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MISURE di
PROMOZIONE SOCIALE
per la CASA
David Teniers, Le opere di misericordia
PREMESSA
Nel corso dell’anno 2013, il 15,34% delle persone incontrate dal Centro d’ascolto delle
povertà della Diocesi di Mantova “C.A.S.A. San Simone” era senza dimora, ovvero in
condizione di grave esclusione abitativa. Questo dato conferma la situazione di generale
emergenza abitativa in atto nel nostro territorio, ben espressa dai dati del Ministero
dell'Interno riguardanti il numero di sfratti eseguiti o richiesti nella provincia mantovana:
193 gli sfratti eseguiti nel 2012 e 450 i provvedimenti emessi, in lieve calo rispetto all'anno
precedente (che aveva però già registrato un incremento del 73% rispetto al 2011), a fronte
invece di un considerevole incremento delle richieste di esecuzione (1.533), passibili di
diventare effettive nel breve periodo.
La Chiesa mantovana, a fronte di questa grave situazione di precarietà sociale, ritiene di
doversi attivare - e già lo sta facendo - per potenziare e ampliare i servizi abitativi già
offerti dalle opere-segno diocesane.
Le comunità-alloggio, infatti (Comunità Mamrè, per uomini soli e famiglie, e Casa
della Rosa per donne con figli minori), gestite dall’Associazione di Enti ecclesiastici - tra
cui l’Ente Diocesi-Caritas diocesana - Abramo onlus, intercettano situazioni che, in
generale, sono portatrici di un disagio più articolato, rispetto alla mera precarietà
economica o abitativa.
Si è rilevata quindi l’esigenza di
strutture che possano consentire
un’accoglienza
più
‘leggera’,
a
beneficio di quei nuclei - anche,
eventualmente,
in
uscita
dalle
comunità stesse - che necessitino di un
appoggio temporaneo, per il tempo
necessario alla riappropriazione della
propria autonomia di vita. Magari
compromessa - come ormai accade,
purtroppo, con elevata frequenza dalla perdita del lavoro, e dalla
difficoltà a trovare nuove opportunità
in questo ambito.
Comunità Mamrè
Avendo inoltre scelto di concentrare la riflessione dei fedeli per il corrente Sinodo
diocesano sulle Opere di misericordia di antica tradizione cristiana (si veda al proposito il
libretto omonimo, allegato), la Diocesi ha deciso in parallelo di poternziare in particolar
modo le azioni relative a due di queste opere: ‘Dare da mangiare agli affamati’ e, nella
fattispecie, ‘Alloggiare i pellegrini’.
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PROGETTI ED ESPERIENZE IN ATTO
Esperienze di ospitalità - di famiglie in uscita dalle Opere di assistenza di carattere
residenziale, o comunque in coordinamento con le stesse, nonché necessariamente con i
diversi Comuni di riferimento - vengono realizzate già da alcuni anni d’intesa tra la
Caritas diocesana e alcune parrocchie, che mettono a disposizione alloggi di proprietà per
tale necessità.
Da settembre 2012 l’associazione
Abramo onlus gestisce inoltre, in
stretto rapporto con le Parrocchie
della locale Unità Pastorale, un
servizio di ospitalità - non
comunitario, ma in appartamenti
separati - per nuclei di madri con
figli minori, a cui è associato uno
spazio di custodia dei bimbi delle
mamme lavoratrici, intitolato a San
Vincenzo de’ Paoli e al Co. Gaetano
Bonoris.
Casa S. Vincenzo
I 6 appartamenti presenti sono stati in breve tempo occupati, e continuano ad esserlo, a
testimonianza del bisogno profondo intercettato. Sussistono evidenti difficoltà di
reperimento di opportunità lavorative regolari e stabili da parte delle Signore ospiti.
IPOTESI E PROSPETTIVE
Circostanze di organizzazione pastorale - in primo luogo il disegno delle nuove Unità
pastorali con aggregazioni di parrocchie, con conseguente liberazione di case canoniche,
spesso in non buone condizioni di conservazione e poco o per nulla utilizzate - insieme
alle gravi circostanze di fabbisogno abitativo di famiglie, nuclei e persone sole, facilmente
induce a pensare ad un piano ecclesiale di carità/solidarietà tra famiglie, coordinato
dalla Caritas diocesana tramite l’Associazione Abramo ONLUS, proprio braccio operativo.
Una decina di Parrocchie, distribuite su tutto il territorio della Diocesi (tra cui alcune nelle
zone provate dal terremoto del maggio 2012) hanno dato finora la loro adesione a questo
programma, mettendo a disposizione in primo luogo gli ambienti ‘fisici’, ma insieme
anche la - altrettanto indispensabile e preziosa - disponibilità ‘umana’ di persone e
famiglie, appartenenti ai gruppi caritativi promossi dalle Caritas parrocchiali, per un
accompagnamento di prossimità alle situazioni di difficoltà sociale.
