Regolamento d’Istituto ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA Dirigente Scolastico Prof.ssa Alessandra Di Pietro Anno scolastico 2015-2016 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA Premessa La scuola è luogo di tutti, nel quale le attività di insegnamento e apprendimento possono svolgersi in modo efficace e soddisfacente per tutti se ciascuno, relativamente ai propri compiti e ruoli, si attiene alle regole dettate dalle esigenze del vivere civile e del corretto funzionamento dell'Istituzione scolastica. Doveri ed adempimenti del personale docente, amministrativo ed ausiliario sono regolati dalla legge e dai vigenti contratti di lavoro. Tra tali doveri, vi è anche quello di far osservare le norme di legge ed il regolamento interno; pertanto ogni studente è tenuto ad accogliere e rispettare indicazioni e richiami di tutto il personale. Ogni studente inoltre deve attenersi al regolamento recante lo statuto del delle studentesse e degli studenti della lla scuola secondaria (D.P.R. n. 249/1998) e al regolamento di disciplina della scuola, attuativo del citato decreto. Divieto di fumare Il divieto di fumo riguarda qualsiasi ambiente scolastico nonché le pertinenze esterne, e va sanzionato a norma di legge. Agli alunni sarà data la possibilità di convertire la pena pecuniaria in compiti aggiuntivi o lavori utili alla collettività scolastica. Si ricorda che nelle scuole vige il divieto anche per quanto riguarda l'uso della sigaretta elettronica. Per ogni altra questione inerente si rimanda allo specifico "Regolamento di applicazione del divieto di fumo". Prevenzione e protezione Tutto il personale e gli studenti sono tenuti ad osservare scrupolosamente le indicazioni dell'apposito progetto d'Istituto sulla sicurezza nella scuola (emergenza, pronto soccorso, prevenzione incendio, piano di evacuazione). 1. DOCENTI Gli insegnanti nel rispetto della libertà di insegnamento, nell'ambito della Costituzione, dell'ordinamento scolastico e nel rispetto della libertà di manifestazione del pensiero degli studenti, avranno cura di assicurare alla scuola la sua funzione educatrice, volta a fformare ormare persone libere e responsabili. La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell'attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo ed alla formazione ione umana e critica della loro personalità. I docenti oltre a svolgere il loro normale orario di insegnamento, espletano le altre attività connesse con la funzione docente, secondo le disposizioni vigenti. a. I docenti sono tenuti quotidianamente a informar informarsi,, attraverso il sito d'Istituto, circa eventuali comunicazioni della Presidenza e a leggere e contestualmente firmare le circolari. circolari b. I docenti sono tenuti quotidianamente a firmare il registro di presenza posto in ciascun plesso plesso, indicando l'orario di arrivo, e ad essere presenti in classe alle ore 8.05. c. Tutte le richieste di permesso breve, comunque non superiori alla metà del proprio orario giornaliero e fino ad d un massimo di 2 ore al giorno, vanno presentate per la necessaria autorizzazione al Dirigente nte (tramite l'Ufficio Personale), dandone altresì comunicazione al Collaboratore della Dirigenza, con un anticipo di almeno 3 gg,, per consentire la pianificazione delle sostituzioni. d. Eventuali assenze impreviste (per malattia o motivi personali) devono essere es comunicate, tramite fonogramma, dalle ore 7.30 alle ore 8.00 al centralino per la trasmissione in segreteria (Ufficio Personale) indipendentemente dall'orario di servizio della giornata (quindi anche in Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 2/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA caso di assenza pomeridiana). Sarà compito della segreteria informare i collaboratori della Dirigenza. Detta procedura è indispensabile perché l'Istituto, non solo è tenuto ad inviare la prevista visita fiscale (ove prevista),, ma deve anche garantire tempestivamente la copertura delle ore nelle classi di riferimento. e. La fruizione dei permessi di cui alla Legge 104/ 104/1992, 92, salvo dimostrate situazioni di urgenza, va comunicata al Dirigente irigente con congruo anticipo e possibilmente con riferimento all'arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attività didattica e amministrativa. f. Per ferie, permessi retribuiti, assenze per malattia e congedi parental parentali si rinvia r a quanto stabilito dal CCNL vigente. La richiesta va preventivamente fatta di persona al Dirigente; solo successivamente va ratificata in forma scritta tramite l'apposita modulistica. E’ bene che ogni docente sappia a quale tipo di richiesta deve ricorrere in caso di necessità, senza investire re di problemi personali l’ufficio di segreteria. La correttezza delle richieste e il rispetto scrupoloso della normativa rappresenta una modalità di collaborazione con il personale incaricato di attivare le procedure di sostituzione. g. Il docente a disposizione deve essere presente in istituto,, in sala docenti, al fine di consentire la sollecita sostituzione dei colleghi assenti. h. Ciascun insegnante dovrà presentare al Dirigente Scolastico, entro la data stabilita, stabilita il piano di lavoro annuale, con gli obiettivi didattici che intende perseguire ed i progetti di attività interdisciplinari che ritiene di poter attuare; nel corso dell'anno, potrà, comunque, apportare le integrazioni o le modifiche necessarie a garantire il successo scolastico di ciascun all allievo. Il docente darà atto dell'attività svolta durante l'anno scolastico nella relazione finale, indicando i contenuti sviluppati, gli obiettivi raggiunti e la motivazione dell'eventuale revisione del piano di lavoro. i. La normativa relativa alla valutazione degli allievi attribuisce a questa attività, fondamentale della funzione docente, un’importanza sempre crescente sia per gli aspetti diagnostici e formativi sia come strumento di programmazione del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe. Pertanto è opportuno che tutti i docenti adeguino la loro attività valutativa, oltre che alla normativa, anche alle specifiche determinazioni che i Consigli di classe vorranno segnalare durante l’anno. In particolare si raccomanda trasparenza nei criteri applicati per le verifiche, l’adeguata distribuzione nel tempo di queste ultime, l’ampia illustrazione agli alunni ed alle famiglie. Si ricorda che ogni docente è tenuto ad illustrare ufficialmente alla classe il Contratto Formativo,, contenente le indicazioni previste relativamente alle competenze da raggiungere ed alle modalità di verifica utilizzate. j. Ogni docente terrà costantemente aggiornato il proprio registro personale e il registro di classe, scritti in maniera facilmente legg leggibile ibile e senza segni criptati. Il docente è altresì responsabile della custodia del registro personale. Esso dovrà essere consegnato in Dirigenza al termine del proprio ultimo scrutinio finale. k. L'insegnante è tenuto a presentare agli studenti i compiti in classe corretti nel più breve tempo possibile, e, comunque entro e non oltre 15 giorni dallo svolgimento. l. Ogni docente eviterà un eccessivo sovraccarico di compiti a casa per la mattina successiva alle lezioni pomeridiane, nella consapevolezza che ciò cont contribuisce ribuisce a determinare una preparazione lacunosa e precaria, per l'impossibilità di una serena e approfondita maturazione delle conoscenze. m. Ad ogni docente è assegnato un cassetto nel plesso ove svolge la maggior parte delle ore di lezione; lo stesso va lasciato completamente libero al termine dell'anno scolastico e l'eventuale chiave va riconsegnata; n. Per tutta la durata dell'ora di ricevimento delle famiglie, il docente sarà presente in istituto istituto, nel plesso stabilito, per adempiere a tale obbligo di serv servizio. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 3/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA o. In nessun caso sono consentite modifiche di orario o scambi temporanei di ore concordati tra docenti. I docenti che, in casi eccezionali (verifiche in classe o altra motivata esigenza), intendono procedere ad uno scambio di ore, anche occasionale o temporaneo, devono presentare la relativa proposta al Dirigente, direttam direttamente ente o tramite i suoi collaboratori. collaborator p. Ciascun docente si adopererà perché ciascun alunno sieda al banco assegnatoli e sia responsabilizzato della buona tenuta dello stesso. q. Ogni docentee coordinatore segnalerà in Dirigenza i casi di assenze numerose o periodiche (vedi allegato 11). r. Tutto il personale deve conoscere la normativa sulla sicurezza e visionare il materiale messo a disposizione dalla scuola. I docenti devono istruire gli alunni in modo che anche da parte loro vi sia la massima attenzione ai fondamentali aspetti culturali della sicurezza, e a segnalare, preferibilmente in forma scritta, qualunque comportamento non conforme alla normativa o qualunque pericolo insito negli im impianti, pianti, nell’edificio o nelle apparecchiature. Si ricorda che le porte di sicurezza, dove esistono, non devono essere bloccate. Si fa riferimento al documento predisposto dal Responsabile del servizio di Prevenzione, che ne curerà eventuali modiche. Le classi, durantee l’anno, saranno interessate a due prove di evacuazione a sorpresa. s. I docenti sono tenuti ad una diligente sorveglianza degli alunni, durante tutto il periodo di ttempo in cui sono loro affidati; pertanto non è consentito allontanare studenti da dall’aula per motivi disciplinari. t. Gli insegnanti non riceveranno persone estranee alla scuola durante le ore di lezione. Si ricorda che l’uso del telefonino in classe è vietato anche ai docenti. u. Ogni docente coopererà al buon andamento della scuola, impegn impegnandosi andosi per la realizzazione dei deliberati collegiali nonché del piano dell'offerta formativa. 