ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Impianti Elettrici 4A Elettrotecnica Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali E’ sensato installare lo stesso impianto elettrico indifferentemente all’aperto o al chiuso? In un luogo poco frequentato o in un luogo normalmente affollato? In un piccolo magazzino o in un grande museo? Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali E’ evidente che l’impianto va realizzato in modo diverso a seconda del luogo in cui dovrà essere installato. Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza N = numero componenti dello stesso tipo n = numero di componenti non guasti dopo un tempo t S = sicurezza di un componente n S N Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza n S N S t = tempo di esposizione al rischio t Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza Importanti: - Condizioni di impiego e installazione rispondenti a quanto indicato dal costruttore e conformi alle norme vigenti - Condizioni di manutenzione Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza S = sicurezza 1 – S = insicurezza Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza Data la probabilità S che non si verifichi un guasto (e quindi 1 – S), da cosa può dipendere il rischio associato al guasto? Siamo sicuri che ci sarà un danno in caso di guasto? E se ci fosse un danno, di che entità sarebbe? Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza Indichiamo: k = probabilità che si abbia un danno in corrispondenza di un guasto d = entità dell’eventuale danno kd = danno probabile r = (1 – S)kd = rischio associato all’incidente CONSIDERAZIONI… Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di sicurezza Quando ci sono più componenti a rischio guasto: -Sistemi serie quando il guasto di un solo componente è sufficiente a determinare pericolo; -Sistemi parallelo quando devono guastarsi tutti i componenti affinché vi sia pericolo. Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di affidabilità Probabilità che non si verifiche un guasto che impedisca all’apparecchio di fornire la prestazione richiesta, entro un determinato intervallo di tempo e in condizioni prestabilite. Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Concetto di affidabilità Sicurezza: relativa a concetto di pericolo Affidabilità: relativa a concetto di funzionamento Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Classificazione degli impianti in relazione all’ambiente Progettazione, installazione e manutenzione impianti strettamente correlati al luogo di installazione. Per quanto riguarda la bassa tensione (CEI 64-8): -Impianti per ambienti ordinari -Impianti per ambienti e applicazioni particolari CEI 64-8 parte 7 Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Classificazione degli impianti in relazione all’ambiente Ambienti e applicazioni particolari: Locali con bagni e docce (sezione 701) Piscine (702) Cantieri costruzione e demolizione (704) Ambienti marci (751) Luoghi pubblico spettacolo e di trattenimento (752) Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Classificazione degli impianti in relazione all’ambiente Locali uso medico (710) Luoghi pericolo esplosione (ex 64-2, oggi CT 31), pericolo dovuto a presenza sostanze esplosive e rischio formazione fenomeni elettrici Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri Gli involucri che contengono componenti ed apparecchi elettrici da un lato proteggono da agenti esterni, dall’altro impediscono il contatto accidentale con parti in tensione (contatti diretti). Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri La norma CEI 70-1, corrispondente alla norma EN 60529 del CENELEC, classifica gli involucri mediante un codice costituito dalle lettere IP e da due cifre (più eventuali due lettere aggiuntive). Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri La prima cifra riguarda la protezione da corpi solidi (e quindi anche dal contatto diretto di un operatore con una parte in tensione). La seconda cifra riguarda la protezione da liquidi. La prima lettera aggiuntiva viene usata quando il grado di protezione da contatti diretti è maggiore di quello da solidi. La seconda lettera riporta informazioni aggiuntive sul componente. Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri Prima cifra Grado protezione corpi estranei Grado protezione accesso parti pericolose 0 Non protetto Non protetto 1 Non deve penetrare completamente una sfera di diametro 50mm Il calibro di prova da 50mm deve poter penetrare solo parzialmente ad adeguata distanza da parti pericolose 2 Non deve penetrare completamente una sfera di diametro 12,5mm Il dito di prova di diametro 12mm e lunghezza 80mm deve rimanere a distanza adeguata da parti pericolose 3 Non deve penetrare completamente una sfera di diametro 2,5mm Idem come sopra con calibro da 2,5 mm 4 Non deve penetrare affatto una sfera di diametro 1,0mm Idem come sopra con calibro da 1,0 mm 5 Può penetrare quantità limitata di polvere (non pregiudica sicurezza e funzionamento) Idem come sopra 6 Non penetra polvere Idem come sopra Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri Seconda cifra Grado protezione liquidi 0 Non protetto 1 Protetto da gocce che cadono in verticale 2 Protetto da gocce che cadono in verticale con inclinazione massima dell’apparecchio di 15° 3 Protetto contro la pioggia 4 Protetto contro spruzzi d’acqua da tutte le direzioni 5 Protetto contro i getti d’acqua da tutte le direzioni 6 Protetto contro i getti d’acqua potenti da tutte le direzioni 7 Protetto dall’immersione temporanea 