E’ già domani Orienta giovani Valorizzare le risorse della Bassa Padovana e la crescita dell'intera comunità locale. E' questo l'obiettivo della Zaico (Zona Agro Industriale Commerciale, voluta da Camera di Commercio, Provincia di Padova e Comune di Montagnana). Con l'iniziativa Orientagiovani la Zaico ha intrapreso un progetto che offre ai giovani del territorio l'opportunità di scegliere con consapevolezza come indirizzare il proprio impegno di studio o di lavoro. L'attenzione ai giovani, con particolare riferimento al loro orientamento professionale, è un elemento decisivo per garantire uno sviluppo armonico e coerente di tutta la società. Il Consiglio di Amministrazione di Zaico si augura che tale percorso venga accolto con favore dalle famiglie e dai giovani, nella comune volontà di sviluppare le risorse umane, che rappresentano il punto di forza per ogni progetto teso alla crescita e al miglioramento della qualità di vita. Andrea Cestaro Presidente E’ GIA’ DOMANI Orientagiovani 3 Un impegno della Zaico che prosegue negli anni.... a favore degli studenti delle superiori che si trovano a dover scegliere tra il proseguo degli studi, una scelta non sempre facile visti i molteplici indirizzi possibili, e il mondo del lavoro. Il momento per i giovani è delicato e l'opportunità che dà questo libretto è da premiare. Si tratta di un aiuto in più per orientare i giovani, per dar loro tutti gli elementi possibili per effettuare una scelta azzeccata che gli consenta di intraprendere la strada più giusta per il loro futuro. La Zaico ha a cuore il territorio dove opera e quindi mira ad assistere il più possibile gli studenti che sono i protagonisti del domani. Per questo coinvolge le associazioni di categoria, gli enti pubblici e gli imprenditori dell'area: tutti nell'ambito delle loro competenze sanno dare i consigli più utili ai giovani. Già da qualche anno gli studenti hanno dimostrato di apprezzare questo libro, ora rivisto e aggiornato, sia nei contenuti che nelle indicazioni che si possono reperire su Internet. Una iniziativa apprezzata dagli Enti pubblici, dalle categorie economiche e dalle amministrazioni comunali del territorio. Antonio Ruzzon Sindaco Giancarlo Piva Sindaco Fabio Conte Sindaco Mario Crosta Sindaco Comune di Conselve Comune di Este Comune di Monselice Comune di Piove di Sacco 4 I soci di Zaico Tra i suoi compiti la Provincia ha quello di occuparsi della formazione… L'importanza di preparare i giovani è indispensabile. La mancanza di collegamento tra Scuola e Lavoro penalizza chi investe in una preparazione che poi non dà i risultati sperati. E’ quanto mai utile che chi siede nei banchi di scuola abbia ben presente ciò che offre il mondo del lavoro. Le ambizioni di ciascuno potranno trovare successo alla luce delle figure professionali che vengono ricercate, sempre in continua evoluzione. Il nostro augurio è che si riesca a far intraprendere la strada adatta ad ogni studente. Roberto Tosetto Assesore al Lavoro e Formzione Vittorio Casarin Presidente Provincia di Padova La Camera di Commercio scommette sui giovani per la crescita del territorio…. L’obiettivo è di aiutarli a prendere coscienza della realtà. La scelta che riguarda il futuro di ognuno di loro va presa con attenzione e consapevolezza. Aiutare gli studenti a guardare concretamente il loro domani è un compito tra i più significativi assunti dall’ente camerale. L’orientamento alle professioni è scelta strategica, che permette di ottimizzare le risorse umane. Un impegno che la Camera di Commercio si sente di perseguire visto che tra le sue finalità c’è la crescita e il benessere della comunità sotto il profilo economico e sociale. Roberto Furlan Presidente Investire sui giovani rappresenta una priorità anche per il nostro territorio Noi amministratori dobbiamo favorire i nostri studenti in modo che possano compiere opportune scelte per il loro futuro. E' essenziale far conoscere le possibilità di formazione e indicare quali figure di lavoro e di professione il mercato ricerca. Compito non facile che la Zaico, con la collaborazione della Provincia, della Camera di Commercio e della banca Credito Cooperativo, presenta da anni. Sono certo che questo libro sarà stimolo per gli studenti nel programmare il cammino dello studio universitario e del lavoro. Giuseppe Mossa Sindaco 5 Comune di Montagnana Indice Prima parte - MONICA 6 Il futuro (fastidioso) 9 L'attacco del vecchio 11 Alberto e il buco 12 "Carpe Diem" 14 La ricerca condivisa 19 Ans(ia) 21 L'università al mercato 23 "Giangi dei capannoni" 30 I neri 35 "Mollo tutto" 36 Libera dall'infame 37 Quello che i vecchi non capiscono 6 Seconda parte - LAVORO 40 I soliti cassonetti... 42 Il gratis della stagista 45 L’associazione di idee 47 Precariato generazionale 49 La prima scelta di lui 51 Poi mi dice... 40 Quale percorso formativo? 52 L’Università 61 Università di Padova 71 Università Ca’ Foscari di Venezia 77 IUAV 83 Università di Verona 93 Università di Vicenza 95 Università di Rovigo 99 Università di Ferrara 109 Alta formazione Artistica e Musicale 112 Il lavoro oggi 114 Il mercato del lavoro in Veneto 116 Stage e tirocini 118 I contratti 121 L’apprendistato 124 Eurodesk 125 Link utili 128 Tra economia e società 52 E’ GIA’ DOMANI Scegliere a 18 anni FATELO PER VOI Siete al cancelletto di partenza della più bella sfida che potesse capitarvi: avere 18 anni. Ora tutto è possibile. Avete 18 anni e un futuro, bello o brutto che sia, dipenderà molto da voi. Un solo consiglio: tutto ciò che la vita vi permetterà di scegliere, sia un lavoro, un titolo di studio, un amore o un’esperienza, vivetelo con la consapevolezza di non crearvi dei rimorsi e dei rimpianti, credeteci fino in fondo perché le vostre decisioni saranno sempre la cosa più importante che potrete fare per voi. Prima parte MONICA IL FUTURO (FASTIDIOSO) Una resistenza che non è andata all’oltranza. Ho tenuto botta per qualche settimana, glissando, rinviando, appellandomi alle scuse più becere e banali. Sono arrivata perfino al punto di pronunciare la famosa e logora frasetta: “la vita è mia e me la voglio gestire io”. Non è servito a niente. Alla fine ho dovuto cedere. Mio padre, il “vecchio” Anselmo, stimato professionista, che quando passa per le vie del paese chiamano tutti “dottore” (quand’ero piccola non capivo mai il perché, visto che non stava in ambulatorio e non visitava nessuno), l’altra sera, a margine del gelato, mi ha inchiodato. Al limite della spietatezza. E’ partito da lontano, con un discorsetto che evidentemente si era preparato, visto che fin dalle prime parole mi è sembrato costruito, retorico, perfino un po’ falso. “Allora, piccola, siamo giunti alla prova finale, almeno di questa parte della tua vita”. Già questo esordio da esamino mi ha messo in ansia. L’idea di chiudere un capitolo mi porta inevitabilmente a pensare di dover fare un bilancio. “Aspetti positivi, sconfitte, cazzate, successi (pochi)”. Boh? Se mi guardo indietro, di questi anni di liceo sotto casa, visto che non mi sono mai mossa da ‘sto 8 cesso di paese, non mi rimane poi molto: i libri, i compiti, per fortuna c’erano i compagni e qualche prof (non tutti, ovviamente)… Un consuntivo? Ma di che? Comunque è deciso che deve essere così, se non altro perché tra qualche settimana un paio di compitini, un test e qualche esaminatore decideranno se sono matura? Matura per che? Per fare che cosa? Per vivere, per lavorare, per partire, o semplicemente per poter andare all’Università? Monica Chiedo aiuto, mi stanno tampinando. Giuseppe Che ti succede? Sei inseguita da un bruto, insidiata dal Brad Pitt della Bassa, o più banalmente sei in debito di due Coca Cole e un paio di sigarette? Monica Magari, fosse solo questo. Ho i miei che mi stanno addosso, mi tolgono il fiato. Pare che improvvisamente siano preoccupati del mio futuro… Giuseppe Tranquilla. E’ un problema soprattutto loro. Capiscono che dal tuo futuro dipende anche il loro. Insomma se le cose ti vanno bene, anche i vecchi si sentono appagati, riusciti. Non rischiano il fallimento. Paolo Ci sono passato anch’io. E’ come l’esame della patente: una rottura ma inevitabile, per poter fare dell’altro. L’importante è portare a casa il risultato. 9 Monica Il punto è proprio questo: non capisco bene quale sia questo risultato. Al momento ho solo due certezze: che deve superere ’sta fottutissima Maturità e che deve finire in un’aula universitaria. Il resto è notte. Paolo C’è di peggio; pensa a quelli che, per dopo, hanno come prospettiva quella di non sapere cosa cazzo fare o di finire in fonderia. Non è detto poi che chi ha segnato il destino dal negozio o dall’”attività” del padre stia meglio. Ti immagini, una vita nell’azienda di famiglia… il padre come principale, la madre da contabile. Una morte. Meglio guardare in là, fare la fatica di pensare al “futuro”, come dicono loro. Carlo Non diciamo fesserie. Perché mi fate sentire un coglione. Nel senso che io sono uno di quelli che ha avuto sempre chiaro in testa che cosa voleva fare da grande: il dottore, proprio quello che visita. Questa lungimiranza (mi piace ‘sta parola: saggia) mi ha evitato un sacco di problemi. Nel senso che, sapendo dove arrivare, non ho avuto incertezze sul futuro. Faccio l’Università per fortuna anche vicino a casa, dato che Padova è una delle migliori Facoltà mediche in circolazione. Poi vedremo… Paolo – una prospettiva esaltante. Casa e bottega… Sepolto a studiare anatomia, l’esistenza che si snoda tra il paese e la metropoli… Una prospettiva globale… Mi fa vomitare. Giuseppe E allora vai… che aspetti? Coltiva il sogno di essere cittadino del villaggio globale. Abbraccia il mondo come tuo orizzonte esistenziale (non mi ricordo mai dove ho letto ‘sta frase, ma mi riesce bene). Alla fine quello che conta è come ti senti dentro. La felicità, la tranquillità, non hanno collocazione né patria. Non dipendono dal luogo in cui si vive. E smettiamola di pensare che soltanto a New York o a Londra si possa essere forti, moderni, appagati. Monica Sarà… ma mi rimangono problemi e quesiti. Cosa farò da grande? 10 L’ATTACCO DEL “VECCHIO” L’attacco del “vecchio” Anselmo era stato morbido, aggirante. Anche se era da giorni che mi ronzava sopra come una squadriglia di jet americani, ha accuratamente evitato di sganciare le bombe. E’ la sua tecnica. Vecchio sessantottino. Che si è leccato le ferite rimediate sulle barricate (“solo ideologiche, anzi ideali” specifica l’ex giovane “di sinistra”, quando parla dei suoi anni giovanili, ormai peraltro solo nostalgici, visto che è finito ad essere ufficialmente “il dottore”) innalzate un tempo. Adesso ha scelto la via del dialogo. “Come naturale maturazione” (dice sempre lui). “Allora stai cominciando a guardare avanti…” “Non che la cosa mi riempia di gioia, Il panorama che si vede non è rassicurante, anzi…”. Era una cena di lusso, forse perché di sabato. E mia madre, la Tina, rigorosamente “donna lavoratrice” perché così imponeva anche il suo cliché morbidamente femminista (“anzi femminile”, questa volta è lei a precisare), nel week end riusciva perfino a cucinare (non sempre bene) dopo essere, durante la settimana, una delle maggiori sostenitrici del fast food familiare, fatto di piatti pronti e surgelati. Poco male, visto che non mi mancano di certo i chili e le rotondità “adipose”). La Tina era stata una compagna ideale (frase cara al solito Anselmo). Sempre presente e mai invasiva, attiva ma non protagonista. Anche nella barricate. Pure lì, aveva interpretato il ruolo più tradizionale della donna: preoccupata della sussistenza, dei rifornimenti agli uomini, loro sì impegnati nelle “cose serie”. Una specie di suffragetta in versione anni Settanta. Poi aveva continuato, dividendosi faticosamente tra famiglie e lavoro. 11 La “conciliazione dei tempi”, come si usa dire oggi, per lei era stata la dura realtà quotidiana come, quasi come per tutte le femmine. L’impressione, anche nel caso specifico del mio futuro, è che anche in tale situazione Tina abbia delegato la questione, ritenuta seria, al maschio. Infatti parla Anselmo. “Comunque vadano le cose, non puoi più rinviare. Devi decidere. Cosa farai, dove andrai all’università? Certo, non è una scelta definitiva, ma una svolta che in qualche modo disegnerà la tua vita”. Ma perché i miei, quando parlano della mia esistenza sono sempre retorici? Ho bisogno di parlarti. Non per questioni di cuore, ma di lavoro. MONICA Lavoro. Non pensavo che questa parola rientrasse nel tuo vocabolario. Alle 5 al solito buco. ALBY 12 ALBERTO E IL BUCO Il “solito buco”, come lo chiama Alberto, non è altro che il bar della piazza. Il ritrovo di seconda generazione. Nel senso che il primo, per quasi tutti noi, qui in paese, era stato il Patronato. Siamo cresciuti lì, tra attività di gruppo e qualche campo estivo. Poi le cose sono cambiate, non è più arrivato nessun prete giovane che ci seguisse con maggiore attitudine alla comprensione, e allora abbiamo avuto la “svolta laica”, la scelta del bar. Ci rendiamo conto (anche se difficilmente lo ammettiamo) che non è la stessa cosa. Qui si può discutere di musica, di discoteche, di spritz, di calcio, di botteghe. Ma il più delle volte tutto si ferma a questi argomenti. Ogni tanto si imbastiscono anche discorsi più seri. E, guarda caso, allora chi è coinvolto se ne va, dal bar, cerca spazi diversi, meno effimeri e magari più convenzionali. Eccolo, Alberto. Stiamo insieme (?) da qualche mese, anzi da quasi un anno. Perfetti. Lui ha un paio d’anni più di me. E’ già maturato (solo nel senso degli esami), ogni tanto gira con sotto il braccio il Codice Civile per far capire a tutti che fa Legge; ma al di là di questo la mia impressione è che abbia soltanto preso tempo. “Una Facoltà generica.. tanto per continuare a guardarsi intorno senza che gli altri ti stressino e soprattutto senza doversi porre obiettivi troppo precisi”, mi ha detto una volta. Una sorta di “cazzeggio regolamentato” penso io. Non so se suggestionato da tale sua scelta, ma anch’io, al momento delle preiscrizioni universitarie ha fatto questa scelta. Mi sono iscritta a Scienze: “dentro c’è di tutto, – ho pensato – poi vedremo”. L’impressione è che Alberto abbia preso molto sul serio la sua provvisorietà. Non soltanto negli studi, ma più generale nella vita. Frequenta, dà qualche esame, ma si guarda bene dal far programmi. Ridendo, dice in più di qualche occasione che si sente “un precario della vita”. Sono terrorizzata all’idea che sia tale anche nei sentimenti, cioè con me. Ma questo è un altro discorso. 13 “CARPE DIEM” Il futuro non è mai un oggetto di conversazione. “Carpe diem”, ripete spesso lui, l’Alberto. Facendo sfoggio di un latino che non gli appartiene (almeno oltre le cinque declinazioni) e di una saggezza del tutto estranea. Incontro con Alberto - Allora, signorina, mi parli di lavoro. - Non prendermi per i fondelli. E’ una questione seria. Se passo la maturità dovrò pure decidere da che parte andare. Comunque anche se non lo scelgo io, lo esigono i miei. Anselmo mi ha messo alle strette. - E tu prendi tempo. - A parte il fatto che non è così semplice; ma sei sicuro che comunque sia giusto? Capisco subito, quando Alberto è turbato. Perché si disarma. Perde sicurezza. Con lui si può parlare di tutto, tranne che del suo futuro. A volte penso che lo eviti soprattutto con me, per via delle eventuali implicazioni. Ma figuriamoci se posso andare oltre a programmazioni dell’oggi, che tengano conto soltanto che io sono da poco maggiorenne e lui ha votato una sola volta… Però in questo caso devo un po’ stanarlo. 14 Anche se non mi interessa ne il lui né il noi, ma solo il mio “io”. Vorrei soltanto sapere “come mi vede”, se gli capita mai per la testa di immaginarmi in qualche modo. “Non sono mica un mago” taglia corto. “Nessuno ti chiede di spolverare la sfera di cristallo, ma, siccome devo scegliere, almeno mi puoi dare un parere”. “L’unico è quello di fare ciò che ti piace”. “Saperlo”, mi verrebbe da rispondere. Prendo tempo, mi fingo meditativa. Di fatto non so cosa dire. “Ma tu non ha un sogno, a parte il sottoscritto?”. La sua immensa presunzione, la stessa che lo fa atteggiarsi da Principe del foro quando è appenda approdato a Diritto romano, mi appare come l’ennesimo tentativo di spostare l’attenzione e di difendersi. “Scusa, ti sei infornata?”. “Certo. Al liceo ci hanno distribuito quintali di materiale, proveniente anche dall’Università di Nuova Delhi… Capirai. Fosse solo una questione di sapere…” Perché, qual è il problema? “Diciamo, tanto per usare il linguaggio di mio padre, che il nodo non è l’offerta, ma la domanda. In particolare la mia. Che cosa voglio?” “E pretendi che te lo dica io?”. Ho l’impressione di perdere tempo. 15 LA RICERCA CONDIVISA Poi Alberto cambia. La smette per un attimo di stare da solo e al massimo di vestirsi da compagno (di giochi, di divertimenti, magari di briciole d’amore spartite qua e là) e si rende disponibile a mettersi l’elmetto e a ricercare con me. “Io ho scelto senza farlo, senza scegliere insomma, e non è stato il massimo. Con te proviamo a fare diversamente. Ti do un mano”. La prospettiva è interessante, anche se un po’ mi spaventa. Come sempre, del resto, quando compare all’orizzonte di condividere con altri opzioni che vorrei soltanto mie. Ma lui è Alberto… amore e una parola impegnativa, ma che gli voglio bene è altrettanto vero. Una volta tanto che si offre, non mi pare il caso di rifiutare. C’è un piccolo particolare che mi turba: riusciremo a programmare (almeno in parte) una fetta del mio futuro a prescindere dal “noi”? Insomma non è che corriamo il rischi di immaginare la mia vita già comune se fossimo una coppia? 16 Ci penso, mi rabbuio, guardo Alberto che sta mandando un messaggino e concludo che non corro rischi. Le nostre storie sono ancora (per il momento?) due e non rischiano l’unificazione precoce. Accetto la sua mano e passiamo alla programmazione. “La cosa migliore (e a minor sforzo) è quella di partire da Internet. Ci mettiamo insieme e sfogliamo le pagine delle università, magari ci viene qualche idea. Scegliamo, anche per garantire minori distrazioni personali e maggiore efficacia all’azione, un terreno neuro: la biblioteca. Così, magari, qualcuno ci può aiutare in caso di bisogno, o più semplicemente hanno qualche guida, giusta per integrare le informazioni. Monica Come ti sei regolato tu quando hai scelto l’Università? Gigi Diciamo che ho cercato un punto di equilibrio, la migliore convergenza di più fattori. Monica Sembri un politico… mediazione, mediazioni, mediazione... Non capisco. Comincia a mettermi in ordine tali fattori. Gigi Prima di tutto quello che mi piaceva. E’ chiaro che non potevo orientarmi a matematica, visto che il massimo che riuscivo a realizzare era il conto degli spritz… Mi piaceva l’idea di “gestire”, non tanto di inventare o conteggiare. Proprio il desiderio di avere in mano un progetto da portare a termine. Monica Tutto e niente? 17 Gigi Infatti. Mi è servita a poco come in indicazione. Così ha dato retta all’esigenza fondamentale della mia esistenza: la comodità. Non sopportavo l’idea di lungi trasferimenti, di viaggi, di trasferte, di vita fuori casa… Monica Giovane, ma già vecchio bamboccione... Gigi Hai presente il pasticcio di mia madre… Irrinunciabile. Monica Solida come motivazione professionale. Gigi Ne hai di migliori? Se vuoi puoi anche aggiungere di usare l’auto con il pieno appena fatto da tua madre o addirittura dalla sorella. E’ la grande stagione dei bamboccioni, ai quali mi onoro di appartenere a pieno titolo. Monica A parte questo elemento fondante, per il resto? Gigi Non badare molto alle proposte della varie università, ormai molte sembrano delle ditte commerciali a caccia spietata di clienti. Leggi tutto, credi al 30% e verifica ogni informazione Monica Cioè? Gigi Parla, parla, parla, scrivi, confrontati. Non c’è strada migliore che sentire dalla viva voce di chi sta vivendo un’esperienza qual è il giudizio che ne dà. 18 Carlo Scusa se mi intrometto. Io ho fatto un ulteriore passo, forse perché non mi bastano le informazioni, le pagine scritte, i pareri altrui. Ho bisogno di respirare gli ambienti, le atmosfere. Gigi Non dirmi che ti sei girato a priori tutte le università? Carlo Non proprio, anzi di più. Sono andato in giro per le città dove poteva esserci qualcosa di interessante. Che ne so, ho fatto Padova (naturalmente), Ferrara, Venezia, Verona. Perfino una capatina a Rovigo. Niente di particolare. Un salto all’università, una sosta al bar d’ateneo, un giro in centro, qualche chiacchiera. Monica Utile? Carlo Decisivo. Alla fine mi sono trasferito in una specie d eremo. Vivo in una casa per studenti a Legnaro, periferia di Padova, ma campagna aperta. Ho messo insieme tre cose fondamentali: una passione (per gli animali), uno studio che la assecondasse, una possibilità di vita. Non so se in futuro riuscirò a fare il veterinario, ma ci provo. Devo ammetterlo, non sono una grande frequentatrice di biblioteche, anzi ingenerale di libri. Infatti, anche questa volta l’obiettivo della visita non è legato alla lettura. C’è anche Alberto. Strana sensazione: è una delle primo volte che facciamo qualcosa insieme che vada oltre il divertimento. Magari scopro che è diverso… Pochi istanti e ci fanno sapere che il posto non è proprio quello giusto per ciò che cerchiamo. 19 Un paio di porte più in là, ci spiegano, c’è il servizio pubblico che fa per noi: l’Informagiovani. A dire il vero non avevamo mai capito che cosa ci fosse dietro a quella porta e a quell’insegna. Ci hanno spiegato che è uno “sportello” (speriamo non ci sia da fare coda) che serve proprio ad aiutare quelli come noi che cercano notizie, informazioni, linee di orientamento. Quando si dice il caso. Poco oltre l’uscio c’è un manifesto. “Un’Università per il tuo futuro. Ferrara si presenta”. Un po’ vago, ma l’indicazione spiega il resto. Si tratta di un incontro “in loco”, organizzato dall’Università emiliana per spiegare la propria “proposta formativa”. Sguardo con Alberto, si può fare. Appuntamento tra un paio di giorni. Intanto spiego ciò di cui abbiamo bisogno e cominciamo a navigare, per il momento soltanto in Internet. 20 ANS(IA) Due squilli metallici, quelli che mi avvertono che è arrivata una mail. Chi è questo Ans che mi scrive? “Di certo ti starai chiedendo perché mai tuo padre sceglie uno strumento come la posta elettronica per comunicare con la figlia. Non è soltanto un vezzo tecnologico, anche se in fondo mi fa piacere farti sapere che anch’io sono aggiornato. Oltre a questo mi entusiasma la scelta dello pseudonimo, anzi dell’abbreviativo, con la quale firmo questa missiva: “Ans”. Che di certo sta per un “troco” di Anselmo, ma nello stesso tempo è (ancor più) un indicatore del mio attuale stato d’animo: ansia. Nulla di particolare, né tanto meno di preoccupante. Soltanto quello che sto vivendo e che è in relazione al tuo momento, alla scelta che stai per compiere. Un argomento che prende buona parte dei discorsi tra me tua madre. E, rispetto al quale, lo scrivere mi aiuta a mettere a fuoco alcuni punti. 