Anno 7
Numero 7
Maggio 2008
L’Airone
Il giornalino della Scuola Primaria di Valle Martella - Zagarolo 275° CIRCOLO DIDATTICO
Sommario:
Editoriale
2
Uscite didattiche
3
Sapere Sapori
8
Bambini in bici
11
Magica fantasia
15
Momenti di festa
17
Le nostre ricerche
22
Saluti dalle quinte 26
editoriale
C
i siamo anche quest’anno …
Si, il giornalino scolastico L’Airone è pronto a raccontare
un po’ di avventure della nostra scuola.
Come sempre alla fine dell’anno scolastico arriva anche il
nostro giornalino per raccontare a tutti le avventure che
la scuola primaria di Valle
Martella ha vissuto e le tante
attività svolte: sport, teatro,
ambiente – riciclaggio, ceramica, alimentazione, le uscite
didattiche e …
Grande momento di sport nel
progetto “bambini in bici”, già
sperimentato lo scorso anno,
curato con impegno dalla maestra Floridana e Antonio che
si è concluso con tre giornate
di grande divertimento e tanti
premi , meritando l’attenzione
del quotidiano nazionale “la
Gazzetta dello Sport” .
Il teatro quest’anno si è arricchito della collaborazione
con l’associazione RIBALTA,
(www.ribaltateatro.it) con un
progetto finanziato dal Comune di Zagarolo Assessorato
alla scuola e ha visto impegnati gli alunni delle classi quinte,
con la realizzazione dello
spettacolo “HO VISTO PASSARE IL NOVECENTO”. Gli
alunni si sono esibiti prima
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e tanti dolci con la manifestaz i o n e
f i n a l e .
La chiusura dell’anno scolastico sarà accompagnata con
“Magica Fantasia” dalla tradizionale MOSTRA MERCATO
in cui verranno esposti i lavori
realizzati dagli alunni anche
grazie all’attività del laboraPer quanto riguarda il rici- torio di CERAMICA.
claggio siamo giunti ormai al Mentre siamo in stampa alcuterzo anno di collaborazione ne iniziative si dovranno svolcon l’associazione PA.ND.A. gere per cui non possiamo
che si prende cura degli ani- raccontarle, ma potrete tromali abbandonati . Tutti gli v a r l e
s u l
s i t o
alunni hanno contribuito a te- W W W . T U T T I B R A V I . I T
nere pulito il nostro ambiente (L’AIRONE), realizzato dale allo stesso tempo hanno aiu- l’insegnante Maria Teresa Natato gli animali abbandonati, poletano proprio per compleportando una grande quantità tare il progetto giornalino
di tappi di plastica che saran- scolastico che porta il nome
no venduti per essere ricicla- “DALLA CARTA AL WEB”.
ti e con il ricavato si collabora BUONA LETTURA E BUONE
con l’associazione per aiutare VACANZE !!!
gli animali. In via Sperimentale abbiamo iniziato la collaborazione per la raccolta diffeLA REDAZIONE
renziata della carta. Per i risultati aspettiamo il prossimo
anno. Possiamo sicuramente
dire che abbiamo contribuito
a tagliare qualche albero in
meno. La manifestazione finale si svolgerà il 6 giugno.
per i compagni e poi per genitori e parenti. I complimenti
sono doverosi sia per gli insegnanti che per l’associazione
RIBALTA,
ma soprattutto
per gli attori che hanno dimostrato che con l’impegno si
possono raggiungere dei grandi risultati. BRAVI!!!
Erano solo le classi terze,
quarte e quinte coinvolte lo
scorso anno nel progetto
“SAPERE SAPORI” . Quest’anno invece sono impegnati in
questo progetto tutti gli alunni della scuola primaria che ci
faranno gustare tanta frutta
L’Airone
Uscite didattiche
Venerdì siamo andati al teatro Sistina a vedere “Canto
di Natale”.
Siamo partiti da scuola con il
pullman e dopo circa un’ora
e mezza siamo arrivati al
teatro ma, poiché era presto, siamo andati a piedi a
Piazza di Spagna, abbiamo
fatto merenda e poi siamo
entrati al teatro.
Il teatro era grandissimo e
c’erano tanti bambini.
Lo spettacolo parlava di un
signore che si chiamava
Sgrug , il quale non credeva
al Natale ed era molto avaro. Alla fine, però, il signor
Sgrug diventa buono e vive
felice con le persone che gli
vogliono bene.
Dopo lo spettacolo, siamo
tornati a scuola felici e contenti.
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L’Airone
Uscite didattiche
Il giorno 7maggio,io e la mia classe, IV
A, siamo andati in gita a Ostia Antica.
Faceva molto caldo, ma eravamo tutti
cosi contenti che abbiamo sopportato
volentieri il sudore che ci bagnava la
fronte.
All’arrivo abbiamo trovato la guida,
Francesca, che ci ha guidato prima
verso i resti della necropoli e poi ci ha
fatto camminare sulle due strade più
importanti: cardo e decumano, che erano ricoperte di selce e per terra c’erano ancora i segni delle ruote dei carri.
Poco più avanti c’era il teatro, dove gli
attori, tanto tempo fa, si esibivano in
commedie e tragedie. Solo gli uomini
potevano recitare e per rappresentare
i personaggi femminili usavano le maschere bianche.
Le maschere erano di legno e avevano
la bocca larga per amplificare la voce.
Mi è piaciuto molto stare seduto in
quel teatro e per un po’ io e i miei compagni abbiamo fatto finta di essere i
senatori che stavano seduti davanti ai
posti d’onore, ricoperti di marmo.
La guida poi ci ha detto che quello era
il VOMITORIUM e tutti ci siamo messi a ridere, poi abbiamo capito che
quel corridoio era chiamato così perché”vomitava” le persone all’uscita del
teatro.
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Abbiamo poi visitato altre cose interessanti come la casa di una famiglia ricca con pavimenti e pareti di marmo
e le terme, riscaldate da sotto terra dagli schiavi, che
mettevano la legna nei forni e perfino i bagni pubblici: le
latrine.
