I Quaderni di Edilio PIANO DI PREVENZIONE IN EDILIZIA UN PROGRAMMA DI AZIONI PER COSTRUIRE CANTIERI SICURI Un supplemento di numero 19 | dicembre 2011 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza indice Supplemento di { 3 6 8 11 14 I progetti di formedil Gli organismi bilaterali:una risorsa per la prevenzione La cabina di regia nazionale ha individuato le prospettive per migliorare la vigilanza Rischio alcol e stupefacenti: obblighi e responsabilità per il medico competente Rischio salute in edilizia: la sorveglianza sanitaria per dipendenti e autonomi 2 3 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Dal 2011 la Banca dati formazione costruzioni è stata arricchita di due nuovi strumenti I PROGETTI DI FORMEDILI SUL TEMA DELLA PREVENZIONE PER GLI ORGANISMI BILATERALI di Giovanni Carapella, direttore Formedil Nell’ultimo biennio il Formedil, ente bilaterale di emana- L’obiettivo/risultato perseguito dal Formedil è l’ampliamen- zione contrattuale per la formazione nel settore delle co- to quantitativo della platea dei potenziali utenti dell’attività struzioni, ha messo in campo una forte innovazione della formativa del sistema bilaterale di settore (sia lavoratori sia propria offerta formativa con l’obiettivo di elevare il livello di imprese) e l’attivazione di un circuito virtuoso che consenta professionalità e di ridurre il numero di infortuni. di inserire lavoratori e imprese che vi si rivolgono all’interno Il Formedil, attraverso le 100 scuole edili che compongo- di un vero e proprio servizio formativo di settore. no il sistema, ha agganciato la più ampia platea possibile Un servizio formativo capace di agganciare il lavoratore al di lavoratori al momento del primo ingresso in cantiere e li momento dell’ingresso nel settore attraverso istituti quali: ha accompagnati lungo tutto l’arco della carriera lavorativa • le 16 ore prima e il contratto di apprendistato; mettendo a loro disposizione, su tutto il territorio nazionale, • offrire una formazione professionalizzate e una educazio corsi effettivamente fruibili, efficaci e il più possibile omoge- ne al comportamento lavorativo sicuro nelle aree di co nei. All’interno di questa visione, il progetto Mics – Modu- genza delle norme del D.Lgs. n. 81/2008 (ponteggi, li integrati per costruire in sicurezza, risulta senza dubbio macchine e attrezzature di cantiere, preposti ); strategico e, formalmente approvato a dicembre 2010 dalle • offrire possibilità di rientri in formazione continua durante parti sociali del settore, è candidato a essere riconosciuto la carriera lavorativa attraverso specifici PSP - piani di come buona prassi dagli interlocutori istituzionali pubblici. sviluppo professionale (si veda la figura 1), che intreccino formazione utile e capitalizzabile a esperienza professionale Supplemento di Figura 1. PIano di sviluppo professionale 4 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza La Banca dati formazione costruzioni parte della tradizione italiana e della storia dei centri di ec- ricerca che si è protratta per un biennio e si è conclusa con In questo quadro è stata prima attivata sperimentalmente cellenza. la definizione di un percorso formativo modulare per le at- e, successivamente, a partire dal mese di dicembre 2010, A partire dall’emanazione del D.Lgs. n. 81/2008, un gruppo messa a regime la BDFC - Banca dati formazione costru- trezzature, sintetizzato nello schema 1. 1 di lavoro Formedil ha avviato una sperimentazione e una zioni, che consente già oggi a ciascun giovane o lavoratore adulto, italiano o straniero che sia, che sia formato all’interno di una delle 100 scuole edili italiane, di ricevere la registrazione della formazione svolta e l’attestazione degli adempimenti normativi e contrattuali eventualmente assolti attraverso il rilascio del libretto personale di formazione professionale edile (si veda il riquadro 1). A partire dal 2011 la Banca dati formazione costruzioni è stata arricchita di due nuovi strumenti: • il libretto personale del formatore edile che consentirà a Formedil di certificare la formazione erogata alle risorse umane interne al sistema; • il registro dell’impresa formativa che permetterà alle scuole di rilasciare alla singole imprese una attestazione della formazione erogata ai dipendenti. In questo quadro di riferimento strategico si è mosso con una sua peculiarità e specificità il progetto 16 ore MICS (moduli integrati per costruire in sicurezza) affrontando, in particolare, il tema dell’informazione, della formazione e dell’addestramento prevista dal D.Lgs. n. 81/2008, come modificato e integrato dal D.Lgs. n. 106/2009, all’art. 73, per i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature e delle macchine. La formazione nel campo delle macchine da cantiere, siano esse attrezzature di sollevamento che macchine movimento terra, macchine per i sondaggi e le perforazioni, macchine per il trasporto e il getto del CLS o macchine stradali, fa Supplemento di Formazione per le Attezzature: percorso modulare 5 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza I criteri guida che hanno ispirato l’elaborazione del modello altri settori critici. avviare una interlocuzione positiva con il Ministero del La- MICS attrezzature sono: Nel biennio 2009 – 2010, mentre è stato definito e delinea- voro e delle Politiche sociali e la Conferenza unificata delle • modularità, flessibilità, certificabilità; to il modello operativo MICS attrezzature, le scuole edili in Regioni e delle province autonome. • unitarietà del modello a livello nazionale; decine di sedi territoriali hanno erogato sperimentalmente Con questo lavoro, il sistema delle scuole edili Formedil si • economia di scala e standard qualitativi misurabili; la formazione per la conduzione di MMT e di gru, per mac- è candidato a pieno titolo a operare come soggetto titolare • integrazione stretta e contestualità tra formazione pro- chine