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L’Associazione Abramo ha già iniziato dunque ad acquisire, a condizioni di comodato
gratuito, diverse opportunità abitative in ambienti di proprietà ecclesiale, provvedendo
nel contempo agli adeguamenti strutturali del caso, per una sicura e dignitosa abitabilità,
con conseguente reperimento delle risorse finanziarie necessarie.
Le realtà che hanno già ceduto ambienti in comodato all’associazione Abramo sono:
Parrocchia di Colle Aperto (MN) - un appartamento
Parrocchia di Castiglione delle Stiviere (MN) - un appartamento
Fondazione Bonoris - due appartamenti al Gombettino/Porto Mantovano (MN)
Parrocchia di Monzambano (MN) - un appartamento
Parrocchia di Marcaria (MN) - un appartamento
Parrocchia di Solferino (MN) - un monolocale
Parrocchia di Cavriana (MN) - due appartamenti
Altre situazioni in corso di definizione:
Parrocchia di Poggio Rusco (MN) - un appartamento
Parrocchia di Carbonara Po (MN) - due appartamenti
Diocesi di Mantova - due appartamenti a Felonica Po (MN)
Istituto Dioc. Sost. Clero MN – tre appartamenti a Barbasso di Roncoferraro
Fondazione Bonoris - nove appartamenti a Corte Bettola di Mantova
Altre ancora sono in fase di valutazione.
Ci si propone quindi di attivare un nucleo di operatori pastorali/sociali professionali su
tutta la Diocesi, con molteplici compiti:
selezionare portatori di bisogno abitativo, anche e senz’altro in relazione ai servizi
sociali comunali e distrettuali;
introdurre ai contesti umani e abitativi a disposizione;
curare la formazione delle comunità cristiane ospitanti;
garantire un accompagnamento ‘leggero’ ma, nello stesso tempo, quanto più
efficace nella ricerca delle condizioni di promozione e di autonomia.
Le categorie di bisogno risultano presto
individuate:
famiglie sfrattate;
nuclei madri con figli;
uomini adulti senza dimora housing first ***
Dal punto di vista ecclesiale, specie delle
Comunità parrocchiali particolari, ciò
consentirebbe di ordinare ed arricchire
l’ordine dei segni e delle tradizioni di
Un appartamento a Porto Mantovano
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carità scandite dalle Opere di misericordia corporale, come prima indicate.
Dal punto di vista politico/sociale, nella chiave di sussidiarietà che caratterizza tutte le
Opere della Chiesa che si estendono su diversi Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (dal
pronto intervento, alle comunità, alle misure - appunto - di promozione sociale), il
programma, seppure ben lungi dall’essere risolutivo rispetto alla gravità del bisogno, può
sicuramente rappresentare un parziale sollievo per molti nuclei in difficoltà; per i quali,
nel contempo, gli Enti locali di competenza - sempre meno dotati di risorse dedicate faticano a reperire soluzioni tempestive ed adeguate.
* * * NOTA SU HOUSING SOCIALE E HOUSING FIRST
Si adotta qui una terminologia mutuata dalla cultura e dal linguaggio dei servizi e delle politiche
sociali, ormai assunta da Fondazioni bancarie e organismi di “Terzo settore”. Per housing sociale si
intende, grossomodo, l’ospitalità realizzata quale sbocco di una precedente ospitalità (per lo più a
carattere comunitario). Per housing-first, l’ospitalità realizzata al primo manifestarsi di situazioni
di disagio (abitativo e non solo), anche nel caso di persona “senza dimora”. In ogni caso,
nell’housing, l’ospitalità è intesa in regime di autonomia o semi-autonomia del nucleo familiare o
della persona ospitata.
Nella Chiesa si può e si deve comunque continuare a fare riferimento alla quarta opera di
misericordia corporale: “alloggiare i senza tetto”. Opera che, in questi anni, è stata realizzata dalla
nostra Chiesa, specie attraverso le Comunità residenziali di accoglienza, su richiesta e con la
contribuzione dei Comuni: a Casa della rosa (mamme con figli) e a Comunità Mamrè (famiglie e
uomini soli senza dimora).
Nuovi e intensi bisogni (nuclei familiari sfrattati) e opportunità (ambienti di proprietà ecclesiale
non utilizzati, in primo luogo case canoniche) suggeriscono, particolarmente in questo periodo, di
sviluppare ulteriormente tale opera di misericordia, ovvero di housing.
