Gli esiti del maltrattamento sui bambini Col tempo, anche la più grande fonte di emozioni si indebolisce, a meno che non sia repressa. In questo caso, può danneggiare la psiche per anni, com’era accaduto a Danny e ai suoi compagni. Il loro vissuto sepolto gli provocava incubi e altri sintomi, e avrebbe continuato a farlo finchè il trauma non fosse stato trasformato in un racconto e assimilato nell’io… Premesse  Non vi è relazione causale meccanica tra maltrattamento ed esiti (concetto di resilienza).  Distinguiamo gli effetti a breve termine e quelli a lungo termine; quelli diretti e quelli secondari.  Gli esiti sono aspecifici rispetto ai diversi tipi di maltrattamento. Danni neurobiologici del maltrattamento  Alterazioni anatomiche del SNC (che possono portare a disturbi cognitivi specifici o a ritardo mentale).  Danni alla memoria.  Danni al sistema immunitario, all’accrescimento, alle funzioni fisiologiche.  Danno all’integrazione cognitivo-emotiva.  Disturbi della regolazione emotiva. Effetti del maltrattamento prodotti dalle difese  Scissione, dissociazione, negazione: danni all’integrazione della mente.  Identificazione proiettiva: disturbi relazionali.  Identificazione con l’aggressore: disturbi comportamentali.  Creazione di un persecutore interno: disturbi depressivi. Mc Grath, pag. 6  “Lavoravo per di più con le vittime di traumi, che fra tutte le persone mentalmente disturbate della città di New York sentono con particolare intensità di essersi meritate le loro sofferenze. Ciò le rende lente nel recupero.” Il disturbo post-traumatico da stress  Sintomi di reviviscenza (gioco traumatico, incubi, pensieri intrusivi, comportamenti agitati)  Sintomi di evitamento-ottundimento (ritiro sociale, riduzione del gioco e della gamma emotiva, difficoltà scolastiche)  Ipereccitabilità (disturbi dell’attenzione, iperattività, sintomi somatici). Fasi del lutto secondo Bowlby e reazione ai traumi  Fase della rabbia e protesta (sintomi di iperattivazione, paura, pianto), reazione a breve termine ad eventi singoli;  Fase della disperazione (sintomi di abbassamento: apatia, somatizzazione), legata al maltrattamento cronico;  Fase del distacco (disconnessione, perdita di contatto con se stessi, falso-sé, deprivazione psichica), effetto a lungo termine con danni alla personalità ed allo sviluppo. Stadi di elaborazione  Confusione  Frammentazione  Scissione  Conflitto interno Modelli di reazione al maltrattamento/abuso  Modello dell’identificazione con l’aggressore  Modello sintomatico  Modello evitante  Modello integrato. Disturbi dell’attaccamento  Maggior percentuale di attaccamenti insicuri:  Evitanti instabili  A/C  Compulsivamente accudenti  Disorganizzati-disorientati  Con disturbo reattivo dell’attaccamento  Con disinibizione dell’attaccamento La trascuratezza  Il bambino apprende la trascuratezza  Non apprende i limiti  Presenta sintomi opposti: voracità/anoressia, ipoattività/iperattività, inibizione/aggressività  Vulnerabilità fisica  Difficoltà scolastiche. Risultati delle ricerche sugli esiti tardivi del maltrattamento            Depressione ed ansia Comportamenti autolesivi e suicidari Comportamenti sessualizzati Somatizzazione Abuso di sostanze Disturbi antisociali Postumi cognitivi e lavorativi Sintomi ADHD Disturbi del sé Problemi psicobiologici Conseguenze psichiatriche Conseguenze psichiatriche  Sono aspecifiche  Presentano quattro aree comuni:  Il disturbo della regolazione dell’affettività  Il disturbo del controllo degli impulsi  La somatizzazione ed il disturbo della regolazione biologica  Il disturbo dell’immagine di sè Fattori che influenzano il danno  Età del bambino  Tipo di legame con l’autore del maltrattamento  Ambiente familiare e sociale nel suo insieme  Fattori di resilienza