CAI SEZIONE DI TREVISO Assemblea del 26 maggio 2011 RELAZIONE DEL PRESIDENTE. Cari Socie e Soci, Sono qui per relazionarVi sull’ultimo esercizio della mia presidenza iniziata nel 2005 e, quindi, anche per fare un riassunto degli accadimenti che si sono susseguiti in questi sei anni. Dal punto di vista economico finanziario la lettura del bilancio del 2010, che il Consiglio ed il Collegio dei revisori contabili propongono alla vostra approvazione, evidenzia che la nostra Sezione, seppur fortemente indebitata per i mutui accesi per sostenere i lavori di ampliamento ed ammodernamento dei rifugi Pradidali, Treviso ed in piccola parte anche dell’Antelao e del Biella, è riuscita a chiudere i conti con elementi di positività sia per quanto riguarda la gestione dei rifugi che per la parte relativa all’attività sezionale. Una gestione oculata delle spese, una corretta suddivisione dei capitoli di spesa, un meccanismo di autocontrollo per cui ogni Commissione, Gruppo e Scuola devono fare attenzione al fatto che ogni singola attività si chiuda con un sostanziale pareggio fra entrate ed uscite, hanno portato (anche se il meccanismo non è ancora da tutti compreso e perfettamente attuato) al fatto che ognuno di questi organismi gestiscano, per quanto possibile, i propri bilancini in modo da far coincidere le spese con le entrate. Si sa perfettamente che questo non sarà sempre possibile, per varie ragioni che possono essere legate alla specificità dell’attività svolta oppure al fatto che alcune attività possono avere un carattere promozionale che si riflette su tutta la Sezione e che quindi non si possa chiudere col pareggio. Questi casi devono investire l’interesse generale e, quindi, vanno preventivamente discussi ed approvati dal Consiglio che potrà dare la sua approvazione, facendo in modo che l’onere possa ricadere sulla Sezione nel suo complesso e, quindi, decidere se l’eventuale sbilancio debba/possa essere almeno parzialmente sostenuto finanziariamente dalla cassa Sezionale. Ma questa benedetta cassa Sezionale per avere dei fondi a disposizione deve essere alimentata attraverso un prelievo sistematico dalle attività normali dei Gruppi, Commissioni e Scuole e forse anche, ma in minima parte, da residui attivi derivanti dalla propria gestione corrente. Per chiarire il concetto si deve dire che la Sezione incassa dalle quote sociali mediamente (dati 2010) 66.500 Euro, ma ne paga 33.700 al CAI Centrale per cui ne restano disponibili solo 32.800. Togliamo le spese generali di sede che sono 24.160 e gli oneri diversi di 7.700 che mangiano 31.860 Euro, rimane un margine disponibile di appena 1.840 Euro. Questo per dire la gestione corrente della Sezione non può dare nessun contributo alle attività sociali. Ci dobbiamo quindi inventare strada facendo della attività di qualche tipo per incrementare i nostri introiti. Un esempio può essere quello del libretto programmi che, attraverso una attenta gestione dei costi e soprattutto con una valida gestione dei ricavi dagli sponsor pubblicitari, ci permette di introitare qualche migliaio di euro. Oppure l’edizione dei volumi ‘La montagna Veneta ieri, oggi, domani’ curata da Aldo Solimbergo e ‘La montagna disegnata’ curato da Renzo Secco, che pur avendo rappresentato elementi di grande e riconosciuto prestigio per la Sezione si sono realizzate con un sostanziale pareggio fra i costi sostenuti e gli introiti dalle vendite. 