Dopo aver pranzato, finalmente è arrivato il momento
più bello, il giro lungo il Tevere in battello. Il battello si
chiamava l’INVINCIBILE e il comandante mentre navigavamo sul fiume ci dava tante informazioni delle piante
e degli animali che incontravamo. Ad un certo punto il
battello ha cominciato a tremare perché dal fiume eravamo arrivati al mare aperto. Tutti abbiamo gridato per
lo stupore, eravamo cosi felici che ci brillavano gli occhi
e parlavamo tutti insieme. Il battello è poi tornato indietro e il comandante ad alcuni di noi ci ha fatto tenere
il timone.
Che gita! INDIMENTICABILE!
Ve la CONSIGLIAMO!
L’Airone
Uscite didattiche
Le donne non potevano recitare,
lo sapevate che quest’anno abbia- solo gli uomini e per distinguere il
mo fatto una meravigliosa espe- ruolo femminile indossavano marienza ad Ostia antica? Adesso ve schere bianche e per quello maschile le maschere potevano essela raccontiamo.
re rosse o marroni.
Il giorno prima di partire eravamo
molto ansiosi anche perché ci do- Abbiamo visto poi le terme, che
erano tipo i nostri centro benesvevamo svegliare presto.
sere, dove facevano il bagno prima
Appena arrivati a scuola ci hanno
messo i cartellini e siamo partiti
insieme alle altre classi quarte.
Cari amici,
Quando siamo arrivati, appena entrati ad Ostia, ci hanno presentato la guida, Massimiliano, che ci ha
portato a vedere gli scavi ed erano veramente molto, molto belli.
Ci ha raccontato che il nome Ostia
deriva dal latino e che significa
“bocca” perché sta vicinissimo alla
foce del fiume Tevere.
Abbiamo visto la strada degli antichi romani che era tutta consumata dai carri che passavano e dagli
zoccoli dei cavalli.
tingevano la spugna e si lavavano.
Abbiamo visto anche la lavanderia.
Sai che usavano la cenere per lavare e per fissare il colore al tessuto impiegavano l’urina!!! Forte
vero?!!
Più lontano c’era un luogo, simile ai
nostri bar e la guida ci ha detto
che anche a quei tempi mangiavano
il pesce, ma la cosa che
ci ha fatto più senso
era che facevano una
salsa con il pesce andato a male!
Dopo pranzo siamo saliti
sul battello. Era una
piccola barchetta con
delle finestrone lunghissime e noi eravamo
affacciati in una di
quelle … in un metro di
nella vasca di acqua calda e poi in finestrella eravamo in tremila!!
quella fredda. C’erano dei turni: le Abbiamo navigato il Tevere fino
donne di mattina e gli uomini dal alla foce e quando siamo arrivati
pomeriggio alla sera.
in mare aperto ci hanno fatto
Siamo poi andati a visitare il tea- Da lì siamo andati a vedere le abitro ed è stata la cosa che ci è pia- tazioni. Le case dei ricchi erano
ciuta di più.
abbellite in marmo con dei bellisEra fatto a forma di semicerchio; simi giardini dentro. Le case dei
agli ultimi posti c’erano le donne poveri, invece, erano delle palazzine di quattro piani, prive di tutto
e chi abitava al primo
piano era più fortunato
perché se scoppiava un
incendio, all’epoca molto frequenti, si poteva
salvare.
mettere seduti perché le onde
diventavano più forti.
Tornando in dietro abbiamo ammirato la fauna del fiume. C’erano
molti animali: papere, uccelli, tartarughe che si mimetizzavano perché avevano il guscio dello stesso
colore dei rami su cui si appoggiavano.
Siamo ritornati alla riva e saliti
sul pullman verso casa.
E’ stata una gita veramente bella,
Ci hanno portato poi ai
perciò vi consigliamo di andare
bagni pubblici. A quei
anche voi.
tempi andavano tutti
in una stanza dove si Tantissimi saluti dai bambini della
IVB e IVC.
mettevano seduti su
che dovevano rimanere in piedi e delle tavole con dei buchi, sotto
ai primi posti c’erano i più ricchi e passava la fogna e davanti c’erano
dei canali di acqua pulita dove inle persone importanti.
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L’Airone
Uscite didattiche
Il 5 maggio 2008 siamo andati in gita al Parco dei Castelli Romani. Entrati in classe
abbiamo aspettato il pullman
che ci ha condotti ai Pratoni
del Vivaro, una zona molto ricca di vegetazione.
Qui ci aspettavano i guardia
parco che ci hanno condotti in
un sentiero boschivo, in una
piccola radura ci siamo fermati e ci hanno spiegato le
fasi eruttive del vulcano
Laziale e che noi eravamo
nella sua caldera. Abbiamo conosciuto i nostri accompagnatori : Benedetta, Stefano,
Francesca, molto simpatici,
sorridenti e preparati.
Successivamente ci siamo inoltrati nel fitto bosco dove intorno agli alberi abbiamo fatto
merenda, stranamente aveva
un sapore più buono rispetto
agli altri giorni.
e animali: tartarughe, uccelli,
insetti. Alcuni di loro erano
stati curati poiché ammalati e
così l’avevano protetti in ambienti ideali per loro, come le
voliere, poiché non possono più
Alla fine del sentiero ci ha tornare in natura.
accolti un quercione, disteso a Su un pannello erano raffiguterra dopo un grosso tempora- rati gli uccelli presenti nel
le, era caduto poiché già am- parco e Benedetta cliccando
malato, ora non è morto per- su dei bottoni ci ha fatto senché dentro di lui vivono tanti tire i loro versi. In una casetanimali come le termiti. Diste- ta di legno abbiamo scoperto
si a terra abbiamo cercato in le numerose evoluzioni del vulsilenzio di ascoltare gli uccelli- cano Laziale raffigurate in un
plastico, dove erano riprodotni presenti in quel luogo.
