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Posta Elettronica Certificata
Parola di mail
UNA COMUNICAZIONE ONLINE HA LO STESSO VALORE DI UNA
RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO. E FA
RISPARMIARE TEMPO, CARTA E DENARO. DALLA FINE
DEL MESE, TUTTI I CITTADINI ITALIANI POTRANNO DIALOGARE
CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ATTRAVERSO LA PEC.
CHE IL MINISTRO BRUNETTA HA DEFINITO «UNA RIVOLUZIONE»
di Alessandro Bramucci
«A
nche io voglio “la pecche”… dicono
che così si evitano le code negli uffici, e si può fare tutto da casa senza spendere un euro…». Per le vie di Roma, nonostante sia stata resa disponibile solo di recente, “la pecche” è già diventata un tormentone. E i pochi che restano scettici, lo sono più
che altro perché il sistema è talmente semplice, da lasciare quasi adito a sospetti sulla sua
efficienza. Ma di che cosa si tratta? Pec (que-
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sto il nome ufficiale) significa Posta Elettronica Certificata. E permette di dialogare con la
pubblica amministrazione senza recarsi di persona allo sportello, e riducendo così tempi e
spese sia per i singoli cittadini che per le aziende. Come funziona? Basta inviare una mail per
richiedere un documento oppure ottenere
un’informazione ufficiale: poiché le comunicazioni via internet hanno ormai lo stesso valore della tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno. «Una vera e propria rivoluzione», l’ha definita Renato Brunetta, ministro
Un sorriso per dirlo
oci sempre più soddisfatti e numero crescente di sorrisi per l’Automobile Club d’Italia nell’ambito dell’iniziativa Mettiamoci la faccia, che
permette ai cittadini di giudicare il servizio offerto dalle amministrazioni pubbliche. Grazie al sistema delle emoticons (o "faccine") si può manifestare rapidamente la propria opinione aiutando le istituzioni e gli uffici a colmare in tempi brevi eventuali lacune per quanto riguarda le prestazioni fornite. L’ACI registra l’84% di consensi nei
servizi internet. Percentuale che sale al 99% nei
servizi forniti via telefono. Mentre la cortesia e la
professionalità del personale delle sedi provinciali
può vantare un 96% di “faccine verdi”.
S
Caro ministro, ti scrivo…
a soddisfazione dei cittadini che si rivolgono all’ACI nei suoi uffici e sedi provinciali non è però testimoniata solo attraverso le emoticons colorate. C’è qualcuno che si spinge oltre. Come un cittadino di Bologna, che ha deciso di inviare una mail direttamente al ministro Renato Brunetta. La riportiamo integralmente:
L
Egregio signor Ministro,
con enorme soddisfazione le segnalo quanto accadutomi nella giornata odierna.
Stamattina mi sono recato presso l’ufficio provinciale ACI di Bologna in via del Faggiolo 1/11 insieme a
un collega (siamo entrambi appartenenti alle forze dell’ordine) per un passaggio di proprietà.
Siamo stati piacevolmente sorpresi nel trovare un ufficio veramente efficiente che tramite un desk informazioni ci ha preparato in pochi attimi i moduli necessari al passaggio, indirizzandoci al funzionario competente.
In circa 20 minuti avevamo già il nuovo certificato di proprietà del motoveicolo e il libretto di circolazione!
È bello trovare persone sorridenti ed efficienti. Non ricordo uffici così ben organizzati…
Mi sembrava doveroso segnalarle quella che a noi è parsa davvero un’eccellenza, non troppo frequente
negli uffici pubblici.
Cordialità,
Andrea Testa
Bologna, 3 settembre 2009
per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, il 30 settembre scorso durante la conferenza di presentazione, poco prima di firmare l’accordo con ACI e Inps per dare il via
alla fase di sperimentazione.
«Questa iniziativa rappresenta un importante
veicolo per l’eliminazione della carta, e il più
grande catalizzatore di cambiamento per la
pubblica amministrazione – ha dichiarato il
ministro Brunetta indicando anche le prossime tappe che intende raggiungere –. La sperimentazione durerà tre mesi, e dal prossimo
gennaio la mail certificata diventerà universale. In base a quelli che sono gli iscritti attuali
di Inps e ACI, speriamo di avere cinque milioni di Pec attivate entro l’anno. Che potrebbero diventare 10 milioni nel 2010, anno della
sua consacrazione».
Già da ottobre è stato possibile richiedere ad
ACI o Inps una casella gratuita da utilizzare
per dialogare in modo sicuro ed esclusivo con
la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda l’Automobile Club d’Italia, i primi a
poter usufruire della Pec sono stati i residenti nella provincia di Roma cui seguiranno, nei
prossimi giorni, i cittadini di Milano, Napoli,
Bologna e Torino. L’estensione della copertura su tutto il territorio si completerà entro la
fine di novembre. Per usufruire della posta certificata basterà chiamare il numero verde
800.999.030 e poi recarsi negli uffici e nelle delegazioni ACI per la registrazione definitiva.
(Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.aci.it nella sezione dedicata
alla Pec). In questo modo ogni cittadino potrà dialogare con l’ACI e richiedere, ad esempio, informazioni e chiarimenti, sporgere reclami, ricevere avvisi su eventi di interesse per
la propria auto e ottenere ricevute a seguito di
pagamenti effettuati via internet (pagamento
del bollo e delle visure).
«Dopo i progetti innovativi Linea Amica e Mettiamoci la faccia – ha commentato il presidente dell’Automobile Club d’Italia Enrico Gelpi
–, la Pec è l’ennesimo riconoscimento da par-
te del ministro Brunetta dell’impegno che il
nostro Club assicura costantemente per la qualità dei servizi della pubblica amministrazione. Qualità garantita da soluzioni tecnologicamente avanzate che sono il fiore all’occhiello della mobilità e del turismo quali, ad esempio, le infrastrutture informatiche che assicurano l’operatività e la sicurezza del Pubblico
Registro Automobilistico. È la conferma del
ruolo dell’ACI quale punta di eccellenza di una
pubblica amministrazione moderna, evoluta,
snella, agile e vicina al cittadino».
La rivoluzione Pec ha preso il via lo scorso anno con l’obbligo per le società di dotarsi di posta certificata. Il vincolo è stato esteso ai professionisti (che avranno tempo fino alla fine
di novembre per dotarsi di nuovo indirizzo).
Nel 2011 sarà la volta delle aziende che dovranno comunicare l’account di posta al Registro
delle imprese. La vera novità, tuttavia, è la possibilità per tutti i cittadini di accedere e usufruire del servizio.
Il ministro Renato
Brunetta (al centro)
tra il presidente dell’Inps
Antonio Mastrapasqua
e il presidente dell’ACI
Enrico Gelpi (a destra).
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