1 Altro esempio ancora è rappresentato dall’”arrampicata in Piazza” che anche nella terza edizione di questo anno, curata da Sergio Mari Casoni in collaborazione con tanti amici che si sono prodigati generosamente, alla fine è riuscita positiva anche sul piano finanziario, oltre naturalmente alla rinomanza che si espande ad un pubblico molto vasto e soprattutto giovane. Ma queste attenzioni le dovrebbero avere tutti i soci che organizzano eventi dai quali, pur gravando minimamente sui soci, si possano ricavare dei fondi che andranno a costituire dei residui attivi Sezionali. La Sezione potrà poi ridistribuire queste disponibilità fra le varie attività con riguardo a quelle che per loro natura non possono avere più di tanto risorse proprie. In sostanza sono due i concetti che mi sono sforzato di far capire a tutti voi durante gli anni di mia presidenza: A) cercare di fare delle attività che siano redditizie per il sodalizio. B) introdurre una mentalità solidaristica nell’ambito del Club, in modo che laddove ci siano dei benefici, questi vengano ripartiti fra tutti a seconda delle esigenze che possono manifestarsi in uno o nell’altro settore di attività. Per chiudere con questo argomento faccio solo un altro esempio che mi sta particolarmente a cuore: Se è vero che il futuro della nostra Sezione (come credo) sta nel fatto di avere sempre più giovani che raggiungono livelli di preparazione tali da poter avere un nutrito gruppo di accompagnatori-istruttori ed altro, per poter dare alla collettività dei soci, che ce lo chiede, un servizio di assistenza all’esercizio dell’alpinismo e alla salvaguardia dell’ambiente montano, dobbiamo fare in modo di favorire anche finanziariamente queste attività, attingendo da altre che, pur fornendo un servizio essenziale con le varie attività sociali, possono chiedere ai partecipanti un piccolo onere aggiuntivo sui costi vivi dell’attività svolta per devolverlo a favore della formazione dei quadri che dobbiamo continuare ad incrementare. Stesso discorso vale per le attività di carattere culturale che sono quelle che attirano persone che magari non sono socie, ma che è importante sensibilizzare alle tematiche della montagna e avvicinarle quindi al nostro club. Vorrei far capire che non si tratta di un mero discorso ragionieristico. Qui entra in ballo quello che dicevo prima e cioè uno spirito di solidarietà complessiva dei soci della Sezione. Da qui parte un discorso che significa che ogni socio della nostra Sezione deve sentirsi orgogliosamente membro di un gruppo che lavora volontaristicamente, pur nei diversi campi , ma con unità di intenti verso un unico obiettivo. Questo discorso vuol dire che non si può continuare a vivere il CAI facendo le parrocchiette, guardando ognuno all’interesse spicciolo del proprio ‘particulare’, cercando in alcuni casi di ‘fregarci’ l’uno contro l’altro. Agendo così non si va da nessuna parte. Anzi…..continuando su questa strada si smembra l’unità del CAI, e credendo di fare di più nel proprio campicello non ci si accorge che si contribuisce ad annacquare gli ideali fondativi del nostro Club che sono ancora attualissimi e che andrebbero semmai rafforzati. E, dato che sono in argomento vorrei dire che lo stesso pericolo sta correndo, a mio modesto avviso il CAI a livello di organizzazione nazionale quando gruppi di specialisti, (per carità … tutti bravissimi, preparatissimi e meritevoli) stanno pensando di diventare quasi dei funzionari statali cercando di crearsi una carriera (ancorché non direttamente remunerata, ma fino a quando ?) e tendono a trasformare il loro rapporto con la montagna da passione a mestiere. Voi avete capito che mi riferisco al tema attualmente in discussione sul CAI privato /pubblico. Meno tecnicismo, meno specializzazione, ma più amore per la montagna, più attenzione alla sua difesa !!! Io credo che questo sia lo scopo principale del CAI. Resta separato naturalmente il discorso sulla sicurezza che è un capitolo a parte, e quello si che va affrontato con il tecnicismo necessario, ma prima ancora in termini di prevenzione con l’adeguata preparazione fisica e psicologica agli appassionati che ci accingono ad andar per monti. 