E’ già domani
Orienta
giovani
Valorizzare le risorse della Bassa Padovana e la crescita
dell'intera comunità locale. E' questo l'obiettivo della Zaico
(Zona Agro Industriale Commerciale, voluta da Camera di
Commercio, Provincia di Padova e Comune di Montagnana).
Con l'iniziativa Orientagiovani la Zaico ha intrapreso un
progetto che offre ai giovani del territorio l'opportunità di
scegliere con consapevolezza come indirizzare il proprio
impegno di studio o di lavoro. L'attenzione ai giovani, con
particolare riferimento al loro orientamento professionale, è
un elemento decisivo per garantire uno sviluppo armonico e
coerente di tutta la società. Il Consiglio di Amministrazione
di Zaico si augura che tale percorso venga accolto con
favore dalle famiglie e dai giovani, nella comune volontà di
sviluppare le risorse umane, che rappresentano il punto di
forza per ogni progetto teso alla crescita e al miglioramento
della qualità di vita.
Andrea Cestaro
Presidente
E’ GIA’
DOMANI
Orientagiovani
3
Un impegno della Zaico che prosegue negli anni....
a favore degli studenti delle superiori che si trovano a dover
scegliere tra il proseguo degli studi, una scelta non sempre
facile visti i molteplici indirizzi possibili, e il mondo del lavoro.
Il momento per i giovani è delicato e l'opportunità che dà
questo libretto è da premiare. Si tratta di un aiuto in più per
orientare i giovani, per dar loro tutti gli elementi possibili per
effettuare una scelta azzeccata che gli consenta di intraprendere
la strada più giusta per il loro futuro. La Zaico ha a cuore il
territorio dove opera e quindi mira ad assistere il più possibile
gli studenti che sono i protagonisti del domani. Per questo
coinvolge le associazioni di categoria, gli enti pubblici e gli
imprenditori dell'area: tutti nell'ambito delle loro competenze
sanno dare i consigli più utili ai giovani. Già da qualche anno
gli studenti hanno dimostrato di apprezzare questo libro, ora
rivisto e aggiornato, sia nei contenuti che nelle indicazioni che
si possono reperire su Internet. Una iniziativa apprezzata dagli
Enti pubblici, dalle categorie economiche e dalle amministrazioni
comunali del territorio.
Antonio Ruzzon
Sindaco
Giancarlo Piva
Sindaco
Fabio Conte
Sindaco
Mario Crosta
Sindaco
Comune di
Conselve
Comune di
Este
Comune di
Monselice
Comune di
Piove di Sacco
4
I soci di Zaico
Tra i suoi compiti la Provincia ha quello di occuparsi della
formazione…
L'importanza di preparare i giovani è indispensabile. La mancanza
di collegamento tra Scuola e Lavoro penalizza chi investe in una
preparazione che poi non dà i risultati sperati. E’ quanto mai
utile che chi siede nei banchi di scuola abbia ben presente ciò
che offre il mondo del lavoro. Le ambizioni di ciascuno potranno
trovare successo alla luce delle figure professionali che vengono
ricercate, sempre in continua evoluzione. Il nostro augurio è che
si riesca a far intraprendere la strada adatta ad ogni studente.
Roberto Tosetto
Assesore al Lavoro e Formzione
Vittorio Casarin
Presidente
Provincia di Padova
La Camera di Commercio scommette sui giovani per la
crescita del territorio….
L’obiettivo è di aiutarli a prendere coscienza della realtà. La
scelta che riguarda il futuro di ognuno di loro va presa con
attenzione e consapevolezza. Aiutare gli studenti a guardare
concretamente il loro domani è un compito tra i più significativi
assunti dall’ente camerale. L’orientamento alle professioni è
scelta strategica, che permette di ottimizzare le risorse umane.
Un impegno che la Camera di Commercio si sente di perseguire
visto che tra le sue finalità c’è la crescita e il benessere della
comunità sotto il profilo economico e sociale.
Roberto Furlan
Presidente
Investire sui giovani rappresenta una priorità anche per il
nostro territorio
Noi amministratori dobbiamo favorire i nostri studenti in modo
che possano compiere opportune scelte per il loro futuro. E'
essenziale far conoscere le possibilità di formazione e indicare
quali figure di lavoro e di professione il mercato ricerca.
Compito non facile che la Zaico, con la collaborazione della
Provincia, della Camera di Commercio e della banca Credito
Cooperativo, presenta da anni. Sono certo che questo libro sarà
stimolo per gli studenti nel programmare il cammino dello
studio universitario e del lavoro.
Giuseppe Mossa
Sindaco
5
Comune di Montagnana
Indice
Prima parte - MONICA
6 Il futuro (fastidioso)
9 L'attacco del vecchio
11 Alberto e il buco
12 "Carpe Diem"
14 La ricerca condivisa
19 Ans(ia)
21 L'università al mercato
23 "Giangi dei capannoni"
30 I neri
35 "Mollo tutto"
36 Libera dall'infame
37 Quello che i vecchi non capiscono
6
Seconda parte - LAVORO
40 I soliti cassonetti...
42 Il gratis della stagista
45 L’associazione di idee
47 Precariato generazionale
49 La prima scelta di lui
51 Poi mi dice...
40
Quale percorso formativo?
52 L’Università
61 Università di Padova
71 Università Ca’ Foscari di Venezia
77 IUAV
83 Università di Verona
93 Università di Vicenza
95 Università di Rovigo
99 Università di Ferrara
109 Alta formazione Artistica e Musicale
112 Il lavoro oggi
114 Il mercato del lavoro in Veneto
116 Stage e tirocini
118 I contratti
121 L’apprendistato
124 Eurodesk
125 Link utili
128 Tra economia e società
52
E’ GIA’
DOMANI
Scegliere
a 18 anni
FATELO PER VOI
Siete al cancelletto di partenza
della più bella sfida che potesse
capitarvi: avere 18 anni. Ora tutto è
possibile. Avete 18 anni e un futuro,
bello o brutto che sia, dipenderà
molto da voi. Un solo consiglio:
tutto ciò che la vita vi permetterà di
scegliere, sia un lavoro, un titolo di
studio, un amore o un’esperienza,
vivetelo con la consapevolezza
di non crearvi dei rimorsi e dei
rimpianti, credeteci fino in fondo
perché le vostre decisioni saranno
sempre la cosa più importante che
potrete fare per voi.
Prima parte
MONICA
IL FUTURO (FASTIDIOSO)
Una resistenza che non è andata all’oltranza. Ho tenuto botta
per qualche settimana, glissando, rinviando, appellandomi
alle scuse più becere e banali.
Sono arrivata perfino al punto di pronunciare la famosa e
logora frasetta: “la vita è mia e me la voglio gestire io”.
Non è servito a niente. Alla fine ho dovuto cedere.
Mio padre, il “vecchio” Anselmo, stimato professionista, che
quando passa per le vie del paese chiamano tutti “dottore”
(quand’ero piccola non capivo mai il perché, visto che non
stava in ambulatorio e non visitava nessuno), l’altra sera,
a margine del gelato, mi ha inchiodato. Al limite della
spietatezza.
E’ partito da lontano, con un discorsetto che evidentemente
si era preparato, visto che fin dalle prime parole mi è
sembrato costruito, retorico, perfino un po’ falso.
“Allora, piccola, siamo giunti alla prova finale, almeno di
questa parte della tua vita”. Già questo esordio da esamino
mi ha messo in ansia. L’idea di chiudere un capitolo mi
porta
inevitabilmente a pensare di dover
fare un bilancio. “Aspetti positivi,
sconfitte, cazzate, successi (pochi)”.
Boh?
Se mi guardo indietro, di questi
anni di liceo sotto casa,
visto che non mi sono
mai mossa da ‘sto
8
cesso di paese, non mi rimane poi molto: i libri, i compiti,
per fortuna c’erano i compagni e qualche prof (non tutti,
ovviamente)…
Un consuntivo? Ma di che?
Comunque è deciso che deve essere così, se non altro
perché tra qualche settimana un paio di compitini, un test e
qualche esaminatore decideranno se sono matura?
Matura per che? Per fare che cosa?
Per vivere, per lavorare, per partire, o semplicemente per
poter andare all’Università?
Monica
Chiedo aiuto, mi stanno tampinando.
Giuseppe
Che ti succede? Sei inseguita da un bruto, insidiata dal Brad Pitt
della Bassa, o più banalmente sei in debito di due Coca Cole e
un paio di sigarette?
Monica
Magari, fosse solo questo. Ho i miei che mi stanno addosso, mi
tolgono il fiato. Pare che improvvisamente siano preoccupati del
mio futuro…
Giuseppe
Tranquilla. E’ un problema soprattutto loro. Capiscono che dal
tuo futuro dipende anche il loro. Insomma se le cose ti vanno
bene, anche i vecchi si sentono appagati, riusciti. Non rischiano
il fallimento.
Paolo
Ci sono passato anch’io. E’ come l’esame della patente: una
rottura ma inevitabile, per poter fare dell’altro. L’importante è
portare a casa il risultato.
9
Monica
Il punto è proprio questo: non capisco bene quale sia questo
risultato. Al momento ho solo due certezze: che deve superere
’sta fottutissima Maturità e che deve finire in un’aula universitaria.
Il resto è notte.
Paolo
C’è di peggio; pensa a quelli che, per dopo, hanno come
prospettiva quella di non sapere cosa cazzo fare o di finire
in fonderia. Non è detto poi che chi ha segnato il destino dal
negozio o dall’”attività” del padre stia meglio. Ti immagini, una
vita nell’azienda di famiglia… il padre come principale, la madre
da contabile. Una morte. Meglio guardare in là, fare la fatica di
pensare al “futuro”, come dicono loro.
Carlo
Non diciamo fesserie. Perché mi fate sentire un coglione. Nel
senso che io sono uno di quelli che ha avuto sempre chiaro in
testa che cosa voleva fare da grande: il dottore, proprio quello
che visita. Questa lungimiranza (mi piace ‘sta parola: saggia) mi
ha evitato un sacco di problemi. Nel senso che, sapendo dove
arrivare, non ho avuto incertezze sul futuro. Faccio l’Università
per fortuna anche vicino a casa, dato che Padova è una delle
migliori Facoltà mediche in circolazione. Poi vedremo…
Paolo – una prospettiva esaltante. Casa e bottega… Sepolto
a studiare anatomia, l’esistenza che si snoda tra il paese e la
metropoli… Una prospettiva globale… Mi fa vomitare.
Giuseppe
E allora vai… che aspetti? Coltiva il sogno di essere cittadino
del villaggio globale. Abbraccia il mondo come tuo orizzonte
esistenziale (non mi ricordo mai dove ho letto ‘sta frase, ma mi
riesce bene). Alla fine quello che conta è come ti senti dentro.
La felicità, la tranquillità, non hanno collocazione né patria. Non
dipendono dal luogo in cui si vive. E smettiamola di pensare che
soltanto a New York o a Londra si possa essere forti, moderni,
appagati.
Monica
Sarà… ma mi rimangono problemi e quesiti. Cosa farò da
grande?
10
L’ATTACCO DEL “VECCHIO”
L’attacco del “vecchio” Anselmo era stato morbido,
aggirante. Anche se era da giorni che mi ronzava sopra
come una squadriglia di jet americani, ha accuratamente
evitato di sganciare le bombe.
E’ la sua tecnica. Vecchio sessantottino. Che si è leccato
le ferite rimediate sulle barricate (“solo ideologiche, anzi
ideali” specifica l’ex giovane “di sinistra”, quando parla dei
suoi anni giovanili, ormai peraltro solo nostalgici, visto che
è finito ad essere ufficialmente “il dottore”) innalzate un
tempo. Adesso ha scelto la via del dialogo. “Come naturale
maturazione” (dice sempre lui).
“Allora stai cominciando a guardare avanti…”
“Non che la cosa mi riempia di gioia, Il panorama
che si vede non è rassicurante, anzi…”.
Era una cena di lusso, forse perché di sabato.
E mia madre, la Tina, rigorosamente “donna
lavoratrice” perché così imponeva anche il
suo cliché morbidamente femminista (“anzi
femminile”, questa volta è lei a precisare),
nel week end riusciva perfino a cucinare
(non sempre bene) dopo essere, durante la
settimana, una delle maggiori sostenitrici
del fast food familiare, fatto di piatti pronti e
surgelati. Poco male, visto che non mi mancano
di certo i chili e le rotondità “adipose”).
La Tina era stata una compagna ideale (frase
cara al solito Anselmo). Sempre presente e
mai invasiva, attiva ma non protagonista.
Anche nella barricate. Pure lì, aveva
interpretato il ruolo più tradizionale della
donna: preoccupata della sussistenza, dei
rifornimenti agli uomini, loro sì impegnati
nelle “cose serie”. Una specie di suffragetta in
versione anni Settanta. Poi aveva continuato,
dividendosi faticosamente tra famiglie e lavoro.
11
La “conciliazione dei tempi”, come si usa dire oggi, per lei
era stata la dura realtà quotidiana come, quasi come per
tutte le femmine.
L’impressione, anche nel caso specifico del mio futuro, è che
anche in tale situazione Tina abbia delegato la questione,
ritenuta seria, al maschio.
Infatti parla Anselmo.
“Comunque vadano le cose, non puoi più rinviare. Devi
decidere. Cosa farai, dove andrai all’università? Certo, non
è una scelta definitiva, ma una svolta che in qualche modo
disegnerà la tua vita”.
Ma perché i miei, quando parlano della mia esistenza sono
sempre retorici?
Ho bisogno di
parlarti. Non
per questioni
di cuore, ma di
lavoro.
MONICA
Lavoro. Non
pensavo che
questa parola
rientrasse nel tuo
vocabolario. Alle 5
al solito buco. ALBY
12
ALBERTO E IL BUCO
Il “solito buco”, come lo chiama Alberto, non è altro che il
bar della piazza. Il ritrovo di seconda generazione. Nel senso
che il primo, per quasi tutti noi, qui in paese, era stato il
Patronato. Siamo cresciuti lì, tra attività di gruppo e qualche
campo estivo. Poi le cose sono cambiate, non è più arrivato
nessun prete giovane che ci seguisse con maggiore attitudine
alla comprensione, e allora abbiamo avuto la “svolta laica”, la
scelta del bar. Ci rendiamo conto (anche se difficilmente lo
ammettiamo) che non è la stessa cosa. Qui si può discutere
di musica, di discoteche, di spritz, di calcio, di botteghe. Ma
il più delle volte tutto si ferma a questi argomenti. Ogni
tanto si imbastiscono anche discorsi più seri. E, guarda caso,
allora chi è coinvolto se ne va, dal bar, cerca spazi diversi,
meno effimeri e magari più convenzionali.
Eccolo, Alberto. Stiamo insieme (?) da qualche mese, anzi
da quasi un anno. Perfetti. Lui ha un paio d’anni più di me.
E’ già maturato (solo nel senso degli esami), ogni tanto gira
con sotto il braccio il Codice Civile per far capire a tutti che
fa Legge; ma al di là di questo la mia impressione è che
abbia soltanto preso tempo. “Una Facoltà generica.. tanto
per continuare a guardarsi intorno senza che gli altri ti
stressino e soprattutto senza doversi porre obiettivi troppo
precisi”, mi ha detto una volta. Una sorta di “cazzeggio
regolamentato” penso io.
Non so se suggestionato da tale sua scelta, ma anch’io, al
momento delle preiscrizioni universitarie ha fatto questa
scelta. Mi sono iscritta a Scienze: “dentro c’è di tutto, – ho
pensato – poi vedremo”.
L’impressione è che Alberto abbia preso molto sul serio
la sua provvisorietà. Non soltanto negli studi, ma più
generale nella vita. Frequenta, dà qualche esame, ma si
guarda bene dal far programmi. Ridendo, dice in più di
qualche occasione che si sente “un precario della vita”.
Sono terrorizzata all’idea che sia tale anche nei sentimenti,
cioè con me. Ma questo è un altro discorso.
13
“CARPE DIEM”
Il futuro non è mai un oggetto di conversazione. “Carpe
diem”, ripete spesso lui, l’Alberto. Facendo sfoggio di
un latino che non gli appartiene (almeno oltre le cinque
declinazioni) e di una saggezza del tutto estranea.
Incontro con Alberto
- Allora, signorina, mi parli di lavoro.
- Non prendermi per i fondelli. E’ una questione seria. Se passo
la maturità dovrò pure decidere da che parte andare. Comunque
anche se non lo scelgo io, lo esigono i miei. Anselmo mi ha messo
alle strette.
- E tu prendi tempo.
- A parte il fatto che non è così semplice; ma sei sicuro che
comunque sia giusto?
Capisco subito, quando Alberto
è turbato. Perché si disarma.
Perde sicurezza. Con lui si può
parlare di tutto, tranne che del
suo futuro. A volte penso che lo
eviti soprattutto con me, per via
delle eventuali implicazioni. Ma
figuriamoci se posso andare
oltre a programmazioni
dell’oggi, che tengano
conto soltanto che
io sono da poco
maggiorenne e lui
ha votato una sola
volta…
Però in questo caso
devo un po’ stanarlo.
14
Anche se non mi interessa ne il lui né il noi, ma solo
il mio “io”.
Vorrei soltanto sapere “come mi vede”, se gli capita mai per
la testa di immaginarmi in qualche modo.
“Non sono mica un mago” taglia corto.
“Nessuno ti chiede di spolverare la sfera di cristallo, ma,
siccome devo scegliere, almeno mi puoi dare un parere”.
“L’unico è quello di fare ciò che ti piace”.
“Saperlo”, mi verrebbe da rispondere. Prendo tempo, mi
fingo meditativa. Di fatto non so cosa dire.
“Ma tu non ha un sogno, a parte il sottoscritto?”.
La sua immensa presunzione, la stessa che lo fa atteggiarsi
da Principe del foro quando è appenda approdato a Diritto
romano, mi appare come l’ennesimo tentativo di spostare
l’attenzione e di difendersi.
“Scusa, ti sei infornata?”.
“Certo. Al liceo ci hanno distribuito quintali di materiale,
proveniente anche dall’Università di Nuova
Delhi… Capirai. Fosse solo una questione di
sapere…”
Perché, qual è il problema?
“Diciamo, tanto per usare il linguaggio di
mio padre, che il nodo non è l’offerta, ma
la domanda. In particolare la mia. Che cosa
voglio?”
“E pretendi che te lo dica io?”.
Ho l’impressione di perdere tempo.
15
LA RICERCA CONDIVISA
Poi Alberto cambia. La smette per un attimo di stare da
solo e al massimo di vestirsi da compagno (di giochi, di
divertimenti, magari di briciole d’amore spartite qua e là) e si
rende disponibile a mettersi l’elmetto e a ricercare con me.
“Io ho scelto senza farlo, senza scegliere insomma, e non è
stato il massimo. Con te proviamo a fare diversamente. Ti
do un mano”.
La prospettiva è interessante, anche se un po’ mi spaventa.
Come sempre, del resto, quando compare all’orizzonte di
condividere con altri opzioni che vorrei soltanto mie. Ma
lui è Alberto… amore e una parola impegnativa, ma che gli
voglio bene è altrettanto vero. Una volta tanto che si offre,
non mi pare il caso di rifiutare.
C’è un piccolo particolare che mi turba: riusciremo a
programmare (almeno in parte) una fetta del mio futuro a
prescindere dal “noi”? Insomma non è che corriamo
il rischi di immaginare la mia
vita già comune se fossimo
una coppia?
16
Ci penso, mi rabbuio, guardo Alberto che sta mandando
un messaggino e concludo che non corro rischi. Le nostre
storie sono ancora (per il momento?) due e non rischiano
l’unificazione precoce. Accetto la sua mano e passiamo alla
programmazione.
“La cosa migliore (e a minor sforzo) è quella di partire da
Internet. Ci mettiamo insieme e sfogliamo le pagine delle
università, magari ci viene qualche idea. Scegliamo, anche
per garantire minori distrazioni personali e maggiore
efficacia all’azione, un terreno neuro: la biblioteca. Così,
magari, qualcuno ci può aiutare in caso di bisogno, o più
semplicemente hanno qualche guida, giusta per integrare
le informazioni.
Monica
Come ti sei regolato tu quando hai scelto l’Università?
Gigi
Diciamo che ho cercato un punto di equilibrio, la migliore
convergenza di più fattori.
Monica
Sembri un politico… mediazione,
mediazioni, mediazione... Non capisco.
Comincia a mettermi in ordine tali fattori.
Gigi
Prima di tutto quello che mi piaceva. E’ chiaro che non
potevo orientarmi a matematica, visto che il massimo che
riuscivo a realizzare era il conto degli spritz… Mi piaceva
l’idea di “gestire”, non tanto di inventare o conteggiare.
Proprio il desiderio di avere in mano un progetto da portare
a termine.
Monica
Tutto e niente?
17
Gigi
Infatti. Mi è servita a poco come in indicazione. Così ha
dato retta all’esigenza fondamentale della mia esistenza:
la comodità. Non sopportavo l’idea di lungi trasferimenti, di
viaggi, di trasferte, di vita fuori casa…
Monica
Giovane, ma già vecchio bamboccione...
Gigi
Hai presente il pasticcio di mia madre… Irrinunciabile.
Monica
Solida come motivazione professionale.
Gigi
Ne hai di migliori? Se vuoi puoi anche aggiungere di usare
l’auto con il pieno appena fatto da tua madre o addirittura
dalla sorella. E’ la grande stagione dei bamboccioni, ai
quali mi onoro di appartenere a pieno titolo.
Monica
A parte questo elemento fondante, per il resto?
Gigi
Non badare molto alle proposte della varie università,
ormai molte sembrano delle ditte commerciali a caccia
spietata di clienti. Leggi tutto, credi al 30% e verifica ogni
informazione
Monica
Cioè?
Gigi
Parla, parla, parla, scrivi, confrontati. Non c’è strada migliore
che sentire dalla viva voce di chi sta vivendo un’esperienza
qual è il giudizio che ne dà.
18
Carlo
Scusa se mi intrometto. Io ho fatto un ulteriore passo,
forse perché non mi bastano le informazioni, le pagine
scritte, i pareri altrui. Ho bisogno di respirare gli ambienti,
le atmosfere.
Gigi
Non dirmi che ti sei girato a priori tutte le università?
Carlo
Non proprio, anzi di più. Sono andato in giro per le città
dove poteva esserci qualcosa di interessante. Che ne so,
ho fatto Padova (naturalmente), Ferrara, Venezia, Verona.
Perfino una capatina a Rovigo. Niente di particolare. Un
salto all’università, una sosta al bar d’ateneo, un giro in
centro, qualche chiacchiera.
Monica
Utile?
Carlo
Decisivo. Alla fine mi sono trasferito in una specie d eremo.
Vivo in una casa per studenti a Legnaro, periferia di
Padova, ma campagna aperta. Ho messo insieme tre cose
fondamentali: una passione (per gli animali), uno studio
che la assecondasse, una possibilità di vita. Non so se in
futuro riuscirò a fare il veterinario, ma ci provo.
Devo ammetterlo, non sono una grande frequentatrice di
biblioteche, anzi ingenerale di libri. Infatti, anche questa
volta l’obiettivo della visita non è legato alla lettura. C’è
anche Alberto. Strana sensazione: è una delle primo volte che
facciamo qualcosa insieme che vada oltre il divertimento.
Magari scopro che è diverso…
Pochi istanti e ci fanno sapere che il posto non è proprio
quello giusto per ciò che cerchiamo.
19
Un paio di porte più in là, ci spiegano, c’è il servizio pubblico
che fa per noi: l’Informagiovani.
A dire il vero non avevamo mai capito che cosa ci fosse
dietro a quella porta e a quell’insegna. Ci hanno spiegato
che è uno “sportello” (speriamo non ci sia da fare coda)
che serve proprio ad aiutare quelli come noi che cercano
notizie, informazioni, linee di orientamento.
Quando si dice il caso. Poco oltre l’uscio c’è un manifesto.
“Un’Università per il tuo futuro. Ferrara si presenta”. Un
po’ vago, ma l’indicazione spiega il resto. Si tratta di un
incontro “in loco”, organizzato dall’Università emiliana per
spiegare la propria “proposta formativa”.
Sguardo con Alberto, si può fare. Appuntamento tra un
paio di giorni.
Intanto spiego ciò di cui abbiamo bisogno e cominciamo a
navigare, per il momento soltanto in Internet.
20
ANS(IA)
Due squilli metallici, quelli che mi avvertono che è arrivata
una mail. Chi è questo Ans che mi scrive?
“Di certo ti starai chiedendo perché mai tuo padre sceglie uno
strumento come la posta elettronica per comunicare con la figlia.
Non è soltanto un vezzo tecnologico, anche se in fondo mi fa
piacere farti sapere che anch’io sono aggiornato.