1. Tu, non solo puoi, ma devi scegliere in perfetta autonomia, ma non da sola. Per un motivo molto semplice: non sei sola. Fai parte di una famiglia, di una comunità. Quindi, scegli da sola pensando che sei (magari solo in piccola parte) responsabile anche di tutti coloro che la tua scelta coinvolgerà. 2. Scegli guardando al futuro, ma non negandoti al presente. Prepararsi al domani è un investimento, ma se questo comporta una mortificazione, un impoverimento, una limitazione della possibilità di vivere, magari felice, oggi, pensaci con cura. Non mi interessa nulla poter dire che ho una figlia che studia a Oxford o che sta facendo un master alla Bocconi, se poi questa figlia non è felice. 3. Non tradire mai un amore (dei tuoi, di un amico, di un compagno) con l’ambizione, coni l potere, con il denaro, con il successo. 21 4. Non farti incantare dall’internazionalismo a buon mercato. L’unico mondo del quale siamo veramente padroni e al quale non dobbiamo rinunciare è il nostro, quello che sta in noi. Il resto è soltanto un allargamento (magari effimero) dei confini; che non vuol dire necessariamente apertura. Lo so che adesso penserai (e forse non me lo dirai per eccesso di scrupolo e delicatezza) che in fondo resto sempre un irriducibile idealista. E’ vero. Hai alternative? Se le trovi, fammi sapere: in fondo io le sto cercando da una vita. Ma per il momento sono fermo (e contento) su quello che ti scritto sopra. Serenamente. Ans. 22 L’UNIVERSITA’ AL MERCATO Ma che cosa vende questo? E’ un’ora che sta parlando della potenzialità, del valore, della qualità della sua università (di Ferrara). Me lo avevano detto, lo avevo potuto constatare anche da sola, attraverso i molti spot televisivi: ormai le università sono un po’ botteghe, devono vendere un prodotto. Lo richiedono i bilanci e l’autonomia. Lo spiega anche il professore. Sinceramente non mi interessa molto. Più accattivante la parte in cui ci spiega che cosa propone l’Ateneo. C’è di tutto. E poi c’è la città. Dicono che sia una di quelle ad autentica dimensione umana, quella in cui vi è il più alto concentrato di biciclette; come dire che si sceglie un po’ l’antico, anche per muoversi. Un mare di corsi. Il prof spiega che con la Riforma ogni università ha cercato molto di diversificare l’offerta, soprattutto per le laurea di “tre anni”. Si può quindi scegliere una formazione mirata. Che ne so, dietetica degli animali, amministratore di condominio, consulente per gli acquisti (scherzo, naturalmente)… Ho qualche difficoltà. Come faccio a scegliere un corso di studi molto finalizzato., se non so bene cosa fare da grande? Credo che resterò sul generico. La riunione non va per le lunghe (buon segno) e soprattutto, visto che lentamente la ventina di partecipanti si riduce di numero, lascia spazio ad un contatto personale. Con il passere del tempo e l’esaurirsi degli argomenti, il docente (uno di Lettere) 23 scivola lentamente nell’emiliano spinto, il che gli aggiunge simpatia e affabilità. Scusi, ma perché uno dovrebbe venire a Ferrara? “Perché siamo normalmente bravi. Che vuol dire semplicemente che anche nella qualità , dello studio e della ricerca, cerchiamo di essere ancorati a quello che siamo sempre stati: gente solida, un po’ legata alla terra”. Mi piace questa idea della solidità. Del radicamento. Alberto condivide e decidiamo di fare un salto a Ferrara, se non altro per vedere Palazzo dei Diamanti e per verificare di concreto la qualità di mantenimento delle radici ”padane” (avevo qualche dubbio che Alberto respirasse area di federalismo…). Monica C’è nessuno che frequenta o conosce l’università di Ferrara? Giorgio Io ci passo le giornate. Monica E’ un bel vivere? Giorgio Se non fosse che bisogna studiare, per il resto sarebbe tutto il massimo. Monica Spiegati meglio. Giorgio Non c’è molto da dire. Sono fisso a Ferrara, dove abito in un “collegio” universitario. Costi contenuti e qualità buona anche se ho un po’ il pacco degli orari... Per l’Università, come accade ovunque, molto dipende dalla Focoltà, se non addirittura dai singoli docenti. In generale la qualità degli insegnamenti mi pare buona. Siamo seguiti. Il resto lo fa la città. Di provincia, indubbiamente, ma questo è un pregio. A meno che uno non cerchi spazi da metropoli, qui è il massimo. 24 “GIANGI DEI CAPANNONI” L’appellativo è un po’ (ironicamente) vezzoso: “Giangi”, al qual nome, i più maliziosi aggiungono un meno accattivante “dei capannoni”. Perché lui, il Giangi appunto, altri non è che Gianni (Luigi è un poco credibile secondo nome) Paguro, imprenditore, prima artigiano e poi di “respiro” industriale, della zona, amico d’infanzia di papà, dal quale lo divide la “cultura” (attestata nel suo caso ai corsi professionali) e la consistenza del conto in banca (nettamente a favore dell’impresario). “Devo tutto al tornio” ama dire il Giangi. E in effetti la sua è una storia legata alle filetterie meccaniche. Che un tempo eseguiva in proprio e ora affida ad abili operai. In qualche decina d’anni il Paguro è diventato una potenza e soprattutto uno tra i più ricchi della Bassa. La sua fortuna è dovuta in gran parte all’officina e il resto agli investimenti immobiliari (da cui l’appellativo “dei capannoni”). In Giangi sono riscontrabili tutte le contraddizioni (schizofrenie) del tipico “self made man” della Bassa: adora la sua terra, vorrebbe difenderla contro gli approfittatori e gli invasori, e poi non si fa scrupoli a devastarla di capannoni e altre costruzioni da cui trarre ampi profitti. Non sopporta chi viene ad occupare la nostra terra e la nostra cultura, magari da paesi “foresti” e da religioni “ostili”, e poi fonda il proprio lavoro sulla manodopera di queste persone. E’ così. La cena degli “sparasi” , a casa mia, è una tradizione; per il Giangi irrinunciabile. “Allora, piccola, adesso salti all’Università….” A proposito, tu cosa ne pensi, cosa mi consigli? “Se devo essere sincero non ho molta dimestichezza con i dottori… Se mi parli di un buon saldatore, vado a nozze; ma per il resto…. Il novanta per cento delle nostre aziende non sanno che farsene dei laureati, a meno che non siano disposti a fare il lavoro degli operai (magari qualificati) o dei periti. Ultimamente ci rubiamo i tornitori come fossero 25 merce rara… Purtroppo i nostri ragazzi sognano tutti di fare i manager. Ma se nessuno produce di che cosa e di che fai il dirigente? Insomma Giangi, mi consigli un bel corso professionale… “Se dipendesse da me, ad un figlio direi di imparare bene a usare il controllo numerico o a fare l’idraulico. Ma tu è giusto che studi…”. Che cosa? “Quello che vuoi, tanto non conta molto…”. Perché? Semplicemente perché poi, in azienda, dovrai cominciare da capo, formarti sul campo. I miei amici e colleghi che assumono qualche dottore dicono apertamente che il primo anno ce l’hanno in perdita, perché devono plasmarlo, insegnargli a lavorare. Poi, se è bravo, comincia a rendere. Da questo punto di vista non conta molto se uno è laureato in filosofia a o in matematica: certo la cultura di base conta, la mente abituata a ragionare è un valore aggiunto, ma la produzione è un’altra cosa. Tu intanto studia, poi imparerai a lavorare”. Alberto, anche lui del gruppo, ha un sorriso compiaciuto: l’aveva sempre detto che una Facoltà valeva l’altra. E per questo ha rimandato ogni decisione. Chissà se pensa così anche delle donne? 26 Monica Cerco giovane laureato che abbia cominciato da poco a lavorare, per scambio di esperienza. Robi Eccolo. Giovane, dottore a pieni voti all’Università di Rovigo, militesente (si diceva un tempo), disponibile al confronto. Monica Che lavoro fai? Robi Mi godo la vita in comunità. Monica Cosa? Robi Non sto scherzando: faccio l’operatore in una comunità per gente che ha qualche problema. Monica Come ci sei finito? Robi Avevo voglia di tentare qualcosa di diverso e nello stesso tempo di capitalizzare due elementi della mia vita che fino ad oggi sono stati decisivi: la propensione all’impegno con gli altri, soprattutto con “i meno fortunati” (si dice così), che mi aveva portato ad un lavoro gratuito ma importante nell’ambito della solidarietà sociale. Così quando è stato il momento di scegliere l’università (e quindi anche di ipotizzare una professione) ho visto che a Rovigo c’era una laurea finalizzata proprio a questa esperienza. Aggiungi il fatto che abito ad una ventina di chilometri dal centro polesano e le conclusioni le puoi trarre da solo. 27 Sandro Scusate se mi intrometto. Sinceramente non capisco: il periodo dell’università coincide con uno dei momenti magici della nostra vita: giovani, ancora abbastanza spensierati, con la voglia di novità. E uno, così, va a chiudersi in un posto fuori dal mondo come Rovigo? Robi Non diciamo cazzate. Non credo che le opportunità oggi cambino di molto tra Padova, Milano o Badia Polesine, almeno dal punto di vista della vita giovanile. Anzi, su tale versante siamo più globalizzati che mai. Monica Lascia perdere. Piuttosto, dimmi, non hai avuto la paura di capitare in un ambiente, in un ateneo culturalmente un po’ meno avvantaggiato… Robi Anche questo è un luogo comune, privo di fondamento. Una prova? L’università che ho frequentato, quella di Rovigo come quella di altre città considerate didatticamente “minori” (vedi Vicenza) sono in carico e gestite da grosse università, come quelle di Padova e di Verona. Non c’è nessuna differenza, i professori sono gli stessi… Sandro Sarà, ma a me pare la prospettiva della morte civile. Vuoi mettere le serate nella piazze a Padova… Robi Metto, metto… Perché non pensi anche alla dimensione dello studiare a Rovigo. Ai vantaggi dei numeri contenuti, della fatiche limitate (non certo dal punto di vista dello studio). 28 Monica Ma non è che una volta laureati a Rovigo, nel cercare il posto di lavoro qualcuno noti e faccia pesare la differenza? Robi Nel mio caso non è stato così, forse perché mi proponevo con un curriculum interessante. Monica Scusa? Robi Vedi, bisogna tenere presente una cosa che viene raramente considerata, anche da noi giovani: quando ci si presenta per un posto di lavoro si pensa che la controparte (termine orribile, ma tanto per rendere l’idea) guardi soltanto al libretto universitario, ai voti agli esami. Nulla di più falso. L’imprenditore o chi fa la selezione talora osserva e considera con maggiore attenzione anche quello che sta “al di l à”. Cosa vuol dire? Semplice: che possono risultare decisive esperienze maturate non solo nell’ambito degli studi. Soprattutto dalle nostre parti: gli imprenditori, ad esempio, sono gente molto concreta, che valuta e pesa le persone. Ti guardano in faccia… ti sentono la mano… ti scrutano lo sguardo. So di un mio amico, ingegnere, che ha trovato lavoro perché casualmente ha detto ad un industriale che lanciava il peso. Sì, faceva atletica. Per quell’imprenditore uno che, magari senza grandi risultati, era abituato a soffrire in pedana era una garanzia. 29 Sandro Insomma, non è vero che contano i numeri… Robi Non in maniera così determinante. Certo, una laurea con il massimo dei voti è un punto di partenza importate. Ma pensare che basti è illusorio. Monica Mi stai dicendo che forse perdiamo troppo tempo al bar e perfino sui libri… Robi Ti volevo soltanto far capire che oltre che un dottore, un ingegnere, un manager, alla fine assumono sempre una persona. Ed è su questo versante che gli imprenditori cercano affidabilità. In fondo sanno che uno può anche imparare a lavorare, ma è certo più difficile diventare maturo, se non si è fatto nulla negli anni per crescere. Monica E a Rovigo come stai? Sandro Sepolto… Robi Praticamente vivo in comunità. Ho piena la consapevolezza di aver scelto un’occupazione “totalizzante”, ma mi va bene così. Piuttosto che vivere per un lavoro che ha il solo obiettivo di far soldi.. 30 Giovane afflitta da pensieri pesanti cerca ragazzo per condividere spensieratezza. Giullare offresi, prezzi modici. Ci vediamo nel solito buco. Che fosse un buco, Monica ne aveva sempre più l’impressione. Non soltanto perché piazza e bar facessero riferimento ad una modesta cittadina, ma soprattutto perché la gente era sempre la stessa (comprensibile) i discorsi sempre uguali (colpevole). L’impressione poi era che Alberto, là, fosse a completo suo agio. In stand by. Come negli studi, nell’esistere. Aspettava, evitando accuratamente che il nuovo gli complicasse le giornate. Un atteggiamento tosto e convinto, il suo, con una incredibile abilità nel perseguire la “non scelta come opzione strategica”. 31 I NERI A dire il vero nel buco da qualche tempo c’era una novità: i “neri” come li chiamava Michele. Nessun disprezzo, solo “una constatazione antropologica” diceva lui, che amava farsi vedere (più che essere) studiato. Erano un gruppetto di età varia, alcuni anche giovani. Inizialmente stavano in disparte, forse più intimoriti che rispettosi. Scherzavano, parlavano (naturalmente bevevano, come tutti), a tratti alzavano anche la voce. Rigorosamente al margine. Una sorta di apartheid nella piazza del paese. Buffo. Limitatissimi i contatti, “posso prendere la sedia”, “mi fai accendere”, niente più. Una sera era successo l’imprevedibile, almeno da parte nostra. Era d’estate e il Comune aveva organizzato la solita rassegna musicale “sotto le stelle”. Poca roba, pensavamo noi, abituati ai grandi eventi (!!!). Vennero gli …., un gruppo di colore, tutto raggae e musica etnica. Accolti con diffidenza, almeno agli inizi. Poi il ritmo ha fatto il miracolo. E ci siamo ritrovati tutti a ballare. Con i neri. E’ finita lì. Un paio di giorni dopo, il mio computer ha dato l’inequivocabile segno di vita, trasmesso dalla chat. 32 Cerco Monica. Appello asciutto ma chiaro. Uno che sta in rete ha l’obbligo quasi morale di rispondere. Monica Ci sono. Cristian Mi chiamo Cristian, e sono uno di quelli con cui hai ballato l’altra sera. Hai presente quello con la maglia azzurro sfacciato? Il collegamento con i ricordi non è stato immediato, ma dopo un po’ di ricognizione della memoria ho focalizzato faccia e personaggio. Un nero. Che faccio, gli do retta. Ammetto che la molla del passo seguente è stata la curiosità. Monica Afferrato. Come mai questo contatto? Cristian Semplicemente avevo da tempo voglia di parlarti e questa modalità è quella che mi crea meno problemi. Un po’ anonima, poco invasiva. In fondo puoi chiudere quando vuoi, senza spiegazioni. Sono abituato al rifiuto, stare in un angolo è una condizione che mi appartiene da tempo. 33 Leggo, penso, capisco che non è uno qualsiasi. Quanto meno non è né banale né ignorante. Ci sto. Monica Dimmi pure. Cristian Volevo soltanto ringraziarti per aver ballato anche con me. Ne abbiamo parlato con gli altri: per noi è stato importante. Monica Ma tu, chi sei? Cristian Cristian, ti ho detto. Un po’ poco, vero. Vuoi le credenziali? Eccole: vengo dall’Etiopia e sono arrivato qui come tanti, per lavorare. Adesso faccio l’operaio in un lanificio. Ho perfino un tetto, anzi una casa, che condivido con altri quattro. Tutto qui. Non è molto, ho pensato. Magari per uno abituato alle capanne è più che sufficiente. Lo ammetto: mi sono vergognata subito di questo pensiero infame, retaggio dei filmini parrocchiali e di una pessima propaganda… Coinvolta da un senso di colpa, ho deciso che quel nero andava incoraggiato… Monica Come sei arrivato da queste parti… Cristian Tu sai cos’è la povertà, la fame, la miseria? 34 Eravamo già giunti al punto che era lui a fare le domande. E io non sapevo cosa rispondere. Monica No, almeno dal punto di vista alimentare. Cristian Parlavo proprio di quella. Della volgarissima fame. Ad essere sincero io sono anche stato fortunato: la mia famiglia non era affatto miserabile, papà lavorava nella pubblica amministrazione, praticamente l’unico posto in grado di garantire uno stipendio. Mi ha tirato su con tre fratelli e mi ha fatto studiare. Sono biologo. Magari adesso penserai che un laureato etiope è un’altra cosa rispetto a uno italiano: vero. Ma questo ho potuto fare... Dopo ho deciso di andarmene, lì non c’era lavoro. Se vuoi questa è la motivazione più evidente, aggiungici che avevo voglia di vedere dell’altro, oltre che la povertà. La mia è stata una fuga: non sopportavo più quello che mi stava intorno. Monica E fai l’operaio… Cristian Per fortuna. Non è stato facile trovare occupazione. Anche perché all’inizio mi presentavo come “dottore in biologia”. Sai cosa se ne fanno da queste parti di un laureato africano? 35 Assolutamente nulla. Così ho accettato tutto. E ora sto bene. Monica Scusa, ora devo andare. Cristian Monica, ballerai ancora con me, anzi con noi. Il dialogo via chat è rimasto lì. Riannodato soltanto da un mio sorriso il giorno seguente, quando, sulla solita panchina, ho salutato Cristian, un po’ imbarazzato e subito dopo sollevato. Oggi non penso ad altro. Mentre aspetto Alberto, ai margini del buco, la testa è con il biologo-operaio. Nulla di personale. Tutto si inquadra nel momento. Questo, laureato, scappa dal suo paese perché non ha futuro, viene da noi e si adatta a fare l’operaio. Io sto cercando una strada, la migliore; a prescindere dai bisogni primari, avendo come obiettivo prioritario la gratificazione personale. Ritorna il tema della globalizzazione e questa volta mi fa male. Perché non è soltanto una questione di pari conoscenze, opportunità, saperi; c’entra anche la condivisione delle ingiustizie; che, nel caso specifico, avevano soltanto la pelle nera. 36 “MOLLO TUTTO” Il buco questa sera è più stretto che mai. Torno a casa. Una mail. Alberto? Ci siamo appena lasciati, cosa cerca? Ma come? Lascia il discorso a metà, non chiude il ragionamento e la frase? Non decide, non sceglie. Il solito. Questa volta mi fermo. Non rispondo, non lo cerco. Lascio passare la notte. 37 LIBERA DALL’INFAME Vabbè, vada a quel paese anche Alberto! Dimmi te se io devo perdere tempo con uno così, che nervi! Lo spacco, lui e tutte le sue cazzate! Eh, ma adesso mi sente l’imbecille! Anzi mi vede! Mi sta tutto stretto, chiamo le altre e ne parlo con loro. E qualche Santo sarà… Vuoi vedere che se chiedo un po’ di compagnia alle amiche di sempre quelle si negano? Impossibile. www.monica.eblog.it - Post privato Care le mie ragazze, l’infame se la fa addosso e ho deciso di essere ufficialmente libera. Non ne voglio più sapere. Di me vuole solo i momenti belli, quando ho qualche rogna mi lascia da sola. Quindi domani sera (mercoledì), anzi domani pomeriggio, ore 18 in piazza destinazione Centro di Padova per luminosissima serata agli spritz. Commento Lele Io ci sarò! Con tutto il mio entusiasmo! Così, alla Pelù. Commento Chiara Ovvio ma alle otto mi devo vedere con Tommy! Ballerina o all star? Commento Giulia All star. Tanto quel cretino arriverà infradito, bermuda e canottiera convinto di essere Beckam! Comunque ci sarò. 38 QUELLO CHE I VECCHI NON CAPISCONO Il caldo dell’agosto patavino trasaliva dal porfido bollente come il caffè dalla moka. La fontana mai era sembrata tanto invitante. Un’orda di barbari abbronzati occupava la Piazza sulle note di un po’ di sano ska, il cui ritmo in levare faceva saltellare il sangue nei polpacci sudati di questi poveri sfigati, che al contrario dei più, erano dovuti rimanere in città o erano semplicemente già rientrati dalle ferie. Il quartetto di donzelle, capitanato da un’irriducibile Giulia, regina incontrastata della mondanità universitaria (aveva fatto la primina, era un anno avanti, studiava lettere moderne, linguaggi e tecniche di scrittura, facoltà che da sempre garantisce immediato accesso alla vita sociale dell’ateneo), si era fatta breccia nella folla ed aveva guadagnato il bancone di uno dei tanti bar del centro. Quattro all’aperol facili facili (12 euro, alla faccia degli universitari squattrinati) e via a sedersi in un tavolino qualsiasi. Ora, visti così, questi giovani sembrano tutto fuori che degli studenti modello: la sporcizia è parecchia, le facce sono troppo distese e la voglia di fare sta decisamente da un’altra parte. Però cosa vogliamo fare? Privarli del piacere della compagnia? Negargli il pretesto per la chiacchiera? Per il confronto? Giulia: “Quello che i vecchi non capiscono è che il problema non sta nel casino che si fa qui, quanto piuttosto nel fatto che non abbiamo alternative.” Monica: “In che senso scusa?” Giulia: “Nel senso che loro ci vorrebbero tutti belli ordinati, puliti, ecc… e non così ammucchiati, urlanti e con le lattine del supermercato in mano. Tu che alternativa vedi a tutto ciò?” 39 Monica: “Guarda io ho già i miei problemi, chiedilo a Tommy appena Chiara gli si stacca di dosso… Lui fa sempre quello che sa tutto!” Tommy: “Parlavate di me?! Ciao Regine! Dov’è il mio spritz?” Giulia: “Al bar, con i soldi te ne danno quanti ne vuoi, e poi si arrabbiamo se ti ubriachi però….” Tommy: “Bisogna fare come negli stadi inglesi, tutti col posto a sedere, e se quando hai finito di bere, riporti al banco il bicchiere di carta anziché buttarlo per terra, ti danno indietro 50 centesimi! Voglio vedere se qualcuno si azzarda ancora a sporcare. In Germania lo fanno da anni, ma noi siamo indietro, troppo. Pensa quanti soldi il Comune risparmierebbe di spazzini se si facesse così…” Lele: “Se vede che te ghè studià!” Tommy: “Studiato?! Io?! Ma se è da gennaio che non do un esame. Non avrebbe senso, da settembre faccio economia”. Lele: “Ma se Chiara mi ha detto che facevi ingegneria gestionale?” Tommy: “Pacco, non ce la facevo più, proprio non mi trovavo, e quindi ho fatto domanda per entrare ad economia e mi passano quasi tutti gli esami perché sono 40 molto simili (adesso non sto qui a spiegarvi, siete delle menti molto semplice e ci vorrebbero settimane).” Monica: “No scusa? Nel senso che puoi cominciare una facoltà e se non ti piace la cambi e non ci perdi niente?” Giulia: “Non proprio, lo puoi fare solo se gli esami che hai dato rientrano tra gli esami del percorso di studi anche della facoltà nella quale ti vuoi spostare. Se fai lettere antiche e vuoi passare a matematica dubito fortemente che ci siano degli esami comuni, quindi devi ricominciare da capo”. Tommy: “Comunque, dovessi averne bisogno, alla segreteria della facoltà ti spiegano tutto, non puoi sbagliare” Monica: “Beh, sinceramente preferirei prendere la decisione giusta fin dall’inizio, ma sarà dura…” Tommy: “Vai tranquilla, son cose che poi vengono da sole, te le senti, l’importante è che tu decida per conto tuo, in autonomia. Ci spostiamo però? Qua fa un caldo maledetto…”. E se ne ripartono, adesso in cinque, direzione più in là a cercare po’ di fresco. Chiara innamorata, Tommy che se la tira, Lele con la faccia punto di domanda, Monica che è invece tutta un punto di domanda e Giulia che proprio non ce la fa, ogni due metri si ferma a salutare qualcuno. 