2 Torniamo quindi ai nostri conti: Il risultato contabile del 2010 in sintesi è il seguente: ENTRATE PER RICAVI E RENDITE Sezione Rifugi Totale 1) TESSERAMENTO 33.662,36 0,00 33.662,36 2) CONTRIBUTI 19.402,90 0,00 19.402,90 3) VENDITA MATERIALI E PUBBLICAZIONI 8.557,60 0,00 8.557,60 4) INTROITI DA ATTIVITA' SEZIONALI 31.075,63 0,00 31.075,63 5) PROVENTI DA RIFIUGI 0,00 58.514,87 58.514,87 6) PROVENTI VARI 1.684,23 0,00 1.684,23 TOTALE ENTRATE 94.382,72 58.514,87 152.897,59 TOTALE A PAREGGIO 152.897,59 __________________________________________________________________________________ USCITE PER SPESE E ONERI Sezione Rifugi Totale 1) SPESE GENERALI 24.159,27 0,00 24.159,27 2) ACQUISTO MATERIALE E PUBBLICAZIONI 19.954,85 0,00 19.954,85 3) ATTIVITA' SEZIONALI 27.468,47 0,00 27.468,47 4) ONERI PER RIFUGI 0,00 13.832,60 13.832,60 5) ONERI DIVERSI 7.660,42 39.353,62 47.014,04 TOTALE USCITE 79.243,01 53.186,22 132.429,23 RISULTATO DI GESTIONE 2010 15.139,71 5.328,65 20.468,36 TOTALE A PAREGGIO 2010 152.897,59 __________________________________________________________________________________ I RISULTATI DI GESTIONE dal 2005 al 2010 sono stati i seguenti: 2005* 2006 2007 2008 RIFUGI 13.452* 7.460 11.902 26.914 SEZIONE - 5.660 - 88 1.649 TOTALE 13.452 1.799 11.814 28.563 2009 ** 11.199 1.576 12.775 2010** 5.328 15.139 20.468 *contabilità per cassa con risultato indistinguibile fra sezione e rifugi. ** sono stati calcolati gli ammortamenti sui beni patrimoniali IL PATRIMONIO NETTO DAL 2005 AL 2010 ha avuto i seguenti incrementi 2005 1.027.602 2006 1.033.221 Rifugi ANTELAO PRADIDALI TREVISO ammortamento Valori a bilancio 2007 1.044.374 2008 1.067.247 2009 1.080.033 2010 1.100.501 RIFUGI PROPRIETA’ DELLA SEZIONE Valori catastali e a bilancio Valore Catastale 2006 2007 2008 2009 39.564 268.000 276.763 277.854 298.026 87.822 506.000 611.792 614.205 658.794 82.026 593.000 568.092 570.332 611.738 209.413 1.367.000 1.456.647 1.462.391 1.568.558 xxx xxx xxx -3.185 1.367.000 1.456.647 1.462.391 1.565.373 2010 294.757 651.570 605.030 1.551.357 -28.839 1.522.518 =================================================================== 3 Tutto questo per darvi una panoramica completa dell’assetto patrimoniale della nostra Sezione anche in vista di operazioni immobiliari che potrebbero essere sviluppate in un prossimo futuro e/o di una possibile rinegoziazione del mutuo bancario in essere. Naturalmente i dettagli di tutte le poste contabili e patrimoniali sono a disposizioni dei soci che volessero avere chiarimenti analitici. Voglio ringraziare in questa occasione tutti gli amici che si sono prodigati per sistemare la contabilità sezionale in modo corretto mentre faccio un accorato appello affinché i soci che, avendo qualche preparazione nel campo contabile, possano dare una mano a Mario Vivian, a Piero Artuso, e Luciano Ragazzoni, a Alberto Perer ed ai revisori che vi assicuro hanno tanto faticato per arrivare a questi risultati di estrema chiarezza e precisione. ___________________________________________________________________________ I SOCI Questo è l’andamento delle iscrizioni dal 2004 ad oggi: Anno n. iscrizioni 2005 1549 2006 1593 2007 1568 2008 1609 2009 1694 2010 1780 2011 1533* (al 24.05.2011) Il dato del 2011 è naturalmente provvisorio poiché le iscrizioni si chiudono al 30 novembre di ogni anno. Se si conferma l’andamento degli anni scorsi in cui c’è una certa affluenza di iscrizioni in estate si dovrebbero raggiungere anche per l’anno in corso i livelli del 2010. Si deve considerare che la quota ordinaria è passata da 43 Euro a 50 Euro per l’aumento praticato dalla Sede Centrale a causa dell’incremento del costo dell’assicurazione e che la crisi economica certamente rende ancora più gravoso l’aumento. Comunque è da registrare un notevole afflusso di nuovi soci il