Comitato Regionale Lombardo Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario. Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi, Oddino Magnani, Daniele Moltnisio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi, Giorgio Voua. Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli Impaginazione: Franco Malaguti Maria ttosa Torri Stampa: Coop "Il Guado" Coi-heti:i (MI) - Tel. 02-9794461-2 Spedizione in abbonamento postale gruppo 111/70. Disegni: Marina Vecchi Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 20142 Milano - Tel. 84.65.546 Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982 la carta di Quale Consumo di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta riciclata. quale Ormai anche il 1985 è alle nostre spalle e come sempre siamo al momento in cui si devono tirare le somme, bisogna verificare che cosa ha prodotto il lavoro quotidiano di dodici mesi, quali sono stati gli obiettivi raggiunti e quali quelli mancati. Presto forniremo a tutti tramite il nostro giornale il bilancio completo ed analitico della cooperativa e ci ritroveremo poi nelle sezioni soci per discuterne a fondo, insieme: già sin d'ora però si può anticipare che anche il 1985 è stato un anno positivo che ci ha consentito di consolidare e sviluppare ulteriormente l'azienda. Gli obbiettivi raggiunti e superati sono diversi, essi vanno dalle vendite che hanno registrato un andamento largamente superiore al preventivo, al soddisfacente livello dei margini e degli ammanchi e così via; ma di queste cose potremo parlare più diffusamente in sede di analisi del consuntivo. In questa sede mi preme invece sottolineare due risultati che io ritengo particolarmente importanti in quanto sono al tempo stesso premessa e verifica del buono o cattivo andamento aziendale e rappresentano l'essenza dell'essere cooperativo. Mi riferisco ovviamente al numero di nuovi soci acquisiti ed al- l'andamento del prestito sociale. Per quanto riguarda i nuovi soci avevamo previsto di poter contare su 12.000 nuovi iscritti ed invece sono stati ben 17.000 coloro che sono entrati a far parte della nostra grande famiglia che ormai si compone di ben 72.000 membri. raggiunto è rappresentato dal prestito sociale che è andato largamente oltre i preventivi che assieme ci eravamo dati, raggiungendo i 13 miliardi contro i dieci previsti. Ciò ci conforta particolarmente perché significa che l'intesa e la fiducia soci-cooperativa cammina sui giusti resvdto di Sergio Ferrario A questi nuovi soci rivolgiamo il più caloroso benvenuto nella Coop Lombardia e lo facciamo promettendo loro che ci impegneremo a fondo perché possano trovare soddisfazione alle loro aspettative e non debbano mai restare delusi della scelta fatta. L'altro grande obbiettivo binari e si rafforza sempre più ed è pertanto destinata a produrre frutti sempre migliori. pur vero che l'andamento del mercato finanziario in questo ultimo periodo ha imposto anche a noi di adeguare il tasso di remunerazione, ma l'abbiamo fatto Ecco e iniziative per il centenario della Lega sempre avendo l'obbiettivo di garantire ai nostri soci il migliore livello possibile di interesse, contenendo tali adeguamenti al minimo indispensabile, procrastinandoli nel tempo, applicandoli comunque in misura largamente inferiore a ciò che avveniva nel mercato, tanto che si può tranquillamente affermare che la redditività reale del nostro prestito sociale è ulteriormente migliorata. È anche grazie a questi risultati che nel 1985 abbiamo potuto aprire due nuovi negozi a Peschiera Borromeo ed a Novate Milanese e avviare altri due cantieri per importanti realizzazioni a Brescia e a Milano oltre ad acquisire alcuni terreni per lo sviluppo futuro. Ma gli appuntamenti che abbiamo davanti sono ancora 'numerosi, lo sviluppo della cooperazione deve fare ancora molta strada e possibilmente in tempi brevi che ci consentano di recuperare il ritardo che ancora abbiamo rispetto ai nostri concorrenti. Fín quando voi soci ci seguirete e ci sosterrete come avete sin qui fatto state certi che noi ci presenteremo puntuali a tutti i traguardi ed assieme costruiremo una Coop Lombardia sempre più forte e moderna al servizio dei consumatori. di Daniele Moltrasio percorre la vita della Lega attraverso un prezioso materiale raccolto dal nostro Comitato regionale: è un avvenimento di grande prestigio, sia per la sede che ci ospiterà sia perla qualità del lavoro di ricerca compiuto. La Coop Lombardia, a fianco di questa importante iniziativa, ha voluto portare un autonomo contributo che si concretizzer'a in due mostre. La prima, storica, ripercorrerà le tappe di crescita del movimento cooperativo di consumo, visto in parallelo alla evoluzione dei consumi: una ricca parte illustrativa farà da commento visivo a questo agile ma preciso "excursus " storico. La mostra sarà anche riprodotta su depliant in un formato "a lenzuolo" di oltre 2 metti che potrà venire utilizzato come materiale di studio per le scuole La seconda sarà fotografica e avrà per titolo "Tra sogno e bisogno — I consumi in Italia nella fotografia del dopoguer- ra". L'obbiettivo di questa mostra è quello di guardare al passato per riscoprire i momenti, gli oggetti, i cibi che hanno cambiato la nostra vita, mostrandoli attraverso lo sguardo di grandi fotografi e di fotoamatori misconosciuti. A questi due appuntamenti. che si riproporranno in maniera itinerante sul territorio regionale, sin da ora chiamiamo i nostri soci, per discutere e celebrare con loro questo avvenimento. Entriamo dunque nel secondo secolo di vita della Lega con un programma che testimonia la validità e le idee di- cui il nostro movimento è portatore. Non ci resta adesso che consolidare e allargare il grande e importante patrimonio di esperienze e di lavoro che tanto ha contribuito a rendere più moderno e democratico il nostro paese. Questo è il nostro augurio migliore e questo, siamo sicuri, è l'impegno che la Lega delle cooperative si assume. Senza piombo è un'altra cosa di Domenico Giusto p. 2 Ortiche a colazione di Sergio Uboldi p. 4 Se anche le api preferiscono andarsense di Simonetta Salvini p. 5 Fame nel mondo di Alberto Terzi p. 6 Il consapevole obiettivo delle vendite per l'86 di Guido Toletti p. 9 Il disgelo di primavera di Fiorella Fumagalli p. IO Il contestatore, la striscia di Bretecher p. IO Offerte ai soci p. I E via dal caos della città p. 12 Storie di liyarnbirA Avevamo fatto una promessa: per il 1986 un giornale più ricco. Nel numero di gennaio sono comparsi per la prima volta i fumetti. Con febbraio, cioè su questo numero, ecco una pagina scritta e compilata tutta dai bambini per i bambini e... gli adulti. P una pagina curata da Mario Lodi, Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti, Nello Pieroni ed Eligio Ornati. Si ripeterà per tutti i numeri a venire. Fa parte del progetto di "Quale Consumo" di essere un giornale vicino, sempre più vicino, ai problemi quotidiani. Anche dei bambini. A pagina 8 La nota economica tomb relia I nesiri cento anni I cento anni che la Lega delle Cooperative compie questo anno portano un'eredità preziosa per i cooperatori di oggi: sono gli sforzi di milioni di uomini che nel corso di un secolo, attraverso guerre, dittature, sofferenze e tanto lavoro hanno creduto in un'idea di solidarietà e sulla base di essa hanno costruito un movimento che è oggi una grande realtà economica del nostro paese. Forse è per questo, per essere stati così tanti a portare il peso di cento anni di storia, che oggi la Lega il suo secolo di età non lo dimostra; anzi, l'immagine è quella di un sistema di imprese giovane, moderno, pronto a compiere il suo secondo secolo a passo spedito. Il 1986 è per tutti i cooperatori un anno di riflessione e di celebrazioni ed i tempi e i modi di questo festeggiamento sono stati ormai definiti sia a livello nazionale che locale. Per quello che ci concerne più da vicino è stata prevista per maggio, a Milano, presso il palazzo Reale, una grande mostra storica che ri- Questo mese ILDeir I Te a CID. : N zta_e ,-, 0 a 11P1 o o briln °dllSnil al fruirne t POSte Le feste natalizie del 1985 sono state caratterizzate da un andamento meno consumistico degli anni scorsi e da una forte tendenza a regalare prodotti fruibili. Per gli stessi prodotti alimentari che pure nel corso del 1985 hanno conosciuto una crescita quantitativa consistente si è segnalata a dicembre una minore propensione agli acquisti. di Valeria Di boria La tredicesima non è stata spesa allegramente soprattutto perché oltre i soliti conguagli di fine anno, al suo assalto sono andati rinnovi di bolli, abbonamenti, canoni e assicurazioni. spese condominiali e relative integrazioni, riscaldamento, tasse e ticket che hanno assorbito nel complesso quasi 7.000 miliardi, cioè la metà della torta. Fra i regali natalizi ha prevalso di gran lunga il brindisi: vino. spumante, champagne, brandy e whisky l'hanno fatta da padrone. Più del 50 per cento dei regali ha avuto per comune denominatore la bevanda nazionale e comunque prodotti a base alcolica. Fra dicembre e gennaio sono state vendute 4 milioni e mezzo di cassette regalo, proposte dalle grandi marche di bevande o da enoteche e negozi alimentari. L'abbigliamento ha segnato un andamento positivo, in particolarc quello maschile; camicie, soprabiti, cappotti, impermeabili, abiti, giacche e pantaloni hanno avuto risultati molto soddisfacenti. Al contrario l'abbigliamento in pelle ha evidenziato