Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332 Valsugana ❖ Primiero 44 TRENTINO MERCOLEDÌ 29 LUGLIO 2015 “Mezzano Romantica”, è tempo di lirica Caldonazzo, “archeovisita” a Monte Rive ◗ MEZZANO Per il festival “Mezzano Romantica”, la rassegna musicale e culturale che anima per tutta l’estate il Primieroe la cui direzione artistica è affidata a Francesco Schweizer, è tempo di grande lirica, in produzione originale. Dopo “Dido and Aeneas”, arrivano “Suor Angelica e Gianni Schicchi” di Puccini e “Il Flauto magico” di Mozart. La prima, in scena stasera alle 21 all’audito- rium di Fiera), è un’opera in un atto di Giacomo Puccini, basato su un episodio del Canto XXX dell’Inferno di Dante. L’opera, che costituisce l’ultima parte del Trittico, si avvale del libretto di Giovacchino Forzano, il quale ebbe il ruolo di persuadere Puccini circa la fattibilità di un melodramma su un soggetto dantesco come l’episodio di Gianni Schicchi, personaggio condannato alle fiamme eterne per il peccato di falsa testimo- nianza. Replica il 31 luglio e l’8 agosto. Domani sarà invece la volta di “Il Flauto magico”, sempre alle 21 all’auditorium di Fiera, opera in due atti composta nel 1791 da Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder. Secondo alcuni sarebbe stata progettata come opera massonica, con l’allusione ai riti massonici: fu un grande successo, che risollevò lo spirito di Mozart, ammalato da qualche settimana. Repliche l’1 e il 7 agosto. ◗ CALDONAZZO L’area archeologica di Monte Rive Un luogo incantevole e ricco di storia con una straordinaria vista sul lago di Caldonazzo e sulla Valsugana: è l’area archeologica di Monte Rive a Caldonazzo immersa nel giardino della Torre dei Sicconi, dove sorgono i resti dell'antico castello medievale e della torre, abbattuta nel 1915 dagli Austriaci. Per saperne di più, oggi pomeriggio alle 16 l’Uffi- cio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia organizza una visita guidata gratuita tenuta dall’archeologa Maria Raffaella Caviglioli. Il sito si raggiunge con una comoda passeggiata dalla piazza del Municipio di Caldonazzo in circa 50 minuti oppure da Campregheri, frazione di Centa San Nicolò, in circa 30 minuti attraverso un suggestivo percorso nel bosco. La fuga del bracconiere: «C’era un orso» Marter, colto in flagrante dai forestali nel bosco dove aveva disseminato cordini d’acciaio: inseguito, preso e denunciato in breve borgo Mattinata musicale con Galvan all’organo ■■ Per la rassegna “Musica per organo nel giorno del mercato”, stamane dalle 9.30 alle 11.30 nella parrocchiale suona Giorgio Galvan. NOVALEDO Festa vigili del fuoco: i numeri della lotteria ■■ Ecco i biglietti vincenti della lotteria della festa dei vigili del fuoco. Primo premio, un viaggio per due persone, al numero 7675. A seguire altri 19 premi ai numeri 5959, 1070, 5900, 4401, 4916, 3296, 6917, 3937, 5893, 3533, 2469, 5974, 4429, 7123, 6040, 3805, 1873, 7254 e 6081. Il ritiro dei premi martedì alle 20 alla caserma dei vigili del fuoco entro 45 giorni. TORCEGNO, domani Passeggiata serale a Malga Casapinello ■■ Aperte le iscrizioni alla passeggiata serale in montagna organizzata domani dall’Ecomuseo del Lagorai. Ritrovo alle 17 in piazza Maggiore e si prosegue verso Samone in auto. Da li a piedi fino a Prima Busa, poi cena a Malga Casapinello. Info e prenotazioni entro le 12 di domani al 348.6769967 o [email protected]. Costo 20 euro, 10 per i ragazzi dai 6 ai 12 anni. pieve Tesino Serata di diapositive sull’Uzbekistan ■■ Alle 21 nell’aula magna delle scuole serata di diapositive “La Repubblica dell’Uzbekistan” con Maria Avanzo e Manfredo Marchetto. (s.f.) ◗ MARTER DIRONCEGNO Colto in flagrante bracconaggio