Dalla trasmissione CJALANT INDAUR realizzata da TELEFLAK negli anni 1985-1988, grazie alla gentile concessione
di Mario Peresson, l’associazione Amici della Montagna è lieta di proporre un ciclo di cinque appuntamenti, a
cadenza mensile, alla riscoperta di antiche melodie; usanze, costumi, aneddoti, circostanze; mestieri e ritmi di lavoro;
piatti tipici; economia domestica e attività manifatturiera finalizzata all’autoconsumo; scuola ed educazione civica;
uomo e ambiente: zootecnia, allevamenti minori, selvicoltura e agricoltura montana su scala famigliare;
organizzazione sociale: vita civile e religiosa in paese.
IL MESE DI GENNAIO
tratto dalla registrazione di TELEFLAK del Gennaio 1988
La notte di S. Silvestro (l’ultime not da l’an): Te Deum di ringraziamento; campanòn a San Pietro in Carnia e vincoli antichi tra Chiesa di S. Stefano di Piano d’Arta e
Pieve di San Pietro; festa fino al mattino: alì di Nando (tripes e bolide), alì di Salon (scùf), alì di Pelegrin, alì di Poldo. Suonatori dell’epoca: Beneto Grote, Tite dal
Vuit, Vigj dal Riu. La fisarmonica diatonica di Virgilio Cozzi (Vergjnio): acquistata dal Beneto da Braide nel 1939 – costo: 250 francs, il prezzo di una mucca –
prendere o lasciare. Il primo giorno dell’anno (Prin da l’an): i bambini andavano a fare gli auguri ai parenti e al santolo che ricambiavano con la “Buine màn”. Il primo
giorno dell’anno le offerte della Prima Messa mattutina andavano tutte a favore dei bambini (e delle loro famiglie) che avevano la possibilità di aprire un libretto,
depositando i propri “risparmi” presso la banca locale, gestita dall’allora nonsolo della Chiesa di Piano, Svualdin dal Nòs soprannominato anche Pepè (Duzzi
Osvaldo). Gennaio: il mese della Stella, con il canto del Puer Natus, nella versione di Piano d’Arta, in latino, eseguito dai cantori di chiesa nelle case del paese; altri
canti: Noi siamo i tre re e Grazie tanto. Epifania: festa grande nella chiesa di Chiusini, dedicata, oltre che allo Spirito Santo, anche ai Re Magi; si diceva allora: Feste
in Domo (riferita appunto alla chiesa di Chiusini). La Messa di Chiusini era anche stata denominata La Mese dai Curious, in quanto, durante la celebrazione,
venivano presentati l’elencazione delle feste mobili durante l’anno appena iniziato, battesimi, comunioni, matrimoni, defunti dell’anno appena passato. Il celebrante,
in quel giorno di festa, veniva ospitato a pranzo, a turno, in una delle famiglie della borgata. L’intervento del sig. Franco Chiussi (Franco dal Smith) chiarisce tre
caratteristiche curiose della borgata di Chiusini, dove si trovano o si trovavano: Dotors cence lèc; Acuedòt cence aghe; Cjampanili cence fondes o fondamentes
Genar: il Meis dai Murosèz – serenate, matrimoni, mascherate. La Purcite: dalla casa del fidanzato a quella della fidanzata (i due si sono lasciati – tutto il paese
deve saperlo).
Gastronomia: Crauti, la Mule, Toc e polente rustide anche al mattino.
Lavori: legnes tal bosc; louges noves; approvvigionamento ghiaia e sassi per la costruzione di case; scarpets, gregjà, corèdo. La Scuola di Cucito di Piano d’Arta,
presidente onoraria la Siore di Poldo, che parlava in dialetto veneziano: fondata nel 1911 da mons. F. Comelli;
Iscrizione sulla porta: “Scuola infantile Regina Margherita con annesso Laboratorio femminile”. Rinomata in tutta la Valle del But, organizzava anche delle mostre
(lenzuola ricamate e rammendi), per un periodo eseguiva lavori a rete (filèt) per alcuni negozi di Tolmezzo; in epoche diverse era sostenuta da suor Anacleta, madre
Tarcisia, suor Bianca, suor Evangelista.
VENERDÌ 22 GENNAIO
Ore 20.30
SALE DAL PAÎS
Ex scuola elementare
di PIANO D’ARTA
via Peresson, 27
ingresso libero
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