un calo significativo. Gli elettrodomestici bianchi, e i principali sono frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, apparecchi TV, per la prima volta si sono affacciati in modo consistente sul mercato dei regali, contribuendo a migliorare i risultati di un settore che su base annua aveva presentato un profilo molto basso. La differenza negativa con l'Europa per la dotazione di elettrodomestici delle famiglie italiane è ancora oggi molto forte. Quasi 300 mila famiglie non possiedono neppure un elettrodòmestico, I milione e 700 mila famiglie ne possiedono uno soltanto e solo il 13 per cento delle famiglie, 2 milioni e 300 mila, li possiede tutti. Chiudiamo con i giocattoli. Le vendite hanno avuto un andamento molto sotto tono nonostante che su un buon 30 per cento dell'assortimento i prezzi fossero addirittura fermi ai livelli dell'anno precedente. Contrariamente a quanto si crede comunemente la quantità di denaro che le famiglie spendono per giocattoli nel nostro paese è modesta se raffrontata ai dati degli altri paesi europei; 43 mila lire per famiglia nell'ultimo Natale. Buono sod n. 2 tuono son Dom enico Giusto Questo buono vale Questo buono vale L. 2.000 di sconto L. 4M00 di sento per l'acquisto di 2 confezioni di per l'acquisto di una Lattina di olio Caffé Coop da litri 5 extra vergine d'oliva Coop Confezione Bar gr. 250 Confezione Prestigio gr. 250 Dal 5 al 24 maggio Talloncino di prenotazione Si parla sempre più frequentemente di benzina senza piombo, marmitte catalitiche, etanolo nella benzina. Può essere utile cercare di chiarire i termini del problema. Nel motore di un'automobile a benzina in uno dei quattro o sei cilindri viene aspirata una miscela di aria e benzina e subito dopo viene compressa. Quando il pistone è giunto alla fine della sua corsa una scintilla scoccata dalla candela incendia la miscela che scoppia, da qui il nome di motore a scoppio, spingendo il pistone e quindi facendo girare gli ingranaggi e le ruote. La miscela aria-benzina può scocchi la scintilla (in questo caso diciamo che il motore "picchia in testa"). Questo scoppio anticipato, chiamato autocletonazione, è dovuto olfatto che la benzina (che è una miscela di diversi idrocarburi) ha un basso numero di oliano (un modo di misurare la capacità autodetonome). Per aumentare il numero di ottano viene aggiunto alla benzina un composto contenente piombo chiamato pionzbotetraetile. Quando la benzina si brucia nei cilindri si producono gas che vengono scaricati dal tubo di scappamento. però scoppiare solo per compressione, prima che da ritagliare e consegnare al capo negozio Per una lattina di 5 litri di olio extra vergine di oliva Coop Socio Sig. Da consegnare al capo negozio Attenzione il buono sconto è valido solo se timbrato dal capo negozio. Acconto L. 5.000 Timbro del negozio Dalia 22 marzo Ffill dirette 1.161, ht900 4,01 612e. azIe r i% 12910 6 l/Opo .2', 5 - 3 o"? oe..v 9iii a i eo, octr4.1,.e, r'a ll ,..p ' ° e •'`•Xeg›,) I cc} "gli) 'Per p / v0 121'0 socioh_ Peri 1-12 arl 127p• e e R,e9 • ky, ar °, 01 ofz... 1421-e • ,'94.G5,„ ,, 4 o so°I,Yik> Le mit'f-tire " 12o1;e:% 3e , (25.,. `'9 1.1 1'Q 17e .' fac..00. 4°31, `111a ..a,,...Pro, -,0, eliii,_6 pr°c/ 117eGr e s.s?o 4, .,10 „ • 2 .P4.4 I atti,2e À 4c'co'o,i -Iz o .e.„. 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Nel passato avevamo distribuito un "libretto personale"ad ogni socio con buoni sconto numerati e sul giornale ci limitavamo a segnalare la data dell 'iniziativa. Però avevamo riscontrato difficoltà nella fase distributiva dei libretti e la soluzione giornale ci sembrava la più idonea. Ora ci rendiamo conto che si rende necessario anche questo superamento che, oltretutto, ci obbliga ad inviare varie copie del periodico ad una medesima famiglia (perché ogni socio ha diritto al buono) con uno spreco inutile. Pensiamo di poter risolvere il problema entro il primo semestre di quest 'anno e ne daremo doverosa informazione a tutti. Comitato Socii Coop Vigevzrno Caro "Quale Consumo". anche quest'anno, in occasione del Natale. abbiamo collocato un grosso cesto all'interno de] Supermercato per effettuare la raccolta di doni da devolvere agli orfanelli e agli anziani ospiti delle Case di Riposo della nostra città, con la speranza di portare nei loro cuori un po' di gioia e di serenità. Hanno fatto da cornice a questa iniziativa la costante presenza in negozio di Babbo Natale e la distribuzione di tanti palloncini Coop colorati. Ringraziamo, dunque, i soci, i clienti ed il direttore del supermercato per la spontanea generosità dimostrata (ed è stata tanta); sono stati raccolti, infatti, doni e offerte per un valore di quasi due milioni, distribuiti iI 6 gennaio agli Istituti De' Rodolfi e Divin Lavoratore ed alle Suore di Santa Maria Maddalena. Daniela Bonfico e Piero Geanza Sezione Soci Vigevano —essità di fdre rapidamente passi avanti nella battaglia contro l'inquinamento a r-mr • .11nLA pRIF .d • A I terribili gas di scarico di un'automobile La miscela di gas che esce dalla marmitta di una automobile contiene diverse sostanze, alcune nocive altre no. Quelle non pericolose sono in grande quantità e sono acqua, anidride carbonica, azoto. Quelle nocive sono in piccola quantità e sono: ossido di carbonio, ossidi di a- zoto, biossido di zolfo, idrocarburi non bruciati, ossidi di piombo. Tutti questi composti sono inquinanti e possono far male alla salute. I composti di piombo si depositano sul terreno fino a pochi metri dalla strada mentre gli altri si disperdono nell'aria. Anche se vengono scaricati in piccola quantità (ogni 20 chilometri un'automobile scarica circa l grammo di piombo) è necessario evitare di scaricarli q scaricarne il meno possibile. Il modo più sicuro è quello di non usare l'automobile, un contributo si può dado cercando dì usarla il meno possibile. Comunque sono stati studiati altri metodi. La marmitta catalitica può fare qualcosa Un dispositivo adatto a diminuire gli scarichi automobilistici inquinanti è la marmitta catalitica. Essa contiene particolari sostanze che trattengono le sostanze inquinanti e le trasformano in gas non dannosi prima di scaricarli. Purtroppo queste sostanze vengono rese inattive dai composti di piombo contenuti nei gas stessi. Ecco che è quindi indispensabile togliere il piombo dalla benzina per poter far funzionare la marmitta catalitica e ridurre l'inquinamento prodotto dai motori a benzina. Ma togliendo i composti di piombo la benzina da "super" diventa "normale" e la macchina "picchia in testa". E quindi necessario usare altre sostanze che possano sostituire il piombo e aumentare il "numero di ottano" della benzina. Sostanze con queste caratteristiche e che non producono inquinamento sono l'alcool metilico e l'alcool etilico, chiamati anche metanolo e etanolo. ribo ctsa an Metolo o etanolo? La scelta del futuro Queste sostanze miscelate la benzina nelle proporzioni dovute aumentano il numero di ottano. DaI punto di vista tecnologico non ci sono grandi problemi per la loro produzione. Il metanolo si può ottenere dal petrolio o dal metano mentre retanolo si ricava per fermentazione da prodotti agricoli: nella CEE si pensa di produrlo dai cereali (grano, granoturco, riso, ecc.) che prodotti in quantità superiori al fabbisogno rimangono invenduti (le cosiddette "eccedenze cerealicole"). Economia e politica CD o o no q u_i GC o Quanto inquinano migliaia di auto nei vari ingorghi e nelle ore di punta nei centri abitati? Inventari Ti 985 Anche quest'anno la partecipazione dei soci agli inventari di negozio ha dato il suo positivo contributo. Attenendosi alle precise disposizioni dei capi negozio i soci si sono ben presto adeguati alle nuove procedure inventariali dimostrando buona volontà e attenzione alle più moderne esigenze. Agli inventari del luglio '85 i soci presenti sono stati 137, mentre al 2 gennaio '86 le presenze sono state 92 pur di fronte ad una nostra mancata informazione in tempo utile. A Lodi arriva il chiosco Coop Dal 7 al 14 febbraio anche a Lodi si è tenuta, presso il nostro supermercato Ia settimana del Chiosco-informazioni. Una dietista con il computer, una propagandista del prodotto Coop e i nostri funzionari hanno coinvolto soci e clienti per meglio approfondire il significato dell'essere socio Coop. Anche a Lodi la gente ha risposto in maniera positiva .e moltissimi sono stati i nuovi soci. Non ci resta dunque che dare appuntamento alla prossima tappa del nostro chiosco itinerante che sarà a Peschiera Borromeo. Che cosa impedisce allora l'eliminazione del piombo, l'uso delle marmitte catalitiche e l'impiego di metanolo e/ o etanolo? Consideriamo alcune situazioni: t» Eliminare il piombo significa ridurre drasticamente l'attività dei grossi complessi industriali che producono gli additivi per benzina (circa metà del piombo prodotto annualmente al mondo va nella benzina). e la marmitta catalitica può costare circa un milione. Le automobili in circolazione sono alcuni milioni. II mercato delle marmitte è dell'or- Scuola: due interventi a Crema e Spino crAd.da t in pieno svolgimento l'attività verso le scuole. A aziendali e capi-negozio, ad un miglioramento della offerta libri nei negozi in grado di offrire spazio e strutture. Per I'86 continueranno poi, in termini di proposte, le iniziative particolari con volumi scontati di generi differenti e le campagne me "Impariamo a mangiare" numerose sono le richieste che vengono rivolte