Regolamento d’Istituto
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Alessandra Di Pietro
Anno scolastico 2015-2016
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
"FILIPPO DE CECCO" - PESCARA
Premessa
La scuola è luogo di tutti, nel quale le attività di insegnamento e apprendimento possono
svolgersi in modo efficace e soddisfacente per tutti se ciascuno, relativamente ai propri compiti e
ruoli, si attiene alle regole dettate dalle esigenze del vivere civile e del corretto funzionamento
dell'Istituzione scolastica.
Doveri ed adempimenti del personale docente, amministrativo ed ausiliario sono regolati dalla
legge e dai vigenti contratti di lavoro. Tra tali doveri, vi è anche quello di far osservare le norme di
legge ed il regolamento interno; pertanto ogni studente è tenuto ad accogliere e rispettare
indicazioni e richiami di tutto il personale.
Ogni studente inoltre deve attenersi al regolamento recante lo statuto del
delle studentesse e degli
studenti della
lla scuola secondaria (D.P.R. n. 249/1998) e al regolamento di disciplina della scuola,
attuativo del citato decreto.
Divieto di fumare
Il divieto di fumo riguarda qualsiasi ambiente scolastico nonché le pertinenze esterne, e va
sanzionato a norma di legge. Agli alunni sarà data la possibilità di convertire la pena pecuniaria in
compiti aggiuntivi o lavori utili alla collettività scolastica. Si ricorda che nelle scuole vige il divieto
anche per quanto riguarda l'uso della sigaretta elettronica. Per ogni altra questione inerente si
rimanda allo specifico "Regolamento di applicazione del divieto di fumo".
Prevenzione e protezione
Tutto il personale e gli studenti sono tenuti ad osservare scrupolosamente le indicazioni
dell'apposito progetto d'Istituto sulla sicurezza nella scuola (emergenza, pronto soccorso,
prevenzione incendio, piano di evacuazione).
1. DOCENTI
Gli insegnanti nel rispetto della libertà di insegnamento, nell'ambito della Costituzione,
dell'ordinamento scolastico e nel rispetto della libertà di manifestazione del pensiero degli studenti,
avranno cura di assicurare alla scuola la sua funzione educatrice, volta a fformare
ormare persone libere e
responsabili.
La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell'attività di trasmissione della cultura,
di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo
ed alla formazione
ione umana e critica della loro personalità. I docenti oltre a svolgere il loro normale
orario di insegnamento, espletano le altre attività connesse con la funzione docente, secondo le
disposizioni vigenti.
a. I docenti sono tenuti quotidianamente a informar
informarsi,, attraverso il sito d'Istituto, circa eventuali
comunicazioni della Presidenza e a leggere e contestualmente firmare le circolari.
circolari
b. I docenti sono tenuti quotidianamente a firmare il registro di presenza posto in ciascun plesso
plesso,
indicando l'orario di arrivo, e ad essere presenti in classe alle ore 8.05.
c. Tutte le richieste di permesso breve, comunque non superiori alla metà del proprio orario
giornaliero e fino ad
d un massimo di 2 ore al giorno, vanno presentate per la necessaria
autorizzazione al Dirigente
nte (tramite l'Ufficio Personale), dandone altresì comunicazione al
Collaboratore della Dirigenza, con un anticipo di almeno 3 gg,, per consentire la pianificazione
delle sostituzioni.
d. Eventuali assenze impreviste (per malattia o motivi personali) devono essere
es
comunicate,
tramite fonogramma, dalle ore 7.30 alle ore 8.00 al centralino per la trasmissione in segreteria
(Ufficio Personale) indipendentemente dall'orario di servizio della giornata (quindi anche in
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caso di assenza pomeridiana). Sarà compito della segreteria informare i collaboratori della
Dirigenza.
Detta procedura è indispensabile perché l'Istituto, non solo è tenuto ad inviare la prevista visita
fiscale (ove prevista),, ma deve anche garantire tempestivamente la copertura delle ore nelle
classi di riferimento.
e. La fruizione dei permessi di cui alla Legge 104/
104/1992,
92, salvo dimostrate situazioni di urgenza, va
comunicata al Dirigente
irigente con congruo anticipo e possibilmente con riferimento all'arco temporale
del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attività didattica e amministrativa.
f. Per ferie, permessi retribuiti, assenze per malattia e congedi parental
parentali si rinvia
r
a quanto stabilito
dal CCNL vigente. La richiesta va preventivamente fatta di persona al Dirigente; solo
successivamente va ratificata in forma scritta tramite l'apposita modulistica.
E’ bene che ogni docente sappia a quale tipo di richiesta deve ricorrere in caso di necessità,
senza investire
re di problemi personali l’ufficio di segreteria. La correttezza delle richieste e il
rispetto scrupoloso della normativa rappresenta una modalità di collaborazione con il personale
incaricato di attivare le procedure di sostituzione.
g. Il docente a disposizione deve essere presente in istituto,, in sala docenti, al fine di consentire la
sollecita sostituzione dei colleghi assenti.
h. Ciascun insegnante dovrà presentare al Dirigente Scolastico, entro la data stabilita,
stabilita il piano di
lavoro annuale, con gli obiettivi didattici che intende perseguire ed i progetti di attività
interdisciplinari che ritiene di poter attuare; nel corso dell'anno, potrà, comunque, apportare le
integrazioni o le modifiche necessarie a garantire il successo scolastico di ciascun all
allievo. Il
docente darà atto dell'attività svolta durante l'anno scolastico nella relazione finale, indicando i
contenuti sviluppati, gli obiettivi raggiunti e la motivazione dell'eventuale revisione del piano di
lavoro.
i. La normativa relativa alla valutazione degli allievi attribuisce a questa attività, fondamentale
della funzione docente, un’importanza sempre crescente sia per gli aspetti diagnostici e
formativi sia come strumento di programmazione del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe.
Pertanto è opportuno che tutti i docenti adeguino la loro attività valutativa, oltre che alla
normativa, anche alle specifiche determinazioni che i Consigli di classe vorranno segnalare
durante l’anno. In particolare si raccomanda trasparenza nei criteri applicati per le verifiche,
l’adeguata distribuzione nel tempo di queste ultime, l’ampia illustrazione agli alunni ed alle
famiglie. Si ricorda che ogni docente è tenuto ad illustrare ufficialmente alla classe il Contratto
Formativo,, contenente le indicazioni previste relativamente alle competenze da raggiungere ed
alle modalità di verifica utilizzate.
j. Ogni docente terrà costantemente aggiornato il proprio registro personale e il registro di classe,
scritti in maniera facilmente legg
leggibile
ibile e senza segni criptati. Il docente è altresì responsabile
della custodia del registro personale. Esso dovrà essere consegnato in Dirigenza al termine del
proprio ultimo scrutinio finale.
k. L'insegnante è tenuto a presentare agli studenti i compiti in classe corretti nel più breve tempo
possibile, e, comunque entro e non oltre 15 giorni dallo svolgimento.
l. Ogni docente eviterà un eccessivo sovraccarico di compiti a casa per la mattina successiva alle
lezioni pomeridiane, nella consapevolezza che ciò cont
contribuisce
ribuisce a determinare una preparazione
lacunosa e precaria, per l'impossibilità di una serena e approfondita maturazione delle
conoscenze.
m. Ad ogni docente è assegnato un cassetto nel plesso ove svolge la maggior parte delle ore di
lezione; lo stesso va lasciato completamente libero al termine dell'anno scolastico e l'eventuale
chiave va riconsegnata;
n. Per tutta la durata dell'ora di ricevimento delle famiglie, il docente sarà presente in istituto
istituto, nel
plesso stabilito, per adempiere a tale obbligo di serv
servizio.
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o. In nessun caso sono consentite modifiche di orario o scambi temporanei di ore concordati tra
docenti. I docenti che, in casi eccezionali (verifiche in classe o altra motivata esigenza),
intendono procedere ad uno scambio di ore, anche occasionale o temporaneo, devono
presentare la relativa proposta al Dirigente, direttam
direttamente
ente o tramite i suoi collaboratori.
collaborator
p. Ciascun docente si adopererà perché ciascun alunno sieda al banco assegnatoli e sia
responsabilizzato della buona tenuta dello stesso.
q. Ogni docentee coordinatore segnalerà in Dirigenza i casi di assenze numerose o periodiche (vedi
allegato 11).
r. Tutto il personale deve conoscere la normativa sulla sicurezza e visionare il materiale messo a
disposizione dalla scuola. I docenti devono istruire gli alunni in modo che anche da parte loro vi
sia la massima attenzione ai fondamentali aspetti culturali della sicurezza, e a segnalare,
preferibilmente in forma scritta, qualunque comportamento non conforme alla normativa o
qualunque pericolo insito negli im
impianti,
pianti, nell’edificio o nelle apparecchiature. Si ricorda che le
porte di sicurezza, dove esistono, non devono essere bloccate. Si fa riferimento al documento
predisposto dal Responsabile del servizio di Prevenzione, che ne curerà eventuali modiche. Le
classi, durantee l’anno, saranno interessate a due prove di evacuazione a sorpresa.
s. I docenti sono tenuti ad una diligente sorveglianza degli alunni, durante tutto il periodo di ttempo
in cui sono loro affidati; pertanto non è consentito allontanare studenti da
dall’aula per motivi
disciplinari.
t. Gli insegnanti non riceveranno persone estranee alla scuola durante le ore di lezione. Si ricorda
che l’uso del telefonino in classe è vietato anche ai docenti.
u. Ogni docente coopererà al buon andamento della scuola, impegn
impegnandosi
andosi per la realizzazione dei
deliberati collegiali nonché del piano dell'offerta formativa.
1.1.. Responsabilità del docente
Alla responsabilità dei dipendenti dello Stato, la Costituzione dedica un apposito articolo, il 28, che
recita:
“I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli Enti Pubblici sono direttamente responsabili, secondo le
leggi penali, civili ed amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti. In tali casi la
responsabilità civile si estende allo Stato e agli Enti Pubblic
Pubblici”.
La responsabilità può essere:
a) Civile,, quando comporta il risarcimento del danno arrecato alle persone o alle cose. La
responsabilità del docente è sempre anche responsabilità diretta dell’Amministrazione scolastica,
quando l’attività esplicata dall’insegnante sia riferibile ad i suoi obblighi di servizio; ma si tenga
presente che, quand’anche la responsabilità di un danno arrecato da un docente anche per colpa
semplice sia direttamente imputabile all’Amministrazione, quest’ultima può esercitare il diritto di
rivalsa sul docente stesso, che è responsabile anche patrimonialmente (art.61 L.312/80) in caso di
dolo o colpa grave;
b) Penale,, quando il fatto costituisce reato. Per il personale docente la responsabilità penale
riguarda soprattutto l’art.571
571 del Codice penale riguardante l’abuso dei mezzi di correzione o di
disciplina (punizioni fisiche), ma va ricordato che sono altrettanto punibili l’offesa, l’ingiuria, e la
diffamazione. I docenti sono inoltre tenuti al rispetto del segreto d’ufficio, che si estende a tutti i
dati sensibili degli alunni contemplati nel D.L.vo 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati
personali”.
LA VIGILANZA SUGLI ALUNNI
La vigilanza sugli alunni rientra, con l’attività didattica e valutativa, tra i compiti fond
fondamentali del
docente ed è quella più delicata per gli aspetti di responsabilità civile e penale connessi. A tale
scopo si raccomanda, a tutela dei docenti oltre che degli allievi, l’assoluta puntualità nella presenza
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in classe (5 minuti prima dell’inizio d
delle
elle lezioni), la rapidità nei trasferimenti al cambio d’ora, la
decisione nell’azione preventiva
preventiva,, con l’eventuale convocazione dei genitori per quei comportamenti
inadeguati degli alunni che possono creare danno a se stessi e ai compagni. Circa la procedura di
cambio del docente sulla classe, si precisa quanto segue:
 Il docente che non effettua lezioni in altre classi nell’ora precedente deve essere presente davanti
alla porta dell’aula di competenza al momento del suono della campanella d’ingresso.
 Nell’eventualità
eventualità in cui una classe accolga uno o più studenti per i quali siano stati accertati e
portati all’attenzione del consiglio di classe comportamenti a rischio (tentativi ripetuti di uscita
non autorizzata dall'aula, atti vandalici ecc), il docente in uscita attende nell’aula il collega
subentrante e fornisce istruzioni al collaboratore scolastico affinché questi eserciti la vigilanza
provvisoria sulla classe nella quale deve trasferirsi.
 Il docente il quale, per qualsiasi ragione, ritardi l’ingresso ssecondo
econdo l’orario di competenza, deve
tempestivamente darne comunicazione, anche telefonica, al referente di plesso affinché vengano
adottate le idonee misure di vigilanza.
Il personale ausiliario collabora nella vigilanza tutte le volte che il docente deve lasciare la classe
per cambio ora o per improrogabili motivi personali (es: recarsi ai servizi): in quest’ultimo caso si
deve espressamente richiedere questa “collaborazione” che presuppone una formale assunzione di
responsabilità per i collaboratori sull
sulla vigilanza dei minori. Si segnala altresì che la consistenza in
organico del personale ausiliario rende spesso difficile la gestione delle problematiche connesse
alla vigilanza: per tali motivi tutti i docenti sono espressamente invitati alla massima prudenza ed
attenzione soprattutto nei momenti critici della giornata (entrata, uscita, ricreazione, utilizzo
servizi igienici); si fa rilevare che i collaboratori scolastici sono tenuti solo a brevi ed occasionali
sostituzioni dei docenti.
L’arco temporale di estensione dell’obbligo di vigilanza perdura, senza soluzione di continuità, dal
momento in cui ha avuto inizio l’affidamento dello studente alla scuola fino a quando il minore
rientra ad ogni effetto giuridico nell’alveo della sorveglianza parentale
parentale. Ill docente dell’ultima ora è
tenuto alla sorveglianza
lianza degli allievi in uscita e ad abbandonare per ultimo l'aula.
E’ appena il caso di rilevare che il periodo di vigilanza non si esaurisce al tempo delle lezioni, ma si
estende all’attività scolastica in ge
genere (ivi compresa ricreazione, gite scolastiche, assemblea
d’Istituto o attività di svago che si svolgono nei locali scolastici o in quelli di pertinenza); quindi la
responsabilità degli insegnanti non è limitata all’attività didattica in senso stretto, ma riguarda
l’intero periodo in cui gli alunni si trovano sotto il loro controllo.
Durante le assemblee di classe il docente in orario, sia che si trovi all’interno oppure al di fuori
dell’aula, sarà responsabile della disciplina degli allievi come duran
durante
te le normali ore di lezione.
La competenza alla vigilanza degli alunni durante la pausa di ricreazione è affidata ai docenti in
servizio alla terza ora: essi dovranno rimanere pertanto nei pressi della propria classe o nelle
immediate vicinanze. Nessun d
docente
ocente è comunque esonerato dall’impegno di sorveglianza alla
ricreazione, specie negli spazi comuni, nei laboratori, ecc. Infatti in tale momento della giornata si
verificano la maggior parte degli infortuni e pertanto va aumentata l’attenzione da parte d
di tutto il
personale docente e dei collaboratori scolastici. Per questo motivo la giurisprudenza ha ritenuto
che la mancata sorveglianza in tale frangente costituisca un’ipotesi di colpa grave, poiché la
prevedibile esuberanza degli alunni determina maggiori
ri rischi di eventi dannosi.
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INFORTUNI O MALESSERI
In caso di infortunio o malessere sopraggiunto di studente, docente o altro componente della
comunità scolastica, l’operatore presente (docente o personale ATA) provvede al primo soccorso,
se qualificato, e dà incarico di informare immediatamente il referente di plesso e il Dirigente
Scolastico.
Nelle situazioni di gravità dello stato patologico, anche presunte
presunte,, il dirigente o chi lo sostituisce dà
disposizione di inoltrare richiesta di intervento urgente dei servizi sanitari d’emergenza e di
avvisare i familiari.
In caso di infortunio l'operatore presente fornisce circostanziata relazione contenente la dinamica
dei fatti, le generalità complete dell’infortunato e di coloro che rilevano il fatto. Nell’ipotesi che
l’infortunato sia trasportato al Pronto Soccorso o presso un ambulatorio medico, è indispensabile
che l’eventuale prognosi sia consegnata al massimo entro 24 ore dall’accaduto in segreteria. Anche
se si tratta di infortunio lieve o irrilev
irrilevante, la famiglia va prontamente avvertita. Dal momento che
la tutela dell’incolumità degli alunni è compito di grande rilievo, si raccomanda agli operatori di
prestare particolare attenzione nel prevenire incidenti o infortuni, e anche di segnalare possibili
ostacoli o pericoli in modo visibile e possibilmente schermando o isolando luoghi ritenuti a rischio.
1.2 Sostituzione dei colleghi assenti
Sarà effettuata secondo l'ordine seguente:
- docenti con ore di completamento cattedra indicate in orario
orario;
- docenti liberi causa assenza della classe;
- docenti con ore di permesso da recuperare;
In caso di più insegnanti a disposizione per la medesima ora, la sostituzione sarà attribuita
prioritariamente ai docenti della stessa classe o ai docenti della ste
stessa
ssa disciplina del collega assente.
L'avviso per le sostituzioni è effettuato, di norma, il giorno precedente (per le assenze di cui si è a
conoscenza) e nella stessa mattinata (per quelle comunicate entro le ore 8.00).
I docenti sono tenuti a prendere vis
visione e a firmare il foglio giornaliero delle supplenze. I docenti a
disposizione, durante il loro orario di servizio, devono essere reperibili in sala professori.
2. GENITORI
I genitori, allo scopo di rendere veramente valido il concetto di "comunità educante" nel
rapporto "scuola e famiglia", hanno il diritto
diritto-dovere
dovere di partecipare con responsabilità alle varie
attività dell'Istituto ed eleggono i propri rappresentanti nel Consiglio d' Istituto e nei Consigli di
Classe.
I rappresentanti
appresentanti dei genitori ne
nei Consigli
onsigli di classe possono costituire un comitato, che ha la facoltà
di convocare l'assemblea dei genitori.
Le assemblee dei genitori possono essere di classe o d'Istituto
L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento, che verrà inviato per conoscen
conoscenza al Consiglio
d'Istituto.
L'assemblea ed il comitato dei genitori non sono organi deliberanti, ma possono delegare i loro
rappresentanti nei consigli di classe e di istituto, a fornire suggerimenti, indicazioni, proposte su
problemi scolastici al fine di un miglior funzionamento dell' Istituto.
All'atto dell'iscrizione, i genitori firmeranno il patto di corresponsabilità e agli stessi sarà
consegnato estratto del regolamento disciplinare degli studenti.
Ai medesimi, all'inizio dell'anno scolastico, sarà dato un libretto per le giustificazioni che porterà
la firma autografa del genitore che firmerà, in seguito, tutte le giustificazioni.
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3. STUDENTI
Gli studenti sono tenuti ad osservare anche l’allegato “Regolamento di disciplina” attuativo del
DPR 249/98.
3.1. Ingresso e ritardi
La puntualità è un dovere di tutti. L'orario di ingresso a scuola è stabilito alle ore 8.05; alle ore
8.10 hanno inizio le lezioni.
L'accesso alle palestre e ai laboratori dell'Istituto avverrà alla presenza dei docenti de