Si ribadisce la proposta, dopo ripetuti scambi di vedute con organismi ecclesiali - nazionali,
regionali e ovviamente diocesani - oltre che con gli operatori sul campo, che si debbano e si possano,
anche gradualmente, potenziare e sperimentare nuove modalità gestionali nell’ambito della
ospitalità: dette appunto di housing sociale e pure di housing-first.
Si attiverebbe dunque un più vasto programma di ospitalità - sempre e comunque in collaborazione
e con l’impegno dei Comuni per i propri cittadini - le cui caratteristiche prevedono l’affidamento di
spazi abitativi direttamente ai destinatari (senza cioè il vincolo della coabitazione in regime di
“comunità”).
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A questo punto il personale della Associazione potrebbe – almeno in parte – dedicarsi a forme di
accompagnamento leggero e itinerante, presso tutte le realtà abitative già descritte, specie a
supporto e d’intesa delle parrocchie e famiglie/gruppi caritativi locali dedicati (con effetto pastorale).
***
Il programma di housing si può rivelare risposta integrativa anche per la nuova emergenza
costituita dalla presenza di profughi richiedenti asilo provenienti dal Nord Africa, per cui l’autorità
di governo chiede al Vescovo e alla comunità ecclesiale mantovana un impegno straordinario.
INCENTIVAZIONE LAVORO
Le esperienze in atto mostrano chiaramente come le iniziative di accoglienza, per mirare a
successo, aspirino a contare su convergenti iniziative di proposta lavorativa, poiché le
dinamiche di mercato non risultano ordinariamente in grado di assorbire non solo le
domande di lavoro con annessa certificazione di svantaggio, ma pure quelle recanti uno
svantaggio di fatto.
Caritas diocesana sta pertanto studiando e si appresta a realizzare - a titolo di
sperimentazione e di segni da moltiplicare - formule di incentivazione del lavoro.
Queste formule sono attuate:
•
•
•
in collaborazione con agenzie di lavoro
interinale;
con offerta di lavori occasionali e accessori;
prevedendo lo sviluppo di una attività di
agricoltura sociale e la ‘generazione’,
sempre dall’ambiente della comunità
cristiana, di un nuovo soggetto di
cooperazione sociale.
Lavoro in comunità
IL DETTAGLIO DI PROGETTO - DEFINIZIONE
Il programma di impegno qui sommariamente esposto, sostanzialmente già avviato,
proprio per la natura di radicamento in realtà locali, spaziali e comunitarie, pur nella regia
diocesana dell’associazione Abramo, ha qualità modulare tendenzialmente progressiva.
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Richiede sicuramente l’impiego di risorse importanti per la nostra Diocesi (già segnata
dalla durezza del terremoto del maggio 2012). Risorse senz’altro non attualmente e
immediatamente a disposizione. Da ricercare dunque nella logica del concorso delle fonti
di sostegno e della somma dei conseguimenti.
Confidando dunque nell’effetto di amplificazione o moltiplicazioni dei risultati che
sempre viene dalla congiunzione di risorse materiali e immateriali, di beni/denari e
gratuità.
IL DETTAGLIO DI PROGETTO - RISORSE UMANE
Non ultima per importanza si vuole segnalare la disponibilità dei rispettivi parroci a
coinvolgere le proprie comunità di fedeli in una virtuosa alleanza tra il volontariato di
ispirazione cristiana e le risorse umane competenti che saranno messe in campo
dall’Associazione Abramo ONLUS.
- tra gli attuali operatori si annoverano assistenti sociali, educatori professionali, maestre
d’asilo, psicologi, counsellor L’indubbia professionalità del personale in forza permetterà sperabilmente la realizzazione
di obiettivi che variano da famiglia a famiglia:
1. assistenza alle relazioni interpersonali famigliari,
2. potenziamento delle capacità genitoriali in termini di responsabilità e di educazione,
3. accrescimento del senso di responsabilità degli ospiti, anche nel pagamento di canoni/utenze
4. acquisizione di competenze necessarie per il reperimento e la conservazione del lavoro,
5. capacità di gestione e di valorizzazione delle risorse economiche familiari,
6. acquisizione di capacità nella gestione della vita domestica quotidiana,
7. miglioramento delle relazioni sociali extrafamiliari,
8. alfabetizzazione,
9. presa di coscienza dei propri diritti e dei propri doveri come cittadini.
Nella valutazione del raggiungimento degli obiettivi si dovrà tenere conto che
ciascuno di essi non è mai pienamente raggiungibile, ma che anche un miglioramento
parziale in uno di essi implica un corrispondente miglioramento delle condizioni di vita
familiare.
Mantova, settembre 2014
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ALLOGGIARE I SENZA TETTO
Alloggi in housing
presso Parrocchie - Caritas parrocchiali e simili
GIA’ ATTIVI
1. Guidizzolo, Casa san Vincenzo (proprietà Diocesi): 6 appartamenti per nuclei madrebimbi con annesso spazio custodia bambini - gestione associazione Abramo.