41 Seconda parte LAVORO I SOLITI CASSONETTI… Il ronzio del pc ha sostituito da tempo il silenzio della notte, o di quello che ne rimane. La parola chiave è connessione, ed essere connessi è uno status. Io sono sempre connesso, io ho la flat. Passo ore su internet a vedere le più grandi cavolate, e mi piace. Però in internet, con la mia flat, posso conoscere un sacco di gente senza permettere a nessuno di conoscere me. Affascinante. Nel mio blog parlo di quello che mi sta intorno, di ciò che mi capita o potrebbe capitarmi. Io esisto nel mio blog. La sera prima era successo il disastro in piazza, avevano bruciato dei cassonetti in fondo alla strada dove abitavo fino all’anno scorso. 42 Guerriglia. Sì, già. Io mi chiamo Stabilo, come il pennarello, ed ho deciso di chiamarmi così perché la prima volta che sono entrato in una chat una finestrella mi aveva chiesto quale fossero il mio nick e la mia password per accedere ed io avevo davanti uno di qui pennarelli dal tratto tanto stiloso. Sì, ho cambiato casa 1 anno fa ed adesso abito a Birmingham UK, a tre ore di volo da Padova. Ricordo ancora l’odore di quei cassonetti: una volta ne ho centrato uno in vespa tornando dal Banale. E adesso vedo le immagini su youtube di questi che ci danno fuoco. C’è gente proprio arrabbiata in piazza, a Padova, nel nordest che tira. Perché? Favola86 te lo dico io perché Stabilo. Noi siamo arrabbiati. Noi non abbiamo le opportunità che avevano i nostri genitori. Pensa che per comprarmi un cellulare come Dio comanda ho dovuto trovarmi un lavoro in regola per l’estate ed esibire le buste paga alla commessa.! Frizz e che tu un lavoro l’hai trovato…. Favola86 capirai, sai che lavoro! Non mangeresti in certi posti se solo tu sapessi come preparano i panini. Stabilo ed è per questo che si bruciano i cassonetti? Non capisco… Favola86 no, noi non ce la facciamo più, ti propongono solo lavori infami e se hai studiato un po’ è ancora peggio, su di te non vogliono investire, costi troppo! 43 IL “GRATIS “DELLA STAGISTA Aidi era esausta. Da quattro mesi si faceva 24 Km andare e 24 tornare solo per imparare. Stagista. 14/7 Terminati gli studi in ragioneria era stata contattata dalla Marka s.r.l., nota azienda del territorio specializzata nella produzione di filtri per impianti di aspirazione. La voce della disponibile signorina all’altro capo del telefono le aveva detto di aver ricevuto il suo nominativo direttamente dall’istituto superiore che aveva frequentato. Inizialmente le era stato proposto di fare un colloquio per una posizione all’interno della segreteria amministrativa, avevano ventilato un buon contratto, 1000 euro al mese per tredici mensilità, l’inizio ovviamente a tempo determinato e poi l’assunzione in pianta stabile. Il 23 luglio alle 9.30 si sarebbe dovuta presentare presso la loro sede. Ottimo. 23/7 Il colloquio non era stato dei più divertenti. Si era trovata di fronte un signore dall’aria supponente, sui cinquanta, che non le aveva rivolto alcuna domanda per più di mezz’ora e si era invece limitato a descrivere quanto Marka s.r.l. fosse leader di settore, una vera e propria oasi. Aidi se ne stava così, un po’ impacciata, un po’ sudaticcia, ad ascoltare quella voce fumosa chiedendosi quando le sarebbe toccato di dire la sua, ma il signore, dopo una pausa, le aveva detto “Bene Signorina, ora ci pensi su e poi mi faccia sapere, arrivederci e grazie”. 44 24/7 mattina Al fresco della verandina fronte colli, orgoglio dei suoi, Aidi rifletteva sul colloquio sostenuto il giorno precedente. “Beh, non è andata poi male, anche se non mi è chiaro., Il tipo non ha nemmeno preso in considerazione il mio curriculum, mi ha solo parlato di quanto sono bravi… chissà… e poi scusa, quale contratto a tempo determinato, 1000 euro eccetera eccetera, questi mi voglio gratis fino a fine anno! Sì io capisco che non so fare niente, che devono perdere tempo ad insegnarmi, ma mica ho studiato proprio per niente! Almeno un rimborso spese, in nero, un buono pasto, qualcosa…? Boh, non so, ne parlo coi miei, magari mi aiutano” 24/7 pranzo -Papà ieri ho fatto un colloquio. -Bene. - Beh, non vuoi sapere com’è andata?! - Sì, scusa, com’è andata? - E’ andata che alla fine mi hanno chiesto di fare uno stage. - Che sarebbe…? - Che sarebbe che lavoro per niente fino alla fine dell’anno e poi, se va tutto bene, mi assumono. - Buono! - Buono cosa? Vuoi dire che mi mantieni tu per i prossimi sei mesi? - Adelaide, pensaci bene, non sei mai stata bocciata. - E quindi? - E quindi se solo tu fossi stata bocciata cosa credi che ti avrei lasciata in mezzo ad una strada? Ti avrei mantenuta comunque, quindi se mi dici che sono pochi mesi, possiamo farcela… - E dunque manderesti tua figlia a lavorare gratis? - Quando ho cominciato io a lavorare neanche mi permettevo di chiedere se mi avrebbero pagato! Stavo zitto e facevo quello che mi dicevano di fare e se ero fortunato, alla fine del mese mi arrivava una mancia, giusto per portare tua madre al cinema sulla canna della bici! Non avevamo mica il cellulare noi e tutte quelle cazzate e la sera si stava a casa senza troppe strane idee! Voi giovani volete avere tutto e subito, ma dov’è il sacrificio?! Se ti dico che va bene, va bene! vai gratis e basta! Ma non farmi 45 perdere tempo, farai qualche rinuncia anche tu. - Certo che sei… però! - Sono cosa? Realista sono. Questo è quello che passa il convento adesso, prendere o lasciare e ti sto dicendo che ti diamo la possibilità di provare. - E se alla fine questo mi lascia a casa e non mi assume dopo avermi sfruttata per mesi, e ne prende un’altra così non la paga? - Beh, almeno avrai imparato qualcosa… - Un lavoro dici? - No, avrai imparato a non fidarti di chi ti promette mari e monti. Aidi si era fatta tutta agosto alla Marka per sostituire la centralinista che andava in ferie e poi era passata, da settembre, a fare un po’ di segreteria commerciale, prendeva qualche appuntamento ai commerciali, faceva i caffè per le riunioni, smistava la posta. Non stava poi così male, il pranzo lo pagava l’azienda e l’avevano anche invitata alla cena di Natale. Ma con la fine dell’anno, sarebbe scaduto il suo incarico da stagista. Era ovviamente preoccupata. Il 23/12, ultimo giorno prima della chiusura per le vacanze invernali, era stata convocata negli uffici che contano e le era stato detto che, nonostante il suo impegno, non c’era la possibilità di assunzione. Tante grazie e arrivederci. - Papà, avevi ragione in un certo senso, mi hanno lasciata a casa ‘sti stronzi! - Immaginavo. Come stai? - Da schifo, ma come si fa?! Io avevo dato tutto, mi hanno anche ringraziata e la Sabrina, la centralinista, si è anche messa a piangere quando ha capito che… - Dai, su, adesso nel curriculum puoi scrivere qualcosa però… - Posso scrivere che son cretina e che ci son cascata come una scema. - No, puoi scrivere che il tuo l’hai già fatto e che adesso non ci ricaschi più. 46 L’ASSOCIAZIONE DI IDEE Mi chiamo Ivo e faccio l’operaio. Quello che ho, mi basta. Sono tornato da 6 mesi; ero in Perù. Con altri 2 amici abbiamo costruito delle case, per un’associazione. “Chiamiamola Associazione d’idee” , mi disse Checco due anni fa. Ci eravamo appena diplomati da periti meccanici, ed eravamo in ferie: 2 mesi di pacchia, serate calde, compagnia. Non ci è bastata quella libertà. Così fantasticando ai giardini, era tardi, si parlava di quello che si sarebbe voluto fare “da grandi” e noi, senza un soldo e con vizi da mantenere, volevamo viaggiare e vedere e capire. Checco conosceva della gente sui 30 che da un pezzo stava fuori dall’Italia, andavano in giro seguendo un gruppo di tipo missionari, nei posti più infami. Andavano a dare una mano. Siamo partiti in tre: Io, Checco e Michele. Siamo tornati in due, Michele sta ancora lì, da qualche parte. Si è innamorato e non torna più, e va bene così. Ognitanto lo becco in rete e mi racconta che ancora non ha finito, che di case ne deve costruire tante. La giornata tipo è sempre la stessa: alle 6 ci si trova alla fontana del villaggio, i ragazzi ci raggiungo 2/3 alla volta e si vede che han già camminato parecchio. Quando si è abbastanza si riescono a fare anche 4 squadre da otto persone, ognuno ha il suo lavoro. Si parte insieme e si va all’altopiano 47 e lì si riprende da dove ci si era fermati il giorno prima. Piano piano le case vengono su e si mette la bandiera, si fa un po’ di solletico al cielo, e si prega perché un nuovo tetto adesso c’è. L’Associazione di Idee non è più cosa mia adesso che sono tornato. Ho imparato molto in questi 4 anni. Son partito diplomato e son tornato manovale. Adesso le mani non mi fanno più male, ho le dita forti e le idee chiare. Ho imparato il vero concetto di rugosità dei metalli e quanto conta una zincatura fatta bene se si vive in posto umido. Abituato ad essere un preciso, proprio per gli studi che ho fatto, ora so che un muro, anche se non è perfettamente dritto può essere più che sufficiente, l’importante è che stia su. Sono tornato 6 mesi fa, e mi è pianto il cuore lasciare quella vita. Mi mancavano troppo la mia famiglia e le tante, troppe, abitudini che avevo prima di partire. Ora sono un gran bel tornitore, le aziende mi chiamano tutti i giorni e se solo lo volessi potrei guadagnare molti più soldi un professore o di un impiegato, perché sorrido, e non mi spaventano otto ore di fabbrica. In Italia ci ho messo poco a trovare lavoro: quando sono entrati in Agenzia e ho detto che ero un perito e che non mi interessava stare in ufficio tutto il giorno a disegnare con autocad stavano per farmi un monumento. In 2 giorni mi avevano già inserito in una grossa azienda e siccome a me la meccanica piace, adesso sto da Dio! Solo una cosa ho chiesto, e mi han detto di sì i capi, io ognitanto devo partire, devo tornare nel mondo a costruire una casa per qualcun altro. Quindi le ferie me le faccio con l’Associazione e con Checco e gli altri. 48 PRECARIATO GENERAZIONALE Gent. Redazione, vi scrivo chiedendo di pubblicare queste mie righe nello spazio da Voi dedicato ai lettori. Sono un laureato di Scienze Sociali di 27 anni e da due sono stato fagocitato dal mondo del lavoro. Per tutto il mio percorso di studi ho ceduto alle lusinghe di professori, presidi e rettori. Mi era sempre stato detto, già dalla scelta del liceo, di frequentare quella o quest’altra scuola perché avrei avuto immediatamente un’occupazione. Lo stesso all’Università. Certo che sentirmi sbattere porte in faccia ad ogni colloquio è dura. Da 2 anni lavoro per un’agenzia interinale (che forse non si chiama neanche più così) ed ho fatto di tutto. Mi sono adattato. Ho cominciato lavorando il sabato e la domenica come montatore di palchi per i concerti, poi per 6 mesi ho fatto il magazziniere ai Magazzini Generali, poi una parentesi estiva su tre turni come mulettista in un sacchettificio ed infine consegnavo i parti in corsia all’ospedale. Attualmente mi occupo della gestione delle presenze dei nostri dipendenti, e ognitanto, quando si tratta dei profili più semplici, sono io a colloquiare i candidati. Ricordo quando mi trovavo dall’altra parte della scrivania e mi sentivo fare domande del tipo: “perché dovremmo scegliere Lei e non un’altra persona?”. Questa domanda non ha una risposta, ed è una domanda stupida, io ora non la faccio mai. Credo dunque che il precariato esista, per una questione di mercato e per quello che i nostri tempi hanno da offrirci. Ormai è parte integrante del quotidiano della mia generazione, però se penso ai miei nonni che han fatto la guerra, mi ritengo comunque gran fortunato. Verranno tempi migliori, mi auguro, per tutti noi, ma il segnale di speranza che voglio dare agli altri giovani è forte. Ringraziandovi se vorrete pubblicare queste mie righe, porgo Distinti Saluti. Dott. Matteo Greggio 49 50 LA PRIMA SCELTA DI LUI Alberto sta lì, impalato nel luogo come nella vita. L’aria dismessa in lui ha l’aspetto della più scontata naturalezza. Un sorriso (da lontano), un saluto, una banalità (“stai andando a scuola?”) e finalmente una cosa sensata: “hai letto quello che ti ho scritto”. “Certo, ma forse mi si è persa una pagina, visto che il testo mi sembrava un po’ tronco, lasciato a metà. Ma forse sono i tuoi pensieri che non arrivano mai a una conclusione…”. “Le incompiute sono il mio forte”. Alberto è il solito: capace di trasformare i suoi limiti in vantaggi. “Giornata impegnativa, a scuola, intendevo…”. Evito di rispondere e succede un fatto imprevisto. Lui mi prende per mano, di prima mattina, gesto inconsulto e inatteso. Veramente più che una tenerezza, mi sembra una cattura. Infatti Alberto cambia improvvisamente il passo e anche la direzione. Dove va? Dove mi porta? Punta dritto dall’altra parte del paese, verso la ferrovia. Non parla, imbocca il viale della stazione e si piazza davanti alla biglietteria. “Due andata e ritorno, anzi solo andata, per Venezia”. “Muoviti, sta arrivando il treno”. Il fatto che Alberto abbia deciso qualcosa mi toglie la parola e la capacità di reagire. Subisco. Quasi un’ora di viaggio senza una parola. Venezia è subito bellissima. Alberto respira fondo e si incammina. Guarda, commenta genericamente, si stupisce. Passiamo davanti a Ca’ Foscari. “Questo è uno dei posti che ti interessano in questo periodo” osserva distrattamente. Entra, si affaccia all’ufficio accoglienza. 51 Mi fa un cenno d’incoraggiamento. Mi propongo all’addetta, chiedo informazioni, raccatto una manciata di depliant. Mi ricordo che anche un amico di Anselmo, che adesso fa il Dirigente d’azienda, è uscito da queste aule. Riccardo, si chiamo proprio così, uno che ho conosciuto poco e ammirato molto (per le cravatte firmate). “Qui nascono i manager, gli esperti di economia e finanza. Ti vedrei bene con le pupille a forma di dollaro…”. “Bentornato Alberto” penso tra me e me. Più in là c’è un altro tempio del sapere lagunare, dove si studiano palazzi e città. ”Ma cosa c’è ancora da scoprire in architettura in un posto come Venezia? Basta guardarsi intorno”. Alberto è strano, acuto, diverso. Sui calli circolano frettolosamente tanti studenti: li riconosci dai libri e dagli attrezzi del mestiere, qualche squadra, qualche penna ricercata sporgente da borse e taschini. “Certo che studiare qui…”. “Sarebbe il posto giusto per me. – confessa Alberto – Pensa una città che dicono “ferma” per uno che non vuole muoversi: il massimo”. Affermazione triste, pesante, negativa. Se non fosse che lui, quello con il comando della sua vita bloccato sul “pause” da tempo immemorabile, si schioda in un sorriso perfino rumoroso. E mi abbraccia. 52 POI MI DICE… Alberto è un altro. Ha deciso di uscire dallo stand by. Poi mi dice “che non sa di quanto tempo avrà bisogno”, ma che “vuole anche laurearsi il più presto possibile”; “che non cercherà un lavoro qualsiasi ma che inseguirà la soddisfazione personale”, che “non gliene frega niente dei soldi ma che gli basta una vita dignitosa”. Poi mi dice “è felicemente curioso di vedere cosa farò io, che vuole condividere anche il mio futuro”; poi mi dice che “Anselmo ha ragione: che la vita è mia (ma anche sua e dei miei)”; poi mi dice che “dopo tutto i neri sono bravi ragazzi, magari un po’ più sfortunati”, poi mi dice che “le grandi città possono anche essere un bluff perché l’ampiezza va cercata dentro di noi”; poi mi dice “che fare l’operaio, il barista, la commessa o il ricercatore ad Oxford possono essere la stessa cosa, se misurati sul piano della felicità personale”, poi mi dice…, poi mi dice…, poi mi dice…. Poi mi sfiora con un bacio e non dice più nulla. E’ già domani. 53 Quale percorso formativo? L’UNIVERSITÀ L’istruzione universitaria, almeno in base alle definizioni ufficiali, ha lo scopo di “promuovere il progresso della scienza e di fornire la cultura necessaria per l’esercizio degli uffici e delle professioni”. Tale formazione è impartita nelle Università che sono le sedi primarie della ricerca scientifica. In Veneto sono presenti 4 università statali: Università Ca’ Foscari di Venezia Università IUAV di Venezia Università degli studi di Padova Università degli studi di Verona Ogni Università ha attivato - dopo l’avvio della Riforma del 1999 - percorsi formativi di diverso tipo. L'accesso ai corsi di laurea può essere a numero chiuso o programmato (quando è previsto un test d'ingresso selettivo) oppure ad accesso libero, senza limitazione dei posti. Anche in questo caso si dovrà partecipare, nella maggior parte dei casi, alla "prova di accertamento obbligatoria": non ha scopo selettivo ma serve a misurare le capacità iniziali dello studente. L’attuale sistema d’istruzione universitaria è articolato su più livelli. 54 • Primo livello - Laurea triennale: fornisce una preparazione teorica di base relativa alle discipline di studio scelte dallo studente o integrata da una formazione professionalizzante che permette un adeguato inserimento nel mondo del lavoro. Il titolo di laurea si consegue con il superamento di una prova finale e con l’acquisizione di 180 crediti. Per poter accedere alla laurea di primo livello “occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo”. A termine, il laureato potrà inserirsi nel mondo del lavoro o proseguire gli studi con un corso di laurea specialistica e magistrale o con un master di primo livello. • Laurea specialistica/magistrale e a ciclo unico E’ uno dei percorsi formativi cui si accede dopo il conseguimento della laurea di I livello e ha l’obbiettivo di “fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici”. Il titolo di laurea specialistica si consegue con l’acquisizione di 120 crediti (oltre ai 180 già acquisiti nella laurea di I livello e riconosciuti validi per il relativo corso di laurea specialistica: 300 crediti in tutto). Il corso di laurea specialistica prevede, al termine del percorso formativo, l’elaborazione e la discussione di una tesi. La laurea specialistica consente l’inserimento nel mondo del lavoro o il proseguimento degli studi con un master di secondo livello, con il dottorato di ricerca oppure conseguire un diploma di specializzazione. Seguendo specifiche direttive europee, per sei Corsi di laurea specialistica (Chimica e Tecnologia farmaceutiche, Farmacia, Ingegneria edile-Architettura, Medicina e 55 Chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e Protesi dentaria), la formazione è organizzata in un percorso a ciclo unico di cinque o sei anni, senza titolo di primo ciclo. • Master universitario di primo o di secondo livello: di durata solitamente annuale è un corso di studio concernente la formazione professionale avanzata e settoriale; fornisce pertanto conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnico-operativo o di livello progettuale. I settori disciplinari all’interno dei quali più frequentemente vengono attivati dei master riguardano la formazione manageriale, imprenditoriale, tecnologica avanzata, della ricerca applicata e delle funzioni internazionali. E’ possibile accedere a un Master di primo livello al termine della Laurea di I livello, a un Master di secondo livello al termine della Laurea specialistica e magistrale. Il master universitario rilascia un titolo accademico e si consegue con l’acquisizione di almeno 60 crediti (oltre a quelli acquisiti per la laurea, la laurea specialistica e magistrale). • Dottorato di ricerca: percorso formativo di durata triennale o quadriennale post lauream specialistica e magistrale. I corsi di dottorato di ricerca “forniscono le competenze necessarie per esercitare, presso università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione”. Ogni Ateneo determina per ciascun Dottorato di ricerca le modalità di accesso ai corsi, di conseguimento del titolo, il programma di studio, la durata e il conferimento di borse di studio. Fornisce conoscenze e competenze di carattere scientifico richieste nell’ambito della carriera universitaria o in centri di ricerca avanzata. 