delle
rispettive materie, nel rispetto del regolamento dei singoli laboratori.
L’alunno in ritardo entro le ore 8.30 è ammesso direttamente dall’insegnante della prima ora
presente in classe e dovrà giustificare sul libretto entro due giorni
giorni, pena l’ammonizione scritta sul
registro. L’ingresso oltre le ore 8.30 va autorizzato da parte di un collaboratore del Dirigente
Scolastico e va giustificato con le stesse modalità
modalità. Dopo la prima ora, l'ingresso dell'alunno sarà
autorizzato esclusivamente per mo
motivi
tivi del tutto eccezionali e documentati o previo contatto
telefonico con la famiglia.
Ill coordinatore di classe provvede al monitoraggio dei ritardi e delle giustificazioni.
giustificazioni Segnala alle
famiglie e alla Dirigenza, anche per vie brevi, le eventuali situazi
situazioni
oni irregolari emerse dai
monitoraggi di cui ai punti precedenti. Se tali inosservanze dovessero continuare a verificarsi, il
collaboratore provvederà all’ammonizione scritta dello studente
studente. Le ammonizioni andranno ad
incidere sul voto del comportamento.
3.2. Assenze
Le assenze dovranno essere giustificate utilizzando esclusivamente l'apposito libretto che un
genitore o l'alunno maggiorenne ritireranno all'inizio dell'anno scolastico. All'atto del ritiro, il
genitore firmerà il libretto e dovrà essere lo stesso, di nor
norma,
ma, a firmare le giustificazioni.
L'insegnante della prima ora di lezione controllerà le giustificazioni degli alunni assenti nei
giorni precedenti, vistando il libretto ed annotando sul registro l'avvenuta giustificazione. Il
coordinatore di classe prov
provvede
vede al monitoraggio delle assenze di ciascun alunno, tiene
costantemente aggiornata la somma (in ore) delle stesse, in ottemperanza al D.P.R. n.122/2009 art.
14 comma 7 e segnala alle famiglie e alla Dirigenza, anche per vie brevi, le eventuali situazioni
irregolari.
Gli studenti che, eccezionalmente, vengono ammessi senza giustificare, dovranno farlo entro il
secondo giorno dall’assenza, pena l’ammonizione scritta sul registro.
Gli alunni assenti dalle lezioni non possono entrare nella scuola.
3.3. Limite
e delle assenze per la validità dell’anno scolastico
(ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 comma 7)
a) Orario annuale
Per “orario complessivo annuale delle lezioni” si intende un monte ore annuale pari al numero di
ore di lezione settimanale di tutte le discipline, previsto dal piano di studi per la singola classe,
moltiplicato per il numero di settimane di scuola che con
convenzionalmente
venzionalmente viene fissato pari a 33
settimane. Ove fosse necessario un conteggio più accurato sarà preso in considerazione l’ “orario
annuale personalizzato” di ogni studente considerando la situazione individuale (permessi,
permanenti, esoneri etc.).
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Orario complessivo annuale delle lezioni
Prime
Seconde
Terze
Quarte
Quinte
33 ore x 33 settimane = 1089 ore
32 ore x 33 settimane = 1056 ore
32 ore x 33 settimane = 1056 ore*
32 ore x 33 settimane = 1056 ore*
32 ore x 33 settimane = 1056 ore*
Soglia del 25% di assenze da non
superare
272 ore
264 ore
264 ore
264 ore
264 ore
* Nelle classi 3° 4° e 5° vanno effettuate ore di alternanza scuola/lavoro
b) Rilevazione delle assenze
Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dal docente sul
Registro di Classe, sul Registro personale e sulla “Scheda rilevazione assenze” per l’aggiornamento
del database in Segreteria didattica.
c) Calcolo della percentuale di assenze
In sede di scrutinio ciascun docente indicherà le ore effettivamente svolte per ogni allievo della
classe e la somma delle ore di assenza. Si procederà quindi alla somma per tutte le materie dei
singoli allievi, che sarà raffrontata all’orario complessivo annuale delle lezioni e, eventualmente,
all’orario annuale personalizzato.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza del 75% del monte ore, comprensivo
delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissi
ammissione alla
classe successiva o all'esame finale.
d) Attività didattica ordinaria
E’ da considerarsi attività didattica ordinaria (quindi non calcolabile come assenza, purché
effettivamente svolta) la partecipazione di alunni ad attività e progetti previsti dal POF (uscite
didattiche, viaggi e visite di istruzione, alternanza scuola lavoro, stage etc.).
Le ore di attività didattica extrascolastica vanno regolarmente riportate nel registro di Classe, con
relativa annotazione degli assenti, a cura del docente d
di riferimento.
Per le assenze dovute a sospensione senza obbligo di frequenza il “monte ore personalizzato” va
calcolato scomputando preventivamente le ore di lezione che lo studente avrebbe dovuto seguire
durante il periodo di sospensione disciplinare; su
sulla
lla misura risultante va poi applicata la
percentuale dei tre quarti di frequenza minima obbligatoria.
Viene invece considerata assenza a tutti gli effetti la mancata partecipazione al “percorso
alternativo alla sospensione” eventualmente concordato tra la famiglia e l’Istituto nonché la non
presenza in classe in caso di sospensione con obbligo di frequenza.
e) Programmi di apprendimento personalizzati
Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono momenti formativi sulla base di appositi
programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi
rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR n.122/2009).
f) Tipologie di assenza ammesse alla deroga
Le deroghe sono concesse a condizione che le assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di
Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il Consiglio di Classe
determina nel merito con specifica delibera motivata.
Sono ammesse alla deroga:
1. assenze continuative per gravi motivi di salute;
2. assenze per sottoporsi a terapie e/o cure programmate per patologie croniche o per fisioterapia;
3. assenze per sottoporsi a donazioni di sangue;
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4. assenze per partecipare ad attività sportive e agonistiche di rilievo or
organizzate
ganizzate da federazioni
riconosciute dal CONI;
5. assenze motivate dall’adesione a confessioni religiose che prevedono un calendario di festività
diverso da quello ufficiale della Scuola Italiana;
6. uscita anticipata per frequentare le lezioni al Conservatorio nell’ambito di un percorso condiviso
tra le due scuole;
7. assenze per gravissimi problemi di famiglia (come ad es. provvedimenti dell’autorità giudiziaria,
attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza, gravi patologie o lutti dei
componenti
ponenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel Paese d’origine per motivi legali).
Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate.
Non saranno pertanto accettate motivazioni pervenute in ritardo né, tanto meno, al termine
dell'anno scolastico.
Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata)
effettuata durante l'anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello
scrutinio finale.
Circa le modalità di certificazione, nei casi 1) e 2), questa dovrà essere firmata dal medico e/o da
Aziende Sanitarie Locali e dovrà obbligatoriamente contenere l'indicazione precisa del periodo di
malattia. E' assimilata ai casi di cui sopra l'assenza per gravidanza. Si ribadisce, qualora fosse
necessario, che la scuola deve conoscere l'esatto numero dei giorni di malattia e NON qual è la
malattia, essendo quest'ultimo dato tutelato dalle leggi sulla privacy.
Non è valido, ai fini dello scorporo delle assenze, il certific
certificato
ato medico di rientro dopo i 5 gg di
assenza. Lo stesso non va più richiesto in quanto abolito con sentenza del Consiglio di Stato n.1276
del 14.3.2014
Tutte le certificazioni valide per lo scorporo delle assenze vanno consegnate all'Ufficio Protocollo;
l'originale
originale andrà inserito nel fascicolo personale mentre il Coordinatore di Classe potrà tenere per
sé una copia.
3.4. Uscite anticipate
La richiesta di eventuale uscita anticipata dovrà essere fatta personalmente al collaboratore
della dirigenza dal genitore o dal tutore oppure tramite invio di fax con richiesta firmata e fotocopia
del documento di identità del genitore stesso. Le richieste di uscita dovranno essere presentate
dallo studente tra le ore 11.10 e le ore 13.00.
Qualora l'uscita sia richiesta
sta personalmente da un familiare, questi deve comunque esibire Il
documento
umento di identità del genitore/tutore o la sua fotocopia.
Agli alunni convittori e ai pendolari che frequentano l'Istituto sono concesse, su richiesta scritta
dai genitori e consegnata al collaboratore della Dirigenza, l’entrata in ritardo e l’uscita anticipata,
secondo le norme vigenti, verificato l’orario dei mezzi di trasporto. Tali permessi sono annotati sul
registro di classe insieme agli altri eventuali permessi permanenti.
Anche gli alunni maggiorenni conviventi con genitori o tutori sono assoggettati agli stessi
obblighi. Qualora l'alunno maggiorenne costituisca nucleo familiare autonomo ed abbia presentato
la relativa documentazione in segreteria, lo stesso può chiedere autonoma
autonomamente
mente l'uscita anticipata.
3.5. Intervallo
E' previsto, nell'arco della mattinata, un intervallo di 10 minuti, dalle ore 11.00 alle ore 11.10.
11.10
Gli alunni possono accedere ai servizi igienici, ai distributori automatici e ai punti di vendita
delle merende,, senza creare ingorghi o confusione.
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E’ possibile, negli ultimi 5 minuti dell’ora che precede l’intervallo, preparare una lista delle
merende da acquistare, al fine di consentire a tutti gli studenti di fruire completamente
dell’intervallo. Resta inteso che non è consentita l'uscita prima delle ore 11.00.
La vigilanza è affidata ai docenti della terza ora, coadiuvati dai collaboratori scolastici, secondo
quanto previsto dalla normativa vigente.
E' vietato mangiare o bere nei laboratori e, durante l'attiv
l'attività
ità didattica, nelle aule.
Gli studenti sono tenuti a servirsi degli appositi contenitori per i rifiuti e a lasciare gli ambienti
scolastici in uno stato decoroso.
3.6.. Uscite dalle aule durante le ore di lezione
Durante le lezioni, gli alunni possono al
allontanarsi
lontanarsi dall'aula solo per necessità e per un
brevissimo lasso di tempo, uno per volta e, di norma, solo dopo le ore 10.10.
10.10 Dal termine
dell’intervallo alle ore 11.40
0 il permesso di uscita dall’aula sarà accordato solo in casi di stretta
necessità.
Non è consentito che gli studenti escano nei corridoi o negli spazi comuni durante le lezioni (se
non per usufruire dei servizi igienici) o lascino l’aula prima della ricreazione per l’acquisto della
merenda. Sono vietate le soste nei corridoi.
Al cambio dell'ora,
'ora, gli studenti devono rimanere nelle aule; il permesso di uscire è accordato dal
docente che inizia l'ora di lezione. L'uscita non autorizzata dall'aula è annotata sul registro di classe.
Alla fine dei compiti in classe i ragazzi non possono uscire in gruppo.
Alle palestre, ai laboratori e alle relative attrezzature si accede solo durante le ore di lezione
delle relative materie.
3.7.. Rispetto degli ambienti e degli arredi scolastici
E' doveroso rispettare i locali e gli arredi, perché patrimonio di tutti.
Ciascuna classe sarà responsabile del corretto uso del materiale affidato all'inizio dell'anno.
Ciascun alunno ha diritto a lavorare in ambienti puliti e dignitosi: ciò comporta il dovere di lasciarli
il più possibile integri e ordinati. I docenti e tutto il personale effettueranno un'adeguata
sorveglianza in questo senso, soprattutto al termine delle lezioni.
Chi danneggia ambienti ed arredi dovrà risarcire il danno arrecato e inco
incorrerà
rrerà in provvedimenti
disciplinari. Se non sarà possibile individuare il diretto responsabile del danno, tutta la classe
coinvolta concorrerà al risarcimento, in particolare quando emergerà un comportamento di
complicità nel nascondere responsabilità indi
individuali.
Nei laboratori, ad ogni studente verrà assegnata una postazione operativa della quale sarà
responsabile nell'eventualità di danni.
L'affissione di qualsiasi tipo di manifesto negli appositi spazi all'interno dell'Istituto dovrà
essere autorizzataa dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori. Per i manifesti affissi all'esterno,
la Dirigenza
nza si riserva il controllo e l'eventuale rimozione, qualora il contenuto possa determinare
turbamento alla vita scolastica.
3.8. Assemblee
Gli studenti dell'Istituto
l'Istituto possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola, oppure in altri
locali indicati dalla Dirigenza,, per approfondire e dibattere problemi della scuola e della società, in
funzione della formazione culturale e civile degli alunni stessi.
Gli studenti possono effettuare assemblee di classe o di Istituto. Le assemblee di classe o di
istituto possono delegare i rappresentanti degli alunni a presentare proposte, richieste e
indicazioni sui problemi pertinenti la vita scolastica.
Le assemblee di classe
asse dovranno essere richieste (per due ore mensili) dai rappresentanti di
classe almeno 5 giorni prima della data prescelta, indirizzando la relativa domanda al Dirigente
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Scolastico e consegnando la stessa ai collaboratori della Dirigenza.. Dalla richiesta devono risultare
l’ordine del giorno e il consenso dei docenti in orario; gli alunni avranno cura di coinvolgere, a
rotazione, i docenti di tutte le materie. L'autorizzazione a svolgere l'assemblea sarà trascritta sul
registro di classe a cura della Dirig
Dirigenza.
Durante le assemblee di classe, il docente continua ad essere responsabile del comportamento
degli studenti, perciò rimarrà nell'aula o nelle immediate vicinanze.
L'assemblea studentesca d'Istituto dovrà darsi, per il proprio funzionamento, un regolamento
che sarà inviato in visione al Consiglio d'Istituto.
La data di convocazione e gli argomenti all'ordine del giorno dell'assemblea devono essere
comunicati al Dirigente Scolastico con un anticipo di almeno 5 giorni.
La vigilanza sarà assicurata da docenti nominati dal Dirigente Scolastico.
Le assemblee di Istituto hanno luogo al mattino secondo un orario concordato con la Dirigenza
in considerazione della logistica dell'Istituto. L
Le lezioni
zioni pomeridiane si svolgono regolarmente. La
comunicazione avverrà con apposita circolare.
Qualsiasi assemblea deve produrre
produrre, al termine della seduta, un verbale da consegnare in
Presidenza (Assemblea d’Istituto) o in Vice
Vicepresidenza (Assemblea di Classe).
I rappresentanti di classe degli studenti sono sempre tenuti a partecipare all'assemblea di
Istituto; la mancata partecipazione, senza giustificato motivo, a tre assemblee consecutive, può
comportare
are la decadenza dall'incarico.
Durante le assemblee di Istituto, gli studenti dovranno assicurare la disciplina e lo sv
svolgimento
regolare della riunione. Qualora ciò non avvenga, il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori, anche
su richiesta dei docenti nominati per la sorveglianza, potranno intervenire per sciogliere
l’assemblea.
I rappresentanti degli alunni nei cons
consigli
igli di classe possono costituire il "Comitato degli Studenti",
per una veloce trattazione dei problemi da presentare alla risoluzione della Dirigenza oppure degli
organi collegiali.
3.9.. Progetti educativi e formativi
Gli studenti sono tenuti a partecipare alle attività deliberate dal Collegio dei Docenti o dagli
Organi Collegiali della scuola.
3.10. Visite di istruzione e uscite didattiche
Le visite di istruzione e le uscite didattiche (es. cinema, teatro etc.,) possono svolgersi nell’arco
della mattinata o per una intera giornata. Dette visite debbono rientrare in una programmazione
educativo-didattica
didattica e vanno portate a conoscenza dei membri del Consiglio di classe per il dovuto
assenso. Di esse il docente che pr
propone l’uscita dà comunicazione in Dirigenza,
Dirigenza su apposito modello,
entro e non oltre 10 giorni prima per l’eventuale autorizzazione all’effettuazione. Contestualmente
andranno indicati destinazione, orario, elenco degli studenti partecipanti e nomi dei doc
docenti
accompagnatori. Il docente proponente è tenuto ad assicurare la propria partecipazione come
accompagnatore. Eventuali ritardi nella procedura non renderanno possibile l’attuazione della
visita.
I membri del Consiglio di Classe devono valutare attentamente l'opportunità di far partecipare la
propria classe a visite di istruzione, tenendo conto, non soltanto dell'aspetto didattico dell'attività,
ma anche del comportamento della classe medesima (profitto, assenze, ritard
ritardi, provvedimenti
disciplinari). Trattandosi di attività didattica a tutti gli effetti, e per non gravare, logisticamente e
economicamente, sull’organizzazione scolastica, è vivamente auspicabile che la classe par
partecipi per
intero a tali visite, e comunque in numero non inferiore ai 2/3 degli studenti.
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Gli alunni portatori di handicap, se non autonomi, dovranno essere accompagnati dal docente di
sostegno o dal genitore. In ogni caso rimangono valide le norme relative al rapporto docente
docente-alunni
previste dalla Legge.
Al termine, i docenti
ti accompagnatori dovranno produrre una relazione ove sono evidenziate le
finalità del viaggio e gli obiettivi effettivamente raggiunti.
3.11. Viaggi - studio
Per tale attività si intendono i viaggi di alunni e docenti di una o più classi che prevedono, o
oltre al
pernottamento, la frequenza di lezioni o stage presso organizzazioni pubbliche o private, in Italia e
all’estero.
Sono considerati viaggi-studio
studio anche la partecipazione ad eventi di settore (fiere etc.) e le visite
ad aziende di settore che prevedano il pernottamento.
I viaggi debbono rientrare in una programmazione educativo
educativo-didattica
didattica e vanno portati a
conoscenza deii membri del Consiglio di classe per il dovuto assenso. Di essi si dà comunicazione in
Dirigenza per l’eventuale autorizzazione all’effettuazione. Per la procedura necessaria si fa
riferimento alla C.M. n.623 del 2.10.1996.
I docenti accompagnatori dovran
dovranno
no essere, di norma, in numero di uno ogni 15 alunni. Gli alunni
portatori di handicap, se non autonomi, dovranno essere accompagnati dal docente di sostegno
(uno ogni due studenti) o dal genitore.
Non possono partecipare ai viaggi
viaggi-studio gli studenti che abbiano riportato provvedimenti
disciplinari gravi o reiterati.
Al termine del viaggio-studio
studio le organizzazioni pubbliche o private ospitanti dovranno fornire
agli studenti partecipanti un attestato di frequenza.
Al termine, i docenti accompagnatori dovra
dovranno
nno produrre una relazione dettagliata ove sono
evidenziate le finalità del viaggio e gli obiettivi effettivamente raggiunti.
3.12.. Stage e alternanza scuola
scuola-lavoro
Lo stagista è tenuto a:
a. svolgere l’attività giornaliera di stage nell’orario definito dal tutor aziendale e concordato con
l'Istituto;
b. rispettare le regole di comportamento e di accessibilità ai luoghi ed ai servizi offerti dall’azie
dall’azienda
definiti per tutto lo staff;
c. rispettare il regolamento aziendale e le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi
di lavoro;
d. impostare i rapporti con i colleghi di lavoro sulla base del massimo rispetto e della reciproca
collaborazione;
e. svolgere con assiduità e diligenza i compiti assegnati e le conseguenti disposizioni impartite dai
superiori;
f. mantenere
ntenere la riservatezza sui dati, le informazioni o le conoscenze sui processi produttivi
acquisiti durante lo svolgimento dello stage;
g. non trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l’azienda e non disporre o