Al ritorno ci siamo soffermati te le varie fasi vulcaniche,
ad osservare il prato delle or- Rocca di Papa era nella seconchidee selvatiche, da dove si da eruzione. Le foglie raccolte
vedeva un panorama stupendo da noi lungo il sentiero sono
e il campo di equitazione della state classificate grazie ad un
pannello che ci ha permesso di
forestale.
scoprire la loro forma e il loro
Ritornati indietro, il pullman ci
albero di appartenenza.
ha condotti a Rocca di Papa
dove c’è la sede del Parco: Vil- Salutata Benedetta ci siamo
la Barattolo. Qui abbiamo avviati verso la scuola e lungo
mangiato il nostro pranzo al la strada da un punto molto
sacco e abbiamo salutato Ste- alto, abbiamo ammirato il
grande lago di Albano. A scuofano e Francesca.
la i genitori ci aspettavano e
Abbiamo ammirato le rane di
noi felici con il libretto del
un piccolo stagno e la bacheca
parco che ci hanno regalato,
dove erano posti dei rifiuti
abbiamo raccontato la nostra
lasciati nel bosco per indicare
gita.
il tempo che impiegavano per
degradarsi.
un fulmine che lo aveva colpito
tanti anni prima. Ogni tanto ci
fermavamo ad ammirare qualche tana di un roditore o alcune tracce di animali passati in
quel luogo come i cinghiali.
Lungo il sentiero incontravamo moltissimi alberi, più grandi, più piccoli, qualcuno secolare tanto che per abbracciarlo
ci siamo dati la mano tutti intorno a lui. Stefano ci ha spiegato che per misurare l’età di
una quercia con un metro bisogna misurare la circonferenza,
dividerla per tre e moltiplicarla per cento anni. C’ era
Benedetta ci ha condotti lungo
anche un albero che conservaun sentiero didattico dove abva nella corteccia il segno di
biamo osservato tante piante
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L’Airone
Uscite didattiche
Una gita vissuta in modo ferenze di alberi secolari,
emozionante. Il 5 maggio al fiori dai mille colori che rendevano particolare ed entuParco dei Castelli Romani.
Il 5 maggio siamo stati nel siasmante le nostre conoterritorio dei Castelli Roma- scenze.
ni . Il parco si estende per
15000 ettari di terreno e
comprende tanti comuni dei
Colli Albani e costituisce i
resti di un grandioso edificio
vulcanico. Il giorno tanto
atteso finalmente era arrivato e noi ci sentivamo un po’
ansiosi ed agitati.
I nostri genitori già dalla
sera precedente avevano
preparato lo zainetto che
conteneva la merenda e il
pranzo a sacco insieme ad un
succo di frutta e dell’acqua.
Noi tutti cercavamo di immaginare come sarebbe stata la gita:alcuni pensavano di
visitare tanti castelli,altri
invece di andare in prati
verdi dove giocare con scivoli, altalene
e scalette.
Quando siamo arrivati ci
siamo resi conto che la realtà
era molto diversa. I
guardia parco Stefano, Benedetta e Francesca ci hanno fatto capire che un parco
ha una storia millenaria e
che racchiude territori molto estesi che custodiscono
animali , piante protette,
selvatiche e rare. Lungo i
sentieri dei boschi ci inoltravamo tra la natura integrale dove ci emozionavamo
a esplorare tracce di animali
passati in quei posti, circon-
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Tra i “ Botton D’oro, Viole
del Pensiero, Narcisi, Orchidee , Non ti Scordar di me,
Campanelle, Anemoni, Gerani, Margheritine, ecc.” la nostra mente si riempiva di
immagini colorate come tanta poesia armoniosa.
Pensare che eravamo sulla
caldera di un grande vulcano
faceva battere il cuore molto forte, ma quello che appariva ai nostri occhi era
grandissimo e bellissimo e
noi ci sentivamo molto piccoli di fronte alla natura incontaminata.
Sentimenti di pace e serenità avevamo lungo il cammino
mentre scoprivamo che la
natura non muore mai perché si trasforma in tante
cose e dà nutrimento a tanti
piccoli animali e piante.
Il 5 maggio al parco siamo andati
e dopo tanta strada
con il pullman
siamo arrivati
in boschi incontaminati.
Il quercione ci attendeva
e la per terra rimaneva
Mentre il cuore ci batteva
vedevamo tanti fiori colorati
profumati
e anche delicati.
Scoprivamo tracce di cinghiali
E di altri animali
piante strane e secolari
come tante idee circolari
Delle querce belle e forti
Il cibo che abbiamo mangiato sia a merenda che a pranzo ci sembrava più buono e
nutriente perché lo abbiamo
assaporato all’aperto in allegria e compagnia.
con rami lunghi e corti.
E’ stata una bella giornata
che ricorderemo come interessante, istruttiva e esplorativa.
Ci sentivamo
In allegria , in compagnia
E in simpatia con
I Guardia Parco
In armonia con la natura
E capivamo
Mentre loro
ci mostravano la via.
L’Airone
Progetto sapere sapori
Quest’anno abbiamo fatto un viaggio
“fantastico” nel mondo della frutta …
Abbiamo scoperto, assaggiato e trasformato la nostra amica frutta e abbiamo realizzato un piccolo giornalino.
Ecco alcune pagine ...
Una mela al giorno toglie il
medico di torno
Al contadino non far saper quanto
è buono il formaggio con le pere
Una ciliegia tira l’altra
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L’Airone
Progetto sapere sapori
Pera una volta …
“ Quando arrivai sulla Terra, non ero molto
bella, avevo qualche vermino, non avevo un bel
colorito brillante e lucido, ma ero fresca e
saporita al gusto di pera!
Meglio una pera minuta e bruttina ma saporita
o una pera grossa e bella?
Già dalla metà dell’800 la risposta è stata: una
pera grassa, bella da vedere ma piena di fertilizzanti. E io, povera pera, persi terreno a
causa delle crescenti richieste alimentari perché c’era la necessità di raccolti sempre più
ampi. Allora l’uomo ha pensato di utilizzare
prodotti chimici per raggiungere il suo scopo.
Addio prodotti biologici!
Perché imbottire le povere verdure e noi
frutti di pesticidi e fertilizzanti?”
Per fortuna in questi ultimi anni, gli imprenditori agricoli hanno pensato di salvaguardare di
più la nostra salute più che i nostri occhi. Lo
sappiamo, un frutto grande è più bello da vedere, ma quanto fa male alla nostra salute?
Quando vado dal fruttivendolo mi piace guardare le carote così arancioni, le banane gigantesche, le ciliegie che sembrano prugne e le
fragole che sembrano bombe, ma bombe per il
nostro stomaco!