al settore soci e consumatori. Nei giorni 24, 28 e 29 gennaio si sono e presto i nostri soci potranno sperimentarle direttamente a negozio. Per tutti l'appuntamento è fissato sugli scaffali-Libri dei nostri supermercati con nuove, interessanti proposte. seguito dei seminari tenuti per presentare il volu- tenute alcune lezioni su "Dieta e computer", "Immagine del prodotto" e "Coloranti" con le scuole medie "Agello" di Crema e "Chiesa" di Spina d'Adda. Oltre 100 gli alunni interessati e coinvolti dai nostri animatori. Il ffilhoro alla Coop Molti nostri soci abitualmente acquistano Libri al supermercato. Questo è uno fra i tanti servizi che Coop mette a disposizione dei suoi clienti badando, anche in questo settore, ad offrire un servizio di qualità e convenienza. Per mantenere questo standard in questo inizio di anno siamo passati a razionalizzare l'esposizione cercando di offrire, dove è possibile, un angolo veramente piacevole ed interessante. In alcuni negozi purtroppo, per lo spazio limitato, non è stato più possibile mantenere il servizio (ad Arcore. Bollate, Cormano e Settimo M.) ma si è invece proceduto, attraverso un confronto tra settori stagionali. Grosse novità comunque si prevedono Dal consiglio d'amministrazione Il Consiglio d'amministrazione riunito sabato 18 gennaio ha dedicato una lunga ed interessante seduta all'esame dei risultati del seminario delle Sezioni soci di Salice Terme. La partecipazione ai seminario dei dirigenti delle nostre sezioni soci è risultata numerosa e qualcata a testimonianza della crescita che le nuove situazioni hanno impasto e ancor più imporranno nei prossimi mesi. Oltre 70 mila soci rappresentano la forza della nostra diversità e lo stimolo alla continuità ed al rafforzamento delle attività che permettano di modellare la struttura sociale alle nuove dimensioni della grande Cooperativa. Due giorni di intenso dibattito hanno consentito del Consigli o i (I nr, MA rit i di con segnareall esa me ' dine di alcune migliaia di miliardi. È evidente che questo mercato è terreno di battaglia per grandi multinazionali. • L'uso di additivi per benzina richiede la produzione di enormi quantità di metanolo e etanolo. Anche in questo caso la conquista di questo mercato può far scoppiare una guerra molto dura tra le industrie petrolifere e le grandi aziende agricole. Le scelte diventano perciò di natura politica e ancora una volta i problemi ecologici diventano come sempre problemi economici. conclusivi del lavoro dei gruppi. Dal dibattito del Consiglio è emerso un largo apprezzamento sui contenuti dei documenti stessi, ln particolare ci si è soffermati sui problemi della riorganizzazione territoriale delle Sezioni soci, sull'esigenza di costruire attraverso l'istituzione del Consiglio generale un nuovo modo di intendere e migliorare i rapporti sociali. Preso atto del grande interesse che i problemi emersi hanno prodotto ad ogni livello delle istituzioni aziendali la discussione si è conclusa con la convocazione delle Sezioni soci. L'obiettivo è quello di riuscire sin dalla prossima assemblea di bilancio a prendere importanti decisioni nel quadro delle proposte emerse dal Seminario stesso. Siamo âncorsi> fin due sviste Nell'articolo in 1" pagina del numero scorso di Valerio di Jorio abbiamo riportato nel testo un aumento dei costi in lire dei prodotti alimentari errato: non è dello 0.05 ma dello 0,5. come appare dalla tabella pubblicata sullo stessa numero. In secondo luogo, nel pezzo sui sacchetti di carta, va precisata la lista dei negozi esposta in tabella: l'esperimento a Cremona-si terrà presso il supermercato di Via Ghinaglia e a Brescia presso quello di Viale Venezia. Inoltre il numero dei supermercati interessati all'iniziativa è cresciuto. Adesso con Peschiera Borromeo sono tredici. 3 — Quale consumo Non è vero che sia solo un'erba fastidiosa Sergio Uboldi della Coop Lime() he Si trovano nello shampoo, sono medicinali, stanno bene nella frittata A tutti, prima o poi è capitato di fare "conoscenza" con le ortiche, in verità senza troppo entusiasmo. Io ci sono letteralmente volato in mezzo. Fu al tempo ‘Iella mia prima bicicletta, mentre percorrevo una stradina, caddi scivolando in una scarpata piena di ortiche. Io sotto, la bicicletta sopra: una posizione decisamente scomoda. Per fortuna lì vicino c'era un contadino che, vista la scena, si precipitò a soccorrermi. 1Prifino: avere i guanti per raccoglierne Non vi dico il bruciore: tutto pieno di bollicene, rosso fitoco com'ero, sembravo un'aronda! Le solite signore petulanti a vedermi così conciato un po' mi commiseravano, un po' sorridevano divertite. Ricordo che una di loro commentò: - "va là che non ti verranno i reumatismi!" Naturalmente non capii la ragione di quella curiosa affirmazione, perlatro verissima. Ira le erbe officinali che la nostra Cooperativa Linneo raccoglie e coltiva, non poteva mancare l'ortica: quelle migliori, per intenderci, quelle che "pungono" più delle altre le cogliamo a mezza montagna, verso i 1500 metri. Durante la raccolta occorre proteggersi molto bene con indumenti ed usare robusti guanti, però le orticate non ci risparmiano lo stesso; tuttavia non ho mai sentito alcuno dei miei soci lamentarsi. In pochi minuti il bruciore passa, lasciando il posto ad un lieve torpore. L'ortica (Urtica dioica L.) appartiene alla famiglia delle Orticacee. Vi sono diverse specie di questa pianta, la loro classificazione ha partico- Dalla primavera ailll'autunrlio tre stagilorag cUi raccoâta Dell'ortica useremo le parti aeree che potranno essere raccolte dalla primavera all'autunno. La pianta va seccata all'ombra su graticci in strati sottili. Una volta secca, aiutandovi con i guanti leverete le foglie, che utilizzerete al posto delle sommità. Per uso domestico, infatti, è più pratico ser- Buoni se L tare interesse per il botanico ma le differenze sono meno significative per l'erborista. Per la verità va detto che la cosiddetta "Ortica bianca" (Lamium Album L.) pure avendone l'aspetto non va confusa con le ortiche "normali". L'ortica bianca o Lamio ha proprietà diverse dalle piante di cui parliamo, si differenzia per il fusto quadrato, tipico delle labiate, dai fiori bianchi in glomeruli e dal fatto che non punge. Non è il caso di descrivere le ortiche. Il grande medico del Medio-Evo, Mattioli, diceva con ragione, che l'ortica è l'unica pianta che si riconosce anche di notte! Parleremo invece di questa pianta meravigliosa, piena di virtù. virsi delle foglie, che sono ricche di principi attivi. Una generosa manciata in infusione per venti minuti in un litro d'acqua bollente, bevuta a bicchieri nel corso della giornata (almeno per quindici giorni) costituisce un ottimo depurativo, utile soprattutto nelle affezioni cutanee (eczemi, erpeti, acne. ecc...). Il succo fresco (circa 100 grammi) potrete utilmente impiegarlo nelle diarree. Il succo di ortica, inoltre è emostatico. 2 9H 5 I) a causa dei disguidi nella consegna del giornale, o peri termini di tempo scaduti, o per insufficiente disponibilità del prodotto, alcuni soci non hanno potuto usufruire dei vantaggi loro riserva- ti. Purtroppo, a prescindere dalla, nostra volontà, dobbiamo affermare che non è facile prevedere il Quale consumo — 4 numero delle adesioni, che varia da iniziativa a iniziativa, e d'altronde non possiamo correre il rischio di tenere migliaia e migliaia di pezzi in magazzino a deperire. Facciamo del nostro meglio e ci impegnamo a migliorare la situazione. Buoni sconto Soci 1985 Pz. Sconto ai soci Cassetta mele Golden 30.617 61.234.000 N° 2 Fustino Coop 23.444 53.057.000 N° 3 Borsa prodotti Coop 36.169 288.005.000 Cassetta uva Italia 31.655 126.620.000 N° 4 2) Per quanto riguarda i prodotti non alimentari (vedi caffett fiera) abbiano sempre precisato che si tratta di forniture a stoccaggio perciò con un numero di pezzi limitato. N° 5 Caffè Prestigio o decaff. 29.206 60.456.000 N° 6 Grana P.R gr. 500 39.803 168.764.000 Qui veramente non possiamo rischiare più di tanto. Vorrà dire che nel prossimo futuro proporremo questi prodotti solo su prenotazione e in termini di tempo molto precisi. Non esistono alternative. 