Oltre a questo mi entusiasma la scelta dello pseudonimo, anzi
dell’abbreviativo, con la quale firmo questa missiva: “Ans”. Che
di certo sta per un “troco” di Anselmo, ma nello stesso tempo è
(ancor più) un indicatore del mio attuale stato d’animo: ansia.
Nulla di particolare, né tanto meno di preoccupante. Soltanto
quello che sto vivendo e che è in relazione al tuo momento, alla
scelta che stai per compiere. Un argomento che prende buona
parte dei discorsi tra me tua madre.
E, rispetto al quale, lo scrivere mi aiuta a mettere a fuoco alcuni
punti.
1. Tu, non solo puoi, ma devi scegliere in perfetta autonomia, ma
non da sola. Per un motivo molto semplice: non sei sola. Fai
parte di una famiglia, di una comunità. Quindi, scegli da sola
pensando che sei (magari solo in piccola parte) responsabile
anche di tutti coloro che la tua scelta coinvolgerà.
2. Scegli guardando al futuro, ma non negandoti al presente.
Prepararsi al domani è un investimento, ma se questo
comporta una mortificazione, un impoverimento, una
limitazione della possibilità di vivere, magari felice, oggi,
pensaci con cura. Non mi interessa nulla poter dire che ho
una figlia che studia a Oxford o che sta facendo un master
alla Bocconi, se poi questa figlia non è felice.
3. Non tradire mai un amore (dei tuoi, di un amico, di un compagno)
con l’ambizione, coni l potere, con il denaro, con il successo.
21
4. Non farti incantare dall’internazionalismo a buon mercato.
L’unico mondo del quale siamo veramente padroni e al quale
non dobbiamo rinunciare è il nostro, quello che sta in noi.
Il resto è soltanto un allargamento (magari effimero) dei
confini; che non vuol dire necessariamente apertura.
Lo so che adesso penserai (e forse non me lo dirai per eccesso di
scrupolo e delicatezza) che in fondo resto sempre un irriducibile
idealista. E’ vero. Hai alternative? Se le trovi, fammi sapere:
in fondo io le sto cercando da una vita. Ma per il momento sono
fermo (e contento) su quello che ti scritto sopra.
Serenamente.
Ans.
22
L’UNIVERSITA’ AL MERCATO
Ma che cosa vende questo?
E’ un’ora che sta parlando della potenzialità, del valore,
della qualità della sua università (di Ferrara). Me lo avevano
detto, lo avevo potuto constatare anche da sola, attraverso
i molti spot televisivi: ormai le università sono un po’
botteghe, devono vendere un prodotto. Lo richiedono i
bilanci e l’autonomia. Lo spiega anche il professore.
Sinceramente non mi interessa molto.
Più accattivante la parte in cui ci spiega che cosa propone
l’Ateneo. C’è di tutto. E poi c’è la città. Dicono che sia una
di quelle ad autentica dimensione umana, quella in cui vi è
il più alto concentrato di biciclette; come dire che si sceglie
un po’ l’antico, anche per muoversi.
Un mare di corsi. Il prof spiega che con la Riforma ogni
università ha cercato molto di diversificare l’offerta,
soprattutto per le laurea di “tre anni”. Si può quindi
scegliere una formazione mirata. Che ne so, dietetica degli
animali, amministratore di condominio, consulente per gli
acquisti (scherzo, naturalmente)…
Ho qualche difficoltà. Come
faccio a scegliere un corso
di studi molto finalizzato.,
se non so bene cosa fare
da grande? Credo che
resterò sul generico.
La riunione non va per
le lunghe (buon segno)
e soprattutto, visto che
lentamente la ventina di
partecipanti si riduce di
numero, lascia spazio ad
un contatto personale.
Con il passere del tempo e
l’esaurirsi degli argomenti,
il docente (uno di Lettere)
23
scivola lentamente nell’emiliano spinto, il che gli aggiunge
simpatia e affabilità. Scusi, ma perché uno dovrebbe venire
a Ferrara? “Perché siamo normalmente bravi. Che vuol dire
semplicemente che anche nella qualità , dello studio e della
ricerca, cerchiamo di essere ancorati a quello che siamo
sempre stati: gente solida, un po’ legata alla terra”.
Mi piace questa idea della solidità. Del radicamento.
Alberto condivide e decidiamo di fare un salto a Ferrara, se
non altro per vedere Palazzo dei Diamanti e per verificare di
concreto la qualità di mantenimento delle radici ”padane” (avevo
qualche dubbio che Alberto respirasse area di federalismo…).
Monica
C’è nessuno che frequenta o conosce l’università di
Ferrara?
Giorgio
Io ci passo le giornate.
Monica
E’ un bel vivere?
Giorgio
Se non fosse che bisogna studiare, per il resto sarebbe
tutto il massimo.
Monica
Spiegati meglio.
Giorgio
Non c’è molto da dire. Sono fisso a Ferrara, dove abito in un
“collegio” universitario. Costi contenuti e qualità buona anche
se ho un po’ il pacco degli orari... Per l’Università, come accade
ovunque, molto dipende dalla Focoltà, se non addirittura dai
singoli docenti. In generale la qualità degli insegnamenti mi
pare buona. Siamo seguiti. Il resto lo fa la città. Di provincia,
indubbiamente, ma questo è un pregio. A meno che uno non
cerchi spazi da metropoli, qui è il massimo.
24
“GIANGI DEI CAPANNONI”
L’appellativo è un po’ (ironicamente) vezzoso: “Giangi”, al
qual nome, i più maliziosi aggiungono un meno accattivante
“dei capannoni”.
Perché lui, il Giangi appunto, altri non è che Gianni (Luigi
è un poco credibile secondo nome) Paguro, imprenditore,
prima artigiano e poi di “respiro” industriale, della zona,
amico d’infanzia di papà, dal quale lo divide la “cultura”
(attestata nel suo caso ai corsi professionali) e la consistenza
del conto in banca (nettamente a favore dell’impresario).
“Devo tutto al tornio” ama dire il Giangi. E in effetti la
sua è una storia legata alle filetterie meccaniche. Che un
tempo eseguiva in proprio e ora affida ad abili operai. In
qualche decina d’anni il Paguro è diventato una potenza e
soprattutto uno tra i più ricchi della Bassa.
La sua fortuna è dovuta in gran parte all’officina e il
resto agli investimenti immobiliari (da cui l’appellativo
“dei capannoni”). In Giangi sono riscontrabili tutte le
contraddizioni (schizofrenie) del tipico “self made man”
della Bassa: adora la sua terra, vorrebbe difenderla contro
gli approfittatori e gli invasori, e poi non si fa scrupoli a
devastarla di capannoni e altre costruzioni da cui trarre ampi
profitti. Non sopporta chi viene ad occupare la nostra terra
e la nostra cultura, magari da paesi “foresti” e da religioni
“ostili”, e poi fonda il proprio lavoro sulla manodopera di
queste persone. E’ così.
La cena degli “sparasi” , a casa mia, è una tradizione; per il
Giangi irrinunciabile.
“Allora, piccola, adesso salti all’Università….”
A proposito, tu cosa ne pensi, cosa mi consigli?
“Se devo essere sincero non ho molta dimestichezza con i
dottori… Se mi parli di un buon saldatore, vado a nozze;
ma per il resto…. Il novanta per cento delle nostre aziende
non sanno che farsene dei laureati, a meno che non siano
disposti a fare il lavoro degli operai (magari qualificati) o
dei periti. Ultimamente ci rubiamo i tornitori come fossero
25
merce rara… Purtroppo i nostri ragazzi sognano tutti di
fare i manager. Ma se nessuno produce di che cosa e di che
fai il dirigente?
Insomma Giangi, mi consigli un bel corso professionale…
“Se dipendesse da me, ad un figlio direi di imparare bene
a usare il controllo numerico o a fare l’idraulico. Ma tu è
giusto che studi…”.
Che cosa?
“Quello che vuoi, tanto non conta molto…”.
Perché?
Semplicemente perché poi, in azienda, dovrai cominciare
da capo, formarti sul campo. I miei amici e colleghi che
assumono qualche dottore dicono apertamente che il
primo anno ce l’hanno in perdita, perché devono plasmarlo,
insegnargli a lavorare. Poi, se è bravo, comincia a rendere.
Da questo punto di vista non conta molto se uno è laureato
in filosofia a o in matematica: certo la cultura di base conta, la
mente abituata a ragionare è un valore aggiunto, ma
la produzione è un’altra cosa. Tu intanto
studia, poi imparerai a lavorare”.
Alberto, anche lui del
gruppo, ha un sorriso
compiaciuto:
l’aveva
sempre detto che
una Facoltà valeva
l’altra. E per questo
ha
rimandato
ogni decisione.
Chissà se pensa
così anche delle
donne?
26
Monica
Cerco giovane laureato che abbia cominciato da poco a
lavorare, per scambio di esperienza.
Robi
Eccolo. Giovane, dottore a pieni voti all’Università di Rovigo,
militesente (si diceva un tempo), disponibile al confronto.
Monica
Che lavoro fai?
Robi
Mi godo la vita in comunità.
Monica
Cosa?
Robi
Non sto scherzando: faccio l’operatore in una comunità per
gente che ha qualche problema.
Monica
Come ci sei finito?
Robi
Avevo voglia di tentare qualcosa di diverso e nello stesso
tempo di capitalizzare due elementi della mia vita che fino
ad oggi sono stati decisivi: la propensione all’impegno con
gli altri, soprattutto con “i meno fortunati” (si dice così),
che mi aveva portato ad un lavoro gratuito ma importante
nell’ambito della solidarietà sociale. Così quando è stato
il momento di scegliere l’università (e quindi anche di
ipotizzare una professione) ho visto che a Rovigo c’era una
laurea finalizzata proprio a questa esperienza. Aggiungi
il fatto che abito ad una ventina di chilometri dal centro
polesano e le conclusioni le puoi trarre da solo.
27
Sandro
Scusate
se
mi
intrometto.
Sinceramente non capisco: il
periodo dell’università coincide
con uno dei momenti magici
della nostra vita: giovani, ancora
abbastanza spensierati, con la voglia di
novità. E uno, così, va a chiudersi in un
posto fuori dal mondo come Rovigo?
Robi
Non diciamo cazzate. Non credo che
le opportunità oggi cambino di molto
tra Padova, Milano o Badia Polesine,
almeno dal punto di vista della vita
giovanile. Anzi, su tale versante siamo
più globalizzati che mai.
Monica
Lascia perdere. Piuttosto, dimmi, non hai
avuto la paura di capitare in un ambiente,
in un ateneo culturalmente un po’ meno
avvantaggiato…
Robi
Anche questo è un luogo comune, privo di fondamento.
Una prova? L’università che ho frequentato, quella di
Rovigo come quella di altre città considerate didatticamente
“minori” (vedi Vicenza) sono in carico e gestite da grosse
università, come quelle di Padova e di Verona. Non c’è
nessuna differenza, i professori sono gli stessi…
Sandro
Sarà, ma a me pare la prospettiva della morte civile. Vuoi
mettere le serate nella piazze a Padova…
Robi
Metto, metto… Perché non pensi anche alla dimensione dello
studiare a Rovigo. Ai vantaggi dei numeri contenuti, della
fatiche limitate (non certo dal punto di vista dello studio).
28
Monica
Ma non è che una volta laureati a Rovigo, nel cercare il posto
di lavoro qualcuno noti e faccia pesare la differenza?
Robi
Nel mio caso non è stato così, forse perché mi proponevo
con un curriculum interessante.
Monica
Scusa?
Robi
Vedi, bisogna tenere presente una cosa che viene
raramente considerata, anche da noi giovani: quando ci si
presenta per un posto di lavoro si pensa che la controparte
(termine orribile, ma tanto per rendere l’idea) guardi
soltanto al libretto universitario, ai voti agli esami. Nulla di
più falso. L’imprenditore o chi fa la selezione talora osserva
e considera con maggiore attenzione anche quello che
sta “al di l à”. Cosa vuol dire? Semplice: che
possono risultare decisive esperienze
maturate non solo nell’ambito degli
studi. Soprattutto dalle nostre parti:
gli imprenditori, ad esempio,
sono gente molto concreta,
che valuta e pesa le persone.
Ti guardano in faccia…
ti sentono la mano… ti
scrutano lo sguardo. So di
un mio amico, ingegnere,
che ha trovato lavoro perché
casualmente ha detto ad un
industriale che lanciava il peso. Sì, faceva atletica. Per
quell’imprenditore uno che, magari senza grandi risultati,
era abituato a soffrire in pedana era una garanzia.
29
Sandro
Insomma, non è vero che contano i numeri…
Robi
Non in maniera così determinante. Certo, una laurea con
il massimo dei voti è un punto di partenza importate. Ma
pensare che basti è illusorio.
Monica
Mi stai dicendo che forse perdiamo troppo tempo al bar e
perfino sui libri…
Robi
Ti volevo soltanto far capire che oltre che un dottore, un
ingegnere, un manager, alla fine assumono sempre una
persona. Ed è su questo versante che gli imprenditori
cercano affidabilità. In fondo sanno che uno può anche
imparare a lavorare, ma è certo più difficile diventare
maturo, se non si è fatto nulla negli anni per crescere.
Monica
E a Rovigo come stai?
Sandro
Sepolto…
Robi
Praticamente vivo in comunità. Ho piena la consapevolezza
di aver scelto un’occupazione “totalizzante”, ma mi va
bene così. Piuttosto che vivere per un lavoro che ha il solo
obiettivo di far soldi..
30
Giovane afflitta
da pensieri
pesanti cerca
ragazzo per
condividere
spensieratezza.
Giullare offresi,
prezzi modici. Ci
vediamo nel solito
buco.
Che fosse un buco, Monica ne aveva sempre più l’impressione.
Non soltanto perché piazza e bar facessero riferimento ad
una modesta cittadina, ma soprattutto perché la gente era
sempre la stessa (comprensibile) i discorsi sempre uguali
(colpevole).
L’impressione poi era che Alberto, là, fosse a completo suo
agio. In stand by. Come negli studi, nell’esistere. Aspettava,
evitando accuratamente che il nuovo gli complicasse le
giornate. Un atteggiamento tosto e convinto, il suo, con
una incredibile abilità nel perseguire la “non scelta come
opzione strategica”.
31
I NERI
A dire il vero nel buco da qualche tempo c’era una novità:
i “neri” come li chiamava Michele. Nessun disprezzo, solo
“una constatazione antropologica” diceva lui, che amava
farsi vedere (più che essere) studiato.
Erano un gruppetto di età varia, alcuni anche giovani.
Inizialmente stavano in disparte,
forse più intimoriti che rispettosi.
Scherzavano,
parlavano
(naturalmente bevevano, come
tutti), a tratti alzavano anche la
voce. Rigorosamente al margine.
Una sorta di apartheid nella
piazza del paese. Buffo.
Limitatissimi i contatti,
“posso prendere la sedia”, “mi
fai accendere”, niente più.
Una sera era successo
l’imprevedibile, almeno da
parte nostra. Era d’estate e il
Comune aveva organizzato la
solita rassegna musicale “sotto
le stelle”. Poca roba, pensavamo
noi, abituati ai grandi eventi (!!!).
Vennero gli …., un gruppo di
colore, tutto raggae e musica etnica.
Accolti con diffidenza, almeno agli
inizi. Poi il ritmo ha fatto il miracolo.
E ci siamo ritrovati tutti a ballare.
Con i neri.
E’ finita lì.
Un paio di giorni dopo, il mio
computer ha dato l’inequivocabile
segno di vita, trasmesso dalla chat.
32
Cerco Monica.
Appello asciutto ma chiaro. Uno che sta in rete ha l’obbligo
quasi morale di rispondere.
Monica
Ci sono.
Cristian
Mi chiamo Cristian, e sono uno di quelli con cui hai ballato
l’altra sera. Hai presente quello con la maglia azzurro
sfacciato?
Il collegamento con i ricordi non è stato immediato, ma
dopo un po’ di ricognizione della memoria ho focalizzato
faccia e personaggio. Un nero.
Che faccio, gli do retta. Ammetto che la molla del passo
seguente è stata la curiosità.
Monica
Afferrato. Come mai questo contatto?
Cristian
Semplicemente avevo da tempo voglia di parlarti e questa
modalità è quella che mi crea meno problemi. Un po’
anonima, poco invasiva. In fondo puoi chiudere quando
vuoi, senza spiegazioni. Sono abituato al rifiuto, stare in un
angolo è una condizione che mi appartiene da tempo.
33
Leggo, penso, capisco che non è uno qualsiasi. Quanto
meno non è né banale né ignorante. Ci sto.
Monica
Dimmi pure.
Cristian
Volevo soltanto ringraziarti per aver ballato anche con
me. Ne abbiamo parlato con gli altri: per noi è stato
importante.
Monica
Ma tu, chi sei?
Cristian
Cristian, ti ho detto. Un po’ poco, vero. Vuoi le credenziali?
Eccole: vengo dall’Etiopia e sono arrivato qui come tanti,
per lavorare. Adesso faccio l’operaio in un lanificio. Ho
perfino un tetto, anzi una casa, che condivido con altri
quattro. Tutto qui.
Non è molto, ho pensato. Magari per uno abituato alle
capanne è più che sufficiente. Lo ammetto: mi sono
vergognata subito di questo pensiero infame, retaggio
dei filmini parrocchiali e di una pessima propaganda…
Coinvolta da un senso di colpa, ho deciso che quel nero
andava incoraggiato…
Monica
Come sei arrivato da queste parti…
Cristian
Tu sai cos’è la povertà, la fame, la miseria?
34
Eravamo già giunti al punto che era lui a fare le domande.
E io non sapevo cosa rispondere.
Monica
No, almeno dal punto di vista alimentare.
Cristian
Parlavo proprio di quella. Della volgarissima fame. Ad
essere sincero io sono anche stato fortunato: la mia famiglia
non era affatto miserabile, papà lavorava nella pubblica
amministrazione, praticamente l’unico posto in grado di
garantire uno stipendio. Mi ha tirato su con tre fratelli e mi
ha fatto studiare.
Sono biologo. Magari adesso penserai che un laureato
etiope è un’altra cosa rispetto a uno italiano: vero. Ma
questo ho potuto fare... Dopo ho deciso di andarmene,
lì non c’era lavoro. Se vuoi questa è la motivazione più
evidente, aggiungici che avevo voglia di vedere dell’altro,
oltre che la povertà.
La mia è stata una fuga: non sopportavo più quello che mi
stava intorno.
Monica
E fai l’operaio…
Cristian
Per fortuna. Non è
stato
facile
trovare
occupazione.
Anche
perché all’inizio mi
presentavo
come
“dottore in biologia”.
Sai cosa se ne fanno
da queste parti di un
laureato africano?
35
Assolutamente nulla. Così ho accettato tutto. E ora sto
bene.
Monica
Scusa, ora devo andare.
Cristian
Monica, ballerai ancora con me, anzi con noi.
Il dialogo via chat è rimasto lì. Riannodato soltanto da
un mio sorriso il giorno seguente, quando, sulla solita
panchina, ho salutato Cristian, un po’ imbarazzato e subito
dopo sollevato.
Oggi non penso ad altro. Mentre aspetto Alberto, ai margini
del buco, la testa è con il biologo-operaio.
Nulla di personale. Tutto si inquadra nel momento. Questo,
laureato, scappa dal suo paese perché non ha futuro, viene
da noi e si adatta a fare l’operaio. Io sto cercando una strada,
la migliore; a prescindere dai bisogni primari, avendo come
obiettivo prioritario la gratificazione personale.
Ritorna il tema della globalizzazione e questa volta
mi fa male. Perché non è soltanto una questione di
pari conoscenze, opportunità, saperi; c’entra anche la
condivisione delle ingiustizie; che, nel caso specifico,
avevano soltanto la pelle nera.
36
“MOLLO TUTTO”
Il buco questa sera è più stretto che mai. Torno a casa.
Una mail.
Alberto? Ci siamo appena lasciati, cosa cerca?
Ma come? Lascia il discorso a metà, non chiude il
ragionamento e la frase? Non decide, non sceglie. Il solito.
Questa volta mi fermo. Non rispondo, non lo cerco. Lascio
passare la notte.
37
LIBERA DALL’INFAME
Vabbè, vada a quel paese anche Alberto!
Dimmi te se io devo perdere tempo con uno così, che nervi!
Lo spacco, lui e tutte le sue cazzate!
Eh, ma adesso mi sente l’imbecille! Anzi mi vede!
Mi sta tutto stretto, chiamo le altre e ne parlo con loro.
E qualche Santo sarà… Vuoi vedere che se chiedo un po’
di compagnia alle amiche di sempre quelle si negano?
Impossibile.
www.monica.eblog.it
- Post privato Care le mie ragazze, l’infame se la fa addosso e ho
deciso di essere ufficialmente libera. Non ne voglio
più sapere. Di me vuole solo i momenti belli, quando
ho qualche rogna mi lascia da sola.
Quindi domani sera (mercoledì), anzi domani
pomeriggio, ore 18 in piazza destinazione Centro di
Padova per luminosissima serata agli spritz.
Commento Lele
Io ci sarò! Con tutto il mio entusiasmo! Così, alla Pelù.
Commento Chiara
Ovvio ma alle otto mi devo vedere con Tommy!
Ballerina o all star?
Commento Giulia
All star. Tanto quel cretino arriverà infradito, bermuda
e canottiera convinto di essere Beckam!
Comunque ci sarò.
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QUELLO CHE I VECCHI
NON CAPISCONO
Il caldo dell’agosto patavino trasaliva dal porfido bollente
come il caffè dalla moka. La fontana mai era sembrata tanto
invitante. Un’orda di barbari abbronzati occupava la Piazza
sulle note di un po’ di sano ska, il cui ritmo in levare faceva
saltellare il sangue nei polpacci sudati di questi poveri
sfigati, che al contrario dei più, erano dovuti rimanere in
città o erano semplicemente già rientrati dalle ferie.
Il quartetto di donzelle, capitanato da un’irriducibile Giulia,
regina incontrastata della mondanità universitaria (aveva
fatto la primina, era un anno avanti, studiava lettere moderne,
linguaggi e tecniche di scrittura, facoltà che da sempre
garantisce immediato accesso alla vita sociale dell’ateneo),
si era fatta breccia nella folla ed aveva guadagnato il bancone
di uno dei tanti bar del centro. Quattro all’aperol facili facili
(12 euro, alla faccia degli universitari squattrinati) e via a
sedersi in un tavolino qualsiasi.
Ora, visti così, questi giovani sembrano tutto fuori che
degli studenti modello: la sporcizia è parecchia, le facce
sono troppo distese e la voglia di fare sta decisamente da
un’altra parte. Però cosa vogliamo fare? Privarli del piacere
della compagnia? Negargli il pretesto per la chiacchiera?
Per il confronto?
Giulia: “Quello che i vecchi non capiscono è che il problema
non sta nel casino che si fa qui, quanto piuttosto nel fatto
che non abbiamo alternative.”
Monica: “In che senso scusa?”
Giulia: “Nel senso che loro ci vorrebbero tutti belli ordinati,
puliti, ecc… e non così ammucchiati, urlanti e con le lattine del
supermercato in mano. Tu che alternativa vedi a tutto ciò?”
39
Monica: “Guarda io ho già i miei problemi, chiedilo a
Tommy appena Chiara gli si stacca di dosso… Lui fa
sempre quello che sa tutto!”
Tommy: “Parlavate di me?! Ciao Regine! Dov’è il mio spritz?”
Giulia: “Al bar, con i soldi te ne danno quanti ne vuoi, e poi
si arrabbiamo se ti ubriachi però….”
Tommy: “Bisogna fare come
negli stadi inglesi, tutti col
posto a sedere, e se quando
hai finito di bere, riporti al
banco il bicchiere di carta
anziché buttarlo per terra, ti
danno indietro 50 centesimi!
Voglio vedere se qualcuno
si azzarda ancora a sporcare.
In Germania lo fanno da anni,
ma noi siamo indietro, troppo.
Pensa quanti soldi il Comune
risparmierebbe di spazzini se si
facesse così…”
Lele: “Se vede che te ghè studià!”
Tommy: “Studiato?! Io?! Ma se è da
gennaio che non do un esame. Non
avrebbe senso, da settembre faccio
economia”.
Lele: “Ma se Chiara mi ha detto che facevi
ingegneria gestionale?”
Tommy: “Pacco, non ce la facevo più, proprio non
mi trovavo, e quindi ho fatto domanda per entrare
ad economia e mi passano quasi tutti gli esami perché sono
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molto simili (adesso non sto qui a spiegarvi, siete delle
menti molto semplice e ci vorrebbero settimane).”
Monica: “No scusa? Nel senso che puoi cominciare una
facoltà e se non ti piace la cambi e non ci perdi niente?”