56 • I percorsi formativi La riforma, che entra in vigore dal prossimo a.a 2008/2009, si propone di risolvere alcune criticità rilevate negli attuali ordinamenti didattici. Così cambia attuali corsi di laurea (D.M. 509/1999) riforma (D.M. 270/2004) eccessivo numero di corsi di laurea minor numero di corsi di laurea con contenuto meglio definito parcellizzazione / frammentazione degli insegnamenti-eccessivo numero di esami numero di esami prefissato: max 20 per laurea max 12 per laurea magistrale max 30 per ciclo unico 5 anni max 36 per ciclo unico 6 anni presenza non sempre adeguata di docenti di ruolo maggior presenza di docenza di ruolo (almeno il 50% degli insegnamenti devono essere erogati da docenti di ruolo) frequente ricorso al "numero chiuso" "numero chiuso" solo su direttiva ministreriale 57 • I corsi di laurea • Corso di laurea Un corso di laurea è un insieme di insegnamenti e di altre attività formative che permette alla fine del percorso il conseguimento del relativo titolo. Ogni insegnamento prevede un esame finale con voto (da 18 a 30 con eventuale lode) invece le altre attività formative (laboratori, attività pratiche, esercitazioni, stage, ...) non prevedono voto. • Credito Poiché il peso degli esami può essere diverso e inoltre sono previste attività che non danno luogo a valutazione, oltre al voto degli esami è stato introdotto il numero di crediti formativi universitari (cfu). Il credito misura l’impegno orario complessivo necessario per acquisire le conoscenze richieste: 1 credito corrisponde a 25 ore di lavoro. • Classe I corsi di laurea sono suddivisi in classi. La classe raggruppa corsi dello stesso livello che hanno identico valore legale. La classe ha rilievo per l’accesso a ulteriori corsi di studio, per l’ammissione a concorsi e per esercitare professioni regolamentate dall’albo. 58 • • • • • • • • • • Caratteristiche dei corsi di laurea Tre anni 180 crediti (60 all’anno) 20 esami al massimo Vincoli di accesso: sono le competenze minime e le abilità indispensabili che deve avere lo studente che intende iscriversi a un corso universitario; eventuale numero programmato: se il corso è a numero chiuso, per accedervi lo studente deve superare un test di ammissione. Conoscenza delle lingue straniere e dell’informatica Per alcuni corsi di laurea sono previsti stage, laboratori, altre attività formative Frequenza obbligatoria o consigliata Prova finale (vincolo per il conseguimento del titolo) • • • • • • • Caratteristiche dei corsi di laurea magistrale Due anni 120 crediti 12 esami al massimo Vincoli di accesso: corsi di laurea ad accesso diretto; eventuale numero programmato: se il corso è a numero chiuso per accedervi lo studente deve superare un test di ammissione. • Frequenza obbligatoria o consigliata • Prova finale (vincolo per il conseguimento del titolo) 59 • La riforma Due sono le tipologie principali di corsi di laurea, uno propedeutico all'altro: Laurea Durata triennale Titolo finale: Dottore Laurea specialistica/magistrale Durata biennale, successivo alla laurea triennale Titolo finale: Dottore magistrale Dopo la laurea: Master Universitario Durata solitamente annuale, successivo rispettivamente alla laurea triennale (Master di primo livello) o magistrale (Master di secondo livello) Diploma di specializzazione Corso profesionalizzante per l'acquisizione di conoscenze e abilità richieste nell'esercizio di particolari attività lavorative Dottorato di ricerca Durata triennale, successivo alla laurea magistrale per attività di ricerca di alta qualificazione. Titolo finale: Dottore di ricerca 60 ADV DANTE 62 Universita' di Padova Via VIII febbraio 2, 35100 Padova Call centre 049 8273131 - www.unipd.it L’Università degli Studi di Padova è sede di 13 Facoltà che organizzano la didattica di 90 corsi di laurea triennale di primo livello, 1 corso di laurea quadriennale, 8 corsi di Laurea Specialistica a ciclo unico e circa 79 corsi di Laurea Specialistica o Magistrale. Per quanto riguarda la “formazione post-lauream” sono attive 62 Scuole di specializzazione, 34 scuole di dottorato e alcuni Dottorati internazionali, sono attivi 28 Corsi di Perfezionamento e circa 57 Master. Sono oltre 60.000 gli studenti dell’Ateneo padovano, 2340 i docenti. OFFERTA FORMATIVA FACOLTA' DI AGRARIA Laurea www.agraria.unipd.it • Biotecnologie agrarie • Riassetto del territorio e tutela del paesaggio • Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione (Castelfranco Veneto) TV • Scienze e tecnologie agrarie • Scienze e tecnologie alimentari • Scienze e tecnologie animali • Scienze e tecnologie viticole ed enologiche (Conegliano) TV • Tecnologie forestali e ambientali Laurea magistrale • Scienze e tecnologie agrarie • Scienze e tecnologie alimentari • Scienze e tecnologie animali • Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio • Scienze forestali ed ambientali 63 FACOLTA' DI ECONOMIA Laurea • Economia e management www.economia.unipd.it FACOLTA' DI FARMACIA Laurea www.farmacia.unipd.it • Scienze Farmaceutiche Applicate Laurea specialistica a ciclo unico • Chimica e tecnologia farmaceutiche • Farmacia Laurea magistrale • Biotecnologie farmaceutiche FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Laurea www.giuri.unipd.it • Consulente del lavoro Laurea magistrale a ciclo unico • Giurisprudenza FACOLTA' DI INGEGNERIA Laurea www.ing.unipd.it • Ingegneria aerospaziale • Ingegneria biomedica • Ingegneria civile • ingegneria dei processsi industriali e dei materiali • Ingegneria dell’energia • Ingegneria dell’informazione • Ingegneria edile- architettura • Ingegneria elettronica • Ingegneria gestionale (Vicenza) • Ingegneria informatica • Ingegneria meccanica (PD) • Ingegneria meccanica e meccatronica (VI) • Ingegneria per l’ambiente e il territorio Laurea magistrale a ciclo unico • Ingegneria edile-architettura 64 FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Laurea www.lettere.unipd.it • Archeologia • Comunicazione • Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo • Filosofia • Geografia dei processi territoriali • Lettere • Lingue, letterature e culture moderne • Mediazione linguistica e culturale • Progettazione e gestione del turismo culturale • Storia • Storia e tutela dei beni culturali Laurea magistrale • Filologia moderna • Lettere classiche e storia antica • Lingue e letterature europee e americane • Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale • Linguistica • Musicologia e beni musicali • Scienze archeologiche • Scienze dello spettacolo e produzione multimediale • Scienze delle religioni • Scienze filosofiche • Scienze storiche • Storia dell'arte • Storia e gestione del patrimonio archivistico e bibliografico • Strategie di comunicazione FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Laurea www.medicina.unipd.it • Assistenza sanitaria • Dietistica • Fisioterapia • Igiene dentale 65 • • • • • • • • • Infermieristica Infermieristica pediatrica Logopedia Ortottica ed assistenza oftalmologica Ostetricia Scienze motorie Tecniche audiometriche Tecniche audioprotesiche Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro • Tecniche di laboratorio biomedico • Tecniche di neurofisiopatologia • Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia • Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva • Terapia occupazionale Laurea specialistica a ciclo unico • Medicina e Chirurgia • Odontoiatria e protesi dentaria FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Laurea www.veterinaria.unipd.it • Biotecnologie sanitarie • Sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti Laurea magistrale a ciclo unico • Medicina veterinaria FACOLTA' DI PSICOLOGIA Laurea www.psicologia.unipd.it • Discipline della ricerca psicologico-sociale • Scienze psicologiche cognitive e psicobiologiche • Scienze psicologiche della personalità e delle relazioni interpersonali • Scienze psicologiche dello sviluppo e dell’educazione • Scienze psicologiche sociali e del lavoro 66 FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Laurea www.scform.unipd.it • Cooperazione allo sviluppo • Educazione professionale (Rovigo) • Scienze dell’educazione e della formazione (Padova) • Scienze dell’educazione e della formazione (Rovigo) • Scienze della formazione professionale (in teledidattica) • Scienze per la formazione dell’infanzia e della preadolescenza (in teledidattica) • Servizio sociale Laurea quadriennale • Scienze della formazione primaria FACOLTA' DI SCIENZE M AT E M AT I C H E , FISICHE E NATURALI www.scienze.unipd.it Laurea • Astronomia • Biologia • Biologia molecolare • Biotecnologie • Chimica • Chimica industriale • Fisica • Informatica • Matematica • Ottica e optometria • Scienza dei materiali • Scienze e tecnologie per i beni culturali • Scienze e tecnologie per l’ambiente • Scienze geologiche • Scienze naturali 67 Laurea magistrale • Astronomia • Biologia evoluzionistica • Biologia marina • Biologia molecolare • Biologia sanitaria • Chimica • Chimica industriale • Fisica • Geologia e geologia tecnica • Informatica • Matematica Scienza dei materiali • Scienze della natura • Scienze e Tecnologie per i beni archeologici e artistici Laurea specialistica • Biotecnologie industriali FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE Laurea www.scipol.unipd.it • Diritto dell’economia e governo delle organizzazioni • Economia internazionale • Scienze politiche, relazioni internazionali e diritti umani • Scienze politiche: studi internazionali ed europei • Scienze sociologiche Laurea magistrale • Diritto, Istituzioni e Politiche dell'integrazione europea • Economia internazionale • Istituzioni e Politiche dei diritti umani e della pace • Politica internazionale e Diplomazia • Scienze del governo e Politiche pubbliche • Sociologia 68 FACOLTA' DI SCIENZE STATISTICHE Laurea www.statistica.unipd.it • Statistica e gestione delle imprese • Statistica e tecnologie informatiche • Statistica, economia e finanza • Statistica, popolazione e società Laurea specialistica • Scienze statistiche demografiche e sociali • Scienze statistiche economiche, finanziarie e aziendali • Statistica e informatica Gli studenti possono richiedere al Servizio orientamento (i riferimenti nella pagina successiva) le guide all'offerta didattica delle Facoltà cui sono interessati DOVE TROVARE LE INFORMAZIONI? Il Servizio Orientamento, Palazzo Storione, Riviera Tito Livio 6, tel. 049 8273311. fax. 8273339, e-mail: orienta@ unipd.it, può essere un punto di riferimento per: • Offerta formativa • Modalità di accesso ai corsi ed eventuali verifiche in ingresso • Iniziative di orientamento per la scelta del corso di laurea • Come iscriversi L’ESU E I SERVIZI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO Cos'è l'ESU? L’ESU è l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Tale diritto si realizza mediante i servizi offerti agli studenti “capaci e meritevoli anche se privi di mezzi”, iscritti all’Università di Padova, ai Corsi superiori dei Conservatori musicali e ai Corsi di diploma delle Scuole superiori per Mediatori linguistici. La sede dell’ESU si trova nel centro storico della città in Via San Francesco, 122. 69 STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI DEI CONSERVATORI E DELLE SCUOLE PER MEDIATORI LINGUISTICI Ufficio Benefici e Interventi ESU via San Francesco 122, 35121 Padova Tel. 049 8235674 Fax 049 8235677 E-mail: [email protected] - www.esu.pd.it Orario: Lun. - Ven. ore 9.30 - 13; Lun. - Giov. ore 15 - 16. SUSSIDI STRAORDINARI Il sussidio straordinario è un beneficio destinato a quanti non hanno conseguito l’idoneità nel concorso per la borsa di studio a causa della mancanza dei requisiti richiesti. Ufficio Benefici e Interventi ESU via San Francesco 122, 35121 Padova tel. 049 8235672 - 3 - fax 049 8235677 e-mail: [email protected] - www.esu.pd.it Orario: Lun. - Ven. ore 9.30 - 13; Lun. - Giov. ore 15 - 16. RESIDENZE UNIVERSITARIE L’ESU mette a disposizione degli studenti fuori sede e pendolari più di 1600 posti letto in 14 residenze collocate nei pressi del centro storico o in prossimità degli istituti universitari. LA RISTORAZIONE UNIVERSITARIA Accedono ai ristoranti universitari, presentando il badge elettronico rilasciato dalla segreteria, gli studenti iscritti a corsi di laurea, scuole di specializzazione e dottorati di ricerca. SERVIZI DI ORIENTAMENTO ESU Lavororient@ - Via Ospedale 19, Padova tel. 049 8235603/00 - fax 049 8235701 e-mail: [email protected] - www.esu.pd.it/orientamento Orario: Lun. - Giov. ore 9.30 - 13 e 15 - 17; Ven. ore 9.30 - 13. 70 SEDI DISTACCATE DELL’UNIVERSITA' DI PADOVA Castelfranco Veneto • Igiene Dentale • Scienze e Cultura della Gastronomia e Ristorazione Conegliano • Assistenza Sanitaria • Fisioterapia • Infermieristica • Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche • Tecnologie e Industrie del Legno (I anno) • Terapia occupazionale Feltre • Infermieristica • Ingegneria Informatica • Tecniche di prevenzione nell’ambiente e luoghi di lavoro Mirano • Infermieristica Portogruaro • Infermieristica Rovigo • Diritto dell’Economia curr. Impresa • Educatore Sociale Culturale Territoriale • Educazione Professionale • Infermieristica • Ingegneria Informatica • Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia 71 Treviso • Giurisprudenza • Infermieristica • Ingegneria Informatica • Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Venezia • Fisioterapia Vicenza • Ingegneria Gestionale • Ingegneria Meccanica • Ingegneria Meccatronica • Sicurezza Igienico Sanitaria (2° e 3° a.) • Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Vittorio Veneto • Tecnologie e Industrie del legno (II e III anno) Chioggia • Biologia marina 72 ADV CAMCOM 73 74 UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI DI VENEZIA Dorsoduro 3246, 30123 Venezia Call center 041 2347575 - www.unive.it Ca’ Foscari offre un ventaglio di attività formative articolate in 4 grandi aree scientifico-culturali: economica, linguistica, scientifica e umanistica, che corrispondono alle 4 Facoltà: Economia, Lingue e letterature straniere, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Lettere e filosofia. Per l’anno 2008-‘09, offre 23 corsi di laurea di primo livello e 32 corsi di laurea magistrale. Anche l’offerta post lauream di Ca’ Foscari è articolata: i Master sono 15 di primo livello, 10 di secondo livello, più 3 master compartecipati. Sono attivi inoltre: 7 Scuole di dottorato di ricerca, 2 Scuole di dottorato consortili, 1 corso di perfezionamento, 1 scuola di specializzazione per gli insegnanti della scuola secondaria (SISS) e 1 corso di specializzazione per le attività di sostegno (SOS). Gli studenti iscritti di Ca’ Foscari sono oggi circa 15.300. Gli iscritti al primo anno delle lauree triennali sono più di 3400 mentre oltrepassano quota 1500 gli studenti che si sono iscritti ad una laurea specialistica. Gli studenti fuori sede, possono essere stimati, anche in base ad una recente indagine relativa alla residenzialità studentesca in oltre 2.000. Ogni anno Ca’ Foscari laurea oltre 2.400 studenti. 75 OFFERTA FORMATIVA FACOLTA' DI ECONOMIA Laurea www.unive.it/economia • Commercio estero • Economia aziendale • Economia e commercio • Economia e gestione dei servizi turistici • Economics and management - in lingua inglese • Statistica e informatica per la gestione delle imprese Laurea magistrale • Amministrazione, finanza e controllo • Economia • Economia degli scambi internazionali • Economia e finanza • Economia e gestione delle arti e delle attività culturali • Economia e gestione delle aziende • Marketing e comunicazione • Statistica per l’impresa FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Laurea www.unive.it/lettere • Conservazione dei beni culturali • Filosofia • Lettere • Servizio sociale • Storia • Tecniche artistiche e dello spettacolo Laurea specialistica • Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica • Archeologia e conservazione dei beni archeologici • Archivistica e biblioteconomia • Beni musicali • Filologia e letteratura italiana • Filosofia teoretica, dell'arte e della comunicazione • Interculturalità e cittadinanza sociale • Politiche e servizi sociali 76 • Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale • Storia delle arti e conservazione dei beni artistici • Storia della società europea dal Medioevo all'età contemporanea • Storia e gestione del patrimonio archivistico e bibliografico • Storia, filologia e letterature del mondo antico FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Laurea www.unive.it/lingue • Lingue, arti, storia e civiltà • Lingue e culture dell'Asia Orientale • Lingue e culture dell'Eurasia e del Mediterraneo • Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale • Lingue e letterature moderne e contemporanee occidentali • Lingue e scienze del linguaggio • Mediazione linguistica e culturale Laurea magistrale • Culture, istituzioni e lingue dell'Eurasia e del Mediterraneo • Lingue e civiltà dell'Asia Orientale • Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale • Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali • Scienze del linguaggio • Scienze delle religioni • Traduzione tecnico-scientifica FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Laurea www.unive.it/scienze • Chimica • Chimica industriale • Informatica 77 • Scienza e tecnologie dei materiali • Scienze ambientali • Scienze e tecnologie chimiche per la conservazione e il restauro Laurea magistrale • Chimica e compatibilità ambientale • Informatica • Informatica per le tecnologie umanistiche • Scienze e tecnologie dei materiali • Scienze ambientali • Scienze chimiche per la conservazione e il restauro • Tecnologie chimiche per l'industria e per l'ambiente STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI ACCOGLIENZA E RELAZIONI CON IL PUBBLICO Ha lo scopo di accogliere tutti gli utenti che entrano in contatto con Ca’ Foscari e di indirizzarli alle strutture di competenza distribuendo anche materiale informativo. Per informazioni: Unità Accoglienza e Relazioni con il Pubblico - Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia Tel. 0412348323 Fax 0412348035 - e-mail: [email protected] Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 78 CALL CENTER Per informazioni: 041 2347575, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14, il mercoledì fino alle 16.30. ORIENTAMENTO Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia Tel. 0412347540-7503 Fax 0412347946 e-mail: [email protected] TUTORATO Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia Tel. 0412347968 Fax 0412347946 e-mail: [email protected] ASSISTENZA AGLI STUDENTI CON DISABILITÀ Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia Tel. 041 2347961 Fax 041 2347946 e-mail:[email protected] SERVIZI AMMINISTRATIVI PER GLI STUDENTI Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia Tel. 0412347575 (call center) Fax 041 2347526-7536-7518 e-mail:[email protected] www.unive.it STUDENTE PART-TIME Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia Tel. 0412347575 (call center Fax 0412347979 e-mail:[email protected] www.unive.it 79 SEDI DISTACCATE DELL’UNIVERSITA' CA’ FOSCARI DI VENEZIA Mestre • Informatica • Informatica (L.M.) Oriago di Mira • Economia e gestione dei servizi turistici Portogruaro • Economia aziendale Treviso • Commercio estero • Economia degli scambi internazionali (L.M.) • Mediazione linguistica e culturale • Statistica e informatica per la gestione delle imprese • Statistica per l’impresa (L.M.) • Interpretariato e traduzione editoriale, settoriale (L.M.) 80 Università Iuav Santa Croce 191, 30135 Venezia Tel. 041 2571819 - www.iuav.it Da qualche anno l’Ateneo ha ampliato e diversificato la sua offerta didattica e ha cambiato nome: non più Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ma Università Iuav di Venezia, con tre facoltà: Architettura, Pianificazione del territorio, Design e arti. OFFERTA FORMATIVA FACOLTA' DI ARCHITETTURA Laurea • Produzione dell’Edilizia • Scienze dell’Architettura Laurea specialistica • Architettura per il paesaggio • Architettura per la città • Architettura per la conservazione • Architettura per la costruzione • Architettura per la sostenibilità www.iuav.it/far FACOLTA' DI DESIGN E ARTI Laurea www.iuav.it/fda • Arti Visive e dello Spettacolo • Design della Moda • Disegno Industriale Laurea specialistica • Comunicazioni Visive e Multimediali • Disegno Industriale del Prodotto • Progettazione e Produzione delle Arti Visive • Scienze e Tecniche del Teatro 81 FACOLTA' DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Laurea www.iuav.it/fpt • Scienze della Pianificazione Urbanistica e Territoriale • Sistemi Informativi Territoriali Laurea specialistica • Pianificazione della Città e del Territorio • Pianificazione e Politiche per l’Ambiente STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI Servizio orientamento Campo della Lana, Santa Croce 601- 30135 Venezia Tel. 0412571779 - fax 0412571790 e-mail: [email protected] Segreteria studenti Campo della Lana, Santa Croce 601 - 30135 Venezia Tel. 041 2571769 (architettura), 041 2571754 (design e arti), 041 2571791 (pianificazione del territorio) - fax 041 2571749 e-mail: [email protected] (architettura), [email protected] (design e arti), [email protected] (pianificazione del territorio) SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO Campo della Lana - Santa Croce 601 - 30135 Venezia Tel. 041 2571864-803 - fax 041 2571758 e-mail: [email protected] SEDI DISTACCATE DELL’UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA Treviso • Design della Moda • Disegno industriale • Disegno industriale del Prodotto (LS) • Comunicazioni Visive e Multimediali (LS) 82 ESU, L’ENTE per IL DIRITTO ALLO STUDIO DI VENEZIA Questo ente fornisce servizi agli studenti delle due Università veneziane, Ca’ Foscari e Iuav. UFFICI E SERVIZI PER GLI STUDENTI Uffici amministrativi dell’ESU - Sede centrale ‘Rio Novo’ Dorsoduro 3439/a - 30125 Venezia - Tel.: 0412727101 e-mail: [email protected] - www.esuvenezia.it SERVIZIO ALLOGGIO L’Esu offre il servizio in 6 residenze situate nel centro storico e in appartamenti convenzionati siti in Venezia, Mestre e Treviso. Tramite EsuBase lo studente può accedere ai 570 posti letto. SERVIZIO RISTORAZIONE L’Esu offre il servizio avvalendosi di 6 centri di ristoro, 3 in centro storico e 3 convenzionati a Mestre, Treviso e Portogruaro. ESU Base - Ufficio assistenza - Palazzo Badoer, S.Polo 2480 - 30125 Venezia (tra l’Archivio di Stato e Scuola Grande S.Giovanni Evangelista) - Tel.: 041721025 - Fax: 0415244038 - e-mail: [email protected] - www.esuvenezia.it/base ESU C.U.OR.I. Dorsoduro 3861 - Palazzo dei Pompieri - Tel.: 0415241647 Fax: 041721520 - e-mail: [email protected] - www.cuoriesu.it Il C.U.OR.I. è il Centro Universitario di ORientamento e Informazione dell’ESU di Venezia. Offre i suoi servizi agli studenti della scuola superiore, agli studenti iscritti all’università e a chi, ultimato il percorso formativo, si affaccia al mondo del lavoro. Di particolare utilità è il supporto offerto da consiglieri di orientamento esperti agli studenti incerti sulle scelte dopo la scuola superiore e che cercano un orientamento formativo e/o professionale. 83 84 UNIVERSITA’ DI VERONA Via dell’Artigliere 8, 37129 Verona Tel. 045 8028111 - www.univr.it Attualmente l’Università di Verona ha otto facoltà: Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Scienze della Formazione e l’ultima nata ovvero la Facoltà di Scienze delle attività Motorie e Sportive. L’Università di Verona è dislocata principalmente in due poli: quello detto di Veronetta, con le facoltà umanistiche, e quello di Borgo Roma, con le facoltà di Medicina e Scienze, oltre a numerose sedi distribuite sul territorio cittadino come le Facoltà di Giurisprudenza, il corso di Scienze del Servizio Sociale, la facoltà di Scienze Motorie con il futuro campus sportivo e altre tra Legnago, S. Pietro Incariano (Vr), Vicenza, Bolzano, Trento, Ala (Tn), e Rovereto. Gli studenti immatricolati ai corsi di laurea triennale (al 15 gennaio 2008) sono 5.563 mentre gli iscritti sono 23.034. OFFERTA FORMATIVA FACOLTA' DI ECONOMIA Laurea www.economia.univr.it • Economia aziendale • Economia del commercio internazionale • Economia e amministrazione delle imprese • Economia e commercio • Economia e management delle imprese di servizi Laurea specialistica • Economia della banca e dei mercati finanziari • Economia e commercio • Economia e legislazione di impresa • Economia Internazionale (Vicenza) • Marketing e comunicazione • Metodi quantitativi per la finanza 85 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Laurea www.giurisprudenza.univr.it • Scienze dei servizi giuridici per il lavoro • Scienze dei servizi giuridici per l’amministrazione Laurea specialistica • Giurisprudenza • Giurisprudenza per l’amministrazione Laurea magistrale a ciclo unico • Giurisprudenza FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Laurea www.lettere.univr.it • Filosofia • Lettere • Scienze dei Beni Culturali • Scienze della Comunicazione Laurea magistrale • Discipline artistiche e archeologiche • Editoria e Giornalismo • Scienze filosofiche • Storia e geografia dell’Europa • Tradizione e interpretazione dei testi letterari FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Laurea www.lingue.univr.it • Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale • Lingue e culture per l’editoria • Lingue e letterature straniere • Linguistica e didattica delle lingue straniere Laurea specialistica • Lingue e letterature moderne e comparate • Lingue per la comunicazione commerciale e la promozione del turismo internazionale • Linguistica 86 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Laurea www.medicina.univr.it • Fisioterapia • Igiene dentale • Infermieristica • Logopedia • Ostetricia • Tecnica della riabilitazione psichiatrica • Tecniche audioprotesiche • Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro • Tecniche di Fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardio-vascolare • Tecniche di laboratorio biomedico • Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Laurea specialistica • Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione • Scienze infermieristiche e ostetriche Laurea specialistica a ciclo unico • Medicina e Chirurgia • Odontoiatria e protesi dentaria FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Laurea www.formazione.univr.it • Scienze della formazione nelle organizzazioni • Scienze del servizio sociale • Scienze dell’Educazione Laurea specialistica • Progettazione ed attuazione di interventi di servizio sociale ad elevata complessità • Programmazione e gestione dei servizi formativi • Scienze Pedagogiche Laurea quadriennale • Scienze della formazione primaria 87 FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Laurea www.scienze.univr.it • Bioinformatica • Biotecnologie agroindustriali • Informatica • Informatica multimediale • Matematica applicata • Scienze e tecnologie viticole ed enologiche Laurea specialistica • Biotecnologie agro-industriali • Biotecnologie molecolari e industriali • Informatica • Sistemi intelligenti e multimediali 88 FACOLTA' DI SCIENZE MOTORIE Laurea www.motorie.univr.it • Scienze delle attività motorie e sportive Laurea specialistica • Scienze delle attività motorie preventive e adattate STRUTTURE E SERVIZI PER GLI STUDENTI Orientamento allo Studio L’Area Orientamento allo Studio rappresenta il primo punto di riferimento dove trovare tutte le informazioni concernenti l’offerta formativa dell’università, le procedure di preiscrizione ed immatricolazione, nonché i servizi attivati presso l’Ateneo. Chiostro S. Francesco Via S. Francesco, 22 - 37129 Verona Tel. 045 8028588 - fax 045 8028396 e-mail: [email protected] Apertura al pubblico: lunedì - venerdì ore 10 - 13 Area Segreterie Studenti Polo di Veronetta Chiostro S. Francesco Via S. Francesco, 22 - 37129 Verona Tel. 045 8028607 - fax 045 8028778 e-mail: [email protected] Diritto allo Studio L’ufficio si trova in Via Vipacco,7 - retro Palazzo Zorzi, sede della Facoltà di Scienze della Formazione, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Tel. 045 8028711 - fax 045 8028779 E-mail:[email protected]. 