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SABATO 10 MARZO 2012
il Cittadino
Lodi
IL NUOVO SEQUESTRO PER MISURA DI PREVENZIONE RIDUCE I TEMPI DELL’EVENTUALE CONFISCA, IERI SUMMIT TRA IMPRENDITORE E AVVOCATI
«Spagnuolo spieghi la sua ricchezza»
Entro due anni e mezzo la sentenza sulla sorte di bar, auto e yacht
n La sezione di Cremona del tribu­
nale di sorveglianza di Brescia ha un
anno e mezzo di tempo, prorogabile
al massimo a due anni e mezzo, per
decidere se il patrimonio stimato 25
milioni di euro sequestrato al pro­
cacciatore d’affari 53enne di Spino
d’Adda Luigi Spagnuolo dovrà esse­
re confiscato, diventando quindi pa­
trimonio dello Stato, o potrà essere
restituito a lui e ai suoi familiari,
colpiti anch’essi dal sequestro per­
ché gli inquirenti ritengono che an­
che beni e attività a loro intestati sia­
no in realtà patrimonio dell'impren­
ditore sotto indagine.
Per la prima volta in Italia, la guar­
dia di finanza di Cremona ha ottenu­
to l’applicazione del nuovo codice
antimafia, datato settembre 2011, a
reati fiscali: “I provvedimenti ­ reci­
ta la norma ­ colpiscono coloro che
per la condotta e il tenore di vita deb­
ba ritenersi, sulla base di elementi di
fatto, che vivono abitualmente, an­
che in parte, con i proventi di attività
delittuose”. Dal giugno scorso Spa­
gnuolo sa di essere indagato, assie­
me ad altre 25 persone, per una pre­
sunta frode fiscale durata 10 anni ba­
sata su fatturazioni per operazioni
inesistenti. L'inchiesta ipotizza an­
che il riciclaggio di capitali provento
del lucro sull’evasione, fonti vicine a
Spagnuolo fanno sapere che l’im­
prenditore spinese si sente il «capro
espiatorio» in una situazione in cui
non gli si può rimproverare altro se
non di aver lavorato sodo e di essersi
costruito una fortuna nel mediare
tra realtà che offrivano lavoro e dit­
te, compresi grossi nomi della macel­
lazione, che ne avevano bisogno.
Per queste accuse in giugno erano
già scattati i sequestri preventivi,
già confermati dal Riesame, e ora,
con la nuova legge, gli stessi beni so­
no diventati oggetto di un sequestro
a titolo di misura di prevenzione pa­
trimoniale. In linea di principio,
l'evasore fiscale non può rientrare in
possesso dei beni se può utilizzarli
per reiterare il reato. Su questo po­
trebbe puntare la difesa Spagnuolo
perché finora non risulta che l’eva­
sione fiscale ipotizzata avvenisse nei
bar, ma se la Finanza è arrivata a ot­
tenere i sequestri è probabile che ci
siano divergenze tra i redditi dichia­
rati, che pure c'erano, e il valore del
patrimonio accumulato.
La prima udienza a Cremona si terrà
entro fine mese e l’imprenditore di
Spino sarà chiamato a dimostrare
semplicemente l’origine di questa
ricchezza: se convincerà i giudici,
potrà ottenere la restituzione. Poi,
però, dovrà vedersela con il tribuna­
le ordinario per i reati fiscali e, se di
dimostrerà innocente, e dimostrerà
anche che le tasse sono state pagate,
potrà riavere tutto. Il sequestro, lo ri­
cordiamo, oltre a tre bar del centro
di Lodi ha colpito anche immobili
tra Spino d’Adda e i colli di San Co­
lombano, auto di lusso e uno yacht di
28 metri.
Carlo Catena
INNOVAZIONE
Unicredit sposa la causa informatica:
i clienti preferiscono operare via web
La piscina di una delle residenze sequestrate all’imprenditore di Spino d’Adda
PER DISEGNARE LA SEGNALETICA STRADALE RIMOSSE QUATTRO VETTURE IN SOSTA, PROTESTE TRA I RESIDENTI
Raddoppiano i posteggi della Finanza
In viale delle Rimembranze sono sette gli stalli riservati
n Raddoppiano i parcheggi a di­
sposizione della caserma della
Guardia di finanza di Lodi. In via­
le delle Rimembranze sono arriva­
ti a setti gli stalli a disposizione
delle Fiamme gialle. Una modifica
che ha scatenato l’ira di alcuni re­
sidenti, che si sono visti ridurre
gli spazi per sistemare l’auto.
Mercoledì mattina sono anche do­
vuti intervenire i carri attrezzi di
Baggi, per rimuovere quattro auto
che erano posteggiate in zona. I ve­
icoli sono stati rimossi, perché
ostruivano i lavori per rifare la se­
gnaletica. L’intervento è stato por­
tato avanti dal comune di Lodi, su
richiesta del comando Gdf, per esi­
genze operative. «Questo è uno
scandalo ­ ha tuonato la residente,
Chiara Olivari ­ non si capisce per
quale motivo l’amministrazione
municipale abbia deciso di adotta­
re questa misura. Così sono stati
sottratti posti per le auto nella via.