dai forestali, si dà alla fuga e viene inseguito attraverso boschi e rovi, prati e ghiaioni. Per eliminare prove getta in un cespuglio lo zaino e un passamontagna nero, materiale poi recuperato dagli agenti. E una volta raggiunto, si giustifica così: «Stavo scappando perché pochi minuti fa mi sono imbattuto in un orso». Una scena per certi versi da film comico, quella di qualche sera a monte nell’abitato di Marter, frazione di Roncegno, conclusasi con la denuncia dell’uomoall’Autorità giudiziaria e la contestazione di numerosi reati, relativi a maltrattamento di animali con uccisione per crudeltà e senza necessità, attraverso l’esercizio della caccia con mezzi vietati. Tutto ha origine nell’attività di controllo e monitoraggio del territorio e della fauna da parte del Corpo forestale della Provincia. Già a primavera infatti personale della Stazione forestale di Borgo, coadiuvato dai custodi forestali del Consorzio custodia forestale di Telve e dai guardiacaccia dell’Associazione cacciatori trentini, avevano rinvenuto dei lacci in cordino d’acciaio. Erano stati posizionati ed armati, pronti per la cattura della fauna selvatica in una zona di bosco e rocce affioranti. In aprile, momento delicato perché alcune specie di animali del bosco stanno per portare a termine i mesi di gestazione, gli agenti iniziavano degli appostamenti mirati e dei controlli specifici in zona. L’orografia dell’area, molto accidentata, e gli orari di operatività del bracconiere hanno reso l’indagine complessa e difficoltosa. I lunghi appostamenti e l’aiuto di fototrappole Lo zaino e il passamontagna gettati dal bracconiere durante la fuga I lacci in cordini d’acciaio pronti per la cattura della fauna selvatica hanno consentito di accertare che il bracconiere si recava sui lacci circa ogni 15 giorni. Durante le ispezioni controllava lo stato di funzionamento delle trappole e prelevava gli animali che vi erano rimasti vittime, interessato solo ad eventuali trofei, lasciando le carcasse a de- spostamenti del bracconiere, il suo modus operandi e la fattezza dei lacci, hanno fatto orientare i sospetti verso un uomo residente a Marter. La sera del 21 luglio, alcuni agenti appostati e muniti di cannocchiale, scorgevano l’uomo sospettato uscire dalla sua comporsi nel bosco. L’uomo nascondeva il viso con un passamontagna nero, con solo dei piccoli fori circolari per occhi e bocca. Si è quindi cercato di raccogliere più indizi possibili e di allargare le indagini per controllare persone con precedenti specifici operanti in zona. Gli borgo, il concorso per il bozzetto: vince una fiorentina Ecco il gonfalone per il Palio dela Brenta ◗ BORGO Il bozzetto del nuovo Palio Un nuovo Palio per il Palio. È stato infatti decretato il vincitore del concorso di pittura “Un bozzetto per il Palio” indetto dall'associazione Gruppo Storico Palio dela Brenta per disegnare il nuovo Palio, ovvero il gonfalone che ogni anno si contendono le due Contrade di Farinoti e Semoloti nella manifestazione che si disputerà dal 26 al 30 agosto. Il disegno vincitore è stato realizzato da Paola Imposimato di Firenze: secondo la commissione che ha giudicato i lavori, riporta tutte le caratteristiche del Palio valsuganotto ovvero il fiume Brenta, le zattere, gli archi, i tamburi, i colori giallo e rosso delle contrade. «Vogliamo comunque ringraziare tutti i concorrenti - spiega il giovane presidente del Palio e consigliere comunale Giacomo Nicoletti che saranno ricompensati con un biglietto omaggio per la Cena del Borgo che si svolgerà il 28 agosto, per il loro impegno e per i loro bellissimi bozzetti». casa e recarsi in auto su una stradina dalla quale parte un sentiero che conduce alla zona disseminata