cedere cose o beni di proprietà
prietà della stessa azienda senza autorizzazione scritta della Direzione;
h. utilizzare sempre il badge di riconoscimento (targhetta con il nome) durante il servizio;
i. indossare le uniformi di servizio pulite, stirate e sempre in ordine;
j. presentare eventuali problematiche di inserimento e svolgimento delle attività al proprio
referente aziendale che si impegna a risolvere in accordo con il referente Tutor scolastico;
k. comunicare tempestivamente
empestivamente in azienda e al ttutor
utor scolastico l’eventuale assenza per malattia.
Tutte le assenze andranno gi
giustificate al rientro a scuola.
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l. al termine dell'attività di stage, compilare l’apposita documentazione e consegnarla al tutor
scolastico.
La scuola assicura ogni studente con la stipula di un’apposita polizza assicurativa
assicurativa. Per gli
infortuni sul lavoro gli stagisti verranno tutelati con assicurazione INAIL.
Lo stage potrà essere sospeso nei seguenti casi:
a) per infortunio sul lavoro;
b) per decisione dello stagista, per sopraggiunti gravi problemi familiari o di salute document
documentati;
c) per decisione dell’azienda, nel caso sopraggiungano problemi nella gestione dello stagista.
4. ALLEGATI
Sono allegati al presente, del quale fanno parte integrante, i seguenti documenti:
documenti
1. Regolamento del Consiglio di Istituto e organo di garanzia interno
2.. Regolamento di disciplina degli studenti
3. Patto di corresponsabilità
4. Mansioni
ansioni del Coordinatore di Classe
5.. Mansioni del tutor per gli stage e l'alternanza scuola
scuola-lavoro
6. Mansioni del responsabile di laboratorio
7. Criteri di valutazione per l'attribuzione interna di spezzoni fino a 6 ore
5. NORME GENERALI
Per quanto non compreso nel presente regolamento e nei suoi allegati si fa riferimento alla
normativa vigente ed ai contratti collettivi di lavoro.
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ALLEGATO 1
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Art. 1 (Disposizioni generali)
Il Consiglio di Istituto programma le attività della scuola, predisponendo a tale scopo i mezzi
finanziari disponibili e verificando la corrispondenza effettiva del lavoro che la scuola svolge ai fi
fini
propri dell’istituzione.
Il Consiglio di Istituto, nel quale sono rappresentate tutte le componenti della scuola, è organo di
governo unitario dell’Istituto. Ogni membro del Consiglio di Istituto non rappresenta solo la
componente dalla quale è stato el
eletto,
etto, ma l’intera comunità scolastica, facendosi promotore
dell’unità di indirizzo di tutte le componenti. Il Presidente è garante di tale unità di indirizzo.
E’ obiettivo del Consiglio di Istituto mantenere e sviluppare nei loro aspetti educativi le relaz
relazioni fra
l’attività interna della scuola e la vita della società civile.
Art. 2 (Programmazione delle attività)
Il Consiglio di Istituto programma le proprie attività nel tempo, allo scopo di realizzare un ordinato
svolgimento delle attività stesse raggruppando, per quanto è possibile, la discussione di argomenti
su cui appaia opportuno adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 3 (Svolgimento coordinato delle attività)
Il Consiglio di Istituto opera in forma coordinata con gli altri organi collegi
collegiali, nell’ambito delle
proprie competenze, in particolar modo quando esse costituiscono il presupposto necessario od
opportuno per l’esercizio delle funzioni di altro organo collegiale.
Art. 4 (Riunioni del Consiglio di Istituto)
1. Il Consiglio di Istituto si riunisce obbligatoriamente, entro i termini previsti dalla legge, ogni
volta che abbiano avuto luogo le votazioni per il rinnovo dei suoi membri, per procedere alla
elezione del Presidente e della Giunta Esecutiva. Di ogni seduta del Consiglio di Istituto
Istitu viene
redatto processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. A tal fine, con l’ausilio di sistemi
informatici, si utilizzeranno fogli precedentemente numerati, timbrati e vidimati dal Dirigente
Scolastico e da alcuni Consiglieri; l’ultimo fog
foglio
lio riporterà la dichiarazione, sottoscritta dai
Consiglieri, relativa al numero di pagine numerate, timbrate e vidimate.
L’insieme dei suddetti fogli costituirà il registro dei verbali del Consiglio di Istituto.
2. Il Consiglio di Istituto è riunito, altresì, nei casi e nei termini previsti dal Regolamento
disciplinare degli studenti, per le deliberazioni concernenti l’applicazione delle sanzioni disciplinari
di propria competenza.
Art. 5 (Elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio di Istituto)
Nel caso di cui all’articolo precedente comma 1, la convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico,
cui è attribuito il compito di presiedere la seduta sino a che non sia proclamata l’elezione del
Presidente. L’elezione ha luogo
go a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del
Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti
rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranz
maggioranza
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nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano
stati presenti alla seduta almeno la metà più uno del componenti in carica.
Il Consiglio può eleggere anche un Vice Presidente,, da votarsi fra i genitori componenti
c
il Consiglio
stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.
Il Presidente eletto, accettato l’incarico, prosegue i lavori, procedendo alle operazioni di elezione
della Giunta Esecutiva.
Art. 6 (Convocazione del Consigl
Consiglio di Istituto)
1. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. In via eccezionale e in caso
di vacatio della componente genitori è convocato dal Dirigente Scolastico.
Scolastico
2. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazion
convocazionee del Consiglio su richiesta del
Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza di almeno 6 (sei) componenti del
Consiglio stesso.
3. La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere disposta di norma con congruo preavviso non inferiore a 5 (cinque) giorni o 3 (tre) giorni per casi d’urgenza - rispetto alla data delle riunioni.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione
all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da
trattare nella seduta del Consiglio di Istituto. Alla stessa si allegherà copia del verbale della seduta
precedente.
Il Presidente formulerà l’ordine del giorno tenendo presente:
a. le incombenze derivanti dalle leggi e dagli atti normativi dell’Amministrazione;
b. le proposte della Giunta esecutiva concernenti le materie di cui all’art. 6 del D.P.R. 416/1974;
c. le istanze avanzate da almeno sei consiglieri;
d. le eventuali richieste di integrazioni purché rivestano caratte
carattere d’urgenza.
Nel caso di mancato svolgimento della riunione per carenza del numero minimo dei consiglieri
previsto dalla legge, il Presidente provvederà a riconvocare il Consiglio entro 15 (quindici) giorni
sul medesimo ordine del giorno.
La convocazione della Giunta Esecutiva deve essere disposta almeno tre giorni prima della data di
adunanza del Consiglio di Istituto.
4. Il Consiglio di Istituto è convocato, per le deliberazioni riguardanti l’applicazione di sanzioni
disciplinari previste dal Regolamento di
disciplinare
sciplinare degli studenti, entro 7 giorni dalla rilevazione
dell’infrazione. La convocazione è disposta
disposta, su richiesta del Dirigente Scolastico, dal Presidente
del Consiglio stesso o, nelle situazioni in cui si manifesti l’esigenza di intervenire
tempestivamente, dal Dirigente Scolastico.
Art. 7 (Istituzione di commissioni di lavoro)
Il Consiglio di Istituto può istituire delle commissioni di lavoro per l’istruzione di taluni argomenti
argomenti.
Tali commissioni vengono elette a maggioranza dei componenti e, al termine dei lavori, riferiscono
al Consiglio di Istituto riunito collegialmente.
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Art. 8 (Decadenza dalla carica di Consigliere)
I membri eletti e quelli designati, i quali non intervengono, senza giustificato motivo, a tre sedute
consecutive del Consiglio di Istituto, di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati
con le modalità previste dal successivo articolo.
Art. 9 (Surroga dei Consiglieri)
Per la sostituzione
ne dei Consiglieri venuti a cessare per qualsiasi causa, o che abbiano perso i
requisiti di eleggibilità, si procederà alla nomina di coloro che, in possesso dei detti requisiti,
risultino i primi fra i non eletti delle rispettive liste.
In caso di esaurimento
ento delle liste si procede ad elezioni suppletive.
Art. 10 (Orario delle riunioni)
Le riunioni del Consiglio di Istituto e quelle della Giunta Esecutiva si svolgono in orario compatibile
con gli impegni di lavoro dei componenti eletti o designati e, comu
comunque,
nque, hanno luogo al di fuori
dell’orario delle lezioni, con esclusione dei giorni festivi e prefestivi. Le sedute che si protraggono
oltre le ore venti vengono aggiornate.
Art. 11 (Validità delle adunanze)
Per la validità dell’adunanza del Consiglio di IIstituto
stituto è richiesta la presenza di almeno la metà più
uno dei componenti in carica.
La verifica iniziale del numero legale avviene entro 15 (quindici) minuti dall’orario di convocazione.
Art. 12 (Modalità delle votazioni)
1. Al momento della decisione sulle proposte di delibera, la votazione riguarderà dapprima gli
emendamenti presentati e, successivamente, il testo così risultante.
La votazione avviene per alzata di mano ed è segreta solo quando si faccia questione di persone.
Prima della verifica dei voti favorevoli,
avorevoli, contrari ed astenuti, sono consentite brevi dichiarazioni di
voto. La delibera è approvata se ottiene la maggioranza dei voti dei presenti. In caso di mancata
approvazione, l’argomento è cancellato dall’ordine del giorno.
2. E’, in ogni caso, segreta la votazione che concerne l’applicazione delle sanzioni disciplinari
previste dallo Statuto disciplinare degli studenti.
Art. 13. (Deliberazioni
Deliberazioni concernenti l’applicazione di sanzioni disciplinari agli studenti
studenti)
1. L’Istituto provvede a convocare lo studente e i genitori (o chi ne fa le veci), comunicando loro la
data della riunione del Consiglio di Istituto.
Il Presidente del Consiglio di Istituto, verificato il numero legale, apre la discussione relativa
all’applicazione
licazione delle sanzioni disciplinari allo studente illustrando i fatti contestati. Egli invita,
quindi, lo studente e i suoi genitori (o chi ne fa le veci), eventualmente intervenuti, a prendere la
parola circa
rca le contestazioni rivolte. Ciascun consiglieree può intervenire, anche per chiedere
chiarimenti e/o integrazioni.
Alla sola presenza dei componenti il Consiglio di Istituto, il Presidente propone la sanzione
disciplinare,, sulla base delle norme del Regolamento disciplinare degli studenti e dello Statu
Statuto delle
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studentesse e deglii studenti. Ciascun consigliere può intervenire, anche per presentare una
proposta diversa.
Terminata la discussione, si passa alla votazione, segreta. La deliberazione relativa alle sanzioni
disciplinari è adottata a maggioranza dei presenti. La decisione del Consiglio di Istituto è
comunicata, immediatamente, allo studente e ai genitori (o a chi ne fa le veci), mediante lettura del
dispositivo.
Dello svolgimento della riunione, della decisione e delle motivazioni si dà atto nel verbale della
seduta.
2. La deliberazione del Consiglio di Istituto, con l’esposizione dei fatti contestati, delle acquisizioni
istruttorie e della motivazione della decisione, è notificata, mediate lettera raccomandata con
ricevuta di ritorno, ai genitori dello studente (o a chi ne a le veci).
Nella stessa lettera l’Istituto comunica i termini e l’organo al quale presentare l’eventuale ricorso
contro l’applicazione delle sanzioni disciplinari.
3. La deliberazione del Consiglio di Istituto è validamente ado
adottata
ttata quando lo studente e/o i genitori
(o chi ne fa le veci), pur convocati dall’Istituto, non siano intervenuti alla riunione.
Art. 14. (Relazione annuale)
La relazione annuale del Consiglio di Istituto al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolast
Scolastico
Provinciale, prevista dall’art. 6 penultimo comma del D.P.R. 31.05.1974 n. 416, è predisposta nel
mese di ottobre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione ed approvazione in
apposita seduta del Consiglio di Istituto, da convocars
convocarsii entro il giorno quindici del mese di
novembre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento del Consiglio, prima
dell’insediamento del nuovo Consiglio.
La relazione, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva,
è inviata al Provveditore agli studi e al Consiglio Scolastico Provinciale, entro 15 (quindici) giorni
dalla data della sua approvazione, dal Dirigente Scolastico.
Art. 15. (Pubblicità degli atti)
1. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D.P.R. 31.05.1974 n.
416, dall’art. 13 della legge 11.10.1977 n. 748 e T.U. 19.04.1994 art. 43, deve avvenire me
mediante
affissione in apposito "Albo
lbo degli organi collegiali", sia nella Sede Centrale
entrale sia nelle eventuali
succursali,
li, della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio - del testo
delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso.
L’affissione all’albo avviene entro il termine di 8 (otto) giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La
copia delle delibere deve rimanere esposta per un periodo di giorni 10 (dieci). I verbali e tutti gli
atti preparatori sono depositati nell’Ufficio di Segreteria dell’Istituto e sono esibiti a chiunque ne
faccia richiesta.
La presente disposizione non si aapplica
pplica agli atti del procedimento di applicazione delle sanzioni
disciplinari.
2. La custodia del registro dei verbali è affidata al Dirigente Scolastico.. La copia delle delibere da
affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario del Consiglio
C
di Istituto; il
Dirigente Scolastico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di
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affissione. Non sono soggetti alla pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole
persone, salvo contraria richies
richiesta dell’interessato.
3. Si osservano inoltre le disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi, di cui alla
legge 7 agosto 1990 n. 241.
ORGANO DI GARANZIA INTERNO
1. COMPITI
L’Organo di Garanzia interno all’Istituto decide sui ricorsi, da parte di chiunque vi abbia interesse,
contro le sanzioni disciplinari irrogate agli studenti.
Esso decide, inoltre, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che
sorgano all’interno dell’Istituto, in merito all’applicazion
all’applicazionee dello Statuto delle studentesse e degli
studenti.
2 COMPOSIZIONE
L’Organo di Garanzia, rinnovato ogni anno, è composto da un docente designato dal Consiglio di
Istituto, da un istitutore designato dal Consiglio di Istituto
Istituto, da un rappresentante eletto dagli
da
studenti, da un rappresentante eletto dai genitori e dal Dirigente Scolastico, che lo presiede. Esso
delibera validamente con la presenza di almeno tre dei suoi componenti.
Nel caso in cui si determini l’incompatibilità
incompatibilità di uno dei componenti rispetto aal reclamo o al ricorso
presentato, il Dirigente Scolastico provvede alla sua sostituzione per gli atti riguardanti lo specifico
procedimento, mediante la nomina di un membro supplente della stessa categoria, individuato tra i
componenti di organi collegiali
li non coinvolti dal reclamo o ricorso.
3. CONVOCAZIONE
1. L’Organo di Garanzia è convocato dal Dirigente Scolastico entro e non oltre 10 giorni dalla
presentazione del ricorso o del reclamo. L’istituto comunica allo studente e/o ai soggetti interessati
la data della riunione.
2. Il Presidente apre la discussione,
ione, illustrando i motivi del ricorso o del reclamo. Egli invita, quindi,
lo studente e/o i soggetti interessati, eventualmente inte
intervenuti,
rvenuti, a prendere la parola. Ciascun
componente dell’Organo può intervenire, anche per chiedere chiarimenti e/o integrazi
integrazioni. Alla sola
presenza dei componenti dell’Organo di Garanzia, il Presidente propone
ropone la decisione da adottare,
adottare
sulla base delle norme del Regolamento disciplinare degli studenti e dello Statuto delle studentesse
e degli studenti. Ciascun componente dell’O
dell’Organo
rgano può intervenire, anche per presentare una
proposta diversa.
Terminata la discussione, si passa alla votazione, segreta. La deliberazione sul ricorso o sul reclamo
è adottata a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente
President dell’Organo di
Garanzia. La decisione è comunicata, immediatamente, allo studente e/o agli interessati, mediante
lettura del dispositivo. Dello svolgimento della riunione, della decisione e delle motivazioni si dà
atto nel verbale della seduta.
3. La deliberazione dell’Organo di Garanzia con la motivazione della decisione, è notificata,
mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, allo studente e/o ai soggetti interessati.
4. La deliberazione dell’Organo di Garanzia è validamente adottata quan
quando lo studente e/o i
soggetti interessati, pur convocati dall’Istituto, non siano intervenuti alla riunione.
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ALLEGATO 2
REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
PREMESSA
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica1.
Il presente regolamento disciplinare attua l’art. 3 - dedicato ai doveri - dello Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria2.
Art. 1 . Mancanze ai doveri scolastici
1) Lo studente è tenuto a frequentare regolarmente e con rispetto degli orari stabiliti
dall’Istituto le lezioni curricolari, i corsi integrativi, di recupero, di sostegno, nonché le attività sul
territorio previste dalla programmazione dida
didattica; ai fini della presente
ente disposizione, sono da
intendersi
dersi ricomprese nell’ambito delle lezioni curricolari le ore di stage e di alternanza scuolascuola
lavoro ove previste dal piano di studi.
2) Lo studente è obbligato, altresì, ad assolvere assiduamente agli impegni di studio connessi
allo svolgimento delle predette attività.
3) L’inosservanza dell’obbligo di regolare frequenza può essere giustificata dal Dirigente
Scolastico, sentiti gli insegnanti, solo nell’ipotesi in cui ricorrano gravi e documentati motivi.
4) La violazione degli obblighi previsti dai commi precedenti comporta la sanzione disciplinare
dell’ammonizione verbale o scritta.
5) Quando la violazione dell’obbligo di regolare frequenza è attuata da un gruppo consistente di
studenti, in concorso tra loro, mediante occupazione di strutture della scuola, si applica la
sanzione della sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni o, quando ricorrano le condizioni
richieste dal DPR n.249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007 e dall’art. 10 del presente
regolamento,
nto, le sanzioni di grado superiore (art. 9, lettere f. e g.), salve le azioni di risarcimento
per danni previste dalle leggi ordinarie.
6) L’alunno che non regolarizza entro due giorni la giustificazione del ritardo o dell’assenza sul
libretto personale è punito
nito con l’ammonizione scritta; alla stessa sanzione è sottoposto l’alunno
che sistematicamente arriva in ritardo alle lezioni, secondo quanto disposto dall’art. 4 del
Regolamento d’Istituto. Il ripetersi di queste infrazioni disciplinari comporta per lo sstudente la
sospensione con obbligo di frequenza.
Art. 2. Obbligo di partecipazione al dialogo educativo
1) L’alunno è tenuto a partecipare al dialogo educativo.