Tuttavia per non sbagliare non lavatevene le
mani, lavate piuttosto bene la frutta e la verdura e fate come dice mio nonno:
“i prodotti buoni sono quelli che arrivano sulle
nostre tavole DALLA ZAPPA ALLA ZUPPA!!!”
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L’Airone
Progetto sapere sapori
<< Papà ti piace la frutta secca ?>> <<Si, perché >>
<< Niente … sta andando a fuoco il giardino!!!>>
Una banana sta pescando in riva a un
lago, le rotola vicino una mela che le
chiede: << Pesca ?>> << no, banana>>
Un signore entra in un negozio di frutta.
<< Salve! Mi darebbe “un cd” di mele?>> << Come sarebbe “un cd” ? Rispose il fruttivendolo. << Beh, sa>> ribatte il cliente << le cassette
non le usa più nessuno!>>
Durante il pranzo scolastico la maestra chiede al suo
alunno: << com’è il passato di verdure ?>>
<< Io verdurai, tu perdurasti, egli verdurò … >>
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L’Airone
Progetto Bambini in bici
Il 14 ,15 ,16 di maggio le classi
3 4 5 della scuola primaria di
Valle Martella hanno partecipato a delle gare sono state più di
una e molto divertenti . Ci sono
stati bambini che hanno fatto il
tifo ed altri hanno gareggiato.
Tutti i bambini si sono divertiti , altri ancora di più, ci sono
stati tanti bambini vincitori che
hanno preso anche le coppe per
tutta la classe .E’ stata una manifestazione straordinaria. Tutti i bambini che hanno partecipato erano felici alcuni invece
tristi per non aver vinto. I bambini hanno ringraziato tutti gli
insegnanti dopo le premiazioni .
Il direttore della gazzetta dello sport ha scritto un articolo
su questa manifestazione.
l’articolo era molto interessante. Tra poco ci sarà anche il
giro d’Italia alcune persone lo
andranno a vedere.
Secondo me è stata una manifestazione molto utile
perché on è importante vincere ma divertirsi. Tutti i
bambini hanno comperato la
gazzetta dello sport infatti
nelle edicole la gazzetta era
finita. A scuola una maestra
ci ha fatto vedere tutto
Bambini in bici
Quest’anno la nostra classe ha
partecipato al progetto bici.
È stata una bella esperienza
perché facevamo tanti percorsi
nel giardino e nella palestra della scuola. Abbiamo capito che
andare in bici significa anche
conoscere e rispettare le regole stradali. Abbiamo imparato a
giocare come una vera squadra,
tutti insieme. Io vorrei che anche il prossimo anno la maestra
Floridana e Antonio, insieme
alle altre maestre, facessero
questo bel progetto, così la
scuola diventa anche sport e
divertimento. Io penso che non
avrei mai imparato tutti quei
segnali stradali e le regole seAnno 7
Numero 7
sta della Gazzetta
dello Sport che ci ha
dedicato un articolo
veramente bello. Grazie a tutti!!
duta nel banco di scuola. Per me
è stato più facile capire e imparare divertendomi. La manifestazione finale è stata molto
bella perché c’erano anche alcune persone importanti della Federazione Ciclismo e il giornali-
Pagina 11
Progetto Bambini in bici
scolastico. Quel giorno era tutto speciale, tutto colorato, i
palloncini che adornavano la
strada e la partenza, il tifo dei
Erano giorni che aspettavamo il nostri genitori, sembrava un sonostro turno, prima di noi si e- gno… anzi una favola.
rano esibite le classi IV e V il Antonio, il nostro Direttore
14 – 15 maggio. Quel giorno a Sportivo, alla partenza ci dava il
tutti batteva il cuore molto for- via e ci ricordava che dovevamo
te, alcuni mangiavano le unghie essere calmi e ci suggeriva alcuper il nervosismo, altri erano ni movimenti per eseguire il peransiosi, altri invece si erano corso nel miglior modo possibile.
svegliati presto per l’emozione. Eravamo un po’ tesi, ma quando
cominciavamo a pedalare guarTutti però eravamo
Il 16 maggio ci siamo divertiti
molto durante la nostra festa
del Progetto Bambini in Bicicletta.
felici, vicino avevamo i
nostri genitori che avevano portato la nostra bicicletta, come
hanno fatto tutto l’anno, la mastra Floridana
ci assicurava che tutto
andava per il meglio e
non dovevamo preoccuparci e Antonio ci
invitava a ricordare
tutte le cose che avevamo imparato.
Ad un certo punto la musica di
We are the World si levò ed
insieme ai bambini della III A,
in fila indiana siamo andati lungo
la strada, chiusa al traffico c’erano le maestre Anna Rita, Antonella, Angela, Floridana. Sentimmo gli applausi dei nostri familiari ed il nostro cuore cominciò a battere più forte. Mentre
facevamo i cerchi Olimpici, non
ricordavamo alcune cose, ma poi
tutto ci sembrò facile: il riscaldamento, gli esercizi di motoria,
i giochi di squadra, del resto li
avevamo fatti per tutto l’anno
Anno 7
Numero 7
portava perché l’importante era
partecipare consapevoli di essere una squadra.
Emozionante è stata la premiazione tutti abbiamo vinto una
medaglia e una coppa per tutta
la classe. La coppa è stata ritirata dal bambino che aveva fatto il minor tempo possibile nell’
effettuare il percorso e che ha
vinto per tutti noi, infatti lo abbiamo portato in trionfo sul palco. Tutti ci hanno applaudito e
noi ci sentivamo importanti,
quando alcuni signori, di una società
sportiva
famosa,
hanno regalato dei
cappellini ai bambini
che hanno preso la
coppa, ci siamo sentiti anche noi dei
campioni ed eravamo
fieri di aver fatto il
Progetto Bambini in
Bicicletta. E’ stata
una bella festa, la
davamo solo il percorso e nelle festa di tutti i bambini, la festa
orecchie in lontananza sentiva- delle nostre emozioni e del nomo gli incitamenti dei compagni. stro entusiasmo.
Era bello fare lo slalom in un
percorso lungo e colorato, il
rosso , il verde, il giallo dei birilli erano davanti ai nostri occhi, le curve tutto sembrava armonioso e con la musica che la
maestra Monia metteva nello
stereo sembrava poesia.