89 L’ESU A.R.D.S.U. La finalità dell’ESU A.R.D.S.U è di offrire assistenza agli studenti dell’Università e degli Istituti di Istruzione Superiore (Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Musica) e in particolare a coloro che, avendo un buon merito negli studi, si trovino in disagiate condizioni economiche. ESU A.R.D.S.U di Verona Via dell’Artigliere, 9 - 37129 Verona Tel: 0458052811 - fax: 0458052840 e-mail: [email protected] - www.esu.vr.it BORSE DI STUDIO Le domande vanno presentate all’Ufficio Assistenza, via dell’Artigliere, 9 - 37129 Verona. Tel: 0458052831-832 e-mail: [email protected] Il bando è sul sito www.univr.it/benefici ALLOGGI Per gli iscritti o coloro che si iscriveranno all’Università di Verona, all’Accademia di Belle Arti, o al Conservatorio. Vedi bando su: www. univr.it/benefici. Sono disponibili circa 350 posti in 5 residenze. 90 Le tariffe variano in relazione a reddito, merito, distanza chilometrica e tipologia di alloggio. I prezzi comprendono riscaldamento, acqua, luce e gas. Altre informazioni: www.esu.vr.it - icona ‘Servizio abitativo’. Ufficio Amministrazione Alloggi Via dell’Artigliere, 9 - 37129 Verona Tel 0458052834 e-mail: [email protected] MENSE Possono accedere gli iscritti all’Università e agli Istituti Superiori del Veneto, alle scuole di specializzazione, i dottorandi, i tirocinanti, gli studenti inseriti nei programmi di mobilità dell’Unione Europea e di scambi internazionali, gli iscritti ai corsi singoli, i beneficiari di borsa di studio post laurea e post dottorato, i titolari di assegno per attività di ricerca e in regola con il pagamento della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Si accede con tessera magnetica da richiedere all’Ufficio Assistenza Via dell’Artigliere, 9 Tel: 0458052831-832 e-mail: [email protected]. “CERCO/OFFRO ALLOGGIO” Il servizio svolge attività di rilevazione della domanda, di informazione sulla disponibilità, di ricerca e offerta di alloggio. Indirizzo: Via Campofiore, 17 - 37129 Verona Tel. e fax 0458034563 e-mail: [email protected] www.alloggiostudenti.sos.vr.it 91 SERVIZIO DI ORIENTAMENTO ALLO STUDIO In convenzione con l’Ufficio Orientamento allo Studio dell’Università degli Studi di Verona, l’ESU A.R.D.S.U collabora alle attività di promozione e informazione sull’offerta formativa dell’Ateneo veronese in relazione anche ai futuri sbocchi occupazionali. Tel. 0458052862 - fax 0458052840 e-mail: [email protected] PRESTITI FIDUCIARI L’ESU A.R.D.S.U ha stabilito una convenzione con l’Università degli Studi per introdurre il prestito fiduciario nell’ambito del Diritto allo Studio Universitario; il prestito fiduciario è indirizzato a chi affronta un percorso di alta formazione professionale, scientifica e culturale, il quale otterrà credito a condizioni particolarmente agevolate, con l’impegno di restituire le somme ottenute. Informazioni: Area Servizi agli Studenti Tel. 0458052861 - Fax 0458052840 e -mail: [email protected] SUSSIDI STRAORDINARI Vengono concessi, per una sola volta, a studenti che nel corso degli studi si trovassero in condizioni di particolare ed eccezionale disagio economico. Informazioni: Tel: 0458052835 - e-mail: [email protected] orario: dalle 10.00 alle 12.00 da lunedì a venerdì. PROVVIDENZE A FAVORE DI STUDENTI DISABILI In collaborazione con il Centro Disabili di Ateneo dell’Università degli Studi di Verona, vengono promosse iniziative volte a rimuovere gli ostacoli alla piena integrazione nell’ambito universitario. Informazioni: Area Servizi agli Studenti Tel: 0458052861/862 - e-mail: [email protected] 92 SEDI DISTACCATE DELL’UNIVERSITA' DI VERONA Ala (TN) • Igiene dentale • Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro (corso interateneo Università di Verona e Università di Trento) • Tecniche della riabilitazione psichiatrica • Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Bolzano • Infermieristica Rovereto (TN) • Fisioterapia • Tecniche di laboratorio biomedico Vicenza • Economia del commercio internazionale • Economia e amministrazione delle imprese • Economia internazionale (L.S.) • Fisioterapia • Infermieristica Trento • Infermieristica San Floriano di Valpolicella (VR) • Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche (interateneo Università di Verona e Università di Padova) • Viticoltura, Enologia e Mercati Vitivinicoli 93 94 UNIVERSITA’ A VICENZA Stradella San Nicola 3, 36100 Vicenza Tel. 0444 998894 - www.univi.it OFFERTA FORMATIVA Questo l’elenco dei Corsi attivati in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona: FacoltA' di Economia Laurea • Economia del Commercio Internazionale • Economia e Amministrazione delle Imprese Laurea magistrale • Economia Internazionale Questo l’elenco dei Corsi attivati in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova: FacoltA' di Ingegneria Laurea • Ingegneria Gestionale • Ingegneria Meccanica e Meccatronica Laurea magistrale • Ingegneria Gestionale • Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto • Ingegneria Meccatronica FacoltA' di Medicina Veterinaria Laurea • Sicurezza Igienico-sanitaria degli Alimenti 95 96 UNIVERSITA’ A ROVIGO Viale Porta Adige, 45, 45100 Rovigo Tel. 0425 398501 - www.uniro.it OFFERTA DIDATTICA Questo l’elenco dei Corsi attivati in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova: Corsi di Laurea triennale • Diritto dell’Economia curriculum Impresa • Educazione e Animazione sociale - Primo indirizzo: “Educatore sociale e animatore culturale” - Secondo indirizzo: “Educatore/trice della prima infanzia” • Educazione Professionale nei Servizi Sanitari • Infermieristica • Ingegneria Informatica • Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Corsi di Laurea MAGISTRALE • Programmazione e Gestione Servizi Educativi e Formativi Scuole di specializzazione • Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche e controllo dei prodotti derivati 97 Percorsi di studio attivati in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara: Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico • Magistrale in Giurisprudenza Corsi di Laurea triennale • Scienze Giuridiche (attivo solo il 3° anno) Corsi di Laurea specialistica • Giurisprudenza Master • Bonifica Idraulica e Irrigazione 98 ADV CREDIVENETO 99 100 UNIVERSITA’ DI FERRARA Via Savonarola, 9 - 44100 Ferrara Tel. 0532 293111 - www.unife.it All’Università di Ferrara sono attivi 80 corsi di laurea, che fanno riferimento alle otto Facoltà: Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Scienze, Farmacia, Ingegneria, Architettura, Lettere e Filosofia ed Economia. Gli iscritti all’Ateneo sono circa 19.600, 680 i docenti. OFFERTA DIDATTICA FACOLTA' DI ARCHITETTURA www.unife.it/architettura Laurea specialistica a ciclo unico • Architettura FACOLTA' DI ECONOMIA Laurea triennale www.economia.unife.it • Economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali • Economia e gestione delle imprese e degli intermediari finanziari Laurea specialistica • Economia applicata e politiche economiche • Economia aziendale, management e professioni FACOLTA' DI FARMACIA Laurea triennale www.unife.it/farmacia • Scienze e tecnologie dei prodotti erboristici, dietetici e cosmetici Laurea specialistica a ciclo unico • Chimica e tecnologia farmaceutiche • Farmacia 101 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Laurea triennale www.giuri.unife.it • Operatore giudiziario e dei corpi di polizia • Teoria e pratica della gestione giuridica d’impresa Laurea magistrale • Giurisprudenza Laurea specialistica • Giurisprudenza FACOLTA' DI INGEGNERIA Laurea www.unife.it/ing • Ingegneria civile e ambientale • Ingegneria dell’informazione (automazione, elettronica, informatica, telecomunicazioni) • Ingegneria meccanica Laurea specialistica • Ingegneria civile • Ingegneria dei materiali • Ingegneria e tecnologie per le telecomunicazioni e l’elettronica • Ingegneria informatica e dell’automazione • Ingegneria meccanica • Ingegneria per l’ambiente e il territorio INTERFACOLTA' Laurea • Biotecnologie • Tecnologie per i beni culturali Laurea specialistica • Biotecnologie medico-farmaceutiche FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Laurea www.unife.it/lettere • Comunicazione pubblica, della cultura e delle arti • Filosofia • Lettere • Lingue e letterature straniere 102 • Operatore del turismo culturale - didattica a distanza • Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale - didattica a distanza Laurea specialistica • Filosofia - didattica a distanza • Progettazione e gestione degli eventi e dei percorsi culturali - didattica a distanza • Scienze dell’educazione • Studi culturali, letterari, linguistici e filologici FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Laurea www.unife.it/medicina • Dietistica • Educatore professionale sanitario- Sede di Rovereto • Fisioterapia - Sede di Ferrara • Igiene dentale • Infermieristica • Logopedia • Ortottica e assistenza oftalmologica • Ostetricia • Scienze motorie • Tecniche audiometriche • Tecniche audioprotesiche • Tecniche della riabilitazione psichiatrica • Tecniche di laboratorio biomedico • Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Laurea specialistica • Medicina e chirurgia • Odontoiatria e protesi dentaria • Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione • Scienze delle professioni sanitarie tecnicodiagnostiche • Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata • Scienze infermieristiche e ostetriche 103 FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Laurea www.unife.it/scienze • Chimica • Fisica e astrofisica • Informatica • Matematica • Scienze biologiche • Scienze dei beni culturali e ambientali - didattica a distanza • Scienze geologiche • Scienze naturali • Tecnologie fisiche innovative Laurea specialistica • Biotecnologie agro-industriali • Chimica • Conservazione e diagnostica di opere d’arte moderna e contemporanea • Conservazione e gestione del patrimonio naturale, ambientale e culturale • Ecologia ed evoluzione • Fisica • Informatica • Matematica • Scienze biomolecolari e cellulari • Scienze geologiche, georisorse e territorio • Scienze preistoriche 104 ARdSU ARdsU Ferrara - Azienda Regionale per il diritto allo studio universitario - Via G. D'Arezzo, 2 - 44100 Ferrara (FE) - Tel. 0532.709811 - Fax 0532.705076 - ardsufe@ regione.emilia-romagna.it ARdSU è l’Azienda Regionale per il diritto allo studio Universitario dell’Emilia Romagna. I contributi in denaro sono: • borse di studio • contributi straordinari • supporto favore dei portatori di handicap ARdSU pubblica ogni anno il bando per l’attribuzione dei benefici. Oltre a questi contributi in denaro, il bando contiene le norme per l’attribuzione dei posti alloggio e dei benefici universitari. RESIDENZE Per l’intero anno accademico, ARSDU mette a disposizione degli studenti fuori sede e stranieri, numerosi posti alloggio all’interno di 9 residenze universitarie ad un canone mensile decisamente inferiore rispetto a quelli praticati dai privati. Tutti gli studenti che per raggiungere l’Università impiegano con i mezzi pubblici un tempo superiore ad un’ora, possono partecipare al concorso per l’assegnazione di uno di questi posti letto. ARdsU Ferrara - A.R. per il diritto allo studio universitario - Via G. D’Arezzo, 2 - 44100 Ferrara (FE) Tel. 0532.709811 - Fax 0532.705076 e-mail: [email protected] RISTORAZIONE Sono tre i ristoranti self service, situati in altrettanti punti chiave della città e dedicati alla ristorazione universitaria. Per ogni informazione e per ricevere il pass magnetico, indispensabile per fruire del servizio, rivolgersi a: Ufficio Benefici a Concorso ARdsU Via Guido d’Arezzo, 2 - Tel. 0532.709950 105 Orientamento Dove trovare le informazioni? Presso ogni istituzione (università, accademie, conservatori, scuole per mediatori linguistici, Regione Veneto) è presente un ufficio che ha il compito di fornire informazioni aggiornate allo studente su: • Offerta formativa dell’ente • Modalità di accesso ai corsi • Modalità e scadenze per le iscrizioni • Tasse, interventi per il diritto allo studio (borse di studio, alloggi etc.) Questo servizio potrà darti anche materiale informativo e soprattutto fornirti un supporto per la scelta del percorso formativo. UNIVERSITA' Nelle Università del Veneto si può fare riferimento, per tutte queste informazioni, ai servizi orientamento dei singoli atenei. UNIVERSITA' DI PADOVA Servizio Orientamento Palazzo Storione Riviera Tito Livio, 6 - 35123 Padova dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00; martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 16.30 tel. 049 8273312 fax 049 8273339 e-mail: [email protected] www.unipd.it 106 UNIVERSITA' CA’ FOSCARI di VENEZIA Sezione orientamento e tutorato Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia L’accesso è su prenotazione da effettuarsi tramite l’apposita procedura on line dal sito: www.unive.it/prenotazione-servizi-studenti tel.: 0412347540 - 0412347503 fax: 0412347946 e-mail [email protected] www.unive.it UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA Servizio orientamento, tirocinio e mobilità studenti Campo della Lana 601 - 30135 Venezia tel.: 0412571779 - 0412571782 fax: 0412571790 e-mail: [email protected] www.iuav.it UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI VERONA Area Orientamento allo Studio via S. Francesco, 22 - 37129 Verona tel.: 0458028588 - 0458028726 fax: 045 8028396 e-mail: [email protected] www.univr.it Nei mesi estivi il servizio gestisce il Servizio Accoglienza Studenti. UNIVERSITA' DI FERRARA Unità Orientamento Via Savonarola 9/11 - 44100 Ferarra tel. 0532293394 – 29339 fax. 0532293333 e-mail. [email protected] www.unife.it 107 Alta Formazione Si ritiene utile portare a conoscenza dei giovani che una volta conseguito il diploma e raggiunto un proprio impegno di lavoro, potranno perfezionare la propria professionalità o trovare appropriate qualificazioni nel cambio di lavoro anche aderendo alla formazione superiore. Si potranno conoscere i corsi di alta formazione, consultando il catalogo regionale sul sito internet www. altaformazioneinrete.it: si potrà leggereil bando regionale e verificare di essere in possesso dei requisiti richiesti. All'interno del portale sono indicate le caratteristiche individuali necessarie e le procedure e le procedure di richiesta nel catalogo on-line: si entra nella sezione domande di finanziamento e si conosce la metodologia per acquisire un voucher, cioè un contributo economico erogato dalla Regione alle persone che frequentano un percorso di formazione. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE SUPERIORE La Formazione professionale è l’insieme di interventi finalizzati a fare acquisire conoscenze, sia pratiche che teoriche, utili per svolgere ruoli professionali. Nel percorso formativo vengono acquisite determinate competenze, intese come quell’insieme di risorse (conoscenze, abilità, ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare efficacemente l’inserimento in un contesto lavorativo. Nell’ambito del sistema della Formazione professionale, puoi trovare varie tipologie di percorsi: • i percorsi I.F.T.S. (Istruzione Formazione Tecnica Superiore) • i corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo. I percorsi I.F.T.S. fanno parte della Formazione Integrata Superiore e sono progettati e realizzati congiuntamente dalla Formazione Professionale, dalle Scuole Secondarie Superiori, dalle Università e dalle Aziende al fine di costituire un rapporto diretto con il mondo del lavoro. Il Fondo Sociale Europeo è uno dei fondi dell’Unione 108 Europea ed è finalizzato alla promozione dello sviluppo economico e sociale dei paesi membri e al rafforzamento delle capacità occupazionali dei lavoratori. Finanzia, insieme al Ministero del Lavoro e/o alle Regioni, corsi di formazione professionale e azioni di orientamento organizzati da centri di formazione professionale pubblici, da enti privati convenzionati e da imprese. Formazione per Diplomati FORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE INTEGRATA SUPERIORE Si tratta di una offerta formativa, a carattere non universitario caratterizzata dall’integrazione tra scuola, formazione professionale, università mondo del lavoro e centri di ricerca, rivolto a giovani e adulti, di norma diplomati, per rispondere alla domanda di figure professionali tecniche di livello medio alto, da inserire nei settori produttivi interessati da profonde trasformazioni tecnologiche e professionali. A partire dal 2005 sono stati istituiti a livello regionale 12 Poli formativi per la gestione di percorsi IFTS e sono attualmente 16 percorsi, di cui 4 nell’ambito della sperimentazione dei Distretti Formativi. Le caratteristiche dei percorsi sono: • la durata minima di due semestri e massima quattro (1200/2400 ore) in modo da poter accedere al riconoscimento dell’Unione Europea; • la parte pratica del percorso è obbligatoria per non meno del 30% del monte ore; • la docenza proveniente per non meno del 50% dal mondo della produzione, delle professioni e del lavoro. Gli I.F.T.S. non sono legati alle tradizionali scansioni temporali dell’anno scolastico o accademico. Un elemento fondamentale e innovativo è lo sviluppo di un sistema di crediti formativi in uscita, in esito al percorso formativo, favorendo la spendibilità sia verso l’Università che il mondo del lavoro. 109 Al termine del percorso viene rilasciata, a seguito del superamento di un esame, una Certificazione di Specializzazione Tecnica Superiore corrispondente al IV livello europeo, in cui sono descritte le competenze di base trasversali e tecnico professionali acquisite dall’allievo. Si possono conoscere questi corsi consultando la voce Formazione Superiore all’indirizzo: www.regione.veneto.it/istruzione SCUOLE SUPERIORI PER MEDIATORI LINGUISTICI Le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici costituiscono la nuova denominazione delle preesistenti Scuole Superiori per Interpreti e Traduttori. I corsi, di durata triennale, portano al rilascio di titoli di studio equipollenti a tutti gli effetti ai diplomi di laurea conseguiti nelle università. In Veneto sono presenti due Scuole superiori per mediatori linguistici a: Padova Riviera Tito Livio 43 - 35123 Padova tel.: 0498751151 fax: 0498762227 e-mail: [email protected] www.mediatorilinguisticipadova.it Vicenza corso San Felice Fortunato 50 - 36100 Vicenza tel.: 0444545475 fax: 0444545344; e-mail: [email protected] www.medlinguevicenza.it 110 L’ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE Le Accademie di Belle Arti, l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, gli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (ISIA), i Conservatori di Musica, l’Accademia Nazionale di Danza e gli Istituti Musicali pareggiati costituiscono il sistema dell’Alta formazione artistica e musicale. In Veneto esistono due Accademie di Belle Arti: • Accademia di Belle Arti di Venezia • Accademia Cignaroli di Verona e sette Conservatori di Musica: • Conservatorio di musica “Benedetto Marcello” di Venezia • Conservatorio statale di musica “Francesco Venezze” di Rovigo • Conservatorio statale di musica “Cesare Pollini” di Padova • Conservatorio statale di musica “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto • Conservatorio statale di musica “A. Buzzolla” di Adria • Conservatorio di musica “A. Pedrollo” di Vicenza • C o n s e r v a t o r i o statale di musica “Evaristo Felice Dall’Abaco” di Verona 111 ACCADEMIE DI BELLE ARTI Ecco i riferimenti delle Accademie di belle arti: ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA Dorsoduro 423 - 30123 Venezia tel.: 0412413752, fax: 0415230129 e-mail: [email protected] www.accademiavenezia.edu ACCADEMIA CIGNAROLI DI VERONA Via C. Montanari 5 - 37122 Verona tel.: 0458000082, fax: 0458005425 e-mail: [email protected] www.accademiacignaroli.it CONSERVATORI Ecco anche i conservatori di musica: CONSERVATORIO A. BUZZOLLA Viale Maddalena 2 - 45011 Adria (RO) tel.: 042621686, fax 042641616 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] www.conservatorioadria.it CONSERVATORIO A. STEFFANI Via Garibaldi 25 31033 Castelfranco Veneto (TV) tel.: 0423495170 - 0423492984 fax: 0423740188 e-mail: [email protected] www.steffani.it 112 CONSERVATORIO C. POLLINI Via Eremitani 18 - 35121 Padova tel.: 0498750648, fax: 049661174 e-mail: [email protected] www.conservatoriopollini.it CONSERVATORIO F. VENEZZE Corso del Popolo 241 - 45100 Rovigo tel.: 042522273 - direzione 042527857, fax: 042529628 e-mail: [email protected] www.conservatorio-rovigo.it CONSERVATORIO E. F. DALL’ABACO Via Abramo Massalongo 2 - 37121 Verona tel.: 0458002814 - 0458009133 - fax: 0458009018 e-mail: [email protected] www.conservatorioverona.it CONSERVATORIO B. MARCELLO San Marco 2810 - 30124 Venezia tel.: 0415225604 - 0415236561; fax: 0415239268 e-mail: [email protected] www.conseve.it CONSERVATORIO A. PEDROLLO Contrà San Domenico 33 - 36100 Vicenza tel.: 0444507551; fax: 0444302706 e-mail: [email protected] www.consvi.org 113 IL LAVORO OGGI I successi e, purtroppo, anche i problemi dell’economia, che sempre più globalizzata, si riflettono sull’andamento dell’occupazione. Paesi come gli Stati Uniti, i partner europei ed anche i Paesi emergenti svolgono una funzione di traino o di freno sull’economia italiana. La crescita di questa, parte viene assorbita dalla innovazione tecnologica, e parte si traduce in crescita dell’occupazione: nuovi posti di lavoro. D’altra parte un incremento del numero dei lavoratori significa un aumento del reddito globale che porta ad una crescita dei consumi e quindi nuova linfa per l’economia. Nel nostro Paese, ricercando l’avvio di un processo virtuoso che generasse crescita dell’economia, dell’occupazione, dei redditi e dei consumi, sono state introdotte dal legislatore, negli ultimi anni, forme di lavoro flessibili, per consentire alle aziende di poter rischiare su una prossima crescita dei consumi, e per condurre al lavoro il più alto numero possibile di lavoratori. 