C’erano già tre stalli per la Finan­
za, che spesso erano vuoti, perché
i militari sono soliti utilizzare il
cortile interno. Non si capisce
Il tratto di viale Rimembranze dove ci sono i nuovi stalli per la Guardia di Finanza
quindi l’ampliamento dei posti ri­
servati». E la residente anche ag­
giunto: «Non ho visto cartelli che
indicavano il ridisegno della se­
gnaletica orizzontale, eppure sono
Kikkerville, un gioco per tutti i bimbi,
anche per quelli che hanno difficoltà
n Giocare è un diritto di tutti i bam­
bini, anche di quelli che non sanno
far finta e fanno fatica a fare amici­
zia: è nato per loro Kikkerville, un
gioco pensato per i bambini con sin­
drome di Asperger ma divertente
per tutti, appena uscito in libreria
per le edizioni lodigiane “Uovone­
ro”.
Nato come tesi di laurea dalla fanta­
sia della giovane designer romana
Ginevra Tomei, realizzato in colla­
borazione con due psicologi specia­
lizzati nel campo dell’autismo e del­
le neurodiversità, Flavia Caretto e
Giorgio Munafò, Kikkerville è pro­
gettato in modo che le sue regole e il
suo svolgimento siano comprensibi­
li a tutti: «Per i bambini con sindro­
me di Asperger il mondo sociale
non è molto chiaro ­ spiega Flavia
Caretto ­, salutare, fare amicizia, es­
sere abbracciati non è così semplice
come può sembrare agli altri bambi­
ni. Vorrebbero giocare con loro, ma
spesso non sanno come fare, si di­
vertono meno e a volte smettono di
giocare. Allora, abbiamo pensato:
perché non inventare un gioco per
loro, che faccia divertire anche gli
altri?». Niente doppi sensi o regole
complicate: in Kikkerville tutto è
molto chiaro, a cominciare dal ta­
bellone, che riproduce lo stagno in
cui è ambientato il gioco. Protagoni­
sti sono quattro bambini, trasfor­
mati in ranocchi da un incantesimo
n Nel Lodigiano non si fa più la fila in banca. Nella provin­
cia di Lodi infatti già il 92 per cento dei clienti Unicredit
utilizza Internet, sportelli bancomat e chioschi multifunzio­
ne per effettuare prelievi, versamenti e pagamenti. La ricer­
ca, relativa al terzo trimestre del 2011, ha infatti evidenziato
la preferenza dei clienti ad utilizzare servizi di banca on­line
che vanno dall’accredito di assegni alla riscossione bancaria
e infine al pagamento effettuato tramite i servizi in rete con
carte bancomat. «La tendenza che va delineandosi ­ confer­
mano dallo staff relazioni pubbliche del gruppo Unicredit ­ è
in crescita ed è stata favorita da forti investimenti e dall’affi­
dabilità di un servizio all’avanguardia come quello offerto. I
servizi di banca via internet di Unicredit sono al primo posto
in Italia con oltre tre milioni di clienti, e la disponibilità di
circuiti bancomat offre oltre 8mila terminali». Per incentiva­
re questo andamento, Unicredit ha deciso di mettere a dispo­
sizione degli otto sportelli bancomat presenti nel territorio
lodigiano una rete di cinque sportelli evoluti, quattro tradi­
zionali e sette chioschi multifunzione o con postazione per il
personal computer. In forte crescita sono anche le richieste
di apertura di nuovi conti correnti: oltre cinquanta nuovi
clienti hanno scelto Unicredit, rendendo possibile un nuovo
modello di relazione tra la banca e i propri clienti. Una ban­
ca in crescita nel Lodigiano, dunque, che offre ampie possibi­
lità di operare da casa con una semplice postazione Internet.
della perfida strega Ranospocchia;
per scioglierlo dovranno raggiunge­
re tutti insieme la Sala della corona,
evitando le trappole disseminate
lungo il percorso. E se proprio qual­
cuno dovesse finirci dentro, niente
paura: potrà liberarsi superando al­
pensati per essere graditi al mag­
gior numero di bambini, con o senza
neurodiversità: il tabellone magne­
tico permette di mantenere ordinati
tutti gli elementi del gioco e può
ruotare in modo che il percorso sia
sempre davanti al bambino che deve
tirare il dado. Al­
cune prove sono
più semplici, per
esempio quelle
basate sulla per­
cezione visiva o
sulla memoria,
altre invece sono
calibrate sui
punti deboli dei
bambini neurodi­
versi (compren­
dere ed esprime­
re le emozioni,
capire cosa pen­
sano gli altri e as­
Questo il gioco Kikkerville, disponibile in tutte le librerie sumere la loro
prospettiva) e
cune prove, ma sempre con l’aiuto
hanno lo scopo di guidarli nella so­
degli altri, perchè solo se tutti rag­ cializzazione e nell’apprendimento
giungeranno la meta la strega sarà
dei principi comuni a tutti i giochi
sconfitta. «Kikkerville non è un gio­
di società. Nella scatola è contenuto
co competitivo, bensì cooperativo ­
anche un libretto con le regole del
continua Flavia Caretto ­ in cui i
gioco e un bel racconto della lodigia­
giocatori vincono (o perdono, ndr)
na Lorenza Pozzi. Kikkerville, adat­
insieme, e ogni bambino deve aiuta­
to ai bambini dai cinque anni in su,
re gli altri per fare in modo che il
è già disponibile in tutte le librerie
gioco prosegua».