perforatrici di piccolo e grande diametro, per altri tipi della formazione ex comma 5, art. 73, e si è proposto come fessionalizzante ed educazione alla sicurezza e alla sa- di attrezzature. Sono stati tenuti centinaia di corsi modulari portatore di uno stile formativo e di una cultura della co- lute; per migliaia di utenti, una vera sperimentazione sul campo struzione della professionalità che, se andrà a buon fine la estensione della platea degli utenti e delle imprese per il sistema formativo di settore. sperimentazione pronta a partire per i prossimi mesi, potrà a destinatarie dell’offerta formativa; Questa sperimentazione nel mese di dicembre del 2010 è pieno titolo candidarsi a essere riconosciuta dalle istituzioni Questi criteri costituiscono un riferimento utile per qualsiasi stata fatta propria dalle parti sociali di settore in uno specifi- competenti come “buona prassi”. intervento formativo di massa nel settore delle costruzioni e co accordo sindacale che ha recepito obiettivi, metodologie un esempio di azione positiva che l’edilizia può trasferire ad e indicazioni operative di MICS consentendo al Formedil di • Riquadro 1 Il sistema Formedil: oltre 20 mila allievi in formazione nel primo semestre 2011 A partire dal 2010 il Formedil ha attivato una Banca dati nazionale dove sono registrati in tempo reale i corsi e le esperienze formative frequentate da lavoratori del settore nelle singole province. Banca dati formazione costruzioni Primo semestre 2011 Attività realizzate dalle scuole edili Formazione professionale e per la sicurezza corsi Totale n. di cui con CPT 1.997 643 Totale n. 21.307 di cui italiani % 83,3 allievi di cui stranieri % 16,7 per operai 1.873 578 19.348 80,2 19,8 per tecnici 124 65 1.959 88,9 11,1 Dati riferiti a un campione di 80 scuole sul totale di 100 aderenti a Formedil. Supplemento di di cui maschi % imprese Totale n. 87,5 di cui femmine % 12,5 6.642 87,4 88,0 12,6 12,0 5.990 652 1 Coordinato da Claudio Tombari referente nazionale del progetto. 6 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Nel 2010 incrementata significativamente l’attività di informazione GLI ORGANISMI BILATERALI: UNA RISORSA PER LA PREVENZIONE di Giuseppe Moretti, direttore del CNCPT, Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali Nel settore dell’edilizia le parti sociali (ANCE, ANAEPA-CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, FIAE CASA, CLAAI, FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL, LEGA COOP, Previsti all’art. 51, D.Lgs. n. 81/2008, gli organismi paritetici sono definiti all’art. 2, comma CONFCOPERATIVE, AGCI, ANIEM) hanno costituito in ogni provincia italiana i CPT, cioè i 1, lettera ee), «organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei Comitati paritetici territoriali per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro che prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul paino nazionale, quali sedi sono coordinati da una Commissione nazionale (CNCPT) che ha compiti di indirizzo della privilegiate per: la programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buo- rete sull’attività che deve essere svolta. ne prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul Il “sistema” ha operato sulla base delle indicazioni della contrattazione collettiva (nazionale lavoro;l’assistenza alle imprese finalizzata all’attuazione degli adempimenti in materia; ogni e territoriale) e delle attribuzioni stabilite dalle leggi. altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimenti». Gli Il CPT è l’ente paritetico deputato a svolgere funzioni di supporto e di consulenza alle im- organismi che svolgono la propria attività in cantiere sono i Comitati paritetici territoriali che prese e ai lavoratori, nell’interesse di entrambi, sulla sicurezza degli ambienti di lavoro ed svolgono funzioni di supporto e di consulenza alle imprese e ai lavoratori, con l’assistenza esercita le seguenti attività: tecnica in cantiere e l’organizzazione di corsi formativi e informativi. Una previsione per l’at- • effettua visite di consulenza tecnica e assistenza, tramite tecnici professionalmente qua- tività del CNCPT è la progettazione di un modello unico per la procedura di asseverazione che sarà poi testata su tutto il territorio nazionale. lificati, per favorire la corretta attuazione delle norme di sicurezza nei cantieri edili; • svolge le attività previste dal D.Lgs. n. 81/2008 coordinato con le modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 106/2009, nonché le attività di formazione e di informazione degli addetti per specifiche responsabilità e specifichi rischi secondo i rilievi assunti nelle visite tec niche in cantiere; • assiste le imprese e i lavoratori per trasferire tecnologie e buone prassi nelle procedure organizzative in attuazione del D.Lgs. n. 81/2008 coordinato con le modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 106/2009; • informa e aggiorna i dirigenti e i preposti in materia di sicurezza all’interno dei cantieri. Supplemento di 7 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza La programmazione delle attività tare un modello unico per la procedura di asseverazione che dovrà essere attuata, previa La recente Conferenza nazionale dei CPT che si è svolta a Lucca 2 è stata l’occasione per una fase di sperimentazione sull’intero territorio nazionale. verificare il lavoro prodotto e per programmare l’attività futura. In sostanza, i CPT sono stati chiamati a un ulteriore salto di qualità, «passando dall’attuale In particolare, per quanto riguarda le visite di assistenza tecnica in cantiere, che rappresen- controllo degli standard di sicurezza dei cantieri ad un ruolo di assistenza tecnica di altissi- tano l’attività strategica dell’ente, nell’arco di 4 anni, sono passate da 41.090 visite del 2007 mo livello che dovrà continuare ad evolversi contestualmente alle condizioni di lavoro che a 51.308 del 2010, con un incremento di 10.218 interventi. I cantieri visitati nel 2010 sono si presenteranno» 3 . stati 24. 