che è testimonianza di come viene percepita la notorietà e la vitalità del Club. Al prossimo presidente ed al suo Consiglio quindi il compito di raggiungere quota 2.000 soci ! ‘We can’ dice qualcuno. SEDE La vicenda della sede è sempre all’ordine del giorno nel senso che l’attuale appare poco funzionale, scomoda da raggiungere per coloro i quali (e sono quasi tutti) vengono dalla periferia ed inoltre è oltremodo costosa. Il progetto sarebbe quello di poter acquisire una sede di nostra proprietà la qualcosa potrebbe essere ottenuta nel caso di vendita del rifugio Antelao. RIFUGI Finalmente nel 2010 non ci sono state ulteriori spese di investimento per i nostri rifugi. Questa voce è stata la preoccupazione preminente negli anni di mia presidenza avendo dovuto eseguire i lavori di restauro dei rifugi Antelao, Treviso e Pradidali. Ora finalmente le opere sono finite, i conti con i fornitori saldati ed il debito che abbiamo dovuto contrarre con la Banca è assestato, e il reddito della gestione delle strutture è sufficiente a pagare le rate di ammortamento. Ricordo che la spesa complessiva sostenuta per il restauro del Pradidali, del Treviso e dell’Antelao è stata di € 2.328.206 così ripartita: Treviso 1.060.028 - Pradidali 1.174.032 - Antelao 94.146. Su questi importi abbiamo ottenuto i contributi della Regione Veneto, della Provincia di Trento per complessivi 1.725.805 per cui la spesa a carico della Sezione è risultata essere complessivamente di € 602.396. 4 Queste cifre credo diano sufficientemente l’idea di quale mole di lavoro sia stato necessario svolgere per il coordinamento e la gestione dei progettisti, delle imprese e degli enti pubblici, oltre alle trattative per l’ottenimento dei finanziamenti senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare questo imponente programma di ammodernamento del nostro patrimonio immobiliare. La nostra Sezione è stata costretta ad aprire un mutuo con un istituto di credito per diluire il pagamento di quanto di propria competenza sul periodo di trent’anni. Per la gestione di tutta questa mole di lavori e della relativa copertura finanziaria, mi sono trovato nella condizione di dover operare non avendo dato io inizio alle opere. Sarebbe stato preferibile agire con più gradualità lavorando con un programma di priorità di interventi per armonizzare con maggior equilibrio la spesa con le capacità finanziarie della Sezione. Ciò non è stato possibile perché ormai i giochi erano fatti, i contratti conclusi e i lavori già iniziati senza che fosse stato pensato agli strumenti finanziari per coprire l’enorme spesa. Senza contare le complicazioni in corso d’opera come la frana del costone a monte del Treviso, la teleferica non preventivata, i palloni su quella del Pradidali ed altri amenicoli vari. Ora finalmente, come dicevo, le opere sono finite, i debiti pagati, il mutuo sistemato in modo da essere sopportabile nelle condizioni attuali, ma devo anche dire che in questa situazione la Sezione, per quanto riguarda la gestione dei rifugi è praticamente ingessata e potrà essere eventualmente migliorata solo con la cessione di un bene, l’Antelao appunto. Per il rifugio Antelao, abbiamo serie trattative di cessione con un possibile acquirente che garantirebbe al rifugio un rilancio anche per l’apertura invernale mantenendo inderogabile la destinazione d’uso a rifugio alpino e possibilmente anche con la dizione CAI Sezione di Treviso. L’altro problema che mi sono trovato ancora aperto è quello del Biella. Qui ci sono due questioni: 1) Il Demanio non ci rinnova la concessione per i sei anni e così andiamo avanti anno su anno con il pericolo che da un momento all’altro il rifugio venga messo all’asta. In quel caso sarebbe per noi praticamente impossibile acquisirlo in proprietà. Ho ricevuto assicurazione che anche per il 2011 ci sarà rinnovata la concessione. 