2) Gli studenti che violano il predetto obbligo, anche disturbando il normale andamento didattico,
possono essere allontanati dall’aula o sottoposti ad ammonizione scritta, tenuto conto delle
circostanze e della gravità del caso.
3) Non è consentito l’uso del ttelefonino
elefonino e dei lettori musicali durante le ore di lezione e durante
gli spostamenti da o verso la palestra, le aule o i laboratori. Viene autorizzato l’uso degli stessi solo
durante i 10 minuti di ricreazione e durante la pausa pranzo. L’apparecchio deve essere spento e
tenuto sotto custodia. Lo studente che, sollecitato a spegnere il dispositivo elettronico, non
rispetta la norma, è punito con la sanzione della sospensione con obbligo di frequenza da 1 a 5
giorni. Nel caso di reiterazione del comportament
comportamento,
o, si applica la sanzione dell’allontanamento
1
2
Art. 1 dello Statuto delle studentesse e degli studenti
DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007
Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 6.10.2015
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dello studente dalla comunità scolastica da 1 a 7 giorni. In ogni caso, l’infrazione deve essere
annotata sul registro di classe. Quando l’apparecchio è usato per raccogliere, comunicare o
diffondere immagini o altri dati personali altrui, si applica, inoltre, l’art. 5 del presente
regolamento.
4) L’apparecchio può essere ritirato dal docente fino alla fine della lezione. Il Dirigente Scolastico
può, comunque, disporre il ritiro dell’apparecchio e la riconsegna de
dello
llo stesso ai genitori
dell’alunno.
5) Eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di
particolare urgenza o gravità, sono soddisfatte previa autorizzazione del docente; la scuola
garantisce, comunque, la possibilità di comunicazione tra famiglie e studenti, per gravi e urgenti
motivi, mediante gli uffici di segreteria amministrativa.
Art. 3. Verifiche scritte
1) Lo studente è tenuto ad un comportamento di correttezza e buona fede, nel quadro di un
processo volto allo sviluppo della personalità dei giovani e alla valorizzazione del loro senso di
responsabilità.
2) All’alunno che viene sorpreso a copiare nel corso di una prova scritta è irrogata la sanzione
dell’ammonizione scritta.
Art. 4. Allontanamento arbitrario
1) Allo studente che arbitrariamente si allontana dall’aula è irrogata la sanzione
dell’ammonizione scritta o la sospensione dalle lezioni, fino a 7 giorni.
2)
Gli studenti che si allontanano arbitrariamente dal complesso scolastico sono sottoposti
alla sanzione della
lla sospensione da 10 a 15 giorni.
Art. 5. Correttezza del comportamento
1) Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, del
personale tutto della scuola, dei loro compagni e di terzi un comportamento di rispetto e di
correttezza
2) Gli studenti che, a scuola o nell’ambito di attività svolte dall’Istituto, tengono una condotta
che concreti la violazione del predetto obbligo (come: mancanza di rispetto, offesa) sono
sottoposti alla sanzione della sospensione con obbligo di frequenza da 2 a 5 giorni o della
sospensione dalle lezioni con allontanamento dalla scuola da 2 a 15 giorni.
3) Gli studenti che tengono un comportamento di minaccia, aggressività, prepotenza,
danneggiamento di beni personali, furto o altri reati, nei confronti dei soggetti individuati nel
primo comma, sono sottoposti alla sanzione dell’allontanamento dalla scuola, da 3 a 15 giorni.
4) Gli studenti che, a scuola o nell’ambito di attività svolte dall’Istituto, utilizzano telefonini,
videofonini o altri dispositivi
spositivi elettronici raccogliendo, comunicando, diffondendo immagini e altri
dati personali altrui non autorizzati e/o non consentiti dalle norme dell’ordinamento, sono
sottoposti alla sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica da 5 a 15 gior
giorni. E’ fatta
salva, naturalmente, ogni azione per il risarcimento dei danni, oltre che l’applicazione delle
sanzioni che possono essere irrogate dall’Autorità garante della privacy (Vedi Direttiva
Ministeriale n. 104 del 30.11.2007, che richiama le disposi
disposizioni in materia)3.
5) Nei casi previsti dai commi precedenti, è irrogata la sanzione dell’allontanamento dalla
comunità scolastica da 15 giorni al termine dell’anno scolastico, quando lo studente abbia
commesso reati che violano la dignità e il rispetto dell
dellaa persona umana o vi sia pericolo per
3
multa da 3 a 18 mila euro e da 5 a 30 mila euro, nei casi più gravi.
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l’incolumità delle persone. La durata dell’allontanamento è commisurata in tali casi alla gravità del
reato o al permanere della situazione di pericolo4.
6) Con riferimento alle fattispecie di cui ai commi precedenti, è irrogata la sanzione
dell’allontanamento dalla comunità scolastica, con esclusione dallo scrutinio finale o la non
ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, nel caso di recidiva o di atti di
violenza grave o che ingenerano un elevato aallarme
llarme sociale per la loro particolare gravità5.
Art. 6. Falsificazione di atti
1) Lo studente che falsifica, altera o danneggia i propri documenti personali è sottoposto alla
sanzione della sospensione fino a 5 giorni senza obbligo di frequenza.
2) Allo studente
nte che falsifica, altera o danneggia documenti ufficiali della scuola è irrogata la
sanzione della sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza, da un minimo di 3 ad un
massimo di 15 giorni.
Art. 7. Osservanza dei regolamenti
Gli studenti sono tenuti
nuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dell’Istituto. La violazione del presente obbligo è sanzionata con l’ammonizione
scritta, o con l’allontanamento dall’aula. Sono salve le diverse sanzioni eventualmente previste dai
predetti regolamenti.
Nei casi in cui il comportamento metta in pericolo la sicurezza o l’incolumità delle persone, si
applica l’art. 6 del presente regolamento.
Art. 8. Utilizzazione delle strutture
1) Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici ed a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola.
2) Gli studenti che, intenzionalmente o per grave colpa, danneggiano le strutture, i macchinari, i
sussidi didattici e ogni altro elemento che costituisca patrimonio della scuola sono sottoposti alla
sanzione della sospensione con allontanamento da 3 a 7 giorni.
3) Agli studenti che deturpano, con disegni, scritte o altro mezzo, le aule, i corridoi, le au
aule
speciali, l’aula magna e le mura dell’edificio è irrogata la sanzione della sospensione con
allontanamento fino a 10 giorni.
4) Gli studenti che cagionano gravi danni attraverso l’intrusione furtiva o non autorizzata nel
complesso scolastico sono assoggett
assoggettati
ati alla sospensione con allontanamento dalle lezioni da 10 a
15 giorni, o, quando ricorrano le condizioni richieste dagli articoli 10 e 11, le sanzioni di grado
superiore (art. 9, lettere f. e g.).
5) Gli studenti che indebitamente si appropriano dei beni de
della
lla scuola, sono tenuti a restituire
quanto illecitamente acquisito e sono sottoposti alla sospensione con allontanamento da 5 a 10
giorni.
6) Sono fatte salve le azioni di risarcimento per danni previste dalle leggi ordinarie.
Art. 9. Sanzioni
In relazione agli obblighi individuati nel presente regolamento, si applicano le seguenti sanzioni:
a. Ammonizione verbale;
b. Ammonizione scritta;
c. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza;
4
5
V. art. 4 DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007
V. art. 4 DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007
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d. Sospensione dalle lezioni con allontanamento fino a 15 giorni;
e. Sospensione dalle lezioni con allontanamento dalla comunità scolastica da 16 giorni al
termine dell’anno scolastico;
f. Allontanamento dalla comunità scolastica, con esclusione dallo scrutinio finale o con non
ammissione all’esame di Stato.
Le sanzioni previste dai punti d) , e) , f), g) sono comunicate alle famiglie degli studenti; il
coordinatore della classe in cui l’alunno è inserito può, tuttavia, comunicare alla famiglia anche
l’applicazione delle altre sanzioni, quando questo appaia opportuno dal punto di vista di
didattico o
educativo.
Art. 10. Principi e criteri generali di applicazione delle sanzioni
1) Si applicano in materia le disposizioni del DPR n. 249/19986, come modificato dal DPR n.
235/2007.
2) Quando emergano circostanze valutabili a favore dello studente, considerata la precedente
condotta, la sanzione prevista dal presente regolamento può essere ridotta o sostituita da una
sanzione meno grave.
3) La reiterazione dell’infrazione disciplinare comp
comporta
orta l’applicazione della sanzione più grave.
4) Ai fini della presente disposizione, non si può tenere conto delle sanzioni disciplinari, decorso
l’anno scolastico in cui sono state irrogate.
5) E’ sempre possibile prevedere la sospensione dalle lezioni con obb
obbligo di frequenza, in
alternativa all’allontanamento dalla comunità scolastica, tutte le volte in cui ciò appaia opportuno,
in relazione alle esigenze didattiche, educative, personali o familiari dello studente.
Art. 11. Organi competenti ad irrogare le ssanzioni
1) L’ammonizione verbale viene comminata dal Docente o dal Dirigente scolastico .
2) L’ammonizione scritta viene comminata dal Dirigente scolastico .
3) L’allontanamento dall’aula viene irrogato dal Docente o dal Dirigente scolastico.
4) La sospensione con obbligo
ligo di frequenza viene disposta dal Dirigente scolastico.
5) Il provvedimento di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino a 15 giorni
è adottato dal Consiglio di Classe.
6) Le sanzioni che comportano allontanamento dello studente dalla comun
comunità scolastica
superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la
non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di
Istituto.
7) Le sanzioni per le mancanze discipl
disciplinari
inari commesse durante le sessioni d’esame sono irrogate
dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 12. Procedure
1) Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad
esporre le proprie ragioni.
2) L’infrazione viene sempre annotata sul registro di classe.
3) L’allontanamento dall’aula viene verbalizzato sul registro di classe, dopo aaver invitato
l’alunno ad esporre le proprie ragioni. Lo studente deve essere affidato, per il tempo in cui rimane
fuori dall’aula, ad un collaboratore scolastico perché provveda alla sorveglianza.
4) Il Dirigente scolastico applica le sanzioni di propria com
competenza,
petenza, sentito l’alunno ed il
professore verbalizzante o il personale non docente che abbia rilevato l’infrazione e dopo aver
valutato il caso, anche in merito all’ eventuale reiterazione dell’infrazione da parte dell’alunno.
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Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
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5) Quando il comportamento rien
rientra
tra fra quelli per cui è previsto l’ allontanamento dello
studente dalla comunità scolastica fino a 15 giorni, il Dirigente scolastico richiede l’ applicazione
della sanzione al Consiglio di Classe, che deve essere convocato nei sette giorni successivi ins
insieme
allo studente e ai genitori (o a chi ne fa le veci).
6) Il Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, procede nel
modo seguente:
a) fase istruttoria: contestazione del fatto allo studente interessato e acquisizione delle sue
ragioni; ciascun docente può intervenire, anche per chiedere chiarimenti e/o integrazioni.
b) fase deliberativa: si tiene a porte chiuse e sotto il vincolo del segreto d’ufficio, alla presenza
dei soli docenti. Il Dirigente Scolastico propone la sanzione disciplinare; ciascun docente può
intervenire, anche per presentare una proposta diversa. La deliberazione deve essere adottata a
maggioranza dei presenti; nel caso di parità, prevale il voto del Dirigente Scolastico. Lo studente e
la famiglia possono richiedere
hiedere di convertire la sospensione in attività alternative; in tal caso, si
seguono le disposizioni dell’art. 14.
c) fase informativa: la decisione del Consiglio di Classe è subito esposta verbalmente allo
studente e/o ai genitori (o a chi ne fa le veci), cche
he ne riceveranno in ogni caso comunicazione
scritta mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Nella stessa lettera, l’Istituto comunicherà
i termini e l’organo al quale presentare l’eventuale ricorso contro l’applicazione delle sanzioni
disciplinari. L’accettazione di attività alternative alla sospensione comporta la tacita rinuncia
all’eventuale ricorso contro il provvedimento disciplinare.
7) La deliberazione del Consiglio di Classe è validamente adottata quando lo studente e/o i
genitori (o chi ne fa le veci), pur convocati dall’Istituto, non siano intervenuti alla riunione.
8) Quando il comportamento rientra fra quelli
per cui è prevista la sanzione
dell’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni
o che comporta
omporta l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di
Stato, il Consiglio di Istituto è convocato entro 7 giorni dalla rilevazione dell’infrazione. Il
Consiglio di Istituto, dopo aver invitato l’alunno, accompagnato da un genitore, ad esporre le
proprie ragioni, irroga la sanzione. Dello svolgimento della seduta, della decisione e delle
motivazioni viene dato atto nel verbale. Il relativo procedimento è disciplinato dal “Regolamento
del Consiglio di Istituto”.
9) L’applicazione delle sanzioni,
zioni, di cui ai commi 4, 5, 6 e 7 della presente norma, viene
immediatamente annotata sul giornale di classe.
Art. 13. Attività alternative alle sanzioni
1) Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari che
prevedono l’allontanamento dalla scuola in attività di natura sociale, culturale ed in generale a
favore della comunità scolastica.
2) Il Dirigente Scolastico, il Consiglio d’Istituto e il Consiglio di Classe, nell’ambito delle rispettive
competenze, individueranno un percorso educativo tra le seguenti attività, tenendo conto, ove
possibile, del principio della riparazione del danno:
a. attività di collaborazione, connesse agli obiettivi formativi, con enti collettivi senza fini di
lucro, attraverso il coinvolgimento
involgimento degli studenti in attività di volontariato che offrano al
ragazzo un’opportunità di riflessione e di crescita personale;
b. attività di collaborazione con il C.I.C.;
c. attività di ricerca e approfondimento personale su un argomento funzionale alla
programmazione della classe, circa il quale l’alunno sarà tenuto a relazionare ai compagni e
all’insegnante;
d. attività di collaborazione consistente nell’aiutare compagni in difficoltà, secondo le
indicazioni fornite dal docente coordinatore.
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3) I suddetti percorsi
corsi saranno attuati previo accordo sottoscritto tra scuola, famiglia ed eventuale
ente collettivo coinvolto, al fine di condividere le finalità del percorso e la scelta dell’esperienza
formativa attraverso la quale realizzarlo.
4) Per tutta la durata del percorso, l’attività di volontariato sarà monitorata da un docente tutor
individuato dal Dirigente scolastico e, nel caso previsto dalla lettera d., da un tutor indicato
dall’associazione prescelta al proprio interno.
5) Il docente incaricato di seguire l’alu
l’alunno
nno riferisce al Dirigente Scolastico circa lo svolgimento
dell’attività, anche sulla base di relazione del tutor esterno nel caso previsto dalla lettera d.; ciò
anche al fine di informare tempestivamente l’organo che ha irrogato la sanzione
6) L’attività alternativa
ternativa non comporta la cancellazione del provvedimento disciplinare; l’esito
decisamente positivo del percorso educativo può, tuttavia, essere valutato ai fini dell’attribuzione
del voto di condotta.
Art. 14. Impugnativa
1) Contro le sanzioni disciplinar
disciplinarii chiunque vi abbia interesse può proporre ricorso, entro 15
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di Garanzia interno all’Istituto, che
decide nel termine di 10 giorni dalla presentazione del ricorso. Il procedimento è disciplinat
disciplinato dal
7
relativo Regolamento, allegato al regolamento d’Istituto .
2) Si osservano le disposizioni dell’art. 5 DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n.
235/2007
Art. 15. Patto educativo di corresponsabilità8
1) Contestualmente all’iscrizione, la scuola richiede la sottoscrizione da parte dei genitori e degli
studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, che definisce in maniera dettagliata e
condivisa diritti e doveri nel rapporto tra la scuola stessa gli studenti e le famiglie.
2) Tale documento, allegato
to al Regolamento di Istituto, viene annualmente redatto dalla
Commissione POF e proposto, per l’approvazione, al Consiglio d’Istituto.
Così nell’art. 5, DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007. Altri aspetti disciplinati dalla stessa
normativa
ativa sono la composizione dell’Organo di garanzia interno alla scuola, la composizione le competenze e la
durata dell’organo di garanzia regionale
8
Art. 5-bis,
bis, DPR n. 249/1998, come modificato dal DPR n. 235/2007
7
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ALLEGATO 3
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
SI STIPULA CON LA FAM
FAMIGLIA DELLO STUDENTE
IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
ORRESPONSABILITÀ:
(art.3, D.P.R. 21 Novembre 2007, n.235)
DOCENTI
La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo
umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli
ordinamenti scolastici.
I docenti hanno il diritto:
 alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico nell’ambito delle coordinate indicate dal
C.C.N.L. e dal Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale lib
libertà
ertà è volto a promuovere,
attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli
studenti;
 al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte le componenti della
comunità scolastica;
 a veder difesa e tutelata la propria dignità professionale;
 ad una scuola che funzioni, affinché possano esplicare pienamente il ruolo di insegnanti e di
educatori;
 ad usufruire dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro;
 ad accrescere e migliorare la propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di
aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto
(diritto-dovere).
I docenti hanno il dovere di:
 mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa;
 svolgere le lezioni con professionalità e puntualità;
 vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e gli ambienti scolastici;
 rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunit
comunità scolastica;
 creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e tra gli studenti e con le
famiglie;
 saper ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando al tempo stesso la riservatezza.
 progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti;
 essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare all’studente le proprie scelte metodologiche ed
educative;
 fornire una valutazione il più possibile tempestiva e motivata, nell’intento di attivare ne
negli studenti
processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e
quindi migliorare il proprio rendimento;
 far conoscere alle famiglie in modo semplice e dettagliato il proprio percorso di lavoro e fornire
indicazioni
cazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli;
 elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative, armonizzarle con la realtà della
classe e concordarle col proprio gruppo di lavoro (ad esempio calibrando l’entità del lavoro asse
assegnato
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