Giulia: “Non proprio, lo puoi fare solo se gli esami che hai
dato rientrano tra gli esami del percorso di studi anche
della facoltà nella quale ti vuoi spostare.
Se fai lettere antiche e vuoi
passare a matematica dubito
fortemente che ci siano degli
esami comuni, quindi devi
ricominciare da capo”.
Tommy: “Comunque, dovessi
averne bisogno, alla segreteria
della facoltà ti spiegano tutto,
non puoi sbagliare”
Monica:
“Beh,
sinceramente
preferirei prendere la decisione
giusta fin dall’inizio, ma sarà
dura…”
Tommy: “Vai tranquilla, son cose
che poi vengono da sole, te le senti,
l’importante è che tu decida per conto
tuo, in autonomia. Ci spostiamo però?
Qua fa un caldo maledetto…”.
E se ne ripartono, adesso in cinque, direzione
più in là a cercare po’ di fresco. Chiara
innamorata, Tommy che se la tira, Lele con la
faccia punto di domanda, Monica che è invece
tutta un punto di domanda e Giulia che proprio non
ce la fa, ogni due metri si ferma a salutare qualcuno.
41
Seconda parte
LAVORO
I SOLITI CASSONETTI…
Il ronzio del pc ha sostituito da tempo il silenzio della notte, o
di quello che ne rimane. La parola chiave è connessione, ed essere
connessi è uno status.
Io sono sempre connesso, io ho la flat. Passo ore su internet a
vedere le più grandi cavolate, e mi piace. Però in internet, con
la mia flat, posso conoscere un sacco di gente senza permettere a
nessuno di conoscere me. Affascinante.
Nel mio blog parlo di quello che mi sta intorno, di ciò che mi
capita o potrebbe capitarmi. Io esisto nel mio blog.
La sera prima era successo il disastro in piazza, avevano
bruciato dei cassonetti in fondo alla
strada dove abitavo fino
all’anno
scorso.
42
Guerriglia.
Sì, già. Io mi chiamo Stabilo, come il pennarello, ed ho deciso
di chiamarmi così perché la prima volta che sono entrato
in una chat una finestrella mi aveva chiesto quale fossero il
mio nick e la mia password per accedere ed io avevo davanti
uno di qui pennarelli dal tratto tanto stiloso.
Sì, ho cambiato casa 1 anno fa ed adesso abito a Birmingham
UK, a tre ore di volo da Padova.
Ricordo ancora l’odore di quei cassonetti: una volta ne ho
centrato uno in vespa tornando dal Banale.
E adesso vedo le immagini su youtube di questi che ci danno
fuoco. C’è gente proprio arrabbiata in piazza, a Padova, nel
nordest che tira. Perché?
Favola86
te lo dico io perché Stabilo. Noi siamo arrabbiati. Noi non
abbiamo le opportunità che avevano i nostri genitori. Pensa
che per comprarmi un cellulare come Dio comanda ho
dovuto trovarmi un lavoro in regola per l’estate ed esibire
le buste paga alla commessa.!
Frizz
e che tu un lavoro l’hai trovato….
Favola86
capirai, sai che lavoro! Non mangeresti in certi posti se solo
tu sapessi come preparano i panini.
Stabilo
ed è per questo che si bruciano i cassonetti? Non
capisco…
Favola86
no, noi non ce la facciamo più, ti propongono solo lavori
infami e se hai studiato un po’ è ancora peggio, su di te non
vogliono investire, costi troppo!
43
IL “GRATIS “DELLA STAGISTA
Aidi era esausta. Da quattro mesi si faceva 24 Km andare e 24
tornare solo per imparare. Stagista.
14/7
Terminati gli studi in ragioneria era stata contattata dalla Marka
s.r.l., nota azienda del territorio specializzata nella produzione di
filtri per impianti di aspirazione. La voce della disponibile signorina
all’altro capo del telefono le aveva detto di aver ricevuto il suo
nominativo direttamente dall’istituto superiore che aveva frequentato.
Inizialmente le era stato proposto di fare un colloquio per una posizione
all’interno della segreteria amministrativa, avevano ventilato un buon
contratto, 1000 euro al mese per tredici mensilità, l’inizio ovviamente
a tempo determinato e poi l’assunzione in pianta stabile. Il 23 luglio
alle 9.30 si sarebbe dovuta presentare presso la loro sede.
Ottimo.
23/7
Il colloquio non era stato dei più divertenti. Si era trovata di fronte un
signore dall’aria supponente, sui cinquanta, che non le aveva rivolto alcuna
domanda per più di mezz’ora e si era invece limitato a descrivere quanto
Marka s.r.l. fosse leader di settore, una vera e propria oasi. Aidi se ne stava
così, un po’ impacciata, un po’ sudaticcia, ad ascoltare quella voce fumosa
chiedendosi quando le sarebbe toccato di dire
la sua, ma il signore, dopo una
pausa, le aveva detto
“Bene Signorina,
ora ci pensi su e poi
mi faccia sapere,
arrivederci e grazie”.
44
24/7 mattina
Al fresco della verandina fronte colli, orgoglio dei suoi, Aidi
rifletteva sul colloquio sostenuto il giorno precedente.
“Beh, non è andata poi male, anche se non mi è chiaro., Il tipo non
ha nemmeno preso in considerazione il mio curriculum, mi ha solo
parlato di quanto sono bravi… chissà… e poi scusa, quale contratto
a tempo determinato, 1000 euro eccetera eccetera, questi mi voglio
gratis fino a fine anno! Sì io capisco che non so fare niente, che devono
perdere tempo ad insegnarmi, ma mica ho studiato proprio per niente!
Almeno un rimborso spese, in nero, un buono pasto, qualcosa…?
Boh, non so, ne parlo coi miei, magari mi aiutano”
24/7 pranzo
-Papà ieri ho fatto un colloquio.
-Bene.
- Beh, non vuoi sapere com’è andata?!
- Sì, scusa, com’è andata?
- E’ andata che alla fine mi hanno chiesto di fare uno stage.
- Che sarebbe…?
- Che sarebbe che lavoro per niente fino alla fine dell’anno e poi,
se va tutto bene, mi assumono.
- Buono!
- Buono cosa? Vuoi dire che mi mantieni tu per i prossimi sei mesi?
- Adelaide, pensaci bene, non sei mai stata bocciata.
- E quindi?
- E quindi se solo tu fossi stata bocciata cosa credi che ti avrei
lasciata in mezzo ad una strada? Ti avrei mantenuta comunque,
quindi se mi dici che sono pochi mesi, possiamo farcela…
- E dunque manderesti tua figlia a lavorare gratis?
- Quando ho cominciato io a lavorare neanche mi permettevo
di chiedere se mi avrebbero pagato! Stavo zitto e facevo quello
che mi dicevano di fare e se ero fortunato, alla fine del mese mi
arrivava una mancia, giusto per portare tua madre al cinema
sulla canna della bici! Non avevamo mica il cellulare noi e tutte
quelle cazzate e la sera si stava a casa senza troppe strane idee!
Voi giovani volete avere tutto e subito, ma dov’è il sacrificio?!
Se ti dico che va bene, va bene! vai gratis e basta! Ma non farmi
45
perdere tempo, farai qualche rinuncia anche tu.
- Certo che sei… però!
- Sono cosa? Realista sono. Questo è quello che passa il convento
adesso, prendere o lasciare e ti sto dicendo che ti diamo la
possibilità di provare.
- E se alla fine questo mi lascia
a casa e non mi assume dopo
avermi sfruttata per mesi, e ne
prende un’altra così non la paga?
- Beh, almeno avrai imparato
qualcosa…
- Un lavoro dici?
- No, avrai imparato a non fidarti di chi ti promette mari e monti.
Aidi si era fatta tutta agosto alla Marka per sostituire la
centralinista che andava in ferie e poi era passata, da settembre,
a fare un po’ di segreteria commerciale, prendeva qualche
appuntamento ai commerciali, faceva i caffè per le riunioni,
smistava la posta. Non stava poi così male, il pranzo lo pagava
l’azienda e l’avevano anche invitata alla cena di Natale. Ma con
la fine dell’anno, sarebbe scaduto il suo incarico da stagista. Era
ovviamente preoccupata.
Il 23/12, ultimo giorno prima della chiusura per le vacanze
invernali, era stata convocata negli uffici che contano e le era
stato detto che, nonostante il suo impegno, non c’era la possibilità
di assunzione. Tante grazie e arrivederci.
- Papà, avevi ragione in un certo senso, mi hanno lasciata a casa
‘sti stronzi!
- Immaginavo. Come stai?
- Da schifo, ma come si fa?! Io avevo dato tutto, mi hanno anche
ringraziata e la Sabrina, la centralinista, si è anche messa a
piangere quando ha capito che…
- Dai, su, adesso nel curriculum puoi scrivere qualcosa però…
- Posso scrivere che son cretina e che ci son cascata come una scema.
- No, puoi scrivere che il tuo l’hai già fatto e che adesso non ci ricaschi più.
46
L’ASSOCIAZIONE DI IDEE
Mi chiamo Ivo e faccio l’operaio. Quello che ho,
mi basta. Sono tornato da 6 mesi; ero in Perù.
Con altri 2 amici abbiamo costruito delle case,
per un’associazione.
“Chiamiamola Associazione d’idee” , mi disse
Checco due anni fa. Ci eravamo appena diplomati da periti
meccanici, ed eravamo in ferie: 2 mesi di pacchia, serate
calde, compagnia. Non ci è bastata quella libertà. Così
fantasticando ai giardini, era tardi, si parlava di quello che
si sarebbe voluto fare “da grandi” e noi, senza un soldo e con
vizi da mantenere, volevamo viaggiare e vedere e capire.
Checco conosceva della gente sui 30 che da un pezzo stava
fuori dall’Italia, andavano in giro seguendo un gruppo di tipo
missionari, nei posti più infami. Andavano a dare una mano.
Siamo partiti in tre: Io, Checco e Michele. Siamo tornati in
due, Michele sta ancora lì, da qualche parte. Si è innamorato
e non torna più, e va bene così. Ognitanto lo becco in rete
e mi racconta che ancora non ha finito, che di case ne deve
costruire tante. La giornata tipo è sempre la stessa: alle 6 ci si
trova alla fontana del villaggio, i ragazzi ci raggiungo 2/3 alla
volta e si vede che han già camminato parecchio. Quando si è
abbastanza si riescono a fare anche 4 squadre da otto persone,
ognuno ha il suo lavoro. Si parte insieme e si va all’altopiano
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e lì si riprende da dove ci si era fermati il giorno prima. Piano
piano le case vengono su e si mette la bandiera, si fa un po’ di
solletico al cielo, e si prega perché un nuovo tetto adesso c’è.
L’Associazione di Idee non è più cosa mia adesso che sono
tornato. Ho imparato molto in questi 4 anni. Son partito
diplomato e son tornato manovale. Adesso le mani non mi
fanno più male, ho le dita forti e le idee chiare.
Ho imparato il vero concetto di rugosità dei metalli e quanto
conta una zincatura fatta bene se si vive in posto umido.
Abituato ad essere un preciso, proprio per gli studi che ho
fatto, ora so che un muro, anche se non è perfettamente dritto
può essere più che sufficiente, l’importante è che stia su.
Sono tornato 6 mesi fa, e mi è pianto il cuore lasciare quella
vita. Mi mancavano troppo la mia famiglia e le tante, troppe,
abitudini che avevo prima di partire.
Ora sono un gran bel tornitore, le aziende mi chiamano
tutti i giorni e se solo lo volessi potrei guadagnare molti
più soldi un professore o di un impiegato, perché sorrido, e
non mi spaventano otto ore di fabbrica.
In Italia ci ho messo poco a trovare lavoro: quando sono
entrati in Agenzia e ho detto che ero un perito e che non mi
interessava stare in ufficio tutto il giorno a disegnare con
autocad stavano per farmi un monumento.
In 2 giorni mi avevano già inserito in una grossa azienda e
siccome a me la meccanica piace, adesso sto da Dio!
Solo una cosa ho chiesto, e mi han detto di sì i capi, io ognitanto
devo partire, devo tornare
nel mondo a costruire
una casa per qualcun
altro. Quindi le ferie
me le faccio con
l’Associazione e con
Checco e gli altri.
48
PRECARIATO GENERAZIONALE
Gent. Redazione,
vi scrivo chiedendo di pubblicare queste mie righe nello spazio da
Voi dedicato ai lettori.
Sono un laureato di Scienze Sociali di 27 anni e da due sono
stato fagocitato dal mondo del lavoro. Per tutto il mio percorso
di studi ho ceduto alle lusinghe di professori, presidi e rettori. Mi
era sempre stato detto, già dalla scelta del liceo, di frequentare
quella o quest’altra scuola perché avrei avuto immediatamente
un’occupazione. Lo stesso all’Università.
Certo che sentirmi sbattere porte in faccia ad ogni colloquio è dura.
Da 2 anni lavoro per un’agenzia interinale (che forse non si chiama
neanche più così) ed ho fatto di tutto. Mi sono adattato. Ho cominciato
lavorando il sabato e la domenica come montatore di palchi per
i concerti, poi per 6 mesi ho fatto il magazziniere ai Magazzini
Generali, poi una parentesi estiva su tre turni come mulettista in un
sacchettificio ed infine consegnavo i parti in corsia all’ospedale.
Attualmente mi occupo della gestione delle presenze dei nostri
dipendenti, e ognitanto, quando si tratta dei profili più semplici,
sono io a colloquiare i candidati. Ricordo quando mi trovavo
dall’altra parte della scrivania e mi sentivo fare domande del
tipo: “perché dovremmo scegliere Lei e non un’altra persona?”.
Questa domanda non ha una risposta, ed è una domanda stupida,
io ora non la faccio mai.
Credo dunque che il precariato esista, per una questione di
mercato e per quello che i nostri tempi hanno da offrirci. Ormai
è parte integrante del quotidiano della mia generazione, però se
penso ai miei nonni che han fatto la guerra, mi ritengo comunque
gran fortunato.
Verranno tempi migliori, mi auguro, per tutti noi, ma il segnale
di speranza che voglio dare agli altri giovani è forte.
Ringraziandovi se vorrete pubblicare queste mie righe,
porgo Distinti Saluti.
Dott. Matteo Greggio
49
50
LA PRIMA SCELTA DI LUI
Alberto sta lì, impalato nel luogo come nella vita.
L’aria dismessa in lui ha l’aspetto della più scontata
naturalezza. Un sorriso (da lontano), un saluto, una
banalità (“stai andando a scuola?”) e finalmente una
cosa sensata: “hai letto quello che ti ho scritto”.
“Certo, ma forse mi si è persa una pagina, visto che il
testo mi sembrava un po’ tronco, lasciato a metà.
Ma forse sono i tuoi pensieri che non arrivano mai a
una conclusione…”.
“Le incompiute sono il mio forte”.
Alberto è il solito: capace di trasformare i suoi limiti
in vantaggi.
“Giornata impegnativa, a scuola, intendevo…”.
Evito di rispondere e succede un fatto imprevisto. Lui
mi prende per mano, di prima mattina, gesto inconsulto
e inatteso. Veramente più che una tenerezza, mi sembra
una cattura. Infatti Alberto cambia improvvisamente
il passo e anche la direzione.
Dove va? Dove mi porta?
Punta dritto dall’altra parte del paese, verso la
ferrovia. Non parla, imbocca il viale della stazione e si
piazza davanti alla biglietteria.
“Due andata e ritorno, anzi solo andata, per
Venezia”.
“Muoviti, sta arrivando il treno”.
Il fatto che Alberto abbia deciso qualcosa mi toglie la
parola e la capacità di reagire. Subisco.
Quasi un’ora di viaggio senza una parola.
Venezia è subito bellissima.
Alberto respira fondo e si incammina. Guarda,
commenta genericamente, si stupisce.
Passiamo davanti a Ca’ Foscari.
“Questo è uno dei posti che ti interessano in questo
periodo” osserva distrattamente.
Entra, si affaccia all’ufficio accoglienza.
51
Mi fa un cenno d’incoraggiamento.
Mi propongo all’addetta, chiedo informazioni,
raccatto una manciata di depliant. Mi ricordo che
anche un amico di Anselmo, che adesso fa il Dirigente
d’azienda, è uscito da queste aule. Riccardo, si chiamo
proprio così, uno che ho conosciuto poco e ammirato
molto (per le cravatte firmate).
“Qui nascono i manager, gli esperti di economia
e finanza. Ti vedrei bene con le pupille a forma di
dollaro…”.
“Bentornato Alberto” penso tra me e me.
Più in là c’è un altro tempio del sapere lagunare, dove
si studiano palazzi e città.
”Ma cosa c’è ancora da scoprire in architettura in un
posto come Venezia? Basta guardarsi intorno”.
Alberto è strano, acuto, diverso.
Sui calli circolano frettolosamente tanti studenti: li
riconosci dai libri e dagli attrezzi del mestiere, qualche
squadra, qualche penna ricercata sporgente da borse
e taschini.
“Certo che studiare qui…”.
“Sarebbe il posto giusto per me. – confessa Alberto –
Pensa una città che dicono “ferma” per uno che non
vuole muoversi: il massimo”.
Affermazione triste, pesante, negativa.
Se non fosse che lui, quello con il comando della sua
vita bloccato sul “pause” da tempo immemorabile, si
schioda in un sorriso perfino rumoroso.
E mi abbraccia.
52
POI MI DICE…
Alberto è un altro. Ha deciso di uscire dallo stand by.
Poi mi dice “che non sa di quanto tempo avrà bisogno”,
ma che “vuole anche laurearsi il più presto possibile”;
“che non cercherà un lavoro qualsiasi ma che inseguirà
la soddisfazione personale”, che “non gliene frega
niente dei soldi ma che gli basta una vita dignitosa”.
Poi mi dice “è felicemente curioso di vedere cosa farò
io, che vuole condividere anche il mio futuro”; poi mi
dice che “Anselmo ha ragione: che la vita è mia (ma
anche sua e dei miei)”; poi mi dice che “dopo tutto i
neri sono bravi ragazzi, magari un po’ più sfortunati”,
poi mi dice che “le grandi città possono anche essere
un bluff perché l’ampiezza va cercata dentro di noi”;
poi mi dice “che fare l’operaio, il barista, la commessa
o il ricercatore ad Oxford possono essere la stessa
cosa, se misurati sul piano della felicità personale”, poi
mi dice…, poi mi dice…, poi mi dice…. Poi mi sfiora
con un bacio e non dice più nulla.
E’ già domani.
53
Quale percorso
formativo?
L’UNIVERSITÀ
L’istruzione universitaria, almeno in base alle definizioni
ufficiali, ha lo scopo di “promuovere il progresso della
scienza e di fornire la cultura necessaria per l’esercizio
degli uffici e delle professioni”. Tale formazione è impartita
nelle Università che sono le sedi primarie della ricerca
scientifica.
In Veneto sono presenti 4 università statali:
Università Ca’ Foscari di Venezia
Università IUAV di Venezia
Università degli studi di Padova
Università degli studi di Verona
Ogni Università ha attivato - dopo l’avvio della Riforma
del 1999 - percorsi formativi di diverso tipo. L'accesso ai
corsi di laurea può essere a numero chiuso o programmato
(quando è previsto un test d'ingresso selettivo) oppure ad
accesso libero, senza limitazione dei posti. Anche in questo
caso si dovrà partecipare, nella maggior parte dei casi, alla
"prova di accertamento obbligatoria": non ha scopo selettivo
ma serve a misurare le capacità iniziali dello studente.
L’attuale sistema d’istruzione universitaria è articolato su
più livelli.
54
• Primo livello - Laurea triennale: fornisce una
preparazione teorica di base relativa alle discipline di
studio scelte dallo studente o integrata da una formazione
professionalizzante che permette un adeguato inserimento
nel mondo del lavoro.
Il titolo di laurea si consegue con il superamento di una
prova finale e con l’acquisizione di 180 crediti.
Per poter accedere alla laurea di primo livello “occorre
essere in possesso di un diploma di scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero,
riconosciuto idoneo”.
A termine, il laureato potrà inserirsi nel mondo del
lavoro o proseguire gli studi con un corso di laurea
specialistica e magistrale o con un master di primo
livello.
• Laurea specialistica/magistrale e a ciclo unico
E’ uno dei percorsi formativi cui si accede dopo
il conseguimento della laurea di I livello e ha
l’obbiettivo di “fornire allo studente una formazione
di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata
qualificazione in ambiti specifici”.
Il titolo di laurea specialistica si consegue con
l’acquisizione di 120 crediti (oltre ai 180 già acquisiti
nella laurea di I livello e riconosciuti validi per il relativo
corso di laurea specialistica: 300 crediti in tutto). Il corso
di laurea specialistica prevede, al termine del percorso
formativo, l’elaborazione e la discussione di una tesi. La
laurea specialistica consente l’inserimento nel mondo
del lavoro o il proseguimento degli studi con un master
di secondo livello, con il dottorato di ricerca oppure
conseguire un diploma di specializzazione.
Seguendo specifiche direttive europee, per sei Corsi di
laurea specialistica (Chimica e Tecnologia farmaceutiche,
Farmacia, Ingegneria edile-Architettura, Medicina e
55
Chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e Protesi
dentaria), la formazione è organizzata in un percorso a
ciclo unico di cinque o sei anni, senza titolo di primo
ciclo.
• Master universitario di primo o di secondo livello:
di durata solitamente annuale è un corso di studio
concernente la formazione professionale avanzata e
settoriale; fornisce pertanto conoscenze e abilità di
carattere professionale, di livello tecnico-operativo o di
livello progettuale. I settori disciplinari all’interno dei
quali più frequentemente vengono attivati dei master
riguardano la formazione manageriale, imprenditoriale,
tecnologica avanzata, della ricerca applicata e delle
funzioni internazionali.
E’ possibile accedere a un Master di primo livello
al termine della Laurea di I livello, a un Master di
secondo livello al termine della Laurea specialistica e
magistrale.
Il master universitario rilascia un titolo accademico e si
consegue con l’acquisizione di almeno 60 crediti (oltre
a quelli acquisiti per la laurea, la laurea specialistica e
magistrale).
• Dottorato di ricerca: percorso formativo di durata
triennale o quadriennale post lauream specialistica e
magistrale. I corsi di dottorato di ricerca “forniscono le
competenze necessarie per esercitare, presso università,
enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta
qualificazione”. Ogni Ateneo determina per ciascun
Dottorato di ricerca le modalità di accesso ai corsi, di
conseguimento del titolo, il programma di studio, la
durata e il conferimento di borse di studio. Fornisce
conoscenze e competenze di carattere scientifico
richieste nell’ambito della carriera universitaria o in
centri di ricerca avanzata.
56
• I percorsi formativi
La riforma, che entra in vigore dal prossimo a.a 2008/2009,
si propone di risolvere alcune criticità rilevate negli attuali
ordinamenti didattici.
Così cambia
attuali corsi di laurea
(D.M. 509/1999)
riforma
(D.M. 270/2004)
eccessivo numero di
corsi di laurea
minor numero di corsi di laurea
con contenuto meglio definito
parcellizzazione /
frammentazione degli
insegnamenti-eccessivo
numero di esami
numero di esami prefissato:
max 20 per laurea
max 12 per laurea magistrale
max 30 per ciclo unico 5 anni
max 36 per ciclo unico 6 anni
presenza non sempre
adeguata di docenti
di ruolo
maggior presenza di docenza
di ruolo (almeno il 50% degli
insegnamenti devono essere
erogati da docenti di ruolo)
frequente ricorso al
"numero chiuso"
"numero chiuso" solo su
direttiva ministreriale
57
• I corsi di laurea
• Corso di laurea
Un corso di laurea è un insieme di insegnamenti e di altre
attività formative che permette alla fine del percorso il
conseguimento del relativo titolo.
Ogni insegnamento prevede un esame finale con voto (da
18 a 30 con eventuale lode) invece le altre attività formative
(laboratori, attività pratiche, esercitazioni, stage, ...) non
prevedono voto.
• Credito
Poiché il peso degli esami può essere diverso e inoltre sono
previste attività che non danno luogo a valutazione, oltre
al voto degli esami è stato introdotto il numero di crediti
formativi universitari (cfu). Il credito misura l’impegno
orario complessivo necessario per acquisire le conoscenze
richieste: 1 credito corrisponde a 25 ore di lavoro.
• Classe
I corsi di laurea sono suddivisi in classi. La classe raggruppa
corsi dello stesso livello che hanno identico valore legale.
La classe ha rilievo per l’accesso a ulteriori corsi di studio,
per l’ammissione a concorsi e per esercitare professioni
regolamentate dall’albo.