758.136.000 Offerte ai Soci - Non alimentari Pz. N" I 3) Per ovviare ai disguidi di indirizzi errati o di mancata consegna postale, stiamo vedendo di superare la pubblicazione dei buoni sconto sul giornale con una soluzione "tecnica" che preciseremo doverosamente in seguito. La radice in erboristeria occupa un posto di tutto rispetto come antiforfora e per tentare dí fermare la caduta dei capelli. Potrete preparare un decotto concentrato (3 manciate di radici triturate, bollite in un litro d'acqua per 30 minuti) che unirete a mezzo litro di shampoo neutro. Userete Ciò non esclude che vi dobbiate rivolgere al vostro medico per i provvedimenti del caso. Nu l A fianco pubblichiamo la tabella dei buoni sconto di cui i soci hanno usufruito nel corso del 1985. Si tratta di un record straordinario rispetto a tutti gli anni precedenti. D'altronde i soci continuano ad aumentare e i riscontri positivi non mancano. Il totale dei buoni sconto destinati agli alimentari nel 1985 è stato di 190.897, con un risparmio medio per socio di L. 39.700. Nei non alimentari i buoni sconto sono stati 12.743 con un risparmio medio di L. 10.000. anche se qui il calcolo è solo teorico essendovi troppa differenza di valore tra i prodotti. Con l'occasione vorremmo precisare alcune questioni che sono state sollevate dai nostri soci: Per farsene decotto: cosa consiglia n'erb t rista Biciclette Risp. soci 1.235 61.750.000 N" 2 Set cucina N° 3 Caffettiere inox 1.500 6.000.000 10.008 60.048.000 127.798.000 questo shampoo all'ortica fatto con le vostre mani allo stesso modo degli altri prodotti. Un consiglio utile per tutti: tra poco tornerà la primavera: cercate le ortiche durante le vostre scampagnate; cogliete le cime tenere e fatene un gustoso minestrone campagnolo, trattandole come tutta l'altra verdura in foglia. Potete anche farne una gustosa frittata tritandole fini e sbollentandole un paio di minuti prima di incorporarle nelle uova. Comunque le mangiate, le ortiche vi faranno sicuramente bene, per l'alto tenore di ferro e di sali minerali che contengono e poi... ve le regala la natura! Manifestamene podistien 13' "fin j' a la cava si Grosso successo di partecipazione. di atleti e di pubblico, alla 13° edizione podistica de In gir a la cava, manifestazione ormai classica di fine stagione. Zeloforamagno ha vissuto una domenica di sport molto intensa, grazie anche alla relativa clemenza del tempo che ha permesso un'ottima riuscita organizzativa, base di qualunque successo. Le iscrizioni sono state chiuse il venerdì, per raggiunto completamento delle 2.500 unità. A tutti i concorrenti la ricca borsa gastronomica offerta dalla Coop nel contesto di una sponsorizzazione sportiva che guarda lontano. Nel settore assoluto ha vinto Donati del Ciovasso di Milano. Nel femminile vince la Bizioli della Snam; il Trofeo assoluto di Società va al Ciovasso davanti all'Edere Forti, Atletica Riccardi, Enervit, Varese e South London. La vittoria nel settore amatori va a Fabio Rossi nel maschile e a Silvana Saporiti nel femminile. I vincitori di categoria sono: Ray Figg della Michetta, Franco Abbatesciana della Michetta, Ezio Panizzardi, Viviam cent'anni, Dimitri Carmely del Sant'Ambrogio; nel femminile Ia "solita" Rita Zanaboni (Lanterna Gíuriati), Giovanna Colucci (libera), Agostina Comencini (Lanterna Giuriati). Al di là dei vincitori che devono comunque esserci in una manifestazione sportiva, i veri vincitori La salute, 'alimentazione, i tumori, l'inquinamento Simonetta Salvini anche le ap ;Iniscono ;:sfme Reggio Emilia, 6-7 Dicembre 1985: Convegno nazionale "Alimentazione e salute'. La prima giornata è dedicata ad "Alimentazione e Salute: la lezione della storia" e al "Ruolo dell'informazione': L'argomento più delicato e scottante viene trattato il secondo giorno: titolo della sessione è "Alimentazione e tumori': Capita sempre più spesso di leggere sui giornali articoli sull'argomento, di sentire interviste ad illustri professori, di essere bombardati da messaggi che più o meno velatamente ci fanno capire che dal modo in cui mangiamo può dipendere la nostra salute, ma spesso le notizie ci giungono in termini troppo "difficili", o troppo poco chiari per essere interpretati e valutati nel modo giusto da chi non è esperto. Anche "Quale consumo", nel n. 4 del 1984, si è soffermato l'argomento, che vuole qui essere ripreso per contribuire all'informazione ed all'aggiornamento dei lettori. Il principale tenia trattato, che tocca tutti da vicino, è quello riguardante il diretto ruolo del tipo di alimentazione o dei singoli alimenti nell'insorgenza del cancro. Il prof Maltoni, dell'Istituto Oncologico di Bologna, ha ricordato che sia studi sperimentali su animali, sia indagini dietetiche riguardanti l'uomo, hanno ipotizzato che l'eccesso calorico possa facilitare l'insorgenza di alcuni tipi di tumore: come puntualizzato dal prof. Crespi (direttore della sezione Gastroenterologia dell'Istituto Regina Elena di Roma), un consumo calorico in eccesso, e quindi un'ipernutrizione, influenza i processi ormonali ed il metabolismo lipidico; il rapporto che lega questo malcostume alimentare ai tumori risulta essere complesso. Altro punto riguarda l'introduzione di grassi: pare, secondo entrambi i professori. che un eccesso nel consumo predisponga al tumore del seno, del fegato e dellintestino. Spesso, purtroppo, ci si limita ad osservare un singolo aspetto dell'alimentazione, in questo caso il consumo di grassi, mentre, come fa notare il prof Maltoni, possono esserci diversi fattori in teragenti: ad esempio un soggetto che consuma una dieta molto ricca di grassi è in genere un buon consumatore di carni, salumi ed al contrario consuma poca frutta e verdura; bisognerebbe forse analizzare il 09Mportamento alimentare più che prendere in considerazione un singolo alimento, per non essere portati ./mori strada. Legato allo stesso argomento è il tema della fibra alimentare (cioè cellulosa e sostanze simili contenute nei vegetali e non digeribili dall''uomo). C'è stato il boom della crusca, pubblicizzata conte toccasana contro tutti i mali, ma anche in questo caso la conclusione non è del tutto corretta: infatti se da un lato è vero che molti tipi di tumore, come in particolare quello dell'intestino, sono praticamente assenti nelle popolazioni più povere, dove la base dell'alimentazione è data da cereali e verdura (il che determina una dieta molto ricca di fibre), dall'altro non bisogna trascurare il fatto che in quei paesi lo stile di vita è totalmente diverso dal nostro, sicuramente c'è un consumo alcoolico inferiore, si vive in ambienti meno inquinati, non vengono usati additivi alimentari, pesticidi e fertilizzanti sono molto meno diffusi, e si conduce probabilmente una vita meno stressante, anche se forse più dura, che nei paesi industrializzati. della giornata sono stati gli sportivi in massa, il pubblico caloroso che li ha sostenuti, l'organizzazione sempre all'altezza del Gruppo Sportivo Zeloforamagno, i piccoli e i grandi sponsors che con il loro sostegno garantiscono la riuscita e la crescita di questa simpatica domenica sportiva . GRUPPO SPORTIVO SEIOFORAMAND La pinna volta. del Geas-Coop Ottima prestazione di squadra degli atleti del Geas-Coop. Domenica. primo dicembre, nella corsa campestre del Massarescio, svoltasi a Casorezzo, gli atleti del Geas hanno vinto l'ambito trofeo messo in palio dalla Società sportiva Atletica Casorezzo. La classifica finale delle 29 società di atletica che hanno acquisito punteggio vede nell'ordine ai primi tre posti: punti 333 1° Geas-Coop, Sesto S. Giovanni punti 270 2° Termozeta, Parabiago punti 253 3° Riccardi, Milano Grassi, fibre e vitamine fotto questo per sottolineare, come suggerito da Malto- ni, che non dobbiamo illuderci di poter risolvere il problema cancro mangiando un cucchiaio di crusca al giorno e continuando ad abbuffarci come se nulla fosse. Si è anche parlato di vitamine, che sembrano svolgere un ruolo protettivo a diversi livelli. Le più studiate sono la A, la E e la C. Quest'ultima, come spiega Crespi, avrebbe un ruolo nel bloccare la formazione di nitroso-composti (cancerogeni) a partire dai nitrati e nitriti, usati come additivi (ad esempio nei salumi e nelle carni in scatola), come fertilizzanti (in agricoltura), o addirittura presenti naturalmente in alcuni alimenti. A questo tema si ricollegano anche le relazioni del dott. Cabral, dell'Agenzia Interna- zionale per le ricerche sul cancro (IARC) di Lione, e del dott. Soffritti, dell'Istituto Oncologico di Bologna. Il primo, presentando i risultati di alcune ricerche sperimentali condotte nei laboratori di Lione, mette in evidenza quanto sia importante che tutte le sostanze chimiche usate nell'alimentazione umana e in agricoltura, vengano sperimeni ite in modo serio prima di essere messe in circolazione; gli studi per valutarne gli effetti sono lunghi e costosi, ma vale certamente la pena di stanziare fondi a questo scopo. Il territorio inquinato Il problema dei pesticidi è stato toccato dal prof. Celli, do- cente di Entomologia all'Università di Bologna; con alcune diapositive ha illustrato la situazione dei nostro territorio ormai inquinato ad un punto tale che le api, quasi sparite, possono considerarsi un vero e proprio indicatore della "salute" di una zona; viene spontaneo chiedersi quale sia l'effetto del miele sulla nostra salute! Informazioni, notizie, risultati da tenere in mente, ma come risolvere il problema quotidiano della nostra alimentazione? Rivedendo i punti sopra riportati si notano alcune contraddizioni. Per esempio: come conciliare il fatto che frutta e verdura "fanno bene" (dovrebbero quindi essere protettive, perché ricche di vi- • lamine e fibra), col fatto che essendo coltivate in zone inquinate, ed essendo trattate con antiparassitari e fertilizzanti contengono anche una certa dose di sostanze non del tutto innocue? Come conciliare il fatto che al giorno d'oggi si sta certamente meglio rispetto ai secoli scorsi, col fatto che l'alimentazione dei paesi a minor tecnologia sembra predisporre meno all'insorgenza dei tumori? Si può e si deve tornare indietro, all'alimentazione dei nostri avi, o bisogna invece trovare soluzioni che guardino in avanti, proponendo eventualmente nuovi modelli alimentari? Come difenderci da sostanze che noi stessi non possiamo controllare, perché maneggiate da "altri" su cui noi abbiamo poca influenza? Tutte domande più che pertinenti e legittime. Non a tutte si può ancora dare una risposta, ma certamente qualche suggerimento è emerso da questo convegno. Se quaUche consiglio è possibile innanzitutto non è il caso di fare dell'allarmismo, ma è giusto informare ed informarsi. La dottoressa Saccani ioni ha presentato i risultati di un'indagine su un campione di popolazione di due città (Reggio Emilia e Catania); ne risulta che la gente è molto sensibile all'argomento e vuole saperne di più, ma gli studiosi stessi non sono ancora in grado di dare informazioni precise e sicure. La soluzione migliore sta nel buon senso, dato che gli eccessi, si sa, sono sempre dannosi. Dal convegno svoltosi nel giugno 1985 ad Aarhus (Danimarca) su "Dieta e Cancro" è emerso un documento, presentato a Reggio Emilia dal prof. Crespi, che cerca di riunire alcuni saggi consigli alimentari per mantenersi in buona salute. In sintesi i consigli sono: e ridurre il consumo dei grassi; ® consumare una dieta varia, ricca di frutta e verdura; e consumare una dieta ricca in amido e fibre; • mantenere un peso appropriato; e non eccedere nel consumo di sale; • preferire il consumo di prodotti freschi; re ridurre o meglio evitare il consumo di alcool. 