2) Rimane inoltre ancora aperta la pluridecennale questione del pagamento della sanzione amministrativa che dovremo pagare al Comune di Cortina anche se abbiamo clamorosamente vinto in Appello la causa che durava da una quindicina d’anni con lo stesso Comune a riguardo della presunta mancata concessione ædificandi per il bivacco. Dovrebbe trattarsi comunque di sanzione di poco conto visto che l’incremento di volume realizzato abusivamente è di pochi mc. Nel caso il Comune dovesse chiederci una cifra inadeguata dovremo di nuovo ricorrere alla magistratura. LA GESTIONE DEI RIFUGI I gestori dei nostri rifugi sono tutti ottimi, non abbiamo doglianze e la frequenza degli alpinisti è in continuo incremento ancorché la stagione 2010 sia stata meteorologicamente pessima. Col 1° gennaio 2009 abbiamo assicurato gli immobili per valori adeguati; cosa che era stata ‘dimenticata’ da vari anni. Alla fine del 2009 un colpo di vento ha scoperchiato una parte del rifugio Antelao e il danno ci è stato completamento ristorato. ATTIVITA’ SEZIONALI I programmi di attività indicati nel nostro libretto programmi sono stati quasi interamente effettuati con generale buona riuscita sia nella parte organizzativa che per la soddisfazione dei soci che vi hanno partecipato. Ringrazio a nome della Sezione tutti gli amici che si sono adoperati per ottenere questo risultato che spero diventerà sempre più cospicuo negli anni a venire. 5 COMMISSIONE CULTURA Non è ancora decollata regolarmente l’attività culturale della Sezione anche se alcune manifestazioni sono state fatte con buoni risultati. Penso che si debba/possa fare molto di più. La convenzione con la Fondazione Mazzotti per il deposito della nostra biblioteca è stato positivamente perfezionato. I libri sono già stati collocati sugli scaffali ed è in corso la catalogazione. Abbiamo inoltre ottenuto un contributo regionale per tale lavoro che potrà esser svolto quindi con maggior celerità. Abbiamo ricevuto anche alcuni fondi librari: Botter, Polo e altri. Credo che la Sezione dovrà impegnarsi molto di più su questo settore perché il CAI viene percepito dall’opinione pubblica come associazione deputata alla valorizzazione dell’ambiente montano non solo per le attività escursionistiche di vario tipo, ma anche e direi soprattutto se guardiamo alla generalità dei nostri concittadini per le attività che esso svolge per la sensibilizzazione all’ambiente montano, alla sua storia, alla letteratura che attorno ad esso si è sviluppata, insomma alla cultura della montagna. TAM Dall’ argomento cultura si passa automaticamente al problema della salvaguardia della montagna sia per i suoi aspetti paesaggistici, ma soprattutto per i problemi connessi agli abusi che giornalmente si consumano ai danni dell’integrità dei territori e della loro corretta fruizione. La Sezione dovrà impegnarsi senz’altro alla ricostituzione della Commissione Tutela Ambiente Montano attirando forze giovani, preparandole a questo impegno favorendo con azioni incisive, anche con la collaborazione delle ormai numerose associazioni che si occupano dell’ambiente, del suo rispetto e della sua valorizzazione. Auspico quindi che la pluridecennale esperienza e passione dedicata da diversi nostri amici a questi temi possa riversarsi positivamente su nuovi giovani elementi che portando rinnovati entusiasmi riescano a sviluppare questo importante tema di attualissimo interesse. COMITATO SCIENTIFICO Dentro alle tematiche della conoscenza e salvaguardia dell’ambiente montano ricade pienamente con forza l’attività del Comitato scientifico che si pone lo scopo della formazione di insegnanti per divulgare presso i giovani e giovanissimi la conoscenza ed il rispetto per l’ambiente. GRUPPO SENIORES L’entusiasmo del