: topica
Procedura: il trattamento si inizia appoggiando l‟estremità del tip in modo leggero sul
bordo della zona da trattare ed eseguendo una serie di passaggi successivi. La durata di
questa fase dipende dall‟estensione della zona da trattare. Si prosegue quindi muovendo
in modo deciso e rapido, con una certa regolarità, il tip a diretto contatto con il tessuto.
Raffreddare la zona con dell‟aria qualora nel corso del trattamento il paziente avverta
dolore.
Si raccomanda di pulire frequentemente con una spugnetta di cotone l‟estremità del tip
per ottenere un taglio più rapido ed efficace. Il fibroma viene asportato per mezzo del tip,
mentre la ferita rimane aperta.
L‟epitelizzazione della ferita si otterrà in circa 10 giorni. Trascorso questo periodo di
tempo la zona trattata sarà indistinguibile rispetto ai tessuti circostanti.
Avvertenze:
prima
dell‟esame
istologico
è
necessario
avvisare
l‟anatomo-patologo che l‟operazione è stata eseguita a mezzo laser.
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POTENZA: 1,5 W
MODO: CW
3. CHIRURGIA
TEMPO: libero
3.3 FISTOLA
TIP: VERDE - chirurgia
ANESTESIA: topica
Procedura:
L‟operazione
si
esegue
tramite
la
tecnica
di
coagulazione intraluminale.
Il tip viene quindi inserita nella fistola arrivando fino al termine
del condotto. Si inizia effettuando alcuni colpi di prova prima di
eseguire il trattamento vero e proprio. In questa fase si irradia il
condotto mentre si ritrae il tip. La velocità di ritrazione corretta
si ha quando la vaporizzazione dell‟acqua si può appena osservare.
Quando il tessuto trattato presenta segni di imbiancamento significa che è iniziata la
coagulazione. Si inizia quindi la terapia utilizzando una potenza inferiore rispetto alla fase
di prova e si conclude alla comparsa dell‟imbiancamento. Tramite l‟aspira saliva si aspira il
fumo durante il funzionamento. Infine si procede alla coagulazione esterna con il tip
utilizzato non a diretto contatto. Risciacqui con perossido di idrogeno al 3% vanno
effettuati per la profilassi di infezione.
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POTENZA: 2,4 W
MODO: SSP
4. IMPIANTI
TEMPO: libero
4.1 SCOPERTURA IMPIANTI
TIP: BIANCO - impianti
ANESTESIA: non necessaria
Procedura: l‟anestesia può anche non essere necessaria in questo
tipo di trattamento. Se il paziente avverte dolore applicare un gel
anestetico o diminuire la potenza.
Con il tip a diretto contatto e in posizione perpendicolare
procedere
alla
vaporizzazione
la
superficie
della
mucosa.
Procedere con movimenti circolari fino a raggiungere la scopertura dell‟impianto.
Proseguire quindi il movimento circolare inclinando la fibra verso l‟esterno di 45°, fino alla
completa pulitura. E‟ molto importante nel corso di questo trattamento non sostare
direttamente sulla superficie dell‟impianto. Esso infatti può assorbire energia termica e
quindi provocare dolore al paziente. Questo tipo di trattamento va utilizzato quando si ha
una quantità di gengiva più che sufficiente attorno all‟area da trattare.
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POTENZA: 1,2 W
MODO: CW
5. TERAPIA
TEMPO: libero
5.1 HERPES LABIALIS
TIP: NERO - terapia
ANESTESIA: non necessaria
Procedura: il trattamento delle forme erpetiche è molto simile al trattamento delle afte
ulcerose già analizzato.
In fase iniziale si colpisce la zona interessata con il tip a una certa distanza dal tessuto
(circa 2mm) mantenendo il fascio sfuocato. Rispetto al trattamento delle afte, in questo
caso, il contatto con il tessuto dovrà essere leggerissimo. Il contatto dovrà essere breve e
soffice ed il termine del trattamento viene stabilito visivamente osservando il
cambiamento di aspetto della lesione (simile ad una escara coagulata). Nel caso il
paziente avverta fastidio nel corso del trattamento distogliere il tip dalla lesione tra spari
successivi. Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi nel paziente al termine del
trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti.