111 pesce dovrà dichiarare la provenienza? Un disegno di legge presentato ultimamente obbligherà i venditori a dichiarare in un apposito cartello se si tratta di "pesce fresco nazionale" oppure di "pesce fresco estero". Il provvedimento è stato motivato dall'opportunità di valorizzare il pescato nazionale, che offre maggiori garanzie di freschezza, permettendo all'acquirente di conoscere la pròvenienza del pesce, poiché quello estero industrialmente costa di meno e non dovrebbe essere venduto allo stesso prezzo. Frattanto, però, va rilevato che gli italiani mostrano una crescente preferenza per il pesce pregiato. Sono aumentati infatti del 37%i consumi di scampi, aragoste, gamberi e altri crostacei, analogamente ai pesci di pregio quali sogliole, spigole e orate, mentre sono diminuiti del 33% quelli di "pesce azzurro" (alici, sarde, sgombri). Naturalmente l'impegno del singolo cittadino non basta: la presenza di cooperative di produzione e distribuzione a questo convegno dimostra l'interesse e l'impegno del movimento cooperativo per la salute e l'educazione dei consumatori. L'impegno deve venire anche e soprattutto da parte dello stato, ed in particolare dell'Istituto superiore di Sanità (rappresentato in questa occasione dal prof. Monacelli), che si occupa del controllo sulla produzione alimentare e della sperimentazione di sostanze chimiche prima che vengano messe in circolazione. Sarebbe necessario che i controlli sulle industrie alimenta- ri fossero più frequenti e rigidi: la scelta dell'individuo può fermarsi solo sulla scelta della composizione della dieta e sull'acquisto dei singoli alimenti: essendo molti additivi inutili e molto probabilmente dannosi, un consumatore accorto potrebbe ad esempio scegliere di non acquistare, o almeno di ridurre, il consumo di alimenti conservati con sostanze sospette. Speriamo quindi che in futuro le responsabilità vengano assunte da chi ne ha la competenza: come ricordato dal prof. Maltoni, colpevolizzare il singolo individuo ponendo l'accento solo su dieta e fumo, fa si che vengano nascoste responsabilità più alte. Sfida italiana alla frutta esotica Le piogge acide sulle nostre foreste Nel nostro Paese circa 3.800 ettari di terreno agricolo sono oggi adibiti alla coltura di kiwi e in poco tempo siamo diventati i primi produttori europei e i terzi mondiali. dopo Nuova Zelanda e Stati Uniti. Anche la jojoba ha trovato un terreno adatto nel nostro Mezzogiorno. Produce semi dai quali si estrae una cera liquida utilizzabile per moltissimi usi industriali, nell'industria cosmetica e farmaceutica. Altri frutti gustosi e profumati come l'anona, l'avocado e la fejoa, possono crescere in Calabria e in Sicilia. L'anona. un grosso frutto con polpa bianca o rosa predilige zone calde e con poca acqua. Da esso si ottengono succhi, gelati, profumi per sorbetti e marmellata di gusto molto gradevole. Le fejoa fornisce frutti grossi come un uovo, di colore verde, rugosi e senza peluria, con polpa aromatica e ricca di vitamine. L'avocado, tipico frutto di importazione è ben conosciuto dai consumatori italiani che ne fanno uso frequente, soprattutto d'estate, nelle insalate e come antipasto. Secondo i dati relativi all'importazione di frutta tropicale nel nostro paese, gli italiani sono grandi consumatori di questi prodotti. In una intervista al direttore generale dell'Economia montana e Foreste del ministero dell'Agricoltura e Foreste afferma che appena il 5% di boschi in Italia è sospettato di essere danneggiato dalle piogge acide e solo l'I% fortemente malato. Il danno insomma non è ancora grave, Dalle mappe dei danni, elaborate dal corpo forestale dello Stato emergono dati inediti: su scala provinciale le aree più colpite sono quelle di Varese e La Spezia; seguono (con danni dal 20 al 30%) Viterbo e L'Aquila. Le province di Pisa, Firenze, Gorizia, Pescara hanno fatto poi rilevare danni dal 15 al 20%. Su base regionale sono indenni le superfici a bosco del M olise e della Basilicata, e con danni molto lievi quelle dell'Umbria. della Calabria, del Piemonte, dell'Emilia Romagna. La dimostrazione scientifica precisa delle piogge acide non c'è e si sta studiando in tutti i laboratori del mondo. 5 — Quale consumo Or La produzione alimentare è (teoricamente) sufficiente p Alberto Terzi È facile cadere nella retorica e solleticare la nostra emotività quando si parla di fame nel mondo. Tutti noi temiamo la fame e chi di noi ha più anni sulle spalle se ne ricorda persino per averla vissuta. Ora, invece, il problema, per chi vive nell'ocridente, si è capovolto: la paura di non mangiare a sufficienza, il piacere del cibo ci portano ad esagerare nell'alimentazione e non di rado incontriamo sulla nostra strada le malattie del benessere. Tuttavia, abbiamo generalmente un certo rispetto verso le persone che soffrono la fame anche se spesso non ci chiediamo o non riusciamo a capire le cause che determinano la presenza nel mondo di due situazioni così contrapposte: la sotto-alimentazione e la sovralimentazione. Prima di parlare delle cause di questo problema provia- a definire alcuni termini che possono chiarire maggiormente cosa si intende per fame. La sottoalimentazione - afkrma la FAO - è dovuta a un'assunzione insufficiente di alimenti che determina un apporto energetico inferiore al livello minimo richiesto. Ili malnutrizione, invece, è il risultato di una carenza in nutrimenti specifici o di un regime non equilibrato e pertanto può manifestarsi sia nei paesi con scarse disponibilità alimentari (per difetto) sia nei paesi consumisti (per eccesso). MO !IIII Paesi ad alto rischio. Assunzione di calorie inferiore di più del 1547, al nUnimo vitale. Assunzione di calorie fino al 15% in meno del minimo vitale. u Tra il minimo vitale ed il 15% in più, u Ira il 15% e il 30% in più del minimo virate, Assunzione di calorie superiore del 30% al minimo vitale. 1,* SottoalimentalIVI Malnutrizione Vediamo, quindi, dove sono localizzate a grandi Linee le condizioni di sottoalimentazione e. di malnutrizione per difetto, pur dando per scontato che, secondo indagini recenti, la produzione alimentare mondiale è da considerarsi teoricamente sufficiente a soddisfare le esigenze energetiche di ciascun abitante della Terra. Se disegnassimo un nuovo mappamondo che illustrasse la distribuzione speciale dei livelli di disponibilità alimentare pro-capite, noteremmo che nelle regioni dove si verificano effettive carenze di cibo si manifestano contemporaneamente e in modo correlato le seguenti situazioni: sono le regioni più povere, a più basso reddito pro- Quale consumo — 6 T capite, le meno sviluppate dal punto di vista tecnologico, le più colpite da problemi sanitari dovuti alle condizioni igieniche e all'insufficienza di cibo ccc. ecc. In poche parole, la fame si annida dove c'è il sottosviluppo e il sottosviluppo dipende tanto dalla fertilità del territorio o dal clima di una regione, ma è la sommatoria di una serie di condizioni sociali deplorevoli e in particolare dove non c'è reddito non è possibile accedere al supermercato mondiale degli alimenti. Questo significa che il cibo va dove la gente se lo può permettere e addirittura può capitare e capita spesso che il paese produttore non possa permettersi di consumare ciò che produce. gal, uno Gt str onsumatore da Un esempio significativo di come vengono distribuiti gli alimenti è stato citato da Susan George, una coraggiosa studiosa di questi problemi, la quale dice: "Una società che produce tonno, appartenente al gruppo Heinz, quella Heinz che fabbrica il Ketchup, investì in barche da pesca e in una fabbrica di sgombri in scatola che forniva pesce ad almeno una parte dei poveri del Ghana, e trasformò la fabbrica per produrre tonno in scatola. Poiché il tonno è un prodotto di valore tutte le scatole venivano esportate: due terzi del prodotto era tonno in scatola per alimentazione umana e un terzo era cibo in scatola al tonno per gatti e veniva esportato per la gioia 099 uttare dei gatti americani, che nel supermercato mondiale sono consumatori più interessanti di esseri umani poveri: un gatto ricco ha molto più valore per una società che un essere umano povero". Questi esempi, quasi mai, diventano notizie sui nostri mass-media, anzi, di solito, viene dato risalto a tutto ciò che le nazioni benestanti fanno per i paesi poveri i cosiddetti aiuti alimentari. Ma vediamo più attentamente in cosa consistono questi aiuti alimentari. :atti gli abitanti della Terra, invéligc'è 11.. Notizie a cura di Interno Lidia Lemmi Conferenza nazionale