114 Ultimamente l’attenzione si sta spostando verso politiche che favoriscono la stabilizzazione del posto di lavoro in considerazione dell’incertezza sociale che il ricorso al lavoro precario ha generato nella popolazione. Il mercato del lavoro, cioè il luogo di incontro tra la domanda di professionalità da parte dei datori di lavoro e l’offerta dei lavoratori, risente di queste rapide evoluzioni da cui derivano altrettanto significative variazioni sociali e culturali, e presenta elementi di strozzatura con domande invase di professionalità da parte del mondo produttivo e la costituzione di sacche sempre più importanti di lavoratori in ricerca di occupazione. In considerazione di ciò, diviene sempre più importante, soprattutto per i giovani che si accingono ad individuare una strada per il proprio futuro, sapersi muovere in un contesto dinamico e sempre mutevole e scegliere un percorso di studi e formativo che, pur rispettando le giuste ed inevitabili inclinazioni personali, tenga necessariamente conto delle reali opportunità di lavoro disponibili sul mercato. Per una scelta efficace, è necessario saper individuare e gestire in modo corretto e proficuo le informazioni a disposizione: è consigliabile quindi che qualsiasi ricerca di informazioni venga organizzata in modo strutturato e se possibile supportata da esperti del settore, insegnanti, genitori. Orientamento e Informazione in ingresso e in itinere appaiono come strumenti strategici per affrontare con possibilità di successo il mondo del lavoro: è necessario disporre di informazioni continuamente aggiornate sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese, informazioni sulla reale spendibilità ai fini lavorativi dei diversi titoli di studio, informazioni sulle prospettive di sviluppo delle varie professioni, sulle condizioni di flessibilità e sulle competenze specifiche richieste dalle imprese. 115 Il Mercato del Lavoro in Veneto Gli occupati in Veneto sono risultati, secondo la rilevazione continua nel terzo trimestre 2007, 2,123 ml., con una significativa variazione positiva (+23.000). L’incremento ha interessato: per quanto riguarda il genere prevalentemente le donne (+14.000). Per quanto riguarda la posizione professionale si conferma il trend di forte contrazione dei lavoratori indipendenti (-43.000), controbilanciato evidentemente dalla forte crescita del lavoro dipendente. Per quanto riguarda i settori, in calo risultano l’agricolture e l’industria, sia manifatturiera che delle costruzioni, in crescita invece il terziario, nonostante la significativa flessione del commercio. Relativamente al dato sulle assunzioni occorre tenere presente che dal 2007 anche il settore pubblico ed i datori di lavoro domestico sono tenuti a comunicare le assunzioni di personale, per cui il confronto con i periodi precedenti non è più possibile. Si segnala comunque un dato che conferma un andamento positivo già iniziato nel 2006, sia sul totale, ma anche per i giovani. Le assunzioni a full time crescono di più di quelle part-time, mentre le assunzioni con contratti temporanei si mantengono ad un livello sostanzialmente pari a quello registrato lo scorso anno. Il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato nel 2007 pari a 73.000 unità (-14.000) e sono diminuiti soprattutto i maschi. I licenziamenti con inserimento nelle liste di mobilità hanno continuato a diminuire nel 2006 e nel primo semestre del 116 2007, mentre nel terzo trimestre hanno evidenziato un andamento stabile e nel quarto un aumento, come pure nel primo mese 2008, questo sia per gli inserimenti in lista di mobilità a seguito di licenziamento collettivo (legge 223/91,), sia di licenziamento individuale (legge 236/93). Lo stock degli iscritti alle liste di mobilità al 30 settembre 2007 risultava di poco superiore alle 26.000 unità (di cui più della metà donne), con netta prevalenza degli iscritti a seguito di licenziamento individuale. Le ore concesse di Cig (cassa integrazione guadagni) nel terzo trimestre 207 sono state pari a 3,2 mil., in crescita rispetto al secondo trimestre 20067 (quando erano state 2,3 mil.) che al terzo trimestre 2006 (3 mil.). La crescita è da attribuire agli interventi di cassa integrazione straordinaria. I posti equivalenti alle ore concesse sono stati nel terzo trimestre 2007 pari a circa 7.000 unità. I segnali di rallentamento della crescita che si evidenziavano a metà 2007 sono stati confermati, i dati veneti comunque sulla dinamica del lavoro rimangono sostanzialmente positivi, indicando una crescita sia degli occupati che del tasso di occupazione. È del tutto probabile che tale crescita sia da ricondurre alla componente straniera e alla componente anziana delle forze lavoro. Per quanto riguarda la disoccupazione, da un lato si conferma il basso livello dell’indicatore (poco sopra il 3% e del volume ad esso associato (73.000 persone), dall’altro occorre tenere presente la crescita della disoccupazione “allargata”, vale a dire dell’offerta di lavoro “nascosta” tra le persone ufficialmente non appartenenti alle forze lavoro (circa 120.000 persone) - www.venetolavoro.it 117 Stage e Tirocini Cos’è Il tirocinio (stage) rappresenta un’esperienza di orientamento e formazione in un luogo di lavoro, di durata limitata, finalizzata ad agevolare le scelte professionali tramite l’accrescimento di competenze da acquisire in un contesto lavorativo. Non è un rapporto di lavoro contrattuale. E’ un’utile esperienza che serve per conoscere “dal vivo” il sistema aziendale e delle professioni, per favorire un primo approccio al lavoro da presentare come credito formativo ovvero un aggiornamento delle proprie competenze e, comunque, a “farsi conoscere” da potenziali datori di lavoro. Per le aziende è uno strumento che facilita la conoscenza di possibili risorse umane senza comportare obblighi di assunzione. Soggetti interessati Si tratta di soggetti che devono aver assolto l’obbligo scolastico con minimo 16 anni di età; non ci sono invece limiti massimi di età. Durata Studenti di scuola superiore, non superiore a 4 mesi. Inoccupati e disoccupati inclusi lavoratori in mobilità, non superiore a 6 mesi. Studenti universitari (fino ai 18 mesi successivi agli studi) non superiore a 12 mesi. Persone svantaggiate, non superiore a 12 mesi. Soggetti portatori di handicap, non superiore a 24 mesi. Possono essere Aziende ospitanti tutti i datori di lavoro pubblici e privati che non abbiano effettuato licenziamenti per riduzione di personale negli ultimi sei mesi, con questi limiti: 1. aziende con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato, un tirocinante; 118 2. con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra sei e diciannove, non più di due tirocinanti contemporaneamente, 3. con più di venti dipendenti a tempo indeterminato, tirocinanti in misura non superiore al dieci per cento dei suddetti dipendenti contemporaneamente. Per i datori di lavoro senza dipendenti è necessario che il titolare garantisca l’affiancamento continuo e il tutoraggio del tirocinante. Condizioni e requisiti Come si è detto, il tirocinio non si configura come un rapporto di lavoro: non è quindi retribuito anche se è consentito il rimborso al tirocinante delle spese sostenute e/o una borsa lavoro; viene garantita la copertura INAIL e assicurativa per la responsabilità civile verso terzi con oneri a carico dell’azienda ospitante o dell’ente promotore (se diverso dai CPI). L’ente promotore stipula con l’azienda una convenzione dove vengono esplicitate le modalità di svolgimento del tirocinio e ne trasmette copia alla Regione, alla Direzione Provinciale del lavoro - Servizio Ispezione Lavoro, alla rappresentanze sindacali aziendali e/o alle OO.SS. territoriali. PER INFORMAZIONI Servizio Stage e tirocini Centro Impiego Padova e-mail: [email protected] tel. 049/8201514 e presso ogni Centro per l’Impiego. 119 I CONTRATTI CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO E’ un rapporto di lavoro subordinato senza la previsione di scadenza. Il contratto quindi si esaurisce per consenso di entrambe le parti, per le dimissioni del lavoratore o per licenziamento, nei casi previsti dalla legge, da parte del datore di lavoro. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO E’ un rapporto che prevede una scadenza. Il termine deve essere giustificato da ragioni di carattere tecnicoproduttivo, organizzativo o sostitutivo. Se il termine non è giustificato da queste ragioni l’indicazione della scadenza non ha nessun effetto. CONTRATTO A TEMPO PIENO Il tempo pieno ha una durata massima di 40 ore settimanali, ma può variare a seconda delle categorie, in genere non va sotto le 36 ore. CONTRATTO PART-TIME Il lavoro a tempo parziale si caratterizza per un orario stabilito dal contratto individuale di lavoro, inferiore a quello normale (full time). Il contratto di lavoro part time, che può essere stipulato dalla generalità dei lavoratori, può riguardare sia il tempo determinato che l’indeterminato. CONTRATTO DI INSERIMENTO Questo rapporto ha lo scopo di inserire (ho reinserire) nel mercato di lavoro, attraverso un progetto individuale che si adatti alle competenze professionali dei singoli. Di fatto sostituisce il vecchio contratto di formazione-lavoro. 120 CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE E’ detto anche “lavoro a chiamata”. E’ un’opportunità offerta alle aziende che per periodi temporanei abbiano bisogno di manodopera aggiunta. SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO Con tale contratto (chiamato comunemente “lavoro interinale”) una ditta, il somministratore fornisce ad un’altra ditta, l’utilizzatore uno o più lavoratori per attività da svolgere nell’azienda dell’utilizzatore stesso. La somministrazione è quindi un contratto di fornitura di manodopera. CONTRATTO A PROGETTO Il contratto di lavoro a progetto (co.co.pro.) ha sostituito il così detto “contratto di collaborazione coordinata e continuativa” (co.co.co.). Si possono considerare quali elementi caratterizzanti del rapporto di lavoro a progetto: il progetto o programma o fasi di esso; l’autonomia del collaboratore in funzione del risultato; il coordinamento con il committente; la durata che deve essere determinata o determinabile; l’irrilevanza del tempo impiegato per l’esecuzione della prestazione; l’assenza di un vincolo di subordinazione. Per quel che riguarda i requisiti di forma del rapporto a progetto, questo, in base all’articolo 62 del decreto legislativo 276/93, deve essere stipulato, ai fini della prova, in forma scritta e, oltre a contenere l’indicazione della durata che come detto deve essere determinata o determinabile e l’indicazione del progetto o programma, deve contenere l’indicazione del corrispettivo e dei criteri per la sua determinazione nonché i tempi e le modalità di pagamento e la disciplina dei rimborsi spese, le eventuali misure per la tutela e la sicurezza del collaboratore a progetto, e le forme di coordinamento del lavoratore a progetto con il committente sulla esecuzione, anche temporale della prestazione lavorativa, che in ogni caso non possono essere tali da pregiudicarne l’autonomia nell’esecuzione dell’obbligazione lavorativa. 121 122 L’APPRENDISTATO Cos’e’ L’apprendistato è oggi l’unico contratto di lavoro a contenuto formativo per le aziende. In questo contratto, a fronte della prestazione lavorativa, il datore di lavoro si obbliga a corrispondere all’apprendista sia una retribuzione sia gli insegnamenti necessari per il conseguimento di una qualifica professionale, tecnico-professionale o di livello secondario, in modo diretto (formazione interna) o attraverso soggetti idonei (formazione esterna attraverso Enti formativi). Il nuovo apprendistato vuole essere uno strumento per costruire un reale percorso di alternanza tra formazione e lavoro secondo la moderna strategia di formazione e apprendimento continuo. Condizioni di applicazione L’apprendistato si applica a tutti i settori di attività, compreso quello agricolo e deve essere stipulato in forma scritta. Il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato non può superare il 100 per cento delle maestranze specializzate e qualificate in servizio. Il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne abbia in numero inferiore a tre, può assumere apprendisti in numero non superiore a tre. La presente norma non si applica alle imprese artigiane. Per ogni altra informazione consulta il sito della Regione Veneto: www.apprendiveneto.it 123 Centri per l’impiego a Padova CAMPOSAMPIERO Piazza Castello 35 - 35013 Tel. 049/5790086 - Fax 049/9306007 CITTADELLA Via Galilei 1 ang. B. go Bassano - 35013 Tel. 049/5970225 - Fax 049/5975790 ESTE Piazzale Ca’ Pesaro 1 - 35042 Tel. 0429/2322 - Fax 0429/651525 MONSELICE Via Squero, 6/A - 35043 Tel. 0429/72171 - Fax 0429/710553 PADOVA Zona Stanga - La Cittadella Sottopassaggio Saggin, 5 - 35129 Tel. 049/8201503 - Fax 049/8074119 PIOVE DI SACCO Vicolo Ferrari 1 - 35028 Tel. 049/9702750 - Fax 049/9711798 ABANO TERME Via delle Terme 17 - 35031 Tel. 049/8601384 - Fax 049/8610338 CONSELVE Via XX Settembre 9 - 35026 Tel. 049/5384117 - Fax 049/9513869 MONTAGNANA Via S. Benedetto 15 - 35044 Tel. 0429/81303 - Fax 0429/804558 Centri per l’impiego a rovigo ADRIA Piazzale Rovigno 6 - 45100 Tel. 0426/903711 - Fax 0426/903700 ROVIGO Viale della Pace, 5 - 45100 Tel. 0425/386630 - Fax 0425/386620 124 BADIA POLESINE Piazza Vittorio Emanuele II, 142/b - 45021 Tel. 0425/595511 - Fax 0425/595500 Centri per l’impiego a VENEZIA CHIOGGIA P.le Perotolo 36 - 30015 Tel. 041/400460 - Fax 041/400460 DOLO Via Foscarina 8/12 - 30031 Tel. 041/413990 - Fax 041/5100493 MIRANO Via Verdi 48 - 30035 Tel. 041/430362 - Fax 041/4355165 VENEZIA Santa Croce 497 - Calle del Megio - 30123 Tel. 041/5232981 - Fax 041/5236865 VENEZIA - MESTRE Via Ca’ Venier 8 - 30172 Tel. 041/2501311 - Fax 041/2501322 Centri per l’impiego a VICENZA LONIGO Via Cappelletto 3/a - 36045 Tel. 0444/832469 - Fax 0444/835264 VICENZA Via Torino 13 - 36100 Tel. 0444/226811 - Fax 0444/320463 Centri per l’impiego a VERONA LEGNAGO Via Matteotti 6 - 37045 Tel. 0442/20277 - Fax 0442/601010 VERONA Via delle Franceschine 10 - 37122 Tel. 045/9288465 - Fax 045/9288458 125 Eurodesk Eurodesk è la struttura europea per l’informazione dei giovani e degli operatori sui programmi europei (Unione Europea e Consiglio d’Europa) rivolti alla gioventù. Eurodesk è realizzato con il supporto della Commissione Europea, DG EAC e dell’Agenzia Nazionale Italiana Gioventù (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione generale per il volontariato, l’associazionismo sociale e le politiche giovanili). Eurodesk fornisce informazioni sui programmi europei rivolti ai giovani nei settori della cultura, della formazione, del lavoro, della mobilità giovanile e del volontariato, con l’obiettivo di rendere sempre più accessibile ai giovani l’utilizzo delle opportunità offerte dai programmi stessi. Eurodesk è una rete europea con 500 punti locali di informazione (di cui circa 100 in Italia) ed è coordinata a livello europeo da un Centro Risorse ubicato a Bruxelles. Per maggiori informazioni consulta il sito www.eurodesk.it 126 Link utili UNIVERSITA' • www.unipd.it: sito dell’ Università di Padova • www.unive.it: sito dell’Università Ca’ Foscari Venezia • www.iuav.it: sito dell’Università IUAV di Venezia • www.univr.it: sito dell’Università di Verona • www.unife.it: sito dell’Università di Ferrara ACCADEMIE DI BELLE ARTI • www.accademiavenezia.edu: sito dell’Accademia di Belle Arti di Venezia • www.accademiacignaroli.it: sito dell’Accademia Cignaroli di Verona CONSERVATORI DI MUSICA • www.conservatorioadria.it: sito del Conservatorio A. Buzzolla • www.steffani.it: sito del Conservatorio A. Steffani • www.conservatoriopollini.it: sito istituzionale del Conservatorio C. Pollini • www.conservatorio-rovigo.it: sito del Conservatorio F. Vanezze • www.conservatorioverona.it: sito del Conservatorio E. F. Dall’Abaco • www.conseve.it: sito del Conservatorio B. Marcello • www.consvi.org: sito del Conservatorio A. Pedrollo SCUOLE SUPERIORI PER MEDIATORI LINGUISTICI • www.mediatorilinguisticipadova.it: sito della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Padova • www.medlingue.it: sito della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Vicenza 127 FORMAZIONE PROFESSIONALE • www.regione.veneto.it/orientamento: sito istituzionale della Direzione Regionale Lavoro della Regione Veneto ALTRI SITI • www.miur.it: sito istituzionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In questo sito puoi trovare tutte le informazioni relative alle istituzioni formative (Università, Accademie di Belle Arti, Conservatori di Musica, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici) e tutta la normativa che le regolamenta • http://offf.miur.it/: banca dati ministeriale sull’offerta formativa universitaria. Attraverso un motore di ricerca potrai trovare informazioni sui corsi di laurea attivi in tutte le università italiane • www.miur.it/stage/formazione/istituzioni/: banca dati ministeriale sull’offerta formativa delle Accademie di Belle Arti. E’ uno strumento per conoscere i corsi attivati dalle Accademie di Belle Arti italiane • www.miur.it/stage/formazione/istituzioni/istituzioni.asp : banca dati ministeriale sull’offerta formativa dei conservatori di musica • http://universo.miur.it: sito per effettuare le preiscrizioni orientative indette dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca • www.centrorisorse.org: sito ufficiale del Centro Risorse Nazionale per l’Orientamento • http://europass.cedefop.eu.int/htm/index.htm: sito del CEDEFOP (European Centre for the Development of Vocational Training) • www.isfol.it: sito ufficiale dell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) • www.isfol.it/orientaonline: sito dell’ISFOL dove trovi un ricco repertorio delle professioni • www.istat.it: sito ufficiale dell’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) 128 129 Tra economia e società La Bassa Padovana, quella che storicamente viene identificata dai territori dei distretti di Monselice, Este e Montagnana (Conselve e Piove di Sacco sono già altra cosa), si presenta nel panorama provinciale come un territorio meno “ricco”, dotato, attrezzato rispetto ad altri contesti. Su questa situazione pesano cause e ragioni storicamente consolidate e non difficilmente individuabili (la prevalenza agricola, la tipologia rurale della proprietà, la presenza di grandi tenute e quindi di tanti contadini semplicemente “dipendenti”, tanto per citare qualche esempio). La tentazione del ricorso a interpretazioni legate al luogo comune (e al nome) è quindi forte, ma non sempre efficace. La Bassa, infatti, è sicuramente una terra che si presenta meno brillante rispetto ad altre, ma non per questo condannabile all’immobilismo (che non le appartiene) o all’asfissia. Nell'area, tra l’altro, l'Unione Europea è presente da tempo: gran parte dei comuni rientrano nell'obiettivo 2 o phasing out (programmazione 2000-2006), inoltre il Patto Territoriale è stato concepito, da Bruxelles, come uno strumento per accrescere le opportunità di occupazione nelle aree deboli dal punto di vista economico e delicate sul versante sociale. Nell'area interessata al Patto, vive il circa 26% della popolazione dell'intera provincia di Padova, nonostante negli 130 ultimi quarant’anni l'andamento demografico della zona abbia subito un notevole calo, da imputarsi prevalentemente all'esodo registrato negli anni '50. Occorre anche osservare che l’area in questione registra livelli di popolazione decisamente inferiori rispetto alla media provinciale: la densità media di abitanti per Kmq è di circa 208 abitanti, contro il valore medio provinciale di 396,7 per kmq. Ma, nonostante un saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) negativo in tutta l'area, ad eccezione del Conselvano, non si registrano, a tutt'oggi, fenomeni di spopolamento accelerato, presenti invece in altre realtà del Veneto. La positività di tale situazione è dovuta al fatto che, dal punto di vista dei fenomeni migratori, il territorio qui interessato attrae popolazione: il fenomeno immigratorio relativo alla Bassa, pesa per il 18,42% rispetto al totale provinciale. Tale fenomeno ha portato, come conseguenza diretta ed immediata ad un impoverimento delle classi di età giovanile: negli ultimi vent'anni la classe tra i 15 e 34 anni ha registrato un incremento, ma nel prossimo futuro si conteranno gli effetti del calo della popolazione al di sotto dei 15 anni che ha perduto, tra il 1971 e il 1991, ben 10 punti percentuali. Per contro, la categoria degli ultra sessantacinquenni si è espansa, registrando un aumento di 4 punti percentuali. La zona registra una disoccupazione giovanile pari al 50% del totale provinciale, soprattutto tra i ragazzi al di sotto dei 25 anni, che sono il 40% degli iscritti al collocamento con un 131 massimo del 40,1% nella circoscrizione di Monselice-Conselve, ed un minimo del 38% in quella di Este-Montagnana. L’area considerata è caratterizzata da una buona presenza di insediamenti produttivi, che nella loro totalità (circa 12.000) rappresentano quasi l’11% del totale della provincia. L’analisi della struttura economica, oltre a far segnare una consistente riduzione del numero delle imprese agricole (oltre 4300 nel 2001 e poco più di 3650 cinque anni dopo), registra una crescita costante del numero complessivo delle attività produttive (una media annua superiore al 2%), spostandosi dai settori tradizionali del manifatturiero, ad altri, quali le costruzioni, l’alberghiero, la ristorazione, le aziende di servizi. Tale crescita non è equamente distribuita, essendo più consistente nel Conselvano, a scapito del Montagnanese e dell’Estense. Punti di forza e/o di debolezza I punti di debolezza dell'area riguardano soprattutto la mancanza delle condizioni socioeconomiche, che hanno stimolato lo sviluppo del cosiddetto "modello Veneto". La conformazione morfologica del territorio, unitamente al suo carattere periferico, incidono sia sulle attività economiche che su quelle sociali, determinando una situazione di isolamento, accentuata dal fatto che l’area 132 è situata al di fuori delle principali vie di comunicazione regionali e nazionali. In secondo luogo l’allargamento della presenza e degli insediamenti “umani”, ha causato, nel corso degli ultimi decenni, un progressivo degrado del patrimonio ambientale e paesaggistico, che potrebbe costituire uno dei principali fattori di crescita economica. I punti di forza della Bassa Padovana, in gran parte allo stato potenziale, sono legati all’ambiente, alle risorse culturali ed alla presenza di produzioni agricole di elevata qualità. In particolare l'ambiente naturale e le risorse culturali (dal sistema museale, ai siti naturalistici, ed archeologici, all'artigianato artistico) costituiscono una ricchezza e possono rappresentare anche un’opportunità per la creazione di posti di lavoro e di nuove imprese in settori ad elevato utilizzo di manodopera. Inoltre, la presenza di prodotti di nicchia di elevata qualità può dar vita all'organizzazione di un'attività locale di trasformazione e di commercializzazione, oggi del tutto insufficiente. La situazione Può essere utile, per cogliere in maniera più appropriata e contingente, i contorni della situazione economica della Bassa Padovana e degli ambiti collegati (zona Conselvana e Saccisica), considerare la dinamica territoriale nella complessità della provincia. 