1.1.. Responsabilità del docente Alla responsabilità dei dipendenti dello Stato, la Costituzione dedica un apposito articolo, il 28, che recita: “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli Enti Pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili ed amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli Enti Pubblic Pubblici”. La responsabilità può essere: a) Civile,, quando comporta il risarcimento del danno arrecato alle persone o alle cose. La responsabilità del docente è sempre anche responsabilità diretta dell’Amministrazione scolastica, quando l’attività esplicata dall’insegnante sia riferibile ad i suoi obblighi di servizio; ma si tenga presente che, quand’anche la responsabilità di un danno arrecato da un docente anche per colpa semplice sia direttamente imputabile all’Amministrazione, quest’ultima può esercitare il diritto di rivalsa sul docente stesso, che è responsabile anche patrimonialmente (art.61 L.312/80) in caso di dolo o colpa grave; b) Penale,, quando il fatto costituisce reato. Per il personale docente la responsabilità penale riguarda soprattutto l’art.571 571 del Codice penale riguardante l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (punizioni fisiche), ma va ricordato che sono altrettanto punibili l’offesa, l’ingiuria, e la diffamazione. I docenti sono inoltre tenuti al rispetto del segreto d’ufficio, che si estende a tutti i dati sensibili degli alunni contemplati nel D.L.vo 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. LA VIGILANZA SUGLI ALUNNI La vigilanza sugli alunni rientra, con l’attività didattica e valutativa, tra i compiti fond fondamentali del docente ed è quella più delicata per gli aspetti di responsabilità civile e penale connessi. A tale scopo si raccomanda, a tutela dei docenti oltre che degli allievi, l’assoluta puntualità nella presenza Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 4/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA in classe (5 minuti prima dell’inizio d delle elle lezioni), la rapidità nei trasferimenti al cambio d’ora, la decisione nell’azione preventiva preventiva,, con l’eventuale convocazione dei genitori per quei comportamenti inadeguati degli alunni che possono creare danno a se stessi e ai compagni. Circa la procedura di cambio del docente sulla classe, si precisa quanto segue: Il docente che non effettua lezioni in altre classi nell’ora precedente deve essere presente davanti alla porta dell’aula di competenza al momento del suono della campanella d’ingresso. Nell’eventualità eventualità in cui una classe accolga uno o più studenti per i quali siano stati accertati e portati all’attenzione del consiglio di classe comportamenti a rischio (tentativi ripetuti di uscita non autorizzata dall'aula, atti vandalici ecc), il docente in uscita attende nell’aula il collega subentrante e fornisce istruzioni al collaboratore scolastico affinché questi eserciti la vigilanza provvisoria sulla classe nella quale deve trasferirsi. Il docente il quale, per qualsiasi ragione, ritardi l’ingresso ssecondo econdo l’orario di competenza, deve tempestivamente darne comunicazione, anche telefonica, al referente di plesso affinché vengano adottate le idonee misure di vigilanza. Il personale ausiliario collabora nella vigilanza tutte le volte che il docente deve lasciare la classe per cambio ora o per improrogabili motivi personali (es: recarsi ai servizi): in quest’ultimo caso si deve espressamente richiedere questa “collaborazione” che presuppone una formale assunzione di responsabilità per i collaboratori sull sulla vigilanza dei minori. Si segnala altresì che la consistenza in organico del personale ausiliario rende spesso difficile la gestione delle problematiche connesse alla vigilanza: per tali motivi tutti i docenti sono espressamente invitati alla massima prudenza ed attenzione soprattutto nei momenti critici della giornata (entrata, uscita, ricreazione, utilizzo servizi igienici); si fa rilevare che i collaboratori scolastici sono tenuti solo a brevi ed occasionali sostituzioni dei docenti. L’arco temporale di estensione dell’obbligo di vigilanza perdura, senza soluzione di continuità, dal momento in cui ha avuto inizio l’affidamento dello studente alla scuola fino a quando il minore rientra ad ogni effetto giuridico nell’alveo della sorveglianza parentale parentale. Ill docente dell’ultima ora è tenuto alla sorveglianza lianza degli allievi in uscita e ad abbandonare per ultimo l'aula. E’ appena il caso di rilevare che il periodo di vigilanza non si esaurisce al tempo delle lezioni, ma si estende all’attività scolastica in ge genere (ivi compresa ricreazione, gite scolastiche, assemblea d’Istituto o attività di svago che si svolgono nei locali scolastici o in quelli di pertinenza); quindi la responsabilità degli insegnanti non è limitata all’attività didattica in senso stretto, ma riguarda l’intero periodo in cui gli alunni si trovano sotto il loro controllo. Durante le assemblee di classe il docente in orario, sia che si trovi all’interno oppure al di fuori dell’aula, sarà responsabile della disciplina degli allievi come duran durante te le normali ore di lezione. La competenza alla vigilanza degli alunni durante la pausa di ricreazione è affidata ai docenti in servizio alla terza ora: essi dovranno rimanere pertanto nei pressi della propria classe o nelle immediate vicinanze. Nessun d docente ocente è comunque esonerato dall’impegno di sorveglianza alla ricreazione, specie negli spazi comuni, nei laboratori, ecc. Infatti in tale momento della giornata si verificano la maggior parte degli infortuni e pertanto va aumentata l’attenzione da parte d di tutto il personale docente e dei collaboratori scolastici. Per questo motivo la giurisprudenza ha ritenuto che la mancata sorveglianza in tale frangente costituisca un’ipotesi di colpa grave, poiché la prevedibile esuberanza degli alunni determina maggiori ri rischi di eventi dannosi. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 5/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA INFORTUNI O MALESSERI In caso di infortunio o malessere sopraggiunto di studente, docente o altro componente della comunità scolastica, l’operatore presente (docente o personale ATA) provvede al primo soccorso, se qualificato, e dà incarico di informare immediatamente il referente di plesso e il Dirigente Scolastico. Nelle situazioni di gravità dello stato patologico, anche presunte presunte,, il dirigente o chi lo sostituisce dà disposizione di inoltrare richiesta di intervento urgente dei servizi sanitari d’emergenza e di avvisare i familiari. In caso di infortunio l'operatore presente fornisce circostanziata relazione contenente la dinamica dei fatti, le generalità complete dell’infortunato e di coloro che rilevano il fatto. Nell’ipotesi che l’infortunato sia trasportato al Pronto Soccorso o presso un ambulatorio medico, è indispensabile che l’eventuale prognosi sia consegnata al massimo entro 24 ore dall’accaduto in segreteria. Anche se si tratta di infortunio lieve o irrilev irrilevante, la famiglia va prontamente avvertita. Dal momento che la tutela dell’incolumità degli alunni è compito di grande rilievo, si raccomanda agli operatori di prestare particolare attenzione nel prevenire incidenti o infortuni, e anche di segnalare possibili ostacoli o pericoli in modo visibile e possibilmente schermando o isolando luoghi ritenuti a rischio. 1.2 Sostituzione dei colleghi assenti Sarà effettuata secondo l'ordine seguente: - docenti con ore di completamento cattedra indicate in orario orario; - docenti liberi causa assenza della classe; - docenti con ore di permesso da recuperare; In caso di più insegnanti a disposizione per la medesima ora, la sostituzione sarà attribuita prioritariamente ai docenti della stessa classe o ai docenti della ste stessa ssa disciplina del collega assente. L'avviso per le sostituzioni è effettuato, di norma, il giorno precedente (per le assenze di cui si è a conoscenza) e nella stessa mattinata (per quelle comunicate entro le ore 8.00). I docenti sono tenuti a prendere vis visione e a firmare il foglio giornaliero delle supplenze. I docenti a disposizione, durante il loro orario di servizio, devono essere reperibili in sala professori. 2. GENITORI I genitori, allo scopo di rendere veramente valido il concetto di "comunità educante" nel rapporto "scuola e famiglia", hanno il diritto diritto-dovere dovere di partecipare con responsabilità alle varie attività dell'Istituto ed eleggono i propri rappresentanti nel Consiglio d' Istituto e nei Consigli di Classe. I rappresentanti appresentanti dei genitori ne nei Consigli onsigli di classe possono costituire un comitato, che ha la facoltà di convocare l'assemblea dei genitori. Le assemblee dei genitori possono essere di classe o d'Istituto L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento, che verrà inviato per conoscen conoscenza al Consiglio d'Istituto. L'assemblea ed il comitato dei genitori non sono organi deliberanti, ma possono delegare i loro rappresentanti nei consigli di classe e di istituto, a fornire suggerimenti, indicazioni, proposte su problemi scolastici al fine di un miglior funzionamento dell' Istituto. All'atto dell'iscrizione, i genitori firmeranno il patto di corresponsabilità e agli stessi sarà consegnato estratto del regolamento disciplinare degli studenti. Ai medesimi, all'inizio dell'anno scolastico, sarà dato un libretto per le giustificazioni che porterà la firma autografa del genitore che firmerà, in seguito, tutte le giustificazioni. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 6/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA 3. STUDENTI Gli studenti sono tenuti ad osservare anche l’allegato “Regolamento di disciplina” attuativo del DPR 249/98. 3.1. Ingresso e ritardi La puntualità è un dovere di tutti. L'orario di ingresso a scuola è stabilito alle ore 8.05; alle ore 8.10 hanno inizio le lezioni. L'accesso alle palestre e ai laboratori dell'Istituto avverrà alla presenza dei docenti de delle rispettive materie, nel rispetto del regolamento dei singoli laboratori. L’alunno in ritardo entro le ore 8.30 è ammesso direttamente dall’insegnante della prima ora presente in classe e dovrà giustificare sul libretto entro due giorni giorni, pena l’ammonizione scritta sul registro. L’ingresso oltre le ore 8.30 va autorizzato da parte di un collaboratore del Dirigente Scolastico e va giustificato con le stesse modalità modalità. Dopo la prima ora, l'ingresso dell'alunno sarà autorizzato esclusivamente per mo motivi tivi del tutto eccezionali e documentati o previo contatto telefonico con la famiglia. Ill coordinatore di classe provvede al monitoraggio dei ritardi e delle giustificazioni. giustificazioni Segnala alle famiglie e alla Dirigenza, anche per vie brevi, le eventuali situazi situazioni oni irregolari emerse dai monitoraggi di cui ai punti precedenti. Se tali inosservanze dovessero continuare a verificarsi, il collaboratore provvederà all’ammonizione scritta dello studente studente. Le ammonizioni andranno ad incidere sul voto del comportamento. 3.2. Assenze Le assenze dovranno essere giustificate utilizzando esclusivamente l'apposito libretto che un genitore o l'alunno maggiorenne ritireranno all'inizio dell'anno scolastico. All'atto del ritiro, il genitore firmerà il libretto e dovrà essere lo stesso, di nor norma, ma, a firmare le giustificazioni. L'insegnante della prima ora di lezione controllerà le giustificazioni degli alunni assenti nei giorni precedenti, vistando il libretto ed annotando sul registro l'avvenuta giustificazione. Il coordinatore di classe prov provvede vede al monitoraggio delle assenze di ciascun alunno, tiene costantemente aggiornata la somma (in ore) delle stesse, in ottemperanza al D.P.R. n.122/2009 art. 14 comma 7 e segnala alle famiglie e alla Dirigenza, anche per vie brevi, le eventuali situazioni irregolari. Gli studenti che, eccezionalmente, vengono ammessi senza giustificare, dovranno farlo entro il secondo giorno dall’assenza, pena l’ammonizione scritta sul registro. Gli alunni assenti dalle lezioni non possono entrare nella scuola. 3.3. Limite e delle assenze per la validità dell’anno scolastico (ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 comma 7) a) Orario annuale Per “orario complessivo annuale delle lezioni” si intende un monte ore annuale pari al numero di ore di lezione settimanale di tutte le discipline, previsto dal piano di studi per la singola classe, moltiplicato per il numero di settimane di scuola che con convenzionalmente venzionalmente viene fissato pari a 33 settimane. Ove fosse necessario un conteggio più accurato sarà preso in considerazione l’ “orario annuale personalizzato” di ogni studente considerando la situazione individuale (permessi, permanenti, esoneri etc.). Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 7/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA Orario complessivo annuale delle lezioni Prime Seconde Terze Quarte Quinte 33 ore x 33 settimane = 1089 ore 32 ore x 33 settimane = 1056 ore 32 ore x 33 settimane = 1056 ore* 32 ore x 33 settimane = 1056 ore* 32 ore x 33 settimane = 1056 ore* Soglia del 25% di assenze da non superare 272 ore 264 ore 264 ore 264 ore 264 ore * Nelle classi 3° 4° e 5° vanno effettuate ore di alternanza scuola/lavoro b) Rilevazione delle assenze Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dal docente sul Registro di Classe, sul Registro personale e sulla “Scheda rilevazione assenze” per l’aggiornamento del database in Segreteria didattica. c) Calcolo della percentuale di assenze In sede di scrutinio ciascun docente indicherà le ore effettivamente svolte per ogni allievo della classe e la somma delle ore di assenza. Si procederà quindi alla somma per tutte le materie dei singoli allievi, che sarà raffrontata all’orario complessivo annuale delle lezioni e, eventualmente, all’orario annuale personalizzato. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza del 75% del monte ore, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissi ammissione alla classe successiva o all'esame finale. d) Attività didattica ordinaria E’ da considerarsi attività didattica ordinaria (quindi non calcolabile come assenza, purché effettivamente svolta) la partecipazione di alunni ad attività e progetti previsti dal POF (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, alternanza scuola lavoro, stage etc.). Le ore di attività didattica extrascolastica vanno regolarmente riportate nel registro di Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente d di riferimento. Per le assenze dovute a sospensione senza obbligo di frequenza il “monte ore personalizzato” va calcolato scomputando preventivamente le ore di lezione che lo studente avrebbe dovuto seguire durante il periodo di sospensione disciplinare; su sulla lla misura risultante va poi applicata la percentuale dei tre quarti di frequenza minima obbligatoria. Viene invece considerata assenza a tutti gli effetti la mancata partecipazione al “percorso alternativo alla sospensione” eventualmente concordato tra la famiglia e l’Istituto nonché la non presenza in classe in caso di sospensione con obbligo di frequenza. e) Programmi di apprendimento personalizzati Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR n.122/2009). f) Tipologie di assenza ammesse alla deroga Le deroghe sono concesse a condizione che le assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il Consiglio di Classe determina nel merito con specifica delibera motivata. Sono ammesse alla deroga: 1. assenze continuative per gravi motivi di salute; 2. assenze per sottoporsi a terapie e/o cure programmate per patologie croniche o per fisioterapia; 3. assenze per sottoporsi a donazioni di sangue; Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 8/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA 4. assenze per partecipare ad attività sportive e agonistiche di rilievo or organizzate ganizzate da federazioni riconosciute dal CONI; 5. assenze motivate dall’adesione a confessioni religiose che prevedono un calendario di festività diverso da quello ufficiale della Scuola Italiana; 6. uscita anticipata per frequentare le lezioni al Conservatorio nell’ambito di un percorso condiviso tra le due scuole; 7. assenze per gravissimi problemi di famiglia (come ad es. provvedimenti dell’autorità giudiziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza, gravi patologie o lutti dei componenti ponenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel Paese d’origine per motivi legali). Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate. Non saranno pertanto accettate motivazioni pervenute in ritardo né, tanto meno, al termine dell'anno scolastico. Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l'anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale. Circa le modalità di certificazione, nei casi 1) e 2), questa dovrà essere firmata dal medico e/o da Aziende Sanitarie Locali e dovrà obbligatoriamente contenere l'indicazione precisa del periodo di malattia. E' assimilata ai casi di cui sopra l'assenza per gravidanza. Si ribadisce, qualora fosse necessario, che la scuola deve conoscere l'esatto numero dei giorni di malattia e NON qual è la malattia, essendo quest'ultimo dato tutelato dalle leggi sulla privacy. Non è valido, ai fini dello scorporo delle assenze, il certific certificato ato medico di rientro dopo i 5 gg di assenza. Lo stesso non va più richiesto in quanto abolito con sentenza del Consiglio di Stato n.1276 del 14.3.2014 Tutte le certificazioni valide per lo scorporo delle assenze vanno consegnate all'Ufficio Protocollo; l'originale originale andrà inserito nel fascicolo personale mentre il Coordinatore di Classe potrà tenere per sé una copia. 3.4. Uscite anticipate La richiesta di eventuale uscita anticipata dovrà essere fatta personalmente al collaboratore della dirigenza dal genitore o dal tutore oppure tramite invio di fax con richiesta firmata e fotocopia del documento di identità del genitore stesso. Le richieste di uscita dovranno essere presentate dallo studente tra le ore 11.10 e le ore 13.00. Qualora l'uscita sia richiesta sta personalmente da un familiare, questi deve comunque esibire Il documento umento di identità del genitore/tutore o la sua fotocopia. Agli alunni convittori e ai pendolari che frequentano l'Istituto sono concesse, su richiesta scritta dai genitori e consegnata al collaboratore della Dirigenza, l’entrata in ritardo e l’uscita anticipata, secondo le norme vigenti, verificato l’orario dei mezzi di trasporto. Tali permessi sono annotati sul registro di classe insieme agli altri eventuali permessi permanenti. Anche gli alunni maggiorenni conviventi con genitori o tutori sono assoggettati agli stessi obblighi. Qualora l'alunno maggiorenne costituisca nucleo familiare autonomo ed abbia presentato la relativa documentazione in segreteria, lo stesso può chiedere autonoma autonomamente mente l'uscita anticipata. 3.5. Intervallo E' previsto, nell'arco della mattinata, un intervallo di 10 minuti, dalle ore 11.00 alle ore 11.10. 11.10 Gli alunni possono accedere ai servizi igienici, ai distributori automatici e ai punti di vendita delle merende,, senza creare ingorghi o confusione. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 9/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA E’ possibile, negli ultimi 5 minuti dell’ora che precede l’intervallo, preparare una lista delle merende da acquistare, al fine di consentire a tutti gli studenti di fruire completamente dell’intervallo. Resta inteso che non è consentita l'uscita prima delle ore 11.00. La vigilanza è affidata ai docenti della terza ora, coadiuvati dai collaboratori scolastici, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. E' vietato mangiare o bere nei laboratori e, durante l'attiv l'attività ità didattica, nelle aule. Gli studenti sono tenuti a servirsi degli appositi contenitori per i rifiuti e a lasciare gli ambienti scolastici in uno stato decoroso. 3.6.. Uscite dalle aule durante le ore di lezione Durante le lezioni, gli alunni possono al allontanarsi lontanarsi dall'aula solo per necessità e per un brevissimo lasso di tempo, uno per volta e, di norma, solo dopo le ore 10.10. 10.10 Dal termine dell’intervallo alle ore 11.40 0 il permesso di uscita dall’aula sarà accordato solo in casi di stretta necessità. Non è consentito che gli studenti escano nei corridoi o negli spazi comuni durante le lezioni (se non per usufruire dei servizi igienici) o lascino l’aula prima della ricreazione per l’acquisto della merenda. Sono vietate le soste nei corridoi. Al cambio dell'ora, 'ora, gli studenti devono rimanere nelle aule; il permesso di uscire è accordato dal docente che inizia l'ora di lezione. L'uscita non autorizzata dall'aula è annotata sul registro di classe. Alla fine dei compiti in classe i ragazzi non possono uscire in gruppo. Alle palestre, ai laboratori e alle relative attrezzature si accede solo durante le ore di lezione delle relative materie. 3.7.. Rispetto degli ambienti e degli arredi scolastici E' doveroso rispettare i locali e gli arredi, perché patrimonio di tutti. Ciascuna classe sarà responsabile del corretto uso del materiale affidato all'inizio dell'anno. Ciascun alunno ha diritto a lavorare in ambienti puliti e dignitosi: ciò comporta il dovere di lasciarli il più possibile integri e ordinati. I docenti e tutto il personale effettueranno un'adeguata sorveglianza in questo senso, soprattutto al termine delle lezioni. Chi danneggia ambienti ed arredi dovrà risarcire il danno arrecato e inco incorrerà rrerà in provvedimenti disciplinari. Se non sarà possibile individuare il diretto responsabile del danno, tutta la classe coinvolta concorrerà al risarcimento, in particolare quando emergerà un comportamento di complicità nel nascondere responsabilità indi individuali. Nei laboratori, ad ogni studente verrà assegnata una postazione operativa della quale sarà responsabile nell'eventualità di danni. L'affissione di qualsiasi tipo di manifesto negli appositi spazi all'interno dell'Istituto dovrà essere autorizzataa dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori. Per i manifesti affissi all'esterno, la Dirigenza nza si riserva il controllo e l'eventuale rimozione, qualora il contenuto possa determinare turbamento alla vita scolastica. 3.8. Assemblee Gli studenti dell'Istituto l'Istituto possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola, oppure in altri locali indicati dalla Dirigenza,, per approfondire e dibattere problemi della scuola e della società, in funzione della formazione culturale e civile degli alunni stessi. Gli studenti possono effettuare assemblee di classe o di Istituto. Le assemblee di classe o di istituto possono delegare i rappresentanti degli alunni a presentare proposte, richieste e indicazioni sui problemi pertinenti la vita scolastica. Le assemblee di classe asse dovranno essere richieste (per due ore mensili) dai rappresentanti di classe almeno 5 giorni prima della data prescelta, indirizzando la relativa domanda al Dirigente Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 10/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA Scolastico e consegnando la stessa ai collaboratori della Dirigenza.. Dalla richiesta devono risultare l’ordine del giorno e il consenso dei docenti in orario; gli alunni avranno cura di coinvolgere, a rotazione, i docenti di tutte le materie. L'autorizzazione a svolgere l'assemblea sarà trascritta sul registro di classe a cura della Dirig Dirigenza. Durante le assemblee di classe, il docente continua ad essere responsabile del comportamento degli studenti, perciò rimarrà nell'aula o nelle immediate vicinanze. L'assemblea studentesca d'Istituto dovrà darsi, per il proprio funzionamento, un regolamento che sarà inviato in visione al Consiglio d'Istituto. La data di convocazione e gli argomenti all'ordine del giorno dell'assemblea devono essere comunicati al Dirigente Scolastico con un anticipo di almeno 5 giorni. La vigilanza sarà assicurata da docenti nominati dal Dirigente Scolastico. Le assemblee di Istituto hanno luogo al mattino secondo un orario concordato con la Dirigenza in considerazione della logistica dell'Istituto. L Le lezioni zioni pomeridiane si svolgono regolarmente. La comunicazione avverrà con apposita circolare. Qualsiasi assemblea deve produrre produrre, al termine della seduta, un verbale da consegnare in Presidenza (Assemblea d’Istituto) o in Vice Vicepresidenza (Assemblea di Classe). I rappresentanti di classe degli studenti sono sempre tenuti a partecipare all'assemblea di Istituto; la mancata partecipazione, senza giustificato motivo, a tre assemblee consecutive, può comportare are la decadenza dall'incarico. Durante le assemblee di Istituto, gli studenti dovranno assicurare la disciplina e lo sv svolgimento regolare della riunione. Qualora ciò non avvenga, il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori, anche su richiesta dei docenti nominati per la sorveglianza, potranno intervenire per sciogliere l’assemblea. I rappresentanti degli alunni nei cons consigli igli di classe possono costituire il "Comitato degli Studenti", per una veloce trattazione dei problemi da presentare alla risoluzione della Dirigenza oppure degli organi collegiali. 