di organizzazione della Lega. Di cosa discutono i cooperatori o A Montecatini, in febbraio, si svolgerà la Conferenza nazionale di organizzazione della Lega. Cooperatori di tutte le regioni e di tutti i settori discuteranno su quale sia l'assetto organizzativo da dare al movimento cooperativo della lega per affrontare i nuovi problemi posti dallo sviluppo sociale ed economica del, nastro paese e per favorire la crescita della cooperazione. Associazioni e Lega: serve ancora questa formula? kg Nel corso degli ultimi venti anni la Lega ha raggruppato le cooperative di uno stesso settore di mercato in una Associazione. Oggi ci sono all'interno della Lega dieci associazioni di settore che presidiano diverse aree di attività: consumo, abitazione, produzione e lavoro, servizi, cultura, turismo, agricoltura, pesca, dettaglianti, mutualità. Alcune di queste hanno un ambito di lavoro preciso (consumo, agricoltura, abitazione), altre hanno acembiti di riferimento sterminati (l'Associazione delle Cooperative dei servizi per esempio raggruppa cooperativedi facchini e cooperative di ricercatori scientifici, informatica e posteggiatori) e non si capisce come passano impostare strategie unitarie per le associate; altre ancora sono troppo deboli per garantire una presenza efficace nelle regioni e sviluppare un'attività di promozione. Per di più tra i compiti della Lega e quelli delle Associazioni il confine è diventato così impreciso che ci sono larghe zone di incertezza sulla ripartizione delle responsabilità e duplicazioni di servizi. Questi problemi si moltiplicano nel passaggio dal livello nazionale a quello regionale (ogni regione ha la stessa struttura di Lega e Associazioni) e in qualche caso a livello provinciale (in Emilia, per esempio). Chi decide per il movimento cooperativo? n Lfrica 1985 • Per rispondere alle grandi sfide della vita economica italiana e internazionale anche il movimento cooperativo deve attrezzarsi per iniziative di grandi dimensioni (il progetto di banca cooperativa, l'ipotesi di acquisto della Sme ecc...). Come mettere insieme Ie risorse necessarie e decidere su iniziative di grandi dimensioni? L'attuale struttura della Lega, nella quale le responsabilità di decisione sono suddivise in dieci associazioni di settore e in venti diversi livelli regionali (senza contare quelli provinciali), rende molto difficile assumere decisioni veloci su opportunità economiche che vanno affrontate in tempi rapidi. Se la cooperazione vuole mettersi al passo con la fase di ripresa che vive l'economia internazionale deve risolvere questo problema e trovare nuove forme organizzative. Le soluzioni proposte per questi problemi sono ancora oggetto di discussione: sarà la Conferenza di organizzazione di Montecatini a indicare le nuove scelte della cooperazione. •lb, 1.-derra" a cura di Vera Squarcialupi -1,stero Quanto costa il passaporto Quanto sa di sale varcare i confini della patria? LO dimostra anzitutto il prezzo che in Italia ha il passaporto che è in assoluto il più caro di tutti gli altri paesi della Comunità europea. Questi sono nell'ordine i prezzi dei vari paesi: 3 Paese Líre Italia Francia Irlanda Belgio Danimarca Grecia Paesi Bassi Gran Bretagna 224.000 147.000 63.000 da 56.000 a 70.000* 56.000 41.000 da 38.000 a 47.000* 36.000 * a seconda delle tasse comunali "porta a porta" da regolare le Le vendite porta a porta, cioè le vendite a domicilio, saranno r ,, ?,,, 1 \ - 1.„ . \ .: Lo•c'6 .05,* g.,1 ,,, chs., !rLo sviluppo11"Wwi dei paesi poveri 11 pericolo, a questo punto, è però quello di fare dì tutte le erbe un fascio a concludere che gli aiuti non servono. 30: :\&.,UOI Pe' c' ‘c'e, c a og,, 5° • geA,..A.àe,se à°5'\ j o., eg‘ ‘;‘, essee.‘Y'r o '5.0 ‘--., ,(9. C‘0,' 030 ce' ix.M' 50e,"('-,.,x0.- c\,‘ ° 050 , e \21'° .e.Oc e03,0,0ekz.t, ,o. . 0c0- ; n .‘e$93.,, e \. ,,,,s-,, \ , c,n c,c5's.r -(2,, [(0,‘',i.5 àe2:‘ 2',S, 0 0•‘?,0 tx,eN ' {CP‘S .c.,,yola .-o' )5,-00.(3?.' t,g,\V, 9 ' ,0e.0-c° • ,-,‘.e,03 52' 'c' .,,,,roctS\`',,<okeile6‘e .. \ec1 e • 2.‘p n21- V' ',„.. cpà2,.3,+,<!:.0'.): <11,e,eg°3‘ A ..1 .„51-0n r 0,50 ' > ' kg., e, V ..A --c0.nPc.25e' 4\--....,-.., é.es v-2,6\ \0,\{1e, "., ''‘‘ CPS\ i: •,,,,z‘Cyse Nì t\ccOu‘s ò,c;\ 'ti°5' iàc's..e<0' n c.-(CIA, .., ..£.2 - . vy,e2.W.'1/4.2.5e' V -,-29 ' 10.9° 'A n 'n-n e - e sep V5,,o \xls•Ze,\`?5' 59,2 (5° odkldr\ . • 99° ,..,0,1 di.. C,5n12` skg,N .,ie,, 3e, oe,0 0‘..,0 \.,15.e, ,,c5).0 ‘010,'s eib`i 059Se•5 ebe. Zi,e, 53° c' ‘‘,51) c),e%c '3(XGY ,à d\ kgi 59°02s,,,àa.e, 9,e ‘e.). cab, e .,9 c9,r;n ,Q1OW' . o , n 2,•.io te eq0,0 co - - - e,5't-5). 0‹.‘?te 50\e) C " &oescos\O ° %5 Q»e'2 s . . ..,0‘.., , , uly.0 ,„ S.‘ sias\c, iàz ‘.95., .0 _ .90), ''‹,gele. c,:), 5 2.__‘ .0A,/,. e e1Negc' p _ ois e 5 7'°19.‘e' \2' °°'' ° ..,:e. io %dn-n ,9.2so kSett\ C' 9-) .‘ ‘?‘\19 gr ;(2' .#rel\°- 0-_, 9, \ Non è proprio cosi. Infatti, si può affermare che quel tipo di aiuti che distribuisce Ie eccedenze produttive dei paesi ricchi non è necessario così come gli aiuti alimentari spediti in gran qUantità per fare una buona azione non risolvono il problema di fondo: lo sviluppo dei paesi poveri. La conclusione più opporluna in questa circostanza è forse questa: per soddisfare una delle esigenze fondamentali dell'uomo, l'alimentazione, non bisogna partire dagli aiuti alimentari, ma da una ridefinizione dei valori dell'economia mondiale do- ve il termine sviluppo non sì identifichi nel profitto fine a sè stesso, ma nella capacità dì soddisfare i bisogni fondamentali dell'uomo (alimentazione, salute, ecc.) e dice bene Willie Brandt quando afferma: "la necessità di un ordine internazionale che assicuri lo sviluppo e sia insieme equo e razionale per quanto riguarda i rapporti tra le nazioni, si impone di per sè, né essa ha radici nelle contingenze di particolari iniziative nazionali, di carattere sociale, economico e politico. Ma non meno fondamentale è la richiesta di una maggiore equità nell'ambito delle singole nazioni, e non va dimenticato che essa ha dirette conseguenze sulle prospettive di sviluppo economico". regolate da una direttiva comunitaria clic è stata di recente approvata dal Consiglio dei ministri della CEE dopo anni di attesa. La Germania infatti stentava a prendere decisioni, influenzata da un potente gruppo editoriale tedesco specializzato nella vendita a domicilio. La direttiva CEE si applicherà ai contratti conclusi fra un commerciante che fornisce beni e servizi e un consumatore durante visite non richieste dall'acquirente, sia nel suo domicilio, sia in quello di un altro consumatore, nonché nel suo luogo di lavoro, oppure durante un'uscita organizzata dal commerciante al dì fuori dei suoi edifici di vendita. Nelle eventuali transazioni, il commerciante é obbligato a informare per iscritto il consumatore del suo diritto di annullare il contratto entro un termine di almeno 7 giorni, il cosiddetto periodo di ripensamento. La direttiva è applicabile qualunque sia il modo di pagamento, in contanti o a credito. Ma alcuni prodotti non sono coperti da questa legislazione comunitaria, cioè le vendite per corrispondenza, le assicurazioni, le vendite di titoli nonché le forniture regolari come quelle del latte. Lo spazio vitale per le galline El Le galline ovaiale hanno finalmente ottenuto il loro "posto all'ombra". infatti in seguito ad una direttiva comunitaria il loro spazio vitale quando sono allevate in batteria dovrà passare da 400 centimetri quadrati (un po' pochi a dire il vero trattandosi di uno spazio di 20 centimetri per 20) a uno spazio più ampio di _450 centimetri quadrati (cioè poco più di 22 centimetri per 22, altrettanto poco sempre a dir il vero!). Gli zoofili sono infuriati, ma altrettanto lo saranno i consumatori che proprio per consentire questo pizzico di spazio in più sembra saranno costretti a pagare più salato ogni UOVO prodotto dalle galline. quasi un 20 per cento in più, il che significa circa 44 lire per ogni uovo. Per aiutare gli allevatori di pollame potranno intervenire i finanziamenti pubblici perché altrimenti sembra che gli allevatori non ce la facciano proprio ad affrontare quello spazio in più pari a un'unghia. 7 — Quale consumo Questa pagina a cura di Mano 111.1111.1"1" Lodi Caro piccolo lettore, da oggi questa pagina sarà anche tua. Una pagina non solo da leggere, ma da scrivere e disegnare, curata da Mario Lodi, Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti, Nello Pieroni e Eligio Ornati, tutti collaboratori di "AeB", l'unico giornale italiano scritto e disegnato dai bambini. Nasce quindi, in questo spazio, la collaborazione tra due giornali che hanno obiettivi comuni: l'educazione alla conoscenza della natura e ai suo rispetto, la cooperazione, la pace. La quota annuale è di L. 10.000, da inviare a mezzo conto corrente postale n. 10496263 intestato ad "AeB", 26034 Piadena (CR). L'abbonamento decorre dal gennaio ma chi si abbona durante l'anno riceve i numeri arretrati. Molti soci hanno dei figli giovani: d'ora in poi "Quale consumo" sarà anche il giornale dei loro bambini, sul quale potranno magari leggere i loro pensieri. Infatti tutti i bambini possono collaborare mandando pagine dei loro diari, storie vere e inventate, poesie, osservazioni, proprio come fanno i bravi giornalisti. Possono scrivere sui più diversi argomenti: i giochi, la scuola, i sentimenti, le speranze per il loro futuro, la pace ecc. Purché siano i loro autentici pensieri e non la ripetizione di quelli dei grandi. Se hai anche tu un'idea originale, un'esperienza da raccontare, un bel disegno non copiato, spediscilo a "Quale Consumo", c/o Coop Lombardia, Via Famagosta 75, 20142 Milano. La redazione di "AeB" sceglierà gli scritti e i disegni più interessanti e li pubblicherà su questa pagina e, se questa non basta, sullo stesso "AeB", che va in tutto il mondo. Cominciamo con alcuni testi e poesie sulla natura. Le due storie dei bambini di Biassono hanno un preciso significato: in una il possesso provoca la morte dell'animale, nell'altra la liberazione è il risultato di una riflessione non egoistica, una conquista non facile. Buona lettura! ..n•n iróia bamoídi Zoo a llun-ilac Zoo, appari bello solo agli ingenui: sei in realtà un luogo di tortura. 