133 Limitando l’analisi alle attività industriali e terziarie per l’insieme della provincia il tasso di crescita degli insediamenti produttivi, nell’anno, risulta del +2,2%, superiore quindi al +1,1% registrato alla stessa data del 2006. Le dinamiche migliori si riscontrano nell’area settentrionale e in quella sud-orientale della provincia in cui, tra l’altro, vengono raggiunti livelli di crescita superiori a quelli del 2006, anche se comunque in tutte le aree il trend si presenta positivo. 134 Infatti: • il Camposampierese raggiunge la crescita più elevata (+3,1%) che migliora il risultato egualmente positivo raggiunto nel 2006 (+2,2%); • variazioni superiori al citato dato complessivo provinciale vengono anche dal Piovese (+2,9%), Cittadellese e Conselvano (entrambi con il +2,8%); • l’area centrale, in cui, come e’ noto, si localizza quasi il 50% del totale degli insediamenti della provincia, presenta un valore (+2,1%) sostanzialmente analogo a quello complessivo ed anche qui superiore a quello del 2006 (+1%); negli altri territori gli incrementi risultano più contenuti e oscillavano tra il +1,5% del Monselicense, il +1,4% dell’area Collinare e dell’Estense, al +1,2% del Montagnanese (l’area meno dinamica a livello provinciale in cui però si riscontra un miglioramento rispetto alla stessa data del 2006, dal momento che allora si era verificato calo del -0,5%). In sintesi le tendenze a livello settoriale evidenziavano: • un arretramento degli insediamenti produttivi in agricoltura (soprattutto nel Piovese e nel Camposampierese); • un fenomeno analogo nel manifatturiero (con l’eccezione della crescita che ha interessato in particolare il Conselvano e in misura più limitata Piovese e Cittadellese) e nei trasporti (nell’Estense e nel Conselvano i risultati peggiori); • tra i settori in crescita si rileva una espansione particolarmente significativa per le costruzioni nel Camposampierese e nel Montagnanese; 135 • per il commercio nell’area collinare, Conselvano e Cittadellese; • nei servizi finanziari nel Conselvano e nell’Estense, area quest’ultima che, assieme al Montagnanese e al Camposampierese, presenta l’aumento maggiore di insediamenti nei servizi alle imprese; • per i servizi destinati alle persone, lo sviluppo più significativo si rileva nelle due aree dell’Alta padovana e nel Monselicense. Analizzando più in dettaglio le dinamiche per i principali settori emergono le seguenti indicazioni. Per l’agricoltura in tutte le aree il trend continua a rimanere negativo, con le flessioni più accentuate per Piovese (-6%), Camposampierese (-5,4%) e area Collinare (-5%). Nelle attività manifatturiere, solo il Conselvano presenta una crescita significativa degli insediamenti (+2%) con variazioni positive, ma più contenute anche per Piovese (+0,4%) e Cittadellese (+0,3%) e un trend stazionario per il Monselicense. Nelle altre due aree di maggiore peso sul totale degli insediamenti manifatturieri della provincia, si evidenziava una flessione sia per l’area centrale (-0,7%) che per il Camposampierese (-0,5%). Le altre aree presentano un arretramento della base produttiva manifatturiera che si manifestava con maggiore intensità nell’ area collinare (-2,2%) e nel Montagnanese (-1,6%). Nelle costruzioni il trend è invece in generale favorevole e superiore a quello del 2006 se si eccettuano alcuni territori della parte meridionale della provincia (area Collinare, Monselicense, Conselvano ed Estense nell’ordine) in cui le variazioni pure positive erano al di sotto di quelle registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. I maggiori aumenti di insediamenti produttivi nelle costruzioni si riscontrano nel Camposampierese (+6,2%), nel Montagnanese (+5,8%) e nell’area centrale (+5,3%). Nell’insieme delle attività commerciali (ingrosso, intermediari, dettaglio e riparazioni) con l’eccezione delle due aree della parte sudoccidentale della provincia 136 (Montagnanese, -1,8% ed Estense, -1,6%), il trend è anche qui positivo con il maggiore sviluppo di insediamenti che interessa l’area Collinare (+4,5% che tuttavia, va ricordato, è quella che pesa di meno sul totale degli insediamenti del settore nella provincia). Seguono Conselvano (+3,4%), Piovese e Cittadellese (+2,7% per entrambe), mentre nell’area centrale (in cui e’ localizzato oltre il 53% del totale degli insediamenti commerciali della provincia) l’andamento risulta positivo, ma più contenuto (+0,7% anche se va ricordato che nel 2006 si verificò un arretramento sia pure limitato al -0,3%). Positiva anche l’evoluzione della attività alberghiere e della ristorazione specie nel Conselvano (+6,3%) e nel Montagnanese (+5,7%), che però risultano le due aree a minore incidenza sul totale provinciale (attorno al 3,5%), ma anche nel Monselicense (+4,4%). Nell’area centrale (che rappresenta oltre il 55% del totale degli insediamenti del settore) le dinamiche (+3,9%) si collocano al di sopra del dato provinciale (+3,4%). Per i trasporti si conferma il declino della base produttiva, se si fa eccezione anche qui l’aumento registrato nell’area Collinare (+3,9%), area in cui però si localizza solo una parte minima del totale degli insediamenti del settore nella provincia (2,5%). Invece nelle tre aree di maggiori dimensioni si registra una diminuzione superiore al dato provinciale (-3,1%) soprattutto nel Monselicense (-4,5%) e nel Cittadellese (-3,7%) con l’area centrale (-2,8%) poco al di sotto di questa soglia. Nei servizi finanziari l’aumento maggiore degli insediamenti riguarda Estense (+9,6%), Conselvano (+7,5%) e Cittadellese (+7,6%) nell’ambito comunque di una generale crescita di queste attività nel territorio, con la parziale eccezione del Camposampierese (in cui si e’ verificata una diminuzione del -0,5%). L’area centrale, in cui si localizza quasi il 60% delle attività finanziarie della provincia, presenta un andamento favorevole (+5,1%) superiore al risultato pure positivo dello 137 stesso periodo del 2006 (+1,5% allora). Nell’insieme dei servizi alle imprese (comprendenti attività immobiliari, servizi informatici, noleggio, attività di consulenza, ecc..) l’incremento di insediamenti si è verificato nell’intero territorio provinciale con i tassi di crescita maggiori in due aree della Bassa (Montagnanese +13% ed Estense +11,2%), che però presentano un numero assoluto ridotto di insediamenti di questo settore. La crescita di tali servizi è stata pure rilevante anche nella parte settentrionale, specie nel Camposampierese (+8%), ma anche nel Cittadellese (+6,2%), mentre nell’area centrale l’incremento si è manifestato in dimensioni relativamente inferiori (+4,6% anche se al di sopra del risultato del 2006). Ma va però tenuto presente che nell’area centrale si concentra oltre il 63% di tutti questi servizi presenti nella provincia a fine giugno 2007. Per i servizi pubblici e privati (principalmente destinati alle persone) l’aumento degli insediamenti ha interessato nuovamente le due aree settentrionali (+5,9% Cittadellese e +5,6% Camposampierese) oltre al Monselicense (+6%). 138 Positiva l’evoluzione nelle rimanenti aree, se si eccettua però la fascia collinare (-2,8%) e in parte anche il Montagnanese (in cui l’entità degli insediamenti rimane stazionaria). Anche nell’area centrale si nota una ripresa (+2,5%) dopo una contrazione di queste attività manifestatasi nel 2006 (pur se limitata al -0,5%). Per quanto riguarda la componente artigiana si conferma un certo arretramento delle imprese, come del resto si era già avuto modo di rilevare per l’intera provincia. Anche le aree che registrano variazioni positive nel numero di imprese artigiane operative non raggiungono la soglia di incremento del +1%. Si tratta delle quattro aree già in precedenza segnalate tra quelle più dinamiche per aumento complessivo degli insediamenti, vale a dire le due dell’Alta padovana (Camposampierese con +0,8% e Cittadellese con +0,4%) e le due della fascia sud-orientale: Piovese (+0,6%) e Conselvano (+0,4%). Il maggiore arretramento di imprese artigiane si registra nel Montagnanese (-1,2%) mentre risultati negativi tra il -0,7 e il -0,8% si hanno per l’area centrale, Estense e Monselicense ed in misura inferiore per l’area collinare (-0,2%). Nell’evoluzione a livello territoriale dei principali settori in cui sono presenti attività artigiane si nota in sintesi: • un calo generalizzato nel manifatturiero, più accentuato per Montagnanese, Estense, Conselvano e area centrale; • una variazione positiva nelle costruzioni, soprattutto nell’Alta padovana e nel Montagnanese; • una contrazione maggiore nell’area centrale e in quella collinare per le riparazioni; • una diminuzione della presenza artigiana nelle attività di trasporto in tutte le principali aree, con una maggiore accentuazione nel Montagnanese e nell’Estense e con l’eccezione dell’area Collinare (come già rilevato per l’insieme degli insediamenti); • una crescita per i servizi personali ancora nelle due aree settentrionali e nel Conselvano. 139 Le dinamiche comunali Considerando i comuni con la dimensione assoluta maggiore di insediamenti produttivi industriali e terziari (oltre la soglia delle 1.000 unità) si riscontra nell’insieme un trend positivo con la parziale eccezione del comune di Solesino (in cui si registra un calo del - 0,4%). Gli aumenti maggiori riguardavano due comuni localizzati nell’area metropolitana attorno al capoluogo provinciale: Albignasego (+5,7%) e Noventa Padovana (+5%). Seguivano S. Martino di Lupari (+3,7%), Montagnana (+3,6%) ed Este (+3,5%), mentre anche Rubano si colloca sulla soglia del +3% di aumento rispetto alla situazione alla stessa data del 2006. Al di sopra del valore di crescita provinciale (+2,2% come ricordato) anche Cittadella (+2,7%), Campodarsego (+2,5%), Trebaseleghe (+2,8%) e Vigodarzere (+2,4%). Per il comune di Padova si nota un incremento relativamente più contenuto (+1,5%), ma tuttavia per esso si trattava del risultato migliore dell’ultimo biennio, con riferimento alla situazione alla fine del primo semestre (dal momento che le variazioni in quel periodo si erano mantenute tra il +0,6 e il +0,8%). Prendendo invece in esame i 104 comuni della provincia: • due raggiungono una crescita superiore al +10%: Polverara (+10,8%) e Arre (+10,6%), collocandosi quindi nelle prime due posizioni della graduatoria assoluta provinciale per aumento della base produttiva (indipendentemente dalle dimensioni assolute del numero di insediamenti); • seguono entro le prime 5 posizioni: Villafranca (+8,7%), Terrassa (+7,6%) e Villanova (+7,3%); • per 17 comuni vengono raggiunte variazioni superiori o eguali al +5% con una prevalenza di comuni della fascia centro-settentrionale del territorio; • variazioni negative si rilevavano solo per un numero limitato di casi (11) e riguardano soprattutto comuni localizzati nella parte meridionale della provincia che, come rilevato in altre circostanze, presenta andamenti non omogenei. 140 I Distretti Produttivi Distretto termale euganeo Il Distretto Termale Euganeo fa riferimento alle zone dei Colli Euganei Veneti, più precisamente ai comuni in provincia di Padova nel comprensorio di Abano Terme, Montegrotto Terme, Battaglia, Galzignano e Teolo. Distretto del mobile classico della pianura veneta Il Distretto del mobile classico della pianura veneta si espande nella parte meridionale della regione ed interessa soprattutto l'area della Bassa veronese ma anche la Bassa padovana e il Rrodigino. Nel distretto si trovano a convivere autentici specialisti come intagliatori, lucidatori ed intarsiatori ma anche artigiani produttori di mobili in stile, piccole imprese e aziende leader. Distretto Veneto dei Beni Culturali Il Distretto Veneto dei Beni Culturali, riconosciuto ai sensi della Legge Regionale numero 8 del 4 aprile 2003, è espressione della volontà di oltre 30 istituzioni e più di 200 imprese impegnate nel settore del restauro, conservazione e valorizzazione dei beni culturali. Il Distretto si propone di istituire una rete informativa e di collegamento tra le varie realtà che sul territorio si occupano di restauro, conservazione e valorizzazione dei beni culturali (più di 900 aziende nel Veneto). Distretto del mobile d'arte di Bassano Per Mobile d’Arte del Bassanese s’intende il prodotto dell’artigianato artistico, nato ed evoluto nel distretto di Bassano del Grappa, durante il ventesimo secolo, ad imitazione degli stili settecenteschi di costruzione e restauro dei mobili. 141 Distretto orafo-argentiero di Vicenza La gamma della produzione orafa vicentina è molto variegata e comprende monili di alta gioielleria in stile moderno e antico, semigioielleria, oreficeria fine senza pietre, oreficeria e argenteria a maglia catena e stampata, gioielli d'argento di tendenza. Il Distretto mira a mettere in rete gli operatori di tale settore. 142 Distretto veneto della giostra Trova origine nella fiera medievale la tradizione della giostra nel Veneto che iniziò a svilupparsi dagli anni ’20, durante la crisi post-bellica, per poi evolversi nel più moderno parco dei divertimenti e, infine, nel luna park. Il fulcro storico del Distretto Veneto della Giostra si colloca tra Bergantino e Melara in provincia di Rovigo, la più interessata a livello numerico, ma in totale coinvolge 40 comuni del vicentino, padovano, veronese e trevigiano. Distretto produttivo della ceramica-artistica e della terracotta Si possono individuare due diverse anime del Distretto della ceramica-terracotta: quella legata alla Ceramica Artistica e l’altra, altrettanto importante per numero di addetti e fatturato, che si rifà alla produzione di terracotta, intesa come vasi da fiori, laterizio e cotto per l’edilizia. 143 OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE NELL’ULTIMO DECENNIO Tasso di occupazione maschile e femminile e tasso di disoccupazione nella Provincia di Padova dal 1995 al 2006. Valori medi annuali. L’occupazione maschile è rimasta praticamente allo stesso livello passando dall’83,4 % del 1995 all’82,8 % del 2006. Il settore femminile esce invece nettamente migliorato giungendo al 57,1% del 2006 a partire dal 49% del 1995. Anche la disoccupazione mostra buoni risultati nel decennio, scendendo da un tasso del 5,7 % per il 1995 sino al 4,3% del 2006 dopo aver raggiunto il minimo del 3,7% nel 2003. In ogni casi le indicazioni sono lusinghiere, essendosi stabilizzate a valori inferiori alla disoccupazione minima fisiologica o volontaria (5%), lontano dai livelli a due cifre degli anni 80. Il grafico indica l’andamento temporale del numero di occupati ogni 100 persone residenti in età da 15 a 64 anni compiuti, sia per il genere maschile che femminile. I dati sono valori medi annuali dal 1995 al 2006 per l’intero territorio della Provincia di Padova, i valori si leggono sulla scala di riferimento a sinistra. Compare nel grafico anche l’indicazione del numero di persone in cerca di occupazione ogni 100 persone costituenti le forze lavoro, con valori che si identificano sulla scala di riferimento a destra. 144 TASSO DI DISOCCUPAZIONE Percentuale di persone che cercano lavoro rispetto alle persone occupate e in cerca di occupazione. Valori medi 2006. Nel corso del 2006 si sono avuti in media il 4,3 % di disoccupati a livello provinciale, contro il 6,8 % del corrispondente livello nazionale. Per giudicare questi valori dobbiamo tenere presente che si considera un tasso inferiore al 5 % come fisiologico, ovvero dovuto a persone non occupate che rifiutano un lavoro loro offerto se questo non risponde a determinate esigenze. La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono le persone che hanno svolto ricerca attiva per un lavoro ogni 100 persone occupate e in cerca di occupazione. 145 La distribuzione territoriale mostra una rappresentazione in negativo delle mappe dell’occupazione maschile e giovanile, come del resto era da attendersi. I Comuni che hanno livelli di disoccupazione più elevati sono tutti compresi nell’area a sud-ovest della Provincia: Urbana, Villa Estense, Sant’Elena, Masi, Solesino, Sant’Urbano e Barbona, con tassi che vanno dal 6 al 7,6 %. Ai livelli di minor disoccupazione troviamo San Martino di Lupari, Fontaniva, Villa del Conte, San Pietro in Gu, Veggiano, Santa Giustina in Colle e Gazzo, posizionati quasi tutti nella zona ad alta concentrazione di attività produttive del nord della Provincia. I livelli vanno dal 2,5 % di San Martino di Lupari al primato di Gazzo che è di circa l’1,9 %. 146 OCCUPAZIONE NEI DIVERSI SETTORI ECONOMICI NELL’ULTIMO DECENNIO Percentuale di occupati in agricoltura, industria, artigianato, servizi pubblici e privati nella Provincia di Padova dal 1995 al 2006. Valori medi annuali. La lunga corsa dell’incremento dell’occupazione nel settore terziario ha avuto il suo massimo nel 2004 con 62 impiegati nei servizi su 100 occupati nel complesso. A seguito della recente crisi economica si è assistito ad un rallentamento a favore delle attività produttive, sino a raggiungere il 57,7% del 2006. Una tendenza del tutto contrapposta si è avuta per il settore produttivo dell’industria e dell’artigianato, che dai 37 occupati su 100 occupati nel complesso del 1995, ha perso continuamente quote sino al minimo del 34,5 % del 2002, per poi riprendere nel periodo di crisi sino agli attuali 40,3%. 147 Questo porta a formulare l’ipotesi che il rallentamento dell’economia sia stato salutare e funzionale ad un riequilibrio tra i settori produttivi della provincia. Una valutazione assai diversa appare quella rivolta al mondo dell’agricoltura in cui la percentuale di occupati sembra evidenziare un decremento più o meno continuo, passando dal 3,9 % del 1995 al 2% del 2006, segno evidente di una realtà che sta mutando forma, tra problemi ed opportunità noti oramai da tempo. Il grafico indica l’andamento nel corso degli anni di come si suddivide il totale di occupati tra settore primario della produzione, settore secondario della trasformazione e settore terziario dei servizi e della pubblica amministrazione. 148 TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE Percentuale di donne che lavorano rispetto alle donne residenti in età 15-64 anni. Valori medi 2006. La prima osservazione che risalta evidente è come vi siano mediamente meno donne che lavorano (57 su 100 per l’intera Provincia) rispetto agli uomini (83 su 100). La situazione si sta modificando e l’occupazione femminile cresce sia in qualità (nell’insegnamento prevalgono le figure femminili, ma anche l’imprenditoria femminile non è più una rarità) che in quantità (nel 1995 lavoravano 49 donne su 100, contro le attuali 57), facendo intravedere una emancipazione stabile e duratura che sorge in propria autonomia dal tessuto sociale sottostante. I Comuni dove il lavoro al femminile è maggiormente presente sono Montegrotto Terme, Santa Margherita d’Adige, Noventa Padovana, Mestrino, Saonara, Veggiano e Gazzo, tutti con livelli tra 60 e 63 donne che lavorano su 100. Livelli inferiori si trovano invece a Solesino, Anguillara Veneta, Baone, Villa Estense e Cartura, nei quali lavorano tra 47 e 50 donne su 100. 149 La mappa indica per ogni comune quante sono le donne che lavorano ogni 100 donne residenti in età da 15 a 64 anni compiuti. TASSO DI OCCUPAZIONE MASCHILE Percentuale di uomini che lavorano rispetto agli uomini residenti in età 1564 anni. Valori medi 2006. Il livello provinciale dell’occupazione maschile si attesta, come media per il 2006, attorno al 82,8 % , di ben 10 punti superiore al 72,8 % della media nazionale. Le concentrazioni maggiori si hanno ove maggiore è presente l’industria manifatturiera, ma la distribuzione sul territorio non mostra elevata disomogeneità indicando valori compresi tra il 77 ed il 92 %. 150 151 I Comuni ove l’occupazione maschile è più elevata sono Terrassa Padovana, San Giorgio in Bosco, Veggiano, Santa Margherita d’Adige, Massanzago, Gazzo e Vighizzolo d’Este, tutti con tassi di occupazione superiori all’88%, e con gli ultimi due che superano addirittura il 90 %. Sono cifre importanti, segnale che anche gli anziani (oltre i 65 anni) partecipano attivamente al mondo del lavoro. I Comuni con valori più limitati sono Rubano, Boara Pisani, Este, Merlara, Megliadino San Fidenzio, Battaglia Terme, Sant’Urbano, tutti compresi tra 77 e 79 %, valori in ogni caso di molto superiori alla media nazionale (73 % circa). La mappa indica quanti sono gli uomini che lavorano ogni 100 maschi residenti in ogni singolo Comune in età da 15 a 64 anni compiuti. 152 TASSO DI OCCUPAZIONE GIOVANILE Percentuale di giovani che lavorano rispetto ai residenti in età 15-29 anni. Valori medi 2006. In un contesto di difficoltà occupazionali sono solitamente le categorie più deboli che si accollano gli oneri maggiori. Non sembra il caso dei giovani residenti nei Comuni della Provincia di Padova, che mostrano livelli di occupazione compresi tra il 47 ed il 71 %, in molti casi superiori ai livelli femminili (47 – 63 %). A livello provinciale, hanno lavorato nel 2006 circa 6 giovani (15-29 anni) su 10; questo è una indicazione estremamente positiva, anche tenendo conto che sono pochi i giovani che lavorano prima dei 18 – 19 anni e che sono compresi, nelle età maggiori, anche gli studenti che svolgono studi universitari. La distribuzione territoriale ricalca quasi esattamente gli alti e bassi della mappa sull’occupazione maschile, 153 con Abano Terme, Megliadino San Vitale, Baone, Este e Padova che hanno livelli modesti di occupazione giovanile compresi tra il 47 ed il 50 %. Padova raggiunge il livello minimo del 47,7 %, evidentemente per l’elevato numero di residenti che frequentano gli studi superiori. Ai livelli più elevati troviamo Codevigo, Piombino Dese, Trebaseleghe, Curtarolo, Terrassa Padovana, Villanova di Camposampiero, Veggiano e Villa del Conte, tutti compresi tra il 67 ed il 71 %. 