3.9.. Progetti educativi e formativi Gli studenti sono tenuti a partecipare alle attività deliberate dal Collegio dei Docenti o dagli Organi Collegiali della scuola. 3.10. Visite di istruzione e uscite didattiche Le visite di istruzione e le uscite didattiche (es. cinema, teatro etc.,) possono svolgersi nell’arco della mattinata o per una intera giornata. Dette visite debbono rientrare in una programmazione educativo-didattica didattica e vanno portate a conoscenza dei membri del Consiglio di classe per il dovuto assenso. Di esse il docente che pr propone l’uscita dà comunicazione in Dirigenza, Dirigenza su apposito modello, entro e non oltre 10 giorni prima per l’eventuale autorizzazione all’effettuazione. Contestualmente andranno indicati destinazione, orario, elenco degli studenti partecipanti e nomi dei doc docenti accompagnatori. Il docente proponente è tenuto ad assicurare la propria partecipazione come accompagnatore. Eventuali ritardi nella procedura non renderanno possibile l’attuazione della visita. I membri del Consiglio di Classe devono valutare attentamente l'opportunità di far partecipare la propria classe a visite di istruzione, tenendo conto, non soltanto dell'aspetto didattico dell'attività, ma anche del comportamento della classe medesima (profitto, assenze, ritard ritardi, provvedimenti disciplinari). Trattandosi di attività didattica a tutti gli effetti, e per non gravare, logisticamente e economicamente, sull’organizzazione scolastica, è vivamente auspicabile che la classe par partecipi per intero a tali visite, e comunque in numero non inferiore ai 2/3 degli studenti. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 11/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA Gli alunni portatori di handicap, se non autonomi, dovranno essere accompagnati dal docente di sostegno o dal genitore. In ogni caso rimangono valide le norme relative al rapporto docente docente-alunni previste dalla Legge. Al termine, i docenti ti accompagnatori dovranno produrre una relazione ove sono evidenziate le finalità del viaggio e gli obiettivi effettivamente raggiunti. 3.11. Viaggi - studio Per tale attività si intendono i viaggi di alunni e docenti di una o più classi che prevedono, o oltre al pernottamento, la frequenza di lezioni o stage presso organizzazioni pubbliche o private, in Italia e all’estero. Sono considerati viaggi-studio studio anche la partecipazione ad eventi di settore (fiere etc.) e le visite ad aziende di settore che prevedano il pernottamento. I viaggi debbono rientrare in una programmazione educativo educativo-didattica didattica e vanno portati a conoscenza deii membri del Consiglio di classe per il dovuto assenso. Di essi si dà comunicazione in Dirigenza per l’eventuale autorizzazione all’effettuazione. Per la procedura necessaria si fa riferimento alla C.M. n.623 del 2.10.1996. I docenti accompagnatori dovran dovranno no essere, di norma, in numero di uno ogni 15 alunni. Gli alunni portatori di handicap, se non autonomi, dovranno essere accompagnati dal docente di sostegno (uno ogni due studenti) o dal genitore. Non possono partecipare ai viaggi viaggi-studio gli studenti che abbiano riportato provvedimenti disciplinari gravi o reiterati. Al termine del viaggio-studio studio le organizzazioni pubbliche o private ospitanti dovranno fornire agli studenti partecipanti un attestato di frequenza. Al termine, i docenti accompagnatori dovra dovranno nno produrre una relazione dettagliata ove sono evidenziate le finalità del viaggio e gli obiettivi effettivamente raggiunti. 3.12.. Stage e alternanza scuola scuola-lavoro Lo stagista è tenuto a: a. svolgere l’attività giornaliera di stage nell’orario definito dal tutor aziendale e concordato con l'Istituto; b. rispettare le regole di comportamento e di accessibilità ai luoghi ed ai servizi offerti dall’azie dall’azienda definiti per tutto lo staff; c. rispettare il regolamento aziendale e le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; d. impostare i rapporti con i colleghi di lavoro sulla base del massimo rispetto e della reciproca collaborazione; e. svolgere con assiduità e diligenza i compiti assegnati e le conseguenti disposizioni impartite dai superiori; f. mantenere ntenere la riservatezza sui dati, le informazioni o le conoscenze sui processi produttivi acquisiti durante lo svolgimento dello stage; g. non trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l’azienda e non disporre o cedere cose o beni di proprietà prietà della stessa azienda senza autorizzazione scritta della Direzione; h. utilizzare sempre il badge di riconoscimento (targhetta con il nome) durante il servizio; i. indossare le uniformi di servizio pulite, stirate e sempre in ordine; j. presentare eventuali problematiche di inserimento e svolgimento delle attività al proprio referente aziendale che si impegna a risolvere in accordo con il referente Tutor scolastico; k. comunicare tempestivamente empestivamente in azienda e al ttutor utor scolastico l’eventuale assenza per malattia. Tutte le assenze andranno gi giustificate al rientro a scuola. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 12/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA l. al termine dell'attività di stage, compilare l’apposita documentazione e consegnarla al tutor scolastico. La scuola assicura ogni studente con la stipula di un’apposita polizza assicurativa assicurativa. Per gli infortuni sul lavoro gli stagisti verranno tutelati con assicurazione INAIL. Lo stage potrà essere sospeso nei seguenti casi: a) per infortunio sul lavoro; b) per decisione dello stagista, per sopraggiunti gravi problemi familiari o di salute document documentati; c) per decisione dell’azienda, nel caso sopraggiungano problemi nella gestione dello stagista. 4. ALLEGATI Sono allegati al presente, del quale fanno parte integrante, i seguenti documenti: documenti 1. Regolamento del Consiglio di Istituto e organo di garanzia interno 2.. Regolamento di disciplina degli studenti 3. Patto di corresponsabilità 4. Mansioni ansioni del Coordinatore di Classe 5.. Mansioni del tutor per gli stage e l'alternanza scuola scuola-lavoro 6. Mansioni del responsabile di laboratorio 7. Criteri di valutazione per l'attribuzione interna di spezzoni fino a 6 ore 5. NORME GENERALI Per quanto non compreso nel presente regolamento e nei suoi allegati si fa riferimento alla normativa vigente ed ai contratti collettivi di lavoro. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 13/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 1 REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Art. 1 (Disposizioni generali) Il Consiglio di Istituto programma le attività della scuola, predisponendo a tale scopo i mezzi finanziari disponibili e verificando la corrispondenza effettiva del lavoro che la scuola svolge ai fi fini propri dell’istituzione. Il Consiglio di Istituto, nel quale sono rappresentate tutte le componenti della scuola, è organo di governo unitario dell’Istituto. Ogni membro del Consiglio di Istituto non rappresenta solo la componente dalla quale è stato el eletto, etto, ma l’intera comunità scolastica, facendosi promotore dell’unità di indirizzo di tutte le componenti. Il Presidente è garante di tale unità di indirizzo. E’ obiettivo del Consiglio di Istituto mantenere e sviluppare nei loro aspetti educativi le relaz relazioni fra l’attività interna della scuola e la vita della società civile. Art. 2 (Programmazione delle attività) Il Consiglio di Istituto programma le proprie attività nel tempo, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse raggruppando, per quanto è possibile, la discussione di argomenti su cui appaia opportuno adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 3 (Svolgimento coordinato delle attività) Il Consiglio di Istituto opera in forma coordinata con gli altri organi collegi collegiali, nell’ambito delle proprie competenze, in particolar modo quando esse costituiscono il presupposto necessario od opportuno per l’esercizio delle funzioni di altro organo collegiale. Art. 4 (Riunioni del Consiglio di Istituto) 1. Il Consiglio di Istituto si riunisce obbligatoriamente, entro i termini previsti dalla legge, ogni volta che abbiano avuto luogo le votazioni per il rinnovo dei suoi membri, per procedere alla elezione del Presidente e della Giunta Esecutiva. Di ogni seduta del Consiglio di Istituto Istitu viene redatto processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. A tal fine, con l’ausilio di sistemi informatici, si utilizzeranno fogli precedentemente numerati, timbrati e vidimati dal Dirigente Scolastico e da alcuni Consiglieri; l’ultimo fog foglio lio riporterà la dichiarazione, sottoscritta dai Consiglieri, relativa al numero di pagine numerate, timbrate e vidimate. L’insieme dei suddetti fogli costituirà il registro dei verbali del Consiglio di Istituto. 2. Il Consiglio di Istituto è riunito, altresì, nei casi e nei termini previsti dal Regolamento disciplinare degli studenti, per le deliberazioni concernenti l’applicazione delle sanzioni disciplinari di propria competenza. Art. 5 (Elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio di Istituto) Nel caso di cui all’articolo precedente comma 1, la convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico, cui è attribuito il compito di presiedere la seduta sino a che non sia proclamata l’elezione del Presidente. L’elezione ha luogo go a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranz maggioranza Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 14/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno del componenti in carica. Il Consiglio può eleggere anche un Vice Presidente,, da votarsi fra i genitori componenti c il Consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. Il Presidente eletto, accettato l’incarico, prosegue i lavori, procedendo alle operazioni di elezione della Giunta Esecutiva. Art. 6 (Convocazione del Consigl Consiglio di Istituto) 1. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. In via eccezionale e in caso di vacatio della componente genitori è convocato dal Dirigente Scolastico. Scolastico 2. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazion convocazionee del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza di almeno 6 (sei) componenti del Consiglio stesso. 