371, in numero inferiore al totale delle visite poiché i tecnici tornano più volte nei Il Testo unico sicurezza, infatti, ha affidato agli organismi paritetici il compito di «supportare cantieri per verificare che i suggerimenti dati trovino concreta attuazione. le imprese nell’individuazione di soluzioni tecniche ed organizzative dirette a garantire e Si tratta di una attività in forte espansione come è possibile riscontrare dai dati riportati nella migliorare la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché a rilasciare un’attestazione tabella 1. dello svolgimento delle attività e dei servizi di supporto al sistema delle imprese tra cui numero visite effettuate numero cantieri visitati numero visite richieste dall’impresa numero visite segnalate Nord ovest Quadro dell’attività dei CPT sul territorio nazionale Nord est Centro Sud Tabella 1 l’asseverazione dell’adozione e dell’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e ge- Isole Italia stione della sicurezza della quale gli organi di vigilanza possono tenere conto ai fini della 27.265 9.935 6.105 6.148 1.855 51.308 13.536 3.208 4.148 2.400 1.079 24.371 1.425 1.819 920 678 329 5.171 212 14 273 1.102 126 1.727 programmazione delle proprie attività». È possibile ritenere che entro l’autunno il modello unico per l’asseverazione sarà ultimato e, quindi, sperimentabile sul territorio nazionale. Formazione e informazione Ma anche l’attività di informazione è stata significativamente incrementata considerando che nel 2010 si sono tenute conferenze di cantiere che hanno coinvolto 14.817 lavoratori, mentre le campagne informative sviluppate territorialmente sono state 120 e 127 i convegni e i seminari tenuti sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro. L’attività di formazione ha visto una sempre maggiore focalizzazione su quella di primo livello, raggiungendo nel corso del 2010 il numero di 30.928 lavoratori coinvolti. È significativa la partecipazione dei lavoratori ai corsi sui ponteggi, nonostante sia in calo rispetto agli anni precedenti, quella per gli addetti al pronto soccorso e quella per gli addetti incendi. Nella tabella 2 è evidenziata la partecipazione ai corsi, diffusa e omogenea per tutte le aree territoriali del paese. 2 Svolge attività di formazione Lavoratori Addetti ponteggi Addetti pronto soccorso Addetti incendi Coordinatore RLS Preposti RSPP ASPP Datori di lavoro Addetto funi Addetti rim. amianto Agg. RSPP FAD RLST dirigenti Totale e 17 giugno 2011 a Lucca. Per quanto riguarda la programmazione dell’attività futura, nella Conferenza nazionale di 3 Supplemento di Isole Italia 16 16 16 16 12 76 8.735 5.562 8.298 4.905 3.428 30928 2.610 1.772 1.673 1007 808 7870 2.112 2.009 983 756 633 6493 1.535 163 770 1.439 338 542 111 1.394 690 521 411 287 165 123 672 1.118 581 522 308 213 176 692 583 470 18 772 150 425 39 248 73 161 123 13 4718 2593 2590 2463 1866 1193 423 84 175 27 286 12 77 44 43 3 14 23 33 24 21 12 6 5 19 21 176 17 13 71 43 97 La 10° Conferenza nazionale CNCPT, Uniti per un sistema strategico sulla sicurezza nel lavoro, si è tenuta il 16 Le previsioni Lucca è stato deciso di affidare alla Commissione nazionale (CNCPT) il compito di proget- Nord ovest Tabella 2 Partecipazione ai corsi di formazione e informazione Nord est Centro Sud Si veda la relazione di apertura della Conferenza di Lucca di Marco Garantola, presidente della CNCPT, su www.prevenzionecantieri.it . 8 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Dal 2011 la Banca dati formazione costruzioni è stata arricchita di due nuovi strumenti LA CABINA DI REGIA NAZIONALE HA INDIVIDUATO LE PROSPETTIVE PER MIGLIORARE LA VIGILANZA a cura della Cabina di regia del Piano nazionale edilizia Il coinvolgimento dei produttori dei materiali, delle attrezzature e degli impianti per l’edili- Il lavoro di prevenzione svolto in questi anni dal mondo delle imprese, dagli enti pubblici, zia, la qualificazione delle imprese, accordi tra i diversi soggetti, la formazione continua, dai professionisti è stato sicuramente molto importante e i risultati si cominciano a vedere, il miglioramento della programmazione e del coordinamento del cantiere, la sorveglianza sia in termini di riduzione dei danni sia di crescita di tutto il sistema. sanitaria, una migliore programmazione della vigilanza e l’implementazione dei controlli Per consolidare i risultati è indispensabile rilanciare, però, su obiettivi precisi e con strategie sinergici dei diversi enti ispettivi. Questi sono i punti che la Cabina di regia del piano edilizia efficaci; devono essere coinvolti anche altri attori, incrementando la crescita culturale della ha individuato e dovrebbe sviluppare nel tempo al fine di favorire la prevenzione all’interno prevenzione favorendo la prevenzione attiva dall’interno del cantiere e assicurando un con- del cantiere edile. trollo efficace del territorio. Le direttrici sulle quali si ritiene che nel prossimo futuro debba essere puntata l’attenzione dei diversi soggetti che a vario titolo operano in cantiere sono le seguenti: • l’attivazione di politiche sinergiche tra PubblicheAmministrazioni, Parti sociali, Ordini e Collegi volte ad escludere le situazioni di rischio più gravi -nessuno più può accettare di collaborare professionalmente in situazioni con diffuso e grave rischio di infortunio, come ad esempio in cantieri “sotto il minimo etico di sicurezza”-, incrementare le soluzioni di sicurezza e migliorare la formazione, con contenuti tempestivamente aggiornati a copertura delle diverse tipologie di rischio e lavorazioni, favorendo la diffusione delle innovazioni tecnologiche a supporto; • il coinvolgimento dei produttori di materiali, di attrezzature e impianti per l’edilizia per innestare la sicurezza direttamente nelle modalità costruttive. Per esempio, è necessa- Supplemento di 9 