1~- Annalisa, anni 11 S. Matteo delle Chiaviche (MN) 3 Nessuno sa Un giorno mia mamma è andata giù nell'orto a prendere l'insalata. Quando la stava per pulire, sopra una foglia ha trovato una lumaca: era piccola piccola e trasparente. L'abbiamo messa in una scatoletta e le abbiamo messo un po' di insalata. 11 giorno dopo mi sveglio, vado lì e trovo tutta l'insalata bucata. Era stata lei che l'aveva mangiata perché aveva fame. Io messa ancora. Ora vive in cucina, nella scatolina. Si arrampica sempre sul coperchio, di dentro. Quando apro la scatoletta la trovo sempre lì. Forse vuole uscire. Io le dico se le piace stare nella scatoletta. Lei mi risponde che è contenta di stare lì dentro, anche perché non è al buio, ma in una scatoletta tutta trasparente. Lei ci sta bene, perché vede tutta la mia cucina, e vede anche me... *** Un giorno mi sono spaventata perché sono andata li e non ho visto la lumachina sopra l'insalata. Poi ho visto che da sotto l'insalata veniva fuori qualcosa e all'improvviso sono spuntate le cornette. lo mi sono spaventata perché erano spuntate così... pesciolin di Massilmilhano 21 settembre Oggi Massimiliano ha portato a scuola un pesciolino. E piccolino, con le strisce nere e grige per tutto il corpo come il gatto-tigre di Sebastiano. Massimiliano dice che è andato a prenderlo suo papà alla "canonica". Lorena Le ho detto: "Mi hai fatto spaventare!" E lei: "Eh, ma io non sapevo che eri venuta qui!" Adesso la mia lumachina non ce l'ho più, perché era diventata grande e cominciava a non starci più nella scatoletta, ci girava sempre perché voleva uscire. E allora un giorno io ho detto a mia mamma: "Sarà meglio se la liberiamo!" E mia mamma: "Sì, sarà meglio". Era sempre al suo posto nella scatoletta, mia mamma l'ha presa e siamo andati nell'orto dove c'è l'insalata. Lì abbiamo messo giù la scatoletta senza coperchio e abbiamo aspettato che la lumachina uscisse e andasse via... Non è uscita subito, abbiamo dovuto aspettare un po'. Quando è uscita, prima ha messo fuori le corrine, poi si è arrotolata come una trottola, e dopo si è nascosta sotto una foglia d'insalata. Ci ha fatto due buchini e ha messo fuori le cornine. Infine è andata nel rosmarino e dopo un po' non si è vista più. lo ho detto: "Chissà come sarà contenta di essere libera!" E mia mamma: "Hai proprio ragione". E cosi abbiamo ripreso la scatoletta e siamo rientrate in casa. Lorena, anni 6, Biassono (MI) Insegnante Nello Pieroni Nessuno sa che mio zio ha liberato un uccellino impigliato su un ramo con dei fili di cotone. Nessuno sa che non esiste per me un animale o un fiore più bello di un altro. Luca, anni 8, Novate (MI) I•so bm Orso bruno col tuo pelo nero nero al Lago rosso non vai più a bere perché hai paura dell'uomo! Orso bruno, solo solo! Andrea Missaglia, anni 9, Agrate (MI) Insegnante M. Grazia Zamparini "11 101~ "111.„. 4111 Andiamo ai servizi a cambiargli l'acqua (Patrizia) 24 settembre Questa mattina, quando siamo entrati in aula, abbiamo trovato iI pesciolino morto, L'acqua era tutta sporca, il pesciolino non si muoveva... Era adagiato su un fianco, con la bocca aperta, era diventato quasi bianco. Nell'acqua non c'erano più le bollicine come quando era pulita. Per questo è morto, perché quelle bollicine sono l'aria, sono l'ossigeno che lo fanno respirare. Perché anche nell'acqua c'è l'aria e i pesci possono respirarla e vivere. E lui l'aria (l'ossigeno) non ce l'aveva più, l'aveva consumata tutta. E allora è morto„. Il pesciolino morto (Sebastiano) Il pesciolino di Massimiliano (Lorena) Quale consumo — 8 22 settembre Oggi Massimiliano ha portato da mangiare al pesciolino. Prima di mettergli il mangiare nel vasetto, siamo andati a cambiargli l'acqua. Abbiamo messo il vasetto sotto il rubinetto e mentre si riempiva, dall'acqua uscivano fuori le bollicine. Erano tante. Finito, siamo tornati in classe e gli abbiamo messo il mangiare. A mezzogiorno, prima di andare via, abbiamo detto alla bidella se domani, che è domenica, gli cambiava l'acqua. Viviana Diario-storia dei bambini della classe B di Biassono (Milano). l nsegnante Nello Pieroni. Andamento di mercato e risultati dell'anno trascorso Dalla stampa a cura di Luciano Didero di Guido Toled n c. n)biettive o O • ven dite p 11 1985, secondo anno della nuova azienda unificata Coop Lombardia, è alle spalle. Messe sul piatto tutte le esperienze fatte durante un anno di lavoro è ora tempo di pensare a programmare il futuro e i risultati che la Coop Lombardia ha conseguito nel 1985 costituiscono la base ovvia di partenza per la costruzione del preventivo delle vendite per il 1986. L incremento che la nostra Cooperativa ha realizzato nell'anno appena trascorso è certamente buono, molto al di sopra del tasso di inflazione dei prodotti alimentari. Ciò ci dovrebbe apparentemente spingere ad un ragionevole ottimismo per quanto riguarda le vendite del 1986. E tuttavia proprio l'analisi dei dati di incasso del 1985 ci obbliga ad una consapevole prudenza. Nel 1985 le vendite hanno ri F 1-;- \ -----1D infatti registrato un andamento molto differente Ira il primo ed il secondo semestre e tra grandi supermercati ed altri punti di vendita. Nel secondo semestre, ed in particolare a ottobre e dicembre, le vendite hanno subito una forte diminuzione, che, ad una prima analisi, sembra da imputare ad un calo della disponibilità della clientela o ad un utilizzo del reddito diverso rispetto al passato. I grandi supermercati hanno fortunatamente mostrato una maggior capacità di espansione delle vendite, certamente legata alla validità del servizio offerto. I piccoli ed i medi punti di vendita hanno invece maggiormente risentito della situazione generale e, salvo qualche eccezione, hanno prodotto risultati non molto brillanti. oP . 9 Imballaggi riutilizzati 3 In base alla direttiva CEE n. 85/339 pubblicata sulla' "Gazzetta Ufficiale CEE" tutti gli imballaggi destinati a contenere alimenti allo stato liquido (eccetto lo yogurt) dovranno essere riutilizzabili. Dovrà essere promossa la produzione e la commercializzazione di contenitori riciclabili o nuovamente riempibili. Per i materiali riciclati dovrà essere promossa la raccolta selettiva, i contenitori nuovamente riempibili dovranno riportare la scritta "imballaggio nuovamente riempibile". Questa disposizione varrà dal 1988 anche per l'Italia e comprende anche l'obbligo di una appropriata informazione dei consumatori in merito al valore economico ed ecologico dell'iniziativa. Additivi in USA: anidride solforosa wilhiiirolairm La distribuzione Lombardia A ciò si deve aggiungere qualche considerazione di carattere generale sulla situazione della distribuzione dei prodotti alimentari in Lombardia. re Nella nostra regione è ormai in atto una concorrenza diretta tra supermercati: nel futuro essa si accentuerà. Sempre più bassa diventa la quota di mercato catturabile al dettaglio tradizionale; sempre più alta diventa la quota di mercato che gli ipermercati catturano ai supermercati. Momenti della vita di uno dei nuovi supermercati della Coop Lombardia Non sono ipotizzabili, in quasi tutte le aree dove siamo presenti (pur con qualche fortunata eccezione), incrementi della popolazione residente. Gli incrementi dei consumi pro capite sono, nella migliore delle ipotesi, modesti. L'unico modo per incrementare Ie vendite reali risulterà quindi quello di catturare quote di mercato alla diretta concorrenza, cercando contemporaneamente di mantenere vivo l'esodo dal dettaglio tradizionale. L'obiettivo è quindi difficile ed impegnativo e richiederà l'impegno costante e determinato di tutti. Queste sintetiche osservazioni ci spingono a proporre per il 1986 un preventivo di vendita attorno ai 330 milioni di lire che, nelle presenti circostanze, costituisce un ambizioso e difficile obiettivo. n L'anidride solforosa e alcuni composti con essa apparentati (solfito e bisolfito di sodio e potassio, e altri) sono additivi alimentari diffusi e utilizzati in Europa (con le sigle E220, 221, 222. 