3. La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere disposta di norma con congruo preavviso non inferiore a 5 (cinque) giorni o 3 (tre) giorni per casi d’urgenza - rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta del Consiglio di Istituto. Alla stessa si allegherà copia del verbale della seduta precedente. Il Presidente formulerà l’ordine del giorno tenendo presente: a. le incombenze derivanti dalle leggi e dagli atti normativi dell’Amministrazione; b. le proposte della Giunta esecutiva concernenti le materie di cui all’art. 6 del D.P.R. 416/1974; c. le istanze avanzate da almeno sei consiglieri; d. le eventuali richieste di integrazioni purché rivestano caratte carattere d’urgenza. Nel caso di mancato svolgimento della riunione per carenza del numero minimo dei consiglieri previsto dalla legge, il Presidente provvederà a riconvocare il Consiglio entro 15 (quindici) giorni sul medesimo ordine del giorno. La convocazione della Giunta Esecutiva deve essere disposta almeno tre giorni prima della data di adunanza del Consiglio di Istituto. 4. Il Consiglio di Istituto è convocato, per le deliberazioni riguardanti l’applicazione di sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di disciplinare sciplinare degli studenti, entro 7 giorni dalla rilevazione dell’infrazione. La convocazione è disposta disposta, su richiesta del Dirigente Scolastico, dal Presidente del Consiglio stesso o, nelle situazioni in cui si manifesti l’esigenza di intervenire tempestivamente, dal Dirigente Scolastico. Art. 7 (Istituzione di commissioni di lavoro) Il Consiglio di Istituto può istituire delle commissioni di lavoro per l’istruzione di taluni argomenti argomenti. Tali commissioni vengono elette a maggioranza dei componenti e, al termine dei lavori, riferiscono al Consiglio di Istituto riunito collegialmente. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 15/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA Art. 8 (Decadenza dalla carica di Consigliere) I membri eletti e quelli designati, i quali non intervengono, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive del Consiglio di Istituto, di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità previste dal successivo articolo. Art. 9 (Surroga dei Consiglieri) Per la sostituzione ne dei Consiglieri venuti a cessare per qualsiasi causa, o che abbiano perso i requisiti di eleggibilità, si procederà alla nomina di coloro che, in possesso dei detti requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle rispettive liste. In caso di esaurimento ento delle liste si procede ad elezioni suppletive. Art. 10 (Orario delle riunioni) Le riunioni del Consiglio di Istituto e quelle della Giunta Esecutiva si svolgono in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei componenti eletti o designati e, comu comunque, nque, hanno luogo al di fuori dell’orario delle lezioni, con esclusione dei giorni festivi e prefestivi. Le sedute che si protraggono oltre le ore venti vengono aggiornate. Art. 11 (Validità delle adunanze) Per la validità dell’adunanza del Consiglio di IIstituto stituto è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. La verifica iniziale del numero legale avviene entro 15 (quindici) minuti dall’orario di convocazione. Art. 12 (Modalità delle votazioni) 1. Al momento della decisione sulle proposte di delibera, la votazione riguarderà dapprima gli emendamenti presentati e, successivamente, il testo così risultante. La votazione avviene per alzata di mano ed è segreta solo quando si faccia questione di persone. Prima della verifica dei voti favorevoli, avorevoli, contrari ed astenuti, sono consentite brevi dichiarazioni di voto. La delibera è approvata se ottiene la maggioranza dei voti dei presenti. In caso di mancata approvazione, l’argomento è cancellato dall’ordine del giorno. 2. E’, in ogni caso, segreta la votazione che concerne l’applicazione delle sanzioni disciplinari previste dallo Statuto disciplinare degli studenti. Art. 13. (Deliberazioni Deliberazioni concernenti l’applicazione di sanzioni disciplinari agli studenti studenti) 1. L’Istituto provvede a convocare lo studente e i genitori (o chi ne fa le veci), comunicando loro la data della riunione del Consiglio di Istituto. Il Presidente del Consiglio di Istituto, verificato il numero legale, apre la discussione relativa all’applicazione licazione delle sanzioni disciplinari allo studente illustrando i fatti contestati. Egli invita, quindi, lo studente e i suoi genitori (o chi ne fa le veci), eventualmente intervenuti, a prendere la parola circa rca le contestazioni rivolte. Ciascun consiglieree può intervenire, anche per chiedere chiarimenti e/o integrazioni. Alla sola presenza dei componenti il Consiglio di Istituto, il Presidente propone la sanzione disciplinare,, sulla base delle norme del Regolamento disciplinare degli studenti e dello Statu Statuto delle Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 16/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA studentesse e deglii studenti. Ciascun consigliere può intervenire, anche per presentare una proposta diversa. Terminata la discussione, si passa alla votazione, segreta. La deliberazione relativa alle sanzioni disciplinari è adottata a maggioranza dei presenti. La decisione del Consiglio di Istituto è comunicata, immediatamente, allo studente e ai genitori (o a chi ne fa le veci), mediante lettura del dispositivo. Dello svolgimento della riunione, della decisione e delle motivazioni si dà atto nel verbale della seduta. 2. La deliberazione del Consiglio di Istituto, con l’esposizione dei fatti contestati, delle acquisizioni istruttorie e della motivazione della decisione, è notificata, mediate lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, ai genitori dello studente (o a chi ne a le veci). Nella stessa lettera l’Istituto comunica i termini e l’organo al quale presentare l’eventuale ricorso contro l’applicazione delle sanzioni disciplinari. 3. La deliberazione del Consiglio di Istituto è validamente ado adottata ttata quando lo studente e/o i genitori (o chi ne fa le veci), pur convocati dall’Istituto, non siano intervenuti alla riunione. Art. 14. (Relazione annuale) La relazione annuale del Consiglio di Istituto al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolast Scolastico Provinciale, prevista dall’art. 6 penultimo comma del D.P.R. 31.05.1974 n. 416, è predisposta nel mese di ottobre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio di Istituto, da convocars convocarsii entro il giorno quindici del mese di novembre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento del Consiglio, prima dell’insediamento del nuovo Consiglio. La relazione, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Provveditore agli studi e al Consiglio Scolastico Provinciale, entro 15 (quindici) giorni dalla data della sua approvazione, dal Dirigente Scolastico. Art. 15. (Pubblicità degli atti) 1. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D.P.R. 31.05.1974 n. 416, dall’art. 13 della legge 11.10.1977 n. 748 e T.U. 19.04.1994 art. 43, deve avvenire me mediante affissione in apposito "Albo lbo degli organi collegiali", sia nella Sede Centrale entrale sia nelle eventuali succursali, li, della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio - del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L’affissione all’albo avviene entro il termine di 8 (otto) giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia delle delibere deve rimanere esposta per un periodo di giorni 10 (dieci). I verbali e tutti gli atti preparatori sono depositati nell’Ufficio di Segreteria dell’Istituto e sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La presente disposizione non si aapplica pplica agli atti del procedimento di applicazione delle sanzioni disciplinari. 2. La custodia del registro dei verbali è affidata al Dirigente Scolastico.. La copia delle delibere da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario del Consiglio C di Istituto; il Dirigente Scolastico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 17/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA affissione. Non sono soggetti alla pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richies richiesta dell’interessato. 3. Si osservano inoltre le disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi, di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 241. ORGANO DI GARANZIA INTERNO 1. COMPITI L’Organo di Garanzia interno all’Istituto decide sui ricorsi, da parte di chiunque vi abbia interesse, contro le sanzioni disciplinari irrogate agli studenti. Esso decide, inoltre, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che sorgano all’interno dell’Istituto, in merito all’applicazion all’applicazionee dello Statuto delle studentesse e degli studenti. 2 COMPOSIZIONE L’Organo di Garanzia, rinnovato ogni anno, è composto da un docente designato dal Consiglio di Istituto, da un istitutore designato dal Consiglio di Istituto Istituto, da un rappresentante eletto dagli da studenti, da un rappresentante eletto dai genitori e dal Dirigente Scolastico, che lo presiede. Esso delibera validamente con la presenza di almeno tre dei suoi componenti. Nel caso in cui si determini l’incompatibilità incompatibilità di uno dei componenti rispetto aal reclamo o al ricorso presentato, il Dirigente Scolastico provvede alla sua sostituzione per gli atti riguardanti lo specifico procedimento, mediante la nomina di un membro supplente della stessa categoria, individuato tra i componenti di organi collegiali li non coinvolti dal reclamo o ricorso. 3. CONVOCAZIONE 1. L’Organo di Garanzia è convocato dal Dirigente Scolastico entro e non oltre 10 giorni dalla presentazione del ricorso o del reclamo. L’istituto comunica allo studente e/o ai soggetti interessati la data della riunione. 2. Il Presidente apre la discussione, ione, illustrando i motivi del ricorso o del reclamo. Egli invita, quindi, lo studente e/o i soggetti interessati, eventualmente inte intervenuti, rvenuti, a prendere la parola. Ciascun componente dell’Organo può intervenire, anche per chiedere chiarimenti e/o integrazi integrazioni. Alla sola presenza dei componenti dell’Organo di Garanzia, il Presidente propone ropone la decisione da adottare, adottare sulla base delle norme del Regolamento disciplinare degli studenti e dello Statuto delle studentesse e degli studenti. Ciascun componente dell’O dell’Organo rgano può intervenire, anche per presentare una proposta diversa. Terminata la discussione, si passa alla votazione, segreta. La deliberazione sul ricorso o sul reclamo è adottata a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente President dell’Organo di Garanzia. La decisione è comunicata, immediatamente, allo studente e/o agli interessati, mediante lettura del dispositivo. Dello svolgimento della riunione, della decisione e delle motivazioni si dà atto nel verbale della seduta. 3. La deliberazione dell’Organo di Garanzia con la motivazione della decisione, è notificata, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, allo studente e/o ai soggetti interessati. 4. La deliberazione dell’Organo di Garanzia è validamente adottata quan quando lo studente e/o i soggetti interessati, pur convocati dall’Istituto, non siano intervenuti alla riunione. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 18/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 2 REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI PREMESSA La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica1. Il presente regolamento disciplinare attua l’art. 3 - dedicato ai doveri - dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria2. Art. 1 . Mancanze ai doveri scolastici 1) Lo studente è tenuto a frequentare regolarmente e con rispetto degli orari stabiliti dall’Istituto le lezioni curricolari, i corsi integrativi, di recupero, di sostegno, nonché le attività sul territorio previste dalla programmazione dida didattica; ai fini della presente ente disposizione, sono da intendersi dersi ricomprese nell’ambito delle lezioni curricolari le ore di stage e di alternanza scuolascuola lavoro ove previste dal piano di studi. 2) Lo studente è obbligato, altresì, ad assolvere assiduamente agli impegni di studio connessi allo svolgimento delle predette attività. 3) L’inosservanza dell’obbligo di regolare frequenza può essere giustificata dal Dirigente Scolastico, sentiti gli insegnanti, solo nell’ipotesi in cui ricorrano gravi e documentati motivi. 4) La violazione degli obblighi previsti dai commi precedenti comporta la sanzione disciplinare dell’ammonizione verbale o scritta. 5) Quando la violazione dell’obbligo di regolare frequenza è attuata da un gruppo consistente di studenti, in concorso tra loro, mediante occupazione di strutture della scuola, si applica la sanzione della sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni o, quando ricorrano le condizioni richieste dal DPR n.249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 e dall’art. 10 del presente regolamento, nto, le sanzioni di grado superiore (art. 9, lettere f. e g.), salve le azioni di risarcimento per danni previste dalle leggi ordinarie. 6) L’alunno che non regolarizza entro due giorni la giustificazione del ritardo o dell’assenza sul libretto personale è punito nito con l’ammonizione scritta; alla stessa sanzione è sottoposto l’alunno che sistematicamente arriva in ritardo alle lezioni, secondo quanto disposto dall’art. 4 del Regolamento d’Istituto. Il ripetersi di queste infrazioni disciplinari comporta per lo sstudente la sospensione con obbligo di frequenza. Art. 2. Obbligo di partecipazione al dialogo educativo 1) L’alunno è tenuto a partecipare al dialogo educativo. 2) Gli studenti che violano il predetto obbligo, anche disturbando il normale andamento didattico, possono essere allontanati dall’aula o sottoposti ad ammonizione scritta, tenuto conto delle circostanze e della gravità del caso. 3) Non è consentito l’uso del ttelefonino elefonino e dei lettori musicali durante le ore di lezione e durante gli spostamenti da o verso la palestra, le aule o i laboratori. Viene autorizzato l’uso degli stessi solo durante i 10 minuti di ricreazione e durante la pausa pranzo. L’apparecchio deve essere spento e tenuto sotto custodia. Lo studente che, sollecitato a spegnere il dispositivo elettronico, non rispetta la norma, è punito con la sanzione della sospensione con obbligo di frequenza da 1 a 5 giorni. Nel caso di reiterazione del comportament comportamento, o, si applica la sanzione dell’allontanamento 1 2 Art. 1 dello Statuto delle studentesse e degli studenti DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 19/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA dello studente dalla comunità scolastica da 1 a 7 giorni. In ogni caso, l’infrazione deve essere annotata sul registro di classe. Quando l’apparecchio è usato per raccogliere, comunicare o diffondere immagini o altri dati personali altrui, si applica, inoltre, l’art. 5 del presente regolamento. 4) L’apparecchio può essere ritirato dal docente fino alla fine della lezione. Il Dirigente Scolastico può, comunque, disporre il ritiro dell’apparecchio e la riconsegna de dello llo stesso ai genitori dell’alunno. 5) Eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, sono soddisfatte previa autorizzazione del docente; la scuola garantisce, comunque, la possibilità di comunicazione tra famiglie e studenti, per gravi e urgenti motivi, mediante gli uffici di segreteria amministrativa. Art. 3. Verifiche scritte 1) Lo studente è tenuto ad un comportamento di correttezza e buona fede, nel quadro di un processo volto allo sviluppo della personalità dei giovani e alla valorizzazione del loro senso di responsabilità. 2) All’alunno che viene sorpreso a copiare nel corso di una prova scritta è irrogata la sanzione dell’ammonizione scritta. Art. 4. Allontanamento arbitrario 1) Allo studente che arbitrariamente si allontana dall’aula è irrogata la sanzione dell’ammonizione scritta o la sospensione dalle lezioni, fino a 7 giorni. 2) Gli studenti che si allontanano arbitrariamente dal complesso scolastico sono sottoposti alla sanzione della lla sospensione da 10 a 15 giorni. Art. 5. Correttezza del comportamento 1) Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola, dei loro compagni e di terzi un comportamento di rispetto e di correttezza 2) Gli studenti che, a scuola o nell’ambito di attività svolte dall’Istituto, tengono una condotta che concreti la violazione del predetto obbligo (come: mancanza di rispetto, offesa) sono sottoposti alla sanzione della sospensione con obbligo di frequenza da 2 a 5 giorni o della sospensione dalle lezioni con allontanamento dalla scuola da 2 a 15 giorni. 3) Gli studenti che tengono un comportamento di minaccia, aggressività, prepotenza, danneggiamento di beni personali, furto o altri reati, nei confronti dei soggetti individuati nel primo comma, sono sottoposti alla sanzione dell’allontanamento dalla scuola, da 3 a 15 giorni. 4) Gli studenti che, a scuola o nell’ambito di attività svolte dall’Istituto, utilizzano telefonini, videofonini o altri dispositivi spositivi elettronici raccogliendo, comunicando, diffondendo immagini e altri dati personali altrui non autorizzati e/o non consentiti dalle norme dell’ordinamento, sono sottoposti alla sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica da 5 a 15 gior giorni. E’ fatta salva, naturalmente, ogni azione per il risarcimento dei danni, oltre che l’applicazione delle sanzioni che possono essere irrogate dall’Autorità garante della privacy (Vedi Direttiva Ministeriale n. 104 del 30.11.2007, che richiama le disposi disposizioni in materia)3. 5) Nei casi previsti dai commi precedenti, è irrogata la sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica da 15 giorni al termine dell’anno scolastico, quando lo studente abbia commesso reati che violano la dignità e il rispetto dell dellaa persona umana o vi sia pericolo per 3 multa da 3 a 18 mila euro e da 5 a 30 mila euro, nei casi più gravi. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 20/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA l’incolumità delle persone. La durata dell’allontanamento è commisurata in tali casi alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo4. 6) Con riferimento alle fattispecie di cui ai commi precedenti, è irrogata la sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica, con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, nel caso di recidiva o di atti di violenza grave o che ingenerano un elevato aallarme llarme sociale per la loro particolare gravità5. Art. 6. Falsificazione di atti 1) Lo studente che falsifica, altera o danneggia i propri documenti personali è sottoposto alla sanzione della sospensione fino a 5 giorni senza obbligo di frequenza. 2) Allo studente nte che falsifica, altera o danneggia documenti ufficiali della scuola è irrogata la sanzione della sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza, da un minimo di 3 ad un massimo di 15 giorni. Art. 7. Osservanza dei regolamenti Gli studenti sono tenuti nuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dell’Istituto. La violazione del presente obbligo è sanzionata con l’ammonizione scritta, o con l’allontanamento dall’aula. Sono salve le diverse sanzioni eventualmente previste dai predetti regolamenti. Nei casi in cui il comportamento metta in pericolo la sicurezza o l’incolumità delle persone, si applica l’art. 6 del presente regolamento. Art. 8. Utilizzazione delle strutture 1) Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici ed a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 2) Gli studenti che, intenzionalmente o per grave colpa, danneggiano le strutture, i macchinari, i sussidi didattici e ogni altro elemento che costituisca patrimonio della scuola sono sottoposti alla sanzione della sospensione con allontanamento da 3 a 7 giorni. 3) Agli studenti che deturpano, con disegni, scritte o altro mezzo, le aule, i corridoi, le au aule speciali, l’aula magna e le mura dell’edificio è irrogata la sanzione della sospensione con allontanamento fino a 10 giorni. 4) Gli studenti che cagionano gravi danni attraverso l’intrusione furtiva o non autorizzata nel complesso scolastico sono assoggett assoggettati ati alla sospensione con allontanamento dalle lezioni da 10 a 15 giorni, o, quando ricorrano le condizioni richieste dagli articoli 10 e 11, le sanzioni di grado superiore (art. 9, lettere f. e g.). 5) Gli studenti che indebitamente si appropriano dei beni de della lla scuola, sono tenuti a restituire quanto illecitamente acquisito e sono sottoposti alla sospensione con allontanamento da 5 a 10 giorni. 6) Sono fatte salve le azioni di risarcimento per danni previste dalle leggi ordinarie. Art. 9. Sanzioni In relazione agli obblighi individuati nel presente regolamento, si applicano le seguenti sanzioni: a. Ammonizione verbale; b. Ammonizione scritta; c. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza; 4 5 V. art. 4 DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 V. art. 4 DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 21/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA d. Sospensione dalle lezioni con allontanamento fino a 15 giorni; e. Sospensione dalle lezioni con allontanamento dalla comunità scolastica da 16 giorni al termine dell’anno scolastico; f. Allontanamento dalla comunità scolastica, con esclusione dallo scrutinio finale o con non ammissione all’esame di Stato. Le sanzioni previste dai punti d) , e) , f), g) sono comunicate alle famiglie degli studenti; il coordinatore della classe in cui l’alunno è inserito può, tuttavia, comunicare alla famiglia anche l’applicazione delle altre sanzioni, quando questo appaia opportuno dal punto di vista di didattico o educativo. Art. 10. Principi e criteri generali di applicazione delle sanzioni 1) Si applicano in materia le disposizioni del DPR n. 249/19986, come modificato dal DPR n. 235/2007. 2) Quando emergano circostanze valutabili a favore dello studente, considerata la precedente condotta, la sanzione prevista dal presente regolamento può essere ridotta o sostituita da una sanzione meno grave. 3) La reiterazione dell’infrazione disciplinare comp comporta orta l’applicazione della sanzione più grave. 4) Ai fini della presente disposizione, non si può tenere conto delle sanzioni disciplinari, decorso l’anno scolastico in cui sono state irrogate. 