58
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Caratteristiche dei corsi di laurea
Tre anni
180 crediti (60 all’anno)
20 esami al massimo
Vincoli di accesso: sono le competenze minime e le
abilità indispensabili che deve avere lo studente che
intende iscriversi a un corso universitario;
eventuale numero programmato: se il corso è a numero
chiuso, per accedervi lo studente deve superare un test
di ammissione.
Conoscenza delle lingue straniere e dell’informatica
Per alcuni corsi di laurea sono previsti stage, laboratori,
altre attività formative
Frequenza obbligatoria o consigliata
Prova finale (vincolo per il conseguimento del titolo)
•
•
•
•
•
•
•
Caratteristiche dei corsi di laurea magistrale
Due anni
120 crediti
12 esami al massimo
Vincoli di accesso:
corsi di laurea ad accesso diretto;
eventuale numero programmato: se il corso è a numero
chiuso per accedervi lo studente deve superare un test
di ammissione.
• Frequenza obbligatoria o consigliata
• Prova finale (vincolo per il conseguimento del titolo)
59
• La riforma
Due sono le tipologie principali di corsi di laurea, uno
propedeutico all'altro:
Laurea
Durata triennale
Titolo finale: Dottore
Laurea specialistica/magistrale
Durata biennale, successivo alla laurea triennale
Titolo finale: Dottore magistrale
Dopo la laurea:
Master Universitario
Durata solitamente annuale, successivo
rispettivamente alla laurea triennale
(Master di primo livello)
o magistrale
(Master di secondo livello)
Diploma di specializzazione
Corso profesionalizzante per l'acquisizione di
conoscenze e abilità richieste nell'esercizio di
particolari attività lavorative
Dottorato di ricerca
Durata triennale, successivo alla laurea magistrale per attività
di ricerca di alta qualificazione.
Titolo finale: Dottore di ricerca
60
ADV
DANTE
62
Universita' di Padova
Via VIII febbraio 2, 35100 Padova
Call centre 049 8273131 - www.unipd.it
L’Università degli Studi di Padova è sede di 13 Facoltà
che organizzano la didattica di 90 corsi di laurea triennale
di primo livello, 1 corso di laurea quadriennale, 8 corsi di
Laurea Specialistica a ciclo unico e circa 79 corsi di Laurea
Specialistica o Magistrale.
Per quanto riguarda la “formazione post-lauream” sono
attive 62 Scuole di specializzazione, 34 scuole di dottorato
e alcuni Dottorati internazionali, sono attivi 28 Corsi di
Perfezionamento e circa 57 Master.
Sono oltre 60.000 gli studenti dell’Ateneo padovano, 2340
i docenti.
OFFERTA FORMATIVA
FACOLTA' DI AGRARIA
Laurea
www.agraria.unipd.it
• Biotecnologie agrarie
• Riassetto del territorio e tutela del paesaggio
• Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione
(Castelfranco Veneto) TV
• Scienze e tecnologie agrarie
• Scienze e tecnologie alimentari
• Scienze e tecnologie animali
• Scienze e tecnologie viticole ed enologiche (Conegliano) TV
• Tecnologie forestali e ambientali
Laurea magistrale
• Scienze e tecnologie agrarie
• Scienze e tecnologie alimentari
• Scienze e tecnologie animali
• Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
• Scienze forestali ed ambientali
63
FACOLTA' DI ECONOMIA
Laurea
• Economia e management
www.economia.unipd.it
FACOLTA' DI FARMACIA
Laurea
www.farmacia.unipd.it
• Scienze Farmaceutiche Applicate
Laurea specialistica a ciclo unico
• Chimica e tecnologia farmaceutiche
• Farmacia
Laurea magistrale
• Biotecnologie farmaceutiche
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Laurea
www.giuri.unipd.it
• Consulente del lavoro
Laurea magistrale a ciclo unico
• Giurisprudenza
FACOLTA' DI INGEGNERIA
Laurea
www.ing.unipd.it
• Ingegneria aerospaziale
• Ingegneria biomedica
• Ingegneria civile
• ingegneria dei processsi industriali e dei materiali
• Ingegneria dell’energia
• Ingegneria dell’informazione
• Ingegneria edile- architettura
• Ingegneria elettronica
• Ingegneria gestionale (Vicenza)
• Ingegneria informatica
• Ingegneria meccanica (PD)
• Ingegneria meccanica e meccatronica (VI)
• Ingegneria per l’ambiente e il territorio
Laurea magistrale a ciclo unico
• Ingegneria edile-architettura
64
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
Laurea
www.lettere.unipd.it
• Archeologia
• Comunicazione
• Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo
• Filosofia
• Geografia dei processi territoriali
• Lettere
• Lingue, letterature e culture moderne
• Mediazione linguistica e culturale
• Progettazione e gestione del turismo culturale
• Storia
• Storia e tutela dei beni culturali
Laurea magistrale
• Filologia moderna
• Lettere classiche e storia antica
• Lingue e letterature europee e americane
• Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione
internazionale
• Linguistica
• Musicologia e beni musicali
• Scienze archeologiche
• Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
• Scienze delle religioni
• Scienze filosofiche
• Scienze storiche
• Storia dell'arte
• Storia e gestione del patrimonio archivistico e
bibliografico
• Strategie di comunicazione
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Laurea
www.medicina.unipd.it
• Assistenza sanitaria
• Dietistica
• Fisioterapia
• Igiene dentale
65
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Infermieristica
Infermieristica pediatrica
Logopedia
Ortottica ed assistenza oftalmologica
Ostetricia
Scienze motorie
Tecniche audiometriche
Tecniche audioprotesiche
Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi
di lavoro
• Tecniche di laboratorio biomedico
• Tecniche di neurofisiopatologia
• Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia
• Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
• Terapia occupazionale
Laurea specialistica a ciclo unico
• Medicina e Chirurgia
• Odontoiatria e protesi dentaria
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Laurea
www.veterinaria.unipd.it
• Biotecnologie sanitarie
• Sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti
Laurea magistrale a ciclo unico
• Medicina veterinaria
FACOLTA' DI PSICOLOGIA
Laurea
www.psicologia.unipd.it
• Discipline della ricerca psicologico-sociale
• Scienze psicologiche cognitive e psicobiologiche
• Scienze psicologiche della personalità e delle relazioni
interpersonali
• Scienze psicologiche dello sviluppo e dell’educazione
• Scienze psicologiche sociali e del lavoro
66
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
Laurea
www.scform.unipd.it
• Cooperazione allo sviluppo
• Educazione professionale (Rovigo)
• Scienze dell’educazione e della formazione (Padova)
• Scienze dell’educazione e della formazione (Rovigo)
• Scienze
della
formazione
professionale
(in
teledidattica)
• Scienze per la formazione dell’infanzia e della
preadolescenza (in teledidattica)
• Servizio sociale
Laurea quadriennale
• Scienze
della
formazione primaria
FACOLTA' DI SCIENZE
M AT E M AT I C H E ,
FISICHE E NATURALI
www.scienze.unipd.it
Laurea
• Astronomia
• Biologia
• Biologia molecolare
• Biotecnologie
• Chimica
• Chimica industriale
• Fisica
• Informatica
• Matematica
• Ottica e optometria
• Scienza dei materiali
• Scienze e tecnologie
per i beni culturali
• Scienze e tecnologie
per l’ambiente
• Scienze geologiche
• Scienze naturali
67
Laurea magistrale
• Astronomia
• Biologia evoluzionistica
• Biologia marina
• Biologia molecolare
• Biologia sanitaria
• Chimica
• Chimica industriale
• Fisica
• Geologia e geologia tecnica
• Informatica
• Matematica Scienza dei materiali
• Scienze della natura
• Scienze e Tecnologie per i beni archeologici e artistici
Laurea specialistica
• Biotecnologie industriali
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
Laurea
www.scipol.unipd.it
• Diritto
dell’economia
e
governo
delle
organizzazioni
• Economia internazionale
• Scienze politiche, relazioni internazionali e diritti
umani
• Scienze politiche: studi internazionali ed europei
• Scienze sociologiche
Laurea magistrale
• Diritto, Istituzioni e Politiche dell'integrazione
europea
• Economia internazionale
• Istituzioni e Politiche dei diritti umani e della pace
• Politica internazionale e Diplomazia
• Scienze del governo e Politiche pubbliche
• Sociologia
68
FACOLTA' DI SCIENZE STATISTICHE
Laurea
www.statistica.unipd.it
• Statistica e gestione delle imprese
• Statistica e tecnologie informatiche
• Statistica, economia e finanza
• Statistica, popolazione e società
Laurea specialistica
• Scienze statistiche demografiche e sociali
• Scienze statistiche economiche, finanziarie e aziendali
• Statistica e informatica
Gli studenti possono richiedere al Servizio orientamento (i
riferimenti nella pagina successiva) le guide all'offerta didattica
delle Facoltà cui sono interessati
DOVE TROVARE LE INFORMAZIONI?
Il Servizio Orientamento, Palazzo Storione, Riviera Tito
Livio 6, tel. 049 8273311. fax. 8273339, e-mail: orienta@
unipd.it, può essere un punto di riferimento per:
• Offerta formativa
• Modalità di accesso ai corsi ed eventuali verifiche in ingresso
• Iniziative di orientamento per la scelta del corso di laurea
• Come iscriversi
L’ESU E I SERVIZI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Cos'è l'ESU?
L’ESU è l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario. Tale diritto si realizza mediante i servizi
offerti agli studenti “capaci e meritevoli anche se privi di
mezzi”, iscritti all’Università di Padova, ai Corsi superiori
dei Conservatori musicali e ai Corsi di diploma delle Scuole
superiori per Mediatori linguistici. La sede dell’ESU si trova
nel centro storico della città in Via San Francesco, 122.
69
STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI
BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI DEI
CONSERVATORI E DELLE SCUOLE PER MEDIATORI
LINGUISTICI
Ufficio Benefici e Interventi ESU
via San Francesco 122, 35121 Padova
Tel. 049 8235674 Fax 049 8235677
E-mail: [email protected] - www.esu.pd.it
Orario: Lun. - Ven. ore 9.30 - 13; Lun. - Giov. ore 15 - 16.
SUSSIDI STRAORDINARI
Il sussidio straordinario è un beneficio destinato a quanti
non hanno conseguito l’idoneità nel concorso per la borsa
di studio a causa della mancanza dei requisiti richiesti.
Ufficio Benefici e Interventi ESU
via San Francesco 122, 35121 Padova
tel. 049 8235672 - 3 - fax 049 8235677
e-mail: [email protected] - www.esu.pd.it
Orario: Lun. - Ven. ore 9.30 - 13; Lun. - Giov. ore 15 - 16.
RESIDENZE UNIVERSITARIE
L’ESU mette a disposizione degli studenti fuori sede e pendolari
più di 1600 posti letto in 14 residenze collocate nei pressi del
centro storico o in prossimità degli istituti universitari.
LA RISTORAZIONE UNIVERSITARIA
Accedono ai ristoranti universitari, presentando il badge
elettronico rilasciato dalla segreteria, gli studenti iscritti a corsi
di laurea, scuole di specializzazione e dottorati di ricerca.
SERVIZI DI ORIENTAMENTO
ESU Lavororient@ - Via Ospedale 19, Padova
tel. 049 8235603/00 - fax 049 8235701
e-mail: [email protected] - www.esu.pd.it/orientamento
Orario: Lun. - Giov. ore 9.30 - 13 e 15 - 17; Ven. ore 9.30 - 13.
70
SEDI DISTACCATE
DELL’UNIVERSITA' DI PADOVA
Castelfranco Veneto
• Igiene Dentale
• Scienze e Cultura della Gastronomia e Ristorazione
Conegliano
• Assistenza Sanitaria
• Fisioterapia
• Infermieristica
• Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche
• Tecnologie e Industrie del Legno (I anno)
• Terapia occupazionale
Feltre
• Infermieristica
• Ingegneria Informatica
• Tecniche di prevenzione nell’ambiente e luoghi di lavoro
Mirano
• Infermieristica
Portogruaro
• Infermieristica
Rovigo
• Diritto dell’Economia curr. Impresa
• Educatore Sociale Culturale Territoriale
• Educazione Professionale
• Infermieristica
• Ingegneria Informatica
• Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia
71
Treviso
• Giurisprudenza
• Infermieristica
• Ingegneria Informatica
• Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia
Venezia
• Fisioterapia
Vicenza
• Ingegneria Gestionale
• Ingegneria Meccanica
• Ingegneria Meccatronica
• Sicurezza Igienico Sanitaria (2° e 3° a.)
• Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia
Vittorio Veneto
• Tecnologie e Industrie del legno (II e III anno)
Chioggia
• Biologia marina
72
ADV
CAMCOM
73
74
UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI
DI VENEZIA
Dorsoduro 3246, 30123 Venezia
Call center 041 2347575 - www.unive.it
Ca’ Foscari offre un ventaglio di attività formative
articolate in 4 grandi aree scientifico-culturali: economica,
linguistica, scientifica e umanistica, che corrispondono
alle 4 Facoltà: Economia, Lingue e letterature straniere,
Scienze matematiche, fisiche e naturali, Lettere e filosofia.
Per l’anno 2008-‘09, offre 23 corsi di laurea di primo livello
e 32 corsi di laurea magistrale. Anche l’offerta post lauream
di Ca’ Foscari è articolata: i Master sono 15 di primo livello,
10 di secondo livello, più 3 master compartecipati.
Sono attivi inoltre: 7 Scuole di dottorato di ricerca, 2
Scuole di dottorato consortili, 1 corso di perfezionamento,
1 scuola di specializzazione per gli insegnanti della scuola
secondaria (SISS) e 1 corso di specializzazione per le attività
di sostegno (SOS).
Gli studenti iscritti di Ca’ Foscari sono oggi circa 15.300.
Gli iscritti al primo anno delle lauree triennali sono più di
3400 mentre oltrepassano quota 1500 gli studenti che si
sono iscritti ad una laurea specialistica.
Gli studenti fuori sede, possono essere stimati, anche in
base ad una recente indagine relativa alla residenzialità
studentesca in oltre 2.000.
Ogni anno Ca’ Foscari laurea oltre 2.400 studenti.
75
OFFERTA FORMATIVA
FACOLTA' DI ECONOMIA
Laurea
www.unive.it/economia
• Commercio estero
• Economia aziendale
• Economia e commercio
• Economia e gestione dei servizi turistici
• Economics and management - in lingua inglese
• Statistica e informatica per la gestione delle imprese
Laurea magistrale
• Amministrazione, finanza e controllo
• Economia
• Economia degli scambi internazionali
• Economia e finanza
• Economia e gestione delle arti e delle attività culturali
• Economia e gestione delle aziende
• Marketing e comunicazione
• Statistica per l’impresa
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
Laurea
www.unive.it/lettere
• Conservazione dei beni culturali
• Filosofia
• Lettere
• Servizio sociale
• Storia
• Tecniche artistiche e dello spettacolo
Laurea specialistica
• Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica
• Archeologia e conservazione dei beni archeologici
• Archivistica e biblioteconomia
• Beni musicali
• Filologia e letteratura italiana
• Filosofia teoretica, dell'arte e della comunicazione
• Interculturalità e cittadinanza sociale
• Politiche e servizi sociali
76
• Scienze dello spettacolo e della produzione
multimediale
• Storia delle arti e conservazione dei beni artistici
• Storia della società europea dal Medioevo all'età
contemporanea
• Storia e gestione del patrimonio archivistico e bibliografico
• Storia, filologia e letterature del mondo antico
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
Laurea
www.unive.it/lingue
• Lingue, arti, storia e civiltà
• Lingue e culture dell'Asia Orientale
• Lingue e culture dell'Eurasia e del Mediterraneo
• Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia
Orientale
• Lingue e letterature moderne e contemporanee
occidentali
• Lingue e scienze del linguaggio
• Mediazione linguistica e culturale
Laurea magistrale
• Culture, istituzioni e lingue dell'Eurasia e del
Mediterraneo
• Lingue e civiltà dell'Asia Orientale
• Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia
Orientale
• Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali
• Scienze del linguaggio
• Scienze delle religioni
• Traduzione tecnico-scientifica
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Laurea
www.unive.it/scienze
• Chimica
• Chimica industriale
• Informatica
77
• Scienza e tecnologie dei materiali
• Scienze ambientali
• Scienze e tecnologie chimiche per la conservazione e il
restauro
Laurea magistrale
• Chimica e compatibilità ambientale
• Informatica
• Informatica per le tecnologie umanistiche
• Scienze e tecnologie dei materiali
• Scienze ambientali
• Scienze chimiche per la conservazione e il restauro
• Tecnologie chimiche per l'industria e per l'ambiente
STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI
ACCOGLIENZA E RELAZIONI CON IL PUBBLICO
Ha lo scopo di accogliere tutti gli utenti che entrano in
contatto con Ca’ Foscari e di indirizzarli alle strutture di
competenza distribuendo anche materiale informativo.
Per informazioni: Unità Accoglienza e Relazioni con il
Pubblico - Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
Tel. 0412348323 Fax 0412348035 - e-mail: [email protected]
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30
78
CALL CENTER
Per informazioni: 041 2347575, dal lunedì al venerdì dalle
9 alle 14, il mercoledì fino alle 16.30.
ORIENTAMENTO
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
Tel. 0412347540-7503
Fax 0412347946
e-mail: [email protected]
TUTORATO
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
Tel. 0412347968
Fax 0412347946
e-mail: [email protected]
ASSISTENZA AGLI STUDENTI CON DISABILITÀ
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
Tel. 041 2347961
Fax 041 2347946
e-mail:[email protected]
SERVIZI AMMINISTRATIVI PER GLI STUDENTI
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
Tel. 0412347575 (call center)
Fax 041 2347526-7536-7518
e-mail:[email protected]
www.unive.it
STUDENTE PART-TIME
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
Tel. 0412347575 (call center
Fax 0412347979
e-mail:[email protected]
www.unive.it
79
SEDI DISTACCATE DELL’UNIVERSITA'
CA’ FOSCARI DI VENEZIA
Mestre
• Informatica
• Informatica (L.M.)
Oriago di Mira
• Economia e gestione dei servizi turistici
Portogruaro
• Economia aziendale
Treviso
• Commercio estero
•
Economia degli scambi
internazionali (L.M.)
•
Mediazione linguistica e
culturale
• Statistica e informatica per
la gestione delle imprese
•
Statistica
per
l’impresa (L.M.)
• Interpretariato
e
traduzione
editoriale,
settoriale (L.M.)
80
Università Iuav
Santa Croce 191, 30135 Venezia
Tel. 041 2571819 - www.iuav.it
Da qualche anno l’Ateneo ha ampliato e diversificato la
sua offerta didattica e ha cambiato nome: non più Istituto
Universitario di Architettura di Venezia, ma Università
Iuav di Venezia, con tre facoltà: Architettura, Pianificazione
del territorio, Design e arti.
OFFERTA FORMATIVA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
Laurea
• Produzione dell’Edilizia
• Scienze dell’Architettura
Laurea specialistica
• Architettura per il paesaggio
• Architettura per la città
• Architettura per la conservazione
• Architettura per la costruzione
• Architettura per la sostenibilità
www.iuav.it/far
FACOLTA' DI DESIGN E ARTI
Laurea
www.iuav.it/fda
• Arti Visive e dello Spettacolo
• Design della Moda
• Disegno Industriale
Laurea specialistica
• Comunicazioni Visive e Multimediali
• Disegno Industriale del Prodotto
• Progettazione e Produzione delle Arti Visive
• Scienze e Tecniche del Teatro
81
FACOLTA' DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
Laurea
www.iuav.it/fpt
• Scienze della Pianificazione Urbanistica e Territoriale
• Sistemi Informativi Territoriali
Laurea specialistica
• Pianificazione della Città e del Territorio
• Pianificazione e Politiche per l’Ambiente
STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI
Servizio orientamento
Campo della Lana, Santa Croce 601- 30135 Venezia
Tel. 0412571779 - fax 0412571790
e-mail: [email protected]
Segreteria studenti
Campo della Lana, Santa Croce 601 - 30135 Venezia
Tel. 041 2571769 (architettura), 041 2571754 (design e arti),
041 2571791 (pianificazione del territorio) - fax 041 2571749
e-mail: [email protected] (architettura),
[email protected] (design e arti),
[email protected] (pianificazione del territorio)
SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO
Campo della Lana - Santa Croce 601 - 30135 Venezia
Tel. 041 2571864-803 - fax 041 2571758
e-mail: [email protected]
SEDI DISTACCATE
DELL’UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA
Treviso
• Design della Moda
• Disegno industriale
• Disegno industriale del Prodotto (LS)
• Comunicazioni Visive e Multimediali (LS)
82
ESU, L’ENTE per IL DIRITTO
ALLO STUDIO DI VENEZIA
Questo ente fornisce servizi agli studenti delle due
Università veneziane, Ca’ Foscari e Iuav.
UFFICI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
Uffici amministrativi dell’ESU - Sede centrale ‘Rio Novo’
Dorsoduro 3439/a - 30125 Venezia - Tel.: 0412727101
e-mail: [email protected] - www.esuvenezia.it
SERVIZIO ALLOGGIO
L’Esu offre il servizio in 6 residenze situate nel centro
storico e in appartamenti convenzionati siti in Venezia,
Mestre e Treviso. Tramite EsuBase lo studente può
accedere ai 570 posti letto.
SERVIZIO RISTORAZIONE
L’Esu offre il servizio avvalendosi di 6 centri di ristoro, 3 in centro
storico e 3 convenzionati a Mestre, Treviso e Portogruaro.
ESU Base - Ufficio assistenza - Palazzo Badoer, S.Polo 2480
- 30125 Venezia (tra l’Archivio di Stato e Scuola Grande
S.Giovanni Evangelista) - Tel.: 041721025 - Fax: 0415244038
- e-mail: [email protected] - www.esuvenezia.it/base
ESU C.U.OR.I.
Dorsoduro 3861 - Palazzo dei Pompieri - Tel.: 0415241647 Fax: 041721520 - e-mail: [email protected] - www.cuoriesu.it
Il C.U.OR.I. è il Centro Universitario di ORientamento
e Informazione dell’ESU di Venezia. Offre i suoi servizi
agli studenti della scuola superiore, agli studenti iscritti
all’università e a chi, ultimato il percorso formativo, si affaccia
al mondo del lavoro. Di particolare utilità è il supporto
offerto da consiglieri di orientamento esperti agli studenti
incerti sulle scelte dopo la scuola superiore e che cercano un
orientamento formativo e/o professionale.
83
84
UNIVERSITA’ DI VERONA
Via dell’Artigliere 8, 37129 Verona
Tel. 045 8028111 - www.univr.it
Attualmente l’Università di Verona ha otto facoltà: Economia,
Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature
Straniere, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali, Scienze della Formazione e l’ultima nata
ovvero la Facoltà di Scienze delle attività Motorie e Sportive.
L’Università di Verona è dislocata principalmente in due
poli: quello detto di Veronetta, con le facoltà umanistiche, e
quello di Borgo Roma, con le facoltà di Medicina e Scienze,
oltre a numerose sedi distribuite sul territorio cittadino
come le Facoltà di Giurisprudenza, il corso di Scienze del
Servizio Sociale, la facoltà di Scienze Motorie con il futuro
campus sportivo e altre tra Legnago, S. Pietro Incariano
(Vr), Vicenza, Bolzano, Trento, Ala (Tn), e Rovereto.
Gli studenti immatricolati ai corsi di laurea triennale (al 15
gennaio 2008) sono 5.563 mentre gli iscritti sono 23.034.