Eravamo tutti li che facevamo la
stessa prova, tutti insieme, uno
alla volta, volevamo fare bella
figura e anche se non arrivavamo prima con il tempo, non im-
Pagina 12
Progetto Bambini in bici
Io ho gioito con i miei compagni e quando abbiamo vinto la coppa ho esultato
sul palco con il cuore in gola. Vanessa
Ero felice perché non avevo mai fatto
una gara dove c’erano tante persone.
Patrizia.
Ero emozionata perchè sapevo di non saper
andare bene in bicicletta, ma sono stata
felice di avere svolto ugualmente la mia
prova. L’importante è partecipare. Viviana
Ero tanto ansioso di prendere la bici per
fare il percorso che il cuore mi batteva
forte, l’emozione mi ha fatto fare un movimento scorretto e sono caduto. Questa
esperienza mi ha permesso di capire che
anche quando si cade ci si rialza e si evitano tanti errori. Alessio T.
E’ stato divertente vedere
le mamme tifare per noi e
percorrere la strada fuori
dalla scuola con le nostre
biciclette. Federico
Ero emozionata ma Antonio
mi ha rassicurato e sono
stata contenta. Chiara.
Non ho vinto, mi sono divertito tanto e
vorrei che questo progetto si riproponesse. Alessio A.
Il cuore mi batteva forte e non vedevo
l’ora di salire in bicicletta ed esibirmi
lungo il percorso. Gianfranco.
Ho mangiato le mie
unghie prima di cominciare la gara perché
ero nervosa. Laura
Sono contento ed emozionato
nel ripensare a quei momenti
così belli e incitanti. Lorenzo
Ero emozionato e speravo di arrivare
in finale. Alex
Volevo arrivare in finale ma sono stata
molto contenta di una festa piena di
colori. Martina C.
Mi è piaciuto tanto che vorrei rifarlo.
Giorgia
Ero molto emozionato ,vorrei rifare
questo progetto. Massimo.
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Numero 7
Io speravo di qualificarmi, questa volta non ce l’ho fatta, andrà
meglio la prossima occasione.
Leonardo
Il cuore mi batteva fortissimo quando
ho saputo di essere secondo classificato. Alessandro
Mi sono divertito molto anche se non
sono riuscito ad arrivare in finale. Elvir.
All’inizio ero emozionato e dopo mi sentivo fiero di aver partecipato ad una
gara così importante. Michele.
Ero emozionato perché vedevo le persone tifare per noi. Samuel
Ho partecipato ugualmente anche se
non avevo la bicicletta e questo mi ha
fatto stare allegra. Sara.
Mi è piaciuto molto anche se speravo di vincere . Sono stata contenta
quando mamma mi ha detto che sono stata brava lo stesso. Mariangela.
Sono
contenta
perché ho visto
tanti genitori e
tanti bambini allegri e tifosi. Giulia
Nelle preghiere che ho fatto durante il
ritiro pregavo per i miei compagni che
stavano affrontando una prova bella e
divertente. Christian
Speravo di arrivare in finale e vincere
la coppa per la classe mentre il cuore
mi batteva forte in petto. Andrea
Il cuore mi batteva forte e mi tremava
tutto il corpo. Ero tanto felice nel sentire il tifo dei miei compagni. Lorenzo
Mi sono tanto divertita e vorrei che non
fosse finita. Emanuela
Ho fatto il possibile per arrivare in finale mi sono divertito tantissimo. Emanuele
Tremavo prima di affrontare
la prova della batteria anche
se non sono arrivato tra i
primi sono stato contento.
Catalin
Vorrei che papà capisse quando è importante per me andare in bicicletta e
che la portasse a scuola. Iman
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Progetto Bambini in bici
RIPORTIAMO DI SEGUITO L’ARTICOLO PUBBLICATO SUL QUOTIDIANO SPORTIVO “LA GAZZETTA DELLO
SPORT “ SUL PROGETTO “ BAMBINI IN BICI”
la storia
Bici a scuola
Mappamondo
a Zagarolo
Venerdì 16 maggio 2008
ROMA
E proprio qui i bambini sono saliti
tutti insieme in bicicletta, per crescere
svagandosi, stringendo la mano al
compagno arabo, facendo l’occhiolino all’amico cinese, dando la pacca
sulla spalla al coetaneo dell’est europeo e accogliendo nel sorriso il rom
da poco arrivato.
di DANIEL LESTINI
Gli occhi di Giuseppe, in
tinta con l’azzurro del cielo,
trasudano entusiasmo della
grande impresa. Non sa
ancora se il ciclismo avrà la meglio sul calcio, la sua passione sin
dalla culla, ma l’abbraccio dei
compagni, che lo portano in trionfo, vale più di una rete segnata tra
gli Esordienti del suo Zagarolo.
Più in là c’è Brea,11 anni, di origini albanesi,emblema di una
società multietnica e multiculturale: è stato lui, non lesinando neppure una gocciolina di sudore, ad
inchinarsi per ultimo allo strapotere del folletto prenestino.
Una Gimkana di oltre 100 metri,
da percorrere zigzagando tra gli
ostacoli, in una corsa contro il
tempo, fatta di salite e discese,
metafora di una vita che lissù, tra i
colli prenestini nasconde storie di
ordinaria emarginazione Scuola e
sport, per una didattica che riesca
ad andare a braccetto con il divertimento e la passione sportiva.
Proprio il binomio all’insegna
della formazione e dell’integrazione attraverso lo sport ha dato il
là a «Bambini in bicicletta», iniziativa nata e cresciuta a ValleMartella, nel comune di Zagarolo.
Boom A trainare il progetto è
l’insegnante Floridana Passarelli
con Antonio Battistini della
Federciclismo. Proprio loro,
con l’ausilio di tutto il corpo insegnante,hanno posto le basi dell’iniziativa. Questa mattina la cerimonia di
chiusura farà calare il sipario. È l’entusiasmo trainante della maestra Floridanaa solcare la via di un progetto
che lo stesso Battistini non tarda a
definire «unico nel suogenere». «I
nuovi arrivi – rimarcano con orgoglio
le maestre—hanno moltiplicato la
popolazione.