per casa; evitare di assegnare più di una prova di verifica in classe nella stessa mattinata, salvo casi
eccezionali; ecc.);
favorire l’integrazione e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli studenti;
non utilizzare i telefoni cellulari e non fum
fumare
are durante le attività scolastiche offrendo agli studenti un
modello di riferimento esemplare;
essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la collaborazione tra scuola e
famiglia.
GENITORI
I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno
il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
I genitori hanno il diritto di:
 essere rispettati come persone e come educatori;
 vedere tutelata la salute dei pro
propri
pri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della
riservatezza;
 essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sul Regolamento e su tutto quanto concerne la
funzionalità della scuola;
 essere informati sulle attività curricolari e nnon,
on, programmate per la classe di appartenenza del figlio;
 avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio
socio-relazionale e
didattico del figlio;
 essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti, di cali di rendimento o altri
atteggiamenti che possono risultare poco consoni rispetto al normale comportamento del figlio;
 conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio, di essere informati in merito ai
provvedimenti disciplinari eventualmen
eventualmente adottati;
 effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei
rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo col Dirigente Scolastico.
I genitori hanno il dovere di:
 trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro
futuro e la loro formazione culturale;
 stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca
fiducia e di fattivo sostegno;
 controllare ogni giorno il libretto personale delle giustificazioni;
 leggere e firmare tempestivamente gli avvisi e le comunicazioni inviate dalla scuola;
 permettere assenze solo per motivi validi e di ridurre il più possibile le uscite e le entra
entrate fuori orario;
 rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate,
 controllare l’esecuzione dei compiti di casa (che rispondono all’esigenza di riflessione personale e di
acquisizione di un’ abitudine allo stud
studio
io e all’esercitazione individuale),senza sostituirsi ai figli, ma
incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici;
 partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli insegnanti (colloqui o
assemblee)
lee) e alle iniziative di formazione e informazione, anche con l’intervento di esperti, che la
scuola propone;
 favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
 educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente;
 recarsi a scuola con tempestività se convocati per comportamento insistito di disturbo che intralcia
l’attività didattica;
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





curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli;
controllare e vietare ai propri figli di portar
portaree a scuola apparecchi o oggetti che possano disturbare la
lezione;
raccomandare ai propri figli di tenere spenti i cellulari durante l’attività didattica;
rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e
didattiche;
accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a
carico del figlio finalizzati alla sua maturazione;
risarcire in denaro i danni arrecati dai propri figli ai sussidi didattici, alle attrezzat
attrezzature e alle strutture,
concorrere al risarcimento quando non si possa o non si riesca ad individuare il/i, la/le responsabili.
STUDENTI
Ogni studente deve essere accolto dalla scuola come persona con un proprio patrimonio culturale già
acquisitoo nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti e come portatore di un diritto
diritto-dovere: il
diritto di ricevere quanto la scuola deve dare per la sua crescita personale, culturale e sociale e il dovere
di contribuire egli stesso a realizzare con gli altri questi scopi.
Gli studenti hanno il diritto:
 ad essere rispettati da tutto il personale della scuola;
 ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età;
 ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità
delle idee;
 ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento;
 ad essere oggetto di una attenta programmazione didattica che possa sviluppare le potenzialità di
ciascuno;
 ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono chiarimenti;
 ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;
 ad una valutazione trasparente e tempestiva che non va mai intesa come giudizi
giudizio di valore sulla
persona ma aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio
rendimento;
 alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative;
 a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti;
 a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità tramite gli uffici di
segreteria.
Gli studenti hanno il dovere di:
 tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il personale e dei com
compagni, lo
stesso rispetto, anche formale (linguaggio, atteggiamento, abbigliamento, …), che richiedono a se
stessi e consono a una corretta convivenza civile;
 rispettare le regole della scuola e quelle stabilite con gli insegnanti per le singole classi;
 frequentare
equentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e opzionali scelte;
 prestare attenzione durante le lezioni e favorirne lo svolgimento con la partecipazione attiva ed
evitando i disturbi;
 svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa;
 avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni (in classe, in laboratorio e in palestra),
il diario, il libretto personale;
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




essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento del
delle
le lezioni;
non usare a scuola telefoni cellulari , apparecchi di altro genere o altri oggetti che distraggano e
disturbino le lezioni (è previsto il ritiro immediato e la riconsegna ai genitori);
non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli al
altri,
tri, bevande alcoliche o sostanze eccitanti;
far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della scuola e riferire eventuali
avvisi verbali;
rispettare gli ambienti, utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e
gli arredi di cui si usufruisce.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
IL GENITORE
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L’ALUNNO
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ALLEGATO 4
MANSIONI DEL COORDINATORE DI CLASSE

Presiede i Consigli di classe in assenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato.

Coordina le attività di programmazione didattica e cura la corretta circolazione delle
informazioni e dei comunicati.












Rappresenta la figura di riferimento del C.d.C. per i colleghi, gli istitutori, gli studenti, le
famiglie, il Dirigente Scolastico ed i suoi Collaboratori.
Provvede al monitoraggio delle assenze di ciascun alunno e tiene costantemente aggiornata
la somma (in ore) delle stesse, in ottemperanza al D.P.R. n.
n.122/2009
122/2009 art. 14 comma 7.
Segnala alla Dirigenza eventuali casi di alunni non frequentanti.
Provvede al monitoraggio continuo dei ritardi e delle giustificazioni. Notifica ai
Collaboratori della Dirigenza i nomi degli alunni che superano la quota di quattro ingressi
con ritardo, anche se giustificati.
Segnala alle famiglie e, contemporaneamente, alla Dirigenza, anche per vie brevi, le
eventuali situazioni irregolari emerse dai monitoraggi di cui ai punti precedenti.
Convoca i genitori degli alunni per comunicazioni urgenti sul profitto ed il comportamento.
Cura la procedura dei provvedimenti disciplinari.
Partecipa ai Gruppi H relativi agli alunni diversamente abili della classe.
Relaziona periodicamente al Dirigente Scolastico sulla situazione della cclasse.
Si rapporta con le Funzioni Strumentali per le attività previste nel POF.
Sovrintende alle operazioni preliminari dello scrutinio elettronico.
Solo nelle classi 5°, predispone la bozza del Documento finale che sarà approvato dal
Consiglio di Classe entro il 15 Maggio.
Mansioni del Segretario del Consiglio di Classe
Supporta il coordinatore nello svolgimento delle sue mansioni.
Redige fedelmente, in formato elettronico sul modello predisposto, il verbale delle sedute ordinarie
e straordinarie del C.d.C.
.d.C. ed ha cura di consegnare lo stesso, completo e firmato, al Collaboratore
Vicario entro due giorni.
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ALLEGATO 5
MANSIONI DEL TUTOR PER LO STAGE E L'ALTERNANZA SCUOLA
SCUOLA-LAVORO