OFFERTA FORMATIVA
FACOLTA' DI ECONOMIA
Laurea
www.economia.univr.it
• Economia aziendale
• Economia del commercio internazionale
• Economia e amministrazione delle imprese
• Economia e commercio
• Economia e management delle imprese di servizi
Laurea specialistica
• Economia della banca e dei mercati finanziari
• Economia e commercio
• Economia e legislazione di impresa
• Economia Internazionale (Vicenza)
• Marketing e comunicazione
• Metodi quantitativi per la finanza
85
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Laurea
www.giurisprudenza.univr.it
• Scienze dei servizi giuridici per il lavoro
• Scienze dei servizi giuridici per l’amministrazione
Laurea specialistica
• Giurisprudenza
• Giurisprudenza per l’amministrazione
Laurea magistrale a ciclo unico
• Giurisprudenza
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
Laurea
www.lettere.univr.it
• Filosofia
• Lettere
• Scienze dei Beni Culturali
• Scienze della Comunicazione
Laurea magistrale
• Discipline artistiche e archeologiche
• Editoria e Giornalismo
• Scienze filosofiche
• Storia e geografia dell’Europa
• Tradizione e interpretazione dei testi letterari
FACOLTA' DI LINGUE
E LETTERATURE STRANIERE
Laurea
www.lingue.univr.it
• Lingue e culture per il turismo e il commercio
internazionale
• Lingue e culture per l’editoria
• Lingue e letterature straniere
• Linguistica e didattica delle lingue straniere
Laurea specialistica
• Lingue e letterature moderne e comparate
• Lingue per la comunicazione commerciale e la
promozione del turismo internazionale
• Linguistica
86
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Laurea
www.medicina.univr.it
• Fisioterapia
• Igiene dentale
• Infermieristica
• Logopedia
• Ostetricia
• Tecnica della riabilitazione psichiatrica
• Tecniche audioprotesiche
• Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi
di lavoro
• Tecniche di Fisiopatologia cardiocircolatoria e
perfusione cardio-vascolare
• Tecniche di laboratorio biomedico
• Tecniche di radiologia medica, per immagini e
radioterapia
Laurea specialistica
• Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione
• Scienze infermieristiche e ostetriche
Laurea specialistica a ciclo unico
• Medicina e Chirurgia
• Odontoiatria e protesi dentaria
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
Laurea
www.formazione.univr.it
• Scienze della formazione nelle organizzazioni
• Scienze del servizio sociale
• Scienze dell’Educazione
Laurea specialistica
• Progettazione ed attuazione di interventi di servizio
sociale ad elevata complessità
• Programmazione e gestione dei servizi formativi
• Scienze Pedagogiche
Laurea quadriennale
• Scienze della formazione primaria
87
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Laurea
www.scienze.univr.it
• Bioinformatica
• Biotecnologie agroindustriali
• Informatica
• Informatica multimediale
• Matematica applicata
• Scienze e tecnologie viticole ed enologiche
Laurea specialistica
• Biotecnologie agro-industriali
• Biotecnologie molecolari e industriali
• Informatica
• Sistemi intelligenti e multimediali
88
FACOLTA' DI SCIENZE MOTORIE
Laurea
www.motorie.univr.it
• Scienze delle attività motorie e sportive
Laurea specialistica
• Scienze delle attività motorie preventive e adattate
STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI
Orientamento allo Studio
L’Area Orientamento allo Studio rappresenta il primo
punto di riferimento dove trovare tutte le informazioni
concernenti l’offerta formativa dell’università, le procedure
di preiscrizione ed immatricolazione, nonché i servizi
attivati presso l’Ateneo.
Chiostro S. Francesco
Via S. Francesco, 22 - 37129 Verona
Tel. 045 8028588 - fax 045 8028396
e-mail: [email protected]
Apertura al pubblico: lunedì - venerdì ore 10 - 13
Area Segreterie Studenti
Polo di Veronetta
Chiostro S. Francesco
Via S. Francesco, 22 - 37129 Verona
Tel. 045 8028607 - fax 045 8028778
e-mail: [email protected]
Diritto allo Studio
L’ufficio si trova in Via Vipacco,7 - retro Palazzo Zorzi, sede
della Facoltà di Scienze della Formazione, ed è aperto dal
lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Tel. 045 8028711 - fax 045 8028779
E-mail:[email protected].
89
L’ESU A.R.D.S.U.
La finalità dell’ESU A.R.D.S.U è di offrire assistenza
agli studenti dell’Università e degli Istituti di Istruzione
Superiore (Accademia di Belle Arti e Conservatorio di
Musica) e in particolare a coloro che, avendo un buon merito
negli studi, si trovino in disagiate condizioni economiche.
ESU A.R.D.S.U di Verona
Via dell’Artigliere, 9 - 37129 Verona
Tel: 0458052811 - fax: 0458052840
e-mail: [email protected] - www.esu.vr.it
BORSE DI STUDIO
Le domande vanno presentate all’Ufficio Assistenza, via
dell’Artigliere, 9 - 37129 Verona.
Tel: 0458052831-832
e-mail: [email protected]
Il bando è sul sito
www.univr.it/benefici
ALLOGGI
Per gli iscritti o coloro
che si iscriveranno
all’Università
di
Verona, all’Accademia
di Belle Arti, o al
Conservatorio. Vedi
bando su: www.
univr.it/benefici.
Sono disponibili
circa 350 posti
in 5 residenze.
90
Le tariffe variano in relazione a reddito, merito, distanza
chilometrica e tipologia di alloggio.
I prezzi comprendono riscaldamento, acqua, luce e gas. Altre
informazioni: www.esu.vr.it - icona ‘Servizio abitativo’.
Ufficio Amministrazione Alloggi
Via dell’Artigliere, 9 - 37129 Verona
Tel 0458052834
e-mail: [email protected]
MENSE
Possono accedere gli iscritti all’Università e agli Istituti
Superiori del Veneto, alle scuole di specializzazione, i
dottorandi, i tirocinanti, gli studenti inseriti nei programmi
di mobilità dell’Unione Europea e di scambi internazionali,
gli iscritti ai corsi singoli, i beneficiari di borsa di studio
post laurea e post dottorato, i titolari di assegno per
attività di ricerca e in regola con il pagamento della Tassa
Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Si accede
con tessera magnetica da richiedere all’Ufficio Assistenza
Via dell’Artigliere, 9
Tel: 0458052831-832
e-mail: [email protected].
“CERCO/OFFRO ALLOGGIO”
Il servizio svolge attività di rilevazione della domanda, di
informazione sulla disponibilità, di ricerca e offerta di alloggio.
Indirizzo: Via Campofiore, 17 - 37129 Verona
Tel. e fax 0458034563
e-mail: [email protected]
www.alloggiostudenti.sos.vr.it
91
SERVIZIO DI ORIENTAMENTO ALLO STUDIO
In convenzione con l’Ufficio Orientamento allo Studio
dell’Università degli Studi di Verona, l’ESU A.R.D.S.U
collabora alle attività di promozione e informazione
sull’offerta formativa dell’Ateneo veronese in relazione
anche ai futuri sbocchi occupazionali.
Tel. 0458052862 - fax 0458052840
e-mail: [email protected]
PRESTITI FIDUCIARI
L’ESU A.R.D.S.U ha stabilito una convenzione con
l’Università degli Studi per introdurre il prestito fiduciario
nell’ambito del Diritto allo Studio Universitario; il prestito
fiduciario è indirizzato a chi affronta un percorso di alta
formazione professionale, scientifica e culturale, il quale
otterrà credito a condizioni particolarmente agevolate, con
l’impegno di restituire le somme ottenute.
Informazioni: Area Servizi agli Studenti
Tel. 0458052861 - Fax 0458052840
e -mail: [email protected]
SUSSIDI STRAORDINARI
Vengono concessi, per una sola volta, a studenti che nel
corso degli studi si trovassero in condizioni di particolare
ed eccezionale disagio economico.
Informazioni: Tel: 0458052835 - e-mail: [email protected]
orario: dalle 10.00 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
PROVVIDENZE A FAVORE DI STUDENTI DISABILI
In collaborazione con il Centro Disabili di Ateneo
dell’Università degli Studi di Verona, vengono promosse
iniziative volte a rimuovere gli ostacoli alla piena
integrazione nell’ambito universitario.
Informazioni: Area Servizi agli Studenti
Tel: 0458052861/862 - e-mail: [email protected]
92
SEDI DISTACCATE
DELL’UNIVERSITA' DI VERONA
Ala (TN)
• Igiene dentale
• Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi
di lavoro (corso interateneo Università di Verona e
Università di Trento)
• Tecniche della riabilitazione psichiatrica
• Tecniche di radiologia medica, per immagini e
radioterapia
Bolzano
• Infermieristica
Rovereto (TN)
• Fisioterapia
• Tecniche di laboratorio biomedico
Vicenza
• Economia del commercio internazionale
• Economia e amministrazione delle imprese
• Economia internazionale (L.S.)
• Fisioterapia
• Infermieristica
Trento
• Infermieristica
San Floriano di Valpolicella (VR)
• Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche (interateneo
Università di Verona e Università di Padova)
• Viticoltura, Enologia e Mercati Vitivinicoli
93
94
UNIVERSITA’ A VICENZA
Stradella San Nicola 3, 36100 Vicenza
Tel. 0444 998894 - www.univi.it
OFFERTA FORMATIVA
Questo l’elenco dei Corsi attivati in collaborazione con
l’Università degli Studi di Verona:
FacoltA' di Economia
Laurea
• Economia del Commercio Internazionale
• Economia e Amministrazione delle Imprese
Laurea magistrale
• Economia Internazionale
Questo l’elenco dei Corsi attivati in collaborazione con
l’Università degli Studi di Padova:
FacoltA' di Ingegneria
Laurea
• Ingegneria Gestionale
• Ingegneria Meccanica e Meccatronica
Laurea magistrale
• Ingegneria Gestionale
• Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto
• Ingegneria Meccatronica
FacoltA' di Medicina Veterinaria
Laurea
• Sicurezza Igienico-sanitaria degli Alimenti
95
96
UNIVERSITA’ A ROVIGO
Viale Porta Adige, 45, 45100 Rovigo
Tel. 0425 398501 - www.uniro.it
OFFERTA DIDATTICA
Questo l’elenco dei Corsi attivati in collaborazione con
l’Università degli Studi di Padova:
Corsi di Laurea triennale
• Diritto dell’Economia curriculum Impresa
• Educazione e Animazione sociale
- Primo indirizzo:
“Educatore sociale e animatore culturale”
- Secondo indirizzo:
“Educatore/trice della prima infanzia”
• Educazione Professionale nei Servizi Sanitari
• Infermieristica
• Ingegneria Informatica
• Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e
Radioterapia
Corsi di Laurea MAGISTRALE
• Programmazione e Gestione Servizi Educativi e
Formativi
Scuole di specializzazione
• Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche
e controllo dei prodotti derivati
97
Percorsi di studio attivati in collaborazione con l’Università
degli Studi di Ferrara:
Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico
• Magistrale in Giurisprudenza
Corsi di Laurea triennale
• Scienze Giuridiche (attivo solo il 3° anno)
Corsi di Laurea specialistica
• Giurisprudenza
Master
• Bonifica Idraulica e Irrigazione
98
ADV
CREDIVENETO
99
100
UNIVERSITA’ DI FERRARA
Via Savonarola, 9 - 44100 Ferrara
Tel. 0532 293111 - www.unife.it
All’Università di Ferrara sono attivi 80 corsi di laurea,
che fanno riferimento alle otto Facoltà: Giurisprudenza,
Medicina e Chirurgia, Scienze, Farmacia, Ingegneria,
Architettura, Lettere e Filosofia ed Economia.
Gli iscritti all’Ateneo sono circa 19.600, 680 i docenti.
OFFERTA DIDATTICA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
www.unife.it/architettura
Laurea specialistica a ciclo unico
• Architettura
FACOLTA' DI ECONOMIA
Laurea triennale
www.economia.unife.it
• Economia delle amministrazioni pubbliche e delle
istituzioni internazionali
• Economia e gestione delle imprese e degli intermediari
finanziari
Laurea specialistica
• Economia applicata e politiche economiche
• Economia aziendale, management e professioni
FACOLTA' DI FARMACIA
Laurea triennale
www.unife.it/farmacia
• Scienze e tecnologie dei prodotti erboristici, dietetici
e cosmetici
Laurea specialistica a ciclo unico
• Chimica e tecnologia farmaceutiche
• Farmacia
101
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Laurea triennale
www.giuri.unife.it
• Operatore giudiziario e dei corpi di polizia
• Teoria e pratica della gestione giuridica d’impresa
Laurea magistrale
• Giurisprudenza
Laurea specialistica
• Giurisprudenza
FACOLTA' DI INGEGNERIA
Laurea
www.unife.it/ing
• Ingegneria civile e ambientale
• Ingegneria dell’informazione (automazione, elettronica,
informatica, telecomunicazioni)
• Ingegneria meccanica
Laurea specialistica
• Ingegneria civile
• Ingegneria dei materiali
• Ingegneria e tecnologie per le telecomunicazioni e
l’elettronica
• Ingegneria informatica e dell’automazione
• Ingegneria meccanica
• Ingegneria per l’ambiente e il territorio
INTERFACOLTA'
Laurea
• Biotecnologie
• Tecnologie per i beni culturali
Laurea specialistica
• Biotecnologie medico-farmaceutiche
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
Laurea
www.unife.it/lettere
• Comunicazione pubblica, della cultura e delle arti
• Filosofia
• Lettere
• Lingue e letterature straniere
102
• Operatore del turismo culturale - didattica a distanza
• Tecnologo della comunicazione audiovisiva e
multimediale - didattica a distanza
Laurea specialistica
• Filosofia - didattica a distanza
• Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi
culturali - didattica a distanza
• Scienze dell’educazione
• Studi culturali, letterari, linguistici e filologici
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Laurea
www.unife.it/medicina
• Dietistica
• Educatore professionale sanitario- Sede di Rovereto
• Fisioterapia - Sede di Ferrara
• Igiene dentale
• Infermieristica
• Logopedia
• Ortottica e assistenza oftalmologica
• Ostetricia
• Scienze motorie
• Tecniche audiometriche
• Tecniche audioprotesiche
• Tecniche della riabilitazione psichiatrica
• Tecniche di laboratorio biomedico
• Tecniche di radiologia medica, per immagini e
radioterapia
Laurea specialistica
• Medicina e chirurgia
• Odontoiatria e protesi dentaria
• Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione
• Scienze
delle
professioni
sanitarie
tecnicodiagnostiche
• Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e
adattata
• Scienze infermieristiche e ostetriche
103
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Laurea
www.unife.it/scienze
• Chimica
• Fisica e astrofisica
• Informatica
• Matematica
• Scienze biologiche
• Scienze dei beni culturali e ambientali - didattica a
distanza
• Scienze geologiche
• Scienze naturali
• Tecnologie fisiche innovative
Laurea specialistica
• Biotecnologie agro-industriali
• Chimica
• Conservazione e diagnostica di opere d’arte moderna e
contemporanea
• Conservazione e gestione del patrimonio naturale,
ambientale e culturale
• Ecologia ed evoluzione
• Fisica
• Informatica
• Matematica
• Scienze biomolecolari e cellulari
• Scienze geologiche, georisorse e territorio
• Scienze preistoriche
104
ARdSU
ARdsU Ferrara - Azienda Regionale per il diritto allo
studio universitario - Via G. D'Arezzo, 2 - 44100 Ferrara
(FE) - Tel. 0532.709811 - Fax 0532.705076 - ardsufe@
regione.emilia-romagna.it
ARdSU è l’Azienda Regionale per il diritto allo studio
Universitario dell’Emilia Romagna.
I contributi in denaro sono:
• borse di studio
• contributi straordinari
• supporto favore dei portatori di handicap
ARdSU pubblica ogni anno il bando per l’attribuzione dei benefici.
Oltre a questi contributi in denaro, il bando contiene le norme
per l’attribuzione dei posti alloggio e dei benefici universitari.
RESIDENZE
Per l’intero anno accademico, ARSDU mette a disposizione
degli studenti fuori sede e stranieri, numerosi posti alloggio
all’interno di 9 residenze universitarie ad un canone mensile
decisamente inferiore rispetto a quelli praticati dai privati.
Tutti gli studenti che per raggiungere l’Università
impiegano con i mezzi pubblici un tempo superiore ad
un’ora, possono partecipare al concorso per l’assegnazione
di uno di questi posti letto.
ARdsU Ferrara - A.R. per il diritto allo studio universitario
- Via G. D’Arezzo, 2 - 44100 Ferrara (FE)
Tel. 0532.709811 - Fax 0532.705076
e-mail: [email protected]
RISTORAZIONE
Sono tre i ristoranti self service, situati in altrettanti punti
chiave della città e dedicati alla ristorazione universitaria.
Per ogni informazione e per ricevere il pass magnetico,
indispensabile per fruire del servizio, rivolgersi a:
Ufficio Benefici a Concorso ARdsU
Via Guido d’Arezzo, 2 - Tel. 0532.709950
105
Orientamento
Dove trovare le informazioni?
Presso ogni istituzione (università, accademie, conservatori,
scuole per mediatori linguistici, Regione Veneto) è presente
un ufficio che ha il compito di fornire informazioni
aggiornate allo studente su:
• Offerta formativa dell’ente
• Modalità di accesso ai corsi
• Modalità e scadenze per le iscrizioni
• Tasse, interventi per il diritto allo studio (borse di
studio, alloggi etc.)
Questo servizio potrà darti anche materiale informativo e
soprattutto fornirti un supporto per la scelta del percorso
formativo.
UNIVERSITA'
Nelle Università del Veneto si può fare riferimento, per tutte
queste informazioni, ai servizi orientamento dei singoli atenei.
UNIVERSITA' DI PADOVA
Servizio Orientamento
Palazzo Storione
Riviera Tito Livio, 6 - 35123 Padova
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00;
martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 16.30
tel. 049 8273312
fax 049 8273339
e-mail: [email protected]
www.unipd.it
106
UNIVERSITA' CA’ FOSCARI di VENEZIA
Sezione orientamento e tutorato
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia
L’accesso è su prenotazione da effettuarsi tramite l’apposita
procedura on line dal sito:
www.unive.it/prenotazione-servizi-studenti
tel.: 0412347540 - 0412347503
fax: 0412347946
e-mail [email protected]
www.unive.it
UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA
Servizio orientamento, tirocinio e mobilità studenti
Campo della Lana 601 - 30135 Venezia
tel.: 0412571779 - 0412571782
fax: 0412571790
e-mail: [email protected]
www.iuav.it
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI VERONA
Area Orientamento allo Studio
via S. Francesco, 22 - 37129 Verona
tel.: 0458028588 - 0458028726
fax: 045 8028396
e-mail: [email protected]
www.univr.it
Nei mesi estivi il servizio gestisce il Servizio Accoglienza
Studenti.
UNIVERSITA' DI FERRARA
Unità Orientamento
Via Savonarola 9/11 - 44100 Ferarra
tel. 0532293394 – 29339
fax. 0532293333
e-mail. [email protected]
www.unife.it
107
Alta Formazione
Si ritiene utile portare a conoscenza dei giovani che una
volta conseguito il diploma e raggiunto un proprio impegno
di lavoro, potranno perfezionare la propria professionalità
o trovare appropriate qualificazioni nel cambio di lavoro
anche aderendo alla formazione superiore.
Si potranno conoscere i corsi di alta formazione,
consultando il catalogo regionale sul sito internet www.
altaformazioneinrete.it: si potrà leggereil bando regionale
e verificare di essere in possesso dei requisiti richiesti.
All'interno del portale sono indicate le caratteristiche
individuali necessarie e le procedure e le procedure di
richiesta nel catalogo on-line: si entra nella sezione
domande di finanziamento e si conosce la metodologia per
acquisire un voucher, cioè un contributo economico erogato
dalla Regione alle persone che frequentano un percorso di
formazione.
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE SUPERIORE
La Formazione professionale è l’insieme di interventi
finalizzati a fare acquisire conoscenze, sia pratiche che
teoriche, utili per svolgere ruoli professionali. Nel percorso
formativo vengono acquisite determinate competenze,
intese come quell’insieme di risorse (conoscenze, abilità,
ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare
efficacemente l’inserimento in un contesto lavorativo.
Nell’ambito del sistema della Formazione professionale,
puoi trovare varie tipologie di percorsi:
• i percorsi I.F.T.S. (Istruzione Formazione Tecnica
Superiore)
• i corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
I percorsi I.F.T.S. fanno parte della Formazione Integrata
Superiore e sono progettati e realizzati congiuntamente
dalla Formazione Professionale, dalle Scuole Secondarie
Superiori, dalle Università e dalle Aziende al fine di
costituire un rapporto diretto con il mondo del lavoro.
Il Fondo Sociale Europeo è uno dei fondi dell’Unione
108
Europea ed è finalizzato alla promozione dello sviluppo
economico e sociale dei paesi membri e al rafforzamento
delle capacità occupazionali dei lavoratori. Finanzia,
insieme al Ministero del Lavoro e/o alle Regioni, corsi
di formazione professionale e azioni di orientamento
organizzati da centri di formazione professionale pubblici,
da enti privati convenzionati e da imprese.
Formazione per Diplomati
FORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE
INTEGRATA SUPERIORE
Si tratta di una offerta formativa, a carattere non universitario
caratterizzata dall’integrazione tra scuola, formazione
professionale, università mondo del lavoro e centri di ricerca,
rivolto a giovani e adulti, di norma diplomati, per rispondere
alla domanda di figure professionali tecniche di livello
medio alto, da inserire nei settori produttivi interessati da
profonde trasformazioni tecnologiche e professionali.
A partire dal 2005 sono stati istituiti a livello regionale
12 Poli formativi per la gestione di percorsi IFTS e
sono attualmente 16 percorsi, di cui 4 nell’ambito della
sperimentazione dei Distretti Formativi.
Le caratteristiche dei percorsi sono:
• la durata minima di due semestri e massima quattro
(1200/2400 ore) in modo da poter accedere al
riconoscimento dell’Unione Europea;
• la parte pratica del percorso è obbligatoria per non
meno del 30% del monte ore;
• la docenza proveniente per non meno del 50% dal
mondo della produzione, delle professioni e del lavoro.
Gli I.F.T.S. non sono legati alle tradizionali scansioni
temporali dell’anno scolastico o accademico.
Un elemento fondamentale e innovativo è lo sviluppo di un
sistema di crediti formativi in uscita, in esito al percorso
formativo, favorendo la spendibilità sia verso l’Università
che il mondo del lavoro.
109
Al termine del percorso viene rilasciata, a seguito
del superamento di un esame, una Certificazione di
Specializzazione Tecnica Superiore corrispondente al IV
livello europeo, in cui sono descritte le competenze di base
trasversali e tecnico professionali acquisite dall’allievo.
Si possono conoscere questi corsi consultando la voce Formazione
Superiore all’indirizzo: www.regione.veneto.it/istruzione
SCUOLE SUPERIORI PER
MEDIATORI LINGUISTICI
Le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici costituiscono
la nuova denominazione delle preesistenti Scuole Superiori
per Interpreti e Traduttori.
I corsi, di durata triennale, portano al rilascio di titoli di
studio equipollenti a tutti gli effetti ai diplomi di laurea
conseguiti nelle università.
In Veneto sono presenti due Scuole superiori per mediatori
linguistici a:
Padova
Riviera Tito Livio 43 - 35123 Padova
tel.: 0498751151
fax: 0498762227
e-mail: [email protected]
www.mediatorilinguisticipadova.it
Vicenza
corso San Felice Fortunato 50 - 36100 Vicenza
tel.: 0444545475
fax: 0444545344;
e-mail: [email protected]
www.medlinguevicenza.it
110
L’ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE
Le Accademie di Belle Arti, l’Accademia Nazionale di Arte
Drammatica, gli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche
(ISIA), i Conservatori di Musica, l’Accademia Nazionale
di Danza e gli Istituti Musicali pareggiati costituiscono il
sistema dell’Alta formazione artistica e musicale. In Veneto
esistono due Accademie di Belle Arti:
• Accademia di Belle Arti di Venezia
• Accademia Cignaroli di Verona
e sette Conservatori di Musica:
• Conservatorio di musica “Benedetto Marcello” di
Venezia
• Conservatorio statale di musica “Francesco Venezze”
di Rovigo
• Conservatorio statale di musica “Cesare Pollini” di
Padova
• Conservatorio statale di musica “Agostino Steffani”
di Castelfranco Veneto
• Conservatorio statale di musica “A. Buzzolla”
di Adria
• Conservatorio di musica “A. Pedrollo” di
Vicenza
• C o n s e r v a t o r i o
statale di musica
“Evaristo Felice
Dall’Abaco”
di
Verona
111
ACCADEMIE DI BELLE ARTI
Ecco i riferimenti delle Accademie di belle arti:
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA
Dorsoduro 423 - 30123 Venezia
tel.: 0412413752, fax: 0415230129
e-mail: [email protected]
www.accademiavenezia.edu
ACCADEMIA CIGNAROLI DI VERONA
Via C. Montanari 5 - 37122 Verona
tel.: 0458000082, fax: 0458005425
e-mail: [email protected]
www.accademiacignaroli.it
CONSERVATORI
Ecco anche i conservatori di musica:
CONSERVATORIO A. BUZZOLLA
Viale Maddalena 2 - 45011 Adria (RO)
tel.: 042621686, fax 042641616
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
www.conservatorioadria.it
CONSERVATORIO A. STEFFANI
Via Garibaldi 25
31033 Castelfranco Veneto (TV)
tel.: 0423495170 - 0423492984
fax: 0423740188
e-mail: [email protected]
www.steffani.it
112
CONSERVATORIO C. POLLINI
Via Eremitani 18 - 35121 Padova
tel.: 0498750648, fax: 049661174
e-mail: [email protected]
www.conservatoriopollini.it
CONSERVATORIO F. VENEZZE
Corso del Popolo 241 - 45100 Rovigo
tel.: 042522273 - direzione 042527857, fax: 042529628
e-mail: [email protected]
www.conservatorio-rovigo.it
CONSERVATORIO E. F. DALL’ABACO
Via Abramo Massalongo 2 - 37121 Verona
tel.: 0458002814 - 0458009133 - fax: 0458009018
e-mail: [email protected]
www.conservatorioverona.it
CONSERVATORIO B. MARCELLO
San Marco 2810 - 30124 Venezia
tel.: 0415225604 - 0415236561; fax: 0415239268
e-mail: [email protected]
www.conseve.it
CONSERVATORIO A. PEDROLLO
Contrà San Domenico 33 - 36100 Vicenza
tel.: 0444507551; fax: 0444302706
e-mail: [email protected]
www.consvi.org
113
IL LAVORO OGGI
I successi e, purtroppo, anche i problemi dell’economia,
che sempre più globalizzata, si riflettono sull’andamento
dell’occupazione. Paesi come gli Stati Uniti, i partner
europei ed anche i Paesi emergenti svolgono una funzione
di traino o di freno sull’economia italiana. La crescita di
questa, parte viene assorbita dalla innovazione tecnologica,
e parte si traduce in crescita dell’occupazione: nuovi posti
di lavoro. D’altra parte un incremento del numero dei
lavoratori significa un aumento del reddito globale che
porta ad una crescita dei consumi e quindi nuova linfa per
l’economia.