di Lodi, oppure sul sito internet del­
I colori, la consistenza, le superfici e
la casa editrice www.uovonero.com.
il meccanismo del gioco sono stati
Silvia Canevara
state rimosse alcune macchine,
tanto che gli automobilisti si sono
trovati un bella sorpresa, una vol­
ta tornati dal lavoro, visto che
quella zona è utilizzata come sosta
sia da alcuni residenti, ma soprat­
tutto da coloro che si recano al la­
voro in centro storico». E un altro
abitante della zona, che però ha vo­
luto mantenere l’anonimato, ha
espresso «diverse perplessità sul­
l’intervento». «Già in fatto di par­
cheggi, la situazione in zona non è
facile ­ osserva ­ levare degli altri
stalli crea un forte disagio. È un
pensiero diffuso tra gli abitanti
che vivono nel quartiere. E poi io
non ho visto cartelli che indicava­
no esattamente quali stalli veniva­
no riservati alla Finanza».
Dal Broletto hanno fatto sapere
che i segnali di divieto di sosta pre­
liminari ai lavori sui posti riserva­
ti alla Finanza sono stati messi in
strada venerdì 2 marzo. Ciò nono­
stante ­ hanno riferito dal munici­
pio ­ nella mattinata di mercoledì
erano quattro le auto lasciate in
sosta vietata: l’intervento è stato
quindi rinviato sino alle ore 12, nel
tentativo di rintracciare i proprie­
tari, poi è stato necessario proce­
dere alla rimozione.
Matt.Bru.
A San Grato
si alza la voce
contro gli archi
anti­parcheggi
n «Tutta la strada è piena di bu­
che: prima di pensare ai paletti
per i pedoni era il caso di risolvere
il problema asfalto». Dario Infan­
tino, abitante in zona San Grato,
si è fatto portavoce di un reclamo
che ha coinvolto alcuni cittadini
del quartiere.
Nel mese di febbraio, in tutta fret­
ta, è stata installata una serie di
archetti per delimitare una zona
pedonale in via San Grato. L’im­
pressione di molti è che l’obiettivo
non sia quello di tutelare eventua­
li passanti, bensì di impedire la
sosta alle autovetture.
«Non c’è tanto traffico qui ­ ha
continuato Infantino ­, quindi non
sussiste alcun problema per i pe­
doni. Esiste invece il problema
parcheggio: ora non si può più so­
stare nemmeno pochi minuti, per­
ché i paletti hanno ridotto la car­
reggiata».
È nata così una piccola protesta. I
cittadini rivendicano il diritto di
parcheggiare nella propria strada
e contestano gli archetti come uno
spreco di denaro, ma d’altro canto
sembra che sia stato proprio un
residente a chiedere una soluzio­
ne simile: parcheggiare in una via
così stretta avrebbe intralciato il
traffico e reso difficoltose le ma­
novre per inserirsi nei garage.
Contattato l’ufficio stampa del co­
mune, la risposta è stata categori­
ca. «Gli archetti non dovrebbero
cambiare la situazione: la zona
era già segnalata come divieto di
sosta, anche se evidentemente in
pochi lo rispettavano».
Gli uffici del comune hanno inol­
tre affermato che in Broletto non è
giunta alcuna lamentela nei con­
fronti della nuova soluzione. Per
quanto riguarda l’eventuale rea­
lizzazione di nuovi parcheggi, è
proprio la confor mazione del
quartiere ad impedirla. Le case so­
no circondate dalla via Emilia,
dalla strada provinciale che con­
duce a Galgagnano e dall’Ipermer­
cato “il Gigante” con il suo par­
cheggio privato dove è vietato par­
cheggiare al di fuori dell’orario di
apertura. «La speranza ­ ha con­
cluso un altro abitante del quar­
tiere ­, se non si possono creare
dei parcheggi, è che si diano alme­
no da fare per sistemare la strada:
qui davanti ha dovuto provvedere
qualche residente a chiudere le
buche con il catrame, altrimenti
sarebbe un disastro».
F. Ga.
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