I bimbi arrivano anche ad anno scolastico iniziato, inuna commistione di
razze e lingue.
Noi li cresciamo all’insegna dei valori
solidali e pacifici e con la loro bici e i
loro caschi vengono aiutati ad acquisire nozioni, sotto forma di gioco,
autodisciplina
[email protected]
Sogni Domani, quando il Giro
passerà a pochi chilometri da
Valle Martella, Giuseppe, Bear,
Nicolò, Xxu Jencheng, Alessio,
Natasha, Andrej e gli altri saranno
lì, ai bordi della strada, ad accompagnare la corsa dei propri eroi, pensando al giorno in cui saranno come loro.
Per la serie: anche i sogni hanno i
pedali...
Daniel Lestiniuna commistione di
razze e lingue.
Noi li cresciamo all’insegna dei valori
solidali e pacifici e con la loro bici e i
loro caschi vengono aiutati ad acquisire nozioni, sotto forma di gioco,
autodisciplinae senso civico».
Sogni Domani, quando il Giro
passerà a pochi chilometri da
Valle Martella, Giuseppe, Bear,
Nicolò, Xxu Jencheng, Alessio,
Natasha, Andrej e gli altri saranno
lì, ai bordi della strada, ad
accompagnare la corsa dei propri
eroi, pensando al giorno in
cui saranno come loro. Per la serie:
anche i sogni hanno i pedali...
e senso civico».
Daniel Lestini
A farsene artefice il piccolo plesso che trae il nome proprio
dalla frazione in cui è dislocato, in
una terrazza di verde che si affaccia sulla Capitale e sembra quasi
scrutarla, accarezzarla.
Foto ricordo della gimkana con i bambini di Valle Martella LESTINI
Anno 7
Numero 7
Pagina 14
Progetto magica fantasia
Non abbiamo solo imparato a leggere, scrivere e contare ma anche … a lavorare con la ceramica.
Eccoci all’opera
Comincia il nostro lavoro …
Classe I A
stendiamo l’argilla con un bel
matterello
imprimiamo delle formine nell’argilla
E d ecco i nostri bei ciondoli da colorar
Anno 7
Numero 7
Pagina 15
Progetto magica fantasia
Non solo lettere e numeri !!
Quest’anno la nostra classe ha
partecipato a due diversi progetti:
“Sapere sapori” e “Ceramica”.
Che cosa abbiamo imparato?
Certo non possiamo dilungarci ma vi
faremo un breve riassunto.
Con “Sapere sapori” abbiamo imparato
tante cose: prima di tutto l’importanza
dello stare composti a tavola e
dell’igiene della bocca. Poi attraverso
la piramide alimentare, abbiamo
imparato quali sono i cibi che ci fanno
bene, quelli che ci fanno meno bene e
quelli che non ci fanno bene per niente.
Abbiamo scoperto anche che con la
frutta e la verdura si possono creare
dei ritratti come “l’Arcimboldo” e si
possono imparare delle canzoncine
come “Citrarantella”, “Frullato twist” e
“Viva la pappa col pomodoro”.
Con il progetto “Ceramica” invece
abbiamo imparato a manipolare la
creta, a modellare, a pitturare e …
insomma a creare tanti oggetti che
saranno esposti nella mostra-mercato.
Questi sono i nostri lavori in allestimento… speriamo di vedervi numerosi ad ammirare i nostri lavori completati !!!
Pagina 16
L’Airone
Momenti … di festa
Ciao a tutti,
siamo gli alunni della II A e
vogliamo raccontarvi cosa abbiamo preparato in occasione
della Pasqua.
Prima di tutto la maestra ci ha
dato una scheda dove noi abbiamo scritto la poesia di Pasqua che faceva
“C’è una casetta …”, poi l’abbiamo colorata e imparata a memoria.
Poi la maestra ha portato ventitré tavolette e le maestre
delle altre classi ci hanno prestato i colori per pitturarle. Le
abbiamo pitturate davanti e
dietro: i maschi di giallo o verde chiaro, le femmine di rosa o
arancione. Dopo che si sono
asciugate le maestre hanno
portato i tovaglioli di carta con
disegnati pulcini, fiori e farfalle.
Ognuno di noi ha scelto un disegno e con
la colla lo abbiamo incollato sulle tavolette.
Infine le abbiamo confezionate in una bustina di cellophane con dentro degli ovetti
di cioccolata e con il nastrino ci abbiamo
legato la poesia.
Pagina 17
L’Airone
Momenti … di festa
A carnevale con i
miei compagni della
classe I A abbiamo
studiato una simpatica poesia che ha suscitato in noi la curiosità di scoprire la
provenienza delle
varie maschere, così
tutti insieme allegramente ci siamo
dati da fare: abbiamo letto … ed ecco il
nostro risultato !
Lunedì 17 marzo le classi 5 A, B ,C, sono partite per il caposcuola accompagnate dagli insegnanti
Claudio, Pio e Monia. Siamo stati fuori per quattro giorni ,abbiamo alloggiato nell’albergo Tamanco a Rimini e abbiamo visitato l’Italia in Miniatura,le Grotte di Frasassi,Pesaro e Urbino. A
tutti noi sono piaciute le Grotte di Frasassi ,un posto bellissimo che ricorderemo per sempre.
Nelle grotte
abbiamo avuto modo di osservare le stalattiti e stalagmiti che insieme formano una colonna. Un’altra bella giornata è stata
quella passata nell’Italia in Miniatura ,dove ci sono tante belle cose da vedere e tanti divertimenti è incredibile pensare che in circa due ore abbiamo visitato tutta l’Italia in Miniatura da
nord a sud . Il momento più divertente è stato quello di andare sui tronchi nell’acqua insieme ai
maestri. Questo caposcuola è stata una bella esperienza per tutti.
Pagina 18
L’Airone
Momenti … di festa
Che cos’è una mamma
Rititì lo vuoi saper tu
Che cosa è una mamma ?
Nessuno, nessuno dei bimbi lo sa.
Un bimbo nasce e … va
Lo sanno, ma forse, ma tardi
Quelli che non l’hanno più.
Rititì che pensi e mi guardi,
Rititì lo vuoi saper tu?