223, 224, 226) e in USA. Sono utilizzati a scopo conservativo e antiossidante (a volte decolorante) in numerosi alimenti: vini, birre, frutta e ortaggi conservati. Proprio dagli USA vengono alcune recenti segnalazioni che dimostrano che le perplessità di una parte del mondo scientifico intorno all'innocuità di questo additivo non sono infondate. Apprendiamo dalla rivista americana "Food Technology" che il Food and Drug Administration (l'equivalente del nostro ministero della Sanità) ritiene che questi composti, se utilizzati in materie prime quali frutta e ortaggi, non siano più "GR AS" (sigla che può essere tradotta con "considerati generalmente sicuri") come in precedenza. A questo proposito I'FDA propone una modifica delle disposizioni vigenti in materia. Un altro ente di controllo americano ha nel frattempo proposto che la presenza di anidride solforosa e simili in vini, malti e distillati venga indicata in etichetta quando superiore ai livelli minimi registrabili analiticamente. Francia: più informazione sugli alcoolici n L'Académie de Médecine, apprendiamo dal "Bulletin d'information" del Laboratoire cooperatif, ritiene che vada estesa l'informazione dei consumatori, in particolare di quelli che hanno verificati motivi di salute. intorno ai prodotti che contengono alcool. Più specificamente ritiene che la presenza di alcool, in qualunque quantità presente (anche minima) venga sempre dichiarata in etichetta. La proposta si riferisce ai prodotti alimentari, alle bevande, ai derivati di pasticceria e anche ai medicinali che. comunque, ne contengano. Tale indicazione dovrebbe essere poi espressa più chiaramente di quanto non si faccia attualmente: in grammi per litro piuttosto che in gradi alcoolici. In particolare per le bevande se ne propone l'indicazione anche per i prodotti che ne contengono quantità modeste: un progetto di regolamentazione CEE attualmente allo studio prevede l'indicazione del contenuto in alcool solo se supera l'1,2% in volume. 9 — Quale consumo Appuntamenti in LombarA Fiorella Fumagalli 11 disgelo io . primi Bergamo L'ultimo giorno di febbraio, quest'anno venerdì 28, ad Aprica in provincia di Sondrio si ripete il tradizionale corteo detto "Sunà de Mars". I contadini girano per le strade suonando e battendo secolari campanacci per risvegliare l'imminente stagione primaverile; alla fine vengono cotte e servite in piazza le salsicce, mentre i locali pubblici rimangono aperti fino all'alba. Si può facilmente pernottare: per ogni informazione ci si rivolge all'efficientissima locale Azienda Autonoma di Soggiorno (0342/746116). D O Lo stesso giorno Treviglio, a metà strada da Milano e Bergamo, festeggia la Madonna delle Lacrime, un'antica manifestazione religiosa che risale al 1521. Si racconta che durante l'assedio condotto dal generale francese Lautrec — Francia e Spagna si disputavano la Lombardia — l'immagine della Madonna dipinta sul campanile del convento di Sant'Agostino abbia versato autentiche lacrime, facendo arretrare generale e truppe ostili e salvando così la cittadina dal saccheggio. Accanto alla cerimonia religiosa (una novena officiata in mattinata dal vescovo) si apre una grande fiera con parco divertimenti e venditori ambulanti di "biligoc", le castagne infilzate nello spago. E previsto anche un poutpourry di mostre: per informazioni dettagliate ci si rivolge allo 0363/47317. Interessante visitare, nel centro storico, il santuario seicentesco, ampliato nel novecento con le offerte della popolazióne: custodisce una pregevole serie di 16 quadri sulla storia delta Vergine, dipinti dal Montalto nel Seicento, e una cappella settecentesca affrescata dal Rodriguez. Ira Marzo si annuncia nell'01trepo pavese con solenni mangiate e bevute. A Retorbido, la seconda domenica del mese, per la "Sagra del polentone" vengono sistemati nel pomeriggio in piazza due o tre calderoni da mezzo quintale di farina l'uno; arriverà Re Bertoldo, la saggezza contadina fatta persona, con un seguito di vivaci carri mascherati (0383/74003). A Rovescala la "Primavera dei vini" propone ogni weekend di marzo visite alle cantine, una decina in tutto, e nella Sala esposizioni sulla piazza principale. Gli assaggi sono gratuiti e, innaffiati dalla Bonarda che è il vanto locale, si possono gustare piatti tipici come i ravioli ripieni di stracotto, malfatti e risotti, bolliti e brasati. Informazioni presso la signora Fiera Vercesi, 0385/48481. Le feste di San Giuseppe San Giuseppe, 19 marzo, in molte località è la prima occasione per festeggiare la primavera in arrivo. A Lemma, sul lago di Como, il sabato precedente — 15 — si rinnova l'antica usanza dei falò, che risale forse aI medioevo quando la popolazione subì rl saccheggio dei comaschi, oppure richiama i roghi delle streghe. che la tradizione vuole qui numerose. Se ne può approfittare per una visita ai crotti locali: quello del Misto (031/ 914495). che ha riaperto da poco dopo la pausa invernale, offre antipasto di lavarcilo, pesci del lago e riso, salame di produzione locale e vini ben conservati nelle cantine naturali; quello dei Pescatori (031/914597) le primissime anguille, paté di cavedano, "missoltini" (agoncelli salati e seccati al so- co-ne4 tatatd-e;'zi 9-ti.01.-, _7 le), risotti con filetti di pesce persico e altre prelibatezze della cucina lacustre. Gandino, il più antico centro di filatura e tessitura di lana nell'area bergamasca, anticipa i festeggiamenti in onore sempre di San Giuseppe alla domenica 16, quando nel centro storico si radunano venditori ambulanti di rame, falci e rastrelli lavorati artigianalmente. Si può curiosare nelle fabbriche di coperte e tappeti, di conduzione familiare e quasi tutte disposte alla vendita al dettaglio; sono ancora visitabili alcuni stabilimenti ottocenteschi, veri gioielli di archeologia industriale, e gli stenditoi o "chiodere" di legno, a due piani, che servivano a sostenere i panni di lana stesi ad asciugare e ad imbianchire al sole: se ne possono vedere ancora molte lungo i pendii collinari verso il torrente Romna (035/745567). Infine a Grosio, in Valtellina, la "Sagra di san Giuseppe" richiama il 19 e il 20 marzo un festoso mercato, che può essere un pretesto per vedere le anziane del paese sfoggiare il loro costume tradizionale, unico in tutta la Lombardia per il suo aspetto orientale: ampia gonna nera, corpetto di raso, maniche abbondanti, sete e ricami. Leggenda vuole che, avendo la peste fatto piazza pulita di donne, gli uomini allora al servizio della Repubblica di Venezia avessero risolto il problema facendosi inviare dalla Serenissima un gruppo di prigioniere turche. Ulteriori notizie allo 0342/845123. 1 74 „_ep22 FPu.esz..- ; n, /c.a. Le Nouvel Observateur e Linus C,~4r-vr2c, - ,7)Cr,fu. 01,(7x, TA9-1701451: ki 2 r Aeuz, 2i,uyal 211N Quale consumo — 10 /ìzo;x:,,--e, ~n/ qz7:- Mnieie--,349y4/ sega Don Rale e Cutoito Gli and 9430 e SOnellsa muskz flaLDIanz ed'le cipef amelliesinn - ANNI 50 I PROTAGONISTI Lui .x, 1 00 di Giuseppe Marrazzo - Pironti editorePrezzo di cop. 15.800 Ai soci Nel libro del famoso giornalista del TG2 recentemente scomparso la "carriera" del boss camorrista Cutolo, che è anche uno spaccato impietoso dell'Italia dei giorni nostri. Grandi orchestre, grandi interpreti, da Count Basie a Frank Sinatra, da Buscaglione a Modugno. Prezzo dei 4 dischi o delle 4 cassette L. 24.000 Incisioni Fonit Cetra - Prenotazioni dal I al 15 Marzo. Attenzione: specificate se desiderate dischi o cassette. Coop Turismo - Tel. 02-28456290 ProLume pirfamverra Il Pianeta URSS Speciale Mosca e Leningrado Partenze speciali per Soci Coop e loro familiari 13 marzo '86 L. 760.000 Trasporto: Voli di linea Aeroflot Durata: 8 giorni Altre partenze: 16 marzo L. 820.000 mese di maggio da L. 850.000 Trasferimenti da/ per aeroporti in URSS. Pensione completa. Hotel di prima categoria. Visite guidate. Mosca - Bukhara - Samarkanda Baleari - Palma di Maiorca Partenze speciali per Soci Coop e loro familiari 16/4/86 Hotel 2" cat. (3 stelle) 8 giorni L 390.000 15 giorni L. 500.000 Trasporto: voli speciali da Milano Altre partenze: Quota 8 gg. Settim. supplem. 5 e 12 marzo Hotel 3° cat. (2 stelle) 120.000 400.000 Hotel 2° cat. (3 stelle) 420.000 140.000 26 marzo (Pasqua) Hotel 3° cat. (2 stelle) 440.000 120.000 Hotel 2" cat. (3 stelle) 140.000 460.000 9 aprile Hotel 3° cat. (2 stelle) 420.000 120.000 Hotel 2° cat. (3 stelle) 440.000 140.000 Trasferimenti da/per aeroporto a Palma. Pensione completa. 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Turchia - Istanbul e Cappadocia Durata: 8 giorni Trasporto: voli di linea Itinerario: Milano/ Ankara/ Cappadocia/ Istanbul/ Milano Partenze: 13 marzo Lire 1.050.000 23 marzo (Pasqua) Lire 1.170.000 Trasferimenti da/per aeroporto in Turchia. Pensione completa. Hotel di prima categoria. Visite ed escursioni guidate. 5 C ,t,;(2‹.)- 220.000 200.000 218.000 t9t, /Z ot„ c.,2)nar~ h ze ,e; c2;\ OP ( 8 ,9,,,civezoora, , 3 ,r,.- --1ée~- ; 4s44/43-r-ca. `72.42-1--,,---,arrir,2,0-EP 4e-i ,,, .2..2./ t,e fr.ffe- 11 - Quale Consumo Servizio dello studio Fotogamma Sulle nevi "immacolate" o Un giorno di festa, uno qualsiasi, in un qualsiasi punto delle nostre montagne, Alpi o Appennini che siano. Un bisogno di sgranchirsi, di riprovare i muscoli, di fare una discesa. Aria e sport sulle nevi, discese indiavolate o primi passi tentennanti, una corsa indenne o, purtroppo, una gamba... come è accaduto persino all'Avvocato. Stare a guardare dalla poltroncina con la faccia al sole. o dal ella ci Ma... e la moda, dove la mettete la moda? Il giubbotto imbottito grande marca e ultimo grido, il paio di sci nuovi, gli stupendi guanti felpati, le scarpe in pelle di foca del dopo sci. Un bel pacchetto di biglietti per gli impianti di risalita e poi discendere e risalire e così via. Un giorno, due giorni. Tutti insieme, fuggiti via dalla confusione di ogni giorno in città. Mattino. Verso quale ski-lift? La pazienza è la virtù dello sciatore. Tutti in fila in attesa di salire. t Il gruppo degli indisciplinati: fanno ressa come se dovessero spingere. Anche loro pronti per • la partenza del "gran fondo".