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza rio che nella produzione di elementi per la realizzazione dei solai o dei tetti siano indi- tare che nei cantieri continuino a convivere due modi diversi per costruire, quello comu- cate le procedure che garantiscano il montaggio in condizioni di sicurezza. Le indica- nemente praticato e l’altro sicuro; zioni d’uso/montaggio dovranno incorporare la sicurezza, per evitare che questa debba • • essere pensata dopo da ogni impresa o coordinatore per la sicurezza. Analogamente, per do sui documenti prodotti dai coordinatori e dalle imprese. C’è necessità di snellire la bu- i ponteggi dovrà essere avviato un percorso che porti a libretti che contemplino il rocrazia eliminando formalità inutili a favore di indicazioni pratiche che seguano l’effetti montaggio corretto/sicuro dei vari elementi nelle diverse situazioni. E questo anche per vo andamento della costruzione offrendo soluzioni leggibili e realmente praticabili. È l’uso delle diverse attrezzature, degli apprestamenti o degli impianti. Anche l’edilizia deve difficile per i lavoratori e per le imprese utilizzare documenti che non siano aderenti abituarsi a pensare la sicurezza prima, incorporandola nell’opera e, quindi, nelle varie all’andamento dell’opera; serve uno sforzo da parte delle associazioni e degli ordini, dei componenti che portano alla realizzazione dell’opera stessa; collegi e degli enti pubblici, degli organismi paritetici e dei singoli professionisti per cre- la qualificazione delle imprese - sulla questione sta lavorando la Commissione consul- are una piattaforma di soluzioni costruttive sicure e praticabili. Queste soluzioni inserite 4 • il miglioramento della programmazione e del coordinamento nei cantieri intervenen tiva permanente . Sarà fondamentale che chi si appresta a diventare imprenditore edile, nei documenti saranno oggetto della formazione continua di lavoratori e di preposti. Il come autonomo o con dipendenti, abbia una formazione e una organizzazione tali da portale www.prevezionecantieri.it potrà raccogliere le maggiori esperienze di sicurezza poter organizzare in sicurezza il cantiere o, comunque, i lavori che gli sono affidati; e diffonderle sul territorio nazionale offrendo materiale per la formazione, la costruzione la formazione continua, documentata e di qualità dei lavoratori e dei preposti, innanzi- dei PSC e dei POS; tutto per tutti coloro che entrano per la prima volta in cantiere, tenendo in debita consi- • la sorveglianza sanitaria: è tempo che anche i lavoratori edili siano diffusamente salva- derazione le problematiche degli stranieri, e successivamente, con aggiornamenti pe- guardati dal rischio di danni alla salute, con una corretta valutazione dei rischi di ma- riodici sulle nuove tecnologie e sulle procedure di lavoro, con insegnamento pratico, in lattia professionale e con un controllo sanitario preciso e diffuso. Si tratta di un diritto cantiere, utilizzando metodi didattici progettati per gli adulti. È necessario, quindi, su- fondamentale dei lavoratori e di un dovere del datore di lavoro, diritto che, probabil- perare la formazione d’aula sulla sicurezza praticata con il metodo scolastico usato per mente per l’evidenza del rischio infortunistico, è stato fino a ora ingiustamente trascu- gli studenti, passando alla formazione professionale integrata con la sicurezza per evi- rato; Supplemento di 10 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza • l’archivio delle notifiche e il sistema informativo dedicato necessario per la programma nergici dei vari enti ispettivi, primi fra tutti ASL, DPL e INAIL ( ma anche INPS, Polizia zione della vigilanza e l’efficacia delle azioni di controllo e di prevenzione. Sarà neces- Municipale, Carabinieri, Guardia di finanza), per evitare dispendio di risorse, per non sario passare al sistema di notifica on line, così da semplificare gli obblighi dei com- vessare, involontariamente ma per carenze organizzative, le imprese con controlli mittenti e avere dati certi e aggiornati. Anche sulla base della miniera di dati forniti dalle ripetuti. La sinergia nei controlli è indispensabile anche per affrontare in maniere ef notifiche si potrà costruire un sistema informativo nazionale di supporto a una vigilanza ficace la piaga del lavoro nero e irregolare; dove non sono rispettati i diritti fondamentali moderna, in grado di controllare i cantieri a maggior rischio e che meno investono in dei lavoratori, la legalità nei rapporti di lavoro e negli appalti, non è possibile pensare sia sicurezza, indispensabile per coordinare le azioni dei diversi enti di controllo, utile per rispettata la sicurezza. Occorre sottolineare che il tema della legalità deve iniziare dai l’applicazione dell’art. 14, decreto legislativo n. 81/2008, sulla reiterazione dei reati e, lavori e dagli appalti pubblici, che dovrebbero diventare una “fiore all’occhiello” delle magari, anche per la gestione della “patente a punti” di cui all’art. 27; pubbliche amministrazioni e costituire un traino per tutto il settore edile. • l’evoluzione del sistema di vigilanza che, anche attraverso l’alimentazione di un archivio In sintesi è richiesto a tutti di agevolare una crescita culturale complessiva che consenta notifiche informatizzato, consenta un controllo attivo del territorio, una azione di intel- di consolidare i risultati raggiunti, migliorare le performance di ciascun soggetto aumentan- ligence che punti al monitoraggio di tutti i cantieri, scoraggiando l’aggiramento della do la competitività delle imprese e del sistema Paese, sui quali gravano i costi della non normativa in materia e spingendo a investire in sicurezza. Solo se esiste la certezza che sicurezza e, partendo del comparto edilizia, sperimentare un nuovo modo di relazionarsi, le situazioni a maggior rischio saranno sicuramente ispezionate ci sarà convenienza a in- di confrontarsi e di lavorare insieme