Nel nostro Paese, ricercando l’avvio di un processo virtuoso
che generasse crescita dell’economia, dell’occupazione, dei
redditi e dei consumi, sono state introdotte dal legislatore,
negli ultimi anni, forme di lavoro flessibili, per consentire
alle aziende di poter rischiare su una prossima crescita
dei consumi, e per condurre al lavoro il più alto numero
possibile di lavoratori.
114
Ultimamente l’attenzione si sta spostando verso politiche
che favoriscono la stabilizzazione del posto di lavoro in
considerazione dell’incertezza sociale che il ricorso al
lavoro precario ha generato nella popolazione.
Il mercato del lavoro, cioè il luogo di incontro tra la
domanda di professionalità da parte dei datori di lavoro e
l’offerta dei lavoratori, risente di queste rapide evoluzioni
da cui derivano altrettanto significative variazioni sociali e
culturali, e presenta elementi di strozzatura con domande
invase di professionalità da parte del mondo produttivo e la
costituzione di sacche sempre più importanti di lavoratori
in ricerca di occupazione.
In considerazione di ciò, diviene sempre più importante,
soprattutto per i giovani che si accingono ad individuare una
strada per il proprio futuro, sapersi muovere in un contesto
dinamico e sempre mutevole e scegliere un percorso di studi
e formativo che, pur rispettando le giuste ed inevitabili
inclinazioni personali, tenga necessariamente conto delle
reali opportunità di lavoro disponibili sul mercato.
Per una scelta efficace, è necessario saper individuare
e gestire in modo corretto e proficuo le informazioni a
disposizione: è consigliabile quindi che qualsiasi ricerca
di informazioni venga organizzata in modo strutturato e
se possibile supportata da esperti del settore, insegnanti,
genitori.
Orientamento e Informazione in ingresso e in itinere
appaiono come strumenti strategici per affrontare con
possibilità di successo il mondo del lavoro: è necessario
disporre di informazioni continuamente aggiornate
sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese,
informazioni sulla reale spendibilità ai fini lavorativi dei
diversi titoli di studio, informazioni sulle prospettive
di sviluppo delle varie professioni, sulle condizioni di
flessibilità e sulle competenze specifiche richieste dalle
imprese.
115
Il Mercato del Lavoro
in Veneto
Gli occupati in Veneto sono risultati, secondo la rilevazione
continua nel terzo trimestre 2007, 2,123 ml., con una
significativa variazione positiva (+23.000). L’incremento ha
interessato: per quanto riguarda il genere prevalentemente
le donne (+14.000). Per quanto riguarda la posizione
professionale si conferma il trend di forte contrazione
dei lavoratori indipendenti (-43.000), controbilanciato
evidentemente dalla forte crescita del lavoro dipendente.
Per quanto riguarda i settori, in calo risultano l’agricolture
e l’industria, sia manifatturiera che delle costruzioni, in
crescita invece il terziario, nonostante la significativa
flessione del commercio.
Relativamente al dato sulle
assunzioni occorre tenere
presente che dal 2007 anche
il settore pubblico ed i
datori di lavoro domestico
sono tenuti a comunicare
le assunzioni di personale,
per cui il confronto con i
periodi precedenti non è
più possibile. Si segnala
comunque un dato che
conferma un andamento
positivo già iniziato nel 2006, sia sul totale, ma anche per i
giovani. Le assunzioni a full time crescono di più di quelle
part-time, mentre le assunzioni con contratti temporanei
si mantengono ad un livello sostanzialmente pari a quello
registrato lo scorso anno.
Il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato
nel 2007 pari a 73.000 unità (-14.000) e sono diminuiti
soprattutto i maschi.
I licenziamenti con inserimento nelle liste di mobilità hanno
continuato a diminuire nel 2006 e nel primo semestre del
116
2007, mentre nel terzo trimestre hanno evidenziato un
andamento stabile e nel quarto un aumento, come pure
nel primo mese 2008, questo sia per gli inserimenti in lista
di mobilità a seguito di licenziamento collettivo (legge
223/91,), sia di licenziamento individuale (legge 236/93).
Lo stock degli iscritti alle liste di mobilità al 30 settembre
2007 risultava di poco superiore alle 26.000 unità (di cui
più della metà donne), con netta prevalenza degli iscritti a
seguito di licenziamento individuale.
Le ore concesse di Cig (cassa integrazione guadagni) nel
terzo trimestre 207 sono state pari a 3,2 mil., in crescita
rispetto al secondo trimestre 20067 (quando erano state 2,3
mil.) che al terzo trimestre 2006 (3 mil.). La crescita è da
attribuire agli interventi di cassa integrazione straordinaria.
I posti equivalenti alle ore
concesse sono stati nel
terzo trimestre 2007 pari a
circa 7.000 unità.
I segnali di rallentamento
della
crescita
che
si
evidenziavano
a
metà 2007 sono stati
confermati, i dati veneti
comunque sulla dinamica
del lavoro rimangono
sostanzialmente positivi,
indicando una crescita sia
degli occupati che del tasso di occupazione. È del tutto
probabile che tale crescita sia da ricondurre alla componente
straniera e alla componente anziana delle forze lavoro.
Per quanto riguarda la disoccupazione, da un lato si
conferma il basso livello dell’indicatore (poco sopra il 3%
e del volume ad esso associato (73.000 persone), dall’altro
occorre tenere presente la crescita della disoccupazione
“allargata”, vale a dire dell’offerta di lavoro “nascosta” tra
le persone ufficialmente non appartenenti alle forze lavoro
(circa 120.000 persone) - www.venetolavoro.it
117
Stage e Tirocini
Cos’è
Il tirocinio (stage) rappresenta un’esperienza di
orientamento e formazione in un luogo di lavoro, di durata
limitata, finalizzata ad agevolare le scelte professionali
tramite l’accrescimento di competenze da acquisire in un
contesto lavorativo.
Non è un rapporto di lavoro contrattuale.
E’ un’utile esperienza che serve per conoscere “dal vivo” il
sistema aziendale e delle professioni, per favorire un primo
approccio al lavoro da presentare come credito formativo
ovvero un aggiornamento delle proprie competenze e,
comunque, a “farsi conoscere” da potenziali datori di
lavoro.
Per le aziende è uno strumento che facilita la conoscenza
di possibili risorse umane senza comportare obblighi di
assunzione.
Soggetti interessati
Si tratta di soggetti che devono aver assolto l’obbligo
scolastico con minimo 16 anni di età; non ci sono invece
limiti massimi di età.
Durata
Studenti di scuola superiore, non superiore a 4 mesi.
Inoccupati e disoccupati inclusi lavoratori in mobilità, non
superiore a 6 mesi.
Studenti universitari (fino ai 18 mesi successivi agli studi)
non superiore a 12 mesi.
Persone svantaggiate, non superiore a 12 mesi.
Soggetti portatori di handicap, non superiore a 24 mesi.
Possono essere Aziende ospitanti tutti i datori di lavoro
pubblici e privati che non abbiano effettuato licenziamenti per
riduzione di personale negli ultimi sei mesi, con questi limiti:
1. aziende con non più di cinque dipendenti a tempo
indeterminato, un tirocinante;
118
2. con un numero di dipendenti a tempo indeterminato
compreso tra sei e diciannove, non più di due tirocinanti
contemporaneamente,
3. con più di venti dipendenti a tempo indeterminato,
tirocinanti in misura non superiore al dieci per cento
dei suddetti dipendenti contemporaneamente.
Per i datori di lavoro senza dipendenti è necessario che il
titolare garantisca l’affiancamento continuo e il tutoraggio
del tirocinante.
Condizioni e requisiti
Come si è detto, il tirocinio
non si configura come un
rapporto di lavoro:
non è quindi retribuito
anche se è consentito il
rimborso al tirocinante
delle spese sostenute e/o
una borsa lavoro; viene
garantita la copertura
INAIL e assicurativa per la
responsabilità civile verso
terzi con oneri a carico
dell’azienda ospitante o
dell’ente promotore (se
diverso dai CPI).
L’ente promotore stipula
con l’azienda una convenzione dove vengono esplicitate le
modalità di svolgimento del tirocinio e ne trasmette copia
alla Regione, alla Direzione Provinciale del lavoro - Servizio
Ispezione Lavoro, alla rappresentanze sindacali aziendali
e/o alle OO.SS. territoriali.
PER INFORMAZIONI
Servizio Stage e tirocini Centro Impiego Padova
e-mail: [email protected]
tel. 049/8201514 e presso ogni Centro per l’Impiego.
119
I CONTRATTI
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
E’ un rapporto di lavoro subordinato senza la previsione
di scadenza. Il contratto quindi si esaurisce per consenso
di entrambe le parti, per le dimissioni del lavoratore o per
licenziamento, nei casi previsti dalla legge, da parte del
datore di lavoro.
CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO
E’ un rapporto che prevede una scadenza. Il termine
deve essere giustificato da ragioni di carattere tecnicoproduttivo, organizzativo o sostitutivo. Se il termine non
è giustificato da queste ragioni l’indicazione della scadenza
non ha nessun effetto.
CONTRATTO A TEMPO PIENO
Il tempo pieno ha una durata massima di 40 ore settimanali,
ma può variare a seconda delle categorie, in genere non va
sotto le 36 ore.
CONTRATTO PART-TIME
Il lavoro a tempo parziale si caratterizza per un orario
stabilito dal contratto individuale di lavoro, inferiore a
quello normale (full time).
Il contratto di lavoro part time, che può essere stipulato
dalla generalità dei lavoratori, può riguardare sia il tempo
determinato che l’indeterminato.
CONTRATTO DI INSERIMENTO
Questo rapporto ha lo scopo di inserire (ho reinserire) nel
mercato di lavoro, attraverso un progetto individuale che
si adatti alle competenze professionali dei singoli. Di fatto
sostituisce il vecchio contratto di formazione-lavoro.
120
CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE
E’ detto anche “lavoro a chiamata”. E’ un’opportunità offerta
alle aziende che per periodi temporanei abbiano bisogno di
manodopera aggiunta.
SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
Con tale contratto (chiamato comunemente “lavoro
interinale”) una ditta, il somministratore fornisce ad un’altra
ditta, l’utilizzatore uno o più lavoratori per attività da svolgere
nell’azienda dell’utilizzatore stesso. La somministrazione è
quindi un contratto di fornitura di manodopera.
CONTRATTO A PROGETTO
Il contratto di lavoro a progetto (co.co.pro.) ha sostituito
il così detto “contratto di collaborazione coordinata e
continuativa” (co.co.co.).
Si possono considerare quali elementi caratterizzanti del
rapporto di lavoro a progetto:
il progetto o programma o fasi di esso; l’autonomia del
collaboratore in funzione del risultato; il coordinamento
con il committente; la durata che deve essere determinata o
determinabile; l’irrilevanza del tempo impiegato per l’esecuzione
della prestazione; l’assenza di un vincolo di subordinazione.
Per quel che riguarda i requisiti di forma del rapporto a
progetto, questo, in base all’articolo 62 del decreto legislativo
276/93, deve essere stipulato, ai fini della prova, in forma
scritta e, oltre a contenere l’indicazione della durata che come
detto deve essere determinata o determinabile e l’indicazione
del progetto o programma, deve contenere l’indicazione del
corrispettivo e dei criteri per la sua determinazione nonché i
tempi e le modalità di pagamento e la disciplina dei rimborsi
spese, le eventuali misure per la tutela e la sicurezza del
collaboratore a progetto, e le forme di coordinamento del
lavoratore a progetto con il committente sulla esecuzione,
anche temporale della prestazione lavorativa, che in ogni
caso non possono essere tali da pregiudicarne l’autonomia
nell’esecuzione dell’obbligazione lavorativa.
121
122
L’APPRENDISTATO
Cos’e’
L’apprendistato è oggi l’unico contratto di lavoro a
contenuto formativo per le aziende. In questo contratto,
a fronte della prestazione lavorativa, il datore di lavoro si
obbliga a corrispondere all’apprendista sia una retribuzione
sia gli insegnamenti necessari per il conseguimento di
una qualifica professionale, tecnico-professionale o di
livello secondario, in modo diretto (formazione interna) o
attraverso soggetti idonei (formazione esterna attraverso
Enti formativi).
Il nuovo apprendistato vuole essere uno strumento per
costruire un reale percorso di alternanza tra formazione
e lavoro secondo la moderna strategia di formazione e
apprendimento continuo.
Condizioni di applicazione
L’apprendistato si applica a tutti i settori di attività,
compreso quello agricolo e deve essere stipulato in forma
scritta.
Il numero complessivo di apprendisti che un datore di
lavoro può assumere con contratto di apprendistato non
può superare il 100 per cento delle maestranze specializzate
e qualificate in servizio.
Il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze
lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne
abbia in numero inferiore a tre, può assumere apprendisti
in numero non superiore a tre.
La presente norma non si applica alle imprese artigiane.
Per ogni altra informazione consulta il sito della Regione
Veneto: www.apprendiveneto.it
123
Centri per l’impiego a Padova
CAMPOSAMPIERO
Piazza Castello 35 - 35013
Tel. 049/5790086 - Fax 049/9306007
CITTADELLA
Via Galilei 1 ang. B. go Bassano - 35013
Tel. 049/5970225 - Fax 049/5975790
ESTE
Piazzale Ca’ Pesaro 1 - 35042
Tel. 0429/2322 - Fax 0429/651525
MONSELICE
Via Squero, 6/A - 35043
Tel. 0429/72171 - Fax 0429/710553
PADOVA
Zona Stanga - La Cittadella
Sottopassaggio Saggin, 5 - 35129
Tel. 049/8201503 - Fax 049/8074119
PIOVE DI SACCO
Vicolo Ferrari 1 - 35028
Tel. 049/9702750 - Fax 049/9711798
ABANO TERME
Via delle Terme 17 - 35031
Tel. 049/8601384 - Fax 049/8610338
CONSELVE
Via XX Settembre 9 - 35026
Tel. 049/5384117 - Fax 049/9513869
MONTAGNANA
Via S. Benedetto 15 - 35044
Tel. 0429/81303 - Fax 0429/804558
Centri per l’impiego a rovigo
ADRIA
Piazzale Rovigno 6 - 45100
Tel. 0426/903711 - Fax 0426/903700
ROVIGO
Viale della Pace, 5 - 45100
Tel. 0425/386630 - Fax 0425/386620
124
BADIA POLESINE
Piazza Vittorio Emanuele II, 142/b - 45021
Tel. 0425/595511 - Fax 0425/595500
Centri per l’impiego a VENEZIA
CHIOGGIA
P.le Perotolo 36 - 30015
Tel. 041/400460 - Fax 041/400460
DOLO
Via Foscarina 8/12 - 30031
Tel. 041/413990 - Fax 041/5100493
MIRANO
Via Verdi 48 - 30035
Tel. 041/430362 - Fax 041/4355165
VENEZIA
Santa Croce 497 - Calle del Megio - 30123
Tel. 041/5232981 - Fax 041/5236865
VENEZIA - MESTRE
Via Ca’ Venier 8 - 30172
Tel. 041/2501311 - Fax 041/2501322
Centri per l’impiego a VICENZA
LONIGO
Via Cappelletto 3/a - 36045
Tel. 0444/832469 - Fax 0444/835264
VICENZA
Via Torino 13 - 36100
Tel. 0444/226811 - Fax 0444/320463
Centri per l’impiego a VERONA
LEGNAGO
Via Matteotti 6 - 37045
Tel. 0442/20277 - Fax 0442/601010
VERONA
Via delle Franceschine 10 - 37122
Tel. 045/9288465 - Fax 045/9288458
125
Eurodesk
Eurodesk è la struttura europea per l’informazione dei
giovani e degli operatori sui programmi europei (Unione
Europea e Consiglio d’Europa) rivolti alla gioventù.
Eurodesk è realizzato con il supporto della Commissione
Europea, DG EAC e dell’Agenzia Nazionale Italiana
Gioventù (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
- Direzione generale per il volontariato, l’associazionismo
sociale e le politiche giovanili).
Eurodesk fornisce informazioni sui programmi europei
rivolti ai giovani nei settori della cultura, della formazione,
del lavoro, della mobilità giovanile e del volontariato, con
l’obiettivo di rendere sempre più accessibile ai giovani
l’utilizzo delle opportunità offerte dai programmi stessi.
Eurodesk è una rete europea con 500 punti locali di
informazione (di cui circa 100 in Italia) ed è coordinata a
livello europeo da un Centro Risorse ubicato a Bruxelles.
Per maggiori informazioni consulta il sito www.eurodesk.it
126
Link utili
UNIVERSITA'
• www.unipd.it: sito dell’ Università di Padova
• www.unive.it: sito dell’Università Ca’ Foscari Venezia
• www.iuav.it: sito dell’Università IUAV di Venezia
• www.univr.it: sito dell’Università di Verona
• www.unife.it: sito dell’Università di Ferrara
ACCADEMIE DI BELLE ARTI
• www.accademiavenezia.edu: sito dell’Accademia di
Belle Arti di Venezia
• www.accademiacignaroli.it:
sito
dell’Accademia
Cignaroli di Verona
CONSERVATORI DI MUSICA
• www.conservatorioadria.it: sito del Conservatorio
A. Buzzolla
• www.steffani.it: sito del Conservatorio A. Steffani
• www.conservatoriopollini.it: sito istituzionale del
Conservatorio C. Pollini
• www.conservatorio-rovigo.it: sito del Conservatorio
F. Vanezze
• www.conservatorioverona.it: sito del Conservatorio
E. F. Dall’Abaco
• www.conseve.it: sito del Conservatorio B. Marcello
• www.consvi.org: sito del Conservatorio A. Pedrollo
SCUOLE SUPERIORI
PER MEDIATORI LINGUISTICI
• www.mediatorilinguisticipadova.it: sito della Scuola
Superiore per Mediatori Linguistici di Padova
• www.medlingue.it: sito della Scuola Superiore per
Mediatori Linguistici di Vicenza
127
FORMAZIONE PROFESSIONALE
• www.regione.veneto.it/orientamento: sito istituzionale
della Direzione Regionale Lavoro della Regione Veneto
ALTRI SITI
• www.miur.it: sito istituzionale del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In questo
sito puoi trovare tutte le informazioni relative alle
istituzioni formative (Università, Accademie di Belle Arti,
Conservatori di Musica, Scuole Superiori per Mediatori
Linguistici) e tutta la normativa che le regolamenta
• http://offf.miur.it/: banca dati ministeriale sull’offerta
formativa universitaria. Attraverso un motore di ricerca
potrai trovare informazioni sui corsi di laurea attivi in
tutte le università italiane
• www.miur.it/stage/formazione/istituzioni/:
banca
dati ministeriale sull’offerta formativa delle Accademie
di Belle Arti. E’ uno strumento per conoscere i corsi
attivati dalle Accademie di Belle Arti italiane
• www.miur.it/stage/formazione/istituzioni/istituzioni.asp :
banca dati ministeriale sull’offerta formativa dei
conservatori di musica
• http://universo.miur.it: sito per effettuare le
preiscrizioni orientative indette dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
• www.centrorisorse.org: sito ufficiale del Centro Risorse
Nazionale per l’Orientamento
• http://europass.cedefop.eu.int/htm/index.htm: sito
del CEDEFOP (European Centre for the Development
of Vocational Training)
• www.isfol.it: sito ufficiale dell’ISFOL (Istituto per
lo Sviluppo della Formazione Professionale dei
Lavoratori)
• www.isfol.it/orientaonline: sito dell’ISFOL dove trovi
un ricco repertorio delle professioni
• www.istat.it: sito ufficiale dell’ISTAT (Istituto nazionale
di statistica)
128
129
Tra economia e società
La Bassa Padovana, quella che storicamente viene
identificata dai territori dei distretti di Monselice, Este e
Montagnana (Conselve e Piove di Sacco sono già altra cosa),
si presenta nel panorama provinciale come un territorio
meno “ricco”, dotato, attrezzato rispetto ad altri contesti.
Su questa situazione pesano cause e ragioni storicamente
consolidate e non difficilmente individuabili (la prevalenza
agricola, la tipologia rurale della proprietà, la presenza di
grandi tenute e quindi di tanti contadini semplicemente
“dipendenti”, tanto per citare qualche esempio).
La tentazione del ricorso a interpretazioni legate al luogo
comune (e al nome) è quindi forte, ma non sempre efficace.
La Bassa, infatti, è sicuramente una terra che si presenta meno
brillante rispetto ad altre, ma non per questo condannabile
all’immobilismo (che non le appartiene) o all’asfissia.
Nell'area, tra l’altro, l'Unione Europea è presente da
tempo: gran parte dei comuni rientrano nell'obiettivo 2 o
phasing out (programmazione 2000-2006), inoltre il Patto
Territoriale è stato concepito, da Bruxelles, come uno
strumento per accrescere le opportunità di occupazione
nelle aree deboli dal punto di vista economico e delicate sul
versante sociale.
Nell'area interessata al Patto, vive il circa 26% della
popolazione dell'intera provincia di Padova, nonostante negli
130
ultimi quarant’anni l'andamento demografico della zona
abbia subito un notevole calo, da imputarsi prevalentemente
all'esodo registrato negli anni '50. Occorre anche osservare
che l’area in questione registra livelli di popolazione
decisamente inferiori rispetto alla media provinciale: la
densità media di abitanti per Kmq è di circa 208 abitanti,
contro il valore medio provinciale di 396,7 per kmq.
Ma, nonostante un saldo naturale (differenza tra nascite e
decessi) negativo in tutta l'area, ad eccezione del Conselvano,
non si registrano, a tutt'oggi, fenomeni di spopolamento
accelerato, presenti invece in altre realtà del Veneto.
La positività di tale situazione è dovuta al fatto che, dal punto
di vista dei fenomeni migratori, il territorio qui interessato
attrae popolazione: il fenomeno immigratorio relativo alla
Bassa, pesa per il 18,42% rispetto al totale provinciale.
Tale fenomeno ha portato, come conseguenza diretta ed
immediata ad un impoverimento delle classi di età giovanile:
negli ultimi vent'anni la classe tra i 15 e 34 anni ha registrato
un incremento, ma nel prossimo futuro si conteranno gli
effetti del calo della popolazione al di sotto dei 15 anni che
ha perduto, tra il 1971 e il 1991, ben 10 punti percentuali.
Per contro, la categoria degli ultra sessantacinquenni si è
espansa, registrando un aumento di 4 punti percentuali.
La zona registra una disoccupazione giovanile pari al 50%
del totale provinciale, soprattutto tra i ragazzi al di sotto dei
25 anni, che sono il 40% degli iscritti al collocamento con un
131
massimo del 40,1% nella circoscrizione di Monselice-Conselve,
ed un minimo del 38% in quella di Este-Montagnana.
L’area considerata è caratterizzata da una buona presenza di
insediamenti produttivi, che nella loro totalità (circa 12.000)
rappresentano quasi l’11% del totale della provincia.
L’analisi della struttura economica, oltre a far segnare una
consistente riduzione del numero delle imprese agricole
(oltre 4300 nel 2001 e poco più di 3650 cinque anni dopo),
registra una crescita costante del numero complessivo
delle attività produttive (una media annua superiore al 2%),
spostandosi dai settori tradizionali del manifatturiero, ad
altri, quali le costruzioni, l’alberghiero, la ristorazione, le
aziende di servizi.
Tale crescita non è equamente distribuita, essendo più consistente
nel Conselvano, a scapito del Montagnanese e dell’Estense.
Punti di forza e/o di debolezza
I punti di debolezza dell'area riguardano soprattutto la
mancanza delle condizioni socioeconomiche, che hanno
stimolato lo sviluppo del cosiddetto "modello Veneto".