Informare gli studenti circa l’importanza delle attività di stage/alternanza e le modalità di
svolgimento delle stesse.

Rappresentare la figura di raccordo, per quanto riguarda le attività di stage/alternanza, tra
la Funzione Strumentale preposta, il Consiglio di Classe, il tutor aziendale, lo studente e la
sua famiglia.

Acquisire la documentazione relativa alla partecipazione allo stage/alternanza e
trasmetterla alla Funzione Strumentale.

Condividere il progetto formativo dello stage/alternanza con i docenti di sostegno presenti
nella classe, per quanto riguarda gli alunni disabili.

Verificare il corretto svolgimento delle attività di stage/alternanza (controllo del “diario di
stage”, eventuali visite in azienda etc.).

Acquisire la valutazione aziendale e trasmetterla alla Funzione Strumentale.

Compilare il “libretto
ibretto di tirocinio” nelle parti riguardanti l‘Istituto.

Proporre al coordinatore di classe l'eventuale credito formativo per le classi terze.

Presentare ai docenti delle discipline di indirizzo la valutazione dell'attività di alternanza
scuola lavoro ai fini della definizione del voto della materia (classi quarte e quinte).

Documentare adeguatamente per iscritto tutti i passaggi sopra indicati
indicati.
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ALLEGATO 6
MANSIONI DEL RESPONSABILE DI LABORATORIO

Coordinare l'orario di accesso al laboratorio secondo le esigenze didattiche dei docenti.

Verificare periodicamente le schede di manutenzione.








Verificare la tenuta e l'aggiornamento dell'inventario delle attrezzature e dei materiali in
dotazione.
Monitorare le attività che si svolgono nel laboratorio.
Comunicare al DS eventuali problemi connessi all'utilizzo del laboratorio.
Segnalare eventuali carenze e suggerire le necessarie integrazioni dei materiali e delle
attrezzature.
Verificare le spese delle esercitazioni di laboratorio e riferire al DSGA (solo laboratori di
cucina e sala-bar).
Coordinarsi con il magazziniere (solo laboratori di cucina e sala
sala-bar).
Riunire periodicamente i docent
docentii e gli assistenti tecnici afferenti al laboratorio.
A fine anno scolastico, relazionare per iscritto al DS.
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ALLEGATO 7
CRITERI DI VALUTAZIONE PER L'ATTRIBUZIONE INTERNA DI SPEZZONI FINO A 6 ORE
Docenza effettiva della disciplina per cui residua
lo spezzone orario, nell'ordine e grado di attuale
servizio.
Docenza sul sostegno con titolarità sulla classe di
concorso per cui residua lo spezzone orario,
nell'ordine e grado di attuale servizio.
Continuità didattica nell'Istituto per la docenza
della disciplina per cui residua lo spezzone orario.
Partecipazione all'Esame di Stato come
commissario per la disciplina
na per cui residua lo
spezzone orario
Docenza della disciplina o disciplina affine a
quella per cui residua lo spezzone orario, in
Università o scuole di ordine e grado diverso
rispetto alla secondaria di secondo grado.
Diplomi di specializzazione di durata almeno
biennale conseguiti in corsi post laurea afferenti
alla disciplina per cui residua lo spezzone orario.
Corsi di perfezionamento e/o master di durata
almeno annuale conseguiti in corsi post laurea
afferenti alla disciplina per cui residua lo
spezzone orario.
Corsi di formazione/aggiornamento afferenti alla
disciplina per cui residua lo spezzone orario.
Corsi di formazione/aggiornamento inerent
inerenti
metodologie didattiche innovative.
2 punti per ogni anno di docenza
0,5 punti per ogni anno
0,5 punti per ogni anno consecutivo
precedente all'A.S. per cui residua lo
spezzone
0,5 punti per ogni anno
0,75 punti per ogni anno
3 punti per ogni diploma
1 punto per ogni corso
0,25 punti per ogni corso
In caso di parità di punteggio si terrà conto, nell'ordine, di:
- anzianità di servizio nell'Istituto
- maggiore età anagrafica
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REGOLAMENTO_1516 - `De Cecco` di Pescara