per un obiettivo comune da traslare e di riutilizzare vestire in sicurezza. Il controllo deve essere effettuato di routine anche sull’affidataria, nell’immediato in altri settori. cioè sull’impresa che ha per legge il compito di gestire il cantiere. Inoltre, deve essere affrontata la questione dei lavoratori autonomi, che costituiscono gran parte della forza lavoro in edilizia. Spesso sono inquadrati formalmente come autonomi ma di fatto 4 sono inseriti come dipendenti all’interno dell’organizzazione del cantiere. La fruizione di renzo Fantini e Antonio Leonardi, Qualificazione delle imprese per aumentare la sicurezza nel settore dell’edilizia, un archivio comune e aggiornato consentirà anche l’implementazione dei controlli si- in questo numero a pag. XX. Supplemento di Si veda l’art. 6, decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; si veda anche, per un approfondimento sul tema, di Lo- 11 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Le morti dovute a malattia professionale superano quelle provocate da infortunio RISCHIO ALCOL E STUPEFACENTI: OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ PER IL MEDICO COMPETENTE di Giancarlo Marano, direzione generale della prevenzione sanitaria L’assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti costituisce un fattore di rischio elevato di I dati forniti dall’ILO hanno indicato che circa il 10% degli incidenti sul lavoro sono connessi infortunio sul lavoro in generale e nel lavoro edile in particolare. Il medico competente ha all’uso di droghe e di alcol e che gli infortuni sul lavoro alcol–correlati possano aggirarsi un ruolo fondamentale nell’applicazione della complessa normativa che vieta l’assunzione intorno a una percentuale del 25 %. e la somministrazione di alcol e di stupefacenti, anche se permangono aspetti di criticità. La Questi dati comportano, per la vastità del fenomeno, una rilevante responsabilità per il sorveglianza sanitaria, la promozione della salute in funzione del rischio e la professionalità medico competente, in relazione al ruolo rivestito nell’ambito del sistema integrato di tutela del medico competente riusciranno a tutelare la salute e l’integrità psico-fisica dei lavoratori e di sicurezza della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro nei confronti del rischio maggiormente sensibili ed esposti al rischio di infortunio per uso/abuso di sostanze stupe- infortuni per alcol e droga. facenti e alcol. Il rispetto puntuale delle previsioni normative in materia di divieto di assunzione durante l’attività lavorativa di alcol e/o di droghe è basato sul controllo sanitario dei lavoratori da parte del medico competente che, oggettivamente, per gli aspetti sfumati e indefiniti delle norme, disorganiche anche rispetto all’individuazione dell’obiettivo principale che deve essere perseguito se la tutela dei terzi o la salute e la sicurezza del lavoratore stesso, si trova nell’imbarazzo nel dare una pratica attuazione ai compiti previsti rispetto al ruolo previsto (se di verifica a garanzia dell’incolumità collettiva degli altri lavoratori e dei terzi nei confronti del rischio rappresentato dal lavoratore che faccia uso di droghe o di alcol o di prevenzione del rischio di infortunio lavorativo in rapporto con l’assunzione di alcol e droghe, a tutela dell’incolumità del lavoratore stesso e anche dei terzi). Supplemento di 12 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Le criticità della norma te il turno lavorativo. Le criticità interpretative e applicative sono emerse, in particolare, per il rischio alcol, per il A tal riguardo non interviene a dirimere ogni dubbio nemmeno la formulazione dell’art. 41, quale l’art. 15, legge n. 125/2001, ha previsto un coinvolgimento diretto del medico com- D.Lgs. n. 81/2008, dal momento che la sorveglianza sanitaria per l’accertamento dell’ido- petente, così come del medico dei servizi di vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, neità alla mansione per il rischio alcol, lungi dal prevedere la possibilità di controlli estempo- per verificare, con l’esecuzione di controlli alcolimetrici, il rispetto del divieto di assunzio- ranei “a sorpresa” per verificare la trasgressione al divieto di assunzione di alcolici durante ne/somministrazione di alcolici durante lo svolgimento di mansioni individuate, dall’intesa l’attività lavorativa, secondo le previsioni letterarie contenute nell’art. 41 è limitata esclusi- Stato/Regioni del 2006, come «Attività lavorative che comportano un elevato rischio di vamente alla verifica di presenza o meno di condizioni di alcoldipendenza , oltretutto cir- infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza e l’incolumità dei terzi» (tra le quali rientrano coscritta ai «casi e alle condizioni previste dall’ordinamento». Queste condizioni ricorrono anche i lavoratori addetti ai comparti per l’edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni in pratica solo nei limitati e specifici casi in cui la possibilità di controlli risulta prevista in che prevedono attività in quota e attività di trasporto e di movimentazione terra) senza che, disposizioni normative di settore o in determinati contratti di lavoro o anche in regolamenti tuttavia, la norma preveda indicazioni pratiche sulle procedure che devono essere seguite specifici, previsioni tutte che, per l’appunto, possono essere ricompresse nella generica nell’effettuazione dei controlli, sui test che devono essere utilizzati e, soprattutto, sul valore definizione di “ordinamento”, per altro in assenza di procedure condivise e codificate in un soglia che deve essere considerato indicativo per la positività del test, nonché la chiara accordo Stato/Regioni per effettuare le visite mediche e i controlli di idoneità alla mansione individuazione di un livello di alcolemia, il cui superamento, risultando non compatibile da parte del medico competente. Inoltre, sebbene risulti che