La conformazione morfologica del territorio, unitamente
al suo carattere periferico, incidono sia sulle attività
economiche che su quelle sociali, determinando una
situazione di isolamento, accentuata dal fatto che l’area
132
è situata al di fuori delle principali vie di comunicazione
regionali e nazionali.
In secondo luogo l’allargamento della presenza e degli
insediamenti “umani”, ha causato, nel corso degli ultimi
decenni, un progressivo degrado del patrimonio ambientale
e paesaggistico, che potrebbe costituire uno dei principali
fattori di crescita economica.
I punti di forza della Bassa Padovana, in gran parte allo stato
potenziale, sono legati all’ambiente, alle risorse culturali ed
alla presenza di produzioni agricole di elevata qualità.
In particolare l'ambiente naturale e le risorse culturali
(dal sistema museale, ai siti naturalistici, ed archeologici,
all'artigianato artistico) costituiscono una ricchezza
e possono rappresentare anche un’opportunità per la
creazione di posti di lavoro e di nuove imprese in settori ad
elevato utilizzo di manodopera.
Inoltre, la presenza di prodotti di nicchia di elevata qualità può
dar vita all'organizzazione di un'attività locale di trasformazione
e di commercializzazione, oggi del tutto insufficiente.
La situazione
Può essere utile, per cogliere in maniera più appropriata
e contingente, i contorni della situazione economica della
Bassa Padovana e degli ambiti collegati (zona Conselvana
e Saccisica), considerare la dinamica territoriale nella
complessità della provincia.
133
Limitando l’analisi alle attività industriali e terziarie
per l’insieme della provincia il tasso di crescita degli
insediamenti produttivi, nell’anno, risulta del +2,2%,
superiore quindi al +1,1% registrato alla stessa data del
2006.
Le dinamiche migliori si riscontrano nell’area settentrionale
e in quella sud-orientale della provincia in cui, tra l’altro,
vengono raggiunti livelli di crescita superiori a quelli del
2006, anche se comunque in tutte le aree il trend si presenta
positivo.
134
Infatti:
• il Camposampierese raggiunge la crescita più elevata
(+3,1%) che migliora il risultato egualmente positivo
raggiunto nel 2006 (+2,2%);
• variazioni superiori al citato dato complessivo
provinciale vengono anche dal Piovese (+2,9%),
Cittadellese e Conselvano (entrambi con il +2,8%);
• l’area centrale, in cui, come e’ noto, si localizza quasi il 50% del
totale degli insediamenti della provincia, presenta un valore
(+2,1%) sostanzialmente analogo a quello complessivo ed
anche qui superiore a quello del 2006 (+1%);
negli altri territori gli incrementi risultano più contenuti e
oscillavano tra il +1,5% del Monselicense, il +1,4% dell’area
Collinare e dell’Estense, al +1,2% del Montagnanese (l’area
meno dinamica a livello provinciale in cui però si riscontra
un miglioramento rispetto alla stessa data del 2006, dal
momento che allora si era verificato calo del -0,5%).
In sintesi le tendenze a livello settoriale evidenziavano:
• un arretramento degli insediamenti produttivi in agricoltura
(soprattutto nel Piovese e nel Camposampierese);
• un fenomeno analogo nel manifatturiero (con
l’eccezione della crescita che ha interessato in
particolare il Conselvano e in misura più limitata
Piovese e Cittadellese) e nei trasporti (nell’Estense e
nel Conselvano i risultati peggiori);
• tra i settori in crescita si rileva una espansione
particolarmente significativa per le costruzioni nel
Camposampierese e nel Montagnanese;
135
• per il commercio nell’area collinare, Conselvano e
Cittadellese;
• nei servizi finanziari nel Conselvano e nell’Estense,
area quest’ultima che, assieme al Montagnanese e al
Camposampierese, presenta l’aumento maggiore di
insediamenti nei servizi alle imprese;
• per i servizi destinati alle persone, lo sviluppo più
significativo si rileva nelle due aree dell’Alta padovana
e nel Monselicense.
Analizzando più in dettaglio le dinamiche per i principali
settori emergono le seguenti indicazioni.
Per l’agricoltura in tutte le aree il trend continua a rimanere
negativo, con le flessioni più accentuate per Piovese (-6%),
Camposampierese (-5,4%) e area Collinare (-5%).
Nelle attività manifatturiere, solo il Conselvano presenta
una crescita significativa degli insediamenti (+2%) con
variazioni positive, ma più contenute anche per Piovese
(+0,4%) e Cittadellese (+0,3%) e un trend stazionario per
il Monselicense. Nelle altre due aree di maggiore peso sul
totale degli insediamenti manifatturieri della provincia, si
evidenziava una flessione sia per l’area centrale (-0,7%) che
per il Camposampierese (-0,5%).
Le altre aree presentano un arretramento della base produttiva
manifatturiera che si manifestava con maggiore intensità nell’
area collinare (-2,2%) e nel Montagnanese (-1,6%).
Nelle costruzioni il trend è invece in generale favorevole e
superiore a quello del 2006 se si eccettuano alcuni territori
della parte meridionale della provincia (area Collinare,
Monselicense, Conselvano ed Estense nell’ordine) in cui le
variazioni pure positive erano al di sotto di quelle registrate
nello stesso periodo dell’anno precedente.
I maggiori aumenti di insediamenti produttivi nelle
costruzioni si riscontrano nel Camposampierese (+6,2%),
nel Montagnanese (+5,8%) e nell’area centrale (+5,3%).
Nell’insieme delle attività commerciali (ingrosso,
intermediari, dettaglio e riparazioni) con l’eccezione
delle due aree della parte sudoccidentale della provincia
136
(Montagnanese, -1,8% ed Estense, -1,6%), il trend è anche
qui positivo con il maggiore sviluppo di insediamenti che
interessa l’area Collinare (+4,5% che tuttavia, va ricordato,
è quella che pesa di meno sul totale degli insediamenti del
settore nella provincia).
Seguono Conselvano (+3,4%), Piovese e Cittadellese
(+2,7% per entrambe), mentre nell’area centrale (in cui
e’ localizzato oltre il 53% del totale degli insediamenti
commerciali della provincia) l’andamento risulta positivo,
ma più contenuto (+0,7% anche se va ricordato che nel 2006
si verificò un arretramento sia pure limitato al -0,3%).
Positiva anche l’evoluzione della attività alberghiere
e della ristorazione specie nel Conselvano (+6,3%) e nel
Montagnanese (+5,7%), che però risultano le due aree a
minore incidenza sul totale provinciale (attorno al 3,5%),
ma anche nel Monselicense (+4,4%).
Nell’area centrale (che rappresenta oltre il 55% del totale
degli insediamenti del settore) le dinamiche (+3,9%) si
collocano al di sopra del dato provinciale (+3,4%).
Per i trasporti si conferma il declino della base produttiva,
se si fa eccezione anche qui l’aumento registrato nell’area
Collinare (+3,9%), area in cui però si localizza solo una
parte minima del totale degli insediamenti del settore nella
provincia (2,5%).
Invece nelle tre aree di maggiori dimensioni si registra una
diminuzione superiore al dato provinciale (-3,1%) soprattutto
nel Monselicense (-4,5%) e nel Cittadellese (-3,7%) con l’area
centrale (-2,8%) poco al di sotto di questa soglia.
Nei servizi finanziari l’aumento maggiore degli
insediamenti riguarda Estense (+9,6%), Conselvano
(+7,5%) e Cittadellese (+7,6%) nell’ambito comunque di
una generale crescita di queste attività nel territorio, con
la parziale eccezione del Camposampierese (in cui si e’
verificata una diminuzione del -0,5%).
L’area centrale, in cui si localizza quasi il 60% delle
attività finanziarie della provincia, presenta un andamento
favorevole (+5,1%) superiore al risultato pure positivo dello
137
stesso periodo del 2006 (+1,5% allora).
Nell’insieme dei servizi alle imprese (comprendenti
attività immobiliari, servizi informatici, noleggio, attività
di consulenza, ecc..) l’incremento di insediamenti si è
verificato nell’intero territorio provinciale con i tassi di
crescita maggiori in due aree della Bassa (Montagnanese
+13% ed Estense +11,2%), che però presentano un
numero assoluto ridotto di insediamenti di questo settore.
La crescita di tali servizi è stata pure rilevante anche nella
parte settentrionale, specie nel Camposampierese (+8%),
ma anche nel Cittadellese (+6,2%), mentre nell’area
centrale l’incremento si è manifestato in dimensioni
relativamente inferiori (+4,6% anche se al di sopra del
risultato del 2006).
Ma va però tenuto presente che nell’area centrale si
concentra oltre il 63% di tutti questi servizi presenti nella
provincia a fine giugno 2007.
Per i servizi pubblici e privati (principalmente destinati
alle persone) l’aumento degli insediamenti ha interessato
nuovamente le due aree settentrionali (+5,9% Cittadellese
e +5,6% Camposampierese) oltre al Monselicense (+6%).
138
Positiva l’evoluzione nelle rimanenti aree, se si eccettua però
la fascia collinare (-2,8%) e in parte anche il Montagnanese
(in cui l’entità degli insediamenti rimane stazionaria).
Anche nell’area centrale si nota una ripresa (+2,5%) dopo
una contrazione di queste attività manifestatasi nel 2006
(pur se limitata al -0,5%).
Per quanto riguarda la componente artigiana si conferma
un certo arretramento delle imprese, come del resto si era
già avuto modo di rilevare per l’intera provincia.
Anche le aree che registrano variazioni positive nel numero
di imprese artigiane operative non raggiungono la soglia
di incremento del +1%. Si tratta delle quattro aree già in
precedenza segnalate tra quelle più dinamiche per aumento
complessivo degli insediamenti, vale a dire le due dell’Alta
padovana (Camposampierese con +0,8% e Cittadellese con
+0,4%) e le due della fascia sud-orientale: Piovese (+0,6%)
e Conselvano (+0,4%).
Il maggiore arretramento di imprese artigiane si registra nel
Montagnanese (-1,2%) mentre risultati negativi tra il -0,7 e
il -0,8% si hanno per l’area centrale, Estense e Monselicense
ed in misura inferiore per l’area collinare (-0,2%).
Nell’evoluzione a livello territoriale dei principali settori in
cui sono presenti attività artigiane si nota in sintesi:
• un calo generalizzato nel manifatturiero, più accentuato
per Montagnanese, Estense, Conselvano e area centrale;
• una variazione positiva nelle costruzioni, soprattutto
nell’Alta padovana e nel Montagnanese;
• una contrazione maggiore nell’area centrale e in quella
collinare per le riparazioni;
• una diminuzione della presenza artigiana nelle attività
di trasporto in tutte le principali aree, con una maggiore
accentuazione nel Montagnanese e nell’Estense e con
l’eccezione dell’area Collinare (come già rilevato per
l’insieme degli insediamenti);
• una crescita per i servizi personali ancora nelle due
aree settentrionali e nel Conselvano.
139
Le dinamiche comunali
Considerando i comuni con la dimensione assoluta
maggiore di insediamenti produttivi industriali e terziari
(oltre la soglia delle 1.000 unità) si riscontra nell’insieme
un trend positivo con la parziale eccezione del comune di
Solesino (in cui si registra un calo del - 0,4%).
Gli aumenti maggiori riguardavano due comuni localizzati
nell’area metropolitana attorno al capoluogo provinciale:
Albignasego (+5,7%) e Noventa Padovana (+5%).
Seguivano S. Martino di Lupari (+3,7%), Montagnana
(+3,6%) ed Este (+3,5%), mentre anche Rubano si colloca
sulla soglia del +3% di aumento rispetto alla situazione
alla stessa data del 2006.
Al di sopra del valore di crescita provinciale (+2,2% come
ricordato)
anche Cittadella (+2,7%), Campodarsego
(+2,5%), Trebaseleghe (+2,8%) e Vigodarzere (+2,4%).
Per il comune di Padova si nota un incremento relativamente più
contenuto (+1,5%), ma tuttavia per esso si trattava del risultato
migliore dell’ultimo biennio, con riferimento alla situazione alla
fine del primo semestre (dal momento che le variazioni in quel
periodo si erano mantenute tra il +0,6 e il +0,8%).
Prendendo invece in esame i 104 comuni della provincia:
• due raggiungono una crescita superiore al +10%:
Polverara (+10,8%) e Arre (+10,6%), collocandosi
quindi nelle prime due posizioni della graduatoria
assoluta provinciale per aumento della base produttiva
(indipendentemente dalle dimensioni assolute del
numero di insediamenti);
• seguono entro le prime 5 posizioni: Villafranca (+8,7%),
Terrassa (+7,6%) e Villanova (+7,3%);
• per 17 comuni vengono raggiunte variazioni superiori
o eguali al +5% con una prevalenza di comuni della
fascia centro-settentrionale del territorio;
• variazioni negative si rilevavano solo per un numero limitato
di casi (11) e riguardano soprattutto comuni localizzati
nella parte meridionale della provincia che, come rilevato
in altre circostanze, presenta andamenti non omogenei.
140
I Distretti Produttivi
Distretto termale euganeo
Il Distretto Termale Euganeo fa riferimento alle zone
dei Colli Euganei Veneti, più precisamente ai comuni in
provincia di Padova nel comprensorio di Abano Terme,
Montegrotto Terme, Battaglia, Galzignano e Teolo.
Distretto del mobile classico della pianura veneta
Il Distretto del mobile classico della pianura veneta si
espande nella parte meridionale della regione ed interessa
soprattutto l'area della Bassa veronese ma anche la
Bassa padovana e il Rrodigino. Nel distretto si trovano a
convivere autentici specialisti come intagliatori, lucidatori
ed intarsiatori ma anche artigiani produttori di mobili in
stile, piccole imprese e aziende leader.
Distretto Veneto dei Beni Culturali
Il Distretto Veneto dei Beni Culturali, riconosciuto ai
sensi della Legge Regionale numero 8 del 4 aprile 2003, è
espressione della volontà di oltre 30 istituzioni e più di 200
imprese impegnate nel settore del restauro, conservazione
e valorizzazione dei beni culturali. Il Distretto si propone
di istituire una rete informativa e di collegamento tra
le varie realtà che sul territorio si occupano di restauro,
conservazione e valorizzazione dei beni culturali (più di
900 aziende nel Veneto).
Distretto del mobile d'arte di Bassano
Per Mobile d’Arte del Bassanese s’intende il prodotto
dell’artigianato artistico, nato ed evoluto nel distretto
di Bassano del Grappa, durante il ventesimo secolo, ad
imitazione degli stili settecenteschi di costruzione e
restauro dei mobili.
141
Distretto orafo-argentiero di Vicenza
La gamma della produzione orafa vicentina è molto
variegata e comprende monili di alta gioielleria in stile
moderno e antico, semigioielleria, oreficeria fine senza
pietre, oreficeria e argenteria a maglia catena e stampata,
gioielli d'argento di tendenza. Il Distretto mira a mettere
in rete gli operatori di tale settore.
142
Distretto veneto della giostra
Trova origine nella fiera medievale la tradizione della
giostra nel Veneto che iniziò a svilupparsi dagli anni
’20, durante la crisi post-bellica, per poi evolversi nel più
moderno parco dei divertimenti e, infine, nel luna park.
Il fulcro storico del Distretto Veneto della Giostra si
colloca tra Bergantino e Melara in provincia di Rovigo, la
più interessata a livello numerico, ma in totale coinvolge 40
comuni del vicentino, padovano, veronese e trevigiano.
Distretto produttivo della ceramica-artistica e della
terracotta
Si possono individuare due diverse anime del Distretto della
ceramica-terracotta: quella legata alla Ceramica Artistica
e l’altra, altrettanto importante per numero di addetti e
fatturato, che si rifà alla produzione di terracotta, intesa
come vasi da fiori, laterizio e cotto per l’edilizia.
143
OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE
NELL’ULTIMO DECENNIO
Tasso di occupazione maschile e femminile e tasso di disoccupazione nella
Provincia di Padova dal 1995 al 2006. Valori medi annuali.
L’occupazione maschile è rimasta praticamente allo stesso
livello passando dall’83,4 % del 1995 all’82,8 % del 2006.
Il settore femminile esce invece nettamente migliorato
giungendo al 57,1% del 2006 a partire dal 49% del 1995.
Anche la disoccupazione mostra buoni risultati nel decennio,
scendendo da un tasso del 5,7 % per il 1995 sino al 4,3% del
2006 dopo aver raggiunto il minimo del 3,7% nel 2003. In
ogni casi le indicazioni sono lusinghiere, essendosi stabilizzate
a valori inferiori alla disoccupazione minima fisiologica o
volontaria (5%), lontano dai livelli a due cifre degli anni 80.
Il grafico indica l’andamento temporale del numero di occupati ogni 100
persone residenti in età da 15 a 64 anni compiuti, sia per il genere maschile
che femminile. I dati sono valori medi annuali dal 1995 al 2006 per l’intero
territorio della Provincia di Padova, i valori si leggono sulla scala di
riferimento a sinistra. Compare nel grafico anche l’indicazione del numero
di persone in cerca di occupazione ogni 100 persone costituenti le forze
lavoro, con valori che si identificano sulla scala di riferimento a destra.
144
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
Percentuale di persone che cercano lavoro rispetto alle persone occupate e in
cerca di occupazione. Valori medi 2006.
Nel corso del 2006 si sono avuti in media il 4,3 % di
disoccupati a livello provinciale, contro il 6,8 % del
corrispondente livello nazionale.
Per giudicare questi valori dobbiamo tenere presente che si
considera un tasso inferiore al 5 % come fisiologico, ovvero
dovuto a persone non occupate che rifiutano un lavoro loro
offerto se questo non risponde a determinate esigenze.
La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono
le persone che hanno svolto ricerca attiva per un lavoro ogni 100 persone
occupate e in cerca di occupazione.
145
La distribuzione territoriale mostra una rappresentazione
in negativo delle mappe dell’occupazione maschile e
giovanile, come del resto era da attendersi.
I Comuni che hanno livelli di disoccupazione più elevati sono
tutti compresi nell’area a sud-ovest della Provincia: Urbana,
Villa Estense, Sant’Elena, Masi, Solesino, Sant’Urbano e
Barbona, con tassi che vanno dal 6 al 7,6 %.
Ai livelli di minor disoccupazione troviamo San Martino
di Lupari, Fontaniva, Villa del Conte, San Pietro in Gu,
Veggiano, Santa Giustina in Colle e Gazzo, posizionati
quasi tutti nella zona ad alta concentrazione di attività
produttive del nord della Provincia.
I livelli vanno dal 2,5 % di San Martino di Lupari al primato
di Gazzo che è di circa l’1,9 %.
146
OCCUPAZIONE NEI DIVERSI SETTORI
ECONOMICI NELL’ULTIMO DECENNIO
Percentuale di occupati in agricoltura, industria, artigianato, servizi pubblici
e privati nella Provincia di Padova dal 1995 al 2006. Valori medi annuali.
La lunga corsa dell’incremento dell’occupazione nel settore
terziario ha avuto il suo massimo nel 2004 con 62 impiegati
nei servizi su 100 occupati nel complesso. A seguito della
recente crisi economica si è assistito ad un rallentamento a
favore delle attività produttive, sino a raggiungere il 57,7%
del 2006. Una tendenza del tutto contrapposta si è avuta
per il settore produttivo dell’industria e dell’artigianato,
che dai 37 occupati su 100 occupati nel complesso del 1995,
ha perso continuamente quote sino al minimo del 34,5 %
del 2002, per poi riprendere nel periodo di crisi sino agli
attuali 40,3%.
147
Questo porta a formulare l’ipotesi che il rallentamento
dell’economia sia stato salutare e funzionale ad un
riequilibrio tra i settori produttivi della provincia. Una
valutazione assai diversa appare quella rivolta al mondo
dell’agricoltura in cui la percentuale di occupati sembra
evidenziare un decremento più o meno continuo, passando
dal 3,9 % del 1995 al 2% del 2006, segno evidente di una
realtà che sta mutando forma, tra problemi ed opportunità
noti oramai da tempo.
Il grafico indica l’andamento nel corso degli anni di come si suddivide il totale
di occupati tra settore primario della produzione, settore secondario della
trasformazione e settore terziario dei servizi e della pubblica amministrazione.
148
TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE
Percentuale di donne che lavorano rispetto alle donne residenti in età 15-64
anni. Valori medi 2006.
La
prima
osservazione
che
risalta
evidente
è come vi siano
mediamente meno
donne che lavorano
(57 su 100 per
l’intera Provincia)
rispetto agli uomini
(83 su 100).
La situazione si
sta
modificando
e
l’occupazione
femminile
cresce
sia
in
qualità
(nell’insegnamento
prevalgono le figure
femminili, ma anche
l’imprenditoria
femminile
non
è più una rarità) che in quantità (nel 1995 lavoravano 49
donne su 100, contro le attuali 57), facendo intravedere
una emancipazione stabile e duratura che sorge in propria
autonomia dal tessuto sociale sottostante.
I Comuni dove il lavoro al femminile è maggiormente
presente sono Montegrotto Terme, Santa Margherita
d’Adige, Noventa Padovana, Mestrino, Saonara, Veggiano
e Gazzo, tutti con livelli tra 60 e 63 donne che lavorano su
100. Livelli inferiori si trovano invece a Solesino, Anguillara
Veneta, Baone, Villa Estense e Cartura, nei quali lavorano
tra 47 e 50 donne su 100.
149
La mappa indica per ogni comune quante sono le donne che lavorano ogni
100 donne residenti in età da 15 a 64 anni compiuti.
TASSO DI OCCUPAZIONE MASCHILE
Percentuale di uomini che lavorano rispetto agli uomini residenti in età 1564 anni. Valori medi 2006.
Il livello provinciale dell’occupazione maschile si attesta,
come media per il 2006, attorno al 82,8 % , di ben 10 punti
superiore al 72,8 % della media nazionale.
Le concentrazioni maggiori si hanno ove maggiore è
presente l’industria manifatturiera, ma la distribuzione
sul territorio non mostra elevata disomogeneità indicando
valori compresi tra il 77 ed il 92 %.
150
151
I Comuni ove l’occupazione maschile è più elevata sono
Terrassa Padovana, San Giorgio in Bosco, Veggiano, Santa
Margherita d’Adige, Massanzago, Gazzo e Vighizzolo
d’Este, tutti con tassi di occupazione superiori all’88%, e
con gli ultimi due che superano addirittura il 90 %. Sono
cifre importanti, segnale che anche gli anziani (oltre i 65
anni) partecipano attivamente al mondo del lavoro.
I Comuni con valori più limitati sono Rubano, Boara Pisani,
Este, Merlara, Megliadino San Fidenzio, Battaglia Terme,
Sant’Urbano, tutti compresi tra 77 e 79 %, valori in ogni
caso di molto superiori alla media nazionale (73 % circa).
La mappa indica quanti sono gli uomini che lavorano ogni 100 maschi
residenti in ogni singolo Comune in età da 15 a 64 anni compiuti.
152
TASSO DI OCCUPAZIONE GIOVANILE
Percentuale di giovani che lavorano rispetto ai residenti in età 15-29 anni.
Valori medi 2006.
In un contesto di difficoltà occupazionali sono solitamente
le categorie più deboli che si accollano gli oneri maggiori.
Non sembra il caso dei giovani residenti nei Comuni della
Provincia di Padova, che mostrano livelli di occupazione
compresi tra il 47 ed il 71 %, in molti casi superiori ai
livelli femminili (47 – 63 %). A livello provinciale, hanno
lavorato nel 2006 circa 6 giovani (15-29 anni) su 10; questo
è una indicazione estremamente positiva, anche tenendo
conto che sono pochi i giovani che lavorano prima dei 18 –
19 anni e che sono compresi, nelle età maggiori, anche gli
studenti che svolgono studi universitari.
La distribuzione territoriale ricalca quasi esattamente
gli alti e bassi della mappa sull’occupazione maschile,
153
con Abano Terme, Megliadino San Vitale, Baone,
Este e Padova che hanno livelli modesti di occupazione
giovanile compresi tra il 47 ed il 50 %. Padova raggiunge
il livello minimo del 47,7 %, evidentemente per l’elevato
numero di residenti che frequentano gli studi superiori.
Ai livelli più elevati troviamo Codevigo, Piombino Dese,
Trebaseleghe, Curtarolo, Terrassa Padovana, Villanova di
Camposampiero, Veggiano e Villa del Conte, tutti compresi
tra il 67 ed il 71 %.
154
OCCUPATI NEL SETTORE PRIVATO DEI SERVIZI
Percentuale di occupati nel settore privato dei servizi rispetto al totale degli
occupati. Valori medi 2006.