Una mamma è come un albero grande
Che tutti i suoi frutti ti dà :
Per quanti gliene domandi
Sempre uno ne troverà.
Ti da’ il frutto, il fiore, la foglia,
per te di tutto si spoglia,
anche i rami si taglierà.
Una mamma è come un albero grande.
Pagina 19
L’Airone
Momenti di … festa
Una mamma è come una sorgente.
Più ne toglie acqua e più ne getta.
Nel suo fondo non vedi belletta:
sempre fresca, sempre lucente,
nell’ombra e nel sol è corrente.
Non sgorga che per dissetarti,
se arrivi ride, piange se parti.
Una mamma è come una sorgente.
Una mamma è come il mare.
Non c’è tesori che non nasconda,
continuamente con l’onda ti culla e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farlo sanguinare,
subito ritorna ad azzurreggiare.
Una mamma è come il mare.
Una mamma è questo mistero:
tutto comprende tutto perdona,
tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero,
puoi farle male in tutta la persona.
Ti dirà: "Buon cammino bel cavaliero!"
Una mamma è questo mistero.
Pagina 20
L’Airone
Momenti di … festa
Questa poesia ci ha commosso tanto e anche noi alunni delle classi II B e II C abbiamo voluto
vedere le nostre mamme con altri occhi, quelli di un poeta, cioè con gli occhi del cuore.
Mamma, tu per me sei …
una stella perché sei
luminosa e sei gialla e
anche bella e stai in
cielo.
Daniel
un paesaggio perché posso vederti sempre
e incantarmi dalla tua bellezza. Sei bella
come un tramonto ricco di colori splendidi.
Mathilda
il mio fiore preferito
perché tu sei brava e
bella. Senza te non
potrei vivere e ti voglio tanto bene.
Lorenzo
un delfino perché il delfino è bello e liscio come
la tua pelle. Mi piace
stare con te.
Sara
un fiore grande che profuma con
cin-que petali. In tutto il mondo
sei la più bella.
Simone
un sole perché splendi e
illumini le mie giornate .
Sei luminosa e bella.
David
una sirena perché sei magica e bella. Vorrei tanto
stare con te sempre.
Greta
una stella che brilla nel cielo e
mi piace stare con te perché mi
fai tante cose.
Cristina
Anno 7
Numero 7
il mio cuore perché sei brava
e bella. Senza te non posso
vivere.
Alessia
una fata perché sei
la più brava del mondo e
mi compri tutto.
Maverik
una perla perché anche tu sei preziosa. Sei il mio tesoro più grande.
Monica
un arcobaleno perché hai dei colori
bellissimi.
Jeson
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Momenti di … festa
Mamma per me sei una stella
perché a parte te nessuna cosa è
più bella. Con il tuo calore mi accarezzi
la tua luce si sparge in mille pezzi.
Niente più di te brillerà anche una perla
ti invidierà.
Emanuele B.
un fiore perché sei profumata, perché
sei ricca di colori, perché sei bella e
lucente. Ogni volta che ti vedo sei sempre più bella e a ma piace
stare con te.
Giada
un sole, io mi incanto a
guardarti: splendi tantissimo e sei bellissima.
Marco
un fiore prezioso. Quando sei con me sento il
tuo dolce profumo.
Sei bellissima.
Pamela
una sirena perché sei
davvero speciale. Sei bellissima e brilli nel mare.
Gianluca
un angelo, come un angelo tu hai le ali e
voli da me quando ti chiamo.
Damiano
un bellissimo fiore tutto giallo e
profumato. I tuoi petali splendono
come un sole. Il tuo sorriso è bellissimo. Anche tra tanti fiori ti riconoscerei perché tu sei la più bella.
Antonietta
un cigno delicato. Io so che tu lo sogni
spesso, per me sei tu quel cigno che sogni
perché sei splendida e luminosa proprio
come un cigno.
Giorgia
una farfalla, sei bellissima e mi
piace stare con te come mi piace
guardare le ali colorate della farfalla.
Tatiana
un delfino che gioca felice
nel mare e mi schizza di
gioia.
Nicolas
un sole perché sei luminosa e splendente.
Quando sei con me mi scaldi con il tuo
amore.
Ioana
bella come una farfalla. Sono
contento di stare con te e ti seguirei ovunque. Gabriele
una bellissima rosa. Sei il fiore più prezioso
che ci sia e il tuo profumo è buonissimo.
Alban
un fiore perché hai un dolcissimo profumo. Come il fiore sei bella e delicata.
Adil
Pagina 22
un cigno bianco perché
sei bella e speciale. Quando sono con te sono felice
e mi piace accoccolarmi
tra le tue braccia.
Mirko
un bellissimo fiore. Hai la forma di una
rosa e sei di colore rosa. Il tuo stelo è
lungo e verde. Quando ti stringo a me
sento il tuo dolce profumo.
Ayoub
L’Airone
Le nostre ricerche
QUEST’ANNO I BAMBINI DELLA IB E IC HANNO SCOPERTO CHE
ECCO COME HANNO DECISO DI RACCONTARVELO
L’acqua è il più importante e abbondante
elemento liquido sulla Terra.
L’acqua serve per bere
L’acqua serve per lavarsi
L’acqua, allo stato liquido, forma gli
oceani, i mari, i laghi, i fiumi e,
sottoforma di ghiaccio, le immense
distese ghiacciate del Polo Nord e del
Polo Sud.
Anche se alzi gli occhi sopra di te, e
guardi il cielo, vedrai acqua: e non solo se
piove! Infatti, esistono quantità di acqua
nell’aria, in forma di nuvole.
L’acqua serve per
coltivare
L’acqua serve per
cucinare
Anno 7
Numero 7
Pagina 23
Le nostre ricerche
Quanta acqua dolce c’è sul nostro pianeta?
La quantità di acqua dolce disponibile sul nostro
pianeta, però, è irrisoria.
Se immaginiamo di mettere tutta l’acqua dolce
presente sul nostro pianeta in 10 bottiglie, possiamo notare che, come disegnato nel grafico
qui accanto, i ghiacciai riempiono 7 bottiglie,
qualcosa di più di 2,5 bottiglie, invece, contengono tutta l’acqua presente nel sottosuolo e
meno di mezza bottiglia l’acqua dolce presente
nei fiumi e nei laghi.