debba essere effettuata sem- con la condizione di sobrietà richiesta per lo svolgimento in sicurezza della mansione, pre la valutazione del rischio specifico alcol per le attività individuate nell’intesa del 2006 in maniera incontestabile comporti un giudizio di inidoneità temporanea alla mansione e (dal momento che questo rischio deve essere considerato sempre presente per presunzio- l’allontanamento immediato dal lavoro, misura non prevista espressamente, ma da ritenere ne di legge), non altrettanto chiara risulta l’obbligatorietà dell’effettuazione della sorveglian- presumibilmente sottintesa, in caso di accertamento di avvenuto consumo di alcolici duran- za sanitaria per tutti i lavoratori che svolgono queste mansioni “a rischio”. Supplemento di 13 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Il ruolo del medico competente ma 2, art. 41, dovrà essere effettuata sulla base di protocolli sanitari pre-definiti in funzione L’assenza di precise indicazioni normative al riguardo non può rappresentare un elemento dei rischio specifico alcol , tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati. giustificativo ed esimente, sotto il profilo delle responsabilità, per il medico competente In conclusione, oltre all’obbligo di controlli per le mansioni individuate a rischio particolare che, in ogni caso, è tenuto all’applicazione delle norme e a effettuare i controlli previsti, dall’intesa del 2006 per l’alcol e dall’intesa del 2007 per gli stupefacenti, in via generale, è avendo come punti fermi gli obblighi che gli derivano dalle responsabilità nel coinvol- responsabilità del medico competente considerare in ogni attività lavorativa in cui è chia- gimento nella valutazione dei rischi in merito ai rischi specifici individuali rappresentati mato a operare il rischio individuale dell’abuso di bevande alcoliche o di patologie alcol dall’assunzione di alcol [art. 28, comma 2, lettera e), che ha previsto la partecipazione alla correlate e dell’uso di stupefacenti in funzione di una aumentata frequenza di infortunio valutazione del rischio del medico competente). o di aggravamento per esposizione lavorativa, potendo il consumo di alcol costituire un È certamente responsabilità del medico competente procedere all’individuazione dei sog- fattore di rischio aggiuntivo individuale particolare, per il quale possono necessitare con- getti che, per caratteristiche personali, di appartenenza culturale o di genere , risultano trolli sanitari mirati nell’ambito della sorveglianza sanitaria, anche se l’obbligo della stessa esposti a maggior rischio di infortuni o di malattie derivanti da consumo abituale di alcolici sorveglianza sanitaria risulta previsto in funzione della prevenzione di altri fattori di rischio o di abuso, per valutare la necessità della sorveglianza sanitaria quale misura di tutela. specifico. Il controllo sanitario in questi casi rientra, infatti, nelle previsioni generali di tutela che vedo- Il concetto di sorveglianza sanitaria, infatti, non può essere ridotto all’accertamento dell’ido- no nel medico competente il soggetto obbligato alla predisposizione dell’attuazione delle neità al lavoro in funzione di un determinato rischio specifico, ma abbraccia una visione misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica dei lavoratori e all’attuazione e più ampia, secondo la definizione dell’art. 2, lettera m), di «insieme degli atti medici fina- valorizzazione di programmi di promozione della salute in funzione del rischio valutato [art. lizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di 25, comma 1, lettera a)]. lavoro ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa» In assenza di procedure previste con accordo Stato/Regioni, necessariamente la sorve- tra cui certamente non possono essere esclusi i controlli sanitari necessari per ridurre il glianza sanitaria per la verifica delle condizioni di assenza di alcoldipendenza in occasione rischio di infortuni lavorativi delle visite per la valutazione dell’idoneità di cui alle lettere a), b), d), e-bis) ed e-ter), com- valutazione dei rischi ne abbia dimostrata la necessità . Supplemento di rappresentati dall’assunzione di alcol e /o droghe, dove la 14 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Le morti dovute a malattia professionale superano quelle provocate da infortunio RISCHIO SALUTE IN EDILIZIA: LA SORVEGLIANZA SANITARIA PER DIPENDENTI E AUTONOMI di Giovanni Moresconi, direttore della Unità ospedaliera di Medicina del lavoro degli Ospedali Riuniti di Bergamo, e Matteo Marco Riva, dirigente medico della Unità Ospedaliera di Medicina del lavoro degli Ospedali Riuniti di Bergamo La letteratura internazionale negli ultimi anni è stata molto arricchita di pubblicazioni che Le tecnologie e i materiali utilizzati sono in rapidissima evoluzione, questo se da un lato trattano i temi delle malattie da lavoro, la loro prevenzione e la sorveglianza sanitaria in ha ridotto alcuni rischi tradizionali, per esempio quelli correlati allo sforzo fisico, alla espo- edilizia. I dati INAIL hanno confermato che il settore delle costruzioni non solo ha il primato sizione a polveri e vibrazioni, dall’altro ne ha introdotti di nuovi (agenti chimici, scuotimenti delle morti per infortunio, ma si colloca fra i primi posti anche per il numero delle malattie ecc.). Le condizioni di lavoro sono anche influenzate da “variabili” ambientali difficilmente professionali segnalate e riconosciute, ne consegue che le informazioni sulle condizioni controllabili (come, per esempio, le condizioni climatiche). di rischio e di tutela della salute dei lavoratori devono essere ulteriormente implementate. In cantiere, quindi, risulta oggettivamente complesso stabilire l’entità, le modalità e la du- Le criticità che caratterizzano l’edilizia risiedono, in buona parte, nella complessità del rata dell’esposizione e tutto questo rende difficile non solo la stima dei “rischi”, ma talvolta settore. L’attività di cantiere, infatti, spesso è configurata come la realizzazione di veri e anche la loro identificazione. A questo è necessario aggiungere anche una complessa or- propri prototipi secondo i quali “un cantiere può essere simile ad un altro, ma mai uguale”. ganizzazione del lavoro che prevede il sistematico ricorso al subappalto, la contemporanea presenza di più imprese nello stesso cantiere, lunghe trasferte per raggiungere il luogo di lavoro, un elevato numero di ore lavorate ecc. Il settore edile è anche costituito da numerose piccole e piccolissime imprese e da una elevata percentuale di lavoratori autonomi. È necessario che i medici competenti siano in grado, non solo di programmare e di attuare una idonea sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ma anche di contribuire fattivamente a una Supplemento di 15 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza riduzione delle malattie occupazionali e degli infortuni. Questo è possibile solo quando il con la stessa attenzione riservata alla sicurezza. Prevenzione significa analizzare i vari medico del lavoro partecipa attivamente alla valutazione del rischio e alla programmazione aspetti del lavoro per identificare i rischi non solo a breve termine, ma anche a lungo ter- di interventi di prevenzione ambientale e personale (il medico competente visto come mine. consulente globale dell’impresa). È importante ricordare che le patologie professionali comportano sovente una compromis- Dunque, è richiesta una specifica formazione per il medico, sia perché il cantiere rappre- sione della capacità lavorativa che può giocare un ruolo determinante nel favorire eventi senta una realtà ad “alto rischio” per la salute sia perché il medico del lavoro è spesso infortunistici. Il ruolo dei “fattori umani” e, in particolare, delle condizioni di salute, è stato per l’unico professionista della prevenzione nelle piccole imprese. troppo tempo trascurato e sarebbe auspicabile approfondire l’argomento. La prevenzione dei rischi Le evidenze epidemiologiche I mass media informano con una certa ricorrenza e puntualità sugli infortuni, in particolare, Occorre stabilire qual è la dimensione del problema delle malattie da lavoro in Italia. A livello quelli mortali. È divulgato, invece, molto poco sulle malattie da lavoro, sulla loro prevalenza nazionale (dati INAIL) il rapporto fra denunce di malattia professionale e addetti nel 2009 e sull’impatto sulla salute. era dello 0.26%. Colpisce il fatto che nello stesso periodo, in uno studio condotto in provin- Tuttavia, stando ai dati di letteratura internazionale, è oramai consolidato che le morti con- cia di Bergamo, su un campione di 1320 edili sottoposti ad accertamenti clinici secondo il seguenti a malattia professionale superano di molto quelle provocate da infortunio, rap- protocollo sanitario proposto da SIMLII , sono state segnalate 47 patologie professionali, presentando oltre il 90% del totale delle morti per causa lavorativa. A fronte di una stima pari al 3.56%, quasi 14 volte superiore al dato nazionale. da parte dell’ILO di 160000 decessi ogni anno correlati al lavoro, riferita all’area dei paesi dell’UE, solo 10000 (un quindicesimo del totale) sono riconducibili a eventi infortunistici. Pertanto, il problema della prevenzione è prioritario e deve essere affrontato quantomeno Supplemento di 16 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza In altri studi condotti dallo stesso gruppo di ricerca a partire da fine anni ’90 5 è possibile riscontrare che la prevalenza di patologie occupazionali nel settore si attesta attorno al 12%, con una incidenza annua di nuovi casi in soggetti monitorati nel tempo compresa tra 1 - 2% (stima calcolata nell’arco di 8 anni di osservazione). Se da un lato la prevalenza complessiva di patologie correlabili al lavoro è sostanzialmente rimasta invariata dalla seconda metà degli anni ’90 ad oggi, nel corso degli anni si è potuto osservare, a ogni modo, una importante variazione per quanto riguarda la tipologia dei quadri più ricorrenti. Nel grafico 1 è riportata la percentuale delle singole patologie sul totale delle diagnosticate, riferita a 3 periodi di osservazione, il quinquennio 1996-2000 e gli anni 2006 e 2008. A fronte dunque di una prevalenza complessiva stabile, l’andamento nel tempo ha visto ridursi di molto l’importanza dell’ipoacusia da rumore e il rapido incremento delle patologie muscoloscheletriche. Stime più recenti e proiezioni sugli andamenti degli ultimi anni fanno pensare che sia avvenuto il “sorpasso” dei quadri di natura muscoloscheletrica e che oggi gli stessi si attesterebbero oltre il 50% del totale di patologie professionali nel settore. Questo risultato, che nasce da una esperienza di “ricerca attiva” delle patologie nel settore Grafico 1 – Patologie registrate tra il 1996-2000, nel 2006 e nel 2008 Supplemento di finanziata dalla Regione Lombardia, è in linea, peraltro, con il gold standard internazionale, 17 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza la Health and Safety Executive ha stimato, infatti, che la prevalenza annua di patologie Il protocollo sanitario e il modello gestionale del SSA lavoro correlate nel settore edile in Inghilterra sia del 3.68% (Self-reported work-related Per migliorare la qualità della tutela della salute dei lavoratori e per cercare di recuperare illness and workplace injuries in 2008/09: Results from the Labour Force Survey). Un altro il “sommerso” delle malattie professionali, da un lato, è necessario avere dei riferimenti riferimento interessante sono i dati che ha fornito “The Health and Occupation Reporting validati e, dall’altro, è importante che i medici competenti applichino protocolli idonei, per network” (THOR), sempre in riferimento alla popolazione della Gran Bretagna, le ultime esempio quelli proposti nel 2007 dalla Health and Safety Executive stime di incidenza