Il settore è un raggruppamento molto eterogeneo di
attività economiche e comprende la ristorazione, il
commercio, i trasporti, l’intermediazione finanziaria, le
attività immobiliari e professionali ed i servizi domestici
ed assimilati. Mentre le attività produttive tendono ad
insediarsi alla periferia dei grandi comuni per motivi
di opportunità, il settore dei servizi, per sua natura, si
concentra maggiormente nelle grandi e medie realtà
urbane.
Le zone ove si ha maggior occupazione per il settore sono
nei Comuni di Selvazzano Dentro, Battaglia Terme, Padova,
Ponte San Nicolò, Albignasego, Torreglia, Solesino, Abano
Terme e Montegrotto Terme, con livelli che vanno dal 43
155
% al 56 % del totale delle persone occupate.
La concentrazione si evidenzia sia a Padova e nei comuni
limitrofi, sia nella zona termale ove è rilevante l’attività
alberghiera e dei servizi alla persona, con valori massimi
ad Abano Terme (54 %) e Montegrotto Terme (56%) %).
La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono le
persone che hanno una occupazione nel settore privato dei servizi rispetto
al totale delle persone che lavorano.
156
OCCUPATI NELL’INDUSTRIA
E NELL’ARTIGIANATO
Percentuale di occupati nell’Industria e nell’Artigianato rispetto al totale
degli occupati. Valori medi 2006.
Sebbene il settore dell’Artigianato si associ usualmente alle
attività prettamente di tipo manuale, il Nordest ha coniugato
questo termine in modo nuovo, con una diffusione sul territorio
estremamente capillare ed estesa di piccole imprese sino a 15
dipendenti, dotate spesso di macchinari ed attrezzature ad
elevato contenuto tecnologico che hanno formato oramai la
vera spina dorsale del sistema produttivo Veneto e Padovano
in particolare. La media provinciale dell’occupazione nel
sistema produttivo industriale ed artigianale si attesta
attorno al 40,3 % contro il 30,1 % dell’intera nazione.
157
Le zone ove si ha maggior occupazione per il settore sono
nei Comuni di Galliera Veneta, Grantorto, Piombino Dese,
Casale di Scodosia, Villanova di Camposampiero e Villa del
Conte con livelli che vanno dal 57 % al 61 % di Villa del
Conte. A parte Casale di Scodosia, al centro della zona ad
elevata occupazione in Agricoltura del sud-ovest, gli altri
Comuni sono tutti nel nord-est della provincia.
La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante
sono le persone che hanno una occupazione nei settori dell’Industria e
dell’Artigianato rispetto al totale delle persone che lavorano.
158
OCCUPATI IN AGRICOLTURA
Percentuale di occupati in agricoltura rispetto al totale degli occupati. Valori
medi 2006.
La media provinciale è bassa e si attesta attorno al 2,1 %
contro il più che doppio 4,3 % dell’intera nazione.
Le zone ove si ha maggior occupazione per il settore sono
nei Comuni di Gazzo, Piacenza d’Adige, Sant’Urbano,
159
Cinto Euganeo, Vò, Castelbaldo e Barbona con valori che
vanno dal 13 % sino al 23 % di Barbona.
I livelli minori si riscontrano prevalentemente nei grandi
centri urbani e nelle zone ad elevata concentrazione di
attività produttive, con Selvazzano Dentro, Rubano,
Noventa Padovana, Cadoneghe, Padova e Battaglia Terme
che vanno dall’ 1,5 % sino allo 0,9 di Battaglia Terme.
La mappa nella pagina precedente indica per ogni Comune della Provincia di
Padova quante sono le persone che hanno una occupazione in Agricoltura,
sia questa di tipo tradizionale o intensiva, oltre ai settori zootecnico e
ittico, rispetto al totale delle persone che lavorano.
160
OCCUPATI NEL SETTORE
DEL PUBBLICO IMPIEGO
Percentuale di occupati nel settore del Pubblico Impiego
rispetto al totale degli occupati. Valori medi 2006.
Il settore comprende la pubblica amministrazione, la
difesa, la sanità, l’istruzione, i servizi sociali e le altre
organizzazioni pubbliche in genere.
Il pubblico impiego, assieme al settore privato dei servizi,
forma la grande categoria del terziario e proprio come
questo si distribuisce in tutti i comuni del territorio, con
delle punte occupazionali nei grandi e medi centri, ove si
concentrano le attività sovracomunali, come la giustizia,
gli enti amministrativi, la sanità e l’istruzione superiore ed
universitaria.
Le zone ove si ha maggior occupazione nel Pubblico
Impiego sono Conselve, Rubano, Monselice, Albignasego,
Selvazzano Dentro, Battaglia Terme, Megliadino San
Vitale, Este e Padova, con livelli che vanno dal 24 % sino al
38 % di Padova.
161
162
La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono
le persone che hanno una occupazione nel settore del Pubblico Impiego
rispetto al totale delle persone che lavorano.
Fonte: Provincia di Padova
L’occupazione
Il tasso di crescita dell’occupazione dipendente, cioè la
differenza tra i tassi di entrata e quelli di uscita di personale,
in provincia di Padova (sulla base del Rapporto Excelsior
2008 reso noto dalla Camera di Commercio) dipendente
per il 2008 è previsto in crescita (+0,7%) e viene indicato in
misura pressoché analoga a quella segnalata nell’indagine
2007 (+0,8%) e poco al di sotto di quanto previsto per il
Veneto (+0,9%) e l’Italia (+1%):
163
Rispetto alle altre province della regione, Padova assieme
a Treviso presenta il valore più contenuto, pur se lo scarto
rispetto alle altre non appare particolarmente rilevante
considerato che Verona, Venezia e Belluno si attestano su
una soglia di crescita del +0,9% mentre Rovigo e Vicenza,
le province più dinamiche in regione, raggiungono valori
rispettivamente del +1,2 e +1,1%.
Nella provincia il valore assoluto del totale delle assunzioni
è previsto in 15.460 unità a fronte di uscite per 13.940
unità, con un saldo quindi positivo (+1.520).
Le imprese e la loro domanda di lavoro
Il 26,5% delle imprese padovane prevede di effettuare
assunzioni nel corso dell’anno, valore quasi analogo a quello
dell’anno precedente (26,8%), ma circa due punti al di sotto
del Veneto (28,7%) e dell’Italia (28,5%);
La disponibilità ad assumere risulta notevolmente superiore
nelle imprese di maggiori dimensioni oltre i 50 addetti (in questa
fascia dimensionale l’83,2% delle imprese prevede assunzioni)
rispetto a quanto avverrà nelle aziende delle classi inferiori,
soprattutto sotto i 9 addetti (19%) e tra 10-49 addetti (44,7%).
164
All’interno dell’industria, la propensione maggiore
all’assunzione si dovrebbe riscontrare soprattutto nell’area
delle attività metalmeccaniche, della gomma-plastica, della
chimica e del sistema moda (settore che però presenta
soprattutto nel calzaturiero una evoluzione non favorevole
in termini di saldo tra entrate e uscite di personale).
Queste indicazioni vanno tuttavia esaminate considerando i
tassi di crescita dell’occupazione precedentemente indicati,
dal momento che la disponibilità ad assumere va valutata
anche in rapporto alle previsioni relative alle uscite di
personale per ogni settore.
Nelle altre province venete vengono indicate propensioni
all’assunzione di personale superiori al dato di Padova e a
165
quello regionale nazionale in particolare per Belluno (34,5%)
e Venezia, (33,4%) ma anche per Vicenza (30,7%) e Rovigo
(30,2%), tutte province che raggiungono valori superiori a
quelli indicati nelle indagini dell’ultimo triennio.
Treviso presenta un dato pressoché analogo a quello di Padova,
mentre per Verona (25,4%) le indicazioni di assunzione delle
imprese sono le più contenute in ambito regionale.
La posizione relativa di Padova
in ambito nazionale
Considerando i principali indicatori:
• per valore assoluto delle assunzioni la provincia con il
citato valore di 15.460 unità si colloca al 15° posto in
Italia e al 3° nel Veneto, preceduta da Venezia (25.310)
e Verona (21.750);
• per entità del saldo tra entrate e uscite per l’insieme
dei settori (+1.520 unità) è al 24° posto in Italia e al
5° nel Veneto, posizione che risulta migliore nel caso
dei servizi (16° in Italia) rispetto all’industria (ove la
provincia scende alla 38° posizione).
166
Le dinamiche settoriali
dell’occupazione
A livello settoriale la crescita dei posti di lavoro nel
2008 a Padova risulterà superiore nelle attività terziarie
(+1%) rispetto all’industria (+0,3%). Considerando
l’andamento previsto nelle altre province della regione:
• per l’industria, Padova si colloca al quinto posto
in regione preceduta da Venezia (+0,8%), Vicenza
(+0,5%), Rovigo e Treviso (entrambe con +0,4%);
• per i servizi il posizionamento si presenta
relativamente meno favorevole, considerato che
la provincia assieme a Venezia consegue il tasso
di crescita più ridotto in ambito regionale (in cui
Vicenza (+2,2%) e Rovigo (+2,1%) raggiungono i
risultati migliori);
• all’interno dell’industria le prospettive più favorevoli
di crescita dell’occupazione vengono indicate nella
metalmeccanica (e in particolare nella produzione
dei metalli (+2,1%), macchinari industriali (+1%),
apparecchi di precisione e componentistica per i
mezzi di trasporto (+1%) e nella gomma-plastica
(+1,7%).
Prevale invece una tendenza al ridimensionamento
della domanda di lavoro nelle costruzioni (-1,7%), nelle
industrie del cuoio-calzature (-0,6%) e nelle industrie
del legno (-0,1%).
167
Per i servizi le prospettive migliori vengono indicate
nell’informatica e telecomunicazioni (+2%) e
nell’aggregato comprendente un insieme di servizi alle
imprese e alle persone (sanità, servizi ambientali, servizi
ricreativi, ecc.) che presenta lo stesso incremento.
Positive anche le dinamiche nelle attività commerciali
(+1,3%) e nei servizi alle imprese (+1,1%), mentre
emerge un parziale arretramento nei servizi destinati
all’istruzione (-0,5%) e soprattutto nelle attività legate
al turismo (-1,2% attività alberghiere, ristorazione,
agenzie di viaggi e operatori turistici).
Le assunzioni con difficoltà
di reperimento
Rispetto al totale dei posti disponibili, nel 30,5% dei casi le
imprese hanno difficoltà di reperire le figure professionali
richieste, percentuale superiore al Veneto (29,5%) e all’Italia
(26,2%).
In particolare le difficoltà di reperimento del personale
sono maggiori nell’industria (38,8% dei posti disponibili,
percentuale nuovamente superiore al Veneto (35,2%) e
all’Italia (29,5%) rispetto ai servizi (in cui questa
percentuale scende al 25,1% rimanendo tuttavia
168
superiore al dato nazionale (24%) e poco al di sotto di
quello regionale (25,5%).
Tuttavia, rispetto alle indagini effettuate negli ultimi
anni, si registra un ridimensionamento dei problemi di
reperimento del personale rispetto quanto indicato dalle
imprese della provincia, sia per l’industria che per i servizi.
Ciò sta ad indicare da un lato una maggiore disponibilità
di personale rispetto agli impieghi reperibili sul mercato,
ma dall’altro anche un ridimensionamento delle richieste
di manodopera da parte delle imprese rispetto agli anni
precedenti.
A livello settoriale le maggiori difficoltà di reperimento
del personale sono state segnalate soprattutto nel tessileabbigliamento (56% dei posti disponibili), nelle industrie
alimentari e cartarie (poco meno del 50%) e con valori
superiori al dato complessivo dell’industria anche nelle
industrie della fabbricazione dei prodotti in metallo
(44%), del calzaturiero (42,9%) e delle costruzioni (40,5%)
nonostante il calo della domanda di lavoro in entrambi
questi due settori.
169
Nell’ambito dei servizi, le maggiori difficoltà di copertura
dei posti disponibili riguarderanno l’informatica e le
telecomunicazioni oltre alle attività legate al turismo
(attorno al 35% dei posti disponibili).
Le imprese di minori dimensioni (tra 1 e 9 addetti) indicano
una difficoltà di reperimento del personale (43% dei posti
disponibili) maggiore rispetto alle imprese delle due classi
dimensionali superiori, tra cui le imprese con oltre 50
addetti segnalano minori problemi di reperimento (20,1%
delle richieste).
Tra le motivazioni della difficoltà di reperimento del
personale, la principale viene riferita alla mancanza di
canditati con la necessaria qualificazione in rapporto alle
mansioni da svolgere (34,4%) e alla ridotta presenza in
provincia delle figure professionali richieste (33,4% delle
motivazioni indicate). I problemi legati alle qualifiche del
personale appaiono tuttavia inferiori a quanto segnalato
dalle imprese a livello regionale e nazionale, mentre invece
per Padova emerge una relativa maggiore carenza di
offerta di lavoratori in rapporto ai posti disponibili rispetto
a quanto avviene nel Veneto e in Italia.
170
Le tipologie contrattuali
delle assunzioni
Per le tipologie contrattuali, dall’indagine emerge una
prevalenza delle assunzioni a tempo indeterminato che
dovrebbero rappresentare il 50% dei posti disponibili,
percentuale significativamente superiore a quanto
segnalato per il Veneto (35%) e l’Italia (36,4%). L’utilizzo
dei contratti a tempo indeterminato sarà maggiore nelle
costruzioni (65,3%), nel commercio (51,1%) e nei servizi
(52,1%), mentre risulterà al di sotto del dato medio
nell’industria (43,7%); sarà più elevato nelle imprese al
di sotto dei 50 dipendenti, in particolare nella classe 1-9
dipendenti (58,9%), rispetto alle imprese oltre questa soglia
dimensionale (44,6%). Conseguentemente risulteranno più
ridotte le assunzioni a tempo determinato (30,2% dei posti
disponibili circa due punti al di sotto del Veneto e dell’Italia);
inferiore anche la percentuale degli assunti part-time
nella provincia (11,7% dei posti disponibili) rispetto alle
previsioni formulate a livello regionale (12,6%) e nazionale
(13,4%), con una percentuale più elevata nelle imprese di
171
maggiori dimensioni oltre i 50 dipendenti (in cui questa
forma contrattuale interesserà il 13,9% degli assunti).
La richiesta di figure professionali
Considerando i grandi gruppi professionali le maggiori
difficoltà di reperimento riguardano gli operai specializzati
(per il 47,9% dei posti disponibili vi saranno difficoltà)
seguiti dai conduttori di impianti (33,9%) e dalle professioni
tecniche (31%).
Rispetto al citato dato medio di difficoltà di reperimento
del personale (30,5%) sempre riferito al totale delle
assunzioni previste, presenteranno valori inferiori e quindi
una relativa più agevole reperibilità, gli impiegati (25,7%),
le professioni qualificate del commercio e dei servizi e le
professioni ad elevata specializzazione oltre alle figure
dirigenziali (23,1%).
Tuttavia considerando le difficoltà di reperimento del
personale in termini relativi, ovvero comparando i dati di
Padova con il Veneto e l’Italia emerge che:
• rispetto al Veneto le imprese della provincia avranno
maggiori difficoltà di coprire i posti disponibili per le
figure impiegatizie, le professioni tecniche e gli operai
specializzati nell’ordine e in parte anche i conduttori di
impianti;
172
• minori difficoltà rispetto all’insieme delle imprese della
regione si incontreranno invece nella provincia per la
ricerca di dirigenti, personale ad elevata specializzazione
nelle professioni intellettuali e scientifiche e nelle
professioni del commercio e dei servizi;
173
174
175
• rispetto all’Italia i problemi di reperibilità risulteranno
ulteriormente più accentuati nella provincia per le
quattro figure già segnalate nel confronto con il Veneto,
ovvero nell’ordine, operai specializzati, impiegati
conduttori di impianti e professioni tecniche.
Con riferimento alle figure professionali, le maggiori
difficoltà di reperimento del personale riguarderanno,
nell’ambito delle rispettive aree:
• tra le professioni con elevata specializzazione: tecnici
paramedici (61,6% dei posti disponibili), insegnanti
(46,3%), fisici e chimici (44,3%), specialisti nelle scienze
fisiche e matematiche (42,5%);
• tra le professioni del commercio e dei servizi: addetti
alla ristorazione (44,2%), professioni qualificate (35,2%),
addetti ai servizi personali e sanitari (27%);
• tra gli operai e conduttori di impianti: operai
specializzati nel tessile-abbigliamento (82,1%), varie
figure specializzate (57,1% quali saldatori, carpentieri,
ecc.), conduttori generici di impianti (51,7%) e addetti
ai macchinari (50,9%).
176
177
Le assunzioni per livelli di istruzione
SRiguardo ai titoli di studio richiesti al personale da assumere,
viene indicata una maggiore difficoltà di reperimento per i
soggetti in possesso dei titoli dell’istruzione professionale
sia regionale (per il 40,3% dei posti disponibili) che statale
(44,9%) mentre le percentuali per il personale con titolo di
studio universitario (33,5%) e secondario (28,7%) appaiono
relativamente inferiori.
Con riferimento alle tipologie dei titoli, le preferenze
espresse dalle imprese riguardano:
• per gli indirizzi a carattere universitario, laureati in
discipline economiche e in ingegneria elettronica
e dell’informazione verso cui si concentreranno in
assoluto le maggiori richieste,
• considerando le difficoltà di reperimento per queste
tipologie di laureati, esse risulteranno in linea con
il dato complessivo (33,5%) nel caso dell’indirizzo
economico o al di sotto di esso per l’indirizzo elettronico
- informazione (24%);
• per contro le difficoltà si presenteranno maggiori per
gli indirizzi sanitario e paramedico (65,4%), scientifico,
matematico e fisico (66,7%), linguistico (63,3%) e della
formazione (47,4%);
• per gli indirizzi secondari, in assoluto il maggior
numero di richieste riguarderà l’area amministrativocommerciale, quella meccanica e la turisticoalberghiera;
• da rilevare che per l’indirizzo meccanico le imprese
evidenziano le maggiori difficoltà di reperimento di
personale (40,5% dei posti disponibili), tra gli indirizzi
per i quali sono previste le maggiori assunzioni in
termini assoluti, mentre tra gli altri indirizzi con
minore richiesta assoluta le difficoltà di reperimento
più elevate riguarderanno informatica (62,1%) e chimica
(59,3%) oltre a legno-mobile (42,1%) e aeronautico e
nautico (93%);
178
• per l’istruzione professionale di Stato in assoluto le
richieste più consistenti saranno indirizzate verso
gli indirizzi meccanico, turistico-alberghiero e
elettrotecnico e amministrativo-commerciale;
• per l’indirizzo elettrotecnico si riscontreranno le
difficoltà di reperimento maggiori (66,4% dei totale
dei posti disponibili), comunque superiori al dato
medio di quest’area di istruzione anche per gli indirizzi
meccanico (47,3%) e turistico alberghiero (48,4%);
• per le qualifiche legate ai corsi regionali di formazione
professionale, l’entità maggiore delle assunzioni è
prevista per soggetti in possesso di titoli socio-sanitario,
meccanico e turistico-alberghiero indirizzo quest’ultimo
che, tra i primi tre in valore assoluto, presenterà le
maggiori difficoltà di reperimento (indicate nel 67,8%
dei posti disponibili), mentre tra gli altri le percentuali
maggiori riguarderanno gli indirizzi della moda ed edile
in cui per la totalità dei posti disponili per il 2008 le
imprese incontreranno difficoltà nel reperire personale
con queste qualifiche.
I dati sono tratti dal Rapporto Excelsior 2007
179
UNIVERSITA'
Nelle Università del Veneto si può fare riferimento, per tutte
queste informazioni, ai servizi orientamento dei singoli atenei.
UNIVERSITA' DI PADOVA
Via 8 febbraio 2 - 35122 Padova
centralino 049.8275111 - call center 049.8273131
Servizio Orientamento
Palazzo Storione, Riviera Tito Livio 6 - 35123 Padova
[email protected]
UNIVERSITA' CA’ FOSCARI di VENEZIA
Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia - centralino 041.2348211
Divisione Servizi agli Studenti e Offerta Formativa - DSSOF
Sezione Orientamento, Mobilità Internazionale, Stage e
Placement - Tel. 041.2347952
UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA
Santa Croce 191 - 30135 Venezia - centralino 041.2571111
Area dei servizi alla didattica
Orientamento, tirocinio e mobilità studenti
Santa Croce, 601 - Campo della Lana - 30135 Venezia
Tel. 041.2571779 - [email protected]
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI VERONA
Via dell'Artigliere 8 - 37129 Verona
centralino 045.8028111
Orientamento in entrata
Tel. 045.8028588 - Fax 045.8028396
[email protected]
UNIVERSITA' DI FERRARA
via Savonarola 9 - 44100 Ferrara - Tel. 0532.293111
Unità Orientamento, Promozione e Tutorato
Via Savonarola, 11-15 - 44100 Ferrara
Tel. 0532.293394/95 - [email protected]
180
Centri per l’impiego a Padova
Anche i giovani possono trovare indicazioni
sulle offerte di lavoro, materiale informativo
sui corsi di formazione, sui concori e su altre
opportunità lavorative.
www.provincia.padova.it/lavoro
CAMPOSAMPIERO
Piazza Castello 35 - 35013
Tel. 049/5790086 - Fax 049/9306007
CITTADELLA
Via Galilei 1 ang. B. go Bassano - 35013
Tel. 049/5970225 - Fax 049/5975790
ESTE
Piazzale Ca’ Pesaro 1 - 35042
Tel. 0429/2322 - Fax 0429/651525
MONSELICE
Via Squero 6/A - 35043
Tel. 0429/72171 - Fax 0429/710553
PADOVA
Zona Stanga - La Cittadella
Sottopassaggio Saggin, 5 - 35129
Tel. 049/8201503 - Fax 049/8074119
PIOVE DI SACCO
Vicolo Ferrari 1 - 35028
Tel. 049/9702750 - Fax 049/9711798
ABANO TERME
Via delle Terme 17 - 35031
Tel. 049/8601384 - Fax 049/8610338
CONSELVE
Via XX Settembre 9 - 35026
Tel. 049/5384117 - Fax 049/9513869
MONTAGNANA
Via S. Benedetto 15 - 35044
Tel. 0429/81303 - Fax 0429/804558
181
Provincia di Padova
Lavoro e formazione nel veneto
Provincia di Belluno
www.provincia.belluno.it > Scuola, formazione e lavoro
Provincia di Padova
www.provincia.padova.it/lavoro
Provincia di Rovigo
www.centroimpiego.ro.it
Provincia di Treviso
www.trevisolavora.org
www.cittadeimestieri.treviso.it
Provincia di Venezia
www.portalelavoro.provincia.venezia.it
Provincia di Verona
www.j4u.provincia.vr.it
Numero verde 800.011.337
Provincia di Vicenza
www.provincia.vicenza.it > Il lavoro
Camere di commercio del veneto
Camera di commercio di Belluno
Piazza S. Stefano, 15/17 - Tel. 0437.955.111 - [email protected]
Camera di commercio di Padova
Piazza Insurrezione, 1A - Tel. 049.82.08.111
[email protected] - Urp: tel 049.82.08.166
Camera di commercio di Rovigo
Piazza G. Garibaldi, 6 - Tel. 0425.426.411 - [email protected]
Camera di commercio di Treviso
Piazza Borsa, 3/B
- Tel. 0422.59.51
- [email protected]
Camera di commercio di Venezia
Sede operativa di Venezia - Zattere, Dorsoduro, 1401
Tel. 041.786.111 - [email protected]
Sede di Mestre - Via Forte Marghera, 151
Tel. 041.257.66.11 - [email protected]
Camera di commercio di Verona
C.so Porta Nuova, 96
- Tel. 045.80.85.011
[email protected]
Camera di commercio di Vicenza
Corso Fogazzaro, 37 - Tel. 0444.994.811 - [email protected]
182
Promotori
Via Giovanni XXIII, 1 - Montagnana (PD)
Tel. 0429.83.662 - www.zaico.it - [email protected]
Provincia di Padova
Palazzo S. Stefano, Piazza Antenore, 3 - Padova
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Piazza Insurrezione, 1/A - Padova
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Via Giacomo Matteotti, 11 - Montagnana (PD)
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Coordinamento: Giuseppe Gottardo
Testi: Piero Grossi - Carlo Bellotto
Progetto grafico: Gabriele Lazzaro
Mattoschi Comunicazione S.r.l.
Fotografie: Mattoschi Comunicazione S.r.l.
Stampa: Arti Grafiche Padovane - Saonara (PD)
Finito di stampare a settembre 2008
Le notizie sulla situazione socio-economica sono tratte da documenti della Camera di
Commercio di Padova.
Copertina: da un’opera del Maestro Bruno Gorlato.
Soci di Zaico
Provincia di Padova
Comune di Montagnana
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