5) E’ sempre possibile prevedere la sospensione dalle lezioni con obb obbligo di frequenza, in alternativa all’allontanamento dalla comunità scolastica, tutte le volte in cui ciò appaia opportuno, in relazione alle esigenze didattiche, educative, personali o familiari dello studente. Art. 11. Organi competenti ad irrogare le ssanzioni 1) L’ammonizione verbale viene comminata dal Docente o dal Dirigente scolastico . 2) L’ammonizione scritta viene comminata dal Dirigente scolastico . 3) L’allontanamento dall’aula viene irrogato dal Docente o dal Dirigente scolastico. 4) La sospensione con obbligo ligo di frequenza viene disposta dal Dirigente scolastico. 5) Il provvedimento di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino a 15 giorni è adottato dal Consiglio di Classe. 6) Le sanzioni che comportano allontanamento dello studente dalla comun comunità scolastica superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto. 7) Le sanzioni per le mancanze discipl disciplinari inari commesse durante le sessioni d’esame sono irrogate dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 12. Procedure 1) Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. 2) L’infrazione viene sempre annotata sul registro di classe. 3) L’allontanamento dall’aula viene verbalizzato sul registro di classe, dopo aaver invitato l’alunno ad esporre le proprie ragioni. Lo studente deve essere affidato, per il tempo in cui rimane fuori dall’aula, ad un collaboratore scolastico perché provveda alla sorveglianza. 4) Il Dirigente scolastico applica le sanzioni di propria com competenza, petenza, sentito l’alunno ed il professore verbalizzante o il personale non docente che abbia rilevato l’infrazione e dopo aver valutato il caso, anche in merito all’ eventuale reiterazione dell’infrazione da parte dell’alunno. 6 Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 22/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA 5) Quando il comportamento rien rientra tra fra quelli per cui è previsto l’ allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino a 15 giorni, il Dirigente scolastico richiede l’ applicazione della sanzione al Consiglio di Classe, che deve essere convocato nei sette giorni successivi ins insieme allo studente e ai genitori (o a chi ne fa le veci). 6) Il Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, procede nel modo seguente: a) fase istruttoria: contestazione del fatto allo studente interessato e acquisizione delle sue ragioni; ciascun docente può intervenire, anche per chiedere chiarimenti e/o integrazioni. b) fase deliberativa: si tiene a porte chiuse e sotto il vincolo del segreto d’ufficio, alla presenza dei soli docenti. Il Dirigente Scolastico propone la sanzione disciplinare; ciascun docente può intervenire, anche per presentare una proposta diversa. La deliberazione deve essere adottata a maggioranza dei presenti; nel caso di parità, prevale il voto del Dirigente Scolastico. Lo studente e la famiglia possono richiedere hiedere di convertire la sospensione in attività alternative; in tal caso, si seguono le disposizioni dell’art. 14. c) fase informativa: la decisione del Consiglio di Classe è subito esposta verbalmente allo studente e/o ai genitori (o a chi ne fa le veci), cche he ne riceveranno in ogni caso comunicazione scritta mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Nella stessa lettera, l’Istituto comunicherà i termini e l’organo al quale presentare l’eventuale ricorso contro l’applicazione delle sanzioni disciplinari. L’accettazione di attività alternative alla sospensione comporta la tacita rinuncia all’eventuale ricorso contro il provvedimento disciplinare. 7) La deliberazione del Consiglio di Classe è validamente adottata quando lo studente e/o i genitori (o chi ne fa le veci), pur convocati dall’Istituto, non siano intervenuti alla riunione. 8) Quando il comportamento rientra fra quelli per cui è prevista la sanzione dell’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni o che comporta omporta l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato, il Consiglio di Istituto è convocato entro 7 giorni dalla rilevazione dell’infrazione. Il Consiglio di Istituto, dopo aver invitato l’alunno, accompagnato da un genitore, ad esporre le proprie ragioni, irroga la sanzione. Dello svolgimento della seduta, della decisione e delle motivazioni viene dato atto nel verbale. Il relativo procedimento è disciplinato dal “Regolamento del Consiglio di Istituto”. 9) L’applicazione delle sanzioni, zioni, di cui ai commi 4, 5, 6 e 7 della presente norma, viene immediatamente annotata sul giornale di classe. Art. 13. Attività alternative alle sanzioni 1) Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari che prevedono l’allontanamento dalla scuola in attività di natura sociale, culturale ed in generale a favore della comunità scolastica. 2) Il Dirigente Scolastico, il Consiglio d’Istituto e il Consiglio di Classe, nell’ambito delle rispettive competenze, individueranno un percorso educativo tra le seguenti attività, tenendo conto, ove possibile, del principio della riparazione del danno: a. attività di collaborazione, connesse agli obiettivi formativi, con enti collettivi senza fini di lucro, attraverso il coinvolgimento involgimento degli studenti in attività di volontariato che offrano al ragazzo un’opportunità di riflessione e di crescita personale; b. attività di collaborazione con il C.I.C.; c. attività di ricerca e approfondimento personale su un argomento funzionale alla programmazione della classe, circa il quale l’alunno sarà tenuto a relazionare ai compagni e all’insegnante; d. attività di collaborazione consistente nell’aiutare compagni in difficoltà, secondo le indicazioni fornite dal docente coordinatore. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 23/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA 3) I suddetti percorsi corsi saranno attuati previo accordo sottoscritto tra scuola, famiglia ed eventuale ente collettivo coinvolto, al fine di condividere le finalità del percorso e la scelta dell’esperienza formativa attraverso la quale realizzarlo. 4) Per tutta la durata del percorso, l’attività di volontariato sarà monitorata da un docente tutor individuato dal Dirigente scolastico e, nel caso previsto dalla lettera d., da un tutor indicato dall’associazione prescelta al proprio interno. 5) Il docente incaricato di seguire l’alu l’alunno nno riferisce al Dirigente Scolastico circa lo svolgimento dell’attività, anche sulla base di relazione del tutor esterno nel caso previsto dalla lettera d.; ciò anche al fine di informare tempestivamente l’organo che ha irrogato la sanzione 6) L’attività alternativa ternativa non comporta la cancellazione del provvedimento disciplinare; l’esito decisamente positivo del percorso educativo può, tuttavia, essere valutato ai fini dell’attribuzione del voto di condotta. Art. 14. Impugnativa 1) Contro le sanzioni disciplinar disciplinarii chiunque vi abbia interesse può proporre ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di Garanzia interno all’Istituto, che decide nel termine di 10 giorni dalla presentazione del ricorso. Il procedimento è disciplinat disciplinato dal 7 relativo Regolamento, allegato al regolamento d’Istituto . 2) Si osservano le disposizioni dell’art. 5 DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 Art. 15. Patto educativo di corresponsabilità8 1) Contestualmente all’iscrizione, la scuola richiede la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, che definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra la scuola stessa gli studenti e le famiglie. 2) Tale documento, allegato to al Regolamento di Istituto, viene annualmente redatto dalla Commissione POF e proposto, per l’approvazione, al Consiglio d’Istituto. Così nell’art. 5, DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007. Altri aspetti disciplinati dalla stessa normativa ativa sono la composizione dell’Organo di garanzia interno alla scuola, la composizione le competenze e la durata dell’organo di garanzia regionale 8 Art. 5-bis, bis, DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 7 Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 24/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 3 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SI STIPULA CON LA FAM FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ORRESPONSABILITÀ: (art.3, D.P.R. 21 Novembre 2007, n.235) DOCENTI La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. I docenti hanno il diritto: alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico nell’ambito delle coordinate indicate dal C.C.N.L. e dal Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale lib libertà ertà è volto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli studenti; al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte le componenti della comunità scolastica; a veder difesa e tutelata la propria dignità professionale; ad una scuola che funzioni, affinché possano esplicare pienamente il ruolo di insegnanti e di educatori; ad usufruire dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro; ad accrescere e migliorare la propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto (diritto-dovere). I docenti hanno il dovere di: mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa; svolgere le lezioni con professionalità e puntualità; vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e gli ambienti scolastici; rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunit comunità scolastica; creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e tra gli studenti e con le famiglie; saper ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando al tempo stesso la riservatezza. progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti; essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare all’studente le proprie scelte metodologiche ed educative; fornire una valutazione il più possibile tempestiva e motivata, nell’intento di attivare ne negli studenti processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento; far conoscere alle famiglie in modo semplice e dettagliato il proprio percorso di lavoro e fornire indicazioni cazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli; elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative, armonizzarle con la realtà della classe e concordarle col proprio gruppo di lavoro (ad esempio calibrando l’entità del lavoro asse assegnato Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 25/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA per casa; evitare di assegnare più di una prova di verifica in classe nella stessa mattinata, salvo casi eccezionali; ecc.); favorire l’integrazione e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli studenti; non utilizzare i telefoni cellulari e non fum fumare are durante le attività scolastiche offrendo agli studenti un modello di riferimento esemplare; essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la collaborazione tra scuola e famiglia. GENITORI I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. I genitori hanno il diritto di: essere rispettati come persone e come educatori; vedere tutelata la salute dei pro propri pri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della riservatezza; essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sul Regolamento e su tutto quanto concerne la funzionalità della scuola; essere informati sulle attività curricolari e nnon, on, programmate per la classe di appartenenza del