annua di patologie lavoro-correlate in edilizia sono del 2,64%. liana di medicina del lavoro ed igiene industriale nel 2008 e ai quali si rimanda per appro- Altre malattie da lavoro con elevata frequenza nel settore risultano essere le dermatiti da fondimenti. contatto, le malattie respiratorie e le angioneurosi professionali. Di più complessa valutazio- Un ulteriore riferimento sono le linee guida della Regione Lombardia 8 , che sul tema è stata ne è la patologia neoplastica, anche se i dati recenti della letteratura indicano una maggiore pioniera già oltre 9 anni fa, di cui è in via di pubblicazione l’aggiornamento (2011). mortalità per tumori negli edili e una minore aspettativa di vita. Nel settore sono note le difficoltà nella gestione di attività di prevenzione tra cui la sorve- È evidente, dunque, che in Italia è presente una grave sottostima del fenomeno e che il glianza sanitaria. Nello specifico, il medico del lavoro, se non adeguatamente supportato, tema deve essere coerentemente affrontato. Sottostima che in parte trova una spiegazione difficilmente “da solo” è in grado di garantire una adeguata tutela della salute. È necessario nelle difficoltà diagnostiche di alcune patologie e in parte nel fatto che numerosi quadri cli- definire, dunque, un modello di gestione del SSA che dia garanzie di efficacia e di efficien- nici (per esempio, quelli di natura neoplastica) si manifestano tardivamente, anche dopo il za. In letteratura, è stato proposto un modello 9 sulla base del quale, in provincia di Berga- pensionamento. È anche probabile che un ruolo, nella sottostima, lo giochi la mancata ap- mo, tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995, ha preso avvio una iniziativa promossa dal CPT plicazione di protocolli appropriati di sorveglianza sanitaria da parte dei medici competenti di Bergamo e realizzata dalla UOOML, che si basa sul “modello consortile” come scelta 6 per i quali è auspicabile un aggiornamento specifico . 7 o dalla Società ita- strategica per tutelare i lavoratori edili e fornire adeguato supporto alle imprese 10 . Il modello ha posto in carico all’organismo paritetico gli aspetti organizzativi e gestionali Supplemento di 18 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza dell’attività (contatti con le imprese, organizzazione delle ratori che subiscono gli effetti peggiori sulla propria salute. Del Lavoro Nelle Unita’ Produttive, atti del convegno “Organizzazione e co- visite mediche e degli accertamenti sanitari, invio dei refer- Si tratta, inoltre, di una popolazione che è frequentemente sti dell’attività di medico competente nell’applicazione del Dlvo ti, stipula dei contratti ecc.) e alla UOOML la sorveglianza disattenta alla tutela della propria salute, come testimonia ALMLII, Bergamo 24 novembre 1995. sanitaria. l’elevata prevalenza di infortuni e di malattie occupazionali. 10 Oltre ad avere garantito il rispetto degli obblighi di legge, È auspicabile, quindi, nello spirito della norma, che anche i piccola impresa: quale organizzazione?, G. Ital Med Lav Erg 2009, pag. il modello ha prodotto significativi miglioramenti nell’orga- titolari di impresa e i lavoratori autonomi effettuino, in coe- 307. nizzazione del servizio, nel coinvolgimento delle imprese e renza con quello che è stabilito per i lavoratori dipendenti, dei lavoratori, la partecipazione dei medici competenti nella una sorveglianza sanitaria periodica con le modalità già in- valutazione dei rischi, la qualità delle prestazioni sanitarie, dicate in precedenza. 626/94”, Si veda, di G. Mosconi, La sorveglianza sanitaria nell’artigianato e nella la qualità della formazione e dell’informazione, la collabora- I componenti della Cabina di regia del Piano nazionale edi- zione con le altre figure della prevenzione, il contenimento lizia: dei costi e sono stati anche sviluppati numerosi progetti di Flavio Coato, Marcello Breda, Francesco Ciardo (Veneto), Si veda di M. M. Riva, G. Pavesi, F. Bartolozzi, C. Bancone, G. Mosconi, Divo Pioli, Fabio Rimini, Michele Bertoldo (Emilia Roma- Differenze nella prevalenza di malattie professionali in edilizia tra la fine gna), Irene Chirizzi, Andrea Cini, Alessandro Matteucci (To- I lavoratori autonomi, artigiani e titolari di impresa degli anni ’90 ed il 2006, G Ital Med Lav Erg 2007, pag. 311. scana), Ferruccio Ginnante (Liguria), Bruno Pesenti, Gio- Altro tema che deve essere considerato è la sorveglian- 6 Si veda, di Autori vari, Occupational health standards in the construction vanni Achille, Valerio Dò (Lombardia), Salvatore La Monica, za sanitaria dei titolari di impresa, artigiani e lavoratori industry. HSE Books “Health and Safety Laboratory for the Health and Sa- Stefano Nava, Walter Lazzarotto (Piemonte), Sandro Celli, autonomi del settore edile, per i quali il DLgs. n. 81/2008, fety Executive, 2007 (scaricabile dal sito www.hse.gov.uk/research/rrpdf/ Massimo Giuliano (Lazio), Enrico Maria Ognibeni, Marco all’art. 21, comma 2, ha stabilito che possono beneficiare rr584.pdf) Pecoraro (Trento), Giuseppe Zappacosta (Abruzzo), Giam- della sorveglianza sanitaria su base volontaria. Nel settore 7 piero Pieretti (Marche), Antonio Leonardi, Edda Paino (Sici- edile questi lavoratori operano spesso in condizioni di pre- 8 carietà, sono esposti a rischi elevati, lavorano molto spesso edilizia, in SS n. 3 al BURL al n. 51/2002. Salvatore Careddu (Sardegna), Emma Anna Rita Ciconte più di 8 ore al giorno. Ne consegue che sono tra i lavo- 9 (Calabria), Raffaello Bellino (Puglia). ricerca applicata. Supplemento di 5 Si veda la nota 1. Si veda, di AAVV, Linee guida regionali per la sorveglianza sanitaria in Si veda, di P. Apostoli et al. Modelli Organizzativi E Servizi Di Medicina lia), Giuseppe Rizzo (Campania), Roberto Ghizzi (Bolzano), I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Supplemento di 19 I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza Supplemento di 20