2. Guidizzolo, eredità Mondadori (proprietà Diocesi): 1 appartamento a due piani in un
contesto abitativo ben più vasto (che abbisogna di interventi importanti) - gestione
associazione Abramo.
3. Porto Mantovano, loc. Gombettino (proprietà Fondazione Bonoris): 2 appartamenti,
piano terra e primo piano, in casa autonoma - gestione associazione Abramo.
4. Mantova, loc. Colle Aperto (proprietà Parrocchia): 1 appartamento in condominio gestione Associazione Abramo.
5. Castiglione d/S, Centro pastorale (proprietà Parrocchia): 1 appartamento nel nuovo
centro pastorale san Paolo - gestione associazione Abramo.
6. Solferino (proprietà Parrocchia): 1 monolocale autonomo - gestione associazione
Abramo.
IN ATTIVAZIONE A BREVE (fine 2014 - primavera 2015)
7. Felonica (proprietà Diocesi): 2 appartamenti con ingressi distinti in palazzina
autonoma; ristrutturazione ultimata con fondi C.I. terremoto - Prevista gestione
Caritas parrocchiale.
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8. Poggio Rusco (proprietà Parrocchia): 1 appartamento in complesso casa canonica
(impiegata al piano terra come Centro di ascolto delle povertà); ristrutturazione
pressoché con fondi C.I. terremoto - Prevista gestione Associazione San Benedetto.
9. Cavriana (Proprietà Parrocchia): 2 piccoli appartamenti staccati dalla canonica; alcuni
lavori da eseguire per riattivare - previsto passaggio in comodato ad Associazione
Abramo.
10. Gambarara, loc. Bettola (proprietà Fondazione Bonoris): 9 appartamenti per famiglie,
pronti in primavera 2015 - prevista gestione “sociale” Associazione Abramo.
11. Monzambano (proprietà Parrocchia): 1 casetta autonoma (vecchia casa canonica); in
ristrutturazione con progetto Cariverona - gestione associazione Abramo.
12. Marcaria (proprietà Parrocchia): 1 casetta autonoma (contigua a casa canonica); in
ristrutturazione con progetti C.I e Cariverona - gestione associazione Abramo.
POSSIBILE ATTIVAZIONE (TRANSITORIA)
13. Barbasso (proprietà Istituto): 3 appartamenti in residence; pronti (a meno di piccoli
interventi) - Possibile gestione associazione Abramo.
14. Formigosa (proprietà Istituto): 1 appartamento in palazzina autonoma; pronto (a
meno di piccoli interventi) - Possibile gestione associazione Abramo.
IPOTESI ALLOGGI PER HOUSING FIRST
15. Mantova, Santa Apollonia (proprietà parrocchia): 1 piccolo appartamento (2-3 posti)
al primo piano, adiacente a casa canonica; pronto (a meno di piccoli interventi).
16. Mantova, Santi Gervasio e Protasio (proprietà parrocchia): 1 appartamento (3-4
posti) ricavabile nel complesso casa canonica-oratorio; abbisogna di un intervento
rilevante.
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IN ATTIVAZIONE A PIÙ LUNGO TERMINE
17. Marengo (proprietà Parrocchia): 1 appartamento al primo piano in casa canonica
ampia (impiegata al piano terra come Centro di ascolto delle povertà); da ristrutturare
- Prevista gestione Associazione Abramo.
18. Carbonara Po (proprietà Parrocchia): 2 appartamenti in complesso casa canonica;
progetto di ristrutturazione con fondi C.I. terremoto.
19. Suzzara, Immacolata (proprietà Parrocchia): 1 casa da cui è possibile ricavare un
appartamento al primo piano (al piano terra possibili spazi per il Centro di ascolto
delle povertà); abbisogna di un intervento rilevante - Possibile gestione associazione
San Lorenzo.
20. Castiglione Mantovano (proprietà Parrocchia): 1 appartamento in complesso casa
canonica-oratorio.
Alle Parrocchie (Parroco - Caritas parrocchiali) viene proposta la concessione in comodato gratuito
d’uso alla Associazione Abramo Onlus - o altra Associazione locale di Enti ecclesiastici - in grado di
farsi carico, dopo l’adeguamento da parte della Caritas con fondi caritativi, ovvero attraverso il
reperimento di risorse presso Fondazioni, della selezione delle situazioni di bisogno (in relazione
agli Enti locali) e dell’accompagnamento di carattere più sociale/professionale. Liberando così la
Parrocchia da oneri e vicende più complesse di gestione dell’housing.
Alla Caritas parrocchiale e alla comunità locale resta il compito - prettamente
pastorale/caritativo - della prossimità umana e cristiana.
Ottobre 2014
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