di lacci. Subito veniva allertata una seconda pattuglia che si portava in zona. Alla vista degli agenti la persona si dava ad una precipitosa fuga. Questi intimavano più volte l’alt, ma invano. Di qui l’inseguimento e lo sketch dell’orso. Sul posto arrivavano altri colleghi forestali a supporto e una pattuglia della stazione dei Carabinieri di Roncegno: il bracconiere veniva poi accompagnato alla Stazione forestale di Borgo per ulteriori accertamenti. Il giorno dopo i forestali si recavano sul luogo dove erano stati posizionati i lacci e li recuperavano, rendendoli inservibili. La zona è ora oggetto di ulteriore bonifica per escludere la presenza di altre trappole per la cattura della fauna selvatica. I lacci per la cattura della selvaggina sono particolarmente dannosi, poiché gli animali vengono presi in modo non selettivo, a prescindere dalla specie di appartenenza, dal genere e dall’età. ©RIPRODUZIONERISERVATA Poste chiuse a Caoria, pressing senza sosta Rattin, sindaco di Canal S. Bovo: «Servizio indispensabile per anziani e turisti di un territorio difficile» CASTELLO TESINO Serata danzante in piazza S. Giorgio ◗ CANALSAN BOVO ■■ Questa sera dalle 21 serata danzante per tutte le età in piazza S. Giorgio. (s.f.) castello tesino Venerdì escursione notturna al Celado ■■ Venerdì alle 20 passeggiata notturna all’Osservatorio del Celado, Ritrovo nel piazzale del ristorante Ai Larici. Info e prenotazione Ecomuseo del Tesino, tel. 0461.594162. (s.f.) Una veduta di Caoria (f. Orsingher) Sulla notizia della chiusura a settembre dell’ufficio postale nella frazione di Caoria, il sindaco Albert Rattin fa sapere di essersi mosso per tempo per evitare questo ulteriore impoverimento dei servizi in zone montane svantaggiate. «Ricevuta la comunicazione della chiusura, ho inviato una comunicazione urgente al direttore di filiale di Trento - dice Rattin - sottolineando l'eccessiva distanza chilometrica (7 km) tra l'abitato di Caoria e l'ufficio di Canale (che comunque non prevede un’apertura continuata di sei giorni) e tra Caoria e l'ufficio più vicino che prevede un'apertura continuata (Mezzano, 13 km). Ho portato all'attenzione del direttore il fatto che Caoria è popolata da numerosi anziani che usufruiscono dell’ufficio per operazioni su conto corrente postale, dove per tradizione vengono effettuati sostanziosi depositi e per inviare la corrispondenza. In estate, invece, l'abitato di Caoria accoglie numerosi turisti che si recano nell’ufficio postale per ottenere il rilascio del permesso di raccolta funghi. Ho più volte rimarca- to che la necessità di tenere un presidio postale a Caoria, inoltre, si sposa appieno con la linea politica, più volte manifestata a vari livelli, di tenere viva e abitata la montagna, soprattutto quella di estrema periferia». Oltre i responsabili delle Poste di Trento, il sindaco ha contattato il consigliere provinciale Lorenzo Baratter, i parlamentari Dellai e Tonini, «trovando ampia disponibilità e sensibilità per il problema - spiega Rattin mi stanno tenendo costantemente aggiornato. Ho avuto, inoltre, un colloquio diretto con la presidenza della Provincia per comunicare il problema e sollecitare un intervento tempestivo, sottolineando tutte le criticità che deriverebbero dalla chiusura totale dell’ufficio. La vera coesione territoriale, soprattutto in montagna dove non è certo comodo vivere, si raggiunge garantendo a chi vive lontano dai centri maggiori pari dignità di accesso ai servizi primari. Le scelte fatte a livello centrale dovrebbero tener conto, perciò, non solo di numeri e cifre astratte, ma anche dei territori e soprattutto delle persone che vivono con tenacia la quotidianità di queste terre». (r.b.)