154 OCCUPATI NEL SETTORE PRIVATO DEI SERVIZI Percentuale di occupati nel settore privato dei servizi rispetto al totale degli occupati. Valori medi 2006. Il settore è un raggruppamento molto eterogeneo di attività economiche e comprende la ristorazione, il commercio, i trasporti, l’intermediazione finanziaria, le attività immobiliari e professionali ed i servizi domestici ed assimilati. Mentre le attività produttive tendono ad insediarsi alla periferia dei grandi comuni per motivi di opportunità, il settore dei servizi, per sua natura, si concentra maggiormente nelle grandi e medie realtà urbane. Le zone ove si ha maggior occupazione per il settore sono nei Comuni di Selvazzano Dentro, Battaglia Terme, Padova, Ponte San Nicolò, Albignasego, Torreglia, Solesino, Abano Terme e Montegrotto Terme, con livelli che vanno dal 43 155 % al 56 % del totale delle persone occupate. La concentrazione si evidenzia sia a Padova e nei comuni limitrofi, sia nella zona termale ove è rilevante l’attività alberghiera e dei servizi alla persona, con valori massimi ad Abano Terme (54 %) e Montegrotto Terme (56%) %). La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono le persone che hanno una occupazione nel settore privato dei servizi rispetto al totale delle persone che lavorano. 156 OCCUPATI NELL’INDUSTRIA E NELL’ARTIGIANATO Percentuale di occupati nell’Industria e nell’Artigianato rispetto al totale degli occupati. Valori medi 2006. Sebbene il settore dell’Artigianato si associ usualmente alle attività prettamente di tipo manuale, il Nordest ha coniugato questo termine in modo nuovo, con una diffusione sul territorio estremamente capillare ed estesa di piccole imprese sino a 15 dipendenti, dotate spesso di macchinari ed attrezzature ad elevato contenuto tecnologico che hanno formato oramai la vera spina dorsale del sistema produttivo Veneto e Padovano in particolare. La media provinciale dell’occupazione nel sistema produttivo industriale ed artigianale si attesta attorno al 40,3 % contro il 30,1 % dell’intera nazione. 157 Le zone ove si ha maggior occupazione per il settore sono nei Comuni di Galliera Veneta, Grantorto, Piombino Dese, Casale di Scodosia, Villanova di Camposampiero e Villa del Conte con livelli che vanno dal 57 % al 61 % di Villa del Conte. A parte Casale di Scodosia, al centro della zona ad elevata occupazione in Agricoltura del sud-ovest, gli altri Comuni sono tutti nel nord-est della provincia. La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono le persone che hanno una occupazione nei settori dell’Industria e dell’Artigianato rispetto al totale delle persone che lavorano. 158 OCCUPATI IN AGRICOLTURA Percentuale di occupati in agricoltura rispetto al totale degli occupati. Valori medi 2006. La media provinciale è bassa e si attesta attorno al 2,1 % contro il più che doppio 4,3 % dell’intera nazione. Le zone ove si ha maggior occupazione per il settore sono nei Comuni di Gazzo, Piacenza d’Adige, Sant’Urbano, 159 Cinto Euganeo, Vò, Castelbaldo e Barbona con valori che vanno dal 13 % sino al 23 % di Barbona. I livelli minori si riscontrano prevalentemente nei grandi centri urbani e nelle zone ad elevata concentrazione di attività produttive, con Selvazzano Dentro, Rubano, Noventa Padovana, Cadoneghe, Padova e Battaglia Terme che vanno dall’ 1,5 % sino allo 0,9 di Battaglia Terme. La mappa nella pagina precedente indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono le persone che hanno una occupazione in Agricoltura, sia questa di tipo tradizionale o intensiva, oltre ai settori zootecnico e ittico, rispetto al totale delle persone che lavorano. 160 OCCUPATI NEL SETTORE DEL PUBBLICO IMPIEGO Percentuale di occupati nel settore del Pubblico Impiego rispetto al totale degli occupati. Valori medi 2006. Il settore comprende la pubblica amministrazione, la difesa, la sanità, l’istruzione, i servizi sociali e le altre organizzazioni pubbliche in genere. Il pubblico impiego, assieme al settore privato dei servizi, forma la grande categoria del terziario e proprio come questo si distribuisce in tutti i comuni del territorio, con delle punte occupazionali nei grandi e medi centri, ove si concentrano le attività sovracomunali, come la giustizia, gli enti amministrativi, la sanità e l’istruzione superiore ed universitaria. Le zone ove si ha maggior occupazione nel Pubblico Impiego sono Conselve, Rubano, Monselice, Albignasego, Selvazzano Dentro, Battaglia Terme, Megliadino San Vitale, Este e Padova, con livelli che vanno dal 24 % sino al 38 % di Padova. 161 162 La mappa indica per ogni Comune della Provincia di Padova quante sono le persone che hanno una occupazione nel settore del Pubblico Impiego rispetto al totale delle persone che lavorano. Fonte: Provincia di Padova L’occupazione Il tasso di crescita dell’occupazione dipendente, cioè la differenza tra i tassi di entrata e quelli di uscita di personale, in provincia di Padova (sulla base del Rapporto Excelsior 2008 reso noto dalla Camera di Commercio) dipendente per il 2008 è previsto in crescita (+0,7%) e viene indicato in misura pressoché analoga a quella segnalata nell’indagine 2007 (+0,8%) e poco al di sotto di quanto previsto per il Veneto (+0,9%) e l’Italia (+1%): 163 Rispetto alle altre province della regione, Padova assieme a Treviso presenta il valore più contenuto, pur se lo scarto rispetto alle altre non appare particolarmente rilevante considerato che Verona, Venezia e Belluno si attestano su una soglia di crescita del +0,9% mentre Rovigo e Vicenza, le province più dinamiche in regione, raggiungono valori rispettivamente del +1,2 e +1,1%. Nella provincia il valore assoluto del totale delle assunzioni è previsto in 15.460 unità a fronte di uscite per 13.940 unità, con un saldo quindi positivo (+1.520). Le imprese e la loro domanda di lavoro Il 26,5% delle imprese padovane prevede di effettuare assunzioni nel corso dell’anno, valore quasi analogo a quello dell’anno precedente (26,8%), ma circa due punti al di sotto del Veneto (28,7%) e dell’Italia (28,5%); La disponibilità ad assumere risulta notevolmente superiore nelle imprese di maggiori dimensioni oltre i 50 addetti (in questa fascia dimensionale l’83,2% delle imprese prevede assunzioni) rispetto a quanto avverrà nelle aziende delle classi inferiori, soprattutto sotto i 9 addetti (19%) e tra 10-49 addetti (44,7%). 164 All’interno dell’industria, la propensione maggiore all’assunzione si dovrebbe riscontrare soprattutto nell’area delle attività metalmeccaniche, della gomma-plastica, della chimica e del sistema moda (settore che però presenta soprattutto nel calzaturiero una evoluzione non favorevole in termini di saldo tra entrate e uscite di personale). Queste indicazioni vanno tuttavia esaminate considerando i tassi di crescita dell’occupazione precedentemente indicati, dal momento che la disponibilità ad assumere va valutata anche in rapporto alle previsioni relative alle uscite di personale per ogni settore. Nelle altre province venete vengono indicate propensioni all’assunzione di personale superiori al dato di Padova e a 165 quello regionale nazionale in particolare per Belluno (34,5%) e Venezia, (33,4%) ma anche per Vicenza (30,7%) e Rovigo (30,2%), tutte province che raggiungono valori superiori a quelli indicati nelle indagini dell’ultimo triennio. Treviso presenta un dato pressoché analogo a quello di Padova, mentre per Verona (25,4%) le indicazioni di assunzione delle imprese sono le più contenute in ambito regionale. La posizione relativa di Padova in ambito nazionale Considerando i principali indicatori: • per valore assoluto delle assunzioni la provincia con il citato valore di 15.460 unità si colloca al 15° posto in Italia e al 3° nel Veneto, preceduta da Venezia (25.310) e Verona (21.750); • per entità del saldo tra entrate e uscite per l’insieme dei settori (+1.520 unità) è al 24° posto in Italia e al 5° nel Veneto, posizione che risulta migliore nel caso dei servizi (16° in Italia) rispetto all’industria (ove la provincia scende alla 38° posizione). 166 Le dinamiche settoriali dell’occupazione A livello settoriale la crescita dei posti di lavoro nel 2008 a Padova risulterà superiore nelle attività terziarie (+1%) rispetto all’industria (+0,3%). Considerando l’andamento previsto nelle altre province della regione: • per l’industria, Padova si colloca al quinto posto in regione preceduta da Venezia (+0,8%), Vicenza (+0,5%), Rovigo e Treviso (entrambe con +0,4%); • per i servizi il posizionamento si presenta relativamente meno favorevole, considerato che la provincia assieme a Venezia consegue il tasso di crescita più ridotto in ambito regionale (in cui Vicenza (+2,2%) e Rovigo (+2,1%) raggiungono i risultati migliori); • all’interno dell’industria le prospettive più favorevoli di crescita dell’occupazione vengono indicate nella metalmeccanica (e in particolare nella produzione dei metalli (+2,1%), macchinari industriali (+1%), apparecchi di precisione e componentistica per i mezzi di trasporto (+1%) e nella gomma-plastica (+1,7%). Prevale invece una tendenza al ridimensionamento della domanda di lavoro nelle costruzioni (-1,7%), nelle industrie del cuoio-calzature (-0,6%) e nelle industrie del legno (-0,1%). 167 Per i servizi le prospettive migliori vengono indicate nell’informatica e telecomunicazioni (+2%) e nell’aggregato comprendente un insieme di servizi alle imprese e alle persone (sanità, servizi ambientali, servizi ricreativi, ecc.) che presenta lo stesso incremento. Positive anche le dinamiche nelle attività commerciali (+1,3%) e nei servizi alle imprese (+1,1%), mentre emerge un parziale arretramento nei servizi destinati all’istruzione (-0,5%) e soprattutto nelle attività legate al turismo (-1,2% attività alberghiere, ristorazione, agenzie di viaggi e operatori turistici). Le assunzioni con difficoltà di reperimento Rispetto al totale dei posti disponibili, nel 30,5% dei casi le imprese hanno difficoltà di reperire le figure professionali richieste, percentuale superiore al Veneto (29,5%) e all’Italia (26,2%). In particolare le difficoltà di reperimento del personale sono maggiori nell’industria (38,8% dei posti disponibili, percentuale nuovamente superiore al Veneto (35,2%) e all’Italia (29,5%) rispetto ai servizi (in cui questa percentuale scende al 25,1% rimanendo tuttavia 168 superiore al dato nazionale (24%) e poco al di sotto di quello regionale (25,5%). Tuttavia, rispetto alle indagini effettuate negli ultimi anni, si registra un ridimensionamento dei problemi di reperimento del personale rispetto quanto indicato dalle imprese della provincia, sia per l’industria che per i servizi. Ciò sta ad indicare da un lato una maggiore disponibilità di personale rispetto agli impieghi reperibili sul mercato, ma dall’altro anche un ridimensionamento delle richieste di manodopera da parte delle imprese rispetto agli anni precedenti. A livello settoriale le maggiori difficoltà di reperimento del personale sono state segnalate soprattutto nel tessileabbigliamento (56% dei posti disponibili), nelle industrie alimentari e cartarie (poco meno del 50%) e con valori superiori al dato complessivo dell’industria anche nelle industrie della fabbricazione dei prodotti in metallo (44%), del calzaturiero (42,9%) e delle costruzioni (40,5%) nonostante il calo della domanda di lavoro in entrambi questi due settori. 169 Nell’ambito dei servizi, le maggiori difficoltà di copertura dei posti disponibili riguarderanno l’informatica e le telecomunicazioni oltre alle attività legate al turismo (attorno al 35% dei posti disponibili). Le imprese di minori dimensioni (tra 1 e 9 addetti) indicano una difficoltà di reperimento del personale (43% dei posti disponibili) maggiore rispetto alle imprese delle due classi dimensionali superiori, tra cui le imprese con oltre 50 addetti segnalano minori problemi di reperimento (20,1% delle richieste). Tra le motivazioni della difficoltà di reperimento del personale, la principale viene riferita alla mancanza di canditati con la necessaria qualificazione in rapporto alle mansioni da svolgere (34,4%) e alla ridotta presenza in provincia delle figure professionali richieste (33,4% delle motivazioni indicate). I problemi legati alle qualifiche del personale appaiono tuttavia inferiori a quanto segnalato dalle imprese a livello regionale e nazionale, mentre invece per Padova emerge una relativa maggiore carenza di offerta di lavoratori in rapporto ai posti disponibili rispetto a quanto avviene nel Veneto e in Italia. 170 Le tipologie contrattuali delle assunzioni Per le tipologie contrattuali, dall’indagine emerge una prevalenza delle assunzioni a tempo indeterminato che dovrebbero rappresentare il 50% dei posti disponibili, percentuale significativamente superiore a quanto segnalato per il Veneto (35%) e l’Italia (36,4%). L’utilizzo dei contratti a tempo indeterminato sarà maggiore nelle costruzioni (65,3%), nel commercio (51,1%) e nei servizi (52,1%), mentre risulterà al di sotto del dato medio nell’industria (43,7%); sarà più elevato nelle imprese al di sotto dei 50 dipendenti, in particolare nella classe 1-9 dipendenti (58,9%), rispetto alle imprese oltre questa soglia dimensionale (44,6%). Conseguentemente risulteranno più ridotte le assunzioni a tempo determinato (30,2% dei posti disponibili circa due punti al di sotto del Veneto e dell’Italia); inferiore anche la percentuale degli assunti part-time nella provincia (11,7% dei posti disponibili) rispetto alle previsioni formulate a livello regionale (12,6%) e nazionale (13,4%), con una percentuale più elevata nelle imprese di 171 maggiori dimensioni oltre i 50 dipendenti (in cui questa forma contrattuale interesserà il 13,9% degli assunti). La richiesta di figure professionali Considerando i grandi gruppi professionali le maggiori difficoltà di reperimento riguardano gli operai specializzati (per il 47,9% dei posti disponibili vi saranno difficoltà) seguiti dai conduttori di impianti (33,9%) e dalle professioni tecniche (31%). Rispetto al citato dato medio di difficoltà di reperimento del personale (30,5%) sempre riferito al totale delle assunzioni previste, presenteranno valori inferiori e quindi una relativa più agevole reperibilità, gli impiegati (25,7%), le professioni qualificate del commercio e dei servizi e le professioni ad elevata specializzazione oltre alle figure dirigenziali (23,1%). Tuttavia considerando le difficoltà di reperimento del personale in termini relativi, ovvero comparando i dati di Padova con il Veneto e l’Italia emerge che: • rispetto al Veneto le imprese della provincia avranno maggiori difficoltà di coprire i posti disponibili per le figure impiegatizie, le professioni tecniche e gli operai specializzati nell’ordine e in parte anche i conduttori di impianti; 172 • minori difficoltà rispetto all’insieme delle imprese della regione si incontreranno invece nella provincia per la ricerca di dirigenti, personale ad elevata specializzazione nelle professioni intellettuali e scientifiche e nelle professioni del commercio e dei servizi; 173 174 175 • rispetto all’Italia i problemi di reperibilità risulteranno ulteriormente più accentuati nella provincia per le quattro figure già segnalate nel confronto con il Veneto, ovvero nell’ordine, operai specializzati, impiegati conduttori di impianti e professioni tecniche. Con riferimento alle figure professionali, le maggiori difficoltà di reperimento del personale riguarderanno, nell’ambito delle rispettive aree: • tra le professioni con elevata specializzazione: tecnici paramedici (61,6% dei posti disponibili), insegnanti (46,3%), fisici e chimici (44,3%), specialisti nelle scienze fisiche e matematiche (42,5%); • tra le professioni del commercio e dei servizi: addetti alla ristorazione (44,2%), professioni qualificate (35,2%), addetti ai servizi personali e sanitari (27%); • tra gli operai e conduttori di impianti: operai specializzati nel tessile-abbigliamento (82,1%), varie figure specializzate (57,1% quali saldatori, carpentieri, ecc.), conduttori generici di impianti (51,7%) e addetti ai macchinari (50,9%). 176 177 Le assunzioni per livelli di istruzione SRiguardo ai titoli di studio richiesti al personale da assumere, viene indicata una maggiore difficoltà di reperimento per i soggetti in possesso dei titoli dell’istruzione professionale sia regionale (per il 40,3% dei posti disponibili) che statale (44,9%) mentre le percentuali per il personale con titolo di studio universitario (33,5%) e secondario (28,7%) appaiono relativamente inferiori. Con riferimento alle tipologie dei titoli, le preferenze espresse dalle imprese riguardano: • per gli indirizzi a carattere universitario, laureati in discipline economiche e in ingegneria elettronica e dell’informazione verso cui si concentreranno in assoluto le maggiori richieste, • considerando le difficoltà di reperimento per queste tipologie di laureati, esse risulteranno in linea con il dato complessivo (33,5%) nel caso dell’indirizzo economico o al di sotto di esso per l’indirizzo elettronico - informazione (24%); • per contro le difficoltà si presenteranno maggiori per gli indirizzi sanitario e paramedico (65,4%), scientifico, matematico e fisico (66,7%), linguistico (63,3%) e della formazione (47,4%); • per gli indirizzi secondari, in assoluto il maggior numero di richieste riguarderà l’area amministrativocommerciale, quella meccanica e la turisticoalberghiera; • da rilevare che per l’indirizzo meccanico le imprese evidenziano le maggiori difficoltà di reperimento di personale (40,5% dei posti disponibili), tra gli indirizzi per i quali sono previste le maggiori assunzioni in termini assoluti, mentre tra gli altri indirizzi con minore richiesta assoluta le difficoltà di reperimento più elevate riguarderanno informatica (62,1%) e chimica (59,3%) oltre a legno-mobile (42,1%) e aeronautico e nautico (93%); 178 • per l’istruzione professionale di Stato in assoluto le richieste più consistenti saranno indirizzate verso gli indirizzi meccanico, turistico-alberghiero e elettrotecnico e amministrativo-commerciale; • per l’indirizzo elettrotecnico si riscontreranno le difficoltà di reperimento maggiori (66,4% dei totale dei posti disponibili), comunque superiori al dato medio di quest’area di istruzione anche per gli indirizzi meccanico (47,3%) e turistico alberghiero (48,4%); • per le qualifiche legate ai corsi regionali di formazione professionale, l’entità maggiore delle assunzioni è prevista per soggetti in possesso di titoli socio-sanitario, meccanico e turistico-alberghiero indirizzo quest’ultimo che, tra i primi tre in valore assoluto, presenterà le maggiori difficoltà di reperimento (indicate nel 67,8% dei posti disponibili), mentre tra gli altri le percentuali maggiori riguarderanno gli indirizzi della moda ed edile in cui per la totalità dei posti disponili per il 2008 le imprese incontreranno difficoltà nel reperire personale con queste qualifiche. I dati sono tratti dal Rapporto Excelsior 2007 179 UNIVERSITA' Nelle Università del Veneto si può fare riferimento, per tutte queste informazioni, ai servizi orientamento dei singoli atenei. UNIVERSITA' DI PADOVA Via 8 febbraio 2 - 35122 Padova centralino 049.8275111 - call center 049.8273131 Servizio Orientamento Palazzo Storione, Riviera Tito Livio 6 - 35123 Padova [email protected] UNIVERSITA' CA’ FOSCARI di VENEZIA Dorsoduro 3246 - 30123 Venezia - centralino 041.2348211 Divisione Servizi agli Studenti e Offerta Formativa - DSSOF Sezione Orientamento, Mobilità Internazionale, Stage e Placement - Tel. 041.2347952 UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA Santa Croce 191 - 30135 Venezia - centralino 041.2571111 Area dei servizi alla didattica Orientamento, tirocinio e mobilità studenti Santa Croce, 601 - Campo della Lana - 30135 Venezia Tel. 041.2571779 - [email protected] UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI VERONA Via dell'Artigliere 8 - 37129 Verona centralino 045.8028111 Orientamento in entrata Tel. 045.8028588 - Fax 045.8028396 [email protected] UNIVERSITA' DI FERRARA via Savonarola 9 - 44100 Ferrara - Tel. 0532.293111 Unità Orientamento, Promozione e Tutorato Via Savonarola, 11-15 - 44100 Ferrara Tel. 0532.293394/95 - [email protected] 180 Centri per l’impiego a Padova Anche i giovani possono trovare indicazioni sulle offerte di lavoro, materiale informativo sui corsi di formazione, sui concori e su altre opportunità lavorative. www.provincia.padova.it/lavoro CAMPOSAMPIERO Piazza Castello 35 - 35013 Tel. 049/5790086 - Fax 049/9306007 CITTADELLA Via Galilei 1 ang. B. go Bassano - 35013 Tel. 049/5970225 - Fax 049/5975790 ESTE Piazzale Ca’ Pesaro 1 - 35042 Tel. 0429/2322 - Fax 0429/651525 MONSELICE Via Squero 6/A - 35043 Tel. 0429/72171 - Fax 0429/710553 PADOVA Zona Stanga - La Cittadella Sottopassaggio Saggin, 5 - 35129 Tel. 049/8201503 - Fax 049/8074119 PIOVE DI SACCO Vicolo Ferrari 1 - 35028 Tel. 049/9702750 - Fax 049/9711798 ABANO TERME Via delle Terme 17 - 35031 Tel. 049/8601384 - Fax 049/8610338 CONSELVE Via XX Settembre 9 - 35026 Tel. 049/5384117 - Fax 049/9513869 MONTAGNANA Via S. Benedetto 15 - 35044 Tel. 0429/81303 - Fax 0429/804558 181 Provincia di Padova Lavoro e formazione nel veneto Provincia di Belluno www.provincia.belluno.it > Scuola, formazione e lavoro Provincia di Padova www.provincia.padova.it/lavoro Provincia di Rovigo www.centroimpiego.ro.it Provincia di Treviso www.trevisolavora.org www.cittadeimestieri.treviso.it Provincia di Venezia www.portalelavoro.provincia.venezia.it Provincia di Verona www.j4u.provincia.vr.it Numero verde 800.011.337 Provincia di Vicenza www.provincia.vicenza.it > Il lavoro Camere di commercio del veneto Camera di commercio di Belluno Piazza S. Stefano, 15/17 - Tel. 0437.955.111 - [email protected] Camera di commercio di Padova Piazza Insurrezione, 1A - Tel. 049.82.08.111 [email protected] - Urp: tel 049.82.08.166 Camera di commercio di Rovigo Piazza G. Garibaldi, 6 - Tel. 0425.426.411 - [email protected] Camera di commercio di Treviso Piazza Borsa, 3/B - Tel. 0422.59.51 - [email protected] Camera di commercio di Venezia Sede operativa di Venezia - Zattere, Dorsoduro, 1401 Tel. 041.786.111 - [email protected] Sede di Mestre - Via Forte Marghera, 151 Tel. 041.257.66.11 - [email protected] Camera di commercio di Verona C.so Porta Nuova, 96 - Tel. 045.80.85.011 [email protected] Camera di commercio di Vicenza Corso Fogazzaro, 37 - Tel. 0444.994.811 - [email protected] 182 Promotori Via Giovanni XXIII, 1 - Montagnana (PD) Tel. 0429.83.662 - www.zaico.it - [email protected] Provincia di Padova Palazzo S. 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