figlio; avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio socio-relazionale e didattico del figlio; essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti, di cali di rendimento o altri atteggiamenti che possono risultare poco consoni rispetto al normale comportamento del figlio; conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio, di essere informati in merito ai provvedimenti disciplinari eventualmen eventualmente adottati; effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo col Dirigente Scolastico. I genitori hanno il dovere di: trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; controllare ogni giorno il libretto personale delle giustificazioni; leggere e firmare tempestivamente gli avvisi e le comunicazioni inviate dalla scuola; permettere assenze solo per motivi validi e di ridurre il più possibile le uscite e le entra entrate fuori orario; rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, controllare l’esecuzione dei compiti di casa (che rispondono all’esigenza di riflessione personale e di acquisizione di un’ abitudine allo stud studio io e all’esercitazione individuale),senza sostituirsi ai figli, ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici; partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli insegnanti (colloqui o assemblee) lee) e alle iniziative di formazione e informazione, anche con l’intervento di esperti, che la scuola propone; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente; recarsi a scuola con tempestività se convocati per comportamento insistito di disturbo che intralcia l’attività didattica; Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 26/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli; controllare e vietare ai propri figli di portar portaree a scuola apparecchi o oggetti che possano disturbare la lezione; raccomandare ai propri figli di tenere spenti i cellulari durante l’attività didattica; rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche; accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione; risarcire in denaro i danni arrecati dai propri figli ai sussidi didattici, alle attrezzat attrezzature e alle strutture, concorrere al risarcimento quando non si possa o non si riesca ad individuare il/i, la/le responsabili. STUDENTI Ogni studente deve essere accolto dalla scuola come persona con un proprio patrimonio culturale già acquisitoo nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti e come portatore di un diritto diritto-dovere: il diritto di ricevere quanto la scuola deve dare per la sua crescita personale, culturale e sociale e il dovere di contribuire egli stesso a realizzare con gli altri questi scopi. Gli studenti hanno il diritto: ad essere rispettati da tutto il personale della scuola; ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età; ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee; ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento; ad essere oggetto di una attenta programmazione didattica che possa sviluppare le potenzialità di ciascuno; ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono chiarimenti; ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; ad una valutazione trasparente e tempestiva che non va mai intesa come giudizi giudizio di valore sulla persona ma aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio rendimento; alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative; a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti; a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità tramite gli uffici di segreteria. Gli studenti hanno il dovere di: tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il personale e dei com compagni, lo stesso rispetto, anche formale (linguaggio, atteggiamento, abbigliamento, …), che richiedono a se stessi e consono a una corretta convivenza civile; rispettare le regole della scuola e quelle stabilite con gli insegnanti per le singole classi; frequentare equentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e opzionali scelte; prestare attenzione durante le lezioni e favorirne lo svolgimento con la partecipazione attiva ed evitando i disturbi; svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa; avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni (in classe, in laboratorio e in palestra), il diario, il libretto personale; Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 27/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento del delle le lezioni; non usare a scuola telefoni cellulari , apparecchi di altro genere o altri oggetti che distraggano e disturbino le lezioni (è previsto il ritiro immediato e la riconsegna ai genitori); non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli al altri, tri, bevande alcoliche o sostanze eccitanti; far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della scuola e riferire eventuali avvisi verbali; rispettare gli ambienti, utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e gli arredi di cui si usufruisce. IL DIRIGENTE SCOLASTICO IL GENITORE ______________________________ __________________ Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 L’ALUNNO __________________ pag. 28/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 4 MANSIONI DEL COORDINATORE DI CLASSE Presiede i Consigli di classe in assenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. Coordina le attività di programmazione didattica e cura la corretta circolazione delle informazioni e dei comunicati. Rappresenta la figura di riferimento del C.d.C. per i colleghi, gli istitutori, gli studenti, le famiglie, il Dirigente Scolastico ed i suoi Collaboratori. Provvede al monitoraggio delle assenze di ciascun alunno e tiene costantemente aggiornata la somma (in ore) delle stesse, in ottemperanza al D.P.R. n. n.122/2009 122/2009 art. 14 comma 7. Segnala alla Dirigenza eventuali casi di alunni non frequentanti. Provvede al monitoraggio continuo dei ritardi e delle giustificazioni. Notifica ai Collaboratori della Dirigenza i nomi degli alunni che superano la quota di quattro ingressi con ritardo, anche se giustificati. Segnala alle famiglie e, contemporaneamente, alla Dirigenza, anche per vie brevi, le eventuali situazioni irregolari emerse dai monitoraggi di cui ai punti precedenti. Convoca i genitori degli alunni per comunicazioni urgenti sul profitto ed il comportamento. Cura la procedura dei provvedimenti disciplinari. Partecipa ai Gruppi H relativi agli alunni diversamente abili della classe. Relaziona periodicamente al Dirigente Scolastico sulla situazione della cclasse. Si rapporta con le Funzioni Strumentali per le attività previste nel POF. Sovrintende alle operazioni preliminari dello scrutinio elettronico. Solo nelle classi 5°, predispone la bozza del Documento finale che sarà approvato dal Consiglio di Classe entro il 15 Maggio. Mansioni del Segretario del Consiglio di Classe Supporta il coordinatore nello svolgimento delle sue mansioni. Redige fedelmente, in formato elettronico sul modello predisposto, il verbale delle sedute ordinarie e straordinarie del C.d.C. .d.C. ed ha cura di consegnare lo stesso, completo e firmato, al Collaboratore Vicario entro due giorni. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 29/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 5 MANSIONI DEL TUTOR PER LO STAGE E L'ALTERNANZA SCUOLA SCUOLA-LAVORO Informare gli studenti circa l’importanza delle attività di stage/alternanza e le modalità di svolgimento delle stesse. Rappresentare la figura di raccordo, per quanto riguarda le attività di stage/alternanza, tra la Funzione Strumentale preposta, il Consiglio di Classe, il tutor aziendale, lo studente e la sua famiglia. Acquisire la documentazione relativa alla partecipazione allo stage/alternanza e trasmetterla alla Funzione Strumentale. Condividere il progetto formativo dello stage/alternanza con i docenti di sostegno presenti nella classe, per quanto riguarda gli alunni disabili. Verificare il corretto svolgimento delle attività di stage/alternanza (controllo del “diario di stage”, eventuali visite in azienda etc.). Acquisire la valutazione aziendale e trasmetterla alla Funzione Strumentale. Compilare il “libretto ibretto di tirocinio” nelle parti riguardanti l‘Istituto. Proporre al coordinatore di classe l'eventuale credito formativo per le classi terze. Presentare ai docenti delle discipline di indirizzo la valutazione dell'attività di alternanza scuola lavoro ai fini della definizione del voto della materia (classi quarte e quinte). Documentare adeguatamente per iscritto tutti i passaggi sopra indicati indicati. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 30/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 6 MANSIONI DEL RESPONSABILE DI LABORATORIO Coordinare l'orario di accesso al laboratorio secondo le esigenze didattiche dei docenti. Verificare periodicamente le schede di manutenzione. Verificare la tenuta e l'aggiornamento dell'inventario delle attrezzature e dei materiali in dotazione. Monitorare le attività che si svolgono nel laboratorio. Comunicare al DS eventuali problemi connessi all'utilizzo del laboratorio. Segnalare eventuali carenze e suggerire le necessarie integrazioni dei materiali e delle attrezzature. Verificare le spese delle esercitazioni di laboratorio e riferire al DSGA (solo laboratori di cucina e sala-bar). Coordinarsi con il magazziniere (solo laboratori di cucina e sala sala-bar). Riunire periodicamente i docent docentii e gli assistenti tecnici afferenti al laboratorio. A fine anno scolastico, relazionare per iscritto al DS. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 31/32 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA "FILIPPO DE CECCO" - PESCARA ALLEGATO 7 CRITERI DI VALUTAZIONE PER L'ATTRIBUZIONE INTERNA DI SPEZZONI FINO A 6 ORE Docenza effettiva della disciplina per cui residua lo spezzone orario, nell'ordine e grado di attuale servizio. Docenza sul sostegno con titolarità sulla classe di concorso per cui residua lo spezzone orario, nell'ordine e grado di attuale servizio. Continuità didattica nell'Istituto per la docenza della disciplina per cui residua lo spezzone orario. Partecipazione all'Esame di Stato come commissario per la disciplina na per cui residua lo spezzone orario Docenza della disciplina o disciplina affine a quella per cui residua lo spezzone orario, in Università o scuole di ordine e grado diverso rispetto alla secondaria di secondo grado. Diplomi di specializzazione di durata almeno biennale conseguiti in corsi post laurea afferenti alla disciplina per cui residua lo spezzone orario. Corsi di perfezionamento e/o master di durata almeno annuale conseguiti in corsi post laurea afferenti alla disciplina per cui residua lo spezzone orario. Corsi di formazione/aggiornamento afferenti alla disciplina per cui residua lo spezzone orario. Corsi di formazione/aggiornamento inerent inerenti metodologie didattiche innovative. 2 punti per ogni anno di docenza 0,5 punti per ogni anno 0,5 punti per ogni anno consecutivo precedente all'A.S. per cui residua lo spezzone 0,5 punti per ogni anno 0,75 punti per ogni anno 3 punti per ogni diploma 1 punto per ogni corso 0,25 punti per ogni corso In caso di parità di punteggio si terrà conto, nell'ordine, di: - anzianità di servizio nell'Istituto - maggiore età anagrafica Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015 pag. 32/32