L’acqua, quindi, è un bene prezioso distribuito
in modo non uguale fra le popolazioni del mondo.
GHIACCIAI
LAGHI
SOTTOSCUOLO
FIUMI E
Ci sono paesi in cui l’acqua potabile non è accessibile a tutti.
LAHGHI
In Africa l’acqua non c’è.
Donne e bambini sono costretti a fare molti chilometri ogni giorno per procurarsi l’acqua.
I bambini non possono andare a scuola perché sono obbligati a trasportare l’acqua.
Molti di loro muoiono perché bevono acqua contaminata oppure a causa di malattie provocate dalla
scarsa igiene.
Acqua significa poter bere, poter cucinare, lavarsi, irrigare il terreno.
Acqua significa vita.
1.
Non lasciare il rubinetto aperto
2.
Usare la lavastoviglie
Gli italiani sono considerati grandi spreconi d’acqua.
3.
Fare la doccia invece del bagno
Sai darmi qualche consiglio utile ad evitare questo
spreco?
4.
Non giocare con l’acqua
5.
Tenere sempre in ordine le tubature
L’intervista
Le persone intervistate dagli alunni della classe IB,
hanno così risposto:
Pagina 24
L’Airone
Le nostre ricerche
Ciao, io sono un Homo Erectus.
Oggi mi sono svegliata e ho detto al mio gruppo di andare a
caccia.
Mentre stiamo camminando,
scorgiamo all’orizzonte un grande mammut, allora ci abbassiamo per non farci vedere dal
mammut e appena si avvicina lo
colpiamo con le lance fatte con
legno e selce.
Appena capiamo che è morto, ci
avviciniamo e tutti insieme lo
portiamo via; appena arrivati
con i chopper gli togliamo la pelle e con quella ci copriamo, con
la carne ci nutriamo e con le ossa costruiamo le tende. Quando
arriva la notte facciamo una
passeggiata e di colpo comincia
a piovere,
un fulmine colpisce un albero
incendiandolo. All’inizio io e i
miei compagni ci mettiamo paura ma ben presto capiamo che il
fuoco è molto utile: serve a riscaldarci, a cuocere il cibo, a
scacciare bestie feroci e a costruire utensili più resistenti.
Allora cominciamo ad accendere
i primi fuochi e ad alimentarli
con paglia e legnetti. Noi per la
notte ci rifugiamo in grotte naturali o in tende fatte con rametti e ossa di animali. I grandi
erbivori come il cervo ed il
mammut si stanno spostando,
quando si spostano noi li seguiaAnno 7
Numero 7
mo e se durante il viaggio non
troviamo nessun animale da
mangiare ci arrangiamo e raccogliamo bacche, frutti ed erba e
ce li mangiamo.
Pagina 25
Con il teatro … Il saluto delle quinte
Il 27/05/2008 si è concluso ma, abbiamo usato in maniera mo imparato qualcosa di più,
con successo lo spettacolo dal diversa la voce, abbiamo impa- soprattutto valori come l’amiciTitolo “Ho visto passare il rato a recitare (o quasi). Con zia, la condivisione e che le no‘900”; nella stessa giornata ci
stre diversità rappre-
sono stati due spettacoli uno
sentano una ricchezza
destinato alle classe del plesso
per il nostro futuro.
di Valle Martella, l’altro ai ge-
A conclusione di questa
nitori.
esperienza ci sentiamo
Noi ragazzi delle classi quinte
di ringraziare tutti co-
da Gennaio abbiamo cominciato
loro che ci hanno soste-
l’avventura con il teatro: ogni loro avevamo già partecipato a nuto,
incoraggiato,
sgridato,
lunedì con gli attori Fabrizio e due manifestazioni: la giornata insegnato qualcosa in questo
Simone, abbiamo fatto le prove della Memoria, che ci ha visti anno e in quelli precedenti: gli
nei locali vicino la palestra.
La nostra avventura è stata
organizzata da Ulisse Marco
Patrignani che è il direttore
artistico
“Ribalta”;
dell’associazione
con
loro
abbiamo
impegnati nella realizzazione di insegnanti, i bidelli, gli amici.
un calendario in memoria di
Grazie
tutte le vittime del razzismo e
la mostra sulla legalità, a cui
abbiamo contribuito con dise-
VA VB VC
gni ed elaborati scritti.
fatto esercizi con il diafram- Grazie a queste attività abbia“Grazie” pensiamo che sia la parola più bella da poter dire
ai nostri insegnanti , sono stati cinque anni che non dimenticheremo Voi siete stati capaci di farci crescere , di dividere con noi momenti di tristezza e di gioia . Spesso abbiamo pianto per un voto non troppo bello ma anche questo è servito a farci capire quanto è importante studiare.
Grazie alla maestra Renata e la maestra Cristiana anche
sé sono state un po’ severe un mondo di bene da tutti noi.
Un grazie al maestro Claudio che ci ha dato veramente
tanto , una persona che per noi è stato sempre presente ,
non dimenticheremo mai l’esperienza del campo – scuola , stare insieme per 4 giorni .
UN GRANDE SALUTO DALLE CLASSI 5 A B C.
Pagina 26
L’Airone
GLI INSEGNANTI RINGRAZIANO
Tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del giornalino scolastico
“L’AIRONE”
Milk and Coffee sas
di
Pennella Caterina
Via L. Einaudi,57
00030 Valle Martella
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Via Fontanile delle Zinne, 2 B
00030 Valle Martella
tel. : 06 95434489
Via A. Scarlatti, 9
0000 Valle Martella
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Tel.: 06 9545073
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Di Mario Marco
Sede legale: Via A. Catalani, 13
Lab.: Via G. da Fabriano, 3
00030 ZAGAROLO /RM)
L. S. C. Via Col Felice, 9 — Roma
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Via Acqua Felice 13 B
00030 Valle Martella - Zagarolo
Tel.: 06 9544213
L’Airone
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Scuola di Valle Martella
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FAX
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INFANZIA :
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95430821
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Coordinatore del progetto: PIO BROGNO
Coordinatore sito: MARIA TERESA NAPOLETANO
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Giornalino 2007/08.pub - 275°Circolo di Zagarolo