nostro amico Paolo Moino nel costituire il gruppo Seniores dovrà essere opportunamente affiancato da altri soci per potenziare sempre più l’attività che coinvolge i non più giovani che inesorabilmente (e fortunatamente dico io…alla mia età !) sono destinati a crescere visto l’andamento demografico del nostro paese. SU DRET Le loro attività vedono un costante incremento di partecipanti. Basta osservare il loro programma per capire l’interesse e la qualità dell’attività che viene svolta. SCI ESCURSIONISMO E CIASPE Svolgono un’attività molto interessante in ambiente invernale che presenta difficoltà impegnative che hanno bisogno di una grande attenzione rivolta alla sicurezza. SCIALPINISMO “I LOGORAI” Impegno personale e disciplina sono le regole che servono per raggiungere quel livello di sicurezza che è condizione assoluta per godere la magica bellezza della montagna invernale. E avere la pazienza che serve per aspettare le condizioni meteo favorevoli. 6 CICLOESCURSIONISMO MTB Per loro non è importante possedere la bici ultra tecnologica superleggera, la si può anche prendere in prestito. L’importante è secondo il programma: metterci l’entusiasmo, l’allegria e la voglia di condividere con il gruppo la scoperta di luoghi da esplorare. SCUOLA ALPINISMO E. CASTIGLIONI L’organico della nostra gloriosa e storica Scuola, malgrado sia composto da più di trenta elementi dei cui una diecina titolati dovrebbe essere incrementato da nuovi titolati in modo da poter incrementare l’attività. Sono interessanti inoltre gli accordi con altre scuole di altre Sezioni per dare una più completa copertura alle varie specialità formative. ESCURSIONI SOCIALI La Commissione funziona a pieno ritmo e non saprei cosa suggerire ai responsabili se non la raccomandazione di essere sempre il più possibile coesi in modo da coinvolgere con la maggior cordialità alpinistica possibile i soci partecipanti alle gite. L’escursionismo è l’attività storica e più diffusa del CAI e permea tutte le altre specializzazioni. Esso è veramente l’espressione più diretta dell’andar per monti in allegra e numerosa compagnia. ALPINISMO GIOVANILE Portare i giovani in montagna significa soprattutto insegnare loro a saper fruire nel modo più diretto e coinvolgente la bellezza dell’ambiente alpino. Per questo questa attività verrà trasformata in Scuola intendendo che in ogni attività svolta sarà prevalente l’aspetto didattico sviluppato nel modo più coinvolgente e attrattivo per i giovani che impareranno divertendosi. GRUPPO MATERIALI Il problema della sicurezza nell’andar per monti diventa ogni giorno di più importante e viene risolto non solo con l’educazione a comportamenti attenti e prudenti, ma anche dall’uso di materiali di sicurezza che oggi sono sempre più diffusi, ma il cui uso richiede un adeguato addestramento. Il Gruppo materiali seleziona e mantiene le attrezzature di sicurezza più moderne che rende disponibili per tutte le attività sezionali. Cari amici, sono arrivato al traguardo….vivo! Una grazia per me…non so se anche per voi! Lo spero! Comunque questi anni di presidenza sono stati molto intensi. Oltre ad aver rinnovato i rifugi, abbiamo celebrato il centenario del Biella e il centenario della Sezione ! Capita ad un presidente ogni cento anni! Ho avuto molte soddisfazioni, ma devo dire anche delle delusioni. Speravo molto infatti di poter dedicare più tempo alla vita della Sezione. Speravo di riuscire a formare uno spirito di appartenenza più intenso. Non mi sembra di esserci riuscito anche se spero che qualcosa forse è cambiato da sei anni ad oggi. Ora vado in pensione e sarò lieto di mettermi a disposizione se la mia esperienza dovesse risultare utile al nuovo presidente a cui auguro di arrivare vivo alla fine del suo mandato e magari anche più soddisfatto. Grazie a tutti. 7