8 Protetto dall’immersione continua Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri Prima lettera aggiuntiva Significato A Accesso a parti pericolose impedito a calibro 50 mm (dorso mano) B Accesso a parti pericolose impedito a dito di prova diametro 12mm lunghezza 80mm (dito umano) C Accesso a parti pericolose impedito a calibro 2,5 mm e lunghezza 100mm (attrezzo) D Accesso a parti pericolose impedito a calibro 1,0 mm e lunghezza 100mm (filo) Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Gradi di protezione degli involucri Lettera supplementare Significato H Apparecchiatura ad alta tensione M Provato contro effetti dannosi acqua quando la sue parti mobili sono in movimento S Provato contro effetti dannosi acqua quando la sue parti mobili non sono in movimento W Adatto all’uso in condizioni atmosferiche specificate e dotato di protezioni addizionali Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci) Il rischio non è solo la possibilità che si verifichi un incendio. Importante l’eventuale entità del danno con pericolo per persone, animali o cose. Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci) Parametri: •densità di affollamento; •velocità di sfollamento; •misure protezione antincendio; •entità del danno; •comportamento al fuoco delle strutture •presenza combustibili •utilizzazione ambiente Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci) Norma di riferimento CEI 64-8/7, sezione 751 Categorie: • Ambienti marci per elevata densità di affollamento o elevato tempo di sfollamento o elevato danno a persone, animali o cose; • Ambienti marci con strutture combustibili • Ambienti marci per presenza di materiale infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione e deposito Prof. Sergio De Nisi Corso di Impianti Elettrici ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Influenza condizioni ambientali Luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci) Per gli ambienti marci per presenza di materiale infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione e deposito occorre determinare la CLASSE DEL COMPARTIMENTO ANTINCENDIO (≥30). C = kq q = carico d’incendio specifico k = coefficiente di riduzione dipendente dalle condizioni del locale Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci) Il carico d’incendio specifico è il rapporto tra il carico d’incendio totale e la superficie del locale. Il carico d’incendio totale rappresenta l’energia termica sviluppata dall’incendio di tutte le sostanze combustibili presenti nel locale, riportati convenzionalmente ai chilogrammi equivalenti di legna con potere calorifico 18422 kJ/kg Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi con pericolo di esplosione Pericolosità -> maggior attenzione in fase di progettazione, installazione e manutenzione Normativa complessa: DPR 547/1955 CEI 64-2 (solo alcune parti) CEI 31-30 (più 31-35 e 31-35/A) CEI 31-33 (sostituisce capp. VII, IX, XI, e XIII della 64-2) CEI 31-34 Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi con pericolo di esplosione Si definisce atmosfera pericolosa quella formata (o che possa ragionevolmente formarsi) dalla miscela di aria e sostanze infiammabili (gas, vapori, nebbie, polveri) in proporzioni tali che un fenomeno termico (temperatura elevata, scintilla, arco elettrico) possa provocarne l’esplosione. Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi con pericolo di esplosione Classificazione • Luoghi di classe 0 (C0) (norma CEI 64-2) dove esiste pericolo di esplosione per la presenza o lo sviluppo di sostanze esplosive; • Luoghi di classe 2 (C2) pericolosi per la presenza di polveri infiammabili che reagiscono con l’ossigeno dell’aria (elettroconduttrici o meno 100 kW) • Luoghi pericolosi per la presenza di sostanze, tranne gli esplosivi e le polveri infiammabili, che possono determinare sotto forma di vapori, gas o nebbie, un’atmosfera pericolosa. CEI 31-30, 31-33, 31-34 Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi con pericolo di esplosione Classificazione delle zone di pericolosità Vanno prese in considerazione: •Sorgenti di emissione (che possono emettere gas, vapore o liquido infiammabile e creare atmosfera esplosiva) •Grado di emissione (continuo, di primo grado e secondo grado) •Efficacia ventilazione I tipi di zona sono: •0 (max pericolosità) •1 •2 (min pericolosità) Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi con pericolo di esplosione Componenti elettrici adatti a luoghi con rischio esplosione (comitato CEI 31): Ex-d (a prova d’esplosione) con custodia che impedisce propagazione esplosione esterno Ex-p (a sovrappressione interna) con internamente gas inerte in sovrappressione che impedisce ingresso atmosfera esplosiva Ex-i (a sicurezza intrinseca) non può sviluppare energia sufficiente per esplosione Ex-o (a immersione in olio) un battente d’olio separa il componente dall’atmosfera esplosiva Prof. Sergio De Nisi ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.B. Pentasuglia” Via E. Mattei - tel. 0835/264114; e-mail: [email protected] 75100 MATERA Corso di Impianti Elettrici Influenza condizioni ambientali Luoghi con pericolo di esplosione Componenti elettrici adatti a luoghi con rischio esplosione (comitato CEI 31): Ex-q (sotto sabbia) protetto da sabbia al quarzo Ex-e (a sicurezza aumentata) ridotta probabilità guasto e senza pericolo esplosione quando non guasto Ex-m (a incapsulamento) inglobato in un blocco di resina Ex-n non in grado di provocare accensione atmosfera esplosiva se funzionanti in condizioni nominali Prof. Sergio De Nisi