POTENZA: 1 W
5. TERAPIA
5.2 AFTA
MODO: CW
TEMPO: 1:00
TIP: NERO - terapia
ANESTESIA: non necessaria
Procedura: in fase iniziale irradiare la zona interessata con il tip
ad una distanza di circa 2mm dal tessuto mantenendo il fascio
sfuocato. Proseguire quindi trattando la lesione in modo uniforme
e con un movimento circolare, su di un‟area superiore rispetto alla
dimensione della lesione stessa “sbordando” di circa 1 mm.
Passato il primo minuto, il trattamento continua appoggiando delicatamente il puntale
sulla lesione e pennellando la zona interessata con spari della durata di circa 5 secondi.
Nel caso in cui il paziente avverta un accentuato fastidio nel corso del trattamento
intervallare il contatto del tip sulla lesione. Il paziente percepirà marginalmente il dolore.
Il termine del trattamento viene stabilito visivamente osservando il cambiamento di
aspetto della lesione. Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi nel paziente al
termine del trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti.
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POTENZA: 1 W
5. TERAPIA
5.3 CHEILITE ANGOLARE
MODO: CW
TEMPO: 1:00
TIP: NERO - terapia
ANESTESIA: non necessaria
Procedura: il trattamento si esegue iniziando a trattare la zona interessata con il tip ad
una certa distanza (circa 2mm) dal tessuto, mantenendo il fascio “sfuocato”. Proseguire in
questo modo per circa 1 minuto. Si procede, quindi, appoggiando il tip direttamente sulla
lesione in posizione perpendicolare, con un contatto leggero, per circa 5/10 secondi.
Questa operazione dovrà interessare tutta la zona della lesione, oltrepassando anche il
margine della stessa fino a circa 1 mm dal limite. In questa fase il movimento dovrà essere
lineare ed il contatto delicato e breve.
Nei casi più interessanti, può essere usato come anestetico xilocaina 5% per contatto in
crema. Utilizzare aria per raffreddare la zona, qualora il paziente avverta fastidio nel
corso del trattamento. Una sensazione di fastidio dovuta ai movimenti del tip sulla
superficie della lesione può essere ridotta posando e sollevando ad intervalli regolari il tip
dalla lesione. Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi nel paziente al termine del
trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti. Si suggerisce
la ripetizione del trattamento ogni 3 giorni per due settimane.
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POTENZA: 0,2 – 0,6 W
MODO: CW
5. TERAPIA
TEMPO 0:20
5.4 IPERSENSIBILITA’
TIP: NERO - terapia
ANESTESIA: non necessaria
Procedura: una volta identificate le zone di dentina sensibile si
inizia il trattamento applicando localmente il gel al fluoruro
sensibile alla lunghezza d‟onda del laser a diodi. Questo gel, a
base di nitrato di potassio, deve avere la caratteristica di essere
fotosensibile alla lunghezza d‟onda del laser a diodi 810nm –
980nm pur non essendo colorato e pertanto è da preferirsi agli
altri in quanto lascia totale chiarezza visiva sul campo operatorio. La procedura prevede
passaggi successivi non a contatto con la intervalli di 20” e con potenze incrementali:
0.2W – 0.3W – 0.4 - 0.5W – 0.6W irradiando la superfice da desensibilizzare. Quindi si
rimuove il gel al fluoruro e si ripetono gli stessi passaggi (da 0.2 a 0.6W) strusciando a
contatto la punta su tutta la superficie da desensibilizzare. Si raccomanda di effettuare
l'operazione a "rasatura di prato" (brushing tecnique) non lasciando quindi scoperto nessun
tubulo dentinale; nel caso il paziente dopo il trattamento avverta ancora sensibilità
ripetere il trattamento a contatto.
ATTENZIONE: Nel trattamento di monconi protesici vitali non superare
la potenza di 0,2 Watt e utilizzare la fibra non a diretto contatto del
cliente. Al termine dell‟operazione va utilizzato un gel